Dott.ssa Franca Seniga. Una realtà difficile…. Oggi ci troviamo a dover fronteggiare il ruolo...

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Una realtà difficile….Oggi ci troviamo a dover fronteggiare il ruolo

residuale che il Sociale ha assunto, vissuto, sulla scia della crisi economica, come spesa da ridurre anziché come elemento di garanzia da preservare a tutti i costi.

Agli operatori sociali viene chiesto sempre meno di valutare, progettare, promuovere, ideare e sempre più spesso, invece, di intervenire nell’emergenza, di lavorare con poco per arrivare a poco, rischiando di standardizzare risposte fini a sé stesse, spesso con l’unico obiettivo di contenere le spese

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Quali reazioni Data la consapevolezza che di fronte alla

rottura epocale che si è aperta non si potrà più andare avanti come si è andati avanti sino a ora, diverse possono essere le reazioni e gli atteggiamenti di chi è impegnato in un lavoro di educazione, sostegno e cura:

La paralisiLa fugaIl riorganizzarsi

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Dicono di noi…

“I tagli alla finanza pubblica spingono spesso gli operatori sociali all’affanno di dover fare le stesse cose con meno soldi”. Certo, è vero, ma crediamo anche che, invece, il cambiamento radicale in corso, il tempo di crisi possa in qualche modo dare un’opportunità per fare cose diverse, innovative.

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Quali attività specifiche?Attività volte a: cogliere le esigenze di individui (minori,

disabili, anziani soli, poveri, soggetti privi di abitazione, persone con severi problemi di convivenza domestica, soggetti con dipendenza da alcool e droghe) che si trovano in condizioni socioeconomiche problematiche;

agevolare l’accesso alle risorse di welfare da parte di soggetti che, per ragioni anagrafiche, economiche, sociali e culturali, possono incontrare particolari difficoltà nella loro fruizione;

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Quali attività specifiche? sostenere le persone e le famiglie nello

sviluppo delle capacità necessarie alla risoluzione dei loro problemi di adattamento rispetto alla società in cui vivono;

stimolare l’attuazione e, eventualmente, il potenziamento dei programmi di assistenza sociale posti in essere in ambito pubblico.

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Il VolontariatoIl volontariato è un'attività libera e gratuita

svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di assistenza sociale e sanitaria, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura.

Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico.

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Lavorare in reteÈ considerato una buona prassi, specialmente

nei casi complessiAiuta a prevenire rischi di frammentare gli

interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie

ad ‘esportare’ il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti

e la ‘costruzione di senso’Talvolta aiuta a sostenere gli aspetti emotivi

e a ‘usarli’ come indicatori significativi

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Elementi che proteggono il lavoro di rete

Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con

diverse specificitàSostenere le relazioni ‘che funzionano’esplicitare i punti di vistaCondividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisiCostruire un senso comuneRiconoscere e valorizzare l’interdipendenza

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Nei servizi socialiIl lavoro di rete risponde alla necessità di

intervenire nell’ambiente e nel contesto di vita della persona, in modo da comprenderne sia i significati che essi rivestono per il soggetto, sia per definire il loro ruolo nella richiesta d’aiuto presentata.

Conoscere infatti il mondo relazionale e ambientale del soggetto, il suo contesto di appartenenza diviene fondamentale per l’andamento dell’intero processo di aiuto.

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Proposte di riflessioneE’ possibile che il nostro lavoro sia più

efficace/efficiente se inserito in una dimensione reticolare?

E’ possibile che “un vantaggio per tutti” sia possibile

solo attraverso il coinvolgimento degli attori pubblici e

privati che, a vario titolo, sono responsabili dell’inclusione sociale dei cittadini?

Se le nostre risposte sono positive, perché spesso incontriamo delle difficoltà?

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Quante difficoltà!!

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Un’utopia

Le cose non cambieranno maiNon abbiamo il potere di influenzareLa logica del “mondo giusto”E’ un’impresa titanicaForse non mi interessa

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Una possibilità

Le cose possono cambiareVoglio partecipare attivamente alla comunitàCi vuole tenacia e pazienzaLe cose stanno incominciando a cambiareLe sfide mi appassionano

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Caratteristiche degli operatori

disponibilità a lavorare nei tempi che questo tipo di intervento richiede, ossia i tempi di vita delle famiglie e dei cittadini coinvolti (es. orari serali/pomeridiani, sabato)

alta motivazione creatività

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