DOMENICA 1 MAGGIO 2016 LAPROVINCIAPAVESE · un mese senza di loro...

1
DRITTO&ROVESCIO IL RICORDO Zirilli, un prefetto all’altezza del compito All’improvviso mi è giunta la notizia della morte del dottor Ma- rio Zirilli, già prefetto di Pavia. Lo conobbi nel lontano 1979, quan- do reggeva la prefettura di Nuoro. Subito fui colpito dalla riservatez- za e signorilità del suo gesto, dalla conoscenza approfondita che aveva della vita amministrativa dello Stato, anche dei suoi mecca- nismi più delicati. Tutto in Lui tra- diva esemplare lealtà verso le isti- tuzioni repubblicane che Egli ser- viva e avrebbe servito ancora a lungo e in momenti difficili per il Paese. Anche a Pavia, dove lo chia- mai nei primi anni ’80, Mario Ziril- li seppe lavorare sempre con gran- de impegno e umana disponibili- tà. E’ bene che la Città e la sua Pro- vincia ne abbiano memoria. Non c’è amministrazione pubblica, la più moderna ed efficiente nei suoi ordinamenti, se i funzionari che vi sono preposti non siano per retti- tudine, preparazione e intelligen- za all’altezza del compito. Il Prefet- to Zirilli lo era indiscutibilmente. Virginio Rognoni ex ministro dell’Interno PAVIA Luigia e Giovanni un mese senza di loro Solo un mese fa la nostra mam- ma e il nostro papà se ne sono andati lasciando un vuoto incol- mabile. Luigia Del Nin e Giovanni Mauro sono entrati in chiesa insie- me per l'ultimo saluto, una accan- to all'altro, come hanno fatto per tutta la vita trascorsa insieme, 60 anni di matrimonio e 5 di fidanza- mento. Da quel momento il nostro pensie- ro corre a tutte quelle persone che hanno contribuito a rendere meno faticoso e meno doloroso questo loro passaggio. Vogliamo ringraziare la direzione sanitaria dell'Istituto di Cura Città di Pavia nella persona della dott. ssa A. Mastretti. I medici del repar- to di Cardiologia: dott.ssa C. Falco- ne e dott. C. Storti, l'afd A. Ceoldo e tutto il suo personale: "gli Ange- li", così li chiamava il nostro pre- zioso papà. Il prof. Ceriana e tutto il personale dell'U.O. di Pneumologia Riabilita- tiva della Fondazione S. Maugeri per le cure prestate fino agli ulti- mi attimi della sua vita. Il prof. G. De Ferrari e tutto il per- sonale dell'U.C. Policlinico San Matteo, dove abbiamo potuto riscontrare non solo competenza e grande professionalità, ma an- che il rispetto e la sincera empatia con cui hanno prestato le cure alla nostra mamma. Uno speciale ringraziamento lo rivolgiamo al dott. G. Bellinzona per la sua professionalità, disponi- bilità e umanità nel prendersi cu- ra di nostro padre. Un giorno pa- pà gli disse: "Dottore, persone come lei portano via metà del ma- le". Non possiamo inoltre dimenti- care la professionalità, la dolcez- za e la sensibilità della dott.ssa M. Ferrari. A te Stefania che conoscevi i no- stri genitori da tanto tempo e hai potuto condividere con loro mo- menti belli e spensierati. Li hai assistiti fino agli ultimi istanti del- la loro vita. Papà e mamma ti dice- vano sempre "sei come una no- stra figlia"… Grazie! Vogliamo ringraziare anche Clau- dio, una persona speciale che ab- biamo conosciuto da poco, pro- prio nei due mesi antecedenti la scomparsa dei nostri genitori. Grazie per come sei stato capace di esserci vicino. Ringraziamo la Provincia Pavese per averci dato la possibilità di far conoscere una semplice storia d'amore, durata una vita. Marina e Norma Mauro Pavia IL DIBATTITO Furti a gogò ed Europa a Pezzi Furti a gogò; invasione eteroge- nea in costante aumento; sgomen- to e inconcludenza organizzativa dei nostri qualificati gestori politi- ci; ladri qualificati e imprevedibili all'apice della gestione dei poteri e dei potentati pubblici; titoli falsi e cariche usurpate; esibizionisti di mestiere; faccendieri e avventu- rieri; raccomandazioni e parento- poli; compromessi e corruttele. E su tutti la cadenza degli omicidi quotidiani. Non è la descrizione di Canton o di Shangai di qualche lustro fa. No! E' l'Italia, dove lo sta- to è diventato il Leviatano del filo- sofo inglese Hobbe, un crogiolo di potentati esattivi, uno stato asso- luto che comprime l'incauto ri- sparmiatore. Sopravvivono i baroni politici e i raccomandati unti dal Signore, che siedono nei sinedri sacrali del potere occulto. Intanto i dispensa- tori dell'oppio televisivo, lucran- do sulla pubblicità, adescano gli utenti del globo con giochi milio- nari o con femmine discinte che svegliano gli appetiti. Mantre l'escluso si attiva nel bene e nel male. Il canto delle sirene di omerica memoria o le antenne satellitari hanno svegliato i negletti e arma- to i cattivi, creando l'esodante panico di chi cerca una vita miglio- re ai danni di chi quella vita ha con sudore creato. E quest'onda, che come un fiume in piena. affoga la voce dei derelitti italici, ha avuto il merito di rompere e squassare il "puzzle" della mosaicata ed effi- mera Europa, ridisegnando i confi- ni e le barriere restauratrici delle identità egoistiche nazionali. Solo l'Italia non ha confini e barriere reali e si compiace di mostrarsi "obtorto collo" ricettiva e ospita- le, non potendo, i reggitori della sua rovina, ammettere di avere platealmente fallito. Carlo Dell'Acqua Pavia Chi abita in centro a Pavia non si rassegna alle notti insonni D all'unità nazionale in poi il vertice della no- stra classe dirigente è stato preparato da vere e pro- prie "agenzie formative" quali la Farnesina e lo Stato Maggio- re, la Banca d'Italia e gli Inter- ni, i principali partiti e i sinda- cati e - last but not least - la Chiesa cattolica nelle sue arti- colate diramazioni (dalla Gre- goriana alla Fuci) nonché, ac- canto a prestigiosi atenei e ri- levanti istituzioni scientifiche e culturali, alcune grandi aziende (ad esempio l'Eni di Mattei, l'Olivetti, etc). Alla luce di questa constata- zione una cosa appare chiara: una classe dirigente non la si improvvisa, non nasce sotto il cavolo della protesta né la si coglie dall'albero della dema- gogia. Per essere parte della classe dirigente non basta neppure essere stati allevati nelle teporose serre di dina- stie famigliari importanti né aver creato dal nulla imperi imprenditoriali. C'è un'alchi- mia, nell’emergere dei "deci- sori" che guidano un Paese, in cui doti personali e gioco di squadra si intrecciano e si me- scolano. Ovviamente questo intreccio - tra doti individuali e relazioni di squadra - tanto più presto viene coltivato e perfezionato, ad esempio ne- gli anni della formazione uni- versitaria, meglio funziona. Per questo è assai interes- sante l'ipotesi che Vittorio Emiliani traccia nel saggio " I Cinquantottini. L'Unione go- liardica italiana e la nascita di una classe dirigente" appena pubblicato da Marsilio. Prati- camente Emiliani sostiene che parte della classe dirigen- te - politica, ma anche econo- mica, scientifica, accademi- ca, editoriale - che giocherà un ruolo fondamentale nell' importante stagione riformi- sta vissuta dall'Italia durante gli anni del centro-sinistra, si forma attraverso i gruppi e gli organismi rappresentativi stu- denteschi operanti, dalla Libe- razione sino al periodo pre-'68, nelle università. Pavia, assieme a Bologna, a Pisa, a Genova e a pochissimi altri atenei italiani, è - secon- do la ricostruzione di Emiliani - fucina tra le più feconde di una formazione di élites sca- turite dall'adesione di tanti giovani all'UGI (l'Unione go- liardica italiana, che a Pavia poi si declina in ASUP - Ass. Stud. Univ. Pavese - e UGP - Un. Gol. Pavese) mentre, per il fronte cattolico, l'impegno passa attraverso l'Intesa, gruppo dove confluisce una parte dei giovani inquadrati nella Fuci. Nel libro di Emiliani, oltre a tanti importanti "cinquantot- tini" formatisi in questo ap- prendistato e prestati poi alla politica nazionale e diventati notissimi, da Craxi a Pannel- la, sfilano moltissimi studenti iscritti alle Facoltà universita- rie pavesi nel ventennio 1946/66. Giovani che, dopo aver sperimentato l'impegno nei gruppi studenteschi e nell' ORUP (Organismo Rappre- sentativo Universitario Pave- se), approderanno a ruoli im- portanti nella politica e nella società civile, nelle istituzioni del Paese e della città. Tra i primi a sfilare nelle pa- gine del libro sono personaggi del calibro di Virgilio Rogno- ni, Mario Albertini, Alberto Gi- gli, Arturo Stenico, Guido Gnocchi e passando poi per Orio Ciferri e Adriano Vanzet- ti si arriva ad Adriano Moro- setti, Gian Lancini, Gianni Faustini, Claudio Simonelli, sino ad approdare, quindici/ venti anni dopo, ai Rampulla e ai Rossella dell'Orup degli ultimi anni Sessanta. Spesso, in sintonia coi tem- pi, l'impegno nella politica studentesca si alterna a per- formances goliardiche che in alcune città non vanno tanto per il sottile. Ad esempio a Bo- logna alcuni goliardi dell'UGI bloccano la centralissima via Zamboni, asserendo che lì ci sarebbe petrolio da estrarre (e la città intera per un giorno ci crede). A Pavia, invece, Enzo Bar- bieri, studente ligure iscritto a Farmacia, nonché ex-partigia- no (è lui, Lupo Rosso, il prota- gonista de "I sentieri dei nidi di ragno" scritti dal suo amico Italo Calvino), aveva l'abitudi- ne, certe notti, di andare sotto il Vescovado, in piazza del Duomo. A suon di tromba svegliava monsignor Carlo Allorio per annunciargli, con voce tonan- te, "Episcopo, episcopo, mi sono convertito!". Poi, appe- na si apriva una finestra, lui spariva. Nel buio e nella neb- bia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA di GIORGIO BOATTI lettera del giorno Gentile direttore, scrivo questa lettera dopo aver passato l’ennesima notte insonne, grazie alle ur- la, gli atti vandalici e i canti che hanno te- nuto sveglia me e immagino tutti coloro che abitano intorno a piazza della Vitto- ria, Strada Nuova e Corso Cavour. L’en- nesima notte in cui la città si è trovata in balia di persone maleducate senza un minimo di rispetto civico e che hanno fatto di queste strade il loro bivacco. Or- mai non è più la serata universitaria del mercoledì a rendere invivibile il centro storico, bensì tutti i giorni della settima- na, aggravati dai festeggiamenti dei neo-laureati, accompagnati dalle loro canzoni ormai a tutti note, che vengono cantate a ripetizione fino allo sfinimen- to. Nessuno impedisce a queste persone di festeggiare un avvenimento così im- portante ma, allo stesso tempo, ormai co- sì tanto svalutato! E’ impossibile pensare di divertirsi sen- za arrecare fastidio a chi, dietro alle fine- stre chiuse, cerca di riposare? E’ impossi- bile pensare di divertirsi senza urlare, senza vomitare davanti ai portoni dei pa- lazzi, senza gettare rifiuti per strada, sen- za suonare i campanelli alle 3-4 della mattina, così, tanto “per divertimento”? Nessuno pretende di vivere nel silen- zio della campagna, ma una giusta via di mezzo è sicuramente un primo passo per una buona convivenza civile. Trombette da stadio e cori cantati all’infinito sono ormai la colonna sonora delle nottate del centro storico mentre le bottiglie buttate in strada, vetri rotti e ogni genere di rifiuto (di cui non voglio entrare nel dettaglio della descrizione) è il quadro che si osserva le mattine suc- cessive ai festeggiamenti e alle serate di movida. La mia domanda è: dove sono i con- trolli? E’ giusto lasciare la città in balia di questi barbari? Inquinamento acustico nella forma di rumori molesti e schia- mazzi notturni non sono punibili? Se non sbaglio, l’art. 659, primo comma, del codice penale punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 eu- ro “chiunque, mediante schiamazzi o ru- mori, ovvero, abusando di strumenti so- nori o di segnalazioni acustiche …. di- sturba le occupazioni o il riposo delle persone….”. Come può un cittadino tutelarsi nei confronti di questa situazione divenuta, ormai, insostenibile? Evidenze scientifi- che dimostrano come la privazione di sonno possa, a lungo andare, provocare ipertensione, ictus, infarto, stress, ansia, depressione, alterazioni della vista, irrita- bilità oltre che difficoltà nello svolgere le più normali attività quotidiane. Spero vivamente con queste mie paro- le - che sono sicura troverebbero l’appro- vazione di tutti quelli che come me sono costretti, loro malgrado, a passare delle notti insonni - di smuovere l’attenzione su questo problema che sta assumendo proporzioni non più tollerabili. Auspico una soluzione decisa e immediata da parte dell’amministrazione pavese per- ché non voglio nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di dover cambia- re casa solo perché questa città non è in grado di gestire situazioni come questa. Amo la mia città e ho scelto di vivere nel centro storico, come tante altre per- sone, non per ricevere quotidianamente questa “punizione”. Spero di non rima- nere una povera illusa ma di vedere qual- che azione concreta di cui la nostra città ha sinceramente bisogno su più fronti. Manuela Monti Pavia QUEI GOLIARDI CON L’ITALIA DA CAMBIARE Meglio rinviare alla prossima settimana un viaggio di lavoro anche se presenta caratteri di urgenza. Prendete tempo per studiare a fondo la situazione. Un invito piacevole. Un familiare cercherà di frenare i vostri entusiasmi e le vostre speranze riguardo alcune inizia- tive professionali. Ha torto, quindi seguite solo il vostro intu- ito. Fate di tutto per tenere lontane le preoccupazioni di lavoro du- rante le ore libere della giorna- ta. Ma se un pensiero si dovesse fare più assillante, cercate di ri- solverlo. Grazie al benevolo influsso degli astri, potrete raggiungere note- voli traguardi in ogni campo. Grazie ad un nuovo giro di ami- cizie, conoscerete la persona giusta. Nonostante le numerose diffi- coltà e le opinioni contrarie dei collaboratori riuscirete nel vo- stro intento. In amore occorre avere più grinta. Un programma diverso dal solito per la sera. Il vostro rapporto con la persona amata si sta consolidando a poco a poco. La comprensione reci- proca vi aiuterà a risolvere gli ul- timi problemi e il dialogo sincero vi permetterà di comunicare. Poco favoriti gli spostamenti, dato che siete anche stanchi e di cattivo umore. In amore occor- re essere più agguerriti, per te- nere a bada certi sentimenti contrastanti. Siete soggetti ad influssi misti, siete molto combattuti per alcu- ne decisioni da prendere. Sap- piate migliorare i rapporti con le persone vicine, vedete il lato più positivo. PESCI 20/2 - 20/3 SAGITTARIO 23/11 - 21/12 ACQUARIO 20/1 - 19/2 Sentirete l’esigenza di appro- fondire alcuni argomenti cultu- rali. Sentimentalmente, dopo un periodo difficile, fra voi e la persona amata tornerà il sere- no e la voglia di stare insieme. SCORPIONE 23/10 - 22/11 CAPRICORNO 22/12 - 19/1 bilancia 23/9 - 22/10 Attenzione a come vi comporte- rete, perché il vostro protagoni- smo sta creando qualche inimi- cizia. Affettivamente non ci do- vrebbero essere problemi. At- tenti alla gelosia. VERGINE 23/8 - 22/9 GEMELLI 21/5 - 20/6 LEONE 23/7 - 22/8 toro 21/4 - 20/5 Giornata ricca di alti e bassi del cuore e della mente. L’atmosfe- ra generale un po’ turbolenta sarà addolcita dal vostro innato senso dell’equilibrio. Cautela nei rapporti. Finegil Editoriale S.p.A CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo De Benedetti (Presidente) Monica Mondardini (Amministratore delegato) Lorenzo Bertoli (Consigliere preposto alla Divisione Nord Ovest) Consiglieri: Gabriele Acquistapace Fabiano Begal Roberto Bernabò Lorenzo Bertoli Pierangelo Calegari Antonio Esposito Domenico Galasso Roberto Moro Marco Moroni Raffaele Serrao Quotidiani locali Gruppo Espresso Direttore Generale: MARCO MORONI Direttore Editoriale: ROBERTO BERNABO’ Stampa: Rotocolor S.p.A. Paderno Dugnano (MI) via Nazario Sauro, 15 La tiratura del 30/04/2016 è stata di 18.079 copie Certificato ADS n. 8078 del 06/04/2016 Codice ISSN 2499-0647 Ed. Vigevano Online 2499-2747 Ed. Voghera Online 2499-2755 Responsabile del trattamento dati (D.LGS. 30/6/2003 n. 196) Alessandro Moser Autorizzazione tribunale di Pavia n. 1 del 5 luglio 1948 CANCRO 21/6 - 22/7 Finegil Editoriale S.p.A CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo De Benedetti (Presidente) Monica Mondardini (Amministratore delegato) Lorenzo Bertoli (Consigliere preposto alla Divisione Nord Ovest) Consiglieri: Gabriele Acquistapace Fabiano Begal Roberto Bernabò Lorenzo Bertoli Pierangelo Calegari Antonio Esposito Domenico Galasso Roberto Moro Marco Moroni Raffaele Serrao Quotidiani locali Gruppo Espresso Direttore Generale: MARCO MORONI Direttore Editoriale: ROBERTO BERNABO’ OROSCOPO Sede legale: v. Cristoforo Colombo, 98 00147 Roma Divisione Nord Ovest: p.zza Cesare Mozzarelli, 7 46100 Mantova Redazione: viale Canton Ticino, 16 27100 Pavia Pubblicità: A. Manzoni & C. S.p.A. viale Canton Ticino, 16 27100 Pavia Quotidiano indipendente fondato nel 1870 Direttore responsabile: ALESSANDRO MOSER Caporedattore centrale: ROBERTO PERARO Quotidiano indipendente fondato nel 1870 Direttore responsabile: ALESSANDRO MOSER Caporedattore centrale: ROBERTO PERARO ARIETE 21/3 - 20/4 Il lavoro dovrebbe procedere agevolmente nel corso della giornata senza particolari pre- occupazioni. Approfittatene per risolvere una faccenda persona- le. DOMENICA 1 MAGGIO 2016 LA PROVINCIA PAVESE Lettere 11 e-mail: Le lettere non devono superare le 15/20 righe e non saranno pubblicate se prive di nome, cognome, telefono e indirizzo dell’autore Possono essere inviate via fax allo 0382-473875 o per posta elettronica all’indirizzo email: lettere@laprovinciapavese.it Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195

Transcript of DOMENICA 1 MAGGIO 2016 LAPROVINCIAPAVESE · un mese senza di loro...

  • DRITTO&ROVESCIO

    IL RICORDOZirilli, un prefettoall’altezza del compito■ All’improvviso mi è giunta lanotizia della morte del dottor Ma-rio Zirilli, già prefetto di Pavia. Loconobbi nel lontano 1979, quan-do reggeva la prefettura di Nuoro.Subito fui colpito dalla riservatez-za e signorilità del suo gesto, dallaconoscenza approfondita cheaveva della vita amministrativadello Stato, anche dei suoi mecca-nismi più delicati. Tutto in Lui tra-diva esemplare lealtà verso le isti-tuzioni repubblicane che Egli ser-viva e avrebbe servito ancora alungo e in momenti difficili per ilPaese. Anche a Pavia, dove lo chia-mai nei primi anni ’80, Mario Ziril-li seppe lavorare semprecon gran-de impegno e umana disponibili-tà. E’ bene che la Città e la sua Pro-vincia ne abbiano memoria. Nonc’è amministrazione pubblica, lapiù moderna ed efficiente nei suoiordinamenti, se i funzionari che visono preposti non siano per retti-tudine, preparazione e intelligen-za all’altezza del compito. Il Prefet-

    to Zirilli lo era indiscutibilmente.Virginio Rognoni

    ex ministro dell’Interno

    PAVIALuigia e Giovanniun mese senza di loro■ Solo un mese fa la nostra mam-ma e il nostro papà se ne sonoandati lasciando un vuoto incol-mabile. Luigia Del Nin e GiovanniMauro sono entrati in chiesa insie-me per l'ultimo saluto, una accan-to all'altro, come hanno fatto pertutta la vita trascorsa insieme, 60anni di matrimonio e 5 di fidanza-mento.Daquel momento il nostro pensie-ro corre a tutte quelle personeche hanno contribuito a renderemeno faticoso e meno dolorosoquesto loro passaggio.Vogliamo ringraziare la direzionesanitaria dell'Istituto di Cura Cittàdi Pavia nella persona della dott.ssa A. Mastretti. I medici del repar-to di Cardiologia: dott.ssa C. Falco-ne e dott. C. Storti, l'afd A. Ceoldoe tutto il suo personale: "gli Ange-li", così li chiamava il nostro pre-zioso papà.Il prof. Ceriana e tutto il personaledell'U.O. di Pneumologia Riabilita-tiva della Fondazione S. Maugeriper le cure prestate fino agli ulti-mi attimi della sua vita.Il prof. G. De Ferrari e tutto il per-sonale dell'U.C. Policlinico SanMatteo, dove abbiamo potutoriscontrare non solo competenzae grande professionalità, ma an-che il rispetto e la sincera empatiacon cui hanno prestato le cure allanostra mamma.

    Uno speciale ringraziamento lorivolgiamo al dott. G. Bellinzonaper la sua professionalità, disponi-bilità e umanità nel prendersi cu-ra di nostro padre. Un giorno pa-pà gli disse: "Dottore, personecome lei portano via metà del ma-le". Non possiamo inoltre dimenti-care la professionalità, la dolcez-za e la sensibilità della dott.ssa M.Ferrari.A te Stefania che conoscevi i no-stri genitori da tanto tempo e haipotuto condividere con loro mo-menti belli e spensierati. Li haiassistiti fino agli ultimi istanti del-la loro vita. Papà e mamma ti dice-vano sempre "sei come una no-stra figlia"… Grazie!Vogliamo ringraziare anche Clau-dio, una persona speciale che ab-biamo conosciuto da poco, pro-prio nei due mesi antecedenti lascomparsa dei nostri genitori.Grazie per come sei stato capacedi esserci vicino.Ringraziamo la Provincia Paveseper averci dato la possibilità di farconoscere una semplice storiad'amore, durata una vita.

    Marina e Norma MauroPavia

    IL DIBATTITOFurti a gogòed Europa a Pezzi■ Furti a gogò; invasione eteroge-nea in costante aumento; sgomen-to e inconcludenza organizzativadei nostri qualificati gestori politi-ci; ladri qualificati e imprevedibiliall'apice della gestione dei poterie dei potentati pubblici; titoli falsie cariche usurpate; esibizionisti di

    mestiere; faccendieri e avventu-rieri; raccomandazioni e parento-poli; compromessi e corruttele. Esu tutti la cadenza degli omicidiquotidiani. Non è la descrizione diCanton o di Shangai di qualchelustro fa. No! E' l'Italia, dove lo sta-to è diventato il Leviatano del filo-sofo inglese Hobbe, un crogiolo dipotentati esattivi, uno stato asso-luto che comprime l'incauto ri-sparmiatore.Sopravvivono i baroni politici e iraccomandati unti dal Signore,che siedono nei sinedri sacrali delpotere occulto. Intanto i dispensa-tori dell'oppio televisivo, lucran-do sulla pubblicità, adescano gliutenti del globo con giochi milio-nari o con femmine discinte chesvegliano gli appetiti. Mantrel'escluso si attiva nel bene e nelmale.Il canto delle sirene di omericamemoria o le antenne satellitarihanno svegliato i negletti e arma-to i cattivi, creando l'esodantepanico di chi cerca una vita miglio-re ai danni di chi quella vita ha consudore creato. E quest'onda, checome un fiume in piena. affoga lavoce dei derelitti italici, ha avuto ilmerito di rompere e squassare il"puzzle" della mosaicata ed effi-mera Europa, ridisegnando i confi-ni e le barriere restauratrici delleidentità egoistiche nazionali. Solol'Italia non ha confini e barrierereali e si compiace di mostrarsi"obtorto collo" ricettiva e ospita-le, non potendo, i reggitori dellasua rovina, ammettere di avereplatealmente fallito.

    Carlo Dell'AcquaPavia

    Chi abita in centro a Pavia non si rassegna alle notti insonni

    D all'unità nazionale inpoi il vertice della no-stra classe dirigente èstato preparato da vere e pro-prie "agenzie formative" qualila Farnesina e lo Stato Maggio-re, la Banca d'Italia e gli Inter-ni, i principali partiti e i sinda-cati e - last but not least - laChiesa cattolica nelle sue arti-colate diramazioni (dalla Gre-goriana alla Fuci) nonché, ac-canto a prestigiosi atenei e ri-levanti istituzioni scientifichee culturali, alcune grandiaziende (ad esempio l'Eni diMattei, l'Olivetti, etc).

    Alla luce di questa constata-zione una cosa appare chiara:una classe dirigente non la siimprovvisa, non nasce sotto ilcavolo della protesta né la sicoglie dall'albero della dema-gogia. Per essere parte dellaclasse dirigente non bastaneppure essere stati allevatinelle teporose serre di dina-stie famigliari importanti néaver creato dal nulla imperiimprenditoriali. C'è un'alchi-mia, nell’emergere dei "deci-sori" che guidano un Paese, incui doti personali e gioco disquadra si intrecciano e si me-scolano. Ovviamente questointreccio - tra doti individualie relazioni di squadra - tantopiù presto viene coltivato eperfezionato, ad esempio ne-gli anni della formazione uni-versitaria, meglio funziona.

    Per questo è assai interes-sante l'ipotesi che VittorioEmiliani traccia nel saggio " ICinquantottini. L'Unione go-liardica italiana e la nascita diuna classe dirigente" appenapubblicato da Marsilio. Prati-camente Emiliani sostieneche parte della classe dirigen-te - politica, ma anche econo-mica, scientifica, accademi-ca, editoriale - che giocheràun ruolo fondamentale nell'importante stagione riformi-sta vissuta dall'Italia durantegli anni del centro-sinistra, siforma attraverso i gruppi e gliorganismi rappresentativi stu-denteschi operanti, dalla Libe-razione sino al periodopre-'68, nelle università.

    Pavia, assieme a Bologna, aPisa, a Genova e a pochissimialtri atenei italiani, è - secon-do la ricostruzione di Emiliani- fucina tra le più feconde diuna formazione di élites sca-turite dall'adesione di tantigiovani all'UGI (l'Unione go-liardica italiana, che a Pavia

    poi si declina in ASUP - Ass.Stud. Univ. Pavese - e UGP -Un. Gol. Pavese) mentre, peril fronte cattolico, l'impegnopassa attraverso l'Intesa,gruppo dove confluisce unaparte dei giovani inquadratinella Fuci.

    Nel libro di Emiliani, oltre atanti importanti "cinquantot-tini" formatisi in questo ap-prendistato e prestati poi allapolitica nazionale e diventatinotissimi, da Craxi a Pannel-la, sfilano moltissimi studentiiscritti alle Facoltà universita-rie pavesi nel ventennio1946/66. Giovani che, dopoaver sperimentato l'impegnonei gruppi studenteschi e nell'ORUP (Organismo Rappre-sentativo Universitario Pave-se), approderanno a ruoli im-portanti nella politica e nellasocietà civile, nelle istituzionidel Paese e della città.

    Tra i primi a sfilare nelle pa-gine del libro sono personaggidel calibro di Virgilio Rogno-ni, Mario Albertini, Alberto Gi-gli, Arturo Stenico, GuidoGnocchi e passando poi perOrio Ciferri e Adriano Vanzet-ti si arriva ad Adriano Moro-setti, Gian Lancini, GianniFaustini, Claudio Simonelli,sino ad approdare, quindici/venti anni dopo, ai Rampullae ai Rossella dell'Orup degliultimi anni Sessanta.

    Spesso, in sintonia coi tem-pi, l'impegno nella politicastudentesca si alterna a per-formances goliardiche che inalcune città non vanno tantoper il sottile. Ad esempio a Bo-logna alcuni goliardi dell'UGIbloccano la centralissima viaZamboni, asserendo che lì cisarebbe petrolio da estrarre (ela città intera per un giorno cicrede).

    A Pavia, invece, Enzo Bar-bieri, studente ligure iscritto aFarmacia, nonché ex-partigia-no (è lui, Lupo Rosso, il prota-gonista de "I sentieri dei nididi ragno" scritti dal suo amicoItalo Calvino), aveva l'abitudi-ne, certe notti, di andare sottoil Vescovado, in piazza delDuomo.

    A suon di tromba svegliavamonsignor Carlo Allorio perannunciargli, con voce tonan-te, "Episcopo, episcopo, misono convertito!". Poi, appe-na si apriva una finestra, luispariva. Nel buio e nella neb-bia.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    di GIORGIO BOATTI

    lettera del giorno

    Gentile direttore,scrivo questa lettera dopo aver passato

    l’ennesima notte insonne, grazie alle ur-la, gli atti vandalici e i canti che hanno te-nuto sveglia me e immagino tutti coloroche abitano intorno a piazza della Vitto-ria, Strada Nuova e Corso Cavour. L’en-nesima notte in cui la città si è trovata inbalia di persone maleducate senza unminimo di rispetto civico e che hannofatto di queste strade il loro bivacco. Or-mai non è più la serata universitaria delmercoledì a rendere invivibile il centrostorico, bensì tutti i giorni della settima-na, aggravati dai festeggiamenti deineo-laureati, accompagnati dalle lorocanzoni ormai a tutti note, che vengonocantate a ripetizione fino allo sfinimen-to. Nessuno impedisce a queste personedi festeggiare un avvenimento così im-portante ma, allo stesso tempo, ormai co-sì tanto svalutato!

    E’ impossibile pensare di divertirsi sen-za arrecare fastidio a chi, dietro alle fine-stre chiuse, cerca di riposare? E’ impossi-bile pensare di divertirsi senza urlare,senza vomitare davanti ai portoni dei pa-lazzi, senza gettare rifiuti per strada, sen-za suonare i campanelli alle 3-4 della

    mattina, così, tanto “per divertimento”?Nessuno pretende di vivere nel silen-

    zio della campagna, ma una giusta via dimezzo è sicuramente un primo passoper una buona convivenza civile.

    Trombette da stadio e cori cantatiall’infinito sono ormai la colonna sonoradelle nottate del centro storico mentre lebottiglie buttate in strada, vetri rotti eogni genere di rifiuto (di cui non voglioentrare nel dettaglio della descrizione) èil quadro che si osserva le mattine suc-cessive ai festeggiamenti e alle serate dimovida.

    La mia domanda è: dove sono i con-trolli? E’ giusto lasciare la città in balia diquesti barbari? Inquinamento acusticonella forma di rumori molesti e schia-mazzi notturni non sono punibili? Senon sbaglio, l’art. 659, primo comma, delcodice penale punisce con l’arresto finoa tre mesi o con l’ammenda fino a 309 eu-ro “chiunque, mediante schiamazzi o ru-mori, ovvero, abusando di strumenti so-nori o di segnalazioni acustiche …. di-sturba le occupazioni o il riposo dellepersone….”.

    Come può un cittadino tutelarsi neiconfronti di questa situazione divenuta,

    ormai, insostenibile? Evidenze scientifi-che dimostrano come la privazione disonno possa, a lungo andare, provocareipertensione, ictus, infarto, stress, ansia,depressione, alterazioni della vista, irrita-bilità oltre che difficoltà nello svolgere lepiù normali attività quotidiane.

    Spero vivamente con queste mie paro-le - che sono sicura troverebbero l’appro-vazione di tutti quelli che come me sonocostretti, loro malgrado, a passare dellenotti insonni - di smuovere l’attenzionesu questo problema che sta assumendoproporzioni non più tollerabili. Auspicouna soluzione decisa e immediata daparte dell’amministrazione pavese per-ché non voglio nemmeno prendere inconsiderazione l’ipotesi di dover cambia-re casa solo perché questa città non è ingrado di gestire situazioni come questa.

    Amo la mia città e ho scelto di viverenel centro storico, come tante altre per-sone, non per ricevere quotidianamentequesta “punizione”. Spero di non rima-nere una povera illusa ma di vedere qual-che azione concreta di cui la nostra cittàha sinceramente bisogno su più fronti.

    Manuela MontiPavia

    QUEI GOLIARDICON L’ITALIADA CAMBIARE

    Meglio rinviare alla prossimasettimana un viaggio di lavoroanche se presenta caratteri diurgenza. Prendete tempo perstudiare a fondo la situazione.Un invito piacevole.

    Un familiare cercherà di frenarei vostri entusiasmi e le vostresperanze riguardo alcune inizia-tive professionali. Ha torto,quindi seguite solo il vostro intu-ito.

    Fate di tutto per tenere lontanele preoccupazioni di lavoro du-rante le ore libere della giorna-ta. Ma se un pensiero si dovessefare più assillante, cercate di ri-solverlo.

    Grazie al benevolo influsso degliastri, potrete raggiungere note-voli traguardi in ogni campo.Grazie ad un nuovo giro di ami-cizie, conoscerete la personagiusta.

    Nonostante le numerose diffi-coltà e le opinioni contrarie deicollaboratori riuscirete nel vo-stro intento. In amore occorreavere più grinta. Un programmadiverso dal solito per la sera.

    Il vostro rapporto con la personaamata si sta consolidando a pocoa poco. La comprensione reci-proca vi aiuterà a risolvere gli ul-timi problemi e il dialogo sincerovi permetterà di comunicare.

    Poco favoriti gli spostamenti,dato che siete anche stanchi e dicattivo umore. In amore occor-re essere più agguerriti, per te-nere a bada certi sentimenticontrastanti.

    Siete soggetti ad influssi misti,siete molto combattuti per alcu-ne decisioni da prendere. Sap-piate migliorare i rapporti conle persone vicine, vedete il latopiù positivo.

    PESCI20/2 - 20/3

    SAGITTARIO23/11 - 21/12

    ACQUARIO20/1 - 19/2

    Sentirete l’esigenza di appro-fondire alcuni argomenti cultu-rali. Sentimentalmente, dopoun periodo difficile, fra voi e lapersona amata tornerà il sere-no e la voglia di stare insieme.

    SCORPIONE23/10 - 22/11

    CAPRICORNO22/12 - 19/1

    bilancia23/9 - 22/10

    Attenzione a come vi comporte-rete, perché il vostro protagoni-smo sta creando qualche inimi-cizia. Affettivamente non ci do-vrebbero essere problemi. At-tenti alla gelosia.

    VERGINE23/8 - 22/9

    GEMELLI21/5 - 20/6

    LEONE23/7 - 22/8

    toro21/4 - 20/5

    Giornata ricca di alti e bassi delcuore e della mente. L’atmosfe-ra generale un po’ turbolentasarà addolcita dal vostro innatosenso dell’equilibrio. Cautelanei rapporti.

    Finegil Editoriale S.p.A

    CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE

    Carlo De Benedetti(Presidente)

    Monica Mondardini(Amministratoredelegato)

    Lorenzo Bertoli(Consigliere prepostoalla Divisione NordOvest)

    Consiglieri:Gabriele AcquistapaceFabiano BegalRoberto BernabòLorenzo BertoliPierangelo CalegariAntonio EspositoDomenico GalassoRoberto MoroMarco MoroniRaffaele Serrao

    Quotidiani localiGruppo EspressoDirettore Generale:MARCO MORONIDirettore Editoriale:ROBERTO BERNABO’

    Stampa:

    Rotocolor S.p.A.

    Paderno Dugnano (MI)

    via Nazario Sauro, 15

    La tiratura

    del 30/04/2016

    è stata di 18.079 copie

    Certificato ADS n. 8078del 06/04/2016

    CodiceISSN2499-0647

    Ed.VigevanoOnline2499-2747

    Ed.Voghera Online2499-2755

    Responsabiledel

    trattamentodati(D.LGS.30/6/2003n.196)

    AlessandroMoser

    Autorizzazionetribunale

    diPavian.1

    del5luglio1948

    CANCRO21/6 - 22/7

    Finegil Editoriale S.p.A

    CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONE

    Carlo De Benedetti(Presidente)

    Monica Mondardini(Amministratoredelegato)

    Lorenzo Bertoli(Consigliere prepostoalla Divisione NordOvest)

    Consiglieri:Gabriele AcquistapaceFabiano BegalRoberto BernabòLorenzo BertoliPierangelo CalegariAntonio EspositoDomenico GalassoRoberto MoroMarco MoroniRaffaele Serrao

    Quotidiani localiGruppo EspressoDirettore Generale:MARCO MORONIDirettore Editoriale:ROBERTO BERNABO’

    OROSCOPO

    Sede legale:v. Cristoforo Colombo, 9800147 Roma

    Divisione Nord Ovest:p.zza Cesare Mozzarelli, 746100 Mantova

    Redazione:viale Canton Ticino, 1627100 Pavia

    Pubblicità:A. Manzoni & C. S.p.A.viale Canton Ticino, 1627100 Pavia

    Quotidiano indipendente fondato nel 1870Direttore responsabile:ALESSANDRO MOSERCaporedattore centrale: ROBERTO PERARO

    Quotidiano indipendente fondato nel 1870Direttore responsabile:ALESSANDRO MOSERCaporedattore centrale: ROBERTO PERARO

    ARIETE21/3 - 20/4

    Il lavoro dovrebbe procedereagevolmente nel corso dellagiornata senza particolari pre-occupazioni. Approfittatene perrisolvere una faccenda persona-le.

    DOMENICA 1 MAGGIO 2016 LA PROVINCIA PAVESE Lettere 11

    ■ e-mail: Le lettere non devono superare le 15/20 righe e non saranno pubblicate se prive di nome, cognome, telefono e indirizzo dell’autore■ Possono essere inviate via fax allo 0382-473875 o per posta elettronica all’indirizzo email: [email protected]

    Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195