DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25...

50
T E Trieste Economica Bimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trieste n. 3 luglio 2009 DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO Trieste Economica n. 3 luglio 2009 TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO Camera di Commercio Trieste

Transcript of DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25...

Page 1: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

TETriesteEconomicaBimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trieste

n. 3luglio 2009

DOSSIER

TRIESTE.INVESTIRENEL TURISMO

Trie

ste

Eco

nom

ica

n. 3

lu

glio

200

9

TRIE

STE.

INVE

STIR

E N

EL T

URI

SMO

Camera di CommercioTrieste

copertina trieste n3:Layout 1 26-06-2009 13:26 Pagina 1

Page 2: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

copertina trieste n3:Layout 1 26-06-2009 13:27 Pagina 2

Page 3: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

TETrieste EconomicaBimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di TriesteNumero 3 – luglio 2009

Autorizzazione Tribunale di Trieste n.1188, del 2 febbraio 2009

Poste Italiane S.p.A. - Postatarget Creative NE/TS0086/2009

EditoreCamera di Commercio di Trieste piazza della Borsa, 14 34121 Trieste

Direttore editorialeAntonio Paoletti

Direttore responsabileAndrea Bulgarelli

CondirettoreFranco Rota

Coordinamento redazionalePaolo Pichierri

Comitato di redazioneMichele BossiRoberta DamianiFranco RotaClaudio VincisCristiana Vittigli

RedazioneCamera di Commercio di Triestepiazza della Borsa, 14 34121 TriesteTel. 040-6701111Fax 040-6701321e-mail: [email protected]

Hanno collaboratoFrancesco AulettaRossana BettiniFrancesco CardellaEnzo CrismanRoberta Damiani Milos MalinicLucia Marega

FotografieAgenzia fotografica MauroSaul CiriacoAndrea LasorteDiego PoloniatoMarino Sterle

Segreteria di redazioneSarah Salzano

Project management editorialeRetecamere Scrl

Coordinamento editorialeFernando Rossi

Progetto grafico e impaginazioneCarlo Soldatini

StampaGraphart - Trieste

Non è consentita la riproduzione, anche parziale, degli scritti e delle immagini qui pubblicati senza l’autorizzazione dell’editore.

Inizi

ativ

eDo

ssie

rAr

ies

Novi

SOMMARIOEditorialePer crescere in armonia guardando allo sviluppo economico del territorio 2Attraverso il Fondo di solidarietà costituito dall’Unioncamere nazionale 30.00 euro per l’Abruzzo 3

Interviste a confronto con i neoeuroparlamentari eletti nella circoscrizione del Nord-Est, Debora Serracchiani (PD) 4Interviste a confronto con i neoeuroparlamentari eletti nella circoscrizione del Nord-Est,Giovanni Collino (PDL) 5

Rilancio, le linee guida della politica regionale 6

Arbitrato, sistema da incrementare 8

La giustizia alternativa è poco nota 9

Il turismo nautico accende i motori 10

Antonini: “Sull’ormeggio contratti flessibili” 11

Convegno INDIS dedicato al commercio 12

Cala la domanda lavoro, ma il commercio tiene 15

Trieste. Investire nel turismo

Il Savoia Excelsior torna a brillare 20

Il traino dei congressi 22

Turismo, “bisogna crederci” 23

Trieste, polo trainante del turismo in regione 24

“Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25

“Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26

“Comprare a Trieste è ancora chic” 27

Rogers, laboratorio di contemporaneità 28

Spettatori del mare 29

Litorale triestino: imprenditori che hanno investito sul turismo 30

Brambilla: “Investire nel turismo” 34

Baia, la riqualificazione avanza 35

Expo Mittelschool, promozione del territorio tra agroalimentare e turismo 36

I vantaggi della Serbia: Zone franche e dazi ridotti su Mosca 37

Un monitor sui flussi di credito 38

Più certezza nell’autotrasporto con il tachigrafo digitale 39

Impianti, si cambia 40

Registro delle imprese, il nuovo programma dei corsi di formazione 41

È crisi, non catastrofe, nel Centro-Est Europa 43

Crisi ungherese, il rischio di un effetto domino 44

Romania, economia in bilico 46

Programma formazione di Aries 48

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:31 Pagina 1

Page 4: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

2

Editoriale

Per crescere in armonia guardandoallo sviluppo economicodel territorio

Trieste sta cambiando.Lo sblocco dell’annosa attesa per il riuso del PortoVecchio, con la scelta della cordata Maltauro-Riz-zani de Eccher con alle spalle la Banca infrastrut-ture innovazione e sviluppo (Gruppo Intesa SanPaolo) e la Sinloc (Sistema iniziative locali Spa),che risulta essere un gruppo davvero solido e affi-dabile per interventi di così grossa portata, in partelo dimostra. Alla cordata di imprenditori abbiamo già chiesto unincontro assieme alle Associazioni di Categoria perfar sì che in un simile investimento veda attori pri-mari le imprese e i lavoratori della provincia. C’è poiottimismo verso un settore come quello turistico (alquale è dedicato il Dossier di questo numero di Trie-ste Economica) in continua espansione. La recente inaugurazione dell’Hotel Savoia ExcelsiorPalace dopo un investimento di 45 milioni di euro, ilprogetto del Parco del Mare che proprio mentre esce questo numero di Trieste Economica è al vagliodel Consiglio comunale, sono altri segni tangibili diun cambio di rotta. La Banca d’Italia nella relazione sull’economia nelFriuli Venezia Giulia nel 2008 vede nel settore turi-stico una continua crescita, perché se i turisti ita-liani sono in flessione dell’1%, ci sono le presenzestraniere in aumento del 5,6%. Ma i segnali non finiscono qui: si è concluso l’iterdella Conferenza dei servizi per la realizzazione diPortoLido, nello specchio di mare vicino alla Lanter-na, al termine delle Rive, nonché il progetto ormaiavviato (con i fondi a disposizione) della riqualifi-cazione della Baia di Sistiana. Tutti tasselli di unprogetto di sviluppo in chiave turistica del territo-rio, che però non vuole essere l’unico indirizzo eco-nomico.

di ANTONIO PAOLETTI

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:31 Pagina 2

Page 5: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

3

Le bonifiche sono improcrastinabili, ormai, e soloattraverso la definizione di questo percorso si potràguardare a un reale e concreto sviluppo armonicodel territorio con nuovi spazi per gli insediamentiproduttivi. La mancanza di certezze per le imprese el’assenza di spazi ove insediarsi o ampliare la pro-duzione sono ormai inderogabili. Non vi può esserecrescita senza certezze e progettualità.Il progetto del rigassificatore di Zaule, quello propo-sto da Gas Natural, attende ormai l’ultimo via liberadal ministero competente, quasi a sancire un ulterio-re sviluppo in chiave industriale. E’ fondamentaleper le nostre imprese trarre vantaggi diretti e tangi-bili dal rigassificatore, anche perché anche questa èla sua funzione sul territorio in cui viene realizzato. Pure di vantaggi e supporti tangibili e immediatihanno bisogno le imprese. Il fondo di garanzia chela Camera di Commercio ha messo a disposizionedei Confidi Trieste e Confidi Artigiani Trieste per in-tervenire immediatamente al loro fianco è risultatofondamentale per numerosi imprenditori al puntoche la Camera di Commercio sta valutando la pos-sibilità di poter in parte rifinanziare l’operazione. A livello nazionale gli indicatori dell’occupazionesono in diminuzione ed è quantomai necessario in-vestire creando nuove opportunità di lavoro su piùfiloni. La Camera di Commercio con le sue imprese,direttamente o attraverso l’Azienda speciale Aries, èe vuole essere un Ente propositivo. Se da un lato haideato e predisposto per la Città il progetto del Par-co del Mare, dall’altro è attiva nel definire la que-stione delle bonifiche, favorire l’internazionalizza-zione delle imprese, formare le imprese stesse e ipropri collaboratori per le sfide che questo momen-to congiunturalmente negativo pone difronte.

segue a pag 39

Attraverso il Fondo di solidarietàcostituito dall’Unioncamere nazionale30.000 euro per l’Abruzzo

La Camera di Commercio di Trieste ha aderito all’iniziativa di solidarietà del sistemaCamerale italiano verso gli Enti camerali abruzzesi, attraverso l’apertura di una sotto-scrizione a loro favore. Il comitato di presidenza dell’Unioncamere nazionale ha istitui-to un apposito Fondo di solidarietà ed aperto un conto corrente.La Giunta camerale triestina ritenendo di non poter rimanere insensibile ai dannosieventi sismici che hanno colpito tragicamente le Camere di Commercio abruzzesi e lecomunità economiche e sociali di quel territorio, con lo spirito di contribuire a dare unfattivo contributo alla rapida ripresa dell’attività economica della regione, ha sotto-scritto un contributo di 30.000 euro da destinare al Fondo di solidarietà nazionale ap-positamente costituito.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 3

Page 6: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Quali misure intende sostenere a vantaggio delsistema economico del territorio del Friuli Vene-zia Giulia e, in particolare, di Trieste?Il Friuli Venezia Giulia e Trieste sono strategici perl’Europa, e lo saranno ancor di più nell’area estesadell’Euroregione. Una visione d’assieme individua ilsistema regionale delle infrastrutture come unapiattaforma logistica orientata verso il Centro Euro-pa, innervata dalle reti sull’asse del 45° parallelo ein comunicazione stretta con Balcani e Turchia. Unorganismo che, per raggiungere una massa criticaadeguata, deve essere integrato con quelli dellearee confinanti.Anche in vista della creazione nel 2010 di un’area dilibero scambio nel Mediterraneo, il sistema portualedell’alto Adriatico, le autostrade del mare, le ferroviee le autostrade - ma anche l’integrazione e lo svilup-po in campo energetico e sociosanitario -devono ri-manere chiare priorità dell’Unione Europea.Da parlamentare europea intendo tenere la barradritta su questi obiettivi, ma anche ricordare alloStato e alla Regione che l’Ue deve trovare una pron-ta corrispondenza a livello di scelte di Governo e diGiunta.

Interviste a confronto con i neoeuroparlamentari elettinella circoscrizione del Nord-Est

Debora Serracchiani (PD)

Direttiva Bolkestein: qual è la sua opinione in me-rito a una normativa che avrà un forte impattosulla realtà economica triestina?I servizi in Europa rappresentano circa il 70%dell’occupazione e la loro liberalizzazione avrà unforte impatto al di qua e al di là del confine. Manon solo del nostro, dal momento che la direttivaè intesa ad abbattere tutte le barriere protettive eburocratiche. La direttiva Bolkestein vale per ipermessi tecnici, per le autorizzazioni d’impresa,ma non può applicarsi in materia di diritto del la-voro, quindi non temo il rischio che si possa aprirela strada a forme di dumping sociale da partedelle imprese dei nuovi paesi membri dell’Est.Certo, chi è abituato alle rendite di posizione do-vrà mettersi in movimento, ma chi vede le oppor-tunità non ha aspettato Bolkestein per guardareoltre i confini.

Slovenia e Austria hanno dei notevoli vantaggicompetitivi per il regime a tassazione ridotta ri-spetto a quello italiano. Esistono dei correttivi ap-plicabili al territorio per ridurre questa forbice econsentire una competitività reale tra le imprese?Premesso che la Slovenia gode ancora di qualcheregime transitorio in deroga, dobbiamo anche ricor-dare che i livelli di tassazione in Austria e in Slove-nia sono decisi dai rispettivi governi. Non è secon-dario, perché ci permette di misurare il sovrappesodi una tassazione in Italia che chiede correttivi ur-genti. Ciò detto, i temi della concorrenza fra le im-prese, la benzina, i tabacchi, l’autotrasporto, do-vrebbero essere affrontati nell’ambito di specificitavoli europei d’intermediazione fra gli Stati confi-nanti. Gli Stati membri hanno l’obbligo di collabo-rare fra loro per garantire un controllo efficace delleattività di servizi nell’Unione, e io penso che colla-borazione significhi anche riequilibrio degli oneri fi-scali e rendere omogenea la competitività della pic-cola e media impresa.

Benzina a prezzo ridotto: come vede la ques-tione? Si può fare qualcosa?L’equilibrio tra libertà di concorrenza e difesa disoggetti deboli è certo difficile. Ma non credo dob-biamo dare la questione come definitivamente per-duta, perché non si costruisce l’integrazione euro-pea sul soffocamento di una categoria su un terri-torio. Bisogna far capire all’Europa che questa nonè concorrenza sleale ma riequilibrio. Si tratta di unaquestione squisitamente politica. Il ministro Fratti-ni si è impegnato ad agire a livello europeo a favoredi un innalzamento dei livelli minimi comunitaridelle accise, e io da europarlamentare intendo so-stenere ogni azione, anche presso il commissarioTajani, affinché i benzinai del nostro territorio pos-sano continuare a lavorare.In

iziat

ive

4

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 4

Page 7: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Il sen. Giovanni Collino volerà a Strasburgo nonappena sarà formalizzata la rinuncia al seggioda parte di Silvio Berlusconi. Secondo Collino èparticolarmente importante analizzare politica-mente e culturalmente la nostra società di oggi eaprire un dibattito, quanto più ampio e condiviso,per dare vita a una linea politica che risponda al-l’esigenza di un’evoluzione più ordinata della so-cietà e a un nuovo modello diffuso di senso civicoe di ordine sociale, al fine di dare risposta ai piùsvariati input che arrivano da questo territorio.

Quali misure intende sostenere a vantaggio delsistema economico del territorio del Friuli Vene-zia Giulia e, in particolare, di Trieste?Il Friuli Venezia Giulia può e deve sfruttare appie-

Interviste a confronto con i neoeuroparlamentari elettinella circoscrizione del Nord-Est

Giovanni Collino (PDL)

no la propria posizione geografica che la vede alcentro di un’Europa sempre più aperta ad est. Lacrescita economica del territorio e quindi ancheper Trieste deve avvenire anche grazie a un ade-guato sistema infrastrutturale, così come saràimportante avviare concrete politiche energeti-che. Vanno migliorate le reti anche oltre confine,al fine di realizzare un sistema unico di distribu-zione energetica che porti a una riduzione del co-sto dell'energia che attualmente grava sulle im-prese e sulle famiglie. In questa direzione va an-che la semplificazione delle procedure e il creditoagevolato per i quale mi batto da ormai tempo.Sarà inoltre necessario aprire un tavolo di verifi-ca con tutte le associazioni di categoria del terri-torio sulle tematiche che dovranno essere affron-tate, come ad esempio quelle relative al sistemadei trasporti e della portualità. Strategiche risul-teranno, inoltre, le zone franche. Ma le sfide cheattendono il Friuli Venezia Giulia e Trieste dipen-deranno anche dalla posizione di forza che la no-stra regione avrà all’interno della discussione sul-la nuova Direttiva in materia di sanità transfron-taliera.

Direttiva Bolkestein: qual è la sua opinione in me-rito a una normativa che avrà un forte impattosulla realtà economica triestina?La genesi di questa Direttiva è sicuramente moltocomplessa ed ancora oggetto di dibattito. Una voltaavvenuto l’insediamento sarà mia cura approfondi-re questa Direttiva comunitaria all’interno del Par-tito Popolare Europeo.

Slovenia e Austria hanno dei notevoli vantaggicompetitivi per il regime a tassazione ridotta ri-spetto a quello italiano. Esistono dei correttiviapplicabili al territorio per ridurre questa forbi-ce e consentire una competitività reale tra leimprese?Le sfide economiche ovviamente passano ancheattraverso la fiscalità e in questo momento le no-stre realtà imprenditoriali soffrono una concorren-za fiscale da parte di Slovenia e Austria che le pe-nalizza. Nel contesto europeo, quindi, risulteràstrategico aprire un tavolo di confronto per trovareun equilibrio fiscale con questi paesi che ora ci ve-de svantaggiati. I correttivi si possono trovare e sidovranno proporre attraverso un confronto serio edeterminato.

Benzina a prezzo ridotto: come vede la questio-ne? Si può fare qualcosa?E’ sicuramente un problema spinoso e non appenasarò insediato affronterò questo tema nella Com-missione competente per vedere se ci sono spazi dimanovra. In

iziat

ive

5

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 5

Page 8: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

6

Inizi

ativ

e

Commercio e turismo sono due argomenti che inquesto numero di Trieste Economica vengono presiin particolare attenzione. Per completezza delle in-formazioni e per essere aggiornati anche su quantosta facendo la Regione Friuli Venezia Giulia abbia-mo posto alcuni quesiti al vicepresidente dellaGiunta regionale e assessore regionale alle Attivitàproduttive, Luca Ciriani.

A che punto è l’attuazione della legge anti-crisi?Grazie a un intenso lavoro con le categorie, e con lacollega assessore Sandra Savino, i regolamenti at-tuativi per le misure a favore delle Pmi sono già infase di pubblicazione sul Bur. Voglio comunque ricor-

dare che con la legge regionale anti-crisi, approvatail 21 maggio scorso, è stato rafforzato e completatoun quadro di interventi di emergenza già avviato sindalla seconda metà del 2008. Ci siamo mossi lungotre direttrici: misure per superare la restrizione delcredito, provvedimenti per sostenere la domanda einfine accordo con tutte le parti sociali per gli am-mortizzatori in deroga, per estenderli cioè anche aquei lavoratori e a quei settori dove non sono disponi-bili cassa integrazione e mobilità. Nella legge anti-crisi sono stati inseriti ulteriori provvedimenti, sia dinatura economica che sociale: dalla semplificazionedelle norme per le opere pubbliche alla accelerazionedelle procedure di spesa pubblica a favore delle im-prese, dall’impiego dei cassintegrati in lavori social-mente utili al sostegno alle famiglie.

Rilancio,le linee guida della politica regionale

Il vicepresidente della Giunta Luca Ciriani illustra il pacchetto anti-crisi,la riforma del commercio e i grandi eventi

L'assessore regionaleLuca Ciriani (il primo adestra) nel corso della

conferenza stampa di presentazione della

Coppa del Mondo di scifemminile Tarvisio 2009

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 6

Page 9: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

7

Inizi

ativ

e

Con la nuova legge sul commercio si è cercato ditrovare un equilibrio tra grande e piccola distri-buzione. Come?Con la legge di riforma, approvata alla fine delloscorso anno, sono state riviste le precedenti nor-me regionali del 2005. In particolare abbiamo in-trodotto delle regole per le aperture domenicali,pensando soprattutto ai commercianti dei centristorici, rese più flessibili le date dei saldi e, inol-tre, posto una moratoria sull’insediamento dinuovi centri della grande distribuzione nella con-vinzione che l’offerta in regione abbia ormai sa-turato il mercato. Crediamo che le piccole e me-die aziende continuino a svolgere una funzioneimportante, come servizio di prossimità per le fa-sce più deboli della popolazione, ma anche permantenere vitali i centri storici delle nostre città.A questo proposito ricordo che abbiamo inseritonella programmazione dei Fondi strutturali Ue,da qui al 2013, i progetti di rivitalizzazione deicentri urbani, che potranno quindi usufruire an-che di finanziamenti europei, oltre che statali eregionali.

Turismo: l’impegno della Regione.Fra le molte attività che la Regione ha messo incampo per la promozione turistica, la musica rive-ste sicuramente un ruolo di primo piano. L’estate2009 vedrà infatti il Friuli Venezia Giulia al centrodel panorama internazionale con i concerti di Ma-donna, Bruce Springsteen & The E Street Band e iColdplay, che si terranno allo stadio “Friuli” di Udi-ne. Questi sono solo alcuni dei grandi nomi che siesibiranno in regione, ci saranno anche Claudio Ba-glioni, Laura Pausini, Carlos Santana e molti altri.Questi eventi attireranno turisti da ogni parte d’Eu-ropa, abbiamo già avuto prenotazioni addiritturadalla Scandinavia. Per sfruttare al massimo le po-tenzialità turistiche di una simile estate musicale,l’Agenzia TurismoFvg ha creato il prodotto “Mu-sic&Live” con pacchetti da offrire al pubblico di fanche seguirà i concerti: chi prenoterà 3 notti in unalocalità turistica della regione potrà ricevere un bi-glietto omaggio per assistere al concerto della starprescelta.

A. B.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 7

Page 10: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Arbitrato, sistema da incrementare

Attraverso gli organi distampa il ministro dellaGiustizia, Angelino Alfano,

ha caldeggiato recentementel’adozione della formula dell’ar-bitrato indicandolo come un rin-novamento del sistema giudizia-rio e un modo per snellire i costi,valutati sui 23 miliardi di euronel 2008 in Italia sotto la voce“Lungaggini dei processi”. Partequindi dall’alto la necessità diuna svolta nelle risoluzioni alter-native dei contenziosi delle im-prese, approdando nella sededella Camera di Commercio diTrieste, teatro in giugno del con-vegno “L’arbitrato oggi: alterna-tiva celere ed economica per lerisoluzioni delle controversie”,promosso in collaborazione con ilConsiglio notarile di Trieste e gliordini professionali di avvocati,dottori commercialisti ed esperticontabili della provincia. Tuttid’accordo sul dovere di una ster-zata: «Purtroppo sino a questomomento il sistema dell’arbitratoattuato dall’ente camerale non

ha riscosso il successo sperato»,ha sottolineato il presidente dellaCamera di Commercio di Trieste,Paoletti, aprendo il convegno.«Molti ritengono che vi sia unascarsa propensione ad avvalersidi strumenti alternativi dellecontroversie rispetto al tradizio-nale ricorso all’Autorità giudizia-ria. Eppure i vantaggi non man-cano – ha aggiunto Paoletti –,

partendo dalle riduzioni del 50%,sino al 2010, delle tariffe degliarbitri, senza contare la libertàdata alle parti per la loro nomina,senza vincolo alcuno con i sog-getti iscritti all’Albo degli Arbitritenuto dall’ente camerale».

F. C.

Inizi

ativ

e

8

Illustrati i vantaggi

in un convegno camerale

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 8

Page 11: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

La giustiziaalternativa è poco nota

Il presidente camerale Paolettinon è solo nel sostenere chel’arbitrato è una formula vin-

cente il cui ricorso va stimolato.«L’auspicio che il sistema dell’ar-bitrato decolli velocemente» èstato tratto anche da Arrigo DePauli, il presidente del Tribunaledi Trieste, coordinatore del conve-gno di giugno. Riflessione am-

pliata da Piergiorgio Reiner, presi-dente dell’Ordine dei Dottori com-mercialisti: «Si tratta di un modoper risolvere le controversie deglioperatori economici in modo rapi-do, efficace e con costi predeter-minati, ma andrebbe evidenziatodi più, fatto conoscere».In sintonia Manlio Romanelli,presidente del Consiglio della

Camera arbitrale della Cciaa, macon un’osservazione: «Non c’èancora l’uso di inserire delleclausole compromissorie cheprevedono l’arbitrato nei contrat-ti. Questa deve diventare una ve-ra abitudine per chi redige il con-tratto». Paola Clarich, presidentedel Collegio notarile, ha sottoli-neato la massiccia adesione del-la sua categoria, assicurando«un impegno particolare nellospiegare ai clienti i vantaggi del-l’arbitrato». Il presidente dell’Or-dine degli Avvocati, MaurizioConsoli, ha sintetizzato in unmotto la strategia da perseguirenei prossimi mesi: «Massima ce-lerità, arbitro unico e poche pro-cedure. La strada è questa».

F. C.

Inizi

ativ

e

9

Risolverele controversie in

modo rapido, efficace e con costi

predeterminati

Fare a meno del tribunalecon conciliazione e arbitratoConciliazione e arbitrato sono strumenti efficaci, anche se ancora non molto praticati, per risolvere rapida-mente le controversie civili e commerciali senza ricorrere all’Autorità giudiziaria. Entrambi rientrano nellecompetenze delle Camere di Commercio, in base alla legge 580 del 1993. Ricapitoliamo la loro natura e laloro funzione.

ConciliazioneCon la conciliazione le parti ricorrono a un terzo soggetto, neutrale e imparziale, per risolvere di comune accor-do la controversia tra loro insorta. I conciliatori – che operano presso le Camere di Commercio – non hannoquindi né il potere né la funzione di prendere una decisione vincolante per le parti, ma operano per favorire unaccordo tra le stesse, avvalendosi delle conoscenze non tanto nella specifica materia in questione quanto nel-le tecniche di negoziazione e di conciliazione. L’accordo di conciliazione, se raggiunto, ha giuridicamente il va-lore di un contratto, cioè vincola le parti al rispetto degli accordi presi. Il grande vantaggio della conciliazioneè quello che le parti non si trovano in lite e possono così mantenere e proseguire i loro rapporti per altri affari.

ArbitratoL’arbitrato è uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie per avvalersi del quale è necessarioo aver inserito al momento del contratto che sta alla base della controversia un’apposita clausola (dettaclausola compromissoria) o sottoscrivere in un momento successivo un accordo (detto compromesso arbi-trale) con cui si deferisce a uno o più arbitri il compito di emettere una decisione (detta lodo) sulla contro-versia, che le parti saranno obbligate a rispettare. Se le parti non fanno alcun riferimento a una determina-ta regolamentazione dell’arbitrato si è in presenza del cosiddetto arbitrato “ad hoc”; se invece le parti ri-chiamano una regolamentazione dell’arbitrato predisposta da un ente – quale la Camera di Commercio –specializzato nella gestione di arbitrati, si è in presenza del cosiddetto arbitrato “amministrato”, nel qualcaso tutti gli aspetti organizzativi e gestionali del procedimento arbitrale sono prefissati da un regolamen-to al fine di garantire il corretto e rapido svolgimento dell’arbitrato.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 9

Page 12: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

L’incremento del turismonautico attraverso la frui-zione e la valorizzazione

delle strutture del territorio pro-vinciale è il cuore della missiondell’Assonautica di Trieste, pre-sieduta da Antonio Paoletti - e dicui è vice Roberto De Gioia - chebeneficia del sostegno finanzia-rio della Camera di Commercio diTrieste, il partner ideale ma nelcontempo concreto, con varie ini-ziative varate a favore della nau-tica da diporto e dei suoi settorituristici e sportivi. Gli aspetti im-prenditoriali della nautica sonoattualmente al centro di un ven-taglio di interessi rivolti all’este-ro, una nicchia che l’Assonauticagiuliana – sempre in sintonia conla Camera di Commercio el’Azienda speciale Aries – stacercando di far decollare connuovi piani di sviluppo. Il discor-so investe l’intera ramificazionedella piccola nautica, legata non

solo ai servizi classici del com-parto turistico, ma anche allacommercializzazione di imbarca-zioni, strumentazioni e accessori.Gli operatori esistono, le possibi-lità di ampliamento pure. Anchesu queste rotte il Made in Italypropugnato dall’Assonauticatriestina cerca nuovi approdi eutili mercati, soprattutto sul ver-sante nazionale dell’Adriatico,ma senza dimenticare gli altri li-di. Uno di questi riguarda da vi-cino il mondo giovanile della pro-vincia di Trieste. L’Assonautica diTrieste crede anche in questoconnubio e in tale ottica sonostati già stanziati circa 75.000euro, un sostegno che nell’arcodel 2008 ha sortito un sostanzia-le avvicinamento tra le tematichedel mare e l’ambito studentescocittadino. Impegno destinato aproseguire.

Il turismo nauticoaccende i motori

È una filiera chiavedel Made in Trieste.

La spinta di Assonautica

Inizi

ativ

e

10

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 10

Page 13: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

«Bisogna strutturare ilcontratto in manieratale da fare vera-

mente gli interessi che si vo-gliono soddisfare». Lo racco-manda Alfredo Antonini, ordina-rio di Diritto dei trasporti del-l’Università di Udine, intervenu-to a Trieste su “Il contratto diormeggio e la responsabilitàdelle società nautiche: orienta-menti giurisprudenziali, casisti-ca e nuovi formulari contrattua-

li”, convegno promosso dallaCamera di Commercio sottol’egida dell’Assonautica di Trie-ste. L’avvocato e docente uni-versitario ha posto l’accentosulla necessità di dare soluzioniimmediate e innovative a unaquestione la cui dottrina lasciaspazio ancora a qualche inter-rogativo di troppo: «Per contrat-to di ormeggio intendiamo veri-ficare il rapporto che si instauratra la società, o club nautico, eil diportista che ha la necessitàdi ormeggiare la sua imbarca-zione – ha specificato Antonini–. Non esiste però una figura ti-pica, regolata dalla legge dicontratto di ormeggio. Nellapratica si sono stratificate piut-tosto delle regole comuni». Inquesto modo ogni società puòadottare il contratto che vuole,qualcuno fa firmare dei formu-lari, altri invece diversi tipi diregolamento. E tutto questo

spesso viene stipulato verbal-mente. Antonini si è posto quin-di alcune domande: «Che tipodi contratto è? Quindi, in casodi danni alle imbarcazioni, lasocietà nautica risponde o no?Ipotizziamo delle burrasche eche l’imbarcazione ne esca in-taccata, il proprietario che cosafa? Il cuore del problema è que-sto e anche a Trieste è sentito.Nei contratti, ad esempio, si puòfare anche una differenziazionenei prezzi a seconda della formadi custodia. Se la custodia esi-ste – ha concluso Antonini – idanni non sarebbero ad appan-naggio del proprietario».

FRANCESCO CARDELLA

Antonini: “Sull’ormeggiocontratti flessibili”

Una questione che richiede

soluzioni immediatee innovative

Inizi

ativ

e

11

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 11

Page 14: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

12

Il VII convegno nazionale sulcommercio, organizzato annual-mente dall’INDIS – Istituto Na-zionale Distribuzione e Servizi –Unioncamere, si tiene a Triestedal 2 al 3 luglio 2009 ed è rea-lizzato con la collaborazionedella Regione Autonoma FriuliVenezia Giulia.Dopo Venezia e Taormina, dun-que, Trieste è stata scelta perospitare la VII edizione del Con-vegno che dedicauna interasessione ai diversi concetti diinnovazione ed ai progetti che,in tale ambito, si sono già at-tuati sul nostro territorio.E’ la prima volta che tale impor-tante evento si tiene nella no-stra regione ed è importante co-gliere l’occasione per aprire un

Convegno INDISdedicato al commercio

Trieste è stata scelta per ospitare

la VII edizione del Meeting

Inizi

ativ

e

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 12

Page 15: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

13

confronto aperto e costruttivosu diversi argomenti che coin-volgono gli operatori e le istitu-zioni che si occupano del settorecommercio. Saranno affrontatele tematiche relative alla disci-plina della distribuzione com-merciale, dei servizi e del ter-ziario, con particolare riguardoall’innovazione nel commercio enei servizi.L’obiettivo di sostenere lo svi-luppo delle basi scientifiche etecnologiche, quale valore ag-giunto della realtà aziendale, èfortemente sentito dagli attoridei sistemi economici regionalie non solo; la Pubblica Ammini-strazione, infatti, conscia delledifficoltà che il terziario sta af-frontando in questi anni, sta at-tivando strumenti di agevola-zione a favore delle imprese,utili al fine di stimolare gli inve-stimenti, con particolare riguar-do a quelli nei settori della ri-cerca, dello sviluppo e dell’in-novazione di processo e di pro-dotto.Nell’ambito del convegno si co-glierà anche l’occasione per fa-re il punto della situazione suitemi fondanti del terziario, qua-le ad esempio il ruolo degli os-servatori regionali, rispetto aiquali la messa in rete degli at-tori pubblici e privati rappre-senta un tassello fondamentaledell’evoluzione del settore.Nella realizzazione del convegnosono state coinvolte le Cameredi Commercio in primis e, natu-ralmente, le imprese e gli am-ministratori e funzionari comu-nali, che avranno così l’oppor-tunità di approfondire le diversetematiche che caratterizzanoquesto particolare periodo, in-tervenendo ed interagendo con iqualificati rappresentanti pre-senti a Trieste per l’occasione.Interverranno ai lavori, infatti, irappresentanti delle Regioniitaliane nonchè corrispondentiregionali Indis.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 13

Page 16: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Inizi

ativ

e

14

L’INNOVAZIONE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Innovare significa produrre rin-novamento attraverso l'ideazio-ne, la conoscenza e l'applica-zione di nuovi metodi e tecni-che.Nelle attività produttive, il pro-cesso innovativo prevede lo svi-luppo di sinergie fra il sistemadella ricerca e quello delle im-prese e si concretizza medianteil trasferimento - tecnologicoin particolare - dei risultati del-la ricerca alle aziende.Innovando, le imprese si svilup-pano e possono competere conaltri sistemi produttivi nel mon-do, in continua e rapida evolu-zione.In una azienda, il processo in-novativo coinvolge le tecnichedi lavorazione, le tecnologie, imateriali, la formazione e ri-qualificazione delle risorseumane, i sistemi di comunica-zione e la strategia di sviluppoimprenditoriale.L’innovazione coinvolge tutti -business community, cittadini,interessi organizzati - e la nor-mativa è lo strumento indispen-sabile per promuoverla.La Regione autonoma Friuli Ve-nezia Giulia dispone di specifi-che linee contributive con lequali sostiene l’innovazione neidiversi ambiti produttivi, contri-buendo a trasformare, economi-camente e socialmente, il pro-prio territorio in un ambiente in-novativo e maggiormente com-petitivo.

Per il settore Commercio e servizisono previsti appositi contributiin conto capitale.

Progetti finanziabili:a) ai sensi del Capo II del DPReg.n. 0273/Pres. di data 31 agosto2007 e s.m.i. progetti di ricerca,sviluppo e innovazione dei pro-cessi e dell’organizzazione nelleattività di servizio;b) ai sensi del Capo III del DPReg.n. 0273/Pres. di data 31 agosto2007 e s.m.i. iniziative volte al-l’acquisizione di beni immaterialie alla predisposizione di studi difattibilità.

Beneficiari:nell’ipotesi di ricerca e sviluppo:PMI e GI del commercio e dei ser-vizi alle imprese e alle persone;nell’ipotesi di innovazione deiprocessi e dell’organizzazione:PMI e GI del commercio e dei ser-vizi alle imprese e alle persone incollaborazione con PMI ,quandoqueste ultime sostengono alme-no il 30% dei costi ammissibili.L’acquisizione di beni immateria-li è limitata alle PMI.

Spese ammissibili:a) per le tipologie progettualipreviste dal Capo II: personale eprestazioni interne, strumenta-zione e attrezzature, prestazionidi terzi, beni immateriali, spesegenerali di ricerca, materiali, im-previsti;b) per le tipologie progettualipreviste dal Capo III: spese per

l’acquisizione di beni immateria-li, per servizi di consulenza e disupporto nel settore dell’innova-zione, nonché per la predisposi-zione di studi di fattibilità.

Limite minimo di spesa ammis-sibile:a) per ogni domanda del Capo II:microimpresa € 20mila, piccolaimpresa € 50mila, media impre-sa € 150mila, grande impresa €300mila;b) per ogni domanda del Capo III:€ 5mila a prescindere dalla di-mensione dell’impresa.Intensità massima dell’aiuto: a) per le tipologie progettualipreviste dal Capo II nel limitemassimo dell’80% in caso di ri-cerca, 60% in caso di sviluppo e35% in caso di innovazione;b) per le tipologie progettualipreviste dal Capo III: nel limitemassimo del 20% per le piccoleimprese e del 10% per le medieimprese in caso di acquisizionedi beni immateriali, del 75% deicosti ammissibili, nel limite com-plessivo di € 200mila nell’arco ditre anni, per i servizi di consulen-za e di supporto nel settore del-l’innovazione, del 40% delle spe-se ammissibili per gli studi difattibilità.

Limite massimo di contributoconcedibile per i progetti di cuial Capo II: € 1milione.

Domande da presentare entro il

31 marzo e il 30 settembre diogni anno; procedimenti valuta-tivi a graduatoria (Capo II) e asportello (Capo III).

per saperne di più: http://www.re-gione.fvg.it all’interno dell’area“economia imprese”

Anche per il settore Turismo sonoprevisti appositi contributi inconto capitale per progetti di in-novazione finalizzati all’innova-zione dei processi e dell’organiz-zazione nelle attività di servizio.

Beneficiari:PMI del commercio, turismo e deiservizi alle imprese e alle perso-ne; GI del commercio, turismo edei servizi alle imprese e alle per-sone in collaborazione con PMIquando queste ultime sostengo-no almeno il 30% dei costi am-missibili.

Limite massimo di contributoconcedibile: € 1milione.

Domande da presentare entro il31 marzo e il 30 settembre diogni anno; procedimento valuta-tivo a graduatoria

per saperne di più: http://www.re-gione.fvg.it all’interno dell’area“economia imprese”

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 14

Page 17: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

15

Inizi

ativ

e

Cala la domandalavoro, ma il commerciotiene

riori alle 700 mila –, mentre leuscite saranno sostanzialmentein linea con quelle dello scorsoanno. Tale ridimensionamento delle as-sunzioni deriva, in particolare,dal mancato rinnovo di contrattia termine, dal blocco parziale ototale del naturale turnover perpensionamento e interessa so-prattutto figure operaie e il per-sonale non qualificato.Il settore che riduce maggior-mente l’aspetto occupazionale èrappresentato dal Commerciocon una contrazione rispetto al2008 del 2,9%, contro l’1,9% delsettore Industria, l’1,2% delleCostruzioni e l’1,3% degli Altriservizi. I dati riguardanti Trieste eviden-ziano, per tutti i settori congiun-tamente, una contrazione dell’of-ferta di lavoro rispetto al 2008pari all’1,7%, leggermente infe-riore al dato nazionale assestato,come detto, su una riduzione oc-cupazionale del 2%. Come evidenziato dalla Tabella 1,soffrono tutti i settori e tutte le

Quante saranno, secondo leprevisioni delle imprese, leassunzioni nel corso del

2009?Quali figure professionali saran-no richieste dalle imprese?A domande come queste rispondeil Sistema Informativo Excelsiorrealizzato da Unioncamere in ac-cordo con il Ministero del Lavoroe l’Unione europea. Giunto que-st’anno alla sua undicesima edi-zione, Excelsior è una fonte stati-stica sul mercato del lavoro chefornisce una conoscenza aggior-nata della domanda di figureprofessionali e delle caratteristi-che richieste dalle imprese.L’elaborazione riguardante l’annoin corso è basata su circa 57 mi-la questionari inviati dalle im-prese utilizzate come campione.A livello nazionale, l’occupazio-ne prevista nel settore privato nel2009 diminuirà di circa il 2%,con una riduzione di 220 milaunità.A diminuire rispetto agli anniprecedenti, però, saranno essen-zialmente le entrate – poco supe-

Meno assunzioni nel 2009 per effetto della crisi.

In controtendenza a Trieste il commercio,

anche se prevarranno i contratti “leggeri”. È l’esito del questionario

Excelsior

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 15

Page 18: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

classi dimensionali di imprese,dalla micro alla grande. Il saldo occupazionale sarà parti-colarmente negativo per le picco-le e le grandi imprese nei settoridell’Industria, del Commercio esoprattutto dei Servizi.Anche a Trieste la diminuzionedella domanda è dovuta soprat-tutto a una riduzione delle as-sunzioni previste piuttosto che aun incremento delle uscite: ciòsignifica che le imprese prevedo-no di assumere meno rispettoagli anni scorsi.In totale, nella provincia di Trie-ste si prevedono 3.270 assunzio-ni, distribuite in tutti i settori(Tabella 2). Oltre 1.800 sono leassunzioni previste nel settoreServizi, a fronte delle circa 300assunzioni previste nell’Industriae alle 170 nelle Costruzioni. Si-gnificativo e in controtendenza ildato riguardante il Commercio,

dove sono previste 960 assunzio-ni, dato molto superiore alle as-sunzioni fatte nel 2008 – solo560 – e unico settore che vedeaumentare gli occupati nel 2009.Va ricordato, comunque, che soloil 30% dei contratti sarà a tempoindeterminato (Tabella 3). Ne se-gue che i dati vanno letti tenendoconto che la durata della mag-gior parte dei contratti previstipotrà essere breve e prevederediversi rinnovi nel corso dell’an-no, con la conseguenza di far au-mentare nelle statistiche il nu-mero complessivo delle assun-zioni.Se i posti di lavoro messi a dispo-sizione dalle imprese sarannominori quest’anno rispetto alpassato, l’occupazione dipen-dente, però, salirà di qualità.Per quanto riguarda le figure pro-fessionali previste, cresce infattila domanda di dirigenti e di pro-

fessionisti altamente specializ-zati, mentre diminuisce la richie-sta di operai e di professioni nonqualificate.Seguendo una tendenza consoli-data negli ultimi anni (Tabella 4),aumentano le richieste di perso-nale con un livello di istruzionesecondaria e post secondaria,mentre si riduce la richiesta di fi-gure con il solo obbligo scolasti-co.

ROBERTA DAMIANI

Inizi

ativ

e

16

Tabella 2Entrate previste, per grande settore e classe dimensionale*

Provincia di Trieste 2008 2009

Totale provincia 4.780 3.270di cui: Artigianato 340 260

SettoreIndustria 530 300Costruzioni 340 170Commercio 560 960Altri servizi 3.350 1.840

Classe dimensionale1-9 dipendenti 1.430 1.38010-49 dipendenti 740 52050 dipendenti e oltre 2.610 1.380

Friuli Venezia Giulia 25.210 14.500

Nord-Est 276.180 171.580

Italia 1.079.480 703.260

*Valori arrotondati alle decine; i dati comprendono i contratti atempo determinato a carattere stagionale. Dati provvisori al 14aprile 2009 (elaborazione su 57.000 questionari).Fonte: Unioncamere, Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Ex-celsior.

Tabella 1Saldi % previsti, per grande settore e classe dimensionale*

Provincia di Trieste 2005 2006 2007 2008 2009

Totale provincia 0,8 0,7 1,1 1,3 –1,7di cui: Artigianato 1,4 3,9 3,4 2,2 –1,0

SettoreIndustria –0,1 1,7 1,1 0,3 –1,9Costruzioni 2,8 3,2 4,4 4,1 –1,2 Commercio 1,6 –1,7 –0,5 –0,1 –2,9 Altri servizi 0,7 0,5 1,0 1,7 –1,3

Classe dimensionale1-9 dipendenti 1,5 2,2 3,1 3,1 –2,5 10-49 dipendenti 1,0 1,0 0,5 0,2 –1,7 50 dipendenti e oltre0,4 0,0 0,4 0,9 –1,2

Friuli Venezia Giulia1,0 0,6 0,8 1,3 –2,1

Nord-Est 0,8 0,9 0,8 1,0 –2,0

Italia 0,9 0,9 0,8 1,0 –1,9

*Saldi occupazionali previsti per 100 occupati alla fine dell’annoprecedente. Dati provvisori al 14 aprile 2009 (elaborazione su57.000 questionari).Fonte: Unioncamere, Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Ex-celsior.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 16

Page 19: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Inizi

ativ

e

17

Tabella 3Assunzioni previste nel 2009 per tipologia contrattuale, per grande settore e classe dimensionale*

Provincia di Trieste di cui (valori %)Totale Contratti Contratti di Contratti di Contratti Contratti Contratti Altri contratti Assunzioni

assunzioni a tempo apprendistato inserimento a tempo det. a tempo det. a tempo det. a tempo(v.a.) indeterminato finalizzati finalizzati finalizzati determinato

alla prova di alla sostituz. alla copertura a caratterenuovo temporanea di un picco stagionale

personale di personale** di attivitàTotale provincia 3.270 30,2 3,8 1,0 13,1 14,6 17,5 – 19,3di cui: Artigianato 260 38,3 – – 17,0 18,2 13,6 – –

SettoreIndustria 300 37,4 7,0 – 22,5 8,9 12,9 – 7,6Costruzioni 170 48,5 – – – 16,4 16,4 – –Commercio 960 9,2 – – 22,6 24,7 13,3 – 26,6Altri servizi 1.840 38,3 3,9 – 7,7 10,1 20,5 – 18,5

Classe dimensionale1-9 dipendenti 1.380 20,1 4,6 – 19,8 17,6 14,9 – 22,910-49 dipendenti 520 27,1 – – 6,6 16,1 44,6 – 4,350 dipendenti e oltre 1.380 41,4 4,1 2,3 8,9 11,1 9,9 – 21,4

Friuli Venezia Giulia 14.500 34,7 7,4 1,4 8,7 13,0 14,2 0,7 20,0

Nord-Est 171.580 28,0 6,2 0,9 7,3 7,9 13,1 1,0 35,5

Italia 703.260 34,6 6,5 1,2 6,5 7,0 13,6 0,6 30,0

*Valori arrotondati alle decine.Dati provvisori al 14 aprile 2009 (elaborazione su 57.000 questionari). **Per maternità, aspettativa, ferie, malattia.Fonte: Unioncamere, Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

Tabella 4Assunzioni non stagionali per grandi gruppi professionali e per livelli di istruzione richiesti dalle imprese (distribuzione %)

Provincia di Trieste 2005 2006 2007 2008 2009

Quote % per grande gruppoDirigenti e profess. specialistiche 3,5 4,3 6,5 4,4 7,8Professioni tecniche 9,9 11,5 13,1 17,4 23,1Impiegati 11,2 15,2 11,1 15,8 10,3Profess. commerciali e nei servizi 35,0 26,3 27,2 32,8 29,4Operai specializzati 11,7 13,8 16,8 10,0 8,9Cond. impianti e addetti macchinari 9,2 11,4 7,2 6,1 4,6Professioni non qualificate 19,6 17,5 18,0 13,5 15,8Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Quote % per livello di istruzioneLaurea 7,7 10,0 10,8 15,3 11,6Diploma 29,7 33,1 30,6 43,6 47,7Qualifica professionale 29,2 25,3 20,9 11,9 9,7Nessuna formazione specifica 33,4 31,6 37,7 29,1 31,0Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Dati provvisori al 14 aprile 2009 (elaborazione su 57mila questionari).Fonte: Unioncamere, Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 17

Page 20: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

TRIESTE.INVESTIRE NEL TURISMO

DOSSIER

Una Trieste sempre più turistica con investimenti e progetti che la qualifica-no in tal senso. Questo Dossier vuole essere un approfondimento sull’esi-stente, sull’andamento del comparto nel territorio provinciale con qualcheslancio in avanti per comprendere cosa l’immediato futuro ci riserverà.

A. B.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 18

Page 21: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

SMO

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 19

Page 22: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

Dopo anni di ristrutturazione, Trieste torna inpossesso del suo albergo più prestigioso, ilSavoia Excelsior Palace. La Starhotels, com-

pagnia alberghiera italiana che vanta un patrimo-nio di venti hotel a quattro stelle nel cuore delle piùbelle città italiane come Roma, Firenze, Milano eVenezia, un hotel de charme a Parigi e un albergo dilusso a New York, aggiunge così alla sua collezioneun vero gioiello, il più bello della compagnia secon-do il direttore dell’albergo, Enrico Milani.

«L’albergo è stato stravolto – spiega Milani – purconservando la sua identità storica e artistica e ilsuo design classico. Per esempio, è stato ripro-gettato il lucernario centrale, recuperato dal pro-getto originario, insieme agli affreschi del pian-terreno. Sono state aggiunte altre due sale con-gressuali, che ora sono in tutto nove, e il giardinod’inverno. Oltre a essere di altissima fascia, il Sa-voia è anche un vero e proprio centro congressidotato di spazi multifunzionali forniti delle tecno-logie più avanzate per accogliere eventi, confe-renze e meeting».

Orientata al business, l’offerta del Savoia Excelsiornon trascura il turismo di piacere. Le 142 camerequasi tutte affacciate sul mare e che comprendonosuite e residence, completamente ristrutturate, so-no arredate in stile classico con tocchi contempora-nei e caratterizzate da materiali pregiati come il le-gno wengè o il marmo di Calacatta. L’ospite si tro-va, insomma, in un ambiente da altri tempi, un pa-

Dopo la ristrutturazione il prestigioso albergo,

abbellito e aggiornato, è restituito alla città. E ora “tornino le navi

da crociera”

20

Il Savoia Excelsior torna a brillare

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 20

Page 23: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

lazzo monumentale, quasi un museo dell’ospitalità.Alla tradizione non è tuttavia stata sacrificata latecnologia. Tv lcd satellitare, accesso a Internet wi-reless e comfort moderni sono presenti in tutti glialloggi.

Gli alberghi della Starhotels in Italia sono tutti si-tuati nel centro storico, per cogliere lo spirito dellacittà che li ospita, testimoniando i molteplici aspet-ti della cultura del Belpaese. Il panorama che si go-de dall’albergo triestino conferma la regola. Il mareè il protagonista della città, e l’ex Stazione Maritti-ma suggerisce quale dovrebbe essere lo sbocco na-turale del Savoia.

«La Starhotels spera molto nel Parco del Mare –sottolinea Milani –, ma soprattutto vorremmo unrapido ritorno delle navi da crociera a Trieste. Aqueste si accompagna anche l’esigenza di piùcollegamenti aerei tra la nostra città, le grandicittà italiane e le capitali europee. Trieste ha mol-to da offrire, ha un centro pregevole, ma non biso-gna dimenticare il mare, e tutto quello che essopuò offrire dal punto di vista dell’accoglienza tu-ristica».

M. M.

21

Dopo anni di ristrutturazione

torna a brillare la stella

del Savoia Excelsior Palace

Doss

ier

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 21

Page 24: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Più di un terzo del prodotto interno lordo del set-tore turistico nella provincia di Trieste è dovutoal ramo congressuale: su poco più di 290.000

arrivi a Trieste nel 2008, 8.700 erano legati a con-gressi. Quando si parla di denaro, si nota che uncongressista spende al giorno tra i 250 e i 350 euro,quasi il doppio rispetto a un turista normale. La ten-denza di quest’ultimo è di visitare in maniera miratapochi luoghi: il castello di Miramare, il colle di SanGiusto e la Risiera di San Sabba. Il turista congres-suale, invece, è più portato a frequentare il centro, acuriosare tra le particolarità enogastronomiche delluogo e a concedersi dello shopping a margine del-l’evento che lo ha portato a Trieste. Considerato che icongressi sono uniformemente distribuiti nell’arcodi tutto l’anno a beneficiarne è un largo indotto: da-gli alberghi e bed&breakfast a ristoranti, negozi,cultura e intrattenimento, fino a comprendere l’ac-coglienza tradizionale del Carso triestino.Il turismo congressuale è un settore che apparente-mente non conosce crisi. I dati previsti per il 2009,secondo le stime del consorzio Promotrieste, do-vrebbero superare quelli già ottimi dell’anno scorso.A parità di congressi (23 nazionali e 13 internazio-nali), sono attesi circa 13.300 visitatori, un terzo inpiù rispetto al 2008. Ciò sarebbe dovuto al lavoro dipromozione svolto negli anni passati di cui ora siraccolgono i frutti. Per quanto riguarda le stime peril futuro, bisogna attendere i dati del secondo se-mestre di quest’anno. C’è cautela, non pessimismo,anche perché i principali convegni di quest’annosono stati confermati: appuntamenti come il Con-gresso nazionale di dermatologia dell’Aido o quellointernazionale dell’Associazione infermieristica perlo studio delle lesioni cutanee, che si svolgeranno anovembre. A trainare i congressi triestini sono so-prattutto gli eventi medico-farmaceutici, un’areache sente di meno la crisi economica.

Il traino dei congressi

Alimentano un terzodel turismo triestino.

Il settore sembraimmune dalla crisi

22

Doss

ier

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 22

Page 25: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

Turismo,“bisogna crederci”

Promotrieste vedegrandi potenzialità,

ma serve un gioco di squadra

23

Non teme la crisi il segretario generale di Promo-trieste, Paolo de Gavardo. «È vero che il programmadegli eventi congressuali per il 2010 non è ancoracompletato, ma sappiamo per esperienza che le so-luzioni si presentano all’ultimo momento, quindinon ci preoccupiamo. Sul versante della promozioneil lavoro continua abbastanza facilmente perché ilterritorio ha molto da offrire e Trieste come cittàcongressuale gode di un altro grande vantaggio:non ci sono concorrenti in Friuli Venezia Giulia». Secondo de Gavardo, se la città ha fatto un buonsalto di qualità, sono però i cittadini, gli esercenti, iprofessionisti a credere troppo poco al turismo.«Non si rendono conto del potenziale ritorno econo-mico. Sono piccole cose ma importanti, come cono-scere l’inglese o sapere, per un tassista, dove si tro-vano gli istituti scientifici. Per non dimenticare lechiusure domenicali dei negozi o dei ristoranti. Unturista non può essere lasciato a se stesso nel gior-no del massimo relax».

M. M.

Il turismo è un volano economico enorme e Triesteha ottime carte da giocare. I triestini tuttavia nonhanno ancora la mentalità adatta per approfit-

tarne. E l’opinione condivisa di Claudio Giorgi ePaolo de Gavardo, rispettivamente presidente e se-gretario generale del consorzio Promotrieste.«Alla città non manca nulla – spiega Giorgi – so-prattutto ora che è cresciuta l’offerta alberghiera.Questo fa sperare in un 2009, per quanto riguardal’attività congressuale, migliore rispetto al 2008.Per Promotrieste non ci sono solo i congressi, ci oc-cupiamo anche della promozione del territorio in gi-ro per l’Italia e per l’Europa».La criticità, secondo il Presidente, sta soprattutto inuna scarsa propensione da parte degli enti che parteci-pano al Consorzio ad agire collegialmente nella promo-zione. «Ognuno guarda ai propri spazi, ma quando sideve programmare una strategia del territorio non sipuò agire da soli. Le esigenze dei settori turistici sonomutate nel tempo. Per esempio, quello congressualeesige spazi espositivi, momenti enogastronomici,un’organizzazione modulare e flessibile aperta achiunque. Se non si lavora insieme è difficile avere unavisione globale, essenziale in questo periodo di crisi».

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 23

Page 26: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

24

Trieste, polotrainante del turismoin regione

Adispetto della crisi che ha interessato vari settori ein controtendenza rispetto all’andamento nazio-nale, Trieste ha fatto segnare nel 2008 ulteriori

dati positivi nel comparto turistico. Dopo la performanceeccezionale del 2007, in cui si erano avuti aumenti del14% circa rispetto all’anno precedente, nel 2008 la pro-vincia ha fatto registrare complessivamente 303.623arrivi contro i 290.674 dei dodici mesi precedenti, edunque con un incremento del 4,45%.Anche il numero delle presenze è cresciuto, se pur inpercentuale lievemente più modesta: 829.296 contro805.641 nell’anno precedente, pari a un aumento del2,94%.I valori triestini si collocano al di sopra di quelli medi delFriuli Venezia Giulia, comunque positivi, che sono statirispettivamente del 2% e dell’1,7%.“Trieste, polo trainante del turismo” è uno dei tre assiportanti del Programma pluriennale che la Camera diCommercio si è data per il quinquennio 2006-2011 e irisultati paiono confermare la bontà delle scelte e l’effi-cacia di vari interventi di promozione svolti d’intesa congli enti territoriali e le associazioni di categoria. Molto, però, resta ancora da fare. Il numero degli stra-nieri copre solo il 39,2% degli arrivi e il 37,1% delle pre-senze, malgrado la collocazione geografica della città, aridosso del confine e tangenziale rispetto ai consistentiflussi di transiti estivi dal Centro Europa verso le costedella Dalmazia. Per aumentare l’attrattività di Trieste ri-spetto alle correnti turistiche la Camera di Commercioha evidenziato da tempo l’esigenza che la città si doti di

un preciso progetto – ormai individuato, per scelta lar-gamente condivisa, nel Parco del Mare – e di un costan-te accrescimento della cultura dell’ospitalità, ad esem-pio in termini di formazione a livelli di eccellenza nellaristorazione, di arricchimento dell’offerta-shopping e divalorizzazione dei prodotti tipici.Non vanno neppure trascurate le componenti del turi-smo congressuale, scientifico, industriale e di business.Come rilevato in un recente incontro nella sede di Assin-dustria, la Wärtsilä Italia da sola genera circa 10.000presenze alberghiere annuali. Il Centro congressi Stazione Marittima, nel 2008, haospitato 36 convegni nazionali e internazionali contro i23 del 2007, con oltre 43.000 partecipanti (10.000 inpiù in confronto ai dodici mesi precedenti). Sono soprat-tutto gli arrivi internazionali a confermare come il seg-mento rappresenti un ottimo indotto per la città: 1.900presenze straniere nel 2007, oltre 2.700 nel 2008 e unastima per il 2009 di oltre 5.000 congressisti da fuori Ita-lia. E in previsione anche un boom di arrivi per quantoconcerne i convegni di carattere nazionale (escludendoquelli locali e regionali): dai 3.600 del 2007 ai 6.000 del2008 per arrivare ai probabili 8.200 del 2009. La stima tiene conto degli eventi legati al G8 dei ministridegli Esteri a giugno, la convention dei dermatologi ita-liani (a settembre), la riunione esperantista internazio-nale, il congresso biennale di genetica delle popolazioni,i classici appuntamenti con la pneumologia, la gineco-logia, la pediatria, senza dimenticare l’assemblea Ge-nerali e, a novembre, il meeting nazionale organizzatodall’OGS triestino.In media un congressista spende fra i 250 e i 300 euroal giorno. Nel 2007 (ultimo dato consolidato dall’Agen-zia TurismoFVG), dei 32 milioni di euro entrati nelle cas-se regionali dai convegni organizzati in tutto il Friuli Ve-nezia Giulia, ben 15 milioni sono arrivati grazie aglieventi realizzati alla Stazione Marittima di Trieste gesti-ta dal Consorzio Promotrieste.A livello nazionale, secondo dati dell’ENIT, il settore tu-ristico nel suo complesso contribuisce per l’11% allaformazione del PIL e per il 15% all’occupazione com-plessiva.

FRANCO ROTA

Il settore cresce

ancora, ma gli stranieri

sono meno del 40%.

Buone prospettive

per i congressi

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 24

Page 27: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

25

“Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme”Negli ultimi anni Trieste si è arricchita di nuove strut-ture alberghiere, predisponendosi così per un settoreeconomico che è considerato l’unico in sicura ascesaper l’Italia. Ne parla il presidente dell’Associazione Al-bergatori di Trieste, Guerrino Lanci. Alberghi nuovi, come Urban o l’ultimo Victoria, ora ilgrande ritorno del Savoia Excelsior. La città stascommettendo sull’accoglienza o risponde a una ri-chiesta già presente?Direi che si tratta di una coraggiosa risposta alla ri-chiesta di più accoglienza. Il ritorno del Savoia è vera-mente una gran bella notizia. È l’albergo più bello epiù grande della città. Ma ci sono anche Le Corderie dipiazza Rosmini, l’Eden di Sistiana, e tra poco arriva unnuovo albergo in via Mazzini. La città ha investito negliultimi tre anni oltre 100 milioni di euro in nuove strut-ture. È una cifra importante, paragonabile agli inve-stimenti industriali nella nostra regione, ma che rica-dono in un settore molto più legato al territorio.Qual è ora la capacità ricettiva di Trieste?Solo come alberghi siamo sugli 8.000 posti letto, e poici sono i bed&breakfast in costante crescita come nu-mero. L’occupazione media annua è del 60%, una ciframolto buona che si è mantenuta costante negli ultimianni, mentre è aumentato il numero dei posti letto. Seconsideriamo la permanenza media degli ospiti di 2notti, vediamo che a Trieste c’è un buon giro di turisti.Quale tipo di ospiti ha registrato una maggiorecrescita?È il cosiddetto turismo leisure, ovvero quello vacanzieroo di piacere. È importante senza dubbio il cliente busi-ness, ma i turisti che arrivano con le famiglie sono mol-to più numerosi e continuano a crescere. Questo ci portaa dover lavorare sull’offerta complessiva della città. C’èbisogno del Parco del Mare e di nuovi spazi fieristici.Come possono contribuire gli albergatori al miglio-ramento dell’offerta turistica? Di idee ce ne sono tante. Ma bisogna collaborare perrealizzarle. Fatto salvo il principio della sana concor-renza, oggi non è più possibile remare contro o farsi laguerra a caccia del cliente perché perdiamo tutti. Oggil’appartenenza a un territorio è una risorsa, e questo ciobbliga a collaborare sia tra di noi sia con le istituzioni.

F. C.

Nuovi ormeggi al PortolidoIl Portolido di Trieste si rifà il trucco. La zona nautica in prossimità dello stabilimentobalneare “Lanterna” si accinge a un’importante svolta, grazie ad un investimento sta-tale di 12 milioni di euro, somma di provenienza statale destinata alle casse della socie-tà Italia Navigando. Serviranno per la creazione di circa 120 ormeggi, di cui una buonaparte per megayacht, ma anche di nuovi magazzini, negozi, parcheggi e punti wellness.Un progetto di vasta portata, definito dagli addetti ai lavori una sorta di ridotta anticipa-zione di quanto potrebbe avvenire nell'area dell'intero Porto Vecchio, comunque un nuovotassello dello sviluppo cittadino attraverso il suo patrimonio principe, il mare. Il progettoche avvolgerà il Portolido dovrebbe partire entro il gennaio del 2010, una volta delineatala concessione e appena saranno ultimati i lavori di trasloco legati alle strutture dellaCartubi in area Sertubi. Italia Navigando è stata costituita nel 2002 e fa capo al Ministe-ro dello Sviluppo Economico.

F. C.

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 25

Page 28: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

Prima di essere bocciata dalla sospensiva delTar, la delibera “Trieste città d’arte” era con-cepita come strada per aggirare la legge re-

gionale sul commercio che impone ai grandi eserci-zi commerciali le chiusure domenicali. Lo status di “città d’arte” concederebbe tuttaviaaltri importanti vantaggi alla città giuliana. Per-mette di richiedere finanziamenti per la riqualifica-zione e la tutela del patrimonio artistico e architet-tonico e per il mantenimento delle attività commer-ciali e artigianali del centro storico. Altre opportuni-tà verrebbero introdotte dal disegno di legge “Isti-tuzione dell’Albo delle città d’arte e del Fondo per lecittà d’arte” già presentato al Senato.L’occasione si era presentata allorché la RegioneFriuli Venezia Giulia non aveva individuato sul pro-prio territorio alcuna “città d’arte”, cosa che in ba-se al decreto legislativo Bersani n. 114 del 1998avrebbe dovuto fare entro 180 giorni. In base al de-creto, le città d’arte e le località turistiche godonodi un regime liberalizzato per quanto riguarda leaperture degli esercizi commerciali. La Regione ha definito Lignano e Grado “località tu-ristiche” appena nel 2008. A sbloccare la definizio-ne dell’altra categoria è arrivato nello stesso anno ilparere dell’Autorità garante della concorrenza e delmercato che concede agli stessi comuni il compitodi accertare la caratteristica di città d’arte qualorala Regione non l’abbia fatto. Ed è quello che il Con-siglio comunale di Trieste ha deliberato a largamaggioranza il 2 marzo scorso.

M. M.

Nell'accordo di maggioranza del centrodestra in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che nel 2008ha modificato la legge regionale sul commercio, “non c’era alcun patto sulla scomparsa di Trieste dalla li-sta delle città turistiche, ma solo di rivedere le aperture domenicali dei negozi”: lo ha affermato il consi-gliere regionale Piero Camber (Pdl).Camber ha presentato il progetto di legge che istituisce le città d'arte in regione, spiegando che si tratta diuna classificazione che consentirebbe ai Comuni beneficiari di individuare i giorni e le zone del territorio incui gli esercizi commerciali, compresi gli esercizi di vendita al dettaglio, possono derogare agli obblighi dichiusura domenicale e festiva.La proposta - sottoscritta anche da Piero Tononi, Maurizio Bucci, Bruno Marini, Roberto Novelli, GaetanoValenti, Franco Dal Mas, Luigi Cacitti e Paolo Ciani (Pdl) - fissa sette requisiti per aspirare alla classifica-zione (almeno quattro necessari). A beneficiare del nuovo titolo potranno essere i quattro capoluoghi di pro-vincia - Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone - insieme ad Aquileia e Cividale del Friuli (Udine).“Siamo partiti - ha detto Camber - da una legge nazionale del 1998, che demanda alle Regioni l’individua-zione dei Comuni a economia prevalentemente turistica e delle città d’arte. Nel 2002, invece, con la GiuntaIlly, ci siamo ritrovati con una norma regionale che indicava in Friuli Venezia Giulia cento località turistiche,tra cui Trieste, Grado e Lignano, ma non le città d’arte”.“E siamo al 2008 - ha proseguito Camber - quando, con la legge dell'assessore regionale alle Attività pro-duttive, Luca Ciriani, solo Grado e Lignano sono sopravvissuti come Comuni turistici”.

Aperture domenicali,ecco che cosa prevede l’atto

comunale bocciatodal TAR su ricorso

della Regione

26

“Trieste Città d’arte”La delibera della discordia

Nessun patto su Trieste non turistica

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 26

Page 29: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

Trieste punta sulla collezione

di Leonor Fini.L’esposizione del Revoltella

è in programma nella seconda metà

di luglio

27

“Comprare a Triesteè ancora più chic”

Siamo ancora lontani dalle capitali mondiali delloshopping – New York, Parigi, Dubai –, tuttaviaTrieste è riuscita a mantenere un suo primato re-

gionale. Dei gloriosi anni Settanta-Ottanta, quando afarla da padrona erano Ponterosso e Borgo teresianopullulanti della clientela jugoslava, è rimasto ben po-co. Proprio i nostri vicini, gli sloveni e i croati di oggi,sono i più fedeli allo shopping triestino. Sono loro lamaggioranza di quel 90% della clientela che arriva aTrieste espressamente per fare acquisti.«È rimasta l’abitudine, ma sono cambiate le modalitàdello shopping», spiega Donatella Duiz, presidente deiCommercianti al dettaglio di Trieste. «Sia Lubiana, siale principali città della Croazia hanno ormai gli stessinegozi e marchi che offre Trieste. Eppure fare shoppingnella nostra città viene considerato più chic. Una ten-

denza probabilmente dovuta al rapporto che i nostrinegozianti sono riusciti a instaurare con i clienti. Unrapporto confidenziale, un legame quasi intimo che,per esempio, non si può trovare in un centro commer-ciale, dove i negozi sono quasi sempre gestiti in fran-chising». La clientela è quindi cambiata, non è più di fasciabassa, ma pretende qualità e servizi particolari. Èsempre più comune, per esempio, incontrare nei nego-zi del centro anche turisti di fascia alta, provenienti daAustria, Svizzera, Germania o Russia. Anche se lamaggior parte di loro arriva a Trieste con viaggi orga-nizzati e si informa dettagliatamente sull’offerta dellacittà, non è raro che, tra una visita al centro storico eun pranzo, decida di curiosare tra i negozi e fare qual-che acquisto. Qui la bravura e l’esperienza del singolonegoziante possono valere la fortuna di tutta la cate-goria. «Con i grandi centri commerciali costruiti negliultimi anni – sottolinea la presidente Duiz – i nego-zianti del centro devono ormai ragionare come unasquadra. La crisi ha colpito anche noi. Sebbene il com-mercio e il settore terziario siano più resistenti dell’in-dustria, abbiamo avuto un 2008 pessimo e un altret-tanto cattivo inizio 2009. Per sopravvivere dobbiamostringere i denti, lavorare di più e coccolare il cliente».

M. M.

Oltre 150 opere tra dipinti, stampe e disegni, libriillustrati, carteggi e fotografie. Con la mostradedicata a Leonor Fini, pittrice triestina del No-

vecento maturata tra Roma, New York e soprattuttoParigi, il Museo Revoltella colora l’attività estiva del2009 rilanciando le credenziali di un turismo artisticodi livello, rivolto anche e soprattutto all’attenzione na-zionale. L’esposizione, intitolata “Leonor Fini, l’italien-ne de Paris”, in programma dalla seconda metà di lu-glio alla fine di settembre nelle sale della Galleriad’arte moderna (V piano) del Museo Revoltella, sistruttura in 8 sezioni: dalla giovinezza a Trieste sinoalle ultime opere in veste di fotografa e scenografa,passando per i lavori con il gruppo dei Novecentisti, ilSurrealismo respirato a Parigi, la parentesi a Romadurante il periodo bellico e il ritorno a Parigi, dove l’ar-tista si spense nel 1996. Un lavoro imponente e proba-bilmente ambizioso quello proposto dal Revoltella, de-stinato a monopolizzare quasi del tutto l’attività esti-va: «In effetti ci contiamo molto e speriamo di racco-gliere i frutti degni visto che abbiamo concentratogran parte delle risorse e delle aspettative per l’annoin corso», ha osservato Maria Masau Dan, direttore delMuseo. «Puntando sul nome di artista di origine trie-stina, ma valorizzatasi prevalentemente all’estero,

cerchiamo di dare nuovo impulso all’intero mercatodel turismo artistico, qualcosa ben più di una sempli-ce nicchia, su cui si può senz’altro lavorare con parti-colare entusiasmo e nuove proposte, come ad esempioalcune serate cinematografiche a tema. Ci stiamopensando – ha aggiunto – e probabilmente a breve al-lestiremo qualcosa di valido, sempre per quanto ri-guarda le serate».C’è fiducia nell’afflusso di visitatori. «Sotto questo pro-filo non possiamo lamentarci a Trieste», ha aggiuntoMaria Masau Dan. «Non siamo il Louvre, ma il nostromuseo è conosciuto e la città regala attrattive signifi-cative, alla portata di turisti che magari passano soloda queste parti per andare poi verso le coste dellaCroazia o altrove. Il turismo dell’arte non conosce crisi,forse delle leggere flessioni, ma che non devono preoc-cupare. Dal canto nostro – ha aggiunto la direttrice delRevoltella – stazioniamo sulle 30-40 mila presenzel’anno, favorite senz’altro dalla fitta informazione chesi fa anche in rete e che ci porta afflusso da ogni luogo.La speranza concreta è che la mostra su Leonor Fini cidia quella spinta in più, per tutta la città direi».

FRANCESCO CARDELLA

Dimenticata l’eradei jeans, la città

giuliana ha mantenuto

un ruolo privilegiatoquale meta

degli acquisti di sloveni e croati.Pagano i rapporti

di fiducia con i clienti

Se il turismo è d’arte

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 27

Page 30: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

28

Doss

ier

Uno sguardo alla contempo-raneità, coinvolgendo so-prattutto la creatività del

mondo giovanile. Su queste coor-dinate la Stazione Rogers intendesviluppare il panorama delle ini-ziative per l’estate del 2009, co-niugando sotto un unico tetto ildesign, l’architettura, la musica,

ma anche l’editoria e altre formeartistiche. L’ex distributore dibenzina delle Rive, divenuto, se-condo il suo slogan più calzante,un “distributore di cultura”, hada poco perfezionato il cartellonedi Rogers Now, allestito in colla-borazione con Extrasmall, un fittoprogramma che prevede ogni ve-nerdì sera l’incontro con un auto-re, sulla base della presentazionedei suoi lavori e soprattutto deldialogo con il pubblico. La verni-ce del palinsesto estivo dellaStazione Rogers ha già fatto av-vicinare alle opere dello scrittoreGianluigi Ricuperati, i progetti di“Salotto Buono” e dello Studio El-legi Architetture e agli artisti Ste-fano Graziani e Michele Bazzana.Giugno è stato il mese prepostoper altre tre mostre: Preview, convetrine dedicate a Gaia Caboni –artista impegnata nell’ambito diun variegato optical –, l’esposi-zione dedicata alla disegnatriceMarina Ferretti e la personale diTommaso Gorla con le sue raffi-gurazioni appese al filo del biz-zarro. Tre espressioni, tre modi diconcepire l’arte moderna, ospitidella Stazione Rogers sino al 2luglio.Il viaggio continua. L’idea di unluogo “che parla e che ascolta”vuole alimentarsi anche in pienaestate, con i nuovi appuntamentidedicati ad altri giovani, comeGiulio Rigo, Andrea Kwan e Reci-venite Ambn, con vetrine dal 3 al23 luglio, seguite dalla tornatadal 24 luglio al 14 agosto, un ar-co di tempo che potrebbe ospita-re anche l’arrivo dei borsisti del-l’atelier targato Bevilacqua La-rassa di Venezia. Arte ma non so-lo. Stazione Rogers sarà fonte diaggregazione anche con altri ap-puntamenti, come il CocktailTwist del giovedì sera, dalle 19,tra musica e ricerca, e i momentiserali del giovedì, venerdì e sa-bato, con Esterno Estate, il cock-tail a portata di arte.

FRANCESCO CARDELLA

Rogers, laboratorio di contemporaneità

L’ex Stazione di benzina

distribuisce appuntamenti

culturali per tuttal’estate

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:32 Pagina 28

Page 31: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

29

L’Area marina di Miramare èuna tappa obbligata per ituristi ma anche per i trie-

stini che vogliono conoscere le bel-lezze della natura marina con uncontatto purissimo, incontamina-to. L’oasi si è ritagliata uno spaziodi primo piano in azione di tutela,attività di ricerca scientifica e pro-poste ricreative di turismo natura-listico. L’Area marina, la prima aessere costituita per volontà delMinistero dell’Ambiente nel 1986 egestita da WWF Italia Onlus, si im-pegna anche nei confronti del terri-torio per esportare le buone prati-che che mette in atto al suo internoe per suggerire una serie di com-portamenti responsabili anche nelcampo della gestione e del consu-mo delle risorse ittiche. Un modoper “conservare” il suo straordina-rio patrimonio naturalistico senzanegarne la fruizione, promuovendo,piuttosto, attività che, oltre a esse-re sostenibili, stimolano e sensibi-lizzano i fruitori a un uso più con-sapevole della natura. Tra le molteattività che si svolgono durante ilperiodo estivo un posto particolaremerita il sea-watching. E propriosotto le torri di Miramare, in unmare poco profondo e tra giardinisommersi insospettabili, che sipuò vivere infatti un’esperienzadavvero indimenticabile.Lo snorkeling, o sea-watching, sipratica semplicemente nuotandoin superficie con l’ausilio di unboccaglio (snorkel) per la respira-zione; guidati da un esperto biolo-go marino, in grado di suggerire gliitinerari e di soddisfare le tante cu-riosità che sorgono spontanee nel

contatto con un mondo così ricco difauna e di flora. L’imperativo è“guardare ma non toccare”, cosìche la presenza umana sia di mi-nor impatto possibile per le specieanimali e vegetali protette e indi-sturbate da più di vent’anni.Quando: la visita si effettua neimesi estivi, da giugno a settembre,su prenotazione. Chi e quanti: per gruppi di nuota-tori (min. 4), anche con scarsaesperienza in campo subacqueo.Occorrente: è preferibile possede-re una maschera, lo snorkel, o tuboaeratore, le pinne e una muta leg-gera; ma se non le si possiede sitroverà il necessario presso l’AMPdi Miramare.Cosa, come: dopo una breve intro-duzione presso il Centro Visite del-l’area marina, che sorge all’internodell’edificio storico del Castellettodi Massimiliano, ci si sposta al Ba-gno Ducale, un tratto di spiaggiaprotetta e chiusa al pubblico; quigli Asburgo e i loro aristocraticiospiti si godevano il mare ed è pro-prio da qui che, dopo un breve con-trollo dell’attrezzatura e un ripassodelle norme di comportamento daseguire in acqua, si parte per l’os-servazione dei fondali tutelati: zonesicure e interdette al passaggio diqualsiasi natante, di notevole inte-resse perché ricche di flora e faunada anni al riparo dalla pesca. L’iti-nerario previsto per i meno esperti,un vero “sentiero subacqueo” chesi segue a pelo d’acqua, si snodalungo un percorso a poca profondi-tà (1,5 m) e a pochi metri dalla ri-va. Lo snorkeling è consigliato an-che ai subacquei esperti che lungoaltri percorsi appositamente stu-diati possono effettuare interes-santi osservazioni.

Per approfondimenti e prenotazionisito web:www.riservamarinamiramare.ite-mail:[email protected]. +39 040 224147cell. +39 346 7391881

Spettatoridel mare

L’oasi di Miramareda oltre vent’anni offre ai visitatori

un approccio incontaminato.

Basta una mascheracon boccaglio

e un pizzico di curiosità

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 29

Page 32: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

te. Per quanto riguarda la que-stione decibel, i rilievi fonometri-ci hanno rivelato che non ci sonoproblemi”.Rizzi, qual è la platea dei vostrifrequentatori serali?“I target sono differenziati, con ladirezione artistica affidata a Etno-blog. Il giovedì è la serata per i 16– 21 con reggae e ska. Puntiamomolto sulla musica live e facciamouna media di 500 ragazzi. Venerdìmusica elettronica, per il target trai 23 e 40 anni, mentre sabato cisono iniziative a rotazione, conconcerto rock, feste punk. Una vol-ta al mese tocca a Jota Assassina,in collaborazione con Arcigay e Ar-cilesbica. Il mercoledì c’è la seratatango, frequentata da una mediadi 100 -150 persone”.Tra i vostri avventori ci sono an-che turisti?“Una media del 10%. Ma ci sonoanche molti sloveni che frequen-tano sistematicamente gli ap-puntamenti Ausonia. Le nostreserate proseguiranno fino al 12settembre, con una ripresa in oc-casione della Barcolana”.I lavori di ristrutturazione perònon sono ancora terminati.“Siamo ancora un mezzo cantieree si lavora giorno e notte. Ci sonoinvestimenti da completare finoal 2014 per una zona di sviluppoculturale e musicale che secondonoi è unica”.Valutate anche la futura vici-nanza del Parco del Mare?“Sì, è un aspetto molto importan-te. Ed è per questo che puntiamoa creare una specie di distrettoculturale. Nei magazzini accantotroveranno spazio anche saleprove. Stiamo lavorando intensa-mente a un progetto che è di am-pio respiro”.

P .P.

Generazioni di triestini han-no vissuto all’Ausonia mo-menti indimenticabili. Lo

storico stabilimento balnearenon ha mai perso la fiducia deisuoi clienti, anche nei momentipiù difficili, e ora il Consorzio chene ha la gestione, su concessionedell’Autorità Portuale fino al2018, punta a completare la ri-strutturazione, vincolata a preci-si criteri conservativi, e incre-mentale l’offerta serale a base dimusica divertimento. “Abbinarele storia dell’Ausonia ai desideridei giovani: è stata questa la no-stra scommessa - spiega PaoloRizzi direttore di produzione delConsorzio, che si occupa deglieventi serali -. Ora i fatti ci dan-no ragione, ma ottenere i per-messi è stata una battaglia”.Avete risolto i problemi di tenu-ta architettonica e di acustica?“Le prove di carico sono supera-

Litorale triestino:imprenditori che hanno investitosul turismo

Doss

ier

30

L’Ausonia guarda al Parco del Mare

Le serate dello storico stabilimento

triestino, in fase di ristrutturazione,

rientrano nel progetto di un distretto

culturale. Le serate

del divertimento puntano

a valorizzare spazi diaggregazione

vicini al futuro insediamento

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 30

Page 33: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Doss

ier

31

Il progetto Diga si consolida

La Diga è la novità dell’estatetriestina, dall’anno scorso.Le sorti dello stabilimento

balneare con bar e ristorante so-no ora nelle mani della Nereidesrl che sta puntando in questastagione a fissare le pietre ango-lari di uno sviluppo duraturo. Lariqualificazione della diga non èancora completata e il collega-menti marittimi all’”isola felice”sono un nodo ancora non risolto.Paola Pedone, pugliese di 25anni, è l’amministratore delegatodella società che quest’anno haconcentrato gli sforzi sulla risto-razione, lo stabilimento balnearee sulla serata del giovedì chedall’aperitivo si prolunga, conmusica e drink, fino all’una. Al20 giugno, rileva Pedone, “il to-tale delle presenze alle serate Di-ga era tra le 1300 e 1600”.Vi giocate tutto nel solo giove-dì?

“Non vogliamo che non sia soloil giovedì. Il fatto è che siamopartiti un po’ in ritardo e gestireora la stagione è un po’ compli-cato. Il nostro obiettivo è farequattro serate su sette. Dobbia-mo superare ancora qualche pic-colo intoppo”.Il target d’età è abbastanza de-finito.“E’ chiaro che un posto così insi-dioso come la diga, dove ci sonoscogli e altro, non è adatto ai gio-vanissimi. Così abbiamo decisodi puntare sul target 25 – 40 evi-tando di andare su scelte musi-cali troppo house”.Per raggiungere la Diga mettetea disposizione una navetta ma-rittima dal molo Audace. Vi co-sta molto?“Sì, è molto costoso. Mi fa arrab-biare il fatto che Trieste non vo-glia avere un’ “isola felice”. Perora non ho chiesto nulla a nessu-

no, ma dovrebbe essere la stessacittà a garantire dei collegamen-ti”.La bonifica della Diga è statacompletata?“Sì. Sa, non è poco, la Diga è lun-ga più di un chilometro. Viene pe-rò utilizzata a metà. Per l’annoprossimo contiamo di estenderela sistemazione dei tavoli. Ancheper la balneazione è tutto a po-sto, anche se è limitata a un ver-sante per via del movimento deitraghetti. Il mare qui, checché sene dica, è bellissimo”.L’organizzazione della serata delgiovedì è affidata a Marco Zen-naro e Mauro Salzano, alle presecon gli eventi speciali di luglio diMiss Trieste e Notte Bianca. “Perla musica – spiega Salzano – cisiamo affidati a Fracasso che la-vora da trent’anni in questo set-tore e punta su programmi allegrinon troppo house”. La Diga è vi-cina al centro, ma il problemaacustico è stato risolto, spiegaSalzano “girando le casse verso ilmare aperto”.

P .P.

La Diga antistantepiazza Unità

è la suggestiva meta del giovedì

sera. La nuova gestionepunta ad ampliare

gli spazi fruibili.Problema principale:

il costo dei collegamenti

via mare

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 31

Page 34: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

32

La baia di Sistiana è già oggiun punto di riferimento re-gionale per la musica e i di-

vertimenti. Anzi, tra i frequenta-tori delle serate in Baia ci sonoanche veneti e sloveni. Sistiana,dopo mille peripezie, sta cercan-do di mettere a segno un poten-ziale turistico che non ha pari edi cui l’intrattenimento è un in-grediente fondamentale. Un ruoloda protagonista nell’operazionedi sviluppare momenti di incon-tro e di aggregazione l’ha SergioFari, amministratore di Igm Si-stiana Mare. E già tempo di primibilanci. “Fin che c’è sole c’è spe-ranza – scherza Fari -. Siamopartiti molto bene con le serate eil pubblico non c’è solo nei wee-

kend, ma anche negli appunta-menti infrasettimanali. Siamotra i pochi posti in regione a pro-porre serate sette su sette condodici spettacoli e continueremofino al 12 settembre”.Nei due poli, Caravella e Cohiba.“Il parco Caravella, a destra per

chi scende in baia, lavora suCantera Social Club e CanteràCafè. Il Cafè, dove il ristorantecon annesso chiosco è sempreaperto, offre cinque serate orga-nizzate, dal mercoledì alla dome-nica, rispettivamente con merco-ledì hip hop, reggae e reggeton,giovedì musica anni Novanta, ve-nerdì house, sabato disco e do-menica serata anni Ottanta. Mala struttura è aperta anche il lu-

nedì e martedì. Il Cantera SocialClub, rivolto a un pubblico piùadulto, propone il lunedì latino, ilmartedì tango, il mercoledì la se-rata glamour-fashion, il venerdì“italiano” e un sabato “misto”.A sinistra, per chi scende con lamacchina, c’è il Cohiba, cheuna volta era il perno delle se-rate.“Lì c’è una spiaggia attrezzatacon sessanta lettini e il bar aper-to sette giorni su sette. Al Cohibapuntiamo sul pre-serata”.Sistiana è ben nota ai triestini,ma ormai vi siete ritagliati unaclientela molto più ampia. Dadove arrivano gli “altri”?“Solo il 40% dei frequentatori èdato da triestini. C’è un’ampiafetta di goriziani, friulani di Udi-ne e di Pordenone. Vengono intanti da Treviso e da Padova”.Sarebbe utile disporre di colle-gamenti marittimi notturni, noncrede?“Si fatica a trovare mezzi di tra-sporto marittimo. Anche vettoristradali ci sono, ma non sono co-ordinati. Manca in regione unapolitica di infrastrutturazione.Non c’è un collegamento per levisite alla grotta Gigante, alle Fo-ci del Timavo, alle osmize, chefanno piacciono tanto ai turisti.C’è disorganizzazione e gli info-point sono sono coordinati”. C’è però il bus notturno Over-night organizzato dalle Provin-ce di Trieste e Gorizia.“Sì, per fortuna, ma non è un’ini-ziativa che si muove in una visio-ne turistica, bensì in una visionedi riduzione del danno. Un’ideavalida, ma non turistica”.Lei è piuttosto critico.“Vede, è un problema di mentali-tà. E riguarda sia gli imprendito-ri, sia la Pubblica Amministrazio-ne. Dobbiamo crescere”.

P. P.

La Baia, un gioiello che brilla a metà

Sistiana è un poloregionale

per turismo e le notti d’estate.

Ricchissimo il programma

degli appuntamenti.Ma Fari (Igm)

denuncia: mancanoi collegamenti

e un coordinamento

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 32

Page 35: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

La Trieste by night estivasembra finalmente aver tro-vato la quadratura del cer-

chio. Per una città rivolta al turi-smo è impossibile non offrire ser-vizi a chi vuole uscire dopo cenaper divertirsi, bere un drink,ascoltare musica all’aperto eballare. Gli anni Novanta aveva-no assistito alle alterne vicendedi iniziative di intrattenimentonaufragate sullo scoglio dell’in-quinamento acustico. Il castellodi San Giusto, Grignano e il moloQuarto, teatro di serate di suc-cesso, non erano riuscite a conci-liare gli spazi serali per i giovanie per i turisti con il desiderio ditranquillità dei residenti. Così,gestioni sperimentali, spesso co-raggiose ma con poche certezze,erano colate a picco di fronte aiprimi rilievi fonometrici sollecita-ti da chi, in casa sua o in una ca-mera l’albergo, non riusciva aprender sonno per l’alto volumedella musica. In una sequenza di

chiusure, senza contare la bruta-le distruzione della Voce della Lu-na di Barcola, soltanto il polo diSistiana era riuscito a resistere,ma ancora oggi la Baia è un can-tiere, così come lo sono lo stabili-mento Ausonia e la Diga anti-stante piazza Unità, dove le so-cietà di gestione stanno semi-nando in condizioni di notevoledifficoltà in vista di offrire unastagione completa in strutturerinnovate nel 2010. I tre poliprincipali del divertimento not-turno, abbinati al versante mug-gesano fino a Porto San Rocco,fanno sì che oggi Trieste non siapiù una città sguarnita nei dopo-cena estivi e puntellano l’offertaturistica di una Riviera che è se-duta su un tesoro di cui spessostenta ad accorgersi.

PAOLO PICHIERRI

Doss

ier

33

Estate, prende forma la Trieste by night

Dopo anni di gestioni contestate

e di chiusure, l’offerta

della musica e del divertimento

estivo concilia le esigenze di turismo

e residenza. Ma i nuovi

insediamenti sonotutti in cantiere

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 33

Page 36: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

34

Doss

ier

«Non è più possibilepensare ad un setto-re così ricco di risor-

se e di potenzialità senza glistrumenti necessari per poter af-frontare un mercato che ormaisposta 900 milioni di turisti l’an-no. Occorre investire in servizi,infrastrutture e reti di trasporto,e in interventi volti a migliorarela qualità delle nostre strutturericettive».Lo ha detto il ministro del Turi-smo, Michela Vittoria Brambilla,intervenendo l’11 giugno scorsoal Consiglio generale di Con-fcommercio.Apprezzando l’istituzione del Mi-nistero per il Turismo, il presiden-te di Confcommercio, Carlo San-galli, ha ribadito la necessità di

una forte politica nazionale per ilsettore, una risorsa preziosa peril paese. Un primo passo, secon-do Sangalli, dovrebbe essere lariduzione delle aliquote Iva sulmodello di quanto fatto in Fran-cia per la ristorazione.L’Italia è sempre al primo postosul piano dell’appeal turisticomondiale, ma retrocede sul pianodelle scelte effettive. È quantoemerge dal XVI Rapporto sul turi-smo italiano 2008-2009 realizza-to dalla società Mercury. Se lestime per il 2009 vedono un calodel 3,8% degli arrivi e delle visiteinternazionali in Europa, Mercuryprevede per l’Italia una flessionelimitata all’1% o addirittura unasituazione stazionaria.«Il turismo in Italia – dice il pre-sidente di Mercury, Emilio Beche-ri – è il comparto che resiste dipiù alla crisi economica: deter-mina il 4,8% del valore prodottonel Paese, cioè più di due volte emezzo quello del compartoagroalimentare e quasi quattrovolte rispetto al settore tessile,abbigliamento, pelli, cuoio e cal-zature».

MILOS MALINIC

Brambilla: “Investire nel turismo”

L’intervento del ministro al Consiglio

generale di Confcommercio

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 34

Page 37: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

35

Doss

ier

Il progetto è avviato, i fondi cisono. Entro la primavera del2012 la riqualificazione della

Baia di Sistiana avrà già rag-giunto un punto sostanziale dellasua programmazione. La datadell’ultima Apocalisse annuncia-ta segnerà a Trieste un’energicasvolta sul piano turistico e dellerestanti prospettive di investi-mento. L’antico progetto ideatonel 1974 sembra infatti aver tro-vato le giuste coordinate, coniu-gate ad una base economica(150 milioni di euro circa) e l’ap-porto costante della Regione.Quanto basta per legittimarel’ottimismo di Giorgio Ret, il sin-daco di Duino Aurisina, primo so-stenitore della “rivoluzione” inatto nella Baia di Sistiana: “ Inquesti lunghi anni non sono certo

mancate le traversie – ha pre-messo Ret –, ma l’arco di tempoè servito anche a sviluppare unamaggiore sensibilità nei confron-ti dell’ambiente. Nel progettodella Baia di Sistiana ci sono in-fatti queste indicazioni – ha ag-giunto –. Non sarà un semplicequanto complesso villaggio turi-stico, piuttosto una vasta e riccaarea di proprietà privata maaperta al pubblico, con accessolibero e a piedi”.Ecologica, con oltre 11 mila nuovialberi, e avveniristica. Sulla car-ta la svolta della Baia si proponecosì, senza contare un punto for-temente caldeggiato dallo stessoRet: “ Ci piace ricordare l’impe-gno per avere le spiagge libere,senza costi di accesso che nonsiano quelli legati ai servizi ag-giuntivi – ha ribadito il sindacodi Duino – Aurisina –. Era unpunto a cui tenevamo particolar-mente e lo abbiamo raggiunto”.L’altro punto riguarda la Costadei Barbari, l’anfratto di oltre 1km, rientrato a pieno titolo nellaconvenzione: “ Diventerà una ri-serva naturale – ha affermatoRet – una zona di balneazionenaturalistica su cui crediamomolto. Vedremo di perfezionarel’intervento con un sentiero e al-

cuni servizi igienici ma di certo laparte tra l’Hotel Europa e la cavasarà anche essa rivitalizzata”.Un effetto vitalizzante verrà an-che dalle scelte cromatiche perl’intero contesto, il tratto di cor-redo ma non solo accessorio delprogetto: “ Ci siamo documentatiesaminando le antiche case car-siche, i loro colori – ha spiegatoRet–, ci piacerebbe che l’insiemeabbia i colori della terra, le gra-dazioni di rossiccio unito a quellodella pietra. L’idea è questa madecideremo verso la fine dei lavo-ri”. Lavori che sono già iniziatinella zona del porticciolo e chesono destinati a proseguire con iprimi edificati e parcheggi. Versol’autunno è invece prevista la de-posizione della prima pietra delnuovo albergo.Capitolo imprenditoria. Su que-sto tema domina un monito, anziuna parola d’ordine: “Assolutaeccellenza nei servizi – ha rimar-cato Cesare Bulfon, l’ammini-stratore delegato del progetto –,su questo non ci sono dubbi, con-siderando la mole di intervento,probabilmente la più importante,effettuata nella zona della ex ca-va. In quella parte l’attenzione aiparametri ambientali è stata me-ticolosa e la sorta di restauro cheandremo a fare renderà il tuttoun vero sogno. Di conseguenza –ha ribadito – la tipologia dei ser-vizi, commerciali, alberghieri oludici, con cui la zona verrà cor-redata, sarà valutata attenta-mente. Non ci saranno negozi de-stinati a chiudere o curati male,sia nella gestione economica chenella stessa immagine. Nei con-fronti della futura imprenditoria– ha concluso Cesare Bulfon –questi saranno i punti fonda-mentali del rapporto”.

FRANCESCO CARDELLA

Baia, la riqualificazioneavanza

Dopo decenni di traversie,

il progetto Sistianaha preso il largo.“Non sarà tanto

un villaggio turistico, quanto

un’area aperta al pubblico”,

spiega il sindaco Ret.

L’ad Bulfon promette servizi

eccellenti

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 35

Page 38: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

36

composto da turisti singoli, fami-liari, gruppi, congressisti, croce-risti. Il presidente del Consorzio Pro-moTrieste, Claudio Giorgi, ha illu-strato l’iniziativa “Trieste byBus”, attraverso la quale il turi-sta può fare un giro di due ore,piacevole e poco impegnativo,comprensivo di guida trilingue,per visitare tutti i luoghi più si-gnificativi, gli angoli più pittore-schi, i monumenti più rappresen-tativi della città. Dopo la parten-za dalla base di piazza Unitàpresso l’info point TurismoFvg, ilbus sosterà brevemente in piazzadell’Unità d’Italia, per sfiorarepoi la Stazione Marittima, la Lan-terna e la Stazione di CampoMarzio, piazza Venezia e il MuseoRevoltella, il Teatro Romano, SanGiusto, il Canal Grande e il borgoTeresiano, piazza Libertà, per poitornare verso il glorioso Molo Au-dace e, dopo uno sguardo ammi-rato alla chiesa greco-ordodossa,completare la gita turisticacon… gusto, assaggiando ilCarso con le sue eccellenze al-l’Expo Mittelschool.

Nasce così un invito permanenteche, attraverso un dépliant dinuova concezione, dall’accatti-

vante titolo “Carso Point”, saràdistribuito in tutti gli alberghi ein quei punti chiave particolar-mente attrattivi per i turisti.

Carso Point offre una degustazio-ne completa dei prodotti del terri-torio a soli 7 euro a persona,comprensivi di• 2 calici vino tipico,• acqua minerale,• tabla con assaggio di formaggie miele nostrano.

Da non scordare che Expo Mittel-school ha ospitato durante il cor-so dell’anno ristoratori premiatidalle migliori guide nazionali einternazionali, che a turno sonovenuti a Trieste per interpretarele produzioni del nostro Carso:dal grandissimo Gianfranco Vis-sani, star di Rai1, nonché impe-ratore dell’omonimo tempio delgusto in quel di Baschi, a MorenoCedroni, dal prossimo ottobre al-l’Expo Mittelschool per fare “cu-cina dal vivo”, fino alla famigliaTuti, dell’Aquila d’Oro di Ruttars(una stella Michelin e un cappel-lo nella Guida Espresso), presen-te a giugno in via San Nicolò conil duplice obiettivo di imparare aconoscere i prodotti di punta no-strani e di trasferirli anche nelleloro cucine. E dall’1 luglio a fine agosto eccoil leader degli Jeunes Restaura-teurs d’Europe, Emanuele Scarel-lo, del ristorante “Agli Amici” diGodia, vicino a Udine, una stellaMichelin e un Cappello sulla Gui-da Espresso che verrà a sua voltaa fare da traduttore del Carso at-traverso le sue creazioni culina-rie.

ROSSANA BETTINI

Expo Mittelschool,promozione del territoriotra agroalimentare e turismo

Carrellata di grandichef che hanno

interpretato i prodottidel territorio

e formato i colleghilocali con nuove

tecniche

Al centro Expo Mittelschool laCamera di Commercio haaffidato il compito di valo-

rizzare la produzione agroalimen-tare locale per migliorare la co-noscenza e l’utilizzo dei prodottitipici, ma anche di formare lenuove leve della ristorazione eaggiornare, attraverso l’apportodi alte professionalità, gli chefaffermati, alzando il livello quali-tativo della ristorazione in generee quindi la soddisfazione e lapropensione alla spesa del con-sumatore finale. Di recente si èfelicemente delineata l’opportu-nità che sia proprio il ConsorzioPromoTrieste, in termini di pro-mozione del territorio, a inserirele specialità di Expo Mittelschoolnei pacchetti da offrire ai turisti.Il target di riferimento è quello

Novi

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 36

Page 39: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Per aggiornare gli operatorieconomici locali sulle op-portunità degli investimenti

in Serbia, Aries – Azienda specia-le della Camera di Commercio diTrieste – ha organizzato un in-contro con il sottosegretario delMinistero serbo delle Finanze,Miodrag Djidic, accompagnatodai dirigenti della Direzione per leZone franche di Serbia. All’incontro, che ha suscitato note-vole interesse da parte delle impre-se, ha partecipato, oltre a una deci-na di aziende e associazioni di ca-tegoria, anche il presidente di Fi-nest, Michele Degrassi. Gli ospiti hanno illustrato le attivitàdelle Zone franche in Serbia, con unaccenno particolare all’accordo dilibero scambio con la FederazioneRussa (di seguito riportato). Un ac-

cordo che incide in maniera rile-vante sotto il profilo dei vantaggiper un’impresa italiana che decidedi produrre in Serbia e punta almercato russo.L’accordo di libero scambio con laFederazione russa prevede l’espor-tazione di un prodotto di origineserba, con un dazio dell’1%. Unprodotto lavorato, elaborato e pro-dotto in Serbia acquisisce l’origineserba quando il valore totale deimateriali e dei semilavorati di ori-gine serba, utilizzati nella produzio-ne, superi il 50% del valore del pro-dotto finale. La percentuale si calcola nel modoseguente. Valore del materiale –semilavorato di origine non serba(prezzo franco fabbrica produttore),confrontato con il valore del prodot-to finito esportato dalla Serbia (al

prezzo franco fabbrica del produt-tore in Serbia): se il quoziente è in-feriore a 0,5 l’esportazione del pro-dotto finito beneficia del dazioall’1%. Il regolamento in realtà valenon soltanto per le Zone franche,ma per tutto il territorio serbo. Tut-tavia, il vantaggio delle Zone fran-che sta nella loro moderna infra-strutturazione, nelle comunicazioni,nei centri logistici integrati, nelleprocedure amministrative sempli-ficate di cui l’operatore viene a go-dere, e soprattutto nell’esenzionedalle imposte quali IVA, impostasull’utile, imposte sugli immobili edazi doganali all’importazione. Inoltre, ove necessario, la merce,una volta entrata in Zona franca,può essere spostata tempora-neamente su tutto il territorioserbo per eventuali lavorazioni,controlli, riparazioni e promozionidi marketing.Al termine dell’incontro, il re-sponsabile della Direzione delleZone franche, Vlada Gajic, si èimpegnato a farsi interpretepresso il Governo serbo di alcuneistanze sollevate dalle impreseitaliane per migliorare le condi-zioni favorevoli per gli investi-menti italiani in Serbia.

I vantaggi della Serbia: Zone franche e daziridotti su Mosca

Belgrado, portaprivilegiata verso il mercato russo. In visita a Trieste il sottosegretario

alle Finanze, Miodrag Djidic

37

Novi

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 37

Page 40: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

38

Un monitorsui flussi di credito

Standardizzazione dei criteri edelle procedure di valutazionedelle istanze di credito, anche al-la luce degli studi in corso – daparte dell’ABI – di un protocollod’intesa da proporre alle banche;problematiche dei pagamentidelle pubbliche amministrazionialle imprese e delle correlate ces-sioni di credito; mutui alle fami-glie e anticipazione dei paga-menti della cassa integrazioneguadagni: sono i primi temi postiall’ordine del giorno del neocosti-tuito Osservatorio per il monito-raggio dei flussi di credito nelterritorio del Friuli Venezia Giulia,insediato in Prefettura il 29 apri-le scorso dal prefetto GiovanniBalsamo.

L’iniziativa risponde a quantoprevisto dall’art. 12 del decretolegislativo 29-11-2008, n. 185,varato dal Governo nel contestodelle “Misure per il sostegno afamiglie, lavoro, occupazione eimprese” a fronte della crisi eco-nomica generale.Il presidente della Camera diCommercio di Trieste, Paoletti, èstato chiamato a far parte del-l’Osservatorio, assieme ai prefet-ti delle quattro Province del FriuliVenezia Giulia, al presidente re-gionale dell’ABI, ai rappresen-tanti di Confindustria, Confcom-mercio, Confesercenti, Cna, Con-fartigianato, Adiconsum, Coda-cons, di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, edella Federazione regionale delle

PMI. Alle sedute saranno invitatia partecipare anche delegati del-la Regione, dell’Anci, dell’Upi,dell’Uncem, il comandante regio-nale della Guardia di Finanza e ildirettore della sede di Trieste del-la Banca d’Italia.Nelle riunioni plenarie trimestra-li, il Comitato esaminerà i Rap-porti aggiornati sulla situazionedel credito elaborati dalla Bancad’Italia, mentre per gli argomentispecifici saranno attivati gruppiristretti e tavoli provinciali.Il presidente camerale ha postol’accento soprattutto sulla caren-za di liquidità che attanaglia mol-te Pmi a causa dei forti ritardi neipagamenti delle forniture già ese-guite e che le pone in seria diffi-coltà a dispetto del buon carico dicommesse e delle potenzialità dimercato. Paoletti ha ricordato losforzo compiuto dalla Camera diCommercio di Trieste – e anche daaltre Camere della regione – me-diante finanziamenti straordinariai Confidi, che si stanno dimo-strando un buon antidoto nel bre-ve periodo, e ha sollecitato il varodel previsto provvedimento daparte della Regione per la ricapi-talizzazione delle PMI a medio-lungo termine. È stata richiamata, nel corso del-la riunione, l’attivazione pressola Camera di Commercio di Trie-ste del conciliatore bancario-fi-nanziario, per risolvere sul na-scere eventuali controversie frabanche e imprese o consumatori.Gli Osservatori delle Prefetturesono a loro volta abilitati a moni-torare i singoli casi di controver-sia che possono insorgere in me-rito all’erogazione del credito: sitratta di un’attività «finalizzataa facilitare un riesame delle pra-tiche ad un livello più elevatodella struttura della Banca inte-ressata». Le istanze vanno re-datte sugli appositi modelli (unoper le famiglie, l’altro per le im-prese) scaricabili dal sito istitu-zionale www.prefettura.trieste.it.

F. R.

L’osservatorio è stato istituito

in Prefettura, in linea

con le previsioni del Governo.

I nodi liquidità e ricapitalizzazioni

delle Pmi

Novi

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 38

Page 41: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

La Camera di Commercio di Trieste ha indetto la terza edizione di uncorso di formazione imprenditoriale e manageriale in campo maritti-mo, già iniziato lo scorso 25 maggio. L’iniziativa è destinata a chi vo-glia intraprendere le attività specifiche ma anche a chi desidera ag-giornarsi sulle complesse normative nazionali ed europee.Il corso, che si articola in sei seminari di tre ore ciascuno, viene svoltonella sede camerale da un esperto che presta servizio presso la localeCapitaneria di Porto e dispone delle necessarie conoscenze di dirittodella navigazione, di codice della nautica da diporto, di pratica am-ministrativa e penale marittima.Durante il corso sarà a disposizione il libro “La disciplina del diportonel codice della nautica” a cura di Ettore Romagnoli.

39

Novi

Nuove opportunità di intervento per le officine per gli adeguamenti

Lezioni di managementmarittimo

Come funziona il tachigrafo digitale? Se n’è parlato in un convegnocamerale che ha fatto il punto sul suo utilizzo e sugli adempimentilegati all’archiviazione e alla conservazione dei dati. Il tachigrafo

digitale, lo strumento con cui vengono registrati tempi di guida dei con-ducenti di camion, pullman e autocarri, ha rimpiazzato il tachigrafo ana-logico che risultava di facile contraffazione: si pensi che nel 2002 su 1milione di veicoli controllati erano stati riscontrati circa 70.000 frodi otentativi di frode. Lo strumento è composto da due unità: un’unità veicolo, che assomigliaa un’autoradio, e una smart-card. Collegato in maniera sicura ai senso-ri del veicolo, il cronotachigrafo digitale registra nella sua memoria idati relativi all’uso del veicolo per il periodo di un anno. In particolare,vengono rilevati: l’identità del o dei conducenti, i tempi di guida e di ri-poso, le modalità di guida (singolarmente o in équipe). Da questo puntodi vista, lo strumento digitale, vera e propria “scatola nera” dell’auto-trasporto, rappresenta un’importante garanzia per la stessa sicurezzadel conducente.Con le vecchie norme l’obbligo di installare il tachigrafo digitale riguar-dava solo gli autoveicoli di nuova immatricolazione. Ora il dispositivo èrichiesto a tutti i camion in circolazione e l’obbligo viene fatto rispettarein sede di revisione periodica del veicolo,

Per informazioni sull’iniziativa ci si può rivolgere al Registro delle Im-prese della Camera di Commercio di Trieste (e-mail: [email protected]).

Più certezzanell’autotrasportocon il tachigrafodigitale

segue da pag 3

In ambito portuale e dei trasporti la strategia è sempre quella: lavora-re per lo sviluppo sistemico della logistica locale e regionale. Le singo-le attività sono svolte di concerto e con il supporto delle imprese. Sullosviluppo retroportuale dell’Autoporto di Fernetti c’è sempre stata inte-sa e condivisione e mi fa piacere aver tempestivamente comunicato alComitato Portuale la nuova normativa nazionale che proroga di 18mesi la scelta degli Enti rispetto alle partecipazioni societarie definitestrategiche. Con maggiore calma certe forzature a cui abbiamo assi-stito in passato, potranno essere definite con chiarezza e nel reale in-teresse dei singoli Enti e della crescita del territorio.Consentitemi ancora una considerazione: alla luce di quanto sta suc-cedendo oltreconfine relativamente alle inchieste giudiziarie sulla so-cietà Luka Koper. E’ stato meglio confrontarsi e ragionare con maggio-re calma su come certe collaborazioni sullo Scalo Legnami e l’Autopor-to di Fernetti potevano concludersi. Un po’ di lungimiranza, a volte,non guasta.In questo numero, come ho detto sopra, il Dossier è dedicato al Turi-smo. Alcuni indicatori tangibili di quanto si stia investendo nel com-parto ci sono. Grossi gruppi privati, iniziative miste tra pubblico e pri-vato, piccoli imprenditori si sono mossi e si stanno muovendo. E’ or-mai piacevolissimo fare una passeggiata partendo dalla Stazione Ro-gers sulle Rive fino al Teatro Politeama Rossetti, lungo un asse pedo-nale ormai ricco e animato di locali con i loro spazi esterni, giovani emeno giovani che vivono la città. Spero che a breve questa piacevolepasseggiata possa essere fatta in zona industriale tra cantieri diaziende che, superato il nodo delle bonifiche, possano continuare adinvestire per crescere, oppure ancora tra le banchine del Porto di Trie-ste, magari sugli spazi della futura piattaforma logistica, guardando-si attorno tra navi all’ormeggio e piazzali pieni di TEU.

ANTONIO PAOLETTI

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 39

Page 42: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Impianti, si cambia

Nuove norme per imprese e cittadini.

Da questo numero un dettagliato

vademecum

Da gennaio 2008 a maggio 2009 la Camera di Commercio è stata presente in ben 28 procedure di concorsia premio. Un’esperienza collaudata a fianco degli operatori che si traduce nella disponibilità dell’UfficioRegolazione del mercato e tutela della fede pubblica in piazza della Borsa 14, al piano ammezzato, stanza3. Al servizio si può accedere anche telefonicamente al numero 040 6701257, via fax allo 040 6701321 ocollegandosi al sito web www.ts.camcom.it dove si trovano tutte le informazioni sui concorsi a premio. L’in-dicazione di occuparsi dei concorsi, a richiesta degli interessati, per il controllo della regolarità e della tra-sparenza è venuta alle Camere di Commercio dal Ministero delle Attività Produttive. Lo scopo è di fornire aisoggetti economici interessati a promuovere la propria attività o immagine commerciale un servizio quoti-diano a fianco degli operatori con il minimo dispendio di tempo burocratico e a costi contenuti. L’ente ca-merale triestino ha seguito iniziative promosse da operatori di altre regioni italiane e altre locali con la pre-senza di un proprio funzionario.

LUCIA MAREGA

Il D.M. 37/08, da poco in vigoree sostitutivo della legge46/90, rivoluziona la normati-

va riguardante le attività im-piantistiche, con novità che inte-ressano le imprese e i cittadini.Iniziamo con la panoramica diquelle più importanti, rimandan-do ai prossimi numeri l’analisi

più approfondita. La norma ri-guarda tutti gli impianti siti negliedifici, indipendentemente dalladestinazione d’uso, e nelle loropertinenze.Vengono ridefinite le tipologiedegli impianti. Gli impianti di re-frigerazione, le stufe, i caminettie le opere di evacuazione dei fu-mi e di ventilazione dei locali so-no stati inseriti tra gli impianti diriscaldamento.Le imprese possono esercitarel’attività impiantistica se rego-larmente iscritte al Registro Im-prese o all’Albo Artigiani. Il legalerappresentante o il responsabiletecnico devono possedere i requi-siti professionali. Il responsabile tecnico può svol-gere solo tale attività e per unasola impresa.I requisiti professionali sono statiinnalzati e resi maggiormenteselettivi. Viene richiesta la redazione delprogetto per ogni intervento adeccezione di quelli riguardanti gliascensori. Al termine del lavoro l’impianti-sta deve rilasciare la dichiarazio-ne di conformità seguendo il mo-dello allegato al Decreto. Deve depositarla, entro 30 giorni,solamente presso lo SportelloUnico per l’Edilizia del comuneove è sito l’impianto. E’ opportuno che il proprietariodell’immobile conservi la docu-mentazione riguardante l’im-pianto e la consegni all’eventua-le nuovo possessore dell’immo-bile.Il possessore dell’impianto devecurarne il mantenimento dellecaratteristiche di sicurezza. Sono state ridefinite le sanzioni.L’attività impiantistica degli Uf-fici Tecnici interni è sottoposta aqueste disposizioni.

ENZO CRISMAN

Concorsi a premio: le Camere di Commercio al fianco degli operatori

Novi

40

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 40

Page 43: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

41

Novi

I corsi di formazione

18 settembre 2009La Comunicazione Unica25 settembre 2009La Comunicazione Unica2 ottobre 2009L’invio telematico al Registrodelle Imprese9 ottobre 2009L’invio telematico semplificatoper artigiani e commercianti16 ottobre 2009Firma digitale e altri servizi in-novativi23 ottobre 2009Cessione di quote di S.r.l.Adempimenti connessi al Regi-stro delle Imprese30 ottobre 2009d.m. 37/2008: Requisiti eadempimenti per l’installazio-ne di impianti6 novembre 2009La Comunicazione Unica

L’offerta già collaudata conuna serie di ritocchi: si rin-nova la proposta della Ca-

mera di Commercio sui corsi di for-mazione del Registro delle Impre-se. Innovazione e telematica i filonicardine in un programma che saràadattato alle esigenze dell’utenza eal numero di adesioni. I tradizionali corsi base e avanzatorelativi all’invio telematico al Regi-stro delle Imprese sono stati unifi-cati in considerazione sia dell’in-troduzione di ComUnica che dellarecente presentazione di un nuovo

strumento – denominato Starweb– studiato per la predisposizionesemplificata di pratiche telemati-che artigiane e commercianti, chesarà oggetto di un corso “ad hoc”,mentre come da consuetudine ilcorso sui servizi innovativi sarà in-centrato sulla firma digitale – Cnse Business Key – e sul servizio Tele-maco, ora disponibile dal nuovoportale registroimprese.it, piùcompleto e funzionale.Viene inoltre riproposto il corso sul-la cessione di quote di Srl e relativiadempimenti connessi al Registro

delle Imprese, nel corso del qualeverranno illustrate le novità in te-ma di trasferimento delle parteci-pazioni sociali introdotte dall’art.36 della legge 133/2008.Infine, visto l’interesse segnalatoda parte degli operatori del setto-re, viene rinnovato l’appunta-mento con il corso di approfondi-mento sul d.m. 37/2008, occa-sione ideale per districarsi tra re-quisiti e adempimenti necessariper l’attività di installazione,manutenzione, trasformazione eampliamento impianti, di recenteoggetto di una profonda rivisita-zione.

Per informazioni e adesioni :Registro delle Imprese della Came-ra di Commercio di Trieste [email protected],fax 040 6701329, o direttamenteallo Sportello

ARCHIVIRETEHai bisogno di salvare in modo si-curo i dati della tua azienda?Ora puoi farlo gratuitamente conun servizio che ti mette a disposi-zione la Camera di Commercio diTrieste.Collegati al sito www.ts.cam-com.it e cliccando sul box conl’icona “IM+” potrai scaricare ilsoftware che ti permette di sal-vare, in un’area sicura, i file e/ole cartelle che l’impresa ritieneimportanti e che desidera pro-teggere da qualsiasi imprevistoche li potrebbe danneggiare: gua-sti hardware, virus informatici, fur-ti, incendi.In questo modo sarà garantita laprotezione dei dati e delle infor-mazioni digitali utilizzati per lapropria attività lavorativa, consi-derati strategici per l’azienda.Le caratteristiche fondamentali delservizio sono:• automatismo di salvataggio pe-riodico: il processo di back-up vieneschedulato automaticamente, inbase alla frequenza stabilita dal-

l’utente, senza bisogno di alcun in-tervento manuale;• trasferimento dei dati on line: idati salvati vengono trasferiti informato cifrato via Internet, tramitela normale connessione adsl del-l’impresa; • sito sicuro dove custodire la copiadei dati: i dati salvati vengono cu-stoditi in un sito sicuro, con le ca-ratteristiche previste dalle più re-strittive norme in materia di con-servazione dei documenti informa-tici, protetto dagli eventi negativiche possono interessare il personalcomputer dell’impresa e l’area cir-costante;• servizio di ripristino dei dati: i da-ti danneggiati possono, in qualun-que momento, essere ripristinaticon quelli salvati con il processo diback-up.

INCONTRERETEDevi ampliare il tuo business odevi cedere la tua attività?Ora, tramite un servizio (Incon-treRete) che ti mette a disposi-zione gratuitamente la Camera

di Commercio di Trieste, tutto di-venta più facile.Collegati al sito www.ts.camcom.ite cliccando sul box con l’icona“IM+” potrai collegarti a una “ba-checa virtuale” in cui sono conte-nuti gli annunci delle aziende invendita e quelli degli imprenditoridisposti ad acquistarne una.Quindi con IncontreRete, potrai:• trovare potenziali “acquirenti” o“venditori” attraverso la selezionedi un ampio set di informazioniquali: settore di attività, provincia,numero addetti, fatturato;• trovare nuovi soci disponibili al-l’acquisto di una quota dell’impre-sa;• avere i dati completi che ti per-mettono di contattare l’impresa o ipotenziali acquirenti; • essere certo che tutte le impresepresenti nella bacheca esistono esono iscritte al Registro delle Im-prese.

GESTIRETEHai bisogno di gestire i tuoi clientiin modo semplice e automatico?

Puoi farlo gratuitamente con unservizio (Gestirete) che ti mette adisposizione la Camera di Com-mercio di Trieste.Collegati al sito www.ts.camcom.ite cliccando sul box con l’icona“IM+” potrai scaricare il softwareche permette di monitorare neltempo l’andamento del propriobusiness attraverso i “comporta-menti” dei propri clienti (acquisti,richieste di preventivi, adesione acampagne promozionali, preferen-ze nelle tipologie di pagamentoecc.).Gestirete è rivolto in maniera parti-colare a quelle categorie di impren-ditori di piccola dimensione ma conun elevato numero di clienti con cuisarebbe opportuno mantenere uncontatto diretto e continuo utiliz-zando, appunto, la modalità tele-matica.Le informazioni inserite possonoessere caricate e consultate da piùpostazioni di lavoro contempora-neamente e salvate sul proprio pc osu un server remoto.

Registro delle imprese,il nuovo programmadei corsi di formazione

Prodotti IM

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 41

Page 44: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 42

Page 45: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

43

si sull’economia reale, in partico-lare sulle piccole e medie impre-se manifatturiere e servizi allaproduzione, sullo stato di avan-zamento delle riforme e sulleazioni anticrisi proposte dai ri-spettivi governi. I dati raccolti ele analisi compilate da Informestsaranno illustrati nel corso diconferenze-focus gratuite orga-nizzate da Aries per gli operatorilocali. Un primo ciclo di conferen-ze è già iniziato il 23 giugno scor-so, affrontando l’analisi di Un-gheria, Romania, Croazia, Serbiae Slovenia, paesi in cui l’interes-se degli imprenditori italiani èpiù marcato. Oltre al progetto dell’Osservato-rio sulla crisi, dal 1970 Informestpubblica la rivista trimestrale“Est-Ovest”, curata dall’Areastudi e ricerche Isdee, ora dispo-nibile interamente su Internet(www.est-ovest.eu). I filoni dianalisi della rivista riguardano lerelazioni internazionali e la si-tuazione politico-economica del-l’Est Europa; i processi di inter-nazionalizzazione della produzio-ne; le politiche agricole e am-bientali; lo sviluppo di reti di tra-sporti, comunicazioni ed energia;

lo sviluppo delle iniziative tran-sfrontaliere; il monitoraggio dellasituazione sociale, demografica edel lavoro.Anche la Camera di Commerciodi Trieste è da tempo attiva nel-l’analisi e assistenza alle azien-de interessate a estendere la pro-pria attività verso l’Europa orien-tale, tramite l’Azienda specialeAries. Consulenza su selezioned’impresa, selezione partner, as-sicurazione crediti, analisti deisistemi legislativi i servizi offerti,di cui solo quest’anno hannousufruito 22 imprese italiane.L’ente camerale ha inoltre quasiconcluso l’accordo sul Confidi In-ternational, ha spiegato il presi-dente Paoletti. Per ora interessala Croazia e la Serbia, dove c’èuna presenza delle banche italia-ne, e dovrà garantire il credito al-le nostre imprese che investononei due paesi.

M. M.

Contrastare una rappresen-tazione catastrofica dellacrisi nei paesi del Centro-

Est Europa è il primo obiettivo daraggiungere per riuscire a mette-re in atto uno studio che permet-ta di superare il momento diffici-le. È l’opinione unanime del pre-sidente della Camera di Com-mercio di Trieste, Antonio Paolet-ti, e della vicepresidente di Infor-mest, Silvia Acerbi, espressa du-rante la presentazione dell’Os-servatorio sulla crisi, frutto dellacollaborazione tra i due enti. Ilprogetto intende monitorare concadenza bimestrale i paesi del-l’Europa centrale e sud-orientale,comunitari e non. L’interesse èfocalizzato sull’impatto della cri-

È crisi, non catastrofe, nel Centro-EstEuropa

Aries e Area studi e ricerche Isdee

di Informest hannodato vita

a “Osservatorio sulla crisi –

Economie reali e politiche

per le imprese nei paesi dell’Europa

centrale e sud-orientale”.Intanto si lavora

al ConfidiInternational

Il vicepresidente di Informest Silvia Acerbi

e il presidente della Camera

di Commercio di TriesteAntonio Paoletti

Arie

s

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 43

Page 46: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

44

Sistema pensionistico e retri-butivo da riformare, bassilivelli di occupazione e co-

stante necessità di finanziamentiesteri, ma anche corposi provve-dimenti anticrisi del governo. Èquesto il quadro della situazioneeconomica in Ungheria dipinto daesperti e analisti di Informest e diAries durante il primo seminariodell’iniziativa “Osservatorio sullacrisi – Economie reali e politicheper le imprese nei Paesi dell’Eu-ropa centrale e sud-orientale”.Per l’Ungheria si prevedono annidi dolorose riforme e pesanti taglialla spesa pubblica per far uscireil Paese dalla peggiore crisi eco-nomica dalla fine del socialismo.Dopo la caduta dell’inadeguatogoverno Gyurcsany, il primo mini-stro socialista reo di aver inau-gurato un periodo di “irresponsa-bilità fiscale” dal 2001 al 2006,tocca al nuovo premier GordonBajnai, ex ministro dell’Econo-mia, riportare Budapest in car-reggiata. Sotto Gyurcsany, si era-no riacutizzati i problemi storicidell’economia ungherese: deficitdi bilancio e squilibrio della bi-lancia dei pagamenti.

La crisi economica ha colpito Bu-dapest evidenziando i problemistrutturali dell’economia unghe-rese, secondo Informest «il Paesedell’Europa centro-orientale sfer-zato con maggior virulenza dallacrisi finanziaria globale». I nu-meri dell’Ufficio Centrale di sta-tistica confermano le difficoltàdell’Ungheria. Il Pil si è contrattodell’1,2% nell’ultimo trimestredel 2008 e le stime parlano di un-6% nel 2009. La produzione in-dustriale è scesa del 26% su ba-se annua, soprattutto a causadel calo della domanda esterapresso i partner storici di Buda-pest, in primo luogo la Germania.Secondo la definizione dell’Areastudi e ricerche Isdee di Infor-mest, Budapest è stata investitada un «doppio shock»: un calocontemporaneo della domandaesterna e interna. Anche il tassodi disoccupazione cresce: ha giàraggiunto il 9% e nelle impresecon più di cinque addetti i licen-ziamenti sono aumentati del4,1% nei primi quattro mesi del-l’anno. Il timore maggiore è chel’Ungheria rappresenti la primatessera di un effetto domino chepotrebbe coinvolgere gli istitutidi credito stranieri che controlla-no circa il 70% del mercato ban-cario. Il 62% dei prestiti alle fa-miglie sono in valuta estera - eu-ro e franchi svizzeri in particolare- e con un fiorino svalutato del41% rispetto al franco si acui-scono le difficoltà a ripagare lerate mensili.Il nuovo primo ministro Bajnai,sostenuto da socialisti e demo-cratici liberali, ha varato a mag-gio una serie di drastiche misureanticrisi. Forte dell’appoggio diFmi, Banca Mondiale e UE, chehanno stanziato quasi 20 miliar-di di euro per la difesa del fiorinoe per ridare fiducia agli investito-ri stranieri, Bajnai sta cercandodi ridurre la spesa pubblica permantenere il deficit sotto il 3% eallo stesso tempo di salvaguar-dare il reddito delle classi mediee l’occupazione. Budapest vuole

Crisi ungherese,il rischio di un effettodomino

Dopo il governo Gyurcsany

Budapest cerca di rimettersi

in carreggiata.Forte sostegnointernazionale

Arie

s

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 44

Page 47: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

45

Arie

s

risparmiare 3,5 miliardi di euroin due anni tagliando i salari deidipendenti pubblici, pensioni eservizi sociali. Bajnai scommettesulla costruzione di opere pubbli-che e ha varato un piano di so-stegno alle imprese, basato sufacilitazioni creditizie e sovven-zioni per ottenere nuovi prestitidalle banche. Il governo ha inol-tre ricapitalizzato il settore ban-cario, stanziando quasi 4 miliar-di di euro del prestito dell’Fmi peraumentare la liquidità di alcuniistituti di credito.

Il piano anticrisi di Bajnai ha pe-rò scatenato la dura reazione diopposizione e sindacati e rinfoco-lato il malcontento dell’opinionepubblica. Alle Europee il partitosocialista ha ottenuto un misero18% dei voti, contro il 56% dellaFidesz e il 15% di Jobbik, l’estre-ma destra ungherese. Molti ana-listi politici prevedono elezionianticipate prima di un caldo au-tunno, a Budapest.

STEFANO GIANTIN

DATI MACROECONOMICI - UNGHERIA

Pil Previsto un -6% nel 2009

Produzione industriale -26% su base annua (febbraio 2009)

Percentuale di export sul Pil Circa 60%

Settore bancario e assicurativo 72% controllato da azionariato estero

Prestiti alle famiglie 62% in valuta estera

Svalutazione del fiorino sul franco svizzero 41% a marzo

Debito pubblico/Pil 67%

Deficit di bilancio/Pil Dal 9,3% nel 2006 al 3,4% nel 2008

Deficit estero totale/Pil 108,3%

MISURE ANTICRISI UNGHERIA

SETTORE MISURE PREVISTE IMPEGNO FINANZIARIO

Settore finanziario Sostegno ai prestiti al dettaglio, garanzie 3,8 miliardi di europer un più facile accesso ai finanziamenti, ricapitalizzazione di alcune banche (MFB, FHB, OTP), estensione del “safety-net” del settore bancario

Famiglie e occupazione Programmi di sostegno all’occupazione, 125 milioni di euroformazione disoccupati e aggiornamento occupati, sussidi pubblici di sostegno al pagamento dei mutui

Imprese Facilitazioni e garanzie per l’accesso al credito, 1,9 miliardi di eurosostegno alla ricerca in nuove tecnologie e industria “pulita”

Spesa pubblica e investimenti Tagli ai salari pubblici e a pensioni e sussidi, 6 miliardi di euroaumento dell’età pensionabile, opere pubbliche e infrastrutture, edilizia pubblica

Fondi strutturali Misure per aumentare la capacità Dato non ancoradi assorbimento dei fondi disponibile

Fonte: Area Studi e Ricerche ISDEE, Informest

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 45

Page 48: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

46

Arie

s

Forte contrazione del Pil e -7% di produzione indu-striale negli ultimi mesi del

2008, disoccupazione in au-mento e tracollo dei flussi com-merciali e degli investimentifissi, scesi dal 29% del 2008 al2,8% di quest’anno. La crisieconomica si fa sentire anche inRomania, uno dei Paesi dell’Eu-ropa orientale dove sono più ro-busti gli investimenti italiani.La situazione dell’economia ro-mena è stato il tema sviluppatodurante il secondo seminariodell’Osservatorio sulla crisi eco-nomica, organizzato da Infor-mest e Aries. Alla serie di cin-que incontri – dedicati a Un-gheria, Romania, Serbia, Croa-zia e Slovenia - analisti e pro-fessionisti hanno sviscerato «lemisure messe in campo dai di-versi governi e le novità più utili

alle imprese italiane per opera-re al meglio nelle aree prese inesame», secondo le parole delpresidente della Camera diCommercio di Trieste, AntonioPaoletti.In Romania, la crisi economicasi è innestata su un tessutoeconomico già afflitto da variproblemi strutturali. La rapidacrescita degli ultimi anni «è an-data di pari passo con crescentisquilibri macroeconomici», af-fermano gli esperti dell’AreaStudi e Ricerche di Informest.La spesa pubblica per pensioni,indennità e tredicesime è au-mentata enormemente negli ul-timi anni. Gli incrementi sala-riali, usati spesso a fini eletto-rali, non sono stati giustificatida un aumento della produttivi-tà, mentre il credito ai privati –cresciuto del 50% negli ultimi

due anni ed emesso in gran par-te in valuta straniera – è statoutilizzato per favorire un boomartificiale dei consumi interni. Ilrisultato è stato un’espansionedel debito estero fino al 40% delPil, il deterioramento del deficitcommerciale e «un peggiora-mento della bilancia della spe-sa pubblica e del rapporto defi-cit statale/Pil», conclude il rap-porto Informest sulla Romania.Dopo le elezioni di novembre2008, il premier Emil Boc ha va-rato un programma anticrisi di13 miliardi di euro per rilanciareil sistema produttivo e ridurrel’impatto della crisi sui cittadi-ni. Boc ha posto l’accento suldelicato problema del rilanciodel credito e della liquidità dibanche e imprese, ma ha adot-tato anche provvedimenti speci-fici per sostenere il settore au-tomobilistico e gli investimentipubblici in infrastrutture edenergia. Il piano di Boc prevedeanche il congelamento dei sala-ri dei funzionari dello Stato,l’estensione dei sussidi di di-soccupazione e l’introduzione diuna pensione minima di 70 eu-ro.Un significativo supporto aglisforzi di Boc è arrivato sotto for-ma di un prestito da 20 miliardidi euro erogato da Fmi, Unione

Romania,economia in bilico

Calano Pil einvestimenti

e Bucarest denunciatutti i suoi problemi

strutturali.Il governo Boc tenta

la strada delleriforme

DATI MACROECONOMICI - ROMANIA

Pil 7,1% nel 2008, -6,2% nei primi mesi del 2009

Crescita media 6% all’anno dal 2006

Produzione industriale -11,1% nel primo trimestre 2009

Settore bancario Quasi il 90% è controllato da istituti di credito stranieri

Prestiti alle famiglie 60% in valuta straniera

Svalutazione del leu sull’euro 14% a maggio 2008 su base annua

Deficit dello Stato/Pil Dal 2,4% nel 2007 al 5,4% nel 2008

Deficit estero/Pil 40%

Deficit delle partite correnti/Pil 14%

Fonte: Informest, Wood & Co. Investment Bank, Istituto Nazionale di Statistica della Romania

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 46

Page 49: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

Europea, Banca Mondiale eBers. Il denaro – vitale per unPaese come la Romania che hadifficoltà a trovare sufficientirisorse interne in un momento dicrisi come quello attuale - ser-

virà a rimpolpare le riserve va-lutarie della Banca nazionale, adifendere la moneta locale e arifinanziare il deficit di bilancio.Per ottenere il prestito, Bucarestsi è impegnata ad attuare una

politica di rigore finanziario e aricapitalizzare e rinforzare la vi-gilanza sul sistema bancario,controllato al 90% da istituti dicredito stranieri.Rimane da vedere come i romeni

e la macchina burocratica rea-giranno alla crisi. La disoccu-pazione sta aumentando. Moltisono gli emigranti che tornano acasa, soprattutto da Spagna eItalia, per colpa della recessio-ne globale. Il Paese è ancora af-fetto da una corruzione quasiendemica e da un sistema giu-diziario inaffidabile. Le risorseaccumulate grazie alle privatiz-zazioni sono state dissipate percolpa di sprechi e corruzione esolo il 2,2% dei fondi strutturaliUe – circa 3,2 miliardi di euronel biennio 2007-2008 – sonostati messi a frutto. Un chiarosegno d’inadeguatezza da partedell’amministrazione pubblica,chiamata oggi ad affrontareuna crisi dagli esiti ancoraignoti con una risolutezza spes-so non dimostrata in passato.

STEFANO GIANTIN

MISURE ANTICRISI ROMANIA

SETTORE MISURE PREVISTE IMPEGNO FINANZIARIO

Settore finanziario Ricapitalizzazione delle banche pubbliche CEC 240 milioni di euroed Eximbanc,

Famiglie e occupazione Introduzione della pensione minima 177 milioni di euro(verrà aumentata a novembre),riduzione dell’IVA su farmaci, servizi alberghieri, testi scolastici, musei e per l’acquisto di alcuni beni immobili)

Imprese Sospensione delle imposte sugli utili reinvestiti 230 milioni di euroe della tassazione sulla disoccupazione tecnica,promozione dell’export, incentivi settore automobilistico,

Spesa pubblica e investimenti Nuove infrastrutture (autostrade, settore 10 miliardi di euroenergetico), pagamento dei debiti del precedente governo

Congelamento salari dei funzionari pubblici 1,8 miliardi di euro

Fondi strutturali - -

Fonte: Area Studi e Ricerche ISDEE, Informest

È possibile abbonarsi gratuitamente a Trieste Economica, oppure richiederne l’invio aun indirizzo diverso da quello attuale.Basterà ritagliare il presente coupon, compilarlo e inviarlo per posta in busta chiusa oper fax a:

Camera di Commercio di Trieste Piazza della Borsa, 14 34121 TriesteFax +39.040.6701 321

TTriesteEconomicaBimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TriesteE

Trieste Economica è consultabile sul sito: www.ts.camcom.it

47

Arie

s

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 47

Page 50: DOSSIER TRIESTE. INVESTIRE NEL TURISMO · “Cresce l’accoglienza, ma si lavori insieme” 25 “Trieste Città d’arte”. La delibera della discordia 26 “Comprare a Trieste

48

Desidero abbonarmi gratuitamente alla rivista “Trieste Economica”

Cognome ___________________________________ Nome _______________________________________________Ente/Azienda ____________________________________________________________________________________Via ______________________________________________________________________ n. ____________________CAP __________ Città ___________________________________________________ Prov. _____________________e-mail (facoltativo)_________________________________________________________________________________

L’indirizzo da cancellare, a cui attualmente spedite la rivista, è:*

Cognome ___________________________________ Nome _______________________________________________Ente/Azienda ____________________________________________________________________________________Via ______________________________________________________________________ n. ____________________CAP __________ Città ___________________________________________________ Prov. _____________________e-mail (facoltativo)_________________________________________________________________________________

* Da compilare solo nel caso di invio a indirizzo diverso da quello attuale.

Data ________________ Firma _____________________________________________

Ai sensi del d.lgs. n. 196/2003 acconsento che i miei dati personali (nome, indirizzo e altre informazioni fornite) vengano raccolti e trattati dallaCamera di Commercio di Trieste per assolvere ai fini della presente richiesta. La Camera di Commercio di Trieste è titolare del trattamento.TTr

ieste

Econ

omica

Bime

strale

della

Came

ra di

Comm

ercio

Indus

tria A

rtigia

nato

e Agr

icoltu

ra di

Tries

teE

Aries propone un programma dicorsi, seminari e servizi indirizzatiad aspiranti imprenditori ed alleimprese che si trovano oggi in uncontesto economico difficoltoso.La validità di un’idea imprendi-toriale comporta lo svolgimentodi un percorso che deve essereaccompagnato anche dalla for-mazione a partire dalla progetta-zione della nuova impresa.La crescita di un’impresa passanecessariamente attraverso l’in-troduzione di sistemi innovatividi gestione aziendale.

CORSI E SEMINARI 2009• I bilanci delle piccole imprese e

le decisioni aziendali

Programma formazione di Aries

• Il business plan per la nuovaimpresa

• Business English – come pre-sentare la propria azienda al-l’estero

• Il bilancio per non specialisti• Normativa comunitaria sugli

aiuti di stato• Gestione della crisi• Come rendicontare un progetto

comunitario• Web marketing - Il motore di ri-

cerca come strumento di mar-keting e vendita

• Analisi di bilancio• Migliorare la trattativa com-

merciale con il cliente• Lo stress da lavoro correlato• Teorie e tecniche della comuni-

cazione d’impresa• Le agevolazioni per la creazione

e sviluppo d’impresa;

SERVIZICheck up aziendale• Migliorare la performance, fa-

vorire la crescita, facilitarel’accesso al credito

• L’analisi della performancedell’impresa attraverso la let-tura dei flussi finanziari e delbilancio possono suggerire la

presa di decisioni che compor-tano importanti azioni corretti-ve nella gestione dell’impresa.

Aries mette a disposizione delleimprese un consulente che valu-terà le prestazioni dell’azienda epotrà proporre soluzioni operati-ve, non solo per migliorarne i ri-sultati ma anche per facilitare ilrapporto con la banca.

Obiettivo donnaAttività di orientamento ed assi-stenza alle donne che voglionointraprendere un’attività autono-ma. Vengono attivate consulenzegratuite personalizzate conesperti di Aries e professionistidel settore.

Per informazioni ed assisten-za:Area creazione e sviluppo d’im-presaTel 040 6701281/400 – Fax 040365001E mail:[email protected]

Formazione per la creazione

d’impresa e per migliorare la performance

aziendale

Arie

s

trieste economica n3 copia:Layout 1 28-06-2009 0:33 Pagina 48