Effetti delle condotte compulsive e ripetitive sull ... · lunghe sequenze ossessive, accompagnati...

Effetti delle condotte compulsive e ripetitive sull’elaborazione cognitiva, s u l l a m e t a c o g n i z i o n e e sull’esperienza cosciente

Andrea Gragnani^ Alessandro Couyoumdjian^* Francesco Mancini^

Roma, XVI Congresso SITCC, 4-7 ottobre 2012

^Scuola di Psicoterapia Cognitiva

^Associazione di Psicologia Cognitiva

*La Sapienza -‐‑ Università di Roma

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Scopo

Analizzare criticamente gli studi che hanno indagato gl i effett i dei comportamenti compulsivi e ripetitivi ne l l ’e laboraz ione cogn i t i va e nell’esperienza cosciente..

Effetti delle condotte compulsive e ripetitive sull’elaborazione cognitiva, sulla metacognizione e sull’esperienza cosciente


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Criteri per la ricerca bibliografica Fonti: articoli su riviste internazionali peer-reviewed Banche dati: psycinfo, medline Termini di ricerca: confidence, metacognition, OCD, memory, perception, ecc (nel titolo, nell’abstract, nelle parole chiave) Criteri di esclusione: lavori qualitativi, teorici, estudi non sperimentali precedenti il 1999



•  Sono disponibili vari studi che evidenziano come i controlli ripetuti di stimoli minacciosi producono una riduzione della fiducia nella memoria, accompagnata da sintomi di tipo dissociativo, quali assorbimento, confusione, sensazione di estraneamento, di irrealtà.

•  Analoghi risultati si trovano riguardo ai giudizi metacognitivi relativi alla fiducia nelle proprie abilità attentive e percettive, nella comprensione di testi e nel ragionamento perseverativo.

Evidenze

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Tesi


I sintomi dissociativi che osserviamo nei pazienti DOC sono la normale conseguenza delle condotte

compulsive ripetitive e della perseverazione


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La Perseverazione I pazienti con DOC spesso riferiscono che la tendenza a controllare ripetutamente o a perseverare sia una specifica risposta alla sensazione di incertezza

–  “siccome non posso essere sicuro di averla chiusa, allora controllo per essere più sicuro” (Reed 1985).


Clinicamente si riscontra che tali condotte non producono una diminuzione della sensazione di incertezza, ma paradossalmente aumentano sia l’incertezza stessa che il ricorso ai controlli (ad es. Mancini, 2001; Rachman 2002; Salkovskis, Forrester, 2002).


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Come si manifesta questa incertezza se ascoltiamo le narrazioni dei pz con DOC, durante e dopo i

comportamenti perseverativi, la loro incertezza ci appare caratterizzata da un sapore dissociativo (Grabe et al., 1999; Merkelbach e Wessel, 2000; Hand et al., 2006).

²  “So che la porta è chiusa a chiave, ma il ricordo è vago” ²  “Credo di ricordare bene. Ma è il ricordo è offuscato - come se

io non fossi lì” ²  “L'ho visto, ma era tutto confuso, non definito’’ ²  “Mi sono reso conto di averlo visto, ma l'immagine per qualche

motivo non è chiara” ²  “Ho capito quello che ho letto, ma ancora sento che non posso

essere sicuro” Tratte da Reed, 1985



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Gli studi sul Memory Distrust Van den Hout e Kindt 2003a; 2003b; 2004; Dek, Van Den Hout, Giele, e Engelhard, 2010


ü  Condotti su soggetti sani; ü  ai soggetti è stato chiesto di controllare 3 dei 6

fuochi di un piano cottura a gas virtuale; ü  al pre e al post-test hanno chiesto loro di fornire i

seguenti giudizi:

•  (Memory Accuracy) quali fornelli avevano controllato;

•  (Memory Confidence) quanta fiducia avevano di aver dato la risposta corretta alla domanda riguardo quali fornelli avessero controllato;

•  (Vividness) quanto ritenevano nitido il ricordo;

•  (Detail) quanto ritenevano dettagliato il ricordo.

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Esiti dei controlli ripetuti…



þ Nei Relevant Checking si è evidenziato un netto decremento della fiducia, della vividezza e dei dettagli del ricordo, alterando la metacognizione ed in particolare la metamemoria.

q Mentre l’accuratezza della memoria è rimasta inalterata.

q Nessun effetto si è riscontrato nella condizione Irrelevant Checking.

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Esiti dei controlli ripetuti…



þ  Inoltre, nei Relevant Checking si osserva un incremento del grado di accordo rispetto a 3 affermazioni (tratte da Reed, 1985) che descrivono insicurezza nella memoria ü  È come se la memoria fosse lì, ma non è

abbastanza definita ü  Mi ricordo di averlo fatto, ma è tutto confuso ü  Posso ricordare di averlo fatto. Ma la memoria

non è chiara

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Il meccanismo di funzionamento ipotizzato

•  I controlli ripetuti incrementano la familiarità dello stimolo controllato inibendo il processo percettivo che è di tipo bottom-up.

•  Difatti, come lo stimolo diventa più familiare, le risorse di elaborazione sono assegnate alle esigenze di livello superiore, e così l'elaborazione degli stimoli familiari procede in modo automatico, per via concettuale (top-down), e non più attraverso la via percettiva.

•  L’interruzione del processo percettivo causerebbere una riduzione della vividezza e dei dettagli del ricordo con una netta compromissione della fiducia nella propria memoria.

•  L’alterazione della metamemoria si accompagnerebbe a sintomi dissociativi (confusione, sensazione di estraneamento e di irrealtà).




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Memory Distrust

Coles, Radomsky, and Horng (2006) hanno riscontrato, sempre in SS sani, che l’effetto si presenta anche con meno di 20 controlli:

•  Il decremento maggiore della sicurezza nella memoria, della nitidezza e dei dettagli si riscontra tra la 5a° e la 15a° ripetizione;

•  Ma anche solo dopo 2-5 ripetizioni si evidenza un leggero effetto di memory distrust.


Hanno riscontrato lo stesso effetto anche utilizzando dei fornelli a gas reali rispetto ai virtuali degli altri esperimenti


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Memory Distrust anche nei pazienti DOC

La riduzione della fiducia nella efficienza della memoria è stata analogamente riscontrata in studi con pazienti ossessivo-compulsivi, sempre associata alla riduzione della vividezza e dei dettagli. ü  Boschen e Vuksanovic (2007) ü  Moritz, Wahlb, Zurowskia, LJelineka,

Handa, Frickea (2007) ü  Hernans, Engelen, Grouwels, Joo,

Lemmens, Pieters (2008)



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Hanno riscontrato che anche i controlli mentali ripetuti producono una riduzione della sicurezza nella memoria, nonché nella nitidezza e nei dettagli. Ø  È interessante notare che questi decrementi nella meta-memoria

erano modalità-specifica, cioè, i controlli materiali ripetuti non hanno avuto effetti sulla fiducia nella memoria riguardo i controlli mentali, e viceversa i controlli mentali ripetuti non hanno avuto effetti di memory distrust per i controlli concreti.



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Boschen e coll (2011) hanno dimostrato che si può attenuare la perdita di sicurezza nella proprie capacità di memoria attraverso l’utilizzo di stimoli caratterizzati da novità e distintività (cambiando il colore dei bruciatori ogni 5 check).



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I pz con DOC riportano incertezza anche r i spe t to a l l a pe rcez ione e a l l a comprensione di testi (Nedeljkovic e Kyrios, 2007) e cercano di fronteggiare queste forme di incertezza ossessiva mediante altri comportamenti perseverativi, ad esempio fissazioni prolungate e rilettura di singole frasi.


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Esperimenti di staring (van den Hout, Engelhard, de Boer, du Bois,

Dek, 2008; van den Hout, Engelhard, Smeets, Dek, Turksma, Sari, 2009)

i pazienti riportano che la tendenza a perseverare sia è una risposta alla sensazione di incertezza, ma gli studi dimostrano che la perseverazione incrementa l’incertezza in una spirale di mantenimento e aggravamento del disturbo che possono essere, nelle lunghe sequenze ossessive, accompagnati da sintomi tipo dissociativo (trance).


Hanno chiesto ad un campione non clinico di svolgere un compito di fissazione prolungata di stimoli minuscoli, lucenti o vaghi.

Condotte simili a quelle che mettono in atto i nostri pazienti ossessivi durante le compulsioni di controllo o di pulizia.

La fissazione poteva avere una durata di 0 sec, 7,5 sec, 15 sec, 30 sec, 300 sec.

Sono state misurate sia l’incertezza percettiva sia le esperienze dissociative prima e dopo il trial.


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5 ITEMS della Clinician-Administrered Dissociative State Scale (CADSS, Bremner et al. 1998) relativi alle esperienze dissociative di percezione visiva, adattati al contesto.

1.  Il fornello sembrava irreale come se fossi in un sogno; 2.  Sembrava che il fornello fosse diverso da come me

l’aspettavo; 3.  Ho visto i colori del fornello sbiaditi e i contorni sfocati; 4.  Ho percepito il fornello come se fossi in un tunnel, o come

se stessi guardando attraverso una lente; 5.  Era come se stessi guardando il fornello attraverso la

nebbia, come se fosse più lontana e sfocata.



Item per la valutazione della induzione dello stato dissociativo

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Effetti dello staring

i pazienti riportano che la tendenza a perseverare sia è una risposta alla sensazione di incertezza, ma gli studi dimostrano che la perseverazione incrementa l’incertezza in una spirale di mantenimento e aggravamento del disturbo che possono essere, nelle lunghe sequenze ossessive, accompagnati da sintomi tipo dissociativo (trance).


È stato evidenziato che anche dopo brevi periodi di fissazione si induce incertezza sulla percezione e sintomi dissociativi.

Il 75% dell’effetto totale è stato riscontrato dopo 30 sec di fissazione, ma anche dopo 15 sec l’effetto è sensibile (50%).

Anche in questo caso si evidenzia come le condotte di fissazione prolungata producano un aumento dell’incertezza percettiva e dei sintomi dissociativi.



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I risultati di questi studi suggeriscono che gli effetti negativi della perseverazione sulla fiducia nella efficienza della memoria e della percezione

•  Controlli Ripetuti > Incertezza Mnestica •  Fissazione Prolungata > Incertezza Percettiva

possono essere casi particolari di una modalità generale di funzionamento dove la perseverazione causa incertezza rispetto alle abilità cognitive che sono coinvolte

•  Perseverazione > Incertezza



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Ripetere più volte una stessa frase produce un rapido incremento dell’incertezza che si accompagna anche in questo caso a sintomi simil dissociativi: ü  “ho compreso la frase, ma il significato è un po’ vago”;

ü  “era come se il senso della frase fosse meno evidente per me.


Ritroviamo tale processo nella comprensione di testi

(Van den Hout, Dek, Giele, Toffolo, 2012)

Incertezza

Perseverazione -controlli ripetuti

- Fissazioni prolungate -ripetizione testo

Perdita Fiducia nelle

Abilità Cognitive

+ sintomi dissociativi

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Memory Distrust e Responsabilità

–  pz DOC e SS normali. –  A g g i u n t a c o n d i z i o n e d i

manipolazione della responsabilità •  Sbagliare il controllo implica causare una

scossa elettrica (debole, non dannosa) ad un altro partecipante all’esperimento

–  Risultati: nella condizione di elevata responsabilità i pazienti mostravano una ancora più marcata riduzione della sicurezza nella memoria rispetto ai soggetti del campione non clinico


ü  Boschen e Vuksanovic (2007)

ü  M o r i t z , W a h l b , Zurowskia, LJelineka, Handa, Frickea (2007)

Incertezza Perseverazione

Perdita Fiducia nella Proprie

Abilità Cognitive + sintomi

dissociativi

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Responsabilità




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Sintesi

a)  I sintomi dissociativi che si evidenziano nei pazienti DOC di solito si riscontrano nei checkers (ad es. Grabe et al 1999; Rufer et al 2006).

b)  La perseverazione causa incertezza rispetto alle abilità cognitive che sono in essa coinvolte (memoria, percezione, attenzione, comprensione di testi, ragionamento perseverativo) sia in ss normali che nei pz DOC.

c)  Il crollo delle capacità metacognitive si accompagna a sintomi dissociativi.



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Conclusioni

I sintomi dissociativi che osserviamo nei pazienti DOC potrebbero essere considerati come la naturale conseguenza delle c o n d o t t e c o m p u l s i v e r i p e t i t i v e e d e l l a perseverazione in genere.


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