Donato Antonio Limone_Il modello di governance digitali: la PA incontra il mercato _

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Roma, Auditorium INAIL, 9 febbraio 2017

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Roma, Auditorium INAIL, 9 febbraio 2017

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La formazione e le

competenze

specialistiche per

governare

l’innovazione

Relatore: Donato A. Limone, ordinario di Informatica

giuridica, Direttore del Dipartimento di Scienze

giuridiche ed economiche, Università degli Studi di

Roma «Unitelma Sapienza».

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Connotazioni dell’amministrazione digitale in un approccio integrato e sistemico:

Amministrazione semplificata (legge 241/90; art. 15 CAD; legge 183/2011,art.15, dlgs 33/2013)

Amministrazione «nativamente» digitale (Codice dell’Amministrazione Digitale)

Amministrazione trasparente (dlgs 33/2013)

Amministrazione che eroga servizi in rete (artt. 53, 63, 64, 65 CAD) per nuovi diritti (digitali) (art. 3 e ss)

Amministrazione che si basa su di un nuovo modello di organizzazione amministrativa (che comprende tutte le connotazioni sopra indicate) e di organizzazione del lavoro (tramite le tecnologie della informazione e della comunicazione)

Amministrazione che opera, quindi, sulla base di un nuovo modello innovativo di relazione tra amministrazione/cittadini/imprese: non più gerarchico, autorizzativo, formalistico, ma basato sulla comunicazione, sulla partecipazione, sulla catena decisionale corta, funzionale, poco costosa, finalizzata al benessere dei cittadini e delle comunità.

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Dopo 26 anni: semplificazione quasi mai realizzata

Dopo 11 anni: CAD quasi mai applicato

Modelli organizzativi datati (30 anni) con procedure lunghe, costose, nella maggior parte inutili, di tipo analogico o misto, ridondanti, non riusabili, ecc. (costo per i cittadini: 20 MLD di euro/anno)

Da 50 anni che si applica in modo marginale il principio della autodichiarazione (legge 15/68; dpr445/2000)

Siti istituzionali come «copie» della burocrazia: non costruiti per i cittadini e per i servizi (quindi, inutili e contro la trasparenza, la partecipazione e la democrazia elettronica) (art. 9 e 53 CAD)

Da 6 anni non si applica la legge 183/2011,art. 15: decertificazione totale

Il patrimonio dei dati/documenti pubblici (senza regole; analogico/digitale; ridondante, costoso nella gestione, ecc.) costa 158 MLD di euro (stipendi pubblico impiego: circa 3 milioni di pubblici dipendenti) a fronte di una scarsa utilizzabilità dello stesso patrimonio (cartaceo, analogico/digitale, non qualificato, ecc.

I servizi pubblici sono organizzati sulla base del patrimonio informativo sopra indicato e sono gestiti con processi erogativi complessi e costosi: servizi senza qualità per i quali la dirigenza viene (nella quasi totalità) valutata in modo particolarmente positivo!!!!!

Profili professionali e competenze dei dirigenti e dei dipendenti che non hanno niente a che vedere con l’amministrazione digitale in una società dell’informazione ma con amministrazioni di vecchio tipo

Scarsa formazione dei dipendenti pubblici in genere e quasi del tutto inesistente per i processi di innovazione e per un’amministrazione digitale

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1. Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attivita' utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicita', imparzialita', trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonche' per ((l'effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformita' agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera b).)) 1-bis. Gli organi di Governo nell'esercizio delle funzioni di indirizzo politico ed in particolare nell'emanazione delle direttive generali per l'attivita' amministrativa e per la gestione ai sensi del comma 1 dell'articolo 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le amministrazioni pubbliche nella redazione del piano di performance di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, dettano disposizioni per l'attuazione delle disposizioni del ((presente Codice)). 1-ter. I dirigenti rispondono dell'osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui al ((presente Codice)) ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme restando le eventuali responsabilita' penali, civili e contabili previste dalle norme vigenti. L'attuazione delle disposizioni del ((presente Codice)) e'comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale dei dirigenti.

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La formazione sui modelli di “Governance” e sulle “competenze” costituisce strumento strategico ed indispensabile per l’attuazione concreta dell’amministrazione digitale, intesa come un nuovo modello di relazioni tra cittadino e decisori pubblici, tra cittadino e burocrazia.

Amministrazione digitale come “metamodello” comune a tutte le P.A., come infrastruttura logica e funzionale, costituita da norme, modelli, regole tecniche e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che necessariamente deve essere alla base dello specifico modello organizzativo di ciascuna delle P.A.

Ad oggi, questo raccordo tra modelli organizzativi e metamodelloorganizzativo digitale non è avvenuto: siamo in una fase (molto dinamica) di transito da amministrazioni con modelli organizzativi di tipo tradizionale ad amministrazioni che devono operare nella società dell’informazione (quindi, nativamente digitali, in rete, semplificate, trasparenti, sostenibili)

Grande lavoro da sviluppare, in particolare, sulla Governance dei processi di semplificazione e digitalizzazione

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La formazione sulla Governance in una amministrazione moderna e digitale trova il suo riferimento preciso i alcuni articoli del Codice: Art. 2 e Art. 12

La formazione dei cittadini, dei dirigenti, dei dipendenti trova riferimento negli articoli Art. 8, 13, 17

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«Art.1, c1. Lo Stato, le Regioni e le autonomie locali assicurano la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate e nel modo più adeguato al soddisfacimento degli interessi degli utenti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione»

La formazione ha lo scopo di creare le condizioni culturali omogenee tra diversi livelli istituzionali al fine di formare un sistema documentale di qualità e valido per tutta la rete dei dati/documenti pubblici e rispetto ai diversi aspetti indicati nell’articolo (formazione nativamentedigitale; disponibilità, gestione, accesso, trasmissione, conservazione e fruibilità; regole comuni; linee guida per creare queste condizioni.

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«Art. 12,c1. Le pubbliche amministrazioni nell’organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione di cui all’articolo 14-bis, comma 2, lettera b»

Formazione dei decisori pubblici e della dirigenza per realizzare un’amministrazione pubblica digitale, semplificata, trasparente, partecipata, imparziale, economica, efficace, e per garantire l’esercizio dei diritti digitali dei cittadini (diritto all’uso delle tecnologie e delle soluzioni; il diritto ai procedimenti amministrativi informatici; il diritto all’uso di SPID; il diritto alla democrazia elettronica; il diritto all’amministrazione digitale). Il Piano triennale per l’informatica (AGID) deve quindi indicare linee formative sulle tematiche indicate.

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1-bis. Gli organi di Governo nell’esercizio delle funzioni di indirizzo politico ed in particolare nell’emanazione delle direttive generali per l’attività amministrativa e per la gestione ai sensi del comma 1 dell’articolo 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le amministrazioni pubbliche nella redazione del piano di performance di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, dettano disposizioni per l’attuazione delle disposizioni del presente Codice.

Formazione degli Organi per le funzioni di indirizzo per l’attuazione del CAD e formazione degli OIV per la redazione del piano di performance

1-ter. I dirigenti rispondono dell’osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui al presente Codice ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme restando le eventuali responsabilità penali, civili e contabili previste dalle norme vigenti. L’attuazione delle disposizioni del presente Codice è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale dei dirigenti.

Formazione della dirigenza sul CAD (progettazione, direzione, gestione, realizzazione)

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Art. 8 Alfabetizzazione informatica dei cittadini

«1.Lo Stato e i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, promuovono iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, anche al fine di favorire lo sviluppo di competenze di informatica giuridica e l’utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni con azioni specifiche e concrete, avvalendosi di un insieme di mezzi diversi fra i quali il servizio radiotelevisivo.»

Formazione per la diffusione della cultura digitale

Formazione per lo sviluppo delle competenze di informatica giuridica (banche dati giuridici, processi di semplificazione e digitalizzazione, servizi in rete, democrazia elettronica, ecc. )

Formazione all’utilizzo dei servizi digitali (finalità, struttura, come accedere, come operare, qualità, soddisfazione dell’utenza, ecc.)

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Art. 13. Formazione informatica dei dipendenti pubblici

«1. Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione dei piani di cui all’articolo 7- bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e nell’ambito delle risorse finanziarie previste dai piani medesimi, attuano anche politiche di formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché dei temi relativi all’accessibilità e alle tecnologie assistive, ai sensi dell’articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4. 1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresì volte allo sviluppo delle competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la transizione alla modalità operativa digitale.»

Formazione del personale per usare le tecnologie nelle PA e per l’accesso e per supportare i cittadini e le imprese nell’accesso e nella richiesta di servizi

Formazione dei dirigenti sulle competenze tecnologiche, sui temi delle fonti normative in rete, sulle tecniche di normazione, sui processi di semplificazione e digitalizzazione, su come essere e fare il dirigente nell’amministrazione digitale

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«Art. 17, comma 1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo in coerenza con le regole tecniche di cui all’articolo 71. A tal fine, ciascuno dei predetti soggetti affida a un unico ufficio dirigenziale generale,fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità……….

comma 1-ter. Il responsabile dell’ufficio di cui al comma 1 è dotato di adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali e risponde, con riferimento ai compiti relativi alla transizione, alla modalità digitale direttamente all’organo di vertice politico.»

Formazione del responsabile dell’ufficio dirigenziale sia nelle competenze tecnologiche, sia nel management dei progetti di semplificazione e digitalizzazione.

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Il profilo del difensore civico digitale

Il responsabile del sistema documentale digitale

Il responsabile della conservazione dei documenti informatici

Il responsabile del trattamento dei dati personali

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1-quater. Le pubbliche amministrazioni, fermo restando il numero complessivo degli uffici, individuano, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, un difensore civico per il digitale in possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Al difensore civico per il digitale chiunque può inviare segnalazioni e reclami relativi ad ogni presunta violazione del presente Codice e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione. Se tali segnalazioni sono fondate, il difensore civico per il digitale invita l’ufficio responsabile della presunta violazione a porvi rimedio tempestivamente e comunque nel termine di trenta giorni. Il difensore segnala le inadempienze all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari.»

Formazione sulla digitalizzazione, sulla qualità dell’informazione, sulle fonti documentali, sulle metodologie e tecniche di trasparenza ed anticorruzione, sulla innovazione per potere operare al meglio

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I responsabili del sistema documentale digitale e della conservazione sono previsti dalle regole tecniche DPCM 3.12.2013.

E’ necessaria una formazione specialistica per garantire che i processi di digitalizzazione, di gestione documentale nativamente digitale e non, che le tecnologie utilizzate, che i compiti svolti in materia di protocollazione, e di conservazione, di trattamento dei dati personali, ecc. siano tutti effettuati a norma

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E’ il primo master universitario telematico organizzato da Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, da ANORC Professioni e da Clio Spa

www.unitelmasapienza.it (master)

La finalità è quella di assicurare una formazione specialistica sui profili dei responsabili della gestione documentale digitale, della conservazione e del trattamento dei dati personali.

Articolazione del corso:

Prima Parte: Il Document Management e la gestione dei processi digitali a norma

Seconda parte: Il documento informatico e la gestione dei flussi informativi e documentali

Terza parte: Lo sviluppo delle infrastrutture informatiche e gli strumenti digitali

Quarta parte: Gestione delle risorse e impatto economico

Quinta parte: Comunicazione digitale

Sesta parte: Il corretto trattamento dei dati nei processi digitali