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P P Salviato Matteo P L’anno duemilaquattordici addì cinque del mese di marzo alle ore 20:00 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale. Eseguito l’appello risultano: Scapin Davide Scapin Sante A P Prevedello Piergiorgio P ATTESTAZIONEDI PUBBLICAZIONE Il sottoscrittoresponsabile del serviziopubblicazione, visti gli atti d’ufficio; Visto lo statuto comunale,eilregolamento dell’Albo Pretorio elettronico; ATTESTAla pubblicità legale della presente deliberazione, la quale è stata pubblicata il 31-03-2014all’AlboPretorio elettroniconel sitoweb istituzionaledi questocomune accessibileal pubblico(art. 32, comma1, dellalegge18 giugno2009, n. 69)overimarràespostaper15giorni consecutivi fino al 15-04-2014. Il Responsabile del servizio Iandolo Michele _________________________ N. 282 Reg. – Pubblicazione Zorzi Catia Bordin Fiorenza P Pierazzo Stefania Betto Gianfranco P P Bellotto Rina P P Filippi Paolo Lorenzin Alberto P P Pravato Chiara A Toffanin Claudio A Cavinato Dario Canella Daniele P P Ometto Giancarlo TOTALE Presenti: 14 Assenti: 3 Assiste alla seduta il Sig. Iandolo Michele Segretario Generale. La Sig.ra Zorzi Catia nella sua qualità di SINDACOassume la presidenza e, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta e previa designazione a Scrutatori dei Consiglieri: Cavinato Dario Salviato Matteo Lorenzin Alberto Invita il consiglio a discutere sull’oggetto sopraindicato, compreso nella odierna adunanza. Michielini Simone Oggetto: Adozione Piano di Assetto Territoriale P.A.T. 2014 Deliberazione Consiglio Comunale n. 4 del05-03-2014 Comune di San Giorgio delle Pertiche Provincia di Padova Originale

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P

Salviato Matteo P

L’anno duemilaquattordici addì cinque del mese dimarzo alle ore 20:00 nella Residenza Municipale, si èriunito il Consiglio Comunale.

Eseguito l’appello risultano:

Scapin Davide

Scapin Sante A

P

Prevedello Piergiorgio P

ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto responsabile del servizio pubblicazione, vistigli atti d’ufficio;Visto lo statuto comunale, e il regolamento dell’AlboPretorio elettronico;ATTESTA la pubblicità legale della presente deliberazione,la quale è stata pubblicata il 31-03-2014 all’Albo Pretorioelettronico nel sito web istituzionale di questo comuneaccessibile al pubblico (art. 32, comma 1, della legge 18giugno 2009, n. 69) ove rimarrà esposta per 15 giorniconsecutivi fino al 15-04-2014.

Il Responsabile del servizio Iandolo Michele

_________________________

N. 282 Reg. – Pubblicazione

Zorzi Catia

Bordin Fiorenza P

Pierazzo Stefania

Betto Gianfranco P

P

Bellotto Rina P

P

Filippi Paolo

Lorenzin Alberto P

P

Pravato Chiara A

Toffanin Claudio A

Cavinato Dario

Canella Daniele P

P

Ometto Giancarlo

TOTALE Presenti: 14 Assenti: 3

Assiste alla seduta il Sig. Iandolo Michele Segretario Generale.La Sig.ra Zorzi Catia nella sua qualità di SINDACO assume la presidenza e, riconosciuta legalel’adunanza, dichiara aperta la seduta e previa designazione a Scrutatori dei Consiglieri:Cavinato DarioSalviato MatteoLorenzin AlbertoInvita il consiglio a discutere sull’oggetto sopraindicato, compreso nella odierna adunanza.

Michielini Simone

Oggetto:Adozione Piano di Assetto Territoriale P.A.T. 2014

Deliberazione Consiglio Comunalen.

4 del 05-03-2014

Comune di San Giorgio delle PerticheProvincia di Padova Originale

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IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che:

Il Comune di San Giorgio delle Pertiche è dotato di Piano Regolatore Generale (P.R.G.) approvato condelibere di Giunta Regionale:n. 2815 in data 19 ottobre 2001 pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto (B.U.R.) in data13 novembre 2001;n. 1427 del 31 maggio 2002, pubblicata nel (B.U.R.) in data 02.07.2002;n. 3251 del 16 ottobre 2007, pubblicata nel (B.U.R.) n. 96 in data 06.11.2007;n. 2374 del 08 agosto 2008 di approvazione definitiva per l’accoglimento dell’osservazione n.111- art.46 L.R.61/85, pubblicata nel (B.U.R.) n. 73 in data 02.09.2008;

successivamente alle citate approvazioni il Comune di San Giorgio delle Pertiche haprovveduto alla formazione di varianti parziali allo strumento di pianificazione generale;

la legge regionale 23 Aprile 2004 n. 11, come successivamente modificata e integrata, haintrodotto nuovi livelli di pianificazione urbanistica e territoriale in capo al Comune, alla Provincia ealla Regione che risultano tra loro coordinati nel rispetto dei principi di sussidiarietà e coerenza;

l’art. 12 della medesima legge regionale n. 11/2004 e s.m.i., dispone che la pianificazioneurbanistica comunale si esplica mediante il Piano Regolatore Comunale che si articola in disposizionistrutturali, contenute nel Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) ed in disposizioni operative,contenute nel Piano degli Interventi (P.I.);

il Piano di Assetto del Territorio è lo strumento di pianificazione che delinea le sceltestrategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale sulla base di previsionidecennali, nel rispetto degli obiettivi ed indirizzi espressi dalla pianificazione di livello superiore;

l’art. 4 della citata L.R. 11/2004 e s.m.i. dispone che i Comuni, nell’ambito dei procedimenti diformazione degli strumenti di pianificazione territoriale, leggasi P.A.T., sottopongano gli stessi allavalutazione ambientale strategica – V.A.S., ovvero alla valutazione degli effetti derivanti dallaattuazione di detto piano, ai sensi della direttiva 2001/42/CE del 27/06/2001;

DATO ATTO che:

con determinazione n. 482 in data 03.12.2009 è stato affidato l’incarico professionale per laredazione del piano di assetto territoriale (P.A.T.) e valutazione ambientale strategica ( V.A.S.) alloStudio Cavallin Associati, Arch. Roberto Cavallin & Arch. Renato Cavallin con sede aCamposampiero (PD) via B. Crescenzio 12/I, P.I. 02645460284

con delibera di G.C. n. 25 del 23.02.2011 è stato adottato il documento preliminarecomprensivo del rapporto ambientale preliminare V.A.S., nonchè avviato il procedimento divalutazione Ambientale Strategica, dando contestuale avvio al procedimento di concertazione epartecipazione, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 11/2004 e s.m.i;

con delibera di G.C. n. 188 del 17.09.2013 avente per oggetto “Approvazione della relazionesugli esiti del confronto e della concertazione relativa al documento preliminare del PAT” si èconclusa la fase di concertazione prevista ai sensi dell’art. 5 della L.R. 11/2004 e s.m.i;

con delibera di C.C. n. 50 del 27/12/2012è stato adottato il P.A.T.I. tematico delCamposampierese, ai sensi dell’art. 16 della citata L.R. 23/04/2004 e s.m.i

con delibera di C.C. n. 50 del 28/12/2013 è stato riadottato il P.A.T.I. tematico delCamposampierese,ai sensi dell’art. 16 della L.R.23/04/2004 e s.m.i;

PRECISATO che numerose istanze pervenute dai privati sia durante la fase di stesura del P.A.T. che nellafase precedente ad essa, sono state oggetto di specifica schedatura e valutazione rimandando ogni altradeterminazione alla successiva fase di stesura del Piano degli Interventi;

VISTO che il gruppo di professionisti incaricato ha ultimato la fase di progettazione del P.A.T. i cuielaborati sono stati depositati :

Studio di Valutazione di Compatibilità Idraulica in data 29.07.20013 prot. 10346, redatto dall’ing.1.Giuliano Zen;

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Studio Agronomico in data 29.04.2013 prot. 5740 redatto dal dott. Agr. Giacomo Gazzin dello studio2.associato Agriplan;Valutazione Ambientale Strategica del PAT redatta dal Dott. Maurizio Leoni;3.Elaborati di progetto del PAT in data 02.08.2013 prot. 10640 da parte dello studio Cavallin associati e4.successivo aggiornamento con le modifiche in data 11.02.2014 prot. 1883 necessarie al recepimentodelle prescrizioni contenute nel parere del Genio Civile e del consorzio di Bonifica Acque risorgive diseguito citati e al P.A.T.I. del Camposampierese sumenzionato;

SI DA ATTO che copia degli elaborati del P.A.T. è stata inoltrata al Genio Civile di Padova in data05.08.2013 prot. 10707 per il rilascio del parere sulla VCI (Valutazione di Compatibilità Idraulica);

VISTO il parere del Consorzio di Bonifica Acque risorgive in data 20.12.2013 prot. 19332 e pervenuto indata 01.01.2014;

VISTO il parere del Genio Civile pervenuto con PEC 822 in data 21.01.2014;

VISTO che il Piano di Assetto del Territorio si compone dei seguenti elaborati:

ELABORATI DI PROGETTO E DI ANALISI

Tav. P1a Carta dei vincoli

Tav. P1b Carta della pianificazione territoriale

Tav. P2 Carta delle invarianti

Tav. P3 Carta delle fragilità

Tav.P4 Carta della trasformabilità

Norme Tecniche

Relazione Tecnica Generale

VALUTAZIONE COMPATIBILITA' IDRAULICA:Elab. Studio di Valutazione di Compatibilità Idraulica

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA:Elab. Rapporto ambientale

Sintesi non tecnica

Tav. V. 1 Carta della sensibilità e delle pressioni di origine antropica

Tav. V.2 Carta dell'uso attuale del suolo

Tav. V.3 Carta delle mitigazioni

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALEElab. Relazione di non incidenza

Tav.1 Individuazione dei Siti Natura 2000 e degli habitat

All. 2 Documento di identità

All. 3 Curriculum professionale

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ANALISI URBANISTICHETav. A1 Ambiti amministrativi: ambiti amministrativi comunali e sovracomunali

Tav. A2 Pianificazione e programmazione di livello superiore P.T.R.C. vigente: Estrattotavole 2 – 4 – 10.34

Tav. A3 Programmazione e pianificazione di livello superiore P.T.C.P.: Estratto tavole P1a– P2a – P2bis_a – P3a – P4a – P5a

Tav. A4 Mosaico degli strumenti urbanistici

Tav. A5 Vincoli e pianificazione superiore

Tav. A6.1 Patrimonio culturale e ambiti di interesse naturalistico: Individuazione

Tav. A6.2 Patrimonio culturale e ambiti di interesse naturalistico: Schedatura

Tav. A7 Pianificazione urbanistica attuativa vigente

Tav. A8.1 Analisi storica dell’insediamento

Tav. A8.2 Analisi dell’espansione urbana: analisi dell’espansione urbana recente: 1992-2008

Tav. A9 Densità edificatoria

Tav. A10 Uso del suolo urbanizzato: Uso del suolo urbano e attività produttive in zonaimpropria

Tav. A11 Mobilità: Rete viaria e caratteri funzionali della viabilità

Tav. A12.1 Fabbricati: destinazioni d’uso prevalente

Tav. A12.2 Fabbricati: tipologie edilizie

Tav. A12.3 Fabbricati: altezze dei fabbricati

Tav. A13.1 Proprietà e servizi pubblici: Individuazione

Tav. A13.2 Proprietà e servizi pubblici: Schedatura

ANALISI GEOLOGICHE

Tav. A14.1 Carta geomorfologica

Tav. A14.2 Carta litologica

Tav. A14.3 Carta idrogeologica

Tav. A 14.4 Relazione geologica e idrogeologica

ANALISI AGRONOMICHE

Tav. A 15.1 Carta di analisi della SAU

Tav. A 15.2 Carta dell'uso del suolo agricolo

Tav. A 15.3 Carta del paesaggio agrario

Tav. A 15.4 Carta della rete ecologica

Tav. A 15.5 Carta della classificazione agronomica dei suoli

Tav. A 15.6 Carta delle strutture agricole produttive

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Tav. A 15.7 Relazione tecnica

BANCHE DATI

Elab. Quadro conoscitivo e banche dati - CD Rom

(agli atti dell’ufficio tecnico Edilizia privata)

VISTO la Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11 e s.m.i.;

VISTI gli Atti di indirizzo ai sensi dell’art. 50 della L.R. 11/2004 approvati con D.G.R.V. n. 3178 del08/10/2004 e s.m.i.;

RITENUTA la propria competenza in merito, in base a quanto disposto dall’42 del D.Lgs. 18/08/2000 n.267 – T.U.E.L.;

VISTI i pareri resi, in allegato al presente provvedimento, ai sensi del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 – T.U.E.L.e s.m.i;

VISTO lo Statuto comunale;

RITENUTO, alla luce della recente giurisprudenza (in particolare si richiama il pronunciamento del T.A.R.Veneto effettuato con sentenza n. 4159 del 06.08.2003 e del Consiglio di Stato n. 3663 del 23.05.2011),chesia possibile e nella fattispecie opportuno, nel rispetto dell’art. 78 comma 2 del D.Lgs 267/200, procedereall’esame e votazione del Piano tenuto conto degli Ambiti Territoriali Omogenei (A.T.O.) predefiniti dalpunto di vista cartografico, procedendo successivamente all’esame, alla discussione e alla votazione delprogetto di pianificazione urbanistica nel suo complesso. Tale procedura si riconduce ad un’applicazione delprincipio di democraticità che consente ai consiglieri comunali di svolgere appieno ed in modo adeguato lapropria funzione amministrativa, in conformità agli obiettivi ed indirizzi del documento preliminare delP.A.T., nonché in coerenza con gli obiettivi strategici e strutturali determinati dal P.A.T.I. delCamposampierese, in un’ottica di sostenibilità ambientale;

DATO ATTO che il segretario comunale ha formalmente invitato i componenti del Consiglio Comunale adastenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione delle parti per le quali sussista una direttacorrelazione fra contenuto del Piano e specifici interessi dello stesso amministratore o di parenti ed affinifino al quarto grado.

Sentita la discussione in aula di cui all’allegato sub 1) al presente atto;

Alle ore 21.50 esce il consigliere Pravato;il Sindaco nomina il consigliere Canella scrutatore;il consigliere Bellotto comunica l’astensione del suo gruppo per i motivi di cui all’allegato verbale sub 1);il consigliere Canella nell’associarsi alle dichiarazioni della collega Bellotto, dichiara che nella votazione sidistinguerà in quanto pur presente nell’aula si rifiuterà di esprimere il suo voto pur partecipando allaformazione del numero legale.Il Sindaco ritiene quindi di sostituire lo scrutatore Canella con lo scrutatore Lorenzin che insieme a Salviatoe Cavinato controlleranno l’esito della votazione;

IL CONSIGLIO COMUNALEPROCEDE alle votazioni come di seguito riportato:

Esce il consigliere: Bordin Fiorenza.

ARGOMENTO N. 1

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 -“Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. AG/1

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Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 13, consiglieri votanti n. 12 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 10, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. AG/1.

Entra il consigliere: Bordin Fiorenza.

Esce il consigliere: Ometto Giancarlo.

ARGOMENTO N. 2

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/1

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 13, consiglieri votanti n. 12 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 10, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/1.

Entra il consigliere: Ometto Giancarlo.

Escono i consiglieri: Pierazzo Stefania, Michielini Simone, Prevedello Piergiorgio, Lorenzin Alberto.

Viene nominato scrutatore il consigliere Bellotto al posto del consigliere Lorenzin.

ARGOMENTO N. 3

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 -“Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/2

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 10, consiglieri votanti n. 9 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 8, astenuti n. 1 (Bellotto) e n. 1 non votante(Canella).

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D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/2.

Entrano i consiglieri: Pierazzo Stefania, Prevedello Piergiorgio, Lorenzin Alberto e Michielini Simone.

Escono i consiglieri: Scapin Davide, Salviato Matteo. Scrutatori: Lorenzin, Bellotto e Cavinato.

ARGOMENTO N. 4

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/3

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 12, consiglieri votanti n. 11 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 9, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IR/3.

Entrano i consiglieri: Scapin Davide e Salviato Matteo.

Esce il consigliere: Bordin Fiorenza.

ARGOMENTO N. 5

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IP/1

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 13, consiglieri votanti n. 12 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 10, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IP/1.

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ARGOMENTO N. 6

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in e perb.quanto concerne la Tav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IP/2

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 13, consiglieri votanti n. 12 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 10, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IP/2.

Entra il consigliere: Bordin Fiorenza.

Esce il consigliere: Betto Gianfranco.

ARGOMENTO N. 7

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.di adottare il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone degli elaborati citati in narrativa eb.per quanto concerne la Tav. P4 - “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IS/1

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 13, consiglieri votanti n. 12 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 10, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare ai sensi dell’art. 14 della L.R. 11/04 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano diAssetto del Territorio (P.A.T.) composto dagli elaborati riportati in narrativa e per quanto concerne laTav. P4 “Carta delle trasformabilità” limitatamente all’A.T.O. IS/1.

Entra il consigliere: Betto Gianfranco.

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ARGOMENTO N. 8

di considerare le premesse in narrativa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;a.

di adottare nel complesso il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone di tutti glib.elaborati di progetto e di analisi citati in narrativa;

di adottare la proposta di rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica –c.V.A.S.;

Posta a votazione la suesposta proposta di deliberazione, la stessa viene approvata con il seguente risultatoaccertato dai suindicati scrutatori:

consiglieri presenti n. 14, consiglieri votanti n. 13 in quanto il consigliere Canella pur partecipando allaformazione del numero legale non vota; voti favorevoli n. 11, astenuti n. 2 (Lorenzin e Bellotto) e n. 1 nonvotante (Canella).

D E L I B E R A

di richiamare tutto quanto in narrativa come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

di adottare nel complesso il Piano di Assetto del Territorio – P.A.T. che si compone di tutti glielaborati di progetto e di analisi citati in narrativa;

di adottare la proposta di rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica – V.A.S.;

di dare atto che il procedimento di formazione del Piano seguirà l’iter amministrativo disciplinatodall’art. 14 della L.R. 23 aprile 2004 n. 11 e s.m.i.;

di dare atto che il Piano sarà depositato presso la Sede Municipale - Ufficio Urbanistica ed EdiliziaPrivata per 30 (trenta) giorni relativamente agli elaborati del Piano di Assetto del Territorio - P.A.T. eper 60 (sessanta) giorni per quanto concerne agli elaborati della Valutazione Ambientale Strategica -V.A.S., con decorrenza dalla data di pubblicazione dell’avviso di deposito sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Veneto;

di incaricare il responsabile dell’Area Urbanistica – Edilizia Privata di provvedere agli adempimenticonseguenti all’adozione del presente provvedimento, previsti dalla citata normativa urbanisticaregionale;

di dare atto, altresì, che gli elaborati costituenti il P.A.T. in argomento, elencati in premessa, sono agliatti della presente deliberazione;

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ALLEGATO 1) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 05.03.2014.

Discussione relativa alla proposta di delibera del Consiglio Comunale avente ad oggetto:“Adozione Piano di Assetto Territoriale P.A.T. 2014”;

Punto n. 3 dell’ordine del giorno.

SINDACO ZORZI: Punto n. 3 con l’adozione del Piano di Assetto del Territorio, PAT 2014. E’ il motivoper cui vedete qui con noi delle persone insomma diverse dai soliti Consiglieri comunali. Abbiamol’architetto Cavallin Roberto, che è il redattore del nostro PAT, ma sono qui con noi anche i colleghi cheeventualmente poi se vuoi fare accomodare e presentare, perché volevamo un attimo approfondire,presentare in sintesi un po’ il lavoro che è stato fatto per l’approvazione… l’adozione, scusatemi, di questonuovo Piano urbanistico.Si chiama PAT, non si chiama più Piano Regolatore Generale ovvero PRG, ma la funzione è più o meno lastessa, con delle modalità diverse e soprattutto con delle modalità di redazione molto diverse. E’ stato fattotutto un percorso di incontro anche dei cittadini, abbiamo già incontrato anche in Commissione, lo abbiamoaffrontato in Commissione consiliare e quindi questa sera il Consiglio comunale propone di adottarlo.Avete visto che siamo in seconda convocazione, vorrei chiarire perché siamo in seconda convocazione. IlPAT richiede una particolare attenzione all’eventuale interesse di qualche Consigliere comunale nellevotazioni, perché nel PAT si va a dire anche dove il territorio potrà eventualmente ampliarsi e quindi essere,diventare edificabile. Se un Consigliere comunale avesse in quelle località, in quelle zone, dei terreni, oppureun suo parente entro la parentela di quarto grado, deve astenersi. Quindi abbiamo ritenuto, per essere sicuriinsomma di riuscire anche ad approvarlo, ad adottarlo, di far sì di essere in seconda convocazione, così se inuna delle votazioni dovessero uscire proprio tanti Consiglieri, siamo comunque sicuri che possiamo votare.Abbiamo visto comunque che non ci sono tanti Consiglieri di noi che hanno questo caso e quindi siamoanche contenti di poterlo votare con dei numeri abbastanza importanti, ecco.Io chiedo all’architetto Cavallin di presentarlo ed eventualmente se volete anche accomodarvi qua, i colleghi,non so. Prego. ARCHITETTO CAVALLIN: Buona sera a tutti. Ora, il Sindaco ha già detto che il Piano è statoampiamente presentato e illustrato ai cittadini in tre riunioni, in particolare, nel capoluogo e nelle frazioni.Ecco, in quelle serate è stato illustrato il Piano sui suoi contenuti, la differenza rispetto al vecchio PianoRegolatore Generale, ma soprattutto si è cercato di dare gli elementi ai cittadini per capirne i contenuti,oppure per dare gli strumenti per poter capire meglio le previsioni del Piano sulle proprie proprietà, leproprie parti di interesse, in modo da poter formulare poi le osservazioni che arriveranno dopo la fase dipubblicazione.Ecco, in questa sera prevediamo una illustrazione un po’ più breve rispetto a quelle serate per i cittadini.Questo non vuol dire che, qualsiasi argomento si voglia approfondire anche dopo nelle domande, ecco,siamo presenti, non solo io che sono il coordinatore del gruppo di progettazione, però anche gli specialistiche hanno contribuito alla redazione del Piano e cioè il dottor Gazzin per le analisi agronomiche, ambientalie paesaggistiche, il dottor Leoni per la valutazione ambientale strategica e l’ingegner Zen per gli aspettiidraulici.Ecco, per cui questa che sta scorrendo è la presentazione che abbiamo fatto ai cittadini. Io scorrerei con ilricordare che la collocazione del Piano rispetto alla pianificazione superiore, ricordo brevemente che il PATsegue il PATI, che è quel Piano di Assetto del Territorio Intercomunale che ha trattato alcuni temi dellapianificazione, quelli in particolare di interesse appunto sovracomunale che già voi avete adottato e riadattarea dicembre del 2013 e che il PAT integra i temi mancanti e completa quindi la pianificazione di livellostrategico e strutturale.Il Piano degli Interventi seguirà dopo l’entrata in vigore del PAT e potrà affrontare tutte quelle istanze deicittadini che hanno anche presentato nel tempo domande di variazioni del Piano Regolatore Generale, chesono state tenute in considerazione nello sviluppo del PAT, che però non trovano risposta diretta perché ilPAT, come sapete, dà indicazioni strutturali e generali, crea il quadro normativo affinché poi il Piano degliInterventi, in autonomia nel senso che viene redatto e approvato esclusivamente dal Comune, diversamentedal PAT che viene redatto dal Comune e approvato dalla Provincia, sarà il Piano degli Interventi che darà

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risposta diretta a quelle domande che possono trovare risposta positiva. Ne è stato tenuto conto, di ognuna diqueste domande, nella formulazione del PAT, in modo da preordinare poi la possibilità del PI di dare rispostepositive.Rapidamente ricordo che in questo momento siamo alla fase di adozione del Piano e che è già stata svoltatutta una fase iniziale, dove sono stati definiti gli obiettivi del Piano da parte dell’Amministrazionecomunale, condivisi poi con Enti, Associazioni, cittadini, attraverso degli incontri di presentazione e raccoltadi pareri, suggerimenti etc. E’ stata svolta una fase iniziale di indagine sullo stato del territorio e sulledinamiche in atto sotto gli aspetti geologici, idraulici, ambientali, paesaggistici e urbanistici, con il contributodei vari tecnici specialistici nelle varie materie. Il Piano, in realtà, è stato depositato agli atti del Comune giàa metà dello scorso anno e però prima dell’adozione ha dovuto passare il vaglio della valutazione da partedel Consorzio Idraulico Acque Risorgive e poi del Genio Civile, in particolare per la valutazione degliaspetti idraulici appunto del Piano, specificatamente della valutazione di compatibilità idraulica del Piano.Ora, ottenuti questi pareri che sono arrivati a gennaio di quest’anno, quindi dopo circa sei mesi, si puòprocedere con l’adozione da parte del Consiglio comunale.Il Piano che va in adozione è stato già integrato con le prescrizioni poste da questi Enti, per cui gli elaboratidepositati che verranno adottati sono diversi da quelli di giugno – luglio dell’anno scorso, perché hannorecepito le prescrizioni; hanno recepito anche alcune indicazioni delle PATI del Camposampierese, che è giàadottato e in regime di salvaguardia.Successivamente alla adozione, vi sarà il periodo di deposito, quindi di pubblicazione del Piano, non solocon deposizione in forma cartacea presso l’Ufficio Tecnico e la Segreteria, ma anche con la pubblicazionesul sito internet del Comune, dove chiunque potrà scaricarsi tutti i documenti di analisi e di progetto. Questoper trenta giorni, oppure la pubblicazione è a tempo indeterminato, però vi sarà un tempo di trenta giorniaffinché chiunque possa consultare il Piano, in modo che nei trenta giorni successivi, quindi a sessantarispetto al deposito, si possano formulare tutte le osservazioni, osservazioni di qualsiasi tipo, evidentementeperò pertinenti ai temi che il PAT ha trattato, per cui dovrebbero far riferimento agli elaborati, alle relazioni,ai documenti del PAT. Se chiedessero modifiche del Piano Regolatore vigente per esigenze personali etc.,avrebbero sicuramente risposta non pertinente al PAT, perché appunto se sono riferite al PRG e non al PATnon possono avere una risposta in questa sede; potranno averla eventualmente, se tenuta da parte, inconsiderazione in fase di redazione del Piano degli Interventi.Raccolte le osservazioni, quindi dopo i sessanta giorni, il Comune dovrà di nuovo riunirsi, il Consigliocomunale, per dare risposta e dare il parere quindi sulle osservazioni pervenute attraverso unacontrodeduzione puntuale ad ogni singola osservazione. Con questa deliberazione si conclude la fase dipartecipazione dei cittadini alla formulazione del Piano e il Comune trasmetterà tutto il materiale del Piano,comprese le osservazioni e la delibera di controdeduzione, e le invierà a Regione, Provincia e agli Enticompetenti in materia di governo del territorio; otterrà i pareri regionali sul quadro conoscitivo e sulla VAS,e poi otterrà il parere da parte della Provincia di Padova, in Commissione provinciale, che esprimerà leproprie prescrizioni e considerazioni, e quindi si otterrà l’atto definitivo di approvazione, la pubblicazionesuccessiva della delibera di approvazione sul BUR e, dopo quindici giorni, l’efficacia del Piano a tempoindeterminato.Ecco, il sito internet lo conoscerete già sicuramente, ma è raggiungibile dal portale del Comune. Non viillustrerei la parte quadro conoscitivo con le analisi specialistiche, perché magari per qualcheapprofondimento ne approfittiamo dopo degli specialisti qui presenti dopo la presentazione, anche se nonlunghissima, non voglio tediarvi, ma comunque una presentazione delle tavole di progetto, che sono queste.Ecco, una cosa da tenere in considerazione è che il Piano è composto da tutta una serie di elaborati, dei qualiperò quelli contraddistinti dalla lettera P, P1, P2, P3, P4, norme tecniche e relazione, costituiscono Piano convalenza normativa; tutte le altre tavole sono elaborati di indagine, analisi, valutazione dello stato delterritorio, che non costituiscono corpo normativo ma sono supporto di conoscenza per le decisioni nella partedi progetto. Per cui, per semplificare, vale la pena dedicare più tempo alla consultazione degli elaborati diprogetto e magari dopo alla parte di analisi, ma soprattutto su quelle di progetto.Vi sono altri due documenti importanti, oltre al progetto, e sono i documenti di autovalutazione del Piano,nel senso che non sono una valutazione di soggetti esterni al Comune, ma sono le valutazioni fatte dalgruppo di progettazione. Il Piano, con le sue previsioni, ha un documento di valutazione rispetto all’ambientee quindi sulla sostenibilità ambientale del Piano, il documento è la Valutazione Ambientale Strategica, cheverrà approvata e validata dall’ufficio regionale. Vi è un documento di valutazione degli effetti che potrebbeprodurre il Piano, l’attuazione delle previsioni del Piano rispetto al tema idraulico ed è la valutazione dicompatibilità idraulica approvata dal Consorzio di Bonifica e dal Genio Civile.Io passerei rapidamente ad illustrare gli elaborati di progetto. Ora, il primo elaborato rappresenta i vincolivigenti nel territorio di San Giorgio delle Pertiche. E’ un elaborato ricognitivo della vincolistica vigente, per

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cui per chi è esperto della materia non dovremmo trovare nessuna sorpresa rispetto a questo elaborato,perché questi vincoli non sono imposti dal PAT, non sono parte di progetto, una scelta del PAT, ma sono larappresentazione di una normativa o di previsioni vincolistiche già vigenti, a seguito di norme statali oregionali. Per cui, per scorrere molto rapidamente, troviamo i vincoli riferiti agli edifici monumentali, quindile chiese e le ville venete; i vincoli di tipo paesaggistico, quindi gli ambiti a cavallo dei fiumi derivanti dalvecchio Decreto Legge Galasso; le aree della centuriazione romana derivanti dal Piano Regionale diCoordinamento; le aree a destinazione forestale, in qualche caso anche con qualche errore però poirappresentate più correttamente negli elaborati successivi; le aree della viabilità di varie livello, con lerelative fasce di rispetto; i fiumi, torrenti e canali con le servitù idrauliche di vario tipo; le servitù deigasdotti, gli impianti del gas, di comunicazione elettronica ad uso pubblico, acquedotto etc. e gli stabilimentia rischio di incidente rilevante. Per cui in questo elaborato, per chi andrà a consultarlo, chiaramente anchequesto potrebbe essere oggetto di osservazioni per errori, ma teoricamente dovremmo ricevere solo criticherispetto a possibili errori, perché non dovremmo avere obiezioni rispetto a delle scelte, perché appunto –ripeto – qui non sono state fatte delle scelte ma è una rappresentazione di vincoli già vigenti.L’elaborato n. 2, anche questo è un elaborato ricognitivo non dei vincoli vigenti per norma, ma dellepianificazioni degli Enti di livello superiore, di livello territoriale rispetto al Comune, quindi principalmentedi Provincia, Regione, Autorità di Pacino etc., per cui troviamo la rappresentazione sommaria di previsioniche normalmente in quei tipi di pianificazione, essendo a scala territoriale, sono poco dettagliati, nel sensoche un PTRC è rappresentato in una scala molto più piccola rispetto al Piano Regolatore perché rappresental’intera regione e quindi anche le indicazioni grafiche che troviamo nell’elaborato a volte hanno dei contorniun po’ indefiniti, poco sensati se si volesse guardare a questa scala, ma sono la trasposizione dirappresentazioni a scala, a grande scala, rispetto alla scala comunale. Troviamo ancora qui i centri storici e leville venete, le pertinenze dal Piano Provinciale Territoriale, le architetture del ‘900 individuate dal PTRC, itracciati dell’agro centuriato, ecco, tutti elementi che per chi si è interessato alla materia dovrebbe già avervisto appunto nei Piani di Regione, Provincia, etc.Qui troviamo invece un primo elaborato che effettivamente fa delle scelte di livello comunale ed èl’elaborato che rappresenta le invarianti, che sono l’individuazione di tutti quegli elementi che sonoconsiderati dei beni o comunque dei valori rispetto al paesaggio, agli aspetti storico culturali, rispetto agliaspetti geologici, idrogeologici etc., che il Comune individua al di là della presenza e individuazione anchetra i vincoli di livello nazionale e regionale, ma che il Comune individua in maniera più dettagliata, identificacon proprio nome e cognome e non quindi per categorie di beni, ma classificandoli ad uno ad uno. Vediamoquindi gli ambiti territoriali di valore paesaggistico lungo il Fiume Tergola, i corsi d’acqua principali chesono il Muson dei Sassi, il Tergola e il Mandura; gli altri corsi d’acqua della rete idrografica comunale; glialberi monumentali o comunque i grandi alberi presenti sul territorio aperto e che meritano comunqueun’individuazione perché costituiscono comunque un bene di tipo paesaggistico, contribuiscono allacomposizione del paesaggio e comunque un bene ambientale; l’area boscata della ex ferrovia Treviso –Ostiglia; i filari alberati, le siepi campestri; le invarianti di natura storico culturale, dettagliando a questopunto i tracciati con cardi e decumani dell’agro centuriato, distinguendoli tra quelli ancora ben riconoscibiliutilizzati ancora come strada, da quelli che non sono strada ma presentano delle tracce residue dellacenturiazione e quindi presentano o un cavino o la capezzagna e un corso d’acqua o una siepe, da quelli cheinvece si presume molto probabilmente siano stati presenti ma non hanno più nessuna traccia visibile per lomeno in superficie; i centri storici e le ville venete, anche queste individuate una ad una sulla base delle lorocaratteristiche e valenza; tutte le chiese; le architetture del ‘900, che pure nel PTRC per San Giorgio èindividuato solamente il cimitero, il Comune aggiunge e dice: “Per il nostro livello comunale di valutazionedei beni, di quelli che riteniamo dei Beni Culturali, anche il Palazzo De Toni che è stato progettatodall’Architetto Di Giorgio, come pure il cimitero del capoluogo, pur non essendo un’architettura a livello delcimitero, va considerato come un bene e quindi sottoposta ad un livello di tutela tale per cui si preveda dinon demolirlo ma di conservarlo, riutilizzarlo, restaurarlo, ristrutturarlo etc., però va considerato come unelemento da mantenere come testimonianza; l’archeologia industriale, tutti gli edifici di valore storico oetnoantropologico rappresentati dalle architetture della edilizia tradizionale rurale; i manufatti, i capitelli etc.Ecco, questi sono gli elementi che a livello comunale, di Piano Regolatore Comunale, sono stati consideratielementi sui quali consentire pure un uso, un riuso anche e però delle trasformazioni in maniera oculata, inmaniera da non diminuire quegli elementi di valore che sono considerati importanti a testimonianza dellastoria o di altri sistemi di interesse pubblico.L’elaborato n. 3 rappresenta le fragilità del territorio, in particolar modo la fragilità rispetto all’assettoidraulico principalmente. La maggiore fragilità dei territori, di questi territori, dei Comuni anche contermini,è riconosciuto e credo conosciuto da tutti, è l’aspetto idraulico, per cui una classificazione dei terreni conl’indicazione rispetto ad eventuali possibili edificabilità che il Piano potesse prevedere, di quali ambiti sono

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considerati non idonei ad un’eventuale edificazione e quelli che invece sono considerati idonei o idonei acondizione. Gli unici ambiti non idonei per San Giorgio delle Pertiche sono le ex Cave Rossato, l’OasiRossato e ovviamente i corsi d’acqua, mentre sono considerate condizionate a particolari prescrizioni diattenzione tutte quelle aree edificate in rosa, in giallo, lì si vede un po’ diversamente, ma è quello che voivedete giallo, e che sono pure… non hanno preclusione all’edificabilità, ma solo prescrizioni, perché sonostate soggette nel tempo ad esondazioni o hanno comunque un rischio idraulico maggiore rispetto alterritorio, indicato in verde… in verde, più o meno verde, sì.Questi ambiti qui trovano una normativa dove sono contenute appunto le condizioni, le prescrizioni etc., inparticolare nella Valutazione di Compatibilità Idraulica, oltre che nelle Norme Tecniche del PAT, masoprattutto nella valutazione idraulica, che rinvia, cioè alla quale si rinvia dalle Norme Tecniche del PAT.Questo è l’elaborato invece che rappresenta la trasformabilità del territorio e che quindi è quello piùimportante, perché è quello sul quale sono indicate le aree confermate del vecchio Piano Regolatore vigentee le potenziali possibili trasformazioni principali rispetto ai vari centri urbani. Senza andare molto neldettaglio, perché potremmo vederlo dopo, vi do soprattutto le categorie. Innanzitutto dico che il Piano, èimportante da dire proprio per le modalità di votazione successive, che l’elaborato, tutti gli elaborati diprogetto danno delle previsioni in continuità sul territorio, però alcune indicazioni soprattutto didimensionamento e di azioni strategiche non generali ma puntuali, sono riferite a degli ambiti, per cui ilterritorio è suddiviso nei cosiddetti Ambiti Territoriali Omogenei, che rappresentano gli ambitiprevalentemente residenziali, quindi questi in viola, del capoluogo e delle due frazioni; gli ambiti delle duearee industriali, quella sul capoluogo e quella su Arsego; e un polo intermedio, dove sono già concentratialcuni importanti servizi e che quindi il Piano individua come particolare luogo di ulteriore rafforzamento deiservizi di interesse generale per l’intero Comune. Ecco, quindi molto probabilmente sulla delibera dopo perl’adozione e la votazione, anzi per la discussione e la votazione, si farà riferimento a questi Ambiti.Rispetto ai temi rappresentati negli elaborati di progetto, troviamo le aree di urbanizzazione consolidata,residenza e servizi per la residenza e attività economiche non integrate con la residenza, che sonosinteticamente le aree di completamento del vecchio PRG; troviamo le aree di espansione del vecchio PRG,che il PAT conferma; troviamo le aree a servizi che il PAT conferma e troviamo delle freccette dove sonoindicate le possibili linee preferenziali di sviluppo insediativo per le varie funzioni. Vale la pena dire chequeste freccette non rappresentano delle previsioni di edificabilità, ma vanno viste come delle compatibilitàrispetto al disegno urbano dei vari insediamenti e rispetto all’intorno, al territorio che sta intorno e glielementi di valore che stanno intorno da eventualmente tutelare, per cui queste freccette non corrispondonoad un diritto edificatorio ma saranno quegli elementi di compatibilità attraverso i quali il PI potrà, attraversobandi di evidenza pubblica dove verranno invitati tutti i soggetti interessati a fare delle proposte, verrannovalutate le proposte che arriveranno e quelle che rientrano in queste possibili espansioni e presentano lemigliori proposte rispetto ad un interesse pubblico che non vuol dire un interesse economico pubblico, ma uninteresse più generale di qualità degli interventi e di massimizzazione dell’interesse inteso come qualità esostenibilità del trasformazioni, solo queste potranno avere seguito con una previsione operativa diedificabilità, che consumerà i parametri del Piano come la superficie trasformabile massima, che sono deiparametri limitativi e le capacità insediative massime; consumate quelle, vuol dire che, sempre che ve ne siabisogno nella fase di realizzazione del PI, che verrà graduato e modulato sulla base del consumodell’edificato esistente già non occupato, sulla base del consumo delle previsioni residue del vecchio PRG esulla base del fabbisogno effettivo, ecco solo queste potranno essere attuate, mentre varie altre dovrannorimanere solo come indicazione ti compatibilità.Vi sono indicazioni rispetto ad aree da riconvertire, che avranno la priorità rispetto a quelle da trasformareanche perché il Piano ha come riferimento un criterio di limitato consumo di suolo del territorio agricolo,quindi in norma e anche agli obiettivi è specificato che vanno prima e preferenzialmente trasformate areedismesse da riqualificare, prima di consumare nuovo suolo.Le indicazioni rispetto al sistema relazionale, quindi la viabilità, con rappresentate delle ipotetiche direttriciche non sono delle indicazioni precise di viabilità, perché di questo se ne occupa il PI o meglio se neoccuperanno i progetti di opera pubblica in base al livello della viabilità, perché ovviamente tutti sappiamoche la viabilità provinciale la progetta la Provincia, quella regionale la progetta la Regione e quindi ilComune può sicuramente dire la sua e condizionare etc., ma l’attore principale in questo tipo diprogettazione sono Regione e Provincia, per cui anche queste indicazioni sono un recepimento di indicazionidi livello superiore e che non rappresentano il vero sedime delle future viabilità, che appunto verrannodefinite meglio sulla base di progetti.In questa tavola troviamo anche le azioni strategiche del sistema ambientale, quindi tutti quegli elementi checompongono la rete ecologica, dalle aree nucleo alle aree di connessione ai corridoi.

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Se andiamo a vedere, molto rapidamente, troviamo che il… partiamo dal capoluogo, troviamo che glielementi più importanti sono l’insediamento produttivo e ricordo che San Giorgio delle Pertiche èindividuato, nel Piano Provinciale e nel PATI del Camposampierese, come polo produttivo, costituito dai treComuni: San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco e Camposampiero, che hanno le zone industriali vicine esono molto prossime allo svincolo della 308 di Borgoricco. Per cui questa rappresentazione di questafreccetta di espansione in realtà della zona produttiva che sta al confine del Comune di Camposampiero èsolamente recepita, perché questo tema è stato affrontato e già fa parte del PATI adottato da questo Consigliocomunale a dicembre del 2013. Ecco, quindi il PAT non fa che confermare questo tema che è stato trattato daun Piano di livello intercomunale. Troviamo l’indicazione del capoluogo col suo centro storico e con le areeconsolidate, la conferma delle aree di trasformazione, al di là che siano servizi misti ad insediamentiresidenziali con un’unica grafia, oltre che qualche servizio più specificatamente destinato a quelladestinazione che in particolare sul capoluogo è intorno al cimitero, in corrispondenza della fascia di rispettocimiteriale e le varie freccette di possibili espansioni future, sempre nella logica di dire che quelle espansionisono da considerare, quelle freccette sono da considerare ambiti di compatibilità, con delle limitazioni peresempio che in questo caso, in questo caso la freccetta dà pure un’indicazione di possibile espansione inquesto senso, però c’è il limite dell’ATO che fa da massima espansione, c’è il limite con questi triangoliniche fa da massima espansione verso nord, per cui questa freccetta indica una compatibilità sì, ma comunquecon delle limitazioni sia verso ovest sia verso nord; verso ovest perché poi si andrebbe ad occupare unacenturia che invece viene individuata come ambito polo servizi, non verso nord perché ci troveremmosull’ambito dell’area del Tergola, dove l’indicazione è di creazione oppure conferma, rispetto al PRG, di unparco agrario.Mentre, se andiamo su Arsego, troviamo ugualmente l’indicazione delle aree consolidate, ecco, con questoquadrettato azzurro i servizi principali già esistenti, le freccette sugli ambiti di compatibilità e questi duesimboletti che rappresentano delle azioni strategiche precise per la realizzazione di un insediamentoscolastico e di un insediamento sportivo. La zona industriale di Arsego, per questa non è previstaun’espansione, è previsto il consolidamento e il completamento dell’esistente, mentre per Cavino troviamoancora l’area consolidata, alcune freccette di possibile potenziale espansione. Questa indicazione sullaviabilità, che interessa tutt’e tre gli insediamenti urbani nella parte più centrale, che è un’indicazionestrategia, che ovviamente potrà essere recepita e definita in vario modo nel Piano degli Interventi, ma che dàproprio come obiettivo dell’Amministrazione la creazione futura ovviamente, quando sarà possibile, perchési tratta in particolare di una Strada Provinciale per il capoluogo, delle cosiddette Zone 30, quindi zone abassa velocità, con una riqualificazione della pavimentazione dell’arteria stradale, con possibilmente ladensificazione dei fronti verso strada e la creazione di aree con una maggiore identità urbana rispetto ad uninsediamento residenziale classico, con edifici isolati, recintati etc., quindi con fronti commerciali, con ampiearee pedonali, parcheggi lungo strada. Ecco, tutto questo in prospettiva rispetto a progettazioni di operepubbliche, perché evidentemente è l’intervento pubblico che può trasformare e rendere operative questeindicazioni strategiche, ma anche con la previsione di un Piano degli Interventi che possa consentire rispettoai fronti edificati di consentire riqualificazioni e anche densificazioni e aumento di fronti di superfici e didestinazioni d’uso, nelle cortine di edificazione privata.Un’ultima cosa vorrei dire del Piano, al di là degli elaborati cartografici, che in relazione troverete l’analisiun po’ rispetto a tutti i sistemi insediativi, ambientali etc., e però anche l’indicazione sul dimensionamento,quindi i parametri dimensionali, il calcolo della superficie agricola utilizzata, dalla quale deriva la superficietrasformabile massima, che è una quantità che limita consistentemente il consumo di nuovo suolo agricolocoltivato e che quindi tende ad incentivare la trasformazione e la riqualificazione di ambiti già urbani ocomunque sottratti all’uso agricolo, e l’indicazione di un ipotetico fabbisogno abitativo nell’arco dei diecianni, rapportato sia all’aumento effettivo fisico degli abitanti sulla base del trend degli ultimi dieci anni, equindi nuovi abitanti dovuti al saldo nati – morti, immigrati – emigrati, quindi con una proiezione statistica, esul numero di famiglie che potrebbero crearsi da qui a dieci anni, sulla base oltre che del numero fisico diaumento di abitanti anche sulla scomposizione rispetto al numero medio delle famiglie a parità di abitanti.Naturalmente il dimensionamento, che dà un parametro in termini di metri cubi necessari per rispondere alfabbisogno, che quindi è rapportato al numero di alloggi per soddisfare l’equazione “un alloggio – unafamiglia”, che però considera il residuo edificabile il PRG esistente. Per cui, fatto cento, se il PRG prevedegià cinquanta di metri cubi costruibili, con il Piano degli Interventi si potranno aggiungere solo i cinquanta inpiù e quindi non si somma. Ecco, naturalmente dentro alle norme del PAT e anche negli obiettivi, è giàscritto che il Piano degli Interventi prossimo, o i vari successivi Piani di Interventi che dovranno essereoperative le previsioni del PAT, siccome il PAT ha un’indicazione decennale, il PI ha un’indicazionequinquennale, il primo e i successivi Piani di Interventi dovranno consumare un po’ alla volta questa

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capacità, sia per la differenza temporale sia perché è sconsigliabile mettere in campo capacità edificatoriefinché non sono state consumate quelle residue ancora nel costruire.Io credo di aver fatto un quadro abbastanza, anche se sintetico, però completo del PAT. Vorrei soloaggiungere un’anticipazione rispetto al PI, in modo che ci ricordiamo qual è la parte che manca rispetto alPiano comunale completo e rispetto a quello che i cittadini probabilmente si aspettano dall’Amministrazione,perché il PAT è sì importante però è lo strumento che consentirà, attraverso il PI al Comune, di dare rispostaalle domande, che con il PAT di risposte ai cittadini al momento di tipo operativo e concreto non se nepossono dare. Quindi il Piano degli Interventi sarà un piano che, dopo l’approvazione del PAT e quindicreato il quadro normativo generale, opererà in vari modi rispetto a varie tematiche, per cui dovrà comunquevedere la predisposizione da parte dell’Amministrazione che redigerà il PI, il Piano degli Interventi, di undocumento programmatico come per il PAT. Quindi l’Amministrazione definirà gli obiettivi e i contenuti delprossimo Piano degli Interventi, com’è stato per il PAT. Attraverso questo documento, che verrà ancorasottoposto a concertazione e partecipazione, quindi, di Enti, Associazioni sociali, di categoria, ambientalietc., e i cittadini, si definiranno insieme il contenuto degli obiettivi del prossimo Piano degli Interventi.Fatto questo, vi sarà un gruppo di progettazione con degli specialisti che progetteranno il Piano degliInterventi, però in fase preliminare ormai è non solo indicato come metodo nel PAT, sta diventando ancheuna prassi, che si aprono i termini attraverso dei bandi e degli avvisi che danno notizia a tutti i cittadiniinteressati della necessità di raccogliere le esigenze di chi ha bisogno di vedere modificato il vecchio PianoRegolatore Generale e quindi definendo criteri, linee guida e contenuti dei Piani di Interventi, siraccoglieranno tutta una serie di istanze che saranno poi valutate una per una e daranno quindi rispostaprevalentemente alle esigenze di edificabilità puntuale sugli ambiti di edificazione diffusa, lungo le stradeetc., per autocostruzione e quindi per soddisfare i bisogni di tipo familiare e non speculativo o commerciale;daranno risposta alla necessità di trasformazione degli annessi rustici dismessi e quindi non più funzionale adaziende agricole; potranno dare risposta alla riqualificazione di ambiti degradati, per fare l’esempio, areeproduttive con capannoni dismessi e attività abbandonate nei centri urbani ed eventualmente anche arichieste di trasformazione che verranno però sottoposte ad una valutazione sulla migliore proposta e sullapiù sostenibile proposta, sensibilizzando l’interesse pubblico, sottoponendo ad un criterio perequativo letrasformazioni, quindi a proposte di accordo pubblico – privato dove chi ha interesse potrebbe proporre alComune un accordo per portare avanti delle varianti concordate preventivamente, che poi ovviamente sonosottoposte al vaglio e al processo di valutazione, osservazione etc., ma che possono avere una proceduraconcordata con il Comune, in modo da definirne meglio i contenuti, rendere operative quelle previsioniurbanistiche del PAT, quelle che effettivamente poi hanno possibilità, anzi che hanno concretamente lapossibilità di essere attuate, quindi evitando quelle previsioni di espansione che vediamo ancora nel vecchioPiano Regolatore Generale, che magari sono state apposte vent’anni fa e che sono rimaste mai attuate, pervarie ragioni. Anzi, nel nuovo Piano degli Interventi queste previsioni che non sono state attuate attraversoPiani di lottizzazioni, convenzioni ed esecuzione di opere di urbanizzazione, si vedranno decadere. Questo èun elemento importante da dire a tutti, in particolare ai proprietari di quelle aree, perché nella nuova LeggeUrbanistica Regionale, come per i vincoli preordinati all’esproprio – questa è norma statale – vi è unavalidità e successiva decadenza dopo cinque anni dall’apposizione, se non vengono attuati, così pure lagrande novità è che le aree di espansione, quindi soggette ad intervento indiretto con Piano attuativo, che nelvecchio PRG non verranno attuate entro cinque anni dall’approvazione del PAT, che corrisponde allatrasformazione del vecchio PRG in Piano degli Interventi, queste aree decadranno e torneranno ad essereagricole.Ecco, io direi di poter concludere qui con l’illustrazione. Se ci sono domande di tipo urbanistico o di tipo, dialtro tipo, abbiamo anche gli specialisti presenti, per cui direi di aver concluso.Prima, li ho presentati prima: il dottor Gazzin, quindi per chi ha richieste rispetto al territorio agricolo e agliaspetti ambientali e paesaggistici del territorio aperto è il dottor Gazzin di Studio Agripla; il dottor Leoni perla Valutazione Ambientale Strategica e per gli aspetti di sostenibilità ambientale del Piano e l’ingegner Zenper gli aspetti idraulici. SINDACO ZORZI: Allora, noi ringraziamo ovviamente in particolare l’architetto Cavallin perché è statosempre presente e ha anche abbondantemente spiegato, anche durante le assemblee, che noi abbiamo chiestofossero tre e non solo una, proprio per andare nel territorio e nelle frazioni. Quindi grazie di quellespiegazioni, di quelle presentazioni, ma anche di questo.Io invito i Consiglieri appunto, se hanno delle domande specifiche all’architetto o ai presenti tecnici, di farlepure insomma, altrimenti vi spiego un attimo come procederemo alla votazione. Bellotto. CONSIGLIERE BELLOTTO: Ringrazio anch’io l’architetto. Volevo chiedere, quell’accenno che lei hafatto relativamente alla sistemazione del centro abitato con strade, con pavimentazioni che interessanoperaltro una parte delle Strade Provinciali, chiedo se sono vincolanti o se sono diciamo, se possono essere

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anche viste in modo alternativo, nel senso che quella pavimentazione per esempio nel centro abitato di SanGiorgio vuol dire chiudere il passaggio, il collegamento delle Provinciali, in particolare la Montegrappa,piuttosto che quella che arriva dalla stazione e quindi è interessata al sottopasso ferroviario, perché vorrebbedire dover trovare immediatamente una soluzione alternativa per la Provinciale, quella in particolare chearriva da Santa Giustina e viene verso, che si riprende con la nostra Desma.Poi, l’area a nord del cimitero di Arsego, se è la stessa che c’era nella variante generale adottata da questaAmministrazione Zorzi nel 2005, se non ricordo male, o se è stata ampliata, perché io la ricordavoleggermente ridotta rispetto a questa.Poi, ancora, visto che tutto decade dopo cinque anni, se è stata una scelta del tecnico non ripristinare quelloche c’era di esistente e quindi riproporlo o se è stata una scelta diciamo di chi ha dato le indicazioni, l’avertolto la zona F nell’area adiacente al vecchio Mulino Libraron. ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, rispetto al… andiamo su Arsego, visto che l’argomento si può, tutt’etre le domande si possono affrontare anche sull’insediamento di Arsego.Allora, è un’indicazione che ha una sua connotazione grafica, però è anche descritta nelle azioni strategicheelencate dentro l’ATO di Arsego, quindi con un’indicazione descrittiva, sarebbe stato anche sufficientesolamente l’indicazione descrittiva, per cui l’ampiezza di quelle linee ha un valore molto sommario. No, vavista come un obiettivo futuro e neanche tanto futuro immediato, nel senso che è chiaro che se è una StradaProvinciale non è che il Comune possa trasformarla in una strada urbana a senso unico o pedonale, no, èchiaro, però è un obiettivo che l’Amministrazione si pone nel tempo, perché avere… sottintende ancheun’indicazione di criticità, no? Una Strada Provinciale con traffico di attraversamento dentro ad un centrourbano è una criticità che andrebbe eliminata. E’ evidente che non si può eliminare dicendo “non passano icamion”, perché da qualche parte dovranno pure passare, per cui vanno concordate quelle soluzioni diviabilità passante con gli Enti competenti: se è Regione, con Veneto Strade; se è Provincia, con la Provincia.Ecco, però è chiaro che l’obiettivo dovrebbe essere quello di, se ho un centro urbano e magari anche unaparte storica, di qualificarlo sempre di più come centro urbano e non come ambito attraversato e spaccato indue da un’arteria molto trafficata.Quali possono essere le azioni? Dopo la risoluzione del problema di attraversamento attraverso accordo congli Enti competenti, nei tempi che ci potranno essere, gli interventi sono di vario tipo. Abbiamo un esempioqui vicino, diciamo non l’esempio migliore in assoluto però un esempio più recente: a Villa del Conte, nelcentro, hanno risistemato la viabilità – a qualcuno può piacere, a qualcun altro no – però è evidente che lì siintuisce subito che cosa si voleva fare, cioè cambio la pavimentazione, col porfido le auto vanno più piano;cerco di eliminare tutte le recinzioni dei fronte strada, ovviamente per chi ha interesse di creare un frontecommerciale con un negozio, degli stalli lungo strada, un ampio spazio pedonale e quindi un’area più urbanae più vocata ad usi commerciali, ad usi misti e non un’area di attraversamento con una strada che crea un po’una barriera rispetto all’uso pedonale, rispetto ai negozi etc. Per cui potremmo anche “cancellare” quelleindicazioni delle righette gialle, perché comunque sarebbe sufficiente l’indicazione strategica dentro alleNorme tecniche, l’articolo che parla dell’ATO dell’insediamento residenziale di Arsego, dove l’obiettivo èquello di creare, nelle aree centrali dove si potrà, quelle cosiddette Zone 30.Ecco, rispetto all’area a servizi…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, allora, siccome questa è l’area per…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Il Piovego è questo, no?

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Esattamente.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Ecco, no, via Margarise è qua, questa è via Margarise. Ecco, è certo chesono indicazioni molto sommarie: potrebbe essere più lunga, potrebbe essere più corta, ecco, non ho…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

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ARCHITETTO CAVALLIN: E’ un obiettivo strategico, che deve prioritariamente aver risolto il problemadell’attraversamento, perché è inutile prevedere una pavimentazione in porfido e poi farci passare i TIR, no?Ecco.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Chiaro, chiaro, chiaro, però essendo questo un PAT e non un Piano… èun’indicazione, è un obiettivo che si potrà raggiungere attraverso il PI ma ancora di più attraverso progetti diopere pubbliche intesi con gli Enti competenti in materia di viabilità. Ecco, li abbiamo indicati doveprevalentemente? Dove ci sono i principali servizi: la chiesa, il campo della fiera, cioè tutti i serviziprincipali, la parte più centrale e più pubblica dei centri urbani ha questa indicazione; magari anche altreparti che potrebbero avere dei fronti commerciali, ma anche no. Voglio dire, non è detto che questa o viaMargarise possa diventare un’area a 30. Forse, avendo queste due arterie, si potrebbe salvare questa elasciare questa ancora, in un tempo più lungo, per strada di collegamento territoriale.Rispetto all’area a servizi a cavallo del cimitero, siccome era un argomento che era già uscito negli incontricon i Consiglieri, abbiamo proprio verificato; non credo, a questo punto, che abbiamo fatto errori, perchéabbiamo controllato e nel PRG è esattamente l’area che… anche se si legge un po’ male perché nel PRG c’èil retino del vincolo cimiteriale, ci sono sotto altre zone, però questa a noi risulta essere l’area che nel PRG ègià indicata come area servizi, per cui già occupata dall’ambito, dal vincolo cimiteriale, già essendo in unaposizione in cui potrebbe essere sfruttata anche per la fiera etc., abbiamo ritenuto di lasciarla comeprevalente destinazione servizi, prevalente. Quindi questo non vuol dire che per esempio questi margini,dove invece quest’area qui è indicata nel Piano Regolatore come “area di trasformazione”, che questimargini possano essere un po’ riconfigurati, cioè il Piano di Interventi ha un certo margine di disegno, macerto non può cambiare le carte in tavola, perché su questa previsione c’è una delibera di Consiglio, c’è unaconcertazione, per cui non è che può stravolgere, il Piano degli Interventi, le previsioni del PAT, checomunque possono essere in ogni momento cambiate, sia in questa fase con le osservazioni. Un’osservazionepotrebbe, se condivisa dall’Amministrazione, cambiare queste previsioni, oppure potrebbe essere unavariante successiva al PAT, perché semplicemente questo tipo di previsioni non è che sono sicuramentegiuste e sicuramente stabili nel tempo; sulla base delle esigenze, in ogni momento l’Amministrazione incarica potrà variare il PAT. L’unica differenza tra PAT e PI è che quello che è contenuto nel PAT vaapprovato con una procedura più lunga e con il vaglio provinciale o regionale, quel che sarà, mentreapprovato il PAT tutte quelle modifiche che sono nel margine di movimento del PI vengono approvate conuna procedura più breve, cioè attraverso l’adozione e l’approvazione da parte del Consiglio comunale.Rispetto invece alla richiesta sull’area servizi indicata a sud di via Margarise, bisogna fare due premesse.Scusate, perché non abbiamo energia elettrica e quindi il rischio è che si spenga il computer. Bene, scusate ildisguido tecnico. Allora, intanto va detto che sono state indicate come aree per servizi esistenti, queste areein quadrettato, e rappresentano i servizi già esistenti, però i servizi principali, cioè le scuole, l’area dellafiera; non sono invece indicati con una specifica grafia le aree per servizi di minore importanza. Non che nonsiano importanti, ma perché la differenza fondamentale tra queste graficizzate e quelle non graficizzate, chepure si trovano indistintamente con questo retino di area consolidata o all’interno di quest’area programmata,che potrebbe essere anche questa o tutta o una parte a servizi, vengono indicate più genericamente come areeprevalentemente residenziali e servizi alla residenza, quindi non vengono distinte. In quest’area, in questaarea che sto perimetrando con la manina vi è nel PRG un’indicazione di area verde, zona F, per servizi alleattività produttive. Ecco, quell’area lì intanto andrebbe capito meglio, ma non è una cosa così automatica, seè una zona F soggetta a decadenza dopo i cinque anni, se è preordinata all’esproprio o se è un’area che haanche la possibilità di intervento privato per cui non decade dopo i cinque anni però comunque è una zona aservizi, per cui anche il privato che ne è proprietario ne può fare un uso molto limitato, perché potrebbe soloutilizzarla per servizi in convenzione con l’Amministrazione, per cui dei servizi pubblici che se fossimo inuna grande città forse potrebbero anche avere delle possibilità; in un insediamento così piccolo, difficilmenteun privato si fa promotore di relazioni di servizi pubblici in convenzione su area privata. Per cui è moltoprobabile quest’area qui, come altre, come pure questa, sia comunque un’area già che nel PRG non c’è più,nel senso che è decaduta perché, scaduti i cinque anni, non ha avuto la reiterazione del vincolo, adesso parloin termini tecnici ma insomma ci dovremmo capire, e quindi quell’area in realtà non è a servizi ma è un’areaagricola, di fatto.Rispetto a questo ambito, abbiamo ritenuto a livello di progettisti, a livello di progettista e quindipersonalmente ho ritenuto che essendo vicino ad un’area per servizi ed essendo vicino ad un’areaprevalentemente residenziale, che pure aveva nel PRG anche delle indicazioni per uso commerciale, perché

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qui davanti vi sono due capannoni ad uso commerciale, che però considerata l’ubicazione abbiamo fatto unascelta e abbiamo ragionato in questo modo: le attività commerciali sono compatibili con la residenza quandoha una certa dimensione, quindi in area residenziale consolidata sono compatibili gli esercizi di vicinato e lemedie strutture. Quindi non era sensato nel PAT dare l’indicazione come attività produttive o commercialiincompatibili con la residenza, perché vista la dimensione che hanno e che si auspica che mantengano e cheabbiano nel tempo, siano maggiormente integrate sempre di più con la residenza e non con le attivitàproduttive, perché avere attività produttive o commerciali di grandi dimensioni incastonate all’interno di areeresidenziali, evidentemente si tengono, ci causano o si mantengono per lo meno dei conflitti funzionali,perché è chiaro che l’attività produttiva ha bisogno di camion, carico e scarico, la residenza ha bisogno ditranquillità e di non mescolarsi con le aree produttive.Quindi, in questo caso, abbiamo sia trasformato in prevalentemente residenziale l’area dei capannoni, cheperò non sono resi incompatibili come destinazione perché hanno una destinazione commerciale compatibilecon la residenza; abbiamo confermato circa metà dell’area che prima era indicata come a servizi per le areeproduttive, perché era incastonata all’interno di aree prevalentemente residenziali, ne abbiamo toltal’indicazione di metà, che comunque dovrebbe essere già agricola, mantenendo però le freccette. Quindi vuoldire che l’Amministrazione domani, se noi togliessimo queste a righe più larghe che sono le previsioniconfermate da subito del PRG, se anche le togliessimo, ci sono le due frecce, per cui la riproposizione nonsolo di queste ma anche della vecchia area della zona F, può essere fatta dall’Amministrazione, però tenendoconto di un obiettivo importante da ottenere: quello di mantenere una certa discontinuità o una mitigazione,per lo meno, per la separazione tra le aree produttive e le aree residenziali, perché evidentemente il conflitto– come dicevo prima – esiste, perché è chiaro che un’attività produttiva ha bisogno di poter fare rumore,entro certi limiti, diversi a seconda che siano la zona industriale rispetto a che sia una zona residenziale, habisogno di scarichi in atmosfera se fa delle attività di qualche tipo, per cui comunque va cercata, va ricercatauna mitigazione o con delle appunto barriere fisiche etc., o meglio ancora – se si può – con una lontananza,quindi con interposta un’area agricola tra l’insediamento residenziale e quello produttivo.Per questa ragione, abbiamo allontanato e quindi non indicato come volontà di confermare una previsione aservizi delle aree produttive, ma piuttosto favorire il completamento con un margine che non debbanecessariamente essere questo, ma con un margine che andrà deciso in fase di Piano di Interventi, tra le areeperò residenziali il più possibile separate dalle aree produttive.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, sì.SINDACO ZORZI: Altre domande? Canella.CONSIGLIERE CANELLA: Relativamente alla stessa area di cui stava parlando adesso l’architettoCavallin, perché non è possibile inserire anche là una zona… io ero passato nei giorni scorsi dal geometraAzzalin per chiedere la stessa cosa, chiedevo quelle aree con la scritta F3, F2, F1, aree a servizi… no? Sesale un po’, ecco, quella zona lì di Arsego, l’F3 ad esempio, il geometra mi diceva che quella là è un’areaprevedibile in espansione anche abitativa, residenziale, ma anche a servizi. Perché non possiamo mettere unbollino, un F4 per esempio, allora, anche nell’area a sud, l’area che stata prima discutendo col ConsigliereBellotto? Anche quella potrebbe essere un’area che potrebbe avere uno sviluppo a servizi, ma ancheresidenziale. Questa è la domanda, visto che prima era a servizi insomma mettere un’area, come si può dire,promiscua o che possa prevedere entrambe le cose.ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, allora, è implicito nel senso… allora, è una domanda che ha senso, peròquello che chiede è comunque contenuto, anche se non in maniera espressa, nel senso che questa freccettaazzurra dice “residenza e servizi alla residenza”, per cui domani l’Amministrazione potrebbe comunqueprevedere un’area a servizi alla residenza, ma non sono quei servizi di livello così elevato che val la penavincolarsi, tra virgolette, all’interno del PAT e non poter avere la libertà poi nel PI di scegliere se è l’una ol’altra indicazione, no? Perché in questo caso sì c’è una freccetta di espansione di aree parzialmenteresidenziali e servizi alla residenza, ma quei servizi alla residenza sono di tipo locale. Allora dovremmodistinguere i servizi quelli cosiddetti primari da quelli cosiddetti secondari, no? I servizi primari sono quelliche rispondono ai bisogni dell’insediamento localmente, quindi le aree a verde, le aree a parcheggi diquartiere, il gioco “parco sport” per il quartiere per i bambini, mentre l’area parco, pur essendo area parcocon la stessa classificazione e codifica dell’area parco giochi per i bambini di quartiere, l’area parco diimportanza maggiore, perché è il parco che serve l’intero non quartiere, ma l’intero insediamento o piùinsediamenti, va indicata, va classificata tra i servizi secondo noi quelli più importanti.Siccome il PAT, anche strategicamente, sceglie di indicare quelli che sono ritenuti più importanti eirrinunciabili che il PI è obbligato a perseguire, però non vuole obbligarsi, per contro, ad indicare quelli di

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minore importanza, perché sono servizi di quartiere che potrà collocare in un ambito piuttosto che in un altro,perché sono di interesse più locale. Quindi, se noi più che secondo me, ma poi è una cosa che si puòcomunque anche modificare con interventi, modifiche o osservazioni, ecco, più che inserire una icona chedice “servizi”, perché dovrei intanto distinguere: ma facciamo i servizi alla residenza o facciamo i servizialle zone produttive? Secondo me non alle zone produttive, no? Benissimo. Se dobbiamo fare i servizi allaresidenza, che funzione dovranno avere? Perché con la freccetta, con l’icona F3 e F2 abbiamo detto impiantisportivi e scuole, perché sono quelli di maggiore importanza; non andiamo a dire verde di quartiere. Inquesto caso l’indicazione, anche se poco visibile ma comunque descritta nelle azioni strategiche dentrol’ATO, c’è una mitigazione, una separazione, un’interposizione. Più che servizi, io lì ho bisogno diun’interposizione tra le aree produttive e quelle residenziali, perché poi i servizi, cosa ci faccio, le scuole?No. Ecco, per cui non è, non sarebbe un servizio di così rilevante livello da dire: “Lo voglio localizzare lì”.Non lo metterei, anzi, lì, perché sta a cavallo tra una zona produttiva e una residenziale. Probabilmente lostesso obiettivo che ha fatto sì che nel vecchio PRG fosse indicata un’area a servizi, è lo stesso un’area aservizi a cavallo della zona produttiva e di quella residenziale, che fa da interposizione.CONSIGLIERE CANELLA: Da polmone.ARCHITETTO CAVALLIN: Ecco, però oggi abbiamo difficoltà molto più di prima di dire “area aservizi”. Io posso nel PAT dire “obiettivo discontinuità” e tenere lontano, perché se metto un’area a servizi epoi la voglio nel PI rendere operativa, so che devo prevederla ed entro cinque anni fare i progetti edespropriarla, altrimenti mi decade e mi torna agricola come prima.CONSIGLIERE BELLOTTO: Io integro la mia… e adesso chiederei cortesemente alla Maggioranza, agliAssessori in particolare Paolo Filippi e Davide Scapin, che siete voi titolari poi a fare le scelte urbanistichediciamo a livello normativo, quell’area aveva una precisa destinazione; c’è stata fatta una variante generalenel 2005, il Sindaco era lo stesso di adesso, dove lì è stata anche ceduta una porzione di cubatura ad unprivato, che doveva realizzare in quella zona una rotatoria, dove doveva addirittura essere installataun’antenna che è stata messa adiacente ad un’area privata e della quale i confinanti si sono molto lamentati esi aspettavano una risposta. Aver tolto quest’area, lei mi conferma che è stata una scelta tecnica e quindi vuoldire che i politici non hanno dato indicazioni opportune, vuol dire aver tolto questa possibilità. Chi si èportato a casa la cubatura, adesso potrà dire tranquillamente: “Non so io dove andarti a fare la rotatoria,perché dove vai ad espropriare?”. Vuol dire che quell’area non è più prevista per questo motivo.Questo era il motivo per cui era stata messa quella fetta, me lo ricordo bene, c’ero anch’io, e quindi quellazona doveva servire per allargare la via Momi, per staccare, per dare uno stacco alla zona industriale e pergarantire una rotatoria che consentiva sia a quelli che escono dalla via Momi piuttosto che scendere dallazona industriale, di arrivare in centro senza creare problematiche. La parte invece più a nord, quindi verso laMargarise, era quella che doveva servire da parcheggio e da zona verde sia alla lottizzazione che sta versoovest, sia al supermercato che è stato realizzato in via Margarise e al quale erano state date queste garanzie,che si sarebbe provveduto a fare, a garantire questi servizi.Ricordo anche perché era stata messa lì quest’area, perché quando è stato abbattuto il vecchio mulino è stataedificata, è stata utilizzata tutta la cubatura e non c’era spazio per parcheggi e verdi, quindi i proprietariavevano dato come indicazione quell’area ed erano disponibili a. Successivamente sono cambiate le carte intavola, l’area è stata ceduta e quindi probabilmente con questa scelta l’Amministrazione ha messo fine aquella proposta, però – ripeto – i tecnici non c’entrano niente, volevo solo ricordare qual era l’obiettivo diquell’area.SINDACO ZORZI: Allora, io voglio solo ribadire che nulla di quello che è stato fatto, ha modificato quellepossibilità. Quindi non è corretto come l’hai spiegato tu.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, è chiaro che il passato e i trascorsi ci riesce difficile conoscerli ogovernarli, faccio però delle considerazioni perché è chiaro che dobbiamo confrontarci con quello cheabbiamo sul tavolo oggi.Se ci sono degli accordi pubblico – privato dove l’Ente Pubblico e il privato si sono impegnati rispetto adeterminate…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, sì, ma allora bisogna però guardare cosa giuridicamente vige oggi. Se cifossero degli accordi scritti tra Amministrazione e privati, quelli valgono e il Piano non li annulla; se non cisono e sono state delle considerazioni che hanno portato a fare delle scelte di pianificazione sulla base di

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ipotesi, anche promesse tra virgolette, però di tipo verbale, oggi magari se sono anche cambiati i proprietari ei soggetti io credo che difficilmente il Comune potrebbe avanzare rispetto ai proprietari attuali delle richieste.Ecco, ma tanto per inquadrare l’argomento.Bisogna però aggiungere anche una cosa, che siamo di fronte ad un momento diverso, cioè i Piani vari annifa non potevano far altro che prevedere le aree edificabili e delle aree a servizi proporzionate edificabili, peròsenza preoccuparsi di chi andavano ad interessare; capitava che alcuni proprietari fortunati avevano le areeedificabili, alcuni altri magari diversi, non gli stessi, avevano l’indicazione area per servizi, per cui unasperequazione grandiosa tra i fortunati che avevano edificabilità, che un tempo aveva un grande valore, forseoggi meno, ma un tempo sicuramente un grande plusvalore, e gli sfortunati che si trovavano l’area per servizio per le scuole o per gli impianti sportivi o per il verde, dove il Comune diceva: “Bene, guarda che un giornoqui ti esproprierò”. “Quando?”, “Ah, non lo so, non sono in grado di dirlo”. Per cui, anche la nuovapianificazione con la Legge Urbanistica, nuova per modo di dire, ma la nuova pianificazione è separazionetra il piano, la divisione del vecchio Piano Regolatore tra strutturale e operativo, cerca di mettere una pezza aqueste problematiche, perché le sentenze che dicono che un Comune non può permettersi di mettere le aree aservizi sui terreni privati, senza prevedere un indennizzo immediato, ormai sono un dato assodato e non solova previsto un indennizzo in maniera generica, come un tempo si faceva, ma va proprio previsto unindennizzo dicendo: “Bene, io ti appongo un’area per servizi, però ti dico già dove troverò i fondi perindennizzarti e programmo già”. Per questa ragione, non si usa più mettere la zona a servizi, primo per unproblema di sperequazione, secondo perché il Comune oggi più di qualche tempo fa non è in grado dimantenere le programmazioni con gli espropri etc., per cui il metodo sarà diverso. Il metodo che si usa oggi èquello di coinvolgere tutti quei soggetti che sono chiamati alle trasformazioni ottenendo delle edificabilità,ma anche quelli che sono chiamati a fornire le aree per i servizi, dando una capacità edificatoria a tutti,quindi anche se in questo caso l’Amministrazione volesse portare a casa quell’area lì senza fare un esborso oun indennizzo, dovrebbe prevedere dei comparti dove si attribuisce capacità ai diritti edificatoriindifferenziatamente tra chi ha le aree per servizi e chi ha le aree edificabili, e attraverso degli accordipubblico – privato, quindi scritti, un po’ come si faceva un tempo, ma un tempo non si formulavano inmaniera scritta, li farà in maniera scritta, trasparente, pubblica, anche attraverso delle procedure ad evidenzapubblica perché farà gli accordi con cui produrrà le proposte migliori e in questo modo, distribuendo ilplusvalore in maniera indifferenziata tra tutti, potrà ottenere la cessione gratuitamente delle aree che poiutilizza per i servizi, spostando la cubatura dalle aree per servizi alle aree di concentrazione.Adesso forse l’ho spiegata in modo un po’ veloce, ma è il modo che i Comuni hanno per evitare ladecadenza dei vincoli, l’obbligo di prevedere gli indennizzi e l’evitare le sperequazioni di trattamento tra chiha le aree a zone cosiddette F per l’esproprio e chi ha le aree edificabili. Per cui tutto quello che ilConsigliere chiedeva è ancora fattibile attraverso degli accordi, perché se anche avessimo indicato comeconfermata quest’area qui, se è decaduta nel Piano Regolatore, è comunque decaduta e il PAT non la farivivere, per cui comunque bisognerà fare un passaggio ulteriore e raggiungere quei medesimi obiettiviattraverso dei passaggi diversi, da rendere concreti nel Piano degli Interventi.

CONSIGLIERE BELLOTTO: Ma, scusa, cos’è che ho detto? Ho detto che è cambiata la destinazionerispetto a prima, non è stata confermata. E’ diverso quello che ho detto io? Perché è la stessa di prima.SINDACO ZORZI: E’ stata cambiata l’area, ma non è stato cambiato tutto quello che ne segue che dicevitu prima.CONSIGLIERE BELLOTTO: Cosa vuol dire?SINDACO ZORZI: La possibilità della rotatoria, dell’allargamento della via, era un accordo fatto con iproprietari e quelli che dovevano realizzare e che si sono fermati, che non hanno realizzato.CONSIGLIERE BELLOTTO: Perché secondo lei i proprietari, che hanno costruito a destra e a mancaadesso, che si trovano l’area libera, secondo lei non creano nessun problema di destinazione?SINDACO ZORZI: Non è libera, è agricola.CONSIGLIERE BELLOTTO: Ma ha un colorito diverso dall’agricola affianco, però.INTERVENTO (LORENZIN): Quella affianco, l’anagrafica gialla, che quella è rimasta bianca…ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, gialla intende questa?CONSIGLIERE BELLOTTO: No, no, il pezzo più… quello lì.ARCHITETTO CAVALLIN: Questa?CONSIGLIERE BELLOTTO: No, quello più chiaro lì, un po’ più giusto. Eccolo là, sì.ARCHITETTO CAVALLIN: No, questa qui è agricola, cioè è area… allora, tutta quest’area qui agricola,tra virgolette, se… non tutta. Allora, tutta l’area che prima era zona F, se è decaduto il vincolo, è agricola,no?CONSIGLIERE BELLOTTO: Sì.

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ARCHITETTO CAVALLIN: Però è stato indicato che per questa parte qui, quella incastonata tra le areeresidenziali va confermata per l’uso residenziale e i servizi direttamente nel PAT, come volontà espressa:quella, siccome è un’area incastonata, voglio riconfigurare il margine dell’insediamento residenziale fino alà. Ma non è detto che sia fino a là, perché siccome c’è la freccetta qua e anche qua, potrebbe essere anchepiù ampia, però facendoci delle valutazioni, perché oggi, mentre qui sopra l’obiettivo è di riconfigurare ilmargine e non lasciare cunei di area agricola o di area per servizi produttivi tra le aree residenziali, perquest’altra parte più a sud suggerirei, tra virgolette, di trattarla, che potrà essere per servizi o restare agricola,come obiettivo di area di interposizione tra l’insediamento residenziale e i servizi alla residenza el’insediamento produttivo e servizi alle aree produttive.Quindi si possono fare le stesse cose, ma tenendo presenti degli obiettivi diversi: di qua ridisegnare ilmargine e prevalentemente a residenza, l’area produttiva a sé stante e una fascia in mezzo, che potrebbeessere o agricola o comunque con la freccetta anche qualcos’altro, ma con l’obiettivo di creareun’interposizione, per cui non farci delle case. Se faccio dei servizi non ci voglio mettere la scuola lì, perchénon ci metto la zona vicino alla zona industriale; voglio metterci una destinazione o agricola o di altro tipo,ma che comunque tenga presente che c’è bisogno di un’interposizione, minimo di una mitigazione.E’ chiaro che è un congegnare e declinare in maniera grafica degli obiettivi scritti sulle norme tecniche,vanno spiegati, non sono di immediata comprensione.SINDACO ZORZI: Però la domanda era anche specifica rispetto alla colorazione, cioè perché quelquadratino è bianco ed è agricola, a lato quell’area gialla declinata è agricola. Com’è definita?ARCHITETTO CAVALLIN: Sono entrambe agricole, però quest’area qui, questo retino a quadretti gialliha questa indicazione in grafia. Giusto, è la domanda? Allora, questa che è bianca “aree agricole”, areeagricole però che con le freccette possono diventare qualcos’altro; questa con… ecco, io le vedo rosa, voi levedete gialle perché abbiamo il monitor rispetto al proiettore. Allora, quelle che voi vedete gialle sono areeagricole a buona integrità ambientale e paesaggistica – Tergola, sono quelle a cavallo del Fiume Tergola.Queste sono aree agricole a buona integrità ambientale e paesaggistica “agro centuriato”, per cui sonosempre aree agricole, torniamo di qua.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Aree agricole… no, un’area agricola che… ma c’è una ragione, no? Seguardate, quali sono le aree agricole che hanno questa connotazione e quindi questo quadrettato che voivedete giallo? Se lo rimpiccioliamo, si vede meglio. Sono quelle aree agricole che però, rispetto allacenturiazione romana, hanno ancora un’organizzazione della campagna, quindi della ballatura dei campi,delle capezzagne, della rete idrografica, che ancora riporta l’impianto, la cadenza e la partizione dei 710metri diviso quattro, diviso otto, dei cardi e dei decumani; mentre quest’area qui, queste aree che sono vicineagli insediamenti urbani, sono vicine, non hanno più quella partizione tradizionale storica, ma questo nonvuol dire che in quest’area qui non si possano fare delle trasformazioni con una pianificazione, però siccomel’agro centuriato è una testimonianza storica, la parte che rimane agricola dell’agro centuriato, quella che èancora la partizione con il cavino di mezzo, l’intercisivo, la ballatura del campo che misura circa 80 metri,ecco quella parte lì se rimane agricola vale la pena dire che è chiaro che un Piano Regolatore non puòimporre come un agricoltore ara il terreno o lo trasforma, perché non possiamo incidere su quegli aspetti,però nel dire che è un elemento di valore, di testimonianza di un assetto agrario storico che, per quanto poco,il nostro territorio è l’evoluzione di quell’impianto lì, vale la pena indicare che c’è, è un elemento di valore ese è possibile, quando si fanno le programmazioni di trasformazione, conservarlo per quanto è possibile equindi mantenerlo come testimonianza.Per fare l’esempio: sulle aree agricole che hanno questa connotazione, abbiamo messo come regola, ma cel’avete anche nel PATI già adottato, che siccome c’è la partizione dei cavini, quando si costruisce suldecumano, che è l’asse est – ovest, è meglio occupare solamente il primo ordine del campo e non andare acostruire sopra il cavino, che poi sono le capezzagne quelle che magari sono utilizzate per l’accesso ai fondi,per la permeabilità del territorio agricolo anche per un uso turistico e ambientale, per cui mantenere e cercaredi non snaturare quello che è un assetto che dura ormai da secoli. Però, tornando a questo luogo, quest’areaqui è bianca come quella sotto, come è bianca quest’area qui, come sono bianche varie altre aree, che hannosemplicemente perso quella tessitura storica dell’impianto della centuriazione.SINDACO ZORZI: Scusa, se puoi chiedere… parlare al microfono, sennò poi mi chiedete i verbali!CONSIGLIERE BELLOTTO: L’incrocio della via Roma con la via Punara, cosa era previsto? Dov’è?Eccolo là, sì.ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, in quest’area qui c’è la previsione del PRG vigente di una possibiletrasformazione, confermata dal PAT. Quindi c’è la freccetta, c’è l’ambito dell’area trasformabile. C’è

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l’indicazione del limite di ATO, per cui anche questa freccetta non può superare i limiti dell’AmbitoTerritoriale Omogeneo, per cui non può scavalcare la strada e anche nella parte sud c’è l’indicazione di unapossibile espansione, che però non è prevista dal PRG mentre è prevista questa residua. Sono tutte freccettedove si dà una compatibilità, non c’è una ragione particolare per dire che qui non si può sfruttare per un usourbano l’area, ovviamente dentro ai limiti di superficie massima trasformabile per consumare in manieralimitata il territorio agricolo. Questa indicazione di questa linea tratteggiata è l’indicazione di un corsod’acqua, come pure questa, che rappresenta un corridoio ecologico e per la viabilità, qui c’è l’indicazionedella pista ciclabile, qui c’è l’indicazione della riqualificazione della viabilità come abbiamo detto prima,come aree 30 e basta.Se vi fosse, se la necessità della domanda fosse tesa a capire: “Ma c’è una rotatoria oppure no?”, non è ilPAT che arriva ad un dettaglio tale nel dire dove si fanno le rotatorie etc. Il PAT indica solamente leconnessioni ciclabili principali, che collegano quindi elementi importanti come il percorso del Tergola,l’Ostiglia o i principali centri urbani, dà l’indicazione della necessità di ammodernare o potenziare arterie diviabilità già esistenti, quindi magari fare la pista ciclabile su un asse dove non c’è, allargare la strada se non èadeguata, le caratteristiche tecniche della strada non sono adeguate alla classificazione e all’uso e glieventuali, giusto per completare e ricordare ancora il tema, le linee preferenziali per le connessioni viarie cheperò, come abbiamo detto prima, riprendono le pianificazioni di livello territoriale.CONSIGLIERE BELLOTTO: No, ma a me interessava proprio quella perché questa azzeradefinitivamente l’Accordo di Programma sottoscritto da questa Amministrazione, perché… ma questa è unacosa che chiederò dopo. Quindi quella diventa un’area omogenea, okay.ARCHITETTO CAVALLIN: Non ho capito la domanda.CONSIGLIERE BELLOTTO: No, no, lì c’era un Accordo di Programma che prevedeva una parte di areada destinare…ARCHITETTO CAVALLIN: No, se c’è un Accordo di Programma che sia un Accordo di Programma aisensi dell’articolo 7 della Legge 11 non…CONSIGLIERE BELLOTTO: Scritto, approvato dal Consiglio comunale.ARCHITETTO CAVALLIN: Il Piano non lo…CONSIGLIERE BELLOTTO: L’area Ghion, per capirsi.ARCHITETTO CAVALLIN: Ma che cosa…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE BELLOTTO: Ho detto l’incrocio della via Punara con la via Roma, sì che è quello. Dovec’è la torre piezometrica, per capirci, no?INTERVENTO (AZZALIN GASTONE): L’area oggetto di osservazione dal Consigliere Bellotto, il PATin questo frangente non fa alcuna modifica di tutto quello che è stato fatto diciamo finora.CONSIGLIERE BELLOTTO: Quindi rimane l’Accordo di Programma?INTERVENTO (AZZALIN GASTONE): Rimangono inalterati tutti i Programmi ed in particolare il PRGvigente.CONSIGLIERE BELLOTTO: Okay, bene.SINDACO ZORZI: Scusa Canella, stavi facendo delle domande? CONSIGLIERE CANELLA: Sì, dopo volevo chiedere un’informazione sempre relativamente ad Arsego,quelle zone F3 e F2 che sono state messe. Sentivo l’architetto Cavallin che parlava di scuole e di campo dacalcio, quindi c’è già un’idea di massima di dove posizionare un’eventuale nuova scuola e di doveposizionare un eventuale nuovo campo da calcio? Questa è la domanda.ARCHITETTO CAVALLIN: No, sono entrambe le aree…CONSIGLIERE CANELLA: Possibili?ARCHITETTO CAVALLIN: Il PAT non le distingue, sarà il Piano degli Interventi che deciderà in qualiambiti andrà… è indicato “impianti sportivi” e “servizi scolastici”, per cui sarà il Piano degli Interventi adeciderlo. In questo momento non è stato dato un obbligo di collocazione e quindi una limitazione al Pianodegli Interventi, nel dover dopo scegliere l’una o l’altra; si rinvia al Piano degli Interventi.CONSIGLIERE CANELLA: Okay, perché la domanda è, andando un po’ più sullo specifico: io un annofa, il 20 marzo dell’anno scorso, avevo fatto una richiesta che non ha mai avuto neanche risposta da parte diquesta Maggioranza, di istituire una Commissione speciale o comunque di valutare l’istituzione di un gruppodi lavoro che potesse insomma rendere il più condivisibile possibile il documento che stiamo votando questasera in Consiglio comunale. Nello specifico, me ne sono portato una copia, era stata indirizzata a tutti iConsiglieri comunali, l’ho richiamata diverse volte durante i successivi Consigli comunali, maevidentemente non c’è stato l’interesse da parte di questa Amministrazione di condividere la redazione del

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PAT con le Opposizioni consiliari ed eventualmente anche con altre forze politiche, però adesso questa seraci troviamo ad approvare un documento, ed è una questione che comunque ho già sottolineato più volte, undocumento che non verrà comunque portato a termine ha questa Amministrazione perché i tempi tecnici li hacitati lei prima e li sappiamo benissimo, quindi dopo la fase delle osservazioni verrà riportato nel Consigliocomunale, nel prossimo Consiglio comunale e quindi con la successiva Amministrazione, con un nuovoSindaco, quindi con un nuovo Capo dell’Amministrazione e dopo andrà approvato dalla Provincia, se nonerro.Il discorso è questo: se una nuova Amministrazione volesse fare la scuola o il campo da calcio in un’altrazona diverse da quelle che sono state identificate, avrebbe un po’ le mani legate a questo punto, nel sensoche non è stato detto: “Si fa là”, però sono state individuate due aree. In parte condivido comunque la scelta,quello che mi lascia un po’ perplesso è l’arroganza politica di non aprire sulla scelta di queste coseimportanti, insomma. Realizzare una scuola ad Arsego è una cosa importante e non certo si limitanell’ambito di un’Amministrazione in cinque anni, è una cosa che deve essere vista, bisogna guardare avantidi venti – trent’anni, perché insomma è una scelta molto importante che deve fare un Comune.Comunque non lo so, farò delle osservazioni e sicuramente il mio Gruppo consiliare farà delle osservazioni aquesto PAT, anche per vedere se in seconda battuta è possibile un po’ più portarlo – come si può dire – aduttilità e malleabilità possibile, insomma.SINDACO ZORZI: Sì, sono ben accette ovviamente le osservazioni da parte di tutti, vorrei solo precisareche comunque noi avevamo valutato che la Commissione Territorio e Ambiente che ha discusso qualchevolta appunto di PAT avesse avuto comunque l’occasione di dare la voce anche alla rappresentanza delleMinoranze, perché in quella Commissione ci sono rappresentate e quindi ritenevamo che in quel luogo sipotesse comunque esprimere il parere, insomma.INTERVENTO (LORENZIN): Solo una cosa. La Commissione Ambiente e Territorio due volte ha visto ilPAT, nel senso che due volte è venuto l’architetto Cavallin, ci ha portato gli elaborati già preparati dallaMaggioranza; niente potevamo dire, perché quelli erano, cioè non abbiamo fatto…SINDACO ZORZI: No, se vengono portati e non sono approvati, erano in elaborazione e quindi quello cheè stato rilevato in Commissione era per sentire il parere anche vostro.INTERVENTO (LORENZIN): Io suggerisco di prendere i verbali della Commissione, di leggerli, perchénulla ci è stato chiesto in Commissione, solo una presa d’atto di quello che era stato fatto, e basta.Il Presidente Betto può anche dire la sua, su questo.CONSIGLIERE BETTO: La Commissione, come sapete, è una Commissione che è semprepraticamente… mi ha tolto le parole dalla bocca. Quindi, praticamente, qualsiasi tipo di giudizio o di istanzae via, viene verbalizzato. Per cui automaticamente, se uno dopo aver preso coscienza ed esaminato insiemecon l’architetto quali erano le scelte fatte da questa Amministrazione qua, se parliamo di scelte perché tuttosommato va a rispecchiare un po’ quelle che erano praticamente le scelte già fatte quando è stata fatta lavariante generale dell’ultimo PRG insomma, quindi non è che il Piano abbia stravolto tutto qua, cioè il PATabbia stravolto tutto quanto, è stato praticamente un consolidamento di quello che era stato fatto là e unmaggior dettaglio di tutte quelle che erano praticamente le situazioni di vincolo paesaggistiche, altre cose evia.Per cui la scelta delle zone F dove si dovranno costruire le scuole, i campi di calcio e via, questa si potevatranquillamente praticamente proporre alla Commissione. La Commissione, cioè un membro dellaCommissione può dire: “Okay, non sono… per me sarebbe meglio…”.CONSIGLIERE CANELLA: No, no, scusa un attimo!CONSIGLIERE BELLOTTO: Scusa, non è mai stato fissato un Ordine del Giorno dove si chiedeva difare, di formulare delle proposte; erano solo prese d’atto.INTERVENTO (LORENZIN): Allora, l’architetto Cavallin…SINDACO ZORZI: No, la Commissione è una Commissione consuntiva. Quando si convoca è per farvedere il lavoro che è stato fatto dai tecnici e per coinvolgere i rappresentanti della Maggioranza, ma anchedella Minoranza. E’ ovvio che se si deve dare un consiglio a chi sta facendo il PAT, facendo la redazione delPAT, noi chiediamo che la Commissione si esprima, ma non per approvare quello che gli viene fatto vedere,ma per suggerire anche, cioè se la Commissione non ci dice niente vuol dire che probabilmente non c’èniente da dire, ma se la Commissione trova, com’è già accaduto ad esempio, per un Regolamento è statosuggerito di modificare una frase ed è stata modificata la frase, ma se in quella situazione non è emerso alcunparticolare, vuol dire che probabilmente non ce ne erano. Ma oltretutto, quando vi vengono presentati deglielaborati in Commissione, vuol dire anche che poi ci si può rivolgere anche all’ufficio per andarli anche avedere e ad approfondire, cioè la Commissione è consuntiva.Il Consigliere Canella chiedeva la costituzione di una Commissione speciale sul PAT. In quella sede avrestefatto la stessa cosa?

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CONSIGLIERE CANELLA: No.SINDACO ZORZI: E perché non l’avete fatto in Commissione già esistente?CONSIGLIERE CANELLA: Allora, allora, mi permetto anche di fare un paio di riflessionisull’andamento, visto che siamo a fine mandato, delle Commissioni consiliari istituite da questaAmministrazione. Sì, sì, mi limito nel tempo, in un tempo breve.Le Commissioni consiliari istituite da questa Amministrazione, che hanno prodotto risultati direi pessimi,vediamo anche quando numerose volte anche personalmente ho chiesto la convocazione della CommissioneAffari Istituzionali per parlare, non ultimo, dell’IMU e del discorso dell’applicazione dell’IMU, il Presidentedella Commissione – che stasera è anche presente – neanche mi ha… e non voglio dire un termine volgare,neanche mi ha dato retta, considerato, lei Sindaco anche.Quindi, insomma, non difendiamoci dietro a queste pseudo Commissioni, che sono state un po’ più createper dare una “cadreghetta” agli Assessori mancati insomma, dal Presidente, comunque lasciamo stare. Lamia è stata…SINDACO ZORZI: Ti ripeto, non fare polemiche.INTERVENTO (CAVINATO): Adesso basta!SINDACO ZORZI: Se devi dire qualcosa di concreto, sennò no!

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE CANELLA: Allora, no…CONSIGLIERE BETTO: (Fuori microfono, inc.)… io non le voglio sentire, non le voglio, capito?CONSIGLIERE CAVINATO: Esatto.CONSIGLIERE BETTO: (Fuori microfono, inc.)… se le tenga per lei, Consigliere Canella, va bene?CONSIGLIERE CAVINATO: Aggiungiamo questo: abbiamo lavorato bene in Commissione e abbiamoprodotto un Regolamento che lei continua a calpestare e a disprezzare. Allora, visto che il lavoro poi fattobene è sprecato per la maleducazione dei Consiglieri, che continuano ad andare fuori dall’Ordine del Giorno,stiamo parlando di PAT. PAT, ci siamo?

CONSIGLIERE CANELLA: Sì. Presidente Cavinato, ma…CONSIGLIERE CAVINATO: Allora chiedo di mantenere l’Ordine del Giorno e non offendere, per favore.CONSIGLIERE CANELLA: Sì, lei chieda quello che vuole, ma intanto stavo parlando io.CONSIGLIERE CAVINATO: Non cerchi sempre di nascondere la pochezza delle sue argomentazioni,buttando in vacca, scusate il termine, tutte le discussioni.CONSIGLIERE CANELLA: Allora argomenterò meglio, Presidente Cavinato.CONSIGLIERE CAVINATO: No, argomenti riguardanti il PAT.CONSIGLIERE CANELLA: No, no, il Sindaco…CONSIGLIERE CAVINATO: PAT!CONSIGLIERE CANELLA: Mi permetta, allora intanto dice a me che calpesto il Regolamento, ma lei èintervenuto senza permesso e anche il Presidente Betto, comunque non importa.Dicevo al Sindaco che secondo me le Commissioni consiliari costituite da questa Maggioranza sono statepressoché inutili, e i risultati li abbiamo visti.SINDACO ZORZI: Va bene, allora questo è il suo parere, l’ha già detto.CONSIGLIERE CANELLA: Quindi non mi si dica…SINDACO ZORZI: Può parlare del PAT?CONSIGLIERE CANELLA: Sì, stavo dicendo, non mi si dica che le Commissioni erano le sedi giuste perfare queste cose, perché anche la Commissione Ambiente e Territorio…SINDACO ZORZI: Ma la Commissione speciale, se lei ci va e non ci lavora, non serve a niente.CONSIGLIERE CANELLA: Ascolti, io… Sindaco, io le ho fatto una domanda, le ho chiesto il 20 marzo2013 di istituire una Commissione speciale.SINDACO ZORZI: Non è argomento dell’Ordine del Giorno.CONSIGLIERE CANELLA: Come no?SINDACO ZORZI: O lascia che si parli del PAT e chi ha bisogno…CONSIGLIERE CANELLA: Ho chiesto la costituzione di una Commissione…SINDACO ZORZI: Non è l’argomento! Adesso stiamo parlando di PAT, se ha domande sul PAT sennò lechiedo di non parlare.CONSIGLIERE CANELLA: Okay. “Oggetto: Piano di Assetto del Territorio, PAT, penso che siaargomento. Con la presente per chiedere alla Signoria Vostra la costituzione di una Commissione speciale,articolo 16 del vigente Regolamento del Consiglio comunale – che il Presidente Cavinato ha citato prima –

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che discuta le linee guida per la redazione del Piano di Assetto del Territorio, PAT, assieme al professionistaincaricato”. Penso che sia argomento. Allora, detta richiesta è motivata dal fatto che tra un anno…SINDACO ZORZI: No, scusi Consigliere, allora, lei…CONSIGLIERE CANELLA: Sto leggendo quello che…SINDACO ZORZI: No, allora, lei ha chiesto una cosa.CONSIGLIERE CANELLA: Sì.SINDACO ZORZI: Non è stata, e lo sa che non è stata istituita quella Commissione perché abbiamo giàuna Commissione che si occupa di ambiente e territorio.CONSIGLIERE CANELLA: Ma chi me l’ha detto, ufficialmente?SINDACO ZORZI: C’è stata anche la convocazione della Commissione un paio ti volte. Se i Consiglieriche erano presenti non hanno ritenuto di fare delle osservazioni in quel momento o di proporre diversamenteda quello che c’era in quella seduta, adesso io non lo posso discutere. E’ un’adozione che stiamoaffrontando.CONSIGLIERE CANELLA: Sì.SINDACO ZORZI: Avete modo anche di fare osservazioni, quindi c’è la possibilità comunque e l’aperturadi vederle e di esaminarle, però non credo che parlare adesso di quella Commissione e del perché delleCommissioni, del lavoro in Commissione, sia argomento. Quindi o parla di altro, sennò devo toglierle laparola.CONSIGLIERE CANELLA: Sì, io l’ho lasciata finire anche se lei mi ha interrotto durante il mio discorso.Niente, parlo due minuti in Consiglio comunale non va bene, devo tacere e approvare e basta.SINDACO ZORZI: Non hai parlato due minuti!CONSIGLIERE CANELLA: Cioè ho fatto una contestazione, dicendo che non siamo stati coinvolti.SINDACO ZORZI: Hai parlato per fare polemica!CONSIGLIERE CANELLA: Mi interrompe, questo mi interrompe, quest’altra mi interrompe, un altrominor, e io devo rispettare il Regolamento?

SINDACO ZORZI: Ha fatto lo show, adesso è apposto?CONSIGLIERE CANELLA: Lo show ho fatto? Attacco a parlare, continua a… Maria Vergine! Se vi dàtanto fastidio alla gente ascoltarmi, va a casa sua.SINDACO ZORZI: (Fuori microfono, inc.)… per niente!

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE CANELLA: E avanti!

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE CANELLA: Allora, continuo… posso fare un discorso, adesso?SINDACO ZORZI: Se continua, allora, se lei continua a parlare del PAT mi va bene, se continua a parlaredella Commissione no.CONSIGLIERE CANELLA: Allora, la domanda è: perché non è stata coinvolta l’Opposizione consiliarenelle decisioni strategiche, esempio le aree da definire per eventuali scuole o campi da calcio ad Arsego,piuttosto che le problematiche a San Giorgio, che non mi metto neanche ad affrontare tanto è impossibileparlare. Questa è la domanda, dicendo che io avevo chiesto la costituzione di una Commissione appunto perquesto, punto. Dopo se mi volete deviare i discorsi…SINDACO ZORZI: Allora la risposta è, come le ho spiegato, che la Commissione è stata convocata, laCommissione Ambiente e Territorio di cui è Presidente il Consigliere Betto, rappresentanti e membri ci sonosia della Maggioranza che della Minoranza, e in quell’occasione era stato invitato anche l’ArchitettoCavallin per affrontare il PAT. Quindi la Commissione, che si chiami speciale o che si chiami consiliare,consuntiva, che è da Regolamento, ha avuto l’occasione di parlare di PAT. Questa è la mia risposta.CONSIGLIERE CANELLA: Allora, il geometra Azzalin potrà…SINDACO ZORZI: Lei mi deve solo dire se è soddisfatto oppure no, come dice il Regolamento delConsiglio comunale, e basta. Quindi è soddisfatto oppure no della mia risposta?CONSIGLIERE CANELLA: No, pienamente insoddisfatto della mancata apertura alle Opposizioni, doposollecitazione e richiesta mia, della sua Amministrazione.SINDACO ZORZI: Ci sono altre domande, rispetto all’argomento?CONSIGLIERE BELLOTTO: Sì, no, io ho partecipato a quei due incontri convocati dal Presidente Bettosul discorso Commissione Ambientale e mentre mi ricordo che è stato molto preciso nelle tematiche per

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esempio che riguardavano la zona Sarti, quando ci sta l’inquinamento, che l’Amministrazione dovevaintervenire etc., negli altri due incontri il Sindaco, nonché Assessore all’Urbanistica, non era presente eabbiamo avuto anche difficoltà a recepire due cose che non avevamo capito, mi ricordo bene: una, abbiamotrascorso la serata per capire cos’era quel segno messo a ridosso della zona industriale e commerciale sullaStatale del Santo e un’altra sera sul discorso delle cave. Poi non ci hai detto null’altro, non è stato inquell’occasione presentato e richiesto le nostre diciamo osservazioni, peraltro va bene, potevo anche nonessere esperta nel farle, però noi non siamo stati coinvolti in Commissione nelle scelte, abbiamo preso atto diquello che era già stato prodotto. C’era l’architetto Cavallin e il geometra Azzalin, va bene, prendiamo attoinsomma, ma lui tra l’altro non fa neanche parte della Commissione Ambiente e quindi la sua richiestaprobabilmente era quella di fare un po’ diciamo una cosa allargata su una scelta così importante, manient’altro insomma, ecco.CONSIGLIERE CANELLA: Io, se mi permette, venendo a San Giorgio delle Pertiche, faccio domandepiù tecniche. Vedo nell’area di là dalla ferrovia, per capirci, nell’area vicino a Villa Cassinari, un previstotracciato di un… cos’è, un bivio? Quello che dovrebbe essere il nuovo sottopasso con la nuova viabilità cheesce davanti alla (Udino Caccin), per capirci, per dopo rimettersi nella strada vecchia, e dopo mi pare che siastato segnato il nome di un’ipotetica strada che vada direttamente in Statale del Santo.ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, sono indicazioni che vengono dalla pianificazione superiore, dai progettidel SFMR e dal PATI. Quindi, se si riferisce a quella più a nord, è quella che come prosecuzione dellaconnessione con lo svincolo della 308 su Sant’Eufemia che sta più o meno un po’ più ad est del confinecomunale, per cui vi è una connessione verso la 307. Quindi connessione e svincolo 308 – 307, che non vuoldire che il tracciato sia esattamente così.CONSIGLIERE CANELLA: Sì, va bene.

ARCHITETTO CAVALLIN: Ecco, questo però è nel PATI. Il Comune mi pare che abbia fattoun’osservazione rispetto a questa, ecco, per cui però il PAT non può non indicarla, perché è giàun’indicazione.CONSIGLIERE CANELLA: Appunto, volevo arrivare a quello, appunto all’osservazione perché miricordo la discussione del PATI in Consiglio comunale. Abbiamo avuto novità su quell’osservazione che erastata prodotta? Mi ricordo che…ARCHITETTO CAVALLIN: No, la risposta all’osservazione ce l’avrete quando valuterà la Provincia conla Conferenza dei Servizi, che valuterà le osservazioni in fase di approvazione del PATI.CONSIGLIERE CANELLA: Quindi non è ancora stato approvato?ARCHITETTO CAVALLIN: No.CONSIGLIERE CANELLA: Va bene.ARCHITETTO CAVALLIN: E l’altra sotto è quella che deriva dalla SFMR. Anche qui sono indicazioniche il PAT deve recepire, convenzioni strategiche, però lì conta, più che l’indicazione di pianificazione, laprogettazione e quindi la progettazione che farà la SFMR a livello esecutivo, che poi il PAT recepirà.CONSIGLIERE CANELLA: Sì.ARCHITETTO CAVALLIN: Naturalmente il Comune potrà dire la sua sul progetto, però il progettista è laSFMR.CONSIGLIERE CANELLA: Quindi saranno indicazioni esterne, mi pare di capire.ARCHITETTO CAVALLIN: E’ chiaro, è chiaro.CONSIGLIERE CANELLA: Che logicamente incidono, perché chi passa in autostrada, ci passa. E’ unpezzo di campagna, che sarebbe un peccato rovinare, ma soprattutto quella a nord dove si vuole fare il poloproduttivo, ma è roba di PATI e comunque una considerazione la faccio, dove c’è la proprietà, le proprietàGrifante e Verzotto, perché è uno dei pochi scorci verdi insomma, anche ci sono aziende agricole, non ultimaquella di Verzotto, anche Prevedello a sud delle Centurie. Dopo sentiamo anche spesso i nostri ambientalisti,il nostro gruppo ambiente, mi ricordo una delle ultime serate che abbiamo organizzato noi sul problemaidrico, lamentare la continua costruzione di capannoni, però evidentemente quell’area là verrà sacrificata.Speriamo che comunque il livello, al di là che credo che chi costruisce oggi un capannone sia un eroe e noncredo che si arriverà a coprire tutta l’area, però speriamo insomma che la cosa si fermi e che ci sia – come sipuò dire – più l’indirizzo a ristrutturare il vecchio o comunque a completare aree esistenti, che a rovinarequell’area là.ARCHITETTO CAVALLIN: Sì, qui va aggiunta una cosa, che pur essendo una previsione di PATI, chequindi dà delle capacità edificatorie maggiori a San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco e Camposampierorispetto agli altri Comuni, quindi dà le quantità maggiori; indica anche la possibile espansione con quellafreccetta nera, però non la rende operativa il PATI, rimane come nel PAT, perché i due strumenti non sono ilPATI uno strumento di livello superiore al PAT e il PAT di livello inferiore; come tematiche, sono una

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pianificazione dello stesso livello, una parte però è condivisa con gli altri Comuni perché certi argomentihanno interesse intercomunale e non sovra comunale. Va resa operativa, però, dal PI di San Giorgio dellePertiche. Se il PI di San Giorgio delle Pertiche non la rende operativa, rimane una freccetta su un PianoStrategico, ma non diventa mai una zona edificabile.CONSIGLIERE CANELLA: Okay. Una domanda nell’ambito del rischio idraulico comunque di tuttaquell’area, credo che insomma vada valutato che nell’ipotetica costruzione, vedo quella freccetta, comunqueè anche già un’area che penso sia edificabile, quella del pioppetto che è stato abbattuto da pochi giorniinsomma, al di là della ferrovia, piuttosto che l’ampliamento della zona industriale, sono state fatte anche levalutazioni?ARCHITETTO CAVALLIN: Sì.CONSIGLIERE CANELLA: Immagino di sì, immagino.ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, se…CONSIGLIERE CANELLA: Vediamo sempre quelle aree andare sotto l’acqua ogni volta che piove mezzagiornata, la via ferrata insomma… tutta quella zona.ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, se vuole una risposta rapida e di tipo amministrativo, c’è il parerefavorevole del Consorzio di Bonifica e del Genio Civile, per cui a loro vanno bene queste indicazioni, perchéc’è il parere favorevole sia del PATI sia sul PAT.Se vuole una risposta di tipo tecnico, c’è lo specialista, l’ingegnere Zen, che potrà dirle eventualmente lequestioni tecniche che vengono messe in atto, quindi i requisiti, le prescrizioni etc., nel caso si prevedessenel PI la trasformazione di quell’area lì. Per cui, se ritiene, può rivolgere la domanda all’ingegner Zen.

CONSIGLIERE CANELLA: No, credo insomma che non… era più una valutazione mia, immagino chesia stato fatto tutto quanto a norma ed arte, insomma, credo. Non credo che il lavoro dei professionisti sia damettere in discussione, su questo. Va bene, l’area Ghion l’ha trattata prima la collega. Un attimo checontrollo se ci sono altre…CONSIGLIERE BELLOTTO: Finché lui cerca, volevo chiedere: per quanto riguarda l’SFMRmetropolitana, ho visto che a San Giorgio non c’è nel PATI prevista la fermata e quindi il simboletto che haper esempio Campodarsego e Camposampiero, quindi ovviamente il PAT non l’ha recepita, perché per forzase non c’è, giusto?SINDACO ZORZI: Io ho chiesto dopo che questa domanda l’avete fatta anche a me, ho proprio parlato coni responsabili della Regione e mi dicevano che comunque adesso noi verificheremo se c’è un errore nelPATI, faremo comunque l’osservazione, ma è comunque una materia del Piano dei Trasporti regionale equindi solo quello può eventualmente togliere quello che c’era già.CONSIGLIERE BELLOTTO: Sì.SINDACO ZORZI: Siccome a me risulta che la stazione di San Giorgio era, anche perché c’è stato fatto ilparcheggio scambiatore, quindi gomma – rotaia e tutta quella vicenda, era una delle stazioni segnalate equindi, se non è stata tolta dal Piano dei Trasporti, è ancora attiva.CONSIGLIERE BELLOTTO: Sì, io direi che su questo bisognerebbe fare un’osservazione proprio alPATI, perché noi la linea su gomma arriva a Borgoricco da Venezia; arretrarla fino a San Giorgio, dicevanoun tempo, era pochissimo, due chilometri; arretrarla a Campodarsego piuttosto che a Camposampierodiventava una cosa un po’ più onerosa. La stessa cosa per quanto riguarda l’ATO ovest. Noi siamo il puntodell’incrocio del decumano e del cardo, quindi lo scambio gomma – rotaia era da sempre destinato a SanGiorgio. Il fatto che la Provincia e il Camposampierese l’abbia sottovalutato, secondo me qui si tratta propriodi puntare i piedi, perché diversamente se lo porta a casa Campodarsego piuttosto che Camposampieroinsomma, anche perché vuol dire…SINDACO ZORZI: Comunque il PATI non la può togliere. Se il Piano Strategico della SFMR la prevede,non lo può togliere il PATI.CONSIGLIERE BELLOTTO: Sindaco, però se Campodarsego piuttosto che Camposampiero in accordocon la Regione lo fa cambiare, noi altri possiamo attaccarci al tram, come si suol dire! Voglio dire, non hasenso che una linea di trasporto pubblico da Borgoricco debba andare a Campodarsego piuttosto che aCamposampiero, quando è adiacente a San Giorgio, questo volevo dire, quindi si tratta di essere decisi nellarichiesta, ecco.SINDACO ZORZI: Sì, infatti concordo.CONSIGLIERE BELLOTTO: Se lo facciamo di Consiglio, visto che ci sono ancora i tempi tecnici perquesta osservazione, potrebbe essere un’osservazione da fare alla Provincia e alla Regione, perché se noi celo diciamo tra di noi e non lo facciamo, magari loro…

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SINDACO ZORZI: Io ho parlato già con la Provincia e mi hanno specificato che le osservazioniattualmente dovrebbero essere fatte solo per la materia per la quale è stato riaperto il PATI, cioè le lineeguida paesaggistiche, per tutta la materia di paesaggio, però…CONSIGLIERE BELLOTTO: Ma non è stato approvato definitivamente quello del Camposampierese.SINDACO ZORZI: Però…CONSIGLIERE BELLOTTO: Facciamo ancora in tempo a fare le osservazioni!SINDACO ZORZI: Sì, vai.ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, facciamo un po’ un quadretto: il PATI non è un Piano dellaProvincia, cioè non è un Piano di livello superiore al Piano comunale, è un Piano dei Comuni. Il coordinatoreè la Provincia, perché è il promotore che ha fatto tutto quel bel lavoro, però la decisione sta ai Comuni, non èche lo approva… cioè la Provincia lo approva, lo fanno i Comuni con la Provincia, per cui c’è questo… no,benissimo. Per cui per le osservazioni sono scaduti i termini, scusate, per i privati, ma il Comune non puòfare le osservazioni al proprio Piano? Voglio vedere! Per cui, al di là di forse qualche parere di qualcuno, mavoglio vedere che un Comune dice: “Io voglio modificare i contenuti del PATI sul mio territorio”, che laProvincia dice: “No, no, sono scadute le osservazioni”.Il Comune non è un cittadino, per cui in qualsiasi momento secondo me il Comune fa l’osservazione, lamanda alla Provincia e gli chiede: “Tu mi modifichi il mio Piano sul mio territorio, prima della Conferenzadei Servizi o addirittura in Conferenza dei Servizi”, per cui secondo me non avete nessun problema.E’ giusta l’osservazione. E’ chiaro che noi, anche se mettessimo non solo stazione di SFMR, ma stazione…cioè l’aeroporto, non è che nel PAT possiamo decidere un’opera di quel livello, però metterla secondo me èopportuno, al di là se il Piano dei Trasporti l’ha già prevista oppure no, da un punto di vista tecnico iosuggerirei: fate l’osservazione sul PATI, fatela… anzi spesso, anzi quasi sempre ci capita quando facciamo iPiani, che dopo l’adozione noi tecnici stessi ci accorgiamo che ci siamo dimenticati qualcosa e si fa, insiemecon l’Ufficio Tecnico, un’auto-osservazione, quella che si chiama un po’ “osservazione tecnica”. Quindi noistessi ci accorgiamo di qualche errore, di qualche refuso sulle norme piuttosto che, si fa un’osservazionedell’Ufficio Tecnico e si dice: “Guarda che va messo apposto questo, questo, questo e questo” e quindi oltrealle osservazioni dei cittadini e dei contributi di tutti, c’è anche quella tecnica che recepisce. Per cui potrebbeessere o un’osservazione da parte di chiunque, o un’osservazione da parte dell’Amministrazione stessa, chedice: “Meglio che aggiungiamo questo, questa indicazione”. Per cui quel simboletto che dice “StazioneSFMR”, che non abbiamo indicato secondo me, o per un errore che possiamo bene aver fatto, ma se nonl’abbiamo indicata sulla tavola P2, P1 B della pianificazione superiore, vuol dire che non l’abbiamo trovata enon l’abbiamo rappresentata; ci è sfuggito, ecco. Però se anche non ci fosse, non fa male metterel’indicazione sul PAT.SINDACO ZORZI: Allora, ci sta fare l’osservazione, l’auto-osservazione, però ci sta anche farel’osservazione al PATI, secondo me.ARCHITETTO CAVALLIN: Allora, per le osservazioni potrebbe avere… no, però comunque secondome, ma è un parere personale e potrei sbagliarmi, un Comune non dovrebbe preoccuparsi della scadenzadelle osservazioni, si dovrebbe preoccupare di fare un intervento prima della Conferenza dei Serviziapprovativa, perché se si va all’approvazione e nessuno dice nulla, quando è approvato non fai più in tempo.SINDACO ZORZI: Hai altre domande?CONSIGLIERE CANELLA: Sì. Quell’area a insediamento produttivo, violetto, che c’è in via Signoriaverso Marsango… via Signoria, quel quadratino là.ARCHITETTO CAVALLIN: E’ la conferma della previsione di completamento, già di area produttiva acompletamento del PRG.CONSIGLIERE CANELLA: No, ma quello dove c’è la manina è il (monsificio) di qua, più versoMarsango.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

ARCHITETTO CAVALLIN: Perfetto.CONSIGLIERE CANELLA: No, perché non vedevo fabbricati sotto, ho detto qua sarà un’area che è stataistituita.ARCHITETTO CAVALLIN: No, l’abbiamo tolto… ha ragione il Consigliere. Siccome è un Piano ad unascala piccola, se noi lasciamo le case sotto si vede la macchia nera e quindi potremmo capire il Pianosolamente se ingrandiamo di molto e non riusciamo ad avere la visione globale, per cui…CONSIGLIERE CANELLA: No, no, ma io la vedo da dove ci sono anche le casette perché mi sono fattodare dal tecnico e anche dove ci sono le casette, non c’è niente sotto, perché ho la carta e sto guardando la

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mia, non sto guardando là. Per questo lo avevo chiesto, perché vedo dalle altre parti le casette e invece quinon c’era niente, invece se in mezzo… (inc.), non ci sono casette logicamente.ARCHITETTO CAVALLIN: Bene.SINDACO ZORZI: Possiamo continuare? Come vi dicevo prima, proprio per una materia che aveva ancheevidenziato il Consigliere Canella, che abbiamo approfondito con l’Ufficio Tecnico, di pronunciamenti delTAR su ricorsi di come è stato approvato il PAT, noi questa sera, su suggerimento anche dell’UfficioTecnico, procediamo per Ambiti e quindi abbiamo fatto tutta la verifica delle parentele fino al quarto gradocon tutti i Consiglieri e ci viene suggerito di uscire di volta in volta nella parte che interessa l’ATO ilConsigliere e poi di fare un’approvazione globale complessiva invece del PAT.Quindi noi adesso procediamo per argomenti, di volta in volta ricordiamo chi deve uscire e poi alla finefaremo un’approvazione complessiva. Chiedo però, nel frattempo è uscita la Consigliera Pravato, di potersostituire lo scrutatore che era lei. Quindi, non so, fa Canella? Va bene.Allora, per primo argomento… se sbaglio qualcosa, geometra Azzalin, mi aiuta perché è abbastanzacomplesso. Allora, per il primo argomento che tratta il Piano per la tavola 4 e quindi l’ATO AG1, io chiedodi uscire al Consigliere Bordin.ARCHITETTO CAVALLIN: Per tutti, l’ATO AG1…SINDACO ZORZI: Di uscire proprio dall’aula.ARCHITETTO CAVALLIN: Per tutti, l’ATO AG1 è questo in verde, in giallo – verde.

SINDACO ZORZI: E’ giallo da noi.

ARCHITETTO CAVALLIN: Va bene, che è l’Ambito prevalentemente agricolo. Per cui gli altri ATOsono quelli o a destinazione probabilmente residenziale o produttiva, tutto il restante territorio aperto equindi prevalentemente agricolo è l’ATO AG1.SINDACO ZORZI: Allora, voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Nessuno.Quindi per l’argomento 1, quindi lo stralcio ATO AG1 che è giallo, procediamo all’approvazione. E’ uscitoil Consigliere interessato Bordin e chiedo il parere, cioè i voti favorevoli.INTERVENTO (CANELLA): Un attimo, recuperiamo la delibera.CONSIGLIERE BELLOTTO: No, io volevo dichiarare la nostra astensione come Gruppo, perché questaapprovazione di fatto… l’ho anche scritto, che dopo non ci sia dubbio su quello che dico e quello che vienescritto.Questa approvazione, di fatto, è fondamentalmente una chiara bocciatura del mandato, del suo mandato diSindaco, che in questo decennio ha prima adottato una variante generale approvata dalla Regione nel 2007,nella quale c’erano linee guida ben chiare relativamente alle zone di interesse pubblico, io nei privati nonc’entro, recepite da puntuali e precisi Accordi di Programma deliberati da questo Consiglio, del qualeappartenevano anche gli attuali Consiglieri di Maggioranza Prevedello, Betto e Scapin Davide. E’ evidenteche all’interno della Giunta attuale, la maggioranza dei componenti le ha fatto fare una scelta decisamentediversa, anche se l’Assessorato all’Urbanistica non è stato delegato ad alcun componente.Mi si consenta solo di ricordare la cifra spesa per quella variante ed il nulla di fatto a servizio della comunità.Sto pensando al recupero della capannina, piuttosto che alla sede di Straelle e alla biblioteca presso il privatopiuttosto che da Baracco e via dicendo, le aree di Cavino e quant’altro. Mi riferisco alla lottizzazione Caon.Va inoltre preso atto, a livello del Camposampierese, la perdita di alcune peculiarità tipiche del nostroComune: metropolitana, viabilità provinciale e scambio gomma – rotaia; cementificazione lungo la Statale307 e quindi aggravio in zona idrogeologicamente fragile e, non ultime, le perizie… scusa, la previsione diulteriori 2.000 abitanti senza previsione alcuna di servizi indispensabili, edifici scolastici in particolare.Io ho fatto il conto l’altra volta che una centuria, che è grosso modo l’area che gira intorno ai campi sportivi,compresa dentro alle strade intorno ai campi sportivi, ospita mediamente 250 abitanti attualmente, su unterritorio di circa 20 chilometri quadrati. Da sempre è stato detto che i 10 mila abitanti sono il limitemassimo per una qualità di vita che già oggi necessita di più spazi verdi ed aree attrezzate, per le fasce deboliin particolare, bambini e anziani. Non esiste nessuna scheda di rilievo, ad esempio, degli edifici non abitatie/o da ristrutturare.I tempi, inoltre, ritengo non siano i migliori per cogliere questa approvazione del PAT. Ci saranno poi leosservazioni, ci sarà il Piano degli Interventi e tutto questo sarà attuativo forse fra un paio d’anni. Io direiche, visto il termine di questo decennio di mandato, sarebbe stato auspicabile che fosse stata la prossimaAmministrazione, o chi lei potrà individuare, a prendere atto di questo e quindi il nostro è un voto diastensione, anche se capiamo che bisogna recepire il PATI.

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SINDACO ZORZI: Faccio solo una precisazione, che…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Sì, poi prenda nota. Faccio solo una precisazione: è vero che in quel momento c’eranoanche presenti alcuni dei Consiglieri attuali, ricordo anche che l’Assessore all’Urbanistica che ha seguitoquel Piano Regolatore era proprio lei e quindi…CONSIGLIERE BELLOTTO: Non era un Piano Regolatore, erano… (fuori microfono, inc.).SINDACO ZORZI: Sì.CONSIGLIERE BELLOTTO: Sindaco, lei non è la prima volta che fa queste affermazioni. Allora, nel2005 lei era Sindaco e ha condiviso, anzi abbiamo condiviso tutti quelle scelte. Lei a me ha dato solol’incarico di prendere i contatti con gli Enti preposti per l’approvazione, ma le idee non sono state solo mie,sono state di tutti. Sia ben chiaro, io già ero Assessore e…SINDACO ZORZI: Ho solo detto che c’era anche lei, come gli altri che ha citato.CONSIGLIERE BELLOTTO: No, no, lei ha detto che sono stata io. Io ho fatto da portavoce coerente allaMaggioranza.SINDACO ZORZI: Non ho detto questo.

CONSIGLIERE BELLOTTO: Va bene, allora mi scusi, ho capito male.SINDACO ZORZI: Io ho detto che in quella Amministrazione c’erano Betto, io e c’era anche lei.CONSIGLIERE BELLOTTO: Certo. Chiaramente adesso questi tre Assessorati non sono determinantiall’interno di un gruppo di sette, quindi prendo atto che questo immagino non sarà il suo Piano Regolatore oPAT, come si dice.SINDACO ZORZI: Canella, deve fare dichiarazioni?CONSIGLIERE CANELLA: Sì, volevo associarmi completamente a quanto ha detto la ConsiglieraBellotto, condividendo come Opposizione consiliare completamente insomma quanto ha dichiarato sullapianificazione.Una piccola distinzione sull’ambito della votazione, in quanto non mi è stato risposto – come dicevo prima –alla mia richiesta di condivisione del PAT, tantomeno non sono stato invitato alle Commissioni, insomma iosono stato escluso o comunque il Gruppo consiliare che rappresento è stato escluso dalla redazione di questodocumento. Io starò presente in aula, rimarrò seduto su questi banchi, ma non parteciperò ad alcunavotazione.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE CANELLA: No, non… no, no, non è obbligatorio che io partecipi ad alcuna votazione. Ioposso stare seduto qua e non alzare nessuna mano, quindi io non alzerò la mano, rimango a vedere quello chefate.SINDACO ZORZI: Quando si fa una votazione, si contano i presenti e i votanti.CONSIGLIERE CANELLA: Non mi risulta. Presenti, votanti, io… lei mi segni come assente insomma,ma io rimango qui.SINDACO ZORZI: Segretario, a lei. Allora, se sei assente, esci e ti siedi là, è la stessa cosa, però seiassente dalla votazione, capito?CONSIGLIERE CANELLA: Lei saprà benissimo che le delibere vengono scritte: presenti 22, peresempio, votanti 21, voti favorevoli 21, astenuti 0, contrari 0. Io posso anche non votare ed io non voto.SINDACO ZORZI: Allora, se dopo si invalida la delibera io non rispondo, cioè io ho previsto con l’UfficioTecnico tutto quello che si può fare perché sia correttamente votata, ognuno ha le sue responsabilità.Segretario, se lei vuole dare altre indicazioni a Canella, secondo me se lui non partecipa alla votazione devesedersi al pubblico. Questa è l’indicazione che io do al Consigliere Canella. Voti contrario!

(n.d.t., interventi fuori microfono).

CONSIGLIERE BELLOTTO: Ma guardate che in tutte… ha ragione. In tutte le delibere voi scrivete“presenti numero”, “votanti numero”, “favorevoli numero”, “contrari numero”, “astenuti numero”.INTERVENTO (LORENZIN): Lo togliete come numero.CONSIGLIERE BELLOTTO: Cioè lui è presente e non vota.INTERVENTO (LORENZIN): Se siamo in 17 e mettete 16, lui non c’è e bisogna cambiare, faccio io, loscrutatore.

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CONSIGLIERE BELLOTTO: No, lui è presente e non vota.INTERVENTO (LORENZIN): Faccio io lo scrutatore al posto suo.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Io dico l’argomento e chi esce, lei segua la votazione dottor Iandolo, grazie.Argomento 1, adesso stiamo votando, Bordin è uscita.Favorevoli?Contrari?Astenuti? Lorenzin e Bellotto.Argomento numero 2, escono…INTERVENTO (PREVEDELLO): Scusi, Sindaco!SINDACO ZORZI: Dimmi!INTERVENTO (PREVEDELLO): Gli scrutatori chi sono? Perché Canella, Canella se non lo fa, non fa loscrutatore.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Cioè se tu vuoi farti le regole, per carità, però allora ce lo dici e…

(n.d.t., interventi fuori microfono).

INTERVENTO (BETTO): Prima di continuare la votazione, volevo sentire un parere del nostro Segretariocomunale da questo punto di vista qua, se è legale quello che stiamo facendo, perché io non alzo la mano seso che praticamente poi il Canella di turno può invalidare questa Seduta qua.Io voglio sapere solo se c’è la legalità, sennò non continuo a votare.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Allora, siccome noi dobbiamo considerare come se Canella fosse invisibile, cambiamolo scrutatore e fa lo scrutatore un’altra persona almeno.INTERVENTO (BETTO): Quindi Canella può rimanere qua? Perché vorrei saperlo, cioè sinceramente…SINDACO ZORZI: Anch’io lo voglio sapere!INTERVENTO (BETTO): Se il Segretario ci può dire!

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Ma è questo che io suggerivo. Va bene, diamo un attimo al dottor Iandolo perverificare e sospendiamo.Voti favorevoli?Contrari?

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: No dai, ascolta Daniele, ci sono delle regole che vanno rispettate e tu non le stairispettando. Adesso non esagerare, perché allora tu hai detto che non ci sei, non voti…CONSIGLIERE CANELLA: Ascolta, mi hai detto che stiamo sospendendo per dare modo al Segretario diinformarsi. Posso io votare per dare modo al Segretario di informarsi o no?SINDACO ZORZI: Ma allora devi fare chiarezza, non puoi continuamente cambiare e poi dire che non sicapiscono le cose.CONSIGLIERE CANELLA: No, hai detto tu: “Sospendiamo perché così il Segretario si informa” e io hodetto: “Va bene, sì”, ho votato sì.SINDACO ZORZI: Va bene, comunque è sospesa al di là del tuo voto.

Si sospende momentaneamente la Seduta consiliare.Si riprende la Seduta.

SINDACO ZORZI: Intanto riprendiamo la Seduta.

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Voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Prego, dottor Iandolo.SEGRETARIO IANDOLO: Il Consigliere Canella, essendo presente in aula e rifiutandosi di votare, facomunque parte, fa numero legale e quindi è considerato astenuto.CONSIGLIERE CANELLA: Bene, allora io comunico che sarò qua presente, non alzerò la mano e dopolei applicherà la normativa.SINDACO ZORZI: Dottor Iandolo, scusi, ma allora la dichiarazione di voto che ha fatto il ConsigliereCanella?SEGRETARIO IANDOLO: (Fuori microfono, inc.)… ha detto che vuole essere presente.SINDACO ZORZI: Sì, ma allora va tenuta in considerazione la dichiarazione di voto di prima o devedichiarare che non partecipa?SEGRETARIO IANDOLO: E’ presente per il numero legale.

SINDACO ZORZI: Quindi la dichiarazione di voto di prima non viene considerata.SEGRETARIO IANDOLO: (Fuori microfono, inc.)… nella votazione, perché si rifiuta di votare.SINDACO ZORZI: Sì, ma la Consigliera Bellotto ha detto che non approverà, si astiene.SEGRETARIO IANDOLO: Che si astiene, e lui si associa.SINDACO ZORZI: Quindi, se lui si associa, si astiene?SEGRETARIO IANDOLO: Sì, sì.INTERVENTO (CANELLA): Con la differenza di…SINDACO ZORZI: Invece non si astiene…SEGRETARIO IANDOLO: Si rifiuta di votare e sarà considerato assente.INTERVENTO (CANELLA): Bene.SINDACO ZORZI: Va bene. Allora, argomento numero 1, è uscita la Bordin.INTERVENTO (LORENZIN): Sindaco, posso chiedere? Per il discorso degli scrutatori, rimane sempre…?SINDACO ZORZI: Lorenzin, no, lo avevamo detto prima.INTERVENTO (LORENZIN): No, chiariamo.SINDACO ZORZI: Allora, l’argomento numero 1: voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Bellotto e Lorenzin.Allora, facciamo rientrare la Bordin ed escono Toffanin, che è già assente, e Ometto.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Sei uscito? Non lo so, perché mi hanno segnato Ometto. Guarda, il numero c’è, èmeglio che esci.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Grazie. Ometto, non c’è Toffanin. E’ rientrata la Bordin?

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Argomento numero 2, si tratta dell’ATO IR/1 che adesso l’architetto Cavallin vi indica.ARCHITETTO CAVALLIN: Che è l’ATO residenziale di Arsego.SINDACO ZORZI: Il centro di Arsego praticamente, no?ARCHITETTO CAVALLIN: Sì.SINDACO ZORZI: Allora, voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Lorenzin e Bellotto.Per l’argomento numero 3, può rientrare Ometto e devono uscire Pierazzo, Michielini, Prevedello eLorenzin, che era scrutatore. Metto la Bellotto, quindi cambiamo scrutatore. Quindi Pierazzo, Michielini,Prevedello e Lorenzin sono usciti? Bene.Allora, argomento numero 3: ATO IR/2. Voti favorevoli?

(n.d.t., interventi fuori microfono).

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SINDACO ZORZI: E’ IR/1… sì, IR/2 che è il capoluogo, quindi il centro di San Giorgio. Scusate, non loavevo detto.Voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Astenuto Bellotto.Argomento numero 4, allora possono rientrare quelli che sono usciti adesso, Pierazzo…, escono ScapinDavide e Salviato Matteo.L’argomento numero 4 è l’ATO IR/3, Cavino centro.Allora, voti favorevoli?Contrari? Nessuno.Astenuti?Va bene, allora argomento numero 4 sono usciti Scapin e Salviato.Voti favorevoli, alzate tutte le mani. Gli scrutatori, per piacere: Bellotto, Cavinato ed è uscito Salviato.Scusate, annulliamo, ci fermiamo un attimo. Prima di votare l’argomento 4, centro di Cavino, dobbiamosostituire il Consigliere Salviato scrutatore con un altro che è presente, quindi lo fa Lorenzin.Gli scrutatori sono Lorenzin, Bellotto e Cavinato.Quindi argomento numero 4, centro di Cavino: voti favorevoli?Contrari?Astenuti?Nove e due.Adesso per l’argomento numero 5… no, io lo leggo solo per i Consiglieri, esce di nuovo Bordin e farientrare.Argomento numero 5, gli scrutatori sono Cavinato, Lorenzin e Bellotto, sempre gli stessi. L’argomento èl’ATO IP/1, che è?ARCHITETTO CAVALLIN: La zona industriale di Arsego.SINDACO ZORZI: Okay, quindi voti favorevoli?Contrari?Astenuti? Due.Argomento numero 6, rimane fuori la Bordin. Si tratta dell’ATO IP/2.ARCHITETTO CAVALLIN: Che è la zona industriale Muson dei Sassi.SINDACO ZORZI: Zona industriale Muson dei Sassi, cioè quella di San Giorgio? Zona industriale delcapoluogo.Allora, voti favorevoli?Contrari? Nessuno.Astenuti? Due.Argomento numero 7, rientra Bordin ed esce Betto. L’argomento è l’ATO IS/1.ARCHITETTO CAVALLIN: Tra il capoluogo e… (fuori microfono, inc.).SINDACO ZORZI: Allora, voti favorevoli?Contrari? Nessuno.Astenuti? Due.Adesso, per l’argomento 8, rimangono dentro tutti i presenti perché si tratta di adottare nel complesso ilPiano di Assetto del Territorio, PAT, che si compone di tutti gli elaborati… scusatemi, già è complesso, sefate anche un po’ di casotto! Elaborati di progetto e di analisi citati in narrativa e quindi di adottare laproposta di rapporto ambientale e la VAS che è allegata.

(n.d.t., interventi fuori microfono).

SINDACO ZORZI: Sì, sui criteri generali che riguardano quindi il PAT nel complesso.Allora, voti favorevoli?Contrari?Astenuti?11 favorevoli, 2 astenuti.E’ immediatamente eseguibile, deve essere immediatamente eseguibile? Chiedo, è una domanda, scusate, èuna domanda. No, quindi procediamo.

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Oggetto: Adozione Piano di Assetto Territoriale P.A.T. 2014

PARERE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

In ordine alla REGOLARITA’ TECNICA, si esprime parere Favorevole e si attesta la regolarità e lacorrettezza dell’azione amministrativa ai sensi del T.U.E.L. approvato con D.Lgs 18.08.2000 n. 267.

Lì 26-02-2014

Il responsabile servizio TecnicoEdilizia Privata, Urbanistica e tutela dell’Ambiente

Azzalin Gastone Erminio

PARERE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RAGIONERIA

In ordine alla REGOLARITA’ CONTABILE, si esprime parere Favorevole e si pone il vistoattestante la copertura finanziaria ai sensi del T.U.E.L. approvato con D.Lgs 18.08.2000 n. 267.

Il responsabile serviziEconomico Finanziari e PatrimonioFILIPPIN PRIMELIO AUGUSTO

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Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

Il Presidente Il Segretario GeneraleZorzi Catia Iandolo Michele

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CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’(Art. 134 T.U.E.L. 18.08.2000 – D.Lgs.n.267)

Il sottoscritto, visti gli atti d’ufficio, attesta che la presente deliberazione, è stata pubblicata dal 31-03-2014 al15-04-2014 nelle forme di legge all’Albo Pretorio elettronico del Comune, nel sito web istituzionale di questo comunesenza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità o competenza, per cui la stessa èdivenuta esecutiva ai sensi dell’art.134, comma 3, del D.Lgs 267/2000.

Data esecutività, 11-04-2014 Il Responsabile del servizio Iandolo Michele

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