E comapping a scuola - Cerchi nell'Acqua. Concorso per le ... · Servizio Diritto allo Studio -...

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E E c c o o m m a a p p p p i i n n g g a a s s c c u u o o l l a a

Transcript of E comapping a scuola - Cerchi nell'Acqua. Concorso per le ... · Servizio Diritto allo Studio -...

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Si ringraziano tutti i partecipanti al progetto, che con il loro impegno hanno reso possibile la realizzazione del progetto “Eccostorie! Ecopratiche quotidiane sostenibili”. Grazie per il loro entusiasmo e coinvolgimento sulle tematiche della sostenibilità, per il loro concreto aiuto nella rielaborazione di uno strumento come l’Ecomapping, che potrà essere utile a molte altre realtà scolastiche che vogliano intraprendere il percorso della gestione ambientale a scuola. I materiali pubblicati nel presente manuale sono solo una minima parte del lavoro svolto dalle scuole che hanno partecipato con entusiasmo al progetto. Per la loro visione è possibile collegarsi al sito www.comune.imola.bo.it/boscofrattona.it. Rielaborazione a cura di: Paola Tommasini e Alessandra Lombini (Coordinatrice) Coordinamento: CEA Bosco della Frattona Servizio Diritto allo Studio - Comune di Imola

Imola giugno 2010

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““EEccccoossttoorriiee:: eeccoo pprraattiicchhee qquuoottiiddiiaannee ssoosstteenniibbiillii””

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INTRODUZIONE E’ a livello locale che, a partire dalla conferenza di Rio de Janeiro, si sono sperimentati progetti innovativi sui temi della tutela dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, per sollecitare il cambiamento nei comportamenti degli attori territoriali e dei cittadini. Tra i compiti di una Amministrazione vi è quello di adottare buone pratiche di sostenibilità, ma anche quello di orientare, di sensibilizzare gli attori del territorio verso comportamenti rispettosi dell’ambiente e di sollecitare l’adozione di quegli strumenti, che consentono di migliorare le performance ambientali delle imprese e delle diverse organizzazioni operanti nel territorio. Di estrema importanza ed evidenziato in tutti i percorsi sviluppati all’interno delle scuole è la necessità di creare momenti di confronto e condivisione per una corretta ed efficace comunicazione. Sono aspetti troppo importanti quelli legati allo spreco e al cattivo utilizzo delle risorse per sottovalutarli e non impegnarsi in comportamenti quotidiani sostenibili. Lo strumento ecomapping può essere un passo determinante perché tutti in prima persona possano contribuire ad una buona gestione ambientale delle scuole e di riflesso in ambito famigliare e sociale. Nel “nostro piccolo fare quotidiano” il progetto “Eccostorie! Ecopratiche quotidiane sostenibili”, può entrare a far parte di quel processo che intende sollecitare cambiamenti nei comportamenti e a partire proprio dai banchi di scuola. Questo manuale è proprio il frutto del lavoro di mille tra alunni, personale docente e non docente di molte scuole, esperti e personale di enti ed aziende pubbliche e private, che si sono messe in rete per testare e sperimentare “Ecomapping” rielaborandolo per renderlo fruibile e utilizzabile come strumento didattico per tutte le scuole.

ASSESSORE ALL’AMBIENTE COMUNE DI IMOLA

ASSESSORE ALLA SCUOLA COMUNE DI IMOLA

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INDICE Premessa Parte prima Che cos’è L’Ecomapping

Parte seconda Ecomappare Il percorso per i più piccoli

Cosa occorre Come eco-mappare

Il percorso con i ragazzi più grandi

Cosa occorre Come eco-mappare

1) Eco-Mappa collocazione urbana

2) Mini-audit: la mappa meteo-ambientale

3) Ecomappa rifiuti

4) Ecomappa energia

5) Ecomappa acqua

6) Ecomappa aria, rumori polvere rischi

7) Cosa entra e cosa esce?

8) Programmi di lavoro

Parte terza I piani d’azione

Parte quarta Le buone pratiche

Parte quinta I materiali di lavoro

Sitografia

http://www.ecomapping.org/en/index.html

http://www.ermesambiente.it/

http://www.tecnologieappropriate.it/

http://www.azzeroco2.com/

http://www.eco-schools.it/eco/index.asp

http://www.legambiente.it/

http://www.unep.org/

http://www.lifegate.it

http://ecosia.org/

http://www.feeitalia.org/fee/index.aspx

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PPrreemmeessssaa Molto spesso l’educazione alla sostenibilità trova negli ambienti di vita dei ragazzi profonde contraddizioni: è effettivamente molto difficoltoso portare avanti progetti riguardanti l’educazione alla sostenibilità in strutture e ambiti che producono di per sé impatti di tipo sia ambientale sia sociale. Da uno studio del WWF britannico sono emersi alcuni fattori comuni che possono contribuire a realizzare un vero cambiamento:

o aumentare la consapevolezza degli insegnanti nei confronti delle questioni della sostenibilità

o avere un approccio che coinvolga la scuola nel suo insieme

o coinvolgere gli allievi nei processi decisionali

o aumentare il coinvolgimento della comunità allargata

o fare un passo alla volta, ogni iniziativa è parte di un processo a lungo termine ( G. Symons) Così ripensare alla ridefinizione e cercare di ridurre impatti e problematiche di ambiti scolastici e di diretta pertinenza dei ragazzi attraverso azioni specifiche, ha un alto valore educativo, oltre che un forte tramite per stimolare responsabilità e condivisione. Inoltre il potenziale di comunità umane, di luoghi e del mondo non solo umano che può venire innescato da questo genere di progettualità viene stimolato nella sua crescita. Molti sono gli strumenti utilizzati dall’educazione alla sostenibilità per un coinvolgimento attivo e concreto dei ragazzi (Agenda Under 21, impronta ecologica, EMAS, ecc.), alcuni nati per lo specifico contesto scolastico, altri frutto di una rielaborazione successiva, come questo manuale. Giordano Morara Dirigente Istituto Comprensivo 2 Imola

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Parte prima

CHE COS’È L’ECOMAPPING Ecomapping è uno strumento semplice ed originale che aiuta piccole realtà che possono essere piccole imprese, associazioni, scuole quando devono implementare la gestione ambientale e possibili strumenti di qualità come l’EMAS o ancora meglio Emas easy. E’ uno strumento visuale, semplice e pratico per analizzare e gestire le performance ambientali di Enti Pubblici, Associazioni di volontariato e culturali, piccole imprese, Scuole, quartieri. Ecomapping è stato sviluppato da Heinz-Werner nel 1998 e distribuito nel quadro del progetto INEM (International Network for Environment Managment) “toolkitEMAS per le Piccole medie Imprese”. L’Unione Europea sostiene Ecomapping e ne riconosce il valore come strumento efficace per aiutare le PMI ad implementare EMAS. ECOMAPPING è stato infatti concepito nell’ambito della comunità europea come uno strumento gratuito, di facile applicazione, lettura e condivisione, per analizzare, gestire e comunicare le prestazioni ambientali di piccolissime imprese, ed è stato utilizzato con successo nei paesi in via di sviluppo in aziende che, per le loro caratteristiche, necessitavano di strumenti di facile gestione e semplice lettura. Ecomapping è nato per essere utilizzato prevalentemente nelle micro imprese, ma per le sua caratteristiche può essere usato con ottimi risultati nelle scuole. Attraverso questo sistema è possibile visualizzare gli impatti, individuati costruendo vere e proprie mappe, che segnalino in modo immediato localizzazione, intensità di problemi e impatti ambientali, permettendo la focalizzazione anche delle possibili soluzioni. Ecomapping è inoltre in grado di comunicare con semplicità a tutti, essendo uno strumento visivo, basato su rappresentazioni grafiche. “Ecomapping è:

o uno strumento che consente il coinvolgimento e la partecipazione di un numero molto elevato ed eterogeneo di soggetti;

o un inventario di aspetti e problematiche ambientali, sociali, economiche e un’opportunità per definire e dare priorità ai problemi;

o una metodologia facile, creativa e schematica per ottenere dati ambientali

o uno strumento di apprendimento consapevole e di stimolo basato sulla realtà fisica dell’ente coinvolto

o uno strumento pratico di comunicazione accessibile a tutti i partecipanti ed attori

o un inventario dinamico per i cambiamenti nel settore ambientale dell’Ente.

o una raccolta di informazioni, che mostra la situazione attuale utilizzando immagini

o uno strumento fai-da-te, di semplice uso, che può essere gestito in prima persona con un apporto quasi nullo di competenze esterne;

o uno strumento comunicativo, formativo e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali, aumentandone la consapevolezza.

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L’elaborazione di eco-mappe su criticità ambientali relative a acqua, suolo, aria, gestione rifiuti ecc., non costituisce il solo obiettivo finale. La sua importanza risiede nell’intrinseca funzione di strumento partecipativo al processo di apprendimento che induce nell’immediato ad agire positivamente e ad ottenere risultati, mettendo in campo coinvolgimento, fantasia, senso pratico, senso di giustizia ed etica. In ambito scolastico l’importanza dello strumento Ecomapping è la sua potenzialità formativa: è infatti in grado di coinvolgere operativamente i ragazzi sia nell’analisi della sostenibilità scolastica, sia nella definizione di azioni di miglioramento. L’approccio concreto e basato sulla realtà, associato alla creatività può produrre risultati tangibili, stimolando i ragazzi, nel ripensare ad alternative possibili, a pensare fuori dagli schemi.

“Arriva il momento di agire in modo inconsueto e di esprimersi liberamente” Uno studente della SMALL SCHOOL a Hartland GB

“Una piccola immagine dice più di un lungo discorso”

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Parte seconda

ECOMAPPARE Il percorso sotteso all’utilizzo dello strumento ecomapping è ovviamente differenziato a seconda delle scuole che lo utilizzano. Si possono definire due tipologie differenti di approccio: il primo comprende l’utilizzo di un percorso semplificato per le scuole dell’infanzia e delle prime due classi (prima e seconda) delle scuole primarie, il secondo è adatto a tutte le altre tipologie di scuole.

Inoltre sarebbe importante per sondare la conoscenza e la sensibilità nei confronti del tema Gestione Ambientale l’utilizzo di un questionario da distribuire a questa seconda fascia di scuole (si allega un esempio nei Materiali di lavoro). IL PERCORSO PER I PIÙ PICCOLI Il percorso con questa fascia d’età avviene in due momenti, un primo di ricognizione dell’area esterna ed un secondo di scoperta all’interno della scuola. Sarebbe utile se il percorso fosse suddiviso in due giornate differenti, per dare modo ai bimbi di affrontare la tematica con calma e di rielaborare e condividere tra loro il percorso fatto. Cosa occorre

• Individuazione di un punto nell’atrio della struttura per la collocazione in maniera stabile di un supporto per esporre, durante tutto il periodo

del progetto, le mappe che si vanno a realizzare, con possibilità, da parte di tutti gli abitanti della scuola, di implementazione, inserimento di commenti e suggerimenti.

• una mappa della struttura scolastica inserita nel contesto del territorio in grande formato

Ecomapping della mobilità relativa alla struttura e impatto sul territorio Materna Sante Zennaro

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� tre mappe della struttura interna in grande formato, stampate o disegnate a mano rispettando la scala: una mappa per ogni tipologia di indagine: acqua, rifiuti ed energia (energia elettrica, riscaldamento/raffrescamento)

� matite, colori, cartoncini e bollini colorati per i simboli da inserire nelle mappe, colla, scotch, adesivi vari

Come ecomappare Due……… passi per fare le ecomappe

Giorno 1 A spasso nel cortile della scuola: ripercorrere con i piccoli la strada fatta per arrivare alla scuola. Il materiale occorrente è una grande mappa molto ingrandita della scuola dove i bambini potranno segnalare con l’aiuto dei docenti e dei facilitatori le loro osservazioni.

Ecomapping sull’energia della struttura interna Infanzia Sante Zennaro

Ecomapping sui rifiuti della struttura interna

Infanzia Sante Zennaro

Ecomapping sull’acqua della struttura interna

Infanzia Sante Zennaro

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Giorno 2 Acqua, energia, rifiuti, a spasso nella scuola: Divisi in gruppi in giro per la scuola per osservare i rubinetti, le luci accese, la raccolta dei rifiuti. Anche qui tre mappe molto ingrandite della scuola per rappresentare quello che si è scoperto. Nel caso di bimbi molto piccoli si può utilizzare anche una sola mappa dove inserire tutti i problemi da segnalare e le buone pratiche già attivate. Come usare le eco-mappe: tempi e metodi L'utilizzo dello strumento/percorso ecomapping nelle scuole può essere gestito attraverso la facilitazione dei docenti o con l'aiuto di facilitatoti esterni, che possano supportare il primo approccio con questa metodologia. GIORNO 1 a) Premessa prevede una prima parte nelle classi per la spiegazione ai bambini delle azioni che verranno svolte e per un approccio alle parole ambiente, riciclaggio, energia. I tempi previsti per questa prima fase si aggirano sui 10 minuti b) A spasso intorno alla scuola seguirà una passeggiata all’esterno della struttura scolastica dove verrà affrontato il tema della mobilità scolastica, attraverso un ragionamento sul mezzo utilizzato dai bambini per recarsi a scuola, considerando il percorso, i possibili pericoli e le sensazioni provate lungo il tragitto. I tempi previsti si aggirano sui 30 minuti c) Sulla mappa ci sono io e la mia scuola una grande mappa dove inserire tutti i disegni fatti e ritagliati dai bambini per rappresentare abitudini di mobilità, pericoli, desideri. I tempi previsti si aggirano sui 60 minuti GIORNO 2 a) Alla scoperta di…… acqua energia e rifiuti in giro per la scuola divisi in piccoli gruppo per controllare le cose che funzionano e quelle che non vanno bene: troppe luci accese anche dove non ci sono i bambini, i rifiuti mescolati, i rubinetti che perdono. I tempi previsti si aggirano sui 20 minuti b) Mettiamo a posto le cose! una grande mappa dove inserire le scoperte fatte: i disegni ritagliati ed incollati sulla mappa della scuola per segnalare problemi, per dire desideri, per promettere cose, per inventare soluzioni. I tempi previsti si aggirano sui 60 minuti.

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Piccole azioni …….crescono

Materiali di comunicazione realizzati con materiali di riciclo

Poster pubblicitario per mamma e papà

La stazione ecologica: il collegamento scuola - territorio

I rifiuti nei cestini: giusto o sbagliato?

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IL PERCORSO CON I RAGAZZI PIÙ GRANDI

Il coinvolgimento dei ragazzi è fatto in prima battuta attraverso la somministrazione di un questionario, utile per un primo approccio ai temi della Gestione Ambientale e per iniziare a pensare a comportamenti, abitudini e criticità del proprio stile di vita. Dall’elaborazione di questi dati in classe potrà essere avviato già un primo ragionamento su risorse, loro utilizzo e possibile miglioramento del loro utilizzo, attraverso azioni concrete, condivise e immediate. L’utilizzo delle ecomappe nella scuola per rilevare la sua situazione ambientale e quella delle immediate vicinanze viene sviluppata attraverso alcuni step che possono essere così schematizzati. Cosa occorre Info necessarie: definire prima del laboratorio le possibili criticità: dove sono i contatori e la loro accessibilità (recuperare la chiave!!) per la lettura dei dati di consumo acqua, gas, elettricità, comunicazione a tutte le classi, al personale ausiliario e, se presente, di segreteria delle azioni in atto. Materiali necessari allo svolgimento delle eco mappe:

• Individuazione di un punto nell’atrio della struttura per la collocazione in maniera stabile di un supporto per esporre, durante tutto il periodo del progetto, le mappe che si vanno a realizzare, con possibilità da parte di tutti gli abitanti della scuola di implementazione, inserimento di commenti e suggerimenti.

• Mappe della struttura in formato A3 (cinque copie della struttura interna, più due copie della struttura inserita nel contesto esterno) • Tabella per il miniaudit: 18 copie • Tabella di cosa entra e cosa esce: 1 copia • Matite, colori, cartoncini e bollini colorati per i simboli da inserire nelle mappe, colla, scotch, adesivi vari • Macchine fotografiche

Quando fare le ecomappe? All'inizio ed alla fine di ogni anno scolastico, per verificare gli effettivi miglioramenti. Ogni quanto vanno aggiornate? Annualmente oppure a seguito di lavori di ristrutturazione del sito, ampliamento delle attività. Archiviazione Unitamente alla documentazione della scuola, nella contabilità annuale. Chi utilizza le ecomappe? Le mappe possono essere utilizzate durante diversi processi di gestione scolastica: organizzazione interna, formazione, comunicazione educazione ambientale, documentazione, ecc.

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Come ecomappare 1. Mappa dell’ubicazione del luogo, inserita nel contesto del vicinato (2 copie) Realizza una mappa del luogo, vista dall’alto includendo i parcheggi per le automobili, le aree di accesso, le strade e l’ambiente circostante. Questa mappa dovrebbe mostrare la situazione reale. 2. Mappa della scuola (4 copie) Disegna il profilo del luogo utilizzando una scala e mostrando gli spazi interni, oppure utilizza le mappe degli interni della scuola ingrandendo le mappe antincendio . Questa mappa dovrebbe essere copiata 4 volte (comunque il numero di copie modulato al numero di ecomappe desiderate) e sarà la base per il lavoro da fare. Le mappe dovrebbero mostrare la situazione reale, dovrebbero essere semplici, riconoscibili ed in scala. Dovrebbero avere una data, un nome e una referenza. Dovrai inserire uno o due oggetti

significativi che consentano di orientarsi facilmente nel luogo (es. mobili, caldaie, finestre ecc). Se il luogo ha molte aree differenti si possono realizzare mappe per ogni differente area e poi unirle fra loro. 3. Simboli Sviluppa i tuoi simboli, o usa almeno questi due:

Cerchi: Grande problema (stop – azione correttiva!). Più è serio il problema, più è stretto il cerchio

Linee diagonali parallele: Piccolo problema (area da monitorare, problema da studiare!) Per migliorare la qualità delle tue eco-mappe, puoi usare pittogrammi standardizzati o icone scelte ad hoc.

Mappa della scuola inserita nel contesto del vicinato

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Otto passi per fare le ecomappe PASSO 1 Sito in città: il contesto urbano. Disegnate una pianta del sito visto dall’alto, includendo i parcheggi per automobili, aree d’accesso, strade e l’ambiente circostante. Qual’è la visione d’insieme? PASSO 2 Mappa meteo ambientale: cosa pensano e come si sentono tutte le persone che frequentano la scuola, con le loro esperienze, opinioni ed idee. Coinvolgeteli fin d’ora e fate un audit interno da 120 secondi. Ciò influenzerà in modo sostanziale l’organizzazione della vostra area di lavoro/laboratorio. PASSO 3, 4, 5, 6 Disegnate le mappe del sito: osservate e valutate i comportamenti e le attrezzature, i luoghi della scuola. Le ecomappe dovrebbero illustrare la situazione reale, devono quindi essere semplici, facilmente orientabili e proporzionate. Esse devono riportare la data di stesura, un nome e un riferimento. È bene includere uno o due oggetti significativi che aiutino l’orientamento della mappa rispetto al sito (per es. porte, finestre, mobili, caldaie, ecc.). Potete usare gli esempi riportati nella documentazione come bozza. PASSO 7 Cosa entra e cosa esce: fatevi un’idea del flusso di materiali e delle loro caratteristiche. Con il procedere del lavoro ciò vi aiuterà a prestare maggiore attenzione ad alcuni aspetti come lo stoccaggio dei materiali, gli eventuali sprechi e l’utilizzo delle risorse. PASSO 8 Organizzazione, gestione e comunicazione: durante la procedura sopradescritta, scoprirete lacune d’informazione, ma avrete anche la possibilità di individuare nuovi aspetti ambientali e azioni da implementare. Ordinate tutte queste informazioni in raccoglitori e files. Gli indicatori ambientali e le sintetiche relazioni vi aiuteranno a tenere costantemente informati tutti e faciliteranno il dialogo sia tra i ragazzi sia tra il personale docente e non docente ed inoltre con tutte le persone che abbiano relazioni con la scuola (il vicinato, i fornitori, i genitori).

Come usare le eco-mappe: tempi e metodi L'utilizzo dello strumento ecomapping nelle scuole può essere gestito attraverso la facilitazione dei docenti o con l'aiuto di facilitatoti esterni, che possano supportare il primo approccio con questa metodologia. La gestione è semplice e i tempi per la compilazione delle ecomappe abbastanza veloci e si aggirano su due ore. a) Premessa prevede una prima parte nelle classi per la spiegazione dello strumento “Ecomapping” e una successiva divisione in gruppi di lavoro. La classe si divide in cinque gruppi che negli spazi della scuola vanno a rilevare problematiche e/o buone pratiche riguardanti le quattro tematiche e a svolgere le interviste, questo per facilitare e sveltire l'intero processo. I gruppi potrebbero essere 5 con competenze differenziate: gruppo Miniaudit gruppo Rifiuti gruppo Energia e Sicurezza

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gruppo Acqua gruppo Aria, Polveri, Rumori e Rischi All’interno dei gruppi potranno essere evidenziati dei ruoli specifici per coinvolgere tutti i ragazzi nel lavoro: 2 fotografi, 2 giornalisti, rilevatori, disegnatori. I tempi previsti per questa prima fase si aggirano sui 15 minuti. b) Ecomappa collocazione struttura Il laboratorio procede con l’analisi della situazione del contesto esterno alle scuola e prevede il lavoro di tutto il gruppo classe: (tutti insieme in esterno) valutato attraverso l’osservazione e rilevazione dei possibili impatti della scuola sul territorio: tipologie di mobilità, punti d’accesso (sicurezza e dimensioni), parcheggi per auto, bici e moto. Questo attraverso l’utilizzo sia di mappe aeree del territorio, sia di mappe comunali del piano regolatore. Inoltre se fosse possibile sarebbe interessante una lettura dei contatori al momento della compilazione delle ecomappe (prima lettura, dopo due settimane seconda lettura, dopo altre due settimane terza lettura una volta adottate misure di attenzione ai consumi per controllare i possibili risparmi). I tempi previstisi aggirano sui 30 minuti. c) Il gruppo Miniaudit si attiva in contemporanea con i gruppi delle mappe per intervistare almeno tre componente del personale ausiliario, cinque docenti e 10 compagni, utilizzando la mappa meteo ambientale. d) Compilare le Ecomappe Ecomappa Rifiuti (gruppo 1 rilevazione ed elaborazione dati) Ecomappa Energia e Sicurezza (gruppo 2 rilevazione ed elaborazione dati) Ecomappa Acqua (gruppo 3 rilevazione ed elaborazione dati) Ecomappa Aria, Polveri, Rumori e Rischi I gruppi esaminano tutti i locali interni della scuola per compilare le ecomappe. Per i rifiuti a seconda della situazione della scuola, si indica come procedere per la raccolta differenziata (almeno della carta) a partire dal giorno dell’ecomappa per almeno due settimane (obiettivo: vedere quanta se ne produce e che utilizzi di recupero possono essere valutati e applicati) I tempi previsti aggirano sui 60 minuti. e) condivisione dei dati rilevati all’interno della classe Tutti i gruppi si ritrovano nuovamente assieme e condividono tutte le informazioni acquisite durante il sopralluogo nella scuola I tempi previsti aggirano sui 15 minuti. f) Cosa entra e cosa esce? Compilazione della tabella elenco a cura della classe successivamente all’incontro.

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1. ECO-MAPPA: COLLOCAZIONE URBANA Questa mappa descrive il sito della scuola nel contesto urbano Le domande guida che possono aiutare nel ragionamenti e nella rilevazione di dati, problemi e possibili soluzioni possono essere le seguenti: Qualche domanda per ragionare

• Quali sono le zone di interazione tra la scuola e i vicini • Qual’è la destinazione d’uso dell’area (commerciale, industriale, servizi) • Qual'è il traffico creato dall’attività • Qual'è la relazione della scuola con il quartiere/vicinato

Indicare il numero dei piani sopra suolo (senza tetto) degli edifici intorno alla scuola nel raggio di 50 metri, uso del suolo (parcheggio o edifici)i, ingresso e principali punti d’accesso della scuola,direzione del traffico. Utilizzare delle frecce per inserire le informazioni nella cartina. L’impatto ambientale diretto più importante di una scuola è molto spesso relativo al traffico che genera. Tutte le strutture che sono frequentate da un numero molto elevato di persone hanno come problematica quella del traffico, dovuta all’utilizzo prevalente del mezzo privato per raggiungerle: ad esempio un piccolo panificio nel centro della città crea più di 350.000 movimenti di macchine all’anno. APPROFONDIMENTI Conta il numero dei veicoli utilizzati per gli spostamenti casa - scuola e stima il numero dei movimenti entro un raggio di 1 km. La tabella successiva ti aiuterà a calcolare l’inquinamento creato: Emissioni in grammi/km Veicoli leggeri

benzina Veicoli leggeri diesel

Veicoli pesanti diesel

DISEGNARE DOCUMENTARE STIMARE FORNIRE DATI

CO2 (Anidride di carbonio) 250 133 837

NOx (Ossido di azoto) 2,53 0,55 19.02.00

CO (Monoossido di carbonio) 11,26 0,85 3,34

Uso delle aree adiacenti (residenziale, spazi verdi, industriale) Strade e direzione del traffico Considerare l'importanza dei diversi tipi di traffico e dimensione delle strade

Sondaggio e documentazione del catasto Altri sondaggi e documenti amministrativi della zona Permessi recenti per l’attività in questione

Veicoli Parcheggi disponibili Parcheggi utilizzati Movimenti in entrata e uscita (fornitori, nettezza urbana, dipendenti, ecc)

Superficie in m2

Età dell’edificio Numero degli studenti Numero personale docente e non docente Numero dei movimenti dei veicoli alla settimana

E’ possibile anche:

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2. MINI-AUDIT: mappa con la metafora del tempo meteorologico Prima di cominciare a disegnare le tue ecomappe, fa’ un mini-audit in pochi minuti con i differenti membri della scuola: qualche tuo compagno, il personale ausiliario, i tuoi insegnati, i genitori. Chiedi loro di fornire risposte veloci ed intuitive: una croce per ogni domanda. Sarai sorpreso per la corrispondenza tra i risultati di questo veloce monitoraggio e quelli di un lavoro più dettagliato fatto con le ecomappe.

Come viene utilizzata l’energia?

Come è collocata la scuola?

Com’è utilizzata l’acqua?e i sui scarichi come sono?

Che sensazione hai sul risparmio energetico nella scuola?

Com’è il riciclaggio e la separazione dei rifiuti?

Quale percezione hai del rumore nella scuola?

Che percezione hai della sicurezza nella scuola?

Com’è la mobilità? E i trasporti scolastici? C’è informazione e comunicazione e formazione ambientale all’interno della scuola?

Sai qualcosa degli acquisti “verdi” ? E sui consumi responsabili?

Com’è il rapporto con chi abita vicino alla scuola?

Si sta bene a scuola?

Come sono gli ambienti e gli spazi della scuola?

Vai d’accordo con compagni, insegnanti e personale scolastico?

Un paio di informazioni Per acquisti verdi si intende l’introduzione strutturata e sistematica di criteri ambientali e sociali nelle politiche di acquisto (gare, appalti, ecc.) di beni e servizi, in aziende ed in pubbliche amministrazioni. La strategia è di ridurre “a monte” gli impatti ambientali e sociali degli acquisti di enti pubblici o imprese e di stimolare la filiera produttiva nell’innovazione di processi e prodotti più puliti, rispettosi sia dell’ambiente che dal punto di vista sociale. Viene preso in considerazione per la definizione di prodotto verde tutta la filiera produttiva, dall’utilizzo delle risorse per la loro produzione fino al loro smaltimento una volta divenuti rifiuti dopo il loro uso. Il consumo responsabile o “critico” o “etico” è in realtà un’accezione molto vasta che comprende il commercio equo e solidale, i marchi di garanzia eco e/o socialmente compatibili, i codici di condotta delle multinazionali, il risparmio etico, il risparmio energetico, il non consumo, ecc.. Un consumo sensibile quindi alla tutela dell’ambiente così come allo squilibrio nord – sud, alle problematiche economiche, politiche e sociali nella loro dimensione internazionale, al rispetto dei diritti umani. Mobilità sostenibile significa muoversi nella città rispettando l'esigenza degli spostamenti delle persone salvaguardando l’aria dall’inquinamento atmosferico, dalle emissioni di gas serra e dall’inquinamento acustico. La mobilità sostenibile è determinante per migliorare la qualità della vita, meno ingorghi più tempo disponibile, la salute, buona qualità dell’aria meno malattie respiratorie, oltre ad abbassare il numero degli incidenti.

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3. ECOMAPPA RIFIUTI

STOP: mancanza di contenitori differenziati !!!! APPROFONDIMENTI

Valuta il livello di gestione dei rifiuti rifiuto PUNTI rifiuto PUNTI LIVELLO VALUTAZIONI

carta e cartone rifiuti organici (mensa) Più o meno buona gestione Da 1 a 5

toner e cartucce stampanti sfalci (se presente giardino)

Nessuna gestione Da 6 a 10

plastica rifiuti pericolosi (pile, materiale da laboratorio)

La mancanza di gestione è causa di problemi

Da 11 a 15

vetro tutto il resto La mancanza di gestione è causa di problemi seri

Da 16 a 20

I punteggi da 0 a 20 prendono in considerazione: la pericolosità dei prodotti, la potenzialità di trovare soluzioni alternative (riciclaggio e altro) oppure al contrario la mancanza di soluzioni per alcuni rifiuti, i problemi durante l’immagazzinamento, potenziali problemi al di fuori della scuola. Inserisci questi dati all’interno di una tabella. Realizza un grafico e le aree di cattiva o assente gestione saranno visualizzate immediatamente! (Metti questo grafico nell’area di lavoro nella tua scuola, per farlo vedere a tutti!!)

Qualche domanda per ragionare • Qual è il livello di riciclaggio? • Dove sono i punti di raccolta rifiuti? • Sono comodi e accessibili? • Quali misure preventive sono state intraprese per il

riciclaggio dei rifiuti? E per una minore produzione? • I fornitori sono obbligati a riprendere indietro i materiali? • Il materiale elettronico non più utilizzabile RAEE viene

smaltito in modo corretto?

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E’ possibile anche

DISEGNARE DOCUMENTARE STIMARE FORNIRE DATI

Cestini e contenitori direzione dei flussi dei rifiuti

aree di cattive pratiche

Quantitativi rifiuti differenziati valutazione ed evoluzione dei flussi dei

rifiuti

Tipologie rifiuti livello riciclaggio misure adottate

Tipologia rifiuti per periodi dell'anno tasse pagate ed eventuali abbuoni

livello riciclaggio

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4. ECOMAPPA ENERGIA

APPROFONDIMENTI

STOP: inammissibile spreco di energia !!!!

Visualizzare le quantità equivalenti di risorse necessarie a generare questa energia. Risorse necessarie per produrre 1000 kWh

Carbone marrone 1300 kg Uranio (energia nucleare) 0,022 g Combustibili pesanti 220 l

Rifiuti di alto contenuto energetico 1500 kg Carbone antracitico 320 kg Gas naturale 270 m3

Rifiuti di basso contenuto energetico 500 kg Acqua (diga di 10 m di altezza) 3200 m3 Pannelli solari 12500 m2

Risorse consumate Energia prodotta in kWh

Gasolio: 1 litro (36MJ) 10

Gas: 1 m3 (40,6MJ) 11.28

Propano: 1 t (46,4GJ) 12880

Carbone: 1 t (30,6GJ) 8500

Legno (albero a foglie larghe): 1 metro steso (5,6MJ)

1.56

Alcune domande per ragionare

• Quali sono le aree di spreco? • Gli impianti elettrici sono a norma? • Dove avvengono le perdite di calore? • Le luci sono spente nelle aule/stanze vuote? • Com'è la temperatura nella scuola?

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E' possibile anche:

DISEGNARE DOCUMENTARE STIMARE FORNIRE DATI

Localizzazione macchinari zone perdite energia e sprechi

Certificati manutenzioni Istruzioni tecniche

Tipo e uso energia Isolamento termico Efficienza energetica

Bollette e consumo kwh Efficienza energetica

PUN TI DI DEB OLEZZA:-I riscald am enti sono accesi, in alcune au le , pe r tutto il pe riod o da inizio au tun no a me tà p rimave ra . -Per com bat tere il ca ldo m olto spesso si ten gono ap erte le f inestre pe rché i term osifo ni non si po sso no chiude re.- I com pute r sono lasciat i in sta nd-by invece che spenti com pletam en te, il che èun g rand e spreco d i energia.

PUN TI DI FORZ A:- Luci sp ente qu and o no n strettame nte necessarie .- In a lcuni au le i termosifon i so no a ccesi solo quando se rvo no.

IC Dozza Imolese Castel Guelfo Classe IIIA

Le ecomappe rendono molto chiara e puntuale la valutazione dei possibili impatti e la visione delle possibili soluzioni per la loro risoluzione. Oltre alla possibilità di creare un punto fisso posizionato possibilmente nell’atrio della scuola, visibile da tutta al comunità scolastica (ragazzi, docenti, personale ausiliario, genitori e tutti quelli che a vario titolo frequentano la scuola), è efficace per la comunicazione a tutti dei processi intrapresi un momento di condivisione specifico. In alcune scuole sono state utilizzate semplici presentazioni, in altri cartoline e cartelli che potessero in qualche modo informare sulla buone pratiche da perseguire e su comportamenti sostenibili.

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5. ECOMAPPA ACQUA

STOP: inammissibile perdita acqua rubinetti!!!! APPROFONDIMENTI Non c'è un inizio o una fine nel ciclo idrologico: le molecole d'acqua si muovono in continuazione tra differenti compartimenti, o riserve, dell'idrosfera terrestre mediante processi fisici. L'acqua evapora dagli oceani, forma le nuvole dalle quali l'acqua torna alla terra. Non è detto, tuttavia, che l'acqua segua il ciclo nell'ordine: prima di raggiungere gli oceani l'acqua può evaporare, condensare, precipitare e scorrere molte volte. Quando però, una molecola d'acqua che ha iniziato il suo ciclo ritorna in mare, in media ci mette 2000 anni ad evaporare e quindi rientrare nel ciclo dell'acqua. Dopo l'evaporazione l'acqua rimane nell'atmosfera mediamente per 12 giorni prima di precipitare di nuovo al suolo. Ogni italiano consuma in media per le sue sole necessità domestiche 213 litri quotidiani, l’equivalente di due vasche da bagno.

Alcune domande per ragionare

• Dove si consuma più acqua? • Ci sono i riduttori di flusso sui rubinetti? • Esiste il doppio scarico nella cassetta del WC? • Ci sono sprechi e cattive abitudini? • Dove si può ridurre il consumo? • Aree di cattive abitudine (rubinetti aperti mentre ci si

insapona le mani)

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L’acqua è una risorsa che deve essere protetta e non va sprecata. Le attività di casa svolte senza pensarci fanno scorrere una quantità impressionante di acqua: 40-50 litri in cucina per cucinare e lavare le stoviglie; dagli 8 ai 30 litri ogni volta che azioniamo lo sciacquone; 100 litri per un bagno nella vasca; 50 litri per la lavastoviglie; 170 litri per la lavatrice, ad un ciclo completo a 90 °C. Solo 2 litri sono utilizzati per bere. Quanto consuma la tua scuola in un anno se confrontata con una persona normale? Quali settori di attività sono pericolosi in termini di inquinamento dell’acqua, ad es. laboratorio di chimica? Controlla dove sono collocati tutti gli scarichi. Non dimenticare che una goccia di prodotti petroliferi contamina più di 5000 litri d’acqua.

E' possibile anche:

DISEGNARE DOCUMENTARE STIMARE FORNIRE DATI Aree di maggiore consumo Bollette annuali acqua Sprechi

Attività che richiedono acqua Cattive pratiche Possibili inquinamenti

Consumi in m3

Le maggiori fonti di consumo Consumo annuale prodotti per le pulizie in litri.

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6. ECOMAPPA ARIA, RUMORI, POLVERI E RISCHI Per quello che riguarda la scuola possono essere raggruppate in questa ecomappa le problematiche legate alla sicurezza in generale e alle emissioni relative agli impianti di riscaldamento e all’utilizzo di sostanze inquinanti e dannose per la salute nei laboratori.

Non conformità: mancanza di ventilazione nel locale caldaia come previsto dalla legge

APPROFONDIMENTI Occhio al rumore! Esegui un test. Se in un angolo della tua classe non puoi parlare senza alzare la voce, hai probabilmente superato i 65 decibel. Considerando che già tra i 36 e i 65 dB il rumore è considerato fastidioso e molesto, sarebbe utile trovare accorgimenti in grado di smorzarlo. Ricorda che effetti negativi prodotti dal rumore sono sia sulla trasmissione e comprensione della parola sia sull'attenzione, l'apprendimento, il rendimento e l'efficienza.

Alcune domande per ragionare

• Ci sono cappe aspiranti nel vostro laboratorio? Funzionano? • Nelle classi la ventilazione è sufficiente? • Com’è il livello di rumorosità generato all'interno della

scuola e quello proveniente dall’esterno? • Uscite di emergenza accessibili e chiaramente identificate • Procedure di emergenza conosciute? • Situazioni pericolose? • Com’è la sicurezza nel locale caldaia? • Dove si utilizzano prodotti pericolosi? • Pavimenti scivolosi?

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Le emissioni atmosferiche sono principalmente dovute alle installazioni di generatori di calore. Fa’ un calcolo: Gas Naturale (g/m3) Combustibile g/m3)

Effetto serra CO2 1,88 3136,5

Fotosmog NOX 3,01 3,35

Pioggia acida SO2 0,03 3,6

Fa un calcolo totale di CO2 , moltiplicando per 5 il totale calcolato per l'Ecomappa della situazione urbana. Fa un confronto: una persona che vive in un paese in via di sviluppo produce 1,8t di CO2 l'anno E' possibile anche:

DISEGNARE DOCUMENTARE STIMARE FORNIRE DATI

Aperture e aree di ventilazione Certificati manutenzione caldaie e impianti riscaldamento Istruzioni tecniche

Procedure di lavoro e studio Stato dei filtri (laboratori scientifici con cappe aspiranti) Cattivi odori

Regolarità manutenzioni impianti riscaldamento e raffrescamento livelli di rumore

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7. COSA ENTRA E COSA ESCE?

Carta, alimenti, materiali elettronici, descrizione di tutti i possibili materiali in ingresso nella scuola, ma anche materiali in uscita, elaborati, prodotti della scuola, rifiuti. Prova ad analizzarli per una settimana con l'aiuto degli insegnati e del personale ausiliario. Impariamo a considerare tutti gli impatti delle nostre azioni e della vita scolastica.

Fai un elenco dei materiali in entrata e in uscita, aggiungendo considerazioni

ENTRATA (es. energia materiali acqua imballaggi)

USCITA (es. rifiuti prodotti inquinamento rumore)

CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI

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PROGRAMMI DI LAVORO Se metti le tue ecomappe una sopra l’altra le priorità ambientali diventano subito molto chiare Fai una graduatoria dei problemi in termini di gravità.

Prima di tutto ti occupi dei problemi indicati dal cerchio. Priorità dovrebbe essere data ai problemi che legano la salute e la sicurezza di tutti gli abitanti della scuola In seguito ti occupi delle zone a rischio e sviluppi soluzioni. Questo approccio dovrebbe essere ripetuto una volta all’anno. Una volta valutate tutte le problematiche incontrate ed individuate puoi stilare un vero e proprio Piano d'Azione per la risoluzione delle criticità. I processi di gestione ambientale oltre ad avere le caratteristiche di volontarietà dovrebbero prevedere un monitoraggio annuale,

volto ad un miglioramento in continuo .

Al fine di stimare al meglio le performance ambientali della vostra scuole è possibile costruire una griglia di indicatori che possano rendere conto dei progressi e delle migliorie applicate.

Gli indicatori fanno riferimento ad un controllo mensile e/o annuo che può essere effettuato tramite la: LETTURA CONTATORI Quantità di acqua utilizzata (m3 per mese) Consumo energetico di luce e gas (kWh per mese) ELABORAZIONI DATI Emissioni (kg CO2 per mese) Trasporti (kg CO2 emessa per mese) RILIEVI Imballaggi (kg per mese) Rifiuti (kg per mese) divisi per categorie MONITORAGGIO SPESE AMBIENTALI Attività per la salvaguardia dell’ambiente (Euro per anno) Comunicazione e formazione specifica sull'ambiente (Euro per anno)

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Parte terza

I PIANI D’AZIONE Ecco un esempio di Piano d'Azione Scolastico L’applicazione dello strumento Ecomapping nel contesto scolastico ha potuto evidenziare varie possibilità di operare fattivamente e da tutte le azioni evidenziate dai ragazzi si è potuto definire un piano d'azione generale che potesse tenere conto di tutte le priorità riscontrate Il piano d'Azione è suddiviso per tematiche ed è così schematizzabile: LE RELAZIONI CON IL TERRRITORIO

Visita alla stazione ecologica

COSA C’E’ DA FARE CHI LO PUO’ FARE

Visite nel territorio presso enti, imprese, associazioni che abbiano sviluppato ecoazioni

Enti, imprese, associazioni accolgono le scuole

Comunicazione e Formazione presso le Scuole sulle tematiche ambientali

Enti, imprese, associazioni presso le scuole

Documentazione, produzione e diffusione di materiali informativi

Classi delle Scuole in sinergia con Enti, imprese, associazioni

Le azioni segnalate • migliorare e rendere efficace il confronto/incontro con

gli attori del territorio (enti, aziende, imprese, associazioni..)

• creare sinergie per lo sviluppo di azioni ad ampio respiro anche attraverso la condivisione di buone pratiche e progetti trasversali comuni

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I RIFIUTI

COSA C’E’ DA FARE CHI LO PUO’ FARE

Mettere in ogni classe un contenitore con fogli di scarto a disposizione degli insegnanti

I ragazzi delle classi

Raccogliere la frutta avanzata a mensa e ogni pomeriggio distribuirla agli alunni

I ragazzi di ogni classe incaricati a turno, con l’aiuto degli insegnanti

Mettere cestini per la raccolta differenziata nelle classi dove mancano.

Il comune su richiesta dei ragazzi eletti nei CCRR dove presenti

Aggiungere nella mensa cestini per differenziare meglio i bicchieri e i contenitori di plastica.

Il comune su richiesta dei ragazzi eletti nei CCRR dove presenti

Differenziare i tetrapack Gli insegnanti devono spiegare ai ragazzi che il tetrapak va messo con la carta se è pulito.

Favorire l’adozione del “composter” per la trasformazione dei rifiuti organici in terriccio

I ragazzi che hanno già fatto esperienza in questo campo la comunicheranno per diffonderla attraverso una piccola pubblicazione.

Le azioni segnalate:

• migliorare la raccolta differenziata sia attraverso al richiesta di contenitori per le varie tipologie di rifiuti sia con un’efficace comunicazione rivolta al personale scolastico e agli alunni

• utilizzare compostiere, visto la grande quantità di rifiuti organici provenienti dall’utilizzo delle mense

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L’ACQUA

COSA FARE CHI LO FA

Fare dei cartelli con scritto “chiudere bene i rubinetti”

I ragazzi delle classi

Mettere il miscelatore dove non c’e’

I docenti potranno segnalare queste esigenze al servizi manutentivi comunali I ragazzi eletti nel CCRR sosterranno questa richiesta.

Dove possibile mettere il doppio scarico nei wc

I docenti potranno segnalare queste esigenze al servizi manutentivi comunali I ragazzi eletti nel CCRR sosterranno questa richiesta.

Riparare le docce che perdono nella palestra

I servizi manutentivi comunali e le società sportive

Le azioni segnalate:

• utilizzare i riduttori di flusso per un risparmio idrico

• ridurre il consumo idrico attraverso la adozione di sciacquoni a doppio pulsante

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L’ENERGIA COSA C’E’ DA FARE CHI LO PUO’ FARE

Spegnere le luci all’uscita dalla biblioteca

Insegnanti e personale ausiliario

Accendere e spegnere le luci all’entrata e all’uscita dei bambini

Il personale ausiliario

Spegnere le luci nei bagni e tenere aperte le tapparelle delle finestre

Il personale ausiliario

Spegnere le periferiche quando si ha finito di usare il computer

I fruitori dell’aula computer

Spegnere le luci quando la classe esce dall’aula

Un alunno incaricato, a turno

Manutenzione degli impianti di riscaldamento (termosifoni regolabili e isolati dall’esterno)

I docenti segnalano queste esigenze al servizi comunali; i ragazzi eletti nel CCRR sosterranno questa richiesta.

Ridurre al minimo i tempi di arieggiamento quando il riscaldamento è acceso

Alunni, Insegnanti, Personale ausiliario

Predisporre cartelli che ricordino agli interessati il rispetto delle regole essenziali per il risparmio di energia elettrica !!

Alunni delle classi

Le azioni segnalate:

• ridurre il consumo energetico con il controllo delle luci (computer accesi, luci accese ……) e degli stand bay

• gestire al meglio il riscaldamento delle aule

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Parte quarta LE BUONE PRATICHE

Le scuola si sono attivate in vario modo per realizzare le azioni del Piano: in alcuni casi sono state implementate le collaborazioni con le aziende del territorio, come nel caso della scuola Secondaria di II° Paolini Cassiano, che ha prodotto in depliant in seguito condiviso con Hera .

IL GIORNALINO DELLA SOSTENIBILITÀ Realizzato dalla Scuola secondaria I° di Sesto Imolese

UN VOLANTINO INFORMATIVO SU RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA Realizzato dalla Scuola Secondaria II° Paolini Cassiano di Imola

Altre buone pratiche attivate in ambito scolastico sono state: - la redazione di un giornalino scolastico in cui è stata raccontata l’esperienza progettuale affrontata - la realizzazione di cartellonistica dedicata all’informazione di tutta la comunità scolastica

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I MANIFESTI E I CARTELLONI: COMUNICARE LA SOSTENIBILITÀ

Scuola Infanzia Comunale Tommaso Campanella Imola

Scuola Infanzia Sante Zennaro Imola

Scuola Secondaria di I° di Sesto Imolese

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Parte Quinta MATERIALI DI LAVORO Per sviluppare la progettualità sono stati creati e rielaborati strumenti ad hoc per le differenti età dei ragazzi. Possono tutti essere utilizzati, si chiede solamente di citarne la fonte, così come di tutto il materiale che si trova sul manuale presente. PPaacciiuugghhiiaammoo rriiccrreeaannddoo MMaa ddeeccoollllii QQuueessttiioonnaarriioo AAllbbuumm ddeellllee bbuuoonnee pprraattiicchhee CCrriitteerrii ddii ppuunntteeggggiioo

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Protagonisti del progetto Infea Scuole 2008/2009 I protagonisti della presente progettualità, che attraverso la loro attività hanno portato alla rielaborazione dello strumento “Ecomapping” sono le scuole di Imola e del suo Circondario, in sinergia e collaborazione con enti pubblici e privati, che insieme hanno lavorato e ragionato sulla tematiche della sostenibilità, del risparmio delle risorse e della gestione ambientale. Dal loro impegno è nato questo piccolo manuale realizzato a supporto di chiunque volesse trattare in modo “soft”, ma efficace il tema della gestione ambientale scolastica. Hanno contribuito alla realizzazione del “Manuale Ecomapping Scuola” 62 Classi in 20 Scuole all'interno di 9 Istituti Comprensivi e 2 Istituti Superiori + di 1000 alunni + di 40 insegnanti + di 5 esperti educatori. Rete di Scuole Istituto Capofila Comprensivo n.2 di Imola: - Dirigente Giordano Morara Primaria Marconi, Primaria Sesto Imolese, Secondaria I° Sesto Imolese, Primaria Chiusura - Ref. Nicoletta Bertozzi Istituto Comprensivo n.3: Primaria Bubano, Infanzia San Prospero - Ref. Romana Tondini Istituto Comprensivo n.4: Infanzia Rodari, Primaria Rodari - Ref. Paola Pasotti Istituto Comprensivo 5 Infanzia Sante Zennaro - Ref. Franca Bacchilega Istituto Comprensivo 7: Primaria Pedagna - Ref. Gabriella Casini Scuole dell’infanzia del Comune di Imola - Ref. Daniele Chitti Campanella, Selva Zello, Zolino - Ref. Barbara Molinazzi Istituto Comprensivo di Borgo Tossignano: Primaria Borgo Tossignano, Primaria Castel del Rio, Secondaria I° Casalfiumanese, Secondaria I° Fontanelice Ref. Elisabetta De Maria

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Istituto Comprensivo Castel S.Pietro Terme: Secondaria I° Fratelli Pizigotti - Ref. Daniela Dall’Olio Istituto Comprensivo di Dozza Imolese-Castel Guelfo: Primaria Simoni, Secondaria I° Aldo Moro – Ref. Mariangela Ventura Istituto Comprensivo Statale di Medicina: Secondaria I° Vannini, Primaria Villa Fontana - Ref. Tiziana Testi Istituto Superiore Paolini Cassiano - Ref. Tiana Palazzi Istituto Superiore Ghini Scarabelli - Ref. Roberto Rinaldi Ceroni Centro di educazione ambientale Bosco della Frattona Settore Scuole-Servizio Diritto allo Studio - Comune di Imola

Gruppo Esperti educatori

Alessandra Lombini (Coordinatrice) Vittoria Bandini Massimo Bertozzi Stefano Mariani Paola Tommasini Enti Pubblici e Privati Assessorati Comune di Imola - Istruzione-Formazione-Università-Ambiente-Cultura, CISS/T - Università di Bologna, Coop.Ceramica d’Imola, Microvett SPA, Gruppo Hera, ITAS Ghini-Scarabelli, E.i.con. - Unindustria, Legacoop, ASCOM, CGIL Imola, Arpa ER, Sportello Unico Imprese RER, Guardie Ecologiche Volontarie, Gruppo di Acquisto Solidale di Imola. Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto

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