Dott.ssa Monica Rupo

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Dott.ssa Monica Rupo. ALCOL E GIOVANI FATTORI DI RISCHIO E FATTORI DI PROTEZIONE. L’ Aliseo è un’associazione che si occupa di problematiche alcol-correlate, nata nel 1987 all’interno delle iniziative del Gruppo Abele L’Aliseo si snoda in tre direzioni: ACCOGLIENZA E TRATTAMENTO - PowerPoint PPT Presentation

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L’Aliseo è un’associazione che si occupa di problematiche alcol-correlate, nata nel 1987 all’interno delle iniziative del Gruppo Abele

L’Aliseo si snoda in tre direzioni:

ACCOGLIENZA E TRATTAMENTO PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE FORMAZIONE E RICERCA

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Una definizione di adolescenza:

Adolescenza deriva dal latino Adulescentia dal verbo Adolesco (crescere, svilupparsi)

“I due grandi problemi dell’adolescenza sono: trovarsi un posto nella società e, allo stesso

tempo, trovare se stessi”

Bruno Bettelheim

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Un po’ di dati su…Il consumo di bevande alcoliche degli adolescenti*

Nella classe di età 11-15 anni:

• il 13,6% degli intervistati (M: 15,2%; F: 12,0%) dichiara di aver bevuto almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno

• I giovani di questa classe di età che hanno consumato bevande alcoliche lontano dai pasti sono stati il 4,8%

(M: 5,3%; F: 4,4%) e quelli che si sono ubriacati almeno una volta nel corso dell’anno sono 1,5% (M: 1,6%; F: 1,5%)

*Rapporto ISTISAN Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia. ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ(2012)

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Un po’ di dati su…Il consumo di bevande alcoliche degli adolescenti*

Nella classe di età 16-20 anni:

• I giovani che hanno consumato bevande alcoliche lontano dai pasti sono stati il 34,1% degli intervistati senza differenze statisticamente significative di genere

Quelli che si sono ubriacati almeno una volta nel corso dell’anno sono il 16,9% dei maschi e il 7,3% delle femmine

• In totale si stima che sono stati oltre 398.000 i giovani che hanno adottato un comportamento a rischio per la loro

salute sulla base dei criteri stabiliti dall’ISS (criterio ISS)*Rapporto ISTISAN Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia. ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ(2012)

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Alcune considerazioni

Passaggio da una cultura del bere mediterranea ad una anglosassone:

Cresce il numero di giovani che consuma alcol fuori pasto

Comparsa del fenomeno del binge drinking (il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione)

Bere per stordirsi

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Divieto di vendita di alcolici ai minori di 18 anni(Legge 158/12)

Perché

L’apparato digerente non è ancora in grado di metabolizzare l’alcol perché il sistema enzimatico non è ancora completamente sviluppato

Pertanto oggi è vietato sia vendere che somministrare sul posto bevande alcoliche a minori degli anni 18; nel caso di vendita di bevande alcoliche a minori degli anni 18, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro; nel caso di somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 16, la sanzione è  l'arresto fino a un anno; nel caso di somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 18, ma maggiori degli anni 16,  si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro

Cosa dice la legge

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Gli adolescenti devono superare numerosi compiti di sviluppo:

•Evolutivi•Emotivi•Sociali

Alcuni di questi percorsi possono essere più a rischio perché possono esporre i giovani alla probabilità di compromettere il loro sviluppo presente e futuro

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• L’adolescenza è una fase di passaggio “critica” che implica trasformazioni psicologiche e fisiche

• Gli adolescenti sono continuamente impegnati nella ricerca di sè stessi, in continua ambivalenza tra dipendenza familiare e ricerca di autonomia

• Incrocio pericoloso tra compito evolutivo (rito di passaggio) e rischio-piacere/ebbrezza e trasgressione dall’altra

Fattori evolutivi

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Fattori emotivi

L’adolescenza è accompagnata spesso da sentimenti disforici (tristezza, apatia, senso di inutilità), e da scarsi livelli di autostima e di autoefficacia

Aumenta l’investimento affettivo sui coetanei: l’assunzione di alcol favorisce i rapporti sociali, attenua l’ansia e permette di essere maggiormente “disinibiti” con il sesso opposto

La mancanza di obiettivi o di interessi può portare alla noia, l’uso/abuso di alcol può essere un modo per sentirsi “vivi emozionalmente”

Il desiderio di trasgredire e di contestare il ruolo degli adulti per verificare

e sperimentare ciò che è vietato e per ridefinire i propri limiti

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Fattori Culturali• Presenza di momenti aggregativi in cui l’alcol è il

collante• I giovani rappresentano un’importante quota di mercato

delle bevande alcoliche

• Presenza di riferimenti sociali/culturali, veicolati dai mass-media, basati sull’essere belli, piacenti e “sempre alla moda”, come i protagonisti delle pubblicità inerenti l’uso di alcol

– La filosofia contemporanea dei giovani: – Essere cattivi è buono – Esse buoni è noioso– Le brave ragazze vanno in paradiso– Le cattive ragazze vanno ovunque

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ALCUNI STILI DEL BERE GIOVANILE

STILE DISSETANTE ALIMENTARE: consumo di bevande alcoliche legato al gusto personale e alle abitudini alimentari.

STILE CONVIVIALE: l’alcol è l’elemento aggregante che contribuisce a creare un’atmosfera di convivialità.

STILE OMOLOGANTE: si beve per sentirsi adeguati, per aumentare la percezione di somiglianza e appartenenza al gruppo.

STILE AFFERMATIVO MASCHILE/FEMMINILE: i ragazzi bevono per mostrarsi più virili, più competitivi con gli amici del gruppo; le ragazze bevono per mostrarsi più disinvolte ed emancipate.

STILE SPERIMENTALE: bevande alcoliche e i loro effetti possono essere oggetto di esplorazione nella fase adolescenziale.

STILE ANESTETIZZANTE: si beve per allontanare la sofferenza legata a difficoltà personali.

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CONSEGUENZE MEDICHE

Inoltre nei casi estremi: COMA ETILICO!

Emergenza sanitaria che richiede pronto intervento dei personale medico!

INTOSSICAZIONE E DISIDRATAZIONE: che l'organismo subisce.

In verità i sintomi possono manifestarsianche dopo

aver bevuto solo un bicchiere.

SINTOMI: sono inclusi mal di testa, stanchezza,

una sensazione di febbre, nausea e difficoltà di concentrazione,

incoerenza

INCOORDINAZIONE MOTORIA insensibilità al dolore, visione doppia,

rallentamento grave dei riflessi, grave incoordinazione motoria,

confusione mentale…

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CONSEGUENZE PSICOLOGICHE

IMPULSIVITA’:Si perde il controllo di se

stessi e delle proprie azioni

DEPRESSIONE E ANSIA:Dopo un iniziale momento dieuforia, l’alcol fa deprimere e

ci rende più tristi e ansiosi

ABBATTE FRENI INIBITORI:Anche se abbiamo la percezione di essere

meno timidi con gli altri…in realtà poi ritorniamo ad esserlo di nuovo…è davvero questo il modo per combattere

la timidezza (è proprio necessaria poi combatterla…?)

COMPORTAMENTO SUICIDARIO:

collegato all’impulsività

e alla rabbia auto-diretta

ISOLAMENTO:L’alcol può portare a isolarsi

socialmente e non investire

più sulle persone

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CONSEGUENZE SOCIALI

GUIDARE IN STATO DI EBREZZA:

incidenti, sanzioni, ritiro patente

AGGRESSIVITA’:Abbattendo i freni inibitori l’alcol

ci rende più aggressivi. Rischio di litigare con

amici, risse, etc.

COMPORTAMENTO SESSUALE:

precoce, coercitivo/traumatico,

non protetto (malattie infettive e gravidanze)

FA FARE BRUTTE FIGURE:Si può scegliere un partner sbagliato,

fare figure imbarazzanti, non ricordarsi quello che si è detto o fatto

Uso di SOSTANZE

e GIOCO D’AZZARDO

Adesione a gruppi che esercitano ATTIVITÀ ILLEGALI

e comportamenti di bullismo scolastico

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A proposito di conseguenze sociali, da ricerche americane emerge che:

86% dei casi di omicidio si realizzano sotto effetto dell’alcol

37% delle aggressioni si compiono dopo aver assunto alcol

60% delle aggressioni sessuali (57% mariti e 27% mogli che hanno avuto episodi di violenza domestica) si svolgono dopo aver bevuto

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Possibile correlazione tra rabbia repressa alcol e violenza:

Da uno studio norvegese* condotto attraverso un’indagine nazionale sulla popolazione giovanile è emerso che:

Esiste una relazione causale tra uso smodato di alcol e comportamenti violenti

I tratti di personalità influenzano tale relazione e il comportamento violento per effetto dell’alcol è da limitare alle persone che tendono a reprimere fortemente la propria collera.

*Norström T. and Pape H. Alcohol, suppressed anger and violence. Addiction 2010

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ALCOL E LA RETE

Fenomeno del Neknominate

→ drinkgame diffuso da Facebook → si beve “alla goccia” un’intera bottiglia di alcolici

→ si “nominano” (termine utilizzato nel programma Grande Fratello) coetanei a ripetere lo stesso gesto entro le 24 ore e pubblicare i video su Facebook e Youtube.

“Performance alcolica” → strumento di aggregazione/accettazione nel

gruppo

Se non effettuata → perdita dell’immagine all’interno del gruppo

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Fenomeno nato negli Stati Uniti e Australia:

→ venti morti nelle ultime settimane

→ decine di ragazzi finiti in coma etilico

Si sta diffondendo anche in Italia:

→ primi casi denunciati a Milano, Brescia, Firenze e Bologna.

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E questa è per fortuna la risposta di uno studente torinese..

• "Nominato" per ubriacarsi su Facebook replica con l'aranciata: "E' una str...ata, ripigliatevi"

Uno studente torinese, assieme a due amici che hanno fatto come lui, ha rotto per la prima volta la catena delle "Neknominate", la nuova folle gara tra adolescenti basata su chi beve più alcool: si posta su Facebook il video in cui ci si ubriaca e si nomina a propria volta altri amici per "obbligarli" alla bevuta. Ma Carlo Alberto Spilotri, studente di Giurisprudenza a Torino, si è ribellato: nominato da un altro amico che si riprende mentre beve d'un fiato un bicchiere pieno di vino rosso, fa altrettanto ma con una bottiglia di Fanta. E senza tanta retorica lancia un messaggio chiaro: "Ringrazio per la nomination, e vorrei dire che il fare un video della bevuta, con l'alcolico da bere a goccia, é una grandissima stronz... Quindi ripigliatevi, alla salute". Carlo Alberto, dopo avere ringraziato due amici che si sono ribellati in video come lui, chiude bevendo un bicchiere di Fanta: un gesto per spezzare la catena del folle gioco che ha già fatto diversi morti all'estero.

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I FATTORI DI PROTEZIONE:

Possono contrastare, modificare o addirittura annullare l’influenza dei fattori di rischio.

Tipi di Fattori di Protezione:

1. PERSONALI

2. LEGATI ALLA FAMIGLIA

3. LEGATI ALLA COMUNITA’

4. LEGATI ALLA SCUOLA

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LIFE SKILLS sono le competenze cognitive/relazionali/comunicative che rendono le persone in grado di affrontare le richieste e i cambiamenti della vita quotidiana

Le life skills sono strumenti indispensabili

per affrontare e risolvere al meglio i compiti di sviluppo

caratteristici di questo periodo, il cui superamento si

lega a sentimenti di soddisfazione e benessere

(Palmonari)

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LE LIFE SKILLS INDIVIDUATE DALLA OMS:

• 1.CAPACITA’ DI PRENDERE DECISIONI (DECISION-MAKING)

• 2. CAPACITA’ DI RISOLVERE I PROBLEMI (PROBLEM SOLVING)

• 3. CREATIVITA’

• 4. PENSIERO CRITICO

• 5. COMUNICAZIONE EFFICACE

• 6. CAPACITA’ DI RELAZIONE

• 7. AUTOCOSCIENZA ED AUTOEFFICACIA

• 8. EMPATIA

• 9. GESTIONE DELLE EMOZIONI

• 10. CAPACITA' DI RICONOSCERE E RISPETTARE

• LE REGOLE

• 11. GESTIONE DELLO STRESS

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L’attività di accoglienza dell’Aliseo è in:

C.so Trapani 95/a – Torino -

Orari d’apertura:

dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13

e dalle 14 alle 19.00

Tel. 011.3391969Web: www.associazionealiseo.org

E-mail: [email protected]

Facebook: aliseonlus

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE