e CiCLO ri MO - sdf1b310b3386af90.jimcontent.com · i tratta di un mezzo econo - mico ed ecologico...

4
36 - fotografare - settembre 2011 i tratta di un mezzo econo- mico ed ecologico che ci per- mette di viaggiare a impatto zero sia sul portafogli che sull’aria che respiriamo e per molti è di- ventata una vera e propria filosofia di vita. km di semafori, traffico, macchine in seconda fila, binari che si incrociano che, se percorsi con la bicicletta, non sono più un problema. Quando arrivo in città, faccio un giro per il centro, sempre in sella e senza soffermarmi troppo per non raffreddare i muscoli ed inizio a perlustrare e a cercare le prime inquadrature per identificare sin da subito quali lenti dovrò utilizzare. Per questo articolo, sono andato a vi- sitare Lucca, una città dove tutti si muovono in bicicletta e lo si può OutdOOr PhOtOgraPher S Non è una nuova disciplina, anzi, non è una disciplina e a pensarci bene non è nemmeno una grande novità. Nemmeno l’idea è nuova, forse può sembrare interessante il concetto di portarsi dietro un corredo fotografico per immortalare le nostre vacanze, anche se questo è sempre un rischio. Ho deciso di percorrere le città utilizzando come mezzo quotidiano per il mio lavoro, la bicicletta. notare dalla quasi totale assenza di autoveicoli che sono stati scalzati dai parcheggi totalmente dai “ferri a due ruote”. Ho percorso poi il tratto che porta da Torre del Lago, fino a Forte dei Marmi, sul lungomare, attraver- sando la Versilia, in un periodo dove il traffico era praticamente inesistente, passando poi per l’oasi Lipu di Mas- saciuccoli, per poi approdare sull’Isola d’Elba, in occasione di un workshop che ho organizzato in quel periodo. Qui apro e chiudo una piccola paren- tesi, dove posso sottolineare che se si riesce ad approfittare di una trasferta già pianificata, organizzata con cura, è possibile produrre occasioni per ot- timizzare il tempo, sfruttandola per eventuali photo-shooting aggiuntivi. di Paolo Meitre Libertini www.paolomeitrelibertini.com FOTOgraFie e CiCLO TUriSMO

Transcript of e CiCLO ri MO - sdf1b310b3386af90.jimcontent.com · i tratta di un mezzo econo - mico ed ecologico...

36 - fotografare - settembre 2011

i tratta di un mezzo econo-mico ed ecologico che ci per-mette di viaggiare a impattozero sia sul portafogli che

sull’aria che respiriamo e per molti è di-ventata una vera e propria filosofia divita. km di semafori, traffico, macchinein seconda fila, binari che si incrocianoche, se percorsi con la bicicletta, nonsono più un problema. Quando arrivoin città, faccio un giro per il centro,sempre in sella e senza soffermarmitroppo per non raffreddare i muscolied inizio a perlustrare e a cercare leprime inquadrature per identificaresin da subito quali lenti dovrò utilizzare.Per questo articolo, sono andato a vi-sitare Lucca, una città dove tutti simuovono in bicicletta e lo si può

OutdOOr PhOtOgraPher

S Non è una nuova disciplina,anzi, non è una disciplina e a

pensarci bene non è nemmenouna grande novità. Nemmeno

l’idea è nuova, forse puòsembrare interessante

il concetto di portarsi dietro un corredo fotografico per

immortalare le nostre vacanze,anche se questo è sempre

un rischio. Ho deciso di percorrere le città utilizzando

come mezzo quotidiano per il mio lavoro, la bicicletta.

notare dalla quasi totale assenza diautoveicoli che sono stati scalzati daiparcheggi totalmente dai “ferri a dueruote”. Ho percorso poi il tratto cheporta da Torre del Lago, fino a Fortedei Marmi, sul lungomare, attraver-sando la Versilia, in un periodo doveil traffico era praticamente inesistente,passando poi per l’oasi Lipu di Mas-saciuccoli, per poi approdare sull’Isolad’Elba, in occasione di un workshopche ho organizzato in quel periodo.Qui apro e chiudo una piccola paren-tesi, dove posso sottolineare che se siriesce ad approfittare di una trasfertagià pianificata, organizzata con cura,è possibile produrre occasioni per ot-timizzare il tempo, sfruttandola pereventuali photo-shooting aggiuntivi.

di Paolo Meitre Libertini www.paolomeitrelibertini.com

FOTOgraFiee CiCLO TUriSMO

Borse e attrezzaurafotografica:

Per il trasporto dell’attrezzatura fo-tografica, utilizzo un kit di borse daviaggio della Ferrino, che ho adattatoalle mie esigenze di trasporto del mate-riale senza trascurare la sicurezza del-l’attrezzatura stessa. Il kit è compostoda due borse laterali nelle quali trovanoalloggio gli indumenti di ricambio, i vi-veri , le cartine e tutti gli attrezzi utiliper la manutenzione del mezzo di tra-sporto (pompa, camere d’aria e ricambivari), mentre sulla borsa superiore, cheè ancorata a quelle laterali tramite ro-busta cerniera, alloggia l’attrezzatura.Ho riempito la borsa con della gomma-piuma che ho ritagliato eseguendo dellesagome dalla forma e dalle dimensioni

stesse della fotocamera Nikon D300Sequipaggiata con il 70-200mm f/2,8 e l'im-pugnatura. La sagoma del 18-70mm equella per il 10,5mm f/2,8 Nikon. Sopraesternamente ben ancorato ,un piccolocavalletto leggero che utilizzo prevalente-mente per eventuali autoscatti e per rea-lizzare immagini con lo scatto remoto.

Il tour

Per queste prime trasferte di stagione,è stato fondamentale poter avere conme un collaboratore che mi aiutasseper posare durante le foto-session.

In alcuni casi, ho utilizzato il treppiediper ricreare delle scene con due ciclisti,in altri ci siamo alternati alla fotocameraper realizzare scatti singoli che in alcunicasi ho assemblato in post -produzione.Il progetto futuro è quello di poter la-vorare con scatti remoti fissando alcunefotocamere direttamente sul telaio. Nellasessione fotografica realizzata a Luccaho lavorato scegliendo di fotografarenella seconda metà della giornata, persfruttare la luce calda del sole basso altramonto. In particolar modo quandoho scattato all’esterno delle mura dicinta della città il sole era leggermentepiù alto, mentre lavorando all’internodelle mura queste proiettavano pesantiombre sul paesaggio. Fondamentaleper questa scelta è stato il sopralluogoche ho fatto il giorno, naturalmente inbicicletta! Il giorno successivo, dopoun breve spostamento in auto, partendoda Torre del Lag, ho percorso tutto illungomare che portava a Forte dei Mar-mi attraversando la Versilia per untotale di una cinquantina di chilometricirca andata e ritorno. Ho voluto per-correre questo tratto fuori stagioneper testare la via ciclabile fotografandopraticamente a qualsiasi ora della gior-nata. Il percorso era vario, asfalto, ster-rato, lastricato, ecc . Non ho avuto nes-sun tipo problema nel trasportare lamia attrezzatura fotografica che, benchépesante, era ben fissata e protetta al-l’interno delle borse. Percorsi e scenaridiversi. Tratti urbani si alternavano aquelli tipicamente di villeggiatura perpoi terminare il tour all’oasi della Lipu

> Un ciclista può viaggiare per 1037 km con l’equivalente energetico di un litro di benzina.

> Chi usa regolarmente la bici è in forma comese avesse dieci anni di meno.

> Un ciclista consuma 1/50esimo dell’ossigenobruciato da un auto sullo stesso percorso.

> Mezz’ora di bici due volte al giorno consumano in un anno 11 kg di grasso corporeo.

> Nel 1949 il 34 per cento di tutti i viaggi meccanizzati si svolgevano in bici. Cinquant’annidopo la percentuale è scesa al 2.

> Il tasso di attacchi cardiaci per i dipendenti pubblici che pedalano 30 km o più alla settimana è la metà di quello dei loro colleghisedentari. (dubito che la percentuale cambise i dipendenti sono privati).

>> BICI, CHE PASSIONE !

grafando la scena in due fasi distinte:a mano libera, ho effettuato una mi-surazione esposimetrica sull’interascena, applicando una leggera so-vraesposizone per il primo scatto (Nikon D300S ob 10,5mm f/2,8 inmanuale 1/350sec. a f/9 ISO 200, con-sapevole del fatto che avrei avutodelle parti di ritaglio nelle zone dellealte luci (zone bruciate). Ho chiestopoi alla ragazza di tornare in dietrodalla parte opposta, sottoesponendomoltissimo (1/640 f/16) per avere uncielo decisamente più scuro e privodi zone ritagliate, trasformando inquesto modo il sole in una stellina.Successivamente ho montato i duescatti con Photoshop CS5. Ho allineatoi livelli con la funzione “allienamentoautomatico livelli” . Ho poi applicatouna maschera di livello per cancellarela zona da nascondere e mantenere

38 - fotografare - settembre 2011

di Massacciuccoli. Il giorno successivo,dopo aver traghettato a Piombino,sono approdato all’isola d’Elba, doveavrei tenuto un workshop nei giornisuccessivi. Approfittando della trasferta,ho deciso di spostarmi ancora con labicicletta, per realizzare scatti suggestividi antichi borghi che si alternavano apassaggi in prossimità delle antiche mi-niere di ferro. Rio Marina, Rio Elbama anche costa Ovest tra le località diFetovaia, Chiessi e Pomonte. Interes-santi inquadrature e luce meravi-gliosa. All’interno dei piccoli borghiho lavorato prevalentemente conobiettivi lunghi per cercare di isolareil soggetto, l’altro ciclista, sfruttandoil ridotto angolo di ripresa tipico deifuochi lunghi per ambientare le im-magini tra i vicoli colorati ricchi digiochi di luce e ombre e di tonalitàforti. Viceversa, ho utilizzato il gran-dangolo per esaltare le prospettivedelle inquadrature fatte vicino allacosta. In alcuni casi ho utilizzato il10,5mm f/2,8 Nikon per creare alcunieffetti suggestivi e per poter sfruttareil sole basso.

Estensione della gammadinamica

Non era possibile riprodurre l’interascena come avrei voluto realizzandoun solo scatto, per via della gammadinamica troppo estesa. Volevo man-tenere la parte in ombra ancora leg-gibile ma desideravo che il sole, in-serito volutamente nell’inquadraturae posizionato appena dietro la som-mità dell’albero, creasse l’effetto tipicodi un obiettivo fish eye. Ho così foto-

La bicicletta come mezzo di trasporto per i nostri reportages fotografici.In alto lungo i viali alberati che circondanole mura di Lucca.Sotto, preparazione per i primi scatti in Piazza dell'Anfiteatro e pausa relax sul lungomare della Versilia sotto il soleinvernale

> Rendersi visibile con le luci anteriori e posteriori.

> Abbigliamento chiaro o colorato. Inoltre Dal 12 ottobre sono in vigore le nuove norme del Codice della strada per circolare sulle due ruote dal tramonto all'alba sulle strade extraurbane o in galleria. Chi non ha il gilet catarifrangente rischia una multa di 23 euro.

> Essere sempre vigile nel traffico sia visivamenteche con l’udito.

> Cercare il contatto visivo con gli occhi degli automobilisti.

> Segnalare con le braccia l’intenzione di svolta.

> Segnalare la propria presenza con il campanello.

> Mantenere le distanze di sicurezza dai mezzi pesanti.

> Occhio alle rotaie dei tram.

> Controllare spesso il perfetto funzionamento della propria bicicletta.

>> SICUREZZA

quelle da rivelare, per ottenere un ri-sultato finale del tutto naturale, bendistante dal risultato che avrei ottenutoutilizzando una tecnica dell’HDR chenon amo particolarmente.

Effetto movimento

Girovagando con le biciclette, versoil tramonto siamo arrivati alla spiaggiadi Pomonte sulla Costa Ovest. C’erala magica luce che solo una serataprimaverile regala sulle coste del marTirreno. Mi ha incuriosito la strutturafatiscente del ponticello fatto di me-tallo corroso dalla ruggine e dallasalsedine, che contrastava con le tavolein legno della pavimentazione. Il tuttoveniva miscelato in perfetta armoniadalle dominanti di colore causate dalsole al tramonto. Ho scelto un puntodi vista basso, cercando di rafforzareil contrasto, inserendo un elementodi movimento sulla struttura staticadel ponte. Ho chiesto così a Maila,(la nostra preziosa guida/collaboratriceelbana), di passare con la biciclettanel punto che le ho indicato (pratica-mente doveva sfiorare la mia testacon i pedali). Ho montato il 10,5mme effettuato la messa a fuoco sul primopiano ricoperto di ruggine. Ho impo-stato un tempo di otturazione lungoper enfatizzare il movimento dellabicicletta. In questo modo ho creatoun’immagine dinamica sfruttando siail movimento che la profondità esa-sperata dalle diagonali delle spallettedel ponte. Una particolare attenzionedobbiamo averla quando utilizziamograndangolari spinti considerata l’ampiainquadratura, come in questo caso del

settembre 2011 - fotografare - 39

fish-eye (180°) che fotografando con ilsole quasi completamente alle spalle,produce l’ombra del fotografo che èpraticamente impossibile escludere dal-l’iquadratura. Per lo scatto ho utilizzato:Nikon d300s in manuale ob. 10,5mm f2,8 Nikon ISO 200con una coppia tem-po diaframma di 1/30 e sec f/22. �

Per estendere la gamma dinamica del sensore della mia Nikon D300S ho realizzato due scatti con esposizionidiverse. Una misurata sulle ombre eduna sulle luci, sottoesponendo. Ho poisovrapposto le immagini con photoshopcs5 ed applicato una maschera di livello.

Bootleg è un progetto nato nel 2000 nei laboratoriCinelli per esplorare l’idea di ciclismo totale. E’ un esperimento in continua evoluzione, in cui siimpara sbagliando, ci si adatta a condizioni semprenuove. E' una continua ricerca per le strade del pia-neta, nella storia, tra le persone con la passione dichi le biciclette le pensa, le costruisce, le vive.

BOOTLEG è la Bicicletta-pirata, come certe navi,certi dischi, progettata da Cinelli per il territorio ur-bano. E’ una bicicletta da cittadino del pianeta, pensataper navigare sul pavè, incrociare le rotaie, ignorarei dislivelli dei marciapiedi, ma anche partire per latangente superando i confini del traffico urbano elanciarsi alla scoperta del globo.

E’ una bicicletta, e la bicicletta è un mezzo checambia la vita, un moltiplicatore di energia, per rag-

giungere in modo attivo la consapevolezza dellapropria dimensione di spazio e di tempo. E’ ammortizzata per non sentire le rotaie, è asciuttaper scivolare nel traffico, si fissa per consegnare infretta i pacchi, si piega per entrare in metropolitana,raddoppia per chi si ama, si riposa di fianco al lettola notte e appoggiata alla scrivania di giorno.

BOOTLEG appartiene ai ciclisti.

E’ nera perché non potrebbe essere di nessun co-lore. Niente costa di più come l’assenza: di colore,di rumore, di dolore... Il nero assorbe sporco e co-lore con la stessa indifferenza. Rimane integro,sotto ogni minaccia etica ed estetica. Non è la biciadatta a chi si sente vittima della città e del traffico,a chi aspetta dalla società la soluzione di tutti i pro-blemi.

BOOTLEG è lo strumento

>> FILOSOFIA BOOTLEG