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Rapporto sullo sviluppo sostenibile 2015 Bosch Italia

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Rapporto sullo sviluppo sostenibile 2015Bosch Italia

In seguito all’acquisizione delle quote rimanenti di BSH Hausgeräte e Robert Bosch Automotive Steering (AS), le aziende sono state pienamente consolidate. Nel 2014 entrambe erano ancora joint venture e le quote erano consolidate con il metodo del patrimonio netto.

35% di riduzione delle emissioni di CO2 (relative) entro il 2020 rispetto ai livelli del 2007

Stato 2015: -29,7%

–35%

–29,7%

1.000 audit ambientali e sociali dei fornitori entro il 2020 rispetto ai livelli del 2010

Stato 2015: 471

1.000

471

20% di dirigenti donneentro il 2020 rispetto ai livelli del 2011

Stato 2015: 13,6% (salvo BSH e AS)

20%

13,6%

1,7 infortuni per milione di ore lavorate entro il 2020 rispetto ai livelli del 2007

Stato 2015: 3,2

1,7

3,2

6,80

0% 10,7%

Obiettivi aziendali

Fatturato

+21,6 miliardi di eurosu base annua

MILIARDI DI EURO

70,6Partecipazione azionaria

92%Robert Bosch Stiftung GmbH

1%Robert Bosch GmbH

7%Famiglia Bosch

Dati 2015

Fatturato per settore di Business

Investimenti in Ricerca e Sviluppo

Sviluppo +1,4 miliardi di euro rispetto all’anno precedente

6,4MILIARDI DI EURO

Utile netto

+0,9 miliardi di eurorispetto all’anno precedente

3,5MILIARDI DI EURO

Investimenti fissi

+1,5 miliardi di eurorispetto all’anno precedente

4,1MILIARDI DI EURO

Costo del personale

+5,1 miliardi di eurorispetto all’anno precedente

20,4MILIARDI DI EURO

59% Mobility Solutions

7% Energia eTecnologie costruttive

9% Tecnologia industriale

25% Beni di Consumo

Cari lettori,

con questo breve report vogliamo rendervi partecipi di come il Gruppo Bosch nel mondo e, in particolare, in Italia, declini concretamente la propria politica di sostenibilità in quattro importanti ambiti: ambiente, prodotti, collaboratori e società.

Nel campo dell’efficienza energetica, applichiamo la nostra ampia esperienza anzitutto per ridurre le nostre stesse emissioni di ani-dride carbonica. Le misure includono l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, nonché iniziative finalizzate a rendere le nostre sedi il più possibile efficienti sotto il profilo energetico. Finora i risultati sono stati molto soddisfacenti, tanto che crediamo di poter raggiungere il nuovo obiettivo di riduzione di CO₂ che ci siamo posti per il 2020 ancor prima della data prevista.

A livello produttivo, i sensori Bosch stanno aprendo la strada al futuro dell’interconnessione. I prodotti intelligenti rendono più comoda la nostra vita quotidiana. Usati nel modo appropriato, contribuiscono al risparmio energetico e a rendere la vita più sicura. I sensori sono inoltre alla base dei sistemi di guida predittiva che riducono il consumo di carburante e proteggono il guidatore da rischi stradali potenziali.

La connettività riveste un ruolo molto importante anche nel nostro lavoro in azienda. Vogliamo che i nostri collaboratori cooperino tra loro superando i confini settoriali e nazionali. Dobbiamo trarre il massimo vantaggio dall’eterogeneo potenziale e dalla creatività dei nostri collaboratori, puntando sulla collaborazione.

Nelle sedi di Bosch in tutto il mondo, l’attenzione alle problematiche sociali e il sostegno ad iniziative umani-tarie riveste un ruolo primario. In Italia, in particolare, ci impegniamo a contrastare il fenomeno della disoccu-pazione giovanile attraverso percorsi didattici e incontri formativi, di orientamento e tirocinio per i giovani in età scolare e universitaria.

Le pagine di questo rapporto mostrano altri esempi di come le nostre attività promuovano la sostenibilità. Allo stesso tempo, questo opuscolo sintetizza la relazione presentata come membri del progetto Global Compact delle Nazioni Unite.

Coerentemente con il nostro pay off “Tecnologia per la vita”, sviluppiamo soluzioni che garantiscano il successo a lungo termine dell’azienda e, contemporaneamente, contribuiscano alla salvaguardia dell’ambiente naturale, migliorando la qualità della vita per le generazioni attuali e future.

Cordialmente,

Dott. Gerhard Dambach

Amministratore Delegato Robert Bosch SpA

Nel frattempo, le nostre soluzioni tecnologiche stanno contribuendo a creare le condizioni per la transizione verso un’economia sostenibile a basse emissioni di carbonio. Ciò vale in particolare in aree di innovazione come l’e-mobility, lo stoccaggio di energia rinnovabile e la gestione efficiente di reti di approvvigionamento complesse, come il settore logistico. Di sicuro il nostro successo dipende anche dalla velocità con cui introduciamo queste soluzioni sul mercato. Stiamo, pertanto, lavorando costantemente alla creazione di nuovi metodi e modelli organizzativi per ridurre i tempi di sviluppo dei prodotti.

Cosa dovrebbero fare tutte le aziende per raggiungere gli obiet-tivi per uno sviluppo sostenibile stabiliti nell’Agenda 2030?

Schellnhuber: Ciò che più importa è come le aziende organizzano ilproprio core business. Aderiscono semplicemente agli standard minimi richiesti per legge, oppure richiedono ai fornitori di adottare un approccio socialmente responsabile nello svolgimento della propria attività? Hanno flussi di materiale basati su cicli? Riducono al minimo l’uso di energia e utilizzano energia da fonti rinnovabili laddove possibile? E, soprattutto, i prodotti sono in sé sostenibili? Questo non è solo un approccio responsabile, ma è anche una scelta economicamente conveniente. Le aziende che, ad esempio, ignorano i risultati delle ricerche e continuano ad investire sul motore a combustione interna, probabilmente non avranno successo nel lungo periodo.

Signor Denner, condivide questa valutazione?

Denner: Sono d’accordo con il Signor Schellnhuber riguardo al fatto che il futuro della guida si basi su idee di propulsione alternative. Tuttavia, non dobbiamo ignorare che gli sforzi congiunti di scienza e industria automobilistica, nonostante l’alta produzione di auto elettriche, devono ancora inventare un concetto di mobilità elettrica per il mercato di massa.

Signor Schellnhuber, l’Agenda 2030 stabilisce per la prima volta un collegamento diretto tra crescita globale, lotta alla povertà e salvaguardia del clima. Perché?

Schellnhuber: La lotta alla povertà è possibile solo se limitiamo il cambiamento climatico. Questo è il punto di vista della Banca Mondiale, per la quale il mio istituto ha realizzato una serie di importanti studi sul clima. La banca sta analizzando gli ambiti in cui i rischi legati al clima costituiscono una minaccia per il denaro da essa investito in progetti di sviluppo. Il riscaldamento globale causato dall’uomo è, fondamentalmente, una questione di giustizia. Le condizioni meteorologiche estreme, l’innalzamento del livello del mare, i mancati raccolti, tutte conseguenze del cambio climatico, colpiscono le persone dei paesi poveri dei tropici, il cui contributo in termini di emissioni di CO₂ è minimo, che traggono meno vantaggio dalla combustione di combustibili fossili e non possiedono i mezzi per difendersi dagli effetti del cambiamento climatico. È, pertanto,

giusto e corretto che importanti accordi quadro come l’Agenda 2030 dedichino maggiore attenzione alle questioni climatiche. Ora si tratta di definire a che ritmo il programma possa essere messo in atto. Nell’arco di una sola generazione, abbiamo avviato cambiamenti del sistema climatico che non potranno essere arrestati per diverse generazioni.

A che velocità si muove un’azienda tecnologica come Bosch quando si tratta di ridurre in modo drastico le emissioni di CO₂?

Denner: Abbiamo raggiunto velocemente gli obiettivi che ci eravamo posti in ambito climatico e ridotto le nostre emissioni relative di circa il 30% rispetto ai livelli del 2007, in termini di valore aggiunto. Ci era-vamo impegnati a ridurre le emissioni di un 20% entro il 2020. Ad oggi, invece, ci stiamo muovendo più rapidamente di quanto pensassimo e abbiamo di conseguenza aggiornato i nostri obiettivi. Ci siamo quindi posti come nuovo traguardo una riduzione del 35% entro il 2020.

Ridurre le emissioni di CO₂: un unico obiettivo, due prospettive

Il 1° gennaio 2016 è entrata in vigore l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (cfr. p. 6). Questo progetto globale per il futuro sostituisce gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Ma cosa significa questo per l’azienda? Lo abbiamo chiesto a Volkmar Denner, presidente del Board of Management di Robert Bosch GmbH, e al Professor Hans Joachim Schellnhuber, ricercatore del settore climatico

In Bosch, abbiamo adottato un duplice approccio. Stiamo infatti inve-stendo circa 400 milioni di euro all’anno per fare strada all’e-mobility mentre, contemporaneamente, lavoriamo con lo stesso impegno per creare un motore a combustione interna ancora più efficiente. In que-sto campo, crediamo infatti che ci siano ancora grandi possibilità per i motori diesel. Considerando gli obiettivi globali in materia di salva-guardia del clima, riteniamo che il diesel a basse emissioni sia indi-spensabile. Infine, ritengo che i carburanti sintetici prodotti da fonti di energia rinnovabili, i cosiddetti e-fuels, siano un’interessante alter-nativa a emissioni zero ai veicoli elettrici.

Quali requisiti richiedono a Bosch gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile?

Schellnhuber: Per raggiungere i propri obiettivi, Bosch dovrebbe dare alla salvaguardia del clima un contributo ancora più consistente. Nel 2014, le emissioni di CO2 in termini assoluti sono diminuite solo del 3,3% rispetto al 2007, benché il fabbisogno energetico dell’a-zienda si sia ridotto del nove per cento. Bosch è sicuramente in grado di fare molto meglio.

È infatti importante che l’azienda conferisca ancor più rilievo ai pro-dotti utili per la transizione verso impianti sostenibili, come già sta facendo con lo stoccaggio dell’energia e le città connesse. L’azienda dovrebbe inoltre sfruttare il proprio ascendente in Germania e in tutto il mondo, per mostrare alle altre aziende e ai governi che, se continu-iamo ad agire come in passato, rischiamo di trovarci nel mezzo di un’incontrollabile crisi della civiltà. Ma, se abbiamo il coraggio di cambiare, possiamo raggiungere una crescita sostenibile. E Bosch potrebbe avere le carte in regola per farsi portatrice di questo pro-getto, guidando lo sviluppo sostenibile.

Denner: Coraggio è un’importante parola chiave. La capacità di Bosch di cambiare non è emersa dal nulla. Proviene da una cultura aziendale che valorizza e promuove le idee valide e le porta sulla via dell’innovazione. Questa è la cultura che promuoviamo in Bosch. Per noi un’attività sostenibile si basa essenzialmente sul trovare risposte tecniche alle problemati-che ambientali. Perché la salvaguardia del clima ripaga. Nei nostri stabili-menti, per esempio, utiliz-ziamo sistematicamente tecnologie ecologiche Bosch, che ci hanno con-sentito di risparmiare 530 milioni di euro in costi ener-getici solo tra il 2007 e il 2014. È forse questo a ren-dere esemplari aziende come Bosch. Per noi la sostenibilità non è solo un accordo internazionale. È un dovere.

Signor Schellnhuber, Signor Denner, grazie mille.

Hans Joachim Schellnhuber è direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research fondato nel 1992, docente di fisica teorica all’Università di Potsdam e professore esterno al Santa Fe Institute negli Stati Uniti. Insieme a Dirk Messner (German Development Institute) è copresidente del German Advisory Council on Global Change.

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La versione integrale dell’intervista è disponibile online sul sito:

Immagine: PIK/Batier

“Per noi la sostenibilitànon è solo un accordo

internazionale.È un dovere”

Dr. Volkmar Denner

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Sottostazione elettrica di Charcas - L’energia generata nel parco eolico presente nelle vicinanze è distribuita alle sedi Bosch in Messico.

Nel settembre 2015 oltre 150 capi di stato hanno conferito alla sede delle Nazioni Unite di New York allo scopo di redigere una nuova agenda per la lotta contro la povertà e la fame. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals), una raccolta di 17 obiettivi globali, sono stati il risultato di questo processo. L’impegno di Bosch in questo ambito sarà premiante per il raggiungimento degli obiettivi stessi.

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG, Mil-lennium Development Goals), precedente tra-guardo delle Nazioni Unite, sono scaduti nel 2015. Non tutti sono stati raggiunti, e molte sfide resta-no aperte. La fame è ancora un grande problema, e molte persone nel mondo sono minacciate da guerre e malattie. Il cambiamento climatico com-porta, inoltre, un rischio a lungo termine per l’e-quilibrio degli ecosistemi globali. Per questo moti-vo, ad integrazione e ampliamento degli MDG, sono stati redatti gli SDG. L’obiettivo è quello di salvaguardare l’ambiente e garantire che tutte le persone del mondo possano vivere una vita digni-tosa, in pace e libertà.

Gli SDG saranno in vigore fino al 2030 e sono molto più completi rispetto ai precedenti. La comunità internazionale ha raggiunto un accordo su 17

obiettivi, nove in più rispetto al 2000. Inoltre l’Agenda 2030 tiene in considerazione sia le questioni ambientali, sia quelle sociali ed economiche, riflettendo, così, tutte gli aspetti della sostenibilità. Ne risulta che le problematiche ambientali acquisiscono maggiore rilevanza negli SDG rispetto a quanto era stato fatto negli MDG. I Paesi che hanno ratificato gli obiettivi si sono impegnati a mettere in atto misure contro il cambiamento climatico e a sostenere modelli di consumo e produzione sostenibili. Diversamente dagli MDG, gli SDG si applicano, inoltre, a tutti i paesi, e non solo alle nazioni del sud del mondo.La strategia di Bosch in materia di sostenibilità si esplica in quattro ambiti: ambiente, prodotti, colla-boratori e società. Ciò significa che l’azienda ha preso in considerazione ben nove degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, riportati nel seguente grafico:

Questo rapporto descrive l’operato di Bosch in merito al raggiungimento degli Obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite. I simboli degli SDG serviranno a guidare i lettori nelle prossime pagine.

Obiettivi per uno sviluppo sostenibile globale

Ambiente

Salvaguardia dell’ambienteNel 2015 Bosch ha raggiunto un obiettivo primario in materia di tutela ambientale: grazie agli sforzi realizzati nelle nostre sedi, abbiamo ridotto con successo le emissioni di CO2 in termini di valore aggiunto di oltre il 20% rispetto ai livelli del 2007, una percentuale che inizialmente avevamo previsto di raggiungere entro il 2020. Inoltre, unicamente come risultato di misure interne, tra il 2007 e il 2014 abbiamo risparmiato circa 530 milioni di euro in costi energetici. Questo ci sprona a fissare standard ancora più elevati. Attualmente miriamo infatti a una riduzione relativa delle emissioni del 35% entro il 2020. A tal fine, continuiamo a lavorare per rendere i nostri processi di produzione ancora più efficienti e aumentare la consapevolezza dell’importanza di questa tematica tra i nostri collaboratori. Infine, stiamo incrementando l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili in tutto il mondo.

Obiettivi che stanno cambiando il mondo

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Dal consumatore al produttore

Dall’inizio di settembre 2015 le 13 sedi Bosch in Messico sod-disfano il 70% del proprio fabbisogno energetico grazie a un parco eolico situato a Charcas, San Luis Potosí. Il passaggio all’energia verde non costituisce solo un importante passo verso la salvaguardia dell’ambiente, ma garantisce anche sta-bilità nei prezzi e costi inferiori. Il parco eolico è potenzial-mente in grado di fornire a Bosch circa 65 gigawattora di potenza ogni anno. Ciò riduce i costi energetici di circa l’otto per cento.

Laddove possibile, e laddove abbia senso dal punto di vista economico, Bosch investe nell’espansione della propria capacità di produzione energetica. In particolare, la divisione Diesel Systems ha fatto grandi progressi in questo senso.

Nel 2015 la sede di Bari, Italia, ha iniziato a utilizzare un’unità di cogenerazione che fornisce allo stabilimento riscalda-mento, raffreddamento ed elettricità. Questo ha permesso al sito di auto-produrre il 16% del fabbisogno elettrico attuale, l’86% del fabbisogno frigorifero e l’88% del fabbisogno ter-mico. Il risparmio energetico calcolato da Bosch Energy and Building Solutions Italy in termini di CO₂ sarà pari a 126 TEP l’anno, ovvero 294 tonnellate di CO₂.

Ad Homburg, Germania, parte del nostro fabbisogno energe-tico è soddisfatto da una centrale fotovoltaica dal 2011. Nella primavera del 2016 la centrale è stata ampliata per fornire il doppio dell’energia rinnovabile. Nelle nostre sedi in India, invece, sfruttiamo energia solare a emissioni zero. Lo stabili-mento Bosch di Nashik ha infatti acquistato una centrale foto-voltaica l’anno scorso, che verrà ampliata nel 2016, mentre nella nuova sede di Bidadi l’energia solare contribuirà al mix energetico con un apporto annuale di 5.500 megawattora. Con queste centrali energetiche, Bosch Diesel Systems intende duplicare la propria quota di energia verde rispetto al 2015. Quest’anno prevede di generare da sola 33.600 megawattora di elettricità. Di conseguenza, la divisione sarà in grado di ridurre le proprie emissioni di CO₂ di circa 17.300 tonnellate.

Impianto di trigenerazione di Modugno, Italia, con una potenza di 1200kW collegato

all’attuale fornitura di energia elettrica, termica e

frigorifera.

LUMINOSE PROSPETTIVE

In Brasile i sistemi di riscaldamento solare stanno aiutando le famiglie a basso reddito a ridurre i propri costi energetici. Tra altre iniziative, Bosch ha fornito questi sistemi ai gestori dell’energia che li donano a famiglie bisognose. Circa 20.000 abitazioni sono state dotate di collettori solari climate-friendly negli ultimi tre anni.

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Bosch, nel mondo, ha dimostrato concretamente i vantaggi dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sia dal punto di vista ecologico sia da quello ambientale.

Al fine di contrastare il cambiamento climatico, Bosch ha adottato una vasta gamma di provvedimenti, che includono l’aumento dell’uso di fonti di energia rin-novabili, in particolare nelle nuove sedi.

Per Bosch, l’impegno nei confronti dell’ambiente riguarda anche la possibilità di rendere le fonti rinnovabili accessibili ai propri partner e utenti finali, come è stato già fatto nei Paesi Bassi. Al momento è in fase di sviluppo anche una rete di tele-riscaldamento nella regione di Nijmegen, che fornisce alle abitazioni private riscaldamento e acqua calda mediante lo smaltimento dei rifiuti. Bosch ha al momento fornito alla rete due serbatoi d’acqua calda con una potenza totale pari a 40 megawatt. A luglio 2015 le unità sono state installate come parte di una centrale di riscaldamento utilizzata come backup del termovalorizzatore e, contemporaneamente, per compen-sare i picchi di consumo. La rete approvvigiona già 3.000 abi-tazioni e si prevede di raggiungere le 14.000 entro il 2020. Grazie alla fornitura di riscaldamento sostenibile, queste abi-tazioni possono ridurre le proprie emissioni di CO₂ di un 70%.

Cooperare per salvaguardare l’ambiente

Processi più efficienti nell’uso delle risorse

I nostri coordinatori ambientali aiutano i responsabili degli stabilimenti a creare e implementare le misure appropriate. Nella sede di Campinas in Brasile, a metà del 2015 è stato lanciato il programma di sostenibilità “Conserva com você” (“Insieme per l’ambiente”). L’iniziativa ha l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza dei collaboratori di Bosch sull’importanza della salvaguardia ambientale e di studiare continuamente nuove possibilità per ridurre il consumo di risorse e incrementare l’efficienza energetica. Per esempio, sono stati installati nuovi sistemi di condizionamento dell’aria negli stabilimenti di produzione della sede, che hanno contribuito a ottimizzare il consumo energetico. I risultati sono stati impressionanti: grazie a queste misure, la sede di Campinas ha ridotto il proprio consumo energetico di circa 700 megawattora all’anno. Inoltre, produce attualmente 280 tonnellate in meno di rifiuti, risparmia 3.000 metri cubi d’acqua e ha ridotto le proprie emissioni di CO₂ di 57 tonnellate. Ad Hallein, Austria, Bosch ha allestito uno spazio espositivo per informare i visitatori in materia di efficienza energetica e consumo sostenibile. Nello spazio espositivo “CO₂ Erlebnis-welt”, aperto nel 2016, vengono per esempio messi a con-fronto veicoli con diversi sistemi di guida e sono presentate fonti di energia alternative.

In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno 2015, Bosch India ha organizzato una serie di attività per i propri collaboratori nella sede di Ahmedabad.

Sempre nel 2015, in Italia, il Centro Studi Componenti per Veicoli S.p.A. e Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti S.p.A. di Modugno hanno promosso la seconda edizione dell’iniziativa “Green Kids”, coinvolgendo attivamente i collaboratori e part-ner del territorio in ambito sociale e ambientale. Tale iniziativa ha visto la donazione a quattro istituti di scuola primaria della città di Bari di circa ottanta alberi e la messa a dimora degli stessi, grazie alla collaborazione tra i volontari Bosch (famiglie e bambini compresi) e le strutture delle scuole coinvolte.

Un esempio di ciò è il metodo di trattamento sviluppato da Bosch Australia che, nel nostro stabilimento di Clayton, ha consentito di recuperare le perdite di rame dalle acque reflue del processo di produzione. Questa materia prima di valore viene così riciclata e le acque reflue sono riutilizzate. Grazie a questo metodo, a Clayton è possibile risparmiare 40 tonnellate di scarti di produzione liquidi all’anno e recuperare 1,2 tonnellate di rame. Per questo sistema, Bosch Australia si è aggiudicata il “Premier’s Sustainability Award 2015” promosso dal governo.

La nostra strategia di sostenibilità include sistematicamente la raccolta e l’analisi di dati sull’impatto ambientale delle nostre attività di produzione in tutto in mondo. Il nostro obiettivo è soprattutto quello di minimizzarne continuamente l’impatto laddove ciò sia possibile.

Il progetto di Bosch India dimostra chiaramente come sia possibile ridurre i rifiuti pericolosi e ridurre i costi mediante l’ottimizzazione dei processi. Nel 2015, lo stabilimento di produzione di Jaipur ha sviluppato un sistema che ha consentito di recuperare l’olio utilizzato dal materiale di scarto. In questo modo non è stato più necessario trattare i rifiuti come pericolosi. Il processo separa infatti l’olio dai fluidi di raffreddamento e dai

rifiuti solidi, facendo risparmiare circa tre litri d’olio all’ora. Ogni anno questo metodo consente a Bosch di recuperare circa 2.100 litri d’olio, riducendo i costi dello smaltimento di rifiuti pericolosi.

Prendere in considerazione l’impatto ambientale negli stadi iniziali del processo decisionale in materia di investimenti porta vantaggi anche dal punto di vista economico.

La sede di Schwieberdingen in Germania ne è un chiaro esem-pio: durante la pianificazione del suo nuovo centro di prove a freddo su banco per motori e autoveicoli, Bosch ha deciso di non utilizzare un sistema di raffreddamento a base di gas fluo-rorati a effetto serra, che sono nocivi per la fascia d’ozono e per il clima più dell’anidride carbonica. Nel nuovo centro di prova, infatti, il sistema di raffreddamento funziona con ammoniaca e CO₂ come liquidi di raffreddamento. Bosch, quindi, soddisfa già la direttiva UE entrata in vigore all’inizio del 2015, finalizzata a ridurre gradualmente le emissioni di gas fluororati a effetto serra in Europa dell’80% entro il 2030. Grazie a una pianifica-zione lungimirante, la sede di Schwieberdingen non sta solo riducendo l’impatto ambientale diretto delle proprie emissioni di gas a effetto serra. Queste azioni stanno infatti contribuendo indirettamente anche a salvaguardare l’ambiente: grazie all’alta efficienza dei sistemi di raffreddamento che funzionano con ammoniaca, la sede è riuscita a ridurre di un terzo il consumo elettrico.

Bosch non si limita a fissare obiettivi, ma si propone di fare sempre di più per l’ambiente. Desideriamo infatti accrescere continuamente la consapevolezza in materia e incentrare le nostre attività sulla tutela ambientale e la conservazione delle risorse.

Quale azienda manifatturiera, Bosch ha necessità di approvvigionarsi di materie prime in tutto il mondo. Per ridurne l’impatto ambientale, concentriamo continuamente i nostri sforzi sul miglioramento dei nostri processi di produzione.

I bambini della Scuola primaria Gianni Rodari,

Bari, impegnati nella messa a dimora di un

albero di limone

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Ambiente

LAVORARE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE

Ogni giorno oltre 3.000 persone in tutto il mondo perdono la vita in incidenti stradali. Soprattutto nei paesi emergenti, passeggeri e passanti sono in pericolo a causa di veicoli non adeguatamente equipaggiati. È per questo motivo che Bosch sostiene l’iniziativa “Stop the Crash” del Global New Car Assessment Program.

In Italia sono stati avviati numerosi progetti formativi, tra cui il training svolto con

Renegade FCA, che combina sessioni tecniche sul funzionamento dei nostri dispositivi con test drive su strada e in off-road.

“Stop the Crash” sostiene l’obiettivo delle Nazioni

Unite di dimezzare il numero di morti causate da incidenti stradali entro il 2020. Le cifre sono attualmentedi 1,25 milioni di persone all’anno.

Guida connessa: viaggi più sicuri

Bosch sta progredendo in diversi mercati nel campo della guida connessa e autonoma. La connessione Internet all’interno del vei-colo non solo rende il viaggio più rilassante, ma contribuisce a incrementare l’efficienza e la sicurezza stradale. I dati in tempo reale, per esempio, aiutano già i guidatori a evitare ingorghi o a rispondere a pericoli improvvisi in modo efficace.

Lanciato a gennaio 2016, il pedale dell’acceleratore connesso e interattivo è un esempio di tecnologia connessa. Grazie ad impulsi e altre piccole vibrazioni, non solo facilita uno stile di guida più efficiente dal punto di vista energetico, ma avverte anche il guida-tore riguardo a situazioni potenzialmente pericolose. Per fare ciò, è collegato ad altre funzionalità del veicolo, tra cui i sensori che misurano la distanza dai veicoli che lo precedono. Se un’auto viag-gia troppo vicina a un’altra, il pedale emette una vibrazione e avverte il guidatore di non accelerare ulteriormente. Inoltre, può essere collegato a dati online, come quelli forniti dal sistema di navigazione. In questo modo, il sistema intelligente di assistenza alla guida può rilevare curve strette o ingorghi prima che il guida-tore li veda e suggerirgli di rallentare.

E-BIKE E TURISMO ECOLOGICO

Bosch eBike Systems nell’anno 2015 ha partecipato a diverse iniziative volte a promuovere il turismo ecologico e ha messo a disposizione degli eBikers nuove funzionalità in grado di migliorarne l’attività sportiva. Tra i principali progetti si annoverano quelli organizzati nel Giura Svevo e soprattutto in Alto Adige, una delle destina-zioni turistiche più amate in Europa. Per la stagione estiva Bosch eBike Systems ha contribuito, con propria consu-lenza specialistica, a diffondere l’utilizzo del sistema di pedalata assistita e la rete di noleggio di biciclette elettriche. Fra gli strumenti dedicati agli appassionati di eBike, Nyon, il primo ciclocom-puter di bordo all-in-one per eBikers sempre connessi, che offre non solo la possibilità di godersi pienamente l’esperienza di viaggio grazie alla navigazione multipoint e a percorsi personalizzabili, ma dispone anche di un servizio di assistenza da esperto in grado di segnalare quando la bicicletta necessita di un controllo.

Pechino 2015, inizio di dicembre: mentre le delegazioni di tutto il mondo partecipano alla conferenza sul clima di Parigi, il governo cinese dichiara per la prima volta la massima allerta inquinamento nella capitale. Migliaia di fabbriche sono state obbligate a chiu-dere temporaneamente nel tentativo di arginare l’inquinamento da particolato nella città. Analogamente, anche in altre città asia-tiche - incluse Shangai, Mumbai e Kuala Lumpur - l’inquinamento è una delle più pressanti sfide ambientali.

Allo scopo di offrire prodotti atti a migliorare la qualità della vita, Bosch China ha investito una parte del proprio budget di Ricerca e Sviluppo nella creazione di tecnologie capaci di misurare, ana-lizzare e migliorare la qualità dell’aria. All’inizio di novembre, l’a-zienda ha presentato il sistema di monitoraggio “Air Monitor” in Cina. L’innovazione intelligente utilizza un sensore ambientale Bosch per effettuare una valutazione precisa della qualità dell’aria

interna agli edifici, pressoché in tempo reale. Il sensore non solo misura la temperatura e l’umidità ambientale, ma anche i livelli di inquinamento da particolato presenti nell’aria. Ogni sei secondi, trasmette i dati raccolti online al monitor di controllo, e il rispettivo software fornisce una valutazione esatta della qualità attuale dell’aria. Il monitoraggio sistematico del particolato ha senso spe-cialmente nel caso di edifici moderni, ottimizzati dal punto di vista energetico, in quanto spesso dotati di una ventilazione limitata.

I sensori Bosch monitorano la qualità dell’aria nelle città e individuano le aree critiche. Sono, pertanto, un valido aiuto nella riduzione duratura dei livelli di inquinamento nei centri urbani.

Prodotti

„Simply.Connected.“ – reti sostenibiliL’Internet delle cose collega persone, oggetti e macchine tra loro. Applicata alla sostenibilità, la connettività rivela un ottimo potenziale per lo sviluppo di nuove applicazioni. I prodotti diventano più sicuri, l’impatto ambientale può essere calcolato con una maggior precisione e i processi sono sempre più efficienti. Bosch sta attivamente dando forma a questa trasformazione e tutti i settori di business dell’azienda offrono oggi soluzioni per l’Internet delle cose.

I sistemi di sicurezza connessi sono sempre più presenti anche nei veicoli a due ruote. Con la sua unità di controllo della connettività (CCU), Bosch collega le moto a Internet. Ciò consente di introdurre funzionalità come l’e-call, che l’Unione Europea sta dichiarando obbligatoria per gli autoveicoli e per i veicoli commerciali leggeri di nuova immatricolazione a decorrere da aprile 2018. Se la moto è coinvolta in un incidente, il sistema e-call invia una chia-mata automatica di emergenza a un call center, consen-tendo ai soccorsi di raggiungere più velocemente il luogo dell’accaduto. La CCU fornisce, inoltre, ai motociclisti informazioni riguardo a potenziali pericoli stradali.

Tecnologia di misurazione connessa: un’allerta efficace in caso di inquinamento

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Prodotti

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BOSCH SORVEGLIA EXPO 2015

Le cifre parlano chiaro: sono marchiati Bosch oltre 21.000 prodotti, che hanno costituito la quasi totalità dei sistemi di sicurezza installati per vigilare, durante i 184 giorni di apertura, l’Esposizione Universale, svoltasi nell’area metropolitana di Milano su di uno spazio di oltre un milione di metri quadrati. Sono questi alcuni numeri di Expo Milano 2015, il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione, in cui il tema della sicurezza è stato più che mai sensibile e dibattuto. E che si parli di cluster, padiglioni, aree service e varchi di accesso, la divisione Bosch Security Systems ha contribuito a garantire la sicurezza e l’incolu-mità dei visitatori con 737 telecamere, 77 sistemi di amplificazione, 8.000 altoparlanti e 58 centrali antincendio in rete capaci di coordi-nare il segnale ricevuto da oltre 8.000 rilevatori antincendio.

La Divisione Security Systems di Bosch offre sistemi di sicurezza, soluzioni per infrastrutture e servizi di comunicazione connessi che rendono le smart city progetti concreti

Industry 4.0: più competitività, meno emissioniBosch offre sensori, software e servizi per la produ-zione connessa, comunemente definita Industry 4.0. In quest’area di applicazione, l’azienda ha lanciato l’anno scorso il “Process Quality Manager”, una solu-zione software che monitora e documenta dati prove-nienti dai processi di produzione in tempo reale. Quale principale utente di tecnologie all’avanguardia, stiamo attualmente testando questa e altre soluzioni nei nostri stabilimenti. I vantaggi sono due: in primo luogo, stiamo promuovendo l’innovazione in un campo tec-nico che contribuisce al mantenimento della competi-tività di sedi ad elevati costi di manodopera, tra cui Germania, Regno Unito e Stati Uniti. In secondo luogo, introducendo le applicazioni Industry 4.0 nei nostri processi, riduciamo le emissioni di anidride carbonica. L’analisi immediata dei dati di produzione ci consente di individuare errori potenziali negli stadi iniziali e adot-tare contromisure. Ciò consente di risparmiare risorse. Allo stesso tempo, la fabbricazione ad alta precisione riduce gli stock e, pertanto, anche i costi energetici e di trasporto.

Con oltre cento progetti nell’ambito dell’Industry 4.0, stiamo rendendo i nostri stabilimenti più efficienti sotto il profilo delle risorse, met-tendo a disposizione, al contempo, la nostra esperienza sul mercato.

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Collaboratori

Collaborazione intergenerazionale In Bosch ogni giorno collaborano tra loro diverse generazioni, dai giovani apprendisti ai senior manager. La diversità generazionale è infatti una grande opportunità per l’azienda. Per esempio, i giovani dirigenti, mentre offrono consulenza ai collaboratori più esperti sull’utilizzo di un nuovo software, possono al contempo trarre vantaggio dall’esperienza di gestione e dalle competenze specializzate dei loro colleghi più anziani. Per dare risalto alla diversity, ci siamo quindi concentrati su modelli di apprendimento cross-generazionali e abbiamo promosso uno scambio attivo di esperienze tra collaboratori giovani e anziani.

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People@Industry 4.0: questo il titolo del progetto con cui l’anno scorso lo stabilimento Bosch di Blaichach ha affrontato attivamente la questione del cambiamento delle condizioni di lavoro risultante dalla produzione connessa. I collaboratori di Blaichach e dello stabilimento di produzione di Suzhou, Cina, utilizzano già tablet e software di analisi per controllare le attrezzature high-tech. I timori iniziali hanno ora lasciato spa-zio a un senso di orgoglio diffuso tra la maggior parte dei col-laboratori, in quanto sentono di contribuire a modellare il futuro dell’attività. Sin dall’inizio, la cooperazione e lo scam-bio di conoscenze hanno svolto un importante ruolo nella squadra per il team interdisciplinare e intergenerazionale.

Quale principale fornitore e utente disoluzioni Industry 4.0., Bosch sta pro-muovendo attivamente la trasforma-zione del mondo del lavoro e, di conse-guenza, l’industrializzazione sostenibile.

A Blaichach come nel resto del mondo i collaboratori più gio-vani sono generalmente più a loro agio a navigare nel mondo virtuale rispetto ai loro colleghi più anziani. Bosch ha già sfrut-tato al meglio questo vantaggio in varie sedi, rivoluzionando in modo efficace il tradizionale programma di mentoring. Gra-zie al “reverse mentoring”, infatti, i millennials insegnano ai senior manager come utilizzare i social media interni ed esterni. Questi includono Twitter e Facebook, nonché la coo-perazione virtuale tramite la piattaforma interna “Bosch Con-nect”. Oltre a insegnare ai colleghi più anziani come utilizzare i canali di comunicazione moderni, queste sessioni di coach-ing “capovolto” rafforzano ulteriormente la diversità di Bosch. I collaboratori junior, infatti, imparano a condividere le cono-scenze e godono dell’apprezzamento di dirigenti esperti, mentre la mente dei più anziani resta aperta a nuove prospet-tive e approcci di lavoro.

Nel 2015, ci siamo inoltre posti come obiettivo di incoraggiare l’ulteriore formazione dei collaboratori che sono stati al nostro fianco per molti anni, allo scopo di mantenere alta la qualità del loro lavoro. A questo proposito, in Germania è stata lan-ciata l’iniziativa “Erfahrung hat Zukunft” (“L’esperienza è il futuro”), il cui obiettivo è sensibilizzare i dirigenti sul problema del cambiamento demografico e aumentare la consapevolezza

riguardo l’importanza che conoscenza e motivazione dei col-laboratori più anziani rivestono per il successo di Bosch. Cam-biamento demografico vuol dire che la forza lavoro europea sta invecchiando. Inoltre, una sempre maggiore percentuale dei nostri clienti ha più di 50 anni. Ciò significa che aziende come Bosch hanno bisogno di collaboratori capaci di com-prendere i bisogni di questa fascia di clienti, il cui potere d’ac-quisto è alto.Fra i principali punti della nuova iniziativa un ruolo fondamen-tale è rivestito dall’ampliamento dei programmi didattici per gruppi di età miste. Con l’aiuto della nostra rete di collaboratori 50plus@Bosch, è stata recentemente lanciata l’iniziativa Generation Tandem. Mediante una scelta casuale, sono state create coppie di collaboratori con una differenza di età di almeno dieci anni. Questo tipo di network offre ai colleghi l’op-portunità di condividere conoscenze ed esperienze e di soste-nersi a vicenda nella propria attività lavorativa quotidiana. Dopo i sei mesi iniziali dal lancio del progetto pilota nello sta-bilimento Bosch di Schwieberdingen, Germania, Bosch ha chiesto ai partecipanti del Generation Tandem di condividere le proprie opinioni riguardo all’esperienza vissuta. L’84% degli intervistati ha affermato di credere che Bosch trarrà vantaggio da un maggiore scambio di conoscenze tra gruppi di età diso-mogenea. Questi hanno elencato quali effetti positivi il trasfe-rimento di conoscenze, una maggiore sensibilità nei confronti delle differenze e un più alto grado di cooperazione a livello intergenerazionale. A seguito di questa esperienza di suc-cesso, l’iniziativa Generation Tandem sarà ora quindi intro-dotta in diverse sedi in tutto il mondo per incrementare i con-tatti tra collaboratori, più e meno giovani.

In linea con i desideri del fondatore della nostra azienda, Bosch promuove la parità di accesso all’istruzione e all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, dentro e fuori l’azienda.

DIVERSITY DAY@EXPO 2015

“Siamo tutti diversi, e proprio le nostre differenze fanno la differenza”: questo era il messaggio del primo Diversity Day, con cui l’azienda ha celebrato nel 2014 questo importante valore. Per il secondo appunta-mento, svoltosi in concomitanza con Expo 2015, Bosch Italia ha scelto di rimarcarlo e celebrarlo con un’iniziativa che ha coniugato pluralità culturale e diversity generazionale.Ispirandosi al simbolo portante dell’evento internazionale, l’Albero della Vita, alcuni rappresentati delle diverse fasce d’età dei collabora-tori ( Baby Boomers, Generazione X, Millennials) hanno visitato l’esposizione universale, riportandone poi una personale lettura - declinata sulla base del diverso punto di vista culturale e valoriale di ciascuna generazione - che è stata oggetto di un workshop in azienda.

UN FUTURO SENZA INFORTUNI

Stiamo lavorando per rendere Bosch un’azienda priva di casi di infortunio. Per questo motivo nelle nostre sedi nel mondo abbiamo implementato un sistema di gestione di sicurezza sul lavoro basato sullo standard OHSAS 18001, che ha contributo a ridurre significativamente il nostro tasso di infortuni. Nel 2015 si sono verificati 3,2 infortuni sul lavoro ogni milione di ore lavorate, numero di gran lunga inferiore rispetto ai 6,8 del 2007. Abbiamo così registrato un miglioramento del 53%. Per raggiungere il nostro obiettivo a medio termine di 1,7 infortuni per milione di ore lavorate entro il 2020, stiamo attualmente avviando in tutto il mondo programmi speciali di sicurezza sul lavoro.

SI RICERCANO INGEGNERI DONNE

Entro il 2020, Bosch ha in programma di incrementare la quota di dirigenti donne del 20%. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda si è impegnata a esortare le ragazze a interessarsi alle professioni tecniche. Partendo dalla constatazione che il panorama accademico di riferimento da cui attingere giovani talenti è tradizionalmente caratterizzato da una netta maggioranza maschile, Bosch Italia ha aderito al progetto centrale Women@Bosch, un’iniziativa che mira a riequilibrare la proporzione uomo-donna aumentando la percentuale in azienda di donne con una laurea in ingegneria. Nello specifico, anche quest’anno organizzerà un tour nelle migliori facoltà di ingegneria italiane, portando la testimonianza di successo di donne manager. Inoltre offrirà la possibilità a venticinque studentesse, distintesi per merito e motivazione, di partecipare al Girl’s Day presso la sede Bosch di Milano e candidarsi per svolgere uno stage in azienda.In Germania, la Wissensfabrik (“Fabbrica delle conoscenze”) è un’iniziativa non profit cofondata da Bosch che ha l’obiettivo di sostenere le giovani di talento e di promuovere l’interesse per la tecnologia e le scienze naturali. Oggi la rete è costituita da 127 aziende e fondazioni d’impresa, che collaborano con le università alla creazione di progetti didattici e aiutano i giovani imprenditori ad avviare le proprie start-up. Dal 2005 ad oggi, ha sostenuto 180 start-up e 700.000 studenti.

Bosch incoraggia le donne a svolgere professioni tecniche, e promuove le pari opportunità nell’assegnazione di ruoli manageriali.

SALUTE E BENESSERE

Con l’obiettivo di migliorare la work life balance dei propri collaboratori, Bosch Italia nel 2015 ha arricchito il pro-gramma di controlli e prevenzione già in essere nelle sedi di Milano e Torino. Sul tema della salute, sono stati proposti

seminari sulla prevenzione del tumore al seno e corsi di autopalpazione ed è stata introdotta per la prima volta l’ecografia addominale biennale quale accertamento diagnostico rivolto a tutti i collaboratori over 40. Sono proseguiti, inoltre, i seminari Back School sulla corretta postura e sugli esercizi per la muscolatura della schiena sul luogo di lavoro. Notevole interesse hanno riscosso, infine, i seminari di primo soccorso per adulti e per bambini, in particolare quelli relativi alle manovre di disostruzione.

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Collaborazioni

INNOVARE PER RIPARTIRE

La sede Bosch di Milano ha ospitato l’evento “Innovare per ripartire”, organizzato da Ashoka, il network internazionale di imprenditori sociali sostenuto dalla Fondazione Bosch. L’organiz-zazione seleziona, forma e connette innovatori sociali di tutto il mondo (fellows) e sostiene lo sviluppo di nuovi modelli imprendi-toriali a forte impatto sociale. Ashoka conta oggi oltre 3.000 fellows in più di 80 paesi e ha avviato una collaborazione con Robert Bosch Stiftung, Robert Bosch SpA e diversi imprenditori, al fine di sviluppare soluzioni innovative per l’occupazione, oltre a recuperare e creare un sistema di business sociale in Italia.

Mediante l’iniziativa “Allenarsi per il Futuro”, Bosch Italia è

impegnata a sostenere percorsi formativi di orientamento e

alternanza scuola-lavoro.

Società

Promuoviamo la responsabilità socialeL’impegno del fondatore Robert Bosch nell’aiutare il prossimo si è spinto oltre i confini dell’azienda.Promuovendo la responsabilità sociale, manteniamo viva la sua eredità. Sosteniamo progetti di beneficenza ed esortiamo i nostri collaboratori a svolgere attività di volontariato. Nelle situazioni difficili, l’aiuto anche di una sola persona può fare una grande differenza.

Aiutiamo chi ne ha bisognoInondazioni, terremoti e povertà: molte aree del mondo sono soggette a diverse calamità, siano esse emergenze o difficoltà prolungate nel tempo. Nella convinzione che la responsabilità sociale debba andare ben oltre i confini della propria azienda, non ci impegniamo solo in progetti a lungo termine, ma parte-cipiamo anche in diverse situazioni di emergenza.

Nell’autunno 2015, oltre 80.000 persone, inclusi 20 collaboratori Bosch, sono state direttamente colpite dalle inondazioni che, in seguito a piogge torrenziali, hanno devastato parti dello stato ameri-cano della Carolina del Sud. Collaboratori di tutte e tre le sedi dello stato hanno fornito soccorsi d’urgenza nelle operazioni di pulizia, donando circa 7.500 dollari, importo in seguito raddoppiato da Bosch North America. La fondazione americana di Bosch, la Bosch Com-munity Fund, ha poi donato altri 50.000 dollari alla Croce Rossa per i lavori di ricostruzione.

I collaboratori Bosch si sono rimboccati le maniche a scopo benefico anche in Grecia. Nella fabbrica di Koropi vicino ad Atene, infatti, i volontari hanno raccolto le olive delle numerose piante del luogo e l’olio franto è stato donato a 210 famiglie bisognose colpite da una grave crisi economica. Gli stessi collaboratori hanno donato loro cibo e indumenti.

Prosperità e cultura sono spesso strettamente collegate tra loro. In diverse aree povere del mondo, infatti, l’istruzione è un bene molto

raro. Sotto questo aspetto, il Bosch China Charity Center (BCCC), una fondazione Bosch che si occupa di attenuare il problema della povertà mediante l’istruzione, e la fondazione statale China Develop-ment Research Foundation, a giugno 2015 hanno lanciato il progetto “Village Kindergarten Project”.

Il progetto ha già portato all’apertura di 54 asili nella regione rurale di Xinjiang Altay, dove bambini di età compresa tra quattro e sei anni possono migliorare le proprie competenze linguistiche e sviluppare le proprie abilità comunicative e cognitive. Ciò è particolarmente importante in regioni multilinguistiche come Altay, dove i bambini crescono parlando cinese, kazako e uiguro. Per trarre il massimo vantaggio dai finanziamenti, i nostri partner locali hanno deciso di non costruire nuove strutture e hanno fatto affidamento sulle infrastrutture esistenti, come aule e uffici vuoti. Il BCCC ha stanziato 2,3 milioni di yuan (circa 316.000 euro) in totale per il progetto. L’obiettivo è quello di standardizzare l’istruzione prescolastica e, infine, consentire al 90% dei bambini della regione di frequentare l’asilo per tre anni.

Allenarsi per il futuro

Circa 5,5 milioni di giovani europei sono attualmente senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile nell’Europa meri-dionale ha raggiunto livelli allarmanti. Uno dei motivi principali è il tempo limitato dedicato alle esperienze pratiche nel sistema di formazione professionale.

Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia (circa il 37%) ha portato il Gruppo Bosch Italia ad implementare un progetto chiamato “Alle-narsi per il Futuro” che mira a ridurre il divario esistente tra il sistema di istruzione e il mercato del lavoro. L’iniziativa offre concretamente, a diplomati e neolaureati, la possibilità di acquisire una diretta espe-rienza professionale, grazie a eventi di orientamento, stage estivi e tirocini che consentono un più facile inserimento sul lavoro. Il tessuto sociale italiano è stato particolarmente reattivo al progetto, tanto che un numero crescente di protocolli d’intesa è stato siglato con istitu-zioni locali e associazioni imprenditoriali.

Offrendo rapidamente assistenza in caso di bisogno, contribuiamo alla lotta contro la povertà nel mondo.

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Società

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L’anno 2015 in Italia

Mettere in pratica l’integrazioneMilioni di persone stanno fuggendo dalle proprie terre d’origine per scappare dalla guerra, dalla persecuzione e dalla povertà. Quando arrivano nei paesi ospitanti, i rifugiati affrontano una serie di nuove sfide, inclusa la mancanza di beni di prima necessità e la difficoltà di confrontarsi con una lingua e una cultura sconosciute.

I collaboratori della sede Bosch di Vienna nell’autunno 2015 hanno lanciato un progetto per aiutare i rifugiati. Grazie all’iniziativa deno-minata “Support vor Ort – Bosch-Mitarbeiter helfen” (“Sostegno locale – i collaboratori di Bosch danno una mano”), 32 collaboratori hanno accettato di sostenere 25 rifugiati di Siria e Afghanistan per un periodo di 18 mesi. L’aiuto offerto loro nello svolgere le pratiche ammi-nistrative è solo un esempio dell’assistenza quasi quotidiana da que-sti offerta e finalizzata ad aiutare i nuovi arrivati a vivere in Austria in modo autonomo. L’iniziativa fa parte del progetto “Connecting Peo-ple”, un’associazione composta da diverse organizzazioni non profit.

Anche in Germania Bosch è impegnata a sostenere l’integrazione dei rifugiati e ad agevolare il loro accesso nel mercato del lavoro. A tal fine, in tutta la nazione apriremo circa 400 posizioni di stage per i rifugiati, che potranno variare da brevi periodi a diversi mesi di for-mazione professionale introduttiva. Gli stage si tengono general-mente sotto forma di workshop e sono pensati per preparare i rifu-giati ad accedere al mercato del lavoro tedesco.

Come parte del progetto, i collaboratori di Bosch Italia stanno visi-tando numerose scuole e università per parlare ad alunni, tirocinanti e studenti. Personalità famose del mondo dello sport, come il calcia-tore Daniele Massaro, si sono unite all’iniziativa. Il loro messaggio è che impegno, formazione e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi non sono solo requisiti del mondo dello sport, ma sono anche necessari per prepararsi al lavoro. A partire da gennaio 2015, i risultati raggiunti da questo programma sono significativi: nel solo 2015 ben 196 le scuole visitate (circa 40.000 studenti) e oltre 170 gli stage offerti. Nel 2016, l’obiettivo di Bosch Italia è quello di incontrare mediante l’iniziativa “Allenarsi per il Futuro” circa 60.000 alunni e stu-denti e attivare almeno 400 stage.

L’istruzione offre maggiori possibilità di inclusione sociale. È per questo motivo che ci impegniamo attivamente per consentire alle persone di accedere a un’istruzione qualificata, professionale e post-scolastica.

Uno degli obiettivi dichiarati di Bosch è promuovere società pacifiche e integrate, in cui le leggi vigenti siano rispettate, come base per uno sviluppo sostenibile.

A novembre per i giovani rifugiati di Togo, Somalia, Iran e Pakistan è stato avviato il “Bosch training year”. Il programma di formazione, che si tiene nella sede di Feuerbach, Stoccarda, ha l’obiettivo di aiutare coloro che hanno abbandonato gli studi e che devono ancora finire il proprio percorso didattico a trovare lavoro nei settori metallurgico ed elettrico. Questi ricevono anche una formazione professionale e durante il processo sono accompagnati da assistenti sociali. In questo modo acquisiscono un’esperienza pratica all’interno di un’azienda e allo stesso tempo conoscono la gente e la cultura lavorativa tedesca. Alla fine del programma, inoltre, hanno la possibilità di lavorare in Bosch come operatori qualificati.

L’impegno diretto dei collaboratori Bosch in merito all’integrazione dei rifugiati è intenso. Grazie a due campagne di donazione, avvenute a dicembre 2015 e a gennaio 2016, sono stati raccolti oltre 400.000 euro, che Bosch ha incrementato fino a raggiungere gli 820.000 euro. Il denaro sarà utilizzato per selezionati progetti che porteranno a miglioramenti duraturi nelle condizioni di vita dei rifugiati.

Ciò che in Italia è già operativo, sta iniziando a prendere piede anche in Spagna, dove coloro che entrano nel mercato del lavoro passano solo un 25% del proprio periodo di formazione all’interno di un’azienda. Di conseguenza, manca loro esperienza lavorativa, elemento determinante nel processo di selezione.Al fine di migliorare le prospettive lavorative dei giovani, Bosch Spagna si è unita ad altre aziende e organizzazioni, incluse la Camera di Commercio e Industria spagnola e la Bertelsmann Foundation, per avviare l’iniziativa “Alianza para la Formación Profesional Dual” a maggio 2015. Seguendo l’esempio di diversi paesi dell’Europa centrale, si vuole avviare un sistema di formazione duale professionale in Spagna. L’alleanza può trarre particolare vantaggio dalla lunga tradizione nell’ambito delle offerte di formazione di Bosch in Germania.Il prossimo passo sarà quello di entrare nelle scuole spagnole per informare gli studenti riguardo alle possibilità di formazione e creare stage aggiuntivi nella rete di officine Bosch Car Service in tutto il paese.

GennaioI progetti Bosch di alternanza Scuola-Lavoro presentati al Ministro GianniniDa tempo Bosch si sta impegnando in Italia con enti, istituzioni e scuole per promuovere il sistema di alternanza scuola-lavoro ispirato al modello tedesco, come soluzione duratura per diminuire la disoccupazione giovanile. Nel 2015 Stefania Giannini, ministro dell’i-struzione dell’università e della ricerca della Repubblica Italiana, ha fatto visita allo stabi-limento di Modugno (Bari) dove sono stati presentati i progetti e le iniziative volti a favo-rire la formazione e l’apprendimento basati su esperienze di lavoro concrete.

AprileGestione energetica del nuovo ospedale di Garbagnate Milanese

Grazie al suo personale qualificato, a Bosch Energy and Building Solutions Italia è stata affidata la gestione energetica del nuovo ospedale di Garbagnate Milanese. L’articolato impianto dell’Azienda Ospedaliera, una tra le più recenti e sostenibili realizzate in Italia, è stato qualificato come Cogenerazione ad Alto Rendimento e richiede quindi un’esperienza e competenza specifica e approfondita di sistemi tecnologici complessi e integrati. Per queste ragioni è stata selezionata la divisione del Gruppo Bosch Italia, da lungo tempo specializzata in servizi per il miglioramento dell’efficienza energetica.

GiugnoCondividere conoscenze e valori

La condivisione di conoscenza e valori è da sempre un asset strategico del Gruppo Bosch. Nel 2015 lo stabilimento di Bari ha ospitato il quarto Good Practice Visit dal titolo “The people symphony”, ispirato all’ec-cellenza e alla volontà di condividere con altre realtà produttive le “best practice” aziendali. In Emilia Romagna a testimoniare l’importanza che la conoscenza condivisa riveste per Bosch, la Centrale Termica di Cor-ticella ha aperto le porte ai cittadini permet-tendo loro di conoscerne il funzionamento grazie alle visite guidate dai tecnici Bosch, volte a spiegare gli interventi di riqualifica-zione energetica effettuati nel quartiere bolognese.

SettembreTutela dell’ambiente e risparmio energetico

Ecosostenibilità, uso efficiente dell’energia e innovazione sono per Bosch temi di assoluta

rilevanza. Per questo in Italia ha contribuito alla realizzazione del premio per la sesta edi-zione del “Good Energy Award” – riconosci-mento dedicato alle imprese virtuose nel set-tore energetico – e ha fornito attrezzature a sostegno del progetto educativo Filiera Ener-getica nella formazione professionale Sale-siana, promosso da CNOS-FAP e dalla scuola di formazione TEC Bosch. Inoltre, grazie ai multiutensili Dremel, Bosch ha contribuito alla realizzazione di Costellazione Rho in piazza Porta Expo - Fiera , un’opera d’arte pubblica e permanente, oltre che monumento partecipa-tivo, ispirata al tema dell’Esposizione Univer-sale (“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”).

DicembreIl Centro nutrizionale dell’Ospedale Buzzi di Milano

Fin dal 1906 l’ospedale “Vittore Buzzi” è un punto di riferimento a Milano e in Lombar-dia per le cure pediatriche e ostetrico-gine-cologiche. Nel 2015 ha avviato la realizza-zione di un centro nutrizionale per bambini che - grazie a nutrizionisti esperti nel campo dell’alimentazione pediatrica e a sofisticati macchinari - studia la composi-zione corporea dei neonati, allo scopo di prevenire disturbi cognitivi, neurologici o della crescita. Bosch ha sostenuto questo ambizioso progetto per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni già a partire dal loro primo giorno di vita.

MISSIONE AMBIENTE “MESSAGE IN THE BOTTLE”

Missione Ambiente by Bosch, il progetto di Corporate Social Responsibility del Gruppo Bosch in Italia, nel 2015 ha scelto la multiculturalità come oggetto della gara creativa che di anno in anno mira a sensibilizzare le nuove generazioni su importanti tematiche sociali. Gli studenti sono stati invitati a realizzare l’etichetta di una bottiglia d’acqua – un “Message in the bottle”, appunto - che rappresenti, attraverso un’immagine, uno slogan o una parola la diversità come valore e l’accoglienza, la condivisione e l’integrazione come elementi di condotta quotidiana. Saranno 3.000 le bottigliette su cui verrà apposta l’etichetta delle tre classi vincitrici, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza alla ONLUS “Fare x Bene”.

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PRINCIPIO OBIETTIVO AZIONI RISULTATI

Diritti umani

• Principio 1: Promozione e rispetto dei diritti umani

• Principio 2: Nessuna complicità negli abusi sui diritti umani

Obiettivo aziendale:1.000 audit dei fornitori entro la fine del 2020

Codice di condotta aziendale

Principi basilari di responsa-bilità sociale Bosch

Linee guida per gli acquisti Bosch

Mission statement“We are Bosch”

Fornitori:Conduzione di audit su ambiente, sicurezza sul lavoro e portfolio dei fornitori

• 471 ispezioni effettuate dal 2010

Bosch Global Supplier Award Premiazione dei migliori fornitori

• Il premio viene assegnato ogni due anni: nel 2015 sono stati premiati 58 fornitori provenienti da 11 paesi. Alcune aziende avevano già ricevuto il premio nelle scorse edizioni

Linee guida relative agli acquistiSanzioni ai fornitori

• I fornitori hanno effettuato i miglioramenti ove richiesto; fino ad ora, non sono state necessarie sanzioni legate a problemi di sostenibilità

Standard lavorativi

• Principio 3: Sostenere la libertà di associazione dei lavoratori

• Principio 4: Eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio

• Principio 5: Eliminazione del lavoro minorile

• Principio 6: Eliminazione delle discriminazioni

Obiettivo aziendale:20 % delle posizioni dirigenziali occupate da donne entro 2020

Bosch Human Resources System (BHS)

Criteri per una cultura del lavoro flessibile e favorevole alle famiglie

Mission statement“We are Bosch”

Iniziativa “Chefsache”:In collaborazione con altre importanti aziende e organizzazioni tedesche, Bosch è un membro fondatore dell’iniziativa “Chefsache”, atta a promuovere le pari opportunità per uomini e donne

• Bosch è impegnata nel cambiamento sociale e ha esperienza nell’incrementare il numero di donne in posizioni dirigenziali

• Ogni anno vengono offerti momenti di confronto con i dirigenti (Dialogue Events), così come programmi di mentoring e seminari

• Nel 2015 la quota di dirigenti donne è stata pari al 13,6%

Diversity management:Ampliamento dei programmi globali di promozione della diversity e reclutamento dei talenti

• In Germania, uno stagista su quattro è di sesso femminile

• Al secondo Bosch Diversity Day internazionale nel 2015 hanno preso parte oltre 200 sedi

• Sono stati assegnati incarichi all’estero di diversa durata a circa 7.400 collaboratori

women@bosch:Per 20 anni la rete di collaboratori si è impegnata a rafforzare la posizione delle donne in azienda

• La rete è composta da 3.000 collaboratori in 30 paesi nel mondo

Programma di esperti senior: Gli ex-collaboratori Bosch ora in pensione continuano a fornire servizi di consulenza all’azienda, rendendosi utili e sentendosi apprezzati a livello professionale

• Gli esperti senior lavorano circa 50. 000 giorni all’anno• Il numero di ex-collaboratori in pensione che lavora

come esperti senior è pari a 1.700 • Gli esperti senior provengono da: Brasile, Germania,

Regno Unito, India, Giappone, Stati Uniti

Consulenti culturali:I collaboratori Bosch agiscono come esperti in cooperazione interculturale e consigliano i loro colleghi prima che viaggino all’estero

• Attualmente ci sono circa 200 consulenti culturali in Bosch

Collaboratori impegnati:Nel 1990 i collaboratori Bosch hanno fondato "Primavera e.V.", l’organizzazione umanitaria che promuove l’istruzione dei bambini non abbienti nei paesi in via di sviluppo in tutto il mondo

• Nel 2015 Primavera ha celebrato il suo venticinquesimo anniversario

• 900 partecipanti, un volume di donazioni pari a più di 600.000 euro e circa 30 progetti in 12 paesi emergenti ed in via di sviluppo

• Dalla sua fondazione, ha ricevuto più di nove milioni di euro in donazione

Integrazione dei rifugiati:Bosch si impegna ad aiutare i rifugiati mediante diversi progetti, tra cui la partecipazione all’iniziativa economica “Wir zusammen” (“Siamo insieme”) lanciata nel 2015 allo scopo di sostenere i rifugiati

• I collaboratori hanno donato più di 400.000 euro per aiutare i rifugiati e Bosch ha raddoppiato l’importo fino a raggiungere un toatale di 820.000 euro, chiedendo agli stessi collaboratori suggerimenti sugli investimenti benefici

• In Germania (circa 30 sedi) 400 posizioni di stage sono state aperte per i rifugiati in collaborazione con gli enti pubblici

• Durante l’iniziativa di “assistenza locale” in Austria 32 collaboratori Bosch hanno aiutato economica-mente i rifugiati

PRINCIPIO OBIETTIVO AZIONI RISULTATI

Standard lavorativi

• Principio 3: Sostenere la libertà di associazione dei lavoratori

• Principio 4: Eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio

• Principio 5: Eliminazione del lavoro minorile

• Principio 6: Eliminazione delle discriminazioni

Obiettivo aziendale:20% delle posizioni dirigenziali occupate dalle donne entro il 2020

Bosch Human Resources System (BHS)

Criteri per una cultura del lavoro flessibile e favorevole alle famiglie

Mission statement“We are Bosch”

Fondazioni in tutto il mondo:Le sedi nazionali si impegnano per il benessere sociale nella propria area. Le fondazioni del Gruppo Bosch International sono quattro: Brasile, Cina, India e Stati Uniti

• Nel 2015 Bosch ha fatto donazioni per un totale di 16,9 milioni di euro

Formazione duale: Il modello di formazione Bosch è stato introdotto in più di 20 paesi in tutto il mondo

• Bosch ha circa 7.350 stagisti in tutto il mondo, di cui circa 2.450 al di fuori della Germania

Cultura del lavoro flessibile: Maggiore attenzione ai risultati piuttostoche alla presenza fisica in azienda e supporto alle famiglie con bambini piccoli

• Oltre 100 modelli di orario di lavoro tra i vari livelli gerarchici, compreso il lavoro part-time, telelavoro e lavoro condiviso

• Linee guida per una cultura del lavoro flessibile e favorevole alla famiglia

• Regole standardizzate riguardanti il telelavoro, l’uso personale di e-mail, telefoni, e Internet sul posto di lavoro

• Bosch ha vinto il New Work Award 2016 promosso dal social network tedesco XING per le idee innovative in ambito lavorativo

Gestione della salute aziendale:In collaborazione con i rappresentanti dei collaboratori è stato siglato un accordo aziendale per promuovere il benessere dei collaboratori

• Bosch si impegna a mantenere e promuovere il benessere mentale dei suoi collaboratori

• Il nuovo accordo aziendale è entrato in vigore in tutte le sedi tedesche l’1 agosto 2015

Sicurezza sul lavoro: È stato introdotto un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro basato sullo standard internazionale OHSAS 18001

• Un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro basato sullo standard OSHSAS 18001 è stato introdotto in tutte le sedi di produzione, di cui 122 già certificate esternamente

• Nel 2015 il numero di infortuni per milione di ore lavorate è sceso a 3,2 (del 53% in meno rispetto al 2007)

Supporto agli studenti: Iniziative mirate a suscitare l’interesse dei bambini per la tecnologia

• Ogni anno vengono organizzati dei “Girl’s Day” in cui sono offerti a circa 1.000 studentesse approfondimenti sulla fornitura mondiale di tecnologie e servizi

• Il progetto "Missione Ambiente" di Bosch Italia consente agli studenti di acquisire familiarità con la tecnologia sostenibile

• Nell’ambito dell’iniziativa Wissensfabrik, Bosch partecipa a circa 280 progetti educativi

Nuove opportunità di formazione professionale: Bosch contribuisce a combattere la disoccupazione giovanile nell’Europa meridionale

• Bosch Italia è coinvolta nel progetto “Allenarsi per il Futuro”, finalizzato al miglioramento delle opportunità lavorative per i giovani

• Bosch Spagna fa parte di “Alianza para la FB Dual”, un’iniziativa congiunta tra mondo politico e aziendale atta a promuovere l’introduzione di una formazione combinata scuola-lavoro

Programma formativo specialistico:Bosch offre ai propri collaboratori non in possesso di un diploma universitario un percoso di formazione per prepararli a svolgere attività commerciali all’interno dell’azienda, generalmente riservate ai laureati

• Dal 1999, 750 collaboratori hanno completato il programma di formazione

• Il programma dura due anni e include 50 giorni di formazione

• Nel 2016 Bosch si è impegnata a stanziare altri 247 milioni di euro per programmi di formazione aggiuntiva

Promuovere la spinta all’innovazione: Bosch attraverso il proprio programma interno di suggerimenti mette a disposizione dei collaboratori alcune piattaforme per presentare nuove idee e offre il concorso annuale “Jugend forscht” che si svolge a Baden-Württemberg, Germania, organizzato dall’azienda

• In Germania circa 22.000 collaboratori hanno presentato le loro proposte riguardanti miglioramenti aziendali, ricevendo riconoscimenti per un totale di circa 7,7 milioni di euro

• Circa 120 ragazze e ragazzi hanno partecipato al concorso regionale “Jugend forscht” a Stoccarda. Sessanta dei 666 progetti sono arrivati in finale

Attività – una panoramicaDal 2004 Robert Bosch GmbH fa parte del Global Compact delle Nazioni Unite ed è fedele ai dieci principi globali di questa iniziativa che riguardano i diritti umani, gli standard di lavoro, la tutela dell’ambiente e la lotta contro la corruzione. La seguente tabella fornisce una panoramica dei progressi compiuti nel 2015 in relazione a questi dieci principi per una gestione aziendale responsabile.

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Comunicazione sul progresso

PRINCIPIO OBIETTIVO AZIONI RISULTATI

Ambiente

• Principio 7: Approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali

• Principio 8: Iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale

• Principio 9: Sviluppo e diffusione di tecnologie che rispettano l’ambiente

Obiettivo aziendale:Riduzione di CO₂ del 35% entro il 2020

Criteri per la sicurezza sul lavoro e la tutela dell’ambiente

Bosch Product Engeneering System (BES)

Bosch Production System (BPS)

Design for Environment (DfE)

Mission statement“We are Bosch”

Riduzione di CO2: Obiettivo di ridurre le emissioni di CO₂ in tutte le sedi di produzione Bosch in tutto il mondo

• Le emissioni relative di CO₂ sono state ridotte del 29,7 rispetto al 2007

Ricerca e sviluppo sostenibili Costanti investimenti nello sviluppo continuo di prodotti che risparmiano risorse e salvaguardano l’ambiente

• Circa 5.422 brevetti registrati in tutto il mondo• Nel 2015 il 53% degli investimenti del Gruppo

Bosch* in Ricerca e Sviluppo a livello di gruppo è stato destinato a prodotti sostenibili

• Il Portafoglio Ambiente/Sicurezza rappresenta circa il 40% del fatturato del Gruppo Bosch*

ISO 14001: Le sedi Bosch sono certificate con questo standard internazionale, che definisce il sistema di gestione ambientale

• Finora, tutte le sedi di produzione Bosch hanno implementato questo sistema di gestione; 235, ovvero l’80 delle sedi, hanno ricevuto la certificazione esterna

Sedi eco-friendly:Tante sedi hanno fatto progressi nella protezione del clima grazie alle tecnologie a basso consumo energetico

• Schwieberdingen: l’energia necessaria per il riscaldamento è stata ridotta del 40% e le emissioni di CO₂ del 21%, nonostante un aumento del 15% della superficie

• Grazie al recupero del rame dai rifiuti industriali, Bosch Australia è riuscita ridurre del 31% la quantità di scarti generati ogni mese. Ad ottobre 2015 l’azienda ha vinto il Premier’s Sustainability Award

eXchange: I dispositivi di avviamento e i generatoriusati sono ristrutturati e resi come nuovi

• Consumo di materie prime ridotto di circa il 90% e riduzione di CO₂ di oltre il 50% rispetto ai nuovi prodotti

• Come risultato di eXchange, oltre due milioni di pompe a iniezione diesel sono state rigenerate nello stabilimento Bosch di Jihlava, in Repubblica Ceca, dal 1996

Progetto BIK Aiuto allo sviluppo per una maggioreefficienza energetica; un progettocongiunto di Bosch Corporate Logistics,International Trade Centre e Karlsruhe Institute of Technology

• L’iniziativa BIK si basa sull’insegnamento di metodi di gestione snella a piccole e medie imprese in Africa

• Le aziende partecipanti hanno incrementato la propria produttività del 100%

Due premi ambientali: I collaboratori hanno sviluppatoun’innovativa pompa a benzina e hannoredatto un articolo specialistico circal’impatto della tecnologia dual fuel sulriscaldamento globale

• Grazie all’aiuto della pompa, il consumo di carburante può essere ridotto fino al 7,0%

• Due team Bosch in Brasile hanno ricevuto l’AEA Environment Award per lo sviluppo della pompa e l’articolo specialistico

Sviluppo del portfolio ambientaleUn nuovo centro Bosch di Ricerca eSviluppo in materia di termotecnica è infase di costruzione ad Aveiro, Portogallo

• Nel 2015 è stata posata la prima pietra per la costruzione del centro di ricerca, che sarà incentrato su connettività, basse emissioni ed efficienza energetica

Lotta alla corruzione

• Principio 10: Contrastare la corruzione

Membro del Transparency International e.V. (dal 1995)

Membro del Forum for Compliance & Integrity (dal 2007)

Codice di condotta aziendale

Mission statement“We are Bosch

Portale Whistleblower:Un portale in cui tutti possonosegnalare eventuali violazioni di conformità (in osservanza alle norme legali e alla regolamentazioneInterna delle attività commericali)

• I collaboratori (compresi stagisti e dottorandi), i fornitori di servizi esterni, parti interne all’azienda, partner commerciali (per esempio fornitori, clienti o partner di cooperazione) e terzi possono segnalare violazioni della conformità

Formazione in materia di conformità:Promozione attiva della conoscenza

• La formazione obbligatoria di conformità prevede lezioni di etica aziendale, responsabilita del prodotto, leggi antitrust e controlli sulle esportazioni

Altri principi fondamentali per le attività sostenibili del Gruppo Bosch: Nel 2010 sono stati fondati un ufficio, un comitato di esperti e un comitato direttivo – organismi responsabili per l’implementazione efficace di tutte le attività di sostenibilità del Gruppo Bosch.Scopo del report: La finalità del report è indicata all’interno del testo, nei dati e negli obiettivi. Questa relazione rappresenta una sintesi delle attività dell’intero Gruppo Bosch in materia di sostenibilità. In seguito alle recenti acquisizioni, queste attività includono anche BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH (ora BSH Hausgeräte GmbH) e ZF Lenksysteme GmbH (ora Robert Bosch Automotive Steering GmbH), entrambe ex joint venture. Il report si configura quindi come una relazione sui progressi fatti dal Gruppo Bosch in qualità di membro del Global Compact delle Nazioni Unite.Periodo di riferimento: Il periodo a cui si riferisce il bilancio va da gennaio 2015 alla primavera 2016. La data ultima a cui risalgono i numeri indicati è il 31 dicembre 2015. Redazione finale – 1 aprile 2016.Membership (esempi): B.A.U.M. (1990), Transparency International (1995), econsense (2000, membro fondatore), United Nations Global Compact (2004), Global Reporting Initiative (2006, stakeholder organizzativo), Forum Compliance & Integrity (2007)Altri bilanci di sostenibilità: WIN-Charta Baden-Württemberg (2014), German Sustainability Code (2015)

* esclusi BSH Hausgeräte e AS

Prodotti Portafoglio Ambiente/Sicurezza*

Collaboratori

Società

Ambiente

Emissioni assolute di CO₂

Consumo energetico

Volume di rifiuti

Consumo d’acqua

Costi della protezione ambientale

Investimenti per la tutela dell’ambiente

6.707 gigawattora

17,3 milioni di metri cubi

105,8 milioni di euro

2,6 milioni di tonnellate

520.000 tonnellate

21,1 milioni di euro

41%Quota di vendite del Gruppo

53%Quota spese per R&S

375.000NUMERO DI COLLABORATORI

+21,3% rispetto al 2007

5,7%DIMISSIONI VOLONTARIE*

–10,4% rispetto al 2007

34.437GIORNI PERSI

–28,2% rispetto al 2007

2.126NUMERO DI INFORTUNI

Giorni di formazione

Partecipanti alla formazione

Spesa per la formazione

+32,8% 773.000 giorni

+24,9% 516.000 partecipanti

+12,3% 247 milioni di euro

16,9MILIONI DI EURO

DONAZIONI DEL GRUPPO PER BENEFICENZA

VOLUME DI SPONSORIZZAZIONE DI ROBERT BOSCH STIFTUNG GMBH

76,7 642MILIONI DI EURO per PROGETTI

COINVOLGIMENTO REGIONALE

Bosch Community Fund (Farmington Hills, USA) 3,1 milioni di euroBosch China Charity Center (Shanghai, Cina) 2,0 milioni di euroInstituto Robert Bosch (Campinas, Brasile) 1,0 milioni di euroBosch India Foundation (Bangalore, India) 0,6 milioni di euro

2007* 2015

20152007

+15,4% 3,0 milioni di tonnellate

+11,1% 7.451 gigawattora

+29,8% 675.000 tonnellate

+11,6% 19,3 milioni di metri cubi

+24,1% 131,3 milioni di euro

+135,1% 49,6 milioni di euro

+38,2% rispetto al 2007

Nota: per effetto del suddetto cambio nel gruppo consolidato, i dati relativi a alle emissioni, all’energia e ai rifiuti di Bosch sono variati. Tuttavia, questi valori devono essere considerati in rapporto ai volumi di vendita, che sono aumentati del 70% nello stesso periodo, sulla base di dati comparabili.

* esclusi BSH Hausgeräte e AS

Dati 2015In seguito all’acquisizione delle quote rimanenti di BSH Hausgeräte e Robert Bosch Automotive Steering (AS), le aziende sono state pienamente consolidate. Nel 2014 entrambe erano ancora joint venture e le quote erano consolidate con il metodo del patrimonio netto.

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Project team Sylvia Aßmann Annkathrin Kienle Bernhard Schwager

Realization Ketchum Pleon GmbH, Düsseldorf

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