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Dr. Gustavo Mazzi ISDE - Associazione Italiana Medici per l’Ambiente Sezione della provincia di Pordenone

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Dr. Gustavo Mazzi

ISDE - Associazione Italiana Medici per l’Ambiente

Sezione della provincia di Pordenone

Il nostro pianeta Il nostro pianeta è un mondoè un mondo ::

•• finitofinito in cui le risorse in cui le risorse disponibili sono limitatedisponibili sono limitate

•• pulitopulito perché la natura perché la natura non produce rifiutinon produce rifiuti

•• non isolatonon isolato perché perché riceve l’energia solarericeve l’energia solare

•• chiusochiuso in cui vale il in cui vale il principio della principio della principio della principio della conservazione della conservazione della massamassa

RISCHI ARTIFICIALI

� Consumo del territorio � Elettrodotti � Inquinamento atmosferico � Inquinamento delle acque costiere � Inquinamento delle acque lagunari� Inquinamento delle acque lagunari� Inquinamento delle acque interne superficiali e profonde � Inquinamento degli alimenti� Inquinamento dell’aria indoor� Inquinamento da radiofrequenze� Inquinamento da rumore � Inquinamento luminoso� Siti contaminati

DESCRIZIONE DELLO DELLO

SCENARIO

Aspettativa di vita alla nascita in Italiahttp://ec.europa.eu/health/indicators/indicators/index_en.htm

SPERANZA DI VITA IN SALUTE FEMMINEFEMMINE

http://ec.europa.eu/health/indicators/indicators/in dex_en.htm

SINTESI

I bambini nati nel 2004 in Italia avevano una speranza di vita in salute dopo i 65 anni di

11 anni e le bambine di quasi 13.11 anni e le bambine di quasi 13.Per i nati nel 2012 la speranza di vita in

salute dopo i 65 anni è scesa per maschi a 8 anni e per le femmine a 7 anni.

Organizzazione Mondiale della Sanità

L'inquinamento atmosferico nel 2012 è stato responsabile di 7 milioni di

WHO Global Conference on Climate Change and Health27-29 AUGUST 2014 | GENEVA, SWITZERLAND

stato responsabile di 7 milioni di morti,

uno su 8 di tutti i decessi a livello mondiale.

Maria Neira, direttore del Dipartimento di sanità p ubblica dell'Oms.

TERRA

Children’s Environmental Health Units© World Health Organization 2010

The World Health Organization (WHO) estimates that over 30% of the global burden of disease can be attributed to

environmental factors (Smith, Corvalán & Kjellstrom, 1999; Prüss-Üstün & Corvalán, 2006).

� In children 0-4 years old, who account for only 10 percent of the world’s population, 36% (31-40%)of the overall disease burden is attributable to modifiable environmental risk factors; that fraction is 34% among children 0-14 years of age.

� In terms of mortality, the environmental attributab le fraction is 37% for children 0-4 years of age, and 36% for children 0-14 years

Lancet. 2004 Jun 19;363(9426):2032-9.Burden of disease attributable to selected environm ental factors and injury among children and adolescents in Europe .Valent F, Little D, Bertollini R, Nemer LE, Barbone F, Tamburlini G.Institute of Hygiene and Epidemiology, DPMSC, University Hospital, University of Udine, Italy. francesca.valent@uniud.

Stima degli effetti sulla salute:

Obiettivi: quantificare gli effetti sulla salute di alcuni fattori ambientali (inquinamento aria acqua, piombo, incidenti) sui

bambini/adolescenti (0 -19 anni) dei 52 paesi della

Regione Europea (OMS)

salute: the EBD study

TREND DELL’INCIDENZA PER CANCRO NELL’INFANZIA: CONFRONTO U.S.A. – ITALIA - EUROPA

U.S.A. ITALIA

INCREMENTO % ANNUO DI CANCRO NELL’INFANZIA:

U.S.A: + 0.6% EUROPA: + 1.1%ITALIA:+2%

Questo fenomeno meritastudi specifici in grado di valutare il ruolo studi specifici in grado di valutare il ruolo

dell’aumentata intensitàdiagnostica e/o dell’esposizione a possibili

agenti causalidurante l’infanzia.

INCIDENZA IN ITALIA DEL CANCRO IN INCIDENZA IN ITALIA DEL CANCRO IN BAMBINI E ADOLESCENTIBAMBINI E ADOLESCENTI

Questo dato, secondo l’ISDE, che non è spiegabile né con stili di vita differenti né

con miglioramenti diagnostici, deve indurci con miglioramenti diagnostici, deve indurci a riflettere sul rischio rappresentato dalla

crescente esposizione dell’infanzia ad agenti tossici, mutageni e cancerogeni

presenti nel nostro habitat.

CARCINOGENESI

Tutti gli studiosi della carcinogenesi sono d’accordo su un punto:

Non esiste la dose minima per una sostanza cancerogena al di sotto della quale la sua

Non esiste la dose minima per una sostanza cancerogena al di sotto della quale la sua

assunzione sia innocua e cioè tale da potersi garantire che non aumenterà

l’incidenza dei tumori nella popolazione esposta

DETERMINANTI AMBIENTALI

DELLA DELLA SALUTE

Bisogna sapere che tra i determinanti della saluteassumono un ruolo molto

importante proprio la tutela dell’ambiente, l’istruzione, il dell’ambiente, l’istruzione, il

reddito, l’etnia, gli stili di vita e che la sanità come viene

comunemente intesa incide sulla salute con una percentuale tra il

15-20%.

Fonti e tipi di contaminanti ambientali� esposizione a rischi ambientali provenienti da sorgenti

naturali � esposizione a contaminanti provenienti da fonti agricole � esposizione a contaminanti da fonti di produzione � esposizione a contaminanti da fonti di produzione

industriale� esposizioni ambientali correlati a stili di vita moderni� esposizione a pericoli derivanti da fonti mediche � esposizione agli inquinanti e ad altri pericoli da fonti

militari

ARIAARIA

Ciascuna di queste fonti influisce sull’inquinamento atmosferico in modo diverso a seconda

dell’inquinante considerato:

1. i trasporti , che da soli contribuiscono secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 50% di tutto l’inquinamento atmosferico in ambito urbano, partecipano principalmente all’incremento del partecipano principalmente all’incremento del monossido di carbonio, del particolato, del benzene e degli ossidi di azoto,

2. gli impianti di riscaldamento contribuiscono all’incremento del biossido di zolfo e degli ossidi di azoto

3. gli impianti industriali influiscono soprattutto sulla concentrazione degli idrocarburi incombusti, del particolato e degli ossidi di zolfo e azoto.

PARTICOLATO

� Per essere dannoso alla salute il PM deve avere un diametro minore di 10 micron (PM10) e diventa inalabile mentre le particelle con un diametro inferiore a 2,5 particelle con un diametro inferiore a 2,5 micron (PM2,5) sono respirabili (arrivano fino agli alveoli polmonari) e ad esse sono correlati i maggiori danni alla salute

� L’efficienza dei filtri di abbattere particelle più piccole di 0,5 -0,8 micron è minima.

The Lancet Oncology, Volume 14, Issue 13, Pages 1262 - 1263, December 2013doi:10.1016/S1470-2045(13)70487-X

Cite or Link Using DOIPublished Online: 24 October 2013Published Online: 24 October 2013Copyright © 2013 Elsevier Ltd All rights reserved.

The carcinogenicity of outdoor air pollutionDana Loomis a, Yann Grosse a, Béatrice Lauby-Secretan a, Fatiha El Ghissassi a, Véronique Bouvard a, Lamia Benbrahim-Tallaa a,Neela Guha a, Robert Baan a, Heidi Mattock a, Kurt Straif a, on behalf of the International Agency for Research on Cancer Monograph Working Group IARCGroup IARC, Lyon, FranceIn October, 2013, 24 experts from 11 countries met at the International Agency for Research on Cancer (IARC), Lyon, France, to assess the carcinogenicity of outdoor air pollution. This assessment was the last in a series that began with specific combustion products and sources of air pollution and concluded with the complex mixture that contains all of them. The results of this most recent assessment will be published as volume 109 of the IARC Monographs. 1

International Agency for International Agency for Research on CancerResearch on CancerGli esperti IARC convenuti a Lione in ottobre 2013 da

decine di Paesi sono giunti a una (anzi, due) conclusioni. � La prima: “Esistono prove sufficienti (sufficient

evidence) che l’inquinamento atmosferico sia cancerogeno per gli esseri umani. L’inquinamento cancerogeno per gli esseri umani. L’inquinamento atmosferico causa il cancro del polmone ”.

� La seconda: “Esistono prove sufficienti (sufficient evidence) che il particolato atmosferico (PM 2,5 e PM10), sia cancerogeno per gli esseri umani. Il particolato atmosferico causa il cancro del polmone ”

ALTRI INQUINANTI

Gli altri inquinanti più conosciuti e più comuni sono i metalli pesanti , CO2, comuni sono i metalli pesanti , CO2, CO, diossine, composti organici

volatili, ossidi di azoto e di zolfo ed ozono.

METALLI PESANTIMETALLI PESANTI

Caratteristiche

Alla categoria dei metalli pesanti appartengono circa 70 elementi (con densità > 5 g/cm3), anche se quelli rilevanti da un punto di vista ambientale sono solo una ventina. Tra i più importanti ricordiamo: Ag, Cd, Cr, Co, Cu, Fe, Hg, Mn, Pb, Mo, Ni, Sn, Zn.

Zone di più probabile accumulo

Le concentrazioni in aria di alcuni metalli nelle aree urbane e industriali può raggiungere valori 10-100 volte superiori a quelli delle aree rurali.

Periodicità critiche Nel periodo invernale, quando sono più frequenti le condizioni di ristagno degli inquinanti atmosferici.

Fonti di emissione (attività

antropiche)

Le fonti antropiche responsabili dell'incremento della quantità naturale di metalli sono principalmente l’attività mineraria, le fonderie e le raffinerie, la produzione energetica, l’incenerimento dei rifiuti e l’attività agricola. I metalli pesanti sono presenti in atmosfera sotto forma di particolato aerotrasportato; le dimensioni delle particelle a cui sono associati e la loro composizione chimica dipende fortemente dalla tipologia della sorgente di emissione.

http://www.arpa.veneto.it/aria_new/htm/inquinanti_a tmosferici.asp?3

International Agency for Research on CancerInternational Agency for Research on Cancer

DIOSSINE E FURANIProdotti involontari delle combustioni (naturali o da attività antropiche)

� TCDD ( 2,3,7,8-tetra cloro-dibenzo-p-diossina )“diossina di Seveso” :The most toxic made main- chemicallipofila, termostabile, insolubile in acqua, tempo di dimezzamento negli organismiviventi è di 7- 11 anni,

DIOSSINE, FURANI E PCBDIOSSINE, FURANI E PCB

� DIBENZO-P-DIOSSINE (PCDD): 75 congeneri ( 7 particolarmente tossiche)

� DIBENZO-P-FURANI (PCDF) : 135 congeneri (10 particolarmente tossiche)

� PCB : 209 congeneri 12 particolarmente tossici sono stati prodotti per uso industriale (fluidi per trasformatori, addittivi per vernici, carta,

per giunti edilizi ecc.) la loro produzione è stata vietata dagli anni '80.

Unità di misura: picogrammo (pg) miliardesimo di mgTEF= Fattore di Equivalenza Tossica dei diversi congeneri rispetto alla TCDTEQ= Quantità Totale di Tossicità , si ottiene sommando la tossicità dei singoli congeneri

30 maggio 2001 raccomandazioni di WHO ed UE circa assunzione di diossine /die

� limite massimo di assunzione: 2 pg/kg/di peso corporeo(ad.es. individuo adulto di 70 kg = 140 pg /die)

� con gli attuali livelli di contaminazione del latte un bambino assume/Kg di peso corporeo : bambino assume/Kg di peso corporeo :

18-20 pg/Kg in zona rurale ( Cina-Germania)80 pg/kg a Montale 240 pg/Kg aTaranto1200 pg/Kg a Brescia- sito inquinato della Caffaro.........

LongLong --awaited dioxins report released; awaited dioxins report released; EPA says low doses risky but most people safeEPA says low doses risky but most people safehttp://www.environmentalhealthnews.org/ehs/news/201 2/dioxinshttp://www.environmentalhealthnews.org/ehs/news/201 2/dioxins--reportreport--revealedrevealed

Lodato da ambientalisti e criticato da parte dell'industria, il rapporto dopo aver esaminato cumuli di prova conclude che ci sono effetti

potenzialmente gravi a ultra-bassi livelli di esposizione.

Gli studi hanno dimostrato come le diossine possano agire come cancerogeni e interferenti endocrini e le hanno collegate:cancerogeni e interferenti endocrini e le hanno collegate:

� a danni riproduttivi come l’ipo/azospermia, � ad effetti neurologici nei bambini e negli adulti ,� a cambiamenti del sistema immunitario� a disturbi della pelle .

Il livello giornaliero di esposizione considerato sicuro è fissato a 0,7 picogrammi di diossina per

chilogrammo di peso corporeo

Valerio F: Diossine, ambiente e salute. Dicembre 2008. http://files.meetup.com/223002/F.Valerio_Diossine,Ambiente,Salute.pdf

CENTRALE A BIOMASSE DI SEDEGLIANO

CENTRALE A BIOMASSE DI FOSSALTA

ARIA INDOOR

I cittadini europei, compresi gli italiani,trascorrono in media più del 90% del

loro tempo negli ambienti confinati nonindustriali (ambienti “indoor”), qualiindustriali (ambienti “indoor”), quali

abitazioni, uffici, scuole, edifici commerciali.La qualità dell’aria indoor dipende

in parte dalla presenza di sorgenti interneed in parte dall’aria esterna (aria

“outdoor”).

ARIA INDOOR

la maggior parte delle esposizioni ambientali avvengono prevalentemente negli

ambienti indoor e l’esposizione indoor è ambienti indoor e l’esposizione indoor è dominante rispetto a quella outdoor, a prescindere dalla fonte degli inquinanti;

ARIA INDOOR

il rischio espositivo, oltre a interessare una parte estesa della popolazione, risulta di particolare gravità per alcuni gruppi più particolare gravità per alcuni gruppi più

suscettibili, quali bambini, anziani, malati cronici, che trascorrono negli ambienti

indoor una percentuale di tempo particolarmente elevata

ACQUAACQUA

Indice Biotico Esteso (IBE) ai sensi del D.Lgs. 152/99

L’Indice Biotico Esteso (IBE) si basa sull’analisi delle comunità di macroinvertebrati che colonizzano gli ecosistemi fluviali. Tali comunità che vivono associate al substrato sono composte da popolazioni caratterizzate da differenti livelli di sensibilità alle modificazioni ambientali e con differenti ruoli ecologici. Poichè i macroinvertebrati hanno cicli vitali relativamente lunghi, l’indice fornisce un’informazione integrata nel tempo sugli effetti causati da differenti cause di turbativa (fisiche, chimiche e biologiche). Nel monitoraggio di qualità delle acque correnti esso deve quindi considerarsi un metodo complementare al controllo chimico e fisico delle acque.

http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/acque-interne/acque-superficiali/corsi-dacqua/dati/qualita-ambientale#AS_Stato ecologico

NEMICI DELL’ACQUA

I nemici principali della qualità dell’acqua sono:

� gli scarichi industriali � gli scarichi industriali � l’impiego agricolo di pesticidi e fertilizzanti� il nostro armadietto delle medicine

PESTICIDI

DEFINIZIONE

Un pesticida è una qualunque sostanza utilizzata per prevenire, allontanare o uccidere un insetto, fungo, prevenire, allontanare o uccidere un insetto, fungo,

roditore, erbaccia, ecc.I pesticidi comprendono un gruppo vasto e diversificato di

sostanze che possono essere classificate in numerose categorie a seconda dell’azione esplicata: si distinguono,

ad esempio, gli insetticidi, i fungicidi, gli erbicidi, i ratticidi, i larvicidi, i repellenti, i disinfettanti.

PESTICIDII pesticidi, da un punto di vista normativo, si possono

distinguere in:

� prodotti fitosanitari, che sono le sostanze utilizzate per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali vegetali

� biocidi, che trovano impiego in vari campi (disinfettanti, conservanti del legno, pesticidi per uso non agricolo, antiincrostanti, ecc.).

Dal punto di vista dei residui nelle acque, la distinzione non è più possibile in quanto una stessa sostanza può essere sia

un biocida sia un prodotto fitosanitario e si usa il termine pesticidi, che comprende tutte le sostanze utilizzate per

combattere gli organismi nocivi.

VIE DI CONTAMINAZIONE

� Rischio Professionale

� Rischio Ambientale:1. esposizione 2. alimentazione

Questi composti sono molto affini ai grassi e vanno a depositarsi nel tessuto adiposo; sono

biodegradabili in tempi molto lunghi, e quindi con una lunga persistenza nell’organismo

Nelle acque superficiali , nel 2010 su un totale di 1.295 punti di monitoraggio:• 622 (48%) hanno un risultato non quantificabile; • 309 punti (23,9%) hanno concentrazioni inferiori al limite; • 364 punti (28,1%) hanno concentrazioni superiori al limite.

Un risultato è non quantificabile quando non ci sono misure analitiche superiori al limite di quantificazione; questo può dipendere sia dall’assenza di residui, sia dal fatto che i limiti analitici sono inadeguati, sia anche dal fatto che lo spettro delle

sostanze indagate è limitato e non rappresentativo degli usi sul territorio.

Nelle acque sotterranee , su un totale di 2.324 punti di monitoraggio:• 1.674 (72%) hanno risultati non quantificabili; • 427 (18,4%) hanno concentrazioni inferiori al limite; • 223 punti (9,6%) hanno concentrazioni superiori al limite.

IMPATTO SULLA SULLA

SALUTE

Organizzazione Mondiale della Sanità

I poveri, gli svantaggiati e i bambini sono tra

WHO Global Conference on Climate Change and Health27-29 AUGUST 2014 | GENEVA, SWITZERLAND

I poveri, gli svantaggiati e i bambini sono tra coloro che soffrono il peso maggiore degli

impatti legati al clima e le malattie conseguenti, come malaria, diarrea e

malnutrizione.Flavia Bustreo, direttore generale del settore Fami glia dell'Oms .

� Consumano di più in rapporto al loro peso corporeo� Esposizione maggiore dovuta alla loro altezza� Fasi di sviluppo “sensibili” dei diversi organi

Rapporto tra bambini (1 anno) e adulti nell’assunzione

I bambini sono più vulnerabili agli inquinanti perché:

Rapporto tra bambini (1 anno) e adulti nell’assunzione di:

� Aria 2.3 volte� Acqua/liquidi 4.8 volte� Cibo 6.3 volte

Fonti: US Environmental ProtectionAgency (1997), National Research Council (1993)and Gephart et al. (1994).

Differenze quantitative di suscettibilità� Durante lo sviluppo fetale e nei primi mesi di

vita la capacità di assorbire, metabolizzare ed eliminare xenobiotici è ancora immatura.

� Queste differenze sono basate su meccanismi � Queste differenze sono basate su meccanismi complessi per cui questa immaturità metabolica può svolgere un ruolo in differenti direzioni rispetto alla tossicità (aumentandola, nella gran parte dei casi, o diminuendola)

(National Academy of Science Report, 1997)

DANNI DA INQUINAMENTO ATMOSFERICO

L’Inquinamento Atmosferico determina effetti acuti e cronici sull’apparato respiratorio (effetti acuti sul dato di picco - effetti cronici

sulla concentrazione media nel lungo periodo).

Effetti acutiDanno minimo: Starnuti, tosseDanno cospicuo: Bronchiti acute, crisi asmatiche, riacutizzazioni Danno cospicuo: Bronchiti acute, crisi asmatiche, riacutizzazioni della bronchite cronica, possibili sovrainfezioni batteriche con susseguenti polmoniti

Effetti cronici Minore capacità respiratoria negli adolescenti, maggior incidenza dell’asma bronchiale e della bronchite cronica, maggiore incidenza dei tumori polmonari e malattie da accumulo di sostanze inquinanti in vari organi. Naturalmente ci sono difficoltà notevoli a definire il danno cronico da inquinanti specie in rapporto alle sinergie tra di loro, la loro interdipendenza, attività e ambiente di lavoro, fumo di tabacco, ecc.ecc..

I risultati di studi tossicologici in vitro hanno I risultati di studi tossicologici in vitro hanno mostrato che il PM è capace di effetti a livello mostrato che il PM è capace di effetti a livello cellulare che includono mutagenicità, danni al cellulare che includono mutagenicità, danni al

DNA (genotossicità) e stimolazione della DNA (genotossicità) e stimolazione della produzione di citochine che favoriscono i produzione di citochine che favoriscono i

processi infiammatori associati con possibili processi infiammatori associati con possibili problemi cardiovascolari (infarto del miocardio e problemi cardiovascolari (infarto del miocardio e aritmie). In genere, le frazioni più piccole di PM aritmie). In genere, le frazioni più piccole di PM

(PM0.1, PM2.5) hanno una più elevata capacità di (PM0.1, PM2.5) hanno una più elevata capacità di danno nell’organismo, contengono la più alta danno nell’organismo, contengono la più alta

concentrazione di composti organici (per concentrazione di composti organici (per esempio IPA) e hanno un’elevata capacità di esempio IPA) e hanno un’elevata capacità di

produrre radicali liberi, dovuta alla presenza sull a produrre radicali liberi, dovuta alla presenza sull a superficie di metalli di transizione quali il cobal to, superficie di metalli di transizione quali il cobal to, il rame, il ferro, il manganese, il nickel, il vana dio il rame, il ferro, il manganese, il nickel, il vana dio il rame, il ferro, il manganese, il nickel, il vana dio il rame, il ferro, il manganese, il nickel, il vana dio e il titanio. La produzione di radicali liberi caus a e il titanio. La produzione di radicali liberi caus a danni alle membrane lipidiche, alle proteine e al danni alle membrane lipidiche, alle proteine e al

DNA. I radicali liberi causano infiammazioni DNA. I radicali liberi causano infiammazioni polmonari e possono contribuire o causare danni polmonari e possono contribuire o causare danni

allo sviluppo polmonare e malattie polmonari, allo sviluppo polmonare e malattie polmonari, quali la BPCO, l’asma e la fibrosi cistica. I quali la BPCO, l’asma e la fibrosi cistica. I

risultati degli studi tossicologici hanno mostrato risultati degli studi tossicologici hanno mostrato che il PM di origine veicolare ha una più alta che il PM di origine veicolare ha una più alta

capacità di produrre radicali liberi rispetto al PMcapacità di produrre radicali liberi rispetto al PMproveniente da altre sorgenti.proveniente da altre sorgenti.

PRINCIPALI INTERFERENTI

1) Farmaci o estrogeni sintetici (come ad esempio il 17-b estradiolo o l’estrogeno

2) Pesticidi , a loro volta distinguibili in:· organofosforici;· carbammati;· ditiocarbammati;· piretroidi sintetici;· organoclorurati;· fenossiacetici;· erbicidi del gruppo dell’ammonio quaternario;· topicidi derivati dalla cumarina;· altri.3) Plastificanti (in particolare, gli ftalati) e prodotti

derivanti dalla combustione del PVC (ma anche INTERFERENTIENDOCRINI

derivanti dalla combustione del PVC (ma anche della carta e delle sostanze putrescibili) come le diossine.

4) Sostanze di origine industriale come:· fenoli;· ritardanti di fiamma;· acido perfluorooctanico e suoi sali;· diossine;· alcuni metalli pesanti (piombo, cadmio e mercurio)

EFFETTI SULLA SALUTE RICONDUCIBILI ALL’AZIONE DI ENDOCRIN DISRUPTORS

• disfunzioni ormonali (specie alla tiroide)• sviluppo puberale precoce • diminuzione fertilità maschile• aumento abortività spontanea e di gravidanza extrauterina • disturbi autoimmuni• disturbi autoimmuni• aumentato rischio di criptorchidismo e ipospadia • diabete/ alcune forme di obesità• elevato rischio di tumori • deficit cognitivi e disturbi comportamentali • patologie neurodegenerative

PESTICIDI: EFFETTI SULLA SALUTE

� Effetti tossici acuti e a lungo termine

� Effetti tossici sul sistema � Effetti tossici sul sistema riproduttivo

� Effetti teratogeni� Effetti mutageni� Effetti cancerogeni

Environ Health. 2012 Apr 25;11(1):28. [Epub ahead of print]Complex organochlorine pesticide mixtures as determ inant factor for breast cancer risk:

a population-based case-control study in the Canary Islands (Spain).Boada LD, Zumbado M, Henriquez-Hernandez LA, Almeida-Gonzalez M, Alvarez-Leon EE, Serra-Majem

L, Luzardo OP.ABSTRACT:

BACKGROUND:All the relevant risk factors contributing to breast cancer etiology are not fully known.

Exposure to organochlorine pesticides has been linked to an increased incidence of the disease, although not all data have been consistent. Most published studies evaluated the exposure to organochlorines

individually, ignoring the potential effects exerted by the mixtures of chemicals.METHODS:

This population-based study was designed to evaluate the profile of mixtures of organochlorines detected in 103 healthy women and 121 women diagnosed with breast cancer from Gran Canaria Island,

and the relation between the exposure to these compounds and breast cancer risk.and the relation between the exposure to these compounds and breast cancer risk.RESULTS:

The most prevalent mixture of organochlorines among healthy women was the combination of lindane and endrin, and this mixture was not detected in any affected women.

Breast cancer patients presented more frequently a combination of aldrin, dichlorodiphenyldichloroethylene (DDE) and dichlorodiphenyldichloroethane (DDD),

and this mixture was not found in any healthy woman. After adjusting for covariables, the risk of breastcancer was moderately associated with DDD (OR = 1.008, confidence interval 95% 1.001-1.015, p = 0.024).

CONCLUSIONS:This study indicates that healthy women show a very different profile of organochlorine pesticide

mixtures than breast cancerpatients, suggesting that organochlorine pesticide mixtures could play a relevant role in breast cancer risk

J Agromedicine. 2012 Jan;17(1):40-50.Multiple myeloma and exposure to pesticides: a Canad ian case-control study.Pahwa P, Karunanayake CP, Dosman JA, Spinelli JJ, McDuffie HH, McLaughlin JR.

SourceCanadian Centre for Health and Safety in Agriculture, University of Saskatchewan, Royal University Hospital, 103 Hospital Drive,

Saskatoon, SK S7N 0W8, Canada. [email protected]

AbstractThe objective of this study was to investigate the putative associations of specific pesticides

with multiple myeloma.A matched, population-based, case-control study was conducted among men residing in six

Canadian provinces (Quebec, Ontario, Manitoba, Saskatchewan, Alberta, and British Columbia). Data were collected on 342 multiple myelome cases and 1506 age and province of residence Data were collected on 342 multiple myelome cases and 1506 age and province of residence

matched controls. Data were collected by mailed questionnaires to capture demographic characteristics, antecedent medical history, detailed lifetime occupational history, smoking history,

family history of cancer, and exposure to broadly characterized pesticides at home, work, and practicing hobbies. Details of pesticide exposures were collected by telephone interview for those

who reported 10 hours or more per year of exposure. Exposure to pesticides groupedinto major chemical classes resulted in increased risk being detected only for carbamate

insecticides [odds ratio (OR) and 95% confidence interval (CI) 1.90 (1.11, 3.27) adjusted for potential confounders]. An exposure to fungicide captan [2.35 (1.03, 5.35)]

was positively associated with the incidence of multiple myeloma. While an exposure to carbaryl [1.89 (0.98, 3.67)] was associated with the incidence of multiple myelome with borderline

significance. The authors further suggest that certain pesticide exposures may have a role in multiple myeloma

etiology, and identify specific factors warranting investigation in other populations.

Hindawi Publishing Corporation

Prostate CancerVolume 2011, Article ID 819010, 8 pages

doi:10.1155/2011/819010

Review ArticleEnvironment as a Potential Key Determinant of the C ontinued

Increase of Prostate Cancer Incidence in MartiniqueDominique Belpomme 1, 2, 3 and Philippe Irigaray 2, 3

1 Paris Descartes University, 75015 Paris, France2 Clinical Cancer Research Department, European Cancer and Environment Research Institute (ECERI), 1000 Bruxelles, Belgium3 Association for Research and Treatments Against Cancer (ARTAC), 75015 Paris, France

Attribution License, which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium,provided the original work is properly cited. Prostate cancer incidence is steadily increasing in many developed provided the original work is properly cited. Prostate cancer incidence is steadily increasing in many developed

countries. Because insular populations present unique ethnic, geographical, and environmental characteristics, we analyzed the evolution of prostate cancer age-adjusted world standardized incidence rates in Martinique

in comparison with that of metropolitan France. We also compared prostate cancer incidence rates, and lifestyle-related and socioeconomic markers such as life expectancy, dietary energy, and fat supply and consumption,

with those in other Caribbean islands, France, UK, Sweden, and USA. The incidence rate of prostate cancer in Martinique is one of the highest reported worldwide; it is continuously growing since 1985 in an exponential mode, and despite a similar screening detection process and lifestyle-related behaviour, it is constantly at a higher level than in metropolitan France. However, Caribbean populations that are genetically close to that of

Martinique have generally much lower incidence of prostate cancer. We found no correlation between prostate cancer incidence rates, life expectancy, and diet westernization. Since the Caribbean African descent-associated genetic susceptibility factor would have remained constant during the 1980–2005, we suggest that in Martinique some environmental change including the intensive use of carcinogenic organochlorine pesticides might have

occurredas key determinant of the persisting highly growing incidence of prostate cancer.

J Agromedicine. 2012 Jan;17(1):30-9.Hodgkin lymphoma and pesticides exposure in men:

a Canadian case-control study.Karunanayake CP, Spinelli JJ, McLaughlin JR, Dosman JA, Pahwa P, McDuffie HH.

SourceCanadian Centre for Health and Safety in Agriculture, University of Saskatchewan, Saskatoon, Canada.

AbstractThe objective of this study was to investigate the putative associations of

specific pesticides with Hodgkin lymphoma. A population-based, case-control study of Hodgkin lymphoma was conducted among males in case-control study of Hodgkin lymphoma was conducted among males in

six regions of Canada. Data were collected by a mailed questionnaire followed by a telephone interview to obtain detailed exposures data for

those reporting ≥ 10 hours per year of pesticide exposure. Conditional logistic regression was used to fit statistical models.

Comparisons of 316 Hodgkin lymphoma cases and 1506 controls identified several factors as predictors for increased Hodgkin lymphoma risk: family history of cancer,

exposure to the insecticide chlorpyrifos [OR (95% CI) = 1.19 (1.03, 1.37)], and previous diagnosis of acne or shingles. The increased risk of developing Hodgkin lymphoma

detected among Canadian men who used chlorpyrifos must be interpreted cautiously; however the strength of its association indicates that it requires investigation

in other populations.

Quindi quando si parla di EPIGENETICA intendiamo

L’ INDUZIONE DI NUOVE SEQUENZE GENICHE

(“imprinted-like genes/DNA”) NELLA LINEA GERMINALE, LA CUI MANIFESTAZIONE GERMINALE, LA CUI MANIFESTAZIONE

AVVERRA’ NELLA GENERAZIONE SUCCESSIVA

MALATTIA TRANSGENERAZIONALE

L’esposizione ad un endocrine disruptor durante la determinazione sessuale delle gonadi nell’embrione, può determinare una riprogrammazione epigenetica e conseguentemente determinare il manifestasi in conseguentemente determinare il manifestasi in età adulta di una malattia transgenerazionale :

� Anormalità testicoli, malattie della prostata� Neoplasie renali� Sviluppo di tumori� Alterazioni del sistema immunitario

PREVENZIONEPRIMARIAPRIMARIA

A. EinsteinA. Einstein

Un uomo intelligente risolve i problemi, risolve i problemi,

un uomo saggio li evita.

Convenzione di Stoccolma del 22 maggio 2001entrata in vigore il 17 maggio 2004

INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI

Sono sostanze chimiche persistenti dotate di alcune proprietà tossiche e che, contrariamente ad altri

inquinanti, resistono alla degradazione.

Sono particolarmente nocivi per la salute umana e p er l'ambiente.l'ambiente.

Si accumulano negli organismi viventi, si propagano per mezzo dell'aria, dell'acqua e delle specie migratrici, concentrandosi negli ecosistemi terrestri e acquatici.

L’inquinamento provocato dai POP è un problema che oltrepassa le frontiere nazionali, rendendo

indispensabile un intervento a livello internazionale

INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI

INSETTICIDI ORGANOCLORURATI1. l'aldrin 2. il clordano 3. il diclorodifeniltricloroetano (DDT) 4. il dieldrin 5. l'endrin5. l'endrin6. l'eptacloro 7. il mirex 8. il toxafene

1. i policlorurati (PCB), 2. l'esaclorobenzene (fungicida e preservante del legno),3. le diossine 4. i furani.

Convegno ISDE, Udine, 28 Novembre 2009

Come proteggere le nuove generazioni dai rischi ambientali: certezze, incertezze, interventi possibiliGiorgio Tamburlini

Le sfide del fare� Affrontare le esposizioni che portano a danni

certi e rilevanti� Considerare il rapporto benefici/rischi� Considerare il rapporto benefici/rischi� Applicare il Principio di Precauzione nella

misura del possibile� Continuare a monitorare esposizioni ed effetti� Introdurre nuovi stili di vita

Late lessons from early warnings: science, precaution, innovationEuropean Environment Agency (EEA)

Report No 1/2013

I casi analizzati rivelano quanto sia stato ottuso perseguire facili e immediati ottuso perseguire facili e immediati guadagni quando già si avevano a

disposizione evidenze di pericolosità per l’uomo e per l’ambiente.

PESTICIDI: CHE FARE?� PROTEGGERE LE DONNE IN GRAVIDANZA, IN ALLATTAMENTO E LA PRIMA INFANZIA

DALL’ESPOSIZIONE A PESTICIDI/FITOFARMACI E GARANTIR E LORO ALIMENTI NON CONTAMINATI

� PROMUOVERE L’ADOZIONE DEI METODI DELL’AGRICOLTURA B IOLOGICA E/O BIODINAMICA

� EVITARE L’USO DOMESTICO DI FITOFARMACI/INSETTICIDI

� PROMUOVERE IL CONSUMO DI PRODOTTI DA AGRICOLTURA BI OLOGICA E/O BIODINAMICA

� ACQUISTARE PRODOTTI DI STAGIONE, PREFERIBILMENTE LO CALI E DA COLTIVATORI CHE DIANO LE MASSIME GARANZIE CIRCA L’ASSENZA DI PESTICIDI

� ESERCITARE AZIONE DI CONTROLLO SULLE MENSE SCOLASTI CHE

� RICHIEDERE UNA VERIFICA PERIODICA DELLA QUALITA’ DE LL’ACQUA E DEI CONTAMINANTI IN ESSA CONTENUTI

� LEGGERE, INFORMARSI, DOCUMENTARSI PER RESPONSABILIZ ZARSI NEI CONFRONTI DELLA SALUTE E PRETENDERE IL RISPETTO DELLE NORME

INQUINAMENTO ACQUA E ALIMENTI

Sarebbe cosa buona e giusta vietare la vendita nel territorio regionale di alimenti

che presentino, anche se in quantità considerate regolari, più di un residuo di considerate regolari, più di un residuo di

pesticidi sulla cui azione sinergica nulla si conosce ma purtroppo molto si può

ipotizzare

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: INQUINAMENTO ATMOSFERICO: CHE FARE?CHE FARE?

Ridurre il traffico veicolareincentivando lo spostamento su rotaia delle

merci e sostituire i mezzi pubblici o merci e sostituire i mezzi pubblici o almeno gli scuolabus e gli autobus a

preminente uso scolastico con mezzi a gas o elettrici, stimolando stili di vita

migliori “Pedibus”.

2008–2009 Annual Report i President’s Cancer Panel

Reducing Environmental Cancer RiskU.S. DEPARTMENT OF HEALTH AND HUMAN SERVICES National Institutes of Health National Cancer Institute

...when you put your kids on a school bus to go to school, you’re putting

them in a microenvironment where the them in a microenvironment where the concentration of particulate matter is

10 or 100 times higher than the ambient concentration.

WILLIAM CHAMEIDES DUKE UNIVERSITY

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: INQUINAMENTO ATMOSFERICO: CHE FARE?CHE FARE?

Ridurre le emissioni industrialimigliorandone il controllo e arrestando

la corsa all’incenerimento dei rifiuti, la corsa all’incenerimento dei rifiuti, diminuendone la produzione con

minori imballaggi e materiali riciclabili, aumentando la raccolta differenziata e impiegando sistemi di chiusura ciclo che non determinino combustione.

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: INQUINAMENTO ATMOSFERICO: CHE FARE?CHE FARE?

Sviluppare linee guida per il controllo dell’umidità e per abbattere la

formazione di muffe, nell’ambito formazione di muffe, nell’ambito della costruzione, utilizzo e manutenzione degli edifici ,

migliorando la qualità di costruzione degli edifici (con criteri radon-free

ove necessario)

INQUINAMENTO ATMOSFERICO: INQUINAMENTO ATMOSFERICO: CHE FARE?CHE FARE?

Regolamentare il ricambio dell’aria degli ambienti indoor e il funzionamento dei sistemi

di ventilazione/condizionamento, al fine di raggiungere un adeguato ricambio e bonifica dell’aria, stabilendo l’obbligo di verifica dello dell’aria, stabilendo l’obbligo di verifica dello

stato di manutenzione degli impianti. È’ inoltre opportuno bandire l’utilizzo di sistemi di combustione senza adeguati sistemi di

scarico, applicare alle stufe a gas adeguati sistemi di aspirazione, rendere obbligatorio

l’utilizzo di sistemi di rilevamento del monossido di carbonio.

PROPOSTE ISDE

Bisogna realizzare:� un OSSERVATORIO AMBIENTE E SALUTE

che porti a identificare, anche a mezzo di studi georeferenziati, zone a rischio elevato per la presenza di carcinogeni ambientali e a valutare i georeferenziati, zone a rischio elevato per la presenza di carcinogeni ambientali e a valutare i rischi neoplastici, identificando anche le popolazioni più esposte.

� un Sistema Sanitario efficace che valuti la quota di tumori e di altre patologie attribuibili all’esposizione a fattori ambientali.

PROPOSTE ISDE

I decisori politici dovranno quindi darsi precisi indirizzi di gestione per evitare il triste primato dell‘ incremento dell’incidenza delle neoplasie nei bambini e negli adolescenti:

� agire valutando gli esiti di salute rispetto alle condizioni � agire valutando gli esiti di salute rispetto alle condizioni ambientali esistenti e in maniera proattiva

� stimare possibili modificazioni degli stati di salute in rapporto alle attività in progetto che impattino sull’ambiente.

� Nell’ambito della Valutazione Ambientale, bisognerà introdurre la VIS (valutazione di impatto sanitario) nelle procedure per la VIA e VAS.

PREVENZIONE PRIMARIATroppo spesso viene identificata la prevenzione del cancro con la sua diagnosi precoce, (possibile tramite

screening solo per alcune forme di tumore): questa confusione dei termini distrae dal concetto che la vera

prevenzione del cancro, e di molte altre malattie cronico-degenerative, consiste nellacronico-degenerative, consiste nella

Prevenzione Primaria ,ossia

nella riduzione della esposizione di tutta la popolazione agli agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni, con

particolare riferimento alla protezione dei soggetti più vulnerabili e suscettibili

Come medici dell’ISDE amiamo ripetere che questi composti tossici emessi dagli

inceneritori, cementifici, centrali elettriche a biomasse e molti altri grandi impianti di

combustione sono gli stessi che, ampiamente studiati in ambito scientifico, sono in grado di determinare grave nocumento per la salute determinare grave nocumento per la salute

umana e per l’intero ambiente. Ne consegue che l’esporsi per lungo tempo alla loro

presenza, anche se emessi nei limiti della legge ma non in quelli della medicina, aumenta il rischio di ammalarsi specie se si è bambini o

donne.

Late lessons from early warnings: science, precaution, innovationEuropean Environment Agency (EEA)

Report No 1/2013

Jacqueline McGlade, direttrice dell’EEA:“La priorità dei politici deve essere il “La priorità dei politici deve essere il

mantenimento del benessere dei cittadini, non la competitività

economica a tutti i costi”

Thomas Edison

"The doctor of the future will give no medicine, but will interest his

patients in the care of the human patients in the care of the human frame, in diet, and in the cause and

prevention of disease ."

A. Einstein

Solo coloro che sono così folli da pensare di così folli da pensare di

cambiare il mondo, alla fine ci riescono.

RINGRAZIAMENTI

Con il prezioso contributo di: Maurizio Benato, Ernesto Burgio, Matilde Chessa, Paolo Crosignani, Nicola Culeddu, Michelangiolo Bolognini, Michela Franchini, Patrizia Gentilini, Manrico Guerra, Ferdinando Michelangiolo Bolognini, Michela Franchini, Patrizia Gentilini, Manrico Guerra, Ferdinando Laghi, Mauro Marchetti, Vincenzo Migaleddu, Celestino Panizza, Maria Grazia Petronio, Gianfranco Porcile, Stefano Raccanelli,Roberto Romizi, Gianni Tamino, Giorgio Tamburlini e Giovanni Vantaggi

Non abbiamo ereditato la terra dai nostri padri,ma l'abbiamo in prestito dai nostri figli

Mi batto per un futuro diverso

Mi batto per il futuro delle mie figlie e dei figli di tutti

Mi batto nella speranza che Mi batto nella speranza che i nostri figli siano

semplicemente migliori di noi.

Gustavo MazziGustavo MazziGustavo MazziGustavo Mazzi

Grazie per l’attenzione