Dopo gli impianti fotovoltaici a terra La Cleantech sale sui tetti … · e per progettare assieme...

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Cleantech srl - via Emilia 34 Imola - Tel. 0542-31977 - Fax 051-4686037 www.cleantechgroup.eu - email: [email protected] In zona è conosciuta come l’azienda che ha progettato la centrale solare del podere Zarina in via Cipolla, un impianto fotovoltaico da un megawatt di potenza realizzato dal colosso tedesco Colexon e spalmato su tre ettari di terreno, in grado di produrre energia elettrica sufficiente per circa 500 famiglie medie. Ma la Cleantech non è solo questo. Per la srl con sede in via Emilia, infatti, il 2010 è stato l’anno dei grandi impianti a terra. Oltre al podere Zarina, infatti, è già in funzione anche un impianto a Fusigna- no e sono in fase di completamento due impianti a Imola e Faenza. «A breve - anticipa l’amministratore delegato di Cleantech Stefano Carpigiani - inizieremo anche un impianto a Cotignola. Per il 2011, invece, abbiamo scelto di concentrarci sugli impianti sopra i tetti». Come mai questa scelta? «Il tetto ci consente di integrare meglio l’impianto con l’ambiente e con l’area circostante - spiega Carpigiani -. Anche gli impianti a terra venivano realizzati su terreni residuali, che sarebbero andati in disuso. Passare ai tetti, però, ci consente anche di evolverci come azienda». A chi vi rivolgete? «Siamo interessati alle coperture di tetti industriali, anche di piccole imprese. L’idea è lavorare sia per aziende che vogliono investire in un impianto fotovoltaico, ma anche per imprese che hanno il tetto adeguato ma non vogliono o non possono investire in questa tecnologia». Si spieghi meglio. «A noi interessa la superficie del tetto - precisa Carpigiani -. Per questo siamo disposti a pagare per l’utilizzo delle coperture industriali di soggetti terzi o per studiare con il cliente un compenso, per così dire, in natura: noi costruiamo sul tetto e, a margine, realizziamo anche un impianto per chi ci ha concesso l’uso della copertura». Tra l’altro, quest’anno le piccole e medie imprese potranno sfruttare il bando della regione Emilia Romagna per la rimozione dell’eternit. «Esattamente. E’ appena uscito il bando e c’è tempo per presentare le domande dal 1 aprile al 2 maggio. In sostanza, si può chiedere un contributo per interventi di rimozione dell’amianto, di rimozione dell’amianto e installazione di impianti fotovoltaici, di rimozione dell’amianto e interventi di coibentazione o, ancora, di rimozione e smaltimento dell’eternit con l’aggiunta della coibentazione degli edifici e dell’installazione del fotovoltaico. Le imprese che ne fa- ranno richiesta dovranno presentare un progetto che preveda un investimento di almeno 100 mila euro, mentre il contributo regio- nale potrà essere al massimo di 150 mila euro. Noi, ovviamente, siamo disponibili per accompagnare le aziende in questo percorso e per progettare assieme l’impianto fotovoltaico. L’idea è quella di coinvolgere anche gli installatori locali, creando una sinergia di aziende sul territorio e facendo convivere grandi gruppi stranieri come Colexon con le ditte di Imola e dintorni. Sempre su questa linea, abbiamo messo a punto un servizio per gli installatori imolesi che consiste nella fornitura di un kit di installazione completo: noi forniamo il materiale (inverter, pannelli, ...) e loro si devono occupare solo dell’ancoraggio vero e proprio». Se da una parte vi rivolgete sempre più agli installatori locali, dall’altra il pannello che proponete per la maggior parte degli impianti sui tetti è quello a film sottile dell’americana First Solar. «Si tratta di una tecnologia molto avanzata - spiega Carpigiani -. Sono i pannelli in grado di produrre di più in condizioni non ottimali, sia di esposizione al sole che di condizioni climatiche come cielo coperto da nuvole o nebbia. Rispetto ai pannelli di silicio monocri- stallino sono più piccoli e meno efficienti, ma costano anche il 10% in meno e, come detto, riescono a lavorare bene anche in condizioni non ottimali. Averli a disposizione, però, non è semplice perché per essere partner della First Solar bisogna acquistare almeno 50 megawatt all’anno». Voi come ovvierete al problema? «Sempre in collaborazione con la Colexon, a Imola stiamo crean- do un deposito per poter accontentare anche i piccoli ordini. Ad esempio, abbiamo già individuato nella zona industriale dei tetti sui quali faremo un impianto da 100 chilowatt. E’ una tecnologia nella quale crediamo molto». Da più parti si dice però che il fotovoltaico sia una bolla destinata a sgonfiarsi nel breve periodo. Voi, invece, avete scelto di investire proprio in questo settore. «Credo che tutti i settori strategici dello Stato siano stati finanziati in passato per essere aiutati a crescere. Poi si arriva a un punto in cui il settore riesce a stare in piedi da solo. Dall’altra parte, il fotovoltaico dal 2007 ad oggi ha praticamente dimezzato i costi di produzione, che finora sono calati mediamente dell’8% ogni anno. E’ un settore nel quale crediamo molto. E’ a dimensione d’uomo, con- sente la decentralizzazione ed è realmente un’energia democratica». Dopo gli impianti fotovoltaici a terra La Cleantech sale sui tetti con i pannelli a film sottile Cleantech è una Project Development Company co- stituita nel marzo del 2008, dopo un anno di ricerche sul campo e analisi. Il core business di Cleantech consiste nell’identificare, sviluppare e gestire campi fotovoltaici da almeno 1 MWp l’uno. Nel corso nel 2010 Cleantech ha collegato 3 MWp su terra e altri 2 MWp verranno collegati nel 2011. Inoltre, in tutta l’Emilia Romagna, ha già 3 MWp sui tetti. L’attività di Cleantech si focalizza principalmente sull’ottenere proprietà di aree/diritti di superficie e completare l’iter autorizzativo. I due campi principali di attività sono infatti Consulenza e Sviluppo progetti. Le energie rinnovabili rappresentano il futuro e avran- no un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite. Per questo Cleantech svilupperà e aiuterà l’evolversi di questo importante cambiamento. Nel perseguire questi obiettivi, Cleantech ha scelto di puntare sulla regione Emilia Romagna, combinando le competenze locali con i migliori standard interna- zionali sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo finanziario. Impianti fotovoltaici al Podere Zarina Impianti fotovoltaici a Fusignano Stefano Carpigiani, amministratore delegato Cleantech srl Pannello di silicio monocristallino Pannello a film sottile First Solar

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Cleantech srl - via Emilia 34 Imola - Tel. 0542-31977 - Fax 051-4686037www.cleantechgroup.eu - email: [email protected]

In zona è conosciuta come l’azienda che ha progettato la centrale solare del podere Zarina in via Cipolla, un impianto fotovoltaico da un megawatt di potenza realizzato dal colosso tedesco Colexon e spalmato su tre ettari di terreno, in grado di produrre energia elettrica sufficiente per circa 500 famiglie medie. Ma la Cleantech non è solo questo. Per la srl con sede in via Emilia, infatti, il 2010 è stato l’anno dei grandi impianti a terra. Oltre al podere Zarina, infatti, è già in funzione anche un impianto a Fusigna-no e sono in fase di completamento due impianti a Imola e Faenza.«A breve - anticipa l’amministratore delegato di Cleantech Stefano Carpigiani - inizieremo anche un impianto a Cotignola. Per il 2011, invece, abbiamo scelto di concentrarci sugli impianti sopra i tetti».Come mai questa scelta?«Il tetto ci consente di integrare meglio l’impianto con l’ambiente e con l’area circostante - spiega Carpigiani -. Anche gli impianti a terra venivano realizzati su terreni residuali, che sarebbero andati in disuso. Passare ai tetti, però, ci consente anche di evolverci come azienda».A chi vi rivolgete?«Siamo interessati alle coperture di tetti industriali, anche di piccole imprese. L’idea è lavorare sia per aziende che vogliono investire in un impianto fotovoltaico, ma anche per imprese che hanno il tetto adeguato ma non vogliono o non possono investire in questa tecnologia».Si spieghi meglio.«A noi interessa la superficie del tetto - precisa Carpigiani -. Per questo siamo disposti a pagare per l’utilizzo delle coperture industriali di soggetti terzi o per studiare con il cliente un compenso, per così dire, in natura: noi costruiamo sul tetto e, a margine, realizziamo anche un impianto per chi ci ha concesso l’uso della copertura».Tra l’altro, quest’anno le piccole e medie imprese potranno sfruttare il bando della regione Emilia Romagna per la rimozione dell’eternit.«Esattamente. E’ appena uscito il bando e c’è tempo per presentare le domande dal 1 aprile al 2 maggio. In sostanza, si può chiedere un contributo per interventi di rimozione dell’amianto, di rimozione dell’amianto e installazione di impianti fotovoltaici, di rimozione dell’amianto e interventi di coibentazione o, ancora, di rimozione e smaltimento dell’eternit con l’aggiunta della coibentazione degli edifici e dell’installazione del fotovoltaico. Le imprese che ne fa-ranno richiesta dovranno presentare un progetto che preveda un investimento di almeno 100 mila euro, mentre il contributo regio-nale potrà essere al massimo di 150 mila euro. Noi, ovviamente, siamo disponibili per accompagnare le aziende in questo percorso e per progettare assieme l’impianto fotovoltaico. L’idea è quella di coinvolgere anche gli installatori locali, creando una sinergia di aziende sul territorio e facendo convivere grandi gruppi stranieri come Colexon con le ditte di Imola e dintorni. Sempre su questa linea, abbiamo messo a punto un servizio per gli installatori imolesi che consiste nella fornitura di un kit di installazione completo: noi forniamo il materiale (inverter, pannelli, ...) e loro si devono occupare solo dell’ancoraggio vero e proprio».Se da una parte vi rivolgete sempre più agli installatori locali, dall’altra il pannello che proponete per la maggior parte degli impianti sui tetti è quello a film sottile dell’americana First Solar.«Si tratta di una tecnologia molto avanzata - spiega Carpigiani -. Sono i pannelli in grado di produrre di più in condizioni non ottimali, sia di esposizione al sole che di condizioni climatiche come cielo coperto da nuvole o nebbia. Rispetto ai pannelli di silicio monocri-stallino sono più piccoli e meno efficienti, ma costano anche il 10% in meno e, come detto, riescono a lavorare bene anche in condizioni non ottimali. Averli a disposizione, però, non è semplice perché per essere partner della First Solar bisogna acquistare almeno 50 megawatt all’anno».Voi come ovvierete al problema?«Sempre in collaborazione con la Colexon, a Imola stiamo crean-do un deposito per poter accontentare anche i piccoli ordini. Ad esempio, abbiamo già individuato nella zona industriale dei tetti sui quali faremo un impianto da 100 chilowatt. E’ una tecnologia nella quale crediamo molto».Da più parti si dice però che il fotovoltaico sia una bolla destinata a sgonfiarsi nel breve periodo. Voi, invece, avete scelto di investire proprio in questo settore.«Credo che tutti i settori strategici dello Stato siano stati finanziati in passato per essere aiutati a crescere. Poi si arriva a un punto in cui il settore riesce a stare in piedi da solo. Dall’altra parte, il fotovoltaico dal 2007 ad oggi ha praticamente dimezzato i costi di produzione, che finora sono calati mediamente dell’8% ogni anno. E’ un settore nel quale crediamo molto. E’ a dimensione d’uomo, con-sente la decentralizzazione ed è realmente un’energia democratica».

Dopo gli impianti fotovoltaici a terra

La Cleantech sale sui tetticon i pannelli a film sottile

Cleantech è una Project Development Company co-stituita nel marzo del 2008, dopo un anno di ricerche sul campo e analisi. Il core business di Cleantech consiste nell’identificare, sviluppare e gestire campi fotovoltaici da almeno 1 MWp l’uno.Nel corso nel 2010 Cleantech ha collegato 3 MWp su terra e altri 2 MWp verranno collegati nel 2011. Inoltre, in tutta l’Emilia Romagna, ha già 3 MWp sui tetti.L’attività di Cleantech si focalizza principalmente sull’ottenere proprietà di aree/diritti di superficie e completare l’iter autorizzativo. I due campi principali di attività sono infatti Consulenza e Sviluppo progetti.Le energie rinnovabili rappresentano il futuro e avran-no un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite. Per questo Cleantech svilupperà e aiuterà l’evolversi di questo importante cambiamento.Nel perseguire questi obiettivi, Cleantech ha scelto di puntare sulla regione Emilia Romagna, combinando le competenze locali con i migliori standard interna-zionali sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo finanziario.

Impianti fotovoltaici al Podere Zarina

Impianti fotovoltaici a Fusignano

Stefano Carpigiani, amministratore delegato Cleantech srl

Pannello di silicio monocristallino

Pannello a film sottile First Solar