DON PAOLO CESTER E UNA COMUNITÀ DAI MOLTI … col… · Nicolò Trevisan trovò la chiesa ben...

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on Paolo Cester, classe 1972, dal 2006 è presidente territoriale dell’associazio- ne “Noi Vittorio Veneto”. Dal 2010 è parroco di San- ta Lucia, oltre 5000 abi- tanti, e Sarano, più di 2000: una realtà complessa, per diverse ragioni, che conta – tra le varie strutture pos- sedute – due oratori, una scuola dell’infanzia e ben due case di riposo. Senza dimenticare il patrimonio spirituale e artistico di fra Claudio Granzotto... Cambiamenti Santa Lucia ha conosciu- to un periodo difficile, a seguito della morte im- provvisa dell’allora parro- co don Italo Moras (2010), che ha provocato un com- prensibile smarrimento in tutta la comunità. La ve- nuta di don Paolo è giun- ta dopo quasi un anno di amministratore parroc- chiale ed ha introdotto nella pastorale dei cam- biamenti piuttosto marca- ti, secondo delle linee pre- cise. «C’è stato un cam- biamento notevole – af- ferma don Paolo – che però ha trovato un terre- no fertile ed è stato bene accolto». Santa Lucia è u- na parrocchia caratteriz- zata da una forte presen- za di giovani famiglie, che ruotano per motivi so- prattutto di lavoro attor- no a Conegliano: in 50 an- ni la popolazione è quasi raddoppiata. La comunità risulta composta da una componente autoctona, cresciuta con un approc- cio alla fede più tradizio- nale, ed una componente proveniente da fuori, più abituata al cambio e a cer- care percorsi alternativi. Non è sempre facile amal- gamare queste due diver- se componenti, le cui pe- culiarità riverberano nel- le numerose realtà che contraddistinguono la parrocchia. Continua a pag. seguente D Sabato 14 14.30: incontro con le clas- si del Catechismo di Santa Maria del Piave; 15.15: incontro con i ragazzi del catechismo e visita a Puffolandia a Bocca di Strada; 17: incontro con i rappresentanti di varie associazioni a Bocca di Strada; 18.30: messa a Santa Lucia Domenica 15 8: messa a Sarano; 9.30: messa a Soffratta; 10.30: messa a Bocca di Strada; 17: incontro foraniale delle Aggregazioni Laicali a Mareno di Piave; 18.30: messa a Santa Lucia Martedì 17 9.15: visita alla scuola materna di Santa Lucia; 9.45: visita alla casa di ripo- so di S. Lucia: incontro volontari, ospiti, personale; 14.45: incontri personali con i presbiteri dell'UP di Mareno - Santa Lucia; 17: visita ad anziani e ammalati di Santa Lucia; 20.30: incontro dei Consigli Pastorali per gli Affari Economici dell'UP a Ramera Mercoledì 18 In mattinata: visita alla scuo- la materna e agli anziani a Mareno; 14.30: visita alle classi del catechismo a Mareno; 15.30: visita alle classi del catechismo di Santa Lucia; 17: visita alle classi del catechismo di prima e terza elementare a Santa Maria; 20.30: Quaresimale foraniale a Bocca di Strada Giovedì 19 14.30: visita alle classi del catechismo di Mareno; 15.30: visita alle classi del catechismo e incontro per- sonale a Ramera; a seguire, visita ammalati a casa a Ramera; 18.30: messa a Ramera; 20.30: incontro con i Consigli Pastorali Parrocchiali dell'UP a Sarano Venerdì 20 In mattinata e nel pomerig- go visita ad anziani e amma- lati a Santa Lucia; 20.30: incontro con gli animatori dell'UP a Santa Lucia Sabato 21 8.30: incontro personale e visita alle classi del catechi- smo di Santa Lucia; 14.30: visita ai ragazzi del catechi- smo di Santa Lucia; 18: messa a Ramera Domenica 22 8: messa a Bocca di Strada; 9.30: messa e cre- sime a Santa Maria; 10.45: messa a Mareno; 16: incontro con gli Operatori Pastorali dell'UP a Mareno; 18.30: messa a Mareno Mercoledì 25 In mattinata: visita ad anzia- ni e ammalati a Bocca di Strada; 14.30: incontro con le classi del catechismo (medie e quinta elementare) a Bocca di Strada; 16: incontro con il mondo del volontariato (gruppi assi- stenziali, culturali, ricreativi, ecc.) dell'UP a Sarano; 20.30: incontro con gli amministratori al Centro Sociale di S. Lucia Giovedì 26 In mattinata: visita alla scuo- la materna, ad anziani e malati a Ramera; nel pome- riggio: visita ad anziani e malati a Santa Maria; 20.30: incontro con i ragaz- zi delle superiori dell'UP a Sarano Venerdì 27 In mattinata: visita ad anziani e malati a Mareno; 15.30: messa per gli ammalati dell'UP e Unzione degli Infermi a Santa Maria; 20.30: incon- tro con i genitori dei cresi- mandi a Bocca di Strada Sabato 28 In mattinata: incontro con le classi del catechismo e incontri personali a Mareno; a seguire visita ad ammalati a Mareno Lunedì 30 In mattinata: visita ad anzia- ni e malati a Santa Lucia; 14.30: incontro con le clas- si del catechismo di Mareno; 15.15: incontro con le classi di catechismo di Bocca di Strada; 16: visita ad anziani e mala- ti a Sarano Martedì 31 8.15: visita ad anziani e malati e alle scuole di Mareno Mercoledì 1 aprile In mattinata visiata al CEOD di Bocca di Strada; nel pomeriggio visita ad anziani e malati a Bocca di Strada; 20.30: confessione comunitaria dell'UP a Santa Lucia Venerdì 10 Incontro con l'equipe dell'UP a Ramera Sabato 11 18: messa e cresime a Sarano Domenica 12 11: messa e cresime a Santa Lucia IL CALENDARIO DELLA VISITA NELLA UP MARENO - SANTA LUCIA DON PAOLO CESTER E UNA COMUNITÀ DAI MOLTI CAMBIAMENTI Santa Lucia cerca i suoi punti fermi Don Paolo Cester

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Page 1: DON PAOLO CESTER E UNA COMUNITÀ DAI MOLTI … col… · Nicolò Trevisan trovò la chiesa ben provvista di beni, tanto che obbligò il parroco a risiedervi e a conservare l’eucaristia,

on Paolo Cester,classe 1972, dal2006 è presidente

territoriale dell’associazio-ne “Noi Vittorio Veneto”.Dal 2010 è parroco di San-ta Lucia, oltre 5000 abi-tanti, e Sarano, più di 2000:

una realtà complessa, perdiverse ragioni, che conta– tra le varie strutture pos-sedute – due oratori, unascuola dell’infanzia e bendue case di riposo. Senzadimenticare il patrimoniospirituale e artistico di fra

Claudio Granzotto...

CambiamentiSanta Lucia ha conosciu-to un periodo difficile, aseguito della morte im-provvisa dell’allora parro-co don Italo Moras (2010),

che ha provocato un com-prensibile smarrimento intutta la comunità. La ve-nuta di don Paolo è giun-ta dopo quasi un anno diamministratore parroc-chiale ed ha introdottonella pastorale dei cam-

biamenti piuttosto marca-ti, secondo delle linee pre-cise. «C’è stato un cam-biamento notevole – af-ferma don Paolo – cheperò ha trovato un terre-no fertile ed è stato beneaccolto». Santa Lucia è u-

na parrocchia caratteriz-zata da una forte presen-za di giovani famiglie, cheruotano per motivi so-prattutto di lavoro attor-no a Conegliano: in 50 an-ni la popolazione è quasiraddoppiata. La comunitàrisulta composta da unacomponente autoctona,cresciuta con un approc-cio alla fede più tradizio-nale, ed una componenteproveniente da fuori, piùabituata al cambio e a cer-care percorsi alternativi.Non è sempre facile amal-gamare queste due diver-se componenti, le cui pe-culiarità riverberano nel-le numerose realtà checontraddistinguono laparrocchia.

Continua a pag. seguente

D

Sabato 1414.30: incontro con le clas-si del Catechismo di SantaMaria del Piave; 15.15:incontro con i ragazzi delcatechismo e visita aPuffolandia a Bocca diStrada; 17: incontro con irappresentanti di varieassociazioni a Bocca diStrada; 18.30: messa aSanta Lucia

Domenica 158: messa a Sarano; 9.30:messa a Soffratta; 10.30:messa a Bocca di Strada;17: incontro foraniale delleAggregazioni Laicali aMareno di Piave; 18.30:messa a Santa Lucia

Martedì 179.15: visita alla scuolamaterna di Santa Lucia;9.45: visita alla casa di ripo-so di S. Lucia: incontrovolontari, ospiti, personale;

14.45: incontri personalicon i presbiteri dell'UP diMareno - Santa Lucia; 17:visita ad anziani e ammalatidi Santa Lucia; 20.30:incontro dei ConsigliPastorali per gli AffariEconomici dell'UP aRamera

Mercoledì 18In mattinata: visita alla scuo-la materna e agli anziani aMareno; 14.30: visita alleclassi del catechismo aMareno; 15.30: visita alleclassi del catechismo diSanta Lucia; 17: visita alleclassi del catechismo diprima e terza elementare aSanta Maria; 20.30:Quaresimale foraniale aBocca di Strada

Giovedì 1914.30: visita alle classi delcatechismo di Mareno;15.30: visita alle classi del

catechismo e incontro per-sonale a Ramera; a seguire,visita ammalati a casa aRamera; 18.30: messa aRamera; 20.30: incontrocon i Consigli PastoraliParrocchiali dell'UP aSarano

Venerdì 20In mattinata e nel pomerig-go visita ad anziani e amma-lati a Santa Lucia; 20.30:incontro con gli animatoridell'UP a Santa Lucia

Sabato 218.30: incontro personale evisita alle classi del catechi-smo di Santa Lucia; 14.30:visita ai ragazzi del catechi-smo di Santa Lucia; 18:messa a Ramera

Domenica 228: messa a Bocca diStrada; 9.30: messa e cre-sime a Santa Maria; 10.45:

messa a Mareno; 16:incontro con gli OperatoriPastorali dell'UP a Mareno;18.30: messa a Mareno

Mercoledì 25In mattinata: visita ad anzia-ni e ammalati a Bocca diStrada; 14.30: incontro conle classi del catechismo(medie e quinta elementare)a Bocca di Strada; 16:incontro con il mondo delvolontariato (gruppi assi-stenziali, culturali, ricreativi,ecc.) dell'UP a Sarano;20.30: incontro con gliamministratori al CentroSociale di S. Lucia

Giovedì 26In mattinata: visita alla scuo-la materna, ad anziani emalati a Ramera; nel pome-riggio: visita ad anziani emalati a Santa Maria;20.30: incontro con i ragaz-zi delle superiori dell'UP a

Sarano

Venerdì 27In mattinata:visita ad anzianie malati aM a r e n o ;15.30: messaper gli ammalati dell'UP eUnzione degli Infermi aSanta Maria; 20.30: incon-tro con i genitori dei cresi-mandi a Bocca di Strada

Sabato 28In mattinata: incontro con leclassi del catechismo eincontri personali a Mareno;a seguire visita ad ammalatia Mareno

Lunedì 30In mattinata: visita ad anzia-ni e malati a Santa Lucia;14.30: incontro con le clas-si del catechismo diMareno; 15.15: incontrocon le classi di catechismo

di Bocca diStrada; 16: visitaad anziani e mala-ti a Sarano

Martedì 318.15: visita adanziani e malati ealle scuole diMareno

Mercoledì 1 aprileIn mattinata visiata alCEOD di Bocca di Strada;nel pomeriggio visita adanziani e malati a Bocca diStrada; 20.30: confessionecomunitaria dell'UP a SantaLucia

Venerdì 10Incontro con l'equipedell'UP a Ramera

Sabato 1118: messa e cresime aSarano

Domenica 1211: messa e cresime aSanta Lucia

IL CALENDARIO DELLA VISITA NELLA UP MARENO - SANTA LUCIA

DON PAOLO CESTER E UNA COMUNITÀ DAI MOLTI CAMBIAMENTI

Santa Lucia cercai suoi punti fermi

Don Paolo Cester

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15 marzo 201518 Visita Pastorale - SANTA LUCIA DI PIAVE - SARANO

a “villa” di Sarano ènominata per la pri-

ma volta in una perga-mena del 1251 che laqualifica nell’elenco del-le località appartenential Primo Centenario del-la città di Conegliano. Inun documento raccoltoda mons. Angelo Mar-chesan nel libro “Trevi-so Medioevale”, Saranoè citato nel 1314 come“regola” della Pieve diSusegana. Nelle anticherelazioni per visite pa-storali, è detta “cappellacurata” della pieve di Su-segana. Si ritiene sia di-venuta parrocchia versola fine del XV secolo o alprincipio del XVI seco-lo. Nella visita pastoralefatta a Sarano l’8 no-

vembre 1474 il vescovoNicolò Trevisan trovò lachiesa ben provvista dibeni, tanto che obbligòil parroco a risiedervi e aconservare l’eucaristia,provvedendo all’olio peril mantenimento dellalampada. La chiesa èmolto vecchia ed è con-sacrata da prima del1741; venne rialzata e re-staurata nel 1865. L’ulti-mo restauro alla chiesavenne apportato nel1977 e il coro è stato ri-strutturato a norma del-le vigenti esigenze litur-giche post-conciliari nel1980. La pala dell’altarmaggiore è opera del pit-tore Pietro Antonio No-velli, eseguita nel 1793. MS

L

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:SARANO

«In questi ultimi anni, imutamenti sociali ed ec-clesiali – sostiene donPaolo – hanno cambiatoprofondamente, quasi “ri-baltato”, la vita delle co-munità di Santa Lucia eSarano. Ora siamo alla ri-cerca di un maggiore e-quilibrio: c’è bisogno diun po’ di calma e di pun-ti fermi».

La pastorale giovanile e glioratori«Gli oratori delle due par-rocchie – ribadisce donPaolo – sono un po’ lospecchio della pastorale esoprattutto della pastora-le giovanile, che ha subì-to il rinnovamento mag-giore». L’impegno di que-sti anni, infatti, si è con-centrato soprattutto nel-la formazione degli ani-matori per riavviare i per-corsi per i ragazzi del po-stcresima, i Grest e le va-rie attività dell’oratorio.«Lasci perdere tutto il re-sto, ma si occupi dei gio-vani» si è sentito dire piùvolte don Paolo, che hapreso sul serio – nei limi-ti del possibile! – tale ac-corato invito. La rispostaè stata positiva: l’oratoriodi Sarano ha maturato u-no stile più ecclesiale e aSanta Lucia si è investitomolto – oltre che sulla ri-strutturazione stralciodopo stralcio dell’edificio– anche sull’animazionedella comunità, specie deigiovani. Un investimento,che ha prodotto lo svi-luppo di varie attività, ti-

picamente oratoriali, ca-paci di aggregare e darevitalità alla comunità: iGrest, il dopo-scuola, ilteatro, il gioco degli scac-chi, le attività sportive, lefeste di compleanno...

Un parroco per due par-rocchie?«Di per sé, eccettuatoqualche isolato episodio– confessa don Paolo –, ilfatto non ha creato poicosì tanti problemi! Si èda subito organizzata lapastorale insieme, comese fosse un’unica parroc-chia in due sedi, a comin-ciare dalla liturgia». Laveglia pasquale, ad esem-pio, è unica per tutte e duele parrocchie, che con-vergono in un’unica chie-sa. Anche la catechesi èpianificata insieme e l’Acfigura come un unicogruppo, pur attingendoassociati da entrambe leparrocchie. La fusione pa-radossalmente ha rimessoin gioco nuove energieproprio a Sarano, che havisto aumentare la parte-cipazione ai gruppi di A-zione cattolica. Esistonodue consigli affari econo-mici, due circoli “OratoriNoi”, che programmanoinsieme, e due consigli pa-storali parrocchiali, cheperò sono convocati in-sieme. In sostanza, nono-stante qualche fatica, ledue comunità collabora-no effettivamente, quasida sembrare “un’unicaparrocchia”.

E la cateche-si?«Quattro an-ni fa siamopartiti con ilmetodo dei“quattro tem-pi”, insieme,cioè tutte edue le par-rocchie. Oggitutte le classielementaridel catechi-smo proce-dono conquesto meto-do», spiegadon Paolo. Sitratta di ac-compagnarecirca 500bambini e ra-gazzi, dallaprima ele-mentare si-no alla seconda media,quando celebrano il sa-cramento della cresima.Ciò richiede un numeromolto elevato di catechi-sti, che è bene non abbia-no gruppi troppo nume-rosi: al massimo 15 bam-bini/ragazzi per gruppo.Il metodo dei “quattrotempi” presenta certa-mente delle fatiche, peròha degli indubbi vantag-gi: «Un maggior coinvol-gimento dei genitori, unimportante lavoro di é-quipe dei catechisti e ibambini sono entusiastidi venire a catechismo...».All’ambito della cateche-si don Paolo riconduceanche il percorso di ac-compagnamento dei ge-nitori dei bambini da bat-tezzare: un percorso at-tuato secondo le indica-zioni delle diocesi, con-dotto da cinque coppiedelle due parrocchie.

La CaritasUn’altra realtà viva dellapastorale è la Caritas par-rocchiale: «Abbiamo de-

dicato – continua donPaolo – un anno interodel consiglio pastorale percapire il significato dellaCaritas e successivamen-te abbiamo effettuato unsondaggio, distribuendoun breve questionario intutte le famiglie, per com-prendere che cosa ci si a-spettasse da una Caritasparrocchiale... E poi sia-mo partiti». La Caritasparrocchiale, nata due an-ni fa, è già articolata in uncentro di ascolto, un cen-tro di raccolta vestiario,mobili ed elettrodomesti-ci, un fondo di solidarietà,un orto solidale ed un ser-vizio di distribuzione diborse della spesa, in col-laborazione con Marenodi Piave.

Presenze preziose di con-sacrati e di laiciCollabora efficacementel’ex parroco di Sarano,mons. Noè Tamai, sem-pre disponibile per le ne-cessità delle due parroc-chie. Una suora del Col-legio Immacolata di Co-

negliano accompagna inmodo particolare la cate-chesi a Sarano. Una co-munità di suore indianedella congregazione del-l’Immacolata Concezio-ne, arrivata a S. Lucia l’ot-tobre scorso, collabora giàa vari livelli. Accanto aiconsacrati, però, ci sonoanche molti laici. Anima-no le celebrazioni le duecorali parrocchiali, duecori di bambini, un corodi giovani e il preziosissi-mo coro che anima le li-turgie funebri. I catechistisono più di quaranta. Cisono i membri dei duecircoli del Noi e i volon-tari che si attivano in di-versi servizi, dalle puliziedella chiesa, al giornalinoparrocchiale “Insieme”, si-no al volontariato nellecase di riposo. «Sono cir-ca 250 i volontari, che avario titolo prestano unservizio. C’è molta gene-rosità da parte della gen-te», conclude don Paolo.

Prospettive futureDon Paolo intravede trepercorsi che attendonoancora di essere adegua-tamente battuti. Uno ri-guarda la pastorale fami-liare, che potrebbe essereulteriormente valorizza-ta con la presenza deigruppi famiglia. Un se-condo ambito attiene al-l’approfondimento dellaParola di Dio: manca at-tualmente un vero e pro-prio gruppo che si soffer-mi sulla Parola, nello sti-le della Lectio, anche se inpassato ci sono state e-sperienze di questo gene-

re. Infine, un terzo per-corso riguarda la dimen-sione culturale, sulla qua-le come Chiesa sarebbeopportuno investire piùenergie.

E l’Up?«L’Up è un problema – af-ferma don Paolo – nelsenso che la nostra Up èpiuttosto grande (circa 20mila abitanti per setteparrocchie) ed ha tre cen-tri importanti: S. Lucia,Mareno e Bocca di Stra-da». Si intrecciano varimotivi che rendono arduala collaborazione: tutte etre le parrocchie sono giàimpegnate nel coordina-mento con una secondaparrocchia; ci sono delledistanze non insignifi-canti tra un punto e l’altrodell’Up; ci sono dei diver-si centri di attrazione (Sa-rano più facilmente gra-vita verso Conegliano...).Ma soprattutto crea delledifficoltà «la diversa im-postazione della pastora-le. Ad esempio – continuadon Paolo – S. Lucia pro-cede con la catechesi aquattro tempi, mentre lealtre parrocchie procedo-no con un metodo piùtradizionale: ciò rendemolto difficile un lavorodi programmazione e diformazione insieme». Inogni caso, almeno da unanno, si sta lavorando conpiù convinzione e deci-sione sull’Up. Ci si puòaugurare che la visita delVescovo contribuisca adare ulteriore slancio al-l’Up.

Don Alessio Magoga

PPaarrrroocccchhiiaa ddii SSaarraannooTTiittoollaarree: San Martino Vescovo (11 novembre)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 2.250 circaFamiglie: 620 circaParroco: ddoonn PPaaoolloo CCeesstteerrVicario parrocchiale: mmoonnss.. NNooèè TTaammaaiiDiacono: GGiioovvaannnnii CCeessccoonnOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio “San Martino”, camposportivoAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: B. V. della Salute

SARANO

La chiesa di Santa Lucia

La chiesa di Sarano

eperti archeologicivenuti alla luce nel

1954 fanno supporre chela zona dove sorge SantaLucia di Piave fosse statacolonizzata dai Romani.Scritti storici parlano diSanta Lucia fin dal 568.Fa parte di quelle terreche il conte Rambaldo diCollalto ricevette in donodal re Berengario II il 25ottobre 959 e che nel1120 passarono ai mona-ci dell’Ospitale di S. Ma-ria di Piave. Quando visubentrarono nel 1490 lemonache agostiniane diLovadina, fino alla lorosoppressione per le legginapoleoniche del 1810, e-sercitarono il diritto digiuspatronato sulla chie-sa, passato poi ai Collal-to. C’è chi suppone cheall’inizio del XIII secolola chiesa sia passata allagiurisdizione di rettoridipendenti del monaste-ro di Lovadina. Nello“Stato personale delladiocesi di Vittorio Vene-to” del 1970 si legge: “fucappella esterna dellapieve di Susegana da cuisi staccò nel secolo XVI oXV, divenendo parroc-chia indipendente”. Il suoprimo nome fu quello di

“Cura di Santa Lucia del-la Selva” e poi di “SantaLucia de’ Foresto”, per lapresenza nella zona diboschi, poi tagliati. Lavecchia chiesa, che risa-liva al 1300, fu demolitanel 1875 per dar luogo aquella attuale, su disegnodell’architetto Meduna; èdi stile neogotico e il ve-scovo Andrea Caron laconsacrò il 28 settembre1907; rimase miracolosa-mente illesa durante laprima guerra mondiale.Radicalmente trasforma-ta sotto la direzione del-l’architetto DomenicoRupolo ed abbellita incontinuazione, ospitapregevoli opere del bea-to Claudio Granzotto. Èuna fra le più belle e mo-numentali chiese delladiocesi. Il campanile, al-to settanta metri e sortoanch’esso su disegno del-l’architetto Rupolo, fu i-niziato il 17 settembre1923 e venne inauguratodal vescovo Eugenio Bec-cegato il 19 dicembre1926. L’organo ottocen-tesco del veronese Gae-tano Zanfretta è stato di-chiarato monumento na-zionale. MS

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LA STORIA DELLA PARROCCHIA:SANTA LUCIA DI PIAVE

SEGUE DALLA PRIMAPPaarrrroocccchhiiaa ddii SSaannttaa LLuucciiaa ddii PPiiaavveeTTiittoollaarree: Santa Lucia Vergine e Martire (13 dicembre)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 5.100 circaFamiglie: 1.600 circaArciprete Parroco: ddoonn PPaaoolloo CCeesstteerrVicario parrocchiale: mmoonnss.. NNooèè TTaammaaiiCCaassaa rreelliiggiioossaa: Suore Domenicane Figlie di NostraSignora di NazaretOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio “Fra’ Claudio”, scuola del-l’infanzia “D. B. Camerotto”, casa soggiorno “DivinaProvvidenza”, casa soggiorno “Don Gino Ceccon”(Santa Croce del Lago)AAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: santuario Madonna del Ra-moncello, Sant’Antonio da Padova (Campana), cap-pella presso la casa “Divina Provvidenza”, cappellapresso la casa “Don Gino Ceccon”

SANTA LUCIA DI PIAVE

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Visita Pastorale - RAMERA15 marzo 2015 19

LA BELLA TRADIZIONE DEL CANTO

A Ramerapiace cantare

PPaarrrroocccchhiiaa ddii RRaammeerraaTTiittoollaarree: San Michele Arcangelo (29 settembre)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 1.170 circaFamiglie: 400 circaParroco: ddoonn AAddrriiaannoo ZZaanneetttteeOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: scuola dell’infanzia “San Giu-seppe”AAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: San Michele Arcangelo (co-parrocchiale)

RAMERA

ipendente inizial-mente dai Benedet-

tini di Santa Maria delPiave, non vi è ricordodove fosse collocata laprima chiesa a Ramera.La si trova nominata laprima volta in un docu-mento della Santa Sededel 29 novembre 1124.Nel 1490 passò al mona-stero delle Agostiniane diSanta Maria degli Ange-li di Lovadina fino al1770. Nella visita pasto-rale del vescovo MarinoGrimani, tenutasi nel1512, Ramera è chiama-ta “chiesa parrocchiale”.In quell’anno venne co-struita una nuova chiesa,che lo stesso vescovoconsacrò il primo mag-gio 1545. Essa venne poiingrandita nel 1836. La

chiesa attuale, in stilemoderno a tre navate, sudisegno dell’architettoGiovanni Dal Bo di Vit-torio Veneto, venne ini-ziata nel 1952: il 22 ago-sto 1954 il vescovo Giu-seppe Zaffonato la apri-va al culto e il vescovoAntonio Cunial la consa-crò il 28 settembre 1980.Vi si conservano alcuniaffreschi del pittore vit-toriese Elio Casagrandee nell’abside, sopra l’altarmaggiore, una tela diNiccolò Frangipane raf-figurante il patrono SanMichele, dono del sig.Giacomo Paoletti. L’or-gano è un Pugina, re-staurato nel 1985 dalladitta Piccinelli di Ponte-ranica (BG). MS

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LA STORIA DELLA PARROCCHIA:RAMERA

Don Adriano Zanette

na comunitàvivace, contante brave

persone e una buona te-stimonianza cristiana. Manon bisogna accontentar-si. E infatti il mio deside-rio sarebbe di avere unacomunità più unita, inmaggiore comunione conil parroco, verso il qualec’è sempre un pizzico didiffidenza. Certo, questacomunione va favorita pri-ma di tutto dal parroco,cui spetta la parte più im-portante: ecco perché vor-rei irradiare più unione.Serve fede nell’accettareun parroco come segnodel Signore; e non è facileper un parroco esserlo».Don Adriano Zanette, do-po l’esperienza missiona-ria in Ciad, e una decinad’anni a Montaner e Ru-golo, da circa un anno emezzo è parroco di Ra-mera, che ha cominciato aconoscere.«Ho trovato una comunitàcon una buona tradizionecristiana, più forte nellaparte più vecchia del pae-se; nella zona più moder-na (nuove costruzioni elottizzazioni) invece si èmeno attaccati al paese ealla tradizione. Nel com-plesso comunque vedoche l’età media dei fedeli èalta: alla messa del sabatosera ci sono molti anziani,e a quella della domenicamattina pochi giovani.... Oalmeno mi sembrano po-chi...».Nella parrocchia di Ra-mera c’è il catechismo pertutte le classi; c’è anche un

gruppo delle superiori, e igiovani, che sono anche a-nimatori, collaborano conMareno di Piave.«C’è un buon collegamen-to con Mareno, in ottica diUnità pastorale: lì ci sonopersone e strutture, riten-go che il collegamento va-da sicuramente incorag-giato. Come Up abbiamoorganizzato incontri sullaBibbia e si sta pensando aqualcos’altro per gli adul-ti; con i ragazzi delle me-die e i loro genitori ci so-no già incontri comuni.Anche il Grest si fa conMareno.Con Mareno e Soffratta c’è

un buon rapporto, ora igiovani lo stanno strin-gendo anche con Bocca diStrada; con Santa Lucia èun po’ più difficile, ancheper questioni di distanza».Una bella realtà è il coroparrocchiale.«A Ramera si canta sem-pre, tanta gente in chiesalo fa: è il frutto del lavorocominciato 50 anni fa condon Bruno (Bressan, ndr),e proseguito dai preti“musicisti” don Francesco(Salton, ndr) e don Ange-lo (Arman, ndr). Nelle fe-ste più importanti c’è il co-ro a più voci, altrimenti icoristi fanno da traino al-l’assemblea».Molto attivo è il gruppoNoi oratorio.«Dovrebbe essere ungruppo ecclesiale, ma go-de di grande autonomia.Sono comunque personesempre disponibili, orga-nizzano la sagra, collabo-rano con il gruppo prese-pio (che ha una sua bellatradizione), ha messo apunto il campetto parroc-chiale...».Don Adriano da quando è

arrivato ha cominciato labenedizione delle fami-glie.«Certo, avendo 400 fami-glie e non 1.500, si riescea fare... Da parecchi annicerte famiglie non vede-vano il parroco, e così miaccolgono bene.Ora stiamo cercando diorganizzare una giornatacon gli stranieri della co-munità, per mangiare as-sieme: vedremo cose riu-sciremo a fare. Certo, ingiro si respira un’aria indi-vidualistica, una mentalitàalla quale non è facile rea-gire, una realtà di cui è dif-ficile far prendere co-scienza».Il gruppo missionario èmolto attivo.«È legato a suor Maria DeCoppi, in Mozambico, e aPaolo De Coppi, in Brasi-le, ai quali si cerca di por-tare un aiuto; ma c’è uncollegamento anche con lesuore che fino a qualchetempo fa erano qui, ed o-ra sono in Indonesia. Conloro abbiamo avviato del-le adozioni a distanza.Il gruppo Caritas è a Ma-reno: qui noi ci impegnia-mo in raccolte di viveri,specialmente in Quaresi-ma e Avvento.Due ministri straordinaridell’Eucarestia portano lacomunione nelle famiglieuna volta ogni 3-4 setti-mane a chi lo chiede».E poi c’è la scuola mater-na parrocchiale.«La scuola è sempre piena,con grande merito dellemaestre, anche se la mag-gioranza dei bambini nonsono di Ramera. Il comi-tato di gestione, compostoda genitori, si dà molto dafare e tutto funziona. Cer-to, la gente quando servequalcosa non manca mai,a livello personale e digruppi: pur nella loro au-tonomia, si sentono lega-ti alla parrocchia».Per l’attività parrocchialeci sono due aule sopra lacanonica e si sta pensan-do di allestire un capan-none più o meno stabile.«Una citazione merita la

chiesa vecchia del paese(mentre la chiesa parroc-chiale risale agli anni ’50):costruita nel 1545, fu ne-gli anni ampliata e com-pletata. Negli anni scorsiè stata oggetto di un gran-

de restauro, oggi ospita ilpresepio... ma se qualcu-no se la prendesse a cuo-re, magari potrebbe ospi-tare concerti, mostre... ri-vivere insomma...».

Alessandro Toffoli

La vecchia chiesa

La chiesa di Ramera

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15 marzo 201520 Visita Pastorale - MARENO DI PIAVE - SOFFRATTA

LE DUE PARROCCHIE GUIDATE DA DON MARIO FABBRO

Mareno e Soffrattacamminano assieme

egli ultimi vent’an-ni il Comune diMareno ha cono-

sciuto prima un aumentoimpetuoso di popolazionee poi la partenza di circa400 persone, perlopiù im-migrati rimasti senza oc-cupazione. Oggi la parroc-chia del capoluogo e Sof-fratta contano rispettiva-mente 4 mila 200 e un mi-gliaio di abitanti. Dal 2007le due comunità hanno lostesso parroco, don MarioFabbro, arrivato a Marenonel 1999 e otto anni piùtardi divenuto ammini-stratore anche di Soffrat-ta. Nella canonica di Sof-fratta risiede mons. Ro-berto Battistin, canonicopenitenziere, e collabora-tore di don Mario special-mente per la celebrazionedelle messe, le confessionie la lectio settimanale.«Le due parrocchie cam-minano insieme – raccon-ta don Mario –, il consigliopastorale è unico. Anchecon Ramera ci sono diver-se collaborazioni».Unitarie sono, innanzitut-to, le classi di catechismo.

N

«Proseguiamo ancora conil metodo “tradizionale” –sottolinea il parroco – poi-ché abbiamo 400 bambinie non è facile, con questinumeri, passare ad altremetodologie. Gli incontrisi svolgono per alcuneclassi a Mareno e per altrea Soffratta. Il gruppo dellecatechiste è valido. Abbia-mo fatto “rinascere” – do-po trent’anni – l’Azionecattolica: gli incontri si ten-gono la domenica mattina,ma se qualcuno preferisce

il sabato pomeriggio puòandare a Ramera. È im-portante l’attività di for-mazione degli animatori,sia dell’Acr che dei gruppigiovanili, che si tiene unavolta al mese». Ai ragazzidelle medie viene propo-sta, mensilmente, la visio-ne di un film e la pizza.Buoni i riscontri dei trepaesi coinvolti (Mareno,Soffratta e Ramera). Infinei giovani delle superioridanno vita a due gruppet-ti.

Funziona bene il Grest diluglio, sempre organizza-to a livello tri-parrocchia-le.«Nel territorio comunale– sottolinea don Mario –vi sono più di 40 societàsportive che impegnano

La chiesa di Mareno di Piave

utto il territorio diMareno di Piave di-

pendeva un tempo dal-l’Ospitale di Santa Mariadel Piave, eretto verso il1009 sotto il pontificatodi papa Sergio IV e che sireggeva sulla regola di S.Benedetto abate. In ri-cordo di questa originebenedettina, il primo al-tare a sinistra della at-tuale chiesa arcipretale èstato dedicato a San Be-nedetto e alla sorella San-ta Scolastica. Nel territo-rio comunale, la cui co-stituzione risale al XVIsecolo, vi sono due par-rocchie di vecchia ere-zione, Soffratta e Rame-ra, e due più recenti: San-ta Maria del Piave e Boc-ca di Strada. La primachiesa parrocchiale, de-dicata a San Damaso pa-pa, si trovava verso il“Ponte delle Gere”. All’i-nizio del XVI secolo, do-ve sorge l’attuale chiesa,esisteva un piccolo sacroedificio eretto in onore di“San Pietro in bosco”, delquale sono rimasti gli af-freschi riscoperti e ri-portati alla luce nel 1951.Nel 1638 la chiesetta fuingrandita e venne ri-consacrata dal vescovo

Lorenzo da Ponte. Nelcorso degli anni conob-be altre riforme edilizie erestauri. Il campanile, co-struito nel 1902, la seradel 27 ottobre 1918 ven-ne fatto saltare in ariadalle forze armate au-stro-ungariche in ritira-ta e cadde sulla chiesa,rovinando soprattutto ilpresbiterio e la sagrestia.Rimosse subito le mace-rie, su disegno dell’archi-tetto Domenico Rupolosi ideò la ricostruzione el’ampliamento della chie-sa, che il vescovo Euge-nio Beccegato riconsacròil 22 settembre 1922. Ilcampanile, su progettodell’architetto Luigi Can-diani, in perfetto stile ro-manico, venne inaugura-to il 25 maggio 1925. Al-l’interno della chiesa, distile classico, assieme adaltre preziose opere d’ar-te come la “Madonna conil Bambino e i Santi” diFrancesco Beccaruzzi,sono degni di particolaremenzione gli affreschidel Canaletto. L’organo èun De Lorenzi del 1850,che l’organaro Livio Vol-pato recuperò nel 1976con un pazientissimo la-voro di restauro. MS

T

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:MARENO DI PIAVE

PPaarrrroocccchhiiaa ddii MMaarreennoo ddii PPiiaavveeTTiittoollaarrii: Santi Pietro e Paolo apostoli (29 giugno)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 4.200 circaFamiglie: 1.300 circaParroco: ddoonn MMaarriioo FFaabbbbrrooDiacono: AAnnggeelloo LLuunnaarrddiiCCaassaa rreelliiggiioossaa: Suore della Divina VolontàOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio “Don Bosco”, salone par-rocchiale “Papa Luciani”, scuola dell’infanzia “San PioX”AAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: cappella Santa Maria Assunta(scuola dell’infanzia), SS.mo Crocifisso (cimitero)

MARENO DI PIAVE

Don Mario Fabbro

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Visita Pastorale - BOCCA DI STRADA - SANTA MARIA DEL PIAVE15 marzo 2015 21

BOCCA DI STRADA E SANTA MARIA DEL PIAVE

Due comunità e uncammino comune

notevolmente i ragazzi.Non è facile farsi spazio inmezzo questa “offerta”».Dicevamo dei tanti nuoviarrivati. Alcuni si avvici-nano spontaneamente allaparrocchia, presentandosiin canonica. Altri devonoessere accostati e coinvol-ti. Preziose, in questo sen-so, le esperienze dei per-corsi di preparazione albattesimo (attuato con cin-que coppie animatrici se-condo le indicazioni dio-cesane) e al matrimonio.Battesimi e matrimoni chenegli ultimi tempi sonodrasticamente diminuiti:«I battesimi sono dimez-zati, l’anno scorso abbia-mo avuto 50 morti e solo25 nati» racconta don Ma-rio.Le nuove famiglie incro-ciano la parrocchia anchealla scuola materna, che ha120 bambini iscritti con seimaestre. «È il nostro fioreall’occhiello – afferma ilparroco –, cerchiamo direstare sempre “all’avan-guardia”. Quest’anno, peresempio, abbiamo attivatodei corsi di integrazionerazziale».Un mezzo consolidato perla diffusione delle infor-mazioni comunitarie è ilgiornalino “La vita”, distri-buito capillarmente a tut-te le famiglie.La solidarietà si esprime inmolteplici forme. C’è il do-poscuola portato avanti daanni da encomiabili vo-lontari negli spazi dell’ora-torio. Il servizio è partico-larmente importante per ifigli di stranieri che nonhanno a casa alcun aiutoper i compiti. Contempo-raneamente al doposcuolasi tengono dei corsi di al-fabetizzazione e culturagenerale per donne stra-niere.La Caritas cura la prepa-razione e la distribuzionequindicinale di borse ali-mentari e vestiario.Insieme all’associazione“Noi per gli altri” vengonosostenute missioni in Con-go e Benin. Varie sono lemodalità di raccolta deifondi: adozioni a distanza,mercatini del gruppo mis-sionario, attività della bot-tega del commercio equo esolidale.Molta cura viene posta al-la liturgia: proclamazionedelle letture, canto (a Ma-reno c’è l’animatore delcanto «e cantano davverotutti», mentre a Soffrattaun coro sostiene il cantonelle liturgie), chierichet-ti. Nei giorni feriali la mes-sa è preceduta dal vesprocantato. Ogni primo lu-nedì del mese si rinnoval’appuntamento con l’ado-razione prolungata.Il gruppo liturgico non èformalmente costituito,ma sarà uno dei frutti del-la visita pastorale.L’approfondimento dellaparola di Dio avviene ilmercoledì: al mattino conil percorso biblico tenutodal parroco e alla sera con

la lectio divinacurata da donRoberto.Un’esigenza av-vertita è quelladi potenziare igruppi fami-glia: «Ne abbia-mo già due chesi ritrovano ladomenica po-meriggio, mami piacerebbeche ne nasces-sero altri – con-clude il parroco–. Sono realtàmolto belle e capaci dicreare iniziative significa-

tive».Federico Citron

Don Valter Gatti

PPaarrrroocccchhiiaa ddii SSooffffrraattttaaTTiittoollaarree: San Lorenzo Martire (10 agosto) e San Mar-co Evangelista (25 aprile)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 1.000 circaFamiglie: 320 circaParroco: ddoonn MMaarriioo FFaabbbbrrooOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: salone parrocchiale polifunziona-le

SOFFRATTA

La chiesa di Soffratta

occa di Strada e San-ta Maria del Piave:due parrocchie assai

diverse, ma con una pro-spettiva di condivisione ecammino comune che pos-sono far bene ad entrambe.Appare questa la realtà allavigilia della visita pastoraledel vescovo Corrado, dopoche dal novembre 2011 èparroco delle due comunitàdon Valter Gatti.

Bocca di StradaAnche se è stato superato iltraguardo dei cinquant’an-ni dalla costituzione dellaparrocchia, per Bocca diStrada ancora non si può di-re che sia raggiunta l’amal-gama necessaria per poterparlare di una comunitàcon una propria identità de-finita, come accade altrove.E il simbolo di questa si-tuazione sembra essere l’as-senza di una vera e propriapiazza in cui potersi ritro-vare, incontrarsi.Bocca di Strada, infatti, èsorta in seguito all’accorpa-mento di alcune zone peri-feriche di altre parrocchie:Mareno, Santa Lucia, San-ta Maria del Piave, Ramerae Sarano.In questi decenni, il territo-rio della parrocchia si è po-polato di tanti nuovi abi-tanti. «C’è stata una grandecrescita demografica, ma da3-4 anni si è fermata – spie-ga il parroco don Valter –.Attualmente i residenti so-no oltre 4 mila, ma senza u-

B

no “zoccolo duro” di resi-denti storici che vivano unsenso di appartenenza. E

tanti che sono venuti ad a-bitare qui da fuori non sisentono parte della comu-nità e continuano a gravita-re altrove». E ciò è accadu-to anche per persone sensi-bili dal punto di vista pa-storale, impegnate altrove.E per tanti aspetti permanela frammentazione: il terri-torio appartenente a due di-versi Comuni, i bambini chefrequentano due diversescuole elementari a pochecentinaia di metri una dal-l’altra, ecc.Continua a pag. seguente

La chiesa di Bocca di Strada

a parrocchia di Sof-fratta ha come suoi

santi protettori il marti-re diacono San Lorenzoe l’evangelista San Mar-co e questo per ricorda-re le due chiese che inantico esistevano sul suoterritorio: la prima eraposta vicino alla riva si-nistra del fiume Monti-cano e l’altra laddovesorgeva il campanile, fat-to poi saltare dagli au-striaci il 27 ottobre 1918.Le due chiese dipende-vano dai monaci bene-dettini dell’Ospitale diSanta Maria del Piave.Nel 1306 l’abate ottennedal vescovo di Ceneda,Francesco Arpone, ilpermesso di demolire ledue chiese e costruirneuna sola in posizione piùcentrale e comoda per ifedeli. Nel 1445 la chie-

sa di Soffratta passò incommenda alle mona-che di S. Maria degli An-geli di Murano, presentia Lovadina. La fonda-zione della parrocchiarisale al 1733, però Sof-fratta passò sotto la dio-cesi di Ceneda soltantonel 1810, con la sop-pressione del monaste-ro di Lovadina. La chie-sa attuale è stata co-struita ex novo tra il1866 e il 1868; il vesco-vo Corradino Maria Ca-vriani la consacrò il 30aprile 1876. Il campani-le, su disegno dell’archi-tetto Luigi Candiani, èdel 1919. L’organo è unPugina: acquistato il 21giugno 1925, ebbe un re-stauro nel 1986 ad ope-ra dell’organaro Vincen-zo Salvato di Padova. MS

L

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:SOFFRATTA

PPaarrrroocccchhiiaa ddii BBooccccaa ddii SSttrraaddaaTTiittoollaarree: Presentazione della B. Vergine Maria della Sa-lutePPaattrroonnoo: San Giuseppe lavoratore (1 maggio)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 4.100 circaFamiglie: 1.360 circaParroco: ddoonn VVaalltteerr GGaattttiiOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio con salone parrocchiale,centro ricreativo, campo sportivoAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: Santa Maria in Betlehem

BOCCA DI STRADA

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15 marzo 201522 Visita Pastorale - BOCCA DI STRADA - SANTA MARIA DEL PIAVE

Tuttavia ultimamente la vi-ta in parrocchia si è viva-cizzata. Tre anni fa è ripre-sa l’attività estiva del Grest,con un crescendo di parte-cipanti fino ai 140 dell’esta-te scorsa, seguiti da unatrentina di giovani anima-tori e altrettante mamme.Un’altra realtà recente di ag-gregazione è quella delGruppo mascherato, alle-stito per il Carnevale, conla partecipazione di oltre 60persone, dai ragazzi delle e-lementari agli adulti. Prosegue la proposta diPuffolandia, con attività dianimazione il sabato po-meriggio in oratorio, per iragazzi delle elementari emedie.In questi anni a Bocca di

Strada è aumentato note-volmente il richiamo dellaSagra di San Giuseppe, ad i-nizio maggio, coinvolgendoanche altri gruppi attivi inloco, dagli Alpini ai Fanti aiParacadutisti.Un bel segnale di parteci-pazione attiva è poi l’allar-gamento, in questi ultimianni, della cerchia dei vo-lontari che collaborano peri vari servizi alla chiesa e al-le varie strutture parroc-chiali.Quest’anno è nato anche ilGruppo Caritas ed è agli i-nizi anche un Gruppo Mis-sionario.Mentre, tra le attività incantiere per l’immediato fu-turo don Gatti indica anchela Festa degli anniversari di

matrimonio e la Festa deglianziani, entrambe da fareinsieme.Come si potrà arrivare a farsì che Bocca di Strada di-venti una comunità? È ladomanda per don Valter,che è anche la sfida che in-terpella tutti, sia dal puntodi vista sociale che pasto-rale: «Occorre la continuitànel tempo di un impegno edi un servizio da parte ditanti».

Santa Maria del PiaveSe a Bocca di Strada non c’èancora un’identità comuni-taria definita, questa c’è si-curamente a Santa Mariadel Piave, un parrocchia piùpiccola – circa 1.250 abi-tanti e 300 famiglie –, conun radicamento storico deiresidenti e senza grandi svi-luppi urbanistici, staccataanche geograficamente ri-spetto agli altri centri ur-bani. La parrocchia, tra l’al-tro, conta su una dote distrutture utili: la canonicaora utilizzata per il cate-chismo; il campo da calcio;il grande salone, che è sta-to risistemato di recente esi presta ad ospitare una va-rietà di iniziative.Per la parrocchia un mo-mento forte è la sagra pa-tronale della Madonna diLourdes (che per una par-ticolare tradizione si svol-ge subito dopo Pasqua): unevento che ha ritrovato lasua identità parrocchiale. Un’altra tradizione signifi-cativa, all’inizio dell’autun-no, è la Festa della comu-nità; mentre nell’ambito

dell’animazione c’è anchel’appuntamento della Festadei compleanni, ogni ulti-mo sabato del mese.Don Valter è riuscito a ef-fettuare quest’anno anchela benedizione delle case diSanta Maria del Piave, po-tendo così venire a direttocontatto con tutte le fami-glie.La condivisione del parro-co con Bocca di Strada, ne-gli ultimi tre anni, ha por-tato a collaborazioni siste-matiche con la parrocchiagemella: dal Grest ai grup-pi giovanili, entrambi sortida poco, uno di prima su-periore ed uno di secondae terza.L’ormai prossimo rinnovodei consigli pastorali par-rocchiali e dei consigli pergli affari economici potràrappresentare un’altra tap-pa importante per la con-divisione e la corresponsa-bilità: la prospettiva è in-fatti quella di dar vita ad or-ganismi con rappresentan-ti di entrambe le parroc-chie, in modo da cammi-nare insieme tenendo con-to di entrambe le realtà.

Nell’Unità pastoraleQuesto “bricolage” si inse-risce nel contesto di una U-

nità pastorale anch’essa nonfacile da armonizzare, perle tante parrocchie che nefanno parte, per la popola-zione numerosa e per laconformazione policentri-ca, senza un vero e propriocentro di riferimento.Quindi a livello di Unità pa-storale siamo ancora ai pri-mordi. Tuttavia alcuni pas-si sono stati avviati: la for-mazione dei catechisti, lacatechesi per adulti, il riti-ro d’Avvento. E insieme adaltre parrocchie, per Boccadi Strada e Santa Maria sista elaborando ora una pro-posta per i bambini di quar-ta elementare con un in-contro mensile condiviso.Il cammino prossimo, oracon un parroco in comune,si annuncia costellato disvariate occasioni di condi-visione e collaborazione.Potrà essere, questo, un se-gno, che il principale col-lante di una comunità, piùche gli aspetti sociali, stori-ci, geografici, è innanzitut-to la condivisione della fe-de, che può incarnarsi inmodo sempre nuovo ed ef-ficace nelle tradizioni, nel-la vita comunitaria e nellastoria delle persone.

Franco Pozzebon

PPaarrrroocccchhiiaa ddii SSaannttaa MMaarriiaa ddeell PPiiaavveeTTiittoollaarree: Apparizione della Beata Vergine Maria a Lour-des (11 febbraio)Unità pastorale Mareno Santa Lucia - Forania La Co-lonnaAbitanti: 1250 circaFamiglie: 300 circaParroco: ddoonn VVaalltteerr GGaattttiiOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio, campo di calcio regola-reAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii: capitello di Sant’Antonio da Pa-dova (via Ungheresca), capitello di Sant’Antonio da Pa-dova (borgo Carnielli)

SANTA MARIA DEL PIAVE

La chiesa di Santa Maria del Piave

a parrocchia di Boccadi Strada è stata eret-

ta il 21 novembre 1954dal vescovo GiuseppeZaffonato; venne civil-mente riconosciuta neldicembre 1963. È statacostituita smembrandoparte di territorio appar-tenente alle parrocchielimitrofe di Ramera, Sa-rano, Santa Lucia di Pia-ve e Mareno di Piave. Suquesto territorio nel se-colo XII avevano costi-tuito il loro centro ope-rativo i monaci benedet-tini dell’Ospitale di San-ta Maria del Piave. Il pri-mo oratorio, che sorgevain località Cittadella edera dedicato a Santa Ma-ria in Betlém, l’8 aprile1495 passò di diritto e difatto alle monache diSanta Maria degli Ange-li di Murano e a loro ri-mase fino alla soppres-sione napoleonica del

1810. Quel vecchio ora-torio era troppo angustoper la celebrazione dellefunzioni religiose e cosìsi pensò alla costruzionedella nuova chiesa par-rocchiale, su disegno del-l’architetto Ettore Picco-li e dell’ingegner France-sco Brunelli. Di linea so-bria ed accogliente, è apianta centrale. Fu con-sacrata il 27 maggio 1973dal vescovo Antonio Cu-nial. Il 30 maggio 1982vennero consacrate an-che le tre campane postesopra la stessa chiesa e i-naugurato il nuovo orga-no della ditta Michelottodi Padova. Su disegnodell’artista Bepi Modolo,per i 25 anni della par-rocchia vennero installa-te le vetrate ispirate aitrentatré giorni di ponti-ficato di papa Luciani. MS

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LA STORIA DELLA PARROCCHIA:BOCCA DI STRADA

DUE COMUNITÁ VERSO UN CAMMINO COMUNE

LA STORIA DELLA PARROCCHIA: SANTAMARIA DEL PIAVE

anta Maria del Piavericorda una delle più

antiche pagine di storiabenedettina della nostradiocesi, essendo legataall’ospizio che nel 1009venne costruito sullasponda sinistra del Pia-ve all’imbocco dell’anti-ca via Hungarica, l’o-dierna Ongaresca; allachiesa annessa venne ri-conosciuto il titolo di“Basilica di Santa Maria”e “sorgeva là dove per leincertezze del Piave be-nediceva il Pastor cene-dese”, annota Giambat-tista Verci nella sua “Sto-ria della Marca trivigia-na e veronese”. Ma nel1459 il fiume in pienacambiò il suo corso, percui l’ospizio e la chiesavennero a trovarsi a Lo-vadina in diocesi di Tre-viso e il 1º maggio 1490passarono alle monacheAgostiniane del mona-

stero di Santa Maria de-gli Angeli di Murano,che esercitarono la lorogiurisdizione su moltipaesi della Sinistra Piave.Quando per venire in-contro alle necessità del-la popolazione la zonadetta delle “grave” il 25gennaio 1938 venne e-retta in curazia su terre-no smembrato dalle par-rocchie limitrofe di Ma-reno di Piave, Ramera eSanta Lucia di Piave, siriprese l’antico titolo be-nedettino di S. Maria delPiave. L’8 settembre1943 il vescovo Becce-gato, due mesi prima dimorire, la erigeva in par-rocchia. Il 6 maggio 1928venne posta la primapietra della chiesa attua-le su disegno dell’archi-tetto Luigi Candiani: ilvescovo Luciani la con-sacrò il 31 marzo 1968. MS

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