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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 2 luglio 2012 Ventilazione dinamica Lo specialista Heinrich Huber parla senza peli sulla lingua e fornisce consigli pratici Arena Ambiente Impiantistica firmata Tobler nella nuova e avveniristica costruzione di Spreitenbach Concentrati di potenza Due pompe di calore nel nuovo centro Landi di Klingnau: efficienti, ecocompatibili, economiche

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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 2 luglio 2012. Impiantistica firmata Tobler nella nuova e avveniristica costruzione di Spreitenbach. Lo specialista Heinrich Huber parla senza peli sulla lingua e fornisce consigli pratici. Due pompe di calore nel nuovo centro Landi di Klingnau: efficienti, ecocompatibili, economiche domotecnica.ch N. 2 luglio 2012

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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossierN. 2 luglio 2012

Ventilazione dinamicaLo specialista Heinrich Huber parla senza peli sulla lingua e

fornisce consigli pratici

Arena AmbienteImpiantistica firmata Tobler nella nuova e avveniristica costruzione

di Spreitenbach

Concentrati di potenzaDue pompe di calore nel nuovo centro Landi di Klingnau: efficienti,

ecocompatibili, economiche

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Impressum«domotecnica.ch» è una pubblicazione della Tobler Domotecnica SA.Riproduzione solo con il consenso dell’editore. Layout/Testi: TBS Identity, ZurigoStampa: Vollkomm, SeonTraduzione: Assofide SA, Locarno Tiratura complessiva: 20 000 copie

Sommario

3 EditorialeVentilazione dinamica alla sbarra: quanto c’è di vero nelle critiche?

4 NewsNovità e informazioni brevi riguardanti Tobler

6 Intervista con Heinrich HuberOcchi puntati sulla ventilazione dinamica: gioie o dolori?

11 Ampliamento dei servizi con SwissnetStrategia nella direzione giusta

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Arena Ambiente di Spreitenbach

Nell’avveniristica costru-zione c’è molta impianti-stica firmata Tobler

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Pompe di calore performanti a Klingnau

Un duo di grande potenza per la cooperativa Landi

19 Energia dal biogasSfruttare in modo efficiente ed ecologico i rifiuti

20 Esempi dalla praticaRiempimento cisterne JET-FROST, un servizio di grande potenziale

22 Riscaldamento in funzione delle necessità con caldaie a pelletSoluzione ottimale grazie a un buon lavoro di squadra

24 Casa Scheffel a Seon al termine dei lavoriEccellente potenza termica per casa patriziale e nuova costruzione

26 Articolo tecnicoRischio di formazione di ghiaccio nello scambiatore degli impianti VCA in inverno

28 Nuova pompa di calore aria-acqua Sixmadun SMLI-XP-TESLa nuova generazione è ancora più efficiente e silenziosa

31 Zoccolo di installazione per CerapurCaldaie a gas a condensazione con i piedi per terra

32 Valvole di regolazione «Cocon Q» di OventropMaggiore dinamica nell’idraulica

34 Le nuove pompe GrundfosPronte per il futuro

36 Pressatrice elettroidraulica ROMAX 3000 di ROTHENBERGERPotenza in formato compatto

37 Sixmadun SMLA-XP-6TU / Centrale di ventilazione comfort Jet C350L’essenziale in breve

38 Attuatori elettrotermici ABN di Danfoss Salvaguardano il portafoglio e l’ambiente

40 Ultima Anniversario Tobler!

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Cari lettori

Laddove si costruisce secondo lo standard Minergie, la ventila-

zione controllata delle abitazioni (VCA) è ormai di casa, ma non

mancano le voci critiche. Puntano il dito sulle correnti d’aria o per-

sino sulla formazione di muffa e mettono in discussione gli involu-

cri ermetici ed energeticamente efficienti degli edifici. Quanto c’è

di vero in tali affermazioni? E come si possono prevenire eventuali

svantaggi della ventilazione dinamica? Lo abbiamo chiesto a un

professionista: Heinrich Huber, docente di tecnica impiantistica e

vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie, prende posizione

nell’intervista da pagina 6 e fornisce consigli pratici. Inoltre, nell’ar-

ticolo tecnico a pagina 26, il nostro specialista Stefano Zonzini

spiega come evitare la formazione di ghiaccio nello scambiatore

degli impianti VCA.

Le innovazioni nel settore abitare e costruire sono l’argomento

principale nell’Arena Ambiente che aprirà i battenti in agosto.

Nell’ambito di questo avveniristico progetto, Tobler ha fornito com-

ponenti per l’impiantistica e sarà presente come espositore. Leg-

gete i dettagli da pagina 12.

Lo sfruttamento del biogas, un combustibile a bilancio neutro di

CO2 ricavato da rifiuti organici, emerge sempre più nel dibattito

energetico. A pagina 19 potete scoprire perché il passaggio dal gas

naturale al biogas a scopo di riscaldamento non richiede alcun in-

vestimento.

Vi auguro un’avvincente lettura!

Heinz Wiedmer, CEO Gruppo Tobler

Ventilazione dinamica alla sbarra: quanto c’è di vero nelle critiche?

Editoriale

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News

Prospettive degli studi di progettazione svizzeri: da soddisfacenti a buone

Un’inchiesta pubblicata di recente dal KOF, il Centro di ricerche congiuntu-rali del Politecnico federale di Zurigo, indica come gli studi di progettazione svizzeri valutano la propria situazione degli affari. Qui di seguito riassu-miamo i risultati del sondaggio, svolto su incarico della Società svizzera de-gli ingegneri e degli architetti (SIA). La maggior parte dei 739 studi di ar-chitettura e di ingegneria prevede una forte stagnazione nei prossimi mesi.

Solo gli ingegneri impiantisti si espri-mono in termini meno ottimistici.

Quattro studi di progettazione in-terpellati su cinque ritengono che nei prossimi mesi la situazione degli af-fari non cambierà in modo significa-tivo. Questa stima si basa sulle espe-rienze acquisite in passato: negli ultimi tre mesi la richiesta di presta-zioni di progettazione si è mantenuta alta e stabile e il numero delle per-sone occupate è persino aumentato,

anche se solo in parte. Mentre si regi-stra una flessione presso gli ingegneri impiantisti, il volume delle ordina-zioni è tutto sommato positivo: so-prattutto presso gli studi di architet-tura, le unità di personale sono indicate al rialzo. Speriamo vivamente che il secondo semestre possa portare un miglioramento generale per tutto il settore!

Udite, udite!

Aperitivo progettisti: discussioni tecniche e leccornie

Era una prima e si è rivelata un suc-cesso. Il 15 marzo Tobler ha svolto il primo aperitivo per i progettisti. L’e-vento nel centro re-gionale Oberentfel-den era all’insegna

della ventilazione dinamica. Il profes-sor Heinrich Huber, docente di tecnica impiantistica, è intervenuto con una re-lazione su questo argomento di attua-lità. «La ventilazione controllata delle abitazioni si è ormai affermata in Sviz-zera. Ma ampie parti del settore si tro-vano ancora nella fase pionieristica e di apprendimento», dichiara Huber, che è anche vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie. Le questioni af-frontate riguardavano la situazione at-tuale, le soluzioni tecniche e i sistemi orientati al futuro.

All’aperitivo hanno partecipato circa 45 progettisti, ingegneri e architetti, per uno scambio di informazioni con lo spe-cialista Huber e i consulenti per l’im-piantistica di Tobler. Il tutto in un’atmo-sfera informale, accompagnata da un programma culinario. A questo evento ne seguiranno presto altri. Tobler pre-vede di organizzare tre aperitivi all’anno con i progettisti in ognuno dei centri re-gionali, per offrire loro una piattaforma di incontro, informazioni tecniche e non da ultimo deliziosi stuzzichini.

Quando Tobler monta o smonta uno stand a una fiera in un qualsiasi luogo della Svizzera, Bruno Schüpbach è sempre presente in prima linea. Ciò succede circa 120 volte l’anno se si calcolano tutte le fiere, dalle mag­giori, quali Swissbau, Olma o Bea, alle più piccole quali Bauen+Wohnen a Wettingen o un anniversario di un cliente.

Nonostante l’enorme mole di la­voro, Bruno Schüpbach si entusia­sma quando parla della sua attività professionale: «Ogni fiera ha il suo carattere. Trovo ciò appassionante anche se la mia attenzione non è rivolta principalmente alla fiera in sé, ma al montaggio e allo smontaggio dello stand.» Ed è altrettanto felice quando in una fiera tutto funziona al meglio. «Si tratta pur sempre di una conferma di avere un team eccezio­

Bruno Schüpbach, marketing fiere, Urdorf

Personale

nale alle spalle.» Il suo carattere posi­tivo viene apprezzato anche all’interno dell’azienda. Nonostante sia spesso fuori ufficio, Bruno Schüpbach è inte­grato al meglio tra i colleghi. «Qui mi conoscono tutti con il mio sopran­nome «Nöggi», afferma compiaciuto il professionista delle fiere.

Dopo la sua entrata in servizio alla Tobler nel 2007, Bruno Schüpbach si è occupato in particolare dell’invio di prospetti. Già allora era fondamentale disporre di una buona organizzazione per tenere sotto controllo l’intera ca­tena logistica (dall’ordinazione alla ge­stione del magazzino, fino alla con­segna). Naturalmente ancora oggi ca­pita spesso di vedere Bruno Schüp­bach in ufficio. «In quelle occasioni le giornate sono un po’ più brevi: in­vece delle 6:00 esco di casa tra le 7:30 e le 8:00.»

Tuttavia anche nei giorni trascorsi dietro la scrivania non può fare a meno dell’aria aperta: non appena alla sera Bruno Schüpach lascia l’autorimessa di Tobler, impegni per­mettendo, si reca al campeggio. Sia durante una leggera pioggerella pri­maverile o una tiepida sera d’estate o ancora dopo un temporale autun­nale. Lì in mezzo alla natura si ferma volentieri, perché lì ha scoperto la sua passione per il campeggio e al tempo stesso la sua seconda casa.

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Riorganizzazione nel settore «Marketing Services»Per delimitare in modo chiaro i lavori interni ed esterni ed evitare doppioni, Tobler ha deciso di procedere a una nuova ripartizione dei compiti nel mar-keting. Cosa significa in concreto? Mentre la Direzione del Gruppo Tobler definisce la strategia di marketing (seg-menti di mercato e linee di prodotti), la Direzione «vendita e marketing» stabi-lisce la tattica di marketing, fissa cioè le priorità all’interno della strategia prestabilita. Il lancio di prodotti e i piani di commercializzazione sono ri-presi dalla direzione SSC (Sourcing & Supply Chain). L’organizzazione e il co-ordinamento della tattica di marketing prestabilita spetta invece al reparto «Marketing-Services».

Questa riorganizzazione avvenuta nel quadro della strategia Swissnet punta su gerarchie piatte: 3-4 coordina-tori marketing fungeranno in futuro da capiprogetto e avranno tutti accesso a un pool. Questo team beneficerà del supporto di partner esterni in funzione delle necessità, ad esempio per allesti-menti, traduzioni o presenze in fiera. Al fine di semplificare gli accordi con i ma-nager di settore e i centri regionali ci saranno un catalogo del servizio, una procedura standardizzata per i compiti ripetitivi e una comunicazione più snella.

Come ogni azienda, anche noi miriamo costantemente a trovare prodotti inno-vativi, conquistare nuove quote di mer-cato e realizzare un buon fatturato. Al-tri obiettivi, come ad esempio quelli sociali, possono facilmente passare in secondo piano. Questo noi non lo vo-gliamo. Tobler si impegna perciò nella collaborazione a lungo termine con istituzioni sociali. Una di queste è la fondazione Solvita per persone disa-bili. Fa parte delle più importanti istitu-zioni sociali in Svizzera e offre posti di lavoro e alloggi a oltre 600 persone con handicap. Si occupa del collocamento di forza lavoro in vari settori, ad esem-pio negli uffici, nella gastronomia e nell’industria ed è anche responsabile dell’accompagnamento professionale dei lavoratori che soffrono di disturbi fisici, psichici o mentali. La fondazione ha una filiale a Urdorf, proprio nelle immediate vicinanze della sede princi-pale di Tobler. A detta di Ivan Widmer, capo marketing di Tobler e responsa-bile del progetto con Solvita, le circa 150 persone sono come dei vicini di casa. «Da 15 anni ci avvaliamo della forza lavoro di Solvita, a piena soddi-sfazione di entrambe le parti», afferma Widmer. «Queste persone svolgono mansioni per le quali non disponiamo di risorse interne, ad esempio l’aggior-namento della nostra documentazione tecnica per la produzione di calore, un lavoro di precisione molto dispendioso in termini di tempo. Non possiamo per-metterci errori, perché i documenti vengono distribuiti ai nostri clienti. Ini-

Tobler sarà presente con un proprio stand alle seguenti manifestazioni:

Bauen & ModernisierenMesse ZürichGio 30.8 – Do 2.9.2012 Padiglione 5, stand F08 www.fachmessen.ch

Bauen & WohnenAllmend LucernaGio 4.10 – Do 7.10.2012Padiglione 2, stand B34www.fachmessen.ch

OLMAFiera Olma, San GalloGio 11.10 – Do 21.10.2012 Padiglione 1.1, stand 1.1.42www.olma-messen.ch

Hausbau & EnergieExpo BernaGio 8.11 – Do 11.11.2012 Padiglione 3.2, stand 3.2-F05www.hausbaumesse.ch

Spazio fiere

Noi assumiamo responsabilità (sociali) anche in tempi difficili

zialmente ero perciò un po’ scettico, ma i miei dubbi si sono subito rivelati infondati. Sono persone estremamente motivate che mostrano un grande im-pegno. Non vogliono semplicemente lavorare, bensì svolgere il loro compito alla perfezione.»

Tobler fa capo ai servizi di Solvita circa quattro volte l’anno. «Le persone con handicap producono anche piccoli oggetti, come ad esempio portapro-spetti, oppure si occupano dei mai-ling», spiega Widmer. «Se dovessimo reclutare questo personale sul mercato del lavoro ordinario non sarebbe né più caro, né meno caro. Con l’outsourcing a Solvita sosteniamo una fantastica or-ganizzazione e un prezioso progetto so-ciale.»

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Una breve citazione dalla seduta del Gran Consiglio del Cantone di Basilea Città del 3.3.2011 sin-

tetizza al meglio i pregiudizi esistenti sullo standard Minergie e sulla ventila-zione controllata. Durante il dibattito sui requisiti minimi in materia energe-tica, il deputato UDC Roland Lindner esclamava a gran voce: «Se avessimo definito vincolante lo standard Miner-gie-P come da proposta, avremmo preso una decisione sbagliata. Studi recentis-simi dimostrano infatti che Minergie-P comporta enormi problemi di salute.» Lindner, scettico dichiarato nei con-fronti di Minergie, si riferisce esplicita-mente alla formazione di muffa in un edificio Minergie-P con ventilazione di-namica.

Non soltanto i politici, ma anche gli architetti hanno pregiudizi radicati nei confronti della ventilazione control-lata. Spesso si sente parlare di clima in-terno insalubre, di sgradevoli correnti d’aria, di umidità e muffa o invece di

Tema settoriale

Occhi puntati sulla ventilazione dinamica: gioie o dolori?Nelle discussioni al bar, i commenti sulla ventilazione controllata delle abitazioni (VCA), anche detta ventilazione dinamica o ventilazione comfort, sono talora positivi e talora negativi. A che punto si trova questa tecnologia? Porta davvero un maggiore comfort abitativo? domotecnica.ch ne ha parlato con Heinrich Huber, rinomato specialista e docente.

Il nostro interlocutore Heinrich Huber è docente di tecnica impiantistica presso la Fachhochschule Nord west­schweiz e vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie. In Svizzera è considerato uno dei maggiori spe­cialisti di ventilazione dinamica.

eccessiva secchezza. Luogo comune o verità? Il nostro colloquio con Heinrich Huber vuole far luce su questa com-plessa questione.

Signor Huber, può spiegare bre­vemente ai nostri lettori la re­lazione esistente tra lo standard Minergie e la ventilazione con­trollata delle abitazioni?Lo standard Minergie non intende solo risparmiare energia, ma anche contri-buire a un maggior comfort abitativo. La buona qualità dell’aria è quindi uno dei fattori primari che concorrono al comfort. La sola aerazione attraverso le finestre non permette di ottenere una buona e costante qualità dell’aria. La ventilazione dinamica garantisce in-vece un ricambio continuo dell’aria vi-ziata con aria fresca, anche tenendo le finestre chiuse. Si tratta al tempo stesso di un’efficace protezione acu-stica. L’aerazione attraverso le finestre comporta sempre una maggiore rumo-rosità nell’appartamento, mentre con la ventilazione dinamica entra l’aria fresca, ma il rumore rimane fuori...

Quindi la ventilazione dinamica non ha alcuna relazione con l’efficienza energetica?Invece sì, perché la ventilazione dina-mica recupera il calore contenuto nell’aria viziata. In inverno si otten-gono così risparmi energetici conside-revoli. Lo standard Minergie fissa in-vero obiettivi molto severi per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma l’in-dice energetico richiesto può essere raggiunto anche senza ventilazione di-namica, sebbene quest’ultima porti un gradito contributo. Soprattutto nel ri-sanamento di vecchi edifici, dove a volte sussistono limiti costruttivi alla realizzazione di un impianto di ventila-zione dinamica, è comunque possibile far capo ad altri sistemi di ventilazione

automatizzata, senza per questo disat-tendere i requisiti di efficienza energe-tica.

Il fatto che sia richiesta una ventila-zione ha a che vedere solo indiretta-mente con lo standard energetico: la norma SIA 180 esige innanzitutto un in-volucro dell’edificio ermetico all’aria per motivi di fisica della costruzione. Le risultanti minori infiltrazioni sono vantaggiose dal punto di vista energe-tico, ma impongono come da norma l’allestimento di un piano di aerazione. Lo standard Minergie è più severo della norma SIA 180 solo in un punto: la ven-tilazione deve funzionare automatica-mente; non basta un’aerazione ma-nuale tramite apertura delle finestre, come invece previsto dalla norma SIA 180. In questo caso la ventilazione di-namica è una delle possibili opzioni. Nelle nuove costruzioni si è imposta come standard.

Nell’edificio Minergie non è più possibile aprire le finestre?Naturalmente si possono ancora aprire le finestre. Non riusciamo a ricostruire l’origine di questo tenace pregiudizio. Dalla creazione dello standard Miner-gie, non esiste documento in cui si possa trovare un qualsiasi riferimento al riguardo. In realtà ci sono alcuni edi-fici Minergie di prima generazione, nei quali non era possibile aprire le fine-stre. Ciò è però riconducibile a un’in-terpretazione errata da parte degli ar-chitetti, per i quali lo standard era ancora nuovo. In tempi più recenti, non mi è noto alcun esempio di questo ge-nere.

Gli abitanti devono poter aprire le finestre ogni qual volta lo desiderano, ma non devono farlo per ottenere una buona qualità dell’aria ambiente. In estate, se non è stato installato un si-stema di raffrescamento (ad esempio mediante sonda geotermica o riscalda-

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mento a pavimento), aprire una fine-stra durante la notte è persino essen-ziale per avere una temperatura interna più gradevole.

Nelle discussioni al bar, ma anche in ambito politico, persistono forti pregiudizi nei confronti della ventilazione controllata delle abitazioni. Uno di questi riguarda le correnti d’aria sgradevoli o persino nocive nelle case e negli appartamenti Minergie. Si ha la sensazione di essere su un aereo con la bocchetta dell’aria aperta al massimo. Cosa controbatte?In questo caso, in buona coscienza, posso tranquillizzare tutti. I movimenti d’aria, necessari per il ricambio richie-sto, sono sensibilmente inferiori a quelli causati dai radiatori, dai riscal-damenti a pavimento o dal soleggia-mento. Il flusso di aria generato dalla ventilazione dinamica può tuttavia es-sere percepito soltanto nelle immediate vicinanze del diffusore. Se un progetti-sta decide di posizionare un diffusore proprio sopra il divano o sotto il tavolo da pranzo, è possibile che questo dia fastidio alle persone sensibili. Se i dif-fusori vengono invece montati con ac-

cortezza, il problema non si pone asso-lutamente. In effetti i reclami a questo proposito sono molto rari, nonostante si stimi che in Svizzera circa 120’000 appartamenti dispongano di una venti-lazione controllata. È difficile capire perché questo pregiudizio sia così duro a morire. Probabilmente entrano an-cora in gioco le brutte esperienze fatte con la climatizzazione che vengono poi confuse con la ventilazione dinamica. Un impianto di climatizzazione deve ef-fettivamente muovere grandi volumi d’aria e le lamentele sono in questo caso giustificate. Ma non è il caso per la ventilazione dinamica.

Ciò nonostante, tutti i reclami e i problemi devono essere trattati con la dovuta serietà, perché non tutti gli im-pianti di ventilazione controllata delle abitazioni sono progettati e gestiti in modo ottimale.

Un altro pregiudizio: la ventilazione controllata favorisce la forma­zione di muffa. Se fosse vero, sa­rebbe preoccupante dal punto di vista della salute.In effetti, la muffa nei locali di sog-giorno non è accettabile. Di regola è il risultato di un pessimo standard edili-

zio e si manifesta nelle zone fredde con umidità relativa superiore all’80 %; in queste condizioni la muffa si sviluppa alla grande. Nei «colabrodi» energetici degli anni Sessanta e Settanta tale pro-blematica si presenta spesso. Quando si risana un edificio del genere, il pro-blema può rimanere: l’involucro della casa diventa ermetico e l’aerazione continua non è più garantita. In questo caso l’umidità dell’aria può aumentare notevolmente. Il ricambio d’aria con-trollato, garantito dalla ventilazione comfort o da altre opzioni di ventila-zione automatizzata, risulta particolar-mente utile. Il pregiudizio secondo cui la ventilazione dinamica contribuisca alla formazione della muffa è quindi un paradosso. È vero proprio il contrario.

Devo ammettere tuttavia di aver già visto edifici dotati di ventilazione dina-mica che presentavano problemi di muffa. Si tratta sempre di un segno che indica una pessima funzionalità dell’im-pianto e un ricambio d’aria insuffi-ciente. Non è dunque un problema della ventilazione dinamica, bensì il risultato di un lavoro eseguito malamente. Per fortuna oggi chi opera nel settore ha se-guito una buona formazione e si riscon-trano raramente impianti problematici.

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Spesso invece si sente l’esatto contrario: negli appartamenti con ventilazione controllata pare che l’aria sia sgradevolmente secca. Una ventilazione dinamica progettata e dimensionata correttamente garanti-sce il giusto ricambio d’aria e assicura un’umidità dell’aria tra il 30 e il 60 % per circa il 90 % del tempo di utilizzo. Nei locali di soggiorno questi valori sono considerati ottimali. Valori inferiori o superiori per brevi periodi non sono però critici dal punto di vista della sa-lute e non si possono evitare nemmeno con un’aerazione ideale tramite le fine-stre.

L’aria secca negli impianti di venti-lazione controllata, soprattutto in in-verno, è oggi oggetto di discussione. Ciò è molto irritante visto che la solu-zione al problema è alquanto semplice. L’aria troppo secca indica infatti un ec-cessivo ricambio d’aria, vale a dire un sovradimensionamento dell’impianto. Non di rado, i progettisti tendono ad andare sul sicuro con un ricambio d’a-ria leggermente superiore al necessa-rio. In particolare, nei soggiorni ven-gono immesse grandi quantità di aria, nonostante il fatto che in questi am-bienti aperti non sia nemmeno richie-

sto un diffusore. Anche se il know how è pubblicato nella letteratura speciali-stica e nelle norme, sul piano pratico si avanza a rilento. Minergie intende co-munque moltiplicare i propri sforzi.

In parte si è instaurata la falsa cer-tezza secondo cui il recupero dell’umi-dità possa compensare l’effetto di un eccessivo flusso volumetrico dell’aria. Purtroppo non è così. Per dirlo in modo semplice: laddove non c’è umidità, non c’è nulla da recuperare. Il beneficio di un recupero dell’umidità è percettibile solo se i flussi volumetrici sono proget-tati correttamente e l’impianto è ge-stito in modo ottimale.

Un secondo motivo del ricambio d’aria troppo elevato è riconducibile al modo d’uso: agli occupanti si deve spiegare che con basse temperature esterne e durante i periodi di assenza vanno impostati bassi regimi di eserci-zio. Inoltre, anche nelle case plurifami-liari, i flussi volumetrici dell’aria do-vrebbero essere regolabili individual-mente in ogni singolo appartamento. Sono dell’opinione che in futuro questo requisito debba figurare nello standard Minergie e nelle norme.

In effetti una corretta umidità dell’aria giova alla salute: gli ambienti

troppo umidi fanno soffrire chi è aller-gico alla polvere e l’aria troppo secca non fa bene agli asmatici. Per motivi di igiene sconsiglio vivamente di ricor-rere a un’umidificazione attiva dell’aria ambiente.

Senza entrare in dettagli tecnici, quali regole di base bisogna as­solutamente osservare nella pro­gettazione di un impianto di ven­tilazione controllata delle abita­zioni?Innanzitutto vanno osservati in modo coerente i requisiti d’igiene. La corretta collocazione della presa d’aria esterna è in questo caso fondamentale. Oc-corre evitare di sistemarla in un pozzo luce o in prossimità del terreno.Inoltre, bisogna scegliere un filtro anti-polvere adatto. In questo caso lo stan-dard è un filtro F7 (o superiore). E na-turalmente va garantita la sostituzione periodica dei filtri.

Per la pulitura è importante che i canali dell’aria in entrata e in uscita si-ano ben accessibili.

Oltre ai requisiti d’igiene vanno ga-rantiti flussi volumetrici conformi. Tanto il sottodimensionamento, quanto il sovradimensionamento produce ef-

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Piccolo glossario

Ventilazione comfortCon questo termine l’associazione Minergie definisce un impianto di ventila­zione semplice e di alta qualità provvisto di recupero del calore dell’aria. Una ventilazione comfort è energeticamente efficiente e soddisfa le massime esi­genze in termini di benessere abitativo (rumore, correnti d’aria, temperatura).

Ventilazione controllata delle abitazioni (VCA)Denominazione equivalente al termine definito sopra (ventilazione comfort).

Ricambio d’aria controllabileLo standard Minergie premette un ricambio d’aria controllabile. A tale scopo si prestano diversi sistemi: ventilazione comfort (vedi sopra), impianto con aria di scarico e ingressi per l’aria esterna, ventilazione comfort di ambiente singolo o ventilazione automatica da finestra. Nelle nuove costruzioni la ventilazione comfort è oggi uno standard riconosciuto.

Consigli di Heinrich Huber per i progettisti VCA

Cinque tematiche e una dozzina di punti essenziali sono sufficienti per proget­tare una ventilazione dinamica ineccepibile.

1. IgieneNelle case unifamiliari, la presa dell’aria esterna deve situarsi ad almeno 0,7 m al di sopra del suolo, mentre nelle case plurifamiliari da 1,5 a 3 m. Le prese dell’aria esterna collocate in pozzi luce costituiscono un difetto. L’aria in entrata deve passare attraverso un filtro antipolvere classe F7. Tutti i componenti dell’impianto devono essere accessibili per l’ispezione e la pulitura. Non sono più ammesse cassette di distribuzione senza aperture di ispezione.

2. Volumi d’aria adeguatiNon sovradimensionare. Nelle zone soggiorno e pranzo aperte non sono richieste bocchette dell’aria. I sistemi di comando in funzione dei bisogni devono essere utilizzati anche nelle case plurifamiliari.

3. RumoreNei piccoli impianti è difficile effettuare un calcolo. In questi casi si deve fare affidamento sui dati e sulle specifiche dei fornitori di sistemi, vale a dire, ad esempio, utilizzare i silenziatori consigliati dal fornitore dell’apparecchio.

4. EnergiaGli apparecchi moderni sono di regola buoni sotto il profilo energetico. La ve­locità dell’aria nei canali di immissione e di estrazione dei singoli locali deve essere al massimo di 2,5 m/s. Ciò comporta un basso consumo di elettricità e risulta vantaggioso anche in campo acustico.

5. Messa in servizio e funzionamentoPrima della messa in servizio l’impianto deve essere controllato in termini di pulizia. Se necessario, va effettuata una pulitura. Purtroppo ancora troppo spesso gli impianti non vengono sottoposti a una prima regolazione, come ri­chiesto esplicitamente dalle norme. La prima regolazione deve essere anche verbalizzata. Utenti e gestori devono essere istruiti per capire il funzionamento dell’impianto e provvedere alla sua corretta ma nutenzione.

fetti negativi. L’aria viziata viene prele-vata nei locali ad uso servizi e in cu-cina, mentre l’aria esterna viene immessa nei locali soggiorno e nelle camere da letto. Avrei un importante suggerimento per i progettisti: le zone soggiorno e pranzo aperte non necessi-tano diffusori (consigli dettagliati: vedi riquadro).

Grazie a norme ben documentate e riconosciute, oggi è possibile garantire una corretta progettazione degli im-pianti. Esistono vari documenti che trattano in dettaglio questi punti. Oltre alla scheda tecnica SIA 2023 e alla let-teratura specialistica, va segnalata in particolare la Garanzia di prestazione Aerazione controllata (www.garanzia-di-prestazione.ch). Questo strumento di lavoro è disponibile gratuitamente.

Installatori e progettisti possono anche approfondire le loro conoscenze frequentando dei corsi. Le date attuali sono consultabili sul sito Internet di Minergie. Partecipando ai corsi è possi-bile ottenere il titolo di partner specia-lizzato Minergie e diventare un interlo-cutore competente per committenti e architetti.

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In termini obiettivi è dunque pos­sibile ribattere alle critiche affer­mando che la ventilazione control­lata delle abitazioni, se proget­tata correttamente, ha effetti po­sitivi sulla salute?Naturalmente! La ventilazione dina-mica è deputata a questo compito. È scientificamente provato che un ap-porto continuo di aria fresca favorisce la capacità di concentrazione durante il giorno e un sonno più profondo du-rante la notte. I filtri antipolvere trat-tengono quasi il 100 % dei pollini, un toccasana per chi soffre di allergie (circa il 20 % della popolazione). Ma an-che chi è allergico agli acari della pol-vere ne trae beneficio, visto che l’umi-dità dell’aria non supera più il valore critico che ne favorisce la prolifera-zione. Inoltre la classe di filtri F7 trat-tiene circa il 30-50 % delle polveri fini. Per chi vive in aree molto trafficate, questo è un importante fattore di sa-lute. E infine, anche il rumore diminui-sce sensibilmente se di notte le finestre rimangono chiuse. Come noto, la tran-quillità è anche una premessa essen-ziale per restare in buona salute.

Quali sono i requisiti richiesti da un impianto per la ventilazione controllata delle abitazioni in ter­mini di manutenzione?La sostituzione periodica dei filtri è molto importante. A seconda del pro-dotto e dell’esposizione del luogo, ciò

deve avvenire da una a due volte l’anno. Si raccomanda inoltre un controllo vi-sivo annuale, che può essere effettuato da uno specialista, un portinaio debita-mente istruito o un proprietario inte-ressato.

In ogni caso, ogni cinque anni l’im-pianto deve essere ispezionato da uno specialista, che decide se è necessario procedere a una pulitura. Di solito, è soltanto il lato dell’aria viziata a essere sporco. Dopo un’eventuale pulitura si effettua sempre una misurazione dei flussi d’aria. Ogni dieci anni, i flussi d’a-ria devono essere in ogni caso misurati.

Un apparecchio di ventilazione va sostituito dopo 12-25 anni (più o meno lo stesso intervallo con cui si deve cambiare un frigorifero). Normal-mente, i canali di distribuzione hanno una durata di 80 anni e oltre. Per le ma-nutenzioni periodiche, spetta al pro-prietario decidere se richiedere di volta in volta l’intervento di una ditta specializzata oppure sottoscrivere un contratto di servizio specifico, grazie al quale i controlli e i lavori necessari vengono effettuati automaticamente alle scadenze indicate.

Si prospettano innovazioni tecni­che nella ventilazione controllata delle abitazioni e come sarà il fu­turo di questa tecnologia? In realtà si potrebbe pensare che que-sta tecnologia abbia raggiunto il suo apice. E invece si registrano sviluppi

interessanti nel settore del risana-mento di vecchi edifici. Integrare un si-stema di distribuzione dell’aria in un edificio esistente non è cosa facile. Ma se rendiamo ermetici all’aria l’involu-cro esterno e le finestre, come oppor-tuno sotto il profilo energetico, la ven-tilazione deve essere in un modo o nell’altro garantita. E qui si delineano soluzioni interessanti, ad esempio con le cosiddette griglie di transito attive: il sistema funziona con meno o addirit-tura senza canali di distribuzione dell’aria all’interno dell’abitazione. Il diffusore di mandata si trova nel corri-doio, mentre quello di ripresa in cucina e in bagno. Il ricambio di aria nelle ca-mere è garantito dalle griglie di tran-sito integrate nelle porte. Qui regi-striamo i primi impianti pilota di successo.

Interessanti risultano anche gli svi-luppi che riguardano gli apparecchi per singoli locali: un concorso indetto dall’Ufficio federale dell’energia ha portato a un aumento della qualità sotto il profilo acustico ed energetico.

Credo che i sistemi di comando in funzione dei bisogni acquisteranno im-portanza, in particolare i comandi per singoli appartamenti negli impianti centralizzati di case plurifamiliari e le soluzioni individuali per unità abita-tive.

Oltre allo sviluppo tecnico di pro-dotti, si compiranno sforzi anche per migliorare la qualità. Minergie punterà proprio su questo nei prossimi due anni, ma l’impegno continuerà anche in seguito. In concreto significa più con-trolli qualitativi delle ventilazioni dina-miche negli edifici Minergie, più forma-zioni per gli specialisti e una maggiore promozione delle soluzioni di sistema.

Per concludere, vorrei spezzare una lancia in favore del settore sviz-zero della ventilazione dinamica. Fino a circa dieci anni fa eravamo ancora a livello di Paese in via di sviluppo che imparava soprattutto dai Paesi nordici. Nel frattempo il settore, di cui fanno parte fornitori di sistemi, progettisti e installatori qualificati, nonché le scuole universitarie professionali, ha segnato una notevole progressione. Penso che oggi siamo tra i Paesi leader in Europa per quanto riguarda qualità, quantità e innovazioni.

Signor Huber, la ringraziamo per questo colloquio!

La sostituzione periodica dei filtri è importante per un funzionamento ineccepibile.

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Con il progetto Swissnet, Tobler ha rafforzato in modo mirato le sue prestazioni di servi­zio offerte a installatori, progettisti e architetti, precisato le interfacce con la propria organizzazione di servizio Sixmadun e ampliato anche le prestazioni nel settore dell’assi­stenza tecnica. Ora che il progetto è stato realizzato è tempo di una carrellata finale.

Con un ampliamento personale mirato e miglioramenti dal punto di vista organizzativo, si

è fatto tutto il possibile per offrire un servizio ottimale ai clienti installatori, ai partner della pianificazione e al set-tore dell’assistenza tecnica. Il coraggio è stato premiato, il progetto viene con-cluso e la nuova quotidianità porta esattamente i risultati sperati. I clienti sono entusiasti dell’ampliamento delle competenze e del maggiore supporto. A questo proposito Thomas Greutert, direttore Vendita & Marketing e Sixma-dun, afferma: «Le nostre novità funzio-nano proprio perché abbiamo organiz-zato l’ampliamento delle competenze partendo dalle singole regioni. La di-sponibilità a offrire prestazioni di ser-vizio e la vicinanza ai clienti sono in-fatti due facce della stessa medaglia!»

Urs Stäger, responsabile divisioni di vendita centralizzate, ci spiega nuo-vamente, in poche parole, i principi fondamentali del progetto Swissnet: «I progettisti di impianti tecnici e gli ar-chitetti sono sempre stati partner im-portanti, in quanto sia nel settore delle nuove costruzioni che in quello dei ri-sanamenti hanno voce in capitolo quando si tratta di decidere quali si-stemi utilizzare. Fino a poco tempo fa questi attori venivano assistiti dal no-stro servizio esterno, che si occupa an-che degli installatori. Visto che i si-stemi di impiantistica diventano sempre più complessi e richiedono una certa specializzazione, abbiamo deciso di creare dei team all’interno delle re-gioni con un’ele vata competenza di si-stema, a disposizione completa dei progettisti e degli architetti. In questo modo ne approfitta anche l’installatore perché ha a disposizione il servizio esterno esistente e specialisti esperti nelle attività di sistema.»

Sin dall’inizio, anche Sixmadun ha partecipato all’ottimizzazione delle

Strategia nella direzione giusta!Ampliamento delle prestazioni di servizio con Swissnet

strutture di assistenza. Thomas Mohler, direttore di Sixmadun: «I nostri dispo-nenti sono stati alleggeriti di tutte le al-tre attività amministrative e ora si oc-cupano esclusivamente del perfetto svolgimento dei piani d’intervento tanto per il servizio regolare, quanto per le emergenze. A soddisfazione di tutti i partner, abbiamo inoltre preci-sato le interfacce esistenti con l’instal-latore: la messa in servizio è di respon-sabilità di un tecnico Sixmadun. In seguito, Sixmadun è completamente re-sponsabile per il servizio dopo vendita nei confronti del proprietario dell’im-

pianto. La messa in servizio è documen-tata mediante verbale che viene messo a disposizione dell’installatore insieme alle informazioni necessarie.

Un altro passo avanti è stato com-piuto nella formazione dei tecnici di servizio (già in precedenza di elevato li-vello), che è stata ulteriormente inten-sificata. Inoltre, vengono allestiti piani di formazione individuali sulla base dell’attuale livello di formazione e di esperienza.» Ora anche l’organizza-zione di vendita e il servizio clienti Sixmadun di Tobler sono assoluta-mente di prima classe.

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La «Umwelt Arena» di Spreitenbach è una delle costruzioni più innovative in Svizzera. La nuova piattaforma per esposizioni ed eventi orientati a uno stile di vita moderno e con­sapevole è un’idea dell’imprenditore edile Walter Schmid, che da 30 anni si occupa di temi rilevanti per l’ambiente. Nell’Arena Ambiente, Tobler Domotecnica SA svolge un duplice ruolo: quello di fornitore di importanti componenti per l’impiantistica da un lato e quello di espositore dall’altro.

Impiantistica firmata Tobler nella «Umwelt Arena» di Spreitenbach

Motivare ad agire: è questo l’o-biettivo di Walter Schmid, promotore dell’Arena Am-

biente, che aprirà i battenti il prossimo 24 agosto. L’innovativa costruzione di Spreitenbach accoglierà sotto il suo

spettacolare involucro, che è anche il più grande impianto fotovoltaico in Svizzera integrato nell’architettura della costruzione, 25 esposizioni sui temi costruzione, finanziamento, im-piantistica, mobilità, energia, econo-

mia domestica, alimentazione e rici-claggio. Esposizioni fisse e temporanee presenteranno i sistemi, gli apparecchi e le tecnologie più efficienti esistenti sul mercato. Il centro di informazione e competenza per questioni energetiche

Esempi dalla pratica

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Walter Schmid, promotore dell’Arena Ambiente Forza trainante del progetto Arena Ambiente è Walter Schmid, titolare tra l’altro dell’omonima impresa generale di costruzioni. L’inventore del procedimento Kompogas per la produzione di energia a bilancio neutro di CO2 con rifiuti biodegra­dabili si occupa da oltre 30 anni di temi rilevanti per l’ambiente ed ha anche realizzato la prima casa plu­rifamiliare certificata Minergie in Svizzera.

e ambientali non sarà solo uno spazio espositivo. L’Arena Ambiente stessa è stata realizzata secondo principi di massima efficienza energetica ed ha ot-tenuto la certificazione Minergie-P. L’e-sercizio dell’intero edificio con oltre 11 000 m2 di superficie utile sarà a bi-lancio neutro di CO2.

Tobler presente sin dall’inizioTobler è uno dei 20 partner specializ-zati che hanno fornito una parte dei prodotti per la domotecnica. «Nella fase di progettazione abbiamo definito chiaramente le specifiche dei singoli prodotti e compilato tutta una serie di requisiti», dichiara Paul Rüedi, respon-sabile sviluppo del progetto e coordi-namento per conto del committente. André Leder, che alla Tobler acquisisce e gestisce i grandi progetti, era della partita già durante la progettazione, av-

viata verso la metà del 2009. «Innanzi tutto si è trattato principalmente della fornitura degli otto ventilatori di eva-cuazione fumi BVD F400 di TLT, di cui Tobler ha la distribuzione esclusiva in Svizzera», racconta André Leder. E Jörg Lewin, direttore impianti tecnici presso la Walter Schmid AG e in questa funzione anche responsabile della pia-nificazione globale dell’impiantistica nell’Arena Ambiente, aggiunge: «Con gli apparecchi TLT ho già avuto buone esperienze nell’ambito di altri progetti e per questo abbiamo concordato una cooperazione con Tobler.»

L’ampio assortimento ha fatto la differenzaI responsabili sul fronte dei commit-tenti e degli installatori si sono ben presto resi conto che Tobler era in grado di fornire non soltanto prodotti

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antincendio di prim’ordine e ad alta ef-ficienza. Tobler offre infatti un venta-glio estremamente ampio di prodotti, a cui si aggiunge l’intero pacchetto di prestazioni di servizio: dalla consu-lenza in fase iniziale, alla consegna ra-pida dei prodotti fino alla messa in ser-vizio e alla manutenzione. E così Tobler ha potuto dotare l’Arena Ambiente di tutta una serie di prodotti, installati dalla cantina al tetto: prodotti sanitari per installazione sotto muro e davanti alla parete nei servizi igienici e nei ca-merini degli artisti, rubinetterie, val-vole e regolatori di portata volume-trica, sistemi a pressare VSH in acciaio al carbonio e non da ultimo otto venti-

latori di estrazione fumi. Per comple-tare il quadro è in funzione anche una pompa di calore che, oltre a funzionare a pieno regime, funge nel contempo da oggetto di esposizione. «Noi gestiamo diversi generatori di calore come un impianto multivalente e i singoli appa-recchi possono essere regolati in fun-zione del fabbisogno», sottolinea Jörg Lewin. L’idea di fondo dell’Arena Am-biente è illustrare ai visitatori le op-zioni che hanno un riferimento pratico diretto e che possono essere toccate, provate e vissute in prima persona. Il pubblico, specializzato o profano, ha così l’occasione di capire le diverse so-luzioni, confrontarle e scoprirne i be-nefici concreti per il quotidiano. Natu-ralmente gli apparecchi e i sistemi esposti corrispondono all’attuale stato dell’arte.

Oltre alla pompa di calore, è espo-sto anche un altro prodotto Tobler, spe-rimentato da anni, ma tuttora di asso-luta attualità: nell’edificio modello «risanamento» è stato integrato un ri-scaldamento Stramax R25 con cui si ri-sana nel contempo il pavimento. Que-sto riscaldamento a superficie è diventato un classico nell’ambito dei ri-sanamenti e soddisfa sempre ancora i massimi requisiti di efficienza e tecno-logia.

Logistica rapida«Tutto da un unico fornitore.» Jörg Lewin sa che, nel caso di Tobler, questa frase spesso udita non è una vana pro-messa. «In questo progetto, Tobler non è solo fornitore, ma anche consulente. Gli specialisti di Tobler ci hanno illu-strato il funzionamento degli apparec-chi e delle installazioni e sono a dispo-sizione anche per la messa in servizio e la manutenzione.» Secondo René Kle-menz della Cofely AG, responsabile di tutte le installazioni dei prodotti di To-bler, la collaborazione con il partner di lunga data ha un ulteriore vantaggio decisivo: «Sui grandi cantieri le sca-denze sono spesso molto strette. Per questo motivo diamo la massima prio-rità a una fornitura puntuale e affida-bile. Non vogliamo creare grandi depo-siti di materiale: ciò che viene ordinato, è messo immediatamente in opera.»

Nel lavoro quotidiano in cantiere, René Klemenz apprezza molto la ra-pida logistica di Tobler secondo il prin-cipio «ordinato oggi, consegnato do-mani». «Tanto più che Tobler ha tutto quello che ci serve.» Cofely effettua le ordinazioni prevalentemente in forma elettronica tramite e-shop o SAP. In questo modo risparmia tempo e sem-plifica la procedura. Jörg Lewin ag-giunge: «Sui cantieri non tutto va sem-

Per una maggiore sicurezza in caso di incendio: otto ventilatori di evacuazione fumi TLT di Tobler.

Per René Klemenz, capo progetto della Cofely AG, l’Arena Ambiente non è la prima opera in stretta collaborazione con Tobler.

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pre per il verso giusto, per cui avere un unico interlocutore semplifica il tutto. Ed è proprio in questi casi che è fonda-mentale poter ordinare del materiale anche a breve termine.»

André Leder è ben consapevole della mole di lavoro che un grande pro-getto crea all’interno di Tobler: «Noi consultiamo i rispettivi specialisti in funzione della necessità. I requisiti sono molto alti, la realizzazione deve spesso avvenire in tempi brevi e questo richiede un coordinamento non indiffe-rente.» Finora il cantiere dell’Arena Ambiente procede nei tempi previsti. L’innovativo e avveniristico progetto di Walter Schmid è di importanza nazio-nale. Il 23 agosto sarà dunque la consi-gliera federale Doris Leuthard a pro-nunciare il discorso di apertura. La partecipazione di Tobler alla costru-zione dell’Arena Ambiente dimostra che il maggiore fornitore di impianti-stica in Svizzera merita ampiamente la sua posizione al vertice.

Arena AmbienteL’Arena Ambiente è la piattaforma cen­trale per fornitori e acquirenti respon­sabili di prodotti, sistemi e servizi orien­tati alla tutela dell’ambiente e alla so­stenibilità. Sotto un unico tetto, i visita­tori trovano tutte le informazioni e tutti i prodotti che riguardano uno stile di vita ecoconsapevole. L’offerta si estende a tutti gli ambiti del quotidiano: alimenta­zione, economia domestica, vacanze e tempo libero, tessili e moda, mobilità, edilizia, efficienza energetica ed econo­mia.

Fatti e cifreoltre 11 000 m2 di superficie utile, di cui:– 5 000 m2 per esposizioni permanenti

su tre piani– 5 300 m2 per esposizioni temporanee

ed eventi per 1500 persone– 400 m2 di sale conferenze e sale di

convegno– 350 m2 per gastronomia

L’Arena Ambiente aprirà i battenti al pubblico il 24 agosto 2012.www.umweltarena.ch

Cofely AG, Zurigo Cofely sviluppa e realizza soluzioni effi­cienti ed ecocompatibili per l’intero ciclo economico di edifici e impianti. In veste di azienda di lunga tradizione in Svizzera, Cofely ottimizza l’insieme dei processi di supporto e crea un valore aggiunto decisivo per i propri clienti. Fornisce così un contributo alla salva­guardia dell’ambiente e a una migliore qualità di vita delle generazioni future.

La Cofely AG, di cui fa parte la ditta Caliqua AG, occupa in Svizzera 1415 collaboratori, di cui 90 sono apprendisti.

Cofely è integrata nel settore Energy Services di GDF SUEZ, uno dei mag­giori player mondiali nel settore dell’ener­gia.

In 20 Paesi in tutto il mondo, Cofely realizza soluzioni che consentono a imprese private e a istituzioni pubbliche di ottimizzare il proprio fabbisogno energetico e nel contempo di ridurre i rispettivi impatti ambientali.www.cofely.ch

Gli elementi sanitari sotto muro sono già installati nei servizi igienici e saranno fra breve completati con i nuovi apparecchi sanitari dell’assortimento Tobler.

«Tutto da un unico fornitore»: Jörg Lewin (a sinistra) e Paul Rüedi (a destra) apprezzano il fatto di avere un unico interlocutore. Al centro: André Leder.

Tobler e grandi progetti I committenti sono in stretto con­tatto con l’architetto, l’installatore o il progettista. Per questi ultimi, Tobler Domotecnica SA diventa il primo interlocutore quando si tratta di soluzioni per l’intera im­piantistica. Il settore specifico «grandi progetti» del Gruppo Tobler segue le opere dalla prima fase di progettazione e fornisce servizi di consulenza e di manutenzione dopo la messa in servizio. L’elenco delle referenze è di tutto rispetto: Rolex Learning Center, Politecnico di Losanna; Dock B, aeroporto di Zu­rigo; Stade de Suisse, Berna; Hotel Park Hyatt, Zurigo.

Tobler e Arena AmbienteTobler Domotecnica SA è rappre­sentata nell’Arena Ambiente non soltanto con prodotti installati, ma anche con un proprio stand nell’e­sposizione permanente incentrato sulla tecnica di sistema: Tobler si presenta come partner affidabile con una gamma completa di pro­dotti per l’impiantistica.

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Costeggiando il fiume dopo la pit-toresca cittadina di Klingnau è impossibile mancare il nuovo

centro Landi. Non c’è da stupirsi visto che la costruzione è lunga ben 72 metri, larga 30 e alta 8. Viste le imponenti di-mensioni, i committenti hanno dato prova di lungimiranza puntando su una soluzione per il riscaldamento non solo ecologica ed efficiente, ma anche eco-nomica. Sul posto però il gas non era disponibile e il gasolio non rappresen-tava per diversi motivi un’opzione. Poi-

ché una sonda geotermica avrebbe su-perato il budget preventivato, si sono cercate altre possibilità. «Dopo un’ap-profondita analisi ci hanno consigliato due pompe di calore aria-acqua parti-colarmente performanti del tipo SMLA-XP-60TU di Tobler», spiega Wilhelm Enz, direttore Landi, venuto ad acco-glierci al parcheggio. Le due pompe di calore, in funzione da inizio gennaio di quest’anno, soddisfano tutti: «L’im-pianto è in grado di far fronte a tutte le specifiche necessità di riscaldamento

del nostro grande magazzino. L’aspetto particolarmente positivo è che le spese di investimento sono state moderate, mentre le spese di esercizio si atte-stano a livelli costantemente bassi», ri-assume Wilhelm Enz.

Inserimento in cascata per una produzione di calore su misuraLe pompe di calore installate sul retro dell’edificio appaiono sorprendente-mente piccole. Come è mai possibile che questi due apparecchi, alti quanto

La pompa di calore aria­acqua SMLA­XP­60TU è considerata attualmente la più perfor­mante sul mercato svizzero. Da inizio anno, nella nuova cooperativa agricola Landi di Klingnau, ben due di questi apparecchi garantiscono temperature ambiente su misura negli ampi spazi adibiti alla vendita e al magazzino. Un investimento pagante non solo in termini di spese di riscaldamento.

Un duo di grande potenza per la cooperativa Landi a Klingnau

Esempi dalla pratica

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un uomo, siano in grado di riscaldare i giganteschi padiglioni di Landi? Se-condo Roman Huber, consulente di si-stema di Tobler, entrano in gioco più componenti: «L’impianto raggiunge l’e-levata potenza termica, fino a 60 kW per macchina, da un lato grazie all’eva-poratore ad alte prestazioni integrato e, dall’altro, mediante la valvola di espansione elettronica. In questo caso, inoltre, le due pompe di calore sono collegate in serie, e ognuna presenta un funzionamento a due stadi.» Questo co-siddetto inserimento in cascata per-mette di riscaldare su misura, a se-conda del fabbisogno termico specifico. Come spiega Roman Huber, l’impianto funziona secondo il principio master/slave. Per un determinato periodo la prima pompa assume il ruolo di co-mando, mentre la seconda gestisce il

carico aggiuntivo. In seguito, i ruoli vengono invertiti automaticamente. Ciò garantisce un esercizio più equili-brato e quindi parsimonioso delle mo-derne pompe di calore di elevate pre-stazioni. Sebbene l’impianto master/slave eroghi una notevole potenza, non genera in pratica alcun rumore. Il fun-zionamento silenzioso è garantito da due ventilatori EC a rotazione lenta e da una piastra di base del compressore a oscillazione libera per il disaccoppia-mento insonorizzante (previene le vi-brazioni). «Anche se sul retro dell’edifi-cio il rumore non rappresenterebbe alcun problema, apprezziamo questo ulteriore comfort», aggiunge Wilhelm Enz.

Le due pompe di calore aria­acqua SMLA­XP­60TU con inserimento in cascata.

Kocher HeizungenLa ditta Kocher Heizungen di Brugg è stata fondata nel 1992. Offre un’ampia gamma di servizi nel set­tore della tecnica di riscaldamento,fra cui la pianificazione e proget­tazione di oggetti con specifiche di­verse riguardanti lo sfruttamento termico e la produzione di calore, nonché l’installazione dell’impianto. La produzione di calore ecologica costituisce un punto centrale di ogni progetto. A seconda della ne­cessità, si ricorre a riscaldamenti a gas o a gasolio, pompe di calore, teleriscaldamento, impianti solari o a legna. www.kocher­heizungen.ch

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Periodo freddo superato con successo Non appena entriamo nel padiglione adibito a magazzino, capiamo perché si è optato per un impianto installato all’esterno: qui ogni metro quadrato viene utilizzato intensamente, anche se la superficie è enorme. Terriccio confe-zionato, casse di mosto e vino, nonché sacchi di carbonella impilati uno sull’altro non lasciano praticamente spazio per passare con il carrello eleva-tore. Passando poi nel padiglione di vendita, sensibilmente più riscaldato, il capo progetto René Senn ci mostra gli aerotermi sul soffitto: «Mentre nel ma-gazzino è sufficiente un solo aerotermo industriale, qui sono installati sei appa-recchi di riscaldamento e una barriera a lama d’aria.» Soltanto l’ufficio, che si trova sopra al padiglione di vendita, di-spone di corpi riscaldanti. «È un’eccel-lente prestazione il fatto che i due padi-glioni siano riscaldati con solo due pompe di calore. Perfino durante l’on-data di freddo dello scorso febbraio, quando le temperature si sono atte-state per più settimane a meno 10 gradi centigradi, l’impianto ha dimostrato di essere perfettamente funzionante. Sin-ceramente non ci aspettavamo nulla di diverso», osserva con orgoglio René Senn. Soprattutto nel padiglione adi-

Un team affiatato: René Senn della Kocher Heizungen di Brugg (al centro) con Rolf Joachim, consulente di sistema Tobler (a destra), e Roman Huber, consulente di impiantistica Tobler (a sinistra).

bito a magazzino, dove la temperatura viene mantenuta costante a 5 gradi, an-che solo una minima differenza verso il basso avrebbe avuto conseguenze a dir poco catastrofiche: in caso di guasto al riscaldamento, molto buon vino sa-rebbe stato vittima del freddo pun-gente.

Consulenza impiantistica come da strategia SwissnetPer concludere visitiamo il locale tec-nico, sorprendentemente piccolo, che si trova a ridosso della parete divisoria

Nel locale tecnico si trova, tra l’altro, l’accumulatore tampone. Funge da zona neutra fra il circuito fisso delle pompe di calore e il circuito estremamente variabile del sistema di riscaldamento.

tra i due padiglioni principali. A parte l’enorme accumulatore tampone af-fiancato da un vaso di espansione di di-mensioni ben più contenute, non c’è molto altro da vedere: un paio di tubi isolati e tre piccole scatolette bianche. Qui, nell’interfaccia tra il circuito delle pompe di calore e il circuito del sistema di riscaldamento, si trova il regolatore in cascata, come ci indica Rolf Joa-chim, consulente di sistema di Tobler. Le sonde termiche informano il regola-tore su dove è richiesto calore e quanto. La potenza delle pompe di calore viene adeguata di conseguenza. Il monitorag-gio permanente di tutti i dati fa sì che l’impianto presenti sempre il minor consumo di elettricità possibile e ga-rantisca una gestione efficiente dell’ac-cumulatore. Parlando di dettagli pret-tamente tecnici risulta evidente che Rolf Joachim e Roman Huber di Tobler nonché René Senn della Kocher Heizungen di Brugg formano un team molto affiatato. Roman Huber afferma a questo proposito: «In veste di consu-lente di sistema per l’impiantistica, devo dire che la stretta collaborazione instauratasi qui a Klingnau è un ottimo esempio di applicazione pratica della strategia Swissnet di Tobler. Oltre alla trasmissione del nostro sapere sui pro-dotti, è stato infatti determinante aver analizzato le esigenze del cliente sul posto ed essere rimasti in contatto con René Senn, professionista di riscalda-menti attivo nella regione, che cono-scevamo già da progetti precedenti.» Ed è proprio questa strategia ad aver posto le basi per una soluzione che fun-gerà da apripista per altri progetti di queste dimensioni.

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Energia dal biogas – Sfruttare in modo efficiente ed ecologico i rifiutiIl biogas è un’energia di grande potenziale, che si addice a diversi usi: dal riscaldamento all’autotrazione, fino alla produzione di elettricità. Chi lo vuole utilizzare a scopo di riscaldamento non deve apportare alcuna modifica all’impianto esistente. Gli apparecchi a gas Junkers dell’assortimento Tobler sono già predisposti per il biogas. Altri vantaggi: il biogas ha un bilancio pressoché neutro di CO2 e promuove l’indipendenza dai Paesi produttori di gas naturale.

La produzione di biogas è di ten-denza: lo dimostra il progetto portato avanti con determina-

zione dalla Città di Zurigo. Finora a Zu-rigo i rifiuti di cucina venivano smaltiti insieme agli altri rifiuti in due inceneri-tori. Dal 2013 tali rifiuti non finiranno più nel sacco della spazzatura, ma sa-ranno raccolti insieme agli scarti vege-tali di giardino e sottoposti a fermenta-zione. Infine, saranno trattati fino a diventare biogas ecocompatibile, che verrà poi immesso nella rete di distri-buzione. Il biogas può essere utilizzato per riscaldare, cucinare, andare in au-tomobile e produrre elettricità.

Energia rinnovabile da rifiuti biogeniIl biogas offre numerosi vantaggi. A dif-ferenza del compostaggio, la fermenta-zione presenta un bilancio energetico positivo: da una tonnellata di rifiuti or-ganici è possibile ottenere da 100 m3 a 160 m3 di biogas, che corrispondono a circa 65-100 litri di benzina. Mediante

impianti di cogenerazione si possono ottenere approssimativamente 170 kWh di elettricità e 340 kWh di calore sotto forma di acqua calda a una temperatura attorno ai 70 °C. Solo circa il 10-20 % dell’energia da biogas viene utilizzata per il fabbisogno energetico di pro-cesso dell’impianto. La maggior parte dell’elettricità viene immessa nella rete.

Carburante a bilancio pressoché neutro di CO2

Il biogas ha un bilancio pressoché neu-tro di CO2 e non sottostà alla tassa sul CO2. Le materie prime vegetali utiliz-zate per ottenere il biogas sfruttano in modo molto efficiente l’energia del sole e l’anidride carbonica (CO2) dell’atmo-sfera per produrre biomassa e ossi-geno. In questo modo si chiude un ciclo naturale. Del resto il biogas possiede gli stessi vantaggi del gas naturale: un ele-vato comfort di utilizzo, un funziona-mento che richiede poca manutenzione e una combustione senza residui. Inol-tre, non è richiesto un ulteriore locale

di stoccaggio. A lungo termine il biogas rafforza l’indipendenza dai Paesi pro-duttori di gas naturale e fornisce un contributo importante alla riduzione delle emissioni di CO2.

Nessun investimento negli impianti di riscaldamentoChi passa dal comune gas naturale al bio-gas a scopo di riscaldamento non deve effettuare alcun investimento nell’im-pianto. Gli apparecchi Junkers dell’as-sortimento Tobler sono infatti predispo-sti per il biogas. Gli utenti del gas naturale possono acquistare e utilizzare da subito il biogas in tutta la Svizzera. Il fornitore di gas è responsabile per il rispetto delle rispettive norme. La Biogas Zürich AG garantisce che la quantità acquistata di biogas venga effettivamente immessa nella rete di distribuzione del gas natu-rale. Per la produzione di biogas, l’a-zienda fondata nel 2011 non fa capo ad alcuna materia prima rinnovabile in con-correnza con la produzione di derrate ali-mentari e foraggi, come il mais.

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Un’autocisterna si trova davanti a un edificio a più piani nel mezzo della zona industriale di

Münchenstein. Si sente il rumore di un compressore e, per terra, tubi grossi quanto un braccio si snodano dalla ci-sterna fino al locale principale, dove due serbatoi di accumulo alti diversi metri si ergono lungo la parete raggiun-gendo il soffitto. «Nelle ultime due ore abbiamo riempito questi due serbatoi con JET-FROST-N, una miscela di ac-qua e glicole, sviluppata specifica-mente per impianti di raffreddamento», spiega Stefan Affolter, proprietario della omonima ditta di Kerzers che ora,

Visita del Datacenter EBM a Münchenstein nei pressi di Basilea. Un’autocisterna sta riempiendo con il refrigerante JET­FROST due serbatoi di accumulo dell’impianto di raffreddamento interno dei server informatici. La miscela di glicole fornita su incarico di Tobler garantirà in futuro temperature ottimali nella sala server e quindi una mag­giore sicurezza per i dati cliente archiviati. Il nuovo servizio di fornitura tramite autoci­sterna offre numerosi vantaggi ai clienti Tobler.

su incarico di Tobler, fornisce il refri-gerante ai clienti Tobler anche tramite autocisterna.

Il riempimento tramite autoci­sterna soddisfa i clientiNegli ultimi anni la domanda di miscele pronte di glicole di Tobler è cresciuta notevolmente. Non c’è da stupirsi visto che in sempre più impianti di riscalda-mento e di raffreddamento (impianti solari, sonde geotermiche, pompe di calore o sistemi di raffreddamento per sale server come nel Datacenter EBM) si necessita di fluidi termovettori e di refrigeranti di alta qualità resistenti al

gelo, perfettamente adattati alle esi-genze specifiche dell’impianto. Sulla base di questa domanda, Tobler offre la fornitura tramite autocisterna come nuovo servizio. Per gli impianti con una capienza a partire da 6 000 litri, questa modalità di fornitura rappre-senta il sistema più semplice, più ve-loce e più economico di riempire contenitori con la miscela di glicole confezionata ad hoc. Felix Bernet, pro-duct manager presso il Datacenter EBM, osserva sul posto la procedura di riempimento con visibile eccitazione. «Il servizio di Tobler è davvero unico nel suo genere: grazie al riempimento

Riempimento cisterne JET-FROST, un servizio di grande potenziale

Esempi dalla pratica

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professionale non soltanto rispar-miamo tempo, ma evitiamo anche lo smaltimento delle taniche vuote. Visto che il refrigerante è già miscelato, be-neficiamo anche di una garanzia sul prodotto», spiega con soddisfazione Felix Bernet.

JET­FROST: fluido vitale per l’impianto server di EBM Felix Bernet sa perché vale la pena puntare sulla massima qualità nella scelta del refrigerante. I dati clienti ar-chiviati nelle sale server di EBM, che si possono affittare, richiedono un si-stema di raffreddamento assoluta-mente sicuro; un guasto risulterebbe fatale. La parte principale dell’im-pianto è perciò costituita da una com-plessa ed estesa rete di tubi, in cui cir-colerà il refrigerante JET-FROST-N che garantisce un funzionamento affidabile anche con temperature sotto zero. Af-finché la soluzione acqua-glicole che circola nei tubi fornisca prestazioni ot-timali, una pompa di circolazione nei serbatoi di accumulo provvede a un continuo rimescolamento del fluido. Un’attenzione particolare spetta al mo-nitoraggio delle temperature. Mediante sonde termiche vengono costante-mente sincronizzati i dati nei serbatoi al piano interrato, nella centrale e nelle sale server al 1° e al 2° piano, nonché nel sistema di raffreddamento sul tetto. Ogni qual volta nella sala server c’è bi-sogno di maggior freddo, il compres-

sore inizia a raffreddare il liquido pre-sente nei serbatoi. Grazie a unità di raffreddamento concatenate, l’aria raf-freddata viene fatta entrare nel cosid-detto corridoio freddo nel locale ser-ver.

EBM punta sull’efficienza energetica Tutti i componenti essenziali ai fini della sicurezza sono doppi (ridon-danza): dall’alimentazione elettrica alle compartimentazioni di accesso, allo stoccaggio del freddo fino all’in-tera comunicazione di rete. Oltre alla sicurezza dei dati clienti, per EBM an-che l’ottimizzazione dell’efficienza energetica rappresenta un tema cen-trale. Il raffreddamento attivo produce sempre calore residuo, come avviene sul lato esterno di un frigorifero. Que-sto calore viene trasportato in con-dotte ed evacuato sul tetto. I compres-sori si inseriscono tuttavia soltanto con temperature esterne pari o supe-riori a 17 °C: gran parte del freddo ri-chiesto viene garantito dall’aria esterna. In questo modo, il consumo di elettri-cità per il raffreddamento dell’im-pianto risulta elevato solo nei periodi caldi.

Servizio Tobler richiesto anche in futuroSebbene i clienti di EBM non si accor-gano della complessa integrazione di prodotti, tecnica e know how necessa-

All’interno dei serbatoi di accumulo, una pompa di circolazione garantisce il continuo rimescolamento del fluido.

Nel locale tecnico il refrigerante viene distribuito alle singole utenze.

AFFOLTERLa ditta AFFOLTER, con sede prin­cipale a Kerzers, si è specializzata nei settori della «lubrificazione» e «trasmissione del calore». Fondata nel 1996, l’azienda dispone di un ampio assortimento di prodotti spe­ciali per l’industria del freddo, delle costruzioni e della lavorazione di metalli. Oltre agli oli per compressori frigoriferi e a quelli per la lavorazione dei metalli, AFFOLTER offre prodotti antigelo e fluidi termovettori per tutte le applicazioni. Tutti i glicoli eti­lenici e propilenici sono disponibili come concentrati o miscele pronte nelle confezioni più disparate o per la fornitura tramite autocisterna. www.affolterchem.ch

EBMLa ditta EBM è attiva nel ramo energetico dal 1897. Attualmente i settori commerciali comprendono: «elettricità e reti», «calore», «teleco­municazioni e IT» ed «energie rin­novabili e installazioni elettriche». Oltre alla sua attività primaria legata all’elettricità, EBM è leader sul mer­cato in Svizzera nonché nella Ger­mania settentrionale e nella regione dell’Alsazia per l’approvvigiona­mento elettrico decentralizzato.www.ebm.ch

ria per far funzionare l’impianto di raf-freddamento, Ivan Widmer di Tobler è felice che il Datacenter EBM possa ga-rantire alla sua clientela una sicurezza dei dati ad altissimo livello. E questo non da ultimo grazie al servizio di prim’ordine di Tobler. Dopo una visita dell’intero impianto di raffreddamento, Felix Bernet di EBM trae una prima conclusione: «Il nuovo servizio Tobler comporta tutta una serie di vantaggi. Primo fra tutti il risparmio di tempo e denaro: non soltanto ora al momento del riempimento, ma anche a lungo ter-mine, visto che il refrigerante è perfet-tamente adattato all’impianto, a benefi-cio di una maggiore sicurezza del sistema.» Felix Bernet ci indica attra-verso la finestra un grande edificio a forma di torre e spiega: «In quel com-plesso industriale, attualmente vuoto, prevediamo di realizzare altre sale ser-ver nei prossimi anni. Posso quindi ben immaginare che anche in quel caso fa-remo capo al servizio di Tobler.»

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Attualmente in Kolbenstrasse a Emmen stanno sorgendo due case plurifamiliari con 40 ap-

partamenti in affitto. Il complesso edi-lizio prenderà veramente vita a luglio e agosto con l’arrivo dei primi inquilini. Sebbene gli appartamenti siano ancora vuoti, il riscaldamento in cantina è già operativo.

L’impianto con due caldaie a pellet da 100 kW ciascuna inserite in cascata è la prima centrale termica fornita da Tobler in questa fascia di potenza. Ori-ginariamente era invero prevista una caldaia a cippato da 200 kW, che avrebbe dovuto essere modificata per l’utilizzo del pellet. Ma né l’installatore Markus Peter della ditta di riscalda-menti e sanitari Vinzenz Peter AG di

Inwil, né l’ingegnere RVC Josef Moser, proprietario dell’omonima ditta di Cham, erano particolarmente entusia-sti di questa specifica del committente. Si sono dunque messi alla ricerca di una soluzione migliore e, in collabora-zione con Tobler, si sono imbattuti nella caldaia a pellet P4 di Fröling, ditta austriaca leader del settore. Gra-zie a un intenso lavoro con il tecnico Tobler, è stato elaborato un sistema di riscaldamento che, rispetto all’im-pianto a caldaia singola, vanta diversi vantaggi. L’impianto a due caldaie di Fröling offre innanzi tutto una mag-giore sicurezza di funzionamento, in quanto il sistema ridondante può rima-nere operativo anche durante le revi-sioni o in caso di guasto a una caldaia.

Anche per la produzione di acqua calda, molto importante in una casa plurifamiliare, può bastare una sola caldaia; in tal modo si riducono sensi-bilmente le perdite in standby. Natural-mente anche nelle mezze stagioni, pri-mavera e autunno, l’impianto può essere ottimizzato sotto il profilo delle prestazioni e del risparmio energetico.

Il funzionamento a modulazione porta efficienza«L’impianto con le due P4 presenta al-cuni vantaggi in relazione all’efficienza energetica», spiega Markus Peter, che gestisce la ditta fondata dal padre nel 1968. «L’impiego di due caldaie ci per-mette di modulare meglio la potenza. Se sono necessari soltanto 90 kW, non

Tra il bosco e l’aerodromo di Emmen sono in costruzione due case plurifamiliari con 40 appartamenti. Saranno riscaldate da due caldaie a pellet P4 di Fröling, che adattano la loro potenza in funzione del fabbisogno. Questa soluzione efficiente ha richiesto una stretta collaborazione tra l’installatore e Tobler.

Soluzione ottimale grazie a un buon lavoro di squadra

Esempi dalla pratica

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è necessario mantenere in tempera-tura una caldaia da 200 kW.» Gli appa-recchi possono essere infatti regolati da 24 kW fino al loro massimo di 200 kW in funzione delle necessità. Per questo motivo e tenuto conto delle pre-vedibili minori emissioni dovute ai cicli di inserimento-disinserimento meno frequenti, nel complesso si otterranno migliori valori di combustione.

Scaldacqua comunicanti«L’intero impianto è confezionato su misura», spiega Roman Huber, consu-lente di sistema Tobler. Ciò si è reso ne-cessario visto che il locale riscalda-mento era alquanto ristretto. Grazie al sistema di alimentazione dei pellet me-diante coclea di aspirazione, la colloca-zione delle caldaie risulta molto flessi-bile. L’accumulatore tampone di 3000 litri per l’acqua di riscaldamento ha do-vuto essere consegnato prima del getto della soletta, visto che non passava dalla porta. In ogni casa plurifamiliare

L’impianto a 2 caldaie consente di riscaldare in modo più efficiente e sicuro.

Un buon lavoro di squadra ha portato alla soluzione migliore: Markus Peter, direttore della Vinzenz Peter AG (al centro), Roman Huber (a sinistra) e Urs Leuenberger (a destra).

Vinzenz Peter AGLa Vinzenz Peter AG è stata fondata nel 1968 da Vinzenz Peter, attuale presidente del consiglio di ammini­strazione. Oggi l’azienda è gestita da Markus Peter, il secondo dei tre figli. Della direzione fanno parte anche Fabian Peter e Rita Peter.

Competenze– Tutte le installazioni nel settore

sanitari/riscaldamento/ventila­zione

– Consulenza sull’impiego razionale di energia in edifici abitativi, stabili del terziario e industriali

– Consulenza, pianificazione ed esecuzione di ristrutturazioni nel settore sanitari/riscaldamento/ventilazione

– Servizio, manutenzione e ripara­zione

La Vinzenz Peter AG è sinonimo di elevata qualità, consulenza com­petente ed esecuzione nel rispetto dei termini con un ottimo rapporto costi­benefici

La Vinzenz Peter AG forma appren­disti ed è membro delle seguenti associazioni professionali:– SBV (Schweizerischer Brun­

nenmeister Verband)– Suissetec (Associazione svizzera

della tecnica della costruzione)– Collaboratori: 14, di cui 3 appren­

disti

è stato integrato uno scaldacqua di 2000 litri. Questi sono collegati con una tubazione a distanza e interconnessi in modo da poter comunicare tra loro e li-mitare così la richiesta di potenza allo stretto necessario, a beneficio di una produzione di acqua calda all’insegna dell’efficienza.

L’impianto di Emmen non è sol-tanto un perfetto esempio di tecnica di riscaldamento efficiente. Anche la col-laborazione tra Vinzenz Peter AG e To-bler si è svolta, come sempre, al me-glio. Grazie a uno scambio arricchente tra Markus Peter, Roman Huber, consu-lenti di sistema produzione di calore Tobler, e Urs Leuenberger, consulente di sistema RVCS, che da 16 anni gesti-sce la regione di Lucerna e del Freiamt per Tobler, è stato possibile convincere la committenza della soluzione realiz-zata. Tutte le persone coinvolte sono convinte di aver imboccato, con questo impianto, una strada orientata al fu-turo.

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La nostra seconda visita alla casa Scheffel a Seon nel Cantone di Argovia inizia con una sorpresa

estremamente piacevole: la casa unifa-miliare di nuova costruzione è inserita talmente bene nel contesto naturale ed architettonico esistente che i suoi con-torni non risultano in alcun modo di di-sturbo. La committente Bea Sager ci accoglie sull’ampia scala di sasso da-vanti alla porta, dove Roman Huber, consulente di sistema di Tobler, parla delle sonde geotermiche posate in giar-dino con l’installatore responsabile An-dré Häusermann.

Anche i progetti con una pompa di calore iniziano nella menteDurante il giro di visita di casa Schef-fel, André Häusermann riassume il mo-tivo per cui oggi in cantina è in fun-zione una pompa di calore, dopo che per decenni c’è stato un riscaldamento

elettrico ad accumulazione. «Da tempo ormai era chiaro che il vecchio riscal-damento risalente agli anni Sessanta non era più né ecologico, né econo-mico e alcuni anni fa si è deciso di so-stituirlo con uno nuovo. Questo primo passo è stato fondamentale, perché la fase più importante di ogni progetto le-gato a una pompa di calore è costituita dall’elaborazione mentale.» Inizial-mente, la famiglia Sager era aperta a quasi tutte le opzioni, eccetto il gaso-lio. Dopo un’approfondita consulenza si è optato per una pompa di calore ac-qua glicolata-acqua del tipo Sixmadun SMS-XP-30ZE. Per una pompa di calore acqua-acqua, infatti, la capacità della propria falda acquifera era insuffi-ciente, mentre il modello scelto ha fatto la differenza grazie all’enorme po-tenza termica ottenibile con il funzio-namento a due stadi; in fondo già si sa-peva che il nuovo impianto avrebbe

dovuto provvedere al riscaldamento e alla produzione di acqua calda non solo per l’imponente casa patriziale a tre piani, ma anche per la nuova casa uni-familiare che sarebbe sorta lì accanto.

Ottimi voti per l’esercizio dell’im­pianto nel vecchio edificioPercorrendo in gruppo i generosi in-terni dell’edificio storico, chiediamo alla proprietaria Bea Sager un reso-conto delle esperienze fatte con la nuova pompa di calore da quando è stata messa in servizio a fine settembre 2011. Come si è comportato l’impianto durante l’ondata di freddo dello scorso febbraio? Si sono verificati dei guasti o è stato necessario procedere a degli adattamenti? Quanto è facile da gestire un impianto così complesso? Bea Sa-ger risponde nell’ordine alle nostre do-mande, senza mai perdere il sorriso sulle labbra: «Il sistema ha funzionato

Lo scorso autunno avevamo fornito un primo resoconto sull’installazione di una pompa di calore acqua glicolata­acqua nella veneranda casa Scheffel a Seon. Oggi la nuova costruzione annessa è ultimata e collegata alla pompa di calore geotermica che si trova nella cantina dello storico edificio. domotecnica.ch si è nuovamente recata sul posto per documentare gli ultimi sviluppi.

Eccellente potenza termica per casa patriziale e nuova costruzione

Esempi dalla pratica

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perfettamente persino durante il lungo periodo con temperature ampiamente sotto zero e anche per il resto, grazie alla centralina, l’impianto si è adattato automaticamente e senza problemi a tutte le variazioni di temperatura. Per quanto mi riguarda, oggi disponiamo di un sistema di riscaldamento che non genera costi elevati e a cui non bisogna pensare né durante il giorno, né du-rante il fine settimana. Proprio quello che cercavamo!» Come riscaldamento complementare, la famiglia utilizza a volte ancora le due stufe di maiolica alimentate a legna che si trovano al primo piano. Ma per fortuna i tempi in cui fra queste mura le temperature scendevano davvero in picchiata ap-partengono definitivamente al passato.

Riscaldamento ottimale della nuova casa con regolazione da manuale Il contrasto tra il vecchio edificio e la nuova costruzione ha un che di affasci-nante. Da una parte stufe di maiolica di altri tempi, dall’altra un moderno im-pianto a pavimento. Tenuto conto che tra la costruzione del primo e del se-condo edificio sono trascorsi 150 anni, non sorprende che la potenza richiesta nella nuova casa sia di poco inferiore a un quinto di quella necessaria per la vecchia casa. Nella cantina di quest’ul-tima si trovano la pompa di calore e l’accumulatore di energia, mentre nella nuova costruzione, dal novembre 2011, ci sono soltanto uno scaldacqua, un

piccolo scambiatore e una seconda centralina che comunica con l’im-pianto della casa patriziale. Terminata la visita nell’elegante nuova costru-zione, Roman Huber stila un bilancio del progetto sotto il profilo tecnico: «La rigorosa analisi del quadro gene-rale svolta in collaborazione con André Häusermann è stata decisiva per il suc-cesso di questo progetto. La sfida per il riscaldamento aggiuntivo della nuova costruzione non consisteva tanto nel disporre di un impianto di adeguata po-tenza, quanto piuttosto nell’ottenere l’optimum in termini di efficienza ener-getica. Personalmente, ritengo che ci siamo riusciti molto bene.» Nel calcolo complessivo, stando a Roman Huber, la maggiore incognita era proprio la vene-randa casa Scheffel. I vecchi muri, la grande cubatura, i pavimenti in legno e via di seguito sono tutti fattori impon-derabili che non fanno parte di un mo-derno standard abitativo. Dopo esserci congedati dalla committente, Roman Huber conclude con una nota perso-nale: «Sono particolarmente contento che il progetto si sia concluso a piena soddisfazione di tutti i partecipanti, tanto più che i committenti hanno do-vuto sostenere un investimento iniziale superiore a quello richiesto da una nor-male casa unifamiliare.»

Per informazioni su casa Scheffel e sull’offerta Bed & Breakfast consul-tate il sito www.seetaltourismus.ch

La stufa di maiolica ha un posto fisso anche nel nuovo piano di riscaldamento di casa Scheffel Lo scambiatore compatto garantisce la massima efficienza energetica anche nella nuova casa.

Dati dell’impianto

Riscaldamento e acqua calda per Casa Scheffel e nuova costruzione– 1 pompa di calore acqua glico­

lata­acqua Sixmadun SMS­XP­30ZE

– 3 sonde geotermiche a 180 m– 1 accumulatore di energia PU

8­8T, 850 litri nella vecchia casa– 2 accumulatori a basamento

B500 ELT (1 casa, 1 nuova costruzione)

– Unità di gestione WPM 2007 nella casa e comando a distanza nella nuova costruzione

André Häusermann, riscaldamenti­sanitari, Seon

La ditta di Seon conta 2 collabora­tori e si occupa di progettazione ed esecuzione di impianti di riscalda­mento e impianti sanitari. Il titolare e direttore André Häusermann è ingegnere RVC HTL e montatore di riscaldamenti qualificato. È partner specializzato di Minergie ed effettua certificazioni. www.die­heizungsinstallateure.ch

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1. Scambiatore geotermico ad aria– Scambiatore geotermico di tipo :

Interrato nell’area perimetrale– Scambiatore geotermico di tipo :

Posato nello scavo di fondazione dell’edificio– Scambiatore di tipo (se + non sono possibili):

posato sotto la platea di fondazione dell’edificio

Informazione: si raccomanda la posa a una profondità di 150–200 cm. Guadagni termici (caldo/freddo) ragionevoli si ottengono solo a partire da circa 150 cm di profondità. L’interasse tra i tubi interrati è pari a cinque volte il diametro (800 mm con tubi DN 160).

Rischio di formazione di ghiaccio nello scambiatore degli impianti VCA in invernoCon temperature sotto zero gli scambiatori possono ghiacciarsi. Gli scambiatori geotermici e gli sbrinatori elettrici escludono in ampia misura la formazione di ghiaccio e aumentano nel contempo il comfort abitativo.

Stefano Zonzini *

Perché sussiste il rischio di forma­zione di ghiaccio nello scambiatore?L’aria esterna aspirata in inverno, la cui tem­peratura può anche essere di – 10 °C e ol­tre, deve essere preri­scaldata. In caso con­trario lo scambiatore si ghiaccia sul lato dell’a­ria viziata. Essendo più calda e umida dell’aria esterna (fredda e secca), l’aria viziata può con­

densarsi sulle superfici fredde dello scambiatore e gelare. L’automatismo di sbrinamento monitorizza le temperature nell’apparecchio VCA e, in presenza di ghiaccio, sovraco­manda la serranda di bypass automatica e il ventilatore. Il flusso volumetrico dell’aria esterna viene ridotto o interrotto completamente, finché il ghiaccio si è sciolto. Questo stato operativo può manifestarsi durante i mesi invernali e compor­tare una pressione negativa nei locali di soggiorno durante la funzione di sbrinamento.

Informazione: la funzione di sbrinamento dipende dal tipo di apparecchio

Qui di seguito si illustrano tre possibilità per evitare in ampia misura il congelamento dello scambiatore e migliorare nel contempo il comfort abitativo.

Scambiatori geotermici/Collettori tubolari interratiGli scambiatori geotermici si distinguono in scambiatori ad aria e ad acqua glicolata. Entrambi consentono di preriscal­dare l’aria esterna in inverno e prevenire così ampiamente la formazione di ghiaccio nell’elemento di recupero del calore. In estate, l’aria esterna calda viene leggermente raffrescata. L’effetto raffrescante non deve tuttavia essere sopravvalutato, visto che le quantità di aria a disposizione non ammettono grandi prestazioni.

Esempio di posa

1

1

2

2

3

4

45

1  Pendenza dei tubi collettori 2 – 3 °

2 Raccordo aria esterna (AE)

3  Scarico condensa

4 Prelievo aria esterna

5  Condotta di drenaggio

Articolo tecnico

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2. Scambiatore geotermico ad acqua glicolataLo scambiatore geotermico ad acqua glicolata può essere uti­lizzato per preriscaldare l’aria esterna e prevenire la forma­zione di ghiaccio negli impianti VCA. Il collettore tubolare serve anche per raffrescare l’aria esterna in caso di tempera­ture esterne elevate. A tale scopo deve essere integrato nella condotta dell’aria in entrata.

Lo scambiatore ad acqua glicolata è costituito da una rete di tubi interrati a una profondità di circa 1,5 – 2,0 metri. Una pompa fa circolare l’acqua glicolata all’interno del circuito chiuso. L’energia termica viene prelevata dal terreno o ceduta ad esso dalla miscela di acqua e glicole e giunge allo scam­biatore, dove riscalda/raffresca l’aria esterna prima che venga distribuita dall’apparecchio di ventilazione controllata.

Informazione: se l’aria esterna è fredda si forma della con-densa che deve essere evacuata all’altezza dello scambia-tore ad acqua glicolata.

3. Sbrinatore elettrico/PreriscaldatoreLo sbrinatore elettrico è un componente aggiuntivo per tutti gli apparecchi di ventilazione e scambiatori che può essere inte­grato nella condotta dell’aria esterna. Serve a impedire il conge­lamento della condensa che si forma sul lato dell’aria viziata dello scambiatore. A tale scopo, la temperatura dell’aria viziata e di smaltimento che transita nello scambiatore di calore non deve scendere al di sotto del punto di congelamento.

Tenuto conto delle mutevoli condizioni dell’aria esterna e dell’aria di smaltimento, la temperatura viene co­stantemente monitorata. Se ad esempio la temperatura dell’aria di smaltimento scende al di sotto di 1 °C (pericolo di gelo), l’aria esterna viene riscaldata fin­ché la temperatura dell’aria di smaltimento non si ri­porta oltre il valore critico. A seconda del regolatore è anche possibile monito­rare soltanto la tempera­

tura dell’aria esterna per comandare di conseguenza lo sbri­natore. Insieme al regolatore specifico, lo sbrinatore forma un’unità dotata di componenti di sicurezza adeguati.

Informazione: per le costruzioni di standard Minergie i va-lori limite di consumo energetico devono essere osservati e rispettati. Al riguardo, il progettista/l’architetto allestisce un bilancio energetico individuale.

Il prossimo articolo tecnico sarà dedicato al riempi­mento e al rabbocco dell’acqua di riscaldamento.

* Stefano Zonzini è da luglio 2011 incaricato del Product Manage-ment e responsabile del settore VCA presso Tobler Domotecnica SA. In precedenza è stato capo-progetto per le ventilazioni con-trollate delle abitazioni, sempre alla Tobler Domotecnica SA.

Esempio di posa

FOL

AUL

WT

ABL

ZUL

Defroster (optional)

Esempio d’integrazione

AS

AE AV

Sbrinatore (opzionale)

AA

SC

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Sixmadun SMLI­XP­TES:la nuova generazione di pompe di calore aria­acqua

Maggiore efficienza energetica e funzionamento silenzioso non sono gli unici vantaggi della nuova generazione di pompe di calore aria­acqua Sixmadun TES. L’ampliamento della gamma comporta anche altri benefici che vi presentiamo in breve.

Tobler ha completato l’assortimento di pompe di calore Sixmadun con la serie TES. Le nuove pompe di calore aria­acqua sono ancora più efficienti e più silenziose e offrono un comfort ottimale.

Il regolatore WPM 2007 per impianti di riscaldamento a pompa di calore è ideale per installazioni in locali non sog­getti a gelo. L’ampio display LCD, retroilluminato e stacca­bile, consente l’incremento e il decremento temporizzato della curva caratteristica e dispone di funzioni orarie per la produzione di acqua calda con la pompa di calore in

funzione del fabbisogno. La modalità di esercizio «bivalente rigenerativo» serve all’integrazione di altre fonti di energia rinnovabile come caldaie a legna o impianti solari. Un pro­gram ma automatico permette l’essiccazione controllata dei massetti. I nuovi apparecchi vantano elevati coefficienti di rendimento grazie a un evaporatore ottimizzato per il riscal­damento e allo sbrinamento a basso consumo energetico con inversione di ciclo.

Il comando e il monitoraggio remoto sono possibili tra­mite moduli Modbus, LAN e KNX/EIB.

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Pompa di calore aria-acqua compatta SMLIK-XP-8TES per installazione interna Il vantaggio pratico della pompa di calore aria­acqua SMLIK­XP­8TES per installazione interna è identico a quello del precedente modello SMLIK­XP­8E/EL, vale a dire la costruzione compatta che consente un’installazione semplice, rapida e sicura. Anche le misure d’ingombro sono rima­ste uguali. La deflezione a 90°

dell’aria consente la collocazione ad angolo senza canali supplementari.

Il sistema di convogliamento interno dell’aria rende l’installazione ancora più flessibile. Bastano infatti pochi gesti per spostare in loco il lato di espulsione dell’aria da destra a sinistra. Il livello sonoro è ottimizzato grazie al ventilatore assiale a bassa rumorosità e al compres­sore desolidarizzato antivibrazioni.

La nuova pompa di calore aria­acqua SMLIK­XP­8TES utilizza il refrigerante R 410A che permette di rag­giungere temperature di mandata di 60 °C. Con una temperatura esterna di – 10 °C si ottengono ancora tem­perature di mandata fino a 53 °C.

Inoltre, il flusso volumetrico minimo è monitorato da un flussostato per garantire il funzionamento sicuro nel tempo della pompa di calore. Il grande valore aggiunto di questo apparecchio è dato dalla sua efficienza energe­tica: una pompa di circolazione interna a regolazione elet­tronica assicura un risparmio ancora superiore di risorse. Integrata di serie, la pompa di classe energetica A soddi­sfa tutti i criteri e i requisiti della Direttiva Ecodesign che entrerà in vigore a livello europeo nel 2013. La Direttiva EuP mira a una maggiore efficienza energetica e in generale una maggiore ecocompatibilità dei prodotti che consumano energia. Rispetto al modello precedente SMLIK­XP­8E/ EL il valore COP è stato ulteriormente migliorato.

I vantaggi in breve– Temperature max. di mandata di 60 °C fino a una tem­

peratura esterna di 0 °C– Collocazione ad angolo anche senza canali (guarnizioni

a labbro in dotazione alla pompa di calore)– Pompa di circolazione interna a regolazione elettronica

(classe di efficienza energetica A)– Funzionamento silenzioso grazie al ventilatore assiale e

al compressore desolidarizzato antivibrazioni.– Flussostato e filtro integrati di serie per una maggiore

sicurezza di funzionamento– Inversione del flusso di aria realizzabile con pochi gesti

in loco– Stesse misure d’ingombro del modello precedente

SMLIK­XP­8E– Componenti di riscaldamento integrate (accumulatore

tampone con resistenza elettrica, vaso di espansione, ecc.) per il raccordo diretto al sistema di riscaldamento

– Potenza termica / Rendimento secondo EN 14511 A2/W35: 6,6 kW / 3,5 (COP)

Pompe di calore aria-acqua SMLI-XP-9TES, 11TES e 16TES per installazione in-ternaPer ridurre il fabbisogno di spa­zio in cantina, le pompe di ca­lore SMLI­XP­9TES – 16TES possono essere semplicemente collocate sull’accumulatore sottostante coordinato. Le mi­

sure d’ingombro sono identiche a quelle dei modelli precedenti.

La deflezione a 90° dell’aria consente la collocazione ad angolo del modello SMLI­XP­9TS senza canali sup­plementari. Il sistema di convogliamento interno dell’aria rende l’installazione ancora più flessibile. Bastano infatti pochi gesti per spostare in loco il lato di espulsione dell’aria da destra a sinistra. Il livello sonoro è ottimizzato grazie al ventilatore assiale a bassa rumorosità e al compressore desolidarizzato antivibrazioni.

Le nuove pompe di calore aria­acqua SMLI­XP­9TES­16TES utilizzano il refrigerante R 410A che permette di raggiungere temperature di mandata di 60 °C. Con una temperatura esterna di – 10 °C si ottengono ancora temperature di mandata fino a 53 °C. Queste pompe di calore sono dotate di serie di una resistenza elettrica per il supporto al riscaldamento. Inoltre, il flusso volume­trico minimo è monitorato da un flussostato per garan­tire il funzionamento sicuro nel tempo della pompa di ca­lore. Rispetto ai modelli precedenti SMLI­XP­9E/EL, SMLI­XP­11E/EL e SMLI­XP­16E/EL i rispettivi valori COP sono stati ulteriormente migliorati.

I vantaggi in breve– Temperature max. di mandata di 60 °C fino a una

temperatura esterna di 0 °C– Collocazione ad angolo anche senza canali solo per

SMLI­XP­9TES (guarnizioni a labbro in dotazione alla pompa di calore)

– Livello sonoro ottimizzato grazie all’impiego di ventilatori assiali a bassa rumorosità e compressori desolidarizzati antivibrazioni

– Flussostato e filtro integrati di serie per una maggiore sicurezza di funzionamento

– Tubo riscaldante integrato utilizzabile come riserva per il regime riscaldamento

– Inversione del flusso di aria realizzabile con pochi gesti in loco

– Stesse misure d’ingombro dei modelli precedenti SMLI­XP­9E, SMLI­XP­11E, SMLI­XP­16E

– Potenza termica / Rendimento secondo EN 14511 SMLI­XP­9TES: A2/W35 6,6 kW / 3,5 (COP) SMLI­XP­11TES: A2/W35 8,3 kW / 3,6 (COP) SMLI­XP­16TES: A2/W35 12,6 kW / >3,2 (COP)

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Il nuovo ventilatore delle pompe di calore Sixmadun SMLA-XP-TU per installazione esterna offre un basso impatto acustico, una migliore efficienza delle pale e un minore assorbimento di corrente.

Già durante la fase di sviluppo delle pompe di calore aria­acqua i fabbricanti hanno puntato su ventilatori ottimiz­zati che generano rumori aerodinamici possibilmente na­turali. Nella serie Sixmadun SMLA­XP­TU, ad esempio, le pale del rotore sono ispirate alle ali della civetta per ri­sultare particolarmente silenziose e caratterizzate da una sonorità naturale. In queste pompe di calore ad alta effi­cienza, grazie al generoso dimensionamento degli scam­biatori, il regime del ventilatore può essere ridotto del 30 % circa, a beneficio di un’ulteriore abbattimento delle emissioni acustiche.

Struttura e funzionamentoCome nell’ala della civetta, il bordo di uscita dentellato delle pale del ventilatore migliora le caratteristiche di flusso dell’aria. I vortici in uscita sono meno pronunciati e l’irradiazione del suono si riduce.

Vantaggi– Flussi d’aria ottimali su un’ampia fascia di esercizio– Impatto acustico ottimizzato– Minore assorbimento di corrente– Migliori prestazioni delle pale

WingletCon questo termine si definisce la parte angolata che si trova all’estremità di un’ala. In aeronautica, queste alette vengono utilizzate già da anni sulle superfici portanti. Il winglet migliora le caratteristiche di flusso dell’aria.

Ventilatore EC: aerodinamica innovativa ispirata alla natura e abbinata alla classica tecnica aeronautica

I livelli di pressione sonora dei nostri apparecchi in breve

Pompa di calore Livello di pressione sonora, distanza 10 m

SMLA­XP­6TU 29 dB (A)SMLA­XP­9TU 30 dB (A)SMLA­XP­12TU 32 dB (A)SMLA­XP­17TU 37 dB (A)SMLA­XP­25TU 40 dB (A)SMLA­XP­40TU 43 dB (A)SMLA­XP­60TU 50 dB (A)

1

2

3

4

1  Winglet2  Bionica3  Bordo dentellato4  Pala a falce

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Nuovo zoccolo di installazione: gli apparecchi a gas a condensazione Cerapur con i piedi per terra

Due nuovi accessori trasformano l’intera serie Cerapur in caldaie a basamento. Gli apparecchi a gas a condensazione, finora destinati esclusivamente al montaggio a parete, possono ora essere installati anche sul pavimento.

Per le caldaie murali a gas a condensazione Cerapur sono disponibili da subito due nuovi accessori. La fascia di po­tenza da 3 a 42 kW si arricchisce così di tutta una serie di varianti a basamento. Ciò comporta un’offerta ancora più diversificata e la massima flessibilità nella progettazione e nell’installazione.

Con lo sviluppo di una base di appoggio, gli apparecchi Cerapur non sono più prettamente murali. L’installazione a parete non è infatti sempre possibile e in caso di ammoderna­mento capita spesso di dover integrare una nuova caldaia a basamento in un sistema esistente.

Tutti i vantaggi in breve– Lo zoccolo consente di installare a pavimento tutte le

caldaie murali Cerapur con larghezza 440 mm– Il design si sposa perfettamente con la gamma di prodotti

esistenti– La soluzione con lo zoccolo richiede circa il 44 % di

superficie di appoggio in meno rispetto a una caldaia a gas a basamento Junkers

– Due possibilità di installazione: zoccolo con altezza d’ingombro 500 mm o 87 mm

Zoccolo di installazione, altezza 500 mm, con spazio per integrare una pompa per condensa o un box di neutralizzazione

Di facile manutenzione grazie alla buona accessibilità frontale a tutti i componenti a un’altezza confortevole

Possibilità di integrare ad es. la pompa per condensa KP1, la pompa per condensa KP 600 con box di neutralizzazione inte­grato o il box di neutralizzazione NB 100

Di facile montaggio grazie al raccordo senza incroci di tutte le tubazioni. L’allac­ciamento dell’apparecchio può avvenire sul lato destro, sinistro, superiore o posteriore

Piedini regolabili

– Eccellenti possibilità di combinazione con impianti solari Junkers grazie alla nuova generazione di centraline con Solar­Inside­ControlUnit

– Per la prima volta, anche gli apparecchi combinati (ZWB) possono essere integrati come caldaie a basamento

Spaccato: caldaia a gas a condensazione Cerapur con zoccolo di installazione alto 500 mm

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Maggiore dinamica nell’idraulica: valvole di regolazione «Cocon Q» di Oventrop

La valvole di controllo e regolazione «Cocon Q» offrono numerosi vantaggi. Sono disponibili in diverse misure e combinabili con diverse funzionalità. Convincono inoltre per i materiali di prima qualità.

Le valvole della serie «Concon Q» sono di tipo combinato per il controllo e la regolazione automatica della portata indipen­dentemente dalla pressione differenziale. Sono costituite da un regolatore di portata (il cui valore nominale è impostabile a mano tramite una manopola liberamente accessibile) e una valvola di regolazione. Le valvole possono essere equipag­giate con attuatori, regolatori di temperatura o una testa ma­nuale in funzione della loro dimensione.

Vantaggi– Elevata e costante autorità della valvola– Funzionamento indipendente dalla pressione differenziale– Combinazione di diverse funzionalità– Bilanciamento idraulico dinamico che richiede unicamente

l’impostazione della portata richiesta

– Dimensioni ridotte– Eccellente visibilità del valore nominale impostato anche con

attuatore applicato e nelle diverse posizioni di montaggio– Preregolazioni protette contro le modifiche accidentali e

bloccabili mediante piombatura supplementare– Ampliamenti e modifiche dell’impianto non richiedono una

reimpostazione delle valvole già installate– Possibilità di premontaggio in officina di parti dell’impianto

con impostazione della portata richiesta per le valvole già integrate

– Materiali conformi ai massimi requisiti di qualità

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L’ampio assortimento comprende varie dimensioni (DN15 – DN150), diversi campi di regolazione (30 l/h – 150 m3/h) e molteplici esecuzioni (raccordi filettati o a flangia) per il bilan­ciamento idraulico dinamico. Queste valvole offrono inoltre la possibilità di regolare la temperatura delle utenze o di parti di impianti di riscaldamento, raffreddamento e climatizzazione.

Cocon QFC (valvole flangiate DN40 – DN150)Corpo in ghisa grigia, guarnizioni in EPDM o PTFE, parti in­terne in ottone resistente alla dezincatura, sigillatura dello stelo con doppio anello toroidale esente da manutenzione.

Cocon QTR (valvole filettate DN 40 – DN50)Corpo in bronzo, guarnizioni in EPDM o PTFE, parti interne in ottone resistente alla dezincatura, sigillatura dello stelo con doppio anello toroidale esente da manutenzione.

Cocon QFC (valvole filettate DN 15 – DN 32)Corpo in ottone resistente alla dezincatura, guarnizioni in EPDM o PTFE, stelo della valvola in acciaio inossidabile.

Le valvole della serie «Concon Q» presentano una curva caratteristica di tipo lineare, molto vantaggiosa quando si utilizzano attuatori che hanno anch’essi una corsa lineare gestita tramite tensioni di comando o sistemi bus.

L’impianto può essere ottimizzato con grande efficienza misurando e impostando la pressione di regolazione sulla valvola nel tratto più sfavorevole. A tale scopo tutte le valvole sono dotate delle corrispondenti prese di pressione. Per la misurazione si utilizza il noto misuratore Oventrop «OV­DMC2» o un altro specifico misuratore della pressione diffe­renziale.

Le preregolazioni possono essere piombate e protette contro modifiche accidentali.

I valori nominali richiesti possono essere impostati manualmente anche con l’attuatore applicato.

I valori nominali di impostazione sono stampati sulla manopola. I valori nominali sono rilevabili direttamente senza dover procedere a conversioni e leggibili in pressoché qualsiasi posizione di montaggio.

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Le nuove pompe Grundfos: approfittate già oggi del domani

I divoratori di energia hanno i giorni contati: a partire dal 1° gennaio 2013 i fabbricanti di pompe potranno commercializzare soltanto pompe ad alta efficienza dotate di rego lazione elettronica. È quanto prescrive la Direttiva ErP (vedi riquadro). Perché non puntare dunque sulle pompe Grundfos a basso consumo, in cui il futuro è già integrato?

A beneficio di tuttiSe intendete procurare un vantaggio ai vostri clienti, non in­dugiate oltre e optate per le pompe di circolazione ad alta efficienza Grundfos. Con esse si possono infatti cogliere mol­teplici opportunità: mentre la concorrenza guarda ancora inerte al 2013, voi siete già in affari grazie alle pompe di alta qualità che offrono vantaggi decisivi. I vostri clienti rispar­miano denaro contante, perché rispetto alle pompe conven­zionali le pompe Grundfos ad alta efficienza dispongono di una regolazione elettronica che riduce fino all’80 % il con­sumo di energia elettrica. L’investimento si ammortizza nel giro di 2­3 anni. A conti fatti, tutti ne traggono beneficio: voi, i vostri clienti e non da ultimo l’ambiente.

In anticipo sui tempiCon l’installazione di una pompa di circolazione Grundfos an­date sul sicuro e fate anche un passo avanti. Le pompe della serie ALPHA2, per case unifamiliari e bifamiliari, e della serie MAGNA, per edifici di grandi dimensioni, non solo rispettano i valori indicativi per il 2013, ma si situano anche e ampia­mente al di sotto dei limiti fissati per il 2015! Il nuovo circola­tore MAGNA3, lanciato ultimamente sul mercato, rappre­senta il top della sua categoria in termini di massima efficienza energetica, massima affidabilità e massima semplicità d’in­stallazione.

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Direttiva EuP e Direttiva ErPLa Direttiva EuP, nota anche come Direttiva Ecodesign, è stata adottata dall’Unione europea nel 2005. Costituisce un’importante strumento di protezione ambientale e stabili­sce chiare specifiche per la progettazione dei prodotti che consumano energia. Nel 2009, la Direttiva EuP (Energy using Products) è stata rivista e il suo ambito di applica­zione esteso a tutti i «prodotti connessi all’energia» (Energy related Products), motivo per cui oggi si parla di Direttiva ErP. La Svizzera ha recepito la regolamentazione europea nel quadro dell’ordinanza sull’energia. Dal 1° luglio 2011 le pompe di circolazione con motore ventilato per riscalda­mento e climatizzazione devono essere conformi alla classe di efficienza IE2. A partire dal 2013 potranno essere venduti e installati soltanto circolatori con un indice di effi­cienza energetica inferiore a 0.27. E a partire dal 2015 l’in­dice non dovrà essere superiore allo 0.23.

Le pompe ad alta efficienza Grundfos non richiedono alcuna penosa regolazione manuale. Grazie a funzioni intelligenti, come AUTOADAPT o FLOWADAPT, nella maggior parte dei casi le pompe si adattano automaticamente alle condizioni specifiche dell’impianto.

Un mercato enormeEsperti stimano che circa la metà di tutte le pompe installate oggi negli impianti di riscaldamento è ormai obsoleta. Un potenziale enorme e una grande opportunità per voi. Agite tempestivamente e passate subito alle pompe ad alta effi­cienza Grundfos! Trovate ulteriori informazioni sull’impatto della Direttiva EuP e una panoramica delle innumerevoli possibilità di sostituzione delle pompe non regolate con le pompe a basso consumo Grundfos orientate al futuro nell’opuscolo allegato alla presente domotecnica.ch..

Grundfos soddisfa già oggi i severi requisiti del 2015

1° gennaio 2013 1° agosto 2015

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Potenza in formato compatto: la nuova pressatrice elettroidraulica ROMAX 3000 di ROTHENBERGER

La pressatrice ROMAX 3000 è maneggevole, economica e versatile. Presentata ufficialmente alla fiera MCE Expocomfort di Milano, è perfetta in ogni cantiere.

La pressatrice standard per funzionamento a batteria o a rete di ROTHENBERGER è utilizzabile nelle più disparate si­tuazioni di cantiere: per estese tubazioni di distribuzione in cantina, installazioni davanti alla parete di difficile accesso o montaggi in vani tecnici angusti. Con ROMAX 3000 non è più necessario cambiare pressatrice. Di costruzione compat ta e con un peso di soli 3,66 chilogrammi, dispone di nume­rose combinazioni standard che facilitano il lavoro dell’instal­latore in cantiere.

Maggiore potenza, maggiore comfortROMAX 3000 consente di effettuare pressature su rame, ac­ciaio inossidabile e materiale sintetico di vari diametri in poco meno di 5 secondi. La sperimentata tecnologia Con­stant Force assicura una forza assiale costante e l’accu­mulatore Li­Ion garantisce un’elevata produttività. L’accumu­

latore ha un’autonomia di circa 160 pressature (acciaio inossidabile 28 mm) o 90 pressature (acciaio inossidabile 54 mm). Il ciclo automatico fa sì che il ritorno del pistone av­venga soltanto una volta raggiunta la forza di pressatura necessaria. ROMAX 3000 non teme nemmeno le condizioni ambientali avverse: fornisce prestazioni ineccepibili con temperature da – 10 °C a + 60 °C. Un vantaggio essenziale è dato dai 20 000 cicli di pressatura che intercorrono tra un servizio di manutenzione e l’altro. Il profilo della pressatrice è completato da diverse funzionalità e caratteristiche: la mor­bida impugnatura ergonomica garantisce una presa sicura e antiscivolo, due LED migliorano la visibilità nei punti con scarsa illuminazione e un interruttore di emergenza ottimizza la sicurezza. Per i lavori in luoghi di difficile accesso è dispo­nibile un set supplementare di ganasce per tubi in metallo fino a 35 mm di diametro.

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Pompa di calore SMLA­XP­6TU: il pratico apparecchio esterno per edifici a consumo energetico minimo

Centrale di ventilazione comfort Jet C350:efficiente, facile da usare e di poco ingombro

La pompa di calore aria­acqua della nuova serie TU si distingue per il rendimento parti­colarmente elevato anche con basse potenze di riscaldamento. Grazie al program­matore EconPlus è possibile stabilire con precisione il coefficiente di lavoro annuo di questo apparecchio a basso consumo.

Un sistema performante con un grado di recupero del calore del 90 %, un comando digi­tale di facile utilizzo ed elementi a incasso funzionali: sono queste le caratteristiche che hanno consentito all’efficiente e innovativa centrale di ventilazione Jet C350 di Tobler di affermarsi sul mercato.

Con la sua elevata efficienza la pompa di calore SMLA­XP­6TU è ideale per l’utilizzo in edifici a consumo energetico minimo. Gli alti coefficienti di prestazione e i bassi costi di esercizio sono garantiti tra l’altro dalla valvola di espansione elettronica e dal ventilatore EC a rotazione lenta con pale ispirate alle ali della civetta. Inoltre, la speciale costruzione del corpo consente la posa in prossimità di una facciata per risparmiare spazio in giardino. Trovate indicazioni dettagliate sulla SMLA­XP­6TU nell’edizione 1/2012 di domotecnica.ch.

I vantaggi in breve– Bassa rumorosità grazie al ventilatore EC per un flusso

d’aria naturale e silenzioso (livello di pressione sonora a 10 metri: 29 dBA)

– Valvola di espansione elettronica per elevati coefficienti di lavoro annuo e spese di esercizio contenute

– Programmatore EconPlus con calorimetro integrato e flussostato per un’alta sicurezza di funzionamento

Il moderno apparecchio a colonna di Tobler seduce in primo luogo per la sua concezione: il calore contenuto nell’aria viziata viene recuperato tramite uno scambiatore a flusso in­crociato in controcorrente, per cui non vi sono in pratica di­spersioni di energia termica. Con temperature estive, invece, il comando digitale disattiva questa trattenuta di calore fa­cendo convogliare direttamente l’aria esterna più fresca. Altri vantaggi sono i ventilatori molto silenziosi, un’elevata fun­zionalità e moduli opzionali, ad es. contro la formazione di ghiaccio e pressioni negative dell’aria. Jet C350 di Tobler è a giusta ragione sinonimo di ventilazione dinamica effi­ciente e di poco ingombro. Trovate indicazioni dettagliate sul sistema di ventilazione Jet C350 nell’edizione 1/2012 di domotecnica.ch.

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La nuova generazione di attuatori termici Danfoss salvaguarda il portafoglio e l’ambiente.

Ai pregi degli attuatori elettrotermici ABN si aggiunge un ulteriore vantaggio: rispetto ai modelli esistenti, i nuovi prodotti consumano solo la metà dell’energia.

Danfoss rimane fedele al proprio motto anche con la quinta generazione di attuatori: sviluppare prodotti puntando su so­luzioni innovative nel settore clima ed energia. Questo vale anche per i nuovi attuatori termici ABN per riscaldamenti a pavimento che verranno lanciati sul mercato in luglio. Gli ingegneri hanno posto l’accento sull’efficienza elettrica e svi­luppato un prodotto con un consumo di elettricità inferiore del 50 % circa rispetto a quello del suo predecessore. Ciò equivale approssimativamente a un terzo del consumo medio di energia degli attuatori termici in Europa e comporta un risparmio di circa 2 franchi all’anno per ogni attuatore. Tenuto conto che in Svizzera si installano annualmente 300 000 attuatori termici di questo genere negli impianti di riscal da­

mento e climatizzazione, la riduzione del consumo di elettri­cità si eleva nei prossimi 10 anni di esercizio a 24 milioni di chilowattora: tanto quanto consuma ogni anno una piccola città di 20 000 abitanti.

Il sensibile risparmio di energia non va soltanto a benefi­cio dell’ambiente, ma anche dell’investitore, come mostra il costo complessivo (Life Cycle Cost) degli attuatori termici riportato nel grafico alla pagina successiva.

Un altro vantaggio dei nuovi attuatori termici ABN è dato dalla loro altezza d’ingombro che risulta ridotta di 3,5 mm. Questo torna molto utile in particolare nelle ristrette condizioni di spazio di una cassetta di distribuzione per il riscaldamento a pavimento. Il comprovato adattatore di sistema viene man­

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39domotecnica.ch N. 2 luglio 2012

Attuatore termico convenzionale

Consumo di energia in 10 anni Spese di montaggio Prezzo di acquisto

Attuatore termico Danfoss ABN

Costo complessivo (Life Cycle Cost) di un attuatore termico

CHF

90

80

70

60

50

40

30

20

10

0

Attuatore termico Danfoss ABN con cavo fisso (FBH) Attuatore termico Danfoss ABN con cavo a innesto (RAD)

Posizione di montaggio a 360° grazie al sistema di tenuta brevettatoComprovato adattatore di sistema

tenuto e nella versione grigia consente di utilizzare questi at­tuatori su pressoché tutti i collettori di distribuzione e tutte le valvole normalmente in commercio, anche per l’inserimento a 360° e in posizione capovolta, con una perfetta tenuta. L’attuatore termico per la cassetta di distribuzione del riscal­damento a pavimento è dotato di un cavo fisso. Per l’utilizzo sui radiatori, il modello in bianco è invece equipaggiato di un cavo a innesto. Lo stesso valore per tutti gli attuatori nelle varianti 0­10 V, con corsa di 5 mm, intervento proporzionale o a modulazione di impulsi e alimentazione a corrente alter­nata o corrente continua.

Alla Tobler, i nuovi attuatori subentrano alla precedente generazione di attuatori termici di maggiore successo in Svizzera.

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F inalmente ci siamo: nel quadro dei festeggiamenti per il 55° an-niversario dell’azienda svizzera

leader nel settore impiantistico, a par-tire dal mese di luglio 2012 gli invitati di Tobler potranno godersi un’esclu-siva serata di gala al teatro «Das Zelt». Il programma prevede uno spettacolo culturale e culinario di alta caratura. In

nove diverse località della Svizzera, ri-nomati comici, musicisti ed entertainer presenteranno un fantastico show alle-stito su misura per Tobler. Gli amanti del mondano apprezzeranno anche la speciale accoglienza VIP con drink di benvenuto e la rilassante fine di serata nella Lounge. Si è potuto organizzare questa grande manifestazione, che si

svolgerà sull’arco di otto mesi, grazie al supporto fattivo di complessivi 61 for-nitori Tobler. Trovate le rispettive schede descrittive nella rivista di anni-versario Tobler fresca di pubblica-zione. Grazie mille!

Diamo inizio ai festeggiamenti!

Ultima

Tobler Domotecnica SA 8902 Urdorf Steinackerstrasse 10 Telefon 044 735 50 00 Telefax 044 735 50 10

Regionalcenter 3053 Münchenbuchsee Moosrainweg 15 Telefon 031 868 56 00 Telefax 031 868 56 10

Regionalcenter 5036 Oberentfelden Industriestrasse 23 Telefon 062 737 60 60 Telefax 062 737 60 61

Regionalcenter 7000 Chur Schönbühlstrasse 8 Telefon 081 720 41 41 Telefax 081 720 41 68

Regionalcenter 8404 Winterthur Harzach­Strasse 1 Telefon 052 235 88 70 Telefax 052 235 88 89

Centre Régional 1023 Crissier Ch. de la Gottrause Téléphone 021 637 30 30 Téléfax 021 637 30 31

Centro regionale 6814 Lamone Ostarietta ­ via Serta 8 Telefono 091 935 42 42 Telefax 091 935 42 43

Centro logistico 4658 Däniken Hauptstrasse 1

Tobler marché: Aarburg, Bachen bülach, Basilea, Berna, Berna­Liebefeld, Biberist, Birmenstorf, Brügg, Carouge, Castione, Coira, Crissier, Dübendorf, Givisiez, Hinwil, Kriens, Lamone, Lausanna, Lucerna, Marin­Epagnier, Martigny, Niederurnen, Ober ent felden, Oensingen, Pratteln, Rüschlikon, San Gallo, Samedan, Sciaffusa, Sion, St. Margrethen, Sursee, Thun, Trübbach, Urdorf, Villeneuve, Visp, Wil, Winterthur, Zugo, Zurigo City

Il servizio riscaldamento del Gruppo Tobler con 20 centri di assistenza e 150 ubicazioni di servizio.

Sixmadun AG 4450 Sissach Bahnhofstrasse 25 Telefon 061 975 57 11 Telefax 061 971 54 88

Service­Hotline: 0842 840 840

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