Dolorosa Storia Della Farmacia

download Dolorosa Storia Della Farmacia

of 16

Transcript of Dolorosa Storia Della Farmacia

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    1/16

    Pagina 1

    Dolorosa storia della Farmacia dellOspedale

    S. Maria degli Ungheresi di Polistena

    LOspedale di Polistena fu fondato:a) con la donazione di un fondo

    da parte del Sig. Giuseppe Valensise; b) con la donazione di L.

    103.966,50 da parte del Principe di Ardore e consorte; c) con la

    donazione di L. 60.000 da parte del Comitato Ungherese pel

    terremoto del 1908; questultima per interessamento dellillustre

    maestro Francesco Jerace1. In seguito, il benemerito Sig. Valensise

    don altro fondo ed altro ne lasci Monsignor Valensise.

    Nessun concorso governativo.

    In base allo Statuto ed in ottemperanza alle condizioni apposte

    alle donazioni, lAmministrazione dellEnte si compone di 15

    Governatori: due perpetui e cio lerede del Principe di Ardore (oggi

    il Duca Riario Sforza) ed uno dei successori maschi del Sig. Michele

    Valensise; poi larciprete, lassessore anziano2ed il Presidente della

    Note dellarchivio:1FRANCESCO JERACE (POLISTENA 1853/ NAPOLI 1937)-Scultore: senza alcun dubbio uno dei pi

    illustri nostri concittadini degli ultimi due secoli cos come attestato da uno stuolo di famosicritici ed insigni studiosi di belle arti, tra cui annoveriamo il Prof. Alfonso Frangipane e lafiglia di questi, prof.ssa Raffaella, il Prof. Domenico Teti, il Prof. Cesare Mul, Prof.ssa ErminiaCorace, il Prof. Carlo Stefano Salerno, la Prof.ssa Isabella Valente ecc.. . Tanto per avere unaidea citiamo soltanto il numero delle sculture monumentali: 372 da dividere tra quelle singole equelle facenti parte di complessi monumentali: circa 90 disegni in bianco e nero ed in sanguigna ecirca 54 dipinti: tutte opere che gli valsero l'universale fama di ritrattista, psicologista.

    E appena il caso rammentare che le opere del sommo Maestro sono sparse in tutto il mondotra Napoli e Londra, Madrid e Bonbay, Monaco di Baviera, Berlino e Varsavia,La Haye, e l'Irlanda,Odessa e Atene, la Calabria, Cuba, l'Argentina, ecc...

    Tra gli innumerevoli riconoscimenti ne citiamo soltanto uno che forse il pisignificativo: l'elezione all'unanimit da parte di tutti gli istituti di belle arti d'Italia amembro effettivo del Consiglio Superiore delle Belle Arti in Roma, organo del Ministero della

    Pubblica Istruzione avvenuta in data 20 maggio 1894.Una delibera di plauso, per lambito riconoscimento, fu adottata all'unanimit dal Consiglio

    Comunale di Polistena in data 14 luglio 1894.-Ci riserviamo di dedicare pi ampio spazio all'insigne polistenese in un prossimo scritto,

    quale doverosa riconoscenza non soltanto per la fama riscossa ma per il grande affetto che nutr emanifest sempre, concretamente per la nostra terra, che amava definire parrera di ingegni.

    2incarico espletato da mio padre, Vincenzo Tornatora,(Scido 23.01.1888 Polistena 23.12.1955)

    dal 1947/1952, che, dopo la seconda guerra mondiale promosse una sottoscrizione, anche in derrate,per rendere possibile la riapertura dell'ospedale, coinvolgendo tutta la popolazione eprincipalmente i contadini che costituivano, all'epoca la parte pi cospicua della societpolistenese; sottoscrizione che riscosse notevole successo.

    Commento [AT1]:

    Commento [AT2]:

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    2/16

    Pagina 2

    Congrega di Carit; inoltre due rappresentanti il Comitato

    Ungherese; ed infine altri otto di nomina del Duca Riario-Sforza.

    Tutto ci si premette per chiarire la natura dellEnte per coloro

    che credono poterne disporre a loro beneplacito.

    Il Comune cedette il vecchio fabbricato del Convento, dove

    successivamente furono costruiti ex novo due padiglioni.

    LOspedale cominci subito a funzionare in proporzioni modeste

    s, ma bene, prestando lopera loro tutti i medici locali

    gratuitamente.

    Nel 1920, per lopera efficace degli amministratori del tempo,

    ottenne la concessione dellapertura di una Farmacia con vendita

    anche al pubblico.

    Per lacquisto dei medicinali fu impiegata la somma ricavata dalla

    vendita di un fondo. Essa cominci a funzionare subito

    regolarmente, sotto la direzione di un farmacista nominato in base a

    concorso, come per legge e regolamento interno. E cos fu gestita

    fino al 1931, quando fu concessa in affitto al farmacista Rovere

    Giuseppe, con violazione della legge; giacch non potendo la

    Farmacia essere parificata alle botteghe di patate, la legge, per

    impedire che divenisse oggetto di bassa speculazione, con danno

    pubblico, ne viet laffitto e lappalto.

    Si ignora perch si addivenne allaffitto. Si dice dagli interessati

    che la gestione diretta era passiva; ma ci contraddetto dai bilanci.

    Ammesso che fosse vero per qualche anno, dimostrerebbe solo che

    fu mal gestita: giacch impossibile che questa farmacia, posta nel

    pi popoloso rione di Polistena e la pi vicina a Melicucco, che non

    ebbe mai farmacia, fosse passiva, mentre le altre due non lo erano.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    3/16

    Pagina 3

    Pi di 15 mila abitanti con tre sole farmacie. Del resto la tenacia

    con cui il Rovere si attaccato a la farmacia e non vuole mollarla,

    basta a dimostrare se sia passiva.

    Se non risulta dagli atti, forse lo si pu arguire il perch fu data in

    fitto; giacch risulta che fu affittata senza asta, a trattative private,

    senza superiore autorizzazione. E fu affittata pel canone annuo di L.

    6.000 lorde di Ricchezza Mobile e di met importo assicurazione

    incendio L. 809 lorde. Le restanti L. 5.191 erano il prezzo non solo

    del diritto di gestire per proprio conto la farmacia, ma dei locali,

    dellarredamento e della ricca fornitura di medicinali (valutati alla

    buona in oltre L. 27.000, ai prezzi di quel tempo; medicinali che gli

    furono consegnati con lobbligo di restituirli nella stessa qualit e

    quantit, alla fine della locazione. Tale canone nel 1935 fu ridotto a

    L. 5.400 e nel 1936 a L. 4.800, meno di quanto avrebbe reso solo il

    fondo venduto per lacquisto dei medicinali.

    Alla scadenza dei quattro anni la Farmacia rimase al Rovere. Nel

    36 gli fu data disdetta ed il primo gennaio 37 il dott. Cordopatri ed il

    Sig. Giffone si presentarono per prendere possesso della Farmacia

    per conto dellOspedale. Ma il Rovere si rifiut di rilasciarla e come

    sempre gli and bene; perch, il 30 novembre del 1937, si stipul un

    nuovo affitto per tre anni (1938-41) pel canone di L. 6.000.

    E da rilevare che prima di questa stipula, il 23 e 26 ottobre,

    rispettivamente, la dottoressa Lavinia Camera ed il dott. Staropoli

    aveano offerto un prezzo maggiore (L. 7.200) e la Camera avea

    pregato di essere informata se cerano offerte maggiori.

    Anche dopo la scadenza dei tre anni la Farmacia continu nelle

    mani del Rovere ed anche dopo una nota della Prefettura del tenore

    seguente:

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    4/16

    Pagina 4

    rilevato cha la Farmacia di codesto Ospedale autorizzata con decreto

    prefettizio n. 24585, del 23 marzo 1921, venne concessa in locazione

    al dott. Giuseppe Rovere. Poich per le vigenti disposizioni laffitto e

    lappalto della Farmacia, qualunque sia la loro condizione giuridica

    ed a chiunque appartengano non pu essere consentito, fatta

    eccezione per le farmacie tanto di persone fisiche che di enti

    contemplati dagli articoli 374, 375, 376 T. U. Leggi Sanitarie (si tratta

    delle farmacie di antico diritto e dei territori annessi a Fiume) nei

    limiti del trentennio o ventennio ivi preveduti. Vi prego di

    provvedere con cortese sollecitudine a che la locazione predetta venga

    disdetta, dandomi cortese assicurazione. Il Prefetto (firma

    illeggibile)>>.

    La nota della Prefettura rimase lettera morta fino a quando, nel

    1944, fu nominato Commissario dellOspedale il sacerdote Vincenzo

    Rovere3. Scandalizzato nel vedere che nel 1944, anno V della guerra

    mondiale, il Farmacista corrispondeva come canone di affitto L.

    6.000 lorde, come nel 1931, e tenendo presente la prefettizia ora

    riportata, egli con deliberazione 15 3 44 n. 2 e 5 7 44 n. 12,

    approvate dalla Prefettura, decise di sciogliere il contratto di affitto e

    gestire direttamente la Farmacia. In conseguenza di tale decisione, il

    24 Aprile 44 notific al Farmacista pel 31 dicembre 44. Era nel suo

    pieno diritto; il contratto non era vitalizio, andava di anno in anno

    3

    Don Rovere Vincenzo(Polistena 1890/1962) Figlio di un modesto imprenditore edile, sacerdote,studioso, Arciprete prima di Melicucco e poi di Tritanti Maropati - ; fu pure per molto tempopresidente del S. Maria degli Ungheresi, coerente antifascista; apparteneva alla stretta cerchiadei seguaci di Don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare, esule, prima in Francia e poi negliUSA e tenace oppositore al fascismo.

    - Don Rovere possedeva una discreta biblioteca (di circa 3.000 volumi) che lasci al comune diPolistena rendendo cos possibile, negli anni 70 del 900, l'istituzione della Biblioteca Comunale,dotata subito, per mia iniziativa (anche su consiglio del Prof. Angelo Daniele), di un nutritocorredo di libri tra cui l'ultima edizione dell'enciclopedia Treccani. La sorella di Don V.zo,Marina (1906/1968) tenuta a battesimo dalla mia amata compianta genitrice, Silipo Marina,(Polistena 1889/1971) caldeggi me personalmente, sia per la consegna dei libri che perl'istituzione della biblioteca; detto per inciso, negli anni 30 del 900 Rovere Marina era stata laprima calabrese a laurearsi in giurisprudenza: esercit con successo, la professione di avvocatodapprima nel Foro di Palmi e quindi in quello di Bologna.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    5/16

    Pagina 5

    per tacita riconduzione, oltre che era contro legge, come si detto;

    nessuna eccezione, neppure cavillosa si poteva fare. Eppure quandi il

    31 dicembre 44 Don Rovere, col dott. Amendolea, il dott. Mittiga ed

    il Rag. Carbone si present nella Farmacia per averne la riconsegna,

    il farmacista Rovere si rifiut di darla. Perci Don Rovere, con

    deliberazione del 3-1-45, decise di adire il Magistrato per la

    convalida della licenza data al Farmacista. E quando il 12-1-45 si

    rec in Prefettura per portare tale deliberazione per lapprovazione,

    gli fu assicurato che il Prefetto voleva che si andasse in fondo.

    Viceversa (oh labilit delle umane decisioni!) la deliberazione

    non fu approvata ed il 21 gennaio venne a Polistena un alto

    funzionario della Prefettura che concesse al Farmacista Rovere la

    proroga dellaffitto pel 1945, elevando il canone di affitto da lire

    seimila a trentamila. E cos nella stessa Prefettura che con la nota su

    riportata dichiarava illegale laffitto ed ordinava di scioglierlo,

    cadeva ella stessa nella identica illegalit, concedendo la proroga.

    LItalia, diceva Monsignor Bonomelli lillustre vescovo di

    Cremona, si restringe, si restringe fino a diventare una stretta lingua

    di terra, lontana dai grandi centri, ed ove imperversano tutti i venti.

    E che venti! Quelli del nord che inaridiscono i verdi agrumi: lo

    scirocco che inaridisce i frutti degli ulivi e di tutte le altre piante.

    Povero ospedale in mezzo a questi brutti venti!

    Don Rovere, che aveva reso grandi servigi allOspedale, fu

    congedato per insediare lamministrazione secondo lo statuto.

    Il Presidente di questa, cio lo scrivente, in tempo utile diede

    licenza al Farmacista pel 31 dicembre 1945. Si tenga presente che

    con nota 18 8 45 n. 1663 la Prefettura ribad che doveva essere

    risolto il contratto di locazione (vento di dove?).

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    6/16

    Pagina 6

    Sennonch per le insistenze dellinteressato Farmacista,

    lamministrazione dellOspedale con deliberazione 12 10-45 n. 45,

    considerate le condizioni di emergenza ed il fatto che la Prefettura,

    mentre diceva illegale laffitto, aveva essa stessa data la proroga pel

    1945, concesse una nuova proroga pel 1946, elevando il canone di

    affitto a L. 35.000

    Tale deliberazione non fu approvata dalla Prefettura, ma

    restituita con la nota seguente:

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    7/16

    Pagina 7

    Farmacia, nominandosi custode il Farmacista Amendolea di S.

    Giorgio.

    Di ci fu notiziato immediatamente e clandestinamente il

    farmacista Rovere, che mise in subbuglio gli amministratori

    dellOspedale : ed essendosi ventilato che il sequestro poteva essere

    interpretato come una manovra politica nellimminenza delle

    elezioni amministrative fissate per la domenica successiva, per

    eccesso di obbiettivit e serenit, si rinvi lesecuzione del sequestro

    a dopo le elezioni.

    Fu errore che si sconta.

    Difatti le manovre del Farmacista, in seguito a trattative,

    lamministrazione dellOspedale il 10 4 1946 deliber di nominare

    direttore provvisorio della Farmacia lo stesso Rovere, il quale si

    obbligava di corrispondere allOspedale un incasso netto di L. 7.000

    mensili.

    Ma neppure tale deliberazione fu approvata dalla Prefettura; fu

    restituita con la nota seguente: . (Il Prefetto firma illeggibile).

    In seguito a ci lAmministrazione dellOspedale Invit Il Rovere

    a dichiarare se intendesse rilasciare la Farmacia, per evitare il

    giudizio. Invece di rispondere con argomenti seri, egli si dette a

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    8/16

    Pagina 8

    lanciare ingiurie, per cui fu allontanato. Volle imitare Orlando

    Furioso. (Vedi Limmortale Poema di Ariosto).

    Ed allora il Consiglio di Amministrazione, che funzionava

    faticosamente anche perch vi era epidemia dassenteismo e

    perch i Governatori non erano concordi sulla linea da seguire per la

    Farmacia, l8 luglio 46 deliber di interessare la Prefettura per la

    nomina di un Commissario Prefettizio che definisse tale vertenza.

    La prefettura sciolse lAmministrazione, ma a commissario,

    invece della persona suggerita e con fervore da me (di accordo

    collEcc.mo Duca Riario Sforza, Governatore permanente

    dellOspedale),nomin me stesso che non volevo accettare ma lo feci

    per evitare che si cadesse in peggiori mani e quando mi fu

    ufficiosamente assicurato che la prefettura faceva sul serio (come gi

    fu assicurato a Don Rovere) e riteneva fossi io la persona pi

    indicata a risolvere le pratiche pendenti.

    Accettando chiesi di poter nominare sub Commissario il sacerdote

    Rovere per valersi dellesperienza in materia e dellattivit di esso e

    perch fosse riparato il torto fattogli nel 1945. La pratica si svolgeva

    favorevolmente, e perci mi posi allopera: a) confermando la

    deliberazione di agire giudiziariamente contro il farmacista Rovere,

    che citai davanti il Pretore di Cinquefrondi; b) facendo procedere ai

    lavori di adattamento della secondo le

    richieste dei medici, compreso il prof. Guerrisi4; c) interessando

    lUNRRA e perfino lOn. Fiorello La Guardia5 per assegnazione

    4 Prof. Antonino Guerrisi nato a Polistena il 25/11/1900 ivi deceduto il 27/11/1968 gi

    ordinario di chirurgia medica presso lUniversit di Bari. Primo chirurgo nella storia dellospedaleSanta Maria degli Ungheresi di Polistena ( 1947-1960). che ha reso possibile l'apertura di un vero eproprio ospedale in luogo di una vecchia infermeria per i poveri.

    5Fiorello La Guardia, uomo politico italo-americano: New York City nato l'11/12/1982 ivi deceduto il

    20.09.1947Il padre, Achille, era nato a Cerignola (Foggia);la madre ungherese di origine ebraica,

    Comandante pilota durante la prima guerra mondiale (1915-1919). Laureatosi in giurisprudenza alla

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    9/16

    Pagina 9

    straordinarie di materiali (che sono gi copiosamente pervenuti); d)

    Eccitando con la stampa la beneficenza cittadina in favore

    dellOspedale; e) inviando una lettere circolare a tutti i Polistenesi6

    del Mondo perch aiutassero lEnte; f) stipulando latto notarile col

    quale lOspedale, rientr in possesso di una parte di un fondo

    lasciatogli dalla benemerita signora Pasqualina Pronostino Siciliano,

    morta il 1920.

    Ma il farmacista non dormiva e con lui vegliavano gli amici. E

    se ne cominciarono a vedere gli effetti quando mi scrisse di bandire

    il concorso per Direttore di Farmacia; ci desiderava il Farmacista,

    che mira a passare di affittuario a direttore della Farmacia senza

    riconsegnare i costosi medicinali.

    Non risposi, ma non bandii il concorso; giacch non si pu bandire

    il concorso fino a quando non si rientra in possesso della Farmacia.

    Alla detta nota segu unaltra di fin danno, con la quale mi si

    partecip che non potendosi consentire la nomina del sub

    Commissario (e non dice il perch, come se si scrivesse a novellini) si

    pens di nominare Commissario il signor Dott. Mileto, Sindaco di

    Polistena, ( compatibile?) e mi si ringrazi per lopera, che non mi

    fu permesso di prestare.

    New York University, esercit lattivit forense per qualche tempo; parlava correttamente settelingue (inglese, italiano, francese, tedesco, ungherese, ebraico ed yddish); membro della Camera deiRappresentanti (1923-1933) uno dei capi del blocco progressista. Fu eletto sindaco di New York per

    tre mandati consecutivi (1933-1945); amministr

    la Metropoli con positivi risultati contro lacorruzione e nellopera di ammodernamento e di sviluppo sociale, tra laltro costru

    laeroporto diNew York, a lui dedicato, superando non poche resistenze frapposte dalle compagnie aeree.

    Nel 1939 istituisce una commissione medica sulluso della marijuana che, in contrasto conle leggi USA, dimostra come luso di tale sostanza non provochi alcun danno fisico o mentale. Talestudio, condotto dalla New York Academy of Medicine, rimane tuttora una delle poche ricerchemediche ufficiali a favore di tale sostanza. Attacca duramente il fascismo ed il nazismo americani;e quando i nazisti gli appioppano letichetta di Sindaco ebreo di New York, risponde spiritosamente:Non avevo mai creduto di avere abbastanza sangue ebraico nelle vene da giustificare il fatto dipotermene vantare.

    6Sulla sensibilit dei Polistenesi dAmerica vi stata una tangibile prova nel 1973, allorch per

    iniziativa del nostro benemerito concittadino Raffaele Lagamba, stata donata unautoambulanza alComune di Polistena, passata al Santa Maria degli Ungheresi per la gestione acquistata con iproventi di una sottoscrizione tra i soci del Circolo dei Calabresi di New York.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    10/16

    Pagina 10

    Il dottor Mileto si agit per entrare subito per la carica di

    Commissario. Ed il suo primo atto come tale fu una lettera allAvv.

    Mario Argir, difensore dellOspedale nella causa contro il

    Farmacista, con la quale gli intim di sospendere la causa stessa. Ed

    il giorno in cui questa venne chiamata, 13 gennaio (che brutto

    numero)si present, esso dott. Mileto, alludienza per revocare il

    mandato allAvv. Argir e dichiarare labbandono della causa

    iniziata dallOspedale contro il Farmacista Rovere, e che il

    Pretore dichiar estinta.

    Con tali due atti il dott. Mileto volle confermare che ben si era

    apposto quel cementatore, che udendo la sua nomina di

    Commissario dellOspedale, aveva esclamato che era come se si fosse

    nominato lo stesso Farmacista Rovere (come riferisco nella mia

    lettera al Prefetto pubblicata dal Giornale).

    Non si vollero neppure salvare le apparenze, lasciando

    pendente la causa almeno fino a che fosse stata definita la posizione

    della Farmacia, come consigliava la pi elementare prudenza.

    Di ci ve un motivo che sveleremo a suo tempo.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    11/16

    Pagina 11

    CONCLUSIONE

    Da quanto esposto e documentato risulta :

    1.- che la Farmacia fu affittata illegalmente ed irregolarmente,

    nella forma e nella sostanza; giacch non solo non si poteva affittare,

    ma non si doveva a trattative private.

    2.- che il canone di affitto, esiguo dallinizio, divent ridicolo

    quando fu ridotto e quando si verificarono le svalutazione della

    moneta e laumento dei prezzi; e ridicolo in un modo sbalorditivo

    divenne durante la guerra mondiale. Ci riconobbe lo stesso

    Farmacista quando, nel gennaio 45, consent allelevazione del

    canone di colpo da Lire seimila a trentamila ed in seguito ad aumenti

    maggiori.

    3.- dette circostanze ed il fatto che furono trascurate le offerte

    superiori fatte da altri Farmacisti, provano che laffitto fu fatto a

    tutto vantaggio del Rovere e quindi a danno dellOspedale, danno

    che calcoleranno i lettori competenti se ascenda a solo diecine o

    centinaia di migliaia di lire.

    4.- che lazione per rimuovere questo scandaloso stato di cose

    fu iniziata dalla Prefettura con la nota 29 1 42 sopra riportata,

    quando fu informata in seguito allispirazione del medico provinciale

    e fu poi ribadita con le note 45 e 46 sopra riportate; naturalmente

    per tutelare, a parole, gli interessi dellOspedale.

    E quando la Prefettura inizi tale azione (29.01.1941) Don

    Rovere ed io (che vivevo a Bergamo) non ci sognavamo neppure di

    dover diventare Commissari dell Ospedale; per cui solo agli

    imbecilli ed ai settari, pure imbecilli, si pu dar da bere che fossimo

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    12/16

    Pagina 12

    due feroci lupi che , per fini occulti (quali?), volessimo mangiare il

    tenero agnello, farmacista Rovere.

    Se mai, il lupo fu la Prefettura, ma lupo addomesticato di quelli che

    ululano, ma poi non mordono e tanto meno sbranano.

    Il reverendo Don Rovere ed io abbiamo cercato con sacrificio

    di tutelare gli interessi dellOspedale, come era nostro dovere, non i l

    contrario.

    Lasciamo ad altri la responsabilit di comportarsi

    diversamente, ammonendo che se errori si commetteranno, non li

    sconter solo lOspedale, come dimostrato da casi verificatisi anche

    di recente; giacch il patrimonio dellOspedale cosa sacra, che deve

    servire per i poveri, non per gli altri.

    Polistena, 15 gennaio 1947.

    FRANCESCO CALCATERRA7

    7Calcaterra Dr. Francesco nato a Polistena l11/12/1877, ed ivi deceduto il 18/04/1962, Magistrato

    in pensione, allepocaConsigliere Comunale di minoranza DC (1946-1952), un suo zio paterno, Avv.Calcaterra Pasquale fu Francesco (Polistena 21/11/1838 10/01/1934) sacerdote, fu uno dei primiPresidenti del S. Maria degli Ungheresi, nel 1909; autore di una interessante monografia suPolistena (1930), in cui, tra l'altro, si ravvisa l'esigenza e si raccomanda ai posteril'istituzione di una biblioteca Comunale; raccomandazione rimasta lettera morta per circa mezzosecolo, non avendo avuto fortuna due lodevoli tentativi di cui uno dell'amministrazione del sindacoProf. F.sco Ierace e l'altro, del sindaco Ing. Giovan F.sco Amendolea con due delibere del ConsiglioComunale, rispettivamente n.32 A)del 6.07.1955 e n.15 del 26.06.1957, bocciate entrambe dalprefetto con speciosi pretesti.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    13/16

    Pagina 13

    Alla Sezione Socialista

    Cinquefrondi

    (Copia originale archivio PasqualinoTornatora)

    EPILOGO

    Dalla lucida pubblica denuncia effettuata dal dottor Francesco

    Calcaterra, dopo una lunga esperienza di valoroso Magistrato

    Inquirente (Procuratore del Re) si deduce in maniera molto chiara,

    riteniamo, il ruolo della prefettura in questa dolorosa storia della

    farmacia dellOspedale Santa Maria degli Ungheresi. Ma, ove ci non

    bastasse, ci accingiamo a raccontarne lepilogo che riteniamo sia

    ancora molto pi illuminante.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    14/16

    Pagina 14

    Il commissario prefettizio Giorgio Chiantella in data 31/03/1978

    ha posto in essere le deliberazioni N 165- e 166 nonch un

    contratto di transazione per evitare una lite, consacrato in una di

    queste delibere, in cui, in sinergia con il CO.RE.CO. sezione di Reggio

    Calabria, e la complicit di qualche utile idiota, conclude questa

    annosa vicenda approvando il rendiconto di gestione della farmacia.

    rabberciato dal farmacista Giuseppe Rovere, a datare dal

    22/09/1950 al 30/08/1977, con una partita di dare dello stesso

    farmacista a favore dellEnte della irrisoria somma di lire

    11.000.000. Si badi bene, per 27 anni di gestione; si ricostruisce

    tutta la carriera di dipendente dellospedale allo stesso Rovere a

    datare dal 22/09/1950 al 31/12/1977, riconoscendogli tutte le

    indennit possibili ed immaginabili, come per legge . . . ivi comprese

    le aggiunte di famiglia per la moglie e due figli, liquidandogli

    liperbolica somma di lire 83.620.741 (equivalenti, allepoca, al

    valore, di mercato di due appartamenti) da conguagliare con la

    partita attiva per lEnte di lire 11.000.000, forfettariamente

    determinata, con una serie di rinunce, si fa per dire, da parte del

    farmacista, per interessi sui capitali anticipati, ecc. . E, come se tutto

    ci non bastasse, lo stesso Commissario Chiantella, con sua

    deliberazione del 31/03/1978 nel riconsegnarsi i locali della

    farmacia con tutti i medicinali ivi giacenti a quella data, senza colpo

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    15/16

    Pagina 15

    ferire, accorda al Dr. Rovere un ulteriore ristoro di ben lire

    3.840.070, mentre a nostro sommesso avviso non gli spettava

    alcunch in quanto allepoca della consegna della farmacia, come

    giustamente rammenta il Giudice Calcaterra a pag.2 della sua

    denuncia, per lacquisto dei medicinali fu impiegata la somma

    ricavata dalla vendita di un fondo.

    Il compito di tutela dellinteresse dellEnte, come si vede, da parte

    del commissario prefettizio Giorgio Chiantella fu magnificamente

    assolto ..

    A tal proposito non possiamo fare a meno di rammentare a noi

    stessi, quanto affermava il sommo Luigi Einaudi a proposto dei

    prefetti.

    Via i prefetti aveva tuonato Luigi Einaudi rientrando dalla

    Svizzera con lItalia liberata via tutti i suoi uffici e le sue

    ramificazioni. Nulla deve pi essere lasciato in piedi di questa

    macchina centralizzata. Il prefetto se ne deve andare, con le radici, il

    tronco, i rami e le fronde. Per fortuna, di fatto oggi in Italia

    lamministrazione centralizzata scomparsa. Non accadr nessun

    male se non ricostruiremo la macchina oramai guasta e marcia.

    LUnitdel Paese non data da prefetti e da provveditori agli studi e

    dagli intendenti di finanza e dai segretari comunali e dalle circolari

    ed istruzioni romane. Lunit del Paese fatta dagli italiani.

  • 8/11/2019 Dolorosa Storia Della Farmacia

    16/16

    Pagina 16

    E. dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta venuta fuori col solerte

    bando di concorso effettuato dal commissario Chiantella, per la

    copertura del posto di direttore della farmacia, concepito ad oc per il

    figlio del farmacista licenziato. Deliberazione che il nuovo consiglio

    di amministrazione insediatosi in data 15/04/1978, presieduto, dal

    compianto senatore Emilio Argiroffi, di cui mi onoro di avere fatto

    parte, allunanimit ha doverosamente revocato, previa audizione

    personale al CO.RE.CO., al cui Consesso stato fatto presente, che il

    dott. Rovere, contemporaneamente alla gestione della farmacia

    svolgeva lattivit di Appaltatore Edile regolarmente iscritto allAlbo

    della Provincia di Reggio Calabria.

    Come si vede, per fortuna, avrebbe chiosato il Giudice Calcaterra,

    non tutte le ciambelle escono col buco.

    E la Corte dei Conti che ne pensa, in tutte altre faccende

    affaccendata?

    Ogni ulteriore commento sprecato.

    Polistena, l 28 febbraio 2011

    Pasqualino Tornatora