Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori...

12
6 Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita del BAMBINO . Ecco il manuale per le MAMME Dossier MATERNITÀ

Transcript of Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori...

Page 1: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

6

Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita del BAMBINO.

Ecco il manuale per le

MAMME

Dossier MATERNITÀ

Page 2: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

L e notizie sulla gravidanza e sul periodo dopo il parto ti arrivano ormai un po’ da tutte le parti. C’è chi parla delle nausee di Kate Middleton, chi sottolinea il rischio della depressione post partum o, ancora, chi giustamente non si stanca di ricordare l’importanza dell’allattamento

e dell’alimentazione sin dalla gestazione per limitare il rischio di obesità infantile. Il rischio, però, è quello di una gran confusione, che puoi cercare di chiarire con l’aiuto dei nostri esperti.

Ecco una guida semplice e completa per conoscere e capire i cambiamenti del tuo corpo tri-mestre dopo trimestre, con i consigli sull'alimentazione più adatta da seguire e le dritte per allattare in modo sicuro e naturale, scongiurando i possibili disturbi che si possono presen-tare. Ma anche un approfondimento sulle varie tipologie di parto per dominare le naturale ansie e i timori legati a questo momento. In più la testimonianza di una mamma amorevole, Elisabetta Gregoraci, e i prodotti selezionati per accompagnarti in questo delicato momento. Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare il sito Internet dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.): www.ondaosservatorio.it dove trovi anche l’elenco dei centri ospedalieri specializzati nella salute materno-infantile suddivisi per regione.

Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita del BAMBINO.

Ecco il manuale per le

servizio di Stefania Rattazzi, con la consu-lenza della dottoressa Nadia Meroni, gi-necologa a Milano, dottoressa Evelina Fla-chi, specialista in Scienza dell’Alimentazio-ne, presidente della Food Education Italy (www.evelinafl achi.it) e dottoressa France-sca Merzagora, presidente di O.N.Da.

7

Page 3: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

LA GRAVIDANZA: tante gioie e anche qualche fastidio

TREPIDANTE ATTESAUn periodo carico di emozioni, di cambiamenti

che si susseguono senza pause. Perché la tua vita non sarà più quella che eri abituata a

conoscere prima di rimanere incinta.

Nausee, mal di schiena, disturbi digestivi sono alcuni degli intoppi della gestazione. Da affrontare con serenità e con il supporto costante del tuo ginecologo di fi ducia

L a gravidanza è un periodo che comporta diversi cambiamen-ti nel tuo corpo. Tutto ciò è

sicuramente “magico” perché ti ri-corda l’arrivo del tuo bambino, ma può anche lasciarti disorientata perché non capisci bene cosa stia succedendo. Ecco quali sono i prin-cipali cambiamenti trimestre per trimestre: conoscendoli meglio, li accoglierai con più naturalezza.

PRIMO TRIMESTRE Il primo trimestre di gravidanza

va dalla prima settimana di gesta-zione alla tredicesima. In questo

periodo spesso dall’esterno non si colgono segni evidenti della “novi-tà”, se non una pancetta un pochi-no più pronunciata, ma general-mente diffi cile da notare.

«Spesso però ci sono già dei se-gnali che la donna coglie in pie-no e che sono una caratteristica conseguenza dei cambiamenti che si stanno verifi cando nell’organi-smo. All’inizio della gravidanza il seno si ingrossa e si avverte una tensione simile a quella che si ma-nifesta prima delle mestruazioni. Inoltre, in diversi casi, compare il disturbo più diffuso del primo

Dossier MATERNITÀ

8

Page 4: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

trimestre, ossia la nausea. Ci si sente infi ne più stanche del solito senza un motivo preciso», spiega a tal proposito la dottoressa Nadia Meroni, ginecologa a Milano.

● I disturbi I disturbi dei pri-mi mesi della gravidanza sono i più conosciuti, perché spesso rap-presentano il segnale stesso di ciò che ti sta succedendo.

«Il fastidio più comune è sicura-mente la nausea, talvolta accompa-gnata dal vomito, che colpisce circa il 70 per cento delle donne in dolce attesa. Nausea e vomito si fanno sentire fi n verso la 12a-16a settima-na di gestazione e poi generalmen-te scompaiono da soli. Sono dovuti all’aumento nella produzione del progesterone e dell’ormone della gravidanza (beta-hgc)», spiega la dottoressa Meroni. Per tenerli a bada, consuma piccoli pasti suddi-visi durante la giornata, preferen-do alimenti secchi (ad esempio cra-cker e biscotti). Evita anche odori che possono scatenare la nausea (come quello del caffè o del pesce). Se il fastidio è molto pesante, puoi chiedere al tuo ginecologo farma-ci naturali a base di zenzero, un

antinausea naturale, o integratori a base di vitamine del gruppo B, che possono aiutarti ad alleviare i sintomi. «Oltre alla nausea e al vomito, all’inizio della gravidanza spesso si ha a che fare con la ten-sione mammaria, con la stipsi, con i bruciori di stomaco e con l’aumento delle perdite vaginali: tutti fastidi legati all’incremento nella produ-zione di ormoni, che si possono fa-cilmente tenere sotto controllo chie-dendo un consiglio al ginecologo», dice la dottoressa Meroni.

SECONDO TRIMESTRE Va dalla 14a alla 27a settima-

na di gestazione. L’utero inizia ad aumentare di dimensioni e così cominci a vedere un po’ di “pan-cia”. I capezzoli e l’areola diven-tano più scuri e sulla pelle posso-no comparire della macchioline scure chiamate “cloasma”. «È in questo periodo, dalla 20a-21a setti-mana di gestazione, che comincia-no ad avvertirsi i movimenti del bambino: inizialmente simili a bolle d’aria o d’acqua e poi come veri e propri calcetti», ricorda

Sentir parlare di non meglio precisati "stravolgimenti

ormonali" durante la gravidanza è piuttosto frequente. Quello che si dice meno spesso è che questi sbalzi determinano anche un cambiamento del tessuto connettivo, la sostanza che costituisce legamenti, tendini e articolazioni. A partire dal quinto mese il bacino inizia a ruotare in avanti per mantenere la stazione eretta. Questo spostamento determina un sovraccarico a livello lombare e un aumento anomalo della curvatura lombare. Il risultato? Un bel mal di schiena! Cosa fare per tenere sotto controllo questo disturbo, lo abbiamo chiesto a Vittorio Amoroso, kinesiologo, docente di Ginnastica preventiva e adattata presso la facoltà di Scienze motorie dell'Università di Chieti. «Bisogna premettere che una lassità congenita dei legamenti acuisce questi fastidi e che il sovrappeso o un eccessivo aumento di peso in gravidanza possono peggiorare la situazione. È importante mantenere una postura corretta. In questo senso sono utili gli esercizi di retroversione del bacino: supine, con le gambe fl esse e i piedi in appoggio, provate a toccare con la zona lombare il pavimento. Vale la pena di imparare anche le tecniche di respirazione diaframmatica (gonfi are la pancia d'aria durante l'inspirazione e "buttarla fuori" con l'espirazione. È bene sospendere la tonifi cazione addominale e continuare quella degli arti e del pavimento pelvico. La ginnastica dolce è ottima per promuovere il relax, migliorare la qualità della vita e quella del sonno», spiega l'esperto.

Sì al movimento, ma con dolcezza

Per evitare il mal di schiena

9

continua a pag. 11

Page 5: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

la dottoressa Meroni. Durante il secondo trimestre può aumentare anche la sudorazione.

● I disturbi Nel secondo trime-stre si possono formare delle sma-gliature dovute all’aumento di di-mensioni dell’addome.

«Per limitare il rischio che si for-mino queste antiestetiche “strisce”, si può ricorrere a prodotti idratanti e specifi ci antismagliature (dall’olio di mandorle dolci a creme e oli per la gravidanza specifi camente dedi-cate a combattere questo inesteti-smo, che si possono facilmente tro-vare in farmacia e in erboristeria). Per tenere la pelle morbida è im-portante spalmare i prodotti idra-tanti sulla pelle di tutto il corpo (e in particolare sull’addome e sul se-no) dopo avere fatto la doccia», sug-gerisce la dottoressa Meroni.

TERZO TRIMESTRE Il terzo trimestre va dalla 28a

settimana fi no al termine della gravidanza, cioè alla 40a settima-

na il periodo forse più intenso di tutta la gestazione. «Durante que-sto periodo l’addome cresce note-volmente, abbassandosi verso la fi ne della gravidanza. Il bambino è in posizione cefalica (cioè a te-sta in giù), già pronto per il parto. Se ciò non si verifi ca, però, nien-te paura perché il ginecologo può tentare una manovra per far gira-re il piccolo o decidere di eseguire un parto cesareo», tranquillizza la dottoressa Meroni.

Inizi a preparare la valigia per il ricovero con il corredino del bambino o della bambina a secon-da delle istruzioni che ti vengono date dall’ospedale dove hai scelto di partorire. Durante questo tri-mestre è sempre utile seguire un corso preparto, organizzato dagli ospedali come dai consultori, che ti fornisce informazioni teoriche, ma che prevede anche una par-te pratica di preparazione a que-sto momento tanto importante quanto delicato ed estremamente coinvolgente. «Nel terzo trime-

stre è importante monitorare i movimenti del bambino, che al termine della gravidanza devono essere almeno dieci nell’arco del-la giornata. Il motivo è semplice: se il piccolo si muove signifi ca che tutto procede per il meglio», pre-cisa la dottoressa.

● I disturbi Durante il terzo trimestre, l’addome prominente e le dimensioni del feto ti posso-no causare disturbi che cambiano dall’inizio alla fi ne del periodo.

«All’inizio del terzo trimestre la “pancia” che cresce può causa-re diverse diffi coltà respiratorie e digestive, perché l’utero ingrossa-to preme sui polmoni e sullo sto-maco. Alla fi ne del trimestre, con l’approssimarsi del momento del parto, l’addome si abbassa e pos-sono cominciare ad apparire altri disturbi: ad esempio la necessità di fare spesso pipì o la stitichez-za, dovute alla “spinta” e alla com-pressione dell’utero rispettivamen-te sulla vescica e sull’intestino», spiega la dottoressa Meroni.

GLI ESAMI A CUI SOTTOPORSI NELL’ARCO DEL PERIODO GESTAZIONALEquando quali test

■ Ecografi a (dalla 6a alla 9a settimana). ■ Esami del sangue: infettivologici (epatiti, HIV, sifi lide), toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus e test genetico per anemia mediterranea. Puoi eseguire anche i test di diagnosi prenatale per le anomali genetiche (ricerca Dna fetale nel sangue materno, translucenza nucale, villocentesi).

■ Ecografi a morfologica (20a-22a settimana). ■ Esami del sangue di routine (emocromo, toxoplasmosi, citomegalovirus e rosolia se negativi), esame delle urine, urinocoltura, curva glicemica. ■ A 16 settimane è possibile eseguire l'amniocentesi per individuare eventuali anomalie genetiche.

■ Ecografi a di accrescimento (per valutare benessere bambino, 30a-32a settimana), esami del sangue di routine* (emocromo, toxoplasmosi, citomegalovirus e rosolia se negativi, test coombs indiretto per verifi care presenza di eventuali anticorpi materni contro il feto, ripetizione di alcuni esami infettivologici se richiesti, esami per l’epidurale dalla 36a settimana), esame delle urine, urinocoltura. ■ A 36/38 settimane tampone vagino-rettale per ricerca streptococco beta emolitico.

I TRIMESTRE (1a-13a settimana)

II TRIMESTRE (14a-27a settimana)

III TRIMESTRE (28a-40a settimana)

(Possono variare leggermente a seconda delle indicazioni del ginecologo)

Dossier MATERNITÀ

11

segue da pag. 9

Page 6: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

Naturale o cesareo? Epidurale, sì o no? Quanti dubbi! Serve una corretta informazione

Quello del parto è un momento che fa spesso molta paura. Al timore per il dolore, nel no-

stro Paese si accompagna spesso la polemica sull’eccesso di parti cesa-rei. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in Italia il 40 per cento dei parti avviene con il taglio cesa-reo, mentre secondo l’Organizza-zione mondiale della sanità (Oms) i parti cesarei non dovrebbero supe-rare il 15 per cento del totale.

L’epiduraleBisogna distinguere tra le donne

che devono eseguire un cesareo per motivi medici e quelle che scelgono l’intervento chirurgico per altri mo-tivi, tra cui la paura del parto e i ti-mori per la salute del bambino.

«In realtà il cesareo non assicura un maggiore benessere per il bam-bino, comporta dolore dopo l’inter-vento e un recupero più lento. Per limitare il dolore nel parto naturale è possibile ricorrere invece all’ane-stesia epidurale, ma la scarsa of-ferta di questa pratica presso gli ospedali italiani spesso contribui-sce a spingere le donne verso il ce-sareo», dice la dottoressa Francesca Merzagora, presidente di O.N.Da. Se scegli l’anestesia epidurale, in-formati quindi prima presso il tuo ospedale. «Nel terzo trimestre si

consiglia una visita anestesiologi-ca per un’eventuale epidurale», ag-giunge la dottoressa Meroni.

Depressione post partumDolore a parte, il parto comporta

uno “sconvolgimento” nell’assetto ormonale della donna che, assie-me alle novità emotive e all’im-pegno nella cura del neonato, può portare a quella che viene defi nita depressione post partum.

«Sentirsi tristi e un po’ giù di mo-rale dopo il parto e nelle prime set-timane in cui ci si deve prendere cura del neonato può capitare a tut-

te e in genere si parla di maternity blues (tristezza da maternità). Se però la tristezza, la voglia di pian-gere, la mancanza di interesse per le normali attività, la stanchezza, la mancanza di concentrazione si ma-nifestano per più di due settimane e/o i sintomi sono molto intensi, si ha probabilmente a che fare con la depressione post partum. In questo caso è importante rivolgersi al pro-prio ginecologo per trovare un aiuto, magari rivolgendosi a un esperto che saprà indicare la via migliore per risolvere il problema», consiglia la dottoressa Meroni.

IL PARTO La paura fa posto a una nuova consapevolezza

S e sospetti di avere a che fare con la depressione post partum, non nasconderlo a te stessa perché questo disturbo può diventare dannoso

e pericoloso per te e per il tuo bambino. Ricordati che non sei sola: la depressione post partum colpisce infatti dal 10 al 40 per cento delle donne. Secondo i dati di O.N.Da. il 13 per cento ne soffre nelle prime settimane dopo il parto, il 14,5 nei primi tre mesi e il 20 nel primo anno di vita del bambino. Per avere maggiori informazioni e un trovare un aiuto concreto puoi consultare il sito www.depressionepostpartum.it.

Un aiuto arriva anche da InternetUna piattaforma online per informazioni e un aiuto concreto

Dossier MATERNITÀ

13

Page 7: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

Gli esperti spingono affi nché i neonati vengano allattati il più possibile dalla mamma.

«Il latte materno rappresenta il mi-glior nutrimento per i bambini: è completo dal punto di vista nutri-zionale e permette di proteggere il piccolo grazie al passaggio di an-ticorpi dalla mamma al neonato», spiega la dottoressa Meroni.

Lotta all’obesitàL’allattamento al seno rappre-

senta anche un’arma vincente nel-la lotta all’obesità infantile. Nel nostro Paese, secondo i dati di Alt (Associazione per la lotta alla trom-bosi onlus), un bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso.

Un problema che va ben al di là dell’aspetto estetico. Si sa, infatti, che i bambini obesi tendono a rima-nere tali anche da adulti con tutta

una serie di problematiche che met-tono a rischio la salute cardiovasco-lare sin da giovani. L’allattamento al seno, grazie alle proprietà nutri-zionali del latte materno, aiuta a evitare sovrappeso e obesità.

Se non si può allattare«Salvo controindicazioni mediche

(ad esempio una forte miopia), tut-te le donne possono in linea teorica allattare. Non a tutte però compa-re la montata lattea dopo il parto. Inoltre, in alcuni casi il latte non è abbastanza nutriente (il bambino piange spesso e non cresce): in que-ste situazioni può essere necessario passare all’allattamento artifi ciale seguendo le indicazioni del pedia-tra», chiarisce la dottoressa Mero-ni. Anche se non puoi allattare, non farne un dramma e soprattutto non sentirti mai in colpa: il piccolo o la

piccola cresceranno e il contatto con la mamma si creerà lo stesso, an-che se non attraverso il seno.

Possibili “intoppi”Allattare al seno è sicuramente

un’esperienza molto profonda. Du-rante il percorso si possono però registrare degli inconvenienti che possono essere vissuti molto male se consideri che probabilmente sei stanca e stai pagando ancora gli sbalzi ormonali del post partum.

Oggi, poi, la tendenza è quella di allattare “a richiesta”, cioè ogni volta che il piccolo lo richiede: un impegno non da poco. «Sentirsi in diffi coltà quando si allatta, soprat-tutto se si verifi cano degli “intoppi”, è normale e non bisogna temere di chiedere aiuto al ginecologo e/o al pediatra per risolvere la questio-ne», dice la dottoressa Meroni.

ALLATTAMENTO Meglio al seno, ma stop ai sensi di colpa

Se devi ricorrere a quello artifi ciale non è un dramma. L’importante è stabilire un contatto intimo con il bambino

Mentre allatti, si possono manife-stare dei contrattempi. «Nelle don-

ne con il capezzolo retratto il bambino può avere diffi coltà ad attaccarsi: in que-sto caso basta usare dei paracapezzoli», dice Meroni. Se il bimbo si attacca male, si possono formare delle ragadi, ossia dei taglietti attorno al capezzolo mol-to dolorosi. Per questo, prima di uscire dall’ospedale, fatti spiegare bene come attaccare il piccolo. «Se nonostante tut-to dovessero comparire delle ragadi, si

possono usare pomate lenitive-riepite-lizzanti», ricorda la dottoressa. Un altro problema è quello degli ingorghi mam-mari, dovuti all’accumulo di latte: basta applicare degli impacchi caldi sul seno e poi attaccare il piccolo che svuoterà il seno intasato. La complicazione più im-portante è la mastite, un’infi ammazione della mammella che provoca febbre e fa indurire e arrossare il seno. «In questo caso è necessario seguire una cura con antibiotici e poi continuare ad allattare».

Per conoscere i disturbi più diffusiAlcuni consigli per risolvere ragadi, difficoltà a farlo attaccare, ingorghi mammari e mastite

Dossier MATERNITÀ

15

Page 8: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

L’ALIMENTAZIONE Quella giusta è varia e di alta qualitàProteine, fi bre, vitamine e minerali non devono mai mancare nella dieta della gestante e della neo-mamma. Occhio invece a grassi, sale e pepe

CHE GRAN FAME!Molte donne, anzi, per la verità quasi

tutte, durante la gravidanza hanno

parecchio appetito. È importante però mangiare in modo

sano ed equilibrato e non prendere

troppi chili, diffi cili poi da smaltire nei

mesi successivi.

L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale in gra-vidanza, nei mesi dell’al-

lattamento e per lo stesso bam-bino già dalla nascita. Mangiare bene sin dalla gestazione e al-lattare il piccolo al seno (quando possibile), è un modo per limitare i rischi di obesità infantile.

«Alimentarsi in modo corretto durante la gravidanza e l’allatta-mento è fondamentale anche per fornire, al feto prima e al neona-to poi, gli elementi nutrizionali di cui ha bisogno per svilupparsi e crescere in salute. Per questo, sin dai primi mesi di gestazione è importante guardare cosa si por-ta in tavola. Mangiando in modo corretto, poi, si evita il rischio di ingrassare oltre misura e di non riuscire più a perdere i chili messi su durante i nove mesi», spiega la dottoressa Evelina Flachi, specia-lista in Scienza dell’Alimentazio-ne, presidente della Food Educa-tion Italy (www.evelinafl achi.it).

Una dieta variaFin dall’inizio della gravidanza

le esigenze nutrizionali cambiano continua a pag. 19

Dossier MATERNITÀ

17

Page 9: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

perché il nutrimento serve sia alla mamma sia al bambino. Per que-sto è bene che tu segua un’alimen-tazione varia ed equilibrata, dan-do spazio ai carboidrati complessi (pasta, riso e pane), alle proteine (carne, pesce, formaggi, uova, le-gumi), alle fi bre, alle vitamine e ai minerali. Queste ultime tre cate-gorie di nutrienti si trovano nella frutta e nella verdura. «Una dieta di questo tipo, che non ecceda nelle porzioni, sarà suffi ciente a garan-tire il benessere a mamma e bam-bino», dice la dottoressa Flachi.

Spazio alle proteineDurante i nove mesi, aumenta il

fabbisogno di proteine che vengo-no utilizzate anche dal piccolo per crescere. Dai quindi ampio spazio a carne magra, pesce, uova, for-maggi (da consumare con modera-zione un paio di volte la settimana perché grassi e calorici) e legumi.

Ricorda che carne e pesce so-no anche un’ottima fonte di fer-ro, un minerale il cui fabbisogno aumenta notevolmente in gravi-danza. «Il pesce è un ottimo ali-mento, ma è meglio limitare il consumo dei grossi pesci preda-tori (come tonno e pesce spada), che possono accumulare nelle lo-ro carni sostanze nocive», spiega la dottoressa Flachi.

Grassi? Solo vegetaliPer evitare di ingerire grassi

dannosi, il consiglio degli esperti è quello di utilizzare oli vegetali, come l’olio di oliva (meglio se extra-vergine), l’olio di mais o di soia.

«L’olio di oliva è sicuramente il condimento migliore, perché è il più equilibrato in termini di aci-di grassi presenti. È da consu-mare preferibilmente a crudo in una quantità moderata (è infatti piuttosto calorico), cioè circa 30

Durante l’attesa, il fabbisogno di vitamine e minerali aumen-

ta. Ecco gli elementi di cui hai più bisogno nella gestazione:● Calcio● Ferro● Vitamina B 12● Acido folico«Queste sostanze si trovano so-prattutto nella carne magra, nel pesce, nelle uova, nel latte, nei formaggi (meglio se leggeri), nel-la frutta, nella verdura, nella pa-sta e nel riso anche integrali, che non dovrebbero mai mancare. Se si è intolleranti al latte, il fabbiso-gno di calcio può essere coperto da bevande alternative che sono addizionate di questo prezioso minerale», precisa la dottoressa Evelina Flachi.

Minerali e vitamine mai farne a meno

Ferro, calcio e acido folico

Durante lo svezzamento Inizia lo svezzamento seguendo le indicazioni del pe-diatra e scegliendo alimenti adatti ai bambini.Non proporre un alimento come premio o incentivo perché diventerà il suo preferito e non sgridarlo se non mangia perché odierà le scelte salutari.Adotta una dieta equilibrata per il tuo bambino evitan-do eccessi di proteine e carenze di minerali.Non introdurre troppo presto il latte vaccino: è troppo ricco di proteine e povero di ferro. Non deve essere utiliz-zato prima dei 12 mesi, meglio introdurlo dopo i 2 anni.Fraziona la sua alimentazione in 4-5 pasti procedendo con lo svezzamento, e abitualo a una buona colazione.Non preoccuparti se dopo l’anno rifi uta cibi nuovi: è normale ed è un periodo di transizione. Preoccupati inve-ce della monotonia nella dieta che è la strada verso il so-vrappeso e l’obesità.

Prevenire il rischio di sovrappeso e di obesità infantileCon lo svezzamento ruota gli alimenti e abitua subito tuo figlio a fare una buona colazione

Curare l’alimentazione sin dalla gravidanza e nella prima infanzia è il modo migliore per limitare il rischio di obesità in-fantile. «L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da.) ha messo a punto un decalogo per aiutare le future

mamme e le neo mamme a gestire al meglio l’alimentazione», spiega la dottoressa Francesca Merzagora. In gravidanza Evita aumenti eccessivi di peso mantenendo il tuo Bmi nella norma sin da prima della gravidanza.Assumi un’alimentazione varia ed equilibrata se-guendo le indicazioni del ginecologo.Fai attività fi sica: ti aiuterà a mantenerti in forma.

Durante l’allattamento Preferisci l’allattamento al seno: aiuta a prevenire l’obesità; dovrebbe continuare fi no ai 6 mesi e oltre del bambinoNon escludere le verdure con sapori forti se ti piac-ciono e se le hai mangiate durante la gravidanza: il tuo bambino le riconoscerà nel tuo latte.Mantieni la tua abituale attività fi sica, purché mo-derata, perché non infl uenza in alcun modo la composi-zione del latte con cui nutrirai il tuo piccolo.

Dossier MATERNITÀ

19

continua a pag. 21

segue da pag. 17

Page 10: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

grammi (3 cucchiai da minestra) al giorno», suggerisce ancora la dottoressa Evelina Flachi.

No ai cibi piccanti e grassiDurante l’attesa limita l’assun-

zione di alimenti piccanti (il pepe, ad esempio può irritare e favorire la comparsa di emorroidi), la selvag-gina e i cibi fritti che possono risul-tare molto ricchi di calorie. «Non è necessario bandirli completamente dalla dieta, ma è consigliabile con-sumarli solo in occasioni speciali», precisa la nostra nutrizionista.

Occhio a crudi e salumiSe non hai avuto la toxoplasmo-

si (questa informazione emerge durante gli esami del sangue che il ginecologo ti ha prescritto già all’inizio della gravidanza), pre-sta attenzione ai cibi crudi che possono contenere il protozoo re-sponsabile di questa malattia, in genere innocua, ma che in gravidanza può provocare seri danni al feto.

«Se non si è fatta la toxoplasmosi è quin-di importante evita-re del tutto i salumi (prosciutto crudo, sa-lame, salsicce crude) e la carne poco cotta. Attenzione anche alla frutta e alla verdura (l’agente che provoca la toxoplasmosi si può tro-vare anche nella terra) che devono essere lavate a lungo con acqua e bicarbonato e, se possibile, sbuc-ciate prima di essere consumate», sottolinea la dottoressa Flachi.

Alcolici con moderazioneUn eccessivo consumo di alco-

ol può essere decisamente molto dannoso per il feto. Sin dall’inizio della gravidanza, cerca quindi di

limitare il più possibile il consumo di vino e birra. «Nel primo trime-stre è sicuramente meglio evitare anche gli alcolici più soft, che pos-

sono poi essere consu-mati in quantità ri-dotte (un bicchiere di vino o birra a pasto) a partire dal secondo trimestre, quando il feto è già completa-mente formato», dice la dottoressa Evelina Flachi. Evita invece del tutto i superalco-lici perché hanno una

gradazione alcolica troppo eleva-ta, che potrebbe essere pericolosa per la salute del feto.

No gas, poco saleDurante la gravidanza cerca di

bere molto, almeno due litri di li-quidi al giorno. In questo modo favorisci i movimenti intestinali, limitando la stipsi e il rischio di emorroidi. «Vanno benissimo l’ac-qua (preferibilmente naturale), le spremute, le tisane e gli infusi. Da

evitare le bevande gassate, trop-po ricche di zuccheri e di calorie. Sono sconsigliate anche quelle die-tetiche perché contengono dolcifi -canti non indicati durante l’atte-sa», dice la dottoressa Flachi.

Limita il consumo del brodo per-ché spesso risulta troppo salato e un eccesso di sale favorisce la ritenzione idrica e i gonfi ori, che possono comunque verifi carsi in questo periodo. Per lo stesso moti-vo, limita gli alimenti ricchi di sale “nascosto” (ad esempio i cibi in sca-tola, quelli già pronti, i sostitutivi del pane, i dolci industriali).

Sì alle speziePuoi invece in genere consumare

le spezie senza particolari proble-mi. Solo il pepe, infatti può causare fastidi (soprattutto emorroidi) nel-le donne predisposte. Via libera per tutte invece alle erbe aromatiche: basilico, origano, menta e maggio-rana ti possono aiutare a cucinare in modo gustoso usando meno sale e ad arricchire i tuoi piatti di sapo-ri e profumi invitanti.

Non serve mangiare per dueL’incremento di energia non deve superare le 300 calorie

Spesso la convinzione che

in gravidanza sia necessario mangiare per due resiste ancora. In realtà, se ingrassi troppo durante l’attesa, farai molta fatica dopo il parto a perdere i chili in eccesso accumulati durante la gestazione. Inoltre rischi disturbi anche seri durante la gravidanza (come ad esempio il diabete gestazionale). «Per

questo motivo è importante mangiare in modo equilibrato, senza eccedere nelle porzioni, e soprattutto evitando i cibi spazzatura. Una donna che inizia la gravidanza con un indice di massa corporea (Bmi, dato dal peso in chili diviso il quadrato dell’altezza espressa in metri) normale, cioè compreso tra 18,5 e 25, dovrebbe

terminarla con un aumento di peso pari a 8-11 chili. In effetti, anche se è vero che in gravidanza aumenta il fabbisogno di alcune sostanze (ad esempio calcio, ferro, proteine), è altrettanto vero che l’incremento di energia necessaria non supera le 300 calorie al giorno», spiega la dottoressa Evelina Flachi.

Dossier MATERNITÀ

21

Anche l’alimentazione

è in grado di condizionare in positivo e

in negativo la salute della cute

segue da pag. 19

Page 11: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier ESTATE AL TOP

Dossier MATERNITÀ

23

ELISABETTA GREGORACI «Racconto tante favole e rendo divertenti le pappe di Nathan»

Bella e sexy, ma con un cuore di mamma grande

così. I consigli della showgirl raccolti in un libro di favole

e di confi denze tutte da condividere

È una super mamma, Elisabetta Gregoraci. Attenta, premuro-sa e tenera, si è scoperta una

donna nuova da quando ha cono-sciuto la magica esperienza della maternità. A suo fi glio Nathan, che oggi ha quattro anni e mezzo, la bella Eli ha dedicato la sua pri-ma fatica editoriale Mamma Eli-sabetta racconta: un libro di favole che contiene, però, anche ricette e piccoli consigli dedicati al mondo dell’infanzia. La Gregoraci, da sem-

pre sensibilissima alle iniziative di natura sociale, è la madrina per il secondo anno consecutivo di Rega-lati la prevenzione.Hai chiuso il 2014 con ascolti trion-fali in TV con la trasmissione Made in Sud e con una nuova scommessa rivelatasi altrettanto fortunata...

«Ho deciso di dare alle stampe il mio primo libro Mamma Elisabet-ta racconta, edito da Imprimatur. L’ho fatto perché ho sempre avu-

continua a pag. 25

Page 12: Dossier MATERNITÀ Dalla GRAVIDANZA ai primi anni di vita ... 06 dossier.pdf · Per avere maggiori informazioni sulla gravidanza, sull’allattamento e sul post-partum, puoi consultare

Dossier EstatE al top

Dossier matErnità

25

to un particolare interesse per il mondo dei bambini, una passione diventata an-cora più forte dopo la na-scita di mio figlio Nathan. Forse è proprio merito suo se ho trovato il coraggio di cimentarmi con questa nuo-va avventura».Perché? Ce lo puoi dire?

«Nathan ha sempre ama-to le favole. Probabilmente dipende dal fatto che gli rac-contavo già le fiabe quando era ancora nel pancione. è un bimbo vispo e curioso e non si stancherebbe mai di ascoltare questi magici rac-conti. Una sera, però, mi ha detto che era stufo delle fia-be tradizionali che, spesso e volentieri, hanno un finale triste e mi ha esortato a inventar-ne di nuove per lui. Da qui mi si è accesa la scintilla e ho cominciato a pensare a nuove storie che po-tessero contenere anche dei piccoli insegnamenti utili per la crescita e l’educazione di mio figlio. E, sulla base del continuo scambio di opinio-ni e consigli che ho con tante mam-me sui social, ho deciso d’inserire nel libro anche qualche piccola drit-ta, qualche suggerimento su come affrontare il rapporto con i nostri figli, le abitudini, i rituali che scan-discono le nostre giornate».Spiegaci meglio...

«Penso, per esempio, al momento della nanna, che per alcuni bam-bini è un piccolo trauma. Io, negli anni, ho affinato la mia tecnica e così per farlo addormentare in se-renità oltre al momento della favo-la, ho escogitato un piccolo rituale che prevede: luce soffusa, musica classica di sottofondo, solito ora-rio e preghierine. Nel mio libro, ho inserito anche delle ricette di cui Nathan va ghiotto e che sono pre-

parate in modo tale da soddisfare i palati spesso un po’ capriccioset-ti dei nostri bimbi. Con dei cubet-ti di salmone e del pangrattato si possono preparare delle crocchet-te, simili a quelle del fast-food, ma decisamente più nutrienti, anche perché non fritte, ma cotte al forno. Oppure il purè di zucca su cui con alcune rondelline di carota faccio occhietti, naso e bocca, disegnando così un viso che ride sul piatto per far divertire mio figlio».Anche il momento del gioco è fonda-mentale. Come ti organizzi?

«Il mio motto è quello di aiutarlo a dare libero sfogo alla sua creativi-tà. Oltre ai giochi più tradizionali, infatti, utilizziamo anche vecchie stoffe, pezzi di carta e nastri, che conserviamo in un’apposita scatola ce realizziamo piccoli oggetti da re-galare ad amici e parenti».Anche quest’anno sei la madrina di una nobile iniziativa come Regalati la prevenzione...

«Sono onorata e orgogliosa di far parte di questa campagna sociale e d’informazione che, con grande

intelligenza, ha ideato l’av-vocato Cataldo Calabretta, avvalendosi della preziosis-sima consulenza scientifi-ca del professor Francesco Schittulli, presidente della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e del-la dottoressa Anna Capar-ra, e che è giunta alla sua seconda edizione. La nostra vita è un dono del Signore e, in quanto tale, dobbiamo cercare d’impegnarci per salvaguardare la nostra sa-lute e quella delle persone a cui vogliamo bene».

Quali sono le finalità?«Gli obiettivi sono di sen-

sibilizzare l’opinione pubbli-ca sull’importanza della co-noscenza e della diffusione della cosiddetta cultura del-

la prevenzione. è un’arma, la pre-venzione, attraverso la quale pos-siamo guardare al futuro con otti-mismo, riducendo sensibilmente i rischi di ammalarci. Naturalmente la prevenzione significa anche adot-tare un corretto stile di vita, prati-care attività fisica e sottoporsi, pe-riodicamente, a controlli medici».Un argomento che, purtroppo, cono-sci da vicino a causa della malattia che ti ha portato via tua madre...

«Mia madre è stata una grande combattente e il modo in cui ha af-frontato quel male può essere da esempio ai tanti che si trovano oggi, purtroppo, a compiere la medesima battaglia. Era una donna straor-dinaria che ha lottato con tutta se stessa, senza mai arrendersi. Non ha perso nemmeno per un momen-to la gioia di vivere, ha continuato a dispensare sorrisi a tutti noi che le eravamo accanto e, grazie anche al conforto della sua granitica fede religiosa, ha affrontato con dignità e forza quella prova di vita così ter-ribile. Se ne è andata pregando».

segue da pag. 23

una mamma conosce l’importanza del giocoElisabetta Gregoraci in un momento di divertimento e relax con il suo Nathan, avuto da Flavio Briatore. La showgirl cura molto l’educazione del figlio, dal momento della nanna alla preparazione dei pasti.