Donne contro i cancro - metododibella.org · ricorderà per la dura battaglia contro il cancro che...

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Donne contro i cancro foto di Valentina Maglione La settimana scorsa è arrivata presso la nostra redazione questa mail: "Gentile Direttore, voglio attirare la sua attenzione sui problemi relativi alla sanità e in particolare dei malati di cancro sopravvissuti alla malattia. Io sono una di loro. Da tre anni lotto con i farmaci però.I medici ci salavano con cure drammatiche,estenuanti,le chemio,le radio;ma poi? Ti alzi la mattina e non hai forze// farmaci nano effetti devastanti e nessuno ha il coraggio di rivelarlo/Un giornale che ne parlasse ci aiuterebbe.", firmata Rosa Giuliani. La nostra Testata si è sempre interessata al delicato argomento e continuerà a farlo, per questo vi proponiamo in versione integrale la testimonianza di Lia Di Francia, già nota ai nostri lettori. Mi chiamo Lia Di Francia, e qualcuno mi ricorderà per la dura battaglia contro il cancro che ho cominciato due anni e mezzo fa. Avevo rilasciato un'intervista per questa Testata alla fine di 6 pesanti cicli di chemioterapia, a Giugno 2010. Ma erano altri tempi. Mi sentivo una vittoriosa, tant'è vero che il titolo dell'articolo era: "Ho sconfitto il cancro". Purtroppo era solo un'illusione, essendo la mia malattia avanzata (nel senso che ha coinvolto fegato e ossa) e cosa più grave, ignoravo che la chemioterapia non risolvesse il problema, anzi lo amplifica essendo mutagena e cancerogena. Voi vi chiederete: "Come si fa a sconfiggere il cancro con sostanze cancerogene?" Le risposte sono presenti negli stessi registri IARC e altre pagine web alla portata di tutti (Youtube, social network, siti medici non ufficiali) o di pochissimi medici onesti che hanno deciso di uscire allo scoperto e raccontare la verità. Fino a pochi anni fa il cancro era considerato un verdetto di morte, ma le recenti scoperte nel campo della medicina naturale e cellulare hanno cambiato profondamente questa realtà. Anche per questa malattia è ora evidente che la ricerca medica con terapie non brevettabili è stata deliberatamente trascurata ed esclusa dagli imputati a favore di medicinali inefficaci che permettono la diffusione del cancro come uno dei loro mercati più redditizi. Per la straordinaria portata dei crimini commessi dagli accusati in connessione con l'epidemia del cancro, riserviamo a questo problema un'analisi più dettagliata. E' un dato di fatto scientifico che tutti i tumori si propagano in base allo stesso meccanismo, l'uso di enzimi che assimilano il collagene (collagenasi, metalloproteinasi). L'uso terapeutico dell'aminoacido naturale lisina, specialmente insieme ad altri micronutrienti non brevettabili, può bloccare questi enzimi e quindi inibire la diffusione di cellule cancerogene. Tutti i tipi di cancro studiati finora rispondono a quest'approccio terapeutico: cancro al seno, alla prostata, ai polmoni, alla pelle, fibroblastoma, cancro sinoviale e qualsiasi altra forma di tumore. Il solo motivo per cui questa grande scoperta medica non è stata approfondita e applicata alla cura dei pazienti di cancro in tutto il mondo è il fatto che queste sostanze non sono brevettabili e perciò hanno bassi margini di profitto. Inoltre, cosa più importante, ogni

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Donne contro i cancro

foto di Valentina Maglione

La settimana scorsa è arrivata presso lanostra redazione questa mail: "GentileDirettore, voglio attirare la suaattenzione sui problemi relativi allasanità e in particolare dei malati dicancro sopravvissuti alla malattia. Iosono una di loro. Da tre anni lotto con ifarmaci però.I medici ci salavano concure drammatiche,estenuanti,lechemio,le radio;ma poi? Ti alzi la mattinae non hai forze// farmaci nano effettidevastanti e nessuno ha il coraggio dirivelarlo/Un giornale che ne parlasse ciaiuterebbe.", firmata Rosa Giuliani.

La nostra Testata si è sempre interessataal delicato argomento e continuerà afarlo, per questo vi proponiamo inversione integrale la testimonianza di LiaDi Francia, già nota ai nostri lettori.

Mi chiamo Lia Di Francia, e qualcuno miricorderà per la dura battaglia contro ilcancro che ho cominciato due anni emezzo fa.Avevo rilasciato un'intervista per questaTestata alla fine di 6 pesanti cicli dichemioterapia, a Giugno 2010. Ma eranoaltri tempi.

Mi sentivo una vittoriosa, tant'è vero cheil titolo dell'articolo era: "Ho sconfitto ilcancro".Purtroppo era solo un'illusione, essendola mia malattia avanzata (nel senso cheha coinvolto fegato e ossa) e cosa piùgrave, ignoravo che la chemioterapia nonrisolvesse il problema, anzi lo amplificaessendo mutagena e cancerogena.Voi vi chiederete: "Come si fa asconfiggere il cancro con sostanzecancerogene?"Le risposte sono presenti negli stessiregistri IARC e altre pagine web allaportata di tutti (Youtube, social network,siti medici non ufficiali) o di pochissimimedici onesti che hanno deciso di uscireallo scoperto e raccontare la verità.Fino a pochi anni fa il cancro eraconsiderato un verdetto di morte, ma lerecenti scoperte nel campo dellamedicina naturale e cellulare hannocambiato profondamente questa realtà.Anche per questa malattia è ora evidenteche la ricerca medica con terapie nonbrevettabili è stata deliberatamentetrascurata ed esclusa dagli imputati afavore di medicinali inefficaci chepermettono la diffusione del cancro comeuno dei loro mercati più redditizi. Per lastraordinaria portata dei criminicommessi dagli accusati in connessionecon l'epidemia del cancro, riserviamo aquesto problema un'analisi piùdettagliata.E' un dato di fatto scientifico che tutti itumori si propagano in base allo stessomeccanismo, l'uso di enzimi cheassimilano il collagene (collagenasi,metalloproteinasi). L'uso terapeuticodell'aminoacido naturale lisina,specialmente insieme ad altrimicronutrienti non brevettabili, puòbloccare questi enzimi e quindi inibire ladiffusione di cellule cancerogene. Tutti itipi di cancro studiati finora rispondono aquest'approccio terapeutico: cancro alseno, alla prostata, ai polmoni, alla pelle,fibroblastoma, cancro sinoviale equalsiasi altra forma di tumore.Il solo motivo per cui questa grandescoperta medica non è stata approfonditae applicata alla cura dei pazienti dicancro in tutto il mondo è il fatto chequeste sostanze non sono brevettabili eperciò hanno bassi margini di profitto.Inoltre, cosa più importante, ogni

La testimonianzatrattamento efficace di una malattia portainfine al suo sradicamento eall'eliminazione di un mercato di fermaci dimolti miliardi di dollari.La vendita dei prodotti farmaceutici perpazienti malati di cancro è particolarmentefraudolenta e dolosa. Con il pretesto dicurare il cancro usando la copertura della"chemio-terapia", vengono somministrate aipazienti sostanze altamente tossiche,compresi i derivati del gas della senape(Iprite - gas vescicante e altamente tossicoutilizzato come componente bellico fin dallaprima guerra mondiale - n.d.r). Il fatto chequesti agenti tossici distruggano milioni dicellule sane nel corpo e' una questionevolutamente calcolata.Conoscendo ciò, sono statedeliberatamente previste le seguenticonseguenze: primo, il cancro si sarebbediffuso come epidemia globale, fornendo lebasi economiche per un duraturo businessmultìmiliardario su questa malattia;secondo, l'applicazione sistematica diagenti tossici in forma di chemioterapiacausa la diffusione di nuove malattie neipazienti afflitti da tumore che ricevonoqueste sostanze tossiche.Come conseguenza di questa strategia, ilmercato farmaceutico per trattare ipericolosi effetti collaterali dei farmaciutilizzati per la chemioterapia - comprese leinfezioni, infiammazioni, emorragie,collasso degli organi, ecc. - è ancora piùgrande del business della chemioterapia inse. Quindi, gli accusati hanno applicato eorganizzato la loro strategia basatasull'inganno e sulla sofferenza dellecentinaia di milioni di pazienti malati dicancro, con uno scopo soltanto: il loroarricchimento finanziario.Lungi da me dal voler esprimeregiudizi, mi limiterò solo a raccontare lamia testimonianza.Ho deciso di parlare ancora una volta,reduce da un'inversione di tendenzasul percorso terapeutico, che miauguro sia stato deciso in tempo.Dopo pochi mesi dalla fine delleterapie, esattamente un anno fa, hoavuto una recidiva.Le metastasi che io credevo "sconfittegrazie alla chemio", in realtà si eranosolo "spente", e in meno di un annoerano ritornate "attive".Così, fidandomi di nuovo allo stessooncologo, ho cominciato un nuovopercorso terapeutico che dopo unpiccolissimo successo iniziale, hasubito mostrato scarsi risultati in

quanto il tumore era molto piùaggressivo e resistente alle cure.A quel punto la proposta dell'ennesimoprotocollo chemioterapico, ancora piùpotente, che stavolta ho rifiutatoperché mi avrebbe massacrata deltutto... permettendo al cancro dicrescere a dismisura e dunque diaverla vinta.Ho potuto farlo solo perché avevostudiato giorno e notte su internet perriuscire a reperire quante piùinformazioni possibili sulle alternativedi cura, che dovevano pur esistere!Ho scoperto, così, delle cosesconvolgenti che la scienza "ufficiale"si guarda bene dal divulgare perchévanno contro il business.Ricordavo una sperimentazione sulMetodo di Bella condotta dal Ministerodella Sanità nel 1998 (il ministro eraRosy Bindi) che stabilì che quelle cureerano inefficaci.Ma intanto leggevo documenti etestimonianze che dimostravanoesattamente il contrario, persone contumori dichiarati inguaribili dallascienza ufficiale, che si erano affidatial Dott. Di Bella ed erano in remissioneo addirittura guarite, con una qualitàdi vita ottima.Ho scoperto anche che le indagini deiNas successive alla sperimentazione(guidate dal pm Guariniello),dimostrarono che molti farmaci furonosomministrati scaduti, che in altri fuaggiunto dell'acetone e che per altriancora vennero modificate posologie equantità. La terapia così "alterata" futestata su un gruppo di pazientiterminali, altri all'ultimo stadio (quelliche l'oncologia tradizionale tratta conmedicine palliative) e tutto in untempo relativamente breve.Ecco che la cura fu dichiaratainefficace proprio dai nemici n.l delProf. Di Bella : Luminar! che tutt'oggispopolano in Tv e sui giornali, constatistiche palesemente truccate, purdi incentivare donazioni per unafantomatica "Ricerca" di cui non sonomai stati mostrati i risultati.Anche i più ignoranti in materia sichiederanno in quale parte del mondosi fa una sperimentazione in quelmodo.Ma la gente è pigra, ha poca memoria,e così nelle nostre menti e in quelledell'intera opinione pubblical'immagine del professore dai capelli

bianchi sbugiardato in televisione.Degli esiti dei Nas la gente non ricordanulla.Molti altri, tutt'oggi, considerano l'anzianoprofessore alla stregua di un santone.Oggi l'argomento "divide", scalda gli animi- di mezzo c'è il bene più prezioso, lasalute (e, ovvio, una marea di interessieconomici) - Ma intanto in Italia i"dibelliani" sono migliaia.La medicina ufficiale liquidò così il metodoDi Bella. Chi avesse voluto curarsi in quelmodo avrebbe dovuto pagare tutto di tascapropria, perché lo Stato non avrebberimborsato un centesimo.Tuttavia esistono fior di richieste dirimborso ordinate dai giudici. Sonocentinaia i ricorsi presentati dai pazienti -sopravvissuti con la cura Di Bella inveceche con le chemioterapie, i trapianti dimidollo o gli anticorpi monoclonali - e vinti!I periti dei tribunali, dopo aver esaminatole cartelle mediche di questo esercito dipersone hanno "condannato" lo Stato apagar loro la cura. Un assurdo? Giudicatevoi...Esistono migliaia di pubblicazioni suicomponenti del metodo sulle piùprestigiose riviste scientifiche mondiali,come PubMed.Ma lo Stato ignora (o fa finta di ignorare)questi risultati.II Dott. Giuseppe Dì Bella viene invitatoogni anno a partecipare ai CongressiMondiali di Oncologia (l'anno scorso aSingapore, quest'anno a Dailan, in Cina)portando i suoi 553 casi di guarigioneaccertata.

La LIBERTÀ' DI SCELTA è un dirittosacrosanto imposto dalla Costituzione.Il malato, che al momento delladiagnosi è spaventato, confuso,incerto, deve avere la possibilità discegliere come curarsi... e noninstradato verso un unico percorso : lachemioterapia.Così nasce l'idea di questo dibattito.Vogliamo invitare i lettori a farsiun'idea, i malati a studiarsi lepubblicazioni (per chi non ha avuto uncancro: durante le notti insonni,quando il tarlo del cancro si divora ipensieri, si studia e si legge...),chiediamo agli stessi oncologi diintervenire.Io non ho la certezza che guarirò, maperlomeno ho detto NO a un sistemacorrotto a cui non sta a cuore ilbenessere di noi pazienti.

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