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La matrice di coerenza 1 Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile - Allegato 3 “La matrice di coerenza” Versione 1.0 - 09/03/2017

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La matrice di coerenza

1

Strategia Nazionale per lo Sviluppo

Sostenibile - Allegato 3

“La matrice di coerenza”

Versione 1.0 - 09/03/2017

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La matrice di coerenza

2

Ministero dell’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare

Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'Unione europea e gli

organismi internazionali (SVI), Divisione I

Dirigente Responsabile: Giovanni Brunelli

È autorizzata la riproduzione purché sia indicata la fonte. Il testo è disponibile sul sito web: www.minambiente.it

Gruppo di lavoro

Ministero dell’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare

Redazione: Mara Cossu

Unità Assistenza tecnica Sogesid S.p.a.

Coordinamento: Daniel Franco

Redazione: Anna Bombonato, Fabio Eboli, Nicoletta Fascetti Leon, Luca Grassi, Simona Insabella, Patrizia Pennazza

Supporto tecnico e organizzativo al coordinamento: Antonella Arduini; Francesca Asmundo Zappalà di Gisira

La matrice di coerenza

Allegato 3 alla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

Versione 1.0

Marzo 2017

Contatti: [email protected]

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La matrice di coerenza

3

Indice ........................................................................................................................................................................... 1

Introduzione ...................................................................................................................................................... 4

Metodologia ................................................................................................................................................ 4

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La matrice di coerenza

4

Introduzione

L’allegato 3 al documento SNSvS ha l’obiettivo di sistematizzare e restituire i principali risultati delle attività

di analisi svolte a supporto della definizione delle priorità nazionali della SNSvS, rivedendo o consolidando

le conclusioni raggiunte tanto in fase di elaborazione, quanto a seguito del percorso di consultazione

attivato con i diversi attori.

Metodologia L’allegato è costituito da una tabella sinottica (matrice di coerenza) che associa i target (sotto-obiettivi)

dell’Agenda 2030 ai punti di forza e di debolezza risultanti dal documento “Il posizionamento italiano

rispetto ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite” (cfr. Allegato 1) e integrati dai

differenti soggetti coinvolti nel percorso di consultazione nel “Documento preliminare per la redazione

della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” (cfr. Allegato 2).

Tali elementi sono, inoltre, messi in relazione con il sistema di aree, scelte strategiche e obiettivi contenuti

nello stesso documento preliminare. Al fine di garantire la trasparenza del percorso di rimodulazione del

sistema degli obiettivi confluito nella SNSvS, la matrice restituisce, altresì, l’evidenza della relazione tra il

sistema degli obiettivi del documento preliminare e il sistema degli obiettivi della SNSvS, declinato in base

alle "5P".

A completamento di tale nesso logico, la matrice contiene una valutazione della coerenza tra il sistema di

obiettivi della SNSvS così costruito e i target dell’Agenda 2030, articolata secondo una scala qualitativa (3:

alto, 2: medio, 1: basso). Nei casi in cui un punto di forza o debolezza specifico per l'Italia non sia associabile

ad alcun target dell'Agenda 2030 il campo inerente alla valutazione del grado di coerenza è stato segnalato

come “non applicabile” (n.a.). La stessa valutazione è utilizzata nel caso in cui un target non sia stato

valorizzato attraverso la definizione di un punto di forza o debolezza corrispondente. Ciò, in particolare, nei

casi in cui il target è riferito specificamente alle tematiche attinenti alla Cooperazione allo sviluppo, le cui le

linee strategiche sono indicate nel Documento triennale di Programmazione e di Indirizzo del MAECI.

Parimenti, l’intero sistema di articolazione strategica delineato non è stato applicato al Goal 17, che

riferisce primariamente alle citate linee strategiche per la Cooperazione italiana allo sviluppo (cfr. Area

“Partnership”).

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo

1

1.1 Entro il 2030, sradicare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata sulla base di coloro che vivono con meno di $ 1,25 al giorno

n.a. n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali.

Abbattere la percentuale di popolazione a rischio povertà

2

1.2 Entro il 2030, ridurre almeno della metà la quota di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue forme, secondo le definizioni nazionali

n.a.

I livelli di povertà sono elevati (oltre un quarto degli italiani è a rischio di povertà o di esclusione sociale, con un'incidenza della povertà assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3% del 2005 al 6,8% del 2014 e quella relativa dall'11,1% al 12,9% nei medesimi anni), in particolare per i giovani e in riferimento al dato occupazionale.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali.

Abbattere la percentuale di popolazione a rischio povertà

3

1.3 Implementare a livello nazionale adeguati sistemi di protezione sociale e misure di sicurezza per tutti, compresi i livelli più bassi, ed entro il 2030 raggiungere una notevole copertura delle persone povere e vulnerabili

Crescita della spesa dedicata alla protezione sociale che è passata dal 24,8% del 2003 al 29,8% del 2013.

Crescita della percentuale di bisogni insoddisfatti di cure mediche a causa del costo eccessivo (dal 7,1% del 2004 al 13,3% del 2014).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Assicurare adeguati sistemi di protezione sociale omogenei su tutto il territorio nazionale e garantire l'accesso ai servizi di base per i cittadini con particolare attenzione a situazioni di povertà, disagio sociale, nuclei familiari multiproblematici e persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

4

1.3 Implementare a livello nazionale adeguati sistemi di protezione sociale e misure di sicurezza per tutti, compresi i livelli più bassi, ed entro il 2030 raggiungere una notevole copertura delle persone povere e vulnerabili

Riforma degli strumenti di valutazione della situazione economica, “nuovo” ISEE (indice di situazione economica equivalente, istituito con legge n. 109/1998); banca dati nazionale in materia di assistenza sociale (casellario dell'assistenza, Decreto interministeriale n. 206/2014) (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

Il quadro delle politiche sociali è rimasto frammentato (a parte l'assistenza sanitaria), con limitate capacità di ridistribuzione, scarsa selettività, bassa qualità dei servizi, limitate misure incentivanti e di attivazione e notevoli disparità regionali (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere l'invecchiamento attivo anche garantendo la disponibilità di servizi di prevenzione e promozione della salute. Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

5

1.4 Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i più poveri e vulnerabili, abbiano uguali diritti alle risorse economiche, insieme all'accesso ai servizi di base, proprietà privata, controllo su terreni e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, nuove tecnologie appropriate e servizi finanziari, tra cui la microfinanza

Tendenziale diminuzione (2001/2015) della percentuale di famiglie che dichiarano difficoltà a raggiungere i servizi di pubblica utilità (farmacie, pronto soccorso, uffici postali, polizia/carabinieri, negozi e alimentari, supermercati).

Aumento della percentuale di persone che vivono in situazioni di sovraffollamento abitativo, in abitazioni prive di servizi e con problemi strutturali (dall'8,8% del 2004 al 9% del 2013).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità urbane attraverso la realizzazione di interventi materiali e immateriali atti a promuovere l'inclusione sociale nell'ambito di città, quartieri e/o porzioni di città che presentano maggiori condizioni di disagio Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso un’elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti.

Ridurre il disagio abitativo

6

1.5 Entro il 2030, rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità a eventi climatici estremi, catastrofi e shock economici, sociali e ambientali

Miglioramento dei livelli di rischio per disastri idrogeologici (frane e alluvioni) nel lungo periodo (il rischio di mortalità nell'ultimo quinquennio si è ridotto del 69% rispetto ai 50 anni precedenti, mentre il rischio di coinvolgimento in evacuazioni per frane e inondazioni si è ridotto del 40% nel medesimo periodo).

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Persone

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Promuovere la salute e il benessere

Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali , e risorse naturali e beni paesaggistici). Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e a erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture. (STA) Ridurre in modo significativo il numero di persone colpite da calamità disastri naturali/antropici Sviluppare tecniche di mitigazione volte a contrastare l'impatto dell'isola di calore in città.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

7

1.5 Entro il 2030, rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi climatici estremi, catastrofi e shock economici, sociali e ambientali

Miglioramento dei livelli di rischio per disastri idrogeologici (frane e alluvioni) nel lungo periodo (il rischio di mortalità nell'ultimo quinquennio si è ridotto del 69% rispetto ai 50 anni precedenti, mentre il rischio di coinvolgimento in evacuazioni per frane e inondazioni si è ridotto del 40% nel medesimo periodo).

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali , e risorse naturali e beni paesaggistici). Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Sviluppare tecniche di mitigazione volte a contrastare l'impatto dell'isola di calore in città.

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

8

1.a Garantire una adeguata mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo, al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme

Aumento della spesa pro-capite a livello nazionale allocata per interventi e servizi sociali a favore di situazioni di povertà, disagio e supporto ad adulti e senza fissa dimora (da 10 Euro pro-capite nel 2003 a 15 Euro pro-capite nel 2012).

n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre i fenomeni di marginalità estrema attraverso interventi di integrazione sociale e strumenti di sostegno multi bisogno rivolti alle categorie più vulnerabili (disabili, minoranze etniche e religiose, persone senza fissa dimora, migranti, famiglie in difficoltà e altri gruppi sociali vulnerabili).

Combattere la deprivazione materiale e alimentare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

9

1.b Creare solidi sistemi di politiche a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e sensibili alle differenze di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà

n.a. n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali.

Abbattere la percentuale di popolazione a rischio povertà

10 1.0

La Strategia nazionale Rom, Sinti e Caminanti (RSC), in attuazione della Comunicazione n.173/2011 della Commissione Europea, ha come obiettivo generale quello di promuovere la parità di trattamento e l'inclusione economica e sociale delle comunità RSC nella società, di assicurare un miglioramento duraturo e sostenibile delle loro condizioni di vita, di renderne effettiva e permanente la responsabilizzazione, la partecipazione al proprio sviluppo sociale, l'esercizio e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione Italiana e dalle Convenzioni internazionali. In quest'ambito si inserisce anche il Piano d'Azione Salute per e con le comunità Rom, Sinti e Caminanti del 2015.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

11 1.0

La Strategia nazionale Rom, Sinti e Caminanti (RSC), in attuazione della Comunicazione n.173/2011 della Commissione Europea, ha come obiettivo generale quello di promuovere la parità di trattamento e l'inclusione economica e sociale delle comunità RSC nella società, di assicurare un miglioramento duraturo e sostenibile delle loro condizioni di vita, di renderne effettiva e permanente la responsabilizzazione, la partecipazione al proprio sviluppo sociale, l'esercizio e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione Italiana e dalle Convenzioni internazionali. In quest'ambito si inserisce anche il Piano d'Azione Salute per e con le comunità Rom, Sinti e Caminanti del 2015.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile

12

2.1 Entro il 2030, porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai poveri e le persone più vulnerabili, tra cui neonati, un accesso sicuro a cibo nutriente e sufficiente per tutto l'anno

L'Italia, come parte della Regione Europa e Asia centrale (ECA), ha raggiunto l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio (MDG 1c) dimezzando dal 2010 al 2012 la percentuale delle persone colpite dalla fame, denutrite e sottoalimentate. Nel nostro paese si registrano tassi di mortalità sotto i cinque anni di vita tra i più bassi del mondo (4x1000 nel 2011).

Il parametro relativo al MDG 1c non è più monitorato dalla Faostat poiché inferiore al 5% rendendo impossibile la verifica dell'effettivo azzeramento. Il sistema di monitoraggio ISTAT dei dati relativi a denutrizione e insicurezza alimentare non tiene conto delle fasce di popolazione non residenti sul territorio nazionale.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre i fenomeni di marginalità estrema attraverso interventi di integrazione sociale e strumenti di sostegno multi bisogno rivolti alle categorie più vulnerabili (disabili, minoranze etniche e religiose, persone senza fissa dimora, migranti, famiglie in difficoltà e altri gruppi sociali vulnerabili).

Combattere la deprivazione materiale e alimentare

Page 10: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

13

2.1 Entro il 2030, porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai poveri e le persone più vulnerabili, tra cui neonati, un accesso sicuro a cibo nutriente e sufficiente per tutto l'anno

Lieve miglioramento (diminuzione dell'1.3%, tra il 2011 e il 2013) della quota di individui in famiglie, che, se lo volesse, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni.

Nel 2013, circa quattro milioni di persone sono state costrette a chiedere aiuto per i pasti giornalieri, il 47% in più rispetto al 2010.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre i fenomeni di marginalità estrema attraverso interventi di integrazione sociale e strumenti di sostegno multi bisogno rivolti alle categorie più vulnerabili (disabili, minoranze etniche e religiose, persone senza fissa dimora, migranti, famiglie in difficoltà e altri gruppi sociali vulnerabili).

Combattere la deprivazione materiale e alimentare

14

2.1 Entro il 2030, porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai poveri e le persone più vulnerabili, tra cui neonati, un accesso sicuro a cibo nutriente e sufficiente per tutto l'anno

Il Parlamento italiano ha recentemente approvato la “Legge per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale” (l. 166/2016). Il provvedimento mira a favorire modelli di consumo capaci di diminuire gli sprechi e incentivare la ridistribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici, invenduti e non utilizzati, per fini di solidarietà sociale.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre i fenomeni di marginalità estrema attraverso interventi di integrazione sociale e strumenti di sostegno multi bisogno rivolti alle categorie più vulnerabili (disabili, minoranze etniche e religiose, persone senza fissa dimora, migranti, famiglie in difficoltà e altri gruppi sociali vulnerabili).

Combattere la deprivazione materiale e alimentare

15

2.2 Entro il 2030, porre fine a tutte le forme di malnutrizione; raggiungere, entro il 2025, i traguardi concordati a livello internazionale contro l'arresto della crescita e il deperimento nei bambini sotto i 5 anni di età; soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, donne in gravidanza e allattamento e persone anziane

La percentuale di popolazione sottopeso maggiore di 18 anni è pari al 3% nel 2015.

In aumento la percentuale di popolazione maggiore di 18 anni sovrappeso e obesa (rispettivamente pari al 35,3% e al 9,8% nel 2015), sebbene l'Italia si collochi tra gli ultimi Paesi UE per popolazione in sovrappeso.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Promuovere una corretta alimentazione sia dal punto nutrizionale che qualitativo, garantendo controlli su tutta la filiera produttiva.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

16

2.2 Entro il 2030, porre fine a tutte le forme di malnutrizione; raggiungere, entro il 2025, i traguardi concordati a livello internazionale contro l'arresto della crescita e il deperimento nei bambini sotto i 5 anni di età; soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, donne in gravidanza e allattamento e persone anziane

Trend in diminuzione di sovrappeso/obesità nei bambini di 8/9 anni (dati OKkio alla salute: rispettivamente dal 23,2% e 12% nel 2008 al 20,9% e 9,8% nel 2014)

Persistente alta prevalenza di sovrappeso e obesità in età infantile in particolare nelle regioni del sud Italia

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Promuovere una corretta alimentazione sia dal punto nutrizionale che qualitativo, garantendo controlli su tutta la filiera produttiva.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

17

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Instabilità dei redditi agricoli (-3,2% nel 2015 in confronto al 2014) rispetto ad altri settori economici, nonostante il sostegno pubblico della Politica Agricola Comune (PAC).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Puntare, all'interno del contesto internazionale ad alta competitività, verso un sistema produttivo ad alto valore aggiunto e a filiera corta. Favorire l'accesso al sistema imprenditoriale e finanziario a idee innovative per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali locali anche in assenza di dotazioni iniziali di capitale, attraverso forme quali il micro-credito, credito etico, agevolazioni fiscali e finanziarie per attività agricole e artigianali di piccole e medie imprese.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

Page 12: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

18

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Instabilità dei redditi agricoli (-3,2% nel 2015 in confronto al 2014) rispetto ad altri settori economici, nonostante il sostegno pubblico della Politica Agricola Comune (PAC).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Puntare, all'interno del contesto internazionale ad alta competitività, verso un sistema produttivo ad alto valore aggiunto e a filiera corta. Favorire l'accesso al sistema imprenditoriale e finanziario a idee innovative per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali locali anche in assenza di dotazioni iniziali di capitale, attraverso forme quali il micro-credito, credito etico, agevolazioni fiscali e finanziarie per attività agricole e artigianali di piccole e medie imprese.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

19

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Instabilità dei redditi agricoli (-3,2% nel 2015 in confronto al 2014) rispetto ad altri settori economici, nonostante il sostegno pubblico della Politica Agricola Comune (PAC).

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Puntare, all'interno del contesto internazionale ad alta competitività, verso un sistema produttivo ad alto valore aggiunto e a filiera corta. Favorire l'accesso al sistema imprenditoriale e finanziario a idee innovative per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali locali anche in assenza di dotazioni iniziali di capitale, attraverso forme quali il micro-credito, credito etico, agevolazioni fiscali e finanziarie per attività agricole e artigianali di piccole e medie imprese.

Assicurare un equo accesso alle risorse finanziarie

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

20

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Produttività media aziende agricole molto differenziata dal punto di vista della localizzazione geografica (Nord-Ovest: 97.000 euro; Nord-Est: 86.500 euro; Centro: 53.000 euro ; Sud: 39.000 euro).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le diverse forme di green economy a bassa intensità di risorse, distintive del “Made In Italy” e potenziale volano di sviluppo (ad es.: produzione agricola a forte vocazione territoriale, capitale culturale e naturale, conoscenza degli usi e costumi tradizionali delle aree interne, turismo sostenibile ed eco-turismo, sistemi di pesca sostenibili). Diffondere sistemi di climate-smart agriculture e l'uso efficiente delle risorse in agricoltura. Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

21

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Produttività media aziende agricole molto differenziata dal punto di vista della localizzazione geografica (Nord-Ovest: 97.000 euro; Nord-Est: 86.500 euro; Centro: 53.000 euro ; Sud: 39.000 euro).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le diverse forme di green economy a bassa intensità di risorse, distintive del “Made In Italy” e potenziale volano di sviluppo (ad es.: produzione agricola a forte vocazione territoriale, capitale culturale e naturale, conoscenza degli usi e costumi tradizionali delle aree interne, turismo sostenibile ed eco-turismo, sistemi di pesca sostenibili). Diffondere sistemi di climate-smart agriculture e l'uso efficiente delle risorse in agricoltura. Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 14: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

22

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Diminuzione di suolo agricolo (dal 2,7% degli anni '50 al 7% stimato per il 2014; -2,5% della SAU rispetto al 2000)

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali. Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

23

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Diminuzione di suolo agricolo (dal 2,7% degli anni '50 al 7% stimato per il 2014; -2,5% della SAU rispetto al 2000)

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali. Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 15: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

24

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Diminuzione del numero di imprese (-32,4% aziende agricole e zootecniche rispetto al 2000).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali. Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

25

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Aumento del volume della produzione dell'agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2015 rispetto al 2014 (+2,0%)

Diminuzione del numero di imprese (-32,4% aziende agricole e zootecniche rispetto al 2000).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali. Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 16: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

26

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Buon andamento dell'eco-efficienza in agricoltura nel periodo 1990-2013

n.a. 2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Incrementare il contributo dell'agricoltura e della silvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità.

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

27

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Buon andamento dell'eco-efficienza in agricoltura nel periodo 1990-2013

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare l'agricoltura di precisione (precision farming) che consente di utilizzare al meglio i fattori produttivi evitando eccessi di impiego degli stessi

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

Page 17: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

28

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Buon andamento dell'eco-efficienza in agricoltura nel periodo 1990-2013

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare l'agricoltura di precisione (precision farming) che consente di utilizzare al meglio i fattori produttivi evitando eccessi di impiego degli stessi

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

29

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Buon andamento dell'eco-efficienza in agricoltura nel periodo 1990-2013

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere l'edilizia sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Favorire la diversificazione (delle fonti di reddito in agricoltura e quindi anche promozione del turismo rurale), la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

Page 18: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

30

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Buon andamento dell'eco-efficienza in agricoltura nel periodo 1990-2013

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere l'edilizia sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Favorire la diversificazione (delle fonti di reddito in agricoltura e quindi anche promozione del turismo rurale), la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 19: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

31

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Assicurare l'accesso equo al lavoro alle categorie più svantaggiate e vulnerabili (disabili, donne, giovani, migranti). Promuovere un sistema di governance e di interventi volti a innalzare l'efficacia dei servizi per l'inserimento/reinserimento lavorativo, per un mercato del lavoro di qualità e quale contributo per la riduzione della disoccupazione Promuovere l'agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate Favorire l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, definiti ai sensi dell'articolo 2, numeri 3) e 4), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, di persone svantaggiate di cui all'articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni, e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale. Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria e umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati).

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

32

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

33

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale. Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria e umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati).

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

Page 21: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

34

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare l'agricoltura di precisione (precision farming) che consente di utilizzare al meglio i fattori produttivi evitando eccessi di impiego degli stessi

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

35

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Stimolare lo sviluppo nelle aree rurali

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

36

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Con l'approvazione delle Disposizioni sull'agricoltura sociale (legge 18 agosto 2015, n. 141), l'Italia rafforza le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori, con particolare riguardo alle zone svantaggiate. Si dispone di un nuovo strumento di riabilitazione e inclusione che crea i presupposti per una sinergia tra obiettivi economici e responsabilità sociale.

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Potenziare la competitività nel settore agricolo, agroalimentare e forestale incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Stimolare lo sviluppo nelle aree rurali (2.0)

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

37

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, l'Unione Europea, e l'Italia come Paese membro, hanno adottato la strategia globale di intervento “sicurezza dai campi alla tavola”. Il Piano Nazionale Integrato 2015-2018, in adempimento del Titolo V del Regolamento (CE) n.882/2004, che ne stabilisce l'ambito di applicazione, e in conformità alla Decisione 2007/363/CE, che ne individua i requisiti fondamentali, è finalizzato a orientare i controlli ufficiali per la sicurezza alimentare e per la lotta alle frodi lungo l'intera filiera produttiva, dai campi alla tavola, in funzione dei rischi.

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati Sostenere i piccoli e piccolissimi produttori agricoli al fine di mantenere il tessuto produttivo agricolo tradizionale, tutelare il paesaggio, favorire l'occupazione

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

38

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Il 18 ottobre 2016 è stato approvato il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Con la norma vengono introdotte maggiori garanzie per la tutela dei lavoratori agricoli, alcune innovazioni concrete sul lato penale che alzano il livello del contrasto come è stato fatto contro la criminalità organizzata e rafforzate le misure a favore delle imprese agricole in regola. Il provvedimento mette inoltre in campo uno sforzo organico e coordinato tra diverse istituzioni e le forze dell'ordine per combattere il fenomeno.

n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie e allo sfruttamento del lavoro minorile Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

39

2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne, i popoli indigeni, le famiglie di agricoltori, i pastori e i pescatori, anche attraverso un accesso sicuro ed equo a terreni, altre risorse e input produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per valore aggiunto e occupazioni non agricole

Il 18 ottobre 2016 è stato approvato il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Con la norma vengono introdotte maggiori garanzie per la tutela dei lavoratori agricoli, alcune innovazioni concrete sul lato penale che alzano il livello del contrasto come è stato fatto contro la criminalità organizzata e rafforzate le misure a favore delle imprese agricole in regola. Il provvedimento mette inoltre in campo uno sforzo organico e coordinato tra diverse istituzioni e le forze dell'ordine per combattere il fenomeno.

n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso e irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

40

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

n.a.

Il rischio di erosione, nelle aree interne, continua a essere alto, con il 30% di terreni agricoli classificato come soggetto a pericolo di erosione idrica da moderato a forte (2009) (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

41

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

n.a.

Il rischio di erosione, nelle aree interne, continua a essere alto, con il 30% di terreni agricoli classificato come soggetto a pericolo di erosione idrica da moderato a forte (2009) (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sviluppare produzioni e attività integrate alla produzione agricola, nel rispetto della funzionalità dei suoli e non a discapito del loro principale uso per fini alimentari.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

42

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

La percentuale di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), destinata all'agricoltura biologica, registra un incremento negli ultimi anni -grazie anche agli incentivi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale regionali -fino a interessare, attualmente, 12,0% della SAU nazionale. L'Italia ha predisposto il “Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico 2015-2020” con l'obiettivo di raggiungere il 18% della SAU .

Parziale integrazione tra politiche agricole e politiche ambientali (risorse PAC dedicate), con particolare riferimento alla tutela e valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici delle aree agricole e forestali La significativa crescita dei consumi interni di prodotti biologici (+ 20% primo semestre 2016 – dati ISMEA) determina un aumento delle importazioni di materie prime da Paesi extra UE che potrebbero compromettere la fiducia del consumatore e lo sviluppo delle produzioni biologiche.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali. Ridurre l'uso dei pesticidi nelle aree agricole e i relativi impatti sulla salute umana e sull'ambiente, attuando le azioni previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.M. 22 gennaio 2014)

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

43

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

La percentuale di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), destinata all'agricoltura biologica, registra un incremento negli ultimi anni -grazie anche agli incentivi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale regionali -fino a interessare, attualmente, 12,0% della SAU nazionale. L'Italia ha predisposto il “Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico 2015-2020” con l'obiettivo di raggiungere il 18% della SAU .

Parziale integrazione tra politiche agricole e politiche ambientali (risorse PAC dedicate), con particolare riferimento alla tutela e valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici delle aree agricole e forestali La significativa crescita dei consumi interni di prodotti biologici (+ 20% primo semestre 2016 – dati ISMEA) determina un aumento delle importazioni di materie prime da Paesi extra UE che potrebbero compromettere la fiducia del consumatore e lo sviluppo delle produzioni biologiche.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Consentire produzione agricole biologiche in grado di garantire esternalità positive per l'ambiente Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura con particolare riguardo alla salvaguardia, al ripristino e al miglioramento della biodiversità nelle aree agricole Natura 2000 e nelle aree protette compreso il paesaggio rurale

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

44

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

La percentuale di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), destinata all'agricoltura biologica, registra un incremento negli ultimi anni -grazie anche agli incentivi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale regionali -fino a interessare, attualmente, 12,0% della SAU nazionale. L'Italia ha predisposto il “Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico 2015-2020” con l'obiettivo di raggiungere il 18% della SAU .

Parziale integrazione tra politiche agricole e politiche ambientali (risorse PAC dedicate), con particolare riferimento alla tutela e valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici delle aree agricole e forestali La significativa crescita dei consumi interni di prodotti biologici (+ 20% primo semestre 2016 – dati ISMEA) determina un aumento delle importazioni di materie prime da Paesi extra UE che potrebbero compromettere la fiducia del consumatore e lo sviluppo delle produzioni biologiche.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Migliorare il sistema di conoscenza da parte degli operatori agricoli con particolare riferimento alla difesa delle colture e all'uso dei prodotti fitosanitari, soprattutto in relazione alla tutela dell'ambiente acquatico e delle aree protette ai fini della biodiversità

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

45

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Diminuzione costante del tasso di auto-approvvigionamento alimentare (80% del fabbisogno coperto da produzione nazionale nel 2011)

Aumento del numero e dell'efficacia delle iniziative legate all'accorciamento delle filiere (al 2009 30% delle aziende aveva attivi canali di vendita diretta) e alla vendita diretta (+ 55% fruitori tra il 2011 e il 2016; 43% degli italiani nel 2016 hanno fatto spesa nei mercati contadini)

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Favorire modelli di approvvigionamento e consumo sostenibile (gruppi di acquisto solidale, network di piccola distribuzione a “Km 0”, ecc.). Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati. Sostenere le produzioni agricole biologiche o comunque basate su sistemi produttivi a basso o nullo utilizzo di sostanze chimiche, energia, acqua, senza OGM e conservative della fertilità dei suoli.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

46

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

La percentuale di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), destinata all'agricoltura biologica, registra un incremento negli ultimi anni -grazie anche agli incentivi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale regionali -fino a interessare, attualmente, 12,0% della SAU nazionale. L'Italia ha predisposto il “Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico 2015-2020” con l'obiettivo di raggiungere il 18% della SAU .

La significativa crescita dei consumi interni di prodotti biologici (+ 20% primo semestre 2016) determina un aumento delle importazioni di materie prime da Paesi extra UE che potrebbero compromettere la fiducia del consumatore e lo sviluppo delle produzioni biologiche.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare la creazione di ulteriori “Biodistretti” sul territorio nazionale e in particolare nelle aree a elevato valore ambientale al fine di favorire rapporti più equi nella filiera, creando nuove relazioni dirette tra produttori e consumatori, grazie a modelli distributivi alternativi quali la filiera corta e i gruppi di acquisto solidale, nonché spronando la PA a incrementare gli acquisti verdi per mense scolastiche, ospedali e altri servizi pubblici.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

47

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

La percentuale di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), destinata all'agricoltura biologica, registra un incremento negli ultimi anni -grazie anche agli incentivi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale regionali -fino a interessare, attualmente, 12,0% della SAU nazionale. L'Italia ha predisposto il “Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico 2015-2020” con l'obiettivo di raggiungere il 18% della SAU .

La significativa crescita dei consumi interni di prodotti biologici (+ 20% primo semestre 2016) determina un aumento delle importazioni di materie prime da Paesi extra UE che potrebbero compromettere la fiducia del consumatore e lo sviluppo delle produzioni biologiche.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le diverse forme di green economy a bassa intensità di risorse, distintive del “Made In Italy” e potenziale volano di sviluppo (ad es.: produzione agricola a forte vocazione territoriale, capitale culturale e naturale, conoscenza degli usi e costumi tradizionali delle aree interne, turismo sostenibile ed eco-turismo, sistemi di pesca sostenibili).

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

48

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

L'Italia ha previsto un incremento della diffusione dell'agricoltura di precisione (precision farming), passando dall'attuale 1% al 10% nei prossimi 5 anni. Al riguardo sono in fase di adozione le “Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di Precisione in Italia” predisposte da un apposito Gruppo di Lavoro istituito dal Ministro delle politiche agricole con provvedimento del 1°settembre 2015. Il documento sarà adottato previo parere della Conferenza Stato Regioni e rappresenterà un utile strumento di indirizzo per le Regioni e Province autonome che, in sede di attuazione dei Programmi di Sviluppo Rurale, potranno prevedere idonee misure di sostegno per la diffusione delle tecnologie nel settore agricolo.

La dimensione media delle aziende italiane è piuttosto bassa e quindi non consente investimenti elevati che potrebbero essere richiesti dall'impiego di nuove tecnologie. L'età media degli operatori agricoli è alta e non favorisce l'approccio a nuove tecniche produttive né l'uso delle tecnologie offerte dal precision farming.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare l'agricoltura di precisione (precision farming) che consente di utilizzare al meglio i fattori produttivi evitando eccessi di impiego degli stessi. Diffondere sistemi di climate-smart agriculture e l'uso efficiente delle risorse in agricoltura.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

49

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

L'Italia ha previsto un incremento della diffusione dell'agricoltura di precisione (precision farming), passando dall'attuale 1% al 10% nei prossimi 5 anni. Al riguardo sono in fase di adozione le “Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di Precisione in Italia” predisposte da un apposito Gruppo di Lavoro istituito dal Ministro delle politiche agricole con provvedimento del 1°settembre 2015. Il documento sarà adottato previo parere della Conferenza Stato Regioni e rappresenterà un utile strumento di indirizzo per le Regioni e Province autonome che, in sede di attuazione dei Programmi di Sviluppo Rurale, potranno prevedere idonee misure di sostegno per la diffusione delle tecnologie nel settore agricolo.

La dimensione media delle aziende italiane è piuttosto bassa e quindi non consente investimenti elevati che potrebbero essere richiesti dall'impiego di nuove tecnologie. L'età media degli operatori agricoli è alta e non favorisce l'approccio a nuove tecniche produttive né l'uso delle tecnologie offerte dal precision farming.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 30: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

50

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato con DM del 22/01/2014, si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

Necessità di orientare l'agricoltura verso forme di conduzione sempre più sostenibili, evitando impieghi con adeguati prodotti di sintesi stimolando tecniche di produzione a più basso impatto ambientale. Il Piano non reca risorse proprie ma è auspicabile un'integrazione con le altre politiche che prevedono opportuni sostegni alle aziende agricole (Politica Agricola Comune) per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Prevenire e minimizzare il rischio di inquinamento delle falde acquifere, attraverso la gestione, il monitoraggio e l'ispezione delle attività pericolose (es. attività produttive, discariche, smaltimento illegale di rifiuti, ecc.), nonché attraverso il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e l'istituzione di nuovi siti di monitoraggio, qualora le reti esistenti non si rivelino adeguate a valutare i possibili impatti delle tipologie di pressione antropica.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

51

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato con DM del 22/01/2014, si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

Necessità di orientare l'agricoltura verso forme di conduzione sempre più sostenibili, evitando impieghi con adeguati prodotti di sintesi stimolando tecniche di produzione a più basso impatto ambientale. Il Piano non reca risorse proprie ma è auspicabile un'integrazione con le altre politiche che prevedono opportuni sostegni alle aziende agricole (Politica Agricola Comune) per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Ridurre l'uso dei pesticidi nelle aree agricole e i relativi impatti sulla salute umana e sull'ambiente, attuando le azioni previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.M. 22 gennaio 2014)

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

52

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato con DM del 22/01/2014, si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

Necessità di orientare l'agricoltura verso forme di conduzione sempre più sostenibili, evitando impieghi con adeguati prodotti di sintesi stimolando tecniche di produzione a più basso impatto ambientale. Il Piano non reca risorse proprie ma è auspicabile un'integrazione con le altre politiche che prevedono opportuni sostegni alle aziende agricole (Politica Agricola Comune) per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ridurre l'uso dei pesticidi nelle aree agricole e i relativi impatti sulla salute umana e sull'ambiente, attuando le azioni previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.M. 22 gennaio 2014)

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

53

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato con DM del 22/01/2014, si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

Necessità di orientare l'agricoltura verso forme di conduzione sempre più sostenibili, evitando impieghi con adeguati prodotti di sintesi stimolando tecniche di produzione a più basso impatto ambientale. Il Piano non reca risorse proprie ma è auspicabile un'integrazione con le altre politiche che prevedono opportuni sostegni alle aziende agricole (Politica Agricola Comune) per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare i processi produttivi che adottano una corretta gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti durante il loro ciclo di vita, in accordo con il quadro normativo internazionale, e diminuiscano significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di ridurre al minimo gli impatti negativi sulla salute umana e sull'ambiente.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

54

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato con DM del 22/01/2014, si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

Necessità di orientare l'agricoltura verso forme di conduzione sempre più sostenibili, evitando impieghi con adeguati prodotti di sintesi stimolando tecniche di produzione a più basso impatto ambientale. Il Piano non reca risorse proprie ma è auspicabile un'integrazione con le altre politiche che prevedono opportuni sostegni alle aziende agricole (Politica Agricola Comune) per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sostenere le produzioni agricole biologiche o comunque basate su sistemi produttivi a basso o nullo utilizzo di sostanze chimiche, energia, acqua, senza OGM e conservative della fertilità dei suoli.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

55

2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

n.a. n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Decarbonizzare l'economia

Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale Incentivare pratiche agronomiche mirate all'immagazzinamento di sostanza organica nel suolo quali avvicendamenti colturali e sovesci. Favorire la Zootecnia di montagna

Abbattere le emissioni climalteranti nei settori non-ETS

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

56

2.5 Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale

Buona performance nazionale rispetto al numero di riconoscimenti per prodotti DOP, IGP e STG. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2014 erano 269, otto in più rispetto al 2013, mentre la superficie destinata alla coltivazione di tali prodotti è aumentata da 113 mila a 163 mila ettari (+43,6%) nel decennio 2004-2014.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Caratterizzazione e miglioramento delle risorse genetiche animali a interesse zootecnico e creazione di una banca dati in modalità open data. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa;

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

57

2.5 Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale

Buona performance nazionale rispetto al numero di riconoscimenti per prodotti DOP, IGP e STG. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 2014 erano 269, otto in più rispetto al 2013, mentre la superficie destinata alla coltivazione di tali prodotti è aumentata da 113 mila a 163 mila ettari (+43,6%) nel decennio 2004-2014.

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

58

2.5 Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale

Buona performance nazionale rispetto al numero di riconoscimenti per prodotti DOP, IGP e STG. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 2014 erano 269, otto in più rispetto al 2013, mentre la superficie destinata alla coltivazione di tali prodotti è aumentata da 113 mila a 163 mila ettari (+43,6%) nel decennio 2004-2014.

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Tutelare e valorizzare le specificità e i caratteri identitari dei territori e preservare le relazioni fisiche e visive tra insediamento e paesaggio, riducendo l'urban sprawl e il consumo di suolo mediante l'attuazione di misure per garantire la corretta pianificazione e gestione del territorio.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

59

2.5 Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale

Buona performance nazionale rispetto al numero di riconoscimenti per prodotti DOP, IGP e STG. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2014 erano 269, otto in più rispetto al 2013, mentre la superficie destinata alla coltivazione di tali prodotti è aumentata da 113 mila a 163 mila ettari (+43,6%) nel decennio 2004-2014.

n.a. 1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

60

2.5 Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l'accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale

L'Italia ha predisposto il Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse Agricolo che impegna lo Stato e gli Enti Locali nella valorizzazione delle risorse genetiche per l'alimentazione e per l'agricoltura, costituendo un Comitato Permanente per le Risorse Genetiche (CPRG). La legge 1 dicembre 2015, n. 194 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare” è volta alla tutela delle risorse genetiche di interesse alimentare e agrario locali dal rischio di estinzione ed erosione genetica (art.1) e promuove l'istituzione della comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (art.13)

Attualmente, non sono disponibili serie storiche nazionali consolidate sullo stato di conservazione ex situ del germoplasma agricolo . Le informazioni esistenti sono frammentate in numerose banche dati.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Caratterizzazione e miglioramento delle risorse genetiche animali a interesse zootecnico e creazione di una banca dati in modalità open data (2.5)

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

61

2.a Aumentare gli investimenti, anche attraverso il miglioramento della cooperazione internazionale, in infrastrutture rurali, ricerca agricola e formazione, sviluppo tecnologico e le banche di geni vegetali e animali, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati

n.a.

Limitata mobilitazione di risorse in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame.

1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

62

2.a Aumentare gli investimenti, anche attraverso il miglioramento della cooperazione internazionale, in infrastrutture rurali, ricerca agricola e formazione, sviluppo tecnologico e le banche di geni vegetali e animali, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati

n.a.

Limitata mobilitazione di risorse in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame.

1 Consumo e produzione sostenibili

Vettori di sostenibilità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di sviluppo dei sistemi di consumo e produzione sostenibili.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

63

2.b Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l'eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e di tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del Doha Development Round

n.a. n.a. n.a.

64

2.c Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e loro derivati e facilitare l'accesso rapido alle informazioni di mercato, incluse le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l'instabilità estrema dei prezzi dei beni alimentari

n.a. n.a. n.a.

3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

65

3.1 Entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per ogni 100.000 bambini nati vivi

La mortalità per parto rappresenta, come in tutti i Paesi sviluppati un fenomeno isolato o raro.

Il tasso di mortalità materna è in graduale aumento, passando dall'1,63% del 2006 al 2,81% del 2013.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere la salute e il benessere

Garantire l'accesso ai servizi sociali e di assistenza sanitaria, sessuale e riproduttiva, compresi quelli per la pianificazione familiare, l'informazione e l'educazione, nonché le misure di educazione e prevenzione.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

66

3.1 Entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per ogni 100.000 bambini nati vivi

La mortalità per parto rappresenta, come in tutti i Paesi sviluppati un fenomeno isolato o raro.

Il tasso di mortalità materna è in graduale aumento, passando dall'1,63% del 2006 al 2,81% del 2013.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale. Migliorare il sistema di governance complessivo del sistema sanitario e promuovere il partenariato pubblico-privato tanto negli investimenti in infrastrutture, quanto nella fornitura e nell'erogazione dei servizi.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

67

3.2 Entro il 2030, porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età. Tutti i paesi dovranno cercare di ridurre la mortalità neonatale ad almeno 12 per ogni 1.000 bambini nati vivi e la mortalità dei bambini sotto i 5 anni di età ad almeno 25 per 1.000 bambini nati vivi

Tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni di età in diminuzione (da 4,3 a 3,0 per 1.000 nati vivi dal 2000 al 2012) e, tra i più bassi nel mondo e in Europa, in particolare per quanto concerne la mortalità entro il primo anno di vita (2,1 decessi per 1.000 neonati).

n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale. Migliorare il sistema di governance complessivo del sistema sanitario e promuovere il partenariato pubblico-privato tanto negli investimenti in infrastrutture, quanto nella fornitura e nell'erogazione dei servizi.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

68

3.3 Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate; combattere l'epatite, le malattie di origine idrica e le altre malattie trasmissibili

Trend positivo relativo alla diminuzione delle morti a causa di tubercolosi e AIDS e del numero di malati cronici per epatite B e malaria.

Le malattie trasmissibili non si possono dichiarare definitivamente debellate specialmente tra le fasce economicamente più deboli, anche in considerazione dei flussi migratori in atto.

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica in ambito sanitario in termini di tecnologie terapeutiche e farmacologiche e di interoperabilità dei sistemi sanitari. Promuovere la prevenzione delle malattie trasmissibili anche attraverso sistemi di sorveglianza epidemiologica integrati, interventi di prevenzione e coordinamento e integrazione funzionale tra i diversi livelli istituzionali. e i diversi attori Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Promuovere una corretta convivenza con gli animali ai fini di prevenire la trasmissione di malattie e altri problemi (morsicature, inquinamento urbano, ecc.) Rafforzare e rimodulare i sistemi sanitari al fine di prevenire e fronteggiare i rischi sanitari correlati al clima e le conseguenze degli eventi climatici estremi: diffondere sistemi di allerta rapida (early warning systems) ambientali e sanitari; formare gli operatori sanitari; migliorare la ricerca e la conoscenza sui fattori di rischio ambientali; migliorare la comunicazione del rischio.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

69

3.4 Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e il trattamento e promuovere benessere e salute mentale

Diminuzione del tasso di mortalità per malattie cardiovascolari e tumori e valori bassi e costanti di mortalità per diabete o malattie respiratorie croniche.

Lieve aumento del tasso mortalità per suicidi tra il 2009 e il 2013 – da 62 a 66 casi ogni 10.000 abitanti nel periodo 2009-2013 (l'Italia presenta uno dei tassi di suicidi più bassi dell'UE e dei Paesi OCSE).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica in ambito sanitario in termini di tecnologie terapeutiche e farmacologiche e di interoperabilità dei sistemi sanitari. Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Promuovere l'invecchiamento attivo anche garantendo la disponibilità di servizi di prevenzione e promozione della salute. Incrementare la disponibilità e l'efficienza delle strutture per l'assistenza psicologica alle famiglie, nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree maggiormente colpite da disagio sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale Rafforzare e rimodulare i sistemi sanitari al fine di prevenire e fronteggiare i rischi sanitari correlati al clima e le conseguenze degli eventi climatici estremi: diffondere sistemi di allerta rapida (early warning systems) ambientali e sanitari; formare gli operatori sanitari; migliorare la ricerca e la conoscenza sui fattori di rischio ambientali; migliorare la comunicazione del rischio.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

70

3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l'abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol

Trend in diminuzione del consumo di sostanze stupefacenti e alcool nella popolazione con più di 15 anni di età.

Aumento delle persone affette da tossicodipendenza prese in carico dal servizio sanitario nazionale fino al 2010 e del fenomeno del binge drinking (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) da parte dei giovani (14,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica in ambito sanitario in termini di tecnologie terapeutiche e farmacologiche e di interoperabilità dei sistemi sanitari. Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Incrementare la disponibilità e l'efficienza delle strutture per l'assistenza psicologica alle famiglie, nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree maggiormente colpite da disagio sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

71

3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l'abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol

Trend in diminuzione del consumo di sostanze stupefacenti e alcool nella popolazione con più di 15 anni di età.

Aumento delle persone affette da tossicodipendenza prese in carico dal servizio sanitario nazionale fino al 2010 e del fenomeno del binge drinking (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) da parte dei giovani (14,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone Assicurare la legalità e la giustizia

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Favorire l'integrazione sociale di categorie di soggetti a rischio devianza (quali ad esempio, ex detenuti, minori in fase di uscita o usciti dai circuiti penali).

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

72

3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l'abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol

Trend in diminuzione del consumo di sostanze stupefacenti e alcool nella popolazione con più di 15 anni di età.

Aumento delle persone affette da tossicodipendenza prese in carico dal servizio sanitario nazionale fino al 2010 e del fenomeno del binge drinking (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) da parte dei giovani (14,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Incrementare la disponibilità e l'efficienza delle strutture per l'assistenza psicologica alle famiglie, nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree maggiormente colpite da disagio sociale.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

73

3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l'abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol

Trend in diminuzione del consumo di sostanze stupefacenti e alcool nella popolazione con più di 15 anni di età.

Aumento delle persone affette da tossicodipendenza prese in carico dal servizio sanitario nazionale fino al 2010 e del fenomeno del binge drinking (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) da parte dei giovani (14,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone Assicurare la legalità e la giustizia

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Favorire l'integrazione sociale di categorie di soggetti a rischio devianza (quali ad esempio, ex detenuti, minori in fase di uscita o usciti dai circuiti penali).

Combattere la devianza attraverso prevenzione e integrazione sociale dei soggetti a rischio

74

3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l'abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol

Trend in diminuzione del consumo di sostanze stupefacenti e alcool nella popolazione con più di 15 anni di età.

Aumento delle persone affette da tossicodipendenza prese in carico dal servizio sanitario nazionale fino al 2010 e del fenomeno del binge drinking (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) da parte dei giovani (14,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Incrementare la disponibilità e l'efficienza delle strutture per l'assistenza psicologica alle famiglie, nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree maggiormente colpite da disagio sociale.

Combattere la devianza attraverso prevenzione e integrazione sociale dei soggetti a rischio

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

75

3.6 Entro il 2020, dimezzare il numero globale di morti e feriti a seguito di incidenti stradali

Dimezzato il numero di decessi per incidenti stradali dal 2001 al 2014 (-52,3%).

La fascia di età 20-44 anni presenta una mortalità del conducente a seguito di incidente stradale pari al 42,1% nel 2013. Il trend di decrescita degli incidenti mortali si è progressivamente ridotto e, nel 2014-2015 si è registrata un'inversione di tendenza con un lieve aumento dei decessi rispetto all'anno precedente. Il fenomeno è comunque rientrato nel 2016 ma il trend di decrescita è molto contenuto tale da far presagire che, senza interventi moto mirati ed efficaci, l'obiettivo della riduzione del 50% degli incidenti entro il 2020 riaspetto al numero dei decessi registrato nel 2010, non potrà essere raggiunto. Si ha la sensazione che la guida degli utenti sia sempre più distratta, in relazione, soprattutto, all'utilizzo scorretto di tecnologie di comunicazione.

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Persone

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Promuovere la salute e il benessere

Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Rafforzare l'adeguamento dei sistemi di trasporto pubblici e privati a più efficienti standard ambientali, energetici e di sicurezza, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla promozione di energie alternative e migliorare le possibilità di accesso anche alle categorie più vulnerabili (es. anziani e persone con disabilità).

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

76

3.7 Entro il 2030, garantire l'accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l'informazione, l'educazione e l'integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali

Il fenomeno delle madri adolescenti (al di sotto dei 18/20 anni) è basso rispetto al numero totale delle nascite: l'incidenza delle madri minorenni è pari allo 0,44% nel 2008.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere la salute e il benessere

Garantire l'accesso ai servizi sociali e di assistenza sanitaria, sessuale e riproduttiva, compresi quelli per la pianificazione familiare, l'informazione e l'educazione, nonché le misure di educazione e prevenzione.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

77

3.7 Entro il 2030, garantire l'accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l'informazione, l'educazione e l'integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali

Il fenomeno delle madri adolescenti (al di sotto dei 18/20 anni) è basso rispetto al numero totale delle nascite: l'incidenza delle madri minorenni è pari allo 0,44% nel 2008.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Incrementare la disponibilità e l'efficienza delle strutture per l'assistenza psicologica alle famiglie, nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree maggiormente colpite da disagio sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

78

3.8 Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione da rischi finanziari, l'accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l'accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti

Copertura quasi totale delle vaccinazioni (intorno al 95%), eccetto la tipologia Morbillo/Parotite/Rosolia/Varicella (90%).

Il numero di coloro che dichiarano di non aver potuto avere accesso ai servizi sanitari per motivi di reddito è aumentato dal 3,5% del 2010 al 6,2% del 2014.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere la salute e il benessere

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali. Assicurare adeguati sistemi di protezione sociale omogenei su tutto il territorio nazionale e garantire l'accesso ai servizi di base per i cittadini con particolare attenzione a situazioni di povertà, disagio sociale, nuclei familiari multiproblematici e persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

79

3.8 Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione da rischi finanziari, l'accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l'accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti

Assistenza sanitaria garantita a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, tramite l'accesso universale all'erogazione equa delle prestazioni sanitarie, in attuazione dell'art.32 della Costituzione dal Servizio sanitario nazionale (SSN). L'Accordo Stato - Regioni del 2013 ha assicurato per la prima volta la parità di trattamento, a livello nazionale, tra cittadino italiano e persona straniera sotto il profilo dell'assistenza sanitaria e dell'accesso alle cure per i soggetti più vulnerabili. Anche per le persone straniere prive del permesso di soggiorno e per i cittadini comunitari privi dell'iscrizione anagrafica si è voluta così ribadire l'esistenza, su tutto il territorio italiano, di un diritto di accesso alle cure essenziali e urgenti.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire la disponibilità e l'accesso a servizi sanitari appropriati ed efficaci a tutta la popolazione, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, alle fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e a persone affette da dipendenze. Promuovere la prevenzione delle malattie trasmissibili anche attraverso sistemi di sorveglianza epidemiologica integrati, interventi di prevenzione e coordinamento e integrazione funzionale tra i diversi livelli istituzionali e fra i diversi attori.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

80

3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo

n.a.

La riduzione delle emissioni di PM 2,5 e NO 2 (rispettivamente pari a 21.524 e a 11.993 nel 2010) non si è tradotta in un abbassamento proporzionale delle esposizioni, soprattutto nelle aree (es. Pianura Padana) caratterizzate da particolari condizioni fisiche e meteorologiche.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

81

3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo

L'attuazione del Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con D.M. 22 gennaio 2014, ai sensi della direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi, permetterà di ridurre l'esposizione della popolazione e degli operatori agricoli alle sostanze distribuite negli ambienti agricoli e urbani a scopo fitosanitario . Nella stessa direzione conduce l'incremento delle superfici coltivate con il metodo biologico che vieta l'impiego di pesticidi e fertilizzanti di sintesi

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Prevenire e minimizzare il rischio di inquinamento delle falde acquifere, attraverso la gestione, il monitoraggio e l'ispezione delle attività pericolose (es. attività produttive, discariche, smaltimento illegale di rifiuti, ecc.), nonché attraverso il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e l'istituzione di nuovi siti di monitoraggio, qualora le reti esistenti non si rivelino adeguate a valutare i possibili impatti delle tipologie di pressione antropica. Minimizzare gli effetti dell'isola di calore urbano e rischi per la salute connessi, attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e la definizione di adeguati strumenti di pianificazione territoriale.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

82

3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo

Sistema di sorveglianza integrato per malattie trasmesse da vettori, che prevede la sorveglianza dei casi umani, la sorveglianza negli animali, la sorveglianza entomologica e la comunicazione del rischio.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica in ambito sanitario in termini di tecnologie terapeutiche e farmacologiche e di interoperabilità dei sistemi sanitari. Promuovere la prevenzione delle malattie trasmissibili anche attraverso sistemi di sorveglianza epidemiologica integrati, interventi di prevenzione e coordinamento e integrazione funzionale tra i diversi livelli istituzionali. e i diversi attori Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Promuovere una corretta convivenza con gli animali ai fini di prevenire la trasmissione di malattie e altri problemi (morsicature, inquinamento urbano, ecc.) Rafforzare e rimodulare i sistemi sanitari al fine di prevenire e fronteggiare i rischi sanitari correlati al clima e le conseguenze degli eventi climatici estremi: diffondere sistemi di allerta rapida (early warning systems) ambientali e sanitari; formare gli operatori sanitari; migliorare la ricerca e la conoscenza sui fattori di rischio ambientali; migliorare la comunicazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

83

3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da contaminazione e inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo

Entro il 2020 le sostanze chimiche che destano forti preoccupazioni (SVHC), compresi gli interferenti endocrini, saranno inserite nell'elenco delle sostanze candidate alle procedure di autorizzazione e/o restrizione previste dal Regolamento 1907/2006/CE (REACH). La registrazione delle sostanze chimiche presenti sul mercato dell'Unione europea permetterà di ridurre l'impatto ambientale e sanitario dei processi produttivi nei quali sono impiegate sostanze chimiche e finanziare iniziative di biomonitoraggio nell'ambito del Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute.

L'esposizione a più sostanze (esposizione multipla) non è ancora oggetto di valutazione nell'ambito della regolamentazione sulle sostanze chimiche. La valutazione del rischio cumulativo permetterebbe di tenere conto dei gruppi vulnerabili, delle esposizioni multiple, delle potenziali interazioni tra sostanze chimiche e degli effetti a bassi livelli di esposizione. Manca un programma nazionale di biomonitoraggio per quantificare i benefici derivanti da una minore esposizione alle sostanze SVHC.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Prevenire e minimizzare il rischio di inquinamento delle falde acquifere, attraverso la gestione, il monitoraggio e l'ispezione delle attività pericolose (es. attività produttive, discariche, smaltimento illegale di rifiuti, ecc.), nonché attraverso il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e l'istituzione di nuovi siti di monitoraggio, qualora le reti esistenti non si rivelino adeguate a valutare i possibili impatti delle tipologie di pressione antropica. Prevenire l'accumulo di inquinanti nocivi per la salute negli ambienti indoor, soprattutto negli ambienti frequentati dai bambini (scuole asili ecc.)

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

84

3.a Rafforzare l'attuazione della “Convenzione quadro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità” sul controllo del tabacco in tutti i paesi, a seconda dei casi

n.a.

Crescita costante (con una percentuale del 7% tra i 14 e i 17 anni, che sale fino al 17,4% tra i 18 e i 19 anni nel 2014) del numero dei fumatori fino all'età 25-34 anni (26,5% della popolazione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

85

3.a Rafforzare l'attuazione del Quadro Normativo della Convenzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul Controllo del Tabacco in modo appropriato in tutti i paesi

Trend in diminuzione della prevalenza dei fumatori (dati Istat tra la popolazione di 14 anni: dal 23,7% nel 2001 al 19,6% nel 2015).

Studenti 15enni che dichiarano di fumare tutti i giorni sono il 13,8% dei ragazzi e il 13,3% delle ragazze. L'andamento è in crescita rispetto al 2010 (Fonte HBSC-Health Behaviour in School-aged Children 2014)

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere uno stile di vita sano lungo tutto l'arco della vita per prevenire problemi di salute e di ridurre possibili cause di esclusione sociale. Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

Page 51: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

86

3.b Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo; fornire l'accesso a farmaci e vaccini essenziali ed economici, in conformità alla Dichiarazione di Doha sull'Accordo TRIPS e la Sanità Pubblica, che afferma il diritto dei paesi in via di sviluppo ad utilizzare appieno le disposizioni dell'Accordo sugli Aspetti Commerciali dei Diritti di Proprietà Intellettuali contenenti le cosiddette “flessibilità” per proteggere la sanità pubblica e, in particolare, fornire l'accesso a farmaci per tutti

n.a. n.a. n.a.

87

3.c Aumentare sostanzialmente il finanziamento della sanità e il reclutamento, lo sviluppo, la formazione e il mantenimento del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, soprattutto nei paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo

Riduzione di oltre 1.500 medici generici dal 2004 al 2012.

Aumento di circa 200 pediatri dal 2004 al 2012.

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Risolvere le disuguaglianze registrate nelle prestazioni a livello regionale al fine di garantire l'omogeneità dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale. Migliorare il sistema di governance complessivo del sistema sanitario e promuovere il partenariato pubblico-privato tanto negli investimenti in infrastrutture, quanto nella fornitura e nell'erogazione dei servizi.

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

Page 52: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

88

3.c Aumentare considerevolmente i fondi destinati alla sanità e alla selezione, formazione, sviluppo e mantenimento del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, specialmente nei meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo

Riduzione di oltre 1.500 medici generici dal 2004 al 2012.

Aumento di circa 200 pediatri dal 2004 al 2012.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare la fornitura e l'efficienza dei servizi di base nelle aree più periferiche, in particolare in termini di riorganizzazione del sistema scolastico e sanitario, di potenziamento, adeguamento e complementarietà dei servizi di trasporto e delle dotazioni culturali atte a garantire la partecipazione alla vita culturale

Garantire l'accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

89

3.d Rafforzare la capacità di tutti i paesi, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, di segnalare in anticipo, ridurre e gestire i rischi legati alla salute, sia a livello nazionale che globale

n.a. n.a. n.a.

90 3.0

Adozione del Programma di Governo “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari”, approvato con DPCM del 4 maggio 2007, che secondo i principi della “salute in tutte le politiche”, ha dato luogo alla collaborazione tra diversi settori mediante lo sviluppo di intese e accordi nazionali con soggetti non sanitari.

Necessità di rafforzare l'approccio sistemico secondo i principi della Salute in tutte le politiche.

n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

91 3.0

Adozione del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018, che, recependo gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale, definisce obiettivi comuni prioritari supportati da strategie e azioni evidence based per quanto attiene alla promozione, prevenzione e tutela della salute, tenendo conto dei contesti regionali e locali ai fini della loro declinazione e attuazione nel medio-lungo termine.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

92 3.0

Sviluppo di sistemi di sorveglianza sugli stili di vita, specifici per età, realizzati in collaborazione tra il Ministero della salute, l'ISS e in collaborazione e le Regioni. Tali sistemi (OKkio alla salute, studio HBSC, Passi e Passi d'Argento) contribuiscono, integrati con altre fonti esistenti (ISTAT, SDO, ecc.), a fornire indicatori utili per la definizione, l'attuazione e il monitoraggio di politiche e strategie di prevenzione.

Necessità di garantire la raccolta dati delle sorveglianze di popolazione

n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

93 3.0

Attualmente sono disponibili le “Linee Guida su Valutazione di impatto sulla salute per valutatori e proponenti”, giugno 2016 preparate dal Ministero della Salute e Centro nazionale per la prevenzione e il controllo e delle malattie (CCM).

L'Italia presenta ancora carenze normative e applicative rispetto alle raccomandazioni internazionali e alla completa applicazione delle indicazioni europee sulla VIS - Valutazione di impatto sulla salute. Inoltre, pur richiedendo una valutazione della componente salute nella VIA - Valutazione di impatto ambientale -- e nella VAS - Valutazione ambientale strategica - (a partire dal DPCM 27/12/88 e successivamente nel D.lgs. 152/2006), manca una adeguata chiarezza sulle relative procedure applicative, con la conseguenza che spesso la valutazione della componente salute è disattesa o trattata in modo insufficiente ai fini decisionali.

n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Vettori di sostenibilità

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto.

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

94 3.0

In 34 città con oltre 200.000 abitanti è operativo un sistema nazionale integrato di sorveglianza e allerta per ondate di calore, che permette la tempestiva attivazione di specifici interventi di prevenzione modulati sul livello di rischio climatico e il profilo di rischio della popolazione esposta. Nelle stesse città è operativo un Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) che consente il monitoraggio in tempo reale dell'impatto sulla salute delle ondate di calore e di freddo e un Sistema di Sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso su strutture sentinella.

n.a. n.a.

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Minimizzare gli effetti dell'isola di calore urbano e rischi per la salute connessi, attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e la definizione di adeguati strumenti di pianificazione territoriale.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

95 3.0

In 34 città con oltre 200.000 abitanti è operativo un sistema nazionale integrato di sorveglianza e allerta per ondate di calore, che permette la tempestiva attivazione di specifici interventi di prevenzione modulati sul livello di rischio climatico e il profilo di rischio della popolazione esposta. Nelle stesse città è operativo un Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) che consente il monitoraggio in tempo reale dell'impatto sulla salute delle ondate di calore e di freddo e un Sistema di Sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso su strutture sentinella.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Rafforzare e rimodulare i sistemi sanitari al fine di prevenire e fronteggiare i rischi sanitari correlati al clima e le conseguenze degli eventi climatici estremi: diffondere sistemi di allerta rapida (early warning systems) ambientali e sanitari; formare gli operatori sanitari; migliorare la ricerca e la conoscenza sui fattori di rischio ambientali; migliorare la comunicazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

4. Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

96

4.1 Garantire entro il 2030 ad ogni ragazza e ragazzo libertà, equità e qualità nel completamento dell'educazione primaria e secondaria che porti a risultati di apprendimento adeguati e concreti

Il tasso di abbandono scolastico è calato costantemente negli ultimi 10 anni, passando dal 23% nel 2005 al 15% nel 2014. L'Italia ha raggiunto il suo obiettivo nazionale (16%) rispetto alla Strategia Europa 2020.

Il tasso di abbandono scolastico rimane nettamente al di sopra della media UE (11,2% nel 2014). Seppur raggiunto, il target nazionale è meno ambizioso di quello UE (10%).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Ridurre il tasso scolastico di abbandono della scuola superiore e dei giovani “NEET” (not engaged in employment, education or training).

Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell'istruzione obbligatoria

97

4.2 Garantire entro il 2030 che ogni ragazza e ragazzo abbia uno sviluppo infantile di qualità, ed un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da essere pronti alla scuola primaria

n.a.

La disponibilità di strutture per l'infanzia è inferiore alla media UE, in particolare per la fascia di età 0-3 anni, ed è molto lontana dall'obiettivo di Barcellona (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

n.a.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

98

4.2 Garantire entro il 2030 che ogni ragazza e ragazzo abbia uno sviluppo infantile di qualità, ed un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da essere pronti alla scuola primaria

n.a.

Il livello di accesso alla scuola materna nel 2013/14 si attesta al 92,1% dei bambini di 4-5 anni, e negli ultimi due anni si registra una diminuzione di 3 punti percentuali.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

n.a.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

99

4.3 Garantire entro il 2030 ad ogni donna e uomo un accesso equo ad un'istruzione tecnica, professionale e terziaria - anche universitaria - che sia economicamente vantaggiosa e di qualità

n.a.

Il tasso di istruzione terziaria (23,9%) è uno dei più bassi dell'UE (media 40%), anche se in crescita.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Promuovere un sistema più efficace di formazione scolastica e universitaria, che porti ad aumentare il numero di laureati nel mercato del lavoro, nonché promuova progetti di ricerca da attuare in collaborazione con le imprese per lo sviluppo di prodotti servizi e tecnologie sostenibili. Promuovere e favorire esperienze di apprendimento basato sul lavoro (work-based learning), in particolare di apprendistato e di alternanza scuola-lavoro.

Garantire qualità e continuità della formazione

100

4.3 Garantire entro il 2030 ad ogni donna e uomo un accesso equo ad un'istruzione tecnica, professionale e terziaria - anche universitaria - che sia economicamente vantaggiosa e di qualità

Nonostante l'apprendimento basato sul lavoro non sia sufficientemente sviluppato, la percentuale registra una tendenza all'aumento negli ultimi anni (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

I tassi di istruzione e il livello delle competenze della popolazione adulta sono inferiori alla media dell'UE (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final). Inoltre, il tasso di partecipazione alla formazione permanente è inferiore alla media UE (8% contro 10%).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Assicurare la formazione permanente degli adulti, in particolar modo nei luoghi di lavoro, che consideri gli aspetti della sostenibilità anche al fine di facilitare il passaggio dei lavoratori ai settori verdi.

Garantire qualità e continuità della formazione

101

4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche - anche tecniche e professionali - per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria

n.a.

La percentuale di adulti che possiamo definire assolutamente privi di abilità ICT è del 27,1%.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere l'inserimento e il reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, dei soggetti con difficoltà di inserimento lavorativo attraverso la formazione on the job, la formazione professionale, l'apprendimento permanente. Accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

102

4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche - anche tecniche e professionali - per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria

n.a.

La percentuale di adulti che possiamo definire assolutamente privi di abilità ICT è del 27,1%.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere l'alfabetizzazione e l'inclusione digitale, con particolare riferimento ai soggetti e cittadini svantaggiati e/o a rischio di esclusione sociale.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

103

4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche - anche tecniche e professionali - per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria

n.a.

La percentuale di adulti che possiamo definire assolutamente privi di abilità ICT è del 27,1%.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Promuovere l'inserimento e il reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, dei soggetti con difficoltà di inserimento lavorativo attraverso la formazione on the job, la formazione professionale, l'apprendimento permanente. Accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

Attuare l'agenda digitale e potenziare la diffusione delle reti intelligenti

104

4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche - anche tecniche e professionali - per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria

n.a.

La percentuale di adulti che possiamo definire assolutamente privi di abilità ICT è del 27,1%.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Promuovere l'alfabetizzazione e l'inclusione digitale, con particolare riferimento ai soggetti e cittadini svantaggiati e/o a rischio di esclusione sociale.

Attuare l'agenda digitale e potenziare la diffusione delle reti intelligenti

105

4.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 il numero di giovani e adulti con competenze specifiche - anche tecniche e professionali - per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria

n.a.

La percentuale di adulti che possiamo definire assolutamente privi di abilità ICT è del 27,1%.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Promuovere un sistema più efficace di formazione scolastica e universitaria, che porti ad aumentare il numero di laureati nel mercato del lavoro, nonché promuova progetti di ricerca da attuare in collaborazione con le imprese per lo sviluppo di prodotti servizi e tecnologie sostenibili. Promuovere e favorire esperienze di apprendimento basato sul lavoro (work-based learning), in particolare di apprendistato e di alternanza scuola-lavoro.

Garantire qualità e continuità della formazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

106

4.5 Eliminare entro il 2030 le disparità di genere nell'istruzione e garantire un accesso equo a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale delle categorie protette, tra cui le persone con disabilità, le popolazioni indigene ed i bambini in situazioni di vulnerabilità

Trend positivo per quanto riguarda la parità di genere nell'accesso all'istruzione e alla formazione.

Permanenza di divari territoriali relativamente alla parità di genere nell'accesso all'istruzione e alla formazione.

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Pace Migliorare il sistema della formazione

Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

107

4.6 Garantire entro il 2030 che tutti i giovani e gran parte degli adulti, sia uomini che donne, abbiano un livello di alfabetizzazione e capacità di calcolo

n.a.

La percentuale di 15enni con insufficienti capacità in lettura e matematica è maggiore della media UE (lettura 19,5% vs 17,8%; matematica: 24,7% vs 22,1%).

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

n.a.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

108

4.6 Garantire entro il 2030 che tutti i giovani e gran parte degli adulti, sia uomini che donne, abbiano un livello di alfabetizzazione e capacità di calcolo

n.a.

La spesa pubblica per l'istruzione nel 2013 è inferiore alla media UE, sia in rapporto al PIL (4,1%) che alla spesa pubblica complessiva (8%).

1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sensibilizzare e promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo presso le imprese, la PA e i cittadini

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Promuovere programmi di formazione permanente e aggiornamento relativi ai modelli di produzione e consumo sostenibile nei luoghi di lavoro

Garantire qualità e continuità della formazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

109

4.7 Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un'educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

n.a.

Assenza di una strategia nazionale (ed europea) in materia di educazione allo sviluppo sostenibile

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Migliorare il sistema della formazione

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Assicurare che il sistema scolastico fornisca conoscenza e consapevolezza sullo sviluppo sostenibile Aumentare la consapevolezza dei cittadini attraverso attività di educazione e formazione della sulla sostenibilità, sul rischio e sulla resilienza, con particolare attenzione ai temi dei cambiamenti climatici (mitigazione, adattamento, riduzione degli impatti), dell'energia e della mobilità sostenibile Promuovere la conoscenza, favorire l'accesso ai contenuti del patrimonio culturale attraverso attività formative (per le scuole, per il personale docente e per il pubblico). Considerare il patrimonio culturale quale veicolo di apprendimento e di sviluppo della persona (attività avviate con il progetto Articolo 9 della Costituzione) Obiettivo trasversale: Realizzare percorsi di formazione alla tolleranza e di scambio culturale

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

110

4.7 Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un'educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

n.a. n.a. 2 Consumo e produzione sostenibili

Vettori di sostenibilità

Sensibilizzare e promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo presso le imprese, la PA e i cittadini

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Promuovere programmi di formazione permanente e aggiornamento relativi ai modelli di produzione e consumo sostenibile nei luoghi di lavoro.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

111

4.7 Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un'educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

n.a. n.a. 3 n.a. Pace n.a. Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

112

4.a Costruire e potenziare le strutture dell'istruzione che siano sensibili ai bisogni dell'infanzia, alle disabilità e alla parità di genere e predisporre ambienti dedicati all'apprendimento che siano sicuri, non violenti e inclusivi per tutti

n.a.

Edilizia Scolastica: solo il 71% degli edifici ha accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, il 39% possiede un certificato di agibilità/abitabilità, il 73% ha un Piano di Emergenza.

1 n.a. Persone n.a.

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

n.a.

Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell'istruzione obbligatoria

113

4.a Costruire e potenziare le strutture dell'istruzione che siano sensibili ai bisogni dell'infanzia, alle disabilità e alla parità di genere e predisporre ambienti dedicati all'apprendimento che siano sicuri, non violenti e inclusivi per tutti

n.a.

Edilizia Scolastica: solo il 71% degli edifici ha accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, il 39% possiede un certificato di agibilità/abitabilità, il 73% ha un Piano di Emergenza.

1 n.a. Pace n.a. Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

114

4.b Espandere considerevolmente entro il 2020 a livello globale il numero di borse di studio disponibili per i paesi in via di sviluppo, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati africani, per garantire l'accesso all'istruzione superiore - compresa la formazione professionale, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e i programmi tecnici, ingegneristici e scientifici - sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo

n.a. n.a. n.a.

115

4.c Aumentare considerevolmente entro il 2030 la presenza di insegnanti qualificati, anche grazie alla cooperazione internazionale, per la loro attività di formazione negli stati in via di sviluppo, specialmente nei paesi meno sviluppati e i piccoli stati insulari in via di sviluppo

n.a. Non ci sono statistiche ufficiali sulla qualità e livello di formazione dei docenti.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

n.a. Vettore 1 - Conoscenza comune

n.a.

Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

116 4.0

Sono stati stipulati Protocolli d'Intesa con la Pontificia Università Lateranense, il 19 luglio 2016, e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), il 20 luglio 2016, con l'obiettivo di favorire l'inserimento di giovani studenti titolari di protezione internazionale in percorsi di alta formazione universitaria, individuati non solo tra quelli accolti nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) ma anche tra i giovani reinsediati.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti. Inclusione sociale attraverso il patrimonio culturale, garantendo a tutti – in particolare ai più emarginati e vulnerabili - un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo (costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

117 4.0

Sono stati stipulati Protocolli d'Intesa con la Pontificia Università Lateranense, il 19 luglio 2016, e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), il 20 luglio 2016, con l'obiettivo di favorire l'inserimento di giovani studenti titolari di protezione internazionale in percorsi di alta formazione universitaria, individuati non solo tra quelli accolti nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) ma anche tra i giovani reinsediati.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

118 4.0

L'istituzione di una giornata al mese di ingresso gratuito nei musei statali, spesso associata ad iniziative di divulgazione consente unitamente alle altre forme di gratuità - indipendentemente dalle condizioni economiche la fruizione pubblica dell'ingente patrimonio culturale

Mancata ratifica della Convenzione di Faro sul valore dell'eredità culturale per la società

n.a.

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere la conoscenza, favorire l'accesso ai contenuti del patrimonio culturale attraverso attività formative (per le scuole, per il personale docente e per il pubblico). Considerare il patrimonio culturale quale veicolo di apprendimento e di sviluppo della persona (attività avviate con il progetto Articolo 9 della Costituzione) Promuovere attività formative con il patrimonio e dal patrimonio

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

5. Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

119

5.1 Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze

Presenza e messa a sistema di un insieme complesso di norme e istituti giuridici finalizzati alla promozione dell'uguaglianza e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione di genere.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

120

5.2 Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo

Trend in miglioramento del fenomeno della violenza sulle donne, in relazione a tutte le tipologie di violenza e a tutte le classi di età.

Gravità e diffusione del fenomeno della violenza sulle donne (fisica e psicologica) subita tanto da parte del partner e dell'ex partner quanto dai non partner: il 13,6% delle donne di età compresa tra i 16 e 70 anni ha subito nel corso della vita violenze fisiche o sessuali da un partner attuale o precedente nel 2014.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Fornire adeguati servizi per la prevenzione della violenza sulle donne e l'assistenza in caso di violenza, nonché promuovere l'inclusione attiva delle vittime di violenza, di tratta e di grave sfruttamento.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

121

5.3 Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili

Mancata diffusione del fenomeno del matrimonio precoce, in particolare prima del raggiungimento della maggiore età.

Livello medio di diffusione del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (30% di potenziali vittime adulte e 22% di potenziali vittime bambine al di sotto dei 17 anni nel 2015) sulla popolazione di migranti residenti in Italia.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Fornire adeguati servizi per la prevenzione della violenza sulle donne e l'assistenza in caso di violenza, nonché promuovere l'inclusione attiva delle vittime di violenza, di tratta e di grave sfruttamento.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

122

5.4 Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilità condivise all'interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali

Miglioramento dell'indice di asimmetria del lavoro familiare tra donne e uomini (dal 73,8 nel 2002-2003 al 71,9 nel 2008-2009).

Mancanza di riconoscimento del lavoro domestico e di cura non retribuito, svolto in via prioritaria dalla componente femminile del nucleo familiare.

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

Ridurre l'indice di asimmetria del lavoro familiare e promuovere il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro domestico e di cura, in particolare attraverso misure di welfare e forme di organizzazione del lavoro tese a garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

123

5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica

Crescita del numero di donne che rivestono cariche politiche e manageriali: nel 2013 la rappresentanza femminile era pari al 31,43% in Parlamento e al 28,35% in Senato, mentre nel 2014 le donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa erano il 22,7%

Il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro è fra i più bassi dell'UE (in particolare nel Mezzogiorno) e la presenza femminile è preponderante nei lavori atipici e precari(Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere l'imprenditoria femminile e garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, nonché equità di retribuzione tra uomini e donne. Contrastare, attraverso un'efficace vigilanza, la discriminazione tra uomini e donne nel mercato del lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti e madri e promuovere la genuinità delle dimissioni rese soprattutto dalle lavoratrici madri, ma talvolta anche dai lavoratori padri

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

124

5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica

Crescita del numero di donne che rivestono cariche politiche e manageriali: nel 2013 la rappresentanza femminile era pari al 31,43% in Parlamento e al 28,35% in Senato, mentre nel 2014 le donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa erano il 22,7%

Il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro è fra i più bassi dell'UE (in particolare nel Mezzogiorno) e la presenza femminile è preponderante nei lavori atipici e precari(Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Promuovere l'imprenditoria femminile e garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, nonché equità di retribuzione tra uomini e donne. Contrastare, attraverso un'efficace vigilanza, la discriminazione tra uomini e donne nel mercato del lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti e madri e promuovere la genuinità delle dimissioni rese soprattutto dalle lavoratrici madri, ma talvolta anche dai lavoratori padri

Incrementare l'occupazione sostenibile e di qualità

125

5.6 Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo, come concordato nel Programma d'Azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d'Azione di Pechino e dai documenti prodotti nelle successive conferenze

Diminuzione della percentuale di donne che ricorrono all'interruzione di gravidanza (dall'0,7% del 2000 allo 0,6% del 2013).

Posizionamento al di sotto della media europea con riferimento alle forme di contraccezione più avanzate (18 punti percentuali) e per l'uso della pillola anticoncezionale (4 punti percentuali).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Garantire l'accesso ai servizi sociali e di assistenza sanitaria, sessuale e riproduttiva, compresi quelli per la pianificazione familiare, l'informazione e l'educazione, nonché le misure di educazione e prevenzione.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

126

5.a Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali

n.a. n.a. n.a.

127

5.b Rafforzare l'utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, per promuovere l'emancipazione della donna

n.a. n.a. n.a.

128

5.c Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l'emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli

Sostegno alle iniziative multilaterali volte all'eliminazione di pratiche dannose (mutilazioni genitali femminili, matrimoni infantili, precoci e forzati) e stanziamento di nuovi fondi (pari a 50 milioni di euro per i prossimi due anni) per la promozione della parità di genere e la tutela dei diritti umani delle donne e delle bambine nell'ambito dei programmi di cooperazione allo sviluppo.

n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

Fornire adeguati servizi per la prevenzione della violenza sulle donne e l'assistenza in caso di violenza, nonché promuovere l'inclusione attiva delle vittime di violenza, di tratta e di grave sfruttamento.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

129

6.1 Ottenere entro il 2030 l'accesso universale ed equo all'acqua potabile in modo che sia sicura ed economica per tutti

Buona performance rispetto all'accesso della popolazione all'acqua potabile, con un andamento in crescita grazie al progressivo miglioramento dei servizi e all'organizzazione del servizio idrico integrato sul territorio nazionale.

L'Italia è tra i Paesi UE che soffrono maggiormente di stress idrico, con periodi di siccità in diverse Regioni. Discontinuità nella disponibilità di acqua potabile in periodi di siccità (nel 2011 il 9.3% delle famiglie ha lamentato irregolarità nel servizio a livello nazionale; 17% nel Sud Italia).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità urbane attraverso la realizzazione di interventi materiali e immateriali atti a promuovere l'inclusione sociale nell'ambito di città, quartieri e/o porzioni di città che presentano maggiori condizioni di disagio Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso una elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti.

Ridurre il disagio abitativo

130

6.1 Ottenere entro il 2030 l'accesso universale ed equo all'acqua potabile in modo che sia sicura ed economica per tutti

Introduzione di strumenti volti a garantire l'accesso alla risorsa idrica, almeno per il quantitativo minimo vitale, sotto forma di bonus idrico per gli utenti domestici residenti in documentato stato di disagio socio – economico e applicazione di una tariffa agevolata per tutte le altre utenze domestiche residenti.

Necessità di armonizzare a livello nazionale la politica di sostegno alle utenze disagiate e di contrasto alla morosità nel Sistema Idrico Integrato (SII), anche al fine di assicurare la copertura dei costi efficienti del servizio, secondo il principio chi inquina paga, e l'equilibrio economico finanziario della gestione.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità urbane attraverso la realizzazione di interventi materiali e immateriali atti a promuovere l'inclusione sociale nell'ambito di città, quartieri e/o porzioni di città che presentano maggiori condizioni di disagio Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso una elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti.

Ridurre il disagio abitativo

131

6.1 Ottenere entro il 2030 l'accesso universale ed equo all'acqua potabile in modo che sia sicura ed economica per tutti

n.a.

Scarsa efficienza della rete idrica (dispersioni di rete in aumento. Nel 2012 37,4% rispetto al 32% del 1999, con significative differenze regionali)

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Supportare la riqualificazione urbana sostenibile attraverso la realizzazione, il completamento e l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il risanamento, il restauro e la ristrutturazione edilizia e urbanistica del tessuto urbano e la realizzazione di spazi verdi pubblici sicuri. Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane.

Massimizzare l'efficienza idrica e commisurare i prelievi alla scarsità d'acqua

132

6.1 Ottenere entro il 2030 l'accesso universale ed equo all'acqua potabile in modo che sia sicura ed economica per tutti

n.a.

Scarsa efficienza della rete idrica (dispersioni di rete in aumento. Nel 2012 37,4% rispetto al 32% del 1999, con significative differenze regionali)

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree rurali, montane, costiere e interne.

Massimizzare l'efficienza idrica e commisurare i prelievi alla scarsità d'acqua

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

133

6.2 Ottenere entro il 2030 l'accesso ad impianti sanitari e igienici adeguati ed equi per tutti e porre fine alla defecazione all'aperto, prestando particolare attenzione ai bisogni di donne e bambine e a chi si trova in situazioni di vulnerabilità

n.a. n.a. 1 n.a. Persone n.a.

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

n.a.

Combattere la deprivazione materiale e alimentare

134

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la riqualificazione urbana sostenibile attraverso la realizzazione, il completamento e l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il risanamento, il restauro e la ristrutturazione edilizia e urbanistica del tessuto urbano e la realizzazione di spazi verdi pubblici sicuri. Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane.

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

135

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Prevenire e minimizzare il rischio di inquinamento delle falde acquifere, attraverso la gestione, il monitoraggio e l'ispezione delle attività pericolose (es. attività produttive, discariche, smaltimento illegale di rifiuti, ecc.), nonché attraverso il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e l'istituzione di nuovi siti di monitoraggio, qualora le reti esistenti non si rivelino adeguate a valutare i possibili impatti delle tipologie di pressione antropica.

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

136

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Gestione sostenibile della risorsa idrica

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro

Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

137

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Raggiungere, mantenere e impedire il deterioramento del buono stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei, in conformità con gli obiettivi della Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE. Nell'ambito della gestione dei corpi idrici assicurare la capacità di auto depurazione dei corsi d'acqua e ridurre il rischio idraulico, ad esempio attraverso interventi di riduzione della velocità di corrivazione, riqualificazione e ampliamento delle aree ripariali, realizzazione di infrastrutture verdi.

Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

138

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane. Garantire la realizzazione di sistemi preposti a ridurre gli impatti ambientali dell'urbanizzazione con particolare attenzione alle misure tese a minimizzare gli effetti dell'inquinamento sulle aree limitrofe (ad esempio, aree costiere e rurali).

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 69: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

139

6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale

La maggior parte della popolazione è servita da impianti di depurazione, con un aumento dei carichi inquinanti di origine civile trattati da impianti secondari o avanzati che passa dal 56,5% del 2008 al 57,6% del 2012.La massima capacità depurativa si registra negli impianti situati nel Nord-ovest, in grado di assorbire il 61,5% di tutto il carico potenzialmente generabile all'interno della propria ripartizione.

Disomogeneità territoriale nella copertura del servizio il cui indice è espresso come rapporto tra Abitanti Equivalenti (AE) serviti e totali. Carenza delle attività di monitoraggio delle acque reflue.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree rurali, montane, costiere e interne.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

140

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Buona performance rispetto all'accesso della popolazione all'acqua potabile, con un andamento in crescita grazie al progressivo miglioramento dei servizi e all'organizzazione del servizio idrico integrato sul territorio nazionale.

Necessità di migliorare la gestione e accelerare la realizzazione degli interventi nel settore idrico, fognario e depurativo e l'efficienza della rete idrica per evitare irregolarità e disservizi e ridurre le perdite in rete.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità urbane attraverso la realizzazione di interventi materiali e immateriali atti a promuovere l'inclusione sociale nell'ambito di città, quartieri e/o porzioni di città che presentano maggiori condizioni di disagio Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso una elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti.

Ridurre il disagio abitativo

141

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Buona performance rispetto all'accesso della popolazione all'acqua potabile, con un andamento in crescita grazie al progressivo miglioramento dei servizi e all'organizzazione del servizio idrico integrato sul territorio nazionale.

Necessità di migliorare la gestione e accelerare la realizzazione degli interventi nel settore idrico, fognario e depurativo e l'efficienza della rete idrica per evitare irregolarità e disservizi e ridurre le perdite in rete.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la riqualificazione urbana sostenibile attraverso la realizzazione, il completamento e l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il risanamento, il restauro e la ristrutturazione edilizia e urbanistica del tessuto urbano e la realizzazione di spazi verdi pubblici sicuri. Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane.

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

142

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Maggiore rispondenza, tra il primo e il secondo ciclo di pianificazione dei Piani di gestione, ai dettami della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) sia nell'architettura sia nella loro base conoscitiva. Il miglioramento riguarda: i sistemi di diagnosi dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, almeno per alcune aree del Paese; il miglioramento degli strumenti di quantificazione dei volumi idrici utilizzati da parte dei diversi settori di impiego dell'acqua; l'implementazione dell'analisi economica, compresa la valutazione dei costi ambientali e della risorsa, anche al fine di istituire una politica dei prezzi atta a incentivare un uso razionale delle risorse idriche.

Scarso utilizzo della pratica del riuso dell'acqua (riutilizzati 233 Mm³/anno di acqua, circa l'8%).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

143

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Maggiore rispondenza, tra il primo e il secondo ciclo di pianificazione dei Piani di gestione, ai dettami della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) sia nell'architettura sia nella loro base conoscitiva. Il miglioramento riguarda: i sistemi di diagnosi dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, almeno per alcune aree del Paese; il miglioramento degli strumenti di quantificazione dei volumi idrici utilizzati da parte dei diversi settori di impiego dell'acqua; l'implementazione dell'analisi economica, compresa la valutazione dei costi ambientali e della risorsa, anche al fine di istituire una politica dei prezzi atta a incentivare un uso razionale delle risorse idriche.

Scarso utilizzo della pratica del riuso dell'acqua (riutilizzati 233 Mm³/anno di acqua, circa l'8%).

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sviluppare tecnologie innovative in grado di preservare gli stock di risorse naturali e le loro funzioni eco-sistemiche (anche attraverso un maggiore uso di materie prime secondarie) e di ridurre il rilascio di inquinanti nei corpi recettori.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

144

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Maggiore rispondenza, tra il primo e il secondo ciclo di pianificazione dei Piani di gestione, ai dettami della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) sia nell'architettura sia nella loro base conoscitiva. Il miglioramento riguarda: i sistemi di diagnosi dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, almeno per alcune aree del Paese; il miglioramento degli strumenti di quantificazione dei volumi idrici utilizzati da parte dei diversi settori di impiego dell'acqua; l'implementazione dell'analisi economica, compresa la valutazione dei costi ambientali e della risorsa, anche al fine di istituire una politica dei prezzi atta a incentivare un uso razionale delle risorse idriche.

L'Italia è tra i Paesi con la maggiore impronta idrica (25% più alta della media dell'Unione europea).

2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

n.a.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

145

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Maggiore rispondenza, tra il primo e il secondo ciclo di pianificazione dei Piani di gestione, ai dettami della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) sia nell'architettura sia nella loro base conoscitiva. Il miglioramento riguarda: i sistemi di diagnosi dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, almeno per alcune aree del Paese; il miglioramento degli strumenti di quantificazione dei volumi idrici utilizzati da parte dei diversi settori di impiego dell'acqua; l'implementazione dell'analisi economica, compresa la valutazione dei costi ambientali e della risorsa, anche al fine di istituire una politica dei prezzi atta a incentivare un uso razionale delle risorse idriche.

L'Italia è tra i Paesi con la maggiore impronta idrica (25% più alta della media dell'Unione europea).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Gestione sostenibile della risorsa idrica

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Aumentare notevolmente l'efficienza idrica in tutti i settori, assicurare prelievi e forniture di acqua che siano sostenibili allo scopo di far fronte alla scarsità d'acqua e ridurre in modo considerevole il numero delle persone che soffrono di scarsità d'acqua

Massimizzare l'efficienza idrica e commisurare i prelievi alla scarsità d'acqua

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

146

6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l'efficienza nell'utilizzo dell'acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze

Maggiore rispondenza, tra il primo e il secondo ciclo di pianificazione dei Piani di gestione, ai dettami della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) sia nell'architettura sia nella loro base conoscitiva. Il miglioramento riguarda: i sistemi di diagnosi dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, almeno per alcune aree del Paese; il miglioramento degli strumenti di quantificazione dei volumi idrici utilizzati da parte dei diversi settori di impiego dell'acqua; l'implementazione dell'analisi economica, compresa la valutazione dei costi ambientali e della risorsa, anche al fine di istituire una politica dei prezzi atta a incentivare un uso razionale delle risorse idriche.

n.a. 1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Gestione sostenibile della risorsa idrica

Vettore 1 - Conoscenza comune

Assicurare l'attuazione degli strumenti più idonei a supportare la gestione quantitativa della risorsa idrica quali la misurazione dei prelievi e il bilancio idrico

Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e usi delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi

147

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Crescente attenzione di tutela e valorizzazione dei sistemi storici di regimentazione delle acque con interventi oltre a qualificare il paesaggio ad una migliore gestione idrica.

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Identificare, censire e registrare i paesaggi bio-culturali al fine della loro salvaguardia, gestione e valorizzazione

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

148

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Gestione sostenibile della risorsa idrica

Vettore 1 - Conoscenza comune

Aumentare e migliorare la conoscenza e la consapevolezza sul tema della conservazione e della gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e della stato di conservazione di specie e habitat (terrestri e marini).

Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e usi delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

149

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Gestione sostenibile della risorsa idrica

Vettore 1 - Conoscenza comune

Aumentare e migliorare la conoscenza e la consapevolezza sul tema della conservazione e della gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e della stato di conservazione di specie e habitat (terrestri e marini).

Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo

150

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Gestione integrata delle risorse idriche attivata su tutto il territorio nazionale attraverso l'istituzione di otto distretti idrografici in attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE). Per gli otto distretti idrografici è stato adottato e successivamente approvato (2016), con il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse, il primo aggiornamento dei Piani di Gestione dei bacini idrografici (PdG). Inoltre, sempre nel corso del 2016, alcune Regioni hanno avviato il processo di aggiornamento dei Piani di tutela delle acque quali strumenti operativi a scala territoriale regionale per l'attuazione dei piani di gestione.

n.a. 2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, attraverso l'attuazione dei principi della stessa in tutti i servizi.

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

151

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Gestione sostenibile della risorsa idrica

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli anche attraverso la cooperazione transfrontaliera

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

152

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena operatività dei distretti idrografici, quali ambiti di riferimento per la pianificazione e gestione degli interventi Miglioramento degli strumenti normativi e gestionali necessari ad assicurare l'allocazione efficiente e ottimale della risorsa idrica tra i diversi usi

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

153

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

Page 77: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

154

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

155

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sviluppare tecnologie innovative in grado di preservare gli stock di risorse naturali e le loro funzioni eco-sistemiche (anche attraverso un maggiore uso di materie prime secondarie) e di ridurre il rilascio di inquinanti nei corpi recettori.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

156

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

Page 78: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

157

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Gestione integrata delle risorse idriche attivata su tutto il territorio nazionale attraverso l'istituzione di otto distretti idrografici in attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE). Per gli otto distretti idrografici è stato adottato e successivamente approvato (2016), con il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse, il primo aggiornamento dei Piani di Gestione dei bacini idrografici (PdG). Inoltre, sempre nel corso del 2016, alcune Regioni hanno avviato il processo di aggiornamento dei Piani di tutela delle acque quali strumenti operativi a scala territoriale regionale per l'attuazione dei piani di gestione.

n.a. 2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, attraverso l'attuazione dei principi della stessa in tutti i servizi.

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

158

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Gestione sostenibile della risorsa idrica

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli anche attraverso la cooperazione transfrontaliera

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

Page 79: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

159

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena operatività dei distretti idrografici, quali ambiti di riferimento per la pianificazione e gestione degli interventi Miglioramento degli strumenti normativi e gestionali necessari ad assicurare l'allocazione efficiente e ottimale della risorsa idrica tra i diversi usi

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

160

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

161

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli

Page 80: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

162

6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

Attuazione disomogenea e scarso coordinamento dell'implementazione a livello sub distrettuale e regionale e diverso grado di completezza dei quadri conoscitivi con particolare riferimento alla valutazione dello stato dei corpi idrici, in particolare in alcune regioni e distretti del Sud del Paese.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Assicurare la piena efficacia ed operatività della gestione integrata del sistema delle acque nelle aree urbane

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

163

6.6 Proteggere e risanare entro il 2030 gli ecosistemi legati all'acqua, comprese le montagne, le foreste, le paludi, i fiumi, le falde acquifere e i laghi

Elevata percentuale di superficie di Aree Protette rispetto al territorio nazionale.

L'1,5% della superficie delle aree protette è impermeabilizzato o ha una copertura artificiale. In molti casi il consumo di suolo avviene entro i 150 metri di distanza dai corpi idrici permanenti (laghi e fiumi), soprattutto in regioni in cui l'espansione urbana si è sviluppata lungo il corso dei corpi idrici

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue. Raggiungere, mantenere e impedire il deterioramento del buono stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei, in conformità con gli obiettivi della Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE. (6.6)

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

164

6.a Espandere entro il 2030 la cooperazione internazionale e il supporto per creare attività e programmi legati all'acqua e agli impianti igienici nei paesi in via di sviluppo, compresa la raccolta d'acqua, la desalinizzazione, l'efficienza idrica, il trattamento delle acque reflue e le tecnologie di riciclaggio e reimpiego

Accordi di cooperazione con Stati confinanti attivati per i corpi idrici transfrontalieri sia sotto forma di accordi tra Stati o altre iniziative riconducibili alla cooperazione transfrontaliera.

Necessità di intensificare le interlocuzioni con gli altri Stati Membri e con le Istituzioni Comunitarie

n.a.

165

6.b Supportare e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione dell'acqua e degli impianti igienici

Positivo coinvolgimento delle comunità locali nei processi di pianificazione e gestione della risorsa idrica, anche attraverso la progressiva introduzione dei “Contratti di fiume”. Per il SII, partecipazione obbligatoria degli enti locali all'Ente di Governo d'ambito, ovvero al processo di pianificazione, gestione e controllo del servizio.

n.a. 2 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Gestione sostenibile della risorsa idrica

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

Sostenere e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica e igienico-sanitaria OBIETTIVO TRASVERSALE: Aumentare e migliorare la conoscenza e la consapevolezza sul tema della conservazione e della gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e della stato di conservazione di specie e habitat (terrestri e marini).

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

166 6.0

Emanazione di un regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua.

n.a. n.a.

7. Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

167

7.1 Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici che siano convenienti, affidabili e moderni

n.a.

Esposizione al rischio di oscillazioni del prezzo dei combustibili determinata dall'alta dipendenza energetica dall'estero

1 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità n.a. Decarbonizzare l'economia

n.a.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

168

7.1 Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici che siano convenienti, affidabili e moderni

n.a.

Il 12% delle utenze risulta in arretrato con il pagamento delle bollette ed il 19,1% non riesce a riscaldare adeguatamente la propria abitazione

1 Clima, energia, decarbonizzazione

Persone

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

n.a. Ridurre il disagio abitativo

169

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

Massima quota di fotovoltaico sul consumo energetico a livello mondiale (9%) e aumento dell'utilizzo delle bioenergie e della fonte eolica.

Moderato aumento delle fonti di energia rinnovabile nel settore R&R (Riscaldamento e Raffreddamento), attribuibile a un maggiore uso delle pompe di calore.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Decarbonizzare l'economia

Aumentare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e incrementare notevolmente la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili, anche al fine di diminuire la dipendenza dall'estero.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

170

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

È stato raggiunto l'obiettivo previsto dalla Strategia “Europa 2020” in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

Obiettivo raggiunto anche a causa della riduzione di domanda energetica, conseguenza della crisi economica.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Decarbonizzare l'economia

Aumentare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico e incrementare notevolmente la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili, anche al fine di diminuire la dipendenza dall'estero.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

171

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

È stato raggiunto l'obiettivo previsto dalla Strategia “Europa 2020” in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

Obiettivo raggiunto anche a causa della riduzione di domanda energetica, conseguenza della crisi economica.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Decarbonizzare l'economia

Incentivare l'innovazione tecnologica per l'incremento della produttività e le start-up orientate all'eco-efficienza, al riciclo ed al riuso

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

172

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

Aumento nel corso degli ultimi 10 anni della produzione di energia da fonti rinnovabili su consumo finale lordo (+126%), in particolare nel settore dei trasporti.

Scarsa attenzione agli impatti ecosistemici sul territorio determinati dagli impianti di produzione da fonti rinnovabili, come ad esempio paesaggio ed agricoltura

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Decarbonizzare l'economia

Promuovere la realizzazione di interventi atti a garantire le modalità di conversione energetica più idonee a valorizzare le vocazioni specifiche dei territori rurali, montani, costieri e interni.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

173

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

Aumento nel corso degli ultimi 10 anni della produzione di energia da fonti rinnovabili su consumo finale lordo (+126%), in particolare nel settore dei trasporti.

Scarsa attenzione agli impatti ecosistemici sul territorio determinati dagli impianti di produzione da fonti rinnovabili, come ad esempio paesaggio ed agricoltura

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Sviluppare tecnologie innovative in grado di preservare gli stock di risorse naturali e le loro funzioni eco-sistemiche (anche attraverso un maggiore uso di materie prime secondarie) e di ridurre il rilascio di inquinanti nei corpi recettori.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

174

7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia

n.a. n.a. 1 Clima, energia, decarbonizzazione

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Incrementare l'uso di strumenti finalizzati a supportare i decisori politici nell'adottare misure a favore della decarbonizzazione (es. open data, sistemi di indicatori di sostenibilità, rischio e resilienza, dispositivi di valutazione dell'impronta di carbonio)

175

7.3 Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica

Incremento dell'efficienza nell'uso dell'energia nel corso degli ultimi 12 anni del 16%.

Trend in rallentamento dell'incremento dell'efficienza energetica a partire dal 2010 in comparazione con gli altri Paesi europei con simile struttura economica.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse scarse ed inquinanti, attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche e pratiche industriali/commerciali orientate alla riduzione degli sprechi mediante una decarbonizzazione e dematerializzazione dell'economia.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

176

7.3 Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica

Incremento dell'efficienza nell'uso dell'energia nel corso degli ultimi 12 anni del 16%.

Trend in rallentamento dell'incremento dell'efficienza energetica a partire dal 2010 in comparazione con gli altri Paesi europei con simile struttura economica.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse scarse ed inquinanti, attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche e pratiche industriali/commerciali orientate alla riduzione degli sprechi mediante una decarbonizzazione e dematerializzazione dell'economia.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

177

7.a Accrescere entro il 2030 la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla ricerca e alle tecnologie legate all'energia pulita - comprese le risorse rinnovabili, l'efficienza energetica e le tecnologie di combustibili fossili più avanzate e pulite - e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie dell'energia pulita

Stanziamento di risorse economiche per finalità di cooperazione internazionale tese ad ampliare infrastrutture e sviluppare tecnologie per il settore Energia (sesta comunicazione nazionale nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici).

Necessità di migliorare la fornitura di finanziamenti, capacity buiding e tecnologia da parte dei Paesi sviluppati (cfr. articolo 9, paragrafo 3 , dell'Accordo di Parigi).

n.a.

178

7.b Implementare entro il 2030 le infrastrutture e migliorare le tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di sostegno

Stanziamento di risorse economiche per finalità di cooperazione internazionale tese ad ampliare infrastrutture e sviluppare tecnologie per il settore Energia (sesta comunicazione nazionale nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici).

Necessità di migliorare la fornitura di finanziamenti, capacity buiding e tecnologia da parte dei Paesi sviluppati (cfr. articolo 9, paragrafo 3 , dell'Accordo di Parigi).

n.a.

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

179 7.0

L'Italia partecipa al progetto europeo green@hospital finalizzato a sviluppare sistemi per ottimizzare la gestione dei consumi energetici negli ospedali e altri edifici pubblici

n.a. n.a. Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Decarbonizzare l'economia

Aumentare gli investimenti per la riduzione dei consumi energetici in tutti i settori (ad esempio, attraverso la promozione dell'eco-efficienza degli edifici e strutture pubbliche e private, gli incentivi alla riduzione delle emissioni da parte delle imprese - processi industriali - e delle PMI).

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

180 7.0

Presenza di una vasta gamma di strumenti strategici redatti a livello nazionale per il raggiungimento degli obiettivi collegati all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili (Strategia Energetica Nazionale, P Piano d'Azione Nazionale (PAN) per le Energie Rinnovabili, Piano d'Azione italiano per l'efficienza energetica, ecc.).

n.a. n.a. Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere l'edilizia sostenibile

Decarbonizzare l'economia

Promuovere il rinnovamento ed efficientamento degli edifici esistenti, privilegiando soluzioni tecnologiche, sia dell'involucro edilizio che degli impianti, tali da non compromettere la salute e il benessere delle persone che usano l'edificio.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

181

8.1 Sostenere la crescita economica pro capite in conformità alle condizioni nazionali, e in particolare una crescita annua almeno del 7% del prodotto interno lordo nei paesi in via di sviluppo

n.a. Riduzione del PIL pro-capite italiano del 10% tra il 2004 e il 2014.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

n.a.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

182

8.2 Raggiungere standard più alti di produttività economica attraverso la diversificazione, il progresso tecnologico e l'innovazione, anche con particolare attenzione all'alto valore aggiunto e ai settori ad elevata intensità di lavoro

n.a.

La produttività del fattore lavoro, seppur ancora al di sopra della media UE (+6,8%), è progressivamente diminuita a partire dal 2003 (+17,5% rispetto alla media UE).

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Puntare, all'interno del contesto internazionale ad alta competitività, verso un sistema produttivo ad alto valore aggiunto e a filiera corta.

Incrementare l'occupazione sostenibile e di qualità

183

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Dal 2003 la percentuale di lavoro sommerso è costante e si attesta al 10%. Nel 2015 il numero di lavoratori irregolari e totalmente in nero ammonta rispettivamente a 182.523 e 64.775. Il tasso di irregolarità è pari al 66% delle aziende ispezionate.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Pace

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Eliminare ogni forma di discriminazione

Favorire l'emersione del lavoro nero e il contrasto del lavoro illegale, e in particolare delle forme di lavoro minorile.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

184

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Dal 2003 la percentuale di lavoro sommerso è costante e si attesta al 10%. Nel 2015 il numero di lavoratori irregolari e totalmente in nero ammonta rispettivamente a 182.523 e 64.775. Il tasso di irregolarità è pari al 66% delle aziende ispezionate.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale. Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie e allo sfruttamento del lavoro minorile. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

185

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Dal 2003 la percentuale di lavoro sommerso è costante e si attesta al 10%. Nel 2015 il numero di lavoratori irregolari e totalmente in nero ammonta rispettivamente a 182.523 e 64.775. Il tasso di irregolarità è pari al 66% delle aziende ispezionate.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

186

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Dal 2003 la percentuale di lavoro sommerso è costante e si attesta al 10%. Nel 2015 il numero di lavoratori irregolari e totalmente in nero ammonta rispettivamente a 182.523 e 64.775. Il tasso di irregolarità è pari al 66% delle aziende ispezionate.

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Favorire l'accesso al sistema imprenditoriale e finanziario ad idee innovative per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali locali anche in assenza di dotazioni iniziali di capitale, attraverso forme quali il micro-credito, credito etico, agevolazioni fiscali e finanziarie per attività agricole ed artigianali di piccole e medie imprese.

Incrementare l'occupazione sostenibile e di qualità

187

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Nel 2015, le attività ispettive hanno riscontrato 6.153 lavoratori coinvolti dal fenomeno di caporalato.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

188

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

Attività di vigilanza nel settore agricolo e nelle aree geografiche più esposte al rischio di lavoro nero, caporalato, e sfruttamento di minori.

Progressivo aumento dei fenomeni di sfruttamento conseguente all'incremento del numero di cittadini extra UE presenti sul territorio

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale. Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie e allo sfruttamento del lavoro minorile. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti. Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

189

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

Attività di vigilanza nel settore agricolo e nelle aree geografiche più esposte al rischio di lavoro nero, caporalato, e sfruttamento di minori.

Progressivo aumento dei fenomeni di sfruttamento conseguente all'incremento del numero di cittadini extra UE presenti sul territorio

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Obiettivo trasversale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Favorire l'integrazione nel sistema imprenditoriale, lavorativo e scolastico dei non residenti (comunitari ed extracomunitari)

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

190

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

Attività di vigilanza per il contrasto della discriminazione tra uomini e donne sul lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti

Diffusione non omogenea di metodologie di controllo incisive

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale.

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

191

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

Attività di vigilanza per il contrasto della discriminazione tra uomini e donne sul lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti

Diffusione non omogenea di metodologie di controllo incisive

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere l'imprenditoria femminile e garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, nonché equità di retribuzione tra uomini e donne. Ridurre l'indice di asimmetria del lavoro familiare e promuovere il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro domestico e di cura, in particolare attraverso misure di welfare e forme di organizzazione del lavoro tese a garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Contrastare, attraverso un'efficace vigilanza, la discriminazione tra uomini e donne nel mercato del lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti e madri e promuovere la genuinità delle dimissioni rese soprattutto dalle lavoratrici madri, ma talvolta anche dai lavoratori padri

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

192

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

La riforma della PA e in particolare la semplificazione sono processi che richiedono aggiustamenti e tempi lunghi. Rapporti internazionali sulla competitività quali Doing Business della World Bank, il rapporto competitività del World Economic Forum e i rapporti nazionali della CGIA di Mestre, possono sottolineare situazioni non ottimali, riguardo il contesto imprenditoriale suscettibile di miglioramenti nel corso degli anni.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Promuovere le crescenti forme di modello economico “consapevole” basate sull'economia della condivisione (sharing economy) (ad es.: finanziamenti on line (crowdfunding), gruppi di acquisto solidale). Ridurre il carico burocratico ed eliminare i fenomeni di corruzione nel sistema pubblico e privato.

Massimizzare l'efficienza di processi e procedure nella pubblica amministrazione

193

8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo, che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'imprenditoria, la creatività e l'innovazione, e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese, anche attraverso l'accesso a servizi finanziari

n.a.

Il contesto imprenditoriale non è ancora sufficientemente orientato alla crescita e agli investimenti ed è caratterizzato da un sistema frammentato e stratificato di leggi e regolamenti (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Ridurre il carico burocratico ed eliminare i fenomeni di corruzione nel sistema pubblico e privato.

Massimizzare l'efficienza di processi e procedure nella pubblica amministrazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

194

8.4 Migliorare progressivamente, entro il 2030, l'efficienza globale nel consumo e nella produzione di risorse e tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale, conformemente al Quadro decennale di programmi relativi alla produzione e al consumo sostenibile, con i paesi più sviluppati in prima linea

Miglioramento dell'efficienza delle risorse utilizzate sul lato della produzione (diminuzione del Domestic Material Consumption – DMC – pro-capite del 44% nel 2015 rispetto al 2006) e della domanda di materie prime (riduzione del Material Footprint - MF) pro-capite.

Il miglioramento dell'efficienza di DMC pro-capite e MF pro-capite potrebbe essere dovuto alla congiuntura economica negativa e non ad un aumento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse scarse ed inquinanti, attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche e pratiche industriali/commerciali orientate alla riduzione degli sprechi mediante una decarbonizzazione e dematerializzazione dell'economia.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

195

8.4 Migliorare progressivamente, entro il 2030, l'efficienza globale nel consumo e nella produzione di risorse e tentare di scollegare la crescita economica dalla degradazione ambientale, conformemente al Quadro decennale di programmi relativi alla produzione e al consumo sostenibile, con i paesi più sviluppati in prima linea

Miglioramento dell'efficienza delle risorse utilizzate sul lato della produzione (diminuzione del Domestic Material Consumption – DMC – pro-capite del 44% nel 2015 rispetto al 2006) e della domanda di materie prime (riduzione del Material Footprint - MF) pro-capite.

Il miglioramento dell'efficienza di DMC pro-capite e MF pro-capite potrebbe essere dovuto alla congiuntura economica negativa e non ad un aumento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare l'innovazione tecnologica per l'incremento della produttività e le start-up orientate all'eco-efficienza, al riciclo ed al riuso

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

196

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il trend relativo alla differenza di retribuzione lorda oraria fra uomo e donna (Gender Pay Gap, GPG) è in costante aumento dal 2006,con divario al 2014 pari al 6,5%.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale.

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

197

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il trend relativo alla differenza di retribuzione lorda oraria fra uomo e donna (Gender Pay Gap, GPG) è in costante aumento dal 2006,con divario al 2014 pari al 6,5%.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere l'imprenditoria femminile e garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, nonché equità di retribuzione tra uomini e donne. Ridurre l'indice di asimmetria del lavoro familiare e promuovere il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro domestico e di cura, in particolare attraverso misure di welfare e forme di organizzazione del lavoro tese a garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Contrastare, attraverso un'efficace vigilanza, la discriminazione tra uomini e donne nel mercato del lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti e madri e promuovere la genuinità delle dimissioni rese soprattutto dalle lavoratrici madri, ma talvolta anche dai lavoratori padri

Contrastare la discriminazione di genere e garantire la parità di diritti

198

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il trend relativo alla differenza di retribuzione lorda oraria fra uomo e donna (Gender Pay Gap, GPG) è in costante aumento dal 2006,con divario al 2014 pari al 6,5%.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Migliorare la qualità del lavoro attraverso adeguamenti di remunerazione, riducendo le differenze salariali tra i diversi livelli occupazionali, garantendo il miglioramento degli standard di sicurezza.

Incrementare l'occupazione sostenibile e di qualità

199

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il tasso di disoccupazione è aumentato, nel periodo 2004-2015, dal 6,3% all'11,3% per la popolazione maschile e dal 10,5% al 12,7% per la popolazione femminile.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

200

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il tasso di disoccupazione è aumentato, nel periodo 2004-2015, dal 6,3% all'11,3% per la popolazione maschile e dal 10,5% al 12,7% per la popolazione femminile.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere l'imprenditoria femminile e garantire pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, nonché equità di retribuzione tra uomini e donne. Ridurre l'indice di asimmetria del lavoro familiare e promuovere il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro domestico e di cura, in particolare attraverso misure di welfare e forme di organizzazione del lavoro tese a garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Contrastare, attraverso un'efficace vigilanza, la discriminazione tra uomini e donne nel mercato del lavoro e lo sfruttamento delle lavoratrici gestanti e madri e promuovere la genuinità delle dimissioni rese soprattutto dalle lavoratrici madri, ma talvolta anche dai lavoratori padri.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

201

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il tasso di disoccupazione è aumentato, nel periodo 2004-2015, dal 6,3% all'11,3% per la popolazione maschile e dal 10,5% al 12,7% per la popolazione femminile.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone Obiettivo trasversale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Ridurre l'eterogeneità territoriale nelle risposte ai bisogni dei cittadini e favorire l'affermazione di modelli più efficaci e appropriati di intervento, anche attraverso la promozione dell'innovazione sociale e della complementarietà delle risorse private e del terzo settore rispetto all'azione pubblica.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

202

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

n.a.

Il tasso di disoccupazione è aumentato, nel periodo 2004-2015, dal 6,3% all'11,3% per la popolazione maschile e dal 10,5% al 12,7% per la popolazione femminile.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Spostare progressivamente il carico fiscale dalla risorsa lavoro alle risorse naturali ed energetiche scarse ed inquinanti, anche al fine di stimolare l'innovazione sostenibile e i lavori verdi.

Promuovere la fiscalità ambientale

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

203

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

La disoccupazione fra le persone affette da disabilità si aggira attorno al 2%.

n.a. 3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Assicurare l'accesso equo al lavoro alle categorie più svantaggiate e vulnerabili (disabili, donne, giovani, migranti). Favorire l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, definiti ai sensi dell'articolo 2, numeri 3) e 4), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, di persone svantaggiate di cui all'articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni, e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

204

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

La disoccupazione fra le persone affette da disabilità si aggira attorno al 2%.

n.a. 3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

205

8.5 Garantire entro il 2030 un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per donne e uomini, compresi i giovani e le persone con disabilità, e un'equa remunerazione per lavori di equo valore

La disoccupazione fra le persone affette da disabilità si aggira attorno al 2%.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale.

Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione

206

8.6 Ridurre entro il 2030 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione

n.a.

Nonostante una lieve flessione negli ultimi 2 anni, la percentuale di NEET (disoccupati fra i 15 ed i 24 anni né in cerca di lavoro né inseriti in percorsi di formazione) è in costante crescita, attestandosi ad oltre il 20% nel 2015.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone Migliorare il sistema della formazione

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Ridurre il tasso scolastico di abbandono della scuola superiore e dei giovani “NEET” (not engaged in employment, education or training).

Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell'istruzione obbligatoria

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

207

8.6 Ridurre entro il 2030 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione

n.a.

Nonostante una lieve flessione negli ultimi 2 anni, la percentuale di NEET (disoccupati fra i 15 ed i 24 anni né in cerca di lavoro né inseriti in percorsi di formazione) è in costante crescita, attestandosi ad oltre il 20% nel 2015.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Ridurre il tasso scolastico di abbandono della scuola superiore e dei giovani “NEET” (not engaged in employment, education or training).

Garantire qualità e continuità della formazione

208

8.6 Ridurre entro il 2030 la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione

n.a.

Nonostante una lieve flessione negli ultimi 2 anni, la percentuale di NEET (disoccupati fra i 15 ed i 24 anni né in cerca di lavoro né inseriti in percorsi di formazione) è in costante crescita, attestandosi ad oltre il 20% nel 2015.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Migliorare il sistema della formazione

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Ridurre il tasso scolastico di abbandono della scuola superiore e dei giovani “NEET” (not engaged in employment, education or training).

Incrementare l'occupazione sostenibile e di qualità

209

8.7 Prendere provvedimenti immediati ed effettivi per sradicare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani e garantire la proibizione ed eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, compreso il reclutamento e l'impiego dei bambini soldato, nonché porre fine entro il 2025 al lavoro minorile in ogni sua forma

n.a.

Nonostante la legge italiana preveda l'obbligo di istruzione nella fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni, spesso i giovani interrompono gli studi per lavorare (Fonte “Game over. Il lavoro minorile in Italia”2015, curata dall'associazione Bruno Trentin e da Save the Children).

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Persone

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Favorire l'emersione del lavoro nero e il contrasto del lavoro illegale, e in particolare delle forme di lavoro minorile.

Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell'istruzione obbligatoria

Page 97: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

210

8.7 Prendere provvedimenti immediati ed effettivi per sradicare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani e garantire la proibizione ed eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, compreso il reclutamento e l'impiego dei bambini soldato, nonché porre fine entro il 2025 al lavoro minorile in ogni sua forma

n.a.

Il tasso di lavoratori minori irregolari è in aumento. Nel 2015 risulta +9% rispetto al 2014.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Pace

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Eliminare ogni forma di discriminazione

Favorire l'emersione del lavoro nero e il contrasto del lavoro illegale, e in particolare delle forme di lavoro minorile.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

211

8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari

Gli incidenti (fatali e non fatali) sul luogo di lavoro hanno un andamento stabilmente decrescente.

La dimensione degli incidenti (fatali e non fatali) sul luogo di lavoro resta preoccupante e l'elevato livello di lavoro sommerso potrebbe minare i progressi degli ultimi anni.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie e allo sfruttamento del lavoro minorile. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

212

8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari

Gli incidenti (fatali e non fatali) sul luogo di lavoro hanno un andamento stabilmente decrescente.

La dimensione degli incidenti (fatali e non fatali) sul luogo di lavoro resta preoccupante e l'elevato livello di lavoro sommerso potrebbe minare i progressi degli ultimi anni.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

Page 98: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

213

8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari

Il Trade Union Rights Indicator (TUR) sui diritti sindacali indica (per il 2012, unico dato disponibile) un livello di violazioni inferiore rispetto alla media dei paesi UE.

Il Trade Union Rights Indicator (TUR) (per il 2012, unico dato disponibile) evidenzia alcune violazioni de facto nel contesto nazionale.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie e allo sfruttamento del lavoro minorile.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

214

8.8 Proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari

Il Trade Union Rights Indicator (TUR) sui diritti sindacali indica (per il 2012, unico dato disponibile) un livello di violazioni inferiore rispetto alla media dei paesi UE.

Il Trade Union Rights Indicator (TUR) (per il 2012, unico dato disponibile) evidenzia alcune violazioni de facto nel contesto nazionale.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

215

8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

n.a.

Non esistono statistiche su turismo sostenibile e sua quota sul sistema turistico nazionale.

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le diverse forme di green economy a bassa intensità di risorse, distintive del “Made In Italy” e potenziale volano di sviluppo (ad es.: produzione agricola a forte vocazione territoriale, capitale culturale e naturale, conoscenza degli usi e costumi tradizionali delle aree interne, turismo sostenibile ed eco-turismo, sistemi di pesca sostenibili).

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

216

8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

n.a.

Non esistono statistiche su turismo sostenibile e sua quota sul sistema turistico nazionale.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare la creazione di un sistema di offerta turistica sostenibile e integrata, che valorizzi il patrimonio naturale e culturale, e incentivi l'inclusione e l'occupazione locale. Promuovere il recupero e riuso dei beni architettonici nell'ambito di specifiche strategie di sviluppo del turismo sostenibile

Promuovere le eccellenze italiane

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

217

8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

Il turismo è uno dei settori trainanti per l'Italia, con un contributo sul PIL italiano, considerando anche l'indotto, del 10% nel 2014 (dal 2012 è in parziale ripresa).

Nel 2015 la percentuale di PIL dovuta al turismo non è ancora tornata ai livelli del 2005.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere l'edilizia sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Favorire la diversificazione (delle fonti di reddito in agricoltura e quindi anche promozione del turismo rurale), la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione. Legge 96/2006 – Disciplina agriturismo – Finalità: a) tutelare, qualificare e valorizzare le risorse specifiche di ciascun territorio; b) favorire il mantenimento delle attività umane nelle aree rurali; c) favorire la multifunzionalità in agricoltura e la differenziazione dei redditi agricoli; d) favorire le iniziative a difesa del suolo, del territorio e dell'ambiente da parte degli imprenditori agricoli attraverso l'incremento dei redditi aziendali e il miglioramento della qualità di vita; e) recuperare il patrimonio edilizio rurale tutelando le peculiarità paesaggistiche; f) sostenere e incentivare le produzioni tipiche, le produzioni di qualità e le connesse tradizioni enogastronomiche; g) promuovere la cultura rurale e l'educazione alimentare; h) favorire lo sviluppo agricolo e forestale.

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

218

8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali

Il turismo è uno dei settori trainanti per l'Italia, con un contributo sul PIL italiano, considerando anche l'indotto, del 10% nel 2014 (dal 2012 è in parziale ripresa).

Nel 2015 la percentuale di PIL dovuta al turismo non è ancora tornata ai livelli del 2005.

3 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Realizzare una strategia per una maggiore crescita ed occupazione nel turismo costiero e marittimo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Stimolare la performance e la competitività del sistema turistico attraverso la creazione di reti tra operatori e promuovendo la disponibilità e lo scambio di dati Accrescere le competenze degli operatori di settore e i processi innovativi nella offerta turistica (sempre più rilevante per la maggiore competizione internazionale tra le destinazioni turistiche) Rafforzare la sostenibilità del sistema turistico, sia per quanto riguarda l'offerta sia la domanda. Promuovere un'offerta turistica di alta qualità, mediante valorizzazione del patrimonio archeologico, delle bellezze naturali dei fondali, delle attività enogastronomiche, degli sport acquatici, anche per ridurre la stagionalità del turismo marittimo

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

219

8.10 Rafforzare la capacità degli istituti finanziari interni per incoraggiare e aumentare l'utilizzo di servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti

n.a. n.a. 2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le crescenti forme di modello economico “consapevole” basate sull'economia della condivisione (sharing economy) (ad es.: finanziamenti on line (crowdfunding), gruppi di acquisto solidale).

Assicurare un equo accesso alle risorse finanziarie

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

220

8.a Aumentare il supporto dell'aiuto per il commercio per i paesi in via di sviluppo, in particolare i meno sviluppati, anche tramite il Quadro Integrato Rafforzato per l'assistenza tecnica legata agli scambi dei paesi meno sviluppati

n.a.

Il sostegno allo sviluppo del settore commerciale dei paesi in via di sviluppo (PVS) presenta una diminuzione, considerando la spesa sostenuta negli anni passati.

n.a.

221

8.b Sviluppare e rendere operativa entro il 2020 una strategia globale per l'occupazione giovanile e implementare il Patto Globale per l'Occupazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro

n.a.

Non si è profuso, almeno nei primi anni della crisi, l'impegno necessario a fronteggiare le priorità previste dal Patto Globale del 2009 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, ossia i) generare lavoro, ii) estendere la protezione sociale, iii) rispettare standard minimi, iv) promuovere il dialogo sociale, v) modellare un modello di globalizzazione più giusto.

n.a.

222 8.0

In considerazione dell'importanza di rendere attrattiva l'attività imprenditoriale nazionale anche per i lavoratori stranieri altamente qualificati, sono stati stipulati Protocolli d'Intesa – ai sensi degli art. 27 e 27 quater del D.lgs. 286/98 - con Società ed Enti per semplificare le procedure di ingresso di tale tipologia di cittadini stranieri. Di particolare rilievo i Protocolli sottoscritti con CONFINDUSTRIA, che consentono di accedere alla procedura semplificata anche alle imprese associate a Confindustria.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

Page 101: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

223 8.0

In considerazione dell'importanza di rendere attrattiva l'attività imprenditoriale nazionale anche per i lavoratori stranieri altamente qualificati, sono stati stipulati Protocolli d'Intesa – ai sensi degli art. 27 e 27 quater del D.lgs. 286/98 - con Società ed Enti per semplificare le procedure di ingresso di tale tipologia di cittadini stranieri. Di particolare rilievo i Protocolli sottoscritti con CONFINDUSTRIA, che consentono di accedere alla procedura semplificata anche alle imprese associate a Confindustria.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

224 8.0 n.a. n.a. n.a.

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Obiettivo trasversale: Realizzare percorsi di formazione alla tolleranza ed di scambio culturale

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

9. Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

225

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

Aumento della quota di merci trasportate via ferrovia dal 5,6% del 2005 al 7,9% del 2013.

La qualità delle infrastrutture di trasporto italiane è ancora bassa nonostante un certo miglioramento (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Potenziare infrastrutture materiali in termini di collegamenti (in particolare ferroviari) tra grandi città e le aree periferiche, sviluppo e facilitazione di distretti industriali e reti di servizi ad alta tecnologia, nonché di diffusione di banda ultra larga ad alta connettività su tutto il territorio nazionale.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

226

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

Aumento della quota di merci trasportate via ferrovia dal 5,6% del 2005 al 7,9% del 2013.

I servizi di trasporto locale e regionale - gestiti prevalentemente da società in-house o da imprese pubbliche - spesso sono inefficienti e di scarsa qualità (cfr. sezione 3.3 e relazione per paese del 2015) (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Decarbonizzare l'economia

Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Incrementare l'utilizzo di modalità di trasporto più efficienti sotto il profilo energetico e a minore impatto ambientale e il ricorso da parte degli utenti e degli operatori economici all'utilizzo della modalità su rotaia per gli spostamenti di lunga distanza di persone e merci.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

227

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

Esistenza di una pianificazione nazionale strategica del settore dei trasporti delineata dall'Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2015 e dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (Fonte: Nota di aggiornamento DEF 2016).

I servizi di trasporto locale e regionale - gestiti prevalentemente da società in-house o da imprese pubbliche - spesso sono inefficienti e di scarsa qualità (cfr. sezione 3.3 e relazione per paese del 2015) (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Incrementare l'utilizzo di modalità di trasporto più efficienti sotto il profilo energetico e a minore impatto ambientale e il ricorso da parte degli utenti e degli operatori economici all'utilizzo della modalità su rotaia per gli spostamenti di lunga distanza di persone e merci.

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

228

9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

Esistenza di una pianificazione nazionale strategica del settore dei trasporti delineata dall'Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2015 e dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (Fonte: Nota di aggiornamento DEF 2016).

I servizi di trasporto locale e regionale - gestiti prevalentemente da società in-house o da imprese pubbliche - spesso sono inefficienti e di scarsa qualità (cfr. sezione 3.3 e relazione per paese del 2015) (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Decarbonizzare l'economia

Supportare l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle aree rurali, montane, costiere e interne urbane con particolare attenzione alla rete di connettività a banda ultra larga e a ulteriori modalità di connessione veloce per le aree più periferiche e montane.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

Page 103: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

229

9.2 Promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e aumentare significativamente, entro il 2030, le quote di occupazione nell'industria e il prodotto interno lordo, in linea con il contesto nazionale, e raddoppiare questa quota nei paesi meno sviluppati

n.a. n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica, nonché i network tra le imprese e tra università e imprese nei settori ad alta intensità energetica, anche in termini di riqualificazione complessiva e ammodernamento del parco industriale.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

230

9.2 Promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e aumentare significativamente, entro il 2030, le quote di occupazione nell'industria e il prodotto interno lordo, in linea con il contesto nazionale, e raddoppiare questa quota nei paesi meno sviluppati

n.a. n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Decarbonizzare l'economia

Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

231

9.3 Incrementare l'accesso delle piccole imprese industriali e non, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e la loro integrazione nell'indotto e nei mercati

n.a.

Riduzione della percentuale di piccole e medie imprese che hanno ottenuto un finanziamento (dall'87,5% nel 2007 al 79,8% del 2010).

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi e le reti tra PMI in particolare per quanto concerne gli ambiti di specializzazione intelligente.

Assicurare un equo accesso alle risorse finanziarie

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

232

9.3 Incrementare l'accesso delle piccole imprese industriali e non, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e la loro integrazione nell'indotto e nei mercati

n.a.

Riduzione della percentuale di piccole e medie imprese che hanno ottenuto un finanziamento (dall'87,5% nel 2007 al 79,8% del 2010).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sostenere il riposizionamento competitivo delle imprese, con particolare attenzione alle PMI e alle imprese maggiormente colpite dalla crisi economica e favorire la capacità di adattamento al mercato e l'attrattività del sistema economico.

Assicurare un equo accesso alle risorse finanziarie

233

9.3 Incrementare l'accesso delle piccole imprese industriali e non, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e la loro integrazione nell'indotto e nei mercati

n.a.

L'Italia presenta una delle percentuali più basse di piccole e medie imprese che effettuano vendite online (il 7% rispetto a una media UE del 16%) e una delle percentuali più basse di consumatori che fanno acquisti online (il 26% rispetto al 53% dell'UE) (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final).

1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

n.a.

Attuare l'agenda digitale e potenziare la diffusione delle reti intelligenti

234

9.4 Migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l'efficienza nell'utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l'ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità

Riduzione dell'intensità di carbonio (CO2 per unità di valore aggiunto) dell'industria e dell'intera economia nel 2013 rispetto ai valori del 2000 (-19% e -23% rispettivamente).

n.a. 2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse scarse ed inquinanti, attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche e pratiche industriali/commerciali orientate alla riduzione degli sprechi mediante una decarbonizzazione e dematerializzazione dell'economia.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

Page 105: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

235

9.4 Migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l'efficienza nell'utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l'ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità

Riduzione dell'intensità di carbonio (CO2 per unità di valore aggiunto) dell'industria e dell'intera economia nel 2013 rispetto ai valori del 2000 (-19% e -23% rispettivamente).

n.a. 2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Decarbonizzare l'economia

Spostare progressivamente il carico fiscale dalla risorsa lavoro alle risorse naturali ed energetiche scarse ed inquinanti, anche al fine di stimolare l'innovazione sostenibile e i lavori verdi.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

236

9.4 Migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l'efficienza nell'utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l'ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità

Riduzione dell'intensità di carbonio (CO2 per unità di valore aggiunto) dell'industria e dell'intera economia nel 2013 rispetto ai valori del 2000 (-19% e -23% rispettivamente).

n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Decarbonizzare l'economia

Adottare strumenti economici per le politiche di sostenibilità, anche attraverso politiche fiscali che spostino la tassazione dal lavoro alla tutela e gestione dell'ambiente e del paesaggio, anche mediante l'introduzione di aliquote IVA agevolate per eco-prodotti e crediti d'imposta per aziende eco-efficienti.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

Page 106: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

237

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Crescita della spesa per ricerca e sviluppo in % in rapporto al PIL (dall'1,01% del 2000 all'1,31% del 2013) e aumento del numero di ricercatori addetti alla R&S di 13.000 unità per milione di abitanti dal 2010 al 2013.

Spesa in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL molto inferiore rispetto alla media europea (e all'obiettivo europeo del 3%).

3 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Realizzare il potenziale dell'energia del mare

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Incentivare la Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione al fine di abbattere i costi di produzione e migliorare l'efficienza e l'affidabilità degli impianti di produzione. Adeguare la rete infrastrutturale di trasporto energetico per consentire la gestione ed il trasporto dei volumi di energia del mare. Snellire le complesse procedure di autorizzazione e concessione di nuove licenze ed integrare l'energia del mare nei programmi nazionali di gestione dello spazio marittimo.

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

238

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Crescita della spesa per ricerca e sviluppo in % in rapporto al PIL (dall'1,01% del 2000 all'1,31% del 2013) e aumento del numero di ricercatori addetti alla R&S di 13.000 unità per milione di abitanti dal 2010 al 2013.

Spesa in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL molto inferiore rispetto alla media europea (e all'obiettivo europeo del 3%).

3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Potenziare la ricerca scientifica e promuovere la capacità tecnologica delle imprese, il trasferimento tecnologico e l'eco-innovazione, incrementando la spesa in Ricerca, Innovazione e Sviluppo e monitorando la ricaduta di tale spesa attraverso indicatori di efficacia ed efficienza

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

Page 107: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

239

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Esistenza di una Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nella quale sono enucleate le core areas sulle quali investire ai fini di promuovere la R&I e lo sviluppo tecnologico.

Gap strutturale nel settore della ricerca e in quello dell'industria ad alta tecnologia.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità Obiettivo trasversale

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Rafforzare il supporto alla ricerca scientifica e incoraggiare l'innovazione nei settori dell'energia e dei trasporti e le partnership pubblico-privato

Innovare processi e prodotti e promuovere il trasferimento tecnologico

240

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Esistenza di una Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nella quale sono enucleate le core areas sulle quali investire ai fini di promuovere la R&I e lo sviluppo tecnologico.

Gap strutturale nel settore della ricerca e in quello dell'industria ad alta tecnologia.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

Rafforzare il supporto alla ricerca scientifica e incoraggiare l'innovazione nei settori dell'energia e dei trasporti e le partnership pubblico-privato

Assicurare sostenibilità, qualità e innovazione nei partenariati pubblico-privato

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

241

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Esistenza di una Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nella quale sono enucleate le core areas sulle quali investire ai fini di promuovere la R&I e lo sviluppo tecnologico.

Gap strutturale nel settore della ricerca e in quello dell'industria ad alta tecnologia.

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Obiettivo trasversale: Realizzare percorsi di formazione alla tolleranza ed di scambio culturale

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

242

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Esistenza di una Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nella quale sono enucleate le core areas sulle quali investire ai fini di promuovere la R&I e lo sviluppo tecnologico.

Gap strutturale nel settore della ricerca e in quello dell'industria ad alta tecnologia.

3 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Supportare la sostenibilità dell'estrazione di idrocarburi nei fondali marini

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Promuovere tecnologie innovative per garantire migliori performance ambientali nel settore dell'estrazione degli idrocarburi liquidi e gassosi in mare Sviluppare la ricerca sui potenziali impatti ambientali, ma anche sulle attività turistiche e della pesca , che la prospezione, la ricerca e l'estrazione degli idrocarburi presenti nei fondali marini può generare sull'equilibrio dell'ecosistema marino, attraverso la predisposizione di una metodologia condivisa per l'elaborazione dell'analisi costi-benefici. (MIBACT; MATTM-PNM).

Innovare processi e prodotti e promuovere il trasferimento tecnologico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

243

9.5 Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

Esistenza di una Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nella quale sono enucleate le core areas sulle quali investire ai fini di promuovere la R&I e lo sviluppo tecnologico.

Gap strutturale nel settore della ricerca e in quello dell'industria ad alta tecnologia.

3 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Esplorare il potenziale tecnologico degli organismi marini

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Sviluppare competenze professionali ad alto livello in ricerca, sviluppo e sperimentazione per realizzare nuovi prodotti nei settori farmaceutico, cosmetico e dei biomateriali, all'interno della componente del sistema economico afferente alla bio-economia

Innovare processi e prodotti e promuovere il trasferimento tecnologico

244

9.a Facilitare lo formazione di infrastrutture sostenibili e resilienti negli stati in via di sviluppo tramite un supporto finanziario, tecnico e tecnologico rinforzato per i paesi africani, i paesi meno sviluppati, quelli senza sbocchi sul mare e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo

n.a. n.a. n.a.

245

9.b Supportare lo sviluppo tecnologico interno, la ricerca e l'innovazione nei paesi in via di sviluppo, anche garantendo una politica ambientale favorevole, inter alia, per una diversificazione industriale e un valore aggiunto ai prodotti

n.a. n.a. n.a.

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

246

9.c Aumentare in modo significativo l'accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione e impegnarsi per fornire ai paesi meno sviluppati un accesso a Internet universale ed economico entro il 2020

Aumento degli investimenti infrastrutturali su banda larga e ultralarga e attuazione del Piano Nazionale Banda Ultralarga (Fonte: Nota di aggiornamento DEF 2016).

La copertura delle reti a banda larga di nuova generazione è migliorata notevolmente, ma l'Italia è ancora agli ultimi posti (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final). Seppure in costante diminuzione, l'1,7% della popolazione (1 milione di persone circa) non è ancora coperto dalla banda larga mobile di terza generazione.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Supportare l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle aree urbane con particolare attenzione alla rete di connettività a banda ultra larga. Promuovere la riduzione del digital divide.

Attuare l'agenda digitale e potenziare la diffusione delle reti intelligenti

10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni

247

10.1 Entro il 2030, raggiungere progressivamente e sostenere la crescita del reddito del 40% della popolazione nello strato sociale più basso ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale

Tendenza verso una minore divergenza nella spesa mensile familiare tra 10% più ricco e 40% più povero della popolazione italiana (miglioramento Indice di Palma): la spesa media mensile familiare della popolazione più povera è cresciuta del 23,3% dal 200 al 2013.

Riduzione costante della spesa mensile familiare pro capite (dal 2003 minore crescita, dal 2011 riduzione).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali.

Abbattere la percentuale di popolazione a rischio povertà

248

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a.

Percentuale di popolazione a rischio povertà (definizione Eurostat: < 60% reddito mediano) superiore a UE (28% a fronte del 24% nel 2013-2014).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Ridurre la diseguaglianza e aumentare la coesione, in particolare fornendo sostegno alle porzioni di popolazione e alle aree territoriali maggiormente colpite dalla crisi economica e contrastando la disomogeneità territoriale nell'erogazione delle prestazioni concernenti i diritti sociali.

Abbattere la percentuale di popolazione a rischio povertà

249

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

Stipula di un Protocollo d'Intesa con il CONI in data 13 maggio 2016, per la realizzazione di un progetto volto a favorire la pratica sportiva per i minori stranieri durante la permanenza nel sistema di accoglienza nazionale.

n.a. 3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Pace

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Promuovere iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

250

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

Stipula di un Protocollo d'Intesa con il CONI in data 13 maggio 2016, per la realizzazione di un progetto volto a favorire la pratica sportiva per i minori stranieri durante la permanenza nel sistema di accoglienza nazionale.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

251

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

Stipula di un Protocollo d'Intesa con il CONI in data 13 maggio 2016, per la realizzazione di un progetto volto a favorire la pratica sportiva per i minori stranieri durante la permanenza nel sistema di accoglienza nazionale.

n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Promuovere iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

252

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

E' stato sottoscritto, in data 22 giugno 2016, un Protocollo d'Intesa con Confindustria nella sua veste di organismo rappresentativo della realtà imprenditoriale nazionale, finalizzato alla realizzazione di progetti di tirocinio formativo in favore di rifugiati e titolari di protezione internazionale, per valorizzare le loro competenze professionali ed orientarli verso un inserimento lavorativo che rappresenta uno dei presupposti fondamentali dell'integrazione nella società civile

Mancata ratifica della Convenzione di Faro sul valore del eredità culturale per la società che riconnette il diritto alla partecipazione culturale alla sfera dei diritti umani

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti. Inclusione sociale attraverso il patrimonio culturale, garantendo a tutti – in particolare ai più emarginati e vulnerabili - un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo (costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

253

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

E' stato sottoscritto, in data 22 giugno 2016, un Protocollo d'Intesa con Confindustria nella sua veste di organismo rappresentativo della realtà imprenditoriale nazionale, finalizzato alla realizzazione di progetti di tirocinio formativo in favore di rifugiati e titolari di protezione internazionale, per valorizzare le loro competenze professionali ed orientarli verso un inserimento lavorativo che rappresenta uno dei presupposti fondamentali dell'integrazione nella società civile

Mancata ratifica della Convenzione di Faro sul valore del eredità culturale per la società che riconnette il diritto alla partecipazione culturale alla sfera dei diritti umani

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

Page 113: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

254

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a. n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti. Inclusione sociale attraverso il patrimonio culturale, garantendo a tutti – in particolare ai più emarginati e vulnerabili - un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo (costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).

Combattere la devianza attraverso prevenzione e integrazione sociale dei soggetti a rischio

255

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a. n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone Assicurare la legalità e la giustizia

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Combattere la devianza attraverso prevenzione e integrazione sociale dei soggetti a rischio

Page 114: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

256

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a. n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti. Inclusione sociale attraverso il patrimonio culturale, garantendo a tutti – in particolare ai più emarginati e vulnerabili - un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo (costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

257

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a. n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

258

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro

n.a. n.a. 1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di riduzione della povertà, promozione dell'integrazione sociale e delle pari opportunità, della sicurezza e della giustizia e della salute

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

Page 115: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

259

10.3 Assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate a tale proposito

L'Italia ha ratificato 17 dei 18 trattati internazionali sui diritti umani emananti dalle Nazioni Unite.

Scarsa informazione sulle ineguaglianze sociali della popolazione residente.

2 Pace n.a.

Promuovere una società non violenta e inclusiva

n.a.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

260

10.4 Adottare politiche, in particolare fiscali, salariali e di protezione sociale, per raggiungere progressivamente una maggior uguaglianza

Aumento della quota di valore aggiunto nazionale attribuito al lavoro dipendente (dal 37% del 2000 al 39,8% del 2015) e riduzione dell'incidenza dei contributi sociali (dal 28% circa del 2000 al 27% del 2015).

n.a. 3

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Promuovere l'accesso al mondo del lavoro e l'occupazione sostenibile

Garantire piena occupazione e formazione di qualità

Spostare progressivamente il carico fiscale dalla risorsa lavoro alle risorse naturali ed energetiche scarse ed inquinanti, anche al fine di stimolare l'innovazione sostenibile e i lavori verdi. Migliorare la qualità del lavoro attraverso adeguamenti di remunerazione, riducendo le differenze salariali tra i diversi livelli occupazionali, garantendo il miglioramento degli standard di sicurezza.

Promuovere la fiscalità ambientale

261

10.5 Migliorare la regolamentazione e il monitoraggio di istituzioni e mercati finanziari globali e rafforzare l'attuazione di tali norme

n.a. n.a. n.a.

262

10.6 Assicurare una migliore rappresentanza che dia voce ai paesi in via di sviluppo nelle istituzioni responsabili delle decisioni in materia di economia e finanza globale e internazionale, per creare istituzioni più efficaci, credibili, responsabili e legittimate

n.a. n.a. n.a.

Page 116: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

263

10.7 Rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l'attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite

La politica sulle migrazioni dall'estero è tesa al mantenimento dei flussi attuali, con buona attitudine alla cooperazione regionale ed internazionale, anche grazie al Piano Operativo Nazionale delle Migrazioni del 2014.

Difficoltà nel rispondere in modo efficace agli aspetti relativi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti dei migranti, dovuta anche alla situazione connessa alla gestione dei flussi migratori non programmati.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Eliminare ogni forma di discriminazione

Promuovere politiche del lavoro inclusive e la creazione di nuova occupazione e di strumenti tesi al reinserimento nel mercato del lavoro in particolare per le donne, i giovani, i migranti, le fasce di popolazione più vulnerabile e a rischio di esclusione sociale. Porre un freno alla crescita delle disuguaglianze e della disoccupazione per le fasce più deboli del mercato del lavoro, eliminare ogni forma di sfruttamento della forza lavoro e garantire la protezione dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione alle forme di lavoro atipiche e precarie. Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

264

10.7 Rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l'attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite

La politica sulle migrazioni dall'estero è tesa al mantenimento dei flussi attuali, con buona attitudine alla cooperazione regionale ed internazionale, anche grazie al Piano Operativo Nazionale delle Migrazioni del 2014.

Difficoltà nel rispondere in modo efficace agli aspetti relativi alla gestione del mercato del lavoro e dei diritti dei migranti, dovuta anche alla situazione connessa alla gestione dei flussi migratori non programmati.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Eliminare ogni forma di discriminazione

Garantire l'osservanza delle norme a presidio della correttezza del rapporto di lavoro e promuovere la tutela dei lavoratori e la regolazione del mercato del lavoro, perché il mancato rispetto delle regole non incida in modo peggiorativo sulla concorrenza delle imprese che agiscono invece sul piano della legalità. Incrementare il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare nonché al caporalato in agricoltura attraverso apposite strategie ispettive.

Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori

265

10.a Attuare il principio del trattamento speciale e differente riservato ai paesi in via di sviluppo, in particolare ai meno sviluppati, in conformità agli accordi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio

n.a. n.a. n.a.

Page 117: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

266

10.b Incoraggiare l'aiuto pubblico allo sviluppo e i flussi finanziari, compresi gli investimenti diretti esteri, per gli stati più bisognosi, in particolar modo i paesi meno sviluppati, i paesi africani, i piccoli stati insulari in via di sviluppo e i paesi in via di sviluppo senza sbocco al mare, in conformità ai loro piani e programmi nazionali

Graduale riduzione dei costi di transazione delle rimesse dei migranti.

La componente pubblica degli aiuti allo sviluppo è in decrescita dal 2011.

n.a.

267

10.b Promuovere l'aiuto pubblico allo sviluppo e i relativi flussi finanziari, compresi gli investimenti esteri diretti, agli Stati dove il bisogno è maggiore, in particolare i paesi meno sviluppati, i paesi africani, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi senza sbocco sul mare in via di sviluppo, in accordo con i loro piani e programmi nazionali

n.a.

I flussi privati per gli aiuti allo sviluppo sono in riduzione dal 2010 ma ancora al di sopra della soglia proposta del 3%.

n.a.

268

10.c Entro il 2030, ridurre a meno del 3% i costi di transazione delle rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimesse con costi oltre il 5%

Graduale riduzione dei costi di transazione delle rimesse dei migranti.

La componente pubblica degli aiuti allo sviluppo è in decrescita dal 2011.

n.a.

11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

269

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità urbane attraverso la realizzazione di interventi materiali e immateriali atti a promuovere l'inclusione sociale nell'ambito di città, quartieri e/o porzioni di città che presentano maggiori condizioni di disagio. Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso una elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti.

Ridurre il disagio abitativo

270

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone Obiettivo trasversale

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Garantire l'accesso e le possibilità di utilizzo di strutture e servizi pubblici a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate.

Ridurre il disagio abitativo

271

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

3 Consumo e produzione sostenibili

Persone Promuovere l'edilizia sostenibile

Azzerare la povertà e ridurre l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali

Promuovere il co-housing. Ridurre il disagio abitativo

272

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare elevati requisiti igienico-sanitari attraverso una elevata qualità degli edifici, delle infrastrutture e dei servizi esistenti. Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati.

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

273

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

274

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la riqualificazione urbana sostenibile attraverso la realizzazione, il completamento e l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il risanamento, il restauro e la ristrutturazione edilizia e urbanistica del tessuto urbano e la realizzazione di spazi verdi pubblici sicuri. Migliorare la qualità dell'architettura.

Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni

275

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri

Esistenza di disposizioni normative (Legge di stabilità) per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo.

Stato di arretratezza del patrimonio edilizio nazionale per condizioni di deprivazione abitativa (il 22,7% della popolazione soffre di tipologie di deprivazione dell'abitazione).

2 Consumo e produzione sostenibili

Pianeta Promuovere l'edilizia sostenibile

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare elevati requisiti di sostenibilità degli edifici di nuova costruzione (efficienza energetica ed idrica, minimo consumo di suolo, uso dei materiali e tecnologie ecocompatibili, ecc.).

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

276

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani

n.a.

Riduzione negli ultimi 2 anni della densità di fermate per km2 nei comuni capoluogo e peggioramento dell'offerta di posti-km TPL pro capite

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'offerta di trasporto e il livello dei servizi, sviluppando alternative al trasporto stradale e rafforzando i sistemi di trasporto pubblico e le infrastrutture di tipo ferroviario, marittimo, ciclabile e pedonale in una logica di coesione e di convergenza verso standard omogenei di servizio nelle diverse aree del Paese.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

277

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani

n.a.

Riduzione negli ultimi 2 anni della densità di fermate per km2 nei comuni capoluogo e peggioramento dell'offerta di posti-km TPL pro capite

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la fornitura e l'efficienza dei servizi di base nelle aree urbane, in particolare in termini di riorganizzazione del sistema scolastico e sanitario, nonché il potenziamento, adeguamento e complementarietà dei servizi di mobilità sostenibile e a garantire l'accesso e utilizzo alle categorie più vulnerabili. Modernizzare i servizi esistenti e realizzare nuovi servizi per i residenti e gli utilizzatori delle città, ivi compresi gli interventi atti a garantire la gestione efficiente dell'energia e della mobilità sostenibile nelle aree urbane, in particolare attraverso il consolidamento del paradigma smart cities.

Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni

278

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani

Interventi infrastrutturali per rendere il traffico in ambito urbano più fluido e sicuro.

Incremento della mortalità stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti.

1 Clima, energia, decarbonizzazione

Persone

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Promuovere la salute e il benessere

Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Rafforzare l'adeguamento dei sistemi di trasporto pubblici e privati a più efficienti standard ambientali, energetici e di sicurezza, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla promozione di energie alternative e migliorare le possibilità di accesso anche alle categorie più vulnerabili (es. anziani e persone con disabilità).

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

279

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani

Interventi infrastrutturali per rendere il traffico in ambito urbano più fluido e sicuro.

Incremento della mortalità stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti.

1 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Promuovere la salute e il benessere

Migliorare l'offerta di trasporto e il livello dei servizi, sviluppando alternative al trasporto stradale e rafforzando i sistemi di trasporto pubblico e le infrastrutture di tipo ferroviario, marittimo, ciclabile e pedonale in una logica di coesione e di convergenza verso standard omogenei di servizio nelle diverse aree del Paese. Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Rafforzare l'adeguamento dei sistemi di trasporto pubblici e privati a più efficienti standard ambientali, energetici e di sicurezza, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla promozione di energie alternative e migliorare le possibilità di accesso anche alle categorie più vulnerabili (es. anziani e persone con disabilità).

Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni

280

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani

Interventi infrastrutturali per rendere il traffico in ambito urbano più fluido e sicuro.

Incremento della mortalità stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti.

1 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Potenziare l'intermodalità dei trasporti e dei collegamenti multimodali (ivi compresi i collegamenti con le “aree interne” e con i distretti produttivi), rafforzando la complementarietà tra i sistemi di trasporto (aereo, ferroviario, stradale, ciclabile, pedonale e marittimo) e migliorando la sicurezza e l'efficienza del sistema della mobilità (ad esempio, attraverso la realizzazione di piattaforme e strumenti ITS - Intelligent Transport Systems). Rafforzare l'adeguamento dei sistemi di trasporto pubblici e privati a più efficienti standard ambientali, energetici e di sicurezza, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla promozione di energie alternative e migliorare le possibilità di accesso anche alle categorie più vulnerabili (es. anziani e persone con disabilità).

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

Page 122: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

281

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Nel periodo 2000-2015, l'indicatore di consumo di suolo pro-capite è aumentato del 9,8% complessivamente, mentre il consumo assoluto di suolo è cresciuto del 16,4%.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

282

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Nel periodo 2000-2015, l'indicatore di consumo di suolo pro-capite è aumentato del 9,8% complessivamente, mentre il consumo assoluto di suolo è cresciuto del 16,4%.

1 Consumo e produzione sostenibili

Pianeta Promuovere l'edilizia sostenibile

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Raggiungere l'azzeramento del consumo del suolo

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

283

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Aumento dell'urban sprawl a partire dagli anni Settanta e andamento molto negativo del consumo pro-capite di suolo a partire dagli anni Novanta, con un'impennata negli anni più recenti (346 mq/ab nel 2015).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Garantire la realizzazione di sistemi preposti a ridurre gli impatti ambientali dell'urbanizzazione con particolare attenzione alle misure tese a minimizzare gli effetti dell'inquinamento sulle aree limitrofe (ad esempio, aree costiere e rurali)

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

284

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Aumento dell'urban sprawl a partire dagli anni Settanta e andamento molto negativo del consumo pro-capite di suolo a partire dagli anni Novanta, con un'impennata negli anni più recenti (346 mq/ab nel 2015).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Tutelare e valorizzare le specificità e i caratteri identitari dei territori e preservare le relazioni fisiche e visive tra insediamento e paesaggio, riducendo l'urban sprawl e il consumo di suolo mediante l'attuazione di misure per garantire la corretta pianificazione e gestione del territorio

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

285

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Aumento dell'urban sprawl a partire dagli anni Settanta e andamento molto negativo del consumo pro-capite di suolo a partire dagli anni Novanta, con un'impennata negli anni più recenti (346 mq/ab nel 2015).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Garantire la realizzazione di sistemi preposti a ridurre gli impatti ambientali dell'urbanizzazione con particolare attenzione alle misure tese a minimizzare gli effetti dell'inquinamento sulle aree limitrofe (ad esempio, aree costiere e rurali)

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 123: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

286

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Aumento dell'urban sprawl a partire dagli anni Settanta e andamento molto negativo del consumo pro-capite di suolo a partire dagli anni Novanta, con un'impennata negli anni più recenti (346 mq/ab nel 2015).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Tutelare e valorizzare le specificità e i caratteri identitari dei territori e preservare le relazioni fisiche e visive tra insediamento e paesaggio, riducendo l'urban sprawl e il consumo di suolo mediante l'attuazione di misure per garantire la corretta pianificazione e gestione del territorio

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

287

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

Aumento dell'urban sprawl a partire dagli anni Settanta e andamento molto negativo del consumo pro-capite di suolo a partire dagli anni Novanta, con un'impennata negli anni più recenti (346 mq/ab nel 2015).

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Creare misure atte a invertire la tendenza allo spopolamento nelle aree periferiche ed ultra-periferiche nonché l'abbandono dei terreni agricoli nelle aree montane e nelle fasce di cintura, con particolare riferimento al favorire la Zootecnia di montagna. Incrementare la resilienza delle aree rurali, montane, costiere e interne anche in relazione al potenziamento delle sinergie con le aree “non interne”.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

288

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

In Italia non esistono al momento norme di legge nazionali approvate su tema della riduzione del consumo di suolo.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

n.a.

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

289

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a.

In Italia non esistono al momento norme di legge nazionali approvate su tema della riduzione del consumo di suolo.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile della risorsa suolo

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

n.a.

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

Page 124: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

290

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a. n.a. 1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

Realizzare modelli di governance innovativi, partecipati e inclusivi per la pianificazione, progettazione e gestione delle aree urbane e rurali. Promuovere la governance multi vello e la formazione di reti di attori locali ai diversi livelli istituzionali per la condivisione di pratiche e modelli di gestione.

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

291

11.3 Entro il 2030, potenziare un'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile

n.a. n.a. 1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di aumento della sostenibilità e della resilienza nelle aree urbane e rurali, migliorando il potenziale delle medesime e valorizzando il paesaggio.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

292

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

293

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 125: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

294

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

295

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Emanazione del programma nazionale “Capitale italiana della Cultura “ nel quadro della legge 106/2014 “ Art Bonus”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

296

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Emanazione del programma nazionale “Capitale italiana della Cultura “ nel quadro della legge 106/2014 “ Art Bonus”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

297

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Emanazione del programma nazionale “Capitale italiana della Cultura “ nel quadro della legge 106/2014 “ Art Bonus”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 126: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

298

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Emanazione del programma nazionale “Capitale italiana della Cultura “ nel quadro della legge 106/2014 “ Art Bonus”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

299

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Emanazione del programma nazionale “Capitale italiana della Cultura “ nel quadro della legge 106/2014 “ Art Bonus”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio. Migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale delle aree strategiche di attrazione per creare direttrici di sviluppo, anche attraverso la messa in rete di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, delle produzioni tradizionali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

300

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

301

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 127: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

302

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere programmi e azioni di valorizzazione integrata del patrimonio culturale attraverso il sostegno alla creazione di reti sistemi ed itinerari culturali per un utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse presenti sui territori

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

303

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio. Migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale delle aree strategiche di attrazione per creare direttrici di sviluppo, anche attraverso la messa in rete di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, delle produzioni tradizionali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

304

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare la creazione di un sistema di offerta turistica sostenibile e integrata, che valorizzi il patrimonio naturale e culturale, e incentivi l'inclusione e l'occupazione locale.

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

305

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 128: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

306

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Incremento delle città e dei territori che aderiscono ai programmi dell'Unesco basati sui principi dello sviluppo sostenibile “ MAB, Geoparchi, Città Creative”

La spesa dei Comuni per la cultura e la tutela dei beni culturali è passata dal 3,3% del 2010 al 2,9% del 2013 della loro spesa totale.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio. Migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale delle aree strategiche di attrazione per creare direttrici di sviluppo, anche attraverso la messa in rete di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, delle produzioni tradizionali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

307

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere programmi e azioni di valorizzazione integrata del patrimonio culturale attraverso il sostegno alla creazione di reti sistemi ed itinerari culturali per un utilizzo più efficiente e sostenibile delle risorse presenti sui territori Promuovere e sostenere il recupero e il riuso dei beni architettonici favorendo la partecipazione dei privati Migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale delle aree strategiche di attrazione per creare direttrici di sviluppo, anche attraverso la messa in rete di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, delle produzioni tradizionali

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

308

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

1 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere il recupero e riuso dei beni architettonici nell'ambito di specifiche strategie di sviluppo del turismo sostenibile

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

Page 129: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

309

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

Promuovere e sostenere il recupero e il riuso dei beni architettonici favorendo la partecipazione dei privati

Assicurare sostenibilità, qualità e innovazione nei partenariati pubblico-privato

310

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Diffusione della consapevolezza a livello nazionale dell'importanza delle infrastrutture verdi; presenza nella normativa nazionale di un canale preferenziale di finanziamento per gli interventi win win.

n.a. 1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Incrementare programmi e progetti di comunicazione e mediazione culturale per promuovere la sensibilizzazione e partecipazione dei residenti alla protezione e conservazione del patrimonio culturale e l'inclusione sociale Promuovere l'educazione e la cultura del paesaggio condividendo con il Consiglio d'Europa la Raccomandazione CM/Rec (2015) e la Risoluzione CM/Rec (20124)8 per diffondere la consapevolezza del diritto al paesaggio, persuasi che il paesaggio costituisca un elemento essenziale del benessere individuale e sociale, di cui tutti i cittadini, debbono sentirsi direttamente responsabili. In particolare con la messa a punto di azioni concrete volte al coinvolgimento delle scuole primarie. Promuovere azioni e programmi volti a garantire la partecipazione alla vita culturale dei cittadini, nel rispetto dei principi della Convenzione di Faro. OBIETTIVO TRASVERSALE: Realizzare modelli di governance innovativi, partecipati e inclusivi per la pianificazione, progettazione e gestione delle aree urbane e rurali.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

Page 130: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

311

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

312

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

313

11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo

Alto livello di tutela e riconoscimento dell'ingente patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (beni culturali sottoposti a tutela, musei, istituti e luoghi della cultura, beni paesaggistici ecc.). Costante aumento di Siti ed elementi riconosciuti dall'UNESCO (51 nel 2016).

La percentuale di spesa destinata alla tutela e valorizzazione beni e attività culturali e beni paesaggistici è pari allo 0,37% del PIL.

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Accompagnare la politica di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riguardo all'energia da fonte eolica, con la messa a punto e l'introduzione nel quadro normativo di più adeguati criteri di programmazione e localizzazione degli impianti, onde evitarne o ridurne gli impatti sul paesaggio.

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

Page 131: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

314

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Miglioramento dei livelli di rischio per disastri idrogeologici (frane e alluvioni) nel lungo periodo (il rischio di mortalità nell'ultimo quinquennio si è ridotto del 69% rispetto ai 50 anni precedenti, mentre il rischio di coinvolgimento in evacuazioni per frane e inondazioni si è ridotto del 40% nei medesimo periodo).

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

315

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Miglioramento dei livelli di rischio per disastri idrogeologici (frane e alluvioni) nel lungo periodo (il rischio di mortalità nell'ultimo quinquennio si è ridotto del 69% rispetto ai 50 anni precedenti, mentre il rischio di coinvolgimento in evacuazioni per frane e inondazioni si è ridotto del 40% nei medesimo periodo).

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 132: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

316

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

"Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvioni”, approvato con DPCM 15 settembre 2015, che ha individuato 132 interventi da finanziare con priorità.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

317

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

"Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvioni”, approvato con DPCM 15 settembre 2015, che ha individuato 132 interventi da finanziare con priorità.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 133: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

318

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

319

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 134: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

320

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Gestione del Rischio Alluvione . Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali , e risorse naturali e beni paesaggistici). Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture. Sviluppare tecniche di mitigazione volte a contrastare l'impatto dell'isola di calore in città.

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

321

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Redazione del documento a firma del Capo Dipartimento della Protezione Civile il 10 febbraio 2016 contenente "Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile".

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 135: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

322

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Redazione del documento a firma del Capo Dipartimento della Protezione Civile il 10 febbraio 2016 contenente "Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile".

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

323

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Con la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato hanno assunto il ruolo di "struttura operativa nazionale" e sono diventate parte integrante del sistema pubblico.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 136: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

324

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Con la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato hanno assunto il ruolo di "struttura operativa nazionale" e sono diventate parte integrante del sistema pubblico.

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

325

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

n.a.

Quasi 3.000 comuni (su 8.100) sono soggetti a eventi sismici, tra cui 368 comuni a rischio elevato (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 137: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

326

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

327

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

Page 138: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

328

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

329

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc. Incrementare la resilienza delle aree rurali, montane, costiere e interne anche in relazione al potenziamento delle sinergie con le aree “non interne”.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 139: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

330

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 140: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

331

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Piani di gestione Rischio Alluvioni approvati il 27 ottobre 2016. Disponibilità di Piani , per ogni distretto, redatti sulla base di una approfondita indagine conoscitiva del territorio di riferimento e contenenti le misure strutturali e non strutturali per la gestione del rischio alluvioni e la salvaguardia del territorio e dei beni. Introduzione del concetto di gestione del rischio residuo. Previsione nei Piani di interventi win win che integrano gli obiettivi della direttiva 2000/60/ CE e 2007/60/CE.

Più di due terzi dei comuni italiani rientrano in classi di rischio elevato o molto elevato di alluvioni e frane (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici) Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 141: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

332

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

È in progressiva crescita il numero di Comuni che si dotano di piani di emergenza per la gestione di scenari relativi a catastrofi naturali e antropiche.

È necessario stimolare il processo di elaborazione/aggiornamento dei piani di emergenza, favorendo, ove opportuno, pianificazioni di livello sovracomunale e per scenari multirischio

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

333

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

È in progressiva crescita il numero di Comuni che si dotano di piani di emergenza per la gestione di scenari relativi a catastrofi naturali e antropiche.

È necessario stimolare il processo di elaborazione/aggiornamento dei piani di emergenza, favorendo, ove opportuno, pianificazioni di livello sovracomunale e per scenari multirischio

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 142: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

334

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

È in progressiva crescita il numero di Comuni che si dotano di piani di emergenza per la gestione di scenari relativi a catastrofi naturali e antropiche.

È necessario stimolare il processo di elaborazione/aggiornamento dei piani di emergenza, favorendo, ove opportuno, pianificazioni di livello sovracomunale e per scenari multirischio

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 143: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

335

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

È in progressiva crescita il numero di Comuni che si dotano di piani di emergenza per la gestione di scenari relativi a catastrofi naturali e antropiche.

È necessario stimolare il processo di elaborazione/aggiornamento dei piani di emergenza, favorendo, ove opportuno, pianificazioni di livello sovracomunale e per scenari multirischio

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici). Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Sviluppare tecniche di mitigazione volte a contrastare l'impatto dell'isola di calore in città

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 144: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

336

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

n.a.

Quasi 3.000 comuni (su 8.100) sono soggetti a eventi sismici, tra cui 368 comuni a rischio elevato (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

337

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

n.a.

Quasi 3.000 comuni (su 8.100) sono soggetti a eventi sismici, tra cui 368 comuni a rischio elevato (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare elevati requisiti antisismici degli edifici e delle infrastrutture esistenti e di nuova costruzione, sia pubblici che privati. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 145: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

338

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

339

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 146: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

340

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici). Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 147: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

341

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

Realizzazione di campagne di formazione, informazione e sensibilizzazione condotte ai diversi livelli territoriali e di uno specifico geoportale (http://mappa.italiasicura.gov.it) contenente i dati relativi alle opere di mitigazione contro il dissesto idrogeologico già realizzate e in corso di realizzazione e ai livelli di pericolosità e di rischio idrogeologico del territorio

n.a. 1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Incrementare programmi e progetti di comunicazione e mediazione culturale per promuovere la sensibilizzazione e partecipazione dei residenti alla protezione e conservazione del patrimonio culturale e l'inclusione sociale Promuovere l'educazione e la cultura del paesaggio condividendo con il Consiglio d'Europa la Raccomandazione CM/Rec (2015) e la Risoluzione CM/Rec (20124)8 per diffondere la consapevolezza del diritto al paesaggio, persuasi che il paesaggio costituisca un elemento essenziale del benessere individuale e sociale, di cui tutti i cittadini, debbono sentirsi direttamente responsabili. In particolare con la messa a punto di azioni concrete volte al coinvolgimento delle scuole primarie. Promuovere azioni e programmi volti a garantire la partecipazione alla vita culturale dei cittadini, nel rispetto dei principi della Convenzione di Faro. OBIETTIVO TRASVERSALE: Realizzare modelli di governance innovativi, partecipati e inclusivi per la pianificazione, progettazione e gestione delle aree urbane e rurali.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

342

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di decessi e il numero di persone colpite e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale causate da calamità, comprese quelle legate all'acqua, con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 148: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

343

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

Le emissioni di PM 10 e PM 2,5 sono in diminuzione (poco più del 30% dal 1990 ad oggi) e la tendenza dovrebbe mantenersi anche negli anni a venire (-55% al 2030 rispetto al 1990 e -40% rispetto al 2005).

Valori registrati negli ultimi anni per il PM10 e il PM2,5 notevolmente superiori a quelli proposti dall'OMS come riferimento per la salute umana.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

344

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

Le emissioni di PM 10 e PM 2,5 sono in diminuzione (poco più del 30% dal 1990 ad oggi) e la tendenza dovrebbe mantenersi anche negli anni a venire (-55% al 2030 rispetto al 1990 e -40% rispetto al 2005).

Valori registrati negli ultimi anni per il PM10 e il PM2,5 notevolmente superiori a quelli proposti dall'OMS come riferimento per la salute umana.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Ridurre e gestire in modo efficace i possibili impatti sulla salute umana degli inquinanti atmosferici, con particolare attenzione al sistema dei trasporti e ai sistemi di condizionamento (riscaldamento e raffrescamento) del settore residenziale e dei servizi (per entrambe le Scelte)

Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

345

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

Le emissioni di PM 10 e PM 2,5 sono in diminuzione (poco più del 30% dal 1990 ad oggi) e la tendenza dovrebbe mantenersi anche negli anni a venire (-55% al 2030 rispetto al 1990 e -40% rispetto al 2005).

Valori registrati negli ultimi anni per il PM10 e il PM2,5 notevolmente superiori a quelli proposti dall'OMS come riferimento per la salute umana.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Ridurre e gestire in modo efficace i possibili impatti sulla salute umana degli inquinanti atmosferici, con particolare attenzione al sistema dei trasporti e ai sistemi di condizionamento (riscaldamento e raffrescamento) del settore residenziale e dei servizi (per entrambe le Scelte)

Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

346

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

n.a. n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità Obiettivo trasversale

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di aumento dell'efficienza energetica, della sostenibilità dei trasporti e della resilienza dei territori e delle comunità ai cambiamenti climatici.

Abbattere le emissioni climalteranti nei settori non-ETS

Page 149: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

347

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

Crescita della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+10% dal 2010 al 2014).

Criticità relative alle tempistiche di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa per la raccolta differenziata dei rifiuti (con il 45,2% di raccolta differenziata nel 2014 abbiamo raggiunto con sei anni di ritardo, l'obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 - 45% - mentre siamo molto distanti e in ritardo rispetto all'obiettivo del 65% richiesto entro il 2012).

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Azzerare il conferimento in discarica dei rifiuti, attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo. Incrementare la percentuale di rifiuti avviati al riciclaggio.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

348

11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti

Crescita della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+10% dal 2010 al 2014).

Criticità relative alle tempistiche di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa per la raccolta differenziata dei rifiuti (con il 45,2% di raccolta differenziata nel 2014 abbiamo raggiunto con sei anni di ritardo, l'obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 - 45% - mentre siamo molto distanti e in ritardo rispetto all'obiettivo del 65% richiesto entro il 2012).

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ridurre gli imballaggi e promuovere l'utilizzo di imballaggi riciclabili/biodegradabili.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

349

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Sviluppo di forme inclusive di agricoltura urbana ed orti sociali.

n.a. 1

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità e la qualità della vita degli ambienti urbani

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Incentivare forme di agricoltura urbana

Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni

350

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Sviluppo di forme inclusive di agricoltura urbana ed orti sociali.

n.a. 1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Pianeta

Aumentare la sostenibilità e la qualità della vita degli ambienti urbani

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Promuovere l'agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate

Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni

Page 150: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

351

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Diffusione della consapevolezza a livello nazionale dell'importanza delle infrastrutture verdi; presenza nella normativa nazionale di un canale preferenziale di finanziamento per gli interventi win win.

Nei territori comunali si evidenzia una scarsa presenza di aree verdi: in 92 città (su 116) la percentuale di verde pubblico sul totale della superficie comunale è inferiore al 5% (ISTAT). Nel periodo 2011-2014, la percentuale di verde urbano nei comuni capoluogo è rimasta sostanzialmente invariata, con solo alcuni lievi incrementi

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue

Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali

352

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Diffusione della consapevolezza a livello nazionale dell'importanza delle infrastrutture verdi; presenza nella normativa nazionale di un canale preferenziale di finanziamento per gli interventi win win.

Nei territori comunali si evidenzia una scarsa presenza di aree verdi: in 92 città (su 116) la percentuale di verde pubblico sul totale della superficie comunale è inferiore al 5% (ISTAT). Nel periodo 2011-2014, la percentuale di verde urbano nei comuni capoluogo è rimasta sostanzialmente invariata, con solo alcuni lievi incrementi

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Supportare la riqualificazione urbana sostenibile attraverso la realizzazione, il completamento e l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il risanamento, il restauro e la ristrutturazione edilizia e urbanistica del tessuto urbano e la realizzazione di spazi verdi pubblici sicuri

Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali

353

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Diffusione della consapevolezza a livello nazionale dell'importanza delle infrastrutture verdi; presenza nella normativa nazionale di un canale preferenziale di finanziamento per gli interventi win win.

Nei territori comunali si evidenzia una scarsa presenza di aree verdi: in 92 città (su 116) la percentuale di verde pubblico sul totale della superficie comunale è inferiore al 5% (ISTAT). Nel periodo 2011-2014, la percentuale di verde urbano nei comuni capoluogo è rimasta sostanzialmente invariata, con solo alcuni lievi incrementi

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare e promuovere il ripristino, la deframmentazione degli ecosistemi, la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi e favorire la continuità delle aree verdi urbane con le aree rurali e forestali limitrofe

Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

354

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili

Diffusione della consapevolezza a livello nazionale dell'importanza delle infrastrutture verdi; presenza nella normativa nazionale di un canale preferenziale di finanziamento per gli interventi win win.

Nei territori comunali si evidenzia una scarsa presenza di aree verdi: in 92 città (su 116) la percentuale di verde pubblico sul totale della superficie comunale è inferiore al 5% (ISTAT). Nel periodo 2011-2014, la percentuale di verde urbano nei comuni capoluogo è rimasta sostanzialmente invariata, con solo alcuni lievi incrementi

2 Consumo e produzione sostenibili

Pianeta Promuovere l'edilizia sostenibile

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare spazi verdi urbani collegati al sistema di infrastrutture verdi, considerando anche gli aspetti di sanità pubblica (limitare il rischio di esposizione a allergeni e pollini).

Assicurare elevate prestazioni ambientali e antisismiche di edifici, infrastrutture e spazi aperti

355

11.a Supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale

n.a. n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Incrementare la resilienza delle aree rurali, montane, costiere e interne anche in relazione al potenziamento delle sinergie con le aree “non interne” Creare misure atte a invertire la tendenza allo spopolamento nelle aree periferiche ed ultra-periferiche nonché l'abbandono dei terreni agricoli nelle aree montane e nelle fasce di cintura, con particolare riferimento al favorire la Zootecnia di montagna

Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia di territori e paesaggi

356

11.b Entro il 2020, aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all'inclusione, all'efficienza delle risorse, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

357

11.b Entro il 2020, aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all'inclusione, all'efficienza delle risorse, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

358

11.b Entro il 2020, aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all'inclusione, all'efficienza delle risorse, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

In Italia si adottano e attuano strategie per la riduzione del rischio di calamità in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”

n.a. 2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

359

11.b Entro il 2020, aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all'inclusione, all'efficienza delle risorse, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

Disponibilità di un Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio, predisposto di concerto tra la Struttura di Missione Contro il Rischio Idrogeologico, il MATMM, le Regioni e Province Autonome, le Autorità di Bacino/Distretto, l'ISPRA

n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici) Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

360

11.b Entro il 2020, aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all'inclusione, all'efficienza delle risorse, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030

Disponibilità di un Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio, predisposto di concerto tra la Struttura di Missione Contro il Rischio Idrogeologico, il MATMM, le Regioni e Province Autonome, le Autorità di Bacino/Distretto, l'ISPRA

n.a. 2 Consumo e produzione sostenibili

Pianeta Promuovere l'edilizia sostenibile

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare una maggiore efficacia nello sviluppo e nell'applicazione degli strumenti utili alla riduzione degli impatti generati dai rischi naturali.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

361

11.c Supportare i paesi meno sviluppati, anche con assistenza tecnica e finanziaria, nel costruire edifici sostenibili e resilienti utilizzando materiali locali

n.a. n.a. n.a.

362 11.0

"Milan Urban Food Policy Pact” siglato, ad EXPO, il 15 ottobre 2015 per sistemi alimentari locali, resilienti e sostenibili e per promuovere una cultura del cibo, vivere nel rispetto dei limiti posti dall'ambiente. Il Patto è volontario e rappresenta un mandato per i sindaci affinché lavorino sulle questioni della sostenibilità.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere una corretta alimentazione sia dal punto nutrizionale che qualitativo, garantendo controlli su tutta la filiera produttiva.

Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

363 11.0

Partecipazione dell'Italia al progetto Città Sane dell'OMS volto a promuovere la salute a punto centrale delle proprie politiche, dimostrando di non subire gli eventi e il progresso, ma di essere in grado di guidarli in funzione della promozione della qualità della vita dei cittadini. In Italia il progetto Città Sane è partito nel 1995 ed attualmente ne fanno parte 70 Comuni.

n.a. n.a. n.a. Persone n.a. Promuovere la salute e il benessere

n.a.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

12.Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

364

12.1 Attuare il Quadro Decennale di Programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi, con i paesi sviluppati alla guida, ma tenendo presenti anche lo sviluppo e le capacità dei paesi in via di sviluppo

La Legge 221 / 2015 prevede la predisposizione di un “Piano di azione nazionale per i modelli di produzione e consumo sostenibili“ (art.21).

Necessità di incidere in maniera significativa a livello culturale, sia sui cittadini che sui policy maker, di coordinare politiche intersettoriali affinché siano posti in primo piano obiettivi ambientali ed etico-sociali, di rafforzare la ricerca e perfezionare gli strumenti di calcolo degli impatti ambientali e sociali lungo il ciclo di vita

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare strumenti economici per le politiche di sostenibilità, anche attraverso politiche fiscali che spostino la tassazione dal lavoro alla tutela e gestione dell'ambiente e del paesaggio, anche mediante l'introduzione di aliquote IVA agevolate per eco-prodotti e crediti d'imposta per aziende eco-efficienti.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

365

12.1 Attuare il Quadro Decennale di Programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi, con i paesi sviluppati alla guida, ma tenendo presenti anche lo sviluppo e le capacità dei paesi in via di sviluppo

La legge 50/2016 (Codice appalti) prevede l'applicazione obbligatoria dei Criteri ambientali minimi (CAM) adottati ai sensi del Piano d'azione nazionale sul GPP (art.34).

Necessità di perfezionare i metodi per il calcolo e la comunicazione degli impatti ambientali lungo il ciclo di vita e di migliorare la capacità di gestione

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare strumenti economici per le politiche di sostenibilità, anche attraverso politiche fiscali che spostino la tassazione dal lavoro alla tutela e gestione dell'ambiente e del paesaggio, anche mediante l'introduzione di aliquote IVA agevolate per eco-prodotti e crediti d'imposta per aziende eco-efficienti.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

366

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'utilizzo efficiente delle risorse naturali

Incremento del disaccoppiamento assoluto del Consumo Materiale Interno dalla crescita del PIL.

Il miglioramento dell'efficienza di DMC pro capite e MF pro capite potrebbe essere dovuto alla congiuntura economica negativa e non ad un aumento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Prosperità

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare strumenti economici per le politiche di sostenibilità, anche attraverso politiche fiscali che spostino la tassazione dal lavoro alla tutela e gestione dell'ambiente e del paesaggio, anche mediante l'introduzione di aliquote IVA agevolate per eco-prodotti e crediti d'imposta per aziende eco-efficienti.

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

367

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'utilizzo efficiente delle risorse naturali

n.a. n.a. 1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Arrestare la perdita di biodiversità

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

368

12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto

Legge 166/2016 per la riduzione degli sprechi alimentari

Il valore economico dello spreco alimentare domestico italiano è stato nel 2014 pari a 8,1 miliardi di euro/anno.

2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ridurre lo spreco alimentare. Favorire modelli di approvvigionamento e consumo sostenibile (gruppi di acquisto solidale, network di piccola distribuzione a “Km 0”, ecc.)

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

369

12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto

Legge 166/2016 per la riduzione degli sprechi alimentari

Il valore economico dello spreco alimentare domestico italiano è stato nel 2014 pari a 8,1 miliardi di euro/anno.

2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Elaborare ulteriori definizioni dei criteri end of waste (in primis standard di qualità per il riciclo di rifiuti organici)

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

370

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente

Si registra la costante diminuzione di pesticidi per uso agricolo distribuiti sul territorio nazionale e la diminuzione della quantità di principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari

Alcune aree del territorio nazionale sono caratterizzate da sistemi agricoli intensivi con elevato apporto di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti)

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ridurre l'uso dei pesticidi nelle aree agricole ed i relativi impatti sulla salute umana e sull'ambiente, attuando le azioni previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.M. 22 gennaio 2014)

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

371

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente

L'Italia si è dotata di un Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22.01.2014) per attuare le disposizioni previste dalla direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi

L'Italia è l'unico SM dell'UE a non aver ancora ratificato la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POPs).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ridurre l'uso dei pesticidi nelle aree agricole ed i relativi impatti sulla salute umana e sull'ambiente, attuando le azioni previste dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.M. 22 gennaio 2014)

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

372

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente

L'Italia si è dotata di un Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22.01.2014) per attuare le disposizioni previste dalla direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi.

Alcune aree del territorio nazionale sono caratterizzate da sistemi agricoli intensivi con elevato apporto di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti)

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Raggiungere, mantenere e impedire il deterioramento del buono stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei, in conformità con gli obiettivi della Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE

Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

Page 158: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

373

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente

L'Italia si è dotata di un Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22.01.2014) per attuare le disposizioni previste dalla direttiva 2009/128/CE sull'uso sostenibile dei pesticidi.

Alcune aree del territorio nazionale sono caratterizzate da sistemi agricoli intensivi con elevato apporto di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti)

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Gestione sostenibile della risorsa idrica

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro

Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

374

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

Nell'ultimo decennio la produzione dei rifiuti urbani ha mostrato un andamento altalenante e un forte calo in coincidenza con la diminuzione dei consumi delle famiglie.

L'obiettivo di un tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani del 65% al 2012 è ancora molto distante dall'essere raggiunto a livello nazionale (45,2% di raccolta differenziata nel 2014).

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Facilitare gli sbocchi di mercato per i prodotti eco-efficienti, anche con azioni volte a promuovere network B2B e B2C improntati al riutilizzo/riciclo/eco-efficienza, con una particolare attenzione alla qualità ed alla tracciabilità dei prodotti riciclati. Incentivare l'innovazione tecnologica per l'incremento della produttività e le start-up orientate all'eco-efficienza, al riciclo ed al riuso. Incrementare la percentuale di rifiuti avviati al riciclaggio.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

375

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

Nell'ultimo decennio la produzione dei rifiuti urbani ha mostrato un andamento altalenante e un forte calo in coincidenza con la diminuzione dei consumi delle famiglie.

L'obiettivo di un tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani del 65% al 2012 è ancora molto distante dall'essere raggiunto a livello nazionale (45,2% di raccolta differenziata nel 2014).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare la disponibilità, la qualità e l'efficienza dei sistemi di gestione dei rifiuti, con particolare attenzione ai sistemi di raccolta differenziata e di riciclo.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

Page 159: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

376

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

Nell'ultimo decennio la produzione dei rifiuti urbani ha mostrato un andamento altalenante e un forte calo in coincidenza con la diminuzione dei consumi delle famiglie.

L'obiettivo di un tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani del 65% al 2012 è ancora molto distante dall'essere raggiunto a livello nazionale (45,2% di raccolta differenziata nel 2014).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare la disponibilità, la qualità e l'efficienza dei sistemi di gestione dei rifiuti, con particolare attenzione ai sistemi di raccolta differenziata e di riciclo nelle aree rurali, montane, costiere e interne.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

377

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

Riduzione della percentuale di rifiuti smaltiti in discarica (-15,5%).

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Facilitare gli sbocchi di mercato per i prodotti eco-efficienti, anche con azioni volte a promuovere network B2B e B2C improntati al riutilizzo/riciclo/eco-efficienza, con una particolare attenzione alla qualità ed alla tracciabilità dei prodotti riciclati. Incentivare l'innovazione tecnologica per l'incremento della produttività e le start-up orientate all'eco-efficienza, al riciclo ed al riuso. Incrementare la percentuale di rifiuti avviati al riciclaggio. Promuovere il riciclo dei i rifiuti da costruzione

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

378

12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali

L'Italia si è dotata di un piano nazionale in materia di responsabilità sociale di impresa nel 2012.

Scarsa integrazione del valore delle risorse naturali nella contabilità ambientale delle aziende, in modo da favorire l'assunzione di responsabilità delle imprese rispetto alle esternalità prodotte.

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sensibilizzare e promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo presso le imprese, la PA e i cittadini

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Rafforzare i sistemi di informazione e comunicazione istituzionale volti a promuovere comportamenti sostenibile, anche attraverso etichette ecologiche chiare e credibili Assicurare che il sistema della grande distribuzione organizzata attui programmi a sostegno della produzione e consumo sostenibili

Promuovere responsabilità sociale e ambientale nelle imprese e nelle amministrazioni

379

12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali

L'Italia si è dotata di un piano nazionale in materia di responsabilità sociale di impresa nel 2012.

Carenza di strumenti di controllo e di valorizzazione delle imprese che si dotano di certificazioni di tipo sociale

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare politiche aziendali che richiedano maggiori garanzie sull'approvvigionamento sostenibile delle materie prime

Promuovere responsabilità sociale e ambientale nelle imprese e nelle amministrazioni

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

380

12.7 Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali

Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (GPP)

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Rafforzare il ruolo dei contratti pubblici, appalti, concessioni, licenze, autorizzazioni, etc. pubblici, quali strumenti di politica per lo sviluppo sostenibile, integrando la dimensione ambientale con quella etico-sociale.

Promuovere responsabilità sociale e ambientale nelle imprese e nelle amministrazioni

381

12.8 Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura

n.a.

Grado di diffusione nelle scuole dell'educazione ambientale non ancora rilevato in maniera appropriata.

2 Consumo e produzione sostenibili

Vettori di sostenibilità

Sensibilizzare e promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo presso le imprese, la PA e i cittadini

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Promuovere la diffusione di pratiche e modelli di gestione sostenibile nelle aziende, nella P.A. e nel sistema scolastico. Promuovere l'applicazione di sistemi di certificazione ambientale (ad esempio, EMAS, ISO 14000, Ecolabel). Assicurare che il sistema scolastico favorisca consapevolezza e conoscenze atte a promuovere modelli di produzione e di consumo sostenibile. Rafforzare i sistemi di informazione e comunicazione istituzionale volti a fornire strumenti conoscitivi e pratici per permettere ai cittadini di compiere scelte informate, consapevoli e a promuovere comportamenti sostenibile, anche attraverso etichette ecologiche chiare e credibili.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

382

12.a Supportare i paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle loro capacità scientifiche e tecnologiche, per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibili

n.a.

Il sostegno ai Paesi in Via di Sviluppo per rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da andare verso modelli più sostenibili di consumo e di produzione è ancora limitato

n.a.

383

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

Esistenza di una strategia condivisa di sviluppo turistico sintetizzata nel Piano Strategico di sviluppo del Turismo in Italia 2017-2022 che, tra i suoi principi cardine include la sostenibilità

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare la creazione di un sistema di offerta turistica sostenibile e integrata, che valorizzi il patrimonio naturale e culturale, e incentivi l'inclusione e l'occupazione locale. Sostenere progetti integrati di mobilità sostenibile applicata la turismo.

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

384

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

Diffusione di certificazioni ambientali turistiche (Ecolabel per le strutture ricettive) e territoriali (Emas territoriale).

n.a. 3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere marchi ambientali (eco Label, ecc.) applicati alle strutture ricettive e turistiche

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

385

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

L'Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea.

Necessità di valorizzare dal punto di vista ambientale i disciplinari di produzione che stanno alla base delle certificazioni di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Supportare la diffusione del turismo sostenibile nelle aree urbane attraverso la valorizzazione delle risorse endogene e dell'identità dei territori, la diffusione della conoscenza e la promozione del capitale culturale, la creazione di sinergie con altre aree urbane a livello interregionale, transfrontaliero e transnazionale.

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

386

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

L'Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea.

Necessità di valorizzare dal punto di vista ambientale i disciplinari di produzione che stanno alla base delle certificazioni di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio naturale e culturale delle aree strategiche di attrazione per creare direttrici di sviluppo, anche attraverso la messa in rete di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, delle produzioni tradizionali

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

387

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

L'Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea.

Necessità di valorizzare dal punto di vista ambientale i disciplinari di produzione che stanno alla base delle certificazioni di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio)

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

388

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

L'Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea.

Necessità di valorizzare dal punto di vista ambientale i disciplinari di produzione che stanno alla base delle certificazioni di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea

3 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Promuovere sistemi agro-alimentari sostenibili

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Ottimizzare dal punto di vista ambientale le filiere nazionali a partire dalla valorizzazione delle produzioni locali

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

389

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Gli indicatori che stimano l'ampiezza del fenomeno dei sussidi ai combustibili fossili non sono ancora disponibili.

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Decarbonizzare l'economia

Introdurre meccanismi di tassazione ambientale che scoraggino l'utilizzo delle fonti fossili (a maggiore impatto ambientale), che favoriscano la produzione di energia da fonti rinnovabili nel pieno rispetto del principio “chi inquina paga” e che prevedano l'internalizzazione dei costi ambientali (esternalità negative), nel rispetto del principio di neutralità fiscale. Promuovere il trasferimento della pressione fiscale dalla risorsa lavoro alle risorse (materia ed energia) inquinanti.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

390

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Gli indicatori che stimano l'ampiezza del fenomeno dei sussidi ai combustibili fossili non sono ancora disponibili.

2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità Obiettivo trasversale

Decarbonizzare l'economia

Supportare l'armonizzazione delle politiche fiscali, finanziarie, ambientali e salariali su scala mondiale per garantire un sistema produttivo premiante e competitivo, in cui la concorrenza si basi sulla migliore qualità complessiva della produzione e non sul prezzo minore.

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

391

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Gli indicatori che stimano l'ampiezza del fenomeno dei sussidi ai combustibili fossili non sono ancora disponibili.

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità Obiettivo trasversale

Decarbonizzare l'economia

Incrementare l'uso di strumenti finalizzati a supportare i decisori politici nell'adottare misure a favore della decarbonizzazione

Massimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica (evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio)

Page 165: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

392

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Gli indicatori che stimano l'ampiezza del fenomeno dei sussidi ai combustibili fossili non sono ancora disponibili.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Prevedere compensazioni economiche o incentivi legati all'uso, negli edifici e/o nelle aree tutelati ai sensi della Parte II e III del D.lgs. 42/2004, di fonti rinnovabili con tecnologie più compatibili con la tutela, ma di minor rendimento energetico

Promuovere la fiscalità ambientale

393 12.0

Il Ministero dell'Ambiente, in stretto raccordo con il Ministero della Salute, partecipa al programma “SAICM” (Strategic Approach to International Chemicals Management – Approccio strategico alla gestione delle sostanze chimiche) in cui a livello internazionale sono delineate le azioni da intraprendere per la corretta gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti nell'ambito dei modelli di sviluppo sostenibile

Non sufficiente mobilitazione delle risorse per finanziare la gestione sostenibile delle sostanze chimiche e per adeguati incentivi ai paesi in via di sviluppo

n.a.

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

394 12.0

L'Italia ha recepito la normativa europea sul benessere animale e partecipa al progetto europeo per ridurre l'uso di farmaci in allevamento, garantendone la tracciabilità dalla produzione al consumo, e ridurre, così, l'antibiotico-resistenza.

n.a. n.a.

395 12.0

L'Italia si è dotata di un Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico (Marzo 2016) finalizzato allo sviluppo di un sistema di produzione agricola capace di generare esternalità ambientali, sociali ed economiche positive.

n.a. n.a. n.a. Prosperità n.a.

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

n.a.

Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera

396 12.0 n.a. n.a. n.a.

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Vettori di sostenibilità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Aumentare l'efficienza e la trasparenza della spesa pubblica minimizzando lo stock di debito pubblico e alleviando il carico fiscale su famiglie ed imprese.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

397

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Adozione di disposizioni volte a dare nuovo impulso al processo di programmazione e attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico e per l'adattamento ai cambiamenti climatici (Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatico; Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio).

Necessità di attuare politiche di rafforzamento della resilienza dei territori rispetto ai fenomeni meteorologici estremi, di messa in sicurezza delle città, di manutenzione del territorio e di riduzione del rischio.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

398

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Adozione di disposizioni volte a dare nuovo impulso al processo di programmazione e attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico e per l'adattamento ai cambiamenti climatici (Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatico; Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio).

Necessità di attuare politiche di rafforzamento della resilienza dei territori rispetto ai fenomeni meteorologici estremi, di messa in sicurezza delle città, di manutenzione del territorio e di riduzione del rischio.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

399

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Adozione di disposizioni volte a dare nuovo impulso al processo di programmazione e attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico e per l'adattamento ai cambiamenti climatici (Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatico; Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio).

Necessità di attuare politiche di rafforzamento della resilienza dei territori rispetto ai fenomeni meteorologici estremi, di messa in sicurezza delle città, di manutenzione del territorio e di riduzione del rischio.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 168: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

400

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Adozione di disposizioni volte a dare nuovo impulso al processo di programmazione e attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico e per l'adattamento ai cambiamenti climatici (Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche; Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatico; Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio).

Necessità di attuare politiche di rafforzamento della resilienza dei territori rispetto ai fenomeni meteorologici estremi, di messa in sicurezza delle città, di manutenzione del territorio e di riduzione del rischio.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici) Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

401

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Persone

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Promuovere la salute e il benessere

Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali , e risorse naturali e beni paesaggistici). Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture. Ridurre in modo significativo il numero di persone colpite da calamità disastri naturali/antropici.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

402

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Rafforzare la resilienza dei territori urbani/aree interne attraverso la realizzazione di interventi strutturali e non strutturali di mitigazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

403

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Promuovere la salute e il benessere

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

404

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Finanziare e promuovere ricerca ed innovazione

Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali , e risorse naturali e beni paesaggistici). Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture. Sviluppare tecniche di mitigazione volte a contrastare l'impatto dell'isola di calore in città.

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo

405

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

406

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

407

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 172: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

408

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

Riduzione del rischio di mortalità (circa 70%) e di coinvolgimento in evacuazioni (circa 40%) per frane e inondazioni nell'ultimo quinquennio rispetto ai 50 anni precedenti.

Generale riduzione della spesa ambientale regionale negli ultimi anni (solo Umbria e Campania fanno registrare nel 2012 una spesa in aumento).

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici). Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

409

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

A livello globale il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1880 ad oggi: in Italia si è registrata un'anomalia della temperatura media che risulta la più alta della serie storica di riferimento 1961-1990, pari ad un aumento di +1,57°C (superiore anche a quella globale sulla terraferma di +0,89°C).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Persone

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Promuovere la salute e il benessere

Minimizzare gli effetti dell'isola di calore urbano e rischi per la salute connessi, attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e la definizione di adeguati strumenti di pianificazione territoriale.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

410

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

A livello globale il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1880 ad oggi: in Italia si è registrata un'anomalia della temperatura media che risulta la più alta della serie storica di riferimento 1961-1990, pari ad un aumento di +1,57°C (superiore anche a quella globale sulla terraferma di +0,89°C).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Assicurare una appropriata ed efficace assistenza sanitaria a tutta la popolazione

Promuovere la salute e il benessere

Promuovere e rafforzare il sistema di informazione e comunicazione istituzionale per la popolazione sui temi della salute e degli stili di vita. Migliorare la sinergia tra le varie competenze territoriali per la predisposizione e attuazione dei sistemi di prevenzione, di intervento, di monitoraggio e verifica della qualità e dell'impatto. Rafforzare e rimodulare i sistemi sanitari al fine di prevenire e fronteggiare i rischi sanitari correlati al clima e le conseguenze degli eventi climatici estremi: diffondere sistemi di allerta rapida (early warning systems) ambientali e sanitari; formare gli operatori sanitari; migliorare la ricerca e la conoscenza sui fattori di rischio ambientali; migliorare la comunicazione del rischio.

Diminuire l'esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

411

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

A livello globale il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1880 ad oggi: in Italia si è registrata un'anomalia della temperatura media che risulta la più alta della serie storica di riferimento 1961-1990, pari ad un aumento di +1,57°C (superiore anche a quella globale sulla terraferma di +0,89°C).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi strutturali di mitigazione del rischio Rafforzare la resilienza dei territori urbani attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 174: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

412

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

A livello globale il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1880 ad oggi: in Italia si è registrata un'anomalia della temperatura media che risulta la più alta della serie storica di riferimento 1961-1990, pari ad un aumento di +1,57°C (superiore anche a quella globale sulla terraferma di +0,89°C).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Arginare e ridurre il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale naturale, rafforzando la resilienza dei territori costieri, rurali e montani, anche attraverso la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della popolazione, di monitoraggio e di allerta precoce. Rafforzare la resilienza delle comunità costiere, rurali, montane e interne attraverso la realizzazione di interventi non strutturali di mitigazione del rischio, con attività di pianificazione, informazione, formazione, esercitazione, monitoraggio, allerta precoce, ecc.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

413

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

A livello globale il 2014 è stato l'anno più caldo dal 1880 ad oggi: in Italia si è registrata un'anomalia della temperatura media che risulta la più alta della serie storica di riferimento 1961-1990, pari ad un aumento di +1,57°C (superiore anche a quella globale sulla terraferma di +0,89°C).

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Proteggere gli equilibri idrologici e idrogeologici dei bacini idrografici e della dinamica costiera, nonché gli equilibri morfodinamici degli ambienti costieri, rurali e montani dai fenomeni erosivi indotti da opere di trasformazione

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 175: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

414

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

n.a.

Nel 2014 le precipitazioni sono state superiori alla media climatologica del 13%. A livello regionale alcuni dati sono decisamente maggiori rispetto alla media: al Nord si registra un livello di piovosità del +36%, al Centro +12%, al Sud e nelle Isole -12% rispetto alla serie storica del 1961-1990.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Aumentare la resilienza e la capacità di adattamento dei territori ai cambiamenti climatici attraverso azioni di gestione sostenibile del capitale naturale e dei servizi ecosistemici. Dare attuazione al Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, anche con l'approvazione e adozione dei Piani di Assetto Idrogeologico Piani di Gestione del Rischio Alluvione. Investire sulla conoscenza delle conseguenze dei cambiamenti climatici e sul rilevamento dei dati per l'aggiornamento degli scenari climatici, la mappatura delle vulnerabilità e i costi/benefici delle misure di adattamento ai fini di definire strategie e politiche finalizzate a prevenire e ridurre i rischi (a persone, insediamenti residenziali e produttivi, reti infrastrutturali, e risorse naturali e beni paesaggistici). Realizzare strumenti tesi a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i diversi livelli decisionali e con la società civile nella definizione di strategie, politiche e strumenti di pianificazione efficaci per la protezione dagli effetti dei cambiamenti climatici. Migliorare la resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e ad erosione per innalzare i livelli di sicurezza della popolazione, per la mitigazione del rischio e il potenziamento della capacità di resistenza dell'ambiente edificato e delle infrastrutture Predisporre un sistema di allerta precoce e pronto intervento nel caso di eventi estremi e catastrofici anche attraverso la realizzazione di sistemi integrati di prevenzione multi rischio basati su meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce.

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

Page 176: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

415

13.2 Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

Le emissioni totali in atmosfera di gas serra, espresse in CO2 equivalente, a livello nazionale sono diminuite del 4.6% rispetto all'anno precedente e del 19.8% rispetto all'anno base (1990).

I dati preliminari 2015, pubblicati dall'ISPRA, mostrano un aumento delle emissioni totali di gas serra di circa il 2% rispetto al 2014, e in particolare le emissioni di CO2 del settore energetico sono aumentate del 3%.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale (12.2, 12.4, 13.2).

Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

416

13.2 Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

Le emissioni totali in atmosfera di gas serra, espresse in CO2 equivalente, a livello nazionale sono diminuite del 4.6% rispetto all'anno precedente e del 19.8% rispetto all'anno base (1990).

I dati preliminari 2015, pubblicati dall'ISPRA, mostrano un aumento delle emissioni totali di gas serra di circa il 2% rispetto al 2014, e in particolare le emissioni di CO2 del settore energetico sono aumentate del 3%.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Modernizzare i servizi esistenti e realizzare nuovi servizi per i residenti e gli utilizzatori delle città, ivi compresi gli interventi atti a garantire la gestione efficiente dell'energia e della mobilità sostenibile nelle aree urbane, in particolare attraverso il consolidamento del paradigma smart cities

Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

417

13.2 Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

Le emissioni totali in atmosfera di gas serra, espresse in CO2 equivalente, a livello nazionale sono diminuite del 4.6% rispetto all'anno precedente e del 19.8% rispetto all'anno base (1990).

I dati preliminari 2015, pubblicati dall'ISPRA, mostrano un aumento delle emissioni totali di gas serra di circa il 2% rispetto al 2014, e in particolare le emissioni di CO2 del settore energetico sono aumentate del 3%.

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Minimizzare gli effetti dell'isola di calore urbano e rischi per la salute connessi, attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e la definizione di adeguati strumenti di pianificazione territoriale (13.2).

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

418

13.2 Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

Le emissioni totali in atmosfera di gas serra, espresse in CO2 equivalente, a livello nazionale sono diminuite del 4.6% rispetto all'anno precedente e del 19.8% rispetto all'anno base (1990).

I dati preliminari 2015, pubblicati dall'ISPRA, mostrano un aumento delle emissioni totali di gas serra di circa il 2% rispetto al 2014, e in particolare le emissioni di CO2 del settore energetico sono aumentate del 3%.

2 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di aumento dell'efficienza energetica, della sostenibilità dei trasporti e della resilienza dei territori e delle comunità ai cambiamenti climatici. Favorire la contabilizzazione delle emissioni non sulla produzione ma sul consumo così da evitare o ridurre fenomeni di carbon leakage.

Abbattere le emissioni climalteranti nei settori non-ETS

419

13.3 Migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l'adattamento, la riduzione dell'impatto e l'allerta tempestiva

Buoni risultati delle iniziative di educazione ambientale intraprese (redazione di “Linee guida sull'Educazione Ambientale” da parte di MATTM e MIUR, Programmi e Attività del Sistema ISPRA-ARPA-APPAI)

n.a. 2 Clima, energia, decarbonizzazione

Vettori di sostenibilità

Prevenire i rischi e rafforzare le capacità di resilienza dei territori al cambiamento climatico

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

n.a.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

420

13.a Rendere effettivo l'impegno assunto dai partiti dei paesi sviluppati verso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che prevede la mobilizzazione – entro il 2020 – di 100 miliardi di dollari all'anno, provenienti da tutti i paesi aderenti all'impegno preso, da indirizzare ai bisogni dei paesi in via di sviluppo, in un contesto di azioni di mitigazione significative e di trasparenza nell'implementazione, e rendere pienamente operativo il prima possibile il Fondo Verde per il Clima attraverso la sua capitalizzazione

n.a. n.a. n.a.

421

13.b Promuovere meccanismi per aumentare la capacità effettiva di pianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con particolare attenzione a donne e giovani e alle comunità locali e marginali

n.a. n.a. n.a.

14.Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

422

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

L'Italia ha recepito la Direttiva 2008/56 (Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino) con D.lgs. n. 190, il 13 ottobre 2010, e mira a conseguire il buono stato ecologico dell'ambiente marino entro il 2020, attraverso l'elaborazione e l'attuazione di una specifica Strategia Nazionale. L'articolo 5 del D.lgs. n. 190 istituisce il Comitato Nazionale per la Strategia Marina, composto dai rappresentanti delle Amministrazioni Centrali e delle Regioni e Province Autonome, e individua il MATTM come Autorità Competente. Nell'ambito della Strategia nazionale, il DM 15 febbraio 2015 ha definito i Programmi di Monitoraggio in fase di attuazione. E' in corso di predisposizione il Programma di Misure che prenderà avvio entro il 31 dicembre 2016 e che prevede nuove misure per la componente biodiversità (Descrittore 1), le specie non indigene (Descrittore 2), per l'integrità dei fondali (Descrittore 6) e per i rifiuti marini (Descrittore 10)

Crescente pressione antropica; stato di conservazione della biodiversità marino costiera a rischio; mancanza di gestione sostenibile delle risorse marine.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets). Assicurare la piena attuazione della Strategia marina nazionale per raggiungere e mantenere un buono stato ambientale delle acque marine al fine di preservare la biodiversità (descrittore 1), la vitalità dei mari e degli oceani e di salvaguardarne il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

423

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

L'Italia ha recepito la Direttiva 2008/56 (Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino) con D.lgs. n. 190, il 13 ottobre 2010, e mira a conseguire il buono stato ecologico dell'ambiente marino entro il 2020, attraverso l'elaborazione e l'attuazione di una specifica Strategia Nazionale. L'articolo 5 del D.lgs. n. 190 istituisce il Comitato Nazionale per la Strategia Marina, composto dai rappresentanti delle Amministrazioni Centrali e delle Regioni e Province Autonome, e individua il MATTM come Autorità Competente. Nell'ambito della Strategia nazionale, il DM 15 febbraio 2015 ha definito i Programmi di Monitoraggio in fase di attuazione. E' in corso di predisposizione il Programma di Misure che prenderà avvio entro il 31 dicembre 2016 e che prevede nuove misure per la componente biodiversità (Descrittore 1), le specie non indigene (Descrittore 2), per l'integrità dei fondali (Descrittore 6) e per i rifiuti marini (Descrittore 10)

Crescente pressione antropica; stato di conservazione della biodiversità marino costiera a rischio; mancanza di gestione sostenibile delle risorse marine.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Garantire la realizzazione di sistemi preposti a ridurre gli impatti ambientali dell'urbanizzazione con particolare attenzione alle misure tese a minimizzare gli effetti dell'inquinamento sulle aree limitrofe (ad esempio, aree costiere e rurali).

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

424

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

L'Italia ha recepito la Direttiva 2008/56 (Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino) con D.lgs. n. 190, il 13 ottobre 2010, e mira a conseguire il buono stato ecologico dell'ambiente marino entro il 2020, attraverso l'elaborazione e l'attuazione di una specifica Strategia Nazionale. L'articolo 5 del D.lgs. n. 190 istituisce il Comitato Nazionale per la Strategia Marina, composto dai rappresentanti delle Amministrazioni Centrali e delle Regioni e Province Autonome, e individua il MATTM come Autorità Competente. Nell'ambito della Strategia nazionale, il DM 15 febbraio 2015 ha definito i Programmi di Monitoraggio in fase di attuazione. E' in corso di predisposizione il Programma di Misure che prenderà avvio entro il 31 dicembre 2016 e che prevede nuove misure per la componente biodiversità (Descrittore 1), le specie non indigene (Descrittore 2), per l'integrità dei fondali (Descrittore 6) e per i rifiuti marini (Descrittore 10)

Crescente pressione antropica; stato di conservazione della biodiversità marino costiera a rischio; mancanza di gestione sostenibile delle risorse marine.

3 Crescita blu del contesto marino

Pianeta Garantire la sostenibilità dell'acquacoltura

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Minimizzare i carichi di nutrienti e la concentrazione di contaminanti chimici nei corpi idrici e nell'ambiente marino, nonché la concentrazione di contaminanti nei pesci e nei prodotti della pesca

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

425

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare partecipa alla Strategia dell'Unione europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) che prevede un Pilastro per la tutela dell'Ambiente (Pilastro 3). Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in ambito G7, contribuisce alle attività finalizzate a contrastare i rifiuti marini, in particolare attraverso l'implementazione di uno specifico Piano d'Azione, anche in coordinamento con altri strumenti vigenti in ambito globale, unionale e regionale.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets). Assicurare la piena attuazione della Strategia marina nazionale per raggiungere e mantenere un buono stato ambientale delle acque marine al fine di preservare la biodiversità (descrittore 1), la vitalità dei mari e degli oceani e di salvaguardarne il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

426

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare partecipa alla Strategia dell'Unione europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) che prevede un Pilastro per la tutela dell'Ambiente (Pilastro 3). Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in ambito G7, contribuisce alle attività finalizzate a contrastare i rifiuti marini, in particolare attraverso l'implementazione di uno specifico Piano d'Azione, anche in coordinamento con altri strumenti vigenti in ambito globale, unionale e regionale.

n.a. 2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

n.a.

Abbattere la produzione di rifiuti, azzerare il conferimento in discarica e promuovere il mercato delle materie prime seconde

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

427

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Nell'ambito delle attività di implementazione dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO – International Maritime Organization), il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è autorità marittima competente per il Comitato per la Protezione dell'Ambiente Marino (MEPC - Marine Environment Protection Committee). In tale contesto, recentemente è stata adottata una road map per la riduzione delle emissioni di gas serra delle navi al 2020. Inoltre, sempre in ambito IMO, è in corso di ratifica la Convenzione Sulla Gestione Delle Acque Di Zavorra E Dei Sedimenti (Ballast Water Management Convention, Bwmc) che rappresenta uno strumento importante per la prevenzione della diffusione di specie indigene e patogene provenienti da altri ecosistemi marini, a causa delle attività commerciali svolte dalle navi e che possono rappresentare una grave minaccia per la biodiversità, con conseguenti impatti negativi sull'economia, il turismo e lo sfruttamento delle risorse alieutiche.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets). Assicurare la piena attuazione della Strategia marina nazionale per raggiungere e mantenere un buono stato ambientale delle acque marine al fine di preservare la biodiversità (descrittore 1), la vitalità dei mari e degli oceani e di salvaguardarne il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

Page 183: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

428

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Nell'ambito delle attività di implementazione dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO – International Maritime Organization), il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è autorità marittima competente per il Comitato per la Protezione dell'Ambiente Marino (MEPC - Marine Environment Protection Committee). In tale contesto, recentemente è stata adottata una road map per la riduzione delle emissioni di gas serra delle navi al 2020. Inoltre, sempre in ambito IMO, è in corso di ratifica la Convenzione Sulla Gestione Delle Acque Di Zavorra E Dei Sedimenti (Ballast Water Management Convention, Bwmc) che rappresenta uno strumento importante per la prevenzione della diffusione di specie indigene e patogene provenienti da altri ecosistemi marini, a causa delle attività commerciali svolte dalle navi e che possono rappresentare una grave minaccia per la biodiversità, con conseguenti impatti negativi sull'economia, il turismo e lo sfruttamento delle risorse alieutiche.

n.a. 1 Clima, energia, decarbonizzazione

Prosperità

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci

Decarbonizzare l'economia

Incrementare l'utilizzo di modalità di trasporto più efficienti sotto il profilo energetico e a minore impatto ambientale e il ricorso da parte degli utenti e degli operatori economici all'utilizzo della modalità su rotaia per gli spostamenti di lunga distanza di persone e merci.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

429

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. del 17 ottobre 2016, n. 201 è stata data attuazione alla direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (2014/89/UE). Gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione dello spazio marittimo saranno raggiunti attraverso lo strumento dei piani di gestione, essi dovranno individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine, presenti e futuri (quali ad es. pesca, acquacoltura, impianti di produzione energetica offshore, aree protette, zone di tutela biologica, rotte del trasporto marittimo, ecc.)

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

430

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. del 17 ottobre 2016, n. 201 è stata data attuazione alla direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (2014/89/UE). Gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione dello spazio marittimo saranno raggiunti attraverso lo strumento dei piani di gestione, essi dovranno individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine, presenti e futuri (quali ad es. pesca, acquacoltura, impianti di produzione energetica offshore, aree protette, zone di tutela biologica, rotte del trasporto marittimo, ecc.)

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3 Crescita blu del contesto marino

Pianeta Garantire la sostenibilità dell'acquacoltura

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Minimizzare i carichi di nutrienti e la concentrazione di contaminanti chimici nei corpi idrici e nell'ambiente marino, nonché la concentrazione di contaminanti nei pesci e nei prodotti della pesca

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

431

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. del 17 ottobre 2016, n. 201 è stata data attuazione alla direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (2014/89/UE). Gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione dello spazio marittimo saranno raggiunti attraverso lo strumento dei piani di gestione, essi dovranno individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine, presenti e futuri (quali ad es. pesca, acquacoltura, impianti di produzione energetica offshore, aree protette, zone di tutela biologica, rotte del trasporto marittimo, ecc.)

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

1

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Decarbonizzare l'economia

Migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse scarse ed inquinanti, attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche e pratiche industriali/commerciali orientate alla riduzione degli sprechi mediante una decarbonizzazione e dematerializzazione dell'economia.

Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci, eliminando i divari territoriali

432

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. del 17 ottobre 2016, n. 201 è stata data attuazione alla direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (2014/89/UE). Gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione dello spazio marittimo saranno raggiunti attraverso lo strumento dei piani di gestione, essi dovranno individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine, presenti e futuri (quali ad es. pesca, acquacoltura, impianti di produzione energetica offshore, aree protette, zone di tutela biologica, rotte del trasporto marittimo, ecc.)

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio).

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

433

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. del 17 ottobre 2016, n. 201 è stata data attuazione alla direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (2014/89/UE). Gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione dello spazio marittimo saranno raggiunti attraverso lo strumento dei piani di gestione, essi dovranno individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine, presenti e futuri (quali ad es. pesca, acquacoltura, impianti di produzione energetica offshore, aree protette, zone di tutela biologica, rotte del trasporto marittimo, ecc.)

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

2 Crescita blu del contesto marino

Prosperità Garantire la sostenibilità dell'acquacoltura

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Identificare criteri per la localizzazione e la gestione di spazi per l'acquacoltura nelle acque marine ed interne che garantiscano la tutela delle risorse naturali (in particolare la risorsa idrica), e delle aree protette (e del paesaggio…), attraverso la pianificazione integrata dello spazio marittimo, costiero, terrestre. Garantire il sostegno e la diffusione di sistemi di gestione ambientale (EMAS, ISO 14001, …) nonché dell'acquacoltura biologica (Reg. CE 710/2009, 889/2008, 843/2007)

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

434

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. 145/2015 è stata data attuazione alla Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e che modifica la direttiva 2004/35/CE. Con l'applicazione del decreto si renderà più coordinato ed efficiente il sistema dei controlli e della prevenzione e gestione dei rischi, anche ambientali, afferente agli impianti di estrazione di idrocarburi in mare.

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

1 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Supportare la sostenibilità dell'estrazione di idrocarburi nei fondali marini

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere tecnologie innovative per garantire migliori performance ambientali nel settore dell'estrazione degli idrocarburi liquidi e gassosi in mare Sviluppare la ricerca sui potenziali impatti ambientali, ma anche sulle attività turistiche e della pesca, che la prospezione, la ricerca e l'estrazione degli idrocarburi presenti nei fondali marini può generare sull'equilibrio dell'ecosistema marino, attraverso la predisposizione di una metodologia condivisa per l'elaborazione dell'analisi costi-benefici

Dematerializzare l'economia, migliorando l'efficienza dell'uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

435

14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l'inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive

Con il d.lgs. 145/2015 è stata data attuazione alla Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e che modifica la direttiva 2004/35/CE. Con l'applicazione del decreto si renderà più coordinato ed efficiente il sistema dei controlli e della prevenzione e gestione dei rischi, anche ambientali, afferente agli impianti di estrazione di idrocarburi in mare.

Le coste italiane (8.300 km) evidenziano impatti negativi derivanti dall'erosione marina e dalle attività antropiche (industria, urbanizzazione, turismo, pesca e acquacoltura, trasporti) che ne alterano le caratteristiche naturali (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

2 Crescita blu del contesto marino

Prosperità

Realizzare una strategia per una maggiore crescita ed occupazione nel turismo costiero e marittimo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Stimolare la performance e la competitività del sistema turistico attraverso la creazione di reti tra operatori e promuovendo la disponibilità e lo scambio di dati Accrescere le competenze degli operatori di settore e i processi innovativi nella offerta turistica (sempre più rilevante per la maggiore competizione internazionale tra le destinazioni turistiche Rafforzare la sostenibilità del sistema turistico, sia per quanto riguarda l'offerta sia la domanda. Promuovere un'offerta turistica di alta qualità, mediante valorizzazione del patrimonio archeologico, delle bellezze naturali dei fondali, delle attività enogastronomiche, degli sport acquatici, anche per ridurre la stagionalità del turismo marittimo

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

436

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia, nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversità prevede un'area d'azione specifica: Area Tematica n. 7, Ambiente marino, i cui obiettivi sono considerati prioritari anche nell'ambito della Revisione di Medio termine della Strategia nazionale per la Biodiversità del 2016.

Mancato recepimento del Protocollo Integrated Coastal Zone Management (ICZM) della Convenzione di Barcellona, fattore che contribuisce alla mancanza di governance integrata delle aree marino costiere

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne. Arrestare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi marini e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat

Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici

437

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia, nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversità prevede un'area d'azione specifica: Area Tematica n. 7, Ambiente marino, i cui obiettivi sono considerati prioritari anche nell'ambito della Revisione di Medio termine della Strategia nazionale per la Biodiversità del 2016.

Mancato recepimento del Protocollo Integrated Coastal Zone Management (ICZM) della Convenzione di Barcellona, fattore che contribuisce alla mancanza di governance integrata delle aree marino costiere

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere una fruizione turistica sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento alle aree protette, inclusi i siti della Rete Natura 2000 (turismo sostenibile.

Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

438

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia, nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversità prevede un'area d'azione specifica: Area Tematica n. 7, Ambiente marino, i cui obiettivi sono considerati prioritari anche nell'ambito della Revisione di Medio termine della Strategia nazionale per la Biodiversità del 2016.

Mancato recepimento del Protocollo Integrated Coastal Zone Management (ICZM) della Convenzione di Barcellona, fattore che contribuisce alla mancanza di governance integrata delle aree marino costiere

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

439

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia, nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversità prevede un'area d'azione specifica: Area Tematica n. 7, Ambiente marino, i cui obiettivi sono considerati prioritari anche nell'ambito della Revisione di Medio termine della Strategia nazionale per la Biodiversità del 2016.

Mancato recepimento del Protocollo Integrated Coastal Zone Management (ICZM) della Convenzione di Barcellona, fattore che contribuisce alla mancanza di governance integrata delle aree marino costiere

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Promuovere una fruizione turistica sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento alle aree protette, inclusi i siti della Rete Natura 2000 (turismo sostenibile.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

440

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia partecipa a livello europeo alla Common Implementation Strategy della Direttiva Strategia Marina, in particolare ai gruppi tecnici specifici, tra cui quelli sul rumore sottomarino e i rifiuti.

Insufficienza nella valutazione integrata dello stato di qualità complessivo degli ecosistemi marini.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 1 - Conoscenza comune

Migliorare la conoscenza sullo stato di conservazione e della biodiversità nazionale e promuovere la comunicazione Migliorare la conoscenza e garantire la conservazione e la gestione sostenibile di tutte le tipologie di ecosistemi naturali marini e dei relativi servizi eco sistemici. Contribuire al processo di mappatura e valutazione dello stato di conservazione degli ecosistemi e dei relativi servizi ecosistemici.

Migliorare la conoscenza sugli ecosistemi naturali e sui servizi ecosistemici Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

441

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia partecipa al Programma di Gestione delle Aree Costiere (CAMP - Coastal Area Management Programme), istituito nel 1989, che si inserisce nelle attività intraprese dalle Parti Contraenti della Convenzione di Barcellona. Tra i principali obiettivi del Progetto figura la sperimentazione della gestione integrata delle zone costiere (in attuazione sia del Protocollo GIZC della Convenzione di Barcellona, sia della Raccomandazione GIZC UE 2002) attraverso azioni volte a ridurre le criticità (quali l'erosione costiera, la perdita in biodiversità e l'inquinamento) e tese a una gestione sostenibile delle risorse naturali e alla conservazione degli habitat naturali. Il progetto CAMP mira, quindi, a identificare, adattare e testare strumenti di gestione sostenibile delle aree costiere e delle attività ad essa strettamente interconnesse

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

442

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia partecipa al Programma di Gestione delle Aree Costiere (CAMP - Coastal Area Management Programme), istituito nel 1989, che si inserisce nelle attività intraprese dalle Parti Contraenti della Convenzione di Barcellona. Tra i principali obiettivi del Progetto figura la sperimentazione della gestione integrata delle zone costiere (in attuazione sia del Protocollo GIZC della Convenzione di Barcellona, sia della Raccomandazione GIZC UE 2002) attraverso azioni volte a ridurre le criticità (quali l'erosione costiera, la perdita in biodiversità e l'inquinamento) e tese a una gestione sostenibile delle risorse naturali e alla conservazione degli habitat naturali. Il progetto CAMP mira, quindi, a identificare, adattare e testare strumenti di gestione sostenibile delle aree costiere e delle attività ad essa strettamente interconnesse

n.a. 3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere l'erosione costiera attraverso le strategie per la gestione integrata delle zone costiere.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

443

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

L'Italia ha istituito, ai sensi dell'articolo 1, della legge 8 febbraio 2006, n.61, la Zona di protezione ecologica (ZPE) del Mediterraneo nord-occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno, nel rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, fatta a Montego Bay il 10 dicembre 1982, a partire dal limite esterno del mare territoriale italiano, con esclusione dello stretto di Sicilia e fino ai limiti stabiliti dal decreto. Nella ZPE si applicano le norme dell'ordinamento italiano, del diritto dell'Unione europea e delle Convenzioni internazionali in vigore, di cui l'Italia è parte contraente ed in particolare quelle in materia di prevenzione e repressione di inquinamento in mare, protezione della biodiversità e degli ecosistemi marini, protezione del patrimonio culturale rinvenuto nei suoi fondali.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

444

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

Nell'ambito delle attività di implementazione della Convenzione di Barcellona, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha stipulato un Accordo bilaterale con l'UNEP/MAP, volto a rafforzare le azioni di tutela marino-costiera, in particolare nella regione mediterranea.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

Page 192: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

445

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

Nell'ambito delle attività di implementazione della Convenzione di Barcellona, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha stipulato un Accordo bilaterale con l'UNEP/MAP, volto a rafforzare le azioni di tutela marino-costiera, in particolare nella regione mediterranea.

n.a. 1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

446

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

Nell'ambito delle attività di implementazione della Convenzione di Barcellona, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha stipulato un Accordo bilaterale con l'UNEP/MAP, volto a rafforzare le azioni di tutela marino-costiera, in particolare nella regione mediterranea.

n.a. 1 Crescita blu del contesto marino

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di crescita blu del contesto marino.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

447

14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l'ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi

n.a. n.a. 1 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

448

14.3 Ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell'acidificazione degli oceani, anche attraverso una maggiore collaborazione scientifica su tutti i livelli

n.a. n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Monitorare gli effetti sull'ecosistema marino indotti dall'acidificazione degli oceani e prevedere e pianificare eventuali strategie e azioni per la prevenzione e la riduzione degli impatti

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

Page 193: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

449

14.4 Entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche, riportandole almeno a livelli che producano il massimo rendimento sostenibile, come determinato dalle loro caratteristiche biologiche

Il PO FEAMP prevede un obiettivo dedicato a garantire di un equilibrio tra la capacità di pesca e le possibilità di pesca disponibili. Nell'ambito di tale obiettivo sono state e verranno implementatele misure volte alla conservazione degli stock ittici.

Il 95% degli stock ittici è in sovra sfruttamento

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Potenziare la competitività nel settore della pesca e dell'acquacoltura incoraggiando l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore della pesca e nelle zone costiere.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

450

14.4 Entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche, riportandole almeno a livelli che producano il massimo rendimento sostenibile, come determinato dalle loro caratteristiche biologiche

Il PO FEAMP prevede un obiettivo dedicato a garantire di un equilibrio tra la capacità di pesca e le possibilità di pesca disponibili. Nell'ambito di tale obiettivo sono state e verranno implementatele misure volte alla conservazione degli stock ittici.

Il 95% degli stock ittici è in sovra sfruttamento

3 Risorse naturali e biodiversità

Prosperità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Assicurare un prelievo sostenibile delle risorse ittiche per garantire la conservazione e la tutela della biodiversità marina e dei relativi servizi ecosistemici.

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 194: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

451

14.4 Entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche, riportandole almeno a livelli che producano il massimo rendimento sostenibile, come determinato dalle loro caratteristiche biologiche

Il PO FEAMP prevede un obiettivo dedicato a garantire di un equilibrio tra la capacità di pesca e le possibilità di pesca disponibili. Nell'ambito di tale obiettivo sono state e verranno implementatele misure volte alla conservazione degli stock ittici.

Il 95% degli stock ittici è in sovra sfruttamento

2 Crescita blu del contesto marino

Prosperità Garantire la sostenibilità dell'acquacoltura

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Identificare criteri per la localizzazione e la gestione di spazi per l'acquacoltura nelle acque marine ed interne che garantiscano la tutela delle risorse naturali (in particolare la risorsa idrica), delle aree protette (e del paesaggio…), attraverso la pianificazione integrata dello spazio marittimo, costiero, terrestre Garantire l'implementazione dei sistemi di tracciabilità di tutte le importazioni, traslocazioni e spostamenti di specie non indigene in impianti di acquacoltura (Reg. 708/2007), nonché l'attivazione di adeguati sistemi di risposta delle Autorità Competenti in caso di segnalazione Garantire il sostegno e la diffusione di sistemi di gestione ambientale (EMAS, ISO 14001, …) nonché dell'acquacoltura biologica (Reg. CE 710/2009, 889/2008, 843/2007) Sviluppare la produttività e la competitività del settore acquicolo attraverso il ricorso a tecnologie di produzione a minimo impatto ambientale e l'adozione di sistemi perturbano ci chiusi (IMTA – acquacoltura integrata multi-trofica) Rafforzare i sistemi di tracciabilità ed etichettatura per i prodotti acquicoli integrando informazioni sugli impatti ambientali dell'intero ciclo di produzione

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

Page 195: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

452

14.4 Entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche, riportandole almeno a livelli che producano il massimo rendimento sostenibile, come determinato dalle loro caratteristiche biologiche

Il PO FEAMP prevede un obiettivo dedicato a garantire di un equilibrio tra la capacità di pesca e le possibilità di pesca disponibili. Nell'ambito di tale obiettivo sono state e verranno implementatele misure volte alla conservazione degli stock ittici.

Il 95% degli stock ittici è in sovra sfruttamento

2

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Promuovere il rispetto dei criteri di sostenibilità nel settore della pesca e acquacoltura privilegiando i processi che consentono di preservare la risorsa ambiente Assicurare un prelievo sostenibile delle risorse ittiche per garantire la conservazione e la tutela della biodiversità marina e dei relativi servizi ecosistemici

Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull'ambiente marino e costiero

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

453

14.5 Entro il 2020, preservare almeno il 10% delle aree costiere e marine, in conformità al diritto nazionale e internazionale e basandosi sulle informazioni scientifiche disponibili più accurate

L'Elenco Ufficiale delle Aree naturali Protette (EUAP) raccoglie tutte le aree naturali protette marine e terrestri ed è periodicamente aggiornato a cura del Ministero dell'Ambiente. Attualmente è in vigore il VI aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 (G.U. n. 125 del 31.05.2010). Secondo i dati del VI Aggiornamento le 27 aree, cui si aggiungono 2 parchi archeologici sommersi di Baia e Gaiola , la superficie protetta nazionale ufficialmente riconosciuta raggiunge i 2.853.034 ettari a mare e 658 km di coste di cui 2.557.447 ettari sono relativi al Santuario dei Mammiferi Marini.) .

Ancora insufficiente pianificazione e programmazione delle aree marine costiere per assicurare la conservazione delle risorse marine (eterogeneità degli enti gestori, insufficienza di risorse economiche, mancanza di risorse specifiche per il personale). Insufficiente individuazione siti N2000 a mare; insufficiente individuazione di misure di conservazione siti N2000 marini (designazione ZSC).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

454

14.5 Entro il 2020, preservare almeno il 10% delle aree costiere e marine, in conformità al diritto nazionale e internazionale e basandosi sulle informazioni scientifiche disponibili più accurate

L'Italia è Parte contraente dell'Accordo per la conservazione dei cetacei del mar Nero, mar Mediterraneo e Zona atlantica adiacente (ACCOBAMS), al quale contribuisce anche attraverso finanziamenti volontari, tra cui quello destinato al Progetto per il censimento dei cetacei nell'area dell'Accordo. Inoltre, insieme alla Francia e a Monaco è Parte contraente degli Accordi regionali RAMOGE e Pelagos.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.). Incrementare le misure di tutela e protezione e rafforzare la gestione integrata delle zone marine e costiere per tutelarne la biodiversità, la qualità ambientale e i relativi servizi ecosistemici e ridurre le pressioni e gli impatti provenienti dalle aree costiere e dalle aree interne.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

455

14.6 Entro il 2020, vietare quelle forme di sussidi alla pesca che contribuiscono a un eccesso di capacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e astenersi dal reintrodurre tali sussidi, riconoscendo che il trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo e per quelli meno sviluppati che sia appropriato ed efficace, dovrebbe essere parte integrante dei negoziati per i sussidi alla pesca dell'Organizzazione Mondiale del Commercio

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Insufficiente mobilitazione delle risorse finanziarie necessarie per la protezione e l'uso sostenibile della risorsa marina.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale.

Prevenire gli impatti sugli oceani e mantenere la vitalità dell'ambiente marino

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

456

14.6 Entro il 2020, vietare quelle forme di sussidi alla pesca che contribuiscono a un eccesso di capacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e astenersi dal reintrodurre tali sussidi, riconoscendo che il trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo e per quelli meno sviluppati che sia appropriato ed efficace, dovrebbe essere parte integrante dei negoziati per i sussidi alla pesca dell'Organizzazione Mondiale del Commercio

L'art. 68 della Legge 221/2015 istituisce presso il MATTM il Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

Insufficiente mobilitazione delle risorse finanziarie necessarie per la protezione e l'uso sostenibile della risorsa marina.

2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità

Sostenere processi produttivi improntati all'uso efficiente delle risorse e all'economia circolare

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare strumenti economici per le politiche di sostenibilità, anche attraverso politiche fiscali che spostino la tassazione dal lavoro alla tutela e gestione dell'ambiente e del paesaggio, anche mediante l'introduzione di aliquote IVA agevolate per eco-prodotti e crediti d'imposta per aziende eco-efficienti

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

457

14.7 Entro il 2030, aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell'acquacoltura e del turismo

n.a. n.a. n.a.

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

458

14.a Aumentare la conoscenza scientifica, sviluppare la capacità di ricerca e di trasmissione della tecnologia marina, tenendo in considerazione i criteri e le linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul Trasferimento di Tecnologia Marina, con lo scopo di migliorare la salute dell'oceano e di aumentare il contributo della biodiversità marina allo sviluppo dei paesi emergenti, in particolar modo dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati

n.a. n.a. n.a.

459

14.b Fornire l'accesso ai piccoli pescatori artigianali alle risorse e ai mercati marini

n.a. n.a. 3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Prosperità

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio)

Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l'intera filiera

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

460

14.c Potenziare la conservazione e l'utilizzo sostenibile degli oceani e delle loro risorse applicando il diritto internazionale, come riportato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, che fornisce il quadro legale per la conservazione e per l'utilizzo sostenibile degli oceani e delle loro risorse, come riferito nel paragrafo 158 de “Il futuro che vogliamo"

n.a. n.a. n.a.

15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

461

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

L'Italia è impegnata nell'attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB) per il periodo 2011-2020. La SNB è uno dei principali documenti nazionali di riferimento per l'attuazione dell'Obiettivo 15. La SNB prevede un modello di governance multilivello che include le amministrazioni centrali e regionali (Comitato Paritetico) il mondo scientifico (Osservatorio) gli stakeholder (Tavolo di Consultazione).

Insufficiente attività di vigilanza sul territorio per reati contro la fauna e la biodiversità in genere a seguito della riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato e della soppressione delle Province

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa. Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

462

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

L'Italia è impegnata nell'attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB) per il periodo 2011-2020. La SNB è uno dei principali documenti nazionali di riferimento per l'attuazione dell'Obiettivo 15. La SNB prevede un modello di governance multilivello che include le amministrazioni centrali e regionali (Comitato Paritetico) il mondo scientifico (Osservatorio) gli stakeholder (Tavolo di Consultazione).

Insufficiente attività di vigilanza sul territorio per reati contro la fauna e la biodiversità in genere a seguito della riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato e della soppressione delle Province

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa. Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue.

Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

463

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Insieme alla Rete Natura 2000, il sistema delle aree protette nazionali e regionali copre attualmente un'estensione di circa 9.474.343 ettari, interessando circa il 21% della superficie terrestre e il 19,1% della superficie marina (valore superiore rispetto alla soglia indicata nell'Aichi Target -T11- e in linea con i valori monitorati a livello europeo dall'Agenzia Europea per l'Ambiente).

n.a. 2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

464

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

Page 206: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

465

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Rafforzamento della governance nei Parchi nazionali (DPR 16 aprile 2013, n. 73 – Regolamento recante riordino degli Enti vigilati dal Ministero dell'Ambiente)

Inadeguata capacità di gestione dei siti Natura 2000.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

466

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

n.a.

Non sufficiente copertura finanziaria per l'attuazione delle misure di conservazione e del monitoraggio nei siti Natura 2000, anche legata ad uno scarso utilizzo dei Prioritized Action Framework (PAF) da parte delle Regioni.

2 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

467

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

n.a.

Non sufficiente copertura finanziaria per l'attuazione delle misure di conservazione e del monitoraggio nei siti Natura 2000, anche legata ad uno scarso utilizzo dei Prioritized Action Framework (PAF) da parte delle Regioni.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

468

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Progresso nella costruzione di un sistema di monitoraggio nazionale della biodiversità (Rapporti ex art 17 Direttiva 92/43/CEE ed ex art 12 Direttiva 147/2009/CE; liste rosse specie animali e vegetali; programma di monitoraggio nazionale sulle specie migratrici) Presenza della biodiversità italiana nella Rete ecologica europea Rete Natura 2000 (metodologia comune di gestione e monitoraggio dei siti)

Scarsa consapevolezza e conoscenza da parte delle amministrazioni locali e della popolazione delle opportunità legate alla Rete Natura 2000

1

Risorse naturali e biodiversità Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 1 - Conoscenza comune

Migliorare la conoscenza sullo stato di conservazione e della biodiversità nazionale e promuovere la comunicazione. Migliorare la conoscenza e garantire la conservazione e la gestione sostenibile di tutte le tipologie di ecosistemi naturali marini e dei relativi servizi ecosistemici. Contribuire al processo di mappatura e valutazione dello stato di conservazione degli ecosistemi e dei relativi servizi ecosistemici. Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici. Identificare, censire e registrare i paesaggi bio-culturali al fine della loro salvaguardia, gestione e valorizzazione. Assicurare mezzi e risorse tecniche e finanziarie adeguati per aumentare e rafforzare la ricerca e la conoscenza sulla tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali e sulla biodiversità, al fine di assicurare conservazione, tutela e gestione efficaci.

Migliorare la conoscenza sugli ecosistemi naturali e sui servizi ecosistemici Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e usi delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo

Page 209: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

469

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Progresso nella costruzione di un sistema di monitoraggio nazionale della biodiversità (Rapporti ex art 17 Direttiva 92/43/CEE ed ex art 12 Direttiva 147/2009/CE; liste rosse specie animali e vegetali; programma di monitoraggio nazionale sulle specie migratrici) Presenza della biodiversità italiana nella Rete ecologica europea Rete Natura 2000 (metodologia comune di gestione e monitoraggio dei siti)

Scarsa consapevolezza e conoscenza da parte delle amministrazioni locali e della popolazione delle opportunità legate alla Rete Natura 2000

1

Risorse naturali e biodiversità Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Assicurare mezzi e risorse tecniche e finanziarie adeguati per lo sviluppo e l'utilizzo costante nel tempo di sistemi osservativi integrati per il monitoraggio, al fine di garantire la trasparenza e la rendicontazione delle risorse utilizzate e la misurazione dell'efficacia delle politiche adottate. Promuovere iniziative volte al miglioramento della trasparenza, efficacia ed efficienza di VAS, VIA e valutazione di incidenza, come strumenti di prevenzione, minimizzazione e mitigazione degli impatti sul paesaggio, sugli habitat e sulle specie.

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

470

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Progresso nella costruzione di un sistema di monitoraggio nazionale della biodiversità (Rapporti ex art 17 Direttiva 92/43/CEE ed ex art 12 Direttiva 147/2009/CE; liste rosse specie animali e vegetali; programma di monitoraggio nazionale sulle specie migratrici) Presenza della biodiversità italiana nella Rete ecologica europea Rete Natura 2000 (metodologia comune di gestione e monitoraggio dei siti)

Scarsa consapevolezza e conoscenza da parte delle amministrazioni locali e della popolazione delle opportunità legate alla Rete Natura 2000

1

Risorse naturali e biodiversità Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

Incrementare programmi e progetti di comunicazione e mediazione culturale per promuovere la sensibilizzazione e partecipazione dei residenti alla protezione e conservazione del patrimonio culturale e l'inclusione sociale. Rafforzare la governance e i partenariati locali per assicurare il raggiungimento, in modo sinergico, degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalle Direttive Habitat e Uccelli, dalla Direttiva Quadro sulle Acque e dalla Strategia Marina

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

471

15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell'entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali

Progresso nella costruzione di un sistema di monitoraggio nazionale della biodiversità (Rapporti ex art 17 Direttiva 92/43/CEE ed ex art 12 Direttiva 147/2009/CE; liste rosse specie animali e vegetali; programma di monitoraggio nazionale sulle specie migratrici) Presenza della biodiversità italiana nella Rete ecologica europea Rete Natura 2000 (metodologia comune di gestione e monitoraggio dei siti)

Scarsa consapevolezza e conoscenza da parte delle amministrazioni locali e della popolazione delle opportunità legate alla Rete Natura 2000

1

Risorse naturali e biodiversità Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Incrementare programmi e progetti di comunicazione e mediazione culturale per promuovere la sensibilizzazione e partecipazione dei residenti alla protezione e conservazione del patrimonio culturale e l'inclusione sociale. Promuovere l'educazione e la cultura del paesaggio condividendo con il Consiglio d'Europa la Raccomandazione CM/Rec (2015) e la Risoluzione CM/Rec (20124)8 per diffondere la consapevolezza del diritto al paesaggio, persuasi che il paesaggio costituisca un elemento essenziale del benessere individuale e sociale, di cui tutti i cittadini, debbono sentirsi direttamente responsabili. In particolare con la messa a punto di azioni concrete volte al coinvolgimento delle scuole primarie. Promuovere azioni e programmi volti a garantire la partecipazione alla vita culturale dei cittadini, nel rispetto dei principi della Convenzione di Faro.

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

472

15.2 Entro il 2020, promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Rafforzare e promuovere la conservazione e la gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste e ripristinare le foreste degradate, in particolare ai fini della tutela della biodiversità, della lotta alla desertificazione e della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e del rischio incendi. (OBIETTIVO NON PRESENTE NEL DOCUMENTO PRELIMINARE) Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa.

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

Page 211: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

473

15.2 Entro il 2020, promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Rafforzare e promuovere la conservazione e la gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste e ripristinare le foreste degradate, in particolare ai fini della tutela della biodiversità, della lotta alla desertificazione e della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e del rischio incendi. (OBIETTIVO NON PRESENTE NEL DOCUMENTO PRELIMINARE: CANCELLATO DALLA CELLA, MA COMPAIONO ANCORA GLI STRUMENTI DI ATTUAZIONE) Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa.

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

474

15.2 Entro il 2020, promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare una gestione attenta ed efficiente delle superfici forestali al fine di prevenire e ridurre i fenomeni di abbandono e di degrado

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

475

15.2 Entro il 2020, promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento

Miglioramento della gestione delle aree forestali (ad esempio, applicazione di Piani di assestamento o di gestione a livello aziendale, superficie forestale certificata).

Si registra un alto rischio incendi: in media 7.000 incendi boschivi ogni anno (OCSE, 2013. Rapporto sulle performance ambientali - Italia).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Rafforzare e promuovere la conservazione e la gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste e ripristinare le foreste degradate, in particolare ai fini della tutela della biodiversità, della lotta alla desertificazione e della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e del rischio incendi. (OBIETTIVO NON PRESENTE NEL DOCUMENTO PRELIMINARE: CANCELLATO DALLA CELLA, MA COMPAIONO ANCORA GLI STRUMENTI DI ATTUAZIONE)

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

Page 212: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

476

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a.

Il contenuto in carbonio organico immagazzinato nei suoli italiani è in costante decrescita con forti ricadute sulla fertilità e la suscettibilità all'erosione. Ampie fasce del suolo nazionale sono al limite dei parametri internazionali di desertificazione. Il 21,3% dei suoli del territorio nazionale è a rischio di desertificazione (41,1% nel Centro e Sud Italia) • La degradazione del suolo avvenuta negli ultimi 40 anni ha provocato una diminuzione di circa il 30% della capacità di ritenzione idrica dei suoli italiani. (fonte CREA "Conservazione e fertilità del suolo, cambiamenti climatici e protezione del paesaggio")

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

477

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a.

Mancata o insufficiente considerazione dei fenomeni di degrado del territorio e del suolo e di desertificazione all'interno delle strategie, dei piani e dei programmi connessi.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche Aumentare la considerazione dei fenomeni di degrado del territorio e del suolo e di desertificazione all'interno delle strategie, dei piani e dei programmi.

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

478

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a.

Mancata o insufficiente considerazione dei fenomeni di degrado del territorio e del suolo e di desertificazione all'interno delle strategie, dei piani e dei programmi connessi.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Aumentare la sostenibilità, la resilienza e la qualità della vita degli ambienti e delle comunità urbane

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Garantire la realizzazione di sistemi preposti a ridurre gli impatti ambientali dell'urbanizzazione con particolare attenzione alle misure tese a minimizzare gli effetti dell'inquinamento sulle aree limitrofe (ad esempio, aree costiere e rurali

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

Page 213: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

479

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a.

Mancata o insufficiente considerazione dei fenomeni di degrado del territorio e del suolo e di desertificazione all'interno delle strategie, dei piani e dei programmi connessi.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Tutelare e valorizzare le specificità e i caratteri identitari dei territori e preservare le relazioni fisiche e visive tra insediamento e paesaggio, riducendo l'urban sprawl e il consumo di suolo mediante l'attuazione di misure per garantire la corretta pianificazione e gestione del territorio

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

480

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

L'Italia ha un Programma Nazionale di Lotta alla desertificazione (Del. CIPE 229/99), in ottemperanza agli obblighi della UNCCD, che ha portato avanti raggiungendo un incremento della conoscenza delle vulnerabilità del territorio e delle azioni necessarie alla sua riduzione in 11 delle 20 regioni italiane. Ha inoltre partecipato alla fase pilota del Progetto Land Degradation Neutrality Target Setting raggiungendo una prima individuazione delle aree con trend negativi. È in avvio la fase di definizione vera e propria dei target nazionali e della realizzazione delle azioni per il loro raggiungimento.

Criticità rispetto a lotta alla desertificazione, ripristino dei terreni degradati e del suolo (compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni) in quanto il Programma di Azione Nazionale – PAN è stato realizzato parzialmente e non è stato accompagnato da uno specifico Piano di interventi.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

481

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

Individuazione del degrado del territorio e del suolo e della lotta alla desertificazione tra gli elementi della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e inserimento delle relative misure nel piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti Climatici.

Mancato aggiornamento del PAN alla Strategia 2008 – 2018 della UNCCD e necessità di operare un aggiornamento a valle delle decisioni della COP 12.

3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da fonti fossili di energia

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Sviluppare sistemi di produzione, stoccaggio e distribuzione dell'energia di qualità, sostenibili, resilienti e sicuri, con particolare attenzione alla sostenibilità dei sistemi di produzione e consumo, all'uso efficiente delle risorse, all'adozione di tecnologie pulite e rispettose per l'ambiente e alla possibilità di accesso e uso equo per tutti

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

Page 214: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

482

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a.

La stima del suolo consumato in percentuale sulla superficie nazionale dal 1996 al 2015 è di +1,3%.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche

Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione

483

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a. Assenza di reti di monitoraggio complete per il territorio nazionale.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Assicurare mezzi e risorse tecniche e finanziarie adeguati per lo sviluppo e l'utilizzo costante nel tempo di sistemi osservativi integrati per il monitoraggio, al fine di garantire la trasparenza e la rendicontazione delle risorse utilizzate e la misurazione dell'efficacia delle politiche adottate

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

484

15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo

n.a. n.a. 1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e promuovere strategie e politiche per arrestare il consumo di suolo, il degrado del terreno e per garantire la disponibilità di risorse idriche

Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

Page 215: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

485

15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets.

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

486

15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa.

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

487

15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

488

15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile

Superficie forestale italiana e coefficiente di boscosità caratterizzati da un graduale e continuo incremento negli ultimi trent'anni.

La crescente superficie a bosco è sempre più soggetta a fenomeni di abbandono e quindi di degrado e la biodiversità degli ecosistemi forestali è soggetta a diverse forme di minaccia.

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali

Aumentare e promuovere il ripristino, la deframmentazione degli ecosistemi, la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi e favorire la continuità delle aree verdi urbane con le aree rurali e forestali limitrofe

Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l'abbandono e il degrado

Page 216: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

489

15.5 Intraprendere azioni efficaci ed immediate per ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della biodiversità e, entro il 2020, proteggere le specie a rischio di estinzione

n.a.

Delle 2807 specie animali valutate nella ricerca “Lo stato della Biodiversità in Italia: l'applicazione per il volume dell'approccio Sampled Red List e Red List Index" (Rondinini, C., Battistoni, A., Teofili, C. 2014), 596 sono a rischio di estinzione, pari al 21.2% del totale e al 25.4% se si escludono le specie DD (per le quali la valutazione è impossibile per mancanza di informazioni).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa. Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue.

Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici

Page 217: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

490

15.5 Intraprendere azioni efficaci ed immediate per ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della biodiversità e, entro il 2020, proteggere le specie a rischio di estinzione

n.a.

Stato di conservazione sfavorevole (inadeguato o cattivo) per circa la metà delle specie di interesse comunitario (50% per la flora, 51% per la fauna) e per oltre la metà degli habitat (678%) (3° Rapporto Nazionale Direttiva Habitat).

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Assicurare la piena attuazione degli obiettivi della Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'individuazione dei siti in ambiente marino, alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione a terra e a mare, all'attuazione efficace delle misure di conservazione, al raggiungimento dello stato di conservazione soddisfacente per habitat e specie e al ripristino e deframmentazione degli ecosistemi. Assicurare il raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla Diversità Biologica (Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, Aichi Biodiversity Targets. Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa. Aumentare e promuovere il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi, anche attraverso la realizzazione e il consolidamento di infrastrutture verdi che consentano la loro continuità fisica e funzionale nelle aree urbane, rurali e forestali contigue.

Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici

491

15.5 Intraprendere azioni efficaci ed immediate per ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della biodiversità e, entro il 2020, proteggere le specie a rischio di estinzione

n.a.

Insufficiente attività di vigilanza sul territorio per reati contro la fauna e la biodiversità in genere a seguito della riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato e della soppressione delle Province.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pace

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Assicurare la legalità e la giustizia

Incrementare la trasparenza, la responsabilità ed il rispetto della legalità in relazione ai temi ambientali, con particolare attenzione alla tutela delle risorse naturali e della biodiversità e dei servizi ecosistemici da essa offerti, a vari livelli e in tutti i settori

Intensificare la lotta alla criminalità

Page 218: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

492

15.5 Intraprendere azioni efficaci ed immediate per ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della biodiversità e, entro il 2020, proteggere le specie a rischio di estinzione

n.a.

Insufficiente attività di vigilanza sul territorio per reati contro la fauna e la biodiversità in genere a seguito della riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato e della soppressione delle Province.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Assicurare la legalità e la giustizia

Intensificare la lotta alla criminalità organizzata e alle organizzazioni terroristiche e rafforzare l'impegno per il contrasto ai reati ambientali (in particolare in materia di rifiuti e uso del suolo), al traffico di armi e al riciclaggio.

Intensificare la lotta alla criminalità

493

15.6 Promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale

L'Italia ha firmato il Protocollo di Nagoya (ABS) sull'Accesso alle Risorse Genetiche e l'equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo il 23 giugno 2011 e sta portando avanti numerose attività, anche in ambito legislativo, per la sua attuazione a livello nazionale. A tal proposito, il Ministero dell'Ambiente ha predisposto uno schema di disegno di legge, che ha per oggetto la ratifica ed esecuzione del Protocollo e l'adeguamento nell'ordinamento nazionale del Regolamento ABS UE n. 511/2014, attualmente in fase di consultazione interministeriale.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Ratifica ed attuazione nazionale del Protocollo del Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

Page 219: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

494

15.6 Promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale

L'Italia ha firmato il Protocollo di Nagoya (ABS) sull'Accesso alle Risorse Genetiche e l'equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo il 23 giugno 2011 e sta portando avanti numerose attività, anche in ambito legislativo, per la sua attuazione a livello nazionale. A tal proposito, il Ministero dell'Ambiente ha predisposto uno schema di disegno di legge, che ha per oggetto la ratifica ed esecuzione del Protocollo e l'adeguamento nell'ordinamento nazionale del Regolamento ABS UE n. 511/2014, attualmente in fase di consultazione interministeriale.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Ratifica ed attuazione nazionale del Protocollo del Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

495

15.6 Promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale

Con riguardo all'ABS (sull'Accesso alle Risorse Genetiche e l'Equa Condivisione dei Benefici), l'Italia ha partecipato ai negoziati in ambito comunitario finalizzati alla definizione del Regolamento ABS (UE) n. 511/2014, di implementazione in ambito UE del Protocollo di Nagoya, e del regolamento (UE) di esecuzione 2015/1866 che stabilisce le norme dettagliate per l'attuazione del Regolamento 511/2014.

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Ratifica ed attuazione nazionale del Protocollo del Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche

Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

496

15.7 Agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e fauna e combattere il commercio illegale di specie selvatiche

La Legge n. 150/92 in Italia ha introdotto un regime di controlli e sanzionatorio per la corretta applicazione della Convenzione di Washington (CITES - Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) e del Reg (CE) n. 338/97. Inoltre, la UE, Italia compresa quindi, ha adottato il Piano d'azione per la lotta al commercio illegale di specie selvatiche che prevede una serie di azioni a contrasto del bracconaggio e della distruzione degli habitat. L'Italia ha sottoscritto la Conferenza di Londra nel febbraio 2014 che si propone l'eradicazione del commercio illegale di prodotti derivanti da specie selvatiche e di assicurarne deterrenti e leggi per la lotta al bracconaggio (potenziando le attività di controllo e lo sviluppo di mezzi di sussistenza sostenibili)

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Applicare la Convenzione di Washington per migliorare l'efficacia delle strategie, politiche e azioni relative al commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES) per porre fine al bracconaggio e al traffico illegale di specie protette di flora e fauna

Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici

497

15.8 Entro il 2020, introdurre misure per prevenire l'introduzione di specie diverse ed invasive nonché ridurre in maniera sostanziale il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e acquatici e controllare o debellare le specie prioritarie

Buona conoscenza scientifica sulle problematiche legate alle specie esotiche invasive

Il numero di specie alloctone in Italia è in progressivo e costante aumento (al 2013, 2700 specie aliene censite)

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Garantire la completa attuazione del Regolamento (UE) n. 1143 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. Attuare efficacemente il Regolamento UE 1143/2014 recante disposizioni volte prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive e per l'eradicazione e il controllo delle specie esotiche invasive di rilevanza comunitaria, considerando anche gli aspetti di sanità pubblica relativi alle malattie trasmesse da vettori

Arrestare la diffusione delle specie esotiche invasive

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

498

15.8 Entro il 2020, introdurre misure per prevenire l'introduzione di specie diverse ed invasive nonché ridurre in maniera sostanziale il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e acquatici e controllare o debellare le specie prioritarie

Buona conoscenza scientifica sulle problematiche legate alle specie esotiche invasive

Ritardo normativo ed amministrativo nelle azioni di prevenzione, intervento rapido e contrasto alle specie esotiche invasive.

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Garantire la completa attuazione del Regolamento (UE) n. 1143 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. Attuare efficacemente il Regolamento UE 1143/2014 recante disposizioni volte prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive e per l'eradicazione e il controllo delle specie esotiche invasive di rilevanza comunitaria, considerando anche gli aspetti di sanità pubblica relativi alle malattie trasmesse da vettori

Arrestare la diffusione delle specie esotiche invasive

499

15.8 Entro il 2020, introdurre misure per prevenire l'introduzione di specie diverse ed invasive nonché ridurre in maniera sostanziale il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e acquatici e controllare o debellare le specie prioritarie

Buona conoscenza scientifica sulle problematiche legate alle specie esotiche invasive

Scarsa comprensione da parte dell'opinione pubblica dell'importanza di intervento rapido ed efficace per l'eradicazione di specie esotiche invasive

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 4 - Comunicazione, sensibilizzazione, educazione

Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici

Promuovere la cultura della sostenibilità e la centralità dell'educazione allo sviluppo sostenibile

500

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2016 la Revisione di Medio termine della SNB ha considerato che gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e l'Agenda 2030 rappresentano una nuova opportunità per integrare la biodiversità e i suoi valori nelle politiche nazionali e raggiungere più incisivamente gli Aichi Target della CBD .

Difficoltà nel raggiungere il mainstreaming della biodiversità nelle politiche settoriali al fine di garantire la conservazione, il ripristino e l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce e dei loro servizi ecosistemici

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.).

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 222: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

501

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2016 la Revisione di Medio termine della SNB ha considerato che gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e l'Agenda 2030 rappresentano una nuova opportunità per integrare la biodiversità e i suoi valori nelle politiche nazionali e raggiungere più incisivamente gli Aichi Target della CBD .

Difficoltà nel raggiungere il mainstreaming della biodiversità nelle politiche settoriali al fine di garantire la conservazione, il ripristino e l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce e dei loro servizi ecosistemici

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale. Incrementare il contributo dell'agricoltura e della silvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità. Promuovere una fruizione turistica sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento alle aree protette, inclusi i siti della Rete Natura 2000 (turismo sostenibile). Promuovere un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, attraverso l'attuazione dei principi della stessa in tutti i servizi. Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale. Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura con particolare riguardo alla salvaguardia, al ripristino e al miglioramento della biodiversità nelle aree agricole Natura 2000 e nelle aree protette compreso il paesaggio rurale. Consentire produzione agricole biologiche in grado di garantire esternalità positive per l'ambiente. Promuovere una politica marittima integrata, che favorisca lo sviluppo di sinergie e di politiche coordinate per i settori della pesca e dell'acquacoltura.M395

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 223: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

502

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2016 la Revisione di Medio termine della SNB ha considerato che gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e l'Agenda 2030 rappresentano una nuova opportunità per integrare la biodiversità e i suoi valori nelle politiche nazionali e raggiungere più incisivamente gli Aichi Target della CBD .

Difficoltà nel raggiungere il mainstreaming della biodiversità nelle politiche settoriali al fine di garantire la conservazione, il ripristino e l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce e dei loro servizi ecosistemici

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Arrestare la perdita di biodiversità

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio). Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

503

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2016 la Revisione di Medio termine della SNB ha considerato che gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e l'Agenda 2030 rappresentano una nuova opportunità per integrare la biodiversità e i suoi valori nelle politiche nazionali e raggiungere più incisivamente gli Aichi Target della CBD .

Difficoltà nel raggiungere il mainstreaming della biodiversità nelle politiche settoriali al fine di garantire la conservazione, il ripristino e l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce e dei loro servizi ecosistemici

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

504

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2014 è stata approvata la Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale, che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di investimenti di sinergia tra Capitale Naturale e Culturale anche al fine di generare benefici economici. La Legge 221/2015 ha istituito, presso il MATTM, il Comitato per il capitale naturale (art. 67) e delega il Governo per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali (art. 70).

Scarsa integrazione del valore dei servizi ecosistemici e del Capitale Naturale nella pianificazione nazionale e locale. Bassa diffusione e applicazione nazionale e locale degli strumenti di contabilità ambientale

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.).

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 224: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

505

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2014 è stata approvata la Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale, che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di investimenti di sinergia tra Capitale Naturale e Culturale anche al fine di generare benefici economici. La Legge 221/2015 ha istituito, presso il MATTM, il Comitato per il capitale naturale (art. 67) e delega il Governo per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali (art. 70).

Scarsa integrazione del valore dei servizi ecosistemici e del Capitale Naturale nella pianificazione nazionale e locale. Bassa diffusione e applicazione nazionale e locale degli strumenti di contabilità ambientale

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale. Incrementare il contributo dell'agricoltura e della silvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità. Promuovere una fruizione turistica sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento alle aree protette, inclusi i siti della Rete Natura 2000 (turismo sostenibile). Promuovere un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, attraverso l'attuazione dei principi della stessa in tutti i servizi. Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale. Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura con particolare riguardo alla salvaguardia, al ripristino e al miglioramento della biodiversità nelle aree agricole Natura 2000 e nelle aree protette compreso il paesaggio rurale. Consentire produzione agricole biologiche in grado di garantire esternalità positive per l'ambiente. Promuovere una politica marittima integrata, che favorisca lo sviluppo di sinergie e di politiche coordinate per i settori della pesca e dell'acquacoltura.M395

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 225: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

506

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2014 è stata approvata la Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale, che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di investimenti di sinergia tra Capitale Naturale e Culturale anche al fine di generare benefici economici. La Legge 221/2015 ha istituito, presso il MATTM, il Comitato per il capitale naturale (art. 67) e delega il Governo per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali (art. 70).

Scarsa integrazione del valore dei servizi ecosistemici e del Capitale Naturale nella pianificazione nazionale e locale. Bassa diffusione e applicazione nazionale e locale degli strumenti di contabilità ambientale

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Arrestare la perdita di biodiversità

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio). Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

507

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Nel 2014 è stata approvata la Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale, che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di investimenti di sinergia tra Capitale Naturale e Culturale anche al fine di generare benefici economici. La Legge 221/2015 ha istituito, presso il MATTM, il Comitato per il capitale naturale (art. 67) e delega il Governo per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali (art. 70).

Scarsa integrazione del valore dei servizi ecosistemici e del Capitale Naturale nella pianificazione nazionale e locale. Bassa diffusione e applicazione nazionale e locale degli strumenti di contabilità ambientale

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

508

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Revisione di medio termine della Strategia Europea per Biodiversità e maggiore consapevolezza internazionale sull'obiettivo di Mainstreaming della biodiversità nelle politiche di settore

Non sufficiente integrazione degli obiettivi di conservazione, di gestione sostenibile e di ripristino della biodiversità nelle politiche e programmi di settore

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare e rafforzare l'efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette terresti e marine ai fini della tutela e conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, della diffusione della conoscenza e dell'aumento della consapevolezza su questi temi e dalla integrazione con altre strategie e politiche di settore (es. turismo, agricoltura, pesca, ecc.).

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 226: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

509

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Revisione di medio termine della Strategia Europea per Biodiversità e maggiore consapevolezza internazionale sull'obiettivo di Mainstreaming della biodiversità nelle politiche di settore

Non sufficiente integrazione degli obiettivi di conservazione, di gestione sostenibile e di ripristino della biodiversità nelle politiche e programmi di settore

3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale. Incrementare il contributo dell'agricoltura e della silvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità. Promuovere una fruizione turistica sostenibile delle risorse naturali, con particolare riferimento alle aree protette, inclusi i siti della Rete Natura 2000 (turismo sostenibile). Promuovere un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, attraverso l'attuazione dei principi della stessa in tutti i servizi. Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale. Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura con particolare riguardo alla salvaguardia, al ripristino e al miglioramento della biodiversità nelle aree agricole Natura 2000 e nelle aree protette compreso il paesaggio rurale. Consentire produzione agricole biologiche in grado di garantire esternalità positive per l'ambiente. Promuovere una politica marittima integrata, che favorisca lo sviluppo di sinergie e di politiche coordinate per i settori della pesca e dell'acquacoltura. M395

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

Page 227: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

510

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Revisione di medio termine della Strategia Europea per Biodiversità e maggiore consapevolezza internazionale sull'obiettivo di Mainstreaming della biodiversità nelle politiche di settore

Non sufficiente integrazione degli obiettivi di conservazione, di gestione sostenibile e di ripristino della biodiversità nelle politiche e programmi di settore

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Promuovere il potenziale, lo sviluppo e la resilienza delle aree e delle comunità rurali, montane, costiere e delle aree interne

Arrestare la perdita di biodiversità

Sostenere l'aumento del benessere e la qualità della vita della popolazione locale attraverso adeguate misure per garantire l'aumento dell'occupazione e del reddito, il rafforzamento dei fattori di sviluppo locale (ad es. valorizzazione dell'agricoltura e della pesca sostenibili, dei sistemi agro-alimentari, del consumo e della produzione sostenibili, del turismo sostenibile, della manutenzione diffusa del territorio). Promuovere l'agricoltura sostenibile e lo sviluppo di comunità rurali sostenibili, migliorando l'integrazione tra politiche agricole, politiche del paesaggio e politiche ambientali, con particolare riferimento al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, assicurando al contempo la permanenza dei valori storico-identitari dei paesaggi rurali.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

511

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Revisione di medio termine della Strategia Europea per Biodiversità e maggiore consapevolezza internazionale sull'obiettivo di Mainstreaming della biodiversità nelle politiche di settore

Non sufficiente integrazione degli obiettivi di conservazione, di gestione sostenibile e di ripristino della biodiversità nelle politiche e programmi di settore

3

Comunità urbane e rurali sostenibili, paesaggio e beni culturali

Pianeta

Conservare, tutelare e valorizzare il paesaggio e i beni culturali

Arrestare la perdita di biodiversità

Promuovere e incentivare la riqualificazione ecologica, del territorio, nonché la riqualificazione paesaggistica, urbana e architettonica dei tessuti e del patrimonio edilizio.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

512

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

n.a. n.a. 3 Clima, energia, decarbonizzazione

Pianeta

Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza dei territori e delle comunità al cambiamento climatico

Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali

Rafforzare e promuovere una gestione sostenibile ed efficiente delle aree montane, forestali e collinari, con particolare attenzione alla sostenibilità e all'integrazione tra politiche agricole e politiche ambientali e paesaggistiche.

Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

513

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Progressi nel processo di adesione alla Certificazione Europea Turismo Sostenibile (CETS) delle aree naturali Protette

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

514

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Progressi nel processo di adesione alla Certificazione Europea Turismo Sostenibile (CETS) delle aree naturali Protette

n.a. 3 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'integrazione del valore degli ecosistemi e della biodiversità nella pianificazione nazionale e locale e nella contabilità nazionale.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

515

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Progressi nel processo di adesione alla Certificazione Europea Turismo Sostenibile (CETS) delle aree naturali Protette

n.a. 2 Consumo e produzione sostenibili

Prosperità Promuovere il turismo sostenibile

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Incentivare la creazione di un sistema di offerta turistica sostenibile e integrata, che valorizzi il patrimonio naturale e culturale, e incentivi l'inclusione e l'occupazione locale. Sviluppare sistemi di accoglienza diffusa

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

516

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Progressi nel processo di adesione alla Certificazione Europea Turismo Sostenibile (CETS) delle aree naturali Protette

n.a. 2

Crescita e occupazione sostenibile, società della conoscenza

Prosperità

Incrementare l'efficienza del sistema produttivo

Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo

Promuovere le diverse forme di green economy a bassa intensità di risorse, distintive del “Made In Italy” e potenziale volano di sviluppo (ad es.: produzione agricola a forte vocazione territoriale, capitale culturale e naturale, conoscenza degli usi e costumi tradizionali delle aree interne, turismo sostenibile ed eco-turismo, sistemi di pesca sostenibili).

Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

517

15.9 Entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà

Il MATTM partecipa al programma avviato dalla commissione DG Ambiente Europea per la Mappatura e la Valutazione degli Ecosistemi e dei loro Servizi (MAES).

n.a. 1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

Migliorare la conoscenza sullo stato di conservazione e della biodiversità nazionale e promuovere la comunicazione. Rafforzare le azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale aumentando la conoscenza e consapevolezza del valore della biodiversità e dei suoi servizi ecosistemici.

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

518

15.a Mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi

n.a.

Non sufficiente mobilitazione delle risorse per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire adeguati incentivi ai paesi in via di sviluppo.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

519

15.a Mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi

n.a.

Non sufficiente mobilitazione delle risorse per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire adeguati incentivi ai paesi in via di sviluppo.

1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Obiettivo trasversale

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di conservazione, tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e dei servizi ecosistemici, prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e di altre tipologie di rischio.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

520

15.a Mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi

n.a.

Non sufficiente mobilitazione delle risorse per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire adeguati incentivi ai paesi in via di sviluppo.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale. Obiettivo trasversale: Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di conservazione, tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e dei servizi ecosistemici, prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e di altre tipologie di rischio. Assicurare mezzi e risorse tecniche e finanziarie adeguati per aumentare e rafforzare la ricerca e la conoscenza sulla tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali e sulla biodiversità, al fine di assicurare conservazione, tutela e gestione efficaci

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

521

15.b Mobilitare risorse significative da ogni fonte e a tutti i livelli per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire incentivi adeguati ai paesi in via di sviluppo perché possano migliorare tale gestione e per la conservazione e la riforestazione

n.a. conoscenza comune 1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta

Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

522

15.b Mobilitare risorse significative da ogni fonte e a tutti i livelli per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire incentivi adeguati ai paesi in via di sviluppo perché possano migliorare tale gestione e per la conservazione e la riforestazione

n.a. conoscenza comune 1 Risorse naturali e biodiversità

Pianeta Obiettivo trasversale

Arrestare la perdita di biodiversità

Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di conservazione, tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e dei servizi ecosistemici, prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e di altre tipologie di rischio.

Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione

523

15.b Mobilitare risorse significative da ogni fonte e a tutti i livelli per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire incentivi adeguati ai paesi in via di sviluppo perché possano migliorare tale gestione e per la conservazione e la riforestazione

n.a.

Non sufficiente mobilitazione delle risorse finanziarie necessarie per conservare e usare in modo sostenibile biodiversità ed ecosistemi.

1 Risorse naturali e biodiversità

Vettori di sostenibilità

Conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità Mainstreaming dei servizi ecosistemici e della biodiversità nelle politiche di settore

Vettore 5 - Efficienza della pubblica amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche

Migliorare l'efficacia nella mobilitazione delle risorse per finanziare la conservazione e gestione sostenibile delle risorse naturali terrestri e marine, nell'ambito della cooperazione internazionale. Ob. trasversale: Migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'uso delle risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi di conservazione, tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali, della biodiversità e dei servizi ecosistemici, prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico e di altre tipologie di rischio.

Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

524

15.c Rafforzare il sostegno globale per combattere il bracconaggio e il traffico illegale delle specie protette, anche incrementando la capacità delle comunità locali ad utilizzare mezzi di sussistenza sostenibili

n.a. n.a. n.a.

16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l'accesso alla giustizia, e creare istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli

525

16.1 Ridurre ovunque e in maniera significativa tutte le forme di violenza e il tasso di mortalità ad esse correlato

Andamento decrescente del tasso degli omicidi volontari consumati.

Aumento del tasso di omicidi consumati nei confronti delle donne: se nel 2009 le vittime di sesso femminile rappresentavano il 29% delle persone uccise, nel 2013 tale percentuale raggiunge il 36% e nel 2014 il 31% (il 70% delle donne nel 2013 è stato ucciso in ambito familiare/affettivo).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Fornire adeguati servizi per la prevenzione della violenza sulle donne e l'assistenza in caso di violenza, nonché promuovere l'inclusione attiva delle vittime di violenza, di tratta e di grave sfruttamento.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

526

16.1 Ridurre ovunque e in maniera significativa tutte le forme di violenza e il tasso di mortalità ad esse correlato

n.a.

Dagli anni 2000 aumento della criminalità predatoria (furti in abitazione, scippi, borseggi, rapine in abitazione, furti nei negozi).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Assicurare la legalità e la giustizia

n.a. Intensificare la lotta alla criminalità

527

16.2 Porre fine all'abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti

Adozione del primo Piano Nazionale d'Azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani.

La percentuale di minori maltrattati sulla popolazione dei minori al 2013 è pari a 9,5% con differenziazioni per aree geografica (Nord 9,8%; Centro 11,6%, Sud 8,4%).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Individuare meccanismi per una precoce identificazione di possibili vittime di tratta, da avviare ai programmi di assistenza protetta, nell'ambito della procedura di riconoscimento della protezione internazionale a cura delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

528

16.2 Porre fine all'abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti

Le aggressioni sessuali sono diminuite complessivamente del 13% tra il 2008 ed il 2014.

Le aggressioni fisiche sono aumentate dello 0,6% tra il 2008 ed il 2014.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Garantire le pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di genere

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Fornire adeguati servizi per la prevenzione della violenza sulle donne e l'assistenza in caso di violenza, nonché promuovere l'inclusione attiva delle vittime di violenza, di tratta e di grave sfruttamento.

Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime

529

16.3 Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire un pari accesso alla giustizia per tutti

La percentuale di persone in attesa di primo giudizio sul numero dei detenuti è diminuita nel tempo passando dal 25% del 2008 al 16% del 2015.

La lunga durata dei procedimenti e l'elevato numero di cause civili e commerciali pendenti sono problemi cruciali in Italia (Fonte: CE, SWD(2016) 81 final). Nel 2013 sono necessari in media 600 giorni per ottenere la sentenza di primo grado per una causa civile (in aumento rispetto ai 590 del 2012 e ai 490 del 2011).

2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Assicurare la legalità e la giustizia

Migliorare l'efficienza e la qualità delle prestazioni del sistema giudiziario, con particolare attenzione alla riduzione dei tempi della giustizia, anche attraverso l'introduzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nel settore della sicurezza e della giustizia al fine di garantire lo snellimento delle procedure e una giustizia intelligente. Favorire il rafforzamento del sistema delle Prefetture, quale organismo preposto alla tutela del sistema amministrativo e socio-economico legale, incrementandone la capacità di analisi degli scenari a rischio corruzione e infiltrazione criminale.

Garantire l'efficienza e la qualità del sistema giudiziario

530

16.4 Entro il 2030, ridurre in maniera significativa il finanziamento illecito e il traffico di armi, potenziare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di crimine organizzato

n.a. n.a. 3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Assicurare la legalità e la giustizia

Intensificare la lotta alla criminalità organizzata e alle organizzazioni terroristiche e rafforzare l'impegno per il contrasto ai reati ambientali (in particolare in materia di rifiuti e uso del suolo), al traffico di armi e al riciclaggio. Proseguire ed intensificare la lotta all'evasione fiscale, anche mediante procedure di riscossione semplificate e l'ampliamento della base imponibile (riduzione delle agevolazioni fiscali). Favorire l'incremento degli standard di sicurezza nelle aree e nei settori a maggiore vocazione produttiva particolarmente vulnerabili sotto il profilo della legalità, anche attraverso il reinserimento nel circuito produttivo delle aziende vittime del racket e dell'usura. Promuovere la riqualificazione degli immobili confiscati nelle aree ad alta densità̀ mafiosa e la diffusione delle informazioni relative al recupero dei patrimoni confiscati.

Intensificare la lotta alla criminalità

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

531

16.5 Ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme

I procedimenti totali noti per delitti di concussione sono stati 403 nel 2013 (-11,2% rispetto al 2012)

I procedimenti totali noti per delitti di corruzione sono stati pari a 1018 nel 2013 (+7,3% rispetto al 2012) e sono in crescita le segnalazioni di anomalie su appalti di lavori servizi e forniture (dalle 1.200 del 2014 alle quasi 3.000 del 2015).

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Assicurare la legalità e la giustizia

Ridurre la corruzione e la concussione nel sistema pubblico e privato e aumentare la legalità con particolare attenzione ai territori e alle aree ad alta esclusione sociale. Favorire il rafforzamento del sistema delle Prefetture, quale organismo preposto alla tutela del sistema amministrativo e socio-economico legale, incrementandone la capacità di analisi degli scenari a rischio corruzione e infiltrazione criminale. Promuovere l'efficienza, l'efficacia, la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni a tutti i livelli di governo, assicurando, altresì, l'attuazione di processi decisionali inclusivi e partecipati, mediante anche la piena attuazione della legge di riforma della PA (legge delega 124/2015) e l'attuazione del Piano per l'Open Government presentato nell'ambito dell'Open Government Partnership.

Contrastare corruzione e concussione nel sistema pubblico

532

16.5 Ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme

n.a.

L'Italia si posiziona al 61° posto nel mondo per il “Corruption Perception Index 2015” (con un punteggio di 44/100), in lieve miglioramento rispetto al 69°(43/100) posto nel 2013, pur rimanendo tra gli ultimi posti in Europa.

3 Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Ridurre la corruzione e la concussione nel sistema pubblico e privato e aumentare la legalità con particolare attenzione ai territori e alle aree ad alta esclusione sociale. Favorire il rafforzamento del sistema delle Prefetture, quale organismo preposto alla tutela del sistema amministrativo e socio-economico legale, incrementandone la capacità di analisi degli scenari a rischio corruzione e infiltrazione criminale. Promuovere l'efficienza, l'efficacia, la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni a tutti i livelli di governo, assicurando, altresì, l'attuazione di processi decisionali inclusivi e partecipati, mediante anche la piena attuazione della legge di riforma della PA (legge delega 124/2015) e l'attuazione del Piano per l'Open Government presentato nell'ambito dell'Open Government Partnership.

Contrastare corruzione e concussione nel sistema pubblico

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

533

16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti

Il peso della spesa primaria (per pensioni, sanità, istruzione, difesa ed ordine pubblico) è cresciuto nel tempo (dal 58,9% del 1995 a 69,9% del 2014). Una crescita considerevole si è registrata per la spesa per la protezione sociale (il cui peso è passato dal 34% del 1995 al 42% nel 2014), seguita dalla sanità (il cui peso è passato dal 10,2% al 14% nei medesimi anni).

Il peso delle spese per l'istruzione sulle spese pubbliche totali è progressivamente diminuito passando da 8,6% del 1995 a 7,9% del 2014.

1 Benessere, inclusione, equità, legalità

Persone

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano

Assicurare adeguati sistemi di protezione sociale omogenei su tutto il territorio nazionale e garantire l'accesso ai servizi di base per i cittadini con particolare attenzione a situazioni di povertà, disagio sociale, nuclei familiari multiproblematici e persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione.

Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale

534

16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti

Aumento dell'attenzione della Pubblica Amministrazione nel rapporto con il cittadino (D.lgs. maggio 2016 FOIA - Freedom of information act).

n.a. 1 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

n.a.

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

535

16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti

L'Italia ha presentato il 20 settembre il 3° Piano per l'open government nell'ambito dell'Open Government Partnership a seguito di un confronto con la società civile. Il Piano contiene 35 azioni che saranno attuate dalle PA entro giugno 2018 e che riguardano trasparenza, open data, partecipazione, accountability, cittadinanza e competenze digitali.

n.a. 1 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

n.a.

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

536

16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti

n.a. n.a. 1 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

n.a.

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

Page 235: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

537

16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti

n.a. n.a. 1 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 2 - Monitoraggio e valutazione di politiche, piani, progetti

n.a.

Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e opere

538

16.7 Garantire un processo decisionale responsabile, aperto a tutti, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli

n.a. n.a. 2 n.a. Vettori di sostenibilità

n.a.

Vettore 3 - Istituzioni, partecipazione e partenariati

n.a.

Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione delle politiche

539

16.8 Allargare e rafforzare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo nelle istituzioni di governance globale

n.a. n.a. n.a.

540

16.9 Entro il 2030, fornire identità giuridica per tutti, inclusa la registrazione delle nascite

n.a. n.a. 3 n.a. Pace n.a.

Promuovere una società non violenta e inclusiva

n.a.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

541

16.10 Garantire un pubblico accesso all'informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali

n.a. n.a. 2 n.a. Pace n.a. Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

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La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

542

16.10 Garantire un pubblico accesso all'informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali

n.a. n.a. 2 Benessere, inclusione, equità, legalità

Vettori di sostenibilità

Obiettivo trasversale

Vettore 1 - Conoscenza comune

Garantire l'accesso alle informazioni, aumentare la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse ai processi decisionali attraverso la creazione di spazi pubblici di confronto, la realizzazione di piattaforme on-line e la promozione di attività di educazione e formazione sui temi dell'integrazione sociale, delle pari opportunità, della giustizia e della salute

Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni

543

16.a Consolidare le istituzioni nazionali più importanti, anche attraverso la cooperazione internazionale, per sviluppare ad ogni livello, in particolare nei paesi in via di sviluppo, capacità per prevenire la violenza e per combattere il terrorismo e il crimine

n.a.

Mancanza dell'accreditamento di una “istituzione indipendente nazionale sui diritti umani” nel rispetto dei Principi di Parigi.

n.a.

544

16.b Promuovere e applicare leggi non discriminatorie e politiche di sviluppo sostenibile

n.a. n.a. 3 n.a. Pace n.a. Eliminare ogni forma di discriminazione

n.a.

Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

Page 237: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

545 16.0

E' in corso di predisposizione il primo Piano Nazionale Integrazione che, in ottemperanza di quanto previsto dall'art. 1-comma 3 del D.lgs. 18/2014 di recepimento della Direttiva 2011/95/UE, individua le linee di intervento per realizzare l'effettiva integrazione dei cittadini stranieri beneficiari di protezione internazionale, con particolare riguardo all'inserimento socio-lavorativo, all'accesso all'assistenza sanitaria e sociale, all'alloggio, alla formazione linguistica e all'istruzione, nonché al contrasto delle discriminazioni.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace

Ridurre la povertà e promuovere l'inclusione sociale

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Garantire l'inclusione attiva di specifici gruppi di persone a rischio di discriminazione (ad esempio, attraverso la creazione di servizi di sostegno per le vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, di interventi di inclusione attiva per i minori stranieri non accompagnati e i beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, gli interventi di inserimenti lavorativo per i carcerati e gli ex carcerati). Migliorare la gestione dei flussi migratori e intensificare le politiche di inclusione sociale ed economica rivolte alla popolazione migrante/richiedenti asilo, ivi compresi gli aspetti connessi alla gestione del mercato del lavoro della salute e dei diritti. Inclusione sociale attraverso il patrimonio culturale, garantendo a tutti – in particolare ai più emarginati e vulnerabili - un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo (costituisce uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals).

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

546 16.0

E' in corso di predisposizione il primo Piano Nazionale Integrazione che, in ottemperanza di quanto previsto dall'art. 1-comma 3 del D.lgs. 18/2014 di recepimento della Direttiva 2011/95/UE, individua le linee di intervento per realizzare l'effettiva integrazione dei cittadini stranieri beneficiari di protezione internazionale, con particolare riguardo all'inserimento socio-lavorativo, all'accesso all'assistenza sanitaria e sociale, all'alloggio, alla formazione linguistica e all'istruzione, nonché al contrasto delle discriminazioni.

n.a. n.a. Benessere, inclusione, equità, legalità

Pace Assicurare la legalità e la giustizia

Promuovere una società non violenta e inclusiva

Combattere l'immigrazione clandestina e favorire l'integrazione sociale dei migranti regolari, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Garantire l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose

Page 238: Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Allegato 3 ... · assoluta nel Mezzogiorno peri al 9% nel 2014 . Il trend è peggiorativo (la povertà assoluta è passata dal 3,3%

La matrice di coerenza

n. Target Agenda 2030 Punti di forza Punti di debolezza

Rilevanza Obiettivo SNSvS - Target A2030

Area Documento preliminare

Area SNSvS

Scelta Documento preliminare

Scelta SNSvS Obiettivo Documento preliminare Obiettivo SNSvS

547 16.0

La legge delega per la riforma della pubblica amministrazione, prevede la premiazione del merito. I dirigenti, selezionati per concorso, potranno salire o scendere di livello durante la carriera sulla base delle valutazioni ricevute.

n.a. n.a.

548 16.0

L'attuazione della legge delega (legge n. 124 del 2015) è in corso. Ad oggi, oltre al decreto legislativo 22 gennaio 2016, n. 10, con il quale si è semplificato il sistema normativo mediante l'abrogazione o la modifica di una serie di disposizioni di legge non più attuali, sono stati pubblicati in gazzetta ufficiale 11 decreti legislativi, mentre altri 6 sono stati approvati in via preliminare dal Consiglio dei ministri (tra questi ultimi il riordino delle Camere di commercio, la riforma della dirigenza pubblica, la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, la costituzione in ente autonomo del Comitato italiano paraolimpico, il testo unico sui servizi pubblici locali e l'individuazione dei procedimenti oggetto di autorizzazione, SCIA o comunicazione). Entro febbraio 2017 saranno approvati gli altri provvedimenti attuativi, già in fase avanzata di predisposizione.

n.a. n.a.