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1 COMUNE DI CORTALE PROVINCIA DI CATANZARO D.U.P. Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 (per enti con popolazione inferiore a 5.000 ab.)

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COMUNE DI CORTALE

PROVINCIA DI CATANZARO

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione semplificato

2017/2019

(per enti con popolazione inferiore a 5.000 ab.)

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Indice

Premessa Pag. 3

I vincoli normativi e di bilancio: Pag. 4

-L’evoluzione della normativa che regola la programmazione strategica ed operativa 4

-Struttura del bilancio Pag. 5

-Fondo crediti di dubbia e difficile esazione Pag. 5

Parte Prima – Lo scenario di riferimento Pag. 7

1.1 Popolazione Pag. 8

1.2 Territorio Pag. 18 1.3 Economia insediata Pag. 20 1.4 Strutture Pag. 22 1.5 Organismi gestionali esterni Pag. 25 Analisi strategica di contesto Pag. 30 1.6 La struttura organizzativa e il personale Pag. 30 1.7 La situazione finanziaria Pag. 40 1.8 Indicatori finanziari e di congruità dell’entrata Pag. 51 1.9 Certificazione dei parametri obiettivi ai fini della certificazione di ente strutturalmente deficitario

Parte Seconda – Strategie e Programmazione: Gli indirizzi e gli obiettivi strategici per il quinquennio 2015-2019

2.1 Analisi delle risorse finanziarie e riepilogo delle missioni

Pag. 62 2.2 Investimenti programmati Pag. 70 2.3 Investimenti in corso di realizzazione e non conclusi Pag. 86

3. Gli obiettivi per il periodo 2016/2018 4. Programmazione del fabbisogno di personale 5. Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare

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PREMESSA

Il Documento Unico di Programmazione (DUP) è il nuovo documento di pianificazione di medio periodo per mezzo del quale

sono esplicitati indirizzi che orientano la gestione dell’Ente per un numero d’esercizi pari a quelli coperti dal bilancio pluriennale.

Nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione degli Enti locali il DUP è quello che permette l’attività di guida strategica ed

operativa.

Dati i bisogni della collettività amministrativa (famiglie, imprese, associazioni ed organismi non profit) e date le capacità

disponibili in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di

tempo futuro, cosa intende conseguire (obiettivi) in che modo (azioni) e con quali risorse (mezzi).

Il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità delle classi di bisogno da soddisfare e data,

contemporaneamente e per definizione, la scarsità delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e

stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente

ed efficace i mezzi disponibili.

Il nuovo principio contabile della programmazione ne disciplina i contenuti e le finalità, non definendo a priori uno schema,

valido per tutti gli Enti, contenente le indicazioni minime necessarie ai fini del consolidamento dei conti pubblici.

Il DUP è quindi lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in

modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.

Il DUP costituisce, inoltre, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto

necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali

scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono

avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie

finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo

di mandato.

La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione

definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la

programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.

Il contenuto della SeO costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

Il DUP per il periodo 2017-2019 che si sta approvando è il frutto di un lavoro che sconta, inevitabilmente, l’incertezza normativa

e di contesto che attualmente investe l’attività degli enti locali. Per questo si rinvia il completamento e l’integrazione della

sezione operativa al documento di aggiornamento da effettuare nel mese di novembre.

In particolare, al fine di rendere più chiaro il contesto in cui sono maturate le scelte strategiche illustrate nel presente

documento, sono state introdotte notizie relative allo scenario entro cui si muove il nostro Ente.

Il Documento unico di programmazione semplificato

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Il Documento unico di programmazione semplificato, predisposto dagli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

1 Paragrafo inserito dal decreto ministeriale 20 maggio 2015.

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Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con particolare riferimento al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi generali approvati. In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili al la programmazione dell’ente e di bilancio durante il mandato. Il DUP semplificato, quale guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente, indica, per ogni singola missione/programma del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato). Per ciascuna missione/programma gli enti possono indicare le relative previsioni di spesa in termini di competenza finanziaria. Con riferimento al primo esercizio possono essere indicate anche le previsioni di cassa Gli obiettivi individuati per ogni missione / programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per ogni missione / programma deve “guidare”, negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle missioni. Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione : gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; la programmazione dei lavori pubblici, la programmazione del fabbisogno di personale; la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali. La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nel DUP. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento. La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali” quale parte integrante del DUP. La ricognizione degli immobili è operata sulla base, e nei limiti, della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici. L’iscrizione degli immobili nel piano determina una serie di effetti di natura giuridico – amministrativa previsti e disciplinati dalla legge. Infine, nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L. 98/2011 – L. 111/2011. I VINCOLI NORMATIVI E DI BILANCIO L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA CHE REGOLA LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA ED OPERATIVA

Con la legge 5 maggio 2009, n. 42, prende il via un profondo processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici, diretto a

rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili. La delega contenuta nell’articolo 2 di

questa legge ha portato all’adozione del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, corretto e integrato nel 2014 da un decreto

legislativo approvato il 31 gennaio 2014 dal Consiglio dei Ministri. La riforma, che interessa tutti gli enti territoriali e i loro enti

strumentali, è entrata a regime il 1° gennaio 2015 e costituisce una tappa fondamentale nel percorso di risanamento della

finanza pubblica favorendo il coordinamento della finanza pubblica, il consolidamento dei conti delle Amministrazione pubbliche

anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie, le attività connesse alla revisione della spesa pubblica e alla determinazione

dei fabbisogni e dei costi standard.

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Con la riforma sarà inoltre possibile:

• conoscere i debiti effettivi degli enti territoriali;

• ridurre in maniera consistente la mole dei residui nei bilanci degli enti territoriali;

• l’introduzione del bilancio consolidato, con le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le proprie società

controllate e partecipate;

• l’adozione della contabilità economico patrimoniale, anticipando l’orientamento comunitario in materia di sistemi contabili pubblici STRUTTURA DEL BILANCIO

Con D. Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 veniva promossa la sperimentazione riguardante l’attuazione delle disposizioni dei principi contabili generali e applicati per le Regioni, le Province e gli Enti locali, con particolare riguardo all’adozione del bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa. Con tale decreto legislativo le disposizioni si applicavano, originariamente, a decorrere dall’anno 2014.Con D.L. n. 102 del 31 agosto 2013 sono state apportate delle modifiche, per le quali tali disposizioni si applicano a decorrere dall’anno 2015, ad eccezione degli enti interessati alla sperimentazione di un bilancio di previsione finanziario riferito ad un orizzonte temporale almeno triennale che, nel rispetto del principio contabile dell’annualità.

FONDO CREDITI DI DUBBIA E DIFFICILE ESAZIONE

Nel bilancio attuale, riferito al periodo 2016 – 2018, per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato

un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.

A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di

dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si

prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la

media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata).

L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che

confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata.

Nel secondo esercizio di applicazione del presente principio è possibile stanziare in bilancio una quota almeno pari al 55%

dell’importo dell’accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di

previsione. Per il Comune di Cortale questo importo è pari a € 170.000,00 (dato 2016).

PC all. 4/2, punto n. 3: Con riferimento agli enti locali, nel 2015 è stanziata in bilancio una quota dell'importo

dell'accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione

pari almeno al 36 per cento, se l'ente non ha aderito alla sperimentazione di cui all'articolo 36, e al 55 per cento, se l'ente ha

aderito alla predetta sperimentazione. Nel 2016 per tutti gli enti locali lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di

dubbia esigibilità è pari almeno al 55 per cento, nel 2017 è pari almeno al 70 per cento, nel 2018 è pari almeno all'85 per cento

e dal 2019 l'accantonamento al fondo è effettuato per l'intero importo (art. 1, comma 509, L. n. 190/2014)

In sede di rendiconto, fin dal primo esercizio di applicazione del presente principio, l’ente accantona nell’avanzo di

amministrazione l’intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante il fondo allegato al

rendiconto di esercizio. Non sono oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da

fidejussione e le entrate tributarie che, sulla base dei principi contabili, sono accertate per cassa. Non sono altresì oggetto di

svalutazione le entrate di dubbia e difficile esazione riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e

destinate ad essere versate all’ente beneficiario finale. Quando un credito è dichiarato definitivamente ed assolutamente

inesigibile, lo si elimina dalle scritture finanziarie e, per lo stesso importo del credito che si elimina, si riduce la quota

accantonata nel risultato di amministrazione a titolo di fondo crediti di dubbia esigibilità. Le entrate che negli esercizi precedenti

a quello di entrata in vigore del presente principio applicato sono state accertate “per cassa”, devono continuare ad essere

accertate per cassa fino al loro esaurimento. Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano

state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili.

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Parte prima

Lo scenario di riferimento

1.1 POPOLAZIONE

Il fattore demografico Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Abitanti e territorio, pertanto, sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze, come l’invecchiamento, che un'Amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti.

Aspetti statistici Le tabelle riportano alcuni dei principali fattori che indicano le tendenze demografiche in atto. La modifica dei residenti riscontrata in anni successivi (andamento demografico), l'analisi per sesso e per età (stratificazione demografica), la variazione dei residenti (popolazione insediabile) con un'analisi delle modifiche nel tempo (andamento storico), aiutano a capire chi siamo e dove stiamo andando.

La centralità del territorio Secondo l'ordinamento degli enti locali, spettano al comune tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione e al territorio, in particolare modo quelle connesse con i servizi alla persona e alla comunità l'assetto ed uso del territorio e lo sviluppo economico. Il comune, per poter esercitare tali funzioni in ambiti adeguati, può mettere in atto anche delle forme di decentramento e di cooperazione con altri enti territoriali. Il territorio, e in particolare le regole che ne disciplinano lo sviluppo e l'assetto socio economico, rientrano tra le funzioni fondamentali attribuite al comune.

Pianificazione territoriale Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinché siano, entro certi limiti, non in contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi: urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente.

Popolazione

Popolazione legale al censimento (2011) n° 2291

Popolazione residente al 31 dicembre 2011

n° 2291

di cui: maschi n° 1079

femmine n° 1221

nuclei familiari n° 987

comunità/convivenze n°1

Popolazione al 1.1. 2015

(penultimo anno precedente) n° 2140

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Nati nell'anno n° 15

Deceduti nell'anno n° 42

saldo naturale n° -27

Immigrati nell'anno n° 32

Emigrati nell'anno n° 28

saldo migratorio n° 4

Popolazione al 31.12. 2015

(penultimo anno precedente) n° 2121

di cui

In età prescolare (0/6 anni) n°83

In età scuola obbligo (7/14 anni) n°150

In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n° 336

In età adulta (30/65 anni) n° 1024

In età senile (oltre 65 anni) n°528

Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno

2015

Tasso

15

2014 12

2013 8

2012 13

2011 9

Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno

2015

Tasso

42

2014 37

2013 18

2012 38

2011 33

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Popolazione: trend storico

Descrizione Anno

2015

Anno

2014.

Anno

2013.

Anno

2012.

Anno

2011.

Popolazione complessiva al 31 dicembre 2117 2118 2179 2183 2291

In età prescolare (0/6 anni) 82 83 87 90 99

In età scuola obbligo (7/14 anni) 135 121 130 131 137

In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) 317 328 330 354 360

In età adulta (30/65 anni) 1017 1037 1063 1066 1096

In età senile (oltre 65 anni) 566 571 565 542 543

1.2 Territorio

La centralità del territorio Secondo l'ordinamento degli enti locali, spettano al comune tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione e al territorio, in particolare modo quelle connesse con i servizi alla persona e alla comunità l'assetto ed uso del territorio e lo sviluppo economico. Il comune, per poter esercitare tali funzioni in ambiti adeguati, può mettere in atto anche delle forme di decentramento e di cooperazione con altri enti territoriali. Il territorio, e in particolare le regole che ne disciplinano lo sviluppo e l'assetto socio economico, rientrano tra le funzioni fondamentali attribuite al comune. Pianificazione territoriale Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinchè siano, entro certi limiti, non in contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi: urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente.

1.2.1 - SUPERFICIE IN KMQ. 30,00

1.2.2 - RISORSE IDRICHE

Laghi n°

Fiumi e Torrenti n° 3

1.2.3 - STRADE

Statali Km 12,00 Provinciali Km 30,00 Comunali Km 94,00 Vicinali Km 16,00 Autostrade Km 0,00

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1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI Data ed estremi provvedimento di approvazione

Piano regolatore adottato SI COMMISSARIO AD ACTA N.1/2002 Piano regolatore approvato SI D.D.G. N. 11-216/03 Programma di fabbricazione NO Piano edilizia economica e popolare NO PSA SI D.C.C. N. 11 DEL 17.06.2013

PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Industriali NO Artigianali NO Commerciali NO

1.3 ECONOMIA INSEDIATA

Cortale è caratterizzato per un territorio a vocazione agricola e turistica non essendo presenti nel territorio altro tipo di attività economiche oltre quelle classiche del settore commercio di numero e dimensione proporzionate al territorio di riferimento.

1.4 STRUTTURE

L'intervento del comune nei servizi L'ente destina parte delle risorse ai servizi generali, ossia quegli uffici che forniscono un supporto al funzionamento dell'intero apparato comunale. Di diverso peso è il budget dedicato ai servizi per il cittadino, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Si tratta di prestazioni di diversa natura e contenuto, perché:

I servizi produttivi tendono ad autofinanziarsi e quindi operano in pareggio o producono utili di esercizio; I servizi a domanda individuale sono in parte finanziati dalle tariffe pagate dagli utenti, beneficiari dell'attività I servizi di carattere istituzionale sono prevalentemente gratuiti, in quanto di stretta competenza pubblica. Queste attività posseggono una specifica organizzazione e sono inoltre dotate di un livello adeguato di strutture.

Valutazione e impatto

L'offerta di servizi al cittadino è condizionata da vari fattori; alcuni di origine politica, altri dal contenuto finanziario, altri ancora di natura economica. Per questo l'Amministrazione valuta se il servizio richiesto dal cittadino rientra tra le proprie priorità di intervento.

Da un punto di vista tecnico, invece, l'analisi privilegia la ricerca delle fonti di entrata e l'impatto della nuova spesa sugli equilibri di bilancio.

Domanda ed offerta

Nel contesto attuale, le scelta di erogare un nuovo servizio parte dalla ricerca di mercato tesa a valutare due aspetti rilevanti: la presenza di una domanda di nuove attività che giustifichi ulteriori oneri per il comune; la disponibilità nel mercato privato di offerte che siano concorrenti con il possibile intervento pubblico. Questo approccio riduce il possibile errore nel giudizio di natura politica o tecnica.

Le tabelle di questa pagina mostrano, in una prospettiva che si sviluppa nell'arco di un quadriennio, l'offerta di alcuni dei principali tipi di servizio prestati al cittadino dagli enti locali. Le attività ivi indicate riprendono una serie di dati previsti in modelli ufficiali.

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TIPOLOGIA

Anno 2015 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

Asili nido N.

Scuole materne N. 1 120 120 120 120

Scuole elementari N. 1 370 370 370 370

Scuole medie N. 1 250 250 250 250

Strutture residenziali per anziani N.

Farmacie Comunali

Rete fognaria in Km - bianca 8,00 8,00 8,00 8,00

- nera 40,00 40,00 40,00 40,00

- mista 1,00 1,00 1,00 1,00

Esistenza depuratore SI SI SI SI

Rete acquedotto in Km 30,00 30,00 30,00 30,00

Servizio idrico integrato SI SI SI SI

Aree verdi,parchi,giard. nø 6 6 6 6

hq. 3,00 3,00 3,00 3,00

Punti luce illuminazione Pubblica. nø. 725 740 760 760

Rete gas in Km. 5,00 5,00 5,00 5,00

Raccolta rifiuti in quintali 7.655,00 8.300,00 8.200,00 8.330,00

- civile 7.655,00 8.300,00 8.200,00 8.330,00

- industriale 0,00 0,00 0,00 0,00

- racc. diff.ta SI SI SI SI

Esistenza discarica NO NO NO NO

Mezzi operativi 3 3 3 3

Veicoli 2 2 2 2

Centro elaborazione dati NO NO NO NO

Personal Computer 16 16 16 16

1.5 ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

1.3.3.1 - CONSORZI n. 1 1 1 1

1.3.3.2 - AZIENDE n.

1.3.3.3 - ISTITUZIONI n.

1.3.3.4 - SOCIETA' DI CAPITALI n.

1.3.3.5 - CONCESSIONI n.

1.3.3.1.1 - - Denominazione Consorzio/i

Consorzio forestale "Serralta"

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1.3.3.1.2 - Comune/i associato/i

Comune di Chiaravalle C.le

Comune di Girifalco

Comune di Amaroni

Comunedi Cenadi

Comune di Olivadi

Comune di San Vito sullo Ionio

Comune di Argusto

Comune di Cortale

1.3.3.2.1 - Denominazione Azienda/e

Lamezia Multiservizi Spa

1.3.3.2.2 - Ente/i Associato/i

Comune di Lamezia Terme

Comune di Cortale

Altri enti e comuni del Lametino

1.3.3.3.1 - Denominazione Istituzione/i

Gal Serre Calabresi

1.3.3.3.2 - Ente/i Associato/i

Comune di Cortale Comune

di Soverato Comune di

Borgia

Comune di Chiaravalle C.le Comune di Girifalco Altri Comuni Altri soggetti privati Associazioni imprenditoriali

1.3.3.4.1 - Denominazione S.p.A.

Asmenet Calabria scarl

1.3.3.4.2 - Ente/i Associato/i

Comune di Cortale

Altri enti locali

1.3.3.5.1 - Servizi gestiti in concessione

Tributi e proventi dei servizi

1.3.3.5.2 - Soggetti che svolgono i servizi

MELANIDE SPA- MAIDA

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1.3.3.6.1 - Unione di Comuni di Monte Contessa

N. 1 Comuni uniti

Comune di Cortale Comune di Maida

Comune di Iacurso Comune di Curinga

Comune di San Pietro Maida

Analisi strategica di contesto

1.6 La struttura organizzativa e il personale

L’organizzazione e la forza lavoro

Ogni comune fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità erogazione di servizi. La fornitura di servizi si caratterizza, nel pubblico come nel privato, per l'elevata incidenza dell'onere del personale sui costi totali d'impresa. I più grossi fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo del personale e l'indebitamento. Nell'organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti.

Il quadro normativo relativo alla gestione del personale

Il patrimonio più importante di cui dispone l'Amministrazione è costituito dai propri dipendenti.

Purtroppo, negli ultimi anni, la gestione delle risorse umane si è trasformata per gli enti locali in un problema di vincoli di spesa e le regole che governano la spesa di personale sono essenzialmente regole improntate al rigido contenimento della stessa. Per tentare di tracciare un quadro complessivo di tale sistema di regole è necessario fare riferimento all'art. 1, commi 557 e seguenti, della legge 296/2006 (legge Finanziaria per il 2007) e, dal 25 giugno 2014, al comma 5 dell’articolo 3 del decreto legge 90/2014, in fase di conversione (il quale comma ha abrogato l’articolo 76, comma 7, del decreto legge 112/2008, che regolava in precedenza il rapporto fra spesa del personale e spese correnti e le possibilità assunzionali per gli enti locali). Tali disposizioni sono state oggetto, negli ultimi anni, di ripetute e, a volte, contrastanti modifiche, che non ne hanno però alterato l'impianto originario.

Attualmente gli enti locali, su questa materia, sono principalmente soggetti alle seguenti tipologie di vincoli:

quello generale di contenimento della spesa di personale;

quello puntuale sulle possibilità di assunzioni, sia a tempo indeterminato sia con tipologie di lavoro flessibile.

Il contenimento della spesa

L'art. 14 comma 7 del decreto legge 78/2010 (convertito in legge 122/2010) riscrive l'art. 1, comma 557, della legge 296/2006, e rappresenta attualmente il punto di riferimento normativo che impone l'obbligo, per le Amministrazioni Locali, di assicurare la riduzione delle spese di personale da un anno all'altro. Nella citata disposizione il legislatore individua le azioni affinché sia possibile garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, azioni che possono essere modulate dagli enti territoriali "nell'ambito della propria autonomia" e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:

· riduzione dell'incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti attraverso "parziale reintegrazione dei cessati e il contenimento della spesa per il lavoro flessibile";

· razionalizzazione e snellimento delle strutture, anche attraverso l'accorpamento di uffici;

· contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa.

Il limite alle assunzioni di personale

Per le Amministrazioni Locali le possibilità assunzionali a tempo indeterminato sono limitate puntualmente dalla legge e sono state recentissimamente ridefinite con il decreto legge n. 90/2014, che fissa per il 2014 e 2015 il limite del contingente di personale assumibile a tempo indeterminato ad una spesa pari al 60% di quella del personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Detto limite passa all’80% nel 2016 e 2017 e al 100% dal 2018. Va precisato peraltro che tale vincolo sulle

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13

assunzioni a tempo indeterminato è aggiuntivo rispetto al già citato vincolo generale di riduzione della spesa di personale e rispetto ai vincoli recati dal Pareggio di bilancio.

Un ulteriore vincolo per gli enti locali è stato introdotto dalla Legge 183/2011 (Legge di Stabilità per il 2012) con riferimento alla spesa di personale flessibile. Tale legge prevede l'impossibilita di avvalersi, da un lato, di personale a tempo determinato, con convenzioni e per contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dall'altro, per contratti di formazione-lavoro, rapporti formativi, somministrazione di lavoro, nonché di lavoro accessorio, oltre il limite della spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009.

Nell’anno 2017 sono previste due collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età e servizio e di un’altra unità nell’anno 2018. Sul dettaglio dell’evoluzione della programmazione del fabbisogno del personale si rinvia all’apposita sezione della presente relazione.

ORGANIGRAMMA

Q.F. Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

D 3 3

C 8 7

B 1 1

A 4 4

1D 1 1

TOTALE 17 16

Q.F. Qualifica Professionale

Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

1D SEGRETARIO GENERALE 1 1

AREA Demografica/Statistica

Q.F.

Qualifica Professionale

Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

D ISTRUTTORE DIRETTIVO 1 1

C ISTRUTTORE 2 1

B OPERATORE 1 1

AREA ECONOMICO FINANZIARIA

Q.F.

Qualifica Professionale

Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

D ISTRUTTORE DIRETTIVO 1 1

C ISTRUTTORE 2 2

AREA TECNICA

Q.F.

D

C

A

Qualifica Professionale

Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

ISTRUTTORE DIRETTIVO 1 1

ISTRUTTORE 2 2

OPERATORE 4 4

AREA VIGILANZA

Q.F.

Qualifica Professionale

Previsti in Pianta Organica N°

In Servizio n°

C ISTRUTTORE 2 2

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14

1.7 La situazione finanziaria Il Bilancio pluriennale: un contesto di straordinaria incertezza - Necessità finanziarie per l’espletamento dei programmi

La predisposizione del bilancio si svolge anche quest'anno in una situazione di grande incertezza e di crescente difficoltà per i conti comunali.

Per il terzo anno consecutivo, è cambiato il quadro delle entrate su cui il Comune può contare per finanziare i servizi e assolvere alle funzioni di propria competenza.

Per l’esercizio 2016 la modifica principale sul fronte delle entrate è stata l’abolizione della TASI (la nuova tassa sui servizi indivisibili dei Comuni: illuminazione, pulizia municipale, manutenzione della città, etc.) e dalla contestuale abolizione dell'IMU sull’abitazione principale. Il Governo ha stabilito di finanziare il minor introito per l'intero comparto dei Comuni, per colmare le differenze di gettito derivanti dalla sostituzione di questi tributi. Il recupero di queste imposte e in aggiunta quella dell’IMU sui terreni agricoli hanno, alla fine, significato comunque una riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato a valere sul Fondo di Solidarietà Comunale.

Vi sono ulteriori incertezze e difficoltà su altre rilevanti voci di entrata, nel bilancio già approvato e riferito al triennio 2016 – 2018 di cui occorre tenere attentamente conto, per garantire gli equilibri di bilancio.

Questi cambiamenti continui, oltre a comportare costi significativi sulle strutture (per adeguare i regolamenti, effettuare stime, informare i cittadini, predisporre nuovi moduli di pagamento, etc.) minano di anno in anno le proiezioni pluriennali effettuate e fanno venire meno un principio di base e irrinunciabile della finanza locale. Poiché i Comuni gestiscono con continuità una molteplicità di servizi fondamentali sul territorio, essenziali per la qualità di vita in una città, le fonti di finanziamento necessarie dovrebbero essere certe, stabili e note con largo anticipo, in modo da consentire una adeguata programmazione. In Italia, soprattutto negli ultimi anni, è accaduto l'esatto opposto.

Ulteriori importanti novità riguardano le modalità di predisposizione del bilancio e i documenti allegati.

A partire dall’anno 2015, vi è un Bilancio di previsione pluriennale autorizzatorio per l’intero periodo e l’introduzione del "Documento Unico di Programmazione (DUP)". Come si sottolinea nel "Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio", "Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti local i e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione”. - Indebitamento A) DATI RILEVATI DAL RENDICONTO DELL’ESERCIZO 2015 (APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO

COMUNALE N. 9 IN DATA 27 APRILE 2016)

Titolo I – Entrate tributarie € 1.377.436,39

Titolo II – Entrate derivanti dal contributi e trasferimenti € 484.267,18

Titolo III – Entrate extratributarie € 610.409,00

TOTALE A)2 € 2.472.112,57

B) LIMITE DI INDEBITAMENTO: 10% DI A) € 247.211,26

C) AMMONTARE DEGLI INTERESSI SU MUTUI E PRESTITI

Interessi anno in corso sui mutui e prestiti già contratti a tutto il 31/12/2015 € 74.147,65

Interessi su mutui e prestiti contratti nel corso dell’esercizio € ----------------

TOTALE C) € …74.147,65

2 L’articolo 1, comma 539, della legge n. 190/2014 ha modificato l’articolo 204 del Tuel, stabilendo nel 10% la capacità di indebitamento degli enti locali a partire

dall’esercizio 2015.

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15

H) QUOTA INTERESSI MUTUABILE (B-E) € 173.063,61

1.8 Indicatori finanziari e di congruità dell’entrata

PARAMETRI PER IL CALCOLO DEGLI INDICATORI

2013 2014 2015

Popolazione 2.173 2.140 2.117

Residui Attivi 4.739.776,77 4.491.091,99 4.156.265,88

Residui Passivi 5.469.993,57 4.984.631,52 3.206.166,61

Riscossioni Tit I 1.106.992,09 1.209.140,38 1.065.488,08

Riscossioni Tit II 197.683,28 171.803,72 309.876,08

Riscossioni Tit III 110.159,22 173.794,73 254.479,62

Pagamenti Tit I 1.482.205,83 1.385.884,10 1.647.017,55

Trasferimenti Statali 121.160,29 120.057,62 338.842,89

Trasferimenti Regionali 12.674,07 11.153,00 11.153,18

Accertamenti Competenza 4.412.750,13 3.618.962,39 3.516.106,81

Impegni Competenza 4.438.629,90 3.584.212,88 3.176.013,02

Accertamenti Tit I 1.391.205,87 1.491.032,85 1.371.531,98

Accertamenti Tit II 258.622,36 204.539,92 351.695,87

Accertamenti Tit III 573.380,04 672.583,38 626.302,26

Spese per il Personale 701.303,40 691.182,76 893.757,95

Quote di ammortamento Mutui 93.449,48 121.644,68 128.808,65

Impegni Tit. I 2.006.861,12 2.087.038,80 1.969.609,26

Residui debiti mutui 823.565,63 823.565,63 823.565,63

Entrate patrimon 48.035,45 48.035,45 48.035,45

Val. patr.Disponibile 0,00 0,00 0,00

Val. beni Indisponibile 1.380.237,12 1.380.237,12 1.380.237,12

Val. beni Disponibile 267.062,20 267.062,20 267.062,20

Val. beni Demaniali 2.510.977,64 2.510.977,64 2.510.977,64

N.ro Dipendenti 16 16 16

1.9 Certificazione dei parametri obiettivi ai fini dell’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario per il triennio 2013 - 2015

Codice

Parametri da considerare

per l'individuazione delle

condizioni strutturalmente

deficitarie

1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per

cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l’avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento);

50010

SI NO

2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli I e III, con l’esclusione delle risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di

cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 23 del 2011 o di fondo di solidarietà di cui all’articolo 1, comma 380 della legge 24 dicembre 2012 n. 228, superiori al 42 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà;

50020

SI NO

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16

3) Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi e di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento, ad esclusione eventuali residui da risorse a titolo di fondo

sperimentale di riequilibrio di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 23 o di fondo di solidarietà di cui all’articolo 1 comma 380 della legge 24 dicembre 2013 n. 228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà;

50030

SI NO

4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli

impegni della medesima spesa corrente;

50040

SI NO

5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all’articolo 159 del tuoel;

50050

SI NO

6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori

a 5.000 abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i 29.999 abitanti; tale valore è calcolato al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale per cui il valore di tali contributi va detratto sia al numeratore che al denominatore del parametro;

50060

SI NO

7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e

superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo, fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all’articolo 204 del tuel con le modifiche di cui di cui all’art. 8, comma 1 della legge 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere dall’1 gennaio 2012;

50070

SI NO

8) Consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio superiore all’1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti, fermo restando che l’indice si

considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre esercizi finanziari;

50080

SI NO

9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori

al 5 per cento rispetto alle entrate correnti;

50090

SI NO

Codice

Parametri da considerare

per l'individuazione delle

condizioni strutturalmente

deficitarie

10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all’art. 193 del tuoel con

misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, commi 443 e 444 della legge 24 dicembre 2012 n. 228 a decorrere dall’1 gennaio 2013; ove sussistano i presupposti di legge per finanziare il riequilibrio in più esercizi finanziari, viene considerato al numeratore del parametro l’intero importo finanziato con misure di alienazione di beni patrimoniali, oltre che di avanzo di amministrazione, anche se destinato a finanziare lo squilibrio nei successivi esercizi

finanziari.

50100

SI NO

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

2.1 – Analisi delle risorse finanziarie e riepilogo delle missioni

PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE

Previsioni dell'anno cui si

riferisce il bilancio

Previsioni dell'anno

2018

Previsioni

dell'anno 2019

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti

previsioni di competenza

139.668,30

0,00

0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

previsioni di competenza

380.361,35

0,00

0,00

Utilizzo avanzo di Amministrazione

previsioni di competenza

0,00

- di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente previsioni di competenza

Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento previsioni di cassa 946.326,41

RESIDUI PRESUNTI AL PREVISIONI PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE

TITOLOTI DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE Previsioni anno

2017

Previsioni dell'anno 2018 Previsioni

dell'anno 2019

POLOGIA DELL'ESERCIZIO DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO PRECEDENTE

CUI SI RIFERISCE IL QUELLO CUI SI

RIFERISCE IL

Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria e contributiva

10101

Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati

485.488,64 previsioni di competenza

previsioni di cassa

765.422,00

700.428,12

765.422,00

0,00

765.320,00

765.230,00

10104

Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

10301

Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali

71.220,55 previsioni di competenza

previsioni di cassa

517.031,00

517.031,00

517.031,00

0,00

517.031,00

517.031,00

TOTALE

TITOLO

1

Entrate correnti di natura tributaria e contributiva

556.709,19 previsioni di competenza

previsioni di cassa

1.282.453,00

1.217.459,12

1.282.453,00

0,00

1.282.351,00

1.282.261,00

Titolo 2 Trasferimenti correnti

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

20101

Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

52.295,75 previsioni di competenza

previsioni di cassa

400.655,00

354.026,55

380.655,00

0,00

380.155,00

379.655,00

20102

Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

20103

Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

20104

Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

20105

Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal Resto del Mondo

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE

TITOLO

2

Trasferimenti correnti

52.295,75 previsioni di competenza

previsioni di cassa

400.655,00

354.026,55

380.655,00

0,00

380.155,00

379.655,00

Titolo 3 Entrate extratributarie

30100

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

566.853,14 previsioni di competenza

previsioni di cassa

628.652,00

571.937,82

648.952,00

0,00

738.018,00

738.118,00

RESIDUI PRESUNTI AL PREVISIONI PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE

TITOLOTI DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE Previsioni anno

2017

Previsioni dell'anno 2018 Previsioni

dell'anno 2019

POLOGIA DELL'ESERCIZIO DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO PRECEDENTE

CUI SI RIFERISCE IL QUELLO CUI SI

RIFERISCE IL

30200

Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

798,10 previsioni di competenza

previsioni di cassa

2.000,00

300,00

2.000,00

0,00

2.000,00

2.000,00

30300

Tipologia 300: Interessi attivi

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

2.300,00

2.187,31

2.300,00

0,00

2.300,00

2.300,00

30400

Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

30500

Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti

14.047,17 previsioni di competenza

previsioni di cassa

71.958,00

71.020,05

56.914,00

0,00

56.914,00

56.914,00

TOTALE

TITOLO

3

Entrate extratributarie

581.698,41 previsioni di competenza

previsioni di cassa

704.910,00

645.445,18

710.166,00

0,00

799.232,00

799.332,00

Titolo 4 Entrate in conto capitale

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

40100

Tipologia 100: Tributi in conto capitale

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40200

Tipologia 200: Contributi agli investimenti

1.389.608,12 previsioni di competenza

previsioni di cassa

1.213.417,28

1.230.687,86

2.790.000,00

0,00

2.173.109,00

0,00

40300

Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale

12.035,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

6.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40400

Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

3.500,00

3.450,00

3.500,00

0,00

3.500,00

3.500,00

40500

Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale

215.327,10 previsioni di competenza

previsioni di cassa

45.000,00

265.284,66

15.000,00

0,00

15.000,00

15.000,00

TOTALE

TITOLO

4

Entrate in conto capitale

1.616.970,22 previsioni di competenza

previsioni di cassa

1.261.917,28

1.505.422,52

2.808.500,00

0,00

2.191.609,00

18.500,00

Titolo 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie

50100

Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

RESIDUI PRESUNTI AL PREVISIONI PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE

TITOLOTI DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE Previsioni anno

2017

Previsioni dell'anno 2018 Previsioni

dell'anno 2019

POLOGIA DELL'ESERCIZIO DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO PRECEDENTE

CUI SI RIFERISCE IL QUELLO CUI SI

RIFERISCE IL

50200

Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termine

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

50300

Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

50400

Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE

TITOLO

5

Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Titolo 6 Accensione Prestiti

60100

Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

60200

Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

60300

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

886.594,83 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

622.054,80

0,00

0,00

0,00

0,00

60400

Tipologia 400: Altre forme di indebitamento

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE

TITOLO

6

Accensione Prestiti

886.594,83 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

622.054,80

0,00

0,00

0,00

0,00

Titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

70100

Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE

TITOLO

7

Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

Titolo 9 Entrate per conto terzi e partite di giro

TITOLOTI POLOGIA

DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE

DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO

CUI SI RIFERISCE IL

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

PREVISIONI DEL BILANCIO PLURIENNALE

Previsioni anno

2017

Previsioni dell'anno 2018 Previsioni

dell'anno 2019

90100

Tipologia 100: Entrate per partite di giro

0,00 previsioni di competenza

previsioni di cassa

320.000,00

0,00

320.000,00

0,00

320.000,00

320.000,00

90200

Tipologia 200: Entrate per conto terzi

12.857,84 previsioni di competenza

previsioni di cassa

550.000,00

0,00

280.000,00

0,00

280.000,00

280.000,00

T

O

T

A

L

E

T

I

T

O

L

O

9

Entrate per conto terzi e partite di giro

12.857,84 previsioni di competenza

previsioni di cassa

870.000,00

0,00

600.000,00

0,00

600.000,00

600.000,00

TOTALE TITOLI

3.707.126,24 previsioni di competenza

previsioni di cassa

4.519.935,28

4.344.408,17

5.781.774,00

0,00

5.253.347,00

3.079.748,00

TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE

3.707.126,24 previsioni di competenza

previsioni di cassa

5.313.987,35

4.344.408,17

6.301.803,65

946.326,41

5.253.347,00 3.079.748,00

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

RIEPILOGO DELL

E MISSIONI

DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL

TERMINE DELL'ESERCIZIO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

Previsioni anno 2017

Previsioni dell'anno 2018

Previsioni dell'anno 2019

Totale

Missione

1 Servizi istituzionali, generali

e di gestione

253.783,55 previsione di competenza di

cui già impegnato*

1.204.650,38 1.151.737,30

9.668,30

1.123.715,15

0,00

1.112.015,15

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 1.186.254,02 0,00

Totale

Missione

2 Giustizia 0,00 previsione di competenza di

cui già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

3 Ordine pubblico e sicurezza 23.085,32 previsione di competenza di

cui già impegnato*

94.896,00 72.896,00

0,00

72.896,00

0,00

72.896,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 93.118,08 0,00

Totale

Missione

4 Istruzione e diritto allo studio 45.929,71 previsione di competenza di

cui già impegnato*

1.192.458,05 131.486,00

0,00

131.055,00

0,00

124.755,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 149.748,67 0,00

Totale

Missione

5 Tutela e valorizzazione dei

beni e attività culturali

1.602,78 previsione di competenza di

cui già impegnato*

70.300,00 67.800,00

0,00

67.300,00

0,00

66.700,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 48.890,05 0,00

Totale

Missione

6 Politiche giovanili, sport e

tempo libero

383.009,82 previsione di competenza di

cui già impegnato*

95.730,00 341.662,00

300.000,00

39.501,00

0,00

39.501,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 450.633,93 0,00

Totale

Missione

7 Turismo 0,00 previsione di competenza di

cui già impegnato*

2.500,00 2.500,00

0,00

2.500,00

0,00

2.500,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 2.500,00 0,00

Totale

Missione

8 Assetto del territorio ed

edilizia abitativa

144.642,46 previsione di competenza di

cui già impegnato*

173.937,00 152.012,00

0,00

150.649,00

0,00

141.249,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 328.670,93 0,00

Totale

Missione

9 Sviluppo sostenibile e tutela

del territorio e dell'ambiente

2.152.155,66 previsione di competenza di

cui già impegnato*

973.258,92 3.397.597,35

210.361,35

2.017.480,85

0,00

548.490,85

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 2.163.606,44 0,00

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Allegato n.7 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONE

Pagina 7

RIEPILOG

O DELL

E MISSIONI

DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL

TERMINE DELL'ESERCIZIO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

Previsioni anno 2017

Previsioni dell'anno 2018

Previsioni dell'anno 2019

Totale

Missione

10 Trasporti e diritto alla

mobilità

0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

11 Soccorso civile 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

12 Diritti sociali, politiche sociali

e famiglia

209.690,29 previsione di competenza di cui

già impegnato*

226.033,00 59.756,00

0,00

732.582,00

0,00

55.973,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 315.679,72 0,00

Totale

Missione

13 Tutela della salute 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

14 Sviluppo economico e

competitività

41.430,19 previsione di competenza di cui

già impegnato*

105.153,00 17.516,00

0,00

17.302,00

0,00

17.302,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 44.287,40 0,00

Totale

Missione

15 Politiche per il lavoro e la

formazione professionale

0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

16 Agricoltura, politiche

agroalimentari e pesca

0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

17 Energia e diversificazione delle

fonti energetiche

0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

18 Relazioni con le altre

autonomie territoriali e locali

0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Page 23: D.U.P. Documento Unico di Programmazione semplificato€¦ · Il Documento unico di programmazione semplificato, predisposto dagli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti,

21/12/2015 COMUNE DI CORTALE Pagina 8

* Si tratta di somme, alla data di presentazione del bilancio, già impegnate negli esercizi precedenti sulla base delle autorizzazioni dei precedenti bilanci pluriennali.

RIEPILOG

O DELL

E MISSIONI

DENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL

TERMINE DELL'ESERCIZIO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

Previsioni anno 2017

Previsioni dell'anno 2018

Previsioni dell'anno 2019

Totale

Missione

19 Relazioni internazionali 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

20 Fondi da ripartire 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

170.000,00 170.000,00

0,00

170.000,00

0,00

170.000,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

50 Debito pubblico 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

135.071,00 136.841,00

0,00

128.366,00

0,00

128.366,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 135.071,00 0,00

Totale

Missione

60 Anticipazioni finanziarie 0,00 previsione di competenza di cui

già impegnato*

0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale

Missione

99 Servizi per conto terzi 20.634,97 previsione di competenza di cui

già impegnato*

870.000,00 600.000,00

0,00

600.000,00

0,00

600.000,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00 0,00

Totale Missioni 3.275.964,75 previsione di competenza di cui

già impegnato* 5.313.987,35 6.301.803,65

520.029,65

5.253.347,00

0,00

3.079.748,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 4.918.460,24 0,00

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE

DELLE SPESE

3.275.964,75 previsione di competenza di cui

già impegnato* 5.313.987,35 6.301.803,65

520.029,65

5.253.347,00

0,00

3.079.748,00

0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 4.918.460,24 0,00

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

9

2.2 - Investimenti programmati Si fa riferimento alle opere inserite nel piano OO.PP. del 2016. 2.3 - Investimenti in corso di realizzazione e non conclusi

Nel 2017 , si prevede di iniziare e portare a compimento le seguenti opere , già previste e finanziate:

Sistemazione viabilità interna ed esterna ;

Sistemazione di alcuni tratti di canali e fossi di raccolta , regimentazione e smaltimento acque bianche;

Sistemazione di alcuni tratti di fognatura;

Ammodernamento parco macchine

Completamento interventi di sistemazione demanio comunale ,accatastamento degli acquedotti, dei serbatoi e delle reti fognanti comunali al fine di inserirli nel patrimonio , verifica dei reliquati stradali;

Definizione usurpazioni , occupazioni abusive e cointestazioni dei terreni e beni immobili demaniali, nonché delle aree a standard e di sedime delle opere di urbanizzazione primarie ed i servizi a rete realizzate dai lottizzanti all’interno delle lottizzazioni convenzionate ;

Ulteriori investimenti , oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi comunali , dei servizi a rete (compreso l’ampliamento e ammodernamento dell’impianto di pubblica illuminazione) e delle infrastrutture, sulle opere pubbliche varie e di urbanizzazione e recupero urbanistico, saranno finanziati con fondi propri. E’ prevista, infine, l’integrazione e miglioramento dell’informatizzazione con fondi propri e trasferimenti Statali, anche di parte corrente. 3 – GLI OBIETTIVI PER IL PERIODO 2017/2019 Per ogni singola missione e programma di spesa, il DUP deve indicare gli obiettivi che si intendono realizzare nel periodo di riferimento del bilancio di previsione. Di seguito vengono indicati gli obiettivi per il periodo 2016/2018

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMI 01-11

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Obiettivi da conseguire nel periodo Concreta attuazione al principio di Trasparenza nei processi amministrativi e politici in ambito comunale che

sovracomunale attraverso nuove modalità di interazione e partecipazione ei cittadini. Promozione della

legalità attraverso azioni e politiche di contrasto sul territorio

Incremento dell'accesso alle informazioni (trasparenza) Diffusione della cultura della legalità e delle buone pratiche nel tessuto sociale

Garantire efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa e la qualità dei servizi erogati Elaborazione di strategie per il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie e patrimoniali dell'Ente Promozione dell'equità fiscale attraverso un sistema trasparente e mirato di prevenzione e controllo

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

10

Maggiore equità da realizzare attraverso azioni di contrasto all'evasione fiscale e controlli su soggetti percettori di benefici e sconti sui servizi RISULTATI ATTESI Maggiore equità fiscale Migliore utilizzo delle risorse patrimoniali e finanziarie Migliorare l'efficienza e l'economicità dei servizi erogati Maggiori risorse a disposizione da ridistribuire alle fasce più deboli (equità)

MISSIONE 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

PROGRAMMI 01-2

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza.

Obiettivi da conseguire nel periodo Azioni integrate con le diverse forze dell'ordine operanti nel territorio. Campagne mirate di controlli sulle strade e sulla violazione dei regolamenti comunali Azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni sui temi di sicurezza urbana e di crescita del senso civic Risultati attesi Miglioramento della percezione di sicurezza dei cittadini Prevenzione di comportamenti non conformi alla convivenza civile

MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

PROGRAMMI 1-7

Responsabile politico

Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.

Obiettivi da conseguire nel periodo Garantire mantenimento e offerta di servizi di qualità introducendo forme innovative Riqualificazione, efficentamento e messa a norma del patrimonio di edilizia scolastica Risultati attesi Ampliamento dell'offerta di servizi educativi della prima infanzia Miglioramento del patrimonio edilizio scolastico

MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

PROGRAMMI 1-2

Responsabile politico

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

11

Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali.

Obiettivi da conseguire nel periodo Ampliare e diversificare l'offerta culturale e favorirne la fruizione Favorire la cooperazione istituzionale nelle politiche culturali dell'Unione dei Comuni Innovare e ampliare l’offerta alloggi a canone agevolato Risultati attesi Rinnovare e aumentare i soggetti coinvolti Aumento delle iniziative e dei fruitori Aumentare capacità produttiva e promozionale dei territori

MISSIONE 06 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMI 1-2

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero.

Obiettivi da conseguire nel periodo Promuovere la cittadinanza attiva tra le nuove generazioni attraverso progetti che coinvolgano gli Istituti presenti nel territorio Sviluppo di progetti che aumentino il coinvolgimento attivo sui temi dell'intercultura e delle pari opportunità e della cultura della legalità Progettazione di spazi, luoghi servizi offerti agli adolescenti e ai giovani Creazione di un polo sportivo che integri servizi sportivi ad altre attività Valorizzazione dello Sport di cittadinanza attraverso la promozione e l'incentivazione anche delle fasce più deboli Riqualificazione dell'impiantistica esistente e introduzione di forme nuove di gestione coinvolgendo attivamente il partner privato / Associazioni. Avviare collaborazioni con i Comuni dell'Unione per condividere obiettivi e strategie per qualificare l'offerta sportiva sul territorio. Risultati attesi Incremento della partecipazione attiva dei giovani Aumento dei giovani cittadini coinvolti attivamente nei progetti socio/culturali Incremento degli spazi e luoghi dedicati alle attività dei giovani Aumento gamma servizi offerti integrati con le attività sportive Aumento della pratica sportiva ricreativa e ludica per tutte le fasce sociali Miglioramento e gestione innovativa del patrimonio impiantistico sportivo Miglioramento qualità e ampliamento dei servizi offerti

MISSIONE 07 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

PROGRAMMI 1

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo.

Obiettivi da conseguire nel periodo

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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Promozione del turismo e valorizzazione delle eccellenze e dell'identità del Comune. Risultati attesi Miglioramento dell’offerta turistica

MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

PROGRAMMI 1-2

Responsabile politico

Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa Obiettivi da conseguire nel periodo Completamento della programmazione urbanistica, degli accordi di programma e dei piani attuativi in corso. Riqualificazione, completamento e rigenerazione dei tessuti urbani esistenti, promuovere l'integrazione con le politiche sociali. Semplificazione delle procedure urbanistiche e accesso a documentazione a supporto dei professionisti (attraverso l'adozione di strumenti semplificati, la dematerializzazione delle procedure, l'uso piattaforme telematiche e il potenziamento dello Sportello unico per attività produttive (SUAP). Riqualificazione del Comune attraverso azioni manutentive ordinarie di strade e marciapiedi, arredi urbani e illuminazione, anche attivando forme di collaborazione con Associazioni e privati. Risultati attesi Migliore qualità dell’ambiente urbano Semplificazione delle procedure e servizi telematici diffusi

MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

PROGRAMMI 1-8

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente.

Obiettivi da conseguire nel periodo Introdurre nuove forme di gestione del verde pubblico rispettose dell'ambiente e aperte alla collaborazione pubblico-privato Salvaguardia dei valori ambientali e naturali del territorio comunale. Valorizzare le zona di tutela ambientale e promozione percorsi escursionistici.

Potenziare i sistemi di raccolta differenziata che riducano le difficoltà per i cittadini a differenziare il rifiuto anche attraverso incentivi economici Risultati attesi

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Migliore qualità del verde Migliorare e valorizzare il patrimonio ambientale comunale e renderlo fruibile ai cittadini Raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata

MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

PROGRAMMI 1-9

Responsabile politico

Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia.

Obiettivi da conseguire nel periodo Azioni e progetti per promuovere e garantire le Pari opportunità: genere, cultura e integrazione anche in un ottica sovracomunale Ridefinizione del sistema di programmazione e gestione dei servizi sociali in ottica sovracomunale Coordinamento e sviluppo di progetti che coinvolgono il terzo settore negli interventi sociali (abitazioni di emergenza, inserimenti lavorativi di svantaggiati, forum economia solidale) Azioni e progetti per l'inserimento e il recupero attivo degli anziani, e dei disabili - Welfare settoriale Risultati attesi Favorire l'integrazione sociale e diminuire il divario di genere, e culturale Migliorare la qualità dei servizi sociali offerti Aumento dei servizi offerti per emergenza sociale abitativa e lavorativa Aumento dell'inclusione sociale delle fasce più deboli e migliore definizione degli interventi

MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’

PROGRAMMI 1-4

Responsabile politico

Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività.

Obiettivi da conseguire nel periodo Semplificazione amministrativa per favorire la nascita di nuove imprese e nuove opportunità e forme di lavoro Fornire modalità e luoghi a supporto delle attività di impresa Sviluppo dei servizi a sostegno delle attività commerciali del territorio, commercio di vicinato. Risultati attesi Nascita di nuove imprese sul territorio e avvio esperienze pilota sul territorio Nuove opportunità di impresa sul territorio Incremento di nuove forma di impresa 4. PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI

Le innovazioni normative di questi ultimi anni, e l’accresciuta necessità del rispetto dei vincoli di finanza pubblica, hanno portato un radicale cambiamento d’ottica nella valutazione del ruolo della gestione patrimoniale, in particolare nel settore degli Enti Locali.

Il patrimonio non è più considerato in una visione statica, quale mero complesso dei beni dell’Ente di cui deve essere assicurata la conservazione, ma in una visione dinamica, quale strumento strategico della

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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gestione, cioè come complesso delle risorse che l’Ente deve utilizzare in maniera ottimale e valorizzare, per il migliore perseguimento delle proprie finalità d’erogazione di servizi e di promozione economica, sociale e culturale della collettività di riferimento.

Negli ultimi anni, i provvedimenti legislativi che si sono occupati di patrimonio immobiliare degli enti pubblici sono andati moltiplicandosi, ma una vera innovazione e stata introdotta dall’art. 58, comma 1, della legge n. 133 del 6 agosto 2008, che prevedeva: "Per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente con delibera dell'organo di governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base dei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliare da allegare al bilancio di previsione".

Ai sensi del “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, è obbligo di questa Pubblica Amministrazione predisporre annualmente il programma triennale delle opere pubbliche e l'elenco annuale dei lavori pubblici, redatti sulla base degli schemi predisposti dal Ministero dei Lavori Pubblici.

Il programma copre un arco temporale di tre anni e, ogni anno, viene confermato o aggiornato per la parte relativa agli interventi che in precedenza erano attinenti al secondo e al terzo anno e si procede alla compilazione della sezione relativa al terzo anno.

L'elenco annuale contiene la distinta dei lavori che possono essere realizzati nel primo anno di riferimento del programma triennale.

Il presente programma triennale è stato redatto mediante un analisi generale tesa ad identificare e quantificare il quadro dei bisogni di questa P.A. e delle relative esigenze, individuando gli interventi necessari al loro soddisfacimento

L'inserimento nel programma di ciascun intervento, escluso gli interventi di manutenzione, è preceduto dall’approvazione del progetto preliminare o dall’elaborazione di un sintetico studio di “fattibilità” ove consentito dalla legge, nel quale sono esaminate le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie e le componenti storico - artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di sostenibilità ambientale, socio – economiche, amministrative e tecniche.

Progetti preliminari e studi di fattibilità di tutti i lavori inseriti all’interno del Programma Triennale dei Lavori Pubblici, esclusi gli interventi di carattere manutentivo, sono depositati presso l’ufficio tecnico dei Lavori Pubblici al momento dell’approvazione definitiva del presente programma da parte del Consiglio Comunale.

L’inserimento dei lavori di manutenzione nel programma triennale non necessita dell’approvazione del progetto preliminare o dello studio di fattibilità ma è sufficiente l’indicazione degli interventi insieme alla stima sommaria dei costi, dati questi riassunti nella allegata scheda n. 3.

Il programma triennale è composto da tutti i lavori finanziati nel triennio 2017-2019, ma alcuni lavori, previsti nell’elenco annuale del 2016, che hanno trovato copertura finanziaria nel bilancio 2016, sono stati inseriti nell’elenco annuale dei lavori per l’anno 2017.

Il programma triennale è stato predisposto in schemi tipo di sintesi così come indicato all’art.1 co.1 del D.M. dei Infrastrutture e Trasporti del 09/06/2005 ed è composto dalle schede 1,2,3 .

SCHEDA 1

La scheda 1 è il “quadro delle risorse disponibili” compilata mediante una ricognizione delle "disponibilità finanziarie" nel triennio,che ha permesso la quantificazione della capacità di spesa ed il budget da destinare alla realizzazione di opere pubbliche.

Nella scheda sono indicate:

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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1. le entrate aventi destinazione vincolata per legge - ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri enti pubblici, già stanziati nei rispettivi stati di previsione o bilanci.

2. le entrate acquisite o acquisibili mediante contrazione di mutuo - le spese iscritte nel bilancio di previsione sulla base del programma, finanziate con l'assunzione di prestiti si considerano impegnate per l'ammontare dei prestiti stessi.

3. le entrate acquisite o acquisibili mediante apporti di capitali privati -

l’Amministrazione ha verificato la possibilità di fare ricorso a procure di project financing in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE;

4. le entrate acquisite o acquisibili mediante trasferimento di immobili ex art. 19, comma 5-ter della Legge 11 febbraio 1994. n. 109, e successive modifiche ed integrazioni.

5. Stanziamenti di bilancio Le somme iscritte nel bilancio di previsione annuale sulla base del programma si considerano vincolate per l'intero arco temporale previsto per l'attuazione dei singoli interventi.

6. Altro (ad esempio: rientri da economie sugli stanziamenti non vincolati, rientri derivanti da residui dell'anno precedente compresa la cessione di immobili).

SCHEDA 2

La scheda 2 descrive per ciascun lavoro il quadro d’insieme degli elementi finanziari, qui in una casella separata sono indicati eventuali finanziamenti privati delle opere, le categorie dell’intervento e la tipologia secondo le tabelle di cui al D.M. dell’Infrastrutture e Trasporti del 09/06/2005 riportate di seguito per facilitare la lettura delle schede allegate.

Tabella 1 - Tipologie

Codice Descrizione

01 Nuova costruzione

02 Demolizione

03 Recupero

04 Ristrutturazione

05 Restauro

06 Manutenzione Ordinaria

07 Manutenzione Straordinaria

08 Completamento

09 Ampliamento

99 Altro

Tabella 2 - Categorie

Codice Descrizione

A01 01 Stradali

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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A01 02 Aeroportuali

A01 03 Ferrovie

A01 04 Marittime Lacuali e Fluviali

A01 88 Altre modalità di trasporto

A02 05 Difesa del Suolo

A02 11 Opere di protezione ambiente

A02 15 Risorse Idriche

A02 99 Altre infrastrutture per ambiente e territorio

A03 06 Produzione e distribuzione di energia elettrica

A03 16 Produzione e distribuzione di energia non elettrica

A03 99 Altre infrastrutture del settore energetico

A04 07 Telecomunicazione e Tecnologie informatiche

A04 13 Infrastrutture per l’agricoltura

A04 14 Infrastrutture per la pesca

A04 39 Infrastrutture per attività industriali

A04 40 Annona, commercio e artigianato

A05 08 Edilizia Sociale e Scolastica

A05 09 Altra Edilizia Pubblica

A05 10 Edilizia Abitativa

A05 11 Beni Culturali

A05 12 Sport e Spettacolo

A05 30 Edilizia Sanitaria

A05 31 Culto

A05 32 Difesa

A05 33 Direzionale e Amministrativo

A05 34 Giudiziario e Penitenziario

A05 35 Igienico Sanitario

A05 36 Pubblica Sicurezza

A05 37 Turistico

A06 90 Altre Infrastrutture Pubbliche non altrove Classificate

E10 40 Studi E Progettazioni

E10 41 Assistenza e Consulenza

E10 99 Altro

Tabella 3 – Modalità di apporto di capitale privato

Codice Modalità

01 Finanza di progetto

02 Concessione di costruzione e gestione

03 Sponsorizzazione

04 Società partecipate o di scopo

99 Altro

SCHEDA 3

La scheda 3 è relativa all’elenco annuale vi sono riportati tutti i lavori previsti nel 2015.

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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La scheda 3 contiene una sintetica descrizione dei lavori, il nominativo del responsabile del procedimento, la finalità del lavoro (secondo la Tabelle 5 del D.M. dell’Infrastrutture e Trasporti del 09/06/2005), lo stato della progettazione (tabella 4), la conformità dell’intervento urbanistica ed ambientale ed inoltre è indicato il presunto termine di inizio e fine dei lavori.

Tabella 5 – Finalità

Codice Finalità

MIS Miglioramento e incremento di servizio

CPA Conservazione del patrimonio

ADN Adeguamento normativo

COP Completamento d’opera

VAB Valorizzazione beni vincolati

URB Qualità Urbana

AMB Qualità Ambientale

Nell’ambito della programmazione generale, per il triennio 2015/2017, questa Amministrazione sulla base delle opportunità date dai fondi strutturali ha già inoltrato alcune richieste di finanziamento per quei bandi già attivati e prevede di inoltrare altre richieste in tutti i settori appena verranno pubblicati e aperti nuovi bandi .

Di seguito vengono elencati distinti per settore i finanziamenti già richiesti o/e attivati nonché le categorie per le quali si ha l’intenzione di richiedere i finanziamenti al fine di realizzare i lavori

Ambiente –

Lavori e/o interventi per i quali sono stati già richiesti e/o attivati finanziamenti

1- Ripristino ed adeguamento impianto di depurazione comunale importo euro 500.000,00

2- Realizzazione lavori di bonifica e separazione acque bianche e nere all’interno del centro abitato importo euro 200.000,00.

Lavori e/o interventi per i quali si prevede di attivare i relativi finanziamenti (Fondi strutturali, Ministeriali, Regionali e Provinciali) o per i quali si farà fronte ad autofinanziamento

1- lavori di realizzazione di tratti di collettori fognanti a servizio delle Località :” Salica-Occhiarà-Guglia- Giardini”, si è perfezionato il mutuo di € 250.000,00 con la Cassa Depositi e Prestiti società per azioni (CDP S.p.A.)- posizione n° 6006891, si è approvato il progetto esecutivo e si è indetta la relativa gara di appalto con procedura ristretta;

2- Completamento collettori principali rete fognante;

3- Completamento acquedotti comunali, ricerche idriche e rete di distribuzione;

4- Impianti di energia rinnovabili ( eolica, fotovoltaica, ecc.) ;

Tabella 4 – Stato della progettazione approvata

Codice Stato della progettazione

SF Studio di fattibilità

PP Progetto Preliminare

PD Progetto Definitivo

PE Progetto Esecutivo

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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Lavori pubblici e assetto del territorio –

Lavori e/o interventi per i quali sono stati già richiesti e/o attivati finanziamenti

Lavori di realizzazione di un centro polifunzionale – Primo stralcio funzionale- Importo dell’opera € 350.000,00- al finanziamento dell’intervento si fa fronte per € 300.000,00 con il contributo concesso dalla Regione Calabria , giusti Decreti Dirigente Generale del Dipartimento Lavori Pubblici n° 13794 del 03.10.2012 e n° 6225 del 28.11.2013 , da utilizzare mediante contrazione di mutuo e per € 50.000,00 mediante devoluzione del mutuo a suo tempo contratto con la Cassa DD.PP. per la realizzazione della rete wireless a servizio del centro abitato e non utilizzato in quanto l’opera è stata realizzata da una società privata con capitale proprio. Pertanto si è provveduto a contrarre apposito mutuo con la Cassa DD.PP. di € 300.000,00, con ammortamento a carico della Regione Calabria , posizione n° 6006930 , si è perfezionata la procedura di devoluzione del mutuo, posizione 4554750 di € 50.000,00 con la Cassa DD.PP.;

Successivamente l’Amministrazione Comunale con Deliberazione di Giunta Comunale n. 35 del 08.06.2015 ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di una struttura Polivalente dell’importo complessivo di € 700.000,00, alla cui spesa si farà fronte per € 350.000,00 come sopra descritto e per la restante parte, pari ad € 350.000,00, mediante contrazione di mutuo con la Cassa DD.PP a carico del Comune;

Il mutuo contratto con la Cassa DD.PP., posizione n. 4552383/00 di complessivi € 168.336,00 per l’esecuzione di interventi di adeguamento strutturale e sismico dell’edificio adibito a scuola elementare, non è stato utilizzato in quanto appena sufficiente ad effettuare le sole demolizioni, pertanto detto mutuo verrà impiegato, vista la richiesta di devoluzione e diverso utilizzo alla Cassa DD.PP. , per realizzare le seguenti opere :

a- per € 76.000,00 al cofinanziamento dell’intervento di Realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione , ai sensi della L.R. n° 36 del 16.10.2008- recupero di alloggi in proprietà, importo complessivo dell’opera € 380.000,00 , di cui € 304.000,00 finanziati dalla Regione Calabria, giusto Decreto n° 2652 del 02.03.2012 del Dirigente Generale del Dipartimento 9 Lavori Pubblici e per la restante parte a carico del Comune;

b- per € 39.336,00 , al finanziamento dei lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento sorgenti e serbatoi dell’acquedotto “ Sambuco- Malittoro- Girdini – Cortale”;

c- per € 53.000,00, al finanziamento dei lavori di sistemazione dell’incrocio tra via A. Moro , Via C.Alvaro , e Strada di nuova formazione la Cassa DD.PP ha autorizzato il nuovo utilizzo.

E’ stata espletata la gara d’appalto con aggiudicazione definitiva alla ditta Rondinelli Giuseppe, con sede in Cortale. I lavori sono stati consegnati ed in fase di ultimazione;

Si è ottenuto, da parte dello Stato, il finanziamento di € 140.000,00 , a seguito di pubblicazione del Piano di Azione e Coesione - Programma Nazionale Servizi di cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti - Piano di Intervento Servizi di Cura per l’Infanzia -Primo Riparto del Programma Servizi di Cura, per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento di un edificio comunale da destinare a “ servizio integrato”. E’ stata espletata la gara d’appalto con aggiudicazione definitiva alla ditta Ruberto Costruzioni s.r.l, con sede in Lamezia Terme. I lavori sono stati consegnati ed in fase di ultimazione;

Completamento lavori di recupero e riqualificazione del centro storico - A seguito di rescissione consensuale del contratto di appalto stipulato con la Ditta B2

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Schema Documento Unico di Programmazione semplificato

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EUROCOSTRUZIONI da Maida , con sede in con sede in Via E. Berlinguer, 19, 88025 Maida, si è inoltrata istanza alla regione Calabria intesa ad ottenere l’autorizzazione a completare in lavori in economia ai sensi delle vigenti norme di legge in materia. Nel mese di Dicembre 2014 la regione Calabria Dipartimento LL.PP. ha autorizzato il Comune di Cortale a completare le opere in parola, pertanto si è affidato incarico al direttore dei lavori di redigere apposita perizia di completamento. Si è in attesa della presentazione della progettazione per proseguire nell’iter di affidamento lavori.

Lavori di completamento consolidamento costone Spilo, la Regione Calabria, con nota del 26.10.2012, prot. N° 355482, ha comunicato la concessione per l’uso delle somme derivanti dall’economie dei lavori principali, pari ad € 72.861,90. L’Ufficio tecnico ha conferito incarico all’Ing. Franco Marino per la redazione del progetto esecutivo e pertanto si è in attesa dell’approvazione del progetto per appaltare i lavori.

E’ stata concesso, nell’ambito di edilizia scolastica, buona scuola, un finanziamento di € 1.295.421,05 per l’intervento relativo alla realizzazione di una nuova costruzione destinata a scuola dell’infanzia e scuola primaria su area sita in Cortale tra la Via Salvo D’acquisto e la Via Caduti sul Lavoro”, Attualmente si sta portando avanti, congiuntamente ad una task-force della Regione Calabria, l’iter necessario;

E’ stata avanzata richiesta di finanziamento al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Dipartimento per la programmazione, Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio , ai sensi del Decreto n.267 del 10 ottobre 2013, di € 40.000,00, a fronte della spesa complessiva di € 80.000,00, prevista per l’intervento di bonifica dell'amianto e di adeguamento alla sicurezza e al superamento delle barriere architettoniche, necessario per il conseguimento del certificato di agibilità della scuola materna.

E’ stata avanzata richiesta di finanziamento al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Dipartimento per la programmazione, Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio , ai sensi del Decreto n.267 del 10 ottobre 2013, di € 60.000,00, a fronte della spesa complessiva di € 120.000,00, prevista per l’intervento di bonifica dell'amianto e di adeguamento alla sicurezza e al superamento delle barriere architettoniche, necessario per il conseguimento del certificato di agibilità della palestra ed auditorium della scuola Media;

A seguito di bando emanato dalla Regione Calabria, si è avanzata richiesta di finanziamento di € 2.670 000,00 per il completamento degli interventi urgenti nelle zone a rischio idrogeologico;

A seguito di bando emanato dalla Regione Calabria, si è avanzata richiesta di finanziamento di € 1.500.000,00 per interventi di consolidamento e mitigazione del rischio del centro abitato di Cortale; E’ stata espletata la gara d’appalto con aggiudicazione definitiva alla ditta EUROSTRADE srl con sede in Località Corazzo, I lavori sono stati consegnati ed in fase di ultimazione;

E’ stata avanzata la proposta alla Regione Calabria in seguito alla emanazione del bando per la creazione di un centro di aggregazione giovanile in loc. Santa Maria del campo che comprende tra l’altro il completamento dell’impianto sportivo esistente di un finanziamento di € 468.000,00;

è stata avanzata richiesta alla Regione Calabria per il finanziamento degli interventi di risparmio energetico impianto di pubblica illuminazione ;

è stata avanzata richiesta di € 378.500,00 alla Prefettura per il finanziamento degli interventi di un centro polifunzionale finalizzato all’inserimento degli immigrati;

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Lavori e/o interventi per i quali si prevede di attivare i relativi finanziamenti (Fondi strutturali, Ministeriali, Regionali e Provinciali) o per i quali si farà fronte ad autofinanziamento

1- Completamento viabilità principale e servizi a rete connessi;

2- Completamento impianto di pubblica illuminazione comunale;

3- Revisione e rifacimento quadri elettrici impianto pubblica illuminazione

4- Recupero di alcuni quartieri del centro storico, mediante la redazione di appositi piano di recupero urbanistico edilizio e di rottamazione , ai sensi del Piano Casa Regionale ( quartiere Solano e Quartiere Basserughe) ;

5- Restauro chiese ed edifici di culto

6- Redazione dei piani di recupero urbanistico in attuazione del P.S.A. (vedi zona Pilò)

7- Costruzione bagni zona Municipio, via A. Cefaly

8- Ampliamento Impianto di metanizzazione

9- Realizzazione di fabbricati da destinare ad edilizia economica e popolare

10- Recupero chiesa dell’Addolorata e degli altri ruderi di culto siti nel paese

11- Consolidamento statico e restauro Santuario de SS.SS. Cosma e Damiano, concesso in comodato d’uso gratuito al Comune;

12- Recupero, adeguamento, consolidamento e riqualificazione del patrimonio

immobiliare comunale;

Inoltre :

Si prevede di attivare richieste di contributi per la viabilità, recupero centro storico, ( acquisto e recupero fabbricati, edilizia scolastica, edilizia di culto, edilizia economica e popolare, ecc.).

E’ intenzione di questa amministrazione portare avanti lo studio di fattibilità per un intervento di recupero e riqualificazione dell’intero centro abitato ( zone A e Ar ) , mediante il coinvolgimento dei privati proprietari di immobili , ai quali, per il restauro delle facciate, delle partiture esistenti e dei tetti , saranno messi a disposizione appositi incentivi. Intervento da proporre a finanziamento con i prossimi fondi strutturali.

a- Beni culturali –

Lavori e/o interventi per i quali sono stati già richiesti e/o attivati finanziamenti

1- Valorizzazione della Biblioteca comunale e del complesso ex Municipio attraverso l’utilizzazione delle economie derivanti dal finanziamento POR;

2- Completamento campagna di scavi archeologici nell’’area della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano;

3- Acquisto di palazzo Andrea Cefaly ,per la realizzazione di una pinacoteca-museo-

A seguito di nuovi sviluppi , il Comune sta verificando la possibilità di recuperare il finanziamento concesso dalla Regione Calabria, ai sensi della legge regionale n° 15 del 13.06.2008, art. 3 comma 18, al Comune di Cortale di € 400.000,00 per l’acquisto di palazzo Andrea Cefaly Senior e Junior, pertanto sta esperendo un ulteriore tentativo con gli attuali proprietari per cercare di addivenire all’acquisto di detto immobile storico

Lavori e/o interventi per i quali si prevede di attivare i relativi finanziamenti (Fondi strutturali, Ministeriali, Regionali e Provinciali) o per i quali si farà fronte ad autofinanziamento

1. Realizzazione di un percorso storico culturale ( acquisto e recupero palazzi

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storici, realizzazione di musei, pinacoteche, centro congressi, ecc. );

2. Valorizzazione degli uomini illustri che hanno avuto i natali in Cortale ;

3. Recupero di opere d’arte del patrimonio pubblico;

4. Istituzione di una scuola d’arte e mestieri

5. Acquisto e recupero di palazzi signorili e di altri manufatti di interesse

storico- artistico –culturale ;

6. Completamento ed ampliamento del museo di arte contemporanea;

b- Agricoltura –

Lavori e/o interventi per i quali sono stati già richiesti e/o attivati finanziamenti

1. Sistemazione infrastrutture danneggiate da eventi calamitosi ;

Lavori e/o interventi per i quali si prevede di attivare i relativi finanziamenti (Fondi strutturali, Ministeriali, Regionali e Provinciali) o per i quali si farà fronte ad autofinanziamento

1- Completamento ristrutturazione e sistemazione canali irrigui comunali ;

2- Razionalizzazione Canali irrigui;

3- Messa in coltura terreni demaniali;

4- Valorizzazione patrimonio boschivo ;

c-Industria ed artigianato –

1- valorizzazione produzione artigianale locale;

2- Centri di servizi ;

3- Valorizzazione risorse umane;

Si è in attesa della pubblicazione dei bandi POR per inoltrare richiesta di finanziamenti.

d-Sicurezza –

Revisione, integrazione e completamento sistema di videosorveglianza;

Inoltre nel 2017 , si prevede di iniziare e portare a compimento le seguenti opere , già previste e finanziate:

Sistemazione viabilità interna ed esterna ;

Sistemazione di alcuni tratti di canali e fossi di raccolta , regimentazione e smaltimento acque bianche;

Sistemazione di alcuni tratti di fognatura;

Ammodernamento parco macchine

Completamento interventi di sistemazione demanio comunale ,accatastamento degli acquedotti, dei serbatoi e delle reti fognanti comunali al fine di inserirli nel patrimonio , verifica dei reliquati stradali;

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Definizione usurpazioni , occupazioni abusive e cointestazioni dei terreni e beni immobili demaniali, nonché delle aree a standard e di sedime delle opere di urbanizzazione primarie ed i servizi a rete realizzate dai lottizzanti all’interno delle lottizzazioni convenzionate ;

Ulteriori investimenti , oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi comunali , dei servizi a rete ( compreso l’ampliamento e ammodernamento dell’impianto di pubblica illuminazione) e delle infrastrutture, sulle opere pubbliche varie e di urbanizzazione e recupero urbanistico, saranno finanziati con fondi propri. E’ prevista, infine, l’integrazione e miglioramento dell’informatizzazione con fondi propri e trasferimenti Statali, anche di parte corrente.

5. PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE

SETTORE SEGRETERIA ED AFFARI GENERALI

N PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA POSTI DI

ORGANICO

POSTI

COPERTI

POSTI

VACANTI

1 Istruttore di vigilanza/vigile C 2 2 -

SETTORE DEMOGRAFICO AMMINISTRATIVO

N

.

PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA POSTI DI

ORGANICO

POSTI

COPERTI

POSTI

VACANTI

1 Istr. Dir. Resp. Servizio

Demografico/Amministrativo

D 1 1 -

2 Esecutore Amministrativo B 2 2 -

SETTORE CONTABILE

N PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA POSTI DI

ORGANICO

POSTI

COPERTI

POSTI

VACANTI

1 Istruttore Direttivo- Responsabile

servizio finanziario/ragioneria

D 1 1 -

2 Istruttore

contabile/amministrativo

C 2 2 -

SETTORE TECNICO

N PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA POSTI DI

ORGANICO

POSTI

COPERTI

POSTI

VACANTI

1 Istr. Dir. Resp. Serv.Tecnico e

Manutentivo

D 1 1 -

2 Istruttore Amministrativo C 1 1 -

3 Istruttore Tecnico e Manutentivo C 1 1 -

4 Netturbino - Operaio A 4 *4 -

* sono previste per fine anno due cessazioni due cessazioni di lavoratori Lsu/Lpu ex art. 1, comma

1156, lett. f) ed f-bis), L. 296/2006.

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6. PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI DI BENI NON

STRUMENTALI ALL’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI DEL COMUNE DI

CORTALE

Elenco degli immobili oggetto di dismissione- previsione 2017-

(ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008 convertito con modificazioni nella legge 06.08.08. n. 133)

Descrizione Identificazione catastale Valore stimato Destinazioni

urbanistiche

Sezioni Foglio Mappale Superficie in

mq

N E G A T I V O

Elenco degli immobili che possono essere oggetto di valorizzazione e utilizzazione economica - previsione

2017-

(ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008 convertito con modificazioni nella legge 06.08.08. n. 133)

Descrizione immobili Foglio Mappale Sub. Note Destinazione

Urbanistica

1 Immobile di civile abitazione sito in

Via Trav. Senatore Todaro

19

19

48

47

2

1-2

Ar

Ar

2 Immobile di civile abitazione sito in

Via V. Veneto

19 397-398 Centro storico

3 Locale garage- Traversa Via Timpone 19 385 1 Centro storico

4 Immobile di civile abitazione sito in

Via dei Caduti

19 546 1-2 Centro storico

5 Immobile ex mercato sito in Via

Gramsci

20 253 1 F1

6 Immobile ex mattatoio comunale sito

in località Spilo

20 113 F1

7 Immobile ex asilo nido sito in località

Vallonata

15 486 1 F1

8 Immobile adibito a chiosco a supporto

del verde pubblico attrezzato sito in

Via S. D’Acquisto

23 930 1

9 Immobile adibito a magazzino, sito in

Via F.Turati

15 243 1 Br1

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10 Immobile adibito a magazzino, sito in

Via F.Turati

15 243 2 Br1

11 Immobile adibito a magazzino, sito in

Via F.Turati

15 243 3 Br1

12 Immobile adibito a magazzino, sito in

Via F.Turati

15 243 4 Br1

13 Bosco località CELIA 32

33

34

6-33

18

6

Agricola

14 Bosco località PETRUSA 32 46 Agricola

15 Bosco località MALITTORO 27

26

4-5-10-32-

183-192

Agricola

15 Bosco località VALLONE 25

26

1

231-14-266

Agricola

17 Boschi e pascoli RINACCHIO-

VATTENDIERI- CARRA’(agro di

Maida)

27

33

35

1-23-4

12

1-2

Agricola

18 Boschi e pascoli CONICELLO-

SCHIETTO –PIANI VACCARI (agro

di Maida)

25

27

38

47

48

1-4-26-38-41-

42-43-44-45-46-

47-48

48-26-38

117

1-20

92

Agricola

L’Amministrazione ha avviato tutte quelle attività finalizzate alla valorizzazione delle aree boschive nonché

le altre aree sopra indicate procedendo con la:

ricognizione e valutazione dello stato di consistenza, giusto atto di indirizzo fornito al Responsabile

del settore tecnico con delibera di G.C. n. 82/2010;

redazione del Piano di Gestione e assestamento forestale (deliberazione di Giunta comunale n. 8 del

19.01.2014);

L’amministrazione intende promuovere i seguenti interventi, volti ad acquisire la certificazione forestale per

la gestione ecosostenibile (crediti di carbonio):

miglioramento delle funzioni ambientali e paesaggistiche;

interventi atti ad incrementare la valenza del bosco in riferimento al dettato del protocollo di Kyoto;

recupero e sviluppo delle aree bruciate e degradate;

sviluppo e produzione forestale diretta a migliorare e razionalizzare la raccolta, la trasformazione e

la commercializzazione dei prodotti della silvicoltura;

un piano di tagli in sintonia con il piano di assestamento;

interventi di miglioramento della stabilità ecologia tramite creazione di fasce parafuoco;

recupero della viabilità forestale esistente.

Relativamente alle altre aree è intenzione dell’Amministrazione procedere alla loro valorizzazione, in

associazione con i Comuni i cui terreni confinano con quelli di Cortale, mediante la realizzazione di parchi

tematici con finalità anche di natura turistico-ricettiva e insieme al consorzio forestale Serralta, utilizzando i

fondi messi a disposizione del PSR 2014/2020, giusto bando per manifestazione di interesse per PIF legno

pubblicato di recente dal Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Calabria.

Dichiarare la presente con apposita ed unanime votazione immediatamente eseguibile.