Dott. Luca Paris
Transcript of Dott. Luca Paris
Dott. Luca ParisLuca ParisEnte ASL2 SAVONESE-Ospedale S.PaoloOspedale S.PaoloDivisione Medicina Interna 1 ed EmatologiaCittà Savona
Titolo relazioneEMBOLIA POLMONARE
DISCLOSURE INFORMATIONDISCLOSURE INFORMATION[Luca Paris][ ]
negli ultimi due anni ho avuto i seguenti rapporti anche di finanziamento con soggetti portatori di interessi
lcommerciali in campo sanitario:
• Daichii SankyoDaichii Sankyo• __________________________• __________________________• __________________________• __________________________•• __________________________
30‐50% dei i ti 70% dei pazienti con TVP
70% dei pazienti con Embolia
polmonare
E b li
polmonare
Embolia polmonare TVPp
• E’ la terza più frequente causa di frequente causa di malattia
di lcardiovascolare• Incidenza 100‐200 per 100000 abitanti
Epidemiologia TEV
L’epidemiologia dell’EP è comunque difficile da comunque difficile da
determinare perché spesso rimane asintomatica e la sua
diagnosi incidentale
2004 in EuropaDecessi per TEV:
/ ili i317000/454 milioni
34% EP fatale 59% EP non diagnosticata 7% EP correttamente
diagnosticatadiagnosticata
Epidemiologia TEV
Nella popolazione ospedaliera è fino a 10 volte Nella popolazione ospedaliera è fino a 10 volte più alta che nella popolazione generale
Incidenza annua di EP in un ospedale generale1 (% ricoveri)
0 50,5
0,4
0 30,3
0,2
0 1
0–9 10–19 20–29 30–39 40–49 50–59 60–69 70–79 80–89
0,1
0,0
Età (anni)
Popolazione ospedaliera: incidenza EP
8%9%
16%
Pazienti con TEV: reparto di provenienza Chirurgia toracicaChirurgia ortopedicaChirurgia generale
Il reparto ospedaliero con
16% AltroOncologia medicaMedicina
la maggiore incidenza di TEV è la medicina
(da solo equivale a tutti i 14%10%
43%
reparti di chirurgia)1
25%
Decessi per Embolia Polmonare in pazienti chirurgici e internistici
Pazienti chirurgici
Il 75% dei decessi per Embolia Polmonare
25% Pazienti internistici
Embolia Polmonare riguarda i pazienti
internistici275%
TEV: problemi rilevanti in Medicina Interna
8%9%
16%
Pazienti con TEV: reparto di provenienza Chirurgia toracicaChirurgia ortopedicaChirurgia generale
16% AltroOncologia medicaMedicina
14%10%
43%
Il rischio di VTE è maggiore in chirurgia ortopedica rispetto alla g p p
chirurgia generale ed è più alto per le prime due settimane rimanendo lelevato comunque per 2‐3 mesi
TEV ed EP: problemi rilevanti in Medicina Interna
Circa il 30% dei pazienti muore in 3 passenza di terapia.
L’avvio del trattamento anticoagulante riduce la mortalitàriduce la mortalità
La mortalità è determinata da ricorrenti episodi di EP entro poche ore dall’inizio dell’evento
45‐90% dei decessi si verifica entro 2 ore 10% delle morti ospedaliere per o con 10% delle morti ospedaliere per o con
Embolia polmonare Circa il 15% dei pazienti muore entro i
tre mesi dall’evento acuto (in ¼ dei casi si manifesta come morte improvvisa)
Mortalità
Devo iniziare una terapia Devo iniziare una terapia anticogulante?
Quale terapia devo iniziare?
Qual è l’appropriato Q pp pdosaggio?
Come posso monitorare il Come posso monitorare il trattamento?
Per quanto tempo devo Per quanto tempo devo trattare il paziente?
ASSESMENT CLINICO EMBOLIA POLMONARE
1. Valutazione clinica del paziente (probabilità di EP)(p )
2. Strategie diagnostichel3. Valutazione prognostica
Wells score ( i lifi t )(versione semplificata)
Precedente EP o TVP 11Frequenza cardiaca > 100 r 1Chirurgia o immobilizzazione nelle precedenti 4 Chirurgia o immobilizzazione nelle precedenti 4 settimane
1
Emottisi 1Emottisi 1Cancro 1Segni clinici di TVP 1Diagnosi alternativa meno probabile dell’EP 1g p
EP non probabile 0‐1pEP probabile ≥ 2
Geneva score ( i lifi t )(versione semplificata)
Precedente EP o TVP 1Frequenza cardiaca 75‐95
1
≥ 95 2Chirurgia o frattura durante l’ultimo mese 1Emottisi 1Cancro 1Dolore unilaterale arti inferiori 1Dolore alla palpazione profonda e edema unilaterale arti 1p p pinferioriEtà > 65 anni 1
Probabilità clinicaBassa 0‐1I diIntermedia 2‐4Alta ≥ 5Alta ≥ 5
EP non probabile 0‐2pEP probabile ≥ 3
Alto valore predittivo Valore predittivo Alto valore predittivo negativo
Valore predittivo positivo è basso
D‐dimero negativo D‐dimero alto non EP poco probabile conferma la
diagnosi diEP EP
D‐Dimero
• Cancro
D‐dimeroCancro
• Stati infiammatori
elevato • Sanguinamenti• TraumaTrauma• Chirurgia• Necrosi
Nei pazienti ambulatoriali o che accedono al PS con bassa o intermedia probabilità clinica di EP o con diagnosi di EP intermedia probabilità clinica di EP o con diagnosi di EP
poco probabile per ridurre la necessità di effettuare l’Angio‐TC arterie polmonari.TC arterie polmonari.
Indici di gravità per EPIndici di gravità per EP
Stato emodinamicoPESI o sPESIPESI o sPESIEcocardiogrammaBiomarker laboratorio laboratorio (troponina e/o BNP)
Valutazione prognostica
Shock o ipotensione++
PESI III‐V classe o sPESI > 1+
Segni di disfunzione del VdxSegni di disfunzione del Vdx+
Incremento troponina e BNP
Paziente ad alto rischio di mortalità per EP
PESI III‐V classe o sPESI > 1+
Segni di disfunzione del Vdx+
Incremento troponina e BNPIncremento troponina e BNP
Paziente a rischio intermedio alto di mortalità per EP
PESI III‐V classe o sPESI > 1+
S i di di f i d l VdSegni di disfunzione del Vdx00
Incremento troponina e BNPp
Paziente a rischio intermedio basso di mortalità per EP
Devo iniziare una terapia Devo iniziare una terapia anticogulante?
Quale terapia devo iniziare?iniziare?
Qual è l’appropriato dosaggio?C i il Come posso monitorare il
trattamento? Per quanto tempo devo trattare
il paziente?Quali sono le più comuni
complicanze?p
Supporto emodinamico e respiratorio
Terapia anticoagulanteanticoagulante
Terapia trombolitica E b l i hi i Embolectomia chirurgicaTrattamento con catetere percutaneo
Filtro venoso
Trattamento della fase acuta
E’ indicato l’avvio di terapia anticoagulante per via
parenterale quando c’è un alto p qsospetto clinico di EP (evidenza Grado 1 B)
ESC Guidelines 2014
E’ indicato l’avvio di terapia anticoagulante per via parenterale quando c’è un moderato sospetto clinico di EP e il risultato diagnostico sospetto clinico di EP e il risultato diagnostico è atteso per un periodo > 4 ore (evidenza Grado 2 C)
E’ indicato l’avvio di terapia anticoagulante per via parenterale quando c’è un basso sospetto clinico di EP ma il risultato pdiagnostico è atteso per un periodo > 24 ore
ESC Guidelines 2014
Eparina non frazionata per via dendovenosa
Eparina non frazionata per via Eparina non frazionata per via sottocutaneaEparina a basso peso molecolareF d iFondaparinux
Terapia anticoagulante parenterale
Eparina a basso peso molecolare
Eparina non frazionata per via p
endovenosa
Ipotensione persistenteA t t i hi di
Minor mortalitàMinor ricorrenza di
Aumentato rischio di sanguinamentoAlterato assorbimento s.c
eventi trombo emboliciMinor sanguinamenti
Alterato assorbimento s.c (obesità)‐IRC GFR <30 ml/min
Minor frequenza di trombocitopenia
Eparina a basso peso molecolare
Eparina non frazionata per via molecolarepsottocutanea
Minor frequenza di trombocitopeniap
Eparina non Eparina non Eparina non frazionata per
via
Eparina non frazionata per
via via endovenosa
via sottocutanea
Ipotensione persistente Aumentato rischio di
Clearance della creatinina < 30 ml/min
sanguinamento Alterato assorbimento s.c
(obesità)
< 30 ml/min
(obesità)
E i b Eparina a basso peso molecolaremolecolare
EnoxaparinaDalteparinaN d iNadroparinaTinzaparinaTinzaparina
E iEnoxaparina
EnoxaparinaEnoxaparina 1 mg/Kg di peso corporeo ogni 12 ore
EnoxaparinaEnoxaparina 1.5 mg/Kg di peso corporeo una volta al
igiorno
Eno aparinaEnoxaparina
Dasaggio nei pazienti con IRC (creatinine clearance <30mL/minute)
Profilassi nel paziente 2000 somministrata SC unaProfilassi nel paziente medico con patologia acuta
in atto
2000 somministrata SC unavolta al giorno
Trattamento della trombosivenosa profonda con o senza EP 1 mg/kg somministrata SC una
quando embricato con la terapia anticoagulante orale
volta al giorno
FondaparinuxFondaparinux
• E’ un pentasaccaride solfato di sintesi inibitore selettivo del fattore Xaselettivo del fattore Xa.
Dosaggio
5 mg per i pazienti < 50 Kg una volta die
Dosaggio
5 mg per i pazienti < 50 Kg una volta die 7.5 mg per i pazienti 50‐100 Kg una volta die i i ti K lt di 10 mg per i pazienti > 100 Kg una volta die
FondaparinuxFondaparinux
Clearance della creatinina 30‐50 ml/m
Dose ridotta 0%Dose ridotta 50%
Clearance della creatinina < 30 ml/m
Controindicato
Eparina a Fondaparinuxbasso peso molecolare
Fondaparinux
DisponibilitàCosti
Familiarità del clinico Familiarità del clinico
Terapia anticoagulante Terapia anticoagulante per via parenteraleper via parenterale
Terapia anticoagulante Terapia anticoagulante per via oralep
D i i i t i Devo iniziare una terapia anticogulante?
Quale terapia devo iniziare?
Qual è l’appropriato Qual è l appropriato dosaggio?
Come posso monitorare il trattamento?il trattamento?
Per quanto tempo devo trattare il ipaziente?
Warfarin
Warfarin non deve Warfarin deve essere iniziato lo
Warfarin non deve essere iniziato prima dell’avvio stesso giorno o
comunque dopo h l
prima dell avvio della terapia
anticoagulante per che la terapia con eparina o
f d
anticoagulante per via parenterale (aumenta di tre fondoparinux è
stata avviata. (aumenta di tre volte il rischio di recidiva di EP o recidiva di EP o
TVP)
Warfarin
Overlapp per un minimo di 5 giorni e comunque fino a quando l’INR non è in range terapeutico per almeno 24 ore tra Warfarin e eparina o fondaparinux.
D iDosaggioDose iniziale del Warfarin 10 mg/die per i primi due giorni p g(preferibile 5 mg nel paziente anziano) paziente anziano). Successive posologie in l i l l di INRrelazione al valore di INR
Terapia Terapia anticoagulante g
orale
Farmaci direttiFarmaci indiretti a ac d ettDabigatranRivaroxaban
Farmaci indiretti
Antagonisti vitamina KApixabanEdoxaban
Schema posologicoDabigatran
A VTE A VTE P i Acuto VTEDose iniziale
Acute VTEDose di
mantenimento
Prevenzione secondariaLong‐termmantenimento
almeno 3 mesiLong term
150 mg mattino e Dabigatran Dabigatran150 mg mattino e sera o 110 mg mattino e sera* da
Dabigatran150 mg mattino e sera 0 110 mg mattino e sera*
Dabigatran150 mg mattino e sera 0 110 mg
assumere dopo 5 giorni di terapia
t l
mattino e sera*.
parenteraleGiorno 5°
• Pazienti con età > 80 annil• Pazienti in terapia contemporanea con Verapamil
• Pazienti con età compresa tra 75‐80 anni se a basso rischio trombo‐embolico ed elevato rischio di sanguinamento
• Soggetti con gastrite, esofagite o reflusso gastro‐esofageog
• Pazienti con compromissione della funzionalità renale (30‐50 ml/min) se ad elevato rischio di renale (30 50 ml/min) se ad elevato rischio di sanguinamento
• Pazienti ad elevato rischio di sanguinamento• Pazienti ad elevato rischio di sanguinamento
Riduzione dose 110 mg mattino e sera
Schema posologicoSchema posologicoApixabanApixaban
Acuto VTEDose iniziale
Acute VTEDose di
i
Prevenzione secondariaLmantenimento
almeno 3 mesiLong‐term
A i b A i b A i bApixaban10 mg mattino e sera
Apixaban5 mg mattino e sera
Apixaban2.5 mg mattino e serasera
Giorno 1‐7e sera
• Pazienti con età > 80 anniPazienti con età > 80 anni
P 6 KALMENO 2 CRITERI
• Peso corporeo < 60 Kg
• Creatinina serica > 1,5
Riduzione dose apixaban 2,5 mg mattino e sera
Schema posologicoSchema posologicoRivaroxabanRivaroxaban
Acuto VTEDose iniziale
Acute VTEDose di
i
Prevenzione secondariaLmantenimento Long‐term
Rivaroxaban
Rivaroxaban 20 mg o 15 l i
Rivaroxaban 20 l 15 mg x 2 per 21
giornimg al giorno mg o 15 mg al
giorno
Schema posologicoEdoxaban
A VTE A VTE P i Acuto VTEDose iniziale
Acute VTEDose di
mantenimento
Prevenzione secondariaLong‐termmantenimento
almeno 3 mesiLong term
60 mg/die da 60 mg/die 60 mg/die 0 30 60 mg/die da assumere dopo 5 giorni di terapia
60 mg/die 60 mg/die 0 30 mg/die
parenteraleGiorno 5°
• IRC moderata (30‐50 ml/mn)• Basso peso corporeo (< 60 Kg)Basso peso corporeo (< 60 Kg)• Concomitante assunzione di potenti i ibi i d ll P li i ( il inibitori della P‐glicoproteina (verapamil, macrolidi o antifungini azoli)
Riduzione dose Edoxaban
• Lieve– Non aggiustamenti posologia
• Moderata 30‐49 ml/min
D
Dabigatran – Dose 150 mg x 2– Dose ridotta 110 x 2 nei pazienti ad
elevato rischio di sanguinamentoe
IRC
g• Grave
< 30 ml/minIRC – Controindicato
• Lieve– Non aggiustamenti posologia
• Moderata 30‐49 ml/min
D i i i l Rivaroxaban e
– Dose iniziale 15 mg x 2– Dose di mantenimento 20 mg/die15‐29 ml/mine
IRC15 29 ml/min– Dose iniziale 15 mg x 2– Dose di mantenimento 15 mg/die se
rischio di sanguinamento > rischio trombotico
• GraveGrave< 15 ml/min
– Controindicato
• Lieve 51‐80 ml/min5 /– Non aggiustamenti posologia
• Moderata
Apixaban e
30‐49 ml/min– Non è richiesto alcun
aggiustamento della doseApixaban e IRC
aggiustamento della dose15‐29 ml/min‐Apixaban 2.5 mg mattino e sera
• Grave< 15 ml/min
N d– Non raccomandato
• Lieve 51‐80 ml/min– Non aggiustamenti posologia
• Moderata
Ed b
• Moderata 15‐49 ml/min
– Edoxaban 30 mg/dieEdoxaban e
IRC
3 g• Grave
< 15 ml/min– Non raccomandato
Pazienti con insufficienza epaticaPazienti con insufficienza epatica
Malattia epatica associata a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente significativo
Controindicati
clinicamente significativo
Insufficienza epatica grave Non raccomandati
Insufficienza epatica lieve o moderata (Child Pugh classe A o
Utilizzare con cautelamoderata (Child‐Pugh classe A o B)
AVK RivaroxabanAVK Rivaroxaban
Il trattamento con AVK deve essere interrotto e Rivaroxaban iniziato quando INR ≤ 2,5
AVK ApixabanpDabigatran
Il trattamento con AVK deve essere interrotto e Apixaban e Dabigatram iniziato quando INR ≤ 2
ApixabanRivaroxaban Anticoagulanti RivaroxabanDabigatran
gparenteralig
Somministrare la prima dose di di anticoagulante parenterale quando la dose successiva di NAO deve essere la dose successiva di NAO deve essere
somministrata
Anticoagulanti ApixabanRivaroxaban
parenteraliRivaroxabanDabigatran
La terapia con NAO deve iniziare da 0 a 2 p Oore prima della prevista successiva
somministrazione dell’anticoagulante somministrazione dell anticoagulante parenterale per via sottocutanea o al
t d ll’i t i momento dell’interruzione dell’anticoagulante parenterale per via
endovenosa
Ogni Heidbuchel et Al
Emocromo, funzionalità renale ed epatica
ganno ed epatica
Se ridotta funzionalità renale(clearance creatinina 30‐60Ogni sei (clearance creatinina 30 60ml/min) o se il pazienteassume Dabigatran e età > 75anni o paziente fragile
gmesi
Se ridotta funzionalità
p g
Se ridotta funzionalità renale (clearance creatinina 15‐30 ml/min)
Ogni tre mesi
ml/min)
Se sopraggiungono condizioni che possono Su indicazione alterare la fx renale e epatica
Su indicazione
European Heart Journal
th i d t lit id th t-there is moderate quality evidence that LMWH was more effective than VKA in patients with cancer;
-there is a substantial rate of recurrent VTE in patients with VTE and cancer who are treated with VKA;
-it is often harder to keep patients with cancer who are on VKA in the therapeutic range;range;
- LMWH is reliable in patients who havedifficulty with oral therapy (e.g. vomiting);
cancerCHEST 2016; 149(2):315-352
cancercancer
Akl EA et al. Cochrane Database Syst Rev 2014; 6: CD006650
LMWH is more effective than VKA for long-term treatment of VTE, but that there is no difference in major bleeding or death
Devo iniziare una terapia anticogulante?Devo iniziare una terapia anticogulante?Quale terapia devo iniziare? l l’ dQual è l’appropriato dosaggio?
Come posso monitorare il trattamento?
Per quanto tempo devo trattare il i t ?il paziente?
• Rischio di ricorrente trombo‐embolismotrombo embolismo
• Rischio di sanguinamento• Preferenza del paziente
Pazienti con eventi ricorrenti Pazienti con un EP non provocata
Rischio di ricorrente trombo‐embolismo
Fattori di rischioFattori di rischio Età > 65 anni Ridotta capacità Età > 65 anni Precedenti
sanguinamenti
Ridotta capacità funzionale
Pregresso ICTUSg Trombocitopenia Concomitante terapia
g Diabete AnemiaCo co ta te te ap a
antiaggregante Scarso controllo INR
e a Neoplasia Insufficienza renale
Recente chirurgia Frequenti cadute
Insufficienza renale Insufficienza epatica Abuso etanolicoq Abuso etanolico
Rischio di sanguinamento
Basso rischio: no fattori Basso rischio: no fattori di rischio
Moderato rischio: 1 Moderato rischio: 1 fattore di rischio
Alto rischio: ≥ 2 fattori di Alto rischio: ≥ 2 fattori di rischio
Rischio di sanguinamento
Primo episodio di EPo ep sod o dFattori di rischio EP t Fattori di rischio
reversibili• Immobilizzazione,
EP non provocata • Fattori di rischio non
temporanei o reversibili,chirurgia e trauma
temporanei o reversibili
i di i 3 mesi di terapia3 mesi di terapia 3 mesi di terapia
Basso rischio di sanguinamento
Alto rischio di sanguinamento
Terapiaindefinitivamente
Periodica rivalutazione
Embolia polmonare ricorrenteEmbolia polmonare ricorrenteB i hi di Basso rischio di sanguinamento
Terapia anticoagulante orale indefinitivamente
Moderato rischio Terapia anticoagulante orale i d fi i i iù h di sanguinamento indefinitivamente più che
tre mesi di terapia
Alto rischio di Tre mesi di terapia sanguinamento anticoagulante orale
Rivaroxaban (20 mg/die), Dabigatran (150 0 110 mg x 2) e Apixaban (2.5 mg x 2) dovrebbero essere considerati come un’alternativa al Warfarin (eccetto per i pazienti con severa IRC) se è necessario prolungare la terapia
ti l tanticoagulante
In pazienti che rifiutano o non tollerano la terapia In pazienti che rifiutano o non tollerano la terapia anticoagulante orale l’aspirina può essere considerata
come una terapia alternativa nei pazienti che necessitano p pdi una profilassi secondaria prolungata per TEV
cancercancer
Treatment Beyond 6 Months
No published studies address optimal anticoagulation beyond the first 6 months in patients with cancer. However, based on extrapolation from patients with idiopathic VTE, that continuing anticoagulation beyond 6 months should be considered for selected patients b f th i t t hi h i k f i th ith ti Th d i i tbecause of the persistent high risk of recurrence in those with active cancer. The decision to continue anticoagulation must be balanced against the risk of bleeding, cost of therapy, quality of life, life expectancy, and patient preference.
J Clin Oncol 2013, 31:2189‐2204
•La diagnosi di EP subsegmentale è spesso un falso positivo rispetto alla diagnosi di EP segmentale o prossimalealla diagnosi di EP segmentale o prossimale
•La EP subsegmentale è probabile che abbia avuto origine da una TVP di g p gminore entità, il rischio di un TEV ricorrente o progressivo è ridotto.
•CUS bilaterale per escludere TVP prossimale
•Se TVP presente il paziente deve essere scoagulato
•Non esistono trials randomizzati sulle EP subsegmentarie
Fattori di rischio per ricorrenza:atto d sc o pe co e a-ospedalizzazione o ridotta mobilità
-cancro in fase attiva
-non sono presenti fattori di rischio reversibili e chirurgia recente
AT10. CHEST 2016;149(2):315-352
La diagnosi di EP subsegmentale è probabile che sia corretta se:
1. Le immagini TC sono di alta qualità
2. Difetti intraluminali multipli
3 I dif i d i b li i li3. I difetti comprendono arterie subsegmentali prossimali
4. Pazienti sono sintomatici
5 Elevato rischio pre test di probabilità5. Elevato rischio pre-test di probabilità
6. Livelli di D-dimero elevati
7 I difetti emergono con il contrasto piuttosto che7. I difetti emergono con il contrasto piuttosto che
immagini aderenti alla parete del vaso
8. Sono presenti in più immagini8 So o p ese t p ù ag
AT10. CHEST 2016;149(2):315-352
PDTA EMBOLIA POLMONARE ASL2 SAVONESE1. Assesment clinico‐laboratoristico e/o strumentale in PS (linee guida ESC 2014)
(richiesta del MMG, accesso spontaneo del pz, inviato da specialista)
EP NON alto rischio EP BASSO RISCHIO MORTALITA’ (sPESI 0 punti)
pz compliante e/o adeguata rete familiareterapiapz compliante e/o adeguata rete familiareterapia domiciliare DOACs e/o LMWH o fondaparinux, AVK
2. OBI in PS e/o ricovero breve in Medicina (5 gg)
3. Presa in carico Ambulatorio TEV Medicina Interna 1 (visita internisticavascolare entro 7gg)
i d t ti t ti‐inquadramento etiopatogenetico‐approfondimento diagnostico‐educazione alla terapia anticoagulante‐follow‐up clinico/terapeutico
AREAS OF UNCERTAINTY-THERAPY
TP?? TP??
Therapeutic strategy for patients at intermediate high risk:
(i)reduced-dose intravenous thrombolysis (SDT) is safe and effective?(ii)catheter directed treatment can evolve to become a widely available (and(ii)catheter-directed treatment can evolve to become a widely available (and affordable) alternative option
Goldhaber. European Heart Journal (2012) 33, 3014–3022•Sharifi M, “MOPETT” Trial. Am J Cardiol 2013;111(2):273–277.•Wang C,. Chest 2010;137(2):254–262.
RVD was defined as right/left ventricle end-diastolic dimension ratio >1 in the apical 4-chamber view.
Primary efficacy end-point: reduction of RVD at 24 hIn hemodynamically stable patients with PE, treatment with single bolustenecteplase is feasible at the same dosages used for acute myocardialinfarction and is associated with reduction of RVD at 24 h.As with other thrombolytic agents, the advantage shown by TNK at 24hours was reduced after 7 days
Thrombosis Research 125 (2010) e82–e86
PEITHO
1006 pz normotensive with intermediate risk PE (right ventricular dysfunction on echocardiography or TC as well as1006 pz normotensive with intermediate-risk PE (right ventricular dysfunction on echocardiography or TC, as well as myocardial injury as indicated by a positive test for cardiac troponin I or troponin T.)
The primary outcome was death or hemodynamic decompensation (or collapse) within 7 days after RA The main safety outcomes were major extracranial bleeding and ischemic or hemorrhagic stroke within 7 daysdays
EFFICACY OUTCOME
SAFETY OUTCOMESAFETY OUTCOME
the PEITHO Investigators N Engl J Med 2014;370:1402‐11.
Due to increased risk for MB and i h id f d iICH with no evidence of reduction
in mortality, thrombolysis should not be used for most normotensive PE ti tPE patients.
118 patients with acute PE and either hemodynamic instability or massive pulmonary artery obstruction were randomly assigned to receive a treatment pu o a y a te y obst uct o e e a do y ass g ed to ece e a t eat e t
regiment of either rt-PA at 50 mg/2 h or 100 mg/2 h.
Efficacy : progressive improvements in RVDs, lung perfusion defects, and l t b t ti f d t b i il l i ifi t i b thpulmonary artery obstructions were found to be similarly significant in both
treatment groups.This is true for patients with either hemodynamic instability or massive pulmonary artery obstruction (defined as an obstruction exceeding 50% of the p y y ( gpulmonary vasculature or the occlusion of two or more lobar arteries with RVD).
Adverse events, including death, bleeding, and PTE recurrence, were also evaluated The 50 mg/2 h rt PA regimen resulted in less bleeding tendencyevaluated. The 50 mg/2 h rt-PA regimen resulted in less bleeding tendency than the 100 mg/2 h regimen (3% vs 10%), especially in patients with a body weight < 65 kg (14.8% vs 41.2%, P = .049). No fatal recurrent PTE was found in either group.g p
Chen Wan CHEST 2010 ; 137(2):254–262CHEST 2010 ; 137(2):254–2
Chen Wan CHEST 2010 ; 137(2):254–262CHEST 2010 ; 137(2):254–2
Compared with the 100 mg/2 h regimen, the 50 mg/2 h rt-PA regimenexhibits similar efficacy and perhaps better safety in patients with acute PE.
121 patients with moderate PE were randomized to receive a “safe dose” of tissue plasminogen activator (50% of the standard dose 100 mg) plus anticoagulation (thrombolysis group [TG], or anticoagulation alone (control group [CG])
The primary end points consisted of pulmonary hypertension and the composite end point ofpulmonary hypertension and recurrent PE at 28 monthspulmonary hypertension and recurrent PE at 28 months
The secondary end points were total mortality, the duration of hospital stay, bleeding at the indexhospitalization, recurrent PE, and the combination of mortality and recurrent PE.
“safe dose” thrombolysis is safe and effective in the treatment of moderate PE, with a significant immediate reduction in the pulmonary artery pressure that was maintained at 28 months
Sharifi M, “MOPETT” Trial. Am J Cardiol 2013;111(2):273–277..
Uno studio di 34 pazienti con EP massiva dimostrò che l’infusione dirTPA nell’arteria polmonare non accelera la trombolisi ma causa piùfrequenti emorragie nella sede di inserzione del cateterefrequenti emorragie nella sede di inserzione del catetere.
Verstrode M, et al. Circulation 1988; 77(2):352-60
Un TEV ricorrente ad una dose terapeutica adeguata deve farconsiderare:
S ff1. Se la ricorrenza è effettiva
2. Valutazione della compliance
3 Ri di t l3. Ricerca di un eventuale cancro
AT10. CHEST 2016;149(2):315-352