d.ssa Mirella Battistoni UP E PMI INNOVATIVE...Attiva nell’Imprenditoria femminile come socia...

d.ssa Mirella Battistoni

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Profilo MIRELLA BATTISTONI:

Laureata in Economia e Commercio e con Master in direzione e organizzazione aziendale, dopo alcune esperienze lavorative, nel 1998 ha fondato lo Studio EuroProject con la mission di fornire una consulenza completa nell’area della finanza, supportando le imprese nelle decisioni di investimento e finanziamento. Per la Finanza Agevolata, si occupa di assistere le imprese, di ogni dimensione e di ogni settore di attività, nella fruizione di incentivi a valere su bandi Regionali, Nazionali e diretti UE.

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Importanti anche le attività nelle aree della Pianificazione Strategica e della Formazione.E' iscritta all’Albo dei Mediatori Creditizi preso la Banca d’Italia, è Docente Certificato, Tutor d’Impresa per il Prestito d’Onore Regionale e relatrice in seminari organizzati da Enti Pubblici e soggetti privati. Nel 2014 ha creato una rete d’imprese per assistere le PMI nei processi di internazionalizzazione.

Attiva nel marketing territoriale come Presidente dell’Associazione culturale “In-Bacheca”, come socia fondatrice di “Made in Fabriano Academy” e come socia fondatrice dell’Associazione “I Prodotti Nobili Marchigiani”.

Attiva nell’Imprenditoria femminile come socia AIDDA (di cui è stata consigliera nazionale nel 2013 e 2014) e socia FIDAPA. Tiene una rubrica dedicata agli incentivi nella rivista bimestrale “MarcheGuida”A Luglio 2014 le è stato conferito ad Ancona il premio “I Marchigiani dell’Anno 2014” per l’imprenditoria.A dicembre 2014 ha ricevuto a Pesaro il premio "Valore Donna International" per la missione in Serbia.

ARGOMENTI TRATTATI:

Caratteristiche delle Start-up innovative

Incentivi per le start-up innovative

Alcuni dati sulle start up innovative nate finora

Gli incentivi previsti dal bando Smart & Start di Invitalia

Gli incentivi previsti dal bando FSC per le start up innovative nell'area ADP A. Merloni

Caratteristiche delle PMI Innovative e differenze rispetto alla start-up innovative

Alcuni bandi Horizon per le PMI Innovative

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Lo Stato Italiano ha adottato una Normativa per supportare nuove tipologie di aziende: le START-UP INNOVATIVE. La Legge n. 221/2012 ha definito i requisiti delle società che operano in settori ad alto valore tecnologico e che possono essere iscritte nella “Sezione Speciale” del Registro delle Imprese. Con una serie di decreti attuativi è stata poi introdotta la disciplina relativa a nuove agevolazioni per le start up innovative, quali: incentivi fiscali, accesso gratuito al Fondo Garanzia, credito d’imposta per assunzione di personale altamente qualificato.

Il 25 marzo scorso è stato approvato dal Senato il decreto legge 3/2015 per normare le PMI innovative alle quali si estendono i benefici delle start-up innovatiove.

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Obiettivi:q Promuovere lo sviluppo tecnologico e l’occupazione soprattutto giovanileq Promuovere la crescita sostenibileq Favorire l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazioneq Favorire una maggiore mobilità socialeq Rafforzare i legami tra Università e Imprese q Favorire l’attrazione di talenti e capitali esteri nel nostro Paese-

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RIFERIMENTI NORMATIVI:Decreto Legge 179/2012 noto come “Decreto Crescita 2.0” recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” convertito nella Legge n. 221 del 18 dicembre 2012.

Decreto Legge 28 giugno 2013 n. 76 noto come “Decreto Lavoro” convertito nella Legge n. 99 del 9 agosto 2013.

Decreto Legge 24 gennaio 2015 n. 3 noto come “Investment Compact” convertito nella Legge n. 33 del 24 marzo 2015.

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E’ nuova o comunque ha meno di 5 anni di attività

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Ha sede principale in Italia o in altro Paese membro dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia.

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A)

Almeno il 15% del maggior valore tra Fatturato e Costo della produzione è iscrivibile ad attività di RICERCA E SVILUPPO

Spese di Ricerca & Sviluppo: in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, si possono considerare anche spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business pian, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. Le spese devono risultare dall'ultimo bilancio approvato ed essere descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel 1° anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della startup innovativa.

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B)

Almeno 1/3 della forza lavoro complessiva è costituita da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori oppure almeno 2/3 è costituita da persone con laurea magistrale

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C)

La start Up deve essere titolare, depositaria o licenziataria di brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato

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AGEVOLAZIONI PER LE START UP INNOVATIVE

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1) Costituzione e successive modificazioni mediante modello standard tipizzato con firma digitale (Art. 4, comma 10 bis Investment Compact):

Le startup innovative e gli incubatori certificati potranno redigere l’atto costitutivo e le sue successive modifiche anche mediante un modello standard tipizzato facendo ricorso alla firma digitale, in analogia a quanto già previsto per i contratti di rete. L’atto costitutivo e le successive modificazioni sono redatti secondo un modello uniforme adottato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e sono trasmessi al competente ufficio del Registro delle imprese.


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2) Riduzione degli oneri per l’avvio

Esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel Registro delle imprese

Esenzione dal pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di commercio

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3) Deroghe alla disciplina societaria ordinaria:

le deroghe più significative sono previste per le startupinnovative costituite in forma di s.r.l., per le quali si consente: la creazione di categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie di quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione); la possibilità di effettuare operazioni sulle proprie quote; la possibilità di emettere strumenti finanziari partecipativi; l’offerta al pubblico di quote di capitale. Molte di queste misure comportano un radicale cambiamento nella struttura finanziaria della s.r.l., avvicinandola a quella della s.p.a.


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4) Facilitazioni nel ripianamento delle perdite:

in caso di perdite sistematiche le startup godono di un regime speciale sulla riduzione del capitale sociale, tra cui una moratoria di un anno per il ripianamento delle perdite superiori ad 1/3 del capitale sociale (il termine è posticipato al secondo esercizio successivo in deroga agli artt. 2446 e 2447 del C.C.)


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5) Inapplicabilità della disciplina sulle società di comodo: la startup innovativa non è tenuta ad effettuare il test di operatività per verificare lo status di società non operativa


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6) Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA (art. 4, comma 11 novies Investment compact): La normativa ordinaria che prescrive l’apposizione del visto di conformità per la compensazione in F24 dei crediti IVA superiori a 15.000 euro può costituire un disincentivo all’utilizzo della compensazione orizzontale. Con l’esonero dall’obbligo di apposizione del visto per la compensazione dei crediti IVA fino a 50.000 euro le startup innovative possono ricevere rilevanti benefici in termini di liquidità durante la delicata fase degli investimenti in innovazione.


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7) Disciplina del lavoro tagliata su misura:

la startup innovativa potrà assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi. Trascorso questo periodo iniziale, tipicamente caratterizzato da un alto tasso di rischio d’impresa, il rapporto di collaborazione assume la forma del contratto a tempo indeterminato.


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8) Facoltà di remunerare il personale in modo flessibile:

fatto salvo un minimo tabellare, è lasciato alle parti stabilire quale parte della remunerazione sia fissa e quale variabile. La parte variabile può consistere in trattamenti collegati all'efficienza o alla redditività dell'impresa, alla produttività del lavoratore o del gruppo di lavoro, o ad altri obiettivi o parametri di rendimento concordati tra le parti, incluso quanto al punto successivo.


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9) Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale (guida; modello commentato di piano di incentivazione in equity): startup innovative e incubatori certificati possono remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity. Il regime fiscale e contributivo che si applica a questi strumenti è vantaggioso e concepito su misura rispetto alle esigenze tipiche di una startup.


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10) Credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato (valido per le assunzioni avvenute entro il 31 dicembre 2014) (decreto attuativo e guida ad hoc per startup innovative e incubatori certificati; pagina istituzionale dedicata alla misura): è stato definito un accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato nelle startup innovative e negli incubatori certificati. Tali agevolazioni consistono in un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale totale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratto di apprendistato, nel primo anno del nuovo rapporto di lavoro.


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11) Incentivi fiscali per investimenti in startup innovative

Per le persone fisiche la detrazione Irpef è del 19% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 500mila euroPer le persone giuridiche la deduzione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 1,8 milioni di euro.

Gli incentivi valgono per investimenti effettuati negli anni 2013, 2014, 2015 e 2016, sia in caso di investimenti diretti in startup, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) e altre società che investono prevalentemente in startup.

Il beneficio fiscale è maggiore se l’investimento riguarda le startup a vocazione sociale e quelle che sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico (detrazione Irpef al 25%; deduzione dall’imponibile Ires al 27%).


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12) Introduzione dell’equity crowdfunding, “Regolamento Consob sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line” l’Italia è stato il primo Paese al mondo ad aver regolamentato il fenomeno con uno strumento normativo dedicato. Le startup innovative possono avviare campagne di raccolta di capitale diffuso attraverso portali online autorizzati. In merito all’equity crowdfunding, il citato Decreto Legge “Investment Compact” ha introdotto tre importanti novità: anche le PMI innovative possono avvalersi dello strumento; così anche gli OICR e le altre società di capitali che investono prevalentemente in startup innovative e in PMI innovative, evoluzione, questa, che permette la diversificazione di portafoglio e la riduzione del rischio per l’investitore retail; in via derogatoria rispetto alla disciplina ordinaria, il trasferimento delle quote di startup innovative e PMI innovative viene dematerializzato, con conseguente riduzione degli oneri connessi, in un’ottica di fluidificazione del mercato secondario.


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13) Accesso semplificato, gratuito e diretto per le startup innovative al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, un fondo pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari.La garanzia copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca alle startup innovative e agli incubatori certificati, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, ed è concessa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario.


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14) Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell’Agenzia ICE (sito dedicato): include l’assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, l’ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali, e l’attività volta a favorire l’incontro delle startup innovative con investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale di espansione. In particolare, è stata autorizzata l’emissione della “Carta Servizi Startup” che dà diritto a uno sconto del 30% sulle tariffe dei servizi di assistenza erogati dall’Agenzia.


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15) Fail-fast: sono state introdotte procedure volte a rendere più rapido e meno gravoso il processo che si mette in moto nel caso in cui la startup non decolli. Sottraendo le startup innovative dalla disciplina del fallimento, si permette all’imprenditore di ripartire con un nuovo progetto imprenditoriale in modo più semplice e veloce, affrontando più agevolmente il procedimento liquidatorio. Sul piano culturale, si mira ad aggredire il paradigma, molto radicato, della stigmatizzazione del fallimento.


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Credito d'imposta Ricerca e Sviluppo: la Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 35) ha riscritto la disciplina del credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo introdotto dal Decreto “Destinazione Italia”, differendo la sua operatività al 2015 ma contemporaneamente dilatandone il periodo di fruizione fino all’anno 2019. Il credito d'imposta è riconosciuto a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario. Il credito è nella misura del 25% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo rispetto alla media delle spese maturate nei 3 periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015, sempreché in ciascuno dei periodi d'imposta siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo pari ad almeno 30.000 euro. Il beneficio fiscale raggiunge il 50% per gli investimenti in ricerca e sviluppo relativi a: assunzione di personale altamente qualificato; oppure costi della ricerca "extra muros", cioè svolta in collaborazione con università ed enti o organismi di ricerca e con altre imprese, come le startup innovative. Sarà un apposito decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, ad adottare le disposizioni attuative necessarie.

AGEVOLAZIONI PER LE START UP INNOVATIVE e per le PMI INNOVATIVE

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Patent Box:la Legge di Stabilità 2015 (art. 1, commi 37-45) ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento delle agevolazioni fiscali sui redditi derivanti dallo sfruttamento della proprietà intellettuale. Il cosiddetto “Patent Box”, che si applica a decorrere dall’esercizio 2015, consente in via opzionale alle imprese di escludere dalla tassazione il 50% del reddito derivante dallo sfruttamento commerciale dei beni immateriali (opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa). Il più recente Investment Compact ha potenziato tale strumento, con piena inclusione anche dei marchi commerciali tra le attività immateriali per le quali viene riconosciuto il beneficio fiscale. Il Patent Box rappresenta una potente misura di attrazione di investimenti nella valorizzazione del capitale immateriale, dei marchi e dei modelli industriali. La definizione delle disposizioni attuative è demandata ad un successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

AGEVOLAZIONI PER LE START UP INNOVATIVE e per le PMI INNOVATIVE

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I numeri delle start-up innovative in Italia alla fine del 2014: TREND POSITIVO IN TUTTA ITALIA

Al 31.12.2014 le start-up innovative attive in Italia erano 3179 (aumentate del 143% rispetto al 2013) una cifra notevole che segnala come la penisola sia terreno fertile per lo sviluppo di questa tipologia di imprese, che complessivamente danno vita a un capitale sociale pari a 153 milioni di

euro (circa 48 mila euro a impresa), dando lavoro a oltre 2600 addetti.Mappa regionaleLa Lombardia è la regione che ospita il numero maggiore di startup innovative, sono 696 (466 solo a Milano) pari al 21,9% del totale, segue l’Emilia-Romagnacon 360 (11,3%), il Lazio 303 (9,5%), Veneto 247 (7,8%), Piemonte 229 (7,2%).

Mappa settoriale Dal punto di vista settoriale, il 72,9% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese , il 18% opera nei settori dell’industria in senso stretto, il 3,8% nel commercio (3,4%).

(Fonte: Registroimprese.it)40

Lo squilibrio di genere è macroscopico: l’85% è maschile. Solo il 12,5% delle start-up innovative è condotto da una donna, anche se la percentuale nell’ultimo anno è salita del +50,6%. Si tratta di 397 imprese metà delle quali produce software (20,9%), è attiva nella ricerca e sviluppo (19,8%) e nei servizi ICT (10,6%).

Le startup con una compagine societaria a prevalenza giovanile (under 35) sono 827, il 26% del totale, una quota superiore a quasi quattro volte quella delle società di capitale giovanili (7%).Uno startupper su quattro ha meno di trent’anni, mentre il 31% ha fra i 30 e i 40 anni. C’è un buon 43%, invece, di over 40. Il 92% è infine laureato e due su tre hanno una formazione manageriale, l’altro terzo tecnica.

Chi sono gli startupper italiani?

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Il valore della produzione media, calcolato sulle quasi 1.700 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio 2013, è pari a 128 mila euro, ma la metà delle startup innovative ha prodotto nel 2013 per meno di 27 mila euro. L’attivo è in media di 238 mila euro a impresa, ma per la metà delle startup innovative non supera i 64 mila euro.

Dal punto di vista occupazionale, le 989 startup con dipendenti impiegano complessivamente 2.607 persone, in media 2,6 dipendenti per ogni impresa, mentre almeno la metà delle startup con dipendenti impiega 1 solo dipendente.

Sono 12.556 i soci nelle 3.095 startup innovative con almeno un socio. È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. In media ogni startup presenta 4 soci, la metà ne presenta un massimo di 3; si tratta di valori superiori a quelli del complesso delle società di capitali.

Redditività. Durante i primi esercizi di operatività è probabile che si presentino risultati economici in perdita a causa del peso che il debito presenta nella fase iniziale dell’attività. Il 57,9% delle startup innovative nel 2013 è in perdita (questo insieme di imprese rappresenta quasi il 60% della produzione complessiva), mentre il restante 42,1% presenta un utile d’esercizio (rappresentano il 40% della produzione).

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Fuga dalle Marche

Nel corso del 2014 sono 2382 i marchigiani che si sono iscritti all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero), in deciso aumento rispetto all’anno precedente. Una vera e propria fuga di cervelli, infatti il 30% degli emigrati è in possesso di laurea e il 25% di diploma.

Fonte: Rapporto ”Italiani nel mondo 2014” - Fondazione Migrantes della Cei.

La “fuga” riguarda anche molti imprenditori che, dopo la chiusura della loro attività nelle Marche, hanno deciso di cercare nuove occasioni imprenditoriali altrove, sperando di poter contare su un costo del lavoro inferiore.Mete estere:Tra le mete più quotate figurano il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia, mentre fuori dall’Europa gli aspiranti lavoratori guardano soprattutto agli Stati Uniti e al Brasile, come anche all’Argentina. È da Macerata e Ancona che sembrano fuggire il maggior numero di marchigiani, seguite da Pesaro, Ascoli Piceno e Fermo in ultima posizione.

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36 investitori istituzionali (erano 32 nel 2013) 6 pubblici e 30 privati100 incubatori e acceleratori di cui 60 pubblici e 40 privati 38 parchi scientificidi cui 35 pubblici e 3 privati62 spazi di coworking52 competizioni dedicate alle startup in giro per il Paese48 piattaforme di crowdfunding46 FabLab11 associazioni e 16 community online

118 milioni di euro è l’importo investito nel 2014 nelle startup hi-tech italiane sia da fonti istituzionali che da business angel, family office e venture incubator. I margini di miglioramento sono ancora ampi: 118 milioni di euro sono infatti pochi se confrontati ad altri Paesi. “In Italia si investe in startup hi-tech 1/8 rispetto a Francia e Germania, 1/5 rispetto al Regno Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna”.

Gli altri ATTORI del mondo Start Up Innovative in Italia (Fonte: rapporto The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who, presentato al Gec 2015 da Italia Startup e dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano)

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Il Ministero dello Sviluppo Economico,Google e Unioncamere, per promuovere la digitalizzazione ed il Made in Italy offrono 92 borse di studio, volte ad aiutare le start-up innovative italiane a sfruttare le opportunità della Rete per farsi conoscere sul mercato internazionale. Le borse di studio sono rivolte a giovani laureati, laureandi o diplomati residenti in qualunque Regione in cui ci sia una Camera di Commercio che aderisce all’iniziativa, tra cui quella di Ancona.Ciascuna borsa di studio, la cui durata è di 9 mesi, ha un valore di 9.000 euro.I giovani startupper interessati dovranno sottoporsi ad una prova scritta ed una orale durante le quali dovranno dimostrare di possedere competenze e conoscenze nei seguenti ambiti: economia; marketing; management; digitale orientato al web marketing;internazionalizzazione; lingua inglese (almeno).I vincitori della borsa di studio potranno beneficiare un di training realizzato da Google e successivamente potranno affiancare le imprese del territorio, facendo base nelle diverse Camere di Commercio.Le domande possono essere inviate entro le ore 12.00 del 30 aprile 2015.

Start-up innovative: borse di studio con Google

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Start-Up Day Bocconi: candidature aperte

Si terrà il prossimo 24 novembre il “Bocconi Start-Up Day Marketplace Ideas Take Off”, dedicato ai gruppi imprenditoriali che vogliono sviluppare un’idea di start-up (un membro deve essere uno studente o alunno dell’Università Bocconi, di SDA Bocconi School of Management, di MISB Bocconi).L'evento rappresenta un’occasione per le nuove imprese a caccia di finanziamenti, un marketplacenel corso del quale le start-up possono incontrare venture capitalist, business angel e operatori del private equity, presentando le loro idee.Sono già aperte le candidature per partecipare all’evento e possono essere inoltrate entro il 7 settembre 2015 attraverso il sito ufficiale dell’evento

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Bando gestito da Rif. Normativi: Decreto MISE 24.9.2014 – Circ. espl. Mise n. 68032 del 10.12.2014.

Dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro.

Ambito territoriale: tutte le regioni italiane.

Chi può partecipare: § le start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni§ le persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.

Iniziative agevolabili: I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.

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Tipo di agevolazione:finanziamento a tasso zero (senza interessi) per un importo fino al 70% dell’investimento totale. La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero.

Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (20%) di contributo a fondo perduto.

Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di servizi specialistici di tutoring tecnico-gestionale.

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Importo del progetto di investimento: Investimento minimo € 100.000 Investimento massimo € 1.500.000

Rimborso del finanziamento: in 8 anni, dopo 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, a rate semestrali (al 31/5 e al 30/11)E' possibile chiedere una anticipazione pari al 40% del finanziamento agevolato, previa presentazione di fidejussione bancaria o assicurativa di pari importo.L'erogazione del finanziamento avviene per SAL (spese fatturate e pagate) di importo pari almeno al 20% del totale concesso.

Tempistica: gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e completati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento con Invitalia.

Presentazione delle domande: Sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.itL’istruttoria delle domande avviene secondo l’ordine cronologico di arrivo.

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a. Impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientificib. Componenti hardware e softwarec. Brevetti e licenzed.Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettatee. Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali

informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche

Spese finanziabili:

A) Interessi sui finanziamentiB) AmmortamentiC.1) Canoni di leasing di imp. Macch. Attrezz. nuovi C.2) Canoni di affitto di impi. Macch. Attrezz. NuoviD) Costi salariali personale dipendente e collaboratoriE) Licenze e diritti relativi all'utilizzo di titoli della proprietà intellettualeF) Licenze relative all'utilizzo di SoftwareG) Servizi di incubazione e di accelerazione di impresa

Investimenti :Investimenti :

Costi di esercizio :Costi di esercizio :

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Interventi finalizzati all’incremento e alla stabilizzazione dell’occupazione attraverso il sostegno alla ricerca, alla creazione e sviluppo di nuove unità produttive e alle start up innovative nel territorio marchigiano

Soggetti beneficiari:- micro, piccole e medie imprese

- start up innovative: piccole imprese di nuova costituzione che, nel periodo di durata del programma di investimento, siano in grado di sviluppare, produrre e commercializzare prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, ovvero processi produttivi tecnologicamente nuovi o sensibilmente migliorati rispetto al settore interessato.Le imprese non devono essere costituite da più di tre anni dalla data di presentazione dell’istanza, le spese di R&S devono rappresentare almeno il 15% del totale delle spese in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, devono avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, vale a dire con caratteristiche di novità rispetto al mercato, incentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie (innovazione di prodotto/servizio); ovvero siano rivolte al miglioramento di processi produttivi in termini qualitativi e di performance o introducano nuovi processi produttivi con caratteristiche migliorative rispetto al settore di appartenenza (innovazione di processo).

Tutte devono avere unità produttiva sede dell’investimento nelle aree ADP A. Merloni della regione Marche.

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I 56 COMUNI COINVOLTI nell’area A.D.P. A. Merloni:Nelle Marche, i Comuni agevolabili a seguito dell’Accordo di Programma sono 56, di cui: 21in provincia di Ancona, 26 in provincia di Macerata, 9 in provincia di Pesaro e Urbino

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Condizioni di accesso per le START –UP INNOVATIVE:

Progetti di SPESA min € 150.000,00 - max. € 450.000,00

Durata del progetto: 24 mesi dall'avvio

Obbligo di assunzione di n. 1 persona a t. indet. Ogni €150.000 di spesa

Contributo a fondo perduto:- 50% nel caso in cui il progetto imprenditoriale preveda un incremento occupazionale che, per almeno il 25%, derivi da situazioni di mobilità dalla ex A. Merloni in A.S.)- 40% in caso di assunzione di personale non proveniente da mobilità dalla ex A. Merloni.

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SPESE AGEVOLABILI PER LE START-UP INNOVATIVE:1. Costi per investimenti materiali e immateriali necessari per l’avvio dell’iniziativaimprenditoriale innovativa spesa agev. contributo

macchinari, strumenti, hardware e attrezzature di nuovo acquisto ( o già acquistati solo per icosti di ammortamento);

200.000,00 50% 100.000,00

software, acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi,di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, acquisto di know-how, ecc.

70.000,00 50% 35.000,00

2. Costi necessari all’avvio e funzionamento della nuova impresa innovativa (max. 30%delle spese sostenute per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali):spese per la locazione di spazi, realizzazione di opere di ristrutturazione e adeguamentofunzionale dei locali - 50% -spese di marketing e per attività promo-pubblicitarie connesse al lancio di un nuovoprodotto e/o servizio e per la partecipazione a fiere e workshop; 24.100,00 50% 12.050,00 costi di esercizio sostenuti direttamente per effetto dell’attività di innovazione, quali speseper materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali, ecc. 20.000,00 50% 10.000,00

spese per utenze funzionali (energia, telefono, internet, acqua, ecc.) 36.500,00 50% 18.250,00

spese per aggiornamento specialistico del personale dipendente o con contratto dicollaborazione coinvolto nello sviluppo dell’attività di innovazione. - 50% -

3. Costi per servizi di consulenza prestati da terzi in relazione al piano di sviluppoaziendale dell’iniziativa innovativa (max. 7% delle spese sostenute per investimenti):spese per la redazione del business plan, per studi di fattibilità e di mercato; 18.900,00 50% 9.450,00 spese per i servizi di consulenza specialistica in materia di innovazione.4. Costi per personale e collaboratori a progetto (nella misura massima del 30% dellespese sostenute per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali)Spese relative ai collaboratori a progetto e al personale dipendente, impiegati nello sviluppodell’iniziativa innovativa finanziata e nella misura di effettivo impiego 80.500,00 50% 40.250,00

IVA-non inclusa 450.000,00 225.000,00 55

Spese per INVESTIMENTI PRODUTTIVI (min. € 150.000 - max € 2.000.000 comprese spese per Svil.Sper.)

CONTR. con increm. Occ. per il 25% da Mobilità

ex A. Merloni

PI MI

CONTR. con increm. Occup. NON derivante da MOBILITA'

PI MI

suolo aziendale (max 5% del tot. investim.) 20% 10% 0 15% 8%opere murarie 5.000,00 1.000,00 20% 10% 750,00 15% 8%

macchinari, impianti, attrezzature , hardware (anche usati) 80.000,00 16.000,00 20% 10% 12.000,00 15% 8%

software, brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche su nuove tecnologie

60.000,00 12.000,00 20% 10% 9.000 15% 8%

progettazioni, direzione lavori, redazione business plan (max 5% imm. Mat. e imm)

5.000,00 3% 2.500,00 50% 50% 2.500,00 50% 50%

Tot. Spese per Investim. Produttivi 150.000,00 31.500,00 24.250,00N. assunzioni (n. 1 ogni € 150.000)

Spese per SVILUPPO SPERIMENTALE (max 25% del tot. progetto Inv.Prod. + Svil. Sper.)

CONTR. impresa singola

PI MICONTR. ATI o

contratto di RETE (almeno 3 impr.)

PI MI

Strumentazione e attrezzature nuove o preesistenti per il periodo di utilizzo per il progetto (quote di ammortamento)

5.000,00 2.250,00 45% 35% 3.000 60% 50%

consulenze e altri servizi, risultati di ricerche, brevetti, knowhow, diritti di licenza (max 20%)

10.000,00 20% 4.500,00 45% 35% 6.000,00 60% 50%

personale dipendente, collaboratori a progetto, personale con assegni di ricerca o borse di dottorato- (max 30% del totale S.S.)

15.000,00 30% 6.750,00 45% 35% 9.000,00 60% 50%

materiali: materie prime, componenti, semilavorati, prototipi, materiali di consumo

20.000,00 9.000,00 45% 35% 12.000,00 60% 50%

Tot. Spese Svil. Sper. (max 25% del tot. progetto) 50.000,00 25% 22.500,00 30.000,00

TOT. PROGETTO (min. 150.000 - max 2 ML) 200.000,00 54.000,00 46.750,0027,0% 23,4%

SPESE AGEVOLABILI PER PMI :

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Progetti integrati di sviluppo delle PMI in fase di ricambio generazionale.

Il bando è rivolto a micro, piccole e medie imprese industriali, artigiane e di servizi alla produzione.Le imprese devono avere l’imprenditore che cede la titolarità dell’impresa che abbia compiuto 65 anni. L’avviso finanzia piani di sviluppo finalizzati a garantire la continuità delle imprese in transizione generazionale attraverso operazioni di trasferimento della proprietà e della conduzione aziendale sia verso eredi/successori/dipendenti sia verso acquirenti esterni.Interventi ammessi: 1. Assunzione a tempo determinato, per minimo 12 mesi, di un Manager temporaneo;2. Attività di formazione di eredi/successori attraverso voucher formativi;3. Investimenti materiali e/o immateriali funzionali all'attuazione del piano di sviluppo;4. Servizi di consulenza specialistica funzionali all'attuazione del piano di sviluppo;5. Sostegno finanziario all'operazione di trasferimento.

Agevolazione: contributo a fondo perduto fino all'80%

Bando aperto fino ad esaurimento fondi.

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Con il Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3 (noto come “Investment Compact”), convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2015, n. 33 è stata definita la figura delle PMI INNOVATIVE alle quali sono state assegnate larga parte delle misure già previste a beneficio delle startup innovative, così da estenderle ad una platea di imprese potenzialmente molto più ampia.

Infatti, come messo in evidenza nel Rapporto Small Business Act 2014, le Micro, Piccole e Medie Imprese rappresentano la spina dorsale del sistema economico e produttivo nazionale. 58

Definizione di PMI - in vigore dall’1.1.2005

Dimensione Imprese N° dipendenti Fatturatomil./€.

Tot. Bilanciomil./€.

Microimprese meno di 10 fino a 2 fino a 2

Piccole Imprese meno di 50 fino a 10 fino a 10

Medie Imprese meno di 250 fino a 50 fino a 43

Il cuore della nostra economia è rappresentato dalle MICROIMPRESE: Il 95% delle imprese italiane ha meno di 10 dipendenti.Il 99 % delle imprese italiane rientra nella definizione di PMI .

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1. è una società di capitali, anche in forma cooperativa

2. ha sede principale in Italia

3. dispone della certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato redatto da un revisore contabile o da una società di revisione iscritti nel registro dei revisori contabili

4. le sue azioni non sono quotate in un mercato regolamentato;

Identikit della PMI INNOVATIVA (L. 33/2015)

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5. il contenuto innovativo dell’impresa è identificato con il possesso di almeno due dei tre seguenti criteri:

q volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura almeno pari al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione;

q impiego di personale altamente qualificato§ in una quota almeno pari a 1/5 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato, o in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata. § ovvero, in una quota almeno pari a 1/3 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;

q Detentrice, licenziataria o depositaria di almeno un brevetto o un software registrato alla SIAE


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Per accedere al regime di agevolazioni, le PMI innovative devono registrarsi nella sezione speciale del Registro delle imprese creata ad hoc presso le Camere di Commercio. Come già previsto per le startup innovative, l’iscrizione avviene attraverso una una dichiarazione di autocertificazione di possesso dei requisiti.

Le autorità competenti possono fare controlli sull’effettivo possesso dei requisiti previsti; C’è l’obbligo di aggiornare i dati forniti con cadenza annuale (al 30 giugno), pena la perdita dello status di PMI innovativa. Tali dati riguardano in via principale la tipologia di attività condotta, con particolare riferimento agli elementi caratterizzanti relativi all’innovazione tecnologica.

6. E’ iscritta nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese per le PMI INNOVATIVE (da istituire presso le Camere di commercio).


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Le AGEVOLAZIONI per le PMI innovativeIl Decreto estende alle PMI innovative numerose agevolazioni e semplificazioni previste per le start up innovative, inclusi gli incentivi fiscali per le società e le persone fisiche che investono in tali imprese.

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Nello specifico, alle PMI innovative sono applicate le seguenti agevolazioni:

1) esonero da diritti camerali e imposte di bollo

2) deroghe alle ordinarie disposizioni civilistiche

3) remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale. La disposizione permette di remunerare i collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi work for equity;

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4) incentivi fiscali per gli investimenti provenienti da persone fisiche (detrazioni Irpef del 19%) e giuridiche (deduzioni dell’imponibile Ires del 20%) per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016 (esclusivamente per le PMI innovative costituite da non più di 7 anni). Non sono riconosciute alle PMI innovative le maggiorazioni previste per le start up innovative a vocazione sociale o che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.

5) Equity crowdfunding - Viene inoltre estesa alle PMI la possibilità di utilizzare portali on-line per la raccolta di capitale di rischio attraverso siti specializzati, c.d. crowdfunding.Non verranno, invece, applicate, come per le start-up innovative, le norme in tema di diritto del lavoro e fallimentare.

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Alcuni BANDI Horizon 2020

Alcuni BANDI Horizon 2020 ai quali possono partecipare le PMI INNOVATIVE

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UE - Horizon 2020 - “Innovazione”Settore Innovazione / ITC Programma Programma Horizon 2020 - SMEINST-1-2015 e H2020-SMEINST-2-2015 Base giuridica Regolamento Ue n. 1291/2013 Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito ITC -37-2015-1.Settori di attività: Un supporto a PMI particolarmente innovative nel settore delle ICT. L'accento sarà posto sulle PMI che intendono sviluppare prodotti tecnologici innovativiche possono rappresentare un alto rischio dal punto di vista dell’investimento. E’ possibile ottenere il finanziamento dello Strumento per le PMI per sostenere la creazione di prototipi, la loro convalida e dimostrazione in condizioni reali. I progetti proposti devono avere un potenziale di innovazione dirompente e una forte dimensione comunitaria. Si tratta di uno strumento interessante per gli imprenditori e le giovani imprese innovative, che sono alla ricerca di un sostegno rapido alle loro idee innovative. Destinatari dei finanziamenti: Si rivolge esclusivamente alle PMI innovative che mostrano una forte ambizione a svilupparsi, crescere ed internazionalizzarsi. La grande novità di questo strumento è la possibilità che i progetti vengano presentati da una singola impresa o con un consorzio di PMI, senza il coinvolgimento di partner.Contributo: 70% dei costi.Scadenze: 17 giugno - 17 settembre 2015.

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UE - Horizon 2020 - “Energia a bassa emissione di C02”Regolamento Ue n. 1291/2013 - Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito SIE- 01-2015-1. Settori di attività: sviluppo efficiente delle risorse e soluzioni tecnologiche accessibili che puntano a decarbonizzare e rendere più efficiente il sistema energetico in modo sostenibile. In questo momento è fondamentale studiate tecnologie che puntino a ridurre il consumo di energia e di emissioni di anidride carbonica, e svilupparne un uso intelligente e sostenibile; studiare combustibili alternativi e fonti energetiche mobili. Destinatari dei finanziamenti : Si rivolge esclusivamente alle PMI imprese innovative che mostrano una forte ambizione a svilupparsi, crescere ed internazionalizzarsi. Possibilità che i progetti vengano presentati da una singola impresa o con un consorzio di PMI, senza il coinvolgimento di partner e non v'è alcun obbligo per i richiedenti di coprire sequenzialmente tutte le tre fasi e si può partecipare anche ad una singola fase.Contributo: 70% dei costi.Scadenze: 17 giugno - 17 settembre 2015.

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UE - Horizon 2020 - “Trasformazione Alimentare”Regolamento Ue n. 1291/2013 Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito SFS-08-2015-1 Settori di attività: La produzione e la trasformazione efficiente delle risorse alimentariin modo competitivo e innovativo è fondamentale per rimanere competitivi e limitare il degrado dell’ambiente. Gli attuali sistemi industriali di produzione e trasformazione alimentare - in particolare da parte delle PMI - devono essere rivisti e ottimizzati al fine di ottenere una significativa riduzione di acqua e di energia, meno emissioni di gas serra e di rifiuti. Quindi dovrebbero essere sviluppati processi altamente competitivi, eco-innovativi, nel quadro di un uso più efficiente delle risorse. Impatto previsto : una migliore redditività e crescita delle prestazioni delle PMI combinando e trasferendo nuovi ed esistenti conoscenze in soluzioni innovative, al fine di cogliere le opportunità di business europee e mondiali. innovazioni che affrontano il problema specifico di sicurezza alimentare in modo sostenibile. Destinatari dei finanziamenti : esclusivamente alle PMI innovative.Possibilità di presentare progetti da parte di una singola impresa o con un consorzio di PMI, senza il coinvolgimento di partner.Contributo: 70% dei costi.Scadenze: 17 giugno - 17 settembre 2015.

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UE - Horizon 2020 - “Nanotecnologie”Settore Innovazione Programma Programma Horizon 2020-SMEINST-1-2015 e H2020-SMEINST-2-2015 Base giuridica Regolamento Ue n. 1291/2013 Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito NMP-25-2015-1.Settori di attività: L'obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità finora inespresse delle nanotecnologie, dei materiali avanzati e delle tecnologie di produzione e di elaborazione particolarmente avanzate. Il finanziamento rivolto alle PMI innovative deve puntare a creare valore aggiunto, combinando in modo creativo i risultati di ricerca esistenti con altri elementi necessari, al fine di trasferire i risultati in tutti i settori ove applicabili, per accelerare l'innovazione e, infine, creare profitto o altri benefici.I progetti dovrebbero rendere le tecnologie e quindi la produzione pronti per la commercializzazione. Destinatari dei finanziamenti Si rivolge esclusivamente alle PMI imprese innovative che mostrano una forte ambizione a svilupparsi, crescere ed internazionalizzarsi. La grande novità di questo strumento è la possibilità che i progetti vengano presentati da una singola impresa o con un consorzio di PMI, senza il coinvolgimento di partner.

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Horizon 2020: “eco-innovazione”Settore Innovazione Programma Programma Horizon 2020-SMEINST-1-2015 e H2020-SMEINST-2-2015 Base giuridica Regolamento Ue n. 1291/2013 Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito SC5- 20-2015-1 Settori di attività : Le PMI innovative sono state riconosciute come in grado di diventare il motore della green economy. Esse possono svolgere un ruolo importante per aiutare l'UE a uscire dalla crisi economica e nella creazione di posti di lavoro. Il potenziale di commercializzazione di soluzioni innovative delle PMI è tuttavia ostacolato da diversi fattori. Le PMI innovative dovrebbero essere sostenute e guidate per raggiungere e accelerare il loro pieno potenziale di crescita verde. Questo argomento è destinato a tutti i tipi di PMI eco-innovative, attive nei più disparati settori come il clima, l'ambiente, l'efficienza delle risorse e le materie prime.L’iniziativa punta a migliorare la redditività e la crescita delle prestazioni delle PMI combinando e trasferendo nuovi ed esistenti conoscenze in soluzioni innovative, dirompenti e competitive al fine di cogliere le opportunità di business europei e mondiali; a far si che le innovazioni vengano assorbile dal mercato.

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Horizon 2020: “Modelli di business innovativi”Programma Programma HORIZON 2020 SMEINST-1-2015 e H2020-SMEINST-2-2015 Base giuridica Regolamento Ue n. 1291/2013 Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue NO Codice identificativo dell’invito INSO-10-2015-1.Settori di attività Consentire alle PMI - nei settori tradizionali, quali le industrie manifatturiere e in settori particolarmente radicati nella storia d'Europa, come il patrimonio culturale oltre che in nuovi settori come le industrie creative e l'economia sociale - di innovare e crescere oltre i confini tradizionali, attraverso nuovi modelli di business e cambiamenti organizzativi. Per il modello di business di innovazione nella vasta area di cibo, si prevede di organizzare diversi eventi nell'autunno del 2015 all'interno di un apposito forum livello europeo. Di particolare importanza per i nuovi modelli di business saranno servizi orientati all'utente, servizi connessi patrimonio culturale, dei servizi sociali e del turismo. Lo strumento per le PMI - fornendo l'approccio graduale e il mentoring - in modo che le PMI partecipanti possono costruire strategie di successo per raggiungere la crescita, è uno strumento adeguato per affrontare questa sfida. Destinatari dei finanziamenti: Si rivolge esclusivamente alle PMI imprese innovative

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Grazie per l’attenzione

Tel. 0732 22018 – 338 7730391

mail: [email protected]: www.euro-project.net

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d.ssa Mirella Battistoni UP E PMI INNOVATIVE...Attiva nell’Imprenditoria femminile come socia...

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