domotecnica.ch

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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 1 marzo 2011 Un mito lascia la carica Dopo 39 anni alla Tobler, Edgar Ballmer va in pensione Vettori energetici a confronto Grande intervista con i rappresentanti delle maggiori energie per il riscaldamento Dimensionamento dell’impianto solare Suggerimenti pratici dell’esperto Impiantistica da un unico fornitore Tobler fornitore globale per un nuovo edificio AMAG domotecnica.ch

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domotecnica.ch, la rivista del Gruppo Tobler, si rivolge in primo luogo ad architetti, progettisti di impianti tecnici e installatori interessati. Tuttavia, molti articoli contengono informazioni interessanti anche per i committenti.

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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier

N. 1 marzo 2011

Un mito lascia la caricaDopo 39 anni alla Tobler, Edgar Ballmer

va in pensione

Vettori energetici a confrontoGrande intervista con i rappresentanti dellemaggiori energie per il riscaldamento

Dimensionamento dell’impianto solareSuggerimenti pratici dell’esperto

Impiantistica da un unico fornitoreTobler fornitore globale per un nuovo edifi cio AMAG

domotecnica.ch

2 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Impressum«domotecnica.ch» è una pubblicazione della Tobler Domotecnica SA.

Riproduzione solo con il consenso dell’editore.

Layout/Testi: TBS Identity, Zurigo

Stampa: DieStar AG, Seon

Traduzione: Assofi de SA, Locarno

Tiratura complessiva: 20 000 copie

3 EditorialeAl servizio del settore in una veste più giovane

4 NewsNovità e informazioni brevi riguardanti Tobler

6 Vettori energetici nell’arenaQuali sono le risorse del futuro? Intervista con i rappresentanti dei maggiori vettori energetici

12 Monitoraggio impianti solari con iPadLa nuova applicazione di Resol

13 Pratica progettazione on line di tetti solariSoftware gratuito per consumatori e installatori.

14 Articolo tecnicoIl vaso di espansione nell’impianto solare

16 Esempi dalla praticaTobler fornisce componenti di impiantistica per il nuovo edifi cio AMAG

19 Tobler e-businessProduzione calore: documentazione tecnica da sfogliare on line

20 RitrattoEdgar Ballmer, eminenza grigia dell’impiantistica svizzera

25 Visite allo stabilimentoIl magazzino centrale di Däniken apre i battenti ai visitatori

26 Comfort termico a Palazzo MantegazzaConvettori a incasso a pavimento ASCO SWISS

Sommario

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Esempi dalla pratica

Haba e Otto Fischer puntano sugli apparecchi Orion

32 Esempi dalla praticaRiscaldare e raffrescare con la falda freatica di Veltheim

40

Ultima

Si apra il sipario sugli eventi Tobler 2011!

35Nuova pompa di calore Sixmadun SMLI-XP-15TE per risanamentiEffi ciente e di poco ingombro

36 Pompa di calore aria-acqua Sixmadun SMLA-XP-11TAS/16TASNuovo design senza cassoni aggiuntivi

37 Nuovi gruppi di circolazione SixmadunTempi di montaggio brevi grazie alle dimensioni standard fl essibili

38 OrionCrea in modo semplice un clima interno salubre

3domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Cari lettori

La tradizione di pubblicare un giornale per i clienti nello stile di

una rivista settoriale è nata nel 1995 con la «Tobler Gazette».

10 anni dopo, nell’aprile 2005, usciva la prima edizione di «domo-

tecnica.ch». Siccome vogliamo restare al passo con i tempi, ab-

biamo sottoposto la nostra rivista a una cura di ringiovanimento.

Immutata rimane invece la nostra volontà di offrirvi un variegato

periodico di informazione su temi importanti per il nostro settore.

In questo numero, ad esempio, diamo a cinque rappresentanti delle

maggiori energie per il riscaldamento (olio combustibile, gas natu-

rale, pompe di calore, legna ed energia solare) spazio per esaltare

i pregi del proprio vettore energetico.

Nella nuova rubrica «Ritratto» ci congediamo dal nostro membro

di direzione Edgar Ballmer, che ha scritto molti importanti capitoli

del Gruppo Tobler. Colgo l’occasione per ringraziarlo anche in que-

sta sede: Edgar, quello che hai fatto per la nostra azienda è stato

formidabile!

Nuova è anche la rubrica «Articolo tecnico», in cui i nostri specialisti

di sistema espongono preziose conoscenze di background tecnico.

Vi auguro un’interessante lettura e spero che la nostra rivista rin-

giovanita vi piaccia come è piaciuta a me!

Heinz Wiedmer

CEO Gruppo Tobler

Editoriale

Al servizio del settore in una veste più giovane

4 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

L’8 febbraio è avvenuta la consegna uf-fi ciale delle chiavi per i nuovi spazi espositivi al direttore del centro regio-nale di Oberentfelden, Stephan Stöckli. Su una superfi cie di oltre 220 metri qua-drati, i visitatori accedono a una sorta di parco dedicato all’impiantistica in cui possono informarsi sulle varie tipo-logie di produzione di calore, vedere come funziona una ventilazione dina-mica delle abitazioni e scoprire gli ul-timi modelli di aerotermi della Orion, i radiatori scaldasalviette più in voga, i benefi ci del recupero dell’acqua pio-vana e i prodotti sanitari. Gli articoli esposti cambiano regolarmente e tutti gli apparecchi sono, per quanto possi-bile, in funzione.

Ivan Widmer, direttore Marketing Services del Gruppo Tobler, considera il nuovo spazio espositivo come un mi-glioramento delle prestazioni di servi-zio offerte da Tobler a installatori, pro-gettisti, architetti e altri interessati: «Con il nuovo showroom vogliamo che i clienti vengano da noi per farsi pre-sentare dal vivo i nostri prodotti e ser-vizi e naturalmente anche Tobler in qua-lità di fornitore globale di prodotti per l’impiantistica. Con questo nuovo ap-proccio informativo ci prefi ggiamo di offrire un reale valore aggiunto. Svol-giamo ad esempio formazioni su argo-

menti specifi ci con esperti qualifi cati interni ed esterni. Dopo la parte teorica è possibile vedere direttamente il pro-dotto e assistere a dimostrazioni dal vivo.»

I nuovi spazi espositivi di Tobler sono tuttavia in grado di offrire ben al-tro: un’area formativa con proiettore e PC, una postazione di lavoro dotata di stampante e accesso alla rete, nonché un angolo gastronomico. Ivan Widmer: «I nostri clienti possono disporre di Oberentfelden anche come sito in cui svolgere proprie formazioni, tavole ro-tonde o eventi e manifestazioni di vario

genere. Abbiamo una nostra cucina dove si possono preparare senza pro-blemi piccoli snack e stuzzichini.»

Al team Tobler in loco, costituito da tre persone, spetta il nuovo e appassio-nante compito di assistere i visitatori. Sono infatti responsabili dell’organiz-zazione di tutti i piccoli eventi regionali (telefono 062 737 60 60). Chi prevede invece un evento di maggiore portata è pregato di rivolgersi direttamente al marketing del Gruppo Tobler (telefono 044 735 50 00 o e-mail [email protected]).

Showroom Tobler a Oberentfelden: 225 m2 di impiantistica dal vivo

News

Nella puntata del 3 febbraio 2011, la trasmissione scientifi ca «Einstein» di SF 1 ha diffuso un servizio sui clamorosi risultati ot-tenuti presso il laboratorio di chimica atmosferica del rino-mato Istituto Paul Scherrer (PSI).

I ricercatori si sono dedicati alla forma -

zione delle polveri fi ni. Le microsco-

piche particelle, con diametro inferiore

a 10 micron (millesimi di millimetro),

rappresentano notoriamente un serio

problema per la salute. Da dove pro-

vengono le polveri fi ni? Le fonti princi-

pali sono il traffi co motorizzato, con

una quota del 25 % circa, e gli impianti

di combustione a legna. La loro quota

viene quantifi cata con un 10 %. Il labo-

ratorio dell’Istituto ha dimostrato che

le emissioni di polveri fi ni dei suddetti

impianti sono superiori a quanto rite-

nuto fi nora. Infatti, oltre alle particelle

di fuliggine, soprattutto i piccoli im-

pianti mal regolati o aperti (vecchie

stufe a legna e camini) emettono an-

che diversi gas che, a contatto con

altre molecole presenti nell’atmosfera,

si trasformano in polveri fi ni. Il PSI ha

illustrato che da una concentrazione

iniziale di 50 μg/m3 di polveri fi ni si

passa progressivamente a 150 μg/m3.

Gli impianti di combustione a legna

avrebbero perciò all’incirca lo stes -

so impatto del traffi co motorizzato

sul problema delle polveri fi ni. Il riscal-

damento a legna va dunque ricusato?

Naturalmente no. E qui il servizio di

«Einstein» ha palesato lacune giornali-

stiche. Non ha specifi cato che i mo-

derni impianti di combustione a legna

omologati, se utilizzati correttamente,

presentano solo una minima quota di

polveri fi ni rispetto ai vecchi impianti

non omologati. La differenza può es-

sere dell’ordine di 1 a 1000. Le con-

clusioni dei ricercatori del PSI non

rig uardano perciò gli impianti a legna

di per sé. I risultati dovrebbero piutto-

sto indurre a sostituire i vecchi im-

pianti con moderni sistemi di combu-

stione a legna. In questo senso, le

considerazioni del PSI non rappresen-

tano una minaccia per il settore

dell’energia del legno, bensì una reale

opportunità. Il servizio, purtroppo, ha

omesso questa specifi ca.

Critica TV

5domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Nel 2005, Tobler aveva riunito le attività della Niklaus Energie- und Gebäude-technik AG e della Stramax SA nella To-bler Sistema SA. Qualche tempo dopo si era aggiunto il settore operativo Orion. Da allora, la nuova società ha svilup-pato un’ampia competenza di sistema, molto apprezzata dai nostri clienti.

Per mantenere le strutture azien-dali possibilmente semplici ed effi -cienti, a fi ne gennaio c’è stata la fu-sione tra Tobler Sistema SA e Tobler Domotecnica SA. Scompare soltanto il nome Tobler Sistema SA che verrà so-stituito con Tobler Domotecnica SA.

Grazie all’integrazione del settore sistemi nella Tobler Domotecnica SA, i clienti installatori benefi ciano di un’as-

sistenza ancora più ampia e professio-nale. Infatti, la competenza di sistema dei collaboratori del servizio esterno Tobler in ambito impiantistico risulta rafforzata dalla fusione. I nostri clienti ricevono una consulenza globale da un unico fornitore, aspetto fondamentale se si considera che i vari segmenti del mercato dell’impiantistica tendono sempre più a conglobarsi.

Ogni giorno feriale, Thomas Pauli fa

delle lunghissime camminate. Ma

invece di attraversare boschi e prati,

percorre dai 12 ai 15 chilometri tra

gli scaffali del deposito minuteria del

magazzino centrale di Däniken.

«Con le scarpe da trekking sarebbe

molto più comodo, ma siccome i

prodotti sono in parte pesanti, dob-

biamo indossare le scarpe con il

puntale di acciaio.» Il quarantunenne

si occupa prevalentemente del

prelievo dal deposito minuteria della

merce ordinata dai clienti. Preferisce

di gran lunga il cosiddetto sistema

«multipick», con cui si approntano in

un solo passaggio fi no a 100 diverse

ordinazioni di clienti. Per non dimenti-

care nulla è richiesta la massima

concentrazione. «È tutta questione di

allenamento, ma una volta capito il

meccanismo il sistema è davvero effi -

ciente», afferma Thomas Pauli. Ogni

giorno preleva circa 320 prodotti,

nei periodi di punta anche di più: a

quel punto il suo lavoro diventa quasi

uno sport a livello agonistico.

Per mantenere la promessa «ordi-

nato oggi, consegnato domani», il

team è organizzato in tre turni. Il primo

turno inizia alle cinque del mattino,

mentre il terzo termina normalmente

alle nove e mezzo di sera. «Ma la

giornata termina con l’ultima ordina-

zione e quindi può capitare che si

faccia ancora più tardi.»

Anche nel tempo libero, l’attività

sportiva non manca. Appassionato

calciatore, Thomas Pauli allena una o

due volta la settimana i suoi fi gli di

età compresa tra gli otto i e dieci anni.

Il suo obiettivo personale: insegnare

loro quanto più possibile per passare

al livello successivo.

Thomas Pauli, addetto logistica, magazzino centrale Däniken

Personale

Tobler sarà presente con un proprio

stand alle seguenti manifestazioni:

Minergie Expo, LucernaAllmend Lucerna

Gio 10.3 – Do 13.3.2011

Padiglione 2, stand A 32

www.minergie.ch

Habitat & Jardin, LosannaBeaulieu

Sa 12.3 – Do 20.3.2011

Padiglione 1, stand 122

www.habitat-jardin.ch

Energissima, FriborgoForum Fribourg

Me 13.4 – Sa 16.4.2011

Padiglione 1

www.energissima.ch

Bauen & Wohnen, WettingenTägerhard

Gio 14.4 – Do 17.4.2011

Padiglione 3, stand 302

www.habitat-jardin.ch

BEA, BernaArea Expo

Ve 29.4 – Do 8.5.2011

Padiglione 3.0, stand A005

www.beaexpo.ch

Orion da magazzino centraleOrdinato oggi, consegnato domani: questo vale anche per gli apparecchi di ventilazione di marca Orion. Fanno parte dell’assortimento Tobler e sono fornibili in qualsiasi momento a partire dal magazzino centrale di Däniken. Si tratta in particolare degli apparecchi di ventilazione del tipo Industrie N, Kom-fort A, Komfort B e Design H. Le descri-zioni dettagliate sono ora disponibili anche online nel listino prezzi speciale novità e mutazioni (disponibile solo in tedesco e francese).

Fusione della Tobler Sistema SA con la Tobler Domotecnica SA

Spazio fi ere

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Sfruttamento intelligente delle risorse

Vettori energetici nell’arena Ecco i dilemmi che tormentano molti proprietari di casa: olio combustibile o legna? gas naturale o pompa di calore? e per l’acqua calda, energia solare? Disporre di un am-pio mix energetico per il riscaldamento è vantaggioso, ma pone anche l’imbarazzo della scelta. Sulle seguenti pagine diamo spazio ai rappresentanti dei maggiori vettori energetici di tessere le lodi del loro prodotto.

A detta di molti del settore, nel mercato dell’energia per il ri-scaldamento si sta diffondendo

una certa insicurezza. Sul futuro ener-getico le opinioni si sprecano e ci sono più domande che risposte. A quanto ammontano esattamente le riserve mondiali di petrolio? Il prezzo del pel-let rimarrà stabile in futuro? Che ne sarà delle pompe di calore quando sa-remo confrontati con il paventato defi -cit di elettricità? Dipendiamo dalla be-nevolenza russa sul fronte del gas naturale? Qual è la soglia di sovrasfrut-tamento dei boschi svizzeri? La geoter-mia profonda è un capitolo chiuso dopo il terremoto di Basilea?

Disfattisti all’opera Nella nostra società mediatica gli sce-nari catastrofi ci vanno per la maggiore e la stampa domenicale è paladina dei disfattisti. Per fortuna, la realtà non è mai così funesta come la dipingono i

profeti di turno. Ogni vettore energe-tico ha punti forti e punti deboli carat-teristici, oggetto di quotidiane scher-maglie in un contesto di concorrenza sempre più agguerrita. Uno decanta i vantaggi di prezzo dell’olio combusti-bile, un’altro rievoca la piattaforma De-epwater Horizon. Uno parla del grande futuro dell’energia del legno, un altro grida a gran voce: «polveri fi ni!» Uno delinea il gas naturale come energia pulita, un altro ne stigmatizza la dipen-denza dall’estero e l’esposizione al ri-schio di crisi geopolitiche. E alcuni tro-vano da ridire persino sull’energia solare, che nulla può di fronte ai lunghi periodi di nebbia che caratterizzano il clima dell’Altopiano. Sistema complessivo effi ciente Tra i molti fornitori di sistemi di riscal-damento regna un consenso generale su un punto: l’effi cienza energetica. L’energia impiegata deve essere tra-

sformata in calore ambiente per quanto possibile senza perdite. Lo sviluppo di caldaie a gas e a gasolio, pompe di ca-lore, caldaie a legna e a pellet, nonché collettori solari ha sempre quale obiet-tivo anche l’effi cienza energetica. Quando si parla di effi cienza energe-tica ci si rende ben presto conto che occorre pensare in termini di sistema complessivo: a determinare l’effi cienza energetica non vi è soltanto il genera-tore di calore, bensì l’edifi cio nel suo insieme. Anche il generatore più effi -ciente non serve a nulla se poi il calore si disperde attraverso gli spifferi delle fi nestre, i pavimenti e i soffi tti non iso-lati o durante l’arieggiamento conven-zionale. Un altro fattore fondamentale è il comportamento: sapendo che in in-verno il fabbisogno di energia aumenta del 6 % per ogni grado in più in casa, si può ben immaginare che vale la pena indossare una maglia sopra la T-shirt prima di regolare il termostato verso

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l’alto! Spesso nel computo fi nale questi aspetti sono più importanti della deci-sione in favore dell’uno o dell’altro vet-tore energetico.

La questione delle energie fossili Non bisogna essere profeti per capire che prima o poi l’olio combustibile e il gas naturale avranno i giorni contati. La domanda è: quando accadrà? Le stime al riguardo tendono di volta in volta a posticipare questo termine. Oggi l’orizzonte temporale è talmente lontano da rendere secondaria la deci-sione sulla necessità di investimento: le riserve accertate sono ancora suffi -cienti per un periodo che va ben al di là della durata di vita di un nuovo edifi cio costruito oggi. Di maggiore peso è in-vece la questione delle emissioni di CO2. In questo senso le energie rinno-vabili sono effettivamente in netto van-taggio. Tuttavia dobbiamo sempre te-nere in considerazione il quadro complessivo: soprattutto nel settore dei risanamenti può risultare più sen-sato optare per una conveniente cal-daia a gasolio o a gas e investire il de-naro così risparmiato nel resto dell’edifi cio. Nelle nuove costruzioni si delinea invece una chiara tendenza

verso le energie rinnovabili. Sullo sfondo degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 della Confederazione, oggi tale tendenza viene anche incenti-vata in maniera più o meno effi cace.

Diversità energetica Non siamo ancora arrivati al punto di poter rinunciare all’olio combustibile e al gas naturale per il riscaldamento. Tanto più che risulta vantaggioso di-sporre di un paniere energetico diversi-fi cato, perché consente di compensare meglio i rischi. Oggi non si tratta dun-que di mettere le singole tecniche di ri-scaldamento una contro l’altra, bensì di farle convivere al meglio integran-dole tra loro. Per fare il punto della si-tuazione, a ognuno dei rappresentanti delle cinque principali tecnologie per la produzione di calore ambiente po-niamo qui di seguito quattro domande critiche e diamo loro spazio per sinte-tizzare i rispettivi interessi in un unico denominatore: il tono non è polemico e inconcludente, bensì improntato a una sana competizione in un mercato im-piantistico vivace ed eterogeneo.

La necessità di ridurre le emis-sioni di CO2 e i rischi legati all’estrazione del petrolio sono temi ampiamente dibattuti. Quali argomenti utilizza per raccoman-dare comunque l’olio combusti-bile a un committente?Nonostante il rialzo dei prezzi, l’olio combustibile è tuttora conveniente (anche e in particolare rispetto ad altri vettori energetici), facile da gestire, immagazzinabile, semplice nella tec-nica, ben combinabile con altri vettori energetici, e soprattutto: in questi ul-timi anni, grazie alla tecnica della con-densazione e al nuovo olio combusti-bile povero di zolfo, il riscaldamento a gasolio ha recuperato parecchio ter-reno nei confronti della concorrenza in termini di consumo, effi cienza energe-tica e valori di emissione. Oggi non vi è più alcun motivo di penalizzare l’olio combustibile e il riscaldamento a gaso-lio sotto il profi lo ecologico. Del resto ogni forma di produzione di energia comporta dei rischi e nessun vettore energetico può arrogarsi il titolo di pa-trono dell’ambiente

Come valuta l’attuale importanza dell’olio combustibile nel settore dei risanamenti e delle nuove co-struzioni?Con circa 840 000 impianti, il riscalda-mento a gasolio detiene una quota supe-riore al 50 % sul mercato svizzero del ca-lore. L’affi dabilità e l’ampia accettazione del riscaldamento a gasolio, soprattutto per i casi di risanamento e ammoderna-mento, è dimostrata dai circa 20 000 ap-parecchi (caldaie e bruciatori) venduti ogni anno. In uno stabile esistente non vale di solito la pena cambiare vettore

Olio combu -stibile

Rolf HartlDirettore Unione petrolifera (UP)

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energetico. Nel settore delle nuove co-struzioni, la libera concorrenza viene di-storta da interventi statali diretti o indi-retti a scapito dell’olio combustibile e del riscaldamento a gasolio. Un con-fronto imparziale o una visione globale dei singoli sistemi energetici dovrebbe portare, anche a livello politico, a una valutazione più positiva del riscalda-mento a gasolio.

Può abbozzare lo scenario più probabile in termini di disponibi-lità e prezzo dell’olio combustibile per i prossimi 10 anni?Chi installa oggi un riscaldamento a ga-solio può essere certo al 100 % di avere a disposizione l’olio combustibile per tutta la durata di esercizio dell’im-

pianto. Grazie alla possibilità di stoc-caggio e alla diversifi cazione dei canali di approvvigionamento, i problemi di fornitura possono essere superati in modo relativamente semplice. Le ri-serve petrolifere accertate aumentano di anno in anno e questo nonostante il crescente consumo. Occorre inoltre te-nere presente che l’olio combustibile può essere ricavato non soltanto dal petrolio, ma anche, attraverso processi di sintesi, da biomasse, carbone o gas naturale. Più diffi cili risultano per con-tro le previsioni sul prezzo. In uno sce-

nario di continua crescita del fabbiso-gno di petrolio, una persistenza dei prezzi a un livello contenuto sembra piuttosto inverosimile. Tuttavia, anche altri vettori energetici non saranno im-muni ad aumenti di prezzo, in partico-lare l’elettricità. Ricordiamoci però che le previsioni sul prezzo vengono spesso smentite dal mercato.

In che direzione si evolve la tec-nologia per i generatori di calore con bruciatori a gasolio?I bruciatori a gasolio verranno ulterior-mente miniaturizzati, al pari dei motori delle automobili. Per la fascia di po-tenza fi no a 10 kW si delineano nuove tecniche di combustione e soluzioni ibride, che combinano il gasolio con al-

tri vettori energetici. Nel breve periodo, la tec-nica della condensa-zione continuerà ad af-fermarsi e l’olio

combustibile ecologico subentrerà pro-gressivamente alla qualità Euro (con max. 0,1 % di zolfo). Soprattutto in Ger-mania si moltiplicano gli sforzi per ag-giungere componenti biogeni all’olio combustibile classico. Questa spinta diffi cilmente si estenderà anche alla Svizzera, visto l’attuale sfavore (poli-tico) di cui godono i combustibili e i carburanti biogeni. Comunque, l’esem-pio tedesco dimostra che le innova-zioni sono tuttora possibili anche a li-vello di combustibile.

La necessità di ridurre le emis-sioni di CO2 e i rischi di dispo-nibilità in seguito a crisi geopoli-tiche sono temi ampiamente dibattuti. Quali argomenti utilizza per raccomandare comunque il gas naturale a un committente?Perché «comunque»? Un sistema di ri-scaldamento deve essere scelto in base alle tre «c»: clima, costo e comfort. In questo senso, il gas naturale è la prima scelta, ammesso che ci sia un allaccia-mento alla rete di distribuzione. In caso contrario vale la pena rivolgersi all’azienda del gas più vicina.

Il gas naturale offre notevoli van-taggi per il clima e l’ambiente: grazie alla struttura chimica semplice (CH4) e alle emissioni contenute, contribuisce attivamente alla salvaguardia dell’am-biente. I riscaldamenti a gas naturale vantano un’eccellente combinabilità con energie rinnovabili. Diversi forni-tori offrono anche il biogas. Il cliente può scegliere una quota di biogas del 5, del 20 o addirittura del 100 per cento. In tal modo, il bilancio ecologico risulta ancora migliore, perché questa fonte di energia proviene da scarti biogeni, è rinnovabile e ha un impatto zero in ter-mini di CO2. Il biogas viene in seguito trattato e immesso nella rete di distri-buzione del gas naturale. Non è per-tanto richiesto alcun adattamento degli apparecchi. Combinato con impianti solari, il riscaldamento a gas naturale fornisce all’occorrenza il restante ca-lore necessario. Chi confronta i costi deve considerare l’intero sistema ter-mico e fare calcoli appropriati. Il con-fronto disponibile sul nostro sito www.gas-naturale.ch/prezzi fornisce preziose informazioni. Nella maggior parte dei casi il riscaldamento a gas naturale è il sistema più conveniente.

Oggi non vi è più motivo di penalizzare

l’olio combustibile e il riscaldamento a

gasolio sotto il profilo ecologico.

Gas naturale

Jean-Marc Hensch Direttore Associazione svizzera dell’industria del gas

Le caldaie a gasolio a condensazione sono di grande attualità: in immagine

la Sixmadun TG 12 EK con recupero del calore dei gas combusti.

9domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Il gas naturale è pratico, viene di-stribuito in rete, non richiede spazio per la cisterna e non implica un rischio di acquisto nel momento sbagliato. I ri-scaldamenti a gas hanno un funziona-mento affi dabile, sono compatti e ad alta effi cienza energetica, perché utiliz-zano un’energia primaria estratta dal sottosuolo e trasportata in condotta. Gli apparecchi sono a modulazione. Ciò signifi ca che adattano le dimen-

sioni della fi amma all’effettivo fabbiso-gno di calore invece di accendersi e spegnersi di continuo, con un conse-guente dispendio di energia.

Come valuta l’attuale importanza del gas naturale nel settore dei risanamenti e delle nuove costru-zioni?I riscaldamenti a gas naturale sono ide-ali per entrambi i settori. La gamma di apparecchi va dalla piccola caldaia mu-rale a condensazione al grande im-pianto. Inoltre, oggi esistono impianti di varia potenza che producono nel contempo calore ed elettricità. Chi passa al gas naturale in occasione di un risanamento deve anche risolvere la questione di come utilizzare al meglio l’ex locale cisterna…

Può abbozzare lo scenario più probabile in termini di disponibi-lità e prezzo del gas naturale per i prossimi 10 anni? Il prezzo del gas naturale rimarrà legato al corso dell’olio combustibile?Circa tre quarti del fabbisogno svizzero di gas naturale proviene dall’Europa oc-cidentale, soprattutto da Norvegia e stati membri dell’UE, come i Paesi Bassi. Grazie a un portafoglio di acqui-sto molto diversifi cato a livello geogra-fi co e a contratti con grandi fornitori dei Paesi UE, la Svizzera dispone di ampie garanzie. I partner contrattuali si sono impegnati a fornire i quantitativi pattuiti e, se necessario, a mettere a disposi-zione anche quantitativi di compensa-zione provenienti dai loro serbatoi sot-terranei. Con la Russia non sussistono contratti di fornitura.

In Svizzera non esiste una connes-sione diretta con il prezzo dell’olio com-bustibile. Le aziende di estrazione e i fornitori di gas naturale esteri indiciz-

zano i prezzi del prodotto gas naturale nel quadro di contratti a lungo termine, spesso con un riferimento all’olio com-bustibile. Questa indicizzazione com-porta per Swissgas e le società regionali un prezzo di acquisto all’estero più o meno caro. Le conseguenti variazioni sono considerate nel calcolo dei prezzi per i diversi segmenti di clienti. L’indu-stria svizzera del gas naturale è costan-temente impegnata in un delicato eser-

cizio di equilibrio tra approvvigionamento sicuro e conveniente. L’acquisto esclusivo sui mercati spot non

è considerato, perché soggetto a forti fl uttuazioni di prezzo. I contratti a lungo termine svolgono perciò un ruolo fon-damentale nella creazione di un porta-foglio equilibrato. Inoltre, il gas natu-rale è sempre in concorrenza con altri vettori energetici.

In che direzione si evolve la tec-nologia per i generatori di calore con bruciatori a gas?Grazie a nuove tecnologie (pompe di calore a gas, impianti di cogenerazione forza-calore e celle a combustibile), l’attuale elevata effi cienza energetica del gas naturale crescerà ulterior-mente. I riscaldamenti a gas naturale produrranno sia calore, sia energia elettrica. E il gas naturale verrà ancor più diversifi cato nell’uso: per riscal-dare, produrre acqua calda, cucinare, grigliare, raffrescare, generare elettri-cità e circolare con l’auto.

L’incombente defi cit di elettricità è un tema ampiamente dibattuto. Quali argomenti utilizza per rac-comandare comunque le pompe di calore a un committente?Il defi cit di elettricità non riguarda sol-tanto le pompe di calore, ma tutti gli apparecchi e impianti domestici, indu-striali e infrastrutturali. Un bruciatore a gasolio, ad esempio, è azionato dall’elettricità (pompa gasolio, preri-scaldamento gasolio, affl usso aria). Senza corrente elettrica non funzio-nano nemmeno le caldaie a gas e a le-gna. Lo stesso vale per i regolatori e le pompe del riscaldamento, nonché per gli impianti di ventilazione e climatiz-zazione. Gli attuali 180 000 impianti a termopompa partecipano al consumo annuo di elettricità della Svizzera sol-tanto nella misura dell’ 1,8 % circa (del 4 % circa con 400 000 apparecchi sul mercato nel 2020). Le pompe di calore non incidono dunque sulla questione dell’approvvigionamento elettrico e possono essere raccomandate senza problemi. Gli apparecchi sono alta-mente effi cienti, sicuri nel funziona-mento, affi dabili e di lunga durata – un investimento sicuro. Gasolio, gas e le-gna generano temperature di fi amma di circa 1400 °C durante la combustione. Il processo serve a riscaldare gli am-bienti a temperature di poco superiori ai 20 gradi. Questo non è più lo stato della tecnica. Dalle suddette materie prime la società è in grado di produrre cose molto più intelligenti. Anche la politica ne è consapevole e prima o poi farà capo ai suoi strumenti per porre dei limiti: a quel punto la pompa di ca-lore avrà ulteriori vantaggi.

Nella maggior parte dei casi il riscalda-

mento a gas naturale è il sistema più

conveniente.

Pompe di calore

Stephan PeterhansDirettore Gruppo promozionale svizzero per le

pompe di calore (GSP)

Appartamento di proprietà o grande oggetto: le

caldaie a gas Junkers coprono la fascia di potenza

da 3 a 360 kW!

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Come valuta l’attuale importanza della pompa di calore nel settore dei risanamenti e delle nuove co-struzioni?Sul mercato dei risanamenti, la vendita di pompe di calore dispone ancora di enormi potenziali di crescita. I risanamenti con pompe di calore rap-presentano inoltre un’attività molto interessante per gli installatori di ri-scaldamenti, in quanto il volume d’af-fari per singolo incarico (trasforma-zione locale cisterna, messa fuori ser-vizio camino, smontaggio condotta di

alimentazione gasolio, ecc.) è da 3 a 4 volte superiore rispetto a quello di una sostituzione di una vecchia caldaia a gasolio con una nuova. L’installatore realizza un fatturato superiore con meno acquisizioni. Un numero sempre maggiore di edifi ci dispone di un invo-lucro di qualità. In tali edifi ci non si do-vrebbero più utilizzare apparecchi a combustione in caso di risanamento del riscaldamento. Sul mercato immo-biliare, gli stabili con impianti a gasolio sono meno pregiati rispetto a edifi ci con impianto a pompa di calore. Per questo motivo, le pompe di calore ven-gono vieppiù utilizzate anche per i risa-namenti.

Può abbozzare lo scenario più probabile in termini di disponibi-lità e prezzo dell’elettricità ri-chiesta dalle pompe di calore per i prossimi 10 anni?La società, l’economia e il nostro tempo libero sono soggetti a una crescente elettrifi cazione. L’utilizzo delle energie rinnovabili aumenterà ulteriormente, ed è giusto che sia così. Le caldaie a ga-solio e a gas continueranno a esistere, perché viviamo nel periodo dei sistemi multienergia. Dobbiamo pertanto pre-occuparci del paniere energetico. I prezzi delle energie primarie saliranno ogni anno mediamente del 5 –10 %. Il rincaro maggiore riguarderà i vettori energetici fossili a causa della tassa sul CO2 (strumento sussidiario del governo per le questioni climatiche). D’altro canto, la popolazione ha voce in capi-tolo per quanto riguarda i prezzi dell’elettricità, visto che le aziende

elettriche sono in gran parte di pro-prietà dei Cantoni e dunque del popolo. Con la progressiva liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica i prezzi non potranno aumentare arbitraria-mente. Inoltre, i prezzi dell’elettricità dipendono in misura minore dal conte-sto geopolitico o geoeconomico, per cui sono meno volatili.

In che direzione si evolve la tec-nologia per le pompe di calore?Le pompe di calore diventeranno an-cora più effi cienti, compatte, silen-

ziose, versatili, semplici nell’uso e migliorate nel controllo dei con-sumi. Apparecchi split, inverter e scaldacqua a pompa di calore sa-pranno affermarsi. I si-

stemi risulteranno più effi cienti nel loro insieme. Il perfezionamento delle pompe di calore si svolge ad alto li-vello. L’investimento in una pompa di calore è già oggi sensato!

Le polveri fi ni sono un tema am-piamente dibattuto. Quali argo-menti utilizza per raccomandare comunque la legna in pezzi, il cippato o il pellet a un commit-tente?Negli ultimi anni la tecnica degli im-pianti a legna ha fatto segnare notevoli progressi, che hanno consentito di ri-durre drasticamente le emissioni di pol-veri fi ni. Rispetto al parco impianti in-stallato, i nuovi impianti sono molto più evoluti. Ed è proprio questo il punto do-lente: gran parte degli impianti esi-stenti, circa 700 000 unità, presenta va-lori di emissione ormai lontani anni luce da quelli ottenuti con l’attuale stato della tecnica. Il corretto utilizzo di tali impianti è perciò di fondamentale im-portanza. La responsabilità ricade chia-ramente sul gestore. Adottando alcuni semplici accorgimenti, dal metodo di accensione alla scelta del combustibile, le emissioni di polveri fi ni possono es-sere ridotte in misura notevole anche senza l’ausilio della tecnica più avan-zata. Il risanamento degli impianti più vecchi, ad esempio con la successiva integrazione di un separatore di pol-veri, ridimensiona ulteriormente il pro-blema. Tramite un’accorta scelta del combustibile (soprattutto per quanto riguarda il basso tenore di umidità) è possibile smentire gran parte degli ar-gomenti contrari all’energia del legno. L’esecuzione dell’ordinanza contro l’in-quinamento atmosferico, che compete ai Cantoni, porterà a sua volta a un mi-glioramento. Il controllo visivo del de-posito di combustibile serve, se neces-sario, a richiamare direttamente l’att -enzione del gestore dell’impianto su un suo comportamento errato. Se ciò non

Le pompe di calore sono altamente

efficienti, sicure nel funzionamento,

affidabili e di lunga durata – un in-

vestimento sicuro.

Energia del legno

Christoph AeschbacherDirettore Energia legno Svizzera

La pompa di calore sfrutta l’energia ambiente:

in immagine la pompa di calore acqua glico-

lata-acqua Sixmadun SMLI-XP-15TE

11domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

basta, può scattare la denuncia e la multa. La maggior parte dei Cantoni di-sciplina questo controllo attraverso gli interventi degli spazzacamini, che pre-levano anche campioni di cenere per di-mostrare un eventuale utilizzo abusivo del riscaldamento a legna.

Come valuta l’attuale importanza dell’energia del legno nel settore dei risanamenti e delle nuove co-struzioni?La legna presenta numerosi vantaggi, tra cui il suo impiego pressoché univer-sale. Per il risanamento di un vecchio riscaldamento a gasolio in un edifi cio scolastico o per una casa unifamiliare di nuova costruzione: la legna è sempre un’opzione da tenere in considera-zione. In particolare nell’ambito degli

edifi ci pubblici, i rispettivi Comuni pos-sono utilizzare in modo intelligente la legna proveniente dai propri boschi e fornire così un contributo attivo per contrastare surriscaldamento globale e creare valore aggiunto a livello locale.

Può abbozzare lo scenario più pro-babile in termini di disponibilità e prezzo degli assortimenti legnosi per i prossimi 10 anni? Se consideriamo gli ultimi 20 anni dell’energia del legno possiamo consta-tare quanto segue: l’energia del legno ha chiaramente vissuto un’evoluzione dei prezzi, ma non ha mai raggiunto quella grande volatilità propria dei vet-tori energetici fossili. Inoltre, sul mer-cato operano moltissimi fornitori. Pra-ticamente ogni Comune con boschi propri vende assortimenti legnosi, sia sotto forma di cippato di bosco o di le-gna in pezzi. Questo crea una situa-zione di mercato equilibrata con prezzi relativamente stabili. Occorre tuttavia tenere presente anche il generale rialzo dei prezzi dell’energia ed essere in chiaro che questa continua pressione avrà senz’altro delle ripercussioni sui prezzi dell’energia del legno. È però diffi cile esprimere l’esistente pressione sui prezzi con un valore percentuale che indichi un aumento medio annuo. Non va dimenticato che la legna non è disponibile in quantità illimitata. I bo-schi svizzeri sono tuttora sottoutiliz-zati e il potenziale di crescita per l’ener-

gia del legno è pari al 50 – 60 %. Dopo di ché saremo al capolinea. Un ulteriore sfruttamento della legna avrebbe gravi conseguenze sui nostri boschi. Al ri-guardo, la legge forestale svizzera di-sciplina l’utilizzo di questa risorsa in modo piuttosto rigoroso: è possibile sfruttare soltanto il quantitativo di le-gna equivalente a quello che ricresce nel periodo considerato.

In che direzione si evolve la tecnologia per le varie forme di riscaldamento a legna?La tecnologia si evolve chiaramente verso una riduzione delle emissioni e un aumento dell’effi cienza energetica. Nei prossimi anni verranno lanciati sul mer-cato impianti con emissioni di polveri fi ni inferiori a quelle odierne. Il recupero

del calore contenuto nei gas combusti acquisterà un’importanza maggiore, soprattutto nel segmento degli impianti di grandi

dimensioni: con la combustione di assor-timenti legnosi umidi, i gas combusti contengono grandi quantità di energia, sotto forma di vapore acqueo, che può essere reimmessa nel ciclo con impianti adeguati. In tal modo sarà possibile sfrut-tare pressoché tutta l’energia contenuta nel combustibile legno.

L’Altopiano è noto per i suoi in-terminabili giorni di nebbia. Quali argomenti utilizza per raccoman-dare comunque l’energia solare per la produzione di acqua calda e il supporto al riscaldamento a un committente?I collettori solari disponibili oggi hanno un’effi cienza tale da produrre calore an-che con un irraggiamento solare mi-nimo. Un impianto ben dimensionato copre perciò il 70 % circa del fabbisogno annuo di acqua calda, mentre con un im-pianto integrato al riscaldamento in un edifi cio Minergie, il grado di copertura è superiore al 50 %, e questo per 20 anni. Ne deriva un risparmio di denaro e una minore dipendenza dalle risorse esauri-bili! In combinazione con un riscalda-mento a gasolio, a gas o a legna, l’im-pianto solare consente di evitare in estate un funzionamento a carico par-ziale, ineffi ciente e particolarmente in-quinante, del bruciatore: tutta l’energia termica necessaria è fornita dal sole. Anche la combinazione con una pompa di calore è molto raccomandabile, per-ché riduce il consumo di elettricità che, secondo previsioni concordanti, diven-terà molto più cara nei prossimi anni.

Come valuta l’attuale importanza del solare termico nel settore dei risanamenti e delle nuove costru-zioni?Ogni anno in Svizzera vengono installati pressappoco 16 000 nuovi impianti per il solare termico, di cui circa 14 000 in case unifamiliari. Purtroppo non esi-stono dati statistici sulla suddivisione tra nuove costruzioni e risanamenti; noi stimiamo tuttavia che oggi almeno una nuova casa unifamiliare su quattro viene dotata di collettori solari, spesso in

La legna è sempre un’opzione da

tenere in considerazione.

Energia solare

David StickelbergerDirettore Swissolar, Associazione svizzera dei

professionisti per l’energia solare

Con il pellet il riscaldamento a legna diventa

completamente automatico: in immagine, la cal-

daia a pellet Fröling P4 dell’assortimento Tobler.

12 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Monitoraggio mobile dell’impianto solare: con VBus ® Touch per iPad VBus ® Touch è la nuova applica-zione di Resol per iPad, che con-sente di visualizzare la resa ener-getica degli impianti solari termici.Le dimensioni e la qualità dello schermo dell’iPad sono ideali per le rappresen-tazioni grafi che dettagliate. Oltre allo schema dell’impianto e al diagramma di evoluzione della temperatura è pos-sibile visualizzare sotto forma di isto-gramma anche il calore solare assor-bito. Il nuovo software è intuitivo nell’uso. Sul grande display le diverse funzionalità risultano particolarmente confortevoli, come la barra temporale scorrevole con un dito che consente di rappresentare le singole temperature di un qualunque momento. VBus ® Touch funziona tramite un regolatore solare Sixmadun con interfaccia VBus ®

e un datalogger, entrambi disponibili nell’assortimento Tobler.

Per l’utilizzo in tutto il mondo, il da-talogger deve essere connesso a Inter-net. Grazie ai dati di accesso già imple-mentati per due impianti di prova Resol, VBus ® Touch può essere pro-vata immediatamente. La versione base è scaricabile gratuitamente da App Store. Ulteriori funzionalità e caratteri-stiche sono previste come moduli add-on. L’utente può così confi gurare indi-vidualmente la nuova applicazione utilizzando la pratica funzione di ag-giornamento integrata. VBus ® Touch è compatibile anche con iPhone e iPod touch di Apple.

Ogni anno in Svizzera vengono instal-

lati circa 16 000 nuovi impianti per il

solare termico

combinazione con una pompa di calore. Sempre nelle case unifamiliari, il solare termico è utilizzato grosso modo nella stessa proporzione anche in occasione del risanamento del riscaldamento. Per gli edifi ci Minergie e Minergie-P gli im-pianti solari fanno in pratica parte della dotazione standard. Nelle case plurifa-

miliari, gli impianti installati fi nora sono in numero esiguo, sebbene il solare ter-mico risulti particolarmente economico proprio in questo tipo di edifi cio. Se consideriamo la situazione in altri Pa-esi, il potenziale è ben lungi dall’essere sfruttato pienamente: in Austria, ad esempio, gli impianti solari termici in-stallati pro capite ogni anno sono circa il doppio di quelli installati in Svizzera.

Può abbozzare lo scenario più probabile in termini di spese di in-vestimento per un impianto solare termico?Nuovi metodi di produzione consen-tono di ridurre i costi e nel contempo di incrementare la redditività. Purtroppo, il rialzo dei prezzi delle materie prime (ad esempio il rame) annulla in parte questo effetto. Nel complesso non pre-vediamo perciò una massiccia riduzione delle spese di investimento nei prossimi anni. Al netto dei contributi di incenti-vazione e delle deduzioni fi scali, il costo di un impianto per la produzione di ac-qua calda in una casa unifamiliare è in-feriore ai 10 000 franchi: un investimento

accessibile se si considera una durata di esercizio di oltre 20 anni!

In che direzione si evolve la tecnologia per lo sfruttamento termico dell’energia solare?

Diversi istituti di ricerca stanno te-stando nuovi materiali per ridurre la di-

pendenza dal rame nella costruzione dei collet-tori. Ci vorrà comunque del tempo prima che gli assorbitori in materiale sintetico vengano inseriti

nei pannelli solari vetrati. Il raffresca-mento solare è inoltre oggetto di intense ricerche: il calore prodotto dai collettori in estate viene in tal caso utilizzato tra-mite una macchina ad assorbimento o un altro procedimento per raffrescare l’edifi cio, mentre in inverno serve come di consueto per il riscaldamento. Questo apre nuove possibilità di impiego dei collettori solari negli edifi ci amministra-tivi. Al centro dell’interesse rimane an-che l’accumulo di calore a lungo ter-mine, che consentirebbe di sfruttare in inverno le eccedenze termiche prodotte in estate. Il settore attende con trepida-zione i risultati delle esperienze con-dotte con gli accumulatori stagionali in-terrati sviluppati da Hansjörg Leibundgut, professore ETH. Se questi accumulatori dovessero funzionare, anche i nuovi pannelli solari ibridi (fotovoltaico e so-lare termico combinati) acquisterebbero maggiore importanza, in quanto sarebbe possibile immagazzinare anche il calore eccedente dissipato in estate dai moduli fotovoltaici.

Dal tetto alla cantina: Tobler offre sistemi solari completi.

13domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Software gratuito per con-sumatori e installatoriCiò che in passato richiedeva lunghe e penose ore di calcolo è ora ottenibile in pochi secondi su www.domotecnica.ch o direttamente all’indirizzo www.progettotettosolare.ch. Sul sito web Tobler basta inserire alcuni semplici parametri per progettare e visualizzare gratuitamente l’impianto a collettori solari desiderato.

I l nuovo tool fornisce agli installa-tori i dati esatti e i potenziali di ot-timizzazione di un impianto, e ai

clienti una documentazione immediata. L’utente fi nale ottiene così una visione d’insieme trasparente dei componenti necessari e delle relative dimensioni. Vanno inseriti soltanto pochi dati es-senziali: codice di avviamento postale della località in cui verrà a trovarsi l’impianto, casa unifamiliare o plurifa-miliare e grado approssimativo di iso-

lamento, numero di persone, superfi cie abitabile, utilizzo del sistema solo per produzione di acqua calda o anche per supporto al riscaldamento, orienta-mento e inclinazione del tetto e sistema di riscaldamento esistente. Questo è quanto: se non si conosce l’inclinazione della copertura, una simulazione 3D aiuta a valutarla in modo realistico per non doversi recare sul tetto armati di goniometro.

Pratica progettazione on line di tetti solari

Impianto termico con tutti i componenti e scheda PDFCon un clic del mouse il programma cal-cola in pochi secondi la superfi cie del campo collettori e il volume dell’accu-mulatore solare, simula l’intero im-pianto e rappresenta grafi camente il grado di copertura solare, la riduzione del fabbisogno di energia e di emissioni di CO2, la temperatura massima giorna-liera del collettore e le temperature dell’accumulatore solare. Attivando la modalità esperto è possibile impostare manualmente la superfi cie dei collettori e la dimensione dell’accumulatore, non-ché modifi care la superfi cie prestabilita dei collettori pari a 1,3 m2 per persona (solo produzione ACS) e a 2,3 m2 (ACS e supporto al riscaldamento).

Tecnologia di simulazione evolutaIl software si basa sulla tecnologia in-tegrale Tachion con cui viene generata in pochi secondi una simulazione an-nua. L’applicazione è stata sviluppata da Solar Campus, uno spin-off dell’Isti-tuto per la tecnologia solare SPF, a sua volta accorpato alla Scuola universita-ria tecnica di Rapperswil (HSR). La So-lar Campus è stata fondata nel 2006 dal dott. Stephan Mathez, informatico e fi -sico ETH.

www.progettotettosolare.ch

14 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Articolo tecnico

Patrik Bertschinger *

Il vaso di espansione(di tipo chiuso a membrana)Siccome i liquidi si dilatano e si contraggono con il variare

della temperatura, tutti i sistemi idraulici chiusi devono essere

dotati di un vaso di espansione ( il tipo chiuso a membrana è

spesso indicato anche con la sigla tedesca MAG, acronimo di

Membran-Ausdehnungsgefäss). In assenza del vaso di espan-

sione, la pressione nel sistema aumenta a tal punto da atti-

vare la valvola di sicurezza, con conseguente caduta di pres-

sione e arresto dell’impianto. Il dimensionamento del vaso di

espansione per un circuito collettori è diverso da quello per un

circuito idraulico convenzionale, in cui il fl uido termovettore

non è mai in forma gassosa.

Volume liquido residuoIn tutti gli stati operativi, nel vaso di espansione deve sempre

esserci una certa quantità di liquido. Al riempimento del si-

stema occorre assicurarsi che la pressione di esercizio dell’im-

pianto superi di 0,3 bar la pressione di precarica del vaso. È

importante che questa operazione venga effettuata possibil-

mente a impianto freddo e a pompa spenta così da ottenere

il volume liquido residuo richiesto nel vaso. In caso di svuota-

mento del collettore per evaporazione, il volume liquido resi-

duo deve anche essere in grado di raffreddare il fl uido surri-

scaldato spinto fuori dal collettore alla temperatura massima

ammessa del vaso di espansione. Se necessario, va inserito

un prevaso a monte.

Pressione di precaricaLa precarica del vaso di espansione serve a far rifl uire nell’im-

pianto il fl uido solare espanso durante il raffreddamento. Deve

essere tale da garantire una pressione operativa suffi ciente

anche nella parte superiore del collettore. Così si evita l’aspi-

razione o l’immissione di aria nell’impianto quando il fl uido so-

lare si raffredda. Se la pressione di precarica è troppo bassa,

al riempimento dell’impianto ci sarà già una quantità tale di

fl uido solare nel vaso da pregiudicare la compensazione del

volume di espansione in fase di riscaldamento.

Il vaso di espansione nell’impianto solareDimensionamento, pressione di precarica, montaggio e manutenzione

Vaso di espansione a membrana (MAG)Pressione dell’impianto e precarica

� Sovrapressione del sistema nel punto più alto 0,7 bar

� Supplemento per ogni metro di altezza statica +0,1 bar/m

� Pressione di esercizio (manometro) bar

� Supplemento per ogni metro di altezza statica +0,1 bar/m

Supplemento per volume liquido minimo +0,4 bar

� Supplemento per ogni metro Δh manometro-MAG +0,1 bar/m

� Pressione di precarica MAG bar

� Pressione di esercizio (manometro) bar

Riserva riempimento per deaerazione +0,1 bar

Pressione di riempimento bar

15domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

StagnazioneIn un sistema solare chiuso, a riposo una parte del fl uido con-

tenuto nel collettore evapora. Il vaso di espansione deve es-

sere in grado di compensare questa variazione di pressione e

di volume. In caso contrario ci sarebbe una perdita di fl uido

attraverso la valvola di sicurezza. Nella successiva fase di raf-

freddamento non è più possibile riempire correttamente l’im-

pianto e il fl uido mancante verrebbe compensato con aria.

La pressione di precarica del vaso di espansione è pari

all’altezza statica dell’impianto + 0,4 bar. È indispensabile pro-

cedere al corretto adattamento tra pressione di precarica del

vaso di espansione e pressione dell’impianto!

Formula semplifi cata per vasi di espansione con valvola di sicurezza alla stessa altezza statica:

VESP = (VIMP / 10 + 1,3 × VCOL) × ((PF + 1) / (PF – PP))

VESP = Volume totale del vaso in litri

VIMP = Volume totale circuito solare, incl. collettori in litri

VCOL = Contenuto totale di tutti i collettori in litri

PF = Pressione fi nale vaso = pressione d’intervento valvola di

sicurezza – 0,5 bar

PP = Pressione di precarica del vaso = altezza statica impianto + 0,4 bar

MontaggioSe non specifi cato altrimenti dal fabbricante, il vaso di espan-

sione va montato sospeso (raccordo in alto). Nel montaggio

con raccordo in basso, il fl uido solare caldo in circolazione

può salire nel vaso di espansione perché più leggero del fl u-

ido più freddo presente nel vaso. Siccome il vaso di espan-

sione è di regola privo di isolamento termico, ne risulterebbe

una notevole dispersione di calore. Inoltre, le membrane non

sono concepite per resistere ad alte temperature. Un riscalda-

mento permanente può pertanto danneggiare il vaso di espan-

sione.

Un ulteriore pregio del montaggio sospeso è la deaera-

zione autonoma. L’inserimento di un organo di intercettazione

tra circuito solare e vaso di espansione è sensato, purché do-

tato di un dispositivo contro la chiusura accidentale.

corretto sbagliato

80 ̊ C 80 ̊ C

70 ̊ C

70 ̊ C

20 ̊C

70 ̊C

ManutenzioneIl vaso di espansione andrebbe sottoposto a manutenzione

ogni 2 – 4 anni. Se la pressione dell’impianto diminuisce, veri-

fi care sempre dapprima la pressione della membrana e se ne-

cessario aumentarla. Per il controllo della pressione di preca-

rica, il vaso di espansione deve essere senza pressione lato

fl uido. La pressione di precarica può essere controllata con un

manometro per pneumatici e se necessario modifi cata. Con-

trollare anche l’ermeticità della valvola del vaso di espansione

(ad es. con acqua saponata).

Il prossimo articolo tecnico sarà dedicato alla sta-gnazione nell’impianto solare.

* Patrik Bertschinger è da settem-

bre 2010 direttore del Product

Management produzione calore

della Tobler Domotecnica SA.

In precedenza è stato per due

anni Product Manager nei settori

solare, gas e sistemi per gas

combusti.

16 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Tobler fornisce componenti di impiantistica per il nuovo edifi cio AMAGTutti i componenti per gli impianti tecnici del nuovo stabile a Oftringen, che ospita la più recente delle 82 sedi AMAG RETAIL in Svizzera, sono stati forniti da Tobler.La prestazione di fornitore globale è stata uno dei fattori determinanti che hanno in-dotto la committenza ad affi dare l’incarico a Tobler.

Gli eleganti apparecchi Orion della linea Design raffrescano lo showroom in estate.

Esempi dalla pratica

17domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Negli ultimi anni, la consapevo-lezza della limitata disponibi-lità delle risorse fossili ha

smosso le acque anche nel settore au-tomobilistico. I veicoli diventano sem-pre più «puliti», ma anche le autoffi -cine e gli showroom vengono dotati di un’impiantistica sempre più effi ciente. Il Gruppo AMAG annovera tra i suoi va-lori imprenditoriali il comportamento ecocompatibile e lo dimostra con la nuova sede AMAG RETAIL di Oftrin-gen, inaugurata nel settembre 2010. Il moderno edifi cio – con showroom, offi -cina, impianti di autolavaggio e uffi ci al pianterreno, nonché magazzino pneu-matici e ricambi al piano interrato – viene riscaldato e raffrescato con ener-gia ambiente. Nel locale caldaia è installata una pompa di calore acqua-

acqua SATAG Natura WWH 240 (56 kW di potenza), affi ancata da un accumula-tore combinato Sixmadun tipo WP di 1400 litri. Grazie allo scaldacqua di 270 litri integrato, la produzione di acqua calda sanitaria e di acqua per il riscal-damento è riunita in un unico conteni-tore. L’accumulatore combinato WP Sixmadun si presta per ogni tipo di impianto (calore ambiente, combusti-bili solidi, gas e gasolio) e, nella ver-sione WPS, dispone anche di uno scam-biatore termico solare.

Effi ciente produzione di caloreIl prelievo di energia termica dall’acqua di falda è uno dei sistemi più effi cienti e affi dabili per utilizzare il calore am-biente a scopo di riscaldamento. L’ac-qua di falda presenta infatti una tempe-

ratura costante intorno ai 10 gradi su tutto l’arco dell’anno e garantisce così un rendimento elevato anche in inverno. Per riscaldare si sottraggono 3 – 4 gradi di calore all’acqua che in seguito viene immessa nuovamente nella falda. Il co-effi ciente di rendimento (COP) è 4.83. Applicando lo stesso principio è possi-bile utilizzare l’acqua di falda per il raf-frescamento in estate. A tale scopo, nel locale caldaia si trovano due scambia-tori a piastre con isolamento anticon-densa nero: uno per la separazione tra acqua di falda e pompa di calore, l’altro per scopi di raffrescamento.

Condizioni ideali per lo sfrutta-mento dell’acqua di faldaIl Cantone di Argovia stabilisce che nelle nuove costruzioni almeno il 20 %

Il cuore dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento: la pompa di calore acqua-acqua

compatta WWH della linea Natura di SATAG.

18 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Affi nché in inverno i meccanici non debbano lavorare con le mani intirizzite, sopra le postazioni di lavoro

dell’offi cina sono installati aerotermi Orion.

del fabbisogno termico per il riscalda-mento e l’acqua calda deve essere co-perto da energie rinnovabili. L’uffi cio cantonale competente ha messo in rete una carta delle acque sotterranee che mostra la distribuzione e le dimensioni delle falde. Presso la nuova sede AMAG RETAIL a Oftringen, le condizioni sono ideali. È bastato trivellare a 19 metri di profondità per raggiungere la sorgente fredda. Anche considerando la realiz-zazione dei due pozzi di immissione, l’onere fi nanziario è comparativamente esiguo. Infatti, una pompa di calore ac-qua glicolata-acqua di pari prestazioni avrebbe richiesto ben cinque fori di tri-vellazione a una profondità di 190 metri per altrettante sonde geotermiche, con notevoli costi supplementari.

I sistemi di distribuzione del calore sono diversi in funzione degli spazi di la-voro. Nello showroom, in cui sono espo-sti numerosi veicoli nuovi, è stato inte-grato un riscaldamento a pavimento. In estate, questo padiglione viene raffre-scato con apparecchi Orion della linea «Design». Nell’offi cina sono installati sei aerotermi Orion. Apparecchi simili sono montati anche presso gli impianti di autolavaggio; questi sono tuttavia in acciaio inossidabile, a causa dell’ele-vato rischio di corrosione dovuto all’umidità. Negli spogliatoi, nei corri-doi, nei servizi igienici e nel magazzino sono invece installati dei radiatori, col-legati allo stesso circuito di distribu-zione del riscaldamento a pavimento. La pompa di calore compatta SATAG è ide-ale non solo per le nuove costruzioni: con temperature di mandata fi no a 65 °C, può essere utilizzata senza problemi an-che in caso di risanamenti.

Stretta collaborazione«Tobler non solo ha fornito i numerosi apparecchi, ma è sempre rimasta in stretto contatto con l’installatore du-rante l’intera fase di esecuzione», spiega Rolf Joachim della Tobler. René Senn, tecnico riscaldamenti presso la Kocher Heizungen di Brugg, apprezza molto la collaborazione con Tobler: «Intratteniamo ottimi rapporti da oltre 20 anni. Vista la diversità degli impianti tecnici previsti nella nuova sede AMAG RETAIL di Oftringen per noi è stato di grande vantaggio poter acquistare tutti i prodotti da Tobler: dal riscaldamento a pavimento alla pompa di calore, dall’accumulatore agli aerotermi, senza dimenticare le valvole e la diversa mi-nuteria per il montaggio.»

Una collaborazione che dura da 20 anni: da sinistra, Rene Senn e Walo Kocher della Kocher Heizungen

di Brugg, Roman Huber e Rolf Joachim di Tobler. Non rappresentato: studio di progettazione

Kalt + Halbeisen, Kleindottingen

19domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Produzione calore: documenta-zione tecnica da sfogliare on lineLa e-strategy di Tobler procede a passo di carica: l’intera documentazione tecnica «Produzione calore» è ora disponibile nell’area clienti sotto forma di catalogo da sfo-gliare on line. Prevista anche una soluzione per tutti i tablet.

Arrabattarsi con due monumen-tali classifi catori, quindici gruppi di prodotti, 1238 pagine:

è ormai acqua passata. Con il catalogo ampliato da sfogliare nel portale clienti di Tobler, trovare una documentazione tecnica diventa ora un gioco da ragazzi. Tutto il materiale riguardante i genera-tori di calore è archiviato on line. La-yout e struttura corrispondono a quelli della copia cartacea per facilitare la consultazione. Facendo clic sull’indice è possibile accedere direttamente al gruppo di prodotti specifi co; anche tra-mite la fi nestra di ricerca a fi anco si può visualizzare subito la documenta-zione desiderata.

Trovare, salvare, stampare in un balenoCome in tutti gli altri cataloghi Tobler da sfogliare on line, la pagina visualiz-

Tobler e-business

Ordinazioni e diciture per magaz-zino grazie all’account e-shop.I clienti con un account nell’e-shop di Tobler hanno automaticamente ac-cesso alle documentazioni on line. Be-nefi ciano inoltre di un’ampia offerta di soluzioni che semplifi cano notevol-mente la parte amministrativa. Le ordi-nazioni possono essere effettuate a partire da modelli individuali o diretta-mente dal catalogo on line e, con un clic del mouse, si allestiscono preven-tivi e offerte per i clienti. Tramite il software e-billing (attualmente dispo-nibile solo in tedesco), il titolare del conto può gestire e archiviare in modo semplice ed effi ciente le proprie fat-ture Tobler.

Approfi ttate anche voi dell’e-shop!

Richiedete direttamente il vostro

account e-shop inviando un e-mail

a [email protected], oppure

rivolgetevi al collaboratore del servi-

zio esterno Tobler, che sarà lieto

di informarvi sulla nostra offerta on

line (e-billing, e-ordering, e-shop).

zata della documentazione può essere ingrandita, stampata, salvata o aggiunta ai propri segnalibri. Le icone che de-vono essere selezionate per le varie operazioni sono intuitive e riportate sulla prima pagina dell’indice. «Siamo molto soddisfatti di aver messo in rete la documentazione tecnica. Ora tutte le nostre opere di consultazione sono on line. Per la e-strategy di Tobler questo è un passo importante», afferma Reto Keller, responsabile e-publishing. «Il cliente risparmia tempo e denaro in fase di consultazione, ordinazione e ge-stione e grazie ai percorsi informativi automatizzati si riducono le fonti di er-rore.» Reto Keller ha altre frecce al pro-prio arco: «Per l’insieme dei cataloghi e delle documentazioni tecniche è previ-sta anche una soluzione HTML per tutti i tablet. Non siamo ancora in grado di indicare una data di pubblicazione.»

20 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

L’eminenza grigia dell’impiantistica svizzeraIl 2.2.2011, esattamente 39 anni dopo l’inizio della sua attività, Edgar Ballmer lascia la Direzione del Gruppo Tobler. domotecnica.ch ha incontrato per il commiato l’ex diret-tore tecnico, che ha contribuito in modo decisivo alla storia aziendale di Tobler.

La sua entrata in servizio in Escher-Wyss-Platz nel 1972 è un aneddoto che va raccontato:

Kurt Tobler, già direttore di una ditta di successo che fornisce componenti per l’installazione, ottiene la rappresen-tanza dei corpi riscaldanti normalizzati AGA Thermopanel. Riconosce che il

settore ha urgente bisogno di informa-zioni sul riscaldamento monotubo e cerca un tecnico da inviare al fronte per svolgere corsi di formazione desti-nati a uffi ci tecnici e installatori. Quando Edgar Ballmer si candida gli dicono che il posto è già stato asse-gnato il giorno prima. Ma quando il

nuovo assunto dopo 10 giorni continua imperterrito a rimanere seduto in uffi -cio e Kurt lo sollecita a darsi fi nalmente una mossa, si scopre che il candidato ha taciuto il fatto di non avere la pa-tente di guida! Scatta il licenziamento e dopo una breve telefonata Edgar Bal-lmer è assunto.

Ritratto

21domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

In viaggio per il riscaldamento monotuboAll’epoca nessuno poteva immaginare il colpo di fortuna avuto da Kurt Tobler. Edgar Ballmer, dinamico, curioso e nel contempo dotato di spiccate abilità commerciali e relazionali, percorre la Svizzera in lungo e in largo per illustrare ai clienti di Tobler come dimensionare correttamente un riscaldamento mo-notubo. Con una punta di orgoglio ci espone i suoi principi: «Con il metodo utilizzato per introdurre il corpo riscal-dante AGA Thermopanel ho tracciato una rotta a cui Tobler è poi rimasta fe-dele. Per il settore, il riscaldamento mo-notubo era un concetto avvolto in un alone di mistero. Si dipendeva nel bene e nel male dal know how dei fornitori e dei commercianti. Capii subito che do-vevamo smitizzare la tecnica in modo da renderla accessibile a tutto il settore. Così mi misi all’opera ed elaborai in-nanzi tutto un’estesa documentazione tecnica. Poi tenni decine di corsi di for-mazione in tutta la Svizzera affi nché i nostri clienti potessero padroneggiare la nuova tecnica. Il tutto, beninteso, sotto forma di prestazione gratuita. In questo modo, i clienti non hanno più do-vuto far capo all’esclusiva competenza dei fornitori e noi ci siamo guadagnati la loro fi ducia.»

Il trionfo del riscaldamento a pavimentoLa storia di successo di Thermopanel è naturalmente legata anche all’alta con-giuntura edilizia di quel periodo: nel 1973, in Svizzera vengono costruiti 83 000 appartamenti e i produttori sviz-zeri di corpi riscaldanti sono al limite delle loro capacità. Ed ecco che dalla Svezia arriva il corpo riscaldante nor-malizzato con l’economica tecnologia monotubo. Edgar Ballmer, che aveva appena portato al successo il riscalda-mento monotubo, si lancia in un’altra grande sfi da: sempre nel 1973 le prime trattative con Stramax permettono a Tobler di ottenere la rappresentanza esclusiva per la Svizzera. Ciò che va-leva per il riscaldamento monotubo, vale ancor più per il riscaldamento a pavimento, molto dispendioso nel di-mensionamento. Anche in questa occa-sione si elaborano documentazioni tec-niche, si organizzano corsi in tutto il Paese e si crea un gradito pacchetto di servizi incentrato sul disegno di piani di posa corretti. Edgar Ballmer ri-prende anche alcune funzioni in seno

alla Stramax SA, porta avanti lo svi-luppo e lavora in stretta collaborazione con la Technische Universität Braun-schweig. Il successo è ancora una volta strepitoso e il riscaldamento a pavi-mento Stramax si impone sul mercato impiantistico svizzero.

La via direttaEdgar Ballmer non è il tipo di persona che riposa sugli allori: nei primi anni Ottanta si moltiplicano le ordinanze cantonali in materia di risparmio ener-getico che limitano le temperature di mandata a 60 °C. Il riscaldamento mo-

notubo, che richiede elevate tempera-ture di esercizio, ha i giorni contati. Questo equivale a un ritorno al periodo pre-monotubo? Naturalmente no! Ed-gar Ballmer conosceva il principio am-piamente diffuso in Italia che lui chia-mava «riscaldamento a spaghetti»: ogni corpo riscaldante viene collegato al col -lettore di distribuzione centrale al piano per la via più breve con due tubi. Bal-lmer riprende l’idea e ne fa un sistema tecnicamente evoluto: nasce così il ri-scaldamento bitubo a stella. Siccome nel frattempo era stata acquisita anche la rappresentanza di TKM, già grande

Edgar Ballmer allo stand Hilsa con consulenti di sistema e direttori di fi liale nel 1985.

Ballmer in veste di relatore: formazione tecnica per il riscaldamento a pavimento Stramax nel 1974.

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concorrente di AGA Thermopanel, Ed-gar Ballmer spinge il fornitore a svilup-pare in proprio una valvola bitubo che si adatta al corpo riscaldante normaliz-zato. E di nuovo l’idea ha successo: an-che in questo caso si introduce un si-stema completo di documentazioni, corsi di formazione e un programma di fornitura ad hoc.

Atti pionieristiciNel contempo Edgar Ballmer è anche promotore di ulteriori sviluppi Stra-max, ad esempio nel campo della rego-

lazione per singoli locali. Alla fi ne degli anni Ottanta si gettano le basi per l’at-tuale riscaldamento a pavimento R25. «A dire il vero, con questa innovazione eravamo quasi in anticipo sui tempi. Ci è voluto parecchio prima che questo ri-scaldamento, che di fatto è un sistema completo per il risanamento del pavi-mento, si affermasse sul mercato. Ma non abbiamo desistito. Quando ci si oc-cupa di sviluppo tecnico, spesso biso-gna avere un piano a lungo termine e armarsi di pazienza. Oggi l’R25 è consi-derato di gran lunga il migliore, seppur

caro, sistema di riscaldamento a pavi-mento. Ma se si considerano anche i costi di risanamento del pavimento, l’R25 è tutt’altro che caro.»

Successi e delusioniChiediamo a Edgar Ballmer se nella sua carriera ci sono stati dei fallimenti. «Certo che ci sono stati. Con Wirsbo Quick & Easy, ad esempio, volevamo lan -ciare sul mercato svizzero un sistema di raccordo per tubi, rapido ed incredi-bilmente semplice, che aveva già otte-nuto ampi consensi in tutta Europa. Ma, con mia grande delusione, non ha funzionato. Il prodotto in sé era con-vincente su tutta la linea. Forse era l’idea a risultare fi n troppo bella e sem-plice: la clientela svizzera rimase scet-tica e rifi utò il prodotto.»

L’avvento dell’informaticaIn seno alla Tobler, Edgar Ballmer è stato attivo su molti fronti. Per molto tempo si è occupato ad esempio dell’uti-lizzo dei computer per i calcoli termo-tecnici. «A partire dal 1978, nei nostri corsi utilizzavamo la HP79, che poteva memorizzare 224 passi di programma. Come primo esercizio, chiedevo sempre ai tecnici di programmare il teorema di Pitagora. Più tardi sono arrivati i primi PC. In veste di presidente della Tobler Computer Workshop AG ho potuto se-guire l’introduzione dei PC sul mercato svizzero dell’impiantistica. È incredibile la rapidità con cui si è compiuto il pro-gresso tecnologico in questo settore.»

Una delle pietre miliari della tecnica introdotte da Edgar Ballmer: il riscaldamento bitubo a stella.

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Dall’archivio: opuscoli sui temi che Edgar Ballmer ha contribuito a portare al successo.

Una guida di talento Chi pensa di aver ormai passato in ras-segna tutta l’appagante vita professio-nale di Edgar Ballmer, si sbaglia di grosso. Di tanto in tanto e del tutto a margine, Edgar Ballmer si è anche ci-mentato come tour operator e guida. Quando nel 1973 una rinomata agenzia

di viaggio combinò solo pasticci nell’or-ganizzare una trasferta in Svezia per vi-sitare gli stabilimenti AGA con i clienti, Edgar Ballmer disse a Kurt Tobler: «Persino io non riuscirei a fare di peg-gio!» Fu così che Edgar Ballmer, sem-pre affi ancato dalla sua segretaria di lunga data Trix Küttel (vedi riquadro),

si occupò anche dei viaggi Tobler. E non erano semplici «viaggetti», ma veri e propri tour di alta logistica. Memora-bili rimangono ad esempio il viaggio in Svezia nel 1990 e quello in Spagna nel 1997. Ci vollero ben 12 diversi voli per portare a destinazione tutti gli invitati. 1800 tecnici e installatori hanno così

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Ringraziamento a Trix KüttelAnche Trix Küttel, segretaria di

lunga data di Edgar Ballmer, lascia

l’azienda quasi in contemporanea

al suo capo. È approdata alla

Tobler nel 1988 per dar man forte a

Marianne Adda, ex segretaria di

Ballmer. Indimenticabili per lei sono

soprattutto i periodi più frenetici,

durante i quali oltre al lavoro quoti-

diano si dovevano organizzare i

grandi viaggi con i clienti. Visto che

suo marito ha optato per un pen-

sionamento parziale, coglie l’occa-

sione per trascorrere l’estate con

lui in crociera sui canali e in seguito

ridurre la propria attività lavorativa

a un tempo parziale per un paio

d’anni. Ringraziamo di cuore Trix

Küttel per il lavoro svolto e le augu-

riamo un futuro ricco di gioia, suc-

cessi e salute!

La guida: Edgar Ballmer durante il leggendario viaggio in Spagna nel 1997.

potuto condividere un’esperienza di gran classe.

Da direttore tecnico a imprendi-tore totaleEdgar Ballmer si interessa presto all’at-tività edilizia di Tobler e, dalla costru-zione del nuovo edifi cio di Littau nel 1985, si occupa di numerosi progetti del Gruppo Tobler in veste di rappresen-tante della committenza. Dopo la ri-presa della funzione di direttore tecnico da parte di Walter Mantsch, Ballmer può dedicarsi prioritariamente a questa atti-vità sempre più importante. Con il ma-nagement buyout del 2001 inizia la co-struzione o la ristrutturazione di nien -temeno che 40 sedi marché. Se prima Ballmer fungeva da rappresentante del -la committenza, in questo progetto agi-sce da imprenditore generale. Con la gi-gantesca ristrutturazione dell’ex centro di distribuzione postale di Däniken in centro logistico del Gruppo Tobler, Ed-gar Ballmer supera sé stesso. L’intera operazione è svolta a tempo di record. Con un sorriso compiaciuto, Edgar Bal-lmer ci mostra una citazione di Mark Twain appesa alla parete. L’ha trovata sul suo calendario a strappo proprio il giorno della consegna dello stabile di Däniken, il 17 dicembre 2009: «Se non ci fosse l’ultimo momento, non si riusci-rebbe a fare niente».

Rifl essioni fi naliEdgar Ballmer si ritira e va in pensione. Ma non rimarrà inattivo, perché in-tende occuparsi della piccola società immobiliare che ha creato tempo fa.

«Sarà il mio hobby, il mio nuovo la-voro o la mia passione. Scegliete voi.» Alla fi ne Edgar Ballmer diventa quasi pensoso e rifl essivo: «Durante la mia carriera alla Tobler ho vissuto in pra-tica tre fasi: la famiglia, il management buyout e il Gruppo. La prima fase è stata forse la più felice: le decisioni erano rapide, la fi ducia grande. Max, Kurt e Peter Tobler mi hanno dato mol -to credito ed erano anche pronti ad ac-cettare qualche rischio per arrivare al successo. La seconda fase è stata la più faticosa: molto interessante e nel con-tempo impegnativa. In breve tempo ab-biamo cambiato molte cose. La terza fase è stata quella meno congeniale alla mia indole. Infatti, all’interno di un gruppo le procedure decisionali sono per natura un po’ lunghe. Mi hanno dato soddisfazione soprattutto le man-sioni edilizie, per le quali il successo del proprio operato rimane tangibile. Alla nostra economia auguro che si ri-torni a pensare a lungo termine e ad agire con coraggio. Allora sì che le cose andranno per il verso giusto.»

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Visite allo stabilimento

Il magazzino centrale di Däniken apre i battenti ai visitatoriIl nuovo centro logistico Tobler a Däniken è diventato operativo lo scorso anno. In luglio si è tenuta l’inaugurazione solenne: alla giornata delle porte aperte, i numerosi visitatori accorsi all’ex centro di distribuzione postale hanno avuto modo di ammirare la struttura.

I l grande interesse suscitato dal nuovo centro logistico di Tobler non è scemato. Chris Gotter, diret-

tore della logistica di Tobler, ha già condotto numerosi gruppi, soprattutto di installatori e clienti Tobler di lunga data, in una visita guidata di quasi due ore attraverso gli enormi capannoni di deposito, spiegando loro le diverse pro-cedure logistiche, dall’ordinazione alla consegna dei prodotti presso il cliente o direttamente sul cantiere.

I visitatori sono rimasti particolar-mente impressionati dalla durata, di soli sei mesi, dei lavori di ristruttura-zione e dalle colossali dimensioni del magazzino: su una superfi cie di 256 me-tri di lunghezza per 100 di larghezza sono depositati oltre 21 000 articoli dell’assortimento Tobler. Ogni giorno da Däniken partono circa 55 carichi di autocarro per le consegne ai clienti in tutta la Svizzera. Il contatto diretto con la clientela, reso ancora più stretto dalle visite guidate, è per Chris Gotter di fondamentale importanza: «Le visite guidate allo stabilimento di Däniken ci danno la straordinaria opportunità di mostrare ai nostri clienti installatori e a progettisti o imprenditori generali in-teressati le capacità della nostra orga-nizzazione logistica, come pure la com-petenza della nostra azienda. Solo chi viene a vedere di persona si rende conto di tutto ciò che serve per mante-nere la promessa di consegnare do-mani quello che il cliente ordina oggi.»

ContattoChi fosse interessato a una visita

guidata al nostro stabilimento di

Däniken è pregato di rivolgersi al

marketing della Tobler Domotecnica

SA, tel. 044 735 50 00.

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Aus der Praxis

Comfort termico a Palazzo Mantegazza«Palazzo» è anche sinonimo di reggia e una reggia, si sa, merita solo il meglio. Nel prestigioso complesso edilizio, inaugurato nel 2010 a Lugano-Paradiso, i convettori a incasso a pavimento ASCO SWISS di Arbonia garantiscono un clima interno ottimale.

I l complesso commerciale-residen-ziale, con un volume di quasi 128 000 m3, è situato in una zona

privilegiata e centrale della città diret-tamente sul lago. L’imponente edifi cio è caratterizzato da ampie superfi ci ve-trate e da enormi vele di cristallo lungo la facciata principale. Gli undici livelli

fuori terra ospitano locali commerciali e amministrativi, appartamenti di lusso, tre ville sviluppate a duplex con «roof-garden» e due attici di 450 m2. L’infra-struttura dispone anche di una sala conferenze-multimediale altamente tec -nologica, nonché di un centro fi tness e wellness di 900 m2 con piscina. Nei cin-

que livelli sotterranei si trova una zona parcheggio su più piani per comples-sivi 200 posti auto. L’edifi cio è stato commissionato da Geo e Sergio Mante-gazza e realizzato dall’architetto tici-nese Giampiero Camponovo tra il 2001 e il 2010.

Convettori a incasso a pavimento ASCO SWISS

Architettura avveniristica in posizione strategica a Lugano-Paradiso

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Massimi requisiti di funzionalità ed esteticaTutti gli ambienti sono completamente climatizzati. Per garantire un comfort termico piacevole e una distribuzione omogenea dell’aria gli ingegneri e i pro-gettisti hanno optato per degli elementi di ASCO SWISS. La soluzione con con-vettori a incasso a pavimento si è impo-sta soprattutto per le ampie facciate vetrate. Grazie ai tempi di reazione ri-dotti e all’ottima trasmissione del ca-lore, i convettori consentono di riscal-dare in brevissimo tempo anche ambienti alti e di grande superfi cie.

Fondamentale ai fi ni del comfort: i con-vettori a incasso non generano sgrade-voli correnti di aria durante la messa in temperatura degli ambienti.

L’architettura di Palazzo Mantegazza ha richiesto elementi di forma partico-lare, ad esempio arcuata, a ellisse o a S di lunghezza compresa tra i 3 e i 16,5 metri. In questo caso, la costruzione personalizzabile dei convettori a in-casso a pavimento ASCO SWISS è stata de ter min ante. I singoli elementi sono stati infatti prodotti nello stabilimento di ASCO SWISS ad Arbon esattamente in base alle specifi che dell’architetto.

Comfort climatico invisibileOltre a tempi di reazione molto brevi, i convettori a incasso a pavimento of-frono un altro vantaggio decisivo: sono pressoché invisibili, perché integrati nel pavimento con minimo ingombro. Un fattore essenziale per un oggetto prestigioso ed esclusivo come Palazzo Mantegazza, in cui l’architetto non ha fatto alcun compromesso estetico.

Una vista spettacolare, anche grazie ai convettori a incasso ASCO SWISS che seguono

fedelmente la linea della facciata vetrata.

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Haba e Otto Fischer puntano sugli apparecchi OrionIn altre due occasioni domotecnica.ch ha avuto modo, per Orion, di gettare uno sguardo dietro le quinte. Nel capannone di deposito della Otto Fischer AG a Zurigo, da inizio anno 20 aerotermi «Design» e due barriere a lama d’aria assicurano un clima interno gradevole. E nel padiglione di produzione ristrutturato della Haba AG a Pfäffikon (ZH) un’interessante sistema di riscaldamento Orion fornisce le temperature desiderate.

Altezza d’ingombro ridotta, fl essibilità e silenziosità: l’aerotermo «Design» di Orion è ideale per il capannone di deposito della Otto Fischer AG.

«Era proprio quello che ci serviva.» Roger Frey, del servizio tecnico della Otto

Fischer AG, ha un’espressione soddi-sfatta quando gli chiediamo i pregi dei nuovi apparecchi mentre ci troviamo proprio sotto uno di essi nell’enorme capannone di deposito. «Hanno un’al-tezza d’ingombro minima, aspetto cen-trale viste le scaffalature verticali e i carrelli elevatori. Inoltre, la gestione e il monitoraggio risultano confortevoli.» Altro importante fattore decisionale: la silenziosità. Pur tendendo al massimo

le orecchie, riusciamo a sentire sol-tanto un lieve soffi o. «Chi lavora qui tutto il giorno apprezza molto il fatto che i nuovi apparecchi sono silenziosi e non costantemente in funzione.»

Dinamici grazie alla regolazione fi ne, effi cienti grazie alle barriere a lama d’ariaGrazie alla disposizione intelligente e alla microregolazione continua, ognuno dei 20 aerotermi «Design» si inserisce soltanto quando è necessario. E questo avviene con minore frequenza rispetto

Manuel Serschön, consulente di sistema Tobler SA;

Dieter Reiff, membro di direzione Otto Fischer;

André Durussel, installatore Selag; Roger Frey, servi-

zio tecnico Otto Fischer.

Esempi dalla pratica

29domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Otto Fischer AGLa Otto Fischer AG, con sede a Zu-

rigo, è uno dei maggiori grossisti

di materiale elettrico. Opera a livello

svizzero nella vendita di prodotti

e servizi per l’automazione degli edi -

fi ci e la tecnica (multimedia, illumi-

nazione, reti informatiche, elettri-

cità, elettronica e solare). Fra i suoi

clienti fi gurano aziende pubbliche

e PMI dei settori installazioni elettri-

che, industria e commercio spe-

cializzato. La Otto Fischer AG oc-

cupa circa 280 collaboratori.

Dati dell’impianto– Oggetto: capannone di deposito

– Apparecchi: 20 aerotermi «De-

sign» in 6 zone, ognuna con 3 – 4

apparecchi, 2 sonde termiche

per il calcolo del valore medio,

1 regolatore TMC

– Portata complessiva di ogni aero-

termo: max. 2850 m3/h in regime

continuo

– Potenza termica di ogni aero-

termo: max. 10,6 kW a 45/35 °C

– Barriere a lama d’aria: 2 modelli

«Standesse», esecuzione RAL

9010, scaldacqua fl uido termo-

vettore, dimensioni 3 x 2 m,

montaggio sopra porta, accop-

piati

– Portata complessiva di ogni bar-

riera: 13 800 m3/h

a prima. Infatti, nel corso della ristrut-turazione, sopra i due grandi ingressi non schermati sono state montate delle barriere a lame d’aria, che impediscono l’affl usso di aria fredda e riducono sen-sibilmente il fabbisogno di riscalda-mento. «Il sistema è stato dimensio-nato e confi gurato con cura per ridurre le sgradevoli correnti d’aria», spiega Manuel Serschön, consulente di si-stema di Orion/Tobler, indicando il na-stro trasportatore che sale fi no al padi-glione superiore e che in passato causava un notevole rimescolamento

degli strati d’aria di diversa tempera-tura. Guardando verso l’alto attraverso l’apertura scopriamo altri apparecchi «Design». Fanno davvero una bella fi -gura nei capannoni della Otto Fischer AG. E in effetti vengono spesso utiliz-zati anche in spazi espositivi e di ven-dita. «L’aerotermo ‹Design› non è ap-prezzato soltanto per il suo aspetto», sottolinea Manuel Serschön, «ma an-che per la sua massima resistenza al fuoco (classe V-O) che lo rende autoe-stinguente e conforme ai massimi stan-dard di sicurezza.» E non è tutto: dire-

La barriera a lama d’aria «Standesse» a ingombro limitato sopra le porte della Otto Fischer AG.

Per ogni zona è richiesto un regolatore TMC.

30 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Gli aerotermi disposti su ogni lato del pilastro al centro del padiglione.

zione e portata del fl usso possono essere adattate alle condizioni specifi -che degli spazi. Grazie alle posizioni se-lezionabili l’espulsione dell’aria può av-venire lateralmente o verso il basso in tre diverse direzioni.

Primo passo verso un piano ener-getico sostenibile«Abbiamo scelto gli aerotermi ‹Design› non da ultimo perché possono essere convertiti in modo semplice per il raf-frescamento senza doverli smontare. Ci ha convinti anche l’elevata effi cienza energetica dell’intero sistema», sottoli-nea Dieter Reiff, membro di direzione della Otto Fischer AG. «Stiamo infatti introducendo un piano energetico so-stenibile per l’edifi cio e l’attività opera-tiva. Per un eventuale utilizzo del tele-riscaldamento, nel capannone abbiamo ora le necessarie basse temperature di mandata.» E che ne pensa l’installa-tore? «Per noi è stato un incarico entu-siasmante», afferma André Durussel, capo settore riscaldamento della Selag AG. «Tutto è stato fornito in modo ra-pido e puntuale. Il team era straordina-rio e la collaborazione con Orion e Otto Fischer è stata ottima. Soprattutto gra-zie alle premure del servizio tecnico siamo riusciti a montare il nuovo im-pianto incluse le barriere a lama d’aria in brevissimo tempo e senza interrom-pere l’attività della ditta.

Originale impianto di riscalda-mento presso la Haba AGPer il secondo appuntamento, domo-tecnica.ch si reca sulle rive del lago di Pfäffi kon, nella sede della Haba AG, ditta zurighese che produce piastre di precisione. «Dovevamo ingrandire l’area produttiva per la lavorazione dell’allu-minio», attacca Markus Nägeli, diret-tore tecnica, dopo una calorosa acco-glienza. «A tale scopo abbiamo elimi -nato il deposito esterno e ampliato l’attuale padiglione di produzione F.» Siccome il sistema di riscaldamento Orion esistente dà ottimi risultati, è stato introdotto anche nella parte nuova. «Il concetto ha potuto essere ri-preso alla perfezione, commenta Ma-nuel Serschön, consulente di sistema di Orion/Tobler. L’imponente costruzione a cupole, con diversi ingressi, è a dir poco ideale per il sistema combinato (aerotermi da soffi tto, aerotermi con-venzionali e barriere a lama d’aria). «L’aria calda, proveniente dal riscalda-mento o dalle macchine, si accumula

nelle cupole. Quando la temperatura supera i 24 °C, l’aerotermo da soffi tto si inserisce e convoglia l’aria calda verso il basso, dove si rimescola con gli strati d’aria più freddi. Le disper-sioni termiche risultano ridotte e gli aerotermi non rimangono inutilmen te in funzione. Per limitare al massimo l’affl usso di aria fredda dall’esterno, sopra gli ingressi sono stati montati anche in questo caso delle barriere a lama d’aria.

Costruzione senza condotta circolareLa particolarità dell’impianto sta nel posizionamento dei quattro aeroter mi sui quattro lati del pilastro portante che si trova al centro del padiglione. L’installatore non ha così dovuto po-sare una complessa condotta circo-lare. «Un incarico interessante sotto

tutti gli aspetti», conferma Erich Freu-ler, titolare della Freuler Heizungen Sa-nitär GmbH. «E tutto è fi lato liscio.» Solo l’altezza di montaggio era un po’ insolita. «Ma anche questa particola-rità è stata risolta senza problemi: i car-relli elevatori erano già sul posto.» Bruno Baumann del servizio tecnico della Haba AG annuisce e, in qualità di responsabile della manutenzione del si-stema di riscaldamento, conclude am-miccando: «L’impianto è semplice da ge -stire, la regolazione è continua, non si sentono correnti d’aria e all’altezza di lavoro c’è una temperatura di 20 °C – meglio di così!»

31domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Le barriere a lama d’aria «Indesse» impediscono l’affl usso di aria esterna.

Gli aerotermi da soffi tto nelle cupole spingono l’aria calda verso il basso.

Haba AGLa Haba AG è un produttore leader

di piastre di precisione in acciaio,

alluminio e altri materiali da utilizzare

come semilavorati o elementi fi niti

per la costruzione di macchine, ap-

parecchiature, apparecchi speciali,

attrezzature, utensili e stampi. Fra i

suoi clienti fi gurano PMI e grossi

gruppi dell’industria metalmeccanica

di tutta l’Europa. La Haba AG, con

sede a Pfäffi kon (ZH) dispone di uffi ci

vendita a Cham, in Italia, Germania,

Austria e Repubblica Ceca e occupa

circa 150 collaboratori.

Dati dell’impianto– Oggetto: padiglione di produzione

– Apparecchi: 4 aerotermi «Indu-

strie» in 2 zone su pilastro cen-

trale, ognuna con 2 sonde

ter miche per il calcolo del valore

medio, 1 regolatore TMC

– Aerotermi da soffi tto: 4 modelli

«Energie» collocati nelle cupole

– Portata complessiva di ogni aero-

termo: «Industrie» max. 4100 m3/h

in regime continuo; «Energie»

max. 5500 m3/h in regime conti-

nuo

– Potenza termica di ogni aero-

termo: max. 20 kW a 50/40 °C

– Barriera a lama d’aria: 1 modello

«Indesse», scaldacqua fl uido

termovettore, dimensioni totali

5,5 x 4,5 m, elementi 2 x 2 m e

1 x 1,5, montaggio sopra porta,

accoppiato

– Portata complessiva barriera:

13 500 m3/h

Manuel Serschön, consulente di sistema Tobler

SA; Bruno Baumann e Markus Nägeli, servizio

tecnico Haba AG; Erich Freuler, Freuler Heizungen

Sanitär GmbH.

32 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Riscaldare e raffrescare con la falda freatica di VeltheimLa fi orente azienda di serramenti Beglinger & Lüscher a Veltheim, sulla sponda occi-dentale del fi ume Aare, necessitava di un nuovo padiglione. Durante i lavori è stato anche sostituito il vecchio riscaldamento e integrato un sistema di raffrescamento. L’elemento centrale del nuovo impianto è il modello più potente delle pompe di calore acqua-acqua Sixmadun.

Durante la trasferta scopriamo che in Svizzera esiste più di un «Veltheim». L’idilliaco Comune

che stiamo cercando si trova a sud di Schinznach-Bad, all’ingresso della valle di Schenkenberg fi ancheggiata dal ca-stello di Wildenstein e nel mezzo della più estesa zona di coltivazione di uva Riesling-Sylvaner del Cantone di Argo-via. Ma non è soltanto il vino ad abbon-dare nella regione. Sul territorio comu-nale si trovano anche tre grandi cave ed enormi quantità di acque sotterranee.

Diciassette metri per 90 kW«La caldaia a gasolio era a dire il vero ancora funzionante», sostiene Stephan Wülser, preparatore dei lavori di metal-costruzione presso la Beglinger & Lü-scher AG. In veste di qualifi cato monta-tore di riscaldamenti, era capo progetto per il nuovo impianto. «ma per riscal-dare gli edifi ci supplementari non ba-stava più.» E siccome il Cantone di Ar-

govia stabilisce che nelle nuove costruzioni almeno il 20 % del fabbiso-gno termico per riscaldamento e acqua calda deve essere coperto da energie rinnovabili, andava comunque rivisto tutto il sistema di riscaldamento. «Ci troviamo proprio sopra la falda frea-tica. Come altre aziende della regione, anche noi abbiamo optato per una pompa di calore acqua-acqua. Una scelta azzeccata in pieno! La pompa di calore acqua-acqua è infatti effi ciente in termini energetici e di costo. Il rap-porto tra energia ambiente gratuita ed energia elettrica utilizzata è molto favo-revole e gli oneri di realizzazione una volta ottenuto il permesso comparati-vamente esigui. La nuova costruzione corrisponde allo standard Minergie.

Per ottenere la stessa resa energe-tica con una pompa di calore acqua gli-colata-acqua sarebbe stato necessario portare la sonda geotermica ad almeno 1500 metri di profondità. Qui invece il

Esempi dalla pratica

Beglinger & LüscherLa ditta Beglinger & Lüscher AG

è attiva nella produzione e nel mon-

taggio di sistemi di fi nestre, porte,

scorrevoli a sollevamento e super-

fi ci vetrate con telai in legno-metallo

e materiale sintetico per nuove co-

struzioni e risanamenti. Occupa una

trentina di collaboratori e la capa-

cità produttiva è di 80 unità al giorno.

Tra i clienti fi gurano imprese ge-

nerali e studi di architettura di ogni

parte della Svizzera. L’ex ditta

individuale è stata trasformata nella

società anonima Beglinger & Lü-

scher nel 1992 e si è fatta un nome

tra l’altro con la costruzione di

giardini d’inverno in legno-metallo.

Nel 2002 il settore commerciale

è stato esteso alle fi nestre in mate-

riale sintetico per l’edilizia effi ciente

sotto il profi lo energetico. La Be-

glinger & Lüscher AG è l’unico forni-

tore svizzero di fi nestre energeto ®

ad alto isolamento senza inserti in

acciaio.

www.bl-ag.ch

(da sinistra) regolatore riscaldamento/raffrescamento, accumulatore e vaso di espansione.

Rolf Joachim, consulente di sistema Tobler AG

Stephan Wülser, PREPLAV Beglinger & Lüscher AG

e Roman Huber, consulente di sistema Tobler AG

33domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

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Scheda dell’impianto– Pozzo di captazione (17 m) con

pompa, pozzo di immissione

– Generatore di calore/freddo:

pompa di calore Sixmadun SMW-

XP-90S (90 kW)

– Accumulatore di calore: PU 8 –10,

1000 litri

– Raffrescamento: passivo con 2

unità PKS 25, incluso regolatore

– Distribuzione di calore: riscalda-

mento a pavimento (uffi ci; raffre-

scamento in estate) e 24 elementi

riscaldanti/raffrescanti a soffi tto

(padiglioni produttivi )

– Superfi cie riscaldata: 2 aree di

8 x 45 m (uffi ci); 2 aree di

15 x 48 m (padiglioni produttivi )

– Temperature di riferimento: uffi ci

23 °C, padiglioni 18 °C

valore di progetto era raggiunto già dopo 17 metri. «Anche una pompa di calore aria-acqua era fuori questione», spiega il consulente di sistema respon-sabile Roman Huber di Tobler, «sem-pre per motivi di prestazioni. I colos-sali 90 kW della Sixmadun SMW-XP-90S, la pompa di calore acqua-acqua più po-tente dell’assortimento Tobler, sono ideali per queste condizioni». Le di-mensioni erano anche una delle parti-colarità dell’incarico.

Tutto bene quando si collabora beneLa collaborazione con Beglinger & Lü-scher era ottima. «Intensa e sempre piacevole», sottolinea Roman Huber. Anche il cliente è soddisfatto? Stephan Wülser annuisce: «Con Tobler abbiamo sempre avuto un partner competente al nostro fi anco. La collaborazione è stata decisiva nello sviluppo di una solu-zione effi ciente sotto il profi lo dei co-sti.» A contenere le attuali e future spese di riscaldamento non contribui-sce solo l’acqua di falda come fonte di energia gratuita, ma anche le fi nestre ad alto isolamento di propria produ-zione.

La distribuzione del calore al 1° piano è identica a quella del padiglione al piano inferiore.

Centrale riscaldamento e raffrescamento per gli uffi ci della Beglinger & Lüscher AG.

35domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Effi ciente e di poco ingombro: pompa di calore Sixmadun SMLI-XP-15TE per risanamenti

Con la nuova pompa di calore aria-acqua Sixmadun

SMLI-XP-15TE arriva per la prima volta sul mercato

una pompa di calore concepita ad hoc per i risanamenti.

Grazie al suo design fl essibile, l’installazione è perfet -

tamente adattabile alle condizioni specifi che. È possibile

impostare l’espulsione dell’aria a destra, a sinistra o

sopra. Siccome non occorrono canali di aspirazione, può

essere montata direttamente contro la parete con un

ingombro minimo. L’incanalamento integrato dell’aria per-

mette la collocazione ad angolo o a parete. La dotazione

comprende il regolatore WPM 2007 plus. Integrato di serie

anche un avviatore elettronico progressivo per correnti

allo spunto fi no a massimo 30 A.

I principali vantaggi in breve

– Espulsione dell’aria a destra, a sinistra o sopra

– Non occorrono canali di aspirazione, collocazione diretta

contro parete, superfi cie di appoggio ridotta

– Raccordi idraulici a destra o sinistra

– Ventilatore radiale silenzioso ad alta pressione

– Compressore desolidarizzato antivibrazioni

– Regolazione integrata

– Refrigerante R 404A

– Temperatura di mandata 58 °C

Dati tecnici

Mandata/ritorno acqua riscaldamento fi no a 58 ± 2/da 18 °C

Aria (sorgente fredda) da – 25 a +35 °C

Potenza termica kW/Rendimento COP con A2/W35 12.0/3.2

Livello di potenza sonora apparecchio interno/

esterno

52/58 dB(A)

Lunghezza/Larghezza/Altezza mm 1565/990/780

Raccordi riscaldamento in pollici R 11/4" a tenuta piana

Peso (imballaggio incluso) kg 270

La nuova pompa di calore aria-acqua Sixmadun SMLI-XP-15TE è confi gurata in modo specifi co per le esigenze di risanamento. Grazie all’ingombro minimo, ai raccordi fl essibili e a una temperatura di mandata di 58 °C è adattabile praticamente a qualsiasi oggetto da risanare.

36 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Le nuove pompe di calore SMLA-XP-11TAS per installazione esterna si presentano senza i caratteristici cassoni di aspirazione ed espulsione dell’aria. Grazie a ven -tilatori muniti di pale ispirate alle ali della civetta risultano particolarmente silenziose. L’involucro ridotto le rende anche più convenienti.

Pompe di calore aria-acqua Sixmadun in veste nuova: SMLA-XP-11TAS e SMLA-XP-16TAS senza cassoni aggiuntivi

L’assortimento di pompe di calore Sixmadun è stato com-

pletamente rivisto. Anche la serie di pompe di calore aria-ac-

qua Sixmadun SMLA-XP per installazione esterna è stata

ampliata. I modelli SMLA-XP-11S e SMLA-XP-16S sono ora

disponibili anche nelle versioni 11TAS e 16TAS senza cas-

soni laterali aggiuntivi di aspirazione ed espulsione dell’aria.

L’utilizzo di ventilatori muniti di pale ispirate alle ali della ci-

vetta permette un funzionamento particolarmente silenzioso

delle nuove pompe di calore. I limiti d’impiego sono una

temperatura dell’aria compresa tra – 25 °C e 35 °C e una tem -

peratura massima di mandata di 58 °C.

Un ulteriore vantaggio: le nuove versioni sono più conve-

nienti dei corrispondenti modelli con involucro aggiuntivo per

il ventilatore.

Dati tecnici

Modello e denominazione di vendita LA 11TAS LA 16TAS

Mandata/ritorno acqua riscaldamento °C fi no a 58 ± 2/da 18 fi no a 58 ± 2/da 18

Aria (sorgente fredda) °C da –25 a +35 da –25 a +35

Potenza termica / Rendimento1 secondo EN 14511 con A2/W35 kW 8,5/3,4 11,7/3,2

Livello di potenza sonora dB(A) 60 62

Livello di pressione sonora, distanza 10 m (lato espulsione) 2 dB(A) 31 32

Dimensioni apparecchio senza raccordi A x P x L mm 1340 x 852 x 1050 1550 x 852 x 1074

1 Queste indicazioni caratterizzano le dimensioni e l’effi cienza dell’impianto secondo EN 14511 (5K con A7) o (10K con A2) senza calotta antipioggia. Per una valutazione di tipo

economico ed energetico si devono considerare altri fattori d’infl usso, in particolare il comportamento di sbrinamento, il punto di bivalenza e la regolazione. Chiave di lettura

(esempio): A7/W35 signifi ca temperatura aria esterna 7 °C, temperatura di mandata del riscaldamento 35 °C.2 Il livello di pressione acustica indicato corrisponde al rumore della pompa di calore in regime riscaldamento con temperatura di mandata 35 °C.

37domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Montaggio rapido grazie a misure standard fl essibili: i nuovi e innovativi gruppi di circolazione Sixmadun

Circuiti miscelati e non miscelati

Un moderno gruppo di circolazione deve essere semplice

nell’impiego e ampliabile senza limitazioni, dal dimensio-

namento al bilanciamento dell’impianto. Deve poter essere

integrato in ogni sistema di riscaldamento e svolgere la

sua funzione in modo specifi co. Con i nuovi gruppi di circo-

lazione Sixmadun per circuiti miscelati e non miscelati nelle

dimensioni da DN 25 a DN 40, Tobler offre un assortimento

che soddisfa tutti questi requisiti. La mandata è interscam-

biabile a destra o a sinistra, i miscelatori sono dotati di un si-

stema bypass e le pompe possono essere scelte liberamente

(nel pacchetto è integrata una pompa Grundfos). Una val-

vola differenziale può essere integrata anche in un secondo

tempo, senza dover vuotare l’impianto. L’offerta prevede

gruppi miscelati e non miscelati con tratti per l’inserimento di

contatori nella dimensione DN 25 e adattatori fi ssi premon-

tati per un dimensionamento semplice.

Materiali resistenti di lunga durata

I componenti idraulici sono in ottone e acciaio di alta qualità,

mentre i gusci isolanti sono in robusto EPP. I gruppi di circo-

lazione hanno un’attestata ermeticità che li rende pronti per

l’uso.

Distribuzione e raccordo alla caldaia

I raccordi sono standardizzati per tutte le caldaie Sixmadun

serie TG e SK (1"– 1½"). I collettori di distribuzione poss ono

essere montati dietro o sopra la caldaia e sono disponibili

nelle varianti cieche o a basso differenziale di pressione.

A partire dalla versione DN 40 la conversione può avvenire

anche in un secondo tempo grazie ai tappi interni.

Assortimento disponibile da aprile 2011.

Il collegamento al sistema di riscaldamento deve avvenire in modo rapido e semplice. Per ottenere la massima effi cienza nel montaggio dei gruppi di circolazione occorrono soluzioni standard fl essibili. Tobler le ha concentrate in un nuovo e innovativo assorti-mento, disponibile da aprile 2011.

Compatti, isolati e rapidi nel montaggio: i nuovi gruppi

di circolazione Sixmadun sono disponibili da aprile

nell’assortimento Tobler.

I collettori di distribuzione sono disponibili nelle varianti

cieche o a basso differenziale di pressione.

38 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Orion :crea in modo semplice un clima interno salubre

Tutti i componenti sono ottimizzati sotto il profi lo dell’econo-

micità: la loro disposizione favorente il fl usso, abbinata alle

basse perdite di carico lato aria e ai ventilatori che si avval-

gono della moderna tecnologia EC, consente un funziona-

mento estremamente parsimonioso nei consumi. I nuovi ap-

parecchi di ventilazione EASYAIR ® soddisfano tutte le pre -

messe per ridurre sensibilmente sia le emissioni di CO2, sia

le spese di esercizio su tutto il ciclo di vita dell’apparecchio.

L’utilizzo di componenti di prim’ordine e il corpo di alta qua-

lità dell’apparecchio riducono notevolmente le emissioni

acustiche. L’intelligente regolazione di EASYAIR ® è semplice

nell’uso e gestisce l’interazione ottimizzata sotto il profi lo

energetico tra le varie componenti.

Per superfi ci da 100 a 1100 m2

Per gli installatori, gli apparecchi di ventilazione EASYAIR ®

risultano particolarmente interessanti: grazie al principio

«plug and play» e alla fornitura pronta connessione, il mon-

taggio dei singoli apparecchi è un gioco da ragazzi. Inoltre

sono completamente cablati; vanno soltanto realizzati i

collegamenti elettrici (e in opzione per i fl uidi termovettori ).

Gli apparecchi di ventilazione EASYAIR ® sono perfetti per

tutti gli ambiti d’impiego con volumi d’aria compresi tra 650

e 13 000 m3/h.

Vincitore del premio «Plus X Award»

Appena lanciato sul mercato e già sul podio: l’apparecchio

di ventilazione compatto EASYAIR®, ultima creazione della

Orion, si è aggiudicato il «Plus X Award» nelle categorie inno-

vazione, high quality ed ecologia e dunque anche il titolo di

«miglior prodotto dell’anno».

I nuovi apparecchi di ventilazione EASYAIR ® si distinguono per il recupero di calore (RDC) ad alta effi cienza energetica e per la costruzione compatta. Sia gli apparecchi con scambiatori di calore rotativi, sia quelli con scambiatori a piastre raggiungono un rendimento dell’80 – 90 % secondo DIN EN 308 (a secco). In questo modo è possibile risparmiare il 90 – 95 % della spesa energetica per il trattamento termico dell’aria.

39domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

EASYAIR ® con scambiatore di calore rotativo– Massimo recupero di calore

– Particolarmente adatto per fl ussi volumetrici variabili

– Costruzione compatta

Ambiti d’impiego– Scuole, uffi ci, edifi ci amministrativi

– Sedi di associazioni, sale manifestazioni

– Centri commerciali

– Impianti sportivi

EASYAIR ® con scambiatore di calore a piastre– Separazione completa tra aria di alimentazione e aria

viziata

– Funzionamento senza trasmissione di rumori

– Elevato recupero di calore

– Richiede pochissima manutenzione

Ambiti d’impiego– Spogliatoi, servizi igienici

– Studi medici, centri sanitari

– Case di riposo

Nota: grazie alla separazione completa tra aria di alimen-

tazione e aria viziata non vi sono limitazioni d’uso per

gli scambiatori a piastre nel settore dell’igiene (VDI 6022).

EASYAIR ® con ventilatore e motore EC– Massimo rendimento del motore

– Costruzione compatta

– Desolidarizzazione antivibrazioni integrata

– Funzionamento effi ciente

– Lunga durata d’esercizio

– Richiede poca manutenzione

Ambiti d’impiego– La moderna tecnologia dei motori utilizzata per gli

apparecchi di ventilazione EASYAIR ® consente

un funzionamento effi ciente sotto il profi lo energetico

in tutti i campi di applicazione

Componenti del sistema e ambiti d’impiego

40 domotecnica.ch N. 1 marzo 2011

Tobler si riallaccia alla leggenda-ria tradizione circense e invita i suoi più fedeli partner a trascor-

rere una serata straordinaria in seno alla famiglia Tobler. Das Zelt è un co-siddetto teatro itinerante che fa tappa in numerose città svizzere proponendo più di 20 programmi diversi. In risposta a un desiderio espresso dai nostri clienti, quest’anno l’evento Tobler non

si svolgerà a Zurigo, bensì in diverse lo-calità di tutte le regioni linguistiche. Tobler è riuscita ad assicurarsi per i suoi clienti circa 1250 posti nelle com-plessive 23 rappresentazioni previste durante tutto l’arco dell’anno. La prima è andata in scena a metà gennaio a Sion con numerosi e appassionati ospiti To-bler. Dopo il dinner esclusivo la co-medy star Yann Lambiel ha intratte-

nuto il pubblico con il suo spettacolo «Aux suivants!» Saranno i collabora-tori del servizio esterno ad occuparsi a tempo debito degli inviti per i rispettivi eventi.

Tobler è lieto di ringraziarvi della profi cua collaborazione con un’indi-menticabile serata al teatro itinerante Das Zelt!

Das Zelt: si apra il sipario sugli eventi Tobler 2011!

Tobler Domotecnica SA8902 UrdorfSteinackerstrasse 10

Telefon 044 735 50 00

Telefax 044 735 50 10

Regionalcenter3053 MünchenbuchseeMoosrainweg 15

Telefon 031 868 56 00

Telefax 031 868 56 10

Regionalcenter5036 OberentfeldenIndustriestrasse 23

Telefon 062 737 60 60

Telefax 062 737 60 61

Regionalcenter7000 ChurSchönbühlstrasse 8

Telefon 081 720 41 41

Telefax 081 720 41 68

Regionalcenter8404 WinterthurHarzach-Strasse 1

Telefon 052 235 88 70

Telefax 052 235 88 89

Centre Régional1023 CrissierCh. de la Gottrause

Téléphone 021 637 30 30

Téléfax 021 637 30 31

Centro regionale6814 LamoneOstarietta - via Serta 8

Telefono 091 935 42 42

Telefax 091 935 42 43

Logistikcenter4658 DänikenHauptstrasse 1

Tobler marché:Bachen bülach, Basel, Bern,

Bern-Liebefeld, Biberist,

Birmenstorf, Brügg, Carouge,

Castione, Chur, Crissier,

Dübendorf, Givisiez, Jona,

Kriens, Lamone, Lausanne,

Littau, Marin-Epagnier,

Martigny, Niederurnen,

Ober ent felden, Oensingen,

Pratteln, Samedan,

Schaffhausen, Sion,

St. Gallen, St. Margrethen,

Sursee, Thun, Urdorf,

Villeneuve, Visp, Trübbach,

Wil, Winterthur, Zug, Zürich,

Zürich-Leimbach

Il servizio riscaldamento

del Gruppo Tobler con

20 centri di assistenza e

140 ubicazioni di servizio.

Sixmadun AG4450 SissachBahnhofstrasse 25

Telefon 061 975 57 11

Telefax 061 971 54 88

Service-Hotline:

0842 840 840

www.domotecnica.chwww.sixmadun.ch

Das ZeltIl Teatro Svizzero on Tour porta le

grandi star della scena musicale

e della comedy svizzera direttamente

a casa vostra. Das Zelt è una piat-

taforma teatrale itinerante in tutta la

Svizzera. Sul palco si esibiscono i

maggiori esponenti della comedy

svizzera, come Massimo Rocchi, il

duo Fischbach, Simon Enzler e

molti altri. Das Zelt ha piantato lette-

ralmente le sue tende per la prima

volta alla Expo.02 e da allora ha ospi -

tato oltre 1,5 milioni di spettatori.

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