DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - ANNO LVI - N° 8 ...programmate con il sistema classico di ma-tch di...

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AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - ANNO LVI - N° 8 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO 16 A GIORNATA - DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - ORE 15.00 FORZA RAGAZZI REGALATECI UN BEL NATALE!! A DISPOSIZIONE: 1 Spada 31 Desjardins 6 Pogliano 7 Firenze 16 Natalucci 20 Lamanna 25 Bellich 26 Cisco 28 Hrkac 29 Rusconi 32 Tordini 33 Colombini 37 Ivanov All. Banchieri A DISPOSIZIONE: 12 Mangano 2 Compagnoni 4 Saporetti 5 Molinari 7 Cottarelli 8 Brignoli 9 Parker 10 Le Noci 16 Fietta 17 Spizzichino 23 Ghioldi 25 Ferri 30 Castelli All. Javorcic LANINI 9 ZIGONI 17 PAGANI 21 MIGLIORINI 14 SBRAGA 4 CAGNANO 3 BUZZEGOLI 10 LANNI 2 BIANCHI 23 COLLODEL 15 GONZALEZ 19 SQUALIFICATI: Bove, Panico, Schiavi Il “Club Fedelissimi Novara Calcio” saluta con grande gioia il ritorno in panchina di Simone Banchieri, un tecnico che in pan- china aveva colto risultati lusinghieri e che ha saputo costruire un legame molto forte con tutta la tifoseria. Ora attendiamo che la squadra reagisca sul campo e che la società fornisca le risposte che ancora mancano. Dopo qualche numero il “Fedelissimo” tor- na ad uscire anche nell’edizione cartacea, quella più gradita agli appassionati ed in linea con oltre mezzo secolo di tradizione. Per eventuali aggiornamenti dell’ultima ora consultate sempre la nostra pagina facebook “Fedelissimi Novara Calcio”. BENTORNATO MISTER SIMONE BANCHIERI NOVARA-PRO PATRIA GRECO 1 LOMBARDONI 19 BOFFELLI 13 GATTI 6 PIZZUL 15 GALLI 3 BERTONI 14 LATTE LATH 24 KOLAJ 11 NICCO 20 COLOMBO 21

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AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano

DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - ANNO LVI - N° 8 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO

16A GIORNATA - DOMENICA 20 DICEMBRE 2020 - ORE 15.00

FORZA RAGAZZI REGALATECI UN BEL NATALE!!

A DISPOSIZIONE:1 Spada

31 Desjardins6 Pogliano7 Firenze

16 Natalucci20 Lamanna25 Bellich26 Cisco28 Hrkac29 Rusconi32 Tordini33 Colombini37 Ivanov

All. Banchieri

A DISPOSIZIONE:12 Mangano

2 Compagnoni4 Saporetti5 Molinari7 Cottarelli8 Brignoli9 Parker

10 Le Noci16 Fietta17 Spizzichino23 Ghioldi25 Ferri30 Castelli

All. Javorcic

LANINI

9ZIGONI

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PAGANI

21

MIGLIORINI

14

SBRAGA

4

CAGNANO

3

BUZZEGOLI

10LANNI

2

BIANCHI

23

COLLODEL

15

GONZALEZ

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SQUALIFICATI:Bove, Panico, Schiavi

Il “Club Fedelissimi Novara Calcio” saluta con grande gioia il ritorno in panchina di Simone Banchieri, un tecnico che in pan-china aveva colto risultati lusinghieri e che ha saputo costruire un legame molto forte con tutta la tifoseria.Ora attendiamo che la squadra reagisca sul campo e che la società fornisca le risposte

che ancora mancano.Dopo qualche numero il “Fedelissimo” tor-na ad uscire anche nell’edizione cartacea, quella più gradita agli appassionati ed in linea con oltre mezzo secolo di tradizione. Per eventuali aggiornamenti dell’ultima ora consultate sempre la nostra pagina facebook “Fedelissimi Novara Calcio”.

BENTORNATO MISTER SIMONE BANCHIERI

NOVARA-PRO PATRIA

GRECO

1LOMBARDONI

19

BOFFELLI

13

GATTI

6

PIZZUL

15

GALLI

3

BERTONI

14LATTE LATH

24

KOLAJ

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NICCO

20

COLOMBO

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da

IL FEDELISSIMO2

Secondo posto so-litario in classifica nel massimo cam-pionato di A1 dietro l’inavvicinabile Imo-co e primo del gi-rone di Champions League dopo il

concentramento d’andata, sono il bilancio a metà cammino di una Igor, rimodellata quasi completamente e ringiovanita sensibilmente in estate. Non era sicuro, con tutti i contrat-tempi che sono capitati tra Covid, infortuni vari e rinvii, che una squadra nuova, con un allenatore ed un preparatore atletico nuovi, che abbisognava di tempo e lavoro, trovas-se quella chimica che l’ha portata lì dove è adesso. Infatti Chirichella e compagne se-guono l’inafferrabile Conegliano che ha vinto tutte e 12 le gare dell’andata (36 pt) e che sinceramente sta giocando un campionato a sè per manifesta superiorità, con 28 punti grazie a 10 vittorie e solo 2 sconfitte, tre punti

in più di Monza, 4 da Scandicci e 7 da Chieri, formazione che sarà l’avversaria del PalaIgor nel primo impegno del girone di ritorno do-menica 20 dicembre. Testa della classifica invece dopo la disputa della fase d’andata di Champions League, quest’anno organizzata per via della pandemia in concentramenti di 4 squadre in sede unica, una di andata e una di ritorno, con uguale disputa delle 12 gare programmate con il sistema classico di ma-tch di andata e ritorno. La prima trance di 6 ha visto l’Igor vincere la “bolla” organizzata al

PalaIgor totalizzando alla fine 3 vittorie su 3 ed 8 punti grazie ai 3 a 0 imposti alle favorite della vigilia, le russe della Dinamo Kazan, ed alle ceche dell’Olomouc più il 3 a 2 strappato alle polacche del Police Stettino, avversaria che ospiterà la “bolla” di ritorno dal 2 al 4 febbraio 2021 e che se ne è tornata in patria con 2 vittorie ed una sconfitta e 7 punti nella classifica parziale, diventando la principale concorrente delle novaresi per il passaggio ai quarti dove approderanno le vincenti delle 5 pool più le 3 migliori seconde.

IGOR: BILANCIO POSITIVO A METÀ CAMMINO

di Attilio Mercalli

Festa Igor nel vittorioso match a Perugia

Direttore Responsabile MASSIMO BARBEROCollaboratori

DANIELA BAGGIANI - FABIO CALCATERRA ROBERTO CARRARA - SIMONE CERRI

MASSIMO CORSANO - DANIELE FARANNATHOMAS GIANOTTI - FABRIZIO GIGO

ENEA MARCHESINI - ATTILIO MERCALLI GIANNI MILANESI - PAOLO MOLINA

PIERGIUSEPPE RONDONOTTI - ROBERTO FABBRICA Foto gentilmente concesse da

NOVARACALCIO.COM, FORZANOVARA.NETARCHIVIO BEPPE VACCARONE

ImpaginazioneSIMONE BELLAN

StampaITALGRAFICA - NOVARA

Via Verbano, 146 - Tel. 0321.471269Aut. Trib. Novara N° 181 del 24/2/1967

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Banchieri aveva perso la panchi-na del Novara in un pomeriggio di nebbia a Sesto San Giovanni e l’ha ritrovata in un altro pomeriggio di nebbia a Crema. Al “Voltini” soltanto le parate di Lanni ci hanno evitato di incassare un passivo ancora più vistoso del già eloquente 2-0 finale.La gestione Marcolini va agli archivi con un bilancio sconfortante: appe-na 4 punti (altrettanti pareggi) in 7 giornate. Un ritmo da fondo classi-fica. Ed in effetti proprio sul fondo classifica sta scivolando lentamente un Novara imbarazzante di suo, al di là dei problemi societari.La colpa principale che ci sentiamo di addebitare all’allenatore subentrato è quel senso di malcelata rasse-gnazione che trapelava dalle sue parole in conferenza stampa. Già dopo lo 0-0 con l’Albinoleffe aveva dichiarato “il cambio in panchina non ha dato la scossa” come se fosse già il momento di fare un bilancio della sua avventura al timone del Novara. Il campo poi ha confermato i brutti pensieri come se una certa rassegnazione al peggio avesse annebbiato la mente, le reazioni ed i comportamenti di tutto il gruppo squadra.In questo senso il ritorno di mi-ster Banchieri è la miglior medicina possibile. Ottimismo ad oltranza e

positività sono i vocaboli che me-glio si adattano al credo calcistico di un allenatore che si è costruito la carriera proprio con una forza di volontà al di fuori del comune. La speranza è che la squadra possa avvertire questa sferzata di energia positiva per riuscire a svoltare subito.È un momento molto difficile per il Novara Calcio, forse il più complicato in quasi 112 anni di storia azzurra ed anche scrivere questo “editoriale” non è semplice perché gli eventi si susseguono con una tale rapidità da far sì che qualsiasi commento possa risultare superato nel giro di poche ore.Una cosa è certa. Di fideiussioni si dovrebbe parlare in piena estate, quando siamo alle prese con caldo ed afa. Che l’argomento sia ancora attuale a quattro mesi abbondanti dall’iscrizione non è un bel segnale

per la società di Viale Kennedy. Non ci resta che invocare chiarezza e senso di responsabilità da parte di tutti: in primis da dirigenti nuovi e vecchi, in seconda battuta da imprenditori ed istituzioni cittadine che hanno il dovere di difendere un patrimonio sportivo di inestimabile valore.Al di là di tutto ci sentiamo delusi da un gruppo di giocatori che in campo mollano alla prima avversità, inca-paci di tramutare il loro impegno da minimo sindacale in vera e propria voglia di vincere. Nell’ultimo mese e mezzo siamo stati battuti (o raggiunti) da squadre dal tasso tecnico ben inferiore a quello degli azzurri, ma che hanno saputo colmare il gap con determinazione e coraggio. Noi inve-ce facciamo regolarmente il nostro compitino senza impensierire più di tanto difese e portieri avversari, salvo

poi andare regolarmente in barca quando sono gli altri a passare in vantaggio. Quando siamo stati noi a segnare per primi la gestione del risultato (vedi Renate e Piacenza) invece è stata pessima. Dobbiamo ripartire dalle cose sem-plici e soprattutto dalla voglia e dall’entusiasmo di indossare ed onorare la maglia azzurra. Chi ha altri grilli per la testa è pregato di accomodarsi altrove, non ne sen-tiremo la mancanza.È l’ultimo numero dell’anno solare. È doveroso da parte mia fare gli Auguri di Buon Natale e felice anno nuovo a nome del Club a tutti gli sportivi novaresi. Con la speranza che il 2021 porti tanta serenità a tutti e solo cose belle anche per la nostra squadra del cuore. Buone Feste ed ovviamente… Forza Novara sempre!!!

IL FEDELISSIMO 3

Mister Banchieri torna sulla panchina del Novara che aveva lasciato ai primi posti della classifica

di Massimo Barbero

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIOIl ritorno in panchina di Banchieri? Una scelta condivisibile

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IL FEDELISSIMO4

RISULTATI

PROSSIMI TURNI

15A GIORNATAComo-Carrarese Giana Erminio-GrossetoJuventus U23-AlessandriaLucchese-PiacenzaOlbia-RenatePergolettese-NovaraPistoiese-LivornoPro Patria-LeccoPro Sesto-PontederaPro Vercelli-Albinoleffe

2-1 0-1 0-1 1-0 2-2 2-0 1-0 2-1 0-22-2

14A GIORNATAAlbinoleffe-Olbia Carrarese-PergoletteseGrosseto-Novara Juventus U23-Pro Patria Lecco-PistoieseLucchese-Alessandria Piacenza-Pro SestoPontedera-ComoPro Vercelli-LivornoRenate-Giana Erminio

0-01-21-13-14-10-26-02-2rinv.4-0

PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

RENATE 32 15 10 2 3 26 14 0 5 0 2 13 7 5 2 1 13 7

COMO 28 15 8 4 3 21 18 -3 3 3 2 7 8 5 1 1 14 10

PRO VERCELLI 27 14 8 3 3 20 13 -2 5 1 1 11 5 3 2 2 9 8

ALESSANDRIA 26 15 8 2 5 23 15 -4 5 0 2 14 7 3 2 3 9 8

JUVENTUS U23 25 15 7 4 4 22 16 -5 4 2 2 13 9 3 2 2 9 7

CARRARESE 25 15 7 4 4 17 13 -5 3 2 3 9 8 4 2 1 8 5

LECCO 24 15 7 3 5 22 18 -5 5 1 1 13 8 2 2 4 9 10

PRO SESTO 23 15 7 2 6 15 17 -7 3 2 3 7 6 4 0 3 8 11

PRO PATRIA 22 15 6 4 5 16 12 -6 2 3 2 8 6 4 1 3 8 6

GROSSETO 22 15 6 4 5 13 11 -6 1 2 4 5 8 5 2 1 8 3

ALBINOLEFFE 21 15 5 6 4 17 15 -7 3 2 3 5 4 2 4 1 12 11

PONTEDERA 21 15 6 3 6 13 13 -7 2 2 3 4 5 4 1 3 9 8

PERGOLETTESE 18 15 5 3 7 23 24 -10 3 0 5 9 12 2 3 2 14 12

NOVARA 17 15 4 5 6 18 21 -9 2 3 2 9 7 2 2 4 9 14

PISTOIESE 15 15 4 3 8 13 19 -12 4 2 2 10 7 0 1 6 3 12

LIVORNO 14 14 3 5 6 17 18 -10 2 3 2 12 10 1 2 4 5 8

PIACENZA 14 15 3 5 7 21 23 -11 2 3 2 15 12 1 2 5 6 11

OLBIA 14 15 2 8 5 13 22 -11 1 4 3 6 10 1 4 2 7 12

GIANA ERMINIO 13 15 4 1 10 12 25 -13 2 1 4 9 10 2 0 6 3 15

LUCCHESE 9 15 2 3 10 13 28 -16 1 1 6 10 17 1 2 4 3 11

CLASSIFICA SERIE C 2020/2021

SQUADRA TOTALE CASA TRASFERTA

17A GIORNATAMercoledì 23 dicembreAlbinoleffe-Piacenza Como-LivornoJuventus U23-Renate Lucchese-Carrarese Olbia-LeccoPergolettese-Alessandria Pistoiese-NovaraPro Patria-Giana Erminio Pro Sesto-GrossetoPro Vercelli-Pontedera

16A GIORNATADomenica 20 dicembreAlessandria-Pro Sesto Carrarese-Albinoleffe Giana Erminio-Olbia Grosseto-Como Lecco-Pro Vercelli Livorno-Lucchese Novara-Pro Patria Piacenza-PergolettesePontedera-Juventus U23Renate-Pistoiese

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IL FEDELISSIMO 5

Dopo l’ennesima figura indecen-te fatta dagli azzurri al Voltini di Crema, non c’è avversario mi-gliore o quasi per gli azzurri per fare ancora peggio e rimediare un’altra bella sconfitta a sancire il game-over. Sì perché con questo andazzo è chiaro e palese che la fine di tutto è sempre più vicina. Non è normale che una squadra che stazionava tra le prime della classe fino a due mesi fa o poco meno, abbia smarrito ogni tipo di certezza. La storia ci insegna che quando queste situazioni così gravi di risultati si verificano c’è sempre qualcosa di terribile ed imminente dietro l’uscio di casa. Non sarà certo un inutile e ridico-lo silenzio stampa a sistemare le

cose, non si inverte la rotta senza avere chiare le idee, senza coe-renza e preparazione non si esce dalla melma… a meno che tutto sia stato scritto ad arte, a meno che tutto stia andando secondo un copione non certo scritto da noi ma da chi ha scelto Novara ed il Novara non proprio per passione sportiva, ma per altri scopi che ad oggi non riusciamo a individua-re. L’avversario di oggi si chiama Pro Patria ma potrebbe chiamarsi anche Real Fallimento o Atletico Disastro o Bayern Mancano Soldi che poco cambierebbe… I tigrotti sul campo non credo abbiamo molto da insegnarci ma in materia di fallimento e rinascite invece sì, e lo scriviamo senza sarcasmo ma con la piena consapevolezza che mai come in questo momen-to la barca è quasi affondata e purtroppo non ha nemmeno la possibilità di avere sostegno da parte dei tifosi, forse neppure un

confronto servirebbe. È evidente che la situazione è vicina al punto di non ritorno, le fumose e strane dichiarazioni societarie in materia di fideiussioni, il presunto man-cato pagamento degli stipendi ai dipendenti, credo siano due validi motivi che possano giustificare una debacle irreversibile da parte della squadra. Da quarant’anni seguo attivamente il Novara, di situazioni complicatissime ne abbiamo vissute a carriolate, abbiamo più volte visto il baratro ad un passo dal naso, abbiamo visto giocatori scarsissimi vesti-re la maglia azzurra, ne abbiamo viste di ogni e ci siamo sempre rialzati, ma una situazione del genere forse ci mancava e nem-meno la sappiamo bene tutta fino in fondo come è la storia. Oggi di parlare dell’avversario non mi

interessa, oggi vorrei solo che ci fosse chiarezza e rispetto verso tutti da parte di chi ha in mano questa società, perché sbagliare è certamente umano, sbagliare sistematicamente tutto è sfiga, farlo consapevolmente invece va quantomeno argomentato.

L’AVVERSARIO DI TURNO: LA PRO PATRIAIl punto di vista del nostro Thomas alla vigilia del match contro Busto

Il tifo allo "Speroni" di Busto è tradizionalmente molto caldo

Ivan Javorcic tecnico della Pro Patria dall'aprile 2017

di Thomas Gianotti

Allenatore: Ivan JavorcicPortieri: S.Greco - G.ManganoDifensori: G.Compagnoni - A.Bof-felli - M.Lombardoni - L.Saporetti - S.Molinari - F.Gatti - L.Pizzul - G.Spizzichino - R.ColomboCentrocampisti: L.Bertoni - G.Fiet-ta - G.Nicco - F.Ghioldi - T.Brignoli - N.Cottarelli - L.GalliAttaccanti: D.Ferri - S.Dellavedo-va - E.Latte Lath - A.Kolaj - G.Le Noci - S.Parker - D.Castelli

PRO PATRIA

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IL FEDELISSIMO6

Buongiorno Direttore. Vorrei ringraziarla per la disponibilità e l’onestà intellettuale che ha dimostrato soprattutto in questi giorni. Dopo la gara contro la Pergolettese lei non ha usato mezze parole e ha parlato di presa di responsabilità. Ciò si è tradotto nel cambio in panchi-na ma occorrerà molto altro per uscire da questa crisi.Buongiorno a lei e ai tifosi azzurri. Sarebbe troppo facile parlare solo quando si è in cima alla classifica e non potevo esimermi dal mani-festare il mio sconcerto e il mio disappunto di fronte all’ennesima sconfitta. La presa di responsabilità è un atto dovuto che investe tut-te le persone che fanno parte del Novara Calcio; dai calciatori, allo staff, ai dirigenti. La situazione è diventata sportivamente critica, nel senso che i punti di vantaggio sulla zona playout sono meno rispetto al distacco che abbiamo dalla zona play off, quindi, ho voluto sottoli-neare quanto avevo già anticipato a Grosseto, ovvero che sarebbe stato opportuno ragionare guar-dandoci alle spalle e non avanti. In queste circostanze il primo a pagare è sempre l’allenatore. Mar-colini, come ho detto anche ad altre testate, paga colpe non solo sue, evidentemente, perché la respon-sabilità di questa situazione è di tutti e, negli ultimi giorni, molta è stata dei giocatori che sono scesi in campo. Il cambio della guida tec-nica era onestamente inevitabile, perché, dopo sette partite senza vittorie e l’evidente incapacità di Marcolini di toccare le corde giuste, è arrivata la decisione di fare un passo indietro e di riaffidare l’inca-rico a mister Banchieri, ritenendo che le caratteristiche di questo alle-natore potessero migliorare le cose.Si è chiesto il perché la squadra sia caduta in una involuzione di prestazioni e risultati così delu-denti? Dopo le prime sconfitte

Marcolini è parso rassegnato all’incapacità di risolvere le cose.Sulla professionalità di Marcolini non si discute; mi riallaccio all’in-comprensione dei giorni scorsi nata dalle parole del Patron Rullo che voleva intendere “responsabilità” e qui chiudo. Marcolini è arrivato ad ottobre ed è stato due mesi all'in-terno del centro sportivo in tuta a cercare di fare tutto il possibile per migliorare la situazione. Durante gli allenamenti la sensazione era che i suoi dettami tecnici venissero recepiti. Il campo ha detto tutt’al-tro. Va detto altresì che è giunto a Novara quando abbiamo iniziato a riscontrare molti casi di giocatori positivi. I primi risultati non lo han-no aiutato ad avere quella fiducia che serviva, anche a sé stesso, per incidere. Ribadisco che quando io parlo di responsabilità includo tutti, io per primo. Onestamente non saprei come definire questo periodo, trovando un singolo pro-blema specifico perché da Sesto San Giovanni in poi, il motivo della mancata vittoria è stato quasi sem-pre diverso. Forse le costanti che hanno accomunato queste partite sono state la sfiducia mostrata nel primo momento di difficoltà della gara e il fatto che i nostri avversari arrivavano sempre prima di noi sul pallone. Un mix tra sfiducia, condi-zione fisica non ottimale e magari di scelte tecniche o di giocate tec-niche non corrette hanno prodotto i risultati che tutti noi conosciamo. Urge immediatamente individuare il principale problema e uscire da questa situazione.Dopo le ultime prestazioni era inevitabile l’avvicendamento in panchina, non scontato, ma doveroso il ritorno di Banchieri. Riuscirà il mister a riappropriarsi di un gruppo che in parte non è stato costruito per lui?Una delle caratteristiche che credo non si possono non riconoscere a Banchieri è quella di trasmettere all'interno di questo gruppo la fidu-cia che questa squadra sia per lui la migliore squadra. Se nella vita si agisce partendo dal presupposto di non voler mai tornare indietro sulle proprie scelte si sbaglia e di molto.

Il ritorno a Banchieri era la cosa più logica da fare perché dobbia-mo puntare sulla semplicità e sulle certezze. Banchieri crede in que-sti ragazzi, da quelli che ha avuto nel settore giovanile, quelli che ha avuto l'anno scorso e quelli che sono arrivati quest'anno. Da queste basi dobbiamo ripartire e tornare a giocare da Novara Calcio con una grinta diversa e più mordente.A gennaio si apre il mercato di riparazione. Questa categoria impone la presenza di giocatori meno blasonati ma che abbiano quella “fame” sportiva fonda-mentale per questa realtà. Ci dobbiamo aspettare una rivo-luzione della rosa?La “fame” è ovviamente necessa-ria, ma serve anche la tecnica. Il “nome” non fa mai la differenza se non si rivela performante. Va detto che alcuni giocatori sono arrivati negli ultimi giorni di mercato, do-vendo recuperare la migliore con-dizione fisica. Tutto si è complicato con i numerosi casi di positivi nel gruppo, giocatori e, fattore non tra-scurabile, anche componenti dello staff; il tutto ha inciso nella qualità degli allenamenti. Ciò non vuole rappresentare una giustificazione e mi aspetto che tutti possano mi-gliorare. La priorità non è cambia-re la rosa bensì ritornare ad avere quella presenza in campo, fisica e mentale, quella voglia di vincere e quella voglia di lottare che c'è sempre stata. Ciò che domenica scorsa è stato sconfortante è come sia stato affrontato il secondo tem-po. Nel calcio si può perdere ma se non provi nemmeno a ribaltare le cose non va bene. Oggi è il 16 dicembre, una data che per i tifosi azzurri è diventata più evocativa del 22 dicembre, quando si festeggeranno i 112 anni di storia di questo glorio-so club. Ci aggiorni sulle ultime notizie.Sono a confermare che tutte le scadenze che dovevano essere corrisposte entro oggi sono state rispettate. Siamo perfettamen-te allineati da un punto di vista di scadenze federali. Anticipo la sua curiosità circa la fideiussione

comunicandole che so che verrà sistemata entro questa settimana.Una volta sistemati i conti occor-rerà ricucire uno strappo con la tifoseria, direi con la città tutta, che si è sentita tradita da una proprietà che solo un anno fa si era presentata con grandi ambi-zioni e piena disponibilità verso il popolo azzurro.Alla base della delusione risiede proprio la parola ambizione, nel senso che nel calcio puoi decidere di costruire una squadra vincente ma la certezza di far bene nessuno te la può dare. Il bello o il brutto di questo ambiente è che si investono parecchi soldi con una variabile indefinibile che è il risultato spor-tivo. Quello che sta accadendo è emblematico, ma è giusto guardare anche alle stagioni scorse quando sono capitate delle retrocessioni e delle stagioni deludenti che ad inizio anno non erano minimamente preventivabili. Quest’anno si sono aggiunte delle variabili extra-cal-cistiche che tutti noi conosciamo. Ci troviamo a 48 ore prima di una gara senza sapere con certezza chi saranno i giocatori disponibili, l’orario della gara e la disponibilità della squadra avversaria. Concordo sul fatto che non si possa essere euforici per la posizione in classi-fica che si ricopre ed ammetto che una mancata comunicazione o una comunicazione diversa, rispetto a quella che si vorrebbe sentire, possano generare del malumore. Le assicuro che stiamo facendo il possibile per risollevare le sorti del Novara Calcio. Vorrei anche contestualizzare l'attuale periodo perché in generale, mi riferisco al mondo reale, non solo in quello calcistico, appena scende la soglia del pericolo si tende a dimenticare la situazione che stiamo vivendo. Noi a livello societario non stiamo performando al 100%, ma nessuno in questo momento ci riesce e ciò non era prevedibile alla fine dello scorso anno. Pensiamo al minutag-gio, al quale, parzialmente, abbia-mo dovuto rinunciare, ma non per volontà propria. C’è stata, inoltre, una variazione normativa sulla sud-divisione delle risorse decisa dopo

IL PROTAGONISTA: ROBERTO NESPOLIIl Direttore Generale ci spiega il momento delicato del Novara

di Fabrizio Gigo

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IL FEDELISSIMO 7

l’emazione del regolamento. Circa lo scetticismo e la delusione dei tifosi c’è poco da offendersi: abbia-mo dichiarato di puntare alla Serie B e siamo a tre punti dai playout. Che futuro potrà avere il calcio italiano tenuto conto di questa crisi? È possibile che molte re-altà calcistiche di medio livello spariranno dato che investire nel pallone, soprattutto a certi livelli, è contro-producente?Nel bene o nel male le società che hanno le quote del Novara Calcio hanno continuato a portare avanti la gestione di una realtà sportiva nonostante la situazione esistente. Col senno di poi sfido a trovare un imprenditore che avrebbe voluto investire nel Calcio adesso. A livello generale hanno cercato di rinviare degli impegni di spesa da un pun-to di vista fiscale, ma si parla pur sempre di rinvio, non è che que-gli impegni di spesa non saranno sostenuti, saranno dilazionati nel tempo; questo succede nel calcio e in ogni realtà imprenditoriale. È un problema del nostro Paese che come soluzione ha trovato il

rinvio di scadenze fiscali, affidan-do al sistema bancario la possi-bilità di erogare finanziamenti con una garanzia statale. Dal punto di vista istituzionale hanno fatto qualche timido passo in avanti come la defiscalizzazione delle sponsorizzazioni, il rinvio delle scadenze, ma al tempo stesso, le garanzie da presentare in Lega Pro sono rimaste esattamente le stesse. Bisognava, forse, valutare di ridurre l'impegno di spesa; si parla di fondi che devono essere mantenuti vincolati per 18 mesi e non mi dilungo in merito. Non si è ancora deciso come ripartire il mi-nutaggio non distribuito lo scorso anno; il Novara Calcio è indubbio che abbia avuto un danno perché per metà stagione non si è potuto giocare e quella squadra era stata costruita per puntare su quell’introi-to. Abbiamo gli stadi senza pub-blico ma nulla si può fare, sia per la normativa vigente sia per una coscienza etica che questo perio-do ci impone. Proseguo citando i costi straordinari che sosteniamo per poterci allenare e giocare; mi

riferisco alle centinaia di tamponi molecolari che vengono eseguiti ai tesserati. Il sistema attualmente si regge sulla mutualità e il contributo del socio e su chi riesce a sponso-rizzare, non ci sono entrate diverse. Prima abbiamo parlato di calcio mercato; immaginiamo il valore dei giocatori che inevitabilmente sarà soggetto al ribasso. Credo che per contenere il problema sia necessa-rio, soprattutto nelle categorie più elevate, farsi delle domande circa il contenimento dei costi di gestione immediati. Inoltre, è bene chiedersi se il calcio può esistere senza la Lega Pro. Il tema della sostenibilità delle squadre di Lega Pro era un tema ben noto prima ancora dell’ar-rivo del Covid. La nostra categoria è una palestra per arbitri, dirigen-ti, allenatori e calciatori. Parliamo di un calcio professionistico che viene svolto in 60 città italiane, la cui scomparsa, unita al periodo di restrizioni, potrebbe portare ad un ulteriore disamoramento della gente verso il nostro sport. L’idea di rinunciare a una piccola fetta di risorse destinate alla categoria

maggiore e dirottarla verso il so-stentamento della nostra categoria potrebbe rappresentare una boc-cata d’ossigeno oserei dire vitale.Prima di salutarla e ringraziarla per il tempo concesso le chie-do di salutare il popolo azzurro che tornerà a leggerci anche nel supporto cartaceo.Ci terrei a sottolineare un concetto. Da giugno siamo tornati a giocare, ma lo stiamo facendo senza il pub-blico e ciò non è ordinario. Si ha ormai la percezione di assistere ad un evento che ha del surreale. Mi auguro quanto prima che questa situazione termini, che il pubblico possa tornare allo stadio il prima possibile, sia per incitarci, sia per mandarci a stendere, perché qual-che “vaff” potrebbe anche giovare a tutti quanti. Vorrebbe dire tornare alla nostra vita, fatta di relazioni, di incontri, di aggregazioni, di cori, di urlacci e speriamo di gioie con-divise. Direttore grazie per il suo tempo e in bocca al lupo per tutto.Grazie a voi e Sempre Forza No-vara.

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IL FEDELISSIMO8

Domenica al Piola va in scena il derby del Ticino, scontro storico visto che la Pro Patria è la squadra che il Novara ha incontrato più volte, sono ben 85 i precedenti, giocati in tutte le categorie pro-fessionistiche, comprese quelle soppresse.In verità la Pro Patria et Libertate fondata nel 1919 ora non esiste più, sostituita dall’attuale Aurora Pro Patria che ne ha ereditato il titolo sportivo.Nonostante questo, la sfida ri-mane sentitissima, in passato ha riservato battaglie epiche alcune anche ad alti livelli, sia in campo, sia talvolta anche sugli spalti, ma che ha anche curiosamente visto parecchi passaggi da una società all’altra, sia tra calciatori, sia tra allenatori e dirigenti.La partita che andiamo a raccon-tare sicuramente molti l’hanno vis-suta e la ricorderanno, soprattutto perché riporta alla mente la fanta-stica cavalcata di quella stagione culminata con la promozione in serie B dopo 33 anni!!Siamo alla 7^ giornata, le squadre si presentano all’appuntamento con una certa apprensione, so-prattutto in casa bustocca, dove l’umore è addirittura nero, nelle

ultime 3 giornate hanno inanellato altrettante sconfitte che hanno fat-to precipitare la squadra in piena zona play out. Il Novara invece si trova secondo in classifica alle spalle della Cremonese, viene dal-la sofferta vittoria al Piola nell’al-tro derby contro l’Alessandria, ma quella che dovrebbe essere una corazzata, fatica ancora a svilup-pare un gioco convincente e non poteva essere altrimenti visto i massicci cambiamenti apportati in estate, i risultati comunque sono arrivati. Per entrambe il derby potrebbe essere l’occasione per dare una svolta alla stagione, ma vista la potenza dell’avversario per i tigrotti forse il derby non capita nel mo-mento più opportuno per dare un po' di ossigeno alla propria ane-mica classifica.Sugli spalti dello Speroni, sponda bustocca, si coglie questo clima di sfiducia, non molto pubblico e tifo tiepido, comunque è un der-by e quindi bisogna farsi sentire, non mancano i tradizionali sfottò, prontamente ricambiati, al più bla-sonato avversario.Dall’altra parte il settore ospiti (che curiosamente si trova nel comu-ne di Castellanza, mentre il resto dello stadio è nel comune di Bu-sto Arsizio) è abbastanza gremito e rumoroso, c’è fiducia attorno alla squadra, è vero finora non ha entusiasmato, ma i risultati sono arrivati, certo per lo più grazie alle

giocate dei singoli. È proprio il talento del singolo con la sua giocata geniale ed estem-poranea che risolve quelle partite che sembrano incanalate diversa-mente a fare grande una squadra e questa squadra è piena di ta-lento, non appena Tesser troverà

di "Rondo"

NOVARA: LE MIE PARTITE DEL CUORERiviviamo la decisiva trasferta di Busto Arsizio del 4 ottobre 2009

Continua la campagna tessera-menti al “Club Fedelissimi Novara Calcio” per la stagione 2020-21 al costo di 7 euro. Soci vecchi e nuovi avranno in omaggio la mascherina riprodotta nella foto. Le adesioni si raccolgono presso “Acconciature Uomo” di Corso 23 marzo 201/a, “Il Gelatiere”, di Viale Roma 30/c o l’Edicola della Bicocca in Piazzale della Chiesa.

CAMPAGNA TESSERAMENTI“CLUB FEDELISSIMI”

Vivian con la casacca bustocca

Amarcord: Udovicich svetta in area

Piola nell'area bustocca in un confronto di Serie A

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IL FEDELISSIMO 9

la quadratura del cerchio, cosa che avverrà di lì a poco, diventerà un rullo compressore inarresta-bile e imporrà la sua superiorità sull’avversario in modo addirittura disarmante.Torniamo a quel pomeriggio allo Speroni, in uno sventolio di ban-diere biancoazzurre, le squadre agli ordini dell’arbitro Gallo di Bar-cellona Pozzo di Gotto, scendono in campo così schierate:Pro Patria: Caglioni, Aquilanti (19’ st Pivotto), Rinaldi, Chiecchi, Bar-bagli, Cristiano (29’ st Passiglia), Lombardi, Melara, Serafini (16’ st Paponetti), Ripa, Pacilli. Allenatore Di Fusco-Manari.Novara: Ujkani, Gheller, Lisuzzo, Ludi, Tombesi (36’ st Coubronne), Juliano (9’ st Gonzalez), Porcari, Shala, Rigoni, Bertani, Motta (23’ st Rubino). Allenatore Tesser.Le due formazioni iniziano guar-dinghe, il Novara, per l’occasione in maglia rossa, cerca di prendere in mano le redini del gioco, mentre i bustocchi sono attenti a chiude-

re tutti gli spazi e a raddoppiare sistematicamente le marcature, i minuti passano ma la partita non decolla, la manovra azzurra risulta lenta e questo la rende prevedibile, quando cercano di verticalizzare il gioco, gli spazi per servire gli attaccanti sono chiusi dall’attenta formazione avversaria, preoccu-pata esclusivamente di difendersi, raddoppiando sistematicamente le marcature e lasciando al solo Me-lara il compito di tentare qualche sortita offensiva, in verità più con l’intento di alleggerire la pressione che di creare grattacapi a Ujkani, l’unica punta Serafini rimane com-pletamente isolata nelle maglie della difesa novarese.Il primo tempo scorre così senza sussulti, le uniche occasioni, se così si possono chiamare, sono tutte racchiuse in due tiri dalla distanza di Juliano che non in-quadrano lo specchio della porta, mentre dall’altra parte un paio di sgroppate di Melara sulla fascia destra portano al tiro Serafini e

lo stesso Melara, ma entrambe le conclusioni risultano deboli e centrali, parate senza difficoltà da Ujkani. Squadre al riposo sul nulla di fatto, sicuramente più soddisfatti i bu-stocchi per come sono riusciti a irretire il Novara, anche se questa tattica fatta di continui raddoppi di marcatura ha portato a un di-spendio di energie notevole, dagli azzurri invece ci si aspettava qual-cosa in più, ma l’ambiente nova-rese è fiducioso che nel secondo tempo la superiorità tecnica uscirà e farà la differenza.La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, giacché la Pro Patria non ha alcuna velleità offensiva, Tesser decide che è giunto il mo-

mento di rompere gli indugi, dentro Gonzalez fuori Juliano e alcuni mi-nuti più tardi gioca la carta Rubino al posto di Motta, un cambio di buon auspicio visto che 2 anni prima il bomber aveva deciso il derby con un suo gol al 90°.È un Novara super offensivo, i due nuovi entrati hanno le caratteristi-che per scardinare finalmente la difesa bustocca, impeccabile fino a quel momento, si ha la consape-volezza che da un momento all’al-tro la partita decolli, ovviamente per merito degli azzurri.A ravvivare la partita ci pensa Ujkani, ma non come speravano i tifosi azzurri, inoperoso per tutto il secondo tempo, senza aver let-teralmente toccato palla, non ha ri-cevuto neppure un retropassaggio dai compagni, decide di entrare anch’egli nel vivo dell’incontro, lo fa nel modo peggiore con un’usci-ta scriteriata ben al di fuori della

propria area di rigore, per andare a intercettare di testa un innocuo spiovente calciato dalle retrovie da Pivotto e sul quale si stanno avventando l’isolato Crippa e il suo controllore Lisuzzo, lancio senza pretese che sarebbe facile preda della difesa azzurra già piazzata, ma l’uscita del portiere che lascia la porta incustodita crea inaspet-tatamente un’insperata occasione da gol per la squadra lombarda.Sullo spiovente ci vanno di testa Crippa e Ujkani, Lisuzzo per non scontrarsi con il proprio portiere si ferma, l’attaccante anticipa il portiere indirizzando la sfera nel-la porta sguarnita, Ludi rincorre disperatamente il pallone e a po-chi centimetri dalla fatidica linea

bianca riesce con un intervento in scivolata a indirizzare il pallone fuori dalla porta.Il settore ospite esplode in un bo-ato liberatorio dopo aver trascorso alcuni secondi terribili, prima si son sentiti gelare il sangue nelle vene dall’avventata uscita di Ujkani, poi hanno trattenuto il respiro sino al compimento del prodigioso recu-pero di Ludi, ora questo urlo che sa anche di sfottò ai tifosi bustoc-chi che avevano pregustato molto da vicino la gioia del gol.Passano pochi minuti, Ujkani (protagonista questa volta in po-sitivo), rinvia preciso con i piedi nella trequarti avversaria, sullo spiovente stacca di testa Rubino che anticipa nettamente l’avver-sario diretto Pivotto, gira di testa alla sua maniera, mandando il pallone centralmente verso l’a-rea avversaria, Gonzalez ha già capito tutto, parte in anticipo, si

Tifosi azzurri quel giorno nel settore ospiti dello "Speroni"

Pablo festeggiato dai compagni dopo il gol-vittoria

Cagnoni battuto dal tiro di Gonzalez

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È disponibile l’ultima fatica degli amici Gianfranco Capra e Simone Balocco. Il libro analizza i profili le storie di tutti i portieri che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana di calcio dalla sua nascita fino ai giorni nostri: da Mario de Simoni, il primo portiere che indossava la maglia nera nell'amichevole vinta 6-2 contro la Francia il 15 maggio 1910 all'Arena Civica di Milano, ad Alessio Cragno, debuttante lo scorso 7 ottobre contro la Moldavia. In mezzo, quattro portieri Campioni del Mondo (Giampiero Combi, Aldo Olivieri, Dino Zoff, Gianluigi Buffon), estremi difensori molto forti con tanto spazio in azzurro, estremi difensori molto forti ma con poco spazio in azzurro e Gianluigi Donnarumma, classe 1999, il più giovane portiere titolare della storia della Nazionale e attualmente numero 1 degli Azzurri.

IL LIBRO "I PORTIERI DELLA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO"

infila nello spazio lasciato incu-stodito dai difensori avversari che sorpresi dalla velocità dell’azione non fanno in tempo a stringere le marcature, si avventa sul pallone, controlla di petto e appena dentro l’area lascia partire il suo sinistro micidiale che non lascia scampo a Cagnoni vanamente proteso in tuffo.Questa volta i tifosi novaresi che gremiscono il settore ospite esplo-dono in un’esultanza sfrenata, mentre in campo i giocatori e la panchina azzurra sommergono sotto un “mucchio selvaggio” il povero Gonzalez.La partita di fatto termina qui, nemmeno il più accanito tifoso della Pro Patria s’illude che la propria squadra possa in qualche modo raddrizzarla, d’altra parte il comportamento dei giocatori lombardi dopo il gol del Novara è emblematico, i loro comporta-menti sono il segno tangibile della resa bustocca; il portiere Cagnoni continua ripetutamente a scagliare il pallone nella propria porta con una rabbia inaudita, il difensore Chiecchi che ha inseguito e tenta-to con un disperato quanto inutile intervento in scivolata da dietro in piena area di rigore di ferma-re Gonzalez, resta a terra con le mani sul volto, mentre il resto della squadra è letteralmente pietrificato sul terreno di gioco. Stesso clima si registra sugli spalti, dove i tifosi locali non hanno la benché minima reazione agli sfottò dei novaresi.I restanti minuti non hanno storia, la Pro Patria è rassegnata e stan-ca, ha speso moltissimo sotto il profilo atletico per chiudere tutti

gli spazi agli azzurri, i tentativi di raddrizzare l’incontro sono senza convinzione, cosicché il Novara controlla agevolmente la partita, dal settore ospite partono con il chiaro intento di irridere i tifosi bu-stocchi, i tradizionali “olè” ogni qualvolta gli azzurri si scambiano il pallone, ma neppure in questa occasione i tifosi bustocchi re-agiscono, stanno già lasciando mestamente lo stadio.L’ultimo sussulto al termine dei 3 minuti di recupero concessi dall’arbitro Gallo, Rubino riceve palla in posizione regolare all’inter-no dell’area piccola, è solo davanti a Caglioni, sta per realizzare il più facile dei gol quando Rinaldi lo sgambetta platealmente, l’arbitro, forse per evitare eventuali compli-cazioni supplementari, anziché il rigore decide di fischiare la fine della partita. Decisione non molto saggia che rischia di degenerare in rissa, poiché Cagnoni non trova nulla di meglio che calciare violen-temente il pallone nella schiena di Rubino, che sta ancora rotolando a terra per il fallo subito; ne nasce un parapiglia che però si smorza sul nascere, gli azzurri lascia-no i tigrotti alle loro frustrazioni e corrono a festeggiare un’altra vittoria nel derby del Ticino sotto il settore riservato ai propri tifosi, nello stesso momento da Lumez-zane giunge notizia che la squadra bresciana ha bloccato sul nulla di fatto la Cremonese, risultato che consente al Novara di scavalcarla in classifica issandosi solitario al comando, è l’inizio della trionfale cavalcata che porterà direttamen-te in serie B……anzi in serie A!!!

La soddisfazione di Gonzalez e Shala a fine partita

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Il bello del "vedo, non vedo"È vero che nel mondo del calcio esiste un concetto a dir poco spiaz-zante come "vedere una partita diversa": ad esempio una squadra perde cinque a zero e l'allenatore va in sala stampa e sostiene can-didamente che la sconfitta è stata immeritata, che la sua squadra ha creato almeno dieci occasioni da gol e quella avversaria non ha mai tirato in porta. Questo può essere un esempio di "vedere un'altra partita". Oppure un attaccante si divora per novanta minuti occasioni da gol su occasioni da gol e poi davanti ai giornalisti sostiene, in assoluta buona fede, che per tutta la gara non gli sono arrivati palloni giocabili. Ok, può

succedere, diciamo che ognuno ha la propria opinione, seppur alquan-to opinabile (diciamo che ha visto un'altra partita). Ma l'allenatore del Lecco D'Agostino nell'ultima giornata contro la Pro Patria ha proprio visto un'altra gara e in particolare un altro gol o un altro non gol. Forse ha fatto confusione con un altro episodio magari dell'anno scorso oppure in un campetto adiacente lo Speroni si stava svolgendo qualche partitella tra amici e lui guardava questa, magari era più interessante. Ma sostenere che il gol del Lecco era regolare perché la palla era entrata di mezzo metro quando il gol è stato annullato per fuorigioco, allora, allora è veramente troppo.Il tempo non passa maiDiciamo una bella banalità: "ma come passa veloce il tempo, sembra ieri che... (e qui ognuno può inserire quello che preferisce da bambini che crescono all'ultima vittoria di

un campionato di una squadra di calcio). Ma in questo caso sfogliando la formazione della Triestina si scopre che in attacco ci gioca tal Granoche. Ma quanti anni ha Granoche? Allora, facciamo i conti: duemila anni fa giocava proprio a Trieste in serie B e lo allenava Attilio Tesser, poi è caduto l'Impero Romano e c'è stato lo scisma d'Oriente. A Costantinopoli non lo volevano e durante il Medioevo (le cronache non sono chiare se era Alto o Basso Medioevo) El Diablo, con quel nome ha rischiato più volte di finire bruciato con le streghe, era al Chievo Verona. Poi a Novara è arrivato durante il Rinascimento (azzurro) in serie A, il più bel periodo della storia (azzurra) degli ultimi anni. Negli ultimi secoli ha giocato poi a Modena, Padova, Spezia evitando per poco la Rivoluzione Francese e la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Per arrivare ai nostri giorni, fresco come una rosa, e ripartire proprio da

Trieste come duemila anni fa, circa, con i tre re Magi e la stella cometa!Il jolly di Ettore AndennaPositivi nella Casertana, la squadra si gioca il jolly. Dove siamo? Siamo a Giochi senza frontiere? Parentesi per i più giovani: Giochi senza fron-tiere era appunto un una specie di Olimpiade con giochi strani e anche demenziali a cui partecipavano lo-calità di diverse nazioni europee (diciamo quando l'Europa era solo l'Europa e non l'Unione Europea, per questo era più simpatica). Una specie di grande festa di paese, ma più in grande (come il brodo di quella marca che in italiano si dice stella). Tra l'altro il conduttore della trasmissione era il mitico Ettore Andenna. Tornando al jolly, quindi, ogni squadra aveva a disposizione un jolly da giocare per raddoppiare i punti. E, a proposito di punti, siamo arrivati a questo punto? Che una squadra gioca il jolly?

QUESTA PAZZA SERIE CC'è chi gioca il jolly, chi va in fuorigioco e chi non è mai fuori moda

di Enea Marchesini

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Caro direttore,scrivo volutamente queste righe prima della importantissima sca-denza del 16 dicembre 2020, che è attualmente molto più nei miei pensieri, rispetto alla questione tecnica di chi scenderà in campo o meno. Perché qui si tratta del SE si scenderà in campo al Piola. E tutto ciò vale più di tutto.Augurandomi un Natale 2020 “meno peggio”, come credo un po’ tutti voi (forse tranne il ciclista sloveno Pogacar che quest’an-no ha vinto rocambolescamente il Tour de France e… pochi altri!) eccomi a pensare alla Pro Patria.Prima considerazione: la Pro Patria è entrata nel mio radar concreto come avversaria solo nel 1981, quando avevo già 15 anni. Prima era solo un bel nome (non è bello come nome “Pro Patria”?), che leg-gevo sull’Almanacco Panini come squadra che se la vedeva contro gli azzurri negli anni d’oro del setten-nato di Piola in serie B e A.Da allora, però, è rimasta una fiera avversaria che, a ben pensarci, non abbiamo mai lasciato per troppo tempo. Gli intervalli più lunghi sono stati i sette anni di B dal 1970 al 1977 e quello, più recente, 2010-2015.Voglio ricordare due incontri coi bustocchi. Il primo risale alla sof-fertissima stagione 1997-98, che mi vedeva Addetto Stampa in una fase di riorganizzazione societaria in seguito alla fine dell’era Montipò e poi Armani (bella, ma brevissi-ma, quest’ultima). Si giocò allo Speroni il 7 settembre 1997 e gli azzurri venivano dalla inopinata sconfitta casalinga col Varese della settimana precedente. Uno 0 a 2 incanalato dalla incredibile autore-te di Chiti al 5’, con un passaggio all’indietro che il portiere Gandini

non controllò (lui dice a causa di una gibbosità del terreno) e che comparve per lungo tempo nel-la sigla della Gialappa’s Band sui Canali Mediaset come esempio di “Gollonzo”.Quindi il Novara Calcio la settima-na dopo era già sul banco degli “accusati” dalla tifoseria.

Agli ordini di Bianchi di Prato la Pro Patria si presentò con Righi, Dato, Tubaldo, Casabianca, To-niolo, Bonomi, Olivari (79’ Tortora), Rusconi, Lunini, Giani, Provenza-no (31’ Armentano). Allenatore: Garavaglia.Il Novara di Giampaolo Chierico mandò in campo: Gandini, Pa-

ratici, Grandini, Consonni, Chi-ti, Del Monte, Petrone, Nicolini (40’ in campo il 18enne Morgan-ti), Giordano (77’ Pravatà), Pani, Pensalfini.A leggere le formazioni la diffe-renza non si sarebbe pensata così grossa, come invece apparve in effetti sul manto erboso. Si fini

MI RICORDO, SÌ, IO MI RICORDOQuesta volta è bellissimo giocare, ancor più del solito

di Paolo Molina

La tifoseria della Pro Patria è sempre molto calda ed attaccata alla propria squadra

8 dicembre 2019: il momento del rigore con cui Bortolussi porta in vantaggio il Novara

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battuti per 1 a 0, con gol di Lunini al 13’ e pochissime note positive, forse solo l’ingresso in campo del prodotto della “cantera” di nome Paolo Morganti, praticamente all’esordio assoluto.Il Novara a sera era malinconi-camente ultimo in C2. E avrebbe perso pure col Mantova la setti-mana dopo, per un inizio davvero thrilling di tre debacle consecuti-ve, che sarebbe stato ripetuto nel 2006 dal Novara di Borgo.Eppure tutte e due le volte ci si salvò a fine competizione. Nel caso del 2006-2007 anche dopo aver sfiorato la zona Play Off ad un certo punto del cammino.Il secondo Pro Patria Novara che desidero ricordare è il 1-2 che, grazie a Buzzegoli goleador, propose il Novara calcio targato Banchieri, stagione scorsa, alle primissime posizioni di Lega Pro.Era l’8 dicembre 2019.PRO PATRIA: 12 Mangano, 3 Bof-felli, 4 Battistini, 9 Mastroianni (18 Defendi 21’st), 10 Le Noci (VCap)

(27 Kolaj 14’st), 14 Bertoni (6 Palesi 14’st), 15 Galli (7 Pedone 37’st), 16 Fietta, 19 Lombardoni, 21 Co-lombo (Cap) (11 Parker 21’st), 26

Masetti.A disposizione: 1 Tornaghi, 17 Spizzichino, 20 Cottarelli, 22 An-gelina, 24 Molinari, 25 Ferri.Allenatore: Ivan Javorcic.NOVARA: 27 Marchegiani, 3 Ca-gnano, 4 Sbraga (2 Tartaglia 1’st), 6 Pogliano, 7 Nardi (15 Collodel 48’st), 10 Buzzegoli (Cap), 18 Bortolussi, 19 Gonzalez (VCap) (24 Piscitella 24’st), 23 Bianchi, 26 Barbieri, 30 Peralta (8 Schiavi 35’st).A disposizione: 1 Marricchi, 9 Zunno, 13 Visconti, 16 Capanni, 21 Fonseca, 25 Bellich, 28 Pinzauti, 33 Cassandro.Allenatore: Simone BanchieriArbitro: Sig. Federico Fontani di Siena.

Assistenti: Sigg. Emanuele Boc-ca di Caserta e Federico Pragliola di Terni.Marcatori: 28’pt Bortolussi rig. (N), 2’st Le Noci rig. (P), 18’st Buz-zegoli (N).Siccome si veniva dalle due scon-fitte della stagione precedente, fu bello onorare il “Derby del Ticino” cosi bene. Una dolce serata, guar-dando la classifica con gli amici di sempre sulla breve strada del rientro.La partita di ritorno non ebbe luo-go, causa Covid. E ci si ritrova solo oggi. O almeno si spera.Credetemi, se ci si incontrerà al Piola, io sarò già felice a prescin-dere dal risultato finale.E comunque FORZA NOVARA!

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8 dicembre 2019: l'esultanza dei giocatori del Novara dopo il gol del definitivo 1-2

8 dicembre 2019: il rigore di Le Noci per il momentaneo 1-1

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Prima di tutto un “bentornato” a mister Banchieri: lo avevamo la-sciato con la squadra al 2° posto in classifica e ad un solo punto dalla prima, lo ritroviamo in una zona decisamente più pericolosa… sono certo che porterà il Novara fuori da questa brutta situazione che si è venuta a creare dopo il suo esonero. A lui facciamo tutti un grosso “in bocca al lupo”. Dopo la gara tra le mura amiche contro la Pro Patria, andremo a giocare a Pistoia contro la Pistoiese. Un po’ di storia sui nostri prossimi avversari: la Pistoiese Calcio na-sce nel 1921, i colori sociali sono l’arancione e come simbolo ha un orso. Nel corso degli anni è stata rifondata due volte, la prima nel 1988 a causa del fallimento so-cietario, la seconda nel 2009 per mancanza di garanzie finanzia-rie. Lo stadio dove gioca le partite casalinghe è il “Marcello Melani”, intitolato allo storico presidente della Pistoiese tra il 1974 e il 1984 (è mancato il 29 marzo 2002). Lo stadio che porta il suo nome dal 6 dicembre 2006 ha una ca-pienza di 13.000 posti. La miglior stagione della Pistoiese risale a quella del 1980-81 dove disputò il suo finora unico campionato di Serie A, retrocedendo a fine stagione. L’allenatore è Giancarlo Riolfo, nato ad Albenga il 9 feb-braio 1969, arrivato a campionato in corso dopo la sconfitta della squadra toscana ad Alessandria contro la Juventus Under 23. In passato Riolfo ha allenato Carpi, Vis Pesaro, Sanremese e Savona. Tra i nomi di spicco che hanno vestito la maglia arancione uno su tutti, quello di Marcello Lippi, CT della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006. Lippi ha ri-coperto il ruolo di difensore tra il

1979 e il 1981 ed è stato allenatore nel campionato 1987-88. Un altro nome conosciuto dai tifosi novare-si e che ha vestito la maglia della Pistoiese è quello di Sergio Borgo, indimenticato direttore sportivo al Novara dal 2001 al 2009, oltre a breve periodo dove è anche stato allenatore della squadra novarese. Borgo ha vestito la maglia della Pistoiese tra il 1976 e il 1985. Sono dodici i precedenti riguardanti i soli incontri di campionato tra le due squadre. Si sale a tredici se si considera anche il ritorno della sfida play-out del campionato di Serie C1 1996-97, che condannò gli azzurri alla retrocessione in C2. Lo scorso anno la gara di Pistoia non andò in scena perché il cam-pionato venne sospeso, mentre la gara di andata giocata al “Silvio Piola” terminò 0-0. L’anno prima, invece, la gara a Novara terminò sempre in parità ma per 1-1, men-tre in terra toscana gli azzurri si imposero per 2-0. Saranno due gli ex di Novara-Pi-stoiese che oggi vestono la maglia azzurra: Andrea Cagnano, due anni fa proprio a Pistoia e Giammario Piscitella, ex arancione nell’annata 2014-15 e fino al gennaio 2016. Un altro nome rimasto nel cuore dei tifosi azzurri - e che ha vestito entrambe le maglie - è quello di Simone Motta, uno degli artefi-ci della doppia promozione dalla Serie C alla Serie A tra il 2009 e il 2011. Proprio in quegli anni Motta ha giocato a Novara, tornando poi in azzurro nel 2012-13. Tra il 2006 e il 2008 ha giocato con la Pistoiese. Andiamo a Pistoia consapevoli che dobbiamo migliorare da subito l’attuale classifica, a mio giudizio falsa. Vedendo i nomi, questo No-vara ha disposizione un potenziale da play-off. L’ultima nostra vittoria in trasferta risale a Livorno, in pan-china c’era mister Banchieri e con lui dobbiamo ritornare a vincere in trasferta già da Pistoia. SEMPRE E PER SEMPRE FORZA NOVARA!

di Massimo Corsano

IL RITORNO IN TRASFERTA DI BANCHIERIIl mister richiamato "esordisce" nella tana della Pistoiese

La Pistoiese 1980-1981, unica stagione in serie A per il club toscano

Prima di arrivare a Novara Motta ha vestito la maglia arancione

Sergio Borgo con la maglia della Pistoiese nel 1980-1981

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Ci eravamo lasciati per la gara

interna contro l'Albinoleffe spe-

ranzosi in un riscatto azzurro

che invece non c'è stato, e nel-

le successive gare esterne con

Grosseto, Piacenza (recupero)

e Pergolettese è andata anche

peggio. Due soli punti guadagnati

in classifica (a Grosseto grazie

ad un rigore avuto in regalo) e a

Piacenza (dove gli azzurri per ben

tre volte in vantaggio, non sono

stati in grado di portare a casa la

vittoria), mentre nell'ultima delle

tre partite esterne consecutive

(a Crema contro la Pergolette-

se) è andata anche peggio; due

gol presi nella ripresa (con rigore

parato da Lanni), squadra allo

sbando, priva tra l'altro di nu-

merosi elementi per infortuni e

squalifiche e con un Marcolini

incavolato e deluso allo stesso

tempo per vedere una squadra

molle, senza attributi, senza grin-

ta e “fame” di risultati, crollare

sempre più in basso. Non è servi-

to dunque il cambio di allenatore,

non è servito il ritiro a “Novarello”,

e oltremodo, nelle ultime gare

senz'altro hanno influito anche

come detto le numerose assenze

(quella del capitano “Buba” Buz-

zagoli su tutte; unico baluardo in

una squadra invece troppo bal-

lerina ed altalenante), ma queste

non debbono essere un alibi, per

una squadra che dopo Banchieri

non ha più saputo trovare nean-

che una vittoria. Ciliegina sulla

torta la non chiara situazione so-

cietaria, con stipendi da pagare

e fideiussione da regolarizzare

(l'auspicio è che mentre scrivia-

mo il tutto possa essere stato

messo a posto dalla società, il

che sarebbe già una “boccata

d'ossigeno” e un buon segno, e

servirebbe anche a rasserenare

un po' l'ambiente “azzurro”, che

in questo momento si trova giu-

stamente tra… l'incavolato ed il

deluso).

Nel frattempo è stato dato il

benservito a mister Marcolini ed

al suo vice, che si era trovato a

gestire una squadra che non ha

di certo reso al meglio, che forse

non lo ha completamente segui-

to ed anche il covid ha fatto nel

frattempo la sua parte, deciman-

do per alcune settimane la rosa

azzurra.

Ora torniamo a parlare di calcio

giocato; si torna in campo (si ri-

torna al “Piola”), con Banchieri

richiamato in panchina e con il

recupero di alcune pedine della

“rosa” azzurra e, si spera, con più

convinzione finalmente nei propri

mezzi. Ci si attende senza se e

senza ma, una prova di carattere

contro una rivale di sempre in

serie C, quella Pro Patria che ha

sempre rappresentato una sor-

ta di derby aggiunto tra le due

squadre e le due tifoserie. La

squadra lombarda sarà supera-

bile solo con la voglia, la grinta e

la massima determinazione. Non

vogliamo più vedere la squadra

abulica delle ultime settimane.

Spiace vedere gli azzurri in una

così deprimente situazione in

classifica. Forse si è “volato”

troppo in alto, con all'inizio pro-

clami altisonanti; ora invece è il

tempo dell'umiltà e del “volare

basso” e, soprattutto è l'ora di

tirare fuori gli “attributi” e sudare

per questa gloriosa maglia az-

zurra. Poi a gennaio chi non se

la sentirà, sarà libero di andare

a trovare fortuna altrove!

L'auspicio dunque è che ognuno

(società e squadra) si assuma le

proprie responsabilità per dare

finalmente una svolta a questa

fino ad ora fallimentare stagione.

Noi continueremo a difendere i

magici colori azzurri e a gridare

sempre... Forza Novara!

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NOVARA IN CADUTA LIBERA E IN ZONA PLAYOUTCi aspettiamo finalmente la svolta contro la Pro Patria

di Roberto Carrara

IL FEDELISSIMO 15

Con la sconfitta di Crema il Novara è piombato in zona play out

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IL FEDELISSIMO16

Il Club Fedelissimi ha dovuto pur-

troppo sospendere la votazione

per i 3 migliori azzurri di Pergolet-

tese-Novara, in quanto la presta-

zione dei giocatori azzurri è stata

al di sotto di una pur minima suffi-

cienza. Sperando che le prestazio-

ni della nostra squadra del cuore

possano tornare presto decorose

e quindi tornare a votare, vi ricor-

diamo brevemente il regolamento

del premio "Il Fedelissimo".

Al termine di ogni partita del

campionato del Novara 2020-21

ciascuno dei votanti è chiamato

a scegliere i tre giocatori migliori

in campo cui sarà assegnato un

punteggio decrescente (3,2,1) per

stilare la classifica di tappa. Le pre-

ferenze saranno espresse dai tifosi

azzurri tramite la pagina Facebook

“Fedelissimi Novara Calcio”, vo-

tando una sola volta per profilo, e

dai giornalisti presenti in tribuna

stampa.

Al vincitore della classifica di tappa

verranno assegnati 3 punti e così a

scendere sino al terzo classificato

a cui verrà invece accreditato 1

punto.

La graduatoria aggiornata sarà

costantemente pubblicata sul

nostro gruppo “facebook” e su

“Il Fedelissimo”.

Partita Novara-Albinoleffe (gior-

nalisti votanti Ambiel, Barbero,

Barlassina, Bosetti, Cerri, Cito, Fa-

ranna, Massara, Molina): 1 Lanni,

2 Schiavi, 3 Migliorini.

Partita Grosseto-Novara (gior-

nalisti votanti Ambiel, Barbero,

Barlassina, Bosetti, Cerri, Cito, Fa-

ranna, Massara, Molina): 1 Schiavi,

2 Sbraga, 3 Cagnano.

Partita Piacenza-Novara (gior-

nalisti votanti Ambiel, Barbero,

Barlassina, Cerri, Cito, Faranna,

Massara, Molina): 1 Collodel, 2

Panico, 3 Zigoni.

VOTAZIONE SOSPESA PER PERGOLETTESE-NOVARAPremio “Il Fedelissimo” 2020-21: Buba sempre primo nonostante le sue ultime assenze

Collodel il migliore a Piacenza

CLASSIFICA GENERALEDaniele Buzzegoli 13Giuseppe Panico 10Andrea Cagnano 9

Ivan Lanni 7Andrea Cisco 6

Riccardo Collodel 6Nicolas Schiavi 6

Davide Bove 5Gianmarco Zigoni 4

Giammario Piscitella 3Tommaso Bianchi 2

Eric Lanini 2Marco Migliorini 2Antonio Natalucci 2

Andrea Sbraga 2

PREMIO "IL FEDELISSIMO"2020-2021