L’esperienza FAD della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI
Dott.ssa Daniela BALLARDINI COLLEGIO IPASVI - 6 novembre 2012 AMBULATORIO A GESTIONE...
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Dott.ssa Daniela BALLARDINI COLLEGIO IPASVI - 6 novembre 2012
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura
e presentazione di esperienze
Dott.ssa Daniela BALLARDINI COLLEGIO IPASVI - 6 novembre 2012
PROGRAMMA:9-10.30: L’ambulatorio infermieristico: analisi della letteraturaquadro concettuale di riferimento
10.30-11: intervallo11-11.40: Lavoro di gruppo11.40-12.15: Socializzazione L.G.12.15-13: L’esperienza dell’ambulatorio Pace Maker
13 – 14: pausa pranzo
14-16.30: Esperienze: Ambulatorio Stomie Ambulatorio Scompenso
16.30: conclusioni
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
DEFINIZIONE
Per ambulatorio infermieristico deve intendersi una struttura territoriale e/o ospedaliera, preposta alla erogazione di cure infermieristiche organizzate e gestite direttamente da personale infermieristico e rivolta agli utenti che non necessitano di ricovero ospedaliero nemmeno diurno.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
OBIETTIVO GENERALE
L' Ambulatorio Infermieristico (A.I.) garantisce la “presa in carico” della persona mediante la valutazione del bisogno di assistenza e l'utilizzo di strumenti e metodologie di pianificazione per obiettivi.
In ambito comunitario assolve alle funzioni assistenziali in un'ottica multidisciplinare e di integrazione socio sanitaria.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
OBIETTIVI SPECIFICI
Migliorare l'accessibilità e la fruibilità da parte dei cittadini dei servizi sanitari e delle prestazioni di assistenza sanitaria primaria (primary care);
Garantire risposte appropriate ai bisogni di assistenza infermieristica della popolazione attraverso la pianificazione per obiettivi e la definizione di percorsi assistenziali integrati;
Assicurare la continuità assistenziale (ospedale-territorio);
Promuovere processi di autocura (self care) mediante partecipazione attiva e consapevole del cittadino;
Promuovere attività di prevenzione, di educazione alla salute e di educazione terapeutica.
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PRESUPPOSTI SOCIO-DEMOGRAFICI
Progressivo invecchiamento della popolazione
Aumento delle malattie cronico degenerative
Razionalizzazione del SSN
Sviluppo dell'assistenza territoriale
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PRESUPPOSTI LEGISLATIVI
Assunzione di responsabilità e autonomia dell'infermiere nell'organizzazione e nella gestione dell'assistenza secondo quanto previsto dalla normativa che regola l'esercizio professionale:
DMS 739/94 L. 42/ 99 L. 251/2000 Codice deontologico 1999 Ordinamenti didattici delle Classi di Laurea/02
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Fasi e criteri minimali per l’attivazione di un ambulatorio
• Riferimenti Legislativi e programmatici: (Norme specifiche, PSR, Obiettivi Aziendali)
• Analisi del contesto e di fattibilità (Domanda di salute, Tipologia pazienti, Analisi dei costi e delle risorse)
• Scelta del modello assistenziale di riferimento (Chronic Care, Modello Clinico-Educativo….)
• Stesura del Manuale Operativo: (modalità di presa in carico, elenco delle prestazioni, procedure assistenziali-organizzative-operative, documentazione assistenziale, flussi informativi)
• Scelta degli indicatori per la valutazione sul funzionamento (Processo) e sull’efficacia (Esito)
• Sperimentazione e valutazione
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EVOLUZIONE CONCETTUALE DEL NURSING(Renzo Zanotti)
La centralità è sull'infermiere
Assistenza
Malattia
INFERMIERE
La centralità è sull'assistenza Assistenza Contesto organizzativo
carenze-bisogni
salute-persona
Contesto sociale
Persona Assistenza
La centralità è sull'assistito
Capacità – esigenzeNecessità - desideri
Autonomia = Salute
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EVOLUZIONE CONCETTUALE DEL NURSING(Renzo Zanotti)
Anni 50: Centralità dell’infermiere Riflessione sull’essere infermiere riconoscimento sociale
L’attenzione sull’infermiere indica scarsa attenzione ai bisogni di salute della società e la forte esigenza di riconoscimento del ruolo.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
EVOLUZIONE CONCETTUALE DEL NURSING(Renzo Zanotti)
Anni 80: Dalla cultura “dell’essere infermiere” alla “PRASSI” Assistenza ATTENZIONE AL FARE
L’attenzione al fare è fallimentare perché non esistono prestazioni proprie dell’infermiere. E’ l’AUTONOMIA CULTURALE a determinare l’indipendenza di un ruolo professionale, in quanto la prassi è sempre indicativa di un sapere.
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EVOLUZIONE CONCETTUALE DEL NURSING(Renzo Zanotti)
Oggi: Dalla tipologia di “azione professionale” alla tipologia di
“situazione da modificare” “IL BENEFICIO DETERMINABILE”
“L’infermiere non è colui che fa assistenza ma piuttosto colui che rende l’altro capace di assistere se stesso” (V. Henderson)
L’aspetto prioritario è quello del beneficio reale per l’assistito-famiglia-società, associabile alla formulazione dell’obiettivo (qualità dello stato di salute e conseguenze attese), la sua perseguibilità tecnica (fattibilità delle azioni necessarie date le risorse disponibili) e la dimensione etica correlata (libertà del soggetto nella scelta) NURSING COME SCIENZA.
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L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
L'approccio interpretativo tiene sempre conto del particolare contesto della situazione, cioè del tempo, dei significati e delle intenzioni insite in essa.
“Soltanto quando vediamo l'intero possiamo cominciare a basare la teoria e
la ricerca infermieristica su un retroterra di conoscenza clinica ben progettato (.......).
Il punto focale è rappresentato dalla situazione intera e non dal suo frazionamento in compiti...”
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L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
AREE DELLA PRATICA INFERMIERISTICA:
** Ruolo di aiuto
** funzione di insegnamento – coaching
> funzione diagnostica e di monitoraggio del paziente
> gestione efficace di situazioni soggette a rapidi cambiamenti
> somministrazione e monitoraggio di interventi e regimi terapeutici
> monitoraggio e assicurazione della qualità delle attività di assistenza sanitaria
> competenze organizzative e relative al ruolo lavorativo
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L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
RUOLO DI AIUTO
L'infermiere si preoccupa dell'individualità del paziente. “Questo vuol dire che gli infermieri devono essere capaci di abbandonare il consueto insieme di idee legato al “fare per” e al “curare” il paziente, per facilitare invece in quest'ultimo il senso della propria individualità, dei significati e della dignità”. ESSERE CON IL PAZIENTE
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L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
RUOLO DI AIUTO
“E' necessaria la competenza nell'ascoltare e nel capire ciò che la malattia significa per il paziente, cos'è che essa interrompe e cosa significa il recupero dalla malattia”.
SAPERE ASCOLTARE!
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
FUNZIONE DI INSEGNAMENTO-COACHING
“Gli infermieri diventano esperti nell'allenare (coaching) il paziente attraverso la malattia. Essi prendono ciò che è estraneo e fonte di timore per il paziente e lo rendono familiare, quindi meno spaventoso”.
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L'APPROCCIO INTERPRETATIVO ALLA CONOSCENZA CLINICA(Patricia Benner)
FUNZIONE DI INSEGNAMENTO-COACHING
> Determinazione dei tempi: cogliere la disponibilità del paz. all'apprendimento;
> aiutare i paz. a integrare nel loro stile di vita le implicazioni della malattia e del recupero da essa;
> far emergere e comprendere l'interpretazione che il paz. dà della sua malattia;
> dare un'interpretazione delle condizioni del paziente e una spiegazione delle procedure;
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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
“ L’educazione Terapeutica è un processo educativo
che si propone di aiutare la persona malata (con la sua
famiglia e nell’ambiente che la circonda) ad acquisire e
mantenere la capacità di gestire in modo ottimale la
propria vita convivendo con la malattia”
(AA.VV. 1999)
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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
CONCETTI BASE:
> OGNI INDIVIDUO E’ IL PRINCIPALE RESPONSABILE DELLA PROPRIA SALUTE
> IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE NELLE PATOLOGIE CRONICHE
> RIDUZIONE DELLA DIPENDENZA DEL PAZIENTE DAI SANITARI
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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
Dall’informazione…. all’educazione
L’informazione consiste nel trasferimento di un messaggio da un soggetto emittente ad un suo ricevente (processo passivo)
L’educazione è un processo interattivo focalizzato su colui che apprende.
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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
FASI DEL PROCESSO EDUCATIVO:
> Identificazione dei bisogni educativi (diagnosi educativa)
> Definizione degli obiettivi educativi
> Scelta dei contenuti da trasmettere e dei metodi da seguire e pianificazione degli interventi
>Valutazione
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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
Il destinatario del processo educativo svilupperà abilità per:
- Conoscere la propria condizione di salute
- Gestire gli eventuali trattamenti proposti in modo competente
- Prevenire le evidenze potenziali o le complicanze evitabili
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
SCENARIO IN CUI SI COLLOCA L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA:
- Aumento delle malattie croniche
- Aumentata complessità delle procedure diagnostico-terapeutiche
- Riconoscimento dei diritti relativi alla salute
- Consapevolezza individuale dei diritti relativi alla salute
- Esigenza di qualità ed efficacia nei servizi sanitari.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
RUOLO DELL’INFERMIERE:
Pianificazione del piano educativo:
• identificazione dei bisogni,
• definizione obiettivi educativi,
• pianificazione ed attuazione delle strategie educative, valutazione dei risultati.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
RUOLO DELL’UTENTE:
Collaborazione, condivisione epartecipazione attiva ad ogni tappa del piano educativo per il raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA
IN SINTESI:
L’educazione Terapeutica è rivolta a persone con problemidi salute, in situazioni di malattia. Ha la finalità di aiutare lapersona malata e la sua famiglia ad acquisire e mantenere la capacità di gestire in modo ottimale la propria vita, convivendocon la malattia.
E’ un processo continuo che deve costantemente essere adattato alle diverse esigenze, e fa parte integrante dell’assistenza e del trattamento sanitario.
AMBULATORIO A GESTIONE INFERMIERISTICA: analisi della letteratura e presentazione di esperienze Torino. 6 novembre 2012
“… Il cerchio virtuoso che comprende e collega la filosofia olistica, le teorie sulla sistemica della persona ed infine la logica degli obiettivi di autonomia nell’autocura trova una sua compiutezza: il nursing dispone ora degli elementi sufficienti per rivendicare la sua originalità rispetto alle altre forme possibili di assistenza proprio per la coerenza tra scienza che implementa e finalità che persegue..”
(Donaldson & Crowley, 1978)