La Scuola incontra l’Archeologia industriale

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Patrimonio industriale/Industrial heritage

L’industrial heritage è ciò che rimane delle attività di trasformazione svolte dall’uomo e del loro impatto sull’ambiente e sulla società.

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Patrimonio industriale

Le sue componenti sono molteplici e di diversa natura, materiali ed immateriali:

documenti cartacei ed archivi d’impresa; saperi tecnico-produttivi; macchine, impianti, attrezzature; edifici, siti e grandi aree dismesse; reti energetiche e comunicative; infrastrutture territoriali: residenziali, formative, assistenziali,

culturali, religiose, ricreative.

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Componenti materiali del patrimonio industriale

Il fine è quello di favorirne la conoscenza e, in base alle diverse situazioni,

la salvaguardia il restauro conservativo il riuso la fruizione

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Interdisciplinarietà… l’archeologia industriale intrattiene stretti rapporti con molte altre discipline

• Archeologia • Arte• Architettura• Storia della scienza• Storia della tecnica• Storia economica• Storia urbana• Storia sociale• Storia del lavoro

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Compiti dell’archeologia industriale

• collocare l’oggetto patrimoniale nella scala dei valori storico-culturali e tecnico-scientifici

• fornire le conoscenze specifiche necessarie per gli interventi che si realizzano a seguito della

perdita delle funzioni originarie di impianti, prodotti, contenitori.

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Che cosa è suscettibile di divenire patrimonio:

lo stato attuale di una fabbrica o di una macchina le conoscenze tecniche ad esse relative il savoir faire la cultura imprenditoriale e del lavoro le memorie fissate dall’etnologo per essere trasmesse alla posterità

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Selezionare e distinguereMa di tutti gli “oggetti” che noi ereditiamo dai nostri predecessori e che possono costituire materia di studio non tutto può d’essere classificato e conservato come patrimonio.

Bisogna selezionare e distinguere.

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A volte si salva solo il ‘contenitore’ … altre si adotta un criterio di trasformazione più

radicale …

Necessaria la valutazione di ragioni di progettualità territoriale che ne suggeriscano o ne rendano profittevole il mantenimento

(ad es. costruzione di itinerari, in ambiti ecomuseali, inserimento in contesti paesistici di pregio, ecc.).

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Non solo gli edifici ….

A volte non è sufficiente salvare solo le strutture architettoniche.

E’ di rilevante importanza il rapporto della fabbrica con il contesto storico di riferimento, con le realtà socio-culturali, con le attività lavorative che vi si svolgevano

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Il problema del riuso

Il problema del riuso e della valorizzazione del patrimonio industriale sfuma in quello più

ampio del riuso della ‘città esistente’ o di ‘pezzi di città’

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Il “dovere della memoria”

Il “dovere della memoria” è imprescindibile.

I vincoli conservativi possono e devono essere superati attraverso una nuova territorializzazione: attraverso pratiche socialmente condivise di assegnazione di significati e valori al patrimonio industriale il quale, per questa via, può anche recuperare i suoi legami con le proprie preesistenze e con le altre componenti del patrimonio (civili, religiose, archeologiche, artistiche, storiche, paesistiche).

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Patrimonio e territorio

il patrimonio industriale viene interpretato come

- un insieme di lasciti del passato - il fondamento territoriale di una specifica identità collettiva - l’insieme delle potenzialità endogene dello sviluppo

sintesi tra patrimonio e territorio, tra memoria e innovazione

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Autorappresentazione

A partire dalla memoria storica locale si dovrà puntare alla rivitalizzazionerivitalizzazione di quegli aspetti ‘ereditati’ dal passato suscettibili di

innescare processi di autorappresentazioneautorappresentazione sociale, culturale ed economica da parte della

comunità, processi cioè di sviluppo locale

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La scuola incontra

l’Archeologia Industriale

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La scuola incontra l’Archeologia Industriale

Giunta regionale – 8^ legislaturaDgr n. 2587 del 07/08/2006

Titolo del progetto: “Itinerari di Archeologia Industriale.

Formazione e innovazione nella ricerca, nella didattica e nella valorizzazione del

patrimonio industriale”.

Giunta regionale – 8^ legislaturaDgr n. 2554 del 13/09/2005

Titolo del progetto: “Alla scoperta dell’Archeologia

Industriale: la storia socio-economica regionale attraverso le strutture produttive industriali”.

ASSOCIAZIONE ITALIANAPER IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE

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• Informazione e formazione di docenti e studenti sui contenuti, gli strumenti di analisi, le metodologie di studio e gli obiettivi conoscitivi dell’archeologia industriale;

• Analisi e studio delle principali pubblicazioni fino ad oggi realizzate sulla materia e loro rielaborazione al fine di costituire una struttura semplificata ma allo stesso tempo esaustiva entro la quale sviluppare un manuale ad uso delle scuole superiori;

• Verifica e completamento delle informazioni raccolte con sperimentazioni e rilevazioni sul territorio.

• Realizzazione di un manuale didattico, di un DVD e di altri strumenti di diffusione delle conoscenze acquisite e rielaborate.

Sviluppo dei progetti

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Oltre all’acquisizione delle metodologie di studio legate alla disciplina dell’Archeologia Industriale, gli studenti sono stati introdotti alla metodologia della ricerca storica, economica, tecnica, architettonica e sociale attraverso l’utilizzo di fonti diverse e complementari.

Gli studenti coinvolti nel progetto hanno effettuato, sotto la direzione dei docenti e dei tutor, attività di ricerca bibliografica, di acquisizione di documentazione in archivi pubblici e privati, di analisi del territorio e identificazione delle strutture e dei reperti in esso rinvenibili, di studio dei materiali museali e realizzato interviste a studiosi ed operatori coinvolti nel settore.

Gli studenti sono stati inoltre accompagnati nella rielaborazione ed archiviazione del materiale così attenuto

Il gruppo di lavoro, infine, ha partecipato alla creazione di un manuale didattico e di un percorso virtuale da inserire in un DVD ed in rete, avendo in tal modo l’opportunità di acquisire le nozioni elementari per la realizzazione di una corretta opera di editing multimediale.

Metodologie e sussidi didattici

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ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE

Partners 2005-2006

Dipartimento di Storia dell’Università di Padova Master in Conservazione, Gestione e Valorizzazione del P.Industriale Rete museale dell’Altovicentino Liceo Scientifico ‘Tron’ - Schio ITIS ‘Marzotto’ - Valdagno Istituto Tecnico Geometri “A Palladio” – Treviso Liceo Statale “Giorgione” di Castelfranco Veneto – Treviso

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ASSOCIAZIONE ITALIANAPER IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE

Partners 2006-2007

Dipartimento di Storia dell’Università di Padova Master in Conservazione, Gestione e Valorizzazione del P.Industriale Istituto Commerciale per Geometri G.B. Belzoni di Padova Istituto Tecnico Industriale G. Marconi di Padova Istituto d’Arte P. Selvatico di Padova Liceo Artistico A. Modigliani di Padova Ex I.R.R.E del Veneto (Istituto Regionale Ricerca Educativa) Ente Zona Industriale di Porto Marghera AUDIS (Associazione Aree Urbane Dimesse)

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Le centrali elettriche di fine '800 inizi '900 nell'Alta Valle dell'Agno (Istituto Tecnico Industriale ”V.E. Marzotto” di Valdagno – Vicenza)

Il sistema ferroviario dell’Altovicentino. Percorso cicli-turistico lungo la Torrebelvicino-Arsiero (Liceo Scientifico Statale “N. Tron” di Schio – Vi)

La fornace Guerra-Gregorj (I.T.G. “A. Palladio” di Treviso)

L'industria del cotto nella Pedemontana del Grappa (Liceo Ginnasio Statale “Giorgione” di Castelfranco Veneto – Treviso)

Il mestiere, la memoria, la voce. La fornace "Baghin" a Castelfranco Veneto (Liceo Ginnasio St. “Giorgione” di Castelfranco V.to – Tv)

La rete energetica del Musonello nella "Terra" di Castelfranco (Rete di storia "Masaccio" di Castelfranco V.to)

2005-2006

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2006-2007

L’ex macello Iappelli di Padova (Istituto Commerciale per Geometri G.B. Belzoni di Padova)

Le macchine tra tecnologia e innovazione (Istituto Tecnico Industriale G. Marconi di Padova)

Elda Cecchele e il suo laboratorio a Galliera Veneta (Istituto d’Arte P. Selvatico di Padova)

Ex-iutificio di Piazzola sul Brenta (PD) (Liceo Artistico A. Modigliani di Padova)

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• Diffondere saperi e competenze ancora poco presenti nella scuola media superiore, offrendo formazione ed informazione al personale docente e agli studenti

• Il programma di lavoro permette, per le metodologie didattiche adottate, di approfondire la conoscenza del territorio e del passato produttivo della nostra regione e di sviluppare competenze di rielaborazione e comunicazione dei saperi acquisiti (sintesi e schedatura di fonti, elaborazione di opuscoli e manuali, creazione di materiale multimediale).

• Complementarietà tra i partner: il progetto si basa sull’apporto di materiali e competenze di enti diversi per provenienza, scopi istituzionali o formazione (Istituti di formazione secondaria, musei, Università, Associazioni culturali), offrendo un’occasione di collaborazione, incrementando la conoscenza reciproca ed instaurando un dialogo tra organizzazioni formative e culturali.

ECCEZIONALITÀ ED ESEMPLARITÀ DEI PROGETTI

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• Metodologia didattica innovativa: il progetto si articola tramite l’impiego, contestuale, complementare e comparativo, di diverse fonti e materiali di ricerca.

- Fonti bibliografiche- Fonti d’archivio- Materiale museale- Rilievi sul campo- Interviste

ECCEZIONALITÀ ED ESEMPLARITÀ DEI PROGETTI

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• Le interviste non hanno soltanto lo scopo di integrare il lavoro di ricerca bibliografica ed archivistica e di arricchire la ricostruzione dei processi di gestione del patrimonio industriale, ma anche quello di acquisire e conservare esperienze di vita fondamentali per cogliere le diverse sfaccettature della materia.

Fonti orali

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• valore formativo legato sia all’apprendimento ed alla trasmissione dei risultati delle analisi effettuate, sia alla realizzazione stessa dello studio.

• oltre a diffondere nelle scuole superiori conoscenze e competenze ancora poco presenti offrendo strumenti adatti a raggiungere tale scopo, stimola la collaborazione tra persone di differente provenienza e formazione, induce alla ricerca ed alla riflessione interdisciplinare.

Diffusione e trasmissione di saperi e competenze nuovi