Duccio di Buoninsegna - giuliapersico.files.wordpress.com · (attribuiti a Giotto) nella parte...

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04/05/16 1 Duccio di Buoninsegna Maestà tavola anteriore Madonna in Maestà, Vergine in Maestà è la glorificazione della Madre di Dio, in trono (Regina del Cielo) nella gloria del Paradiso con la corte celeste attorno (angeli, Santi e profeti). La Madonna nel suo splendore della sua gloria ultraterrena.

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Duccio di BuoninsegnaMaestà

tavola anteriore

Madonna in Maestà, Vergine in Maestà è la glorificazione della Madre di Dio, in trono (Regina del Cielo) nella gloria del Paradiso con la corte celeste attorno (angeli, Santi e profeti). La Madonna nel suo splendore della sua gloria ultraterrena.

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Duccio di BuoninsegnaMaestà

tavola posteriore

Link-web video 9' - qui Link-web video 40' - qui26 Episodi della vita e passione di Cristo.

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La Maestà del Duomo di Siena era la pala d'altare (214x412 cm) della Cattedrale senese, dipinta tra il 1308 e il 1311 dall'iniziatore della scuola senese

Duccio di Buoninsegna.È il capolavoro dell'artista ed uno dei dipinti più importanti dell'arte pre-rinascimentale italiana.

Commissionata il 9 ottobre 1308e inaugurata il 9 giugno1311.

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● Il retro della grande pala, destinato a essere visto solo da clero, è una delle migliori opere

rappresentative del vangelo.

● L'equilibrio figurativo è dato dall'accostamento delle formelle per colore e forma.

● Duccio realizza un'opera pittorica moderna per la sua epoca, primo interprete del nascente gusto

gotico italiano, utilizzando richiami bizantini volutamente per mettere in risalto alcune scene

particolarmente mistiche.

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Sul retro della Maestà, destinato alla visione del clero, erano rappresentate 26 Storie della

Passione e Resurrezione di Cristo, divise in formelle più piccole, uno dei più ampli cicli dedicati

a questo tema in Italia.

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Nella grande tavola principale il posto d'onore, al centro, è dato dalla Crocefissione, di larghezza

maggiore e altezza doppia, come anche la formella doppia nell'angolo in basso a sinistra con

l'Entrata a Gerusalemme (da dove inizia la lettura), dove forse il tiburio gotico che sporge

dalle mura è una citazione fantasiosa della cupola del Duomo di Siena.

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Le scene si leggono dall'angolo sinistro procedendo nella fascia inferiore verso destra dal basso verso l'alto.Questo espediente, già usato da secoli, serve per convogliare la

lettura verso la scena centrale della Crocefissione.

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1. entrata a Gerusalemme

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2 - lavanda dei piedi3 - ultima cena

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4 - Congedo dagli apostoli5 - Patto di Giuda

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6 - Preghiera Nell'orto

7 - Bacio di Giuda

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8 – diniego di Pietro9 – Cristo davanti ad Anna

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10 - Cristo davanti a Caifa11 - Cristo percosso

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12 – Cristo interrogatoda Pilato

13 – Cristo accusatodai Farisei

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14 – Cristo davantia Erode

15 – Cristo davantia Pilato

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16 – Flagellazione17 – Incoronazione

di spine

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18 – Pilato si lava le mani19 – Andata al Calvario

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20 - Crocifissione

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21 - Deposizione22 - Seppellimento

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23 – Discesa al Limbo24 – Le Marie al sepolcro

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25 – “Noli me tangere”26 – I Pellegrini in Emmaus

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Pietro Cavallini

Pietro de' Cerroni, pittore mosaicista romano, conosciuto come Pietro Cavallini, nato intorno alla

metà del XIII secolo, fu attivo soprattuttotra il 1273 e il 1321.

La sua arte poco conosciuta, se non per descrizioni antiche (pictor romanus) ha avuto una

rivalutazione negli ultimi decenni.Alcuni studiosi affermano anche di aver

riconosciuto i suoi tratti stilistici in alcuni affreschi (attribuiti a Giotto) nella parte superiore della

Basilica di Assisi.

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Influenze stilistiche

Cavallini riceve una forte influenza delle tecniche pittoriche e musive di tradizione paleocristiana e

tardo-antica.Questi elementi stilistici legati alla tradizione

bizantina, non avrebbero però permesso la fluidità di linee da lui adottata, in linea al filone gotico.

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Tra le opere romane non andate perdute, spiccano in particolare:

● Il ciclo di mosaici dellaBasilica di Santa Maria in Trastevere

(c.a. 1291) – rappresentano storie della Vergine ● Affresco della basilica di Santa Cecilia in Trastevere (c.a. 1293) di cui ci sono rimasti il Giudizio Universale, l'Annunciazione e alcuni

altri frammenti di storie bibliche.● Decorazione del catino absidale della Chiesa di

San Giorgio in Velabro (c.a. 1293 - 1295)

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Il ciclo di mosaici dellaBasilica di Santa Maria in Trastevere

(c.a. 1291) – rappresentano storie della Vergine

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Affresco della basilica di Santa Cecilia in Trastevere (c.a. 1293) di cui ci sono rimasti il

Giudizio Universale, l'Annunciazione e alcuni altri frammenti di storie bibliche.