Dopo la maturità, tutti a fare gli animatori · che a guadagnare 1000 euro net-ti al mese», dice...

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51 Giovedì 10 luglio 2008 CRONACA Vacanze retribuite Dopo la maturità, tutti a fare gli animatori Novemila studenti lombardi arruolati nei villaggi: guadagnano 450 euro al mese e lavorano 17 ore al giorno ::: CAMILLA MONTELLA Finita la scuola, per molti studenti lombardi comincia il la- voro. Instancabili, appena suo- nata l’ultima campanella, fanno le valigie e partono per i villaggi turistici, dove fanno gli animato- ri dalle sette e mezza del mattino fino all’una di notte. Nella nostra regione sono cir- ca novemila gli studenti che spendono così le loro vacanze. Molti altri rimangono in città, ma si scelgono comunque un la- voretto estivo: ogni agenzia di la- voro interinale ne “recluta” una media di 200 a testa (solo a Mila- no) per fare i baristi, le hostess degli eventi musicali e le com- messe durante la stagione dei saldi. «Su 50mila animatori italiani, 10mila circa vengono dalla Lombardia e - di questi - il 90 per cento sono studenti», spiega Ro- berto Dionisi, presidente dell’Associazione nazionale ani- matori. «I villaggi tendono ad as- sumere maggiorenni, ma si fan- no molte eccezioni, perché non ce ne sono mai abbastanza». Il 10 per cento di questi ragazzi sono under 18 e lavorano durante i tre mesi di vacanza da scuola. La pa- ga si aggira attorno alle 450 euro al mese, più vitto e alloggio. Le mete possono essere in Ita- lia o all’estero, al mare o in mon- tagna (a decidere è l’agenzia, non il lavoratore). Poi c’è una ca- tegoria più ristretta di animatori che viene mandata in Inghilter- ra, Irlanda e Malta per assistere i giovanissimi nei loro primi viag- gi-studio. Qui vengono spediti gli studenti più giovani, perché hanno praticità con l’inglese e perché si richiedono disponibi- lità a pacchetti di 15 giorni (men- tre nei villaggi si parte a giugno e si torna settembre). I numeri degli studenti-ani- matori sono altissimi. Il Venta- club, solo a Milano, ha convoca- to nell’ultimo anno mille ragaz- zi, distribuendone 440 nei villag- gi di loro competenza. «La maggioranza dei candida- ti ha circa 20 anni e la metà sono diplomandi che danno la dispo- nibilità a partire da metà luglio, dopo la maturità», spiega Filo- mena Lacalamita, responsabile delle selezioni al Ventaclub. «Ri- cerchiamo giovani anche nelle città del sud, ma a Milano faccia- mo più colloqui, almeno tre a settimana per tutto l’inverno. I lombardi hanno qualità spiccate come l’educazione, la volontà, la dialettica e la maturità». Chi non si vuole impegnare per tre mesi lontano da casa, de- cide di cercate un lavoretto in città finita la scuola. Solitamente le richieste si concentrano per il mese di luglio, giusto il tempo di fare un po’ di soldi per pagarsi un viaggio ad agosto. «Call center, ipermercati, alberghi e ristoranti sono i settori dove si moltiplica- no le offerte di lavoro durante l’estate», fa sapere l’agenzia di la- voro interinale Adecco. Poi ci so- no da coprire tutti gli eventi che Milano offre a chi resta a casa: sono un centinaio gli studenti che la Adecco recluta per fare da hostess nei concerti e altri due- cento per lavorare nelle fiere. «C’è sempre spazio per i gio- vani che vogliono fare lavori sta- gionali», spiega Antonio Lom- bardi, amministratore dell’agenzia Ali spa. «Soprattutto in una realtà come Milano, che non prevede grandi soste delle proprie attività durante i mesi più caldi. I ragazzi, spesso appe- na diplomati o anche tra un an- no e l’altro delle scuole superiori, hanno diverse possibilità di im- piego, soprattutto presso i centri commerciali e nei call center». Anche l’agenzia Openjob of- fre a un centinaio di studenti mi- lanesi l’opportunità di lavorare nei negozi (l’80%) o nelle azien- de (20%). «Possono arrivare an- che a guadagnare 1000 euro net- ti al mese», dice Laura Piccolo, responsabile della sede di Mila- no, «soprattutto se sanno usare il computer e parlare lingue stra- niere». Indaffaratissimi sono anche i ragazzi che lavorano nel resto della Lombardia. «Como è co- stantemente alla ricerca di com- messe per il periodo dei saldi e camerieri per tutte le numerose strutture turistiche locali», pre- cisa Openjob. «A Brescia gli stu- denti vengono impiegati per raccogliere l’uva; a Mantova la domanda si basa sulle sostitu- zioni dei turni di ferie per com- messi e magazzinieri; a Bergamo i lavori si trovano nei supermer- cati; a Varese sono ricercati gio- vani da immettere sul mercato che ruota attorno a Malpensa». GIOCHI E BALLI Il 90% degli animatori che lavorano nei villaggi turistici è costituito da stu- denti. Molti gli under 18 Olycom Responsabile “Samarcanda” «I lombardi? Sono i migliori» Prima volta da animatrice «Un lavoro mitico: sarà il mio futuro» Sul sito di Samarcanda (www.samarcan- da.com), agenzia che si occupa della ricerca e della preparazione degli animatori turistici, si legge in prima pagina: “Hai finito l’esame di maturità? E’ il momento di divertirsi davvero”. A selezionare i giovani milanesi e lombardi (le sedi sono a Milano e Varese) ci pensa Jenny Gi- nepro, responsabile del personale di Samar- canda, da 21 anni nel settore (aveva comincia- to come animatrice). Quante richieste ricevete? Solo per Milano ci arrivano 3mila curricula e ne approviamo novecento: quest’anno i ma- schi sono di più, ma solitamente le richieste sono in pari numero. Purtroppo quest’anno i debiti formativi delle scuole superiori ci hanno un po’ tagliato le gambe, perché molti studenti devono stare a casa a studiare. Alcuni ragazzi sono universitari, altri neo- diplomati e molti sono di- ciottenni che frequentano la quarta superiore, che è l’an- no migliore perché le va- canze sono molto lunghe. Noi seguiamo 15 commit- tenti, per un totale di 40 vil- laggi e 1.200 ani- matori. Anche giovani abi- tuati a vivere in una metropoli come Milano sono portati per questo mestiere? Al Nord i ragazzi sono più intraprendenti. Solo i giovanissimi, qualche volta, danno problemi, perché non sono educati a portare a termine le responsabilità e capita che a metà dell’estate vogliano tornare a casa. Ci vuole una qualche esperienza per accedere alle selezioni? Più che altro serve un’inclinazione. Se un ra- gazzo, ad esempio, è abituato a gestire i bam- bini in oratorio o nei campeggi, può lavorare nei miniclub; se una ragazza ama la musica, può diventare una ballerina. Dalle loro attitu- dini, poi, noi partiamo per iniziare uno stage di approfondimento e formazione. Insegniamo a gestire i bambini o a diventare un tecnico di luci e audio o a fare i maestri di windsurf e ve- la. Le figure più richieste quali sono? Sembra strano, ma è raro trovare gente che co- nosca bene l’inglese. E invece ce n’è sempre bi- sogno, soprattutto per lavorare coi bambini. C. MON. Ventidue anni, di Casarile, piccolo pae- se dell’hinterland sud di Milano, Azzurra Za- nellato quest’anno ha deciso di passare le sue vacanze lavorando. Ha fatto le valigie a fine maggio e tornerà a casa a metà settembre: per quattro mesi farà l’animatrice al Calaserena, un villaggio turi- stico a Geremea, in provincia di Cagliari. Per ora si tratta di una sola estate, come inter- mezzo nel suo lavoro in un’agenzia turistica, ma Azzurra pensa già di farlo diventare il suo futuro. Perché ha deciso di lavorare invece di seguire gli amici in vacanza? Ho scelto un’esperienza unica. L’avrei fatto anche prima, durante la scuola, ma tra pro- blemi vari e l’opposizione del fidanzato sono stata costretta ad aspettare. Aveva già esperienza nel settore? Alle superiori ho studiato all’istituto tecnico per il tu- rismo, ma è la prima volta che lavoro sul campo. Al villaggio mi occupo di pub- blicizzare e accompagnare i clienti nelle escursioni in giro per la Sardegna. E poi faccio quello che si dice “lavoro di contatto”, cioè intrat- tengo e faccio divertire gli ospiti. Non è faticoso? Ci alziamo alle sette e mezza, alle otto e mez- za abbiamo la prima riunione e alle nove co- minciamo a svolgere ciascuno le proprie mansioni. Poi ci spetta una pausa per il pran- zo, fino alle quattro del pomeriggio. Lavoria- mo ancora fino a cena e poi riprendiamo per lo spettacolo serale. A mezzanotte e mezza il turno finisce, ma chi ha le prove per gli spet- tacoli del giorno seguente si ferma ancora. Sembra tremendo, un lavoro duro, ma siamo sempre a contatto col mare, con la gente e ci divertiamo moltissimo. Siete in molti nel suo villaggio? Siamo una quarantina da ogni parte d’Italia e tre vengono dalla Lombardia. Alcuni, poi, de- vono ancora arrivare, perché devono prima finire la maturità. Siamo tutti qui per l’estate, con una paga di circa 450 euro al mese, ma io penso anche al futuro. Questo potrebbe di- ventare il mio lavoro. C. MON. Jenny Ginepro Azzurra Zanellato

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51Giovedì 10 luglio 2008CRONACA

Vacanze retribuite

Dopo la maturità, tutti a fare gli animatoriNovemila studenti lombardi arruolati nei villaggi: guadagnano 450 euro al mese e lavorano 17 ore al giorno::: CAMILLA MONTELLA

Finita la scuola, per moltistudenti lombardi comincia il la-voro. Instancabili, appena suo-nata l’ultima campanella, fannole valigie e partono per i villaggituristici, dove fanno gli animato-ri dalle sette e mezza del mattinofino all’una di notte.

Nella nostra regione sono cir-ca novemila gli studenti chespendono così le loro vacanze.Molti altri rimangono in città,ma si scelgono comunque un la-voretto estivo: ogni agenzia di la-voro interinale ne “recluta” unamedia di 200 a testa (solo a Mila-no) per fare i baristi, le hostessdegli eventi musicali e le com-messe durante la stagione deisaldi.

«Su 50mila animatori italiani,10mila circa vengono dallaLombardia e - di questi - il 90 percento sono studenti», spiega Ro-

berto Dionisi, presidentedell’Associazione nazionale ani-matori. «I villaggi tendono ad as-sumere maggiorenni, ma si fan-no molte eccezioni, perché nonce ne sono mai abbastanza». Il 10per cento di questi ragazzi sonounder 18 e lavorano durante i tremesi di vacanza da scuola. La pa-ga si aggira attorno alle 450 euroal mese, più vitto e alloggio.

Le mete possono essere in Ita-lia o all’estero, al mare o in mon-tagna (a decidere è l’agenzia,non il lavoratore). Poi c’è una ca-tegoria più ristretta di animatoriche viene mandata in Inghilter-ra, Irlanda e Malta per assistere igiovanissimi nei loro primi viag-gi-studio. Qui vengono speditigli studenti più giovani, perchéhanno praticità con l’inglese eperché si richiedono disponibi-lità a pacchetti di 15 giorni (men-tre nei villaggi si parte a giugno esi torna settembre).

I numeri degli studenti-ani-matori sono altissimi. Il Venta-club, solo a Milano, ha convoca-to nell’ultimo anno mille ragaz-zi, distribuendone 440 nei villag-gi di loro competenza.

«La maggioranza dei candida-ti ha circa 20 anni e la metà sonodiplomandi che danno la dispo-nibilità a partire da metà luglio,dopo la maturità», spiega Filo-mena Lacalamita, responsabiledelle selezioni al Ventaclub. «Ri-cerchiamo giovani anche nellecittà del sud, ma a Milano faccia-mo più colloqui, almeno tre asettimana per tutto l’inverno. Ilombardi hanno qualità spiccatecome l’educazione, la volontà, ladialettica e la maturità».

Chi non si vuole impegnareper tre mesi lontano da casa, de-cide di cercate un lavoretto incittà finita la scuola. Solitamentele richieste si concentrano per ilmese di luglio, giusto il tempo di

fare un po’di soldi per pagarsi unviaggio ad agosto. «Call center,ipermercati, alberghi e ristorantisono i settori dove si moltiplica-no le offerte di lavoro durantel’estate», fa sapere l’agenzia di la-voro interinale Adecco. Poi ci so-no da coprire tutti gli eventi cheMilano offre a chi resta a casa:

sono un centinaio gli studentiche la Adecco recluta per fare dahostess nei concerti e altri due-cento per lavorare nelle fiere.

«C’è sempre spazio per i gio-vani che vogliono fare lavori sta-gionali», spiega Antonio Lom-bardi, amministratoredell’agenzia Ali spa. «Soprattutto

in una realtà come Milano, chenon prevede grandi soste delleproprie attività durante i mesipiù caldi. I ragazzi, spesso appe-na diplomati o anche tra un an-no e l’altro delle scuole superiori,hanno diverse possibilità di im-piego, soprattutto presso i centricommerciali e nei call center».

Anche l’agenzia Openjob of-fre a un centinaio di studenti mi-lanesi l’opportunità di lavorarenei negozi (l’80%) o nelle azien-de (20%). «Possono arrivare an-che a guadagnare 1000 euro net-ti al mese», dice Laura Piccolo,responsabile della sede di Mila-no, «soprattutto se sanno usare ilcomputer e parlare lingue stra-niere».

Indaffaratissimi sono anche iragazzi che lavorano nel restodella Lombardia. «Como è co-stantemente alla ricerca di com-messe per il periodo dei saldi ecamerieri per tutte le numerosestrutture turistiche locali», pre-cisa Openjob. «A Brescia gli stu-denti vengono impiegati perraccogliere l’uva; a Mantova ladomanda si basa sulle sostitu-zioni dei turni di ferie per com-messi e magazzinieri; a Bergamoi lavori si trovano nei supermer-cati; a Varese sono ricercati gio-vani da immettere sul mercatoche ruota attorno a Malpensa».

GIOCHI E BALLI

Il 90% degli animatori che lavoranonei villaggi turistici è costituito da stu-denti. Molti gli under 18 Olycom

Responsabile “Samarcanda”«I lombardi?Sono i migliori»

Prima volta da animatrice«Un lavoro mitico:sarà il mio futuro»

Sul sito di Samarcanda (www.samarcan-da.com), agenzia che si occupa della ricerca edella preparazione degli animatori turistici, silegge in prima pagina: “Hai finito l’esame dimaturità? E’ il momento di divertirsi davvero”.A selezionare i giovani milanesi e lombardi (lesedi sono a Milano e Varese) ci pensa Jenny Gi-nepro, responsabile del personale di Samar-canda, da 21 anni nel settore (aveva comincia-to come animatrice).Quante richieste ricevete?Solo per Milano ci arrivano 3mila curricula ene approviamo novecento: quest’anno i ma-schi sono di più, ma solitamente le richiestesono in pari numero. Purtroppo quest’anno idebiti formativi delle scuole superiori ci hannoun po’ tagliato le gambe, perché molti studentidevono stare a casa a studiare. Alcuni ragazzi

sono universitari, altri neo-diplomati e molti sono di-ciottenni che frequentano laquarta superiore, che è l’an -no migliore perché le va-canze sono molto lunghe.Noi seguiamo 15 commit-tenti, per un totale di 40 vil-

laggi e 1.200 ani-matori.Anche giovani abi-tuati a vivere in

una metropoli come Milano sono portati perquesto mestiere?Al Nord i ragazzi sono più intraprendenti. Soloi giovanissimi, qualche volta, danno problemi,perché non sono educati a portare a termine leresponsabilità e capita che a metà dell’estatevogliano tornare a casa.Ci vuole una qualche esperienza per accederealle selezioni?Più che altro serve un’inclinazione. Se un ra-gazzo, ad esempio, è abituato a gestire i bam-bini in oratorio o nei campeggi, può lavorarenei miniclub; se una ragazza ama la musica,può diventare una ballerina. Dalle loro attitu-dini, poi, noi partiamo per iniziare uno stage diapprofondimento e formazione. Insegniamo agestire i bambini o a diventare un tecnico diluci e audio o a fare i maestri di windsurf e ve-la.Le figure più richieste quali sono?Sembra strano, ma è raro trovare gente che co-nosca bene l’inglese. E invece ce n’è sempre bi-sogno, soprattutto per lavorare coi bambini.

C. MON.

Ventidue anni, di Casarile, piccolo pae-se dell’hinterland sud di Milano, Azzurra Za-nellato quest’anno ha deciso di passare lesue vacanze lavorando.

Ha fatto le valigie a fine maggio e tornerà acasa a metà settembre: per quattro mesi faràl’animatrice al Calaserena, un villaggio turi-stico a Geremea, in provincia di Cagliari. Perora si tratta di una sola estate, come inter-mezzo nel suo lavoro in un’agenzia turistica,ma Azzurra pensa già di farlo diventare il suofuturo.Perché ha deciso di lavorare invece di seguiregli amici in vacanza?Ho scelto un’esperienza unica. L’avrei fattoanche prima, durante la scuola, ma tra pro-blemi vari e l’opposizione del fidanzato sonostata costretta ad aspettare.

Aveva già esperienza nelsettore?Alle superiori ho studiatoall’istituto tecnico per il tu-rismo, ma è la prima voltache lavoro sul campo. Alvillaggio mi occupo di pub-blicizzare e accompagnare

i clienti nelleescursioni in giroper la Sardegna. Epoi faccio quello

che si dice “lavoro di contatto”, cioè intrat-tengo e faccio divertire gli ospiti.Non è faticoso?Ci alziamo alle sette e mezza, alle otto e mez-za abbiamo la prima riunione e alle nove co-minciamo a svolgere ciascuno le propriemansioni. Poi ci spetta una pausa per il pran-zo, fino alle quattro del pomeriggio. Lavoria-mo ancora fino a cena e poi riprendiamo perlo spettacolo serale. A mezzanotte e mezza ilturno finisce, ma chi ha le prove per gli spet-tacoli del giorno seguente si ferma ancora.Sembra tremendo, un lavoro duro, ma siamosempre a contatto col mare, con la gente e cidivertiamo moltissimo.Siete in molti nel suo villaggio?Siamo una quarantina da ogni parte d’Italia etre vengono dalla Lombardia. Alcuni, poi, de-vono ancora arrivare, perché devono primafinire la maturità. Siamo tutti qui per l’estate,con una paga di circa 450 euro al mese, ma iopenso anche al futuro. Questo potrebbe di-ventare il mio lavoro.

C. MON.

Jenny Ginepro Azzurra Zanellato