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L’allarme Sciatori travolti da una slavina in Val Tartano Una valanga ha travolto ieri due scialpinisti di un gruppo composto di sette escursionisti impegnati in una salita classica della Val Lunga di Tartano. La slavina ha travolto i due escursionisti, uno dei quali bella- nese, nella tarda mattinata di ieri nella zona di Cima Cadelle, che raggiunge nella parte più alta quota 2.400 metri. I compagni presenti, tutti dotati di dispositivo Artva, hanno subito praticato l’autosoccor- so. ACQUISTAPACE A PAGINA 27 Mille valchiavennaschi ieri in piazza per l’ospedale. Quello dove sono nati, sono stati curati e vogliono difendere. Perché «non è vero, come dicono i sindaci, che i problemi dipendono dalla man- canza di medici: siamo in via di smantellamento». Alla manifestazione promossa dal comitato Insieme per l’ospedale di Chiavenna e dalla Pro Chiavenna è stato ribadito che « c’è una chiara e ferma volontà di indebolire il per- sonale medico fin quasi ad azzerar- lo», ricordando come intanto si po- SERVIZI ALLE PAGINE 7-9 della lista e dunque sarà esclu- sa. È questa la truppa dei candi- dati alle elezioni regionali del 4 marzo per la provincia di Son- drio così come composta alla chiusura dei termini per la pre- sentazione delle liste. Trenta- due, equamente divisi tra uomi- ni e donne, così come prevede la legge, per un solo posto ga- rantito al Pirellone. GHELFI A PAGINA 28 Puntare sull’enogastro- nomia e la cultura per dare identità e attrattività alla città. L’Unione commercio vuole fare la sua parte in vista della conclusione dei lavori della nuova statale 38, che bypasse- rà Morbegno, e ha commissionato uno studio a un professionista Loretta Credaro Sondrio riprende la corsa dall’Arcellasco È un appuntamento cruciale quello di oggi pomerig- gio per il Sondrio nel campiona- to di Eccellenza. Non tanto per l’avversario di turno, l’Arcella- sco, quanto piuttosto per il fatto che per la prima volta in questa stagione i biancazzurri scendo- no in campo con l’obbligo di far dimenticare una sconfitta. La trasferta di oggi sul campo dei brianzoli arriva dopo la bat- tuta d’arresto casalinga a opera del Villa d’Almè. Bisogna dimo- strare, prima di tutto a se stessi, che si è trattato di un normale MAIORANA A PAGINA 49 passaggio a vuoto, del tutto fi- siologico dopo un intero girone di andata senza sconfitte. Il Sondrio è sempre primo in classifica e ha tutte le carte in regola per proseguire la sua corsa al vertice, ma sarà proprio la partita di oggi a sciogliere ogni dubbio in proposito. «In settimana abbiamo ana- lizzato tutto quello che non ha funzionato» spiega il mister sondriese Luca Colombo alla vigilia della delicata trasferta odierna. Basket Schena Generali in cerca di riscatto con il Nibionno La Schena Generali cerca ri- scatto sul parquet del Nib- bionno che all’andata del tor- neo di serie D vinse a Son- drio. ANSELLI A PAGINA 50 Schena Generali ci prova Valtulina nella lista dei convocati per la partita 9 771590 588032 80204 di DIEGO MINONZIO L a gente beve. Dopo aver sentito eminenti statisti che non hanno mai lavorato e non hanno mai visto un’azienda in vita loro straparlare e catoneggiare e pontificare sullo scandalo dei braccialetti di Amazon, abbiamo capito che il luddismo - in versione grottesca, naturalmente - è la nostra unica cultura condivisa. Autobiografia della nazione. Album di famiglia. Metafora di una repubblica delle casse del mezzogiorno che galleggia sul terrore del futuro, il vagheggiamento dei bei tempi andati e l’eterna ricerca di coccole e protezioni. Bisogna stare sempre attenti a quello che dicono i politici, i nostri in particolare. E quando CONTINUA A PAGINA 10 MACERATA NON SI PUÒ GIUSTIFICARE IL FAR WEST di ANDREA VALESINI N ei fatti di cronaca nera la prima responsabilità è sempre soggettiva, di chi ha commesso il misfatto. Il ventottenne che ieri a Macerata ha sparato in diversi punti della città ferendo sei immigrati (uno gravemente) sarà chiamato a rispondere del suo crimine di fronte a un tribunale. Nei Paesi civili funziona così. Ovviamente (e purtroppo) agli spari ha fatto eco il solito profluvio di dichiarazioni di esponenti CONTINUA A PAGINA 19 Il progetto Ecco i defibrillatori sulle auto della polizia SERVIZIO A PAGINA 22 Grosio Il prefetto elogia i “ragazzi del ’99” GHILOTTI A PAGINA 25 Valdisotto Auto si ribalta Paura in galleria SERVIZIO A PAGINA 25 tenzi l’ospedale di Gravedona e “spuntino” centri privati che per i valchiavennaschi rischiano di di- ventare non più un’alternativa, ma la scelta obbligata. Tra i presenti il sindaco Della Bitta ha assicurato il proprio sostegno per il presidio : «Ognuno farà la parte che gli com- pete, non si arretrerà di un passo». SERVIZI A PAGINA 29 Dalla Valle 32 in corsa per un posto al Pirellone Diciassette liste pre- sentate per trentaquattro aspi- ranti consiglieri e sei presidenti - il settimo, Elena De Rosa di Casa Pound, non ha depositato la lista in provincia. Che, a veri- fica effettuata, diventano sedici e trentadue perché il Grande Nord, per stessa ammissione dei suoi esponenti, non è stato in grado di raggiungere il nu- mero minimo di 500 firme ri- chieste per la presentazione Nuova 38 Le strategie per Morbegno Filo di Seta Festa per De Mita. Ha “gombiuto” 90 anni. SONDRIO Su le maschere: sfila il Carnevale Risate e coriandoli. Dopo la calata dal campanile di Sondrio di Pierrot e Arlecchino, oggi il Re e la Regina del Carnevale daranno il via alla sfilata lungo le vie della città. Appuntamento alle 14: da piazza San Rocco si avvieranno i carri allegorici che raggiungeranno piazza Garibaldi per la premiazione. MAIORANA A PAGINA 21 ANNO 127 . NUMERO 34 • www.laprovinciadisondrio.it DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 • EURO 1,30 «Smantellano il nostro ospedale» Chiavenna, un migliaio di cittadini sono scesi in piazza: dito puntato anche contro i sindaci BRACCIALETTI SUL POLSO E ANELLI AL NASO /ygjpah1i0EhiIwPu2oncsXi757T83iKgcWGNTYderU=

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L’allarmeSciatori travoltida una slavina in Val Tartano

Una valanga ha travolto ieri due scialpinisti di un gruppo composto di

sette escursionisti impegnati in una salita classica della Val Lunga di

Tartano. La slavina ha travolto i due escursionisti, uno dei quali bella-

nese, nella tarda mattinata di ieri nella zona di Cima Cadelle, che

raggiunge nella parte più alta quota 2.400 metri. I compagni presenti,

tutti dotati di dispositivo Artva, hanno subito praticato l’autosoccor-

so. ACQUISTAPACE A PAGINA 27

Mille valchiavennaschiieri in piazza per l’ospedale. Quellodove sono nati, sono stati curati evogliono difendere. Perché «non èvero, come dicono i sindaci, che i

problemi dipendono dalla man-canza di medici: siamo in via di smantellamento».Alla manifestazione promossa dalcomitato Insieme per l’ospedale di

Chiavenna e dalla Pro Chiavennaè stato ribadito che « c’è una chiarae ferma volontà di indebolire il per-sonale medico fin quasi ad azzerar-lo», ricordando come intanto si po-

SERVIZI ALLE PAGINE 7-9

della lista e dunque sarà esclu-sa.

È questa la truppa dei candi-dati alle elezioni regionali del4 marzo per la provincia di Son-drio così come composta allachiusura dei termini per la pre-sentazione delle liste. Trenta-due, equamente divisi tra uomi-ni e donne, così come prevedela legge, per un solo posto ga-rantito al Pirellone.

GHELFI A PAGINA 28

Puntare sull’enogastro-nomia e la cultura per dare identitàe attrattività alla città. L’Unione commercio vuole fare la sua partein vista della conclusione dei lavoridella nuova statale 38, che bypasse-rà Morbegno, e ha commissionatouno studio a un professionista

Loretta Credaro

Sondrio riprende la corsa dall’ArcellascoÈ un appuntamento

cruciale quello di oggi pomerig-gio per il Sondrio nel campiona-to di Eccellenza. Non tanto perl’avversario di turno, l’Arcella-sco, quanto piuttosto per il fattoche per la prima volta in questastagione i biancazzurri scendo-no in campo con l’obbligo di fardimenticare una sconfitta.

La trasferta di oggi sul campodei brianzoli arriva dopo la bat-tuta d’arresto casalinga a operadel Villa d’Almè. Bisogna dimo-strare, prima di tutto a se stessi,che si è trattato di un normale MAIORANA A PAGINA 49

passaggio a vuoto, del tutto fi-siologico dopo un intero gironedi andata senza sconfitte.

Il Sondrio è sempre primo inclassifica e ha tutte le carte inregola per proseguire la suacorsa al vertice, ma sarà propriola partita di oggi a sciogliereogni dubbio in proposito.

«In settimana abbiamo ana-lizzato tutto quello che non hafunzionato» spiega il mistersondriese Luca Colombo allavigilia della delicata trasfertaodierna.

BasketSchena Generaliin cerca di riscattocon il Nibionno

La Schena Generali cerca ri-scatto sul parquet del Nib-bionno che all’andata del tor-neo di serie D vinse a Son-drio. ANSELLI A PAGINA 50

Schena Generali ci prova

Valtulina nella lista dei convocati per la partita 9771590

588032

80204

di DIEGO MINONZIO

La gente beve. Dopo aversentito eminenti statistiche non hanno mai lavorato e non hanno mai

visto un’azienda in vita loro straparlare e catoneggiare e pontificare sullo scandalo dei braccialetti di Amazon, abbiamo capito che il luddismo - in versione grottesca, naturalmente - è la nostra unica cultura condivisa. Autobiografia della nazione. Album di famiglia. Metafora di una repubblica delle casse del mezzogiorno che galleggia sul terrore del futuro, il vagheggiamento dei bei tempi andati e l’eterna ricerca di coccole e protezioni.

Bisogna stare sempre attentia quello che dicono i politici, i nostri in particolare. E quando CONTINUA A PAGINA 10

MACERATANON SI PUÒGIUSTIFICAREIL FAR WESTdi ANDREA VALESINI

Nei fatti di cronaca nerala prima responsabilità èsempre soggettiva, di

chi ha commesso il misfatto. Il ventottenne che ieri a Macerata ha sparato in diversi punti della città ferendo sei immigrati (uno gravemente) sarà chiamato a rispondere del suo crimine di fronte a un tribunale. Nei Paesi civili funziona così. Ovviamente (e purtroppo) agli spari ha fatto eco il solito profluvio di dichiarazioni di esponenti CONTINUA A PAGINA 19

Il progettoEcco i defibrillatori sulle auto della poliziaSERVIZIO A PAGINA 22

GrosioIl prefetto elogiai “ragazzi del ’99”GHILOTTI A PAGINA 25

ValdisottoAuto si ribaltaPaura in galleriaSERVIZIO A PAGINA 25

tenzi l’ospedale di Gravedona e “spuntino” centri privati che per ivalchiavennaschi rischiano di di-ventare non più un’alternativa, mala scelta obbligata. Tra i presenti il

sindaco Della Bitta ha assicuratoil proprio sostegno per il presidio: «Ognuno farà la parte che gli com-pete, non si arretrerà di un passo».SERVIZI A PAGINA 29

Dalla Valle 32 in corsaper un posto al Pirellone

Diciassette liste pre-sentate per trentaquattro aspi-ranti consiglieri e sei presidenti- il settimo, Elena De Rosa diCasa Pound, non ha depositatola lista in provincia. Che, a veri-fica effettuata, diventano sedicie trentadue perché il GrandeNord, per stessa ammissionedei suoi esponenti, non è statoin grado di raggiungere il nu-mero minimo di 500 firme ri-chieste per la presentazione

Nuova 38Le strategieper Morbegno

Filo di Seta

Festa per De Mita. Ha “gombiuto” 90 anni.

SONDRIO

Su le maschere: sfila il Carnevale

Risate e coriandoli. Dopo la calata dal campanile di Sondrio di Pierrot

e Arlecchino, oggi il Re e la Regina del Carnevale daranno il via alla sfilata lungo

le vie della città. Appuntamento alle 14: da piazza San Rocco si avvieranno i carri

allegorici che raggiungeranno piazza Garibaldi per la premiazione.

MAIORANA A PAGINA 21

ANNO 127 . NUMERO 34 • www.laprovinciadisondrio.it DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 • EURO 1,30

«Smantellano il nostro ospedale»Chiavenna, un migliaio di cittadini sono scesi in piazza: dito puntato anche contro i sindaci

BRACCIALETTISUL POLSOE ANELLIAL NASO

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2 LA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Il fatto del giorno Aggressione choc

Ieri l’interrogatorio

Diciottenne uccisa, l’accusatoresta in carcere e non risponde

MACERATA

Due ore di caccia al-l’immigrato tra le strade di unacittà spaventata e chiusa nelle case, una rappresaglia armata «preparata e progettata» fin nei dettagli, un raid con un solomovente e nessuna giustifica-zione: un odio razziale che emerge da un background «fa-scista e nazista».

La morte atroce di Pamela,uccisa da uno spacciatore nige-riano, ha prodotto un altro or-rore: un tiro a segno per le vie diMacerata con l’unico obiettivo di uccidere lo straniero. Anche se del tutto estraneo alla mortedella ragazza. E ora la politica ècostretta a interrogarsi sulle troppe parole urlate e sugli er-rori commessi. «Nessuno ca-valchi l’onda, nessuno cavalchi l’odio, nessuno cavalchi le con-trapposizioni – dice a fine gior-nata il ministro dell’Interno Marco Minniti precipitatosi a Macerata –. In momenti diffi-cili come questi la risposta del-la democrazia deve essere fortee unitaria».

Tutto è cominciato alle 11 delmattino: Luca Traini, 28 anni di Tolentino, incensurato, un passato su posizioni di estremadestra e candidato nel 2017 perla Lega al consiglio comunale diCorridonia, sale sull’auto e par-te per la sua missione. Ucciderequanti più stranieri possibile. Agisce da solo: al momento gli investigatori non hanno trova-

I soccorsi alle persone rimaste

ferite dai colpi esplosi ieri

mattina nel centro di Macerata

da Luca Traini, poi arrestato

FOTO ANSA

to nulla che possa far pensare aun’azione organizzata con altrisoggetti. Se a spingerlo sia stataproprio la morte di Pamela lo diranno le indagini; quel che è certo è che tra i due non c’era alcun legame, così come nessu-no dei 6 stranieri feriti aveva inqualche modo avuto a che fare con lui: bersagli scelti a caso.

«Ero nella zona della stazio-ne ferroviaria quando sono sta-to colpito al braccio» racconta un ragazzo senegalese, uno dei 6 feriti, tutti trasportati al-l’ospedale. Il più grave è un gio-vane di colore colpito al torace,mentre si trovava in via dei Ve-lini, con lesione al fegato, forse sarà sottoposto ad intervento chirurgico. Gli altri, tutti di co-

Resta nel carcere di Montacuto

ad Ancona Innocent Oseghale, il

ventinovenne nigeriano accusa-

to di omicidio, vilipendio e

occultamento di cadavere in

relazione ala morte della diciot-

tenne romana Pamela Mastro-

pietro, allontanatasi da una

comunità di recupero di Corrido-

nia, il cui cadavere è stato trova-

to in due trolley nelle campagne

di Pollenza. Il gip di Macerata

Giovanni Manzoni ha convalida-

to l’arresto e disposto la custodia

cautelare in carcere. Ma neppure

davanti al magistrato Oseghale,

assistito dall’avvocato Monia

Fabiani, ha rotto il silenzio.

Come davanti al pm Stefania

Ciccioli, si è avvalso della facoltà

di non rispondere. Le indagini

vanno avanti: troppi i punti

ancora da chiarire. A partire

dalle cause della morte, che

potrebbe essere stata causata da

overdose, cause naturali o vio-

lente. Gli investigatori dei cara-

binieri hanno ricostruito tutte le

tappe fatte da Pamela, a partire

dall’allontanamento dalla comu-

nità Pars di Corridonia nel primo

pomeriggio del 29 gennaio.

Spari da un’autoDue ore di pauraFeriti 6 immigratiMacerata. Caccia allo straniero, arrestato un giovane

Saluto fascista, Tricolore sulle spalle: «Italia agli italiani»

e prima di essere ammanettatoriesce ad urlare il suo proclamafolle e razzista. «Ho fatto quel che dovevo, l’Italia agli italia-ni».

Lo portano in caserma, scat-ta l’arresto per tentato omici-dio. Macerata tira un sospiro disollievo, come il resto d’Italia. Ma rimane la consapevolezza che si è passato il limite e che ildifficile arriva ora, con una campagna elettorale da svele-nire e raffreddare. «È un mo-mento delicatissimo – dice il sindaco di Macerata Romano Carancini – serve il rispetto delle persone e non possiamo farci annegare dall’odio. Tutti devono fare un passo indietro».

Sull’episodio di Macerata in-

n Si indaga sull’eventuale nesso con l’omicidio di Pamela, commesso da un nigeriano

n I vescovi: «Un disagio socialedi oggettiva gravità, da non giustificarené sottovalutare»

lore, hanno riportato lesioni meno gravi come una donna che ha una frattura a una spalla,un altro colpito alla coscia de-stra, uno alla spalla destra e uno preso di striscio.

I primi sono stati colpiti invia dei Velini. Poi, ad allarme era già scattato, Traini ha fatto in tempo a sparare ancora in via Spalato, vicino alla casa do-ve viveva il presunto assassino di Pamela, contro il portone della sede del Pd, e in corso Cai-roli. Svuota due caricatori inte-ri, quasi una trentina di proiet-tili, con la sua pistola semiauto-matica e regolarmente detenu-ta: è un miracolo che non sia morto nessuno.

«Siamo di fronte a un fattograve che poteva essere gravis-simo» dice non a caso Minniti ilcui primo obiettivo è di ribadi-re che lo Stato non arretrerà diun millimetro. «Quello che è accaduto è inaccettabile – scandisce il titolare del Vimi-nale – perché in una democra-zia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo. Su que-sto non si transige, non è argo-mento di dibattito politico».

La caccia all’immigrato duradue ore e finisce sulla scalinatadel monumento ai caduti di piazza Vittoria: due carabinierilo bloccano subito dopo aver abbandonato l’auto e lo butta-no in terra.

Traini non oppone resisten-za, ha sulle spalle un Tricolore

terviene anche la Chiesa, defi-nendolo «segno di un disagio sociale che nasce dall’insicu-rezza e dalla paura: non può trovare giustificazione alcuna, né essere sottovalutato nella sua oggettiva gravità». Sono le parole del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, la Conferenza dei vescovi ita-liani.

Bassetti richiama ai valoridella Giornata per la vita, che laChiesa celebra oggi: e mentre «ci si china su quella nascente perché possa trovare acco-glienza e sostegno, ci impone dioperare per custodire la qualitàdella vita delle nostre città, fa-vorendo inclusione e sicurez-za».

Luca Traini

Social indignatiMa c’è chi inneggiaal «giustiziere»

A qualche ora dallasparatoria di Macerata e pocodopo la cattura di Luca Traini,su Facebook è comparso per-sino un nuovo gruppo, «LucaTraini presidente», dove cam-peggiano le foto di lui con labandiera sulle spalle. E i com-menti choc fioccano.

«Non credo che Luca sia uneroe per il gesto fatto. Tutta-

via capisco ciò che ha fatto...»,si legge in uno dei post. «Il ge-sto di Luca deve far riflettere...riprendiamoci la nostra na-zione !!!!», riporta un altro. Eancora: «Non sparava a casomirava e ci prendeva pure!».«Luca uno di noi libero», lascritta riportata su camporosso. Poi il collegamento conPamela: «Cosa hanno fatto a

questa ragazza..! Non esisto-no parole ! Onore a Luca!», silegge in un commento sottouna foto della ragazza. Comesempre in queste occasioni, isocial diventano un territorioin cui chiunque prende la pa-rola. Qualcuno plaude al «giu-stiziere», al «patriota».

Ma oltre alle provocazionisopra le righe c’è ampio spazioper l’indignazione e la letturadell’accaduto sotto un’altraluce: «Cioè scusate un attimo.Questo va in giro a sparà agente a caso e voi la prima cosache fate è creare un gruppoper onorarlo? Con gente chedice “è un eroe” e altri che di-cono “capisco quello che hafatto”? Dovreste vergognar-vi».

«Guardate questa faccia.Questo è Luca Traini, il fasci-sta che ha sparato contro lepersone di colore che incon-trava per strada. È un ex can-didato della Lega Nord a Cor-ridonia. Questa è la faccia delmale».

Su Twitter e Fb si ripercor-rono anche le fasi di quantoaccaduto, si rilanciano le pa-role che Traini avrebbe dettoagli amici: «Vado a sparare aineri». «Da certe descrizioni –scrive un utente – ha pianifi-cato tutto, compreso il salutoromano davanti al Monumen-to dei Caduti. E quindi chia-miamo le cose con il loro no-me: non è follia; non è esaspe-razione; è terrorismo politi-camente motivato».Un frame del filmato che ha ripreso le fasi dell’arresto di Traini ANSA

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LA PROVINCIA 3DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

L’appello

La madre di Pamela: la violenzanon può essere la risposta

linquente», va giù duro contro «l’immigrazione fuori control-lo» che «porta allo scontro so-ciale». Non solo, per il leader della Lega «la responsabilità morale» è «di quelli che hanno riempito l’Italia di clandestini».

Parole, quelle di Salvini, chesuscitano indignazione soprat-tutto a sinistra, con Laura Bol-drini che si aspetta le scuse del capo del Carroccio e il leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, che lo accusa di essere «tra i re-sponsabili» della spirale di vio-lenza.

A gettare acqua sul fuocoprova Silvio Berlusconi (Forza Italia), sottolineando che quellodi Macerata è stato «il gesto di uno squilibrato» che «non può essere ricondotto a una lucida connotazione politica», e pro-vando a spostare l’attenzione, come fa anche Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), sull’emergen-za sicurezza nelle città «anche perché – sottolinea il cavaliere –è serio il rischio che gravi episo-di di cronaca alimentino tensio-ni e scontri sociali fino a dege-nerare in folli esplosioni di vio-lenza come quella di Macerata».

anche dal leader del Movimen-to 5 Stelle Luigi Di Maio. L’epi-sodio crea imbarazzo in una parte del Carroccio, con il rap-presentante della minoranza interna, Gianni Fava, che chiedeal partito una posizione netta che riporti il movimento «sui binari giusti, perché «un fasci-stoide» come sottolinea anche Roberto Maroni, nulla c’entra con «la storia della Lega».

Ma Salvini, pur sottolinean-do che «chiunque spari è un de-

ROMA

SILVIA GASPARETTO

Il raid razzista di Ma-cerata a opera di un ex candida-to della Lega irrompe nella campagna elettorale.

A un mese dal voto le forzepolitiche prendono posizione dopo le sparatorie che hanno trasformato in far west il centrodella città marchigiana: ma ac-canto agli appelli ad abbassare i toni per fermare rischi di esca-lation, a sinistra si punta il dito contro chi alimenta un clima di odio e di violenza.

E Matteo Salvini, con la Legachiamata in causa per la mili-tanza del giovane, cerca di smarcarsi e anzi scarica la re-sponsabilità «morale» su chi «ha riempito l’Italia di clande-stini». Mentre Forza Nuova ar-riva a dirsi pronta a pagare le spese legali del ragazzo.

A poco valgono gli appelli allacalma e alla responsabilità del premier e del leader del Pd, Matteo Renzi. «Odio e violenza non riusciranno a dividerci» ha detto il premier Paolo Gentilo-ni, dopo aver lasciato in anticipol’appuntamento elettorale dellapresentazione delle liste di +Europa per incontrare il mini-stro dell’Interno Marco Minni-ti, e in stretto contatto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il premier haanche chiarito che lo Stato «saràparticolarmente severo con chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza» mentreil segretario dem ha invitato a «lasciare la campagna elettora-le fuori da questo terribile even-to». Un richiamo al «silenzio» e a non fare «campagna elettoralesulla pelle della ragazza uccisa edei feriti di Macerata» arriva

Matteo Salvini

Lo scontro politico. Gentiloni: «L’odio non ci dividerà»

«Lo Stato severo con chiunque alimenta la violenza»

n Di Maio: «Non facciamo campagna elettorale sulla ragazza morta e su questo episodio»

n Berlusconi:«Il gesto di uno squilibrato, ma nelle città è emergenza sicurezza»

Nel profluvio di consensi sui

social per la sparatoria cieca

contro i «negri» di Luca Traini

arriva l’appello della madre di

Pamela Mastropietro, Alessandra

Verni: «La violenza non può

essere la risposta alla tragedia

che ci ha colpiti – dice attraverso il

fratello avvocato, Marco Valerio

Verni – Ci sono le aule di giustizia

per assicurare i responsabili di

questo brutale omicidio». In

mattinata il titolare del negozio di

parrucchiere su via Appia a Roma

in cui lavora la madre di Pamela, a

lei molto vicino, era stato meno

conciliante. «Se ci dispiace per la

sparatoria di Macerata?! Ma chi se

ne frega! – era sbottato Fabrizio

Zanna –. Se ti avessero ammazza-

to una figlia così che diresti?». Poi

l’appello alla calma di Verni, dopo

aver precisato che Pamela e

Traini «non si conoscevano affat-

to». «Era impossibile per lei avere

rapporti con gente esterna alla

struttura dove si trovava in cura

dall’ottobre scorso (per problemi

di droga, ndr) e in ogni caso la

madre e i familiari non hanno mai

sentito nominare questo Luca

Traini», aggiunge il legale.

Salvini: colpa di chi aprele porte ai clandestini

Un fotomontaggio choc che ritrae

la presidente della Camera, Laura

Boldrini, e la scritta: «Sgozzata

da un nigeriano inferocito, que-

sta è la fine che deve fare, per

apprezzare le usanze dei suoi

amici». Il post di minacce è stato

reso noto dai Sentinelli di Milano,

che lo hanno diffuso sulla loro

pagina social, facendo nome e

cognome di chi lo ha pubblicato e

prontamente rimosso. In tanti,

comunque, lo avevano già copia-

to e lo hanno segnalato a Face-

book.«Noi – hanno scritto i Senti-

nelli – diamo per scontato che

Laura Boldrini abbia un grado di

protezione tale da non rischiare

nulla, perché» di persone di

questo tipo «si sta riempiendo il

Paese con mandanti politici fin

troppo noti». «La mia massima

solidarietà, affetto e vicinanza a

Laura che – ha detto il presidente

del Senato Pietro Grasso – ha

sempre sostenuto le sue batta-

glie contro la violenza». «Una

campagna vergognosa» gli ha

fatto eco il segretario generale

della Cisl Annamaria Furlan,

mentre «piena solidarietà» è

arrivata anche dalla presidente

di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni

perché «il clima di odio che fa

aumentare la violenza di cui le

donne sono vittime ogni giorno è

diventato inaccettabile». Il

fotomontaggio arriva sul web

pochi giorni dopo le polemiche

per il fantoccio con le fattezze

della presidente della Camera

bruciata in piazza a Busto Arsizio

da esponenti del Movimento

giovani padani della Lega.

I rilievi della Scientifica sull’auto usata per la sparatoria ANSA

«Clima inaccettabile»

Fotomontaggio choc sul webSolidarietà alla Boldrini

Paolo Gentiloni FOTO ANSA

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4 Italia LA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

FRANCO CATTANEO

«La proposta diMatteo Salvinidi rimettere idazi è un danno

per il Paese e soprattutto peril Nord». Parte da qui l’analisidi Maurizio Martina, ministrodelle Politiche agricole e vicesegretario del Partito demo-cratico.

Un danno in che termini?

«L’Italia, che ha una bilanciacommerciale in surplus, cioè inpositivo di 50 miliardi, non puòpermettersi questa follia. Perfortuna in Europa nessun Pae-se può decidere da solo. Avrem-mo conseguenze devastantispecie per la piccola e mediaimpresa del Nord, la cui forzasta proprio nell’export. Questotessuto sarebbe il primo a esse-

Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole e vice segretario Pd

«I dazi? Una folliaper le impreseIl lavoro la priorità»L’intervista. Il ministro Martina, vicesegretario del Pd

«Le proposte della Lega colpirebbero il nostro tessuto

produttivo, soprattutto al Nord. I 5 Stelle non credibili»

re colpito dalla reazione deiPaesi terzi, perché a quel puntoanche loro alzerebbero le bar-riere protettive a nostro dan-no».

Agricoltura compresa.

«Certo, un danno aggiuntivodopo che in questa legislaturala prospettiva agroalimentareè tornata al centro delle sceltepubbliche, anche perché quan-do siamo partiti, nel 2013, ave-vamo alle spalle 7 titolari del-l’Agricoltura in 7 anni. Cito tredati di cui sono orgoglioso. Nel2017 l’Italia ha stabilito il re-cord dell’export in questo set-tore, passando dai 33 miliardidi euro del 2013 agli attuali 41.La redditività media per im-presa è aumentata da 30 milaeuro a 35 mila. Sottolineo poil’aspetto più importante: solol’anno scorso ci sono stati 10mila nuovi giovani imprendi-tori agricoli, confermando laleadership italiana in Europa.Abbiamo fatto scelte concrete,come la cancellazione di Imu,Irap e Irpef agricole che vale-vano un miliardo di euro all’an-no, e introdotto l’origine obbli-gatoria in etichetta per latte,formaggi, pasta, riso. Resta an-cora molto da fare, ma il nostroimpegno ha prodotto frutti im-portanti: una semina che habisogno di continuità».

Tutti puntano alla riduzione della

pressione fiscale: la flat tax, la tas-

sa piatta, sembra allettante.

«Salvini e Berlusconi dimenti-

cano di dire che in questo casoil 50% del beneficio fiscale an-drebbe al 5% dei contribuenti,cioè ai super ricchi: è inaccet-tabile per un’evidente questio-ne di equità. Noi proponiamoserietà e responsabilità, men-tre i nostri avversari prometto-no tutto a tutti, costretti a in-ventarsi un nemico e a spararlagrossa. In questi anni abbiamolavorato molto e i risultati cisono stati. Non possiamo di-sperdere un patrimonio di se-rietà e competenze. È necessa-rio affrontare la nuova fase conun governo di centrosinistra,capace di giocare il proprioruolo nello scenario nuovo ches’è aperto in Europa con Ma-cron e con la ridefinizione dellaGrande coalizione in Germa-nia».

In testa al vostro programma c’è

il lavoro.

«Priorità assoluta all’occupa-zione e al rilancio economico-sociale per consolidare la ri-presa, redistribuendone i divi-dendi al ceto medio, alle fami-glie e a chi fa più fatica. Scelterealistiche, non fantasie, di cuiindichiamo le coperture finan-ziarie nel quadro della sosteni-bilità dei conti pubblici. Ilcomplesso delle risorse chemettiamo in campo è pari aquelle impegnate in questi an-ni. Proponiamo il taglio del co-sto del lavoro a tempo indeter-minato: un punto percentualein meno di cuneo fiscale ognianno per 4 anni in modo da

scendere dal 33% al 29% deicontributi. Per le imprese, ul-teriore riduzione di Ires e Iriper portarla dal 24% al 22%.Quanto alle famiglie, pensiamoa un assegno universale per ifigli, con un beneficio tra i mil-le e i 3 mila euro in base all’etàe alla composizione dei nu-clei».

Nella vostra gerarchia qual è il

principale avversario?

«Gli estremisti della destra e i5 Stelle. Nel nuovo corso che siva prospettando in Europa,l’Italia sarebbe a rischio con leavventure alla Salvini e alla DiMaio. Il centrodestra è, nei fat-ti e nel linguaggio, la destraegemonizzata dalle paroled’ordine di questa Lega. Di Ma-io non è credibile: un giornoparla delle larghe intese, ilgiorno dopo smentisce se stes-so. Vogliamo contrastare scelte

al buio che farebbero male alPaese, in una fase in cui abbia-mo la possibilità di collocarcialla testa della nuova stagioneeuropea».

Per il centrosinistra la sfida a Ber-

gamo è ad alto rischio.

«Bergamo ha avuto una rap-presentanza parlamentaredel Pd qualificata e che halavorato molto bene. Sonoconvinto che ci siano le condi-zioni, perché ne esca ancoraforte. Sfide fondamentali, apartire dal Collegio di Berga-mo, dov’è possibile vincere edove ci dobbiamo giocare tut-to con spirito di squadra. Lacoincidenza della candidatu-ra di Giorgio Gori in Regioneci aiuta: un’occasione percompiere quel salto in avantiche la nostra terra si meritada tempo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

n nL’occupazione al primo punto del nostro programma per consolidarela ripresa»

n nCon la flat taxil 50% del beneficio fiscale andrebbe al 5% dei contribuenti,quelli più ricchi»

Scontro a sinistra

Grasso: subite il fascino della

destra e ne attuate le politiche.

Il leader dem: voi consegnate

il governo agli estremisti

Il Partito democratico vuole allearsi dopo il voto con Forza Italia: a rilanciare il re-frain è Liberi e Uguali, che ha aperto ieri a Firenze la propria campagna elettorale con tutti i suoi big.

E a replicare, sempre da Fi-renze, è Matteo Renzi: la Grossacoalizione è tra M5S e Lega, che già oggi si vede sui contenuti, e LeU non fa che favorirne il suc-cesso. Accusa questa sostenuta anche da Emma Bonino, nella kermesse di +Europa a Roma, incui sono intervenuti anche il mi-nistro Carlo Calenda e il pre-mier Gentiloni, che si è detto fi-ducioso in una vittoria del cen-trosinistra.

La campagna elettorale diLeU, come emerso dall’evento diFirenze, sarà incentrata sull’al-ternatività della lista rispetto al Pd, accusato di «mirare a un’al-leanza con FI dopo le urne». «Stiamo ricostruendo la sinistrache possa portare avanti quello che si è disperso da parte del Pd»ha detto il leader Pietro Grasso. «Il nostro punto prioritario è certamente il lavoro e questa è una differenza con il Pd» ha ag-giunto. Anche Laura Boldrini, che in passato ha sostenuto il dialogo con il Pd, ora non ha dubbi: «Favorisce la destra chi da sinistra ne subisce il fascino eattua politiche di destra». In-somma per chi è di sinistra il «vero voto utile» è solo quello dato a Leu, ha detto Vasco Erra-ni.

A replicare a breve distanza,per l’esattezza a Scandicci dove lancia la sua prima corsa per un seggio in Parlamento, Matteo Renzi fa un discorso opposto: in-nanzi tutto «mai come in questomomento il centrodestra è statoin mano alle camicie verdi e nonai moderati: se votate il centro-destra di Berlusconi, state con-segnando il governo agli estre-misti», anche perché «c’è già unagrande coalizione pronta, è quella tra la Lega e M5S: hanno le stesse idee su tutto, come sui vaccini». E poi, rivolgendosi aglielettori più che ai dirigenti di LeU, ecco l’affondo: «Se pensate che essere di sinistra è gridarlo ma poi votate nei collegi per far vincere Salvini, io dico che voi non siete di sinistra, voi aiutate ilcentrodestra».

Parole che anche Emma Bo-nino fa proprie: «A D’Alema che mi critica perché mi sono alleatacon il Partito democratico dico che io non ho lesinato critiche a Renzi e al Pd, ma non dimenticoche l’avversario non è il Pd, ma i nazionalisti».

LeU accusa«Dopo il votoRenzi andràcon Silvio»

Renzi a Scandicci tra la folla dem

datura avvenuta. E «alle di-missioni dopo essere entratoin Senato non crede nessu-no».

Difficile, scorrendo l’elen-co delle parlamentarie pub-blicate sul blog delle stelle(anche se con poco risalto),pesare percentualmente i ri-sultati dei candidati perché lecifre sono in termini assoluti:tra gli esponenti più votati, fi-gurano Nicola Morra con 564clic, Danilo Toninelli con 502,Laura Castelli con 433,Manlio Di Stefano con 492preferenze; a Roberto Fico, ri-ferimento dell’ala ortodossadei pentastellati e che risultail più votato nel suo collegio diriferimento, vanno 315 votimentre tra i candidati esternia Gianluigi Paragone sono an-date 300 preferenze mentreElio Lannutti è stato votato da405 iscritti.

Tra i tanti nomi, ci sono poianche quelli di candidati giàesclusi come nel caso della novax Sara Cunial: i suoi 232 votisono ora nero su bianco e dun-que potrebbero essere utiliz-zati in caso di ricorso contro ledecisioni dei vertici.

degli «altri» partiti pieni di«personaggi improbabili» e diprogrammi che vogliono solo«illudere gli italiani».

Regole ferree quelle targa-te Cinquestelle, rivendicano ivertici del Movimento, chehanno portato il candidatoEmanuele Dessì con 144 pre-ferenze, al centro delle pole-miche per rapporti con gliSpada e per il canone d’affittoa 7 euro, a fare un passo indie-tro. L’annuncio arriva tramiteDi Maio che spiega di avergliparlato: vi sarebbe «condivi-sione» rispetto alla necessitàdi evitare strumentalizzazio-ni. «Scaricato» nei fatti, Dessìviene però ufficialmente dife-so: «È comunque un incensu-rato – dice sempre il leader 5S– e per il Comune di Frascati iltitolo in base al quale possiedela casa è legittimo». Gli impre-sentabili, continua il ragiona-mento, sarebbero altri e «pre-sto – è la promessa – avretetutto l’elenco».

Parole, solo parole secondoil Pd: la legge non prevede,puntualizza su Twitter il de-putato Michele Anzaldi, lapossibilità di ritirarsi a candi-

ROMA

A due settimane dal-la chiusura delle parlamenta-rie, e dopo molte polemiche, ilM5S pubblica i risultati dellecandidature.

Gli iscritti hanno sfiorato i40 mila, poco più della metàdelle votazioni record ai tem-pi della scelta sulle regole: incima alla lista delle preferen-ze, in termini assoluti, si piaz-zano i big M5S con Paola Ta-verna che incassa quota 2.136clic, seguita da Carla Ruoccocon 1.691 preferenze; a Di Ma-io vanno invece 490 voti.Un’operazione trasparenza,invocata da molti in questigiorni, che mostra – dice ilcandidato premier – che non«siamo una navicella che por-ta tutti in Parlamento». Il fio-re all’occhiello, per Di Maio, èla competenza, al contrario

Parlamentarie M5STaverna la più votata

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LA PROVINCIA

Cronache 5DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Il contratto

C’è il via libera allosblocco del contratto per i di-rigenti pubblici. Come il re-sto del pubblico impiego an-che loro erano a secco di rin-novi da otto anni. In ballo cisono aumenti a partire da 120euro, sulla paga base, per 156mila «capi». Ora nulla cosìpiù ostacola l’avvio delle trat-tative.

Il ministro della Pubblicaamministrazione MariannaMadia ha infatti firmato il co-siddetto «atto di indirizzo», ilfischio d’inizio ufficiale. Unadirettiva snella, di poche pa-gine, che, stando a quanto diapprende, punterebbe su me-ritocrazia e trasparenza. Ec-co che si prevede che al rag-giungimento dei target vengacondizionata una parte piùpesante della retribuzione.L’idea è quella di applicarerialzi «progressivi» del com-penso deputato a premiare ilmerito. E centrare così quan-to già previsto dalla legge, ov-vero che il trattamento ac-cessorio collegato ai risultatisia almeno il 30% del totale.Quanto agli interpelli (i ban-di per la dirigenza), si racco-manda la più ampia pubbli-cizzazione delle selezioni, inmodo che non ci siano con-corsi nell’ombra, conosciutisolo a pochi ben informati.Chiarezza si chiede anche perquel che riguarda il conferi-mento degli incarichi. A pro-posito si suggerisce di guar-dare alla valutazione.

Lo studio

Il Pil risale, ma non laqualità dello sviluppo del Pae-se che si ferma agli stessi livellidel 2016. Perché resta «unagrande area» di povertà e divulnerabilità, crescono le dise-guaglianze e la forbice socialesi allarga. E, insieme, cala la fi-ducia economica.

È la fotografia scattata dalRapporto 2017 sulla qualitàdello sviluppo in Italia elabo-rato dalla Fondazione Di Vit-torio della Cgil e dall’IstitutoTecnè, da cui emerge anche undiffuso pessimismo. È «evi-dente» che «la qualità della ri-presa non è all’altezza delle ne-cessità; troppo forte il suo ca-rattere congiunturale e nonstrutturale», commenta il se-gretario generale della Cgil,Susanna Camusso: «Colpisce –dice – la mancanza di fiducia».

Gli italiani si dicono, infatti,ancora pessimisti sul futuroeconomico del Paese tra un an-no: per il 32%, secondo l’inda-gine, sarà peggiore di oggi, peril 51% uguale e solo per il 17%migliore. Non va meglio la per-cezione sulla situazione eco-nomica della propria famigliatra 12 mesi: il 75% pensa chesarà uguale a quella di oggi,mentre il 16% teme addiritturaun peggioramento e solo il 9%vede un miglioramento. Perquanto riguarda le attese sul-l’andamento dell’occupazionenei prossimi mesi, per il 44%resterà stabile, per il 38% faràregistrare una diminuzione esolo per il 18% una crescita.

CITTÀ DEL VATICANO

L’usura è «un peccatograve», «umilia e uccide» e,«come un serpente, strangolale vittime». Il Papa parla così diuna delle piaghe che tocca mi-gliaia di famiglia italiane, quel-la dell’indebitamento e del-l’usura.

Un male da «prevenire» eper questo Papa Francesco siappella anche alle banche per-ché vigilino sulla «qualità eticadelle attività degli istituti dicredito» Il Papa ha parlato cosìall’udienza alla Consulta na-zionale antiusura da anni im-pegnata per aiutare le famigliefinite nella rete dei debiti e an-che nel confronto costante conle istituzioni. Il Papa chiedeanche di rimuovere le causeche portano le famiglie sul la-strico. E cita espressamente ilgioco d’azzardo «che ti prendee ti ammazza», ha detto il Pon-tefice.

Ma Francesco invita anche ariprendere la via di una vita so-bria, calibrata sulle possibilitàsenza che si debba ricorrere al-l’indebitamento. Più in gene-rale è «necessario formare unamentalità improntata alla le-galità e all’onestà» perchél’usura è legata a doppio filoanche con la corruzione, piùvolte definita «un cancro» dalPapa argentino.

Il Papa insiste sulla respon-

Forte appello ieri di Papa Bergoglio contro l’usura FOTO ANSA

Dirigentipubblici,la paga legataai risultati

La Cgil: ripresanon all’altezza,diseguaglianzein aumento

Il Papa: l’usura è una serpeche strangola, le banche vigilinoIl monito. Il Pontefice: rimuovere le cause che portano le famiglie sul lastricoIl Vaticano apre l’anno giudiziario. Prosegue la stretta sui reati finanziari

sabilità delle banche perché lagente spesso non trova néascolto né credito: il sistemabancario dovrebbe dunque vi-gilare sulla «qualità etica delleattività degli istituti di credi-to» e le pubbliche autorità do-vrebbero dare la loro parte «af-finché le persone e le famigliepossano usufruire dei beneficidi legge come ogni altra realtà

economica». Alle banche Ber-goglio ricorda che molte «sononate e si sono diffuse nel mon-do proprio per sottrarre i po-veri all’usura con prestiti sen-za pegno e senza interessi».

E la trasparenza delle finan-ze è in questo pontificato an-che un imperativo tra le muradel Vaticano. Tra le attivitàsvolte dal sistema giudiziario

dello Stato più piccolo delmondo c’è anche il controllodella correttezza delle transa-zioni. E in questo senso sta perpartire il primo processo perautoriciclaggio. Lo ha annun-ciato il Promotore di Giustiziavaticano, Gian Piero Milano,inaugurando l’anno giudizia-rio.

«Posso altresì anticipareche a questa prima iniziativafarà seguito, in tempi brevi,una seconda». Nel quinquen-nio 2013-2017 è stato dispostoil sequestro complessivo di21,8 milioni di euro, nonché di4,7 milioni di dollari, 1,4 milio-ni di sterline britanniche, 805mila di dollari australiani e650 mila franchi svizzeri, a ti-tolo «cautelare».

Ma tra le questioni più graviaffrontate dai giudici vaticanicìè anche quelle legate alla pe-dofilia. «Sono recentementegiunti all’attenzione dell’Uffi-cio del Promotore di Giustizia– ha annunciato ancora Mila-no – due casi di differente con-figurazione e rilevanza rien-tranti nell’ambito dei delitticontro la persona, in particola-re contro i minori». Infine leparole del Segretario di Statovaticano, il cardinale PietroParolin: nella Messa con i giu-dici li ha esortati a «non di-menticare mai che di fronte aloro c’è sempre un uomo».

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6 Mondo LA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

le misure necessarie per ga-rantire la sicurezza dallaRussia».

La revisione

La revisione ordinata daTrump non è comunque untotale rovesciamento delprogramma varato nell’eraObama. Perché se da una par-te la nuova strategia superaquel piano, puntando ad au-mentare le opzioni nucleari adisposizione, dall’altra c’è difatto una continuità con laprecedente amministrazio-ne.

Trump infatti per ora ri-nuncia a quella svolta che hapiù volte annunciato: tornarea espandere l’arsenale nucle-are aumentando il numerocomplessivo delle armi ato-miche in possesso degli Usa.

Una decisione che aprireb-be la strada ad una nuova ve-ra e propria corsa agli arma-menti, dopo decenni di sforzicontro la loro proliferazione.Anche nel discorso sullo sta-to dell’Unione il presidenteamericano non ne ha fattopiù cenno, mettendo per orala questione in soffitta. E una

NEW YORK

Donald Trump, co-me promesso in campagnaelettorale, rilancia la produ-zione di armi nucleari, pron-to a dare il via libera alla rea-lizzazione di due nuovi ordi-gni «a basso potenziale».

L’obiettivo dichiarato ènon solo contrastare i perico-li che arrivano dalla Coreadel Nord, ma anche avere undeterrente in più verso Rus-sia e Cina. Due Paesi che ven-gono esplicitamente consi-derati come una potenzialeminaccia, al pari dell’Iran.

A illustrare la nuova «dot-trina» sono i vertici del Pen-tagono, dopo aver portato atermine la revisione del Nu-clear Plan varato nel 2010 daBarack Obama.

E la risposta di Mosca, chesi dice «profondamente delu-sa», non si è fatta attendere:«Siamo pronti a reagire difronte all’impressionantegrado di ostilità e all’orienta-mento anti russo di questodocumento». Il rischio èquello di una escalation, conil Cremlino che minaccia asua volta l’adozione di «tutte

Alta tensione. Il presidente Usa dà il via libera alla realizzazione di due nuovi ordigni

e sfida Russia e Cina. Il Cremlino: delusi da questo impressionante grado di ostilità

Il presidente americano Donald Trump FOTO ANSA

conferma della frenata deltycoon su questo fronte è ilfatto che la nuova dottrinanon sconfessa il trattatoStart, l’accordo con Moscafortemente voluto da BarackObama nel 2010 per prose-guire lo sforzo di riduzionedelle armi di distruzione dimassa.

Questo nonostante Trumpabbia più volte attaccato laRussia per presunte violazio-ni dell’intesa. Alcuni osser-

vatori fanno anche notare co-me già l’amministrazioneObama prevedeva un ammo-dernamento dell’arsenalenucleare Usa. Anche se l’expresidente non ha mai dato ilvia libera alla costruzione dinuove armi.

Ora invece il Pentagono èpronto a sviluppare nuovimissili balistici e missili crui-se su cui montare testate nu-cleari a basso potenziale chepossono essere lanciate da

sottomarini. Un chiaro mes-saggio teso a scoraggiarel’uso di armi simili da parte diPaesi come Russia e Cina, ac-cusati di dotarsi di nuovi mis-sili.

Circostanze eccezionali

E alla cui minaccia difficil-mente Washington potrebberispondere con le «super-bombe» atomiche. La nuovadottrina conferma inoltre ildiritto degli Stati Uniti di uti-lizzare per primi la bombaatomica in «circostanze ec-cezionali».

Circostanze il cui spettroviene allargato alla necessitàdi rispondere ad attacchi an-che «non nucleari» ma consi-derati altrettanto devastanti,come quelli condotti con ar-mi chimiche o batteriologi-che o cyberattacchi in gradodi paralizzare le reti delle te-lecomunicazioni, di internet,dell’energia.

I costi del piano di ammo-dernamento delineato dal-l’amministrazione Trumpsono stati stimati in 1.200miliardi di dollari in tren-t’anni.

La denuncia

Ora la conferma arriva anche dal Palazzo di vetro delle Nazioni Unite: le sanzioni deci-se dal Consiglio di sicurezza contro la Corea del Nord sono state sistematicamente violate ehanno permesso al regime di Pyongyang di guadagnare quasi 200 milioni di dollari solo lo scorso anno.

È un rapporto di una com-missione di esperti incaricati proprio dal Consiglio di sicurez-za a puntare ancora una volta il dito contro Cina e Russia. Ma non solo: a fare affari con la Co-rea del Nord e a importare pro-dotti vietati dalle sanzioni Onu sono anche Paesi come Malesia e Vietnam. Addirittura la Corea del Sud. Accuse che si aggiungo-no a quelle più volte avanzate verso Mosca e Pechino di fornirequel petrolio che permette al re-gime di Kim Jong-un di conti-nuare a sviluppare i suoi pro-grammi nucleare e missilistico. Con la complicità spesso di gruppi petroliferi e banche in-ternazionali.

Secondo il rapporto, tra gen-naio e settembre 2017 Pyong-yang ha tranquillamente conti-nuato a esportare tutte le mate-rie prime e le merci che sono nel-la «lista nera» dei prodotti colpi-ti dalle sanzioni e per cui do-vrebbe valere l’embargo.

Trump rilancia le armi nucleariL’ira di Mosca: siamo pronti a reagire

L’Onu: violate le sanzionicontro la Nord Corea

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LA PROVINCIA 7DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Speciale elezioni La sfida per la Regione Le liste

M5S e la montagna«Assessore dedicato e fiscalità leggera»L’incontro. Il candidato alla presidenza Dario Violi

ha promesso un’attenzione speciale per le aree alpine

«Dobbiamo convincere aziende e cittadini a restare»

MORBEGNO

DANILO ROCCA

Elezioni regionali,Morbegno ha accolto venerdì inserata all’aula magna della scuo-la Vanoni la presentazione delcandidato M5s alla presidenzadel consiglio regionale, insiemeai candidati di circoscrizione.

Un incontro in cui il movi-mento ha potuto spiegare i pro-pri programmi e le persone chechiedono il voto per realizzarlo.

La specificità

Dario Violi, consigliere regiona-le uscente, portavoce del Movi-mento cinque stelle al Pirellonesi è presentato con un interven-to combattivo. Trentadue anni,bergamasco, sposato con duefigli, esperto in cooperazioneinternazionale ha tratteggiatoi punti cardine del programmadei pentastellati, la loro propo-

accreditate, la “prevalenza” delsettore pubblico per l’assistenzasanitaria, sociosanitaria e assi-stenziale». Altra proposta,l’abolizione del superticket.

Qualità ambientale

Attenzione anche all’ambienteil candidato arrivato venerdì aMorbegno ha ricordato, come inItalia, «si contino circa 90.000morti all’anno a causa della“scarsa qualità ambientale”».La posizione dei 5 stelle per ri-durre polveri fini e emissionipunta tra l’altro a «incrementa-re il trasporto su rotaia». E dun-que ha puntato il dito contro lostato di salute dei treni «gelididi inverno e caldi in estate»,della «necessità di fare affluirepiù risorse nella viabilità pub-blica».

E ha parlato di lavoro. «No-stro obiettivo – ha affermato –è incentivare l’azione di rete trale imprese, aiutandole con ban-di semplici e fermare le cliente-le, i grossi committenti deglienti pubblici maggiori, che as-sorbono risorse ma non assicu-rano talvolta l’attesa efficienza.Sugli indirizzi di mercato - haanche precisato Violi -servecontrapporsi alla standardizza-zione in atto e valorizzare i pro-dotti tipici. Qui, nelle nostremontagne, non dimentichia-molo - ha concluso -, abbiamospecialità del territorio famosein tutto il mondo».

sta di governo della Lombardia.«Lombardia - ha affermato Violi- che con 10 milioni di cittadini,ha dimensioni e peso socialepari ad alcuni stati europei, edeve tornare a “correre” asse-condando queste sue caratteri-stiche».

Tra i primi aspetti program-matici trattati, la “specificitàdelle terre di montagna”. «Segoverneremo la Regione – hadetto - istituiremo un assesso-rato alla montagna che metteràa punto politiche mirate per ter-ritori come la Valtellina, la Val-camonica, la Valsabbia. Ricor-diamo - ha aggiunto - che la no-stra è una regione per gran partemontuosa, Alpi, Prealpi e Ap-pennini occupano quasi la metàdi tutto il territorio lombardo».

Il candidato si è soffermatosul tema delle aree alpine e dellepolitiche a sostegno delle comu-nità locali. «Serve - ha detto Vio-li - una fiscalità più leggera, perchi vive già in realtà decentrate,e deve riuscire a competere allapari con ogni altra zona dellaLombardia. Defiscalizzando illavoro, aziende e lavoratori po-tranno restare e operare sul ter-ritorio».

Sulla sanità, altro tema caldo,la proposta 5 stelle annunciaimpegno per «ridurre le liste diattesa per le prestazioni e leanalisi, garantendo la condivi-sione delle agende e degli ap-puntamenti a tutte le strutture

Dario Violi con Tamara Bonetti e Matteo Oreggioni a Morbegno

«Noi, gruppo politico compostoda cittadini della porta accanto»MORBEGNO

Incontri con i candi-dati a Morbegno.

Per il Movimento 5 stelleera presente nella serata e in-contro pubblico di venerdì de-dicato ai programmi per le im-minenti elezioni regionali an-che Gianluigi Paragone, gior-nalista, volto televisivo. Il suointervento ha tratteggiato raf-fronti tra una politica “più an-tica”, in cui, come ha spiegato,«gli obiettivi non erano secon-dari ad una certa idealità», e lapolitica “più recente”, che«sembra seguire modelli ma-tematici».

Paragone ha citato SandroPertini, in modo particolareun “ritratto degli italiani” ri-

preso da un discorso del presi-dente socialista e partigiano.Uomo politico molto amatodalla gente. In quel discorsoPertini definiva gli italiani unpopolo generoso, laborioso,che «ha bisogno delle propriecertezze», lavoro, casa, curadei propri cari.

Altri candidati a Cinquestelle hanno ripreso nella se-rata le linee generali di questaraffigurazione. Definendo il“movimento” «gruppo politi-co composto dai “cittadini del-la porta di fianco”», ispirati aiprincipi del buon senso.

In sala, ad ascoltare le anti-cipazioni, tanta gente. Eranopresenti sul palco anche Ta-mara Bonetti e Simone Aguto-

li, candidati valtellinesi in li-sta con Dario Violi per le ele-zioni regionali. C’era la consi-gliera regionale Paola Macchi,a spiegare come, «abbia inizia-to a fare politica sollecitata dalfiglio», i candidati alla Camerala sondriese Maria Rosa Gia-noncelli e Silvio Fumagalli,lecchese, a presentare le poli-tiche auspicate sulle temati-che ambientali. A puntare ildito contro gli inceneritori dirifiuti inquinanti dell’area pe-demontana e brianzola. Tantemotivazioni e sollecitazioni diuna forza nuova, con personediverse tra di loro, e che, comehanno spiegato diversi relato-ri, «condividono delle idee». D.Roc.

n Sulla sanitàla proposta 5 stelle annuncia impegno per ridurre le liste di attesa

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8 LA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Parisi con Fontana - Energie per la Lombardia

Lucica Virginia

Bianchi

Maurizio Dura

Pensionati

Luciana

Zighetti

Carlo Serafino

Isella

Lombardia Progressista

Simona

Regondi

Massimo

Molteni

Italia Europa per Gori insieme

Elisa Ratti Alessandro

Grolli

+Europa con Emma Bonino

Anna Rapella Giovanni Sansi

Civica Popolare

Michela Piras Achille

Garavatti

Obiettivo Lombardia per le Autonomie Gori Presidente

Valentina

Farina

Gian Franco

Saruggia

Speciale elezioni La sfida per la Regione Le liste

Irene

Bertoletti

Gori Presidente

Partito Democratico

Michele

Iannotti

Mariuccia

Copes

Guido Patelli

GiorgioGori

Mimma Sellaro

Sinistra per la Lombardia

Piero Mario

Puliti

MassimoGatti

Carla

Cioccarelli

Giorgia Meloni - Fratelli d’Italia

Forza Italia Berlusconi per Fontana

Elio

Della Patrona

Roberta Levi Ivan Bettiga

Lega - Lega Lombarda Salvini

Simona

Pedrazzi

Massimo

Sertori

Noi con l’Italia

Annamaria

Saligari

Gerlando

Marchica

AttilioFontana

Movimento 5 Stelle

Tamara

Bonetti

Simone

Agutoli

DarioVioli

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LA PROVINCIA 9DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Silvia Brianti

SONDRIO

MONICA BORTOLOTTI

Diciassette liste pre-sentate per trentaquattro aspi-ranti consiglieri e sei presidenti - il settimo, Elena De Rosa di Ca-sa Pound che pure resta in corsa,non ha depositato la lista in pro-vincia. Che, a verifiche effettua-te, diventano sedici e trentadue perché il Grande Nord, per stes-sa ammissione dei suoi espo-nenti, non ha raggiunto il nume-ro minimo di 500 firme richie-ste.

È questa la truppa dei candi-dati alle elezioni regionali del 4 marzo per la provincia di Son-drio così come composta alla chiusura dei termini per la pre-sentazione delle liste. Trenta-due per un solo posto garantito al Pirellone.

In tribunale

Super lavoro ieri in tribunale a Sondrio dove gli ultimi a conse-gnare nomi e documentazione, a fare da contraltare al Partito democratico primo assoluto ve-nerdì, sono stati i Radicali di +Europa con Emma Bonino. Per loro, come per gli altri, pri-ma di raggiungere il traguardo cisono volute ore di attesa.

Soltanto nel primo pomerig-gio - il termine per la presenta-zione delle liste scadeva a mez-zogiorno - è stato possibile avereil quadro completo di chi, intan-to, ambisce a correre per un seg-gio a Milano. Per la certezza del-l’ammissione sarà necessario aspettare ancora qualche ora.

Delle diciassette liste presen-

Super lavoro ieri in tribunale per la consegna delle liste

tate, sette appoggiano la candi-datura di Giorgio Gori - Pd, Lombardia progressista, Gori presidente, Italia Europa per Gori insieme, Civica Popolare, Obiettivo Lombardia per le au-tonomie Gori presidente e +Eu-ropa con Emma Bonino-, sei quella di Attilio Fontana - ForzaItalia, Lega, Noi per l’Italia, Pari-si Con Fontana - Energie per la Lombardia, Pensionati e Fratel-li d’Italia - perché a differenza dialtre province non c’è la lista Fontana presidente, le altre unaciascuno per Dario Violi - Movi-mento 5 stelle -, Massimo Gatti -Sinistra per la Lombardia -, Onorio Rosati - Liberi e Uguali -e Giulio Arrighini - Confedera-zione Grande Nord,che però al-la fine non sarà ammessa.

Gli elenchi

I nomi dei candidati sono quelli annunciati alla vigilia, alcuni più noti, altri meno - ma c’è un mese di campagna elettorale da-vanti per cercare di attrarre consensi- con anche alcuni in-serimenti di fuori provincia, so-prattutto per le formazioni più “giovani” o per le civiche in ap-poggio a questo o quell’aspiran-te presidente.

Nell’elenco c’è anche un Mol-teni nella lista Lombardia pro-gressista per Gori, ma non è il sindaco di Sondrio Alcide rima-sto fuori per la decisione dell’ul-timo minuto dello stesso Gori, quanto piuttosto tale Massimo.

Numerosi coloro che arriva-no da esperienze amministrati-ve, passate o in corso, c’è il vice sindaco di Sondrio Michele Ian-notti, l’ex presidente della Pro-vincia Massimo Sertori, i sinda-ci di Grosotto Guido Patelli, di Novate Mezzola Mariuccia Co-pes e di Lovero Annamaria Sali-gari. Ma anche l’ex primo citta-dino di Aprica Carla Cioccarelli,oltre ad una nutrita rappresen-tanza di consiglieri comunali.

n Numerosi coloro che arrivano da esperienze amministrative, passate o in corso

Speciale elezioni La sfida per la Regione Le liste

La marcia dei 32aspiranti consiglieriPer un solo postoLe candidature. Chiusi ieri a mezzogiorno i termini

per la consegna degli elenchi: 17 quelli presentati

Firme insufficienti per Grande Nord, manca Casa Pound

Il punto

In Regioneè possibileanche il voto disgiunto

Le legge elettorale regionale

lombarda è un proporzionale con

premio di maggioranza. Insieme

ai 79 seggi del consiglio regionale

si elegge anche il presidente della

Lombardia.

Il candidato alla presidenza con il

maggior numero di voti ottiene

44 seggi (il 55%) per le liste a lui

collegate che salgono a 48 (il 60%)

se supera il 40. Un seggio spetta al

miglior perdente tra gli aspiranti

presidenti in lizza.

Secondo la ripartizione dei seggi

ai territori, la provincia di Sondrio

ha diritto ad almeno un seggio.

La votazione per l’elezione del

presidente e del consiglio regio-

nale avviene su un’unica scheda.

Ciascun elettore può, a scelta:

votare per un candidato alla

carica di presidente;votare per un

candidato alla carica di presiden-

te e per una delle liste a esso

collegate, tracciando un segno sul

contrassegno di una di tali liste;

votare per un candidato alla

carica di presidente e per una

delle altre liste a esso non collega-

te, tracciando un segno sul con-

trassegno di una di tali liste (co-

siddetto “voto disgiunto”); votare

a favore solo di una lista; in tale

caso il voto si intende espresso

anche a favore del candidato

presidente ad essa collegato.

L’elettore può esprimere fino a

due voti di preferenza. Nel caso di

espressione di due preferenze,

esse devono riguardare candidati

di sesso diverso della medesima

lista. In caso contrario la seconda

preferenza è annullata. In moto la macchina in vista delle elezioni regionali del 4 marzo

Matteo

Oreggioni

Liberi e Uguali in Lombardia

Onorio

RosatiConfederazione Grande Nord

Giorgia Stenia

Baila

Pierluigi Zeli

Giulio

Arrighini

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10 LA PROVINCIADOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

di DIEGO MINONZIO

ci si accorge che sono tutti d’ac-cordo su una cosa, allora bisognaascoltarla per bene, ponderarla,soppesarla, approfondirla e poi fare esattamente il contrario. E visto che questo è un sillogismoinfallibile, la levata di scudi con-tro il braccialetto elettronico chepotrebbe essere messo ai polsi deidipendenti di Amazon – e il fattoche ancora non esista viene con-siderato irrilevante – trasfor-mandoli in burattini del Padrone,pupazzi delle Multinazionali, schiavi del Neoimperialismo di-gitale, greggi asserviti e ottusi delGrande Fratello colonialista, hascatenato una di quelle belle po-lemiche nelle quali i nostri depu-tati e senatori hanno dimostratoun’altra volta ancora che in quan-to a cultura, competenza, visionee, soprattutto, assenza di dema-gogia, non prendono lezioni da nessuno. Pronti via ed è partito il circo me-diatico. E farabutti e mascalzonie schiavisti e fascisti e nazisti e giùle mani dagli intoccabili diritti deilavoratori, giù le mani dai sacro-santi recessi della nostra vita pri-vata, giù le mani dalle conquistedemocratiche figlie delle lotte dipopolo della Resistenza, giù le mani dal Piave, Amba Alagi, Cur-tatone e Montanara e non siamoservi e non siamo carcerati e nonsiamo robot e qui ci mettono allagogna e qui manca solo la palla alpiede e il chip sottopelle e le scari-che elettriche e giù insulti e fischie alti lai e supreme indignazioniin un sabba di delirio collettivo che ha finito con il contagiare anche i migliori come il ministroCalenda. E nel quale la nostra ineffabile categoria non ha man-cato di fornire il consueto contri-buto di competenza e raziocinio,dimenticando la lezione sintetiz-zata da un tweet strepitoso di

segue da pagina 1

Mattia Feltri: “Ce l’avessimo noigiornalisti un braccialetto che vi-bra ogni volta che scriviamo unaminchiata…”.Ora, il prototipo di Amazon emet-te degli impulsi sonori ultrasoniciche aiutano i magazzinieri a indi-viduare gli scaffali giusti e quindila merce da prendere, supportan-doli nel loro lavoro di smistamen-to. A pensarci bene, nulla di nuo-vo. Tutte le aziende utilizzano daanni scanner palmari per il con-trollo dell’inventario e la spedi-zione degli ordini: trasferendo l’attrezzatura sui polsi, si liberanole mani e gli occhi, che non devo-no più guardare uno schermo, esi aumenta quindi la produttivitàe anche gli stipendi. La supervi-sione tecnologica di alcune fasi del lavoro è già realtà da molto tempo – tutte cose che i nostri cervelloni naturalmente non sanno – ed è sul rischio che questoprogetto si trasformi in uno stru-mento di controllo coattivo del lavoratore che deve esercitarsi l’intelligenza – ad averla – delle

classi dirigenti. Non sulla decla-mazione oratoria di fanfaluche che portano al più grave e scioccodegli errori. La guerra alla tecno-logia. La guerra alla tecnologia inquanto tale. Il suo ripudio a priori.Una guerra già persa, oltretutto.Nessuno può nascondere gli enormi pericoli connessi alla ri-voluzione digitale in questi annidi folle corsa verso un futuro chefa paura, nessuno può ignorare glisnodi giganteschi, esistenziali, etici che bisognerà sbrogliare ri-schiando di scottarsi le dita e per-dere la nostra umanità, ma è pro-prio qui, proprio in questo puntodecisivo che ci dovrebbero esserela politica e il sindacato. Il puntodove si vigila, si studia, si vaglia,si controlla. E si decide. Guardan-do avanti. Questo dovrebbe farela politica. Se esistesse ancora una politica, naturalmente. E in-vece siamo qui tutti insieme ap-passionatamente - da destra a si-nistra passando per il centro: questo il vero dramma - a maledi-re, scomunicare, interdire e vie-

tare con la stessa ottusità capronadei venditori di lupini di Aci Trez-za e di scialatielli di Amalfi. Bellii tempi andati quando si scavavacon le mani nelle cave di rena diRosso Malpelo, ci si spostava conil carretto trainato dall’asino e simondava il riso del padrone dallebelle braghe bianche, vero? Chec-ché ne dicano i nostri cervelloni,l’automazione, la tecnologia e larobotica sono armi formidabili per liberare i lavoratori dalle oc-cupazioni più faticose e degra-danti e per proseguire il lungo, drammatico, sanguinoso cammi-no verso una società più giusta. Che si compie però affrontandoi problemi, non demonizzandoli.La verità è che pure da questa polemica emerge la nostra atavi-ca cultura trasversale anti impre-sa, anti eccellenza, anti investi-mento, riverniciata da un ridicololuddismo 2.0 che da una parte siavvinghia a linguaggi e tematichegià morte e sepolte da decenni tranne che nelle menti dei nostripolitici, dall’altro tanfa di quellosnobismo da salotto che è il ter-mometro del vero profilo reazio-nario del paese. Esistono le leggi,che devono essere aggiornate alleesigenze del nuovo lavoro digita-le. Esistono le istituzioni, che de-vono presidiare l’oggi e program-mare il domani dialogando senzapregiudizi per condividere il per-corso della modernità. Esiste il principio di realtà. O meglio, do-vrebbe esistere. Perché invece non c’è niente. Ci sono solo chiac-chiere, distintivi, fanfaroni, ciuccie masanielli da strapazzo che tuo-nano in campagna elettorale con-tro Bezos il dittatore ma che, unavolta al governo, saranno i primia leccargli le scarpe quando si presentasse la necessità di met-terlo al suo posto. Perché qui il problema non sono i braccialettial polso, ma gli anelli al naso.

[email protected]

@DiegoMinonzio

DIRETTORE RESPONSABILEDIEGO MINONZIO

CAPOREDATTORE CENTRALE FRANCESCO ANGELINIRESPONSABILI DI EDIZIONEVITTORIO COLOMBO (Lecco), LUCA BEGALLI (Sondrio) SOCIETÀ EDITRICE La Provincia di Como S.p.a. EditorialePRESIDENTE MASSIMO CASPANIAMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMO CINCERACONSIGLIERI ALBERTO BONAITI, LUCIO CARMINATI, MARIO ROMANO NEGRI, GIULIA PUSTERLA,MARCO SANGALLI.

SEDE LEGALE La Provincia di Como S.p.a. Editoriale,via Pasquale Paoli, 21, - 22100 Como,Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003STAMPA C.S.Q. S.p.A. via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS).

REDAZIONICOMO via Giovanni De Simoni, 6. Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003 - [email protected] via Raffaello, 21. Tel. 0341.357.411- Fax 0341.368.547 - [email protected] via Nazario Sauro, 13. Tel. 0342.535.511 - Fax 0342.535.553 - [email protected]

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CARTA DI CREDITO (CartaSi, Visa, Mastercard, Eurocard) tel. 031.582.333.

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Il VangeloMONS. BRUNO MAGGIONI

Quando Gesù fa risorgere per incamminare sulla strada del servizio

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli porta-vano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malat-tie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamo-cene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sina-goghe e scacciando i demò-ni.

Marco 1, 29-39

Il racconto della guarigio-ne della suocera di Pietroè semplice e vivace. Mase vogliamo leggerlo congli occhi dei primi cri-

stiani, non dobbiamo sem-plicemente vedervi un pro-digio, bensì cogliervi unmessaggio. Due frasi sono daevidenziare: «la fece alzare»(letteralmente «la fece ri-sorgere») e «si mise a servir-

lo». Alla luce delle dueespressioni indicate il gestodi Gesù acquista un valoresimbolico: Gesù fa risorgereper incamminare sulla stra-da del servizio.

Sorprendente è il brevedialogo - il primo del vange-lo di Marco - fra i discepolie Gesù: «Tutti ti cercano»,dicono i discepoli aspettan-dosi che Egli si affretti in-contro alla folla che già loattende. Ma Gesù risponde:«Andiamocene altrove per-ché io predichi anche là; perquesto infatti sono venuto»(1,37-38). Risposta sorpren-dente e sconcertante. «Sonovenuto per» dice la ragioneprofonda della missione diGesù. Egli è venuto per an-dare altrove. Non è venutoper una sola folla ma per tut-te le folle. Nessuna folla puòimpadronirsi di Lui tratte-nendolo, nessuno può van-tare nei suoi confronti unaprecedenza particolare. Ge-sù non è un Messia di partee nessuno può dire: «È no-stro». Appena qualcunovorrebbe tenerlo per sé, Eglisfugge: deve andare altrove.

Il rapporto di Gesù con lafolla può sembrare contrad-dittorio: Egli cerca la folla e,nel contempo, se ne separa.Ma non è un atteggiamentocontraddittorio. Egli cercale folle ed è venuto per loro,ma proprio per questo pren-de le distanze dagli equivocidelle folle e dai loro tentatividi strumentalizzazione. Eglideve portare il messaggio«dovunque», a tutti, e non èprigioniero di nessuno. Egliè venuto ad annunciare ilRegno di Dio, non a realizza-re i progetti (per lo più egoi-stici e di parte) che gli uomi-ni vorrebbero sottoporgli.

PuntidivistaSpeculazioni e oscenitàsu un omicidio

Le speculazioni di ogni tipo, i commenti osce-ni sull’omicidio di una povera 18enne mi fan-no una pena infinita. Io sono meglio di così. Ione sono orgoglioso e fiero. #IoSonoMiglioreAlessandro Milan

@alinomilan

/ygjpah1i0EhiIwPu2oncgDjKv6SJ6a8z9czuOzeE7E=

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LA PROVINCIA 21DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Via Maffei cambia lookApprovato il progettoPiù verde e sicurezza

FRANCESCA BETTINI

In via Maffei la prima-vera porterà un nuovo look con più verde e maggior sicurezza per i pedoni e le bici. Partiranno fra aprile e maggio i lavori per ri-qualificare la via, inseriti nel programma per la Piastra finan-ziato dallo Stato sul bando per leperiferie: la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento, con un investi-mento previsto di 500mila euro,e ora iniziano le procedure per l’appalto e l’avvio del cantiere.

Le tappe del progetto

«Puntiamo a far partire l’opera-zione in tempi brevi, dovrebbe essere una delle prime avviate nel quadro del piano per la Pia-stra», assicura l’assessore ai La-vori pubblici Michele Iannotti.Il progetto prevede la riqualifi-cazione dell’intero tracciato di via Maffei, dall’incrocio con via Moro fino a largo Sindelfingen, con l’ampliamento degli spazi riservati a pedoni e biciclette e lapiantumazione di numerosi al-beri. Sul lato ovest della via – quello a destra guardando verso

Annuncio. Previsto un investimento di mezzo milione

L’apertura del cantiere è prevista per la primavera

Ampliati gli spazi per bici e pedoni e nuovi alberi

la Piastra, per intenderci – verràrealizzato un marciapiede ciclo-pedonale in sede protetta, largo due metri e mezzo e separato dalla carreggiata da un’aiuola larga 1,2 metri.

Nella striscia di verde trove-ranno posto una serie di piante, per un aspetto finale che ricor-derà un po’ quello della pista ci-clopedonale realizzata negli an-ni scorsi lungo via Stelvio.

«In questo caso non ci sarà unfilare continuo di alberi, perché andranno rispettate le distanze dai condomini – spiega Iannotti -, ma verranno messe a dimora diverse piante e il passaggio di pedoni e bici sarà sicuro, grazie alla separazione fisica dalla car-reggiata». Nella parte più a norddella via il percorso ciclopedo-nale verrà modificato «per adat-tarlo al calibro della carreggiata,che in questo tratto è meno am-pia», spiega l’assessore, ma è co-munque previsto un intervento strutturale per agevolare il pas-saggio dei pedoni.

«Da tempo i cittadini segna-lano il problema del marciapie-de stretto nel tratto vicino all’in-

crocio con via Moro, nell’area dove c’è la pizzeria – ricorda Ian-notti -. Qui non ci sarà la pista ci-clopedonale, per ragioni di spa-zio, ma il marciapiede verrà ade-guato in larghezza per eliminareun problema molto sentito».

I nuovi punti luce

Sul lato est della strada, invece, verrà conservato l’assetto esi-stente. Chi si sposta a piedi o in bici, poi, dal nuovo percorso in futuro potrà accedere anche al tracciato che porta verso il com-plesso dell’ex Ipsia, realizzato dai privati nel quadro delle ope-re di interesse pubblico legate alpiano integrato di intervento at-tuato nell’area fra via Torelli e via Moro. A completare il qua-dro del progetto su via Maffei, sarà il rifacimento totale dell’il-luminazione pubblica, con l’im-piego delle lampade a led. Que-sta soluzione, ricorda Iannotti, consente di ottenere un’illumi-nazione efficiente, a beneficio della sicurezza sulla strada, ga-rantendo un minor consumo di energia e quindi un risparmio per le casse comunali.

Via Maffei si prepara a cambiare look dalla prossima primavera

Il Comune vuole incassareSei i posti auto in vendita

Con un bando pub-blico il Comune mette il car-tello “vendesi” su alcuni po-steggi coperti nel centro stori-co. In questi giorni è stato pub-blicato l’avviso per la cessionedi sei posti auto all’interno diuna rimessa in via Parravicini,con una procedura aperta a cuipotranno partecipare tutti icittadini interessati: le offerteandranno presentate entro le9,30 del 12 marzo, poi nellastessa mattinata si terranno leoperazioni di gara.

I sei posti auto già da qual-

che tempo sono inseriti nelprogramma delle alienazionistilato dal Comune e ora l’am-ministrazione ha deciso diprocedere, fissando alcunivincoli «per facilitare l’aggiu-dicazione a favore di più sog-getti in una zona della città ca-ratterizzata da scarsità di po-sti auto e box», si legge nelprovvedimento con cui vieneindetto il bando: per questo gliinteressati potranno parteci-pare alla gara per più posti, ma«con possibilità di aggiudica-zione per uno solo dei lotti in

gara», a meno di offerte uni-che. Le cifre a base d’asta perl’acquisto dei posti auto sonostate fissate dopo la perizia diun tecnico e variano da 18milaa 21mila euro, a seconda delledimensioni di ciascuno dei seibox: le offerte dovranno esse-re al rialzo, precisa il bando, egli interessati dovranno pre-sentare anche un «depositocauzionale» pari al 10% del-l’importo a base d’asta. Tutti idettagli della procedura, lemodalità di presentazionedelle offerte sono nel bando,che è disponibile online sul si-to del municipio (comu-ne.sondrio.it): nel documentoci sono anche le istruzioni perprender visione dei posti auto.F.Bet.

IERI LA CERIMONIA DI APERTURA

Maschere, risate e coriandoliCarnevale, impazza la festa

Ha preso ufficial-mente il via ieri ilCarnevale dei Ra-gazzi 2018, mani-

festazione organizzata daglioratori cittadini.

I grandi protagonisti del-la giornata di ieri sono statiil Re e la Regina del Carneva-le, cioè Luca Colombini eLaura Gugiatti, due dei com-ponenti del carro di Poggiri-denti “RiAPPcendi il cuore”che si è aggiudicato la passa-ta edizione del Carnevale deiRagazzi.

Quando decine di bambi-ni e i loro genitori si sonoritrovati al cinema Excelsiordi Sondrio, ovviamente tra-vestiti con le loro mascheredi Carnevale, per assisterealla proiezione del film

d’animazione “Coco”, sono statiil Re e la Regina, comodamenteseduti sui loro troni e trainatida un quad, a guidare il corteoche dal cinema ha raggiuntopiazza Campello.

A precedere il festoso corteo, un carro trainato da un tratto-re sul quale ha preso posto lospeaker della manifestazione edal quale veniva diffusa musicache ha animato il pomeriggionel centro storico sondriese.

In piazza Campello i bambi-ni, che hanno sfoggiato i trave-stimenti più disparati (princi-pesse e tartarughe ninja, maanche vigili del fuoco, pirati eCenerentole), hanno avuto mo-do di divertirsi lanciando co-riandoli e stelle filanti, ma han-no potuto dammirare la discesadal campanile della Collegiata

di Gianmarco Scherini e Giu-seppe Epifani, travestiti a lorovolta da Pierrot e Arlecchino eche, nel corso della loro discesahanno lanciato dall’alto ai bam-bini caramelle e dolciumi. E dalloro carro, anche il Re e la Regi-na del Carnevale hanno distri-buito caramelle ai più piccoli.

Il corteo si è poi trasferito inpiazza Garibaldi: le mascherinehanno ricevuto, dal palco alle-stito per l’occasione, il saluto diGiorgio, sindaco del Carnevale,mentre il primo cittadino diSondrio, Alcide Molteni, haconsegnato al Re e alla Reginadel Carnevale proprio la grossachiave in legno della città.

«Non vi invidio - ha scherza-to Molteni rivolgendosi proprioalla “coppia reale” - visto chequando si hanno le chiavi della

città non si dorme e ci si alzapresto. E poi voi dovrete stareattenti ai birichini che ci sonoin giro in questi giorni. Le chia-vi sono grandissime, perchéSondrio è un Comune grandis-simo».

«In realtà - ha poi proseguitoMolteni rivolgendosi ai bambi-ni - il Re e la Regina del Carne-vale sono speciali e simpatici edomani sono certo che vi rega-leranno una giornata splendi-da».

Il programma dei festeggia-menti di oggi inizia alle 14,quando partirà dall’oratorioSan Rocco la sfilata dei carriallegorici, appuntamento cloudel Carnevale dei Ragazzi, chepoi si snoderà lungo via Bren-nero, via Stelvio, largo Pedrini,via Cesura, via Ragazzi del ’99,via Caimi, piazza Garibaldi.

La sfilata continuerà ancoralungo corso Italia e piazza Cam-pello per poi ripercorrere largoPedrini, via Cesura, via Ragazzidel ’99, via Caimi (area di par-cheggio dei carri allegorici) epiazza Garibaldi dove la sfilatasi concluderà. Giuseppe Maiorana La discesa dal campanile della Collegiata

La sfilata di ieri aperta dal carro del Re e della Regina

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

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22 SondrioLA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

- ha concluso Zino Battaglia - di-versa da quella di chi lavora in ospedale: in ospedale c’è più tec-nologia, ma uno scarso contatto con il paziente, mentre un medi-co di famiglia entra più in con-tatto con le famiglie e instaura un rapporto di fiducia con il pa-ziente che non deve essere in-terrotto. Inoltre, portare al do-micilio del cittadino la sanità consente di evitare ricoveri im-propri in ospedale o anche di rendere i ricoveri stessi più bre-vi. Quel che è certo, comunque, la medicina qui in provincia di Sondrio deve essere diversa da quella dei grossi agglomerati». G. Mai.

diagnosi e cura, mentre ora sia-mo passati a una “medicina d’iniziativa” che punta a portareproprio la medicina ai cittadini. Oggi, però, molti giovani non vo-gliono fare i medici di famiglia e preferiscono andare in ospeda-le».

«Soddisfazioni tante»

Intraprendere la carriera di me-dico di famiglia, invece, non sol-tanto può riservare ancora sod-disfazioni a livello personale, ma la presenza di queste impor-tanti figure può aiutare il buon funzionamento del sistema sa-nitario in generale: «Il medico difamiglia è una bella professione

Il casoLa donna indagata

aveva anche cercato

di portare via

dei medicinali

Una donna di 30 anni, peraltro già conosciuta alle for-ze dell’ordine, è stata denuncia-ta dalla Polizia per aver rubato ilgiaccone a una dottoressa del Pronto Soccorso dell’ospedale.

Non solo, ma prima aveva an-che cercato di portare via dei far-maci. In base alla ricostruzione degli inquirenti, la donna si era introdotta in una sala medica del Pronto Soccorso del e, ap-profittando dell’assenza del per-sonale sanitario impegnato in una visita, dopo aver tentato inutilmente di trafugare i medi-cinali, ha preso il giaccone e se n’è andata.

Dopo la denuncia dell’acca-duto, verificatosi la mattina del-lo scorso giovedì 1° febbraio, gli agenti della Polizia di Stato in servizio all’Ospedale Civile, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile, hanno su-bito avviato le indagini, indiriz-zando l’attenzione su una valtel-linese, già nota alle forze di poli-zia, che era stata vista girare per icorridoi del nosocomio.

Il giorno dopo, gli agenti han-no effettuato, su mandato della Procura., una perquisizione nel-l’abitazione della donna trovan-do il giaccone rubato. La donna, C.D.A., è stata così denunciata per il reato di furto aggravato, mentre il giaccone sarà riconse-gnato alla dottoressa.

GIUSEPPE MAIORANA

Aumentare le compe-tenze professionali degli agentie dare ancora maggior consisten-za alla presenza della polizia nel-la società e al servizio della citta-dinanza: sono questi gli obiettiviprincipali del progetto ministe-riale nazionale che ha consentitoalla Questura di Sondrio di do-tarsi di tre defibrillatori che po-tranno essere utilizzati per l’ap-punto dagli agenti in servizio.

Il progetto è stato presentatoieri negli uffici della Questura diSondrio alla presenza del Que-store Gerardo Acquaviva, delmedico della Polizia RaffaelePiccolo, della responsabile dellasezione provinciale della CroceRossa Italiana Giuliana Gualte-roni e del componente sempredella Croce Rossa Michele Mal-tese.

La dotazione

Sono tre i defibrillatori di cui èstata dotata la Questura di Son-drio: uno verrà collocato proprionei suoi uffici, uno verrà asse-gnato alla Polizia Stradale e ilterzo verrà posizionato su unadelle volanti della Polizia che divolta in volta si troveranno inservizio. Prima di poter utilizza-re questa apparecchiatura, ov-viamente, gli agenti dovrannoseguire un percorso di formazio-ne che partirà martedì con l’in-contro “Primo soccorso e riani- Uno degli apparecchi verrà posizionato su una delle volanti in servizio

Ruba giacconeall’ospedalee si dà alla fugaDenunciata

Defibrillatore sulle auto della poliziaAl via il progetto e il corso di formazioneL’iniziativa. Tre apparecchiature a disposizione in Valtellina tra Questura e Polstrada

«Nessuna volontà di sostituirci al personale sanitario, ma pronti a intervenire se serve»

mazione cardiopolmonare, uti-lizzo del Dae: aspetti tecnici eprofili medico-legali” che si terràdalle 9 alla sede dell’Unione Arti-giani di Sondrio. In seguito, gliagenti che avranno deciso di ade-rire al progetto che consentiràloro di usare il defibrillatore(l’adesione non è obbligatoria,ma già una cinquantina propriodi agenti hanno dato la loro di-sponibilità a partecipare) prose-guiranno la loro formazione congli istruttori della Croce RossaItaliana che impartiranno loroprima una lezione teorica e poi,in gruppi di 5-6 persone una le-zione pratica di utilizzo propriodel defibrillatore. Al termine diquesto percorso gli agenti rice-veranno un attestato e sarannoabilitati all’utilizzo del Dae neiloro interventi nel caso questofosse necessario.«In Italia - hasottolineato il Questore GerardoAcquaviva - ogni anno avvengo-no almeno 50 mila decessi perarresto cardiaco. I nostri uominispesso arrivano per primi sul

luogo, ad esempio, di un inciden-te, magari due o tre minuti primadell’arrivo, altrettanto tempesti-vo, dell’ambulanza. In certe cir-costanze, però, anche due minutipossono essere fondamentali edecisivi per la sopravvivenza diuna persona. Il nostro è l’ennesi-mo atto d’amore nei confrontidella gente e della cittadinanza».

Gli obiettivi

«Non vogliamo assolutamentesostituirci al personale sanitario- ha fatto eco il medico della Poli-zia Raffaele Piccolo - ma essereun ausilio nei casi di necessità».

Ovviamente soddisfatta per ilprogetto anche Giuliana Gualte-roni: «Ben venga - ha spiegato laresponsabile provinciale dellaCroce Rossa Italiana - un proget-to che ci consente di essere sem-pre più vicini alla popolazione.La nostra collaborazione con laPolizia è pressoché quotidiana:un intervento tempestivo au-menta le possibilità di sopravvi-venza delle persone che hannoavuto un arresto cardiaco».

Infine, va segnalato che, sem-pre nell’ambito di questo proget-to, l’auspicio espresso da Gerar-do Acquaviva è che la Questuradi Sondrio possa presto esseredotata di altri due defibrillatori,da assegnare alla Polizia di fron-tiera di Tirano e alla sede distac-cata della Polizia stradale di Me-se.

n n In certe circostanze anche due minuti possono essere fondamentali per salvare una vita

Il progetto è stato presentato ieri mattina in questura GIANATTI

provincia di Sondrio, invece, nella stessa situazione si è co-stretti a spostarsi spesso dai pic-coli paesi, visto che i medici, ad esempio, sono a Sondrio, Chiesae Ponte e questo rappresenta senza dubbio un disagio anche vista la difficoltà dei collega-menti con i pullman o il treno trale varie località».

Territorio particolare

Solo per fare un esempio, ulti-mamente a Berbenno sono tre i medici andati in pensione e a so-stituirli ne è arrivato soltanto uno, più quello in servizio a Fusi-ne; più in generale tra Berbenno,Cedrasco, Fusine, Colorina e Po-stalesio sono quattro i medici di famiglia presenti contro i sei operativi fino a qualche anno fa.

Un problema, questo, che inprovincia di Sondrio esisteva anche in passato, ma che è di-ventato più “pressante” vista la minore quantità di giovani che sceglie di intraprendere la car-riera di medico di famiglia e an-che la diversa “natura” che que-sto ruolo ha assunto nel corso degli anni: «Quando ho comin-ciato - ha proseguito Zino Batta-glia - esistevano le condotte me-diche e i medici convenzionati con le mutue: la medicina era una “medicina d’attesa” fatta da

Il dibattitoZino Battaglia: «I medici

di famiglia figure importanti

per il buon funzionamento

del sistema sanitario»

Con i suoi 43 anni di servizio è uno dei medici di fa-miglia più esperti della provin-cia di Sondrio e prova ancora grande passione per il suo lavo-ro, tanto da consigliarlo ai più giovani. Anche Zino Battaglia, medico di famiglia a Berbenno ed ex sindaco proprio della loca-lità della Bassa Valle, però, non può che essere consapevole del-le maggiori difficoltà per un me-dico di famiglia rispetto a qual-che decina di anni fa e se proprioil medico di base si trova ad ope-rare in un territorio come quellodella provincia di Sondrio piut-tosto che in una grande città co-me Milano: «La Valtellina - ha evidenziato Zino Battaglia - è unterritorio particolare e fraziona-to: ci sono 170 mila persone tra Chiavenna e Bormio e si capiscecome questa sia una situazione molto diversa da quella, ad esempio, di Milano. Lì, se un me-dico va in pensione, i suoi pa-zienti possono essere divisi su altri quattro o cinque medici cheoperano nella stessa zona; in

«Portare la medicina a domicilioconsente a volte di evitare ricoveri»

Zino Battaglia, medico di famiglia da 43 anni

A SPINEDI

Due feritinello scontro

Due ragazzi di 19 anni sonorimasti feriti, la notte scorsa,in un incidente stradale a Spinedi, in comune di Ber-benno. L’incidente è delle 3,20. Le forze dell’ordine hanno avviato gli accerta-menti necessari per stabilireesattamente la dinamica dello scontro. Sembra co-munque che in conducenteabbia fatto tutto da solo, uscendo di strada e finendocontro un ostacolo. Di mediacriticità le condizioni dei fe-riti. Sul posto anche i Vigilidel Fuoco.

TEGLIO

Stroncato da un malore

Tragedia nella mattinata diieri a Teglio, in via Piazzur, alcivico 5, dove un uomo di 59anni ha accusato un maloreche gli è risultato fatale. Era-no le 8,20. Inutili i soccorsidel 118 e dei Vigili del Fuoco.Sul posto anche i Carabinie-ri della locale stazione.

I SOCCORSI

Raffica di interventi sulle piste da sci

Sono dodici le persone feritesulle piste dalla sci dei com-prensori della provincia di Sondrio nella giornata di ie-ri.

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LA PROVINCIA

Sondrio 23DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

PoliticaAppuntamento

a Morbegno

con i candidati

di Liberi e Uguali

“La sinistra necessaria: valoriantichi e persone giovani”,dialogo sulle ragioni della ne-cessità storica di una forza po-litica. È questo il tema dell’incontroin programma venerdì 9 feb-braio alle 20,45 nell’aula ma-gna delle scuole medie di viaAmbrosetti a Morbegno con laricercatrice Rosa Fioravantee i candidati di Liberi e UgualiMartina Simonini (collegiouninominale della Camera),Simone Del Curto (collegiouninominale del Senato), Vi-cky Tshimanga (proporzio-nale della Camera) e MatteoOreggioni (candidato in con-siglio regionale).A moderare l’incontro saràValerio Trabucchi, 18 anni,attivista valtellinese del Movi-mento giovanile della sinistra.

Rosa Fioravante

Il riconoscimento

Colpisce nel segno e si guadagna una menzione specia-le “Sogno di una compagnia di mezza tacca”, piece scritta a quattro mani dall’attrice Diana Medea, che assieme a GianlucaMoiser, docente del liceo scien-tifico Donegani, ha tenuto lo scorso anno il laboratorio “Espressioni”, progetto che fa parte del piano dell’offerta for-mativa della scuola e che prose-gue anche quest’anno. Frutto di un lavoro svolto nell’anno scola-stico 2016-2017, lo spettacolo sarà protagonista dal 20 al 24 marzo, quando parteciperà al Festival nazionale del teatro scolastico Elisabetta Turroni a Cesena al teatro Bonci. In quel-l’occasione sarà premiato dalla commissione, che ha voluto se-gnalare l’opera, che ha coinvoltoi liceali di Sondrio, per la qualità teatrale e per il valore didattico eculturale del progetto. Si tratta di un esempio di metateatro. Glialunni hanno interpretato una compagnia, il cui regista decide di frequentare un corso per “crescere”, per trovare nuove idee. Il tutto ispirandosi al Bar-do, al genio di Shakespeare. D.Luc.

La proroga

Avrebbe dovutochiudere alla fine di gennaio -più precisamente il 28 gen-naio - e invece, la pista di pat-tinaggio su ghiaccio di piazzaGaribaldi, sfruttando le con-dizioni meteo favorevoli diquest’inverno, rimarrà aper-ta ancora per qualche giorno.

È l’amministrazione co-munale a comunicarlo, in-nanzitutto sui social networkcome Facebook. La pista dipattinaggio rimarrà apertafino al 13 febbraio dal lunedìal giovedì al mattino su pre-notazione delle scuole comu-nali e il pomeriggio dalle 14alle 20. Il venerdì mattina suprenotazione delle scuole co-munali, mentre al pomerig-gio si potrà pattinare dalle 14alle 18.30 e dalle 21 alle 23.

Sabato e domenica, lunedì12 e martedì 13 febbraio - du-rante cioè la mini vacanza delcarnevale -, invece, la pistaresterà aperta dalle 10 alle 12;dalle 14 alle 18,30 e dalle 21alle 23.

La pista resterà invecechiusa oggi dalle 14 alle 17 du-rante cioè la sfilata del Car-nevale dei ragazzi.

amministrative, ma anche «da partecipazioni ad eventi ed in-contri, che l’amministrazione sostiene con contribuzioni di-rette e non». A rincarare la do-se, il consigliere Felicioni, che ha lamentato poca cura e, tal-volta pressapochismo nella re-dazione degli atti: «Credo che ilComune, come ente dello Sta-to, dovrebbe emanare docu-menti chiari e leggibili». «La qualità degli atti secondo me andrebbe rivista: è il parere di questa umile minoranza».

Parole, che acquistano ancorpiù significato, dopo la caduta della giunta, in tempo però – i termini scadono il 24 febbraio – per ritornare alle urne già nella prossima tornata ammi-nistrativa. D.Luc.

l’obiettivo di dare un contribu-to costruttivo al benessere del-la comunità di Albosaggia». Spiacevole, per la minoranza, sentirsi esclusi: «Le abbiamo sentito affermare, che ciò sa-rebbe stato fatto. Ma solo in po-chissime occasioni abbiamo avuto il piacere di una convoca-zione». È andata oltre Delle Grazie, ricordando a Giugni, «che abbiamo deliberato, che lecommissioni fossero a costo zero per l’amministrazione e che la minoranza, già nella pre-cedente esperienza ammini-strativa, non percepisce getto-ne di presenza per le sedute di consiglio comunale, devolven-dole ad iniziative a favore di si-tuazioni svantaggiate ai nostri concittadini o di minori».

Non solo esclusi dalle scelte

Un successoil “Sogno” di Medea e Moiser

In piazza si continuaa pattinaresul ghiaccio

governo di Fausto Giugni, a cui non le hanno mandate a di-re: «Caro sindaco, il gruppo di minoranza prende atto della mancanza di rispetto nei nostriconfronti da parte sua - ha det-to in aula Delle Grazie, facen-dosi portavoce del pensiero de-gli altri consiglieri del gruppo Alleanza Alpina. Non erano presenti l’ormai ex-capogrup-po Romeri e Massimo Genini.«Più volte - ha proseguito rivol-gendosi al primo cittadino - dall’inizio del suo mandato, le èstato chiesto di portare a cono-scenza dei consiglieri in sede dicommissioni consiliari ad hoc icontenuti, gli atti e le azioni, che sarebbero diventate ogget-to di consiglio». Stando alle pa-role di Delle Grazie sarebbero state non più di cinque le com-missioni convocate in tre anni e mezzo di governo.

«La nostra richiesta ha sem-pre avuto come presupposto la partecipazione democratica all’attività amministrativa e non una becera opposizione: eravamo e siamo - la sottoline-atura - interessati a discutere, apartecipare, a suggerire con

Il casoLe dimissioni ad Albosaggia

già nell’aria da tempo

Le prese di distanza

nell’ultimo consiglio

Zero coinvolgimento, poco rispetto, nessuna condivi-sione, né tanto meno confron-to e dialogo. Questi i motivi, allabase dell’astensione dal voto diAnna Delle Grazie e di Stefa-no Felicioni, gli unici due con-siglieri di minoranza, presenti giovedì in consiglio comunale ad Albosaggia, la sera prima della caduta della giunta.

Sostanzialmente gli stessiidentici motivi, che hanno por-tato alle dimissioni irrevocabilidei sette consiglieri - sei di maggioranza e il capogruppo dell’opposizione Elio Romeri -e al commissariamento del Co-mune orobico. Fatta eccezione per la variante al Pgt, a cui han-no dato l’ok, Delle Grazie e Feli-cioni hanno scelto di prendere le distanze da tutti gli argo-menti sottoposti alla loro at-tenzione, durante l’ultimo con-siglio, considerato l’epilogo, del

Giunta caduta«Poco rispettoniente dialogo»

Un’immagine dell’ultima seduta del consiglio ad Albosaggia

MONICA BORTOLOTTI

Manca ancora la datadelle urne e pure l’ufficialità deinomi, ma su chi proverà a racco-gliere l’eredità di Molteni, orache la partita delle candidatureper elezioni politiche e regionaliè chiusa, cominciano a delinear-si scenari più che possibili an-che per palazzo Pretorio.

E quello che pare probabileè una sfida tra professionisti.

La novità

Se infatti da una parte, quelladel centrosinistra, pure in man-canza del sigillo dell’ufficialitàe senza scartare a priori l’ipotesidi primarie di coalizione, do-vrebbe essere Nicola Giugni,avvocato presidente dell’Azien-da energetica di Valtellina e Val-chiavenna, a giocarsela, dall’al-tra, dalle parti del centrodestra,potrebbe essere Marco Scara-mellini, ingegnere presidentedell’Ordine provinciale, a pro-vare a conquistare la stüa dipiazza Campello.

Il suo nome è la novità delpanorama politico cittadino de-gli ultimi giorni, dopo che, nelrecente passato, sono state scar-tate ad una ad una, per mancan-za di disponibilità dei diretti in-teressati, le ipotesi di candida-tura di Costantino Tornadù,di Michele Rigamonti e di Al-berto Marsetti.

Di ufficiale non c’è nulla. Gli

Le ragionidella sinistraIncontrocon Fioravante

Elezioni amministrative a SondrioVerso una sfida tra professionistiIndiscrezioni. Archiviate le candidature per Politiche e Regionali si torna a parlare di città

Per la conquista di palazzo Pretorio il centrodestra potrebbe affidarsi a Marco Scaramellini

esponenti dei partiti, dei movi-menti e delle civiche che com-pongono la coalizione di centro-destra hanno scelto la via delsilenzio. Allo stesso modo il di-retto interessato si trincera die-tro un diplomaticissimo «nocomment».

Certo è che la candidatura diScaramellini, fuori dai giochidella politica, lontano da alcunidei “potentati” che fin qui han-no controllato, o provato a farlo,la vita amministrativa provin-ciale, getterebbe una nuova lucesulle elezioni di Sondrio di fattocombattute tra due aspirantisindaci per certi versi molto si-mili tra loro.

Due professionisti preparati,

ciascuno nel proprio ambitoevidentemente, con esperienzeamministrative alle spalle, manon invischiati nelle manovrepolitiche. Due candidati di buo-na famiglia, come si sarebbe det-to una volta, capaci di attrarrevoti e simpatie della parte piùmoderata di una città che, oltreall’esperienza più a sinistra del-la giunta Molteni, si è semprericonosciuta più nel centro. Uncapoluogo democristiano pereccellenza che lì tende a torna-re.

Luoghi da interpretare

In questo quadro ancora tantoincerto - non foss’altro perchénessuno conferma, né smenti-sce - le incognite per conquista-re palazzo Pretorio restano nu-merose.

Sul piatto c’è l’eredità del ven-tennio molteniano da raccoglie-re, tra pregi e difetti, e ci sono daaffrontare le difficoltà, innanzi-tutto sociali, provocate da unpresente fatto di incertezze e daun futuro nebuloso, anche eco-nomicamente parlando.

I quartieri più periferici,piuttosto che le frazioni - stori-camente hanno fatto la diffe-renza nelle urne -, nonostantegli interventi già in corso e quelliin programma, restano luoghida interpretare, da conquistareper chiunque ambisca a gover-nare il capoluogo.

n Il diretto interessato si trincera dietro un diplomatico «no comment»

n Sempre più insistenti le vociche indicano nell’ingegnereil possibile candidato

Marco Scaramellini

Nicola Giugni

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LA PROVINCIA 25DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

ASondalo il 2018 è l’an-no dell’ospedale Mo-relli, merito del tradi-zionale calendario

dall’Apt Tria Lillia in collabora-zione con l’amministrazione co-munale che è dedicato alla storiadel nosocomio con tante imma-gini di protagonisti che creanoun po’ di nostalgia in chi lo sfo-glia.

I mesi sono altrettante paginedi storia ingiallite con volti chehanno dato lustro all’ospedale.Innanzitutto è come sempre ildialetto sondalino a farla da pa-drone. Gli autori spiegano lascelta del tema Morelli: « Per isondalini più anziani il “Villaggiosanatoriale “ di Sondalo , costrui-to nel 1932 che funzionò comesanatorio dal 1946 fino a metàanni ‘70, quando fu trasformatoin ospedale generale, è sì un ca-polavoro di urbanistica edificatosul pendio della montagna amonte del paese, ma anche unoscrigno di ricordi».

“Andavamo al Morelli per cu-rarci, per lavorare e qualcuno pertrovare l’amore” è il titolo della

copertina che accompagna duefoto dell’area del Morelli, una difine 1800 senza l’ospedale e l’al-tra del 1° novembre 1937, con ilsanatorio completato. «Nel titolo- continuano gli autori - abbiamocercato di sintetizzare e metterein evidenza tre aspetti che hannolegato le persone al Villaggio: lacura dei malati di tubercolosi, illavoro nei vari ambiti (medico ,infermieristico, amministrativo,tecnico) e anche l’amore. Nonsono forse ancora oggi la salute,il lavoro e l’amore i tre cardinidella vita di una persona»?. Masfogliamolo insieme, il 2018 son-dalino. Gennaio è dedicato allaradiologia con una foto di gruppodei primi anni Settanta, fra i qualiil tecnico Tommaso Trotta, unodegli ultimi ad andare in pensio-ne negli anni Novanta e il prima-rio Franco Clementi. Febbraio èdedicato al magazzino viveri, coni suoi “angeli custodi” impegnatia dosare sulle bilance di un tem-po. I falegnami che hanno lavora-to nell’anno ‘54-’55 sono i prota-gonisti del mese di marzo, paginanella quale trova spazio anche il

volto di Amelio Zappa, responsa-bile degli elettricisti negli anniSettanta.

Lo sport era vitale per il recu-pero degli ammalati di tbc e an-che per il tempo libero di chi alMorelli prestava servizio: il mesedi aprile mostra la piscina al-l’aperto e il campo da tennis. Perallietare i tanti mesi di ricoverodei pazienti c’erano anche glispettacoli della compagnia tea-trale dei dipendenti che nel 1954misero in scena “Picco Disgra-zia”. Le proiezioni cinematogra-fiche in tutti i padiglioni eranoassicurate dal lavoro di BiagioZubiani. Tutte nozioni che ci for-nisce il mese di maggio.

Mangiare bene era essenzialee gli chef erano certamente unagaranzia (mese di giugno). Inospedale ad occuparsi del magaz-zino viveri c’erano pure le suore(Sorelle della Misericordia di Ve-rona) ritratte nelle foto del mesedi luglio, mentre i Padri Camillia-ni curavano le anime. Ad agostogloria anche per chi andava diramazza, le ausiliarie impegnatea lavare i pavimenti. Ai tempi del

sanatorio i medici avevano unaloro mensa con le loro cameriere(settembre). Sembra un palom-baro, ma è invece ritratto nellamuta di lavoro da disinfettatoreBruno Simonelli (ottobre).

Momenti di festa a novembrecon gli infermieri che festeggia-

no il diploma nel 1971 e la festadei veli -così chiamata per il velodella divisa delle infermiere - del1969. A dicembre spazio al perso-nale di mensa. E un anno così èvolato, col futuro che sa tanto dipassato.P. Ghi.

La copertina del calendario realizzato dall’Apt Tria Lilia

IL CALENDARIO DEDICATO ALLA STORIA DELL’OSPEDALE MORELLI

Lì si andava per curarsi,per lavorare e, qualcuno, pure per trovare l’amore

GROSIO

PAOLO GHILOTTI

Anche il prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Sca-lia si complimenta con i coeta-nei del 1999 di Grosio protago-nisti della tradizionale festa del-la coscrizione per il raggiungi-mento dei 18 anni.

Vita comune 24 ore su 24

Un appuntamento molto attesodai giovani grosini che fanno vi-ta comune 24 ore al giorno da Capodanno fino alla Befana. Una festa solitamente chiasso-sa, non solo la notte di San Silve-stro, che lascia dormire poco i residenti in centro e più volte, purtroppo, ha pure “regalato” loro al risveglio il paese imbrat-tato delle scritte festaiole dei ne-omaggiorenni.

Nulla di ciò è accaduto que-st’anno, anche perché la festa ri-spetto agli anni passati è stata unpo’ blindata, naturale precau-zione dopo quanto accaduto a Sondrio, quando un’auto si è scagliata sulla folla nella centra-lissima piazza Garibaldi mentreerano in corso i mercatini di Na-tale.

La festa dei diciottenni è stataaddirittura in forse proprio per

La cena finale dei ragazzi e delle ragazze del 1999

La lettera. «Indispensabile che i giovani capiscano l’importanza di non offendere la sicurezza»

La “maratona” di sei giorni dei coscritti è culminata con l’elezione dei più belli e dei più simpatici

motivi di ordine pubblico e sicu-rezza, superati poi proprio gra-zie al brillante comportamento tenuto dai ragazzi. Il prefetto non si è rivolto a loro diretta-mente, ma ha scritto il suo ap-prezzamento per l’esito della manifestazione in una lettera inviata al sindaco Antonio Pru-neri.

«È indispensabile che i giova-ni comprendano l’importanza che ogni iniziativa privata o col-lettiva si svolga pacificamente, in modo da non offendere la si-curezza pubblica o privata e in modo, altresì, che vengano ri-spettate tutte le altre condizio-ni, costituzionalmente garanti-te, sulle quali si fonda il nostro ordinamento, e ciò indipenden-temente dalle conseguenze pe-nali, civili e amministrative de-rivanti dall’inosservanza di det-te regole».

Ragazzi del ‘99 che resteran-no nella storia grosina come i lo-ro precedessori nati esattamen-te 100 anni prima. È passato un secolo ed è molto diversa, fortu-natamente la storia di quei Ra-gazzi del ‘99 e questi ragazzi del ‘99. Allora partirono per la guer-ra ancora ragazzini, adesso non partono neppure per il servizio

militare visto che non c’è più l’obbligo di leva.

La cena finale

E’ una festa la coscrizione dei ra-gazzi e ragazze del ‘99 di Grosio che si è conclusa con la cena fi-nale nella quale si eleggono misse mister. Sono Maddalena Se-nini e Mirco Strambini i più belli del ‘99 almeno secondo il giudizio dei 28 partecipanti alla serata. Maddalena ha precedutoStefania Pini e Marcella Bor-doni. Sul podio maschile accan-to a Mirco sono saliti Matteo Curti e Leonardo Masa. Oltre alla bellezza c’è pure una gara disimpatia. E le tre protagoniste del podio femminile si sono so-lamente scambiate l’ordine sul podio. Ha vinto Marcella Bor-doni davanti a Maddalena Se-nini e Stefania Pini. Fra i ma-schi Leonardo Pozzi ha sbara-gliato la concorrenza di Gio-vanni Motalli e Matteo Curti.

I coscritti del ‘99 lodati per laciviltà con la quale hanno fe-steggiato, torneranno protago-nisti negli ultimi giorni di di-cembre per la chiusura, cercan-do di confermare tutto quanto di buono è stato detto riguardo alla lro condotta.

La cerimonia

Commemorazione deipartigiani stamane a Vervio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comuna-le, dal comitato provinciale Anpidi Sondrio e dalle associazioni alpini, combattenti e reduci prenderà avvio alle 9.15 nella chiesa parrocchiale di Vervio dove alle 9.30 l’arciprete di Maz-zo, don Gianluca Dei Cas cele-brerà la santa messa in onore di tutti i caduti di guerra. Al termi-ne omaggio floreale sul monu-mento ai caduti e il saluto del sindaco di Vervio Enzo Qua-drio e delle altre autorità.

Sarà celebrato l’anniversariodel drammatico 3 febbraio 1945 che coinvolse tutte le popolazio-ni della zona, impegnate a soste-nere i gruppi armati. Nella ceri-monia di Vervio sono ricordati in particolar modo Benito Gar-bellini di Sernio, Innocente Quadrio di Vervio, Aldo Praolinidi Bormio, Antonio Scala di Gro-sotto e Remo Vaninetti di Ver-vio, partigiani alpini della Briga-ta Gufi, caduti per la libertà du-rante il barbaro periodo di do-minio nazifascista nelle nostre valli durante la guerra di Libera-zione nazionale. P. Ghi.

La propria vita per la libertà Vervio ricordai partigiani

Valdisotto

Rocambolesco inci-dente stradale ieri pochi mi-nuti dopo mezzogiorno sullaStatale 38 nella galleria di Ce-pina a Valdisotto all’altezzadel km 90+600, fortunata-mente senza conseguenze peri coniugi all’interno dell’auto.

Probabilmente per un gua-sto meccanico, ma sono in cor-so gli accertamenti, una Toyo-ta Rav 4 che stava procedendoin direzione Sondalo con allaguida una signora di 61 anni diGarzeno (Como) e a fianco ilmarito di 65 anni, si è ribalta-ta, non coinvolgendo però al-tre auto. Sul posto sono inter-venuti i vigili del fuoco di Tira-no, mentre i rilievi sono statieseguiti dai carabinieri dellastazione di Sondalo e del nu-cleo Radiomobile di Tirano.

Per consentire le operazio-ni di pulizia del fondo stradalee la rimozione del mezzo laStatale è rimasta chiusa perun’ora ed il traffico è stato de-viato sulla strada provinciale27 da Bormio alla frazionesondalina di Le Prese, con gliimmaginabili rallentamentidel caso.

Per i coniugi comaschi soloun grande spavento, l’autoammaccata ed un brutto ri-cordo del fine settimana inValtellina. P. Ghi.

Festeggiamenti sì, ma usando la testa Anche il prefetto loda i “ragazzi del ’99”

Tirano e Alta Valle

Paura a Cepina Auto sbanda e si ribalta in galleria

I tre mister e le tre miss bellezza scelti dagli stessi coscritti grosini

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26 TiranoLA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

valle. Ovviamente ha generato nei figli la stessa passione. Elisa-betta è stata nazionale C di sci alpino e campionessa europea di carving, ha sciato anche Ros-sella, mentre Guido è stato pu-re presidente dello sci club Gro-sio. Proprio lo sci club, ora diret-to da Emanuele Curti è vicino alla famiglia: «Nella prossima gara sociale ricorderemo Bruno Timoteo con un premio speciale– assicura il presidente - se oggi esiste lo sci club lo dobbiamo si-curamente a quel seme che Bru-no Timoteo ha piantato tanti an-ni fa». I funerali si svolgeranno domani alle 14.30 nella frazione Tiolo. P. Ghi.

nei primi anni Settanta “La Quattro Passi in Valgrosina” mamma dell’attuale Fusino-Malghera. Fra i suoi allievi an-che il sindaco di Grosio, Anto-nio Pruneri che lo ricorda con particolare affetto: « Era il 1971 eTimoteo portava noi ragazzi delle medie e anche quelli di quinta elementare a correre nei prati e nei castagneti. Curava particolarmente la tecnica, ri-cordo che nella corsa non volevache appoggiassimo il tallone. Curava i particolari anche nello sci, era l’allenatore di coloro che,superata la selezione comunale, affrontavano le gare provincia-li». Per il suo amore per lo sci eraconosciutissimo in tutta l’alta

terna. Seppe coniugare due aspetti dello sport: la pratica e ladiffusione fra i giovani. Come praticante sul finire degli anni Sessanta fu campione italiano master fra gli amatori. Ha inse-gnato sci allo Stelvio e negli anniSettanta ha creato lo sci club Grosio. E fino ad 83 anni non ha rinunciato alla discesa. Anche nella corsa in montagna ha avu-to un ruolo strategico, creando

nel 1956 per i lavori della diga di Cancano. A Grosio ha costruito la sua famiglia e ha diffuso la pra-tica sportiva dei suoi due sport preferiti: la corsa campestre e lo sci. Lo sport l’aveva nel dna, tra-smesso dal papà Umberto, gran-de canottiere. E il canottaggio raccolse le fatiche anche del gio-vane Bruno, nato nel 1926, che però in Valtellina non poteva piùproseguire con la disciplina pa-

Domani a Tiolo le esequieCorsa campestre e sci

le discipline che praticava

e seppe insegnare e far amare

a numerose generazioni

Si è spento ieri mattinaa 91 anni Bruno Timoteo, au-tentico pioniere dello sport a Grosio. Comasco di Torno, peri-to edile, era giunto in Valtellina

Lo sport di Grosio in lutto Addio a Bruno Timoteo

Bruno Timoteo aveva 91 anni

LA LETTERA

«Scuola a tempo pienoA Bormio bella opportunità»

Il gruppo degli alunni del tempo pieno sulle nevi di Bormio Ci presentiamo: siamoun gruppo di genitoridell’Alta Valtellina i cuifigli frequentano la pri-

ma classe della scuola primariaa tempo pieno di Bormio.

Da quest’anno l’Istitutocomprensivo Martino Anzi hainfatti dato l’opportunità ai suoistudenti più piccoli di poter

scegliere il tempo scuola che me-glio potesse coniugare le esigenzedei bambini e delle loro famiglie. Vogliamo ringraziare il Dirigentescolastico e le insegnanti per il cli-ma di benessere che sono riuscitia creare. I nostri bambini sono con-tenti di andare a scuola. Vanno a mensa insieme e sono diventati piùautonomi. Una volta a settimana

praticano un’attività sportiva al-l’interno del tempo scuola: in que-sto periodo stanno vivendo l’espe-rienza dello sci di fondo poi si ci-menteranno col pattinaggio su ghiaccio.

Nei prossimi mesi partirà ancheun potenziamento, a livello di gio-co, della lingua inglese. Il tempo pieno ha avuto ripercussioni posi-

tive anche per noi genitori, per-mettendo una preziosa concilia-zione famiglia-lavoro. Troviamo che la possibilità di scegliere tra tempi scuola differenti possa esse-re una risorsa, in Alta Valle come altrove. Come sono i nostri bambi-ni alla fine di una giornata scolasti-ca? Sereni, contenti, hanno vogliadi divertirsi con la neve e rilassarsiun po’. Cosa fanno al di fuori dellascuola? Giocano, studiano, pratica-no sport… Ed è bello avere due inte-re giornate, il sabato e la domenica,da trascorrere insieme. Siamo con-sapevoli di avere iniziato un per-corso che potrà portare benefici non solo alle famiglie che hanno fatto da apripista, ma a tutte quelleche verranno e che avranno l’op-

portunità di fare liberamente la medesima scelta. Siamo altresì consapevoli delle difficoltà e delleresistenze che ogni novità porta inevitabilmente con sé e ci stiamoadoperando per trovare delle solu-

zioni. Confidiamo che gli enti pubblici si entusiasmino comenoi e, alla fine di questa espe-rienza, possano dirsi soddisfat-ti di aver contribuito al benes-sere dei loro cittadini.

Area Forni di PremadioSì (con finanziamento)alla riqualificazione

VALDIDENTRO

DANIELA GURINI

É arrivato l’ok, da par-te di Regione Lombardia, per ilprogetto di riqualificazionedell’area dei Forni di Prema-dio, in Valdidentro.

Al comune dell’Alta Valle èstato infatti comunicato il pa-rere favorevole al finanzia-mento di 1,8 milioni di euro daaggiungere alla compartecipa-zione di 700.000 euro, a caricodel bilancio di Valdidentro, perquesto progetto delle aree in-terne. Positivo, quindi, il ri-scontro dell’ istruttoria di ana-lisi del progetto preliminarepresentato a fine settembre.

«È davvero un’ottima noti-zia – ha commentato EnricoMaccarini, consigliere comu-nale che ha seguito le fasi disviluppo del progetto -. Questo

Ok della Regione. La copertura economica è certa

C’è di più: il parco ludico-didattico potrebbe contare

su una quota di acqua termale dalla fonte Cinglaccia

passaggio costituisce un im-portante tassello, quello dellacertezza della copertura eco-nomica dell’opera. In questigiorni anche la componente dicompartecipazione del comu-ne è stata confermata e pro-grammata in sede di redazionedel bilancio, in presentazione afine mese, dall’assessore Mat-teo Dessì. Questo è solo l’ini-zio della procedura di realizza-zione dell’opera che vedràl’apertura del cantiere non pri-ma della primavera 2019».

Idea nata da Lab Venti27

Un intervento, quello dell’areadei Forni, che ha avuto la suagenesi durante la campagnaelettorale all’interno di LabVenti27, il laboratorio di ideeche ha poi dato i natali alla listache ha vinto le elezioni lo scor-so giugno.

«I ragazzi che hanno parte-cipato alla redazione dell’ideaproposta in campagna eletto-rale - ha continuato Maccarini- sono poi stati coinvolti nellosviluppo in concreto delle pro-poste inviate a regione Lom-bardia, idee che sono state rac-colte in numerosi sopralluoghi

effettuati in Trentino AltoAdige e Austria, dove interven-ti di questo tipo esistono già».Ma c’è di più. La novità dell’ ul-tima ora è scaturita dall’ incon-tro tra il sindaco Massimilia-no Trabucchi e la società Ba-gni di Bormio. Oggetto del con-fronto, la possibile cessione diuna quota di acqua termale de-rivante dalla fonte Cinglaccia.

Elemento ulteriore di attrazione

«Abbiamo più volte ribaditoche l’interesse per questoaspetto era per noi secondario– ha rilevato il primo cittadino-. Prioritaria, infatti, era l’ap-provazione del progetto. Orapossiamo pensare di dare uncarattere ancora più esclusivoall’intervento inserendo l’ac-qua termale nel parco ludico–didattico, come caratteristicaprincipale dei giochi, esclu-dendone l’utilizzo per la bal-neazione. La convinzione chel’unicità del prodotto sia fon-damentale per il successo turi-stico di un comprensorio troval’applicazione anche in questastrada, che non ci precludiamodi percorrere. Abbiamo moti-vate ragioni di pensare che la

società Bagni di Bormio sia di-sponibile a mettere a disposi-zione l’acqua per questo scopo,sicuramente con un impegnoper costi di gestione dellastruttura meno onerosi per lacomunità, rispetto all’utilizzoprospettato in precedenza».

Ora il lavoro prevede chenon si procederà solo alla reda-zione di un progetto per l’ese-cuzione delle opere, ma ancheallo sviluppo di un modello digestione: «Vogliamo provare acambiare rotta facendo viag-giare parallelamente lo svilup-po del piano di realizzazionecon quello della gestione – haconcluso Maccarini - per arri-vare all’apertura della struttu-ra con un modello quanto piùdefinitivo».

L’area dei Forni di Premadio, in Valdidentro, sarà oggetto di un maxi progetto di riqualificazione

Novità a Semogo

Disco orarioin piazzasant’Abbondio

Attivato il disco orario nella piazza

sant’Abbondio di Semogo, in

Valdidentro. Si tratta di un provve-

dimento necessario alla luce di

quanto emerso negli ultimi mesi

nel centro della frazione. Più volte,

infatti, è stata segnalata e riscon-

trata una situazione critica riguar-

do ai parcheggi, soprattutto nei

periodi di alta affluenza turistica.

Proprio per ovviare non solo al

“disordine” ma anche a evidenti

problemi di viabilità (la piazza è

una via di passaggio “obbligatoria”

per le autovetture in transito da e

per Livigno), il sindaco Massimilia-

no Trabucchi ha emesso un’ordi-

nanza che prevede l’istituzione, a

partire dal 1° febbraio scorso, della

sosta regolamentata da disco

orario - nei giorni feriali - dalle 9

alle 12 e dalle 14 alle 19. «Questa

era l’unica soluzione attuabile nel

breve periodo – ha dichiarato il

sindaco -. Resta comunque una

priorità della nostra amministra-

zione, come già accennato anche

dall’assessore Ivano Schivalocchi,

trovare una soluzione definitiva

mediante la realizzazione di un

nuovo parcheggio». D. GUR.

n La possibile cessione è stata al centro di un incontro tra sindaco e società Bagni di Bormio

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LA PROVINCIA 27DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Un momento dello spettacolo di venerdì sera

n nNoi stiamo invitando genitori docenti e famiglie ad un percorso formativo

Ippolita Baldini tra don Fognini e padre Viscardi

stato lui a proporre di accoglie-re anche uno spettacolo teatra-le nel ciclo di conferenze. «Co-nosco bene Ippolita Baldini – haaffermato il docente – abbiamo creduto fosse bello invitarla quitra noi per vedere sotto un’altraangolazione aspetti di incom-prensione e di rapporto non fa-cile tra genitori e figli. Stiamo invitando i genitori, i docenti, lefamiglie ad un percorso forma-tivo e di approfondimento. Su questa traccia è venuto in città don Ciotti, educatore e uomo dicultura, che ha parlato di se an-che come figlio, raccontandosi. C’è stata una serata con figure dirilievo territoriale, il coman-dante della stazione dei carabi-nieri di Morbegno e il responsa-bile del Sert di Sondrio».

«Nella sera Ippolita – hannospiegato padre Viscardi e don Fognini – ci ricorda che si può anche riflettere con ironia sulleincomprensioni che nascono tra le generazioni. Incompren-sioni che vanno affrontate, co-municando, se non lo si fa, si ac-cetta di andare incontro, anche a dure sconfitte». D. Roc.

alla sala Ipogea si dibatte tra le consuetudini che reggono la quotidianità dei salotti aristo-cratici, poi decide di darsi al pal-coscenico, di studiare all’Acca-demia.

Le aspettative che costrui-scono sui propri figli i genitori, le difficoltà che i ragazzi devonoaffrontare per affermare quella che sarà la loro vita. L’insicurez-za che genera nei giovani questoconfronto. Aspetti di relazione illustrati sia da don Diego Fo-gnini, presidente della coop “Sipuò fare” e fondatore della co-munità territoriale La Centrali-na, sia dai partner che hanno re-alizzato questo ciclo di incontri.Tra loro, padre Enzo Viscardi, psicologo, docente all’Universi-tà Cattolica di Milano, tutor e supervisore alla Centralina. È

MorbegnoLa cabarettista Baldini

con il suo monologo

nell’ambito degli incontri

“Guardare per capire”

Affrontare le sfide educative che ci vengono pro-poste dai nostri figli, dalla rela-zione con loro, utilizzando il sorriso. Per il ciclo di incontri “Guardare per capire” serate di informazione e riflessione sul rapporto tra genitori e figli pro-posto da alcuni mesi dalla asso-ciazione La Centralina e dalla cooperativa sociale Si Può Fare,venerdì a Morbegno lo spetta-colo con la cabarettista Ippoli-ta Baldini.

Arrivata dai set di Zelig, diColorado, proponeva il suo la-voro di ispirazione autobiogra-fica «Mia madre è una marche-sa», con raccontati aneddoti sulrapporto tra l’autrice e attrice e la sua famiglia, il suo ambiente sociale.

Ippolita Baldini appartieneeffettivamente ad una famiglia nobile, la protagonista dei di-vertenti monologhi presentati

Quel difficile rapportotra genitori e i figli«Puntiamo sul dialogo»

COSIO VALTELLINO

Corso di pitturaIscrizioni aperte

Questa sera all’auditoriumdi Cosio Valtellino alle 20.45lo spettacolo Fra Terra e Cielo a passo di Danza. Nellaserata di flamenco e poesiasi esibiscono Annamaria Acquistapace, Marco Billa,Marco Capoferri, Miguel Almagro Gonzalez, MarinaMartinelli e i poeti dell’asso-ciazione culturale ProgettoAlfa S.GHE.

TALAMONA

Viaggi nel tempocon la biblioteca

Si apre venerdì 9 febbraio alle 20.30 l’appuntamentocon i Viaggi in biblioteca allabiblioteca di Talamona. Du-rante la serata si andrà in-dietro nel tempo nella Sviz-zera e nell’Australia degli anni ’40 e ’50. S.GHE.

MORBEGNO

Piante guerrierecontinua la mostra

Si può visitare sino al 18 feb-braio la mostra Piante guer-riere al museo civico di sto-ria naturale. Orari di aper-tura dell’esposizione: mer-coledì dalle 19.30 alle 22; sa-bato e domenica dalle 14.30alle 17.30. Ingresso è di 5 eu-ro, ridotto per minorenni estudenti scuole secondarie,gratuito fino ai 5 anni. S.GHE.

TARTANO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Una valanga di circa200 metri di lunghezza ha tra-volto ieri due scialpinisti di ungruppo composto di setteescursionisti impegnati inuna salita classica della ValLunga di Tartano.

La valanga ha travolto i dueescursionisti , uno dei qualibellanese, nella tarda matti-nata di ieri nella zona di CimaCadelle, che raggiunge nellaparte più alta quota 2.400 me-tri. I compagni presenti, tuttidotati di dispositivo Artva ob-bligatorio per le uscite inver-nali in montagna, hanno subi-to praticato l’autosoccorso.

L’allarme immediato

Dopo aver estratto illeso ilprimo dei due escursionisticoinvolti nella valanga, per ilsecondo è stato necessario iltrasporto in ospedale a Son-drio con l’elicottero del 118,decollato dalla base di Caiolo.Nessuna ferita per l’uomo, na-to a Bellano e residente in AltoLario come il resto del gruppodi escursionisti, ma soltantola necessità di ulteriori accer-tamenti.

Sul posto, dopo l’allarmelanciato poco prima di mezzo-giorno, è giunta anche unaunità cinofila da valanga del La valanga ha avuto un fronte di duecento metri

Morbegno e Bassa Valle

Si stacca una valanga, travolti due sciatoriTartano. Una slavina lunga 200 metri è scesa nella zona di Cima Cadelle: estratto illeso il primo scialpinista

Il secondo trasportato con l’elicottero per controlli all’ospedale. Nessun problema per gli altri escursionisti

soccorso alpino, composta dacane e conduttore, che insie-me con il tecnico ha bonifica-to l’area per escludere la pre-senza di altre persone coin-volte. Pronti a partire a sup-porto delle operazioni altriquattro tecnici della stazionedi Morbegno.

L’intervento ha interessatoanche gli uomini del Sagf, ilsoccorso alpino della Guardiadi Finanza. E tocca proprioagli alla Guardia di Finanzaaccertare in queste ore even-tuali responsabilità nella di-scesa della slavina, che purenon ha causato vittime o feri-ti.

Allertati, come da prassi,

anche i carabinieri della com-pagnia di Sondrio e i vigili delfuoco che non sono però in-tervenuti direttamente sulposto.

L’importanza dell’Artva

«L’autosoccorso in caso di va-langa è determinante perchéle prime a intervenire di solitosono proprio le persone pre-senti sulla scena – spieganodal soccorso alpino - in attesadell’aiuto organizzato dal-l’esterno. Molto importanteanche saper usare in modocorretto i dispositivi di sicu-rezza Artva pala e sonda, oltrea non tralasciare altri aspettirilevanti come la pianificazio-ne, l’accertamento delle pre-visioni meteo, la consultazio-ne dei bollettini neve e valan-ghe e la valutazione dello sce-nario e delle proprie compe-tenze».

Ma quali sono le condizioniin montagna. Per la giornatadi oggi così come per quella diieri, il bollettino neve e valan-ghe riporta un pericolo che vada 1 a 2 (debole e moderato) sututto il territorio regionalesalvo che per le Retiche orien-tali, Adamello e Orobie cen-trali dove il pericolo sale a 3,marcato, con il problemaprincipale legato alla neveventata.

n È intervenutaanche una unitàcon cani addestratiper “bonificare”tutta la zona

n nL’autosoccorsoè determinanteEd è importanteusare i dispostivi di sicurezza

I controlli del soccorso alpino per verificare la presenza di altre persone sotto la valanga

La neve caduta dalla cima

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28 Morbegno e bassa valleLA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

tro con i responsabili di Legam-biente e delle amministrazioni comunali interessati. Il Parco hadeciso di aderire anche que-st’anno sulla base della «buona riuscita dei campi finora orga-nizzati, attraverso i quali sono stati realizzati diversi interventidi manutenzione del territorio con riscontro positivo anche perle popolazioni locali». La spesa complessiva a carico del Parco per la compartecipazione ai co-sti per i due campi sarà di 6.100 euro. L’ente gestore dell’area protetta ha deciso di impegnare Legambiente ad utilizzare ulte-riori risorse per iniziative volte a«rafforzare il rapporto e la reci-proca conoscenza tra i volontarie le comunità locali». A.Acq.

l’ambiente naturale. Legam-biente ha in essere una conven-zione con la Regione, direzione sistemi verdi e paesaggio, che in-carica ogni anno l’associazione apredisporre un programma re-gionale di campi di volontariato ambientale con attività operati-ve a livello nazionale e regionalesvolte dalla sezione di Lecco.

Le zone che ospiteranno icampi sono i comuni di Delebio e Castello Dell’Acqua, già coin-volti negli scorsi anni. La localiz-zazione precisa dei campi sarà stabilita in un prossimo incon-

DelebioTornano la prossima estate

i campi di volontariato

«In passato i risultati

sono stati buoni»

Confemata anche per la prossima estate la collabora-zione tra Parco delle Orobie Val-tellinesi e Legambiente per l’or-ganizzazione dei campi di vo-lontariato ambientale che coin-volgeranno ragazzi provenienti da tutto il mondo in attività di recupero e conservazione del-

“Matrimonio” rinnovatotra Parco e Legambiente

merito Ghislieri e Borromeo.Ma non solo. É già stata

messa in calendario un’altrainiziativa sempre legata alcollegio Borromeo.

In primavera l’istituto èdisponibile a organizzaresoggiorni di un paio di giorniper permettere di sperimen-tare direttamente l’esperien-za di vita collegiale.

I ragazzi che fossero inte-ressati a questa proposta do-vranno comunicare alla se-greteria della Fondazione illoro interesse con una mailall’indirizzo http://www.fondazionemattei.it/j/con-tattaci. S.Ghe.

che permette di promuoverein maniera solida prepara-zione disciplinare e crescitapersonale degli studenti» di-cono dal sodalizio.

La mancanza di domandeverificata per la prima voltaquest’anno sul bando 2017degli aiuti riservati alle borsedi studio per posti gratuitinel collegio universitario hasuscitato «profonda amarez-za» e il Consiglio di ammini-strazione della Fondazioneha stabilito di organizzarel’incontro fra i due istituti su-periori di Morbegno e gli stu-denti che frequentano l’uni-versità degli studi di Paviacome alunni dei collegi di

nico “Saraceno”. L’obiettivo,appunto, era quello di pro-muovere la conoscenza deidue collegi di merito pavesiGhislieri e Borromeo.

«Frequentare l’universitàcome alunno di un collegio dimerito è stata sempre consi-derata dalla fondazioneun’importante opportunitàrivolta gli alunni meritevolidi Morbegno e mandamento,

Un invito non casuale poi-ché la fondazione da sempremette a disposizione dei gio-vani valtellinesi la possibilitàdi frequentare i collegi pave-si, proposta che, però, que-st’anno non ha trovato rispo-sta dagli studenti.

Anche per questo lo scorsogennaio la Mattei ha incon-trato i ragazzi del liceo “Ner-vi-Ferrari” e dell’istituto tec-

MorbegnoLa Fondazione promuove

la possibilità di frequentare

il Ghislieri e il Borromeo

Mancano le domande

La fondazione Mat-tei di Morbegno invita gli stu-denti a partecipare agli openday al collegio Ghislieri entroil 7 febbraio.

La Mattei incontra le scuoleE c’è l’open day nei collegi

L’istituto Sareceno a Morbegno

Morbegno

«Hai un gruppo ma-scherato? Hai un carro e vuoi sfilare per le vie della città? Vuoi partecipare al Carnevale provinciale di Morbegno? Con-tattaci allo 0342 614990 o scri-vi a [email protected] scoprire come partecipa-re». É questo l’appello del con-sorzio turistico di Morbegno invista della sfilata dei carri alle-gorici di domenica 11 febbraio. In attesa di incrementare il nu-mero di partecipanti alla sfila-ta, gli organizzatori ricordano che la data del Carnevalissimo è stata posticipata all’11 febbra-io per evitare sovrapposizioni con il Carnevale di Sondrio e consentire a tutti i partecipantidi organizzarsi al meglio. In ca-so di maltempo la manifesta-zione verrà rinviata alla dome-nica successiva, 18 febbraio.

Come da tradizione consoli-data il Carnevalissimo prende-rà avvio alle 14 da via Ambro-setti, attraverserà via Vanoni, via Garibaldi e via Nani, per ter-minare in Via Ambrosetti. Alle 16 è prevista la merenda offertadal consorzio in collaborazionecon l’oratorio di Morbegno. Si stanno valutando eventi colla-terali alla manifestazione car-nevalesca dedicati in particola-re ai più piccoli. «Siamo lieti di poter proporre anche per il 2018 questo importante eventodi così forte richiamo non solo per Morbegno, ma anche per il mandamento e la provincia» hanno detto dal comune. S.Ghe.

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

Puntare sull’enogra-stronomia, ma anche sulla cul-tura del luogo con l’obiettivo didare identità e attrattività allacittadina in vista dell’imminen-te cambiamento che la interes-serà da vicino, l’arrivo della nuo-va strada statale 38 che verràultimata in primavera.

Il sopralluogo

L’Unione commercio vuole farela sua parte inserendosi in modopropositivo nel dibattito che stainteressando la Bassa Valle e inparticolare Morbegno che verràscavalcata dalla nuova 38, coni timori e le speranze di chi aMorbegno vive e lavora. «Nonpotevamo restare indifferenti aquesto cambiamento – spiega lapresidente dell’Unione di Son-drio, Loretta Credaro – e ab-biamo commissionato uno stu-dio apposito a un professionista,Luca Tamini professore asso-ciato del Politecnico di Milano,dove insegna Urbanistica e Pro-gettazione urbanistica di strut-ture commerciali. Con lui ab-biamo fatto un sopralluogo aMorbegno, abbiamo fornito unaserie di dati e avanzato una seriedi idee che saranno sintetizzatea breve, anche perché i tempistringono. Non possiamo tergi-versare la statale è vicina». Pri-ma lo studio con approccio ana- «Morbegno può diventare il centro del Bitto» dicono i commercianti

L’appellodel Consorzio«Partecipateal Carnevale»

Nuova statale, le idee dei commercianti «Puntare su enogastronomia e cultura»Morbegno. Affidato ad un professionista uno studio per valutare proposte e prospettive

«Dobbiamo convincere le persone a fermarsi in città. Mettiamoci in rete per farci conoscere»

litico che sarà presentato agliassociati, quindi toccherà alconfronto con l’amministrazio-ne comunale e quindi alla pre-sentazione dei risultati in unmomento aperto alla cittadi-nanza.

«L’esperto ci fornirà stru-menti utili innanzitutto al no-stro settore per indirizzare ilmercato del commercio al det-taglio di fronte ai cambiamentistrutturali in atto per delinearele politiche attive che ci dovran-no supportare in questo cammi-no». L’associazione di categorianon intende subire «questocambiamento inevitabile, maaffrontarlo in modo attivo dan-do risposte alla comunità» Sono

diversi gli spunti che gli stessicommercianti hanno fornito altecnico incaricato dello studio.

«Il centro del Bitto»

« Partiamo da un dato di fatto-prosegue ancora–, Morbegno èuna città vivace con un tessutocommerciale vivo che va poten-ziato. Ma non basta anche per-ché commercialmente la cittàvive soprattutto di indotto loca-le. Bisogna convincere chi arrivain Valtellina a fermarsi e pren-dere l’uscita dalla statale versoMorbegno. La preoccupazionepiù grande è che si arrivi alladesertificazione, allora bisognacreare punti di forza, servizi,serve mettersi in rete e farsi co-noscere».

Una via da intraprendere po-trebbe essere quella dell’enoga-stronomia, « La cultura gastro-nomica ha funzionato in realtàvicine: penso a Teglio e alla suaidentificazione come centro delpizzocchero che ha aiutato adestagionalizzare il flusso turi-stico. Morbegno potrebbe di-ventare il centro del formaggioBitto che struttura attorno alprodotto una serie di attività».Poi l’aspetto culturale: «Morbe-gno ha diversi gioielli architet-tonici e storici da valorizzare, hascuole di musica e associazioniculturali, ha le cantine attornoalle quali si potrebbe creare cul-tura».

n n Il timorepiù grandeè che si possaarrivarealla desertificazione

n «Il cambiamentova affrontatoin modo attivodando rispostealla comunità»

Complementare

Numeri vincenti

PLAYre

10 112

35 3826

1

438223

8

DEL 3 FEBBRAIO 2018

ESTRAZIONI DEL LOTTOCONCORSO n. 15

del 03/02/18

NumeroJolly

NumeroSuperstar

MONTEPREMI ESTRAZIONI

Nazionale

Bari

Cagliari

Firenze

Genova

Milano

Napoli

Palermo

Roma

Torino

Venezia

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JackPot

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Numero Oro 59

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Page 18: DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 · EURO 1,30 MAIORANA A ... this pageL’allarme Sciatori travolti da una slavina in Val Tartano Una valanga ha travolto ieri due scialpinisti di un gruppo

LA PROVINCIA 29DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

CHIAVENNA

STEFANO BARBUSCA

Mille valchiavenna-schi in piazza per l’ospedale.Quello dove sono nati, sonostati curati e vogliono conti-nuare a farlo. Perché «non è ve-ro, come dicono i sindaci, che iproblemi dipendono dallamancanza di medici: siamo invia di smantellamento».

Ieri alla manifestazionepromossa dal comitato Insie-me per l’ospedale di Chiaven-na e dalla Pro Chiavenna pro-prio gli interventi delle rap-presentanti dell’organizzazio-ne che da un paio d’anni è atti-va nella difesa del presidiohanno caratterizzato la faseconclusiva dell’iniziativa dipiazza, apartitica a apolitica.

Il corteo e gli interventi

Dopo il raduno in via della Ce-reria, davanti all’ingresso, ilcorteo ha attraversato il centroed è giunto in piazza Bertacchi.Erano presenti cittadini e la-voratori dell’ospedale, ma an-che gli amministratori.

Negli interventi le tre espo-nenti del comitato – PamelaGhiggi, Natalia Panatti edElisa Casati - si sono rivolteanche a loro sulla base diun’analisi fondata su «elemen-ti concreti e testimonianze».«Oggi la giustificazione che

IL corteo dei manifestanti ha preso il via da via della Cereria e raggiunto piazza Bertacchi LISIGNOLI

Valchiavenna

«L’ospedale è in via di smantellamento»La manifestazione. Un migliaio di persone ieri in piazza per l’iniziativa promossa da comitato e Pro Chiavenna

Dito puntato anche contro i sindaci: «Non è vero, come dicono, che i problemi dipendano dalla mancanza di medici»

starebbe alla base della chiu-sura dell’intero reparto di or-topedia, del venir meno delmedico sull’ambulanza e delrischio a cui sono sottopostiostetricia-ginecologia, chirur-gia e medicina generale, non-ché dell’intera struttura, sa-rebbe la mancanza di medici –ha spiegato Natalia Panatti -.Questo traspare dalle dichia-razioni dei nostri amministra-tori locali, che in vista di questamanifestazione hanno messoin campo alcune iniziative percoinvolgere la popolazione e idipendenti dell’azienda sani-taria».

I tagli imposti dalla Regione

Ma l’idea che non ci siano piùprofessionisti disposti a venirea Chiavenna non convince ilcomitato, che ha proposto al-cune considerazioni. «La Re-gione nel 2013 ha imposto untaglio del 10% a tutte le aziendesanitarie sulle strutture com-plesse, quindi su tutti i repartidov’era presente un primario.All’Aovv si riuscì a fare -11%. Lamotivazione è chiara: la ridu-zione dei costi, a discapito del-la salute dei cittadini che si ri-trovano i servizi e le specialitàche hanno sempre funzionato– ortopedia, medicina, chirur-gia e ginecologia - ridotti inmaniera drastica e con tempi

di attesa sempre più lunghi».

L’allarme del comitato

È stato citato l’esempio recen-te di un’artroscopia al ginoc-chio «operata a Sondrio, per-ché ormai a Chiavenna non siopera più, per la quale ci sonotempi di attesa di 5/6 mesi». Eancora «le strutture comples-se sono diventate semplici,senza primario, ma solo re-sponsabile, e la rotazione delpersonale su più strutture ad-dirittura anche fuori provinciafino a Menaggio: c’è una chiarae ferma volontà di indebolire ilpersonale medico fin quasi adazzerarlo».

L’allarme, secondo il comi-tato, è forte, «perché da Grave-dona a Como, in 38 chilometrici sono tre presidi perfetta-mente funzionanti».

«A poco a poco, pezzo perpezzo, l’ospedale è in via dismantellamento – ha aggiuntoNatalia Panatti -. Non chiude-rà domani, ma non c’è moltadifferenza con il tenere apertoun presidio senza riferimenti erisorse, che va avanti per iner-zia. Insomma, è proprio paleseche la situazione non sia esat-tamente come definita dall’as-semblea dei sindaci e ciò che èstato fatto non è sufficiente.Bisogna fare di più e insieme».

comitato, sulla scia delle ultimesettimane di iper-attivismo e denuncia costante della situa-zione dello stesso. «Questa bat-taglia porterà a risultati signifi-cativi solo se ognuno farà la propria parte e soprattutto quello che gli compete. Non ar-retreremo di un passo sulle co-se che ci saranno scritte. I re-parti fondamentali, un buon pronto soccorso, un sistema di servizi ambulatoriali. Non c’è nessuna indicazione di natura politica di chiusura del nostro presidio ospedaliero». Un pas-saggio di Della Bitta è sembratoriferito alla vicinanza politica dell’attuale maggioranza dei sindaci della valle con la gestio-ne, ormai ultra ventennale, del-la Regione Lombardia: «Non medieremo a prescindere dalleamicizie e dalle simpatie - ha concluso il sindaco - . L’ospeda-le per noi è intoccabile. Per noi questa sarà la base di discussio-ne con chiunque andremo a di-scutere in Regione, ma non so-lo». Sul palco anche la presi-dente dell’Assemblea dei Sin-daci Patrizia Pilatti e il presi-dente della Comunità Monta-na Flavio Oregioni: «L’errore più grande che possiamo fare –ha concluso Oregioni – è consi-derare spacciato l’ospedale». Daniele Prati

Qualche momento di tensione, poi scioltasi, tra i rap-presentanti dei sindaci saliti sul palco e il Comitato “Insie-me per l’Ospedale”, che più vol-te ha tirato le orecchie ai rap-presentanti delle istituzioni lo-cali su quanto fatto in questi anni a difesa dall’ospedale.

Tensione che si è avvertitapalpabile nelle parole del sin-daco di Chiavenna Luca Della Bitta: «Voglio ringraziare in particolare l’equilibrio della Prochiavenna, che è riuscita a tenere insieme questa iniziati-va con un obiettivo che abbia-mo condiviso, cioè quello di la-vorare insieme su un tema sul quale i sindaci da sempre, e spiace sentire qualche conside-razione di natura diversa, han-no lavorato sempre. Non è faci-le vedere in una iniziativa tutti isindaci a prescindere dalla loroappartenenza, ma su questo te-ma non sono possibili divisionipartitiche».

Della Bitta ha ricordato l’ini-ziativa di coinvolgimento dei cittadini per la stesura del ma-nifesto per l’ospedale. Tutti possono mandare il proprio contributo per iscritto all’indi-rizzo [email protected] ribadendo che si tratta di un’idea nata da tem-po e non, come sottolineato dal

nua comparsa di centri mediciprivati, «dove troviamo tutte lespecializzazioni, le stesse chevengono sempre meno inospedale». «Ci teniamo a sot-tolineare il fatto che la sceltadello specialista privato do-vrebbe costituire un’alternati-va e, assolutamente, non la pri-ma scelta. Chi non può permet-tersi questo lusso rimane total-mente disorientato». La con-clusione è stata chiarissima. «Non ce l’abbiamo con questicentri, ma qui stiamo vera-mente svendendo la sanitàpubblica». S. Bar.

potrebbero trovare anche per ireparti di Chiavenna e, tornia-mo a ribadire, che quello chevorremmo sarebbero dei pro-fessionisti che operino solo sulnostro presidio. Lo chiediamoin modo che i pazienti abbianouna continuità e possano in-staurare un rapporto di fiduciacon i medici e quest’ultimi nonsiano demotivati dall’idea dipassare forse più tempo perspostarsi da una struttura al-l’altra di quello che effettiva-mente impiegano sul campo».

Un’altra conferma della di-sponibilità dei dottori, sempresecondo il comitato, è la conti-

Della Bitta: «Ognuno farà la propria parte»

zionale, e dunque eroga le pre-stazioni sanitarie chiedendo alcittadino il solo pagamento delticket. Questo accreditamentoviene concesso dalla Regione».Quindi, la considerazione suc-cessiva è stata che togliendodei servizi sanitari dal presidiodi Chiavenna, è facile che i pa-zienti si rivolgano all’ospedalepiù vicino in termini di distan-za: appunto, Gravedona. «Que-sto inevitabilmente porta aduna certa contrapposizione frala struttura pubblica e quellaprivata difficile da spiegare.Potremmo però provare ad im-maginare cosa succederebbese chiedessimo alla Regione ditogliere o moderare l’accredi-tamento quale struttura con-venzionata a Gravedona in fa-vore di Chiavenna».

Un’altra riflessione che rela-tiva alla contrapposizione fraChiavenna e Gravedona è quel-la riguardante i medici. «Moltidei nostri sono andati proprionell’ospedale dell’Alto Lario,dove comunque non c’è un’evi-dente carenza di personalemedico. Pensiamo quindi che,con i giusti incentivi, i medici si

L’analisi del comitatoè chiarissima: «Mentre Grave-dona viene potenziata e crescel’offerta privata, stiamo sven-dendo la sanità pubblica».

Elisa Casati, una delle trerappresentanti che hanno pre-so la parola sul palco, ha spie-gato che nel 2013 iniziava il«depotenziamento» dell’ospe-dale di Chiavenna, mentre, fralo stesso anno e il successivo, ilpresidio di Gravedona veniva,al contrario, potenziato.

«Non so se tutti siate al cor-rente o meno del fatto chel’ospedale della provincia diComo, dal 1999, è diventatauna struttura accreditata - harilevato Elisa Casati - Si trattadi una struttura privata che haperò stipulato una convenzio-ne con il Sistema sanitario na-

«L’offerta privatanon può esserela prima scelta»

Il raduno dei partecipanti - bambini compresi - in piazza Bertacchi

Gli interventi degli organizzatori di Insieme per l’ospedale di Chiavenna e Pro Chiavenna

n «Ciò che vorremmo sono dei professionisti che operino soltanto sul nostro presidio»

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30 ChiavennaLA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

chiavenna ed a livello provincia-le sia mai stata affrontata». C’è attesa per capire a cosa porterà tutta la vicenda: «Ora più che mai ci interroghiamo sull’esito di questa indagine. Il tempo pas-sa e gli inquinanti continuano imperterriti a contaminare le falde acquifere e le coltivazioni limitrofe? Questi sono gli aspet-ti su cui non abbiamo mai smes-so di focalizzare l’attenzione e che sicuramente non sono stati sottovalutati da chi ha compiutole indagini. La preoccupazione ègrande, considerato che, imme-diatamente a valle dell’insedia-mento ex Falck, sono ubicati il lago di Novate Mezzola e l’omo-nimo lido balneare e in zona vengono svolte attività agricole ed ittiche. Pur essendo fatto no-to che il pubblico ministero in-caricato dell’indagine GiacomoPuricelli sia recentemente sta-to assegnato ad altra sede e che, al momento, non sia conosciuto il nominativo della magistrato a cui fa capo il procedimento in questione, siamo convinti che laMagistratura metterà a frutto l’immane lavoro sino ad oggi svolto per soddisfare l’interesse delle oltre 4000 persone che, nel2015, formalmente manifesta-rono la loro preoccupazione». Infine l’annuncio di intervento: «Il nostro Comitato a giorni inoltrerà formale richiesta al-l’autorità giudiziaria. diretta ad ottenere informazioni sull’an-damento delle indagini svolte e, possibilmente, sugli esiti delle stesse». Daniele Prati

Due anni di lavoroL’udienza è fissata per il 28

febbraio: nel 2015 in 4mila

manifestarono la propria

preoccupazione al riguardo

Fiducia nell’attività della magistratura. Mancano ancora parecchi giorni al-l’udienza preliminare per il casodell’ex stabilimento Falck di No-vate Mezzola, sul quale da quasi due anni sta indagando la magi-stratura per supposte mano-missioni della rete di monito-raggio sull’inquinamento da metalli pesanti proveniente dal, chiuso da tempo, stabilimento siderurgico, e il Comitato SaluteAmbiente Lago & Valli ha decisodi chiedere lumi sullo stato delleindagini.

L’udienza è fissata per il 28febbraio: «L’attenzione dell’Au-torità Giudiziaria sull’argomen-to è stata, sin da subito, elevata con l’apertura di un fascicolo e un’indagine minuziosa con im-piego di ingenti risorse. Fino al-l’aprile scorso, quando è interve-nuto il sequestro penale dei pie-zometri e dei presidi facenti par-te della rete di monitoraggio uti-lizzata a suo tempo da Arpa e dalla Provincia al fine dell’otte-nimento della certificazione di avvenuta bonifica del sito. Non ultima, l’effettuazione di una se-rie di campionamenti che ha da-to origine a evidenze scientifi-che che oggi potrebbero real-mente fare la differenza sulla sorte della vicenda più comples-sa, annosa e di rilievo che in Val-

MADESIMO

STEFANO BARBUSCA

Il Comune di Madesi-mo è in attesa di ricevere più diun milione e seicentomila eurodalla società che ha promosso ilpiano integrato d’interventodell’area Torre.

Un programma che risale auna dozzina di anni fa e preve-deva la realizzazione di un com-plesso residenziale, di un alber-go da cento camere e di una pi-scina ad uso pubblico, oltre adalcune opere di urbanizzazione.

Due fideiussioni

A garanzia del completamentodegli interventi nei tempi previ-sti erano state depositate duefideiussioni. E visto che non c’èstata l’ultimazione dei lavori,per il Comune è il momento diincassare.

Una recente sentenza del tri-bunale di Sondrio stabiliscel’ammontare del pagamento perla garanzia che originariamenteera di due milioni. Si tratta diquella relativa alla piscina e alleopere, che in parte sono staterealizzate. Per questa ragione lacifra che dovrà essere versataall’amministrazione è stata ri-dotta di circa 400mila euro.

Il Comune potrà utilizzarequesti soldi – 1.626.000 euro -senza particolari vincoli e pro-babilmente lo farà nel giro di unanno. Dal municipio non arriva-

Inquinanti ex FalckIl Comitato incalza«Luce sulle indagini»

Area Torre e lavori incompiuti Madesimo ora va all’incassoLa sentenza. Nelle casse del Comune in arrivo un milione e 600mila euro

A versarli la società che aveva promosso il piano integrato d’intervento

no, per il momento, commentisulla vicenda. Di sicuro non è loscenario che la giunta Masantiavrebbe voluto osservare.

Sul piano paesaggistico, la si-tuazione attuale non è certo lamigliore. A livello di infrastrut-ture, l’assenza della piscina èfonte di delusione per operatorie turisti.

Il nodo dei (pochi) posti letto

Ma la carenza più significativaè senza dubbio quella dei postiletto che, come premesso, è le-gata a un’altra fideiussione. At-tualmente a Madesimo ci sonoben oltre 15mila posti letto nelleseconde case a fronte di soli1.100 circa negli alberghi. Calco-lando cento giorni di attività ininverno, con un’occupazionemedia dell’80% dei circa 500posti letto in più che verrebberogarantiti dalle due strutture rin-novate del centro, Cascata edex-Torre, nelle casse di Ski areaValchiavenna potrebbe entrarecirca un milione e 200mila euroin più all’anno. Senza dimenti-care la sospensione dell’attivitàdella Casa alpina di Motta,struttura di proprietà delle Acliche da varie stagioni resta chiu-sa, con circa 150 posti svaniti, apochi passi dalle piste, in attesadi un eventuale acquirente. Leconseguenze sulla società degliimpianti e sull’indotto sonochiare.

Il cantiere dell’ex Torre a Madesimo ARCHIVIO

Oggi largo a Coriandolo 2018

Il Carnevale invade ChiavennaSi tiene oggi a Chiavenna la

tradizionale sfilata “Coriando-

lo” per festeggiare il Carnevale

2018. L’appuntamento è per

tutti alle 14 nel piazzale anti-

stante la chiesa di San Fedele.

Mezz’ora più tardi partirà la

sfilata alla volta del centro

storico, che seguirà il solito

percorso provenendo da via

Paolo Bossi e, quindi, da via

Dolzino. L’arrivo è previsto al

massimo per le 16 in piazza

Bertacchi, dove prenderà il via

il pomeriggio con musica, in-

trattenimenti, balli e la meren-

da finale. Per informazioni

ulteriori 0343.37485.

In occasione della sfilata cam-

bierà la viabilità in città. Dalle

13 alle 18 di oggi il divieto di

sosta con rimozione forzata e il

divieto di transito veicolare sul

tratto di viale Matteotti com-

preso tra l’entrata del parcheg-

gio interrato Donegani e la

rotatoria posta a ridosso di

piazza Bertacchi. D. PRA.

ricordato con parole cariche distima, sconvolti per la notiziadella tragedia, mentre i nipotihanno scelto un pensiero cari-co d’amore. Quello nei suoiconfronti, ma anche quello cheDe Stefani aveva per le personecare. «Ciao zio Giuse, nono-stante la tua bontà ti hannostrappato con violenza disu-mana da noi e dal tuo piccoloangolo di paradiso terrestre.Ma la morte non è l’ultima pa-rola, siamo certi che ora sorri-di, finalmente sereno al fiancodella zia Lori, nel paradiso ce-leste, dove non ci sono più cat-tiveria né dolore, ma solo amo-re eterno». R.Son.

landia dopo la scomparsa dellamoglie e, come noto, proprionel Paese del Sud-est asiaticoha perso la vita. Nella città del-la Mera tutti coloro che lo han-no conosciuto lo ricordano co-me un uomo buono, cordiale egeneroso. Per decenni avevalavorato come infermiere al-l’ospedale di Chiavenna, primaal pronto soccorso, poi in alcu-ni servizi. I colleghi lo hanno

sionato chiavennasco uccisodue settimane fa in Thailandia.La comunità potrà stringersiattorno al dolore dei familiari, ifigli Luca e Barbara con Aleks ei nipotini, fratelli e sorelle conle rispettive famiglie e la suo-cera. Saranno in molti, oggi, apartecipare alla celebrazioneper esprimere cordoglio e soli-darietà. Giuseppe De Stefanida alcuni anni viveva in Thai-

ChiavennaQuesta mattina alle ore 11

nella chiesa di San Fedele

i funerali del pensionato

ucciso in Thailandia

È il giorno dell’ultimosaluto a Giuseppe De Stefani.Nella chiesa di San Fedele, du-rante la messa delle 11, verràcelebrato il funerale del pen-

Una «violenza disumana»Oggi l’addio a De Stefani

Giuseppe De Stefani

Orobie. Le tante sorprese della Lombardia più bella.Scialpinismo a febbraio:escursione in valle Spluga.

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Foto

di Paolo

Ort

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OrObie febbraiO 2018.

VAL SERIANA, SOGNi OLiMPiCi – VALLE SPLUGA, aLLa CiMa Di barNa

BORMIO, iL CarNeVaL Di MaT - ADAMELLO, TreKKiNG iN VaL freDDa

ALMENNO SAN SALVATORE, SaN NiCOLa – VAL BIANDINO, CiaSPOLe

iN NOTTUrNa – MONTE ISOLA, iL SaLaMe.

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LA PROVINCIA 31DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

ri, che assicura: «C’è ancoramolto da fare, stiamo scopren-do numerose opere che eranorimaste accantonate nei localidella casa. Mele è stato ungrande artista, nei suoi lavorisi vedono i colori, le geome-trie, che richiamano l’Africa. Ilgallo in particolare».

Tra le idee quella di realiz-zare un merchandising legatoal nome di Mele, con capi mo-da quali magliette e felpe conla riproduzione dei suoi qua-dri migliori, e una serie di libriper raccontare l’opera e la vitadell’artista. P.San.

gola ha mantenuto un granderapporto di amicizia.

Sposato con Mimma Moli-nari «era un personaggioschivo. Un vero artista comedimostra al sua notevole pro-duzione. Siamo certi che que-sta struttura possa essere ungrande richiamo turistico pertutto il territorio - dice RoccoCardamone -. Sulla scia di villaMonastero a Varenna vorre-mo organizzare delle propostecon un preciso calendario cosìda rendere al cultura alla por-tata di tutti».

Un grande lavoro quelloportato avanti da Gino Conca-

Villa Mele aperta al pubblico: raccoglie le opere di Rosario Bruno Mele

MandelloLa chiusura del giovedì

per sbrigare il lavoro arretrato

no n piace a Maria Lidia

Invernizzi: «Prima i cittadini»

Non piace al gruppo diminoranza “Mandello del Lario al centro” guidato da Maria Li-dia Invernizzi, la decisione del sindaco Riccardo Fasoli, di chiudere gli uffici comunali al giovedì. Chiusura, che a detta dalsindaco, è dettata dal gran mole di lavoro degli uffici, che per por-tarsi avanti con le pratiche han-no bisogno di un giorno, senza presenza allo sportello.

«Ricordiamo ai nostri ammi-nistratori che i dipendenti sono lì perché c’è un paese di oltre 1o mila abitanti da ”accudire”, non solo producendo nei tempi pre-visti, sempre fatto del resto da parte delle persone che vi lavo-rano, ma essendo anche a dispo-sizione per pratiche, esigenze varie personali e delle aziende, - rimarca Maria Lidia Invernizzi -. E’ un periodo di difficoltà per tutti, quindi è il momento di age-volare le persone, non di mette-re nuovi paletti. Resta il fatto cheil giovedì è un giorno feriale, la-vorativo e il Comune è un ufficiopubblico». P.San.

MandelloIl 18 febbraio a Prà Margno

circa duecento atleti

si sfideranno nella terza prova

individuale su 14 tavoli

Sbarca in paese il ven-tottesimo campionato regiona-le di tennis tavolo. Iniziativa cheva ad arricchire il palinsesto del-le iniziative sportive che focaliz-zano l’attenzione su Mandello.

Il 18 febbraio, nella sede dellapolisportiva di Prà Magno, si svolgerà la terza prova indivi-duale regionale. La regia è affi-data al vice sindaco e assessore allo sport Serenella Alippi, già campionessa di tennis tavolo.

«Abbiamo colto quest’occa-sione per portare in paese una gara di notevole richiamo - spie-ga il vice sindaco -. Le gare ini-zieranno alle 9 del mattino con le prove per veterani, adulti, se-niores, ed eccellenza maschile efemminile. Proseguiranno poi ilpomeriggio con le categorie gio-vanili».

Diciassette le categorie pre-viste e sono attesi più di 200 at-leti. Quattordici i tavoli di gioco.«Sarà la prima gara in assoluto di tennistavolo svolta nel nostrocomune di così grossa portata», conclude il vice sindaco. P.San.

prima fase artistica nel 1958approda in Africa dove incon-tra Albert Schweitzer, medico,e viene conquistato dal suoconcetto di rispetto per la vita.

Accanto a lei Gino Concariche negli ultimi tre anni hasvolto un lavoro certosino dicatalogazione delle opere; eRocco Cardamone, già sin-daco di Abbadia, che è statonominato referente per la co-municazione dell’associazio-ne.

«Lo scorso anno abbiamoavuto attorno alle 3.500 pre-senze, e 1.500 iscritti all’asso-ciazione - spiega Elena Miche-li -. Da maggio organizzeremodelle visite e iniziative con unpreciso calendario, conl’obiettivo di trasformare que-sto luogo in un centro di cultu-ra».

L’abitazione, su più pianiraccoglie il grande lavoro del-l’artista e tra le chicche pre-senta anche uno schizzo, ori-ginale, siglato da Mirò, oltre apezzi originali arrivati dal-l’Africa in dono a Mele, checon le popolazioni del Cono,della Costa d’Avorio e dell’An-

AbbadiaL’abitazione di Rosario

Bruno Mele scomparso

nel 2011 destinata

a diventare polo culturale

L’arte apre al turi-smo. Casa Mele, la dimora del-l’artista Rosario Bruno Mele,scomparso nel 2011, è destina-ta a diventare un polo cultura-le. Da maggio verranno orga-nizzate visite guidate calibra-te a seconda del pubblico. Giàdomenica prossima, 11 feb-braio, in occasione della festadi Santa Apollonia la Casa re-sterà aperta al pubblico.

Ieri mattina nella dimora inriva al lago, a due passi dall’im-barco della Navigazione, lapresentazione alla stampa deilavori fatti con l’esposizione ecatalogazione di 1.500 opere,tra sculture e quadri.

A fare gli onori di casa Ele-na Micheli, proprietaria dellavilla, e presidente dell’associa-zione alla memoria di Rosa-rio Bruno Mele, artista napo-letano, nato nei quartieri spa-gnoli nel 1924, che dopo una

Apre Casa MeleOpere dell’artistavisibili a tutti

Uffici comuneL’orario ridottofa protestarela minoranza

Tennis tavoloArriva in paeseil campionatoregionale

OLIVETO

PAOLA SANDIONIGI

Posta recapitata ingrande ritardo e bollette sca-dute da un mese.

In paese la situazione è cri-tica. Tante le proteste da partedei residenti, che dopo un lun-go periodo senza postino, c’èanche chi parla di tre settima-ne, sta ricevendo bollette sca-dute a gennaio.

Passi per gli auguri di Nataleche arrivano solo ora. Passi perle riviste ormai datate. Ma perle bollette proprio non c’è scu-sa, anche perché poi l’intesta-tario deve pagare la mora, latassa per il ritardo.

«Non ho più parole - rac-conta una residente ad Onno -in questi giorni sto ricevendole bollette del gas e dell’acquagià scadute a dicembre, adessodovrò pagarle con la tassa, enon per colpa mia ma a causadei ritardi nella consegna. Ipostini sono un miraggio. Danoi ormai è un susseguirsi didisservizi ».

Da settimane il portaletterenon si vedeva.

E quando nei giorni scorsi èarrivato da queste parti si ètrovato a dover consegnare

Manca il postino e la corrispondenza di dicembre con bollette scadute arriva solo ora

Oliveto. La corrispondenza di dicembre con gli avvisi di pagamento recapitati in questi giorni

Residenti esasperati. Ma a Valmadrera la carenza cronica di personale non accenna a rientrare

talmente tanta di quella corri-spondenza arretrata da riem-pire le cassette.

Oliveto dipende dall’ufficiodi Valmadrera che ha carenzedi personale, e i portalettereprima fanno le zone del centro,poi vengono dirottati versoOliveto.

Una situazione difficile chesi trascina da dicembre, e chedopo i primi problemi di iniziogennaio sembrava essere ri-solta, ma invece i problemi sistanno ripresentando. L’areacon maggiori criticità è quelladi Onno.

Una zona difficile

«La zona non è tra le più sem-plici da coprire territorial-mente. A Oliveto il problema sitrascina da tempo – dice Anto-nio Pacifico, sindacalista del-la Cisl Poste -, e in parte paga loscotto della carenza di perso-nale dell’ufficio di Valmadre-ra».

A inizio gennaio era arrivatala posta di fine ottobre, ora adinizio febbraio sta arrivandoquella di fine dicembre

Per di più ad Oliveto c’è unsolo ufficio postale, a Vassena,e chi abita a Limonta o ad On-

no deve percorrere più chilo-metri per raggiungerlo. Pochipostini sulla zona di Valma-drera, un addetto che si è tra-sferito e non è stato sostituito,a cui aggiungere qualche as-senza per malattia anche solodi pochi giorni, e la corrispon-denza si accumula. Numerosele lamentele presentate all’uf-ficio di Valmadrera ma il per-

sonale è quello che è, e ad Oli-veto il postino arriva una voltaogni tanto, e cerca di distribui-re tutto il possibile.

Tanti chilometri e più frazioni

Inoltre il portalettere si trova acoprire una zona molto ampiacon le tre frazioni che distanopiù chilometri l’una dall’altra.

E le conseguenze si vedono

n Una situazione difficile che si trascina da dicembre e che sembravaessersi risolta

MANDELLO

Oggi eco nuotatadi Legambiente

Alle 11.30 di questa matti-na, 4 febbraio, prenderà ilvia la eco-nuotata, dallaspiaggia dei giardini dipiazza Gera, nella zona delcannone, fino ad Onno sul-la riva opposta del lago. Organizza il Coordina-mento lecchese rifiuti zerocon Legambiente, e altreassociazioni ambientali-ste. P. SAN.

ABBADIA

Domani laboratoriper il carnevale

Carnevale bussa alle porte.Domani, 5 febbraio dalle14.30, all’oratorio di via allaQuadra, il laboratorio perpreparare oggetti dedicatialla festa. Ad organizzareè il centro di aggregazionedegli anziani. P. SAN.

MANDELLO

Bullismo e socialSpettacolo teatrale

Tra bullismo e social, l’as-sociazione “Fuori classe”che riunisce i genitori del-l’istituto comprensivo Vol-ta, organizza per il 27 feb-braio, alle 20.30, al cinetea-tro De André lo spettacoloteatrale “Mio fratello rin-corre i dinosauri”, trattodall’omonimo libro di Gia-como Mazzariol, per la re-gia di Andrea Brunello. Ilracconto di un rapportodifficile e speciale tra duefratelli di cui uno con uncromosoma in più. P. SAN.

Il postino suona una volta ogni tantoArrivano le bollette scadute da un mese

Lago

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Page 21: DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 · EURO 1,30 MAIORANA A ... this pageL’allarme Sciatori travolti da una slavina in Val Tartano Una valanga ha travolto ieri due scialpinisti di un gruppo

32 LA PROVINCIA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

«Un santo già alloraL’ho conosciutonel lager di Bolzano»VIGEVANO

«È morto un santo».Erano le prime luci del 17

gennaio del ’45 - come ricorda-to nell’omelia dal cardinal An-gelo Amato - il giorno in cui i tedeschi cominciarono ad eva-cuare il famigerato campo di sterminio di Auschwitz.

In quello stesso giorno, a piùdi 700 chilometri a est, nel lagerdi Hersbruck, «si consumava l’ennesima immolazione di un innocente sull’altare del-l’odio».

Il corpo di Teresio Olivellifu bruciato nel forno cremato-rio del lager. Ieri, in prima fila,

davanti all’altare, sguardo fisso verso l’effigie del “ribelle per amore” c’era Venanzio Gibil-lini, classe 1924, milanese, compagno di prigionia di Oli-velli. «L’ho conosciuto a Bolza-no. Ero presente quel 5 settem-bre ’44, quando con il “traspor-to 81” i prigionieri vennero tra-sferiti nel lager di Flossenburg,in Alta Baviera - ricorda Gibilli-ni - Di Teresio Olivelli si po-trebbero raccontare moltissi-me cose. Era una persona spe-ciale. Sì, si potrebbe dire che erasanto già nella sua vita terrena.Non si abbatteva mai di fronte ad una realtà fatta di umiliazio-ni, gravi privazioni. Non ho maidimenticato quanto Teresio ha

fatto per gli altri. Quella foto dietro l’altare che lo ritrae sere-no in volto rispecchia ciò che era nella vita di tutti i giorni».

Poco distante da VenanzioGibillini, c’era anche Diego Olivelli, nipote del “ribelle peramore”, figlio del fratello Car-lettore. Nel lager, Teresio Oli-velli si prodigò - giorno dopo giorno - per dare sostegno ai compagni di prigionia. Basti pensare - questo un aneddoto raccontato ieri - che regalò i suoi unici vestiti a un compa-gno. «Un atteggiamento carita-tevole - le parole del cardinal Amato - che suscitò il risenti-mento dei suoi aguzzini». M. Pal.Venanzio Gibillini ha conosciuto Olivelli nel lager di Bolzano

L’evento Emozione a Vigevano

Mille comaschi per l’alpino Olivelli beatoLa proclamazione. Penne Nere da tutto il Lario e fedeli di Tremezzina e Bellagio con il vescovo Cantoni nel Pavese

Il delegato del Papa: «Teresio era entusiasta della propria fede. Negli altri non vedeva nemici, ma fratelli da amare»

Don Italo Mazzoni con il vescovo Oscar Cantoni e alcuni fedeli di Tremezzina al palasport di Vigevano

“Chicco” Gaffuri, presente dell’Associazione nazionale al-pini di Como (125 gruppi, 7 mila “penne nere”), poco dopo il ter-mine del rito di beatificazione - Una Medaglia anomala, perché solitamente si decora chi com-pie atti di eroismo militare. L’eroismo di Teresio Olivelli è stato un gesto di pietà, un atto disolidarietà. Gli alpini comaschi sono in festa, anzi, per sentirsi ancora più vicini al beato Tere-sio, sono al settimo cielo».

Infine i numeri. Per la causadi Olivelli sono stati escussi 28 testi presentati dalla Postula-zione e 5 ex officio, per un totale di 33 testimoni (tra cui 1 vesco-vo, 4 sacerdoti e 2 ex sindaci), con l’aggiunta di due periti stori-ci. Il resto è storia scritta ieri mattina.M. Pal.

pullmini e auto. Questa mattina, alle 10.30,

“don Oscar” (come è conosciutoa Tremezzina, sua terra natale) celebrerà una messa di ringrazia-mento nella basilica di San Giaco-mo a Bellagio.

Presente anche il vessillo se-zionale dell’Ana (Associazione nazionale Alpini) di Como, deco-rato con 7 medaglie d’Oro al ValorMilitare, una delle quali conferitaproprio a Teresio Olivelli. Oltre 400 le “penne nere” comasche sugli spalti e nel parterre del pala-sport di Vigevano. Un rito di beati-ficazione quello di ieri grandi nu-meri, con una quindicina di vesco-

Anche una pubblicazione

Coraggio e fedenel libro di Bove

VIGEVANO

MARCO PALUMBO

Alpino per scelta, ribelleper amore, santo per vocazione.

Dalle 10.44 di ieri - sabato 3febbraio 2018 - Teresio Olivelliè beato. È stato il cardinale Ange-lo Amato, prefetto per la Congre-gazione delle Cause dei Santi e rappresentante di Papa France-sco, a dare l’annuncio tanto atteso.

Cinque minuti di applausi

Spontaneo e immediato si è levatodal Palasport di Vigevano - che ieriha ospitato il rito di beatificazione- un applauso lungo cinque minu-ti.

Poco prima, monsignor Mau-rizio Gervasoni, vescovo di Vige-vano, con la voce rotta da un pizzi-co di commozione, aveva apertola cerimonia facendo notare comequella di Teresio Olivelli - nato aBellagio il 7 gennaio 1916, uccisonel lager di Hersbruck a soli 29 anni per avere aiutato un prigio-niero in difficoltà, un legame strettissimo con Tremezzo (oggiTremezzina) dove era parroco lozio materno - fosse stata «una vitaspesa nella costante ed eroica de-dizione a Dio ed ai fratelli».

Un migliaio i comaschi (3500i presenti) che non hanno volutomancare a questa giornata dalleforti emozioni, con il vescovo Oscar Cantoni che prima dellacelebrazione si è intrattenuto a lungo con alpini, fedeli e istituzio-ni lariane, scese a Vigevano di pri-missimo mattino con pullman,

vi ed un centinaio di sacerdoti. Citazione doverosa per monsi-

gnor Mario Delpini (arcivescovometropolita di Milano), monsi-gnor Ludwig Schick (arcivesco-vo di Bamberg nel cui territorio sitrova Hersbruck) e per monsi-gnor Sante Marcianò (ordinariomilitare).

Già perché Teresio Olivelli eraun alpino della Tridentina. «Oli-velli era entusiasta della propriafede - ha rimarcato nell’omelia ilcardinal Angelo Amato - Negli altri non vedeva nemici, ma amicie fratelli da amare, aiutare, per cuipregare. Un esempio per tutti. «Sperimentò sulla propria pellegli orrori della tirannia - ha ag-giunto il cardinal Amato - che le-gava all’uomo ogni parvenza di libertà e dignità. Una morte, quel-la di Teresio Olivelli, che non è maistata dimenticata. Era infatti la morte di un giusto, vincitore suisuoi carnefici».

Esempio e testimone di carità

Per monsignor Paolo Rizzi, po-stulatore della causa di beatifica-zione, «la Chiesa ha riconosciutola santità e la concessione del cul-to pubblico di Teresio Olivelli, in-dicandolo come esempio a quantidesiderano essere nel mondo te-stimoni di carità».

Da rimarcare la nutrita rappre-sentanza dell’Azione Cattolica, ol-tre che dei già citati alpini, del-l’Anpi, di numerose Associazioni.Tante e qualificate anche le auto-rità civili e militari. L’altare sormontato dalla foto del beato Olivelli al palasport

I sindaci Guerra e Barindelli: «Giornata straordinaria»VIGEVANO

«Una giornata storica. Teresio Olivelli rappresenta un esempio di eroico altruismo. Ha sacrificato la propria vita per amore dei più deboli e bisogno-si».

Non hanno dubbi i sindaci diBellagio (Angelo Barindelli) e Tremezzina (Mauro Guerra), presenti ieri mattina a Vigevanocon le rispettive comunità par-rocchiali. Folta anche la rappre-sentanza della Valsassina e, più in generale, del lecchese.

Un annuncio atteso dal lonta-no 1987, quando la causa di bea-tificazione di Teresio Olivelli ha preso le mosse. Causa che solo

dopo il 2010, con la presentazio-ne della cosiddetta “Positio”, ha avuto un’importante accelera-zione, che ha portato il 14 dicem-bre 2015 alla promulgazione del“Decreto sulla eroicità delle vir-tù”, con annesso titolo di Vene-rabile.

La causa di Olivelli ha percor-so un duplice binario (le virtù e ilmartirio), per raggiungere una più solida consistenza circa la sua santità di vita.

Lo scorso 16 giugno, PapaFrancesco, ratificando il giudi-zio dei cardinali, ha spianato la strada alla Beatificazione. Tra Tremezzo e Bellagio, già si pensaal “dopo beatificazione”. Il par-

roco di Tremezzo, don Luca Giansante, a “La Provincia” ieriha confermato di voler intitola-re l’oratorio a Teresio Olivelli.

E questa mattina, a Bellagio,il sindaco Barindelli farà “un im-portante annuncio”. Di sicuro, Teresio Olivelli legherà inscin-dibilmente il proprio nome a quello della “perla del Lario”. «Dopo anni di attesa, la causa di beatificazione di Teresio Oli-velli è andata a buon fine. Oggi gli alpini comaschi hanno pro-vato la gioia e l’emozione di sen-tir parlare del beato Olivelli. Un altro beato alpino, oltretutto una delle sette Medaglie d’Oro alValor Militare - così Enrico Alcuni dei gruppi Ana di Como con il presidente Chicco Gaffuri

Sulla figura del beato Teresio Oli-

velli c’è da registrate la pubblica-

zione di un libro dato alle stampe

in questi giorni per i tipi de “In Dia-

logo”. Si tratta di “Teresio Olivelli.

Il coraggio della fede” scritto da

Luisa Bove con prefazione di Mat-

teo Trufelli. La pubblicazione di

112 pagine è anche ricca di testi-

monianze fotografiche che ricor-

da il “ribelle per amore” a oltre

settant’anni dalla morte avvenuta

in un campo di concentramento,

divenuto - come scrive Trufelli -

«modello di una fede coraggiosa,

di una passione umana senza cal-

coli e di una speranza contagiosa». Il beato Teresio Olivelli

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