E-BOOK01 INVALSI Italiano - aula01.it · Suffisso Significato Base derivativa Esempi res o misure...
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INVALSI Italiano
Scuola primaria – 5° anno
© 2012 by Skill On Line s.r.l. – tutti i diritti riservati
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Scuola primaria 5° anno
Preparazione alle prove INVALSI
Skill On Line srl ne ha curato la raccolta ed il commento.
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Sommario
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Ortografia ................................................................................................................................... 4
“GN” “GNI” o “NI” .............................................................................................................................. 5
Sillabario ............................................................................................................................................ 6
Apostrofo ........................................................................................................................................... 7
Morfologia .................................................................................................................................. 8
Parti variabili del discorso ................................................................................................................... 9
Aggettivo ......................................................................................................................................... 10
Mappa concettuale sugli aggettivi ..................................................................................................... 11
Composti.......................................................................................................................................... 12
Persona del verbo ............................................................................................................................ 13
Formazione delle parole ............................................................................................................ 14
Parole derivate ................................................................................................................................. 15
Suffissi e prefissi ............................................................................................................................... 16
Suffissi ............................................................................................................................................. 17
Nomi primitivi e derivati ................................................................................................................... 19
Parole alterate ................................................................................................................................. 23
Lessico e semantica ................................................................................................................... 24
Dizionario......................................................................................................................................... 25
Sinonimi e contrari ........................................................................................................................... 26
Alfabeto ........................................................................................................................................... 27
Sintassi ...................................................................................................................................... 28
Soggetto .......................................................................................................................................... 29
Pronome .......................................................................................................................................... 30
Preposizione temporale .................................................................................................................... 31
Cos'è una frase? ............................................................................................................................... 32
Testualità .................................................................................................................................. 33
Virgola ............................................................................................................................................. 34
Discorso diretto e indiretto ............................................................................................................... 35
Pronome .......................................................................................................................................... 36
Presente indicativo ........................................................................................................................... 37
Connettivi temporali ........................................................................................................................ 38
Modo condizionale ........................................................................................................................... 39
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Ortografia 4
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Ortografia
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Ortografia 5
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“GN” “GNI” o “NI”
Un problema che spesso gli studenti si trovano ad affrontare è l'utilizzo di "gn" oppure di "ni"
all'inizio o nel corpo di una parola.
GN O GNI?
Basta seguire questa semplice regola:
REGOLA: il digramma "gn" non è mai seguito dalla "i" tranne in questi casi:
1) nella parola compagnia;
2) nella prima persona plurale dei presente indicativo e nella prima e seconda persona del
congiuntivo presente dei verbi che all'infinito terminano in -gnare, -gnere, -ignire.
Alcune parole che contengono il digramma "gn":
gnomo, lagna, castagna, lasagne, compagno, bagno, campagna, ingegnere, insegnare…
QUANDO SI USA NI?
Si utilizza "ni" nelle parole di origine latina e in tantissime altre. È sempre bene consultare il
vocabolario se si hanno dei dubbi. Di seguito alcune parole che iniziano o contengono "ni":
macedonia, coniugare, niente, miniera, riunione, geranio, geniale, genio, Antonio, Germania,
coniuge, criniera, scrutinio, comunione, paniere…
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Ortografia 6
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Sillabario
A casa o a scuola utilizza un computer o un tablet per visualizzare l’applicazione che vedi in figura.
Fai ‘click’ sul link e poi segui le istruzioni riportate nella pagina e allenati con la divisione in sillabe.
Buon divertimento.
http://www.sillabario.net/divisione-sillabe-online/divisione_sillabe_online.php
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Ortografia 7
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Apostrofo
In italiano l'attuale norma ortografica prevede l'uso dell'apostrofo in presenza di tre fenomeni
linguistici:
1. l'elisione, dov'è sempre obbligatorio;
2. in taluni casi di troncamento ben codificati;
3. nelle aferesi, soprattutto per gli accorciamenti delle date scritti in numeri, ad esempio il
'68.
Di particolare importanza è la presenza dell'apostrofo con gli articoli indeterminativi in contesti in
cui il sostantivo non determina il genere del soggetto attraverso la desinenza: scrivere un artista
indica che quel un è troncamento di uno e quindi l'artista è un uomo; scrivere un'artista, invece,
indica che quel un è elisione di una e quindi che l'artista è una donna.
Altre volte, invece, l'apostrofo viene messo a sproposito laddove si tratta di semplici troncamenti,
dando origine ad alcuni dei più diffusi errori ortografici come qual'è, fin'ora eccetera, che si
possono scrivere solamente senza apostrofo (quindi: qual è e fin ora).
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Morfologia 8
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Morfologia
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Morfologia 9
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Parti variabili del discorso
Parti variabili sono quelle parti del discorso che hanno una parte che rimane sempre fissa (il tema o
radice) ed un'altra parte che cambia (la desinenza).
Esempi
Nome: alunno, alunni, alunna, alunne
Articolo: il, lo, la, le, gli, i, etc
Aggettivo: bravo, bravi, brava, brave
Pronome: quello, quelli, quella, quelle
Verbo: io studio, tu studi, egli studia, noi studiamo, voi studiate, essi studiano
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Morfologia 10
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Aggettivo
L’aggettivo è una parte variabile del discorso che svolge la funzione di aggiungere ai nomi alcune
informazioni essenziali per comunicare con gli altri, relative ad esempio alle qualità di un oggetto,
al suo possesso da parte di qualcuno o qualcosa, al suo numero, alla sua collocazione nello spazio e
così via.
È infatti ben diverso dire:
▪ Hanno appena rubato l’auto;
▪ Hanno appena rubato la tua auto;
▪ Hanno appena rubato la mia auto.
a seconda dell’uso dell’aggettivo possessivo, cambia infatti radicalmente il senso della frase!
Proprio in quanto servono a definire qualità o a determinare aspetti dei sostantivi cui si riferiscono,
gli aggettivi concordano in genere e numero con i nomi cui si riferiscono.
Gli aggettivi sono poi suddivisibili in due grandi classi, ovvero:
▪ Gli aggettivi qualificativi (come bello, buono, feroce, giallo, alto e così via), che appunto
danno informazioni su caratteristiche e qualità di un nome.
▪ Gli aggettivi determinativi (come suo, quella, tanti, dodici e così via), che indicano una
caratteristica specifica del nome cui si riferiscono.
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Morfologia 11
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Mappa concettuale sugli aggettivi
L’aggettivo è quella parte del discorso, variabile nel genere e nel numero, che aggiunge al nome
cui si riferisce una qualità o una determinazione: un lavoro faticoso, una camicia bianca, i miei figli,
alcune persone.
Ed è proprio questa la caratteristica della categoria grammaticale: l’aggettivo si aggiunge al nome
dandogli una sfumatura di significato differente o rafforzandola.
Per conoscere i tipi di aggettivi fai clic su questo link:
http://www.mappe-scuola.com/2012/12/laggettivo.html
e potrai stampare la mappa concettuale sugli aggettivi mostrata qui sotto:
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Morfologia 12
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Composti
I composti possono formarsi a partire da basi diverse, cioè da parole provenienti da diverse
categorie grammaticali: Vediamo di seguito come si possono comporre nuovi sostantivi:
Si creano nuovi sostantivi da:
▪ l'unione di due o più sostantivi (ad esempio "crocevia", "pescecane", "oto-rino-laringo-iatra");
▪ l'unione di due verbi (come "saliscendi", "giravolta");
▪ l'unione di un verbo e di un sostantivo (ad esempio "appendiabiti", "lavastoviglie");
▪ l'unione di un verbo e di un avverbio ("buttafuori", "cacasotto");
▪ l'unione di un sostantivo e di un verbo al participio presente o passato ("nullafacente",
"terracotta");
▪ l'unione di un sostantivo e di un aggettivo ("palcoscenico", "gentiluomo");
▪ l'unione di un aggettivo e di un sostantivo ("biancospino") — quest'unione però, oltre a essere
poco produttiva, può dar luogo anche a un nuovo aggettivo;
▪ l'unione di due aggettivi ("pianoforte", "nerazzurri");
▪ l'unione di una preposizione e di un sostantivo (esempio "sottopassaggio", "oltretomba").
Fonte: www.wikipedia.it
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INVALSI Italiano Morfologia
Morfologia 13
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Persona del verbo
La persona ci indica se il soggetto è chi parla, chi ascolta o un terzo referente.
Il numero, invece, indica se il soggetto è singolare o plurale.
Il verbo presenta solitamente sei desinenze, che corrispondono alle sei persone - tre singoli e tre
plurali -, le quali possono svolgere la funzione di soggetto.
Singolari:
1ª io am - o
2ª tu am - i
3ª egli am - a
Plurali:
1ª noi am - iamo
2ª voi am - ate
3ª essi am - ano
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Formazione delle parole 14
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Formazione delle parole
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Formazione delle parole 15
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Parole derivate
Le parole derivate si generano partendo da parole basi (primitive) ed assumono un significato
diverso rispetto alla parola da cui derivano.
Parole derivate per suffisso
I suffissi possono trasformare:
▪ un nome in un altro nome e indicare:
azioni o attvità:
tabacc-o tabacc-aio
pan-e pan-ificio
▪ i nomi in aggettivi:
bugi-a bugi-ardo;
besti-a besti-ale
luoghi, cose, strumenti:
ghiacci-o ghiacci-aio;
zuccher-o zuccher-iera
▪ gli aggettivi in nomi:
pigr-o pigr-izia;
dolc-e dolc-ezza
▪ i verbi in nomi e in aggettivi:
part-ire part-enza;
usc-ire usc-ita;
▪ gli aggettivi e i nomi in verbi:
content-o content-are;
schiaff-o schiaff-eggiare
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Formazione delle parole 16
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Suffissi e prefissi
Nella lingua italiana i PREfissi sono quelli che PREcedono la radice della parola, i suffissi invece
sono quelli che si trovano alla fine. Perciò, schematizzate queste regole vediamo alcuni esempi:
▪ Incapace si analizza così: IN- prefisso e capace è la radice con -e desinenza. Bisogna
ricordare che la radice è quella parte della parola che è usata per formare altri termini. In
pratica è la parola base di cui noi ci usiamo per creare altre parole aggiungendo o prefissi o
suffissi.
▪ Disattivare = DIS- prefisso e attivare radice con -e desinenza
▪ Sbiancare = S- prefisso, bianc radice e -are desinenza
▪ Atono = A- prefisso tono radice e -o desinenza
Invece nelle altre parole in cui abbiamo il suffisso si procede così:
▪ Percorribile = Percor- radice con -ibile suffisso. Si può anche specificare che -e è la
desinenza perché esiste anche percorribili al plurale e in questo caso sarebbe -i desinenza.
Ma in generale -ibile è proprio un suffisso come anche:
-ale (mortale); -ino (cittadino); -uto (occhialuto);
-evole (favorevole); -evolo (benevolo)
e tanti, tanti altri.
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INVALSI Italiano Formazione delle parole
Formazione delle parole 17
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Suffissi
Il suffisso è un elemento che è posto alla fine di un tema o di una radice per formare una parola. Di
seguito l’elenco dei suffissi nominali.
Suffissi nominali
Suffisso Significato Base derivativa Esempi res o misure
-accio peggiorativo deriva da un sostantivo cagnaccio
-aggine ... deriva da un aggettivo ridicolaggine
-aggio ... deriva dal tema di un verbo lavaggio, passaggio, cremaggio
-aglia valore collettivo e spregiativo
deriva da un sostantivo canaglia, gentaglia, marmaglia
-aio agentivo deriva da un sostantivo giornalaio, fornaio
-ame ... deriva da un sostantivo pollame
-ano abitante deriva da un nome proprio geografico
romano
-anza ... deriva da un aggettivo abbondanza
-asco abitante deriva da un nome proprio geografico
bergamasco
-astro peggiorativo deriva da un sostantivo nipotastro, fratellastro
-ata deverbale astratto o concreto: indica l'atto espresso dal verbo
deriva dal tema di un verbo camminata
-ato ... deriva da un sostantivo consolato
-azzo dispregiativo deriva da un sostantivo amorazzo
-enza ... deriva da un aggettivo intelligenza
-eria ... deriva da un sostantivo pirateria
-esco di relazione, con valore referenziale o spregiativo
deriva da un sostantivo boccaccesco, romanesco
-ese abitante deriva da un nome proprio geografico
milanese
-età ... deriva da un aggettivo varietà
-etto diminutivo, vezzeggiativo deriva da un sostantivo caminetto, vizietto, pranzetto
-ezza ... deriva da un aggettivo bellezza
-fero che porta deriva da un sostantivo o un aggettivo
fiammifero, frigorifero, pestifero
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Formazione delle parole 18
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-icciolo diminutivo deriva da un sostantivo porticciolo
-iere ... deriva da un sostantivo banchiere, portiere
-ino agentivo o strumentale deriva da un sostantivo postino, colino
-ino diminutivo; abitante deriva da un sostantivo o da proprio geografico
telefonino, piacentino
-iolo ... deriva da un sostantivo boscaiolo, acquaiolo, pizzaiolo
-ismo ... deriva da un sostantivo maoismo
-ista agentivo deriva da un sostantivo giornalista, petrarchista
-ità ... deriva da un aggettivo semplicità
-legio raccogliere deriva da un sostantivo florilegio, spicilegio
-mento deverbale astratto o concreto: indica l'atto espresso dal verbo
deriva dal tema di un verbo arredamento, giuramento
-oide simile a deriva da un sostantivo o un aggettivo
suffissoide, genialoide
-one accrescitivo deriva da un sostantivo librone
-osi condizione, stato, processo deriva da un sostantivo ipnosi, necrosi, psicosi
-ota abitante deriva da un nome proprio geografico o da un sostantivo
cipriota, patriota
-oto abitante deriva da un nome proprio geografico
corfioto
-otto vezzeggiativo deriva da un sostantivo scemotto
-tteria ... deriva da un sostantivo caffetteria, panetteria
-tore agentivo o strumentale deriva dal tema di un verbo lavoratore, colonizzatore, contatore
-tura deverbale astratto o concreto: indica l'atto espresso dal verbo
deriva dal participio di un verbo
andatura, frittura
-uccio diminutivo affettivo o peggiorativo
deriva da un sostantivo boccuccia, cavalluccio
-ucolo valutativo deriva da un sostantivo amorucolo
-ume ... deriva da un aggettivo marciume
-uto ... deriva da un sostantivo baffuto
-uzzo diminutivo affettivo o peggiorativo
deriva da un sostantivo pietruzza, pagliuzza
-zione deverbale astratto o concreto: indica l'atto espresso dal verbo
deriva dal tema o dal participio di un verbo
amministrazione, costruzione, inibizione
Fonte: www.wikipedia.it
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Nomi primitivi e derivati
Qual è la differenza e cosa sono i nomi primitivi e quelli derivati? Come riconoscerli?
▪ I nomi primitivi presentano una parte fondamentale ed invariabile detta radice ed una
variabile detta desinenza.
▪ I nomi derivati sono stati ricavati dalla radice del nome primitivo con l'aggiunta di prefissi o
suffissi.
Scarpe Scarp (radice) -e (desinenza) = nome primitivo
Scarpiera Scarp (radice) -iera (suffisso) = nome derivato
Di seguito un elenco da consultare tutte le volte che hai bisogno di conoscere le parole derivate:
Acqua = acquitrino, acquaio, acquerello, acquario, acquaiolo, acquariologia, acquasanta, acquata, acquazzone, acquedotto, acquavite, acqueo, acquolina. Albero = alberato, alberatura, albero di Natale. Amore = amoroso, amorevole, amoreggiare, amorazzo, amoreggiamento, amorevolezza, amorosamente. Angolo = triangolo, quadrangolo, sterangolo, rettangolo, angolazione, angolatura. Aria = aereo, aerografo, aeriforme, aerostato, aeronautica, aeromobile, aerobica, malaria, aeromoto Barca = barcaiolo, imbarcazione, barcone, imbarcata. Bocca = boccheggiare, boccata, bocchettone, boccale. Borsa = borsaiolo, borseggiare. Bosco = disboscare, boscaiolo, boschereccio, boschivo, imboscare, rimboschimento. Braccio= abbraccio, bracciata, bracciolo, avambraccio, sottobraccio. Caldo = caldamente, accaldato, caloroso, calura, calorifero, caldura, caldaia, caldana, calderone. Campana = scampanare, scampanato, campanile, campanaro. Cane = canile, cagnesco, canicola, cagnarea, canea, canizza, cane da caccia, cane guardia, cane antidroga.
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Formazione delle parole 20
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Carne = carnivoro, carnefice, carneficio. Carta = cartolaio, cartomante, cartiera, cartoccio, cartella, cartuccia, cartucciera, carteggio, incarto, incartamento, scartoccio, scartoffia, scarto, cartografo, cartografia, cartaceo. Casa = casale, casato, casalinga, caseggiato, casamatta, casamento, casatico, casatorre, casalina, casalinghità, casalinghitudine, casamobile, caseificio. Cassa = cassaforte, cassapanca, grancassa, casseruola, controcassa, cassiere. Cavallo = accavallare, cavalcare, cavalcioni, cavaliere, cavalleria, cavallerizzo, cavalletta, cavalletto, cavallone, scavalcare, scavallare, cavallo-vapore, ferracavallo. Cielo = celeste, celestiale. Collo = torcicollo, collare, collana, colloide, colletto, collarino. Cuore = batticuore Dente = dentifricio, tridente, dentista, dentiera, dentellato, dentice, dentata. Etimologia = etimologico, etimologista, etimologizzare. Fiore = fiorista, fioraio, fioretto, fiorire, fiorito, fioritura, infiorescenza. Forno = altoforno, infornare, sfornare. Freddo = freddare, freddamente, freddezza. Frutta = fruttaiolo, fruttame, frutteria, frutto, frutteto, fruttosio, fruttivendolo. Fuoco = rocca-fuoco, buttafuoco, tagliafuoco, focone, battifuoco, bassofuoco, parafuoco, fuochi d'artificio. Gatto = gattara, sgaiattolare, occhi di gatto, gattaiola, gattile. Gelato = gelateria, gelataio, gelare. Giardino = giardiniere, giardinaggio, giardinaio. Gioco = fuorigioco, giocata, giocatore, giocoliere, giocattolo. Giornale = giornalaio, giornalismo, giornalista, telegiornale. Giorno = giornaliero, giornale, giornata, aggiornare, soggiornare, perdigiorno. Grano = granoturco, granaio, grano tenero, grano duro, granito, granulo.
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Guerra = guerrafondaio, guerraiolo, guerreggevole, guerreggiante, guerreggiare, guerreggiato, guerreggiatore, guerrero, guerresco, guerriare, guerriero, guerriglia, guerriglioso. guerreggiante. Impossibile = impossibilità, impossibilitare, impossibilitato. Latte = allattamento, allattare, lattaio, lattante, latte detergente, latte fresco, latte intero, latte parzialmente scremato, latte UHT, latte vaccino, latteria, lattiera, lattiginoso, lattonzolo, lattosio, latticino. Lavoro = lavorare, lavoratore, telelavoro, capolavoro. Legno = legnaia, legname, legnoso, ligneo, legnare. Libro = libreria, libraio librettista. Mano = manette manata, manesco, manetta, manica, manico, maniglia, manipolare, manipolo, manipola, manovale, smanettare, manufatto, manomettere, maniare, manovrare. Mare = mareggiata, marino, maremoto, marea, marinaio marinare. Monte = montebianco, montecrediti, montepremi. Musica = musicare, musicista, musicale, musicante, musicologia. Nome = prestanome, nomare. Occhio = adocchiare, occhiaie, occhiale, occhiata, occhio di bue, occhio elettronico, oculista, oculare. Opera = operaio, operante, operato. Panca = panchiere, panchinaro, panchina. Pane = panettiere, panificio, panificatore, panificazione, panificare, pangrattato, panforte, pane secco, pane azzimo, pandolce, pandoro, panatura, pagnotta, impanare, impanato. Pasta = impastare, pasta dentifricia, pastaio, pastasciutta, pastiera. Pesce = pescecane, pesce d'aprile, pescare, pescata, pescivendolo, pescatore, pesciaiola. Pino = pineta, pinite, pinolo. Pizza = pizzata, pizzeria, pizzaiolo. Porta = portale, portinaio, portiere, portiera. Re = regina, regno, regnare, regio, regale, regnante, reggia, reame, regalità.
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Sale = saliera, salare, dissalare, salmastro, salgemma, salario (vedi etimologia), salefizio. Santo = sacrosanto, seme santo, santificare, santificazione. Scarpa = scarpaio , scarpata, scarpiera, scarpiere, scarpinata. Schiena = schienata, schienare, schienale, schienuto. Scienza = scienziato, scientifico, scientismo, scienziale, scientificità. Scrittura = riscrittura, scritturare, Sacre Scritture, scrittura privata, videoscrittura. Scuola = scolaro, scolastico, scolaresca. Spalla = spalliera, spallare. Strada = stradare, battistrada, instradare, stradale, stradario, superstrada, fuoristrada, autostrada. Tavolo = tavolare, tavoliere. Tempo = contrattempo, maltempo, anzitempo, nottetempo, tempesta, tempismo, tempistica, temporale, temporaneo, contempo. Vela = velico, veliero, veliera, velatura. Vetro = vetrata, vetrocamera, vetrocemento, vetroceramica, vetrocromia, vetroflex, vetroresina, vetraio, vetrina, vetrofania, vetroso, vitreo, vetrificazione. Volontà = volontariato, volentieri, volontario. Zucchero = zuccheroso, zuccherare, zuccheriere, zuccheriera.
Fonte: http://www.scuolissima.com/2014/02/nomi-primitivi-e-derivati.html
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Formazione delle parole 23
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Parole alterate
Le parole che contengono suffissi sono di due tipi: possono essere alterate o derivate.
Si parla di parole alterate nel caso in cui il significato della radice non subisce una completa
trasformazione, ma solo una leggera modifica. Possono subire l’alterazione i nomi, ma anche gli
aggettivi e i verbi.
La parola si può alterare con l'aggiunta di particolari suffissi che non ne modificano il significato di
base, ma le conferiscono delle particolari sfumature.
Il suffisso può così modificare la parola in senso:
▪ diminutivo (-ino, -etto, -icino, -ello, -icello, -icciolo….),
▪ accrescitivo (-one),
▪ vezzeggiativo (-uccio, -ello...),
▪ dispregiativo (-accio, -astro, -ucolo, -uncolo, -iciattolo….)
Le differenze nella funzione dei suffissi non sono così nette: uno stesso suffisso, a seconda dei diversi
contesti, può connotare la parola in un senso o nell'altro. Oppure, nel caso dei verbi, la
trasformazione per suffisso può attenuarne il significato.
Esempio
dorm-ire = dorm-icchiare; gioc-are = gioc(h)-erellare; parl-are = parl-ottare.
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Lessico e semantica 24
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Lessico e semantica 25
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Dizionario
Per poter utilizzare un dizionario bisogna conoscere:
▪ l'alfabeto della lingua che si sta studiando, poiché le parole all'interno del dizionario, vengono scritte secondo un ordine, appunto, alfabetico.
▪ per cercare un verbo bisogna cercare l'infinito del verbo: non troverai "mangio", ma "mangiare".
▪ Un aggettivo e un sostantivo va cercato sempre al singolare maschile.
▪ per un utilizzo corretto del vocabolario occorre conoscere le abbreviazioni.
Alcune abbreviazioni
agg. = aggettivo, aggettivale, aggettivato
f. = femminile
n. = nome
m. = maschile
pl. = plurale
s. = sostantivo
sec. = secolo
sign. = significato
sin. = sinonimo
v. = verbo
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Sinonimi e contrari
Sinonimi
Con il termine sinonimo si indica quei vocaboli che hanno un significato simile ad un altro. Nel nostro
esempio vediamo di seguito i tanti vocaboli sinonimi del vocabolo 'guerra'.
I principali:
▪ belligeranza, conflitto, contesa, lotta, lotta armata, ostilità
poi ancora:
▪ avversione, battaglia, contrasto, disputa, diverbio, lite, resistenza, rivalità.
Esempi di sinonimi
▪ malinconico - triste ▪ tristezza - malinconia ▪ allegro - contento ▪ fragile - delicato ▪ facili semplice ▪ complicato - difficile ▪ limpida - pulita ▪ formidabile - straordinario ▪ esordiente - principiante ▪ buono - generoso ▪ malvagio - cattivo
Contrari
Con il termine contrari si indica quei vocaboli che hanno un significato opposto ad un altro. Sempre
nel nostro esempio vediamo di seguito i contrari del vocabolo 'guerra'
▪ accordo, armonia, non belligeranza, pace.
Esempi di contrari
• triste - allegro • allegria - tristezza • fragile - resistente, duro • complicato - facile
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INVALSI Italiano Lessico e semantica
Lessico e semantica 27
Scuola primaria – 5° anno
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Alfabeto
Conoscere l’ordine alfabetico è fondamentale perché permette la ricerca di qualsiasi parola nei
vocabolari e/o negli elenchi.
Ecco le 26 lettere, in ordine alfabetico, che la lingua italiana utilizza per la formazione delle parole,
comprese quelle di origine straniera:
Maiuscole
A-B-C-D-E-F-G-H-I-J-K-L-M-N-O-P-Q-R-S-T-U-V-W-X-Y-Z
Minuscole
a-b-c-d-e-f-g-h-i-j-k-l-m-n-o-p-q-r-s-t-u-v-w-x-y-z
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INVALSI Italiano
Sintassi 28
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Sintassi
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INVALSI Italiano Sintassi
Sintassi 29
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Soggetto
Nell’analisi logica, il soggetto è quell’elemento della frase a cui il predicato si riferisce e con il quale
concorda nel numero, nella persona e nel genere.
Esso può indicare la persona (o la cosa) che compie l’azione nelle frasi con verbo attivo e la persona
(o la cosa) che subisce l’azione in quelle con verbo passivo.
Tutte le categorie grammaticali possono svolgere la funzione di soggetto. Si definisce poi
“sottinteso” quando il soggetto non è espresso ma può essere dedotto dalla voce verbale o dal
contesto della frase.
Esempi
Frase Soggetto Parte del discorso
Il gatto miagola Gatto nome
Egli lavora Egli pronome I belli spesso sono anche alti Belli aggettivo
Correre fa bene al cuore Correre infinito
I licenziati manifestarono Licenziati participio
Il troppo storpia Troppo avverbio
Il soggetto può essere unico (Alfonso studia), oppure multiplo (Alberto e Maria si amano).
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Sintassi 30
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Pronome
Il pronome o sostituente (dal latino pronomen, "al posto del nome") è una parte del discorso che si
usa per sostituire una parte del testo precedente o successivo oppure per riferirsi a un elemento
del contesto in cui si svolge il discorso. Tra i vari tipi di pronomi abbiamo i pronomi personali,
possessivi, dimostrativi, relativi, indefiniti.
I possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed esclamativi possono funzionare anche da
aggettivi; per distinguere la funzione, si deve tener presente che gli aggettivi accompagnano il
nome, mentre i pronomi lo sostituiscono.
Questi (aggett. dimostrativo) modellini d’aereo volano meglio di quelli (pronome
dimostrativo) (quei modellini d’aereo);
Mia (aggett. possessivo) madre è più giovane della tua (pronome possessivo) (tua madre).
I pronomi indefiniti
I pronomi indefiniti indicano cose e persone senza specificarne con precisione la quantità o la
qualità. Di seguito elenchiamone alcuni:
alcuno, -a, alcuni, -e parecchio, -a, parecchi, -e molto, -a, molti, -e poco, -a, pochi, -e tanto, -a, tanti, -e troppo, -a, troppi, -e tutto, -a, tutti, -e
uno, una qualcuno, qualcuna ciascuno, ciascuna ognuno, ognuna nessuno, nessuna
Es. Quanti libri hai? Ne ho molti C’era molti studenti al cinema? Ce n’erano tanti Quanti pezzi di valore hai? Ne ho alcuni
Es. È venuto qualcuno ieri? No, non è venuto nessuno Nessuno mi ascolta
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Sintassi 31
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Preposizione temporale
La proposizione temporale è una frase che indica contemporaneità, anteriorità o posteriorità
temporale rispetto al momento indicato nella proposizione reggente:
▪ Mentre compravo il biglietto, ho visto passare l’autobus
È suddivisa in subordinazione esplicita ed implicita. In quella esplicita la frase subordinata è
introdotta da congiunzioni che variano in funzioni degli eventi temporali (anteriorità,
contemporaneità, posteriorità):
▪ È meglio ripartire prima che cominci a piovere
▪ È meglio ripartire quando tutte le nuvole saranno passate
▪ È meglio ripartire dopo che avrà smesso di piovere
In quella implicita troviamo il gerundio, il participio, l’infinito:
▪ Essendo rimasta sola, la ragazza si allontana in fretta (contemporaneità)
▪ Rimasta sola, la ragazza si allontana in fretta (posteriorità)
con l’infinito si possono si possono esprimere sia contemporaneità, posteriorità anteriorità:
▪ Al momento di pagare, Mario si è sentito male
▪ Dopo aver pagato, si è sentito male
▪ Prima di pagare si è sentito male
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Sintassi 32
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Cos'è una frase?
Una frase è un gruppo di due o più parole aventi un senso compiuto e collegate da regole
grammaticali. Nella forma più semplice, la frase è composta da almeno due parole: ciò di cui si
parla e che cosa se ne dice.
Esempi
Io leggo, Maria dorme, il cane abbaia.
Io, Maria, il cane rappresentano il Soggetto, mentre leggo, dorme, abbaia indicano l'azione
espressa dal soggetto e rappresentano il Predicato.
In esempi come Luigi è contento, Luca fu puntuale, le voci verbali è e fu non bastano da sole a
esprimere un senso compiuto. Esse svolgono pertanto la funzione di copula, cioè uniscono il
soggetto alla parte nominale, nome o aggettivo che sia.
Fonte: http://www.italiano-online.it/struttura_frase.html
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Testualità 33
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Testualità
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Testualità 34
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Virgola
La punteggiatura è quell'insieme di simboli grafici convenzionali, detti segni di punteggiatura o
d'interpunzione, che vengono usati nella forma scritta.
Servono a conferire armonia ed espressione al testo e svolgono i compiti: pausativo, sintattico ed
espressivo.
Essi sono indispensabili per la corretta lettura dei testi e ne facilitano la comprensione. Tra questi
troviamo il simbolo della ‘virgola’ il cui uso non è semplice, ma comunque proviamo a riassumerne
alcuni:
▪ separa la proposizione secondaria dalla principale quando:
▪ la secondaria precede la principale (Sebbene piova, c’è il sole)
▪ la secondaria segue la principale (Gli alunni hanno perso l’autobus, perché sono arrivati troppo tardi.)
▪ Separa le proposizioni indipendenti (Lo studente seduto al banco, apre la cartella, prende
il quaderno, cerca l’esercizio e lo mostra all’insegnante).
▪ Nelle frasi introduttive (Visto che è presto, mi siederò qui ad aspettarli)
▪ Dopo le esortazioni (Ti prego, chiamami appena puoi), le interiezioni (Ehi, ma chi ti manda)
▪ Per dividere singoli elementi paralleli di una lista (Per fare la pizza serve: la pasta della pizza, il pomodoro, la mozzarella, il sale).
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Testualità 35
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Discorso diretto e indiretto
Il discorso diretto riporta direttamente le parole di chi parla, così come sono state pronunciate.
Esempio
▪ Il re si alzò e disse: «il mio regno per un cavallo».
Il discorso indiretto è quello in cui si riferiscono in forma narrativa le parole pronunciate da altri. Il
passaggio dal discorso diretto a quello indiretto richiede un cambiamento di persona, di modo e
tempo nei verbi delle proposizioni dipendenti, secondo le seguenti regole:
Forme verbali Discorso diretto Discorso indiretto
presente ----> imperfetto Filippo disse: “Giuliana studia troppo”
Filippo disse che Giuliana studiava troppo
passato prossimo ---> trapassato prossimo
Filippo disse: “Giuliana ha studiato troppo”
Filippo disse che Giuliana aveva studiato troppo
futuro ---> condizionale passato
Filippo disse: “Giuliana studierà troppo”
Filippo disse che Giuliana avrebbe studiato troppo
condizionale presente ---> condizionale passato
Filippo disse: “Giuliana vorrebbe studiare”
Filippo disse che Giuliana avrebbe voluto studiare
imperfetto ---> imperfetto Filippo disse: “Giuliana voleva studiare a casa”
Filippo disse che Giuliana voleva studiare a casa
imperativo --> infinito + di Filippo disse a Giuliana: “studia”
Filippo disse a Giuliana di studiare
A casa
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Testualità 36
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Pronome
Il pronome o sostituente (dal latino pronomen, "al posto del nome") è una parte del discorso che si
usa per sostituire una parte del testo precedente o successivo oppure per riferirsi a un elemento
del contesto in cui si svolge il discorso. Tra i vari tipi di pronomi abbiamo i pronomi personali,
possessivi, dimostrativi, relativi, indefiniti.
I possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed esclamativi possono funzionare anche da
aggettivi; per distinguere la funzione, si deve tener presente che gli aggettivi accompagnano il
nome, mentre i pronomi lo sostituiscono.
Questi (aggett. dimostrativo) modellini d’aereo volano meglio di quelli (pronome
dimostrativo) (quei modellini d’aereo);
Mia (aggett. possessivo) madre è più giovane della tua (pronome possessivo) (tua madre).
I pronomi indefiniti
I pronomi indefiniti indicano cose e persone senza specificarne con precisione la quantità o la
qualità. Di seguito elenchiamone alcuni:
alcuno, -a, alcuni, -e parecchio, -a, parecchi, -e molto, -a, molti, -e poco, -a, pochi, -e tanto, -a, tanti, -e troppo, -a, troppi, -e tutto, -a, tutti, -e
uno, una qualcuno, qualcuna ciascuno, ciascuna ognuno, ognuna nessuno, nessuna
Es. Quanti libri hai? Ne ho molti C’era molti studenti al cinema? Ce n’erano tanti Quanti pezzi di valore hai? Ne ho alcuni
Es. È venuto qualcuno ieri? No, non è venuto nessuno Nessuno mi ascolta
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Testualità 37
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Presente indicativo
Il presente indicativo è una forma verbale che indica un'azione o situazione che si svolge al momento
dell'enunciazione. Tuttavia, in alcuni casi, il presente può essere utilizzato per indicare azioni
anteriori o posteriori al momento dell’enunciazione.
È il caso del presente storico, dell’uso cioè del presente al posto dei tempi del passato:
▪ Napoleone nasce ad Ajaccio.
Ma è anche il caso del presente al posto dell’imperativo e al posto del futuro:
▪ Tu non entri senza il mio permesso!
▪ Mani in alto o sparo!
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Testualità 38
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Connettivi temporali
I connettivi sono avverbi, congiunzioni, preposizioni utilizzare per collegare frasi o parti di un testo. Sono connettivi temporali:
• prima • proprio allora • ora • adesso • in precedenza • anticamente • una volta • a quei tempi • mentre • nel frattempo • qualche giorno fa • allora • intanto che • a questo punto • in questo momento • in questo istante
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INVALSI Italiano Testualità
Testualità 39
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Modo condizionale
Italiano – 9/10 anni www.noinonni.it
▪ Scrivi nella griglia i verbi che completano le frasi. Sono tutti al tempo presente del modo condizionale! Poi, completa la frase in basso con il verbo che comparirà nella colonna colorata.
1. Se la nonna potesse, MANGIARE un gelato!
2. Noi FINIRE volentieri tutta la torta
3. Se avessi tempo, PORTARE i bambini al parco
4. Se lo zio fosse d’accordo, io SCRIVERE
una lettera.
5. CHIEDERE informazioni a un
passante, se lo vedessi.
6. Se volessero, AVERE già finito i compiti.
7. FARE volentieri a meno di andare dal
dottore, se loro potesse.
8. Se il treno fosse arrivato in orario, Mario
ESSERE già qui
9. Dite che, se aveste sporcato voi,
PULIRE. Sarà vero?
▪ Completa le frasi seguenti usando il modo condizionale del verbo indicato tra parentesi, scegliendo tempo e persona a seconda della frase.
1. Se fossi venuto, noi (andare) ……………………………. insieme al cinema.
2. (fare) ……………………………. una bella festa, se avesse superato l’esame.
3. Se la mamma si fosse ricordata di comprare il lievito, stasera a cena (preparare)
……………………………. la pizza.
4. Se studiassero un po’ di più, Leo e Giulio (essere) ……………………………. bravissimi!
5. Se ti allenassi con più costanza, (potere) ……………………………. partecipare ai giochi della gioventù.
6. Come (venire) ……………………………. volentieri a trovarti a Parigi, se solo potessi!
7. Oggi pomeriggio noi (potere) ……………………………. andare a visitare la mostra di Picasso.
8. Giovanni e Stefania, che ne (dire) ……………………………. se cominciassimo a preparare lo zaino per la scuola?
Se potessi, ……………..…. tutto il pomeriggio!