domanda: IL TEMPIO “CURIOSO” · 2013. 11. 19. · IL TEMPIO “CURIOSO” IL SOGNO DEL PARADISO...

10
IL TEMPIO “CURIOSO” I SOGNI DI DON BOSCO domanda: Visto che i “Sogni” di Don Bosco fanno parte integrale della sua vita, nella Basilica vi sono raffi- gurati? Don Bosco raccontò ai suoi molti sogni. Ma che valore dava lui ai suoi sogni? Il primo compilatore delle Memorie biografi- che, don G.B. Lemoyne, riferisce questo giudizio di don Bosco medesimo: "Nei primi anni io andavo a rilento a presta- re a questi sogni tutta quella credenza che meritavano. Molte volte li attribuivo a scher- zi della fantasia. Raccontando quei sogni, annunciando morti imminenti, predicendo il futuro, più volte ero rimasto nell'incertezza, non fidandomi di aver compreso e temendo di dire bugie. Alcune volte mi confessai da don Cafasso di questo, secondo me, azzardato parlare. Mi ascoltò, pensò alquanto, poi disse: "Dal mo- mento che quanto dite si avvera, potete stare tranquillo e continuare". Però solo anni dopo quando morì il giovane Casalegno e lo vidi nella cassa sopra due sedie nel portico, precisamente come nel sogno, allora più non esitai a credere ferma- mente che quei sogni fossero avvisi del Signo- re " (M.B., vol. V, p. 376). IMPORTANTE: Chi desiderasse leggere per esteso i sogni di queste schede, può consultare il SITO, alla voce CONOSCI DON BOSCO - SOGNI DI DON BOSCO

Transcript of domanda: IL TEMPIO “CURIOSO” · 2013. 11. 19. · IL TEMPIO “CURIOSO” IL SOGNO DEL PARADISO...

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    I SOGNI DIDON BOSCO

    domanda:

    Visto che i “Sogni” di Don Boscofanno parte integrale della suavita, nella Basilica vi sono raffi-gurati?

    Don Bosco raccontò ai suoi molti sogni.Ma che valore dava lui ai suoi sogni?Il primo compilatore delle Memorie biografi-che, don G.B. Lemoyne, riferisce questogiudizio di don Bosco medesimo:"Nei primi anni io andavo a rilento a presta-re a questi sogni tutta quella credenza chemeritavano. Molte volte li attribuivo a scher-zi della fantasia. Raccontando quei sogni,annunciando morti imminenti, predicendo ilfuturo, più volte ero rimasto nell'incertezza,non fidandomi di aver compreso e temendo didire bugie.Alcune volte mi confessai da don Cafasso diquesto, secondo me, azzardato parlare. Miascoltò, pensò alquanto, poi disse: "Dal mo-mento che quanto dite si avvera, potetestare tranquillo e continuare".Però solo anni dopo quando morì il giovaneCasalegno e lo vidi nella cassa sopra duesedie nel portico, precisamente come nelsogno, allora più non esitai a credere ferma-mente che quei sogni fossero avvisi del Signo-re " (M.B., vol. V, p. 376).

    IMPORTANTE: Chi desiderasse leggere per esteso i sogni di queste schede, puòconsultare il SITO, alla voce CONOSCI DON BOSCO - SOGNI DI DON BOSCO

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    I SOGNI DIDON BOSCOindice

    domanda:

    Dove sono raffigurati i sogni diDon Bosco? Quali sono i princi-pali trattati dagli artisti?

    Nella Basilica dedicata a Don Bosco, nonpotevano mancare i suoi famosi SOGNI (natu-ralmente solo alcuni degli innumerevoli daLui fatti e raccontati):Vi proponiamo, in sintesi, otto schede:1. IL SOGNO DEI NOVE ANNI2. IL SOGNO DELLE DUE COLONNE3. IL SOGNO DEL PERGOLATO4. IL SOGNO DEL PARADISO5. IL SOGNO DELL’INFERNO6. IL SOGNO DEI CORVI7. IL SOGNO DELLA ZATTERA8. IL SOGNO DELL’ELEFANTE

    La maggior parte sono raffigurati nei mosaicidella Cupola grande. Augusto Ranocchi vi hariprodotti circa 15 sogni di Don Bosco, tra iquali anche i seguenti:- La Vite- Tre colombelle raffiguranti le vocazioni- Belve feroci che insidiano la gioventù- Preannunzio della costruzionedella Chiesa di Maria Ausiliatrice.

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNO DEINOVE ANNI

    domanda:

    Il più famoso sogno, che tracciòtutta la vita del Santo, è certa-mente quello che Giovanninofece all’età di 9 anni. C’è?

    Il primo bassorilievo della parete di fondo della Basilica partendo dalbasso, a sinistra, è dello scultore Alessandro Monteleone. Si legge :"1824: a nove anni il misterioso sogno divinatore". L'autore èriuscito con un albero fantastico a rami aggrovigliati di intonazioneastratta, di cui alcuni si trasformano in lupi, e con l'atteggiamentoamichevole di due ragazzi affiancati, a rendere efficacemente i varimomenti del sogno, che è focalizzato nelle tre figure centrali: Gesùritto e la Madonna maternamente curva sul piccolo Giovannino quasisbigottito.

    "All'età di nove anni ho fatto un sogno, che mi rimase profondamente impres-so nella mente per tutta la vita. Nel sonno mi parve di essere vicino a casa, inun cortile assai spazioso, dove stava raccolta una moltitudine di fanciulli, chesi trastullavano. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano.All'udire quelle bestemmie mi sono subito lanciato in mezzo di loro, adoperan-do pugni e parole per farli tacere. In quel momento apparve un uomo vene-rando, in virile età, nobilmente vestito. Un manto bianco gli copriva tutta lapersona; ma la sua faccia era così luminosa, che io non potevo rimirarlo.Egli mi chiamò per nome e mi ordinò di pormi alla testa di quei fanciulliaggiungendo queste parole:- Non con le percosse, ma con la mansuetudine e con la carità dovrai guada-gnare questi tuoi amici. (puoi continuare a leggere sul sito: Conosci don Bosco -Autobiografia)( in basso) Tamburo della cupola maggiore: AUGUSTO RANOCCHI

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNO DELLEDUE COLONNE

    domanda:

    La grande devozione che DonBosco aveva per l’Eucarestia eper la Madonna, viene illustrataanche da un suo sogno?

    A meta chiesa di fronte alla vetrata della zattera tro-viamo il sogno delle due colonne.È di Luigi Montanarini.

    SOGNO DELLA BARCA DI PIETRO NELLA TEMPESTAIl Sogno detto anche delle “due colonne” Don Bosco loraccontò la sera del 30 maggio 1862. "Figuratevi - disse -di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio soprauno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altroche mare. In tutta quella vasta superficie di acque sivede una moltitudine innumerevole di navi ordinate abattaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acutoa mo' di strale. Queste navi sono armate di cannoni ecariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incen-diarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una navemolto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla conil rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile. Aquella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scor-ta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed esegui-scono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria.Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembrafavorire i nemici.

    In mezzo all'immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l'una dall'altra. Sopra di una vi èla statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: "AUXILIUM CHRISTIANORUM; sull'altra, che èmolto più alta e grossa, sta un' OSTIA di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: "SALUS CREDENTIUM".

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNO DELPERGOLATODI ROSE

    domanda:

    Don Bosco ha in mente di fon-dare una Congregazione e il so-gno del Pergolato di rose ne in-dica la traccia. Non è piuttostouna visione?

    Il sogno del pergolato di roseporta evidenti i caratteri di unavisione più che di un sogno. In-fatti Don Bosco, nel raccontarloai suoi primi Salesiani, s'intro-dusse così: "Perché ognuno di noiabbia la sicurezza che è MariaVergine che vuole la nostra Con-gregazione, vi racconterò nongià la descrizione di un sogno,ma quello che la stessa BeataMadre si compiacque di farmi ve-dere".Continua quindi narrando il so-gno: "Un giorno dell'anno 1847,avendo io molto meditato sulmodo di far del bene alla gio-ventù, mi comparve la Reginadel cielo e mi condusse in un giar-dino incantevole".Quindi Don Bosco descrive il giar-dino, poi prosegue: "c'era un per-golato che si prolungava a vistad'occhio, fiancheggiato e coper-to da rosai in piena fioritura. An-

    IL SOGNO DELLE ROSENel mosaico dell'anello maggiore della Basilica , partendo dal punto

    corrispondente all'altare di S, Anna si trova il sogno delle rose diAngelo Ranocchi.

    che il suolo era tutto coperto di rose. La Beata Vergine mi disse:- Togliti le scarpe! , e poiché me le ebbi tolte, soggiunse:- Va' avanti per quel pergolato; è quella la strada che devi percorrere.Cominciai a camminare, ma subito mi accorsi che quelle rose celavano

    spine acutissime, cosicché i mieipiedi sanguinavano. Quindi fattiappena pochi passi, fui costrettoa ritornare indietro.- Qui ci vogliono le scarpe , dissiallora alla mia Guida.- Certamente, mi rispose, ci vo-gliono buone scarpe.Mi calzai e mi rimisi in via con uncerto numero di compagni, cheavevano chiesto di seguirmi. Il per-golato appariva sempre più stret-to e basso. Molti rami si abbassa-vano e si alzavano come festoni;altri pendevano perpendicolari so-pra il sentiero. Erano tutti rive-stiti di rose, e io non vedevo cherose ai lati, rose di sopra, roseinnanzi ai miei passi. Mentre an-cora provavo vivi dolori ai piedi,toccavo rose di qua e di là, sen-tendo spine ancor più pungenti; emi pungevo e sanguinavo non solonelle mani...

    (continua in “Conosci Don Bosco” - Sogni)

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNO DELPARADISO

    domanda:

    Domenico Savio fu l’allievo piùcaro a Don Bosco. Gli venne insogno, qualche volta?

    IL SOGNO DEL PARADISO CON S. DOMENICO SAVIOIl bassorilievo di Attilio Torresini posto sopra l'altare di S. Domenico Savio presen-ta il sogno fatto da Don Bosco a Lanzo, 20 anni dopo la morte del Savio.

    La sera del 22 dicembre 1876Don Bosco raccontò ai suoigiovani una meravigliosa vi-sione avuta nella notte cheaveva passato a Lanzo Tori-nese.Gli sembrò di trovarsi su diun'altura davanti a una pia-nura molto estesa, divisa ingiardini di mirabile bellezza, in mezzo ai quali sorgevano palazzi che per magnifi-cenza sembravano altrettante regge. Mentre Don Bosco ammirava tante meravi-glie, al suono di una musica dolcissima, gli comparve il suo allievo prediletto SavioDomenico, a capo di una schiera di giovani, molti dei quali Don Bosco riconobbe."Savio si avanzò - racconta Don Bosco -. Mi era così vicino che, se avessi steso lamano, l'avrei certamente toccato. Taceva guardandomi sorridente. Com'era bello!Una tunica candidissima, tutta trapuntata di diamanti, gli scendeva fino ai piedi.Un'ampia fascia rossa, tempestata di gemme, gli cingeva i fianchi; dal collo glipendeva una collana di fiori, che splendevano di una luce sovrumana, più viva delsole, che in quell'istante brillava in tutto lo splendore di un mattino di primavera,e riflettevano i loro raggi in quel viso candido e rubicondo, in una manieraindescrivibile... (continua in “Conosci Don Bosco” - Sogni)

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNODELL’INFERNO

    domanda:

    Nel sogno dell’Inferno, è veroche Don Bosco ne rimase coin-volto fisicamente, scttandosi unamano?

    di AUGUSTO RANOCCHI, particolare del mosaico della Cupola Grande

    Il 3 maggio 1868 Don Bo-sco racconta un sognoterribile sull’INFERNO.Egli passeggia con unaguida, in compagnia deisuoi giovani in un vialesplendido...La strada comincia a de-clinare e diventa semprepiù difficile. Infine nota-no un alto muro e su unaporta di bronzo vi leggo-no: “Ubi non est redem-ptio”: è l’inferno.La guida fa notare a DonBosco un giovane cheprecipita nella discesa.

    La porta di bronzo si apre automaticamente, così che quel giovane e mille altri precipitano nella fornace. Tre altri li seguono a brevedistanza. Don Bosco li riconosce tutti...Discende ancora più in basso per assistere ai supplizi dei dannati. Vorrebbe prender nota di qualche nome, ma la guida glielo impedisce.Essa si accontenta di dargli qualche avviso per evitare queste punizioni. Raccomanda soprattutto l’obbedienza. A Don Bosco fa toccare conla mano il muro: egli emette un grido, si sveglia e realmente vede che la mano è bruciata... (continua in “Conosci Don Bosco” - Sogni)

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNODEI CORVI

    domanda:

    Molti sogni di Don Bosco hannoun che di drammatico e, a volte,terrorizzante. Quale è quello piùemblematico?

    La notte pre-cedente la do-menica inAlbis, 3 apri-le 1864, a DonBosco parvedi trovarsi sulbalcone pro-spiciente lasua cameret-ta, nell'attodi osservare igiovani a di-v e r t i r s i ,quando videcomparire ungrande len-zuolo bianco,che coprì tut-to il cortilecon i giovaniche si ricrea-vano. Mentrestava osser-

    di Augusto Ranocchi nel mosaico dell'anello maggiore della Basilica

    vando, vide una grande quantità di corvi venire a svolazzare sopra il lenzuolo, girare qua e là e finalmentetrovare le estremità, passare sotto e gettarsi sopra i giovani per beccarli.Apparve allora uno spettacolo compassionevole: a uno cavavano gli occhi, a un altro beccavano la linguafacendola a pezzi; a questo davano beccate in fronte, a quell'altro straziavano il cuore. Ma ciò che stupivaDon Bosco era che nessuno si lamentava o gridava, ma tutti restavano freddi e insensibili, senza curarsidi difendersi. "Sogno o son desto? - pensavo -. Quei corvi che siano demòni che danno l'assalto ai miei giovani?

    Mentre pensa-vo così, sentiiun rumore e misvegliai. Qual-cuno avevabussato allamia porta.Ma quale non fula mia sorpresaquando il lune-dì vidi diminui-re le Comunio-ni, al martedìpiù ancora, almercoledì poiin modo note-volissimo, sic-ché alla metàdella Messaavevo termina-to di confessa-re!.. (continua in“Conosci Don Bo-sco” - Sogni)

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNODELLA ZATTERA

    domanda:

    Oltre i mosaici della cupolagrande, ci sono sogni raccontatianche nelle vetrate?

    SOGNO DELLA ZATTERA PER LA SALVEZZAA metà chiesa è posta la vetrata della zattera. E' di Luigi Montanarini

    Questo sogno fu narrato da Don Bosco ai suoi giovani la sera deI 1 gennaio1866. È stato intitolato: Avvenire della Congregazione Salesiana e sua mis-sione salvatrice in mezzo alla gioventù. In esso Don Bosco presenta il vastopanorama delle vicende della vita... (continua in “Conosci Don Bosco” - Sogni)

    Il Santo su una zat-tera, stringe a sèi giovani per sal-varli. Don Boscoindicò nell’inonda-zione i pericolidel mondo e nellagrande zattera, lacasa di Maria, cioèl’Oratorio.L’iride dellalunetta in alto mo-stra la scrittaMEDOUM (Materet Domina OmnisUniversi Maria =Maria Madre e Si-gnore del mondointero). Nella ve-trata inferiore iflutti travolgono igiovani. All’ingres-so della fornacec’è la scritta: “Ilsesto e il settimo[comandamento]conducono qui”

  • IL TEMPIO “CURIOSO”

    IL SOGNODELL’ELEFANTE

    domanda:

    Il manto di Maria fa da protezio-ne ai giovani dell’Oratorio.In che sogno è descritto questoaiuto materno?

    di Augusto Ranocchi nel mosaico dell'anello maggiore. Unenorme elefante irrompe nel cortile dell’Oratorio.

    Quei giovani, invitati da Don Bosco, che si riparano sotto ilmanto dell’Ausiliatrice, sono salvi.

    “Cari giovani, sognai che eragiorno di festa, dopo pranzo,nelle ore di ricreazione e voieravate intenti a divertirvi inmille modi... quando improvvi-samente sento all'uscio un ticctacc di chi bussava.Corro a vedere. Era mia ma-dre, morta da sei anni, che af-fannata mi chiamava: - Vieni avedere, vieni a vedere. - Chec'è? risposi.- Vieni, vieni! replicò.A queste istanze mi portai sulbalcone ed ecco in cortile veggoin mezzo ai giovani un elefan-te di smisurata grandezza...Scendemmo tosto precipitosinel porticato... Quell'elefantesembrava mite, docile: si di-vertiva correndo coi giovani; liaccarezzava colla proboscide:era tanto intelligente cheobbediva ai comandi...(continua in “Conosci D Bosco” - Sogni)

    sogni-1.pdfsogni-2sogni-3sogni-4sogni-5sogni-6sogni-7sogni-8sogni-9sogni-10