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1 Comune di Vedano Olona Documento Unico di Programmazione 2020 - 2022 Vedano Olona, luglio 2019 Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 93, del 25 luglio 2019 Presentato al consiglio comunale il 31 luglio 2019

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Comune di Vedano Olona

Documento Unico

di Programmazione

2020 - 2022

Vedano Olona, luglio 2019

Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 93, del 25 luglio 2019

Presentato al consiglio comunale il 31 luglio 2019

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Premessa

i - Il Documento Unico di Programmazione (DUP)

II D.U.P. (Documento Unico di Programmazione), è l’innovativo strumento di programmazione

introdotto dalla legge di riforma del sistema di contabilità in vigore dal 1° gennaio 2015.

La sua struttura è declinata nel principio contabile applicato concernente la programmazione di

bilancio “allegato 4/1” al D.Lgs. n. 118/2011.

Costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione economico finanziaria.

Il D.U.P. descrive gli obiettivi e le strategie di governo dell'amministrazione comunale, indica le

misure economiche, finanziarie e gestionali con cui si potranno realizzare e prescrive gli obiettivi operativi dell'ente che dovranno essere tradotti nel Piano Esecutivo di Gestione assegnato ai

Responsabili della gestione.

Precede l'elaborazione del bilancio di previsione e deve giustificare la coerenza delle politiche

locali con la programmazione nazionale e regionale.

Il D.U.P. si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO).

La Sezione Strategica ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato

amministrativo, sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell'ente.

Tra i contenuti della sezione si sottolineano in particolare i seguenti ambiti:

- analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le

condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente;

- analisi delle condizioni interne: evoluzione della situazione finanziaria ed economico

patrimoniale dell’ente, analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione, quadro delle risorse umane disponibili, organizzazione e modalità di gestione dei servizi,

situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati.

La Sezione Operativa ha carattere generale e contenuto programmatico; costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi

strategici. Contiene la programmazione operativa dell'ente avendo a riferimento un arco

temporale sia annuale che pluriennale.

Gli ulteriori contenuti della SeO concernono gli indirizzi e le valutazioni sui seguenti aspetti della

gestione: valutazione dei mezzi finanziari e delle fonti di finanziamento, indirizzi in materia di

tributi e tariffe dei servizi, ricorso all’indebitamento; obiettivi del saldo di finanza pubblica

(pareggio di bilancio).

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ii - La procedura di approvazione e presentazione del DUP

L'art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che: "Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta

presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. Entro

il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la

Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione."

La Conferenza Stato-città ed autonomie locali, organo collegiale con funzioni consultive e

decisionali che opera per favorire la cooperazione fra lo Stato e gli Enti locali, presieduta dal

Ministro dell'Interno, in sede di parere nella seduta del 18 febbraio 2016 ha definito non perentori i termini di presentazione e relativa approvazione del DUP. Pertanto, gli enti possono provvedere

entro il termine di deliberazione del bilancio, di cui il DUP è necessario presupposto.

La nuova formulazione dell’art. 193, del TUEL ha soppresso l’obbligo effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000. Nel

merito, il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio al punto 4.2,

lett. a), raccomanda, per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, tenuti

all’adempimento ai sensi dell’art. 147-ter TUEL, “ una verifica dello stato di attuazione dei programmi, contestualmente alla presentazione di del DUP”.

iii - Il DUP 2020-2022 di Vedano Olona

Tenuto conto dell’orientamento espresso dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali, la Giunta Comunale di Vedano Olona intende approvare entro il termine del 31 luglio 2019 il

Documento Unico di Programmazione con riferimento alla sola Sezione Strategica 2020-2022,

comprensiva anche della verifica dello stato di attuazione dei programmi, al fine di presentare il documento medesimo alla valutazione del Consiglio, preliminarmente, rispetto al percorso di

approvazione del Bilancio Previsionale 2020-2022.

Con successiva deliberazione di Giunta, pertanto, in sede di approvazione della Nota di

Aggiornamento al DUP e dello schema di bilancio previsionale, verrà approvata la Sezione operativa del DUP medesimo, alla luce del puntuale quadro finanziario per gli enti locali che sarà

delineato dall’approvazione della Legge di Bilancio 2020 e del Piano triennale delle opere

pubbliche, nel frattempo adottato.

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Sommario

SEZIONE STRATEGICA (2020 – 2022) .................................................................................................. 5

1.- Condizioni esterne ................................................................................................................................................. 6 1.1.- Obiettivi individuati dal Governo nazionale .......................................................................................................... 6 1.2.- Obiettivi individuati dalla Regione ....................................................................................................................... 12 1.3.- Parametri economici essenziali ........................................................................................................................... 15 1.4.- Fabbisogni standard ............................................................................................................................................. 17 1.5.- Valutazione della situazione socio economica di Vedano Olona ......................................................................... 20 1.6.- Consistenza e valore del patrimonio immobiliare territoriale ............................................................................. 28

2.- Condizioni interne ................................................................................................................................................29 2.1.- Evoluzione della domanda e modalità di gestione dei servizi pubblici locali ...................................................... 29 2.2.- Organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate ......................................................................... 33 2.3.- Esternalizzazione servizi pubblici ......................................................................................................................... 35 2.4.- Assetto organizzativo e dotazione organica ........................................................................................................ 37 2.5.- Patrimonio ........................................................................................................................................................... 40 2.6.- Indebitamento ..................................................................................................................................................... 42 2.7.- Parametri obiettivi di deficitarietà strutturale .................................................................................................... 47 2.8.- Indicatori sintetici di bilancio ............................................................................................................................... 48 2.9.- Debiti commerciali e indicatori di pagamento ..................................................................................................... 51 2.10.- Indicatori di congruità dell'entrata .................................................................................................................... 54 2.11.- Programmi e progetti di spesa in corso di realizzazione.................................................................................... 56

3.- Risorse e impieghi e sostenibilità economico finanziaria ......................................................................................61 3.1.- La situazione finanziaria del Comune di Vedano nel periodo 2015-2018 ............................................................ 61 3.2.- Analisi delle necessità finanziarie e strutturali del triennio 2020-2022............................................................... 62 3.3.- Linee guida per la predisposizione del Bilancio 2020-2022 ................................................................................. 63

4.- Indirizzi generali e obiettivi strategici ...................................................................................................................69 4.1.- Indirizzi generali di mandato ............................................................................................................................... 69 4.2.- Obiettivi strategici................................................................................................................................................ 70

5.- Strumenti di rendicontazione ai cittadini ..............................................................................................................71

PARTE 2 ....................................................................................................................................................... 72 2.1.- Fabbisogno di personale ...................................................................................................................................... 72 2.2.- Programma biennale degli acquisti di beni e servizi ............................................................................................ 72 2.3.- Programma triennale delle opere pubbliche ....................................................................................................... 72

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SEZIONE STRATEGICA (2020 – 2022)

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1.- Condizioni esterne

La programmazione delle attività e degli investimenti di un ente locale non può essere attuata senza il necessario raccordo con il contesto socio-economico e con la programmazione di altri

enti costituenti la Pubblica Amministrazione: lo Stato Italiano e la Regione di appartenenza. Non

va poi tralasciato il ruolo dell'UE volto a rafforzare il monitoraggio delle finanze pubbliche dei paesi dell'Area Euro.

Dall'analisi del Documento di Economia e Finanza 2019 deliberato dal Consiglio dei Ministri in

data 9 aprile, dei vari documenti di finanza pubblica e dei correlati provvedimenti legislativi, emergono gli obiettivi tracciati Governo per gli enti locali.

1.1.- Obiettivi individuati dal Governo nazionale

1.1.1.- Documento Economia e Finanza 2019, Consiglio dei Ministri 09/04/2019 (Premessa)

Il Documento di Economia e Finanza 2019, il primo del nuovo Governo, ripercorre i risultati conseguiti in dieci intensi mesi di attività e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si

intende attuare nel prossimo triennio. Il Governo ha pienamente realizzato il programma iniziale di

riforma economica e sociale descritto a inizio autunno nella Nota di aggiornamento del DEF 2018.

Seppur in un contesto economico congiunturale profondamente cambiato e più complesso, con questo documento il Governo conferma gli obiettivi fondamentali della sua azione: ridurre

progressivamente il gap di crescita con la media europea che ha caratterizzato l’economia italiana

soprattutto nell’ultimo decennio e, al tempo stesso, il rapporto debito/PIL. A tal fine, la strategia dell’Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita,

innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione

di riforma fiscale in attuazione progressiva di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione

tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale.

Il Governo ha approntato due pacchetti di misure di sostegno agli investimenti. Il primo, il decreto-

legge “Crescita”, si concentra su misure di stimolo all’accumulazione di capitale e alla realizzazione di investimenti. Il secondo provvedimento, il decreto-legge “Sblocca cantieri”, punta a invigorire la

ripresa del settore delle costruzioni, snellendo la legislazione vigente in materia di aggiudicazione

dei contratti, appalti integrati, subappalti, norme sulla progettazione, partenariato pubblico-privato e procedure di approvazione di varianti di progetto.

Questi interventi hanno un impatto neutrale sulla finanza pubblica, a testimonianza dell’attenzione

del Governo alla disciplina di bilancio. Nell’accordo di fine anno con la Commissione Europea, il Governo aveva indicato una previsione di indebitamento netto per il 2019 pari al 2 per cento del PIL.

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La Legge di Bilancio contiene una clausola che, in caso di deviazione dall’obiettivo di indebitamento

netto, prevede il blocco di due miliardi di spesa pubblica. Sulla base delle nuove previsioni

pubblicate in questo documento, tale scenario appare ora probabile. Il Governo attuerà pertanto

tale riduzione di spesa.

Per effetto dell’attivazione della riduzione di spesa prevista dalla legislazione vigente (che, quindi,

non costituisce una ‘manovra’ aggiuntiva), il deficit di quest’anno è stimato al 2,4 per cento del PIL.

In termini strutturali, ovvero al netto dell’andamento ciclico e delle misure temporanee, questo risultato darebbe luogo a una variazione dell’indebitamento di solo -0,1 punti percentuali. Tenendo

conto della flessibilità concordata con la Commissione in relazione a spese straordinarie per il

contrasto dei rischi idrogeologici e interventi straordinari sulle infrastrutture, nonché del livello negativo dell’output gap, il risultato di quest’anno rientrerebbe nei limiti del Patto di Stabilità e

Crescita (PSC).

Per gli anni successivi, il Programma di Stabilità traccia un sentiero di finanza pubblica che riduce

gradualmente il deficit della PA fino all’1,5 per cento nel 2022, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali all’anno che determina un miglioramento quasi equivalente del saldo strutturale.

Secondo le nuove proiezioni ufficiali, il deficit strutturale scenderebbe dall’1,5 percento del PIL di

quest’anno allo 0,8 per cento nel 2022, in linea con una graduale convergenza verso il pareggio strutturale. Gli obiettivi programmatici tracciati nel Programma sono in linea con il dettato del PSC

pur puntando a miglioramenti del saldo strutturale più contenuti in confronto a un’interpretazione

letterale delle regole, come impongono le condizioni ancora difficili in cui versa la nostra economia e il recente indebolimento ciclico.

L’andamento previsto dell’inflazione e del deflatore del PIL per l’anno in corso e il prossimo triennio

rimane improntato a una forte moderazione, rendendo più complesso il conseguimento di

un’elevata crescita nominale e di una marcata riduzione del rapporto fra debito pubblico e PIL. Le nuove previsioni ufficiali indicano per il 2019 un incremento del rapporto debito/PIL, che è già

moderatamente aumentato lo scorso anno. Per i prossimi anni, il Programma di Stabilità mira a una

riduzione del rapporto debito/PIL, che risulterebbe prossimo al 129 per cento nell’anno finale della previsione.

Per quanto riguarda gli obiettivi interni di politica di bilancio, lo scenario programmatico qui

presentato prevede un aumento degli investimenti pubblici nel prossimo triennio, che dal 2,1 per cento del PIL registrato nel 2018 si porterebbero al 2,6 per cento del PIL nel 2022.

Le riforme sono la via maestra per migliorare il potenziale di crescita dell’economia. Il Programma

Nazionale di Riforma di quest’anno, il primo presentato dal nuovo Governo, ripercorre le diverse

misure e riforme già intraprese ed espone la strategia per il prossimo triennio.

Il Governo ha dato la priorità all’inclusione sociale, al contrasto alla povertà, all’avvio al lavoro della

popolazione inattiva e al miglioramento dell’istruzione e della formazione. Il Decreto Dignità punta

a ridurre la precarietà del lavoro, disincentivando l’utilizzo eccessivo dei contratti a termine e promuovendo l’utilizzo di quelli a tempo indeterminato. Il Reddito di Cittadinanza ha la duplice

finalità di contrasto alla povertà e di attivazione dei beneficiari in termini di ricerca del lavoro e di

sentieri formativi.

La revisione del sistema pensionistico operata con ‘Quota 100’ intende consentire un accesso più

agevole alla pensione, favorendo anche il ricambio generazionale e l’innovazione e la produttività

di imprese e Amministrazioni pubbliche.

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Il tema del lavoro continuerà ad avere un posto centrale nell’azione di politica economica del

Governo dei prossimi anni, con l’obiettivo di garantire agli italiani condizioni d’impiego più dignitose

e adeguate retribuzioni. Saranno oggetto di valutazione l’introduzione di un salario minimo orario

per i settori non coperti da contrattazione collettiva e la previsione di trattamenti congrui per l’apprendistato nelle libere professioni. Si continuerà inoltre a lavorare per ridurre il cuneo fiscale

sul lavoro e gli adempimenti burocratici, anche attraverso la digitalizzazione.

Lo sviluppo dell’economia richiede, accanto all’investimento in infrastrutture fisiche, anche un ampio sforzo nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Il Governo predisporrà delle

Strategie Nazionali per l’Intelligenza Artificiale e per la Blockchain. Risorse significative saranno

investite nella diffusione della banda larga e nello sviluppo della rete 5G. Si sono inoltre rifinanziati gli strumenti del Piano Impresa 4.0 e per il supporto all’innovazione nelle piccole e medie imprese.

Il Governo rilancerà la politica industriale dell’Italia, con l’obiettivo non solo di rivitalizzare settori

da tempo in crisi, ma anche di rendere l’Italia protagonista in industrie che sono al centro della

transizione verso un modello di sviluppo sostenibile. Il passaggio a standard ecologici più elevati rappresenta una vera opportunità di crescita per l’Italia, che deve essere perseguita attraverso

l’incentivazione alle attività di ricerca, progettazione e produzione di mezzi di trasporto a basso

impatto ambientale nel nostro Paese. Il Governo rafforzerà il sostegno alla sperimentazione e adozione delle trasformazioni digitali e delle tecnologie abilitanti che offrano soluzioni per

produzioni più sostenibili e circolari. La green finance può fornire un importante contributo alla

crescita di tali attività, e il Governo ne sosterrà lo sviluppo.

Le semplificazioni amministrative saranno parte di un più generale provvedimento di accelerazione

della crescita che il Governo intende varare nei prossimi mesi, che procederà alla ricognizione,

tipizzazione e riduzione dei regimi abilitativi, individuando i procedimenti di autorizzazione non

indispensabili ed eliminando tutti gli oneri amministrativi superflui.

1.1.2.- Documento Economia e Finanza 2019, Consiglio dei Ministri 09/04/2019 (Sez. /, Cap. V)

LE AZIONI INTRAPRESE E LINEE DI TENDENZA PER I PROSSIMI ANNI

Gli interventi adottati nel 2018 - Nel corso del 2018 sono stati adottati diversi provvedimenti aventi

carattere di urgenza. Tra questi, i principali prevedono ulteriori misure in favore delle popolazioni

residenti nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, interventi per il contrasto del precariato e la salvaguardia dei livelli occupazionali e disposizioni in materia di semplificazione

fiscale e proroghe di termini legislativi. Sono state, inoltre, previste specifiche misure per

fronteggiare lo stato di emergenza a seguito del crollo del Viadotto Polcevera nella città di Genova, disposizioni in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica e interventi

di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Complessivamente,

tali provvedimenti comportano, nell’arco temporale considerato, lievi effetti migliorativi per tutti i

saldi di finanza pubblica (Tav. V.1).

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1.1.3.- Documento Economia e Finanza 2019, Consiglio dei Ministri 09/04/2019 (Sez. /, Cap. VI.2)

La regola dell’equilibrio di bilancio - Nel 2018 il legislatore, anche a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018, ha proceduto ad una forte semplificazione della

regola di finanza pubblica che prevede il concorso delle regioni, delle province autonome di Trento

e di Bolzano, delle città metropolitane, delle province e dei comuni, al raggiungimento dell’obiettivo

di indebitamento perseguito a livello nazionale nel rispetto del Patto di Stabilità e Crescita. Tale regola, introdotta nel 2012, riformata nel 2016 e quindi resa operativa dalle norme poste dalla Legge

di Bilancio 2017, individuava un unico saldo non negativo in termini di competenza tra entrate finali

e spese finali, al netto delle voci attinenti all’accensione o al rimborso di prestiti e all’avanzo o disavanzo di amministrazione, sia nella fase di previsione che di rendiconto. La riforma del 2016

aveva, inoltre, ampliato le possibilità di finanziamento degli investimenti sul territorio consentendo

il finanziamento, oltre che attraverso il ricorso al debito, anche tramite l’utilizzo dei risultati d’amministrazione degli esercizi precedenti (avanzi pregressi) e l’inclusione nel saldo non negativo

tra entrate e spese finali del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV), al netto della quota finanziata da

debito, sia tra le entrate sia tra le spese.

Con la sentenza n. 247 del 29 novembre 2017, la Corte Costituzionale, pur dichiarando non fondate le questioni di legittimità costituzionale avanzate dalle regioni sull’articolo 1, comma 1, lettera b),

della Legge n. 164 del 2016 (saldo non negativo tra le entrate e le spese finali), ha fornito

un’interpretazione in base alla quale l’avanzo di amministrazione e il FPV non possono essere limitati nel loro utilizzo, manifestando, di fatto, in più punti della sentenza, la predilezione per i

principi contabili e gli equilibri di bilancio disciplinati dal Decreto Legislativo n. 118 del 2011 in

materia di riforma/armonizzazione contabile. Secondo la Corte Costituzionale, infatti, il D. Lgs. n. 118/2011, che richiede tra l’altro il rispetto dell’equilibrio di bilancio di competenza finale e di parte

corrente e l’equilibrio finale di cassa per tutte le amministrazioni territoriali, è in grado di assicurare

agli enti territoriali la piena attuazione degli articoli 81 e 97 della Costituzione e il loro concorso agli

obiettivi di finanza pubblica.

TAVOLA V.1: EFFETTI NETTI CUMULATI DEI PRINCIPALI P ROVVEDIMENTI VARATI NEL 2018SULL'INDEBITAMENTO NETTO DELLA PA (valori al lordo degli oneri riflessi; milioni di euro )

2018 2019 2020 2021D.L. n. 55/2018 (convertito dalla L. n. 89/2018) 0 0 0 0D.L. n. 87/2018 (convertito dalla L. n. 96/2018) 4 29 7 7D.L. n. 91/2018 (convertito dalla L. n. 108/2018) 0 1 33 39D.L. n. 109/2018 (convertito dalla L. n. 130/2018) 30 15 12 16D.L. n. 113/2018 (convertito dalla L. n. 132/2018) 3 8 9 7D.L. n. 135/2018 (convertito dalla L. n. 12/2019) 0 0 1 0

INDEBITAMENTO NETTO 38 52 22 23In % del PIL 0,0 0,0 0,0 0,0SALDO NETTO DA FINANZIARE 40 120 11 19In % del PIL 0,0 0,0 0,0 0,0FABBISOGNO 8 42 22 23In % del PIL 0,0 0,0 0,0 0,0Nota: i totali possono non corrispondere alla somma delle componenti per gli arrotondamenti effettuati.

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Se da un lato il superamento del c.d. ‘doppio binario’ (ovvero l’esistenza degli equilibri introdotti sia

dal Decreto Lgs. n. 118/2011 sia dalla L. n. 243/2012 così come riformata dalla L. n. 164/2016)

costituisce una semplificazione per gli enti territoriali e un incentivo per rilanciare gli investimenti

sul territorio, dall’altro avrebbe potuto rappresentare un rischio in termini di impatto sull’indebitamento netto.

L’attuazione a regime della richiamata sentenza della Corte Costituzionale ha reso necessario,

pertanto, il rinvenimento di risorse, in termini di fabbisogno e indebitamento netto, ai sensi della legge di contabilità e finanza pubblica che prevede che ‘il Ministro dell'economia e delle finanze,

allorché riscontri che l'attuazione di leggi rechi pregiudizio al conseguimento degli obiettivi di

finanza pubblica, assume tempestivamente le conseguenti iniziative legislative al fine di assicurare il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. La medesima procedura è applicata in caso di sentenze

definitive di organi giurisdizionali e della Corte Costituzionale recanti interpretazioni della

normativa vigente suscettibili di determinare maggiori oneri, fermo restando quanto disposto in

materia di personale dall'articolo 61 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165’. Le relative coperture finanziarie sono state individuate, quindi, dal D.L. n. 91/2018 e dall’articolo 1, comma 826

della Legge di Bilancio 2019.

Per le regioni a statuto ordinario, tenendo conto dell’accordo sancito dalla Conferenza Stato regioni del 15 ottobre 2018, concernente il ‘concorso regionale alla finanza pubblica, rilancio degli

investimenti pubblici e assenso sul riparto del fondo per il finanziamento degli investimenti e lo

sviluppo infrastrutturale del paese, in attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale’, è stato previsto il rinvio al 2021 delle nuove regole di finanza pubblica. In particolare, le regioni hanno

concordato l’applicazione delle sentenze della Corte Costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018 in

materia di pieno utilizzo dell’avanzo di amministrazione a decorrere dall’anno 2021, al fine di

conservare la possibilità di ricorrere al saldo positivo di finanza pubblica10 per realizzare una parte del concorso alla manovra previsto a loro carico, pari a 2.496,2 milioni per il 2019 e 1.746,2 milioni

nel 2020. In attuazione dell’accordo 15 ottobre 2018 la Legge di Bilancio 2019 ha previsto che le

regioni a statuto ordinario concorrano alla finanza pubblica attraverso un saldo positivo di 1.696,2 milioni nel 2019 e di 837,8 nel 2020.

A decorrere dal 2019 (dal 2021 per le regioni a statuto ordinario), il nuovo quadro delineato dal

legislatore prevede per tutti gli enti territoriali: - il rispetto degli equilibri di bilancio (risultato di competenza dell’esercizio non negativo, finale e di

parte corrente, ed equilibrio di cassa finale) e degli altri principi contabili introdotti dal D.Lgs. n.

118/2011 e, di conseguenza, il definitivo superamento del richiamato ‘doppio binario’;

- una semplificazione degli adempimenti di monitoraggio e certificativi, che consente di utilizzare in modo più efficiente le proprie risorse umane;

- la possibilità di programmare le proprie risorse finanziarie nel medio-lungo periodo per assicurare

il rilancio degli investimenti sul territorio, anche attraverso l’utilizzo senza limiti degli avanzi di amministrazione e dei fondi vincolati pluriennali.

In un’ottica di sostenibilità di medio-lungo periodo e di finalizzazione del ricorso al debito, sono

mantenuti fermi i principi generali, in particolare: - il ricorso all’indebitamento da parte degli enti territoriali è consentito esclusivamente per

finanziare spese di investimento, nei limiti previsti dalla legge dello Stato;

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- le operazioni di indebitamento devono essere accompagnate da piani di ammortamento di durata

non superiore alla vita utile dell’investimento, dove sono evidenziati gli oneri da sostenere e le fonti

di copertura nei singoli esercizi finanziari.

Essendo venuti meno, per effetto dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2019, gli adempimenti a carico degli enti territoriali relativi al monitoraggio e alla certificazione degli andamenti di finanza

pubblica previgenti, la verifica sugli andamenti della finanza pubblica in corso d’anno sarà

effettuata attraverso il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE), anche al fine di semplificare gli adempimenti a carico degli enti; mentre il controllo successivo verrà operato

attraverso le informazioni trasmesse alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP),

istituita presso il MEF. Al fine di assicurare l’invio da parte degli enti territoriali delle informazioni riferite ai bilanci di previsione ed ai rendiconti di gestione è stato previsto, inoltre, un sistema

sanzionatorio (blocco assunzioni di personale e, per i soli enti locali, blocco trasferimenti, fino

all’invio dei dati contabili). Ciò al fine di assicurare un tempestivo monitoraggio sugli andamenti di

finanza pubblica.

La semplificazione che discende dall’applicazione delle richiamate sentenze della Corte

Costituzionale e le misure previste dalle ultime Leggi di Bilancio contribuiranno a rilanciare gli

investimenti delle amministrazioni locali, il cui contributo alla crescita reale degli investimenti della PA è stato quasi sempre negativo dalla crisi del 2009.

Per favorire gli investimenti sul territorio, la Legge di Bilancio 2019 rafforza, infatti, le misure in

materia di investimenti delle amministrazioni locali avviate nel biennio 2017-2018. I primi interventi sono stati indirizzati al finanziamento della progettazione definitiva ed esecutiva dei comuni della

zona a rischio sismico 1 (estesa alla zona a rischio sismico 2 nel 2018), per un ammontare pari a 5

milioni per il 2017, 25 milioni per il 2018 e 30 milioni per il 2019), con la Legge di Bilancio 2018 sono

stati previsti, poi, contributi agli investimenti per opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 150 milioni per il 2018, 300 milioni per il 2019 e 400 milioni

per il 2020.

La Legge di Bilancio 2019, nell’individuare il comparto e l’iter di individuazione degli enti beneficiari, prevede le seguenti misure finanziarie aggiuntive nel medio-lungo periodo:

- contributi ai comuni per piccole opere, nel limite complessivo di 400 milioni per il 2019 (art. 1, c. da

107 a 114); - contributi per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del

territorio in favore delle regioni a statuto ordinario, nel limite complessivo di 135 milioni annui per il

periodo 2021-2025, 270 milioni per il 2026, 315 milioni annui per il periodo 2027-2032 e 360 milioni

per il2033 (art. 1, c. da 134 a 138); - contributi per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del

territorio in favore dei comuni, nel limite complessivo di 250 milioni annui per il periodo 2021-2025,

400 milioni per il 2026, 450 milioni annui per il periodo 2027-2031 e 500 milioni per il 2032 (art. 1, c. da 139 a 148);

- contributi per edilizia sanitaria, nel limite complessivo di 100 milioni annui per ciascuno degli anni

2021 e 2022, 300 milioni annui per il triennio 2023-2025, 400 milioni annui per il periodo 2026-2031, 300 milioni per il 2032 e 200 milioni per il 2033 (art. 1, c. 555 e 556);

- contributo per le province delle regioni a statuto ordinario per strade e scuole, per un importo

complessivo di 250 milioni annui per il periodo 2019-2033 (art. 1, c. 889 e 890);

12

- contributi per investimenti delle regioni a statuto ordinario, pari a 800 milioni per l’anno 2019, 908

milioni per il 2020, 1.033 milioni annui per il biennio 2021-2022 e 468 milioni per il 2033 (art.1, c. 833

e ss.);

- contributi per investimenti nell’ambito degli Accordi con le autonomie speciali, per un importo complessivo nel periodo 2019-2033 pari a 2.486 milioni (art.1, c. 126 e c. 875 e ss.);

- contributi per messa in sicurezza dei ponti, per un importo complessivo di 50 milioni annui per il

periodo 2019-2023 (art. 1, c. 891); - contributi per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità

e per la revisione progettuale del completamento della Metro linea C a favore di Roma Capitale, nel

limite complessivo di 95 milioni per il 2019, 85 milioni per il 2020 e 20 milioni il 2021 (art. 1, c. 931 e 933).

1.2.- Obiettivi individuati dalla Regione

Dall'analisi del «Programma Regionale di Sviluppo della XI legislatura», approvato con delibera

10 luglio 2018 - n. XI/64 dal Consiglio Regionale della Lombardia, vengono posti in evidenza gli ambiti di interesse e le misure rivolte anche agli enti locali lombardi, in assenza del DEFR 2020,

non approvato alla data di redazione del presente documento.

Il Programma regionale di sviluppo per la XI legislatura rispecchia le priorità indicate nel

programma di governo, tracciando la visione strategica dell’azione regionale. Strutturato per

Missioni e Programmi è proposto in forma sintetica, con risultati concreti e misurabili, per garantire

comunicabilità e trasparenza rispetto al raggiungimento degli obiettivi e alla loro rispondenza agli

13

indirizzi condivisi dai cittadini. Ricalca l’impostazione del bilancio armonizzato, garantendo così che

gli impegni qui contenuti abbiano a copertura le risorse necessarie per la loro realizzazione.

Con l’attuazione del Programma regionale di sviluppo la Lombardia si confermerà una Regione

proiettata al futuro, potente motore tanto per l’intero Paese quanto per l’Europa, legata alla vocazione dei propri territori, forte della sua identità, capace di coniugare solidarietà e

competizione. Una Lombardia più autonoma, competitiva, attrattiva, solidale, sicura e veloce.

Una Regione che collabora costruttivamente con tutte le forze attive sul territorio lombardo, capace di ascoltare le necessità espresse dal territorio e di farle proprie. Il Programma regionale di sviluppo

per la XI legislatura declina cinque priorità che caratterizzeranno trasversalmente l’azione

amministrativa:

1. Più autonomia per una stagione costituente. Proseguiremo la trattativa con il Governo ex

articolo 116, terzo comma, della Costituzione, per dar corso alle legittime aspirazioni di una più

ampia ed estesa autonomia politica e amministrativa, funzionale e organizzativa, liberando così le

nostre potenzialità e consentendoci di rispondere più efficacemente alle sempre maggiori esigenze delle comunità, escludendo ogni onere burocratico aggiuntivo e qualsiasi nuova forma diretta e

indiretta di prelievo fiscale.

Alla luce del rinnovato mandato conferito all’unanimità il 15 maggio 2018 dal Consiglio regionale alla Giunta, integreremo l’Accordo preliminare del 28 febbraio 2018, importante punto di partenza

per riaprire la trattativa su tutte le 23 materie negoziabili. In questa direzione, da un lato saranno

definiti i più ampi margini di autonomia riguardanti le cinque materie indicate nell’Accordo preliminare (tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, tutela della salute, istruzione, tutela del lavoro,

rapporti internazionali e con l’Unione europea) e le relative risorse.

Dall’altro nel più breve tempo possibile la trattativa sarà contestualmente allargata a tutte le

materie costituzionalmente previste. La Risoluzione n. X/1645, approvata dal Consiglio regionale il 7 novembre 2017, elaborata immediatamente a ridosso del referendum consultivo territoriale per

l’autonomia della Lombardia del 22 ottobre 2017, costituisce nei fatti e in linea di principio

l’articolata e approfondita piattaforma della trattativa. L’intesa conclusiva prevista dall’art. 116, terzo comma, della Costituzione, che comporterà un passaggio nell’aula del Consiglio regionale

lombardo, prima di approdare in parlamento, sarà costruita dopo aver portato ai tavoli della

trattativa ed aver compiutamente analizzato le materie negoziabili. Punti fermi della trattativa saranno la necessaria quanto imprescindibile coerenza fra competenze

e risorse assicurate dall’inserimento nell’Accordo di clausole di garanzia che salvaguardino

l’autonomia ottenuta rispetto alle leggi statali, anche di stabilità o di coordinamento della finanza

pubblica. Si sta per aprire una vera e propria stagione costituente caratterizzata dallo sforzo generalizzato e

corale degli apparati e dei vertici di Regione Lombardia per ottenere “maggiori forme e condizioni

particolari di autonomia”, a partire dal coordinamento della finanza pubblica e dal governo del territorio, con l’obiettivo di rendere più flessibili gli investimenti e costruire un sistema territoriale

favorevole allo sviluppo di imprese innovative e competitive, ma anche di promuovere un riordino

territoriale dell’articolazione istituzionale, per semplificarlo, renderlo più efficace e rilanciare le dinamiche della “democrazia di prossimità”, quella più vicina al cittadino, attuando anche una

riforma del Consiglio delle Autonomie Locali, migliorandone la funzionalità e la rappresentatività.

L’obiettivo è di promuovere una vera autonomia dei territori, nell’ambito del processo di federo-

regionalizzazione, basato su un percorso condiviso con il sistema delle autonomie locali e gli stakeholder regionali.

14

2. Semplificazione, innovazione e trasformazione digitale per la competitività della Lombardia,

quali leve di sviluppo oltre la sfera prettamente economica, per modificare la concezione di buona

parte delle politiche regionali (dall’efficienza della macchina amministrativa alla cultura, dalla

salute all’alimentazione, dalla mobilità e all’ambiente). L’obiettivo di semplificazione dei procedimenti regionali e delle pubbliche amministrazioni, in ogni campo, sarà possibile attraverso

un efficace ed operativo confronto col mondo del lavoro, dell’impresa e dell’impegno civico. Nella

consapevolezza che il benessere sociale di un territorio dipende anche dal suo benessere economico, Regione Lombardia si impegnerà per una strategia di lungo periodo volta a sostenere

la competitività delle imprese e del contesto regionale. Il Programma Strategico per la

semplificazione e la trasformazione digitale lombarda sarà lo strumento per definire iniziative integrate di regione Lombardia.

Lato innovazione, il Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento

Tecnologico sarà l’occasione per individuare ecosistemi funzionali allo sviluppo dell’eccellenza nelle

aree del trasferimento tecnologico, quali il capitale umano, le tecnologie IoT, la medicina personalizzata e l’agricoltura avanzata.

Questa sarà orientata al benessere delle persone ed incentrata sulle priorità della società nella loro

evoluzione nel contesto internazionale. 3. Sostenibilità, come elemento distintivo dell’azione amministrativa e come occasione per

migliorare la qualità della vita dei lombardi, conciliando le esigenze di crescita produttiva e

coinvolgendo tutti gli attori del territorio: dalle imprese, ai cittadini, dalle scuole alle pubbliche amministrazioni.

Entro il primo anno di legislatura si giungerà alla firma di un Protocollo Lombardo tra tutti gli attori

pubblici e privati interessati, che rappresenti e declini gli impegni reciproci su ambiente, territorio,

sistema dei trasporti e infrastrutture lombarde. Le azioni prioritarie sono: - la graduale transizione ad una economia a basse emissioni di carbonio (green economy e

economia circolare) come fattore di sviluppo dei territori, rinnovata competitività per le imprese e

per la mitigazione dei cambiamenti climatici; - il miglioramento della qualità dell’aria attraverso misure integrate in diversi campi di intervento e

la responsabilizzazione dei vari soggetti pubblici e privati attivi nella regione;

- il miglioramento della qualità del sistema dei trasporti, attraverso lo sviluppo di una mobilità a basso impatto ambientale, integrata, sicura, e un sistema infrastrutturale efficiente in grado di

rispondere alle esigenze del territorio;

- lo sviluppo della infrastruttura verde regionale, intesa quale sistema unitario di aree naturali,

semi-naturali e agricole, da conservare nella sua continuità territoriale, a garanzia dell’equilibrio ecologico-ambientale del territorio lombardo nel suo insieme;

- l’integrazione delle politiche urbanistico/territoriali con quelle di qualità delle acque e difesa dal

rischio idraulico promuovendo lo sviluppo e la riqualificazione orientata alla tutela della risorsa idrica, degli ecosistemi acquatici, alla riduzione del consumo di suolo ed alla resilienza dei sistemi

territoriali;

- il perseguimento dell’obiettivo del contenimento del consumo di suolo e della concreta applicazione della legislazione regionale in materia, quale riferimento primario per le politiche

urbanistiche per ridurre la dispersione urbana e orientare lo sviluppo insediativo secondo criteri di

sostenibilità ambientale;

- la Strategia regionale dello Sviluppo Sostenibile in attuazione dell’Agenda ONU 2030.

15

4. Attenzione alle fragilità, soprattutto in ambito sociale e socio-sanitario. Attueremo la riforma

del sistema socio-sanitario avviata nella X legislatura. Sarà necessario farlo attraverso il

coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e sociali e del sistema stesso, per rilevare

quotidianamente sia gli aspetti di attenzione che quelli positivi e, contestualmente, prestare grande attenzione all’accompagnamento del cittadino-paziente, specialmente quello cronico, nel suo

cammino di cura basato sull’integrazione tra ospedale e territorio.

Presentazione, approvazione e realizzazione del Piano socio-sanitario regionale – Lombardia, previo confronto con i principali attori sul territorio, in ottemperanza a normativa nazionale (decreto

legislativo 502/1992) e a normativa regionale (legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33), quale

principale strumento di governo della sanità sul territorio, che garantisce per sua natura e iter il massimo di discussione democratica nelle commissioni e nell’aula consiliare.

Attenzione alla fragilità anche sul campo della prevenzione, che sarà centrale in tutti gli aspetti più

delicati della vita del cittadino e rappresenterà il perno di un nuovo sistema di welfare.

Inoltre, le politiche per la famiglia saranno prioritarie con l’erogazione dei servizi di base.

5. Sicurezza personale, pubblica, digitale, infrastrutturale, del territorio e delle condizioni

dell’ambiente, alimentare, reale o percepita, per guardare al futuro con maggiore serenità e

ottimismo.

1.3.- Parametri economici essenziali

1.3.1.- PIL, Indebitamento, Inflazione e Pressione fiscale

Previsioni di crescita del PIL Italia

DEF 2019 - PREVISIONI TENDENZIALI (aprile 2019)

2018 Consuntivo

2019 2020 2021 2022

PIL 0,9 0,1 0,6 0,7 0,9

Fonte: MEF Documento di finanza pubblica 2019 - Tavola I.1

Indebitamento netto e saldo primario dello Stato (in percentuale del PIL)

2017 2018 2019 2020 2021 2022Quadro programmaticoIndebitamento netto -2,4 -2,1 -2,4 -2,1 -1,8 -1,5Saldo primario 1,4 1,6 1,2 1,5 1,9 2,3Interessi 3,8 3,7 3,6 3,6 3,7 3,8

Quadro tendenzialeIndebitamento netto -2,4 -2,1 -2,4 -2,0 -1,8 -1,9Saldo primario 1,4 1,6 1,2 1,6 1,9 2,0Interessi 3,8 3,7 3,6 3,6 3,7 3,9

Fonte: Documento Economia e Finanza 2019 Tavola I.2

16

1.3.2.- PIL Lombardia e Tasso di crescita

Inflazione

Nota di Aggiornamento al DEF 2018 (settembre 2018)

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Tasso di inflazione programmata 0,2 0,2 0,2 1,2 1 1,2

Fonte: Per i tassi effettivi: elaborazioni su dati ISTAT. Per i tassi programmati: Dipartimento del Tesoro

38,5

39

39,5

40

40,5

41

41,5

42

42,5

43

43,5

44

2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020 2022

Pressione fiscale Italia in percentuale del PILFonte: ISTAT

PIL nella macroarea Emilia Romagna, Lombardia Piemo nte e Veneto 2018-2022 (var. % su valori concatenati 2010)

2018 2019 2020 2021 2022

Lombardia 1,4 0,9 1,1 1,2 1,3

Emila Romagna 1,4 0,7 1,0 1,0 1,2

Piemonte 1,1 0,4 0,8 0,9 1,2

Veneto 1,1 0,6 0,9 1,0 1,2

Macroarea 1,3 0,8 1,0 1,1 1,3

Italia 0,9 0,5 0,7 0,8 1,0

Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2019

17

1.4.- Fabbisogni standard

Cosa sono i fabbisogni standard - I fabbisogni standard esprimono il peso specifico di ogni Ente

Locale in termini di fabbisogno finanziario, sintetizzando in un coefficiente di riparto i fattori di domanda e di offerta, il più possibile estranei alle scelte discrezionali degli amministratori locali,

che meglio spiegano i differenziali di costo e di bisogno sul territorio nazionale. I fabbisogni

standard sono stati calcolati con riferimento a ogni servizio e successivamente aggregati in un

unico indicatore. Il fabbisogno standard complessivo di ogni Ente, quindi, non corrisponde a un valore in euro ma è un coefficiente di riparto.

A cosa servono i fabbisogni standard - A partire dal 2015 i fabbisogni standard dei Comuni,

insieme alla stima della capacità fiscale, sono funzionali al riparto di una quota del fondo di solidarietà comunale, consentendo così il graduale superamento del criterio della spesa storica

ritenuto una delle principali cause d’inefficienza nella gestione della spesa da parte dei governi

locali e d’iniquità nella distribuzione delle risorse lungo il territorio. La determinazione dei fabbisogni standard ha prodotto un notevole ampliamento del patrimonio informativo di

supporto al decisore politico sia per l’individuazione dei processi di gestione dei servizi pubblici

locali più efficienti sia per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni.

Confronto tra il fabbisogno e la spesa storica - Il confronto tra il fabbisogno standard e la spesa storica non è sufficiente a valutare l’efficienza di un Ente. Il fabbisogno standard, infatti, non è un

indice di virtuosità, in quanto identifica la spesa che in modo efficiente consente di finanziare un

livello standard dei servizi. Un Comune, ad esempio, può presentare una spesa storica più alta del fabbisogno non necessariamente perché inefficiente, ma perché, a fronte di una spesa alta, offre

maggiori servizi rispetto a quelli compatibili con il fabbisogno. Allo stesso modo un comune con

una spesa storica più bassa del fabbisogno non è detto che eroghi i servizi in modo efficiente, in quanto può accadere che, a fronte di una spesa bassa, offra ai suoi cittadini pochi servizi rispetto

al livello compatibile con la spesa standard. Un fabbisogno standard diverso dalla spesa storica,

quindi, è il risultato sia dell’efficienza con cui i servizi locali vengono erogati sia della qualità e

della quantità dei servizi offerti.

Come sono calcolati i Fabbisogni Standard – Il calcolo dei fabbisogni standard poggia sull'idea

che le necessità finanziarie di un Ente Locale sono espressione dei servizi offerti, delle

caratteristiche territoriali e degli aspetti sociali, economici e demografici della popolazione residente. Nel caso dei Comuni, ad esempio, in ordine di importanza è possibile individuare la

seguente classifica delle determinanti dei fabbisogni standard: il numero della popolazione

residente incide per il 20%; i servizi offerti per il 13,7%; la morfologia e il territorio incidono per l'8,7%; l'economia locale per 1'8%; i prezzi dei fattori produttivi (costo del lavoro e livello delle

locazioni uso ufficio) per il 7,9%; i fattori esogeni di carico (ad esempio l'attività di front-office

dell'anagrafe) per il 7,5%; gli immobili per il 6,8%; le scelte organizzative non modificabili nel

breve periodo per il 5,8%; il disagio sociale per il 5,3%; i veicoli e il traffico stradale per il 5,2%; la struttura demografica della popolazione per il 4,9%; il turismo per il 4,8% e gli investimenti per

l'1%. Con riferimento ai comuni per l'anno 2013, le determinanti del fabbisogno standard non

subiscono variazioni significative in quanto l'aggiornamento è stato effettuato a metodologia invariata. L'ulteriore aggiornamento dei fabbisogni standard al 2015 verrà reso disponibile

appena sarà terminata l'acquisizione dei dati raccolti per i comuni, le unioni di comuni e le

comunità montane.

18

OpenCivitas è lo strumento online di esplorazione e di confronto dei dati raccolti ed elaborati per

la determinazione dei fabbisogni standard. A partire dal 18 novembre 2014 i cittadini e gli

amministratori locali possono visualizzare il fabbisogno standard, la spesa storica e un insieme di

indicatori per tutti i Comuni e le Province delle Regioni a statuto ordinario.

Per la prima volta in Italia, cittadini e amministratori hanno a disposizione uno strumento che

permette di:

CONOSCERE i dati raccolti per la determinazione dei fabbisogni standard; CONFRONTARE le prestazione degli enti;

COMPRENDERE gli elementi socio-economici che concorrono a determinare il fabbisogno

complessivo; VALUTARE la qualità e la quantità dei servizi erogati attraverso gli indicatori di gestione e i livelli

quantitativi delle prestazioni;

ACCEDERE ai dati in modalità open data, degli oltre 6.000 comuni appartenenti alle regioni a

statuto ordinario.

Aggiornamento 2017 – Nel corso del mese di gennaio 2019 l’Ente ha regolarmente compilato ed

inviato al SOSE le schede di rilevazione dei fabbisogni relativi all’anno 2017.

Risultato fabbisogni 2015 e 2016 - Alla data di stesura del presente Documento sul portale OpenCivitas è possibile consultare il dato degli anni 2015 e 2016 ed ottenere la valutazione

sintetica dei servizi erogati dal Comune rispetto alla spesa sostenuta negli anni medesimi.

Confronto anni elaborati – In corrispondenza delle annualità elaborate dal SOSE il Comune di Vedano Olona può attestare di aver raggiunto apprezzabili livelli quantitativi di prestazione in

rapporto alla spesa sostenuta.

La tabella che segue indica i valori sintetici, distinti per anno di rilevazione. Le differenze di valore

attribuite (scala da 1 a 10) sono dipendenti, volta per volta, dalla valutazione complessiva dei risultati ottenuti dagli enti coinvolti su base nazionale.

Livello qualitativo delle prestazioni (o servizi erogati): misura con un punteggio da 0 a 10 la

quantità dei servizi offerti da un comune rispetto alla media dei comuni della stessa fascia di

popolazione, sino a 5 i servizi sono inferiore alla media, dal 6 in poi sono superiori alla media

SOSE - COMUNE DI VEDANO OLONA 2010 2013 2015 2016

LIVELLO QUALITATIVO DELLE PRESTAZIONI(Livello di scala da 1 a 10)

9,00 9,60 8,00 9,00

SPESA MEDIA PER ABITANTE € 439,00 € 406,00 € 362,00 € 4 31,00

SPESA STORICA VS FABBISOGNO -17,77% -21,53% -31,30% -22 ,30%

LIVELLO SERVIZI VS LIVELLI SERVIZI STANDARD 33,08% 30 ,00% 46,10%

19

Spesa storica e Fabbisogno Standard anni 2015 e 2016 - La tabella seguente illustra i risultati

conseguiti, per ogni singolo servizio erogato, sulla base delle elaborazioni del SOSE.

Tutte le funzioni

fondamentali2015 2016

Spesa storica : € 2.995.665 € 3.197.256

Fabbisogno Standard : € 4.044.309 € 4.116.840

Differenza € : -1.048.644 -919.584

Differenza % : -25,93% -22,34%

Livello dei servizi (da 0 a 10) 8,00 9,00

Amministrazione 2015 2016 Polizia Locale 2015 2016

Spesa storica : € 698.133 € 744.741 Spesa storica : € 217.402 € 223.441

Fabbisogno Standard : € 929.086 € 951.194 Fabbisogno Standard : € 226.335 € 233.589

Differenza € : -230.953 -206.453 Differenza € : -8.933 -10.148

Differenza % : -24,86% -21,70% Differenza % : -3,95% -4,34%

Livello dei servizi (da 0 a 10) 8,00 9,00 Livello dei servizi (da 0 a 10) 6,00 6,00

Istruzione 2015 2016 Sociale e nido 2015 2016

Spesa storica : € 436.520 € 434.436 Spesa storica : € 646.934 € 796.070

Fabbisogno Standard : € 524.230 € 508.463 Fabbisogno Standard : € 944.227 € 1.020.123

Differenza € : -87.710 -74.027 Differenza € : -297.293 -224.053

Differenza % : -16,73% -14,56% Differenza % : -31,49% -21,96%

Livello dei servizi (da 0 a 10) 8,00 7,00 Livello dei servizi (da 0 a 10) 5,00 8,00

Viabilità e Territorio 2015 2016 Rifiuti 2015 2016

Spesa storica : € 294.280 € 296.171 Spesa storica : € 702.397 € 702.397

Fabbisogno Standard : € 503.284 € 473.560 Fabbisogno Standard : € 891.874 € 916.972

Differenza € : -209.004 -177.389 Differenza € : -189.477 -214.575

Differenza % : -41,53% -37,46% Differenza % : -21,24% -23,40%

Livello dei servizi (da 0 a 10) 9,00 8,00 Livello dei servizi (da 0 a 10) 8,00 8,00

20

1.5.- Valutazione della situazione socio economica di Vedano Olona

La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture, un’analisi approfondita della

composizione della popolazione e delle tendenze demografiche e una valutazione della rete socio economica è fondamentale al fine di costruire una strategia e di programmare azioni da parte

dell’Amministrazione Comunale o di stimolare azioni da parte degli enti pubblici superiori e delle

altre realtà presenti nel territorio.

1.5.1.- La popolazione residente

Situazione demografica

Movimento naturale Movimento migratorio

Nati vivi MortiSaldo

naturaleImmigrati Emigrati

Saldo sociale

2008 89 78 11 238 237 1 7.293 2.9152009 88 62 26 227 173 54 7.373 2.9492010 51 60 -9 257 251 6 7.370 2.9632011 76 74 2 230 253 -23 7.349 2.9652012 56 77 -21 235 221 14 7.342 2.9952013 50 60 -10 283 293 -10 7.322 2.9892014 49 72 -23 283 210 73 7.372 3.0212015 62 84 -22 207 197 10 7.360 3.0312016 60 80 -20 305 230 75 7.415 3.0392017 57 72 -15 250 225 25 7.425 3.0412018 65 89 -24 289 263 26 7.427 3.043

AnnoResidenti al 31/12

Famiglie

7.250

7.270

7.290

7.310

7.330

7.350

7.370

7.390

7.410

7.430

7.450

2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019

Cittadini Residenti

21

3.400

3.450

3.500

3.550

3.600

3.650

3.700

3.750

3.800

3.850

3.900

2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019

Cittadini e cittadine residenti

Maschi Femmine

7571

19091914191919241929193419391944194919541959196419691974197919841989199419992004200920142019

Piramide della popolazione vedanese al 31/12/2018

22

1.5.2.- La popolazione straniera residente

Vedanesi

6.981

93,99%

Stranieri

446

6,01%

STRANIERI RESIDENTI al 31/12/2018

150

200

250

300

350

400

450

500

2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019

Cittadini stranieri residenti

n. % n. % n. % n. % n. % n. %Unione Europea 52 11,98 52 12,32 48 11,16 58 13,39 57 12,95 55 12,56Altri paesi europei 169 38,94 169 40,05 181 42,09 194 44,80 193 43,86 185 42,24Africa 123 28,34 112 26,54 109 25,35 85 19,63 96 21,82 103 23,52America 37 8,53 41 9,72 43 10,00 41 9,47 35 7,95 37 8,45Asia 53 12,21 48 11,37 49 11,40 55 12,70 59 13,41 58 13,24Oceania 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00Totale 434 100,00 422 100,00 430 100,00 433 100,00 440 100,00 438 100,00

Paesi di origine della popolazione straniera

2012 2013 2014 2015 2016 2017

23

Europa

225

51%

Africa

121

27%

America

37

8%Asia

63

14%

Continenti di provenienza dei cittadini stranieri 2018

2,50

3,50

4,50

5,50

6,50

7,50

8,50

9,50

10,50

11,50

12,50

Andamento della popolazione straniera 2005-2018

Italia Lombardia Provincia Vedano

Alla data di redazione del DUP non sono stati resi noti i dati nazionali, regionali e provinciali al 31/12/2018

24

1.5.3.- Economia insediata

Dinamiche delle Imprese

n. % n. % n. % n. % n. %Ditte individuali 305 66,74 286 63,84 268 62,62 264 62,71 256 62,29Societa' di persone 80 17,51 86 19,20 84 19,63 80 19,00 75 18,25Societa' di capitali 69 15,10 73 16,29 72 16,82 73 17,34 76 18,49Enti non commerciali 3 0,66 3 0,67 4 0,93 4 0,95 4 0,97Totale 457 100,00 448 100,00 428 100,00 421 100,00 411 100,00

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

Tipo soggetto 2012 2013 2014 2015 2016

n. % n. % n. % n. % n. %Agricoltura, silvicoltura e pesca 9 1,97 10 2,23 11 2,57 12 2,85 11 2,68Estrazione di minerali da cave e miniere 1 0,22 1 0,22 1 0,23 1 0,24 1 0,24Attività manifatturiere 55 12,04 57 12,72 50 11,68 47 11,16 44 10,71Costruzioni 83 18,16 78 17,41 73 17,06 71 16,86 73 17,76Commercio e riparazione di autoveicoli 105 22,98 104 23,21 96 22,43 94 22,33 93 22,63Trasporto e magazzinaggio 8 1,75 8 1,79 8 1,87 7 1,66 7 1,70Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 21 4,60 21 4,69 20 4,67 21 4,99 17 4,14Servizi di informazione e comunicazione 12 2,63 10 2,23 10 2,34 13 3,09 10 2,43Attività finanziarie e assicurative 8 1,75 6 1,34 6 1,40 7 1,66 5 1,22Attività immobiliari 19 4,16 19 4,24 19 4,44 20 4,75 19 4,62Attività professionali, scientifiche e tecniche 70 15,32 70 15,63 69 16,12 66 15,68 67 16,30Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese 13 2,84 13 2,90 14 3,27 12 2,85 13 3,16Amministrazione pubblica e difesa 1 0,22 1 0,22 1 0,23 1 0,24 1 0,24Istruzione 4 0,88 2 0,45 2 0,47 2 0,48 4 0,97Sanità e assistenza sociale 15 3,28 15 3,35 15 3,50 19 4,51 19 4,62Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 8 1,75 6 1,34 5 1,17 5 1,19 4 0,97Altre attività di servizi 24 5,25 26 5,80 27 6,31 23 5,46 22 5,35Attività non classificabile 1 0,22 1 0,22 1 0,23 0 0,00 1 0,24

457 100 448 100 428 100 421 100 411 100

Attività economiche presenti sul territorio

Attività

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

2012 2013 2014 2015 2016

Volume di affari delle attività economiche presenti sul territorio

Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affariAgricoltura, silvicoltura e pesca

Estrazione di minerali da cave e miniere

Attivita' manifatturiere

Costruzioni

Commercio all'ingrosso e al dettaglio

Trasporto e magazzinaggio

Attivita' dei servizi di alloggio e di ristorazione

Servizi di informazione e comunicazione

Attivita' finanziarie e assicurative

Attivita' immobiliari

Attivita' professionali, scientifiche e tecniche

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese

Amministrazione pubblica e difesa

Istruzione

Sanita' e assistenza sociale

Attivita' artistiche, sportive, di intrattenimento

Altre attivita' di servizi

839.583

150.354935.000

267.974.928

51.5303.716.201

142.921

1.316.430194.723

1.811.9765.793.204

1.057.377276.466.994

12.262.34149.496.929

438.8212.898.876

1.016.2781.227.442

192.448.184

1.754.178

3.296.959188.231

1.110.225190.328

1.834.8195.637.328

958.304270.125.711

1.052.238998.260

181.878.70013.126.74451.333.379

447.213

1.817.2105.684.4441.706.470

21.7503.832.296

2.955.9751.229.079

195.3251.843.423

584.278

15.269.35251.262.447

570.9232.771.872

1.150.8071.410.532

181.733.953

21.948900.473

691.025241.313.571

127.037773.975

281.585.916

4.690.5711.509.387

24.3413.245.265

497.666 1.012.6641.311.711

40.7142.723.196

167.369

956.904226.724

2.195.2914.926.310

1.087.6241.314.678

196.358.80014.255.92950.834.369

2.736.772897.142183.963

1.911.341

16.522.92848.164.712

645.2282.640.019

1.195.1732.355.570

156.053.031

622.058

Attività

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

2012 2013 2014 2015 2016

25

1.5.4.- I redditi della popolazione residente

Reddito complessivo IRPEF - Scaglioni di reddito

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valorefino a zero 88 0 103 0 95 0 120 0 32 0

da zero a 15.000 1.851 14.134.972 1.800 13.903.690 1.794 13.674.206 1.829 13.854.278 1.865 14.113.019

da 15.000 a 28.000 1.974 41.264.580 1.949 40.734.394 1.904 39.924.843 1.893 39.708.663 1.672 34.029.498

da 28.000 a 55.000 893 32.261.165 905 32.819.810 964 35.080.503 962 34.771.774 1.151 39.435.362

da 55.000 a 75.000 111 7.034.959 114 7.332.935 116 7.396.184 112 7.055.958 110 6.870.706

da 75.000 a 100.000 46 3.949.397 54 4.677.060 53 4.526.628 63 5.368.232

da 75.000 a 120.000 89 7.945.281

oltre 120.000 39 8.782.279

da 100.000 a 150.000 32 3.824.927 31 3.767.039 39 4.600.643 32 3.883.834

da 150.000 a 300.000 18 3.958.427 15 3.119.518 15 3.153.491 20 4.104.416

oltre 300.000 1 333.971 1 335.880 2 933.468 1 1.447.458

Totale 5.014 106.762.398 4.972 106.690.326 4.982 109.289.966 5.032 110.194.613 4.958 111.176.145

Reddito medio complessivo 21.673,24

Classi di reddito

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2013 2014 2015 20172016

22.569,25 21.912,16 22.363,41 22.433,76

20.500

21.000

21.500

22.000

22.500

23.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Reddito medio complessivo

26

1.5.5.- Il 5 per mille a Vedano

Cosa è il 5 per mille - Il 5 per mille permette ai contribuenti di destinare a favore di soggetti legati

al non profit una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche prodotto nel corso dell’anno precedente. Il 5 per mille non è un’imposta aggiuntiva, lo Stato rinuncerà alla

quota del 5 per mille per destinarla alla finalità indicata dal contribuente.

Il 5 per mille al Comune - Per sostenere la spesa sociale, cioè quegli interventi per tutte le

situazioni di disagio. Dare al Comune il 5 per mille, aiuta a recuperare una parte dei fondi per aiutare le fasce più deboli della popolazione di Vedano.

Minori - Con gli ultimi proventi del 5 per mille che i cittadini vedanesi hanno scelto di devolvere

al Comune (€ 3.648,54.= relativi all’anno finanziario 2017, corrispondente all’anno di imposta 2016) si è deciso di finanziare il progetto “Dote formativa e ausili/interventi sanitari per minori seguiti dai servizi sociali”. L’intervento ha comportato l’erogazione di contributi a favore di

minori, in carico ai servizi sociali, per l’acquisto di materiale scolastico e per la fruizione di interventi formativi (corsi musicali, sportivi, linguistici, supporto integrativo allo studio ecc.)

oltreché di interventi di tipo sanitario.

Beneficiario Tipologia 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017Varese basket Ass. Sportive - - 464,97 544,78 - - - F.C. Vedanese Ass. Sportive - - 49,41 102,23 28,33 - - B.Plano Volontariato - - - - 9,16 - - Elikya R.D.C. Volontariato - - - - - - - Fondazione Poretti Volontariato - 1.235,91 1.211,86 1.971,13 1.732,54 1.211,39 762,69 L'Arca del Seprio Volontariato 4.888,00 694,67 4.933,91 7.515,71 6.234,02 7.604,29 6.622,66 Comune Vedano Olona 1.826,63 2.478,94 1.436,79 2.014,36 2.973,65 3.648,54 4.694,74

Totali 6.714,63 4.409,52 8.096,94 11.603,43 10.977,70 12.464,22 12.080,09

Beneficiario Tipologia 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017Varese basket Ass. Sportive 0 0 8 7 0 0 0F.C. Vedanese Ass. Sportive 0 0 4 5 1 0 0B.Plano Volontariato 0 0 0 0 1 0 0Elikya R.D.C. Volontariato 0 0 0 0 0 0 0Fondazione Poretti Volontariato 0 37 37 50 35 27 21L'Arca del Seprio Volontariato 64 21 133 132 133 170 128Comune Vedano Olona 112 79 72 79 80 118 140

Totali 176 137 254 273 250 315 289

Contribuenti 5.028 5.088 5.014 4.972 4.982 5.032 N.D.

Distribuzione delle scelte "5 per mille" e degli importi per enti ammessi al beneficio

Beneficiario Tipologia 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017Varese basket Ass. Sportive - - € 58,12 € 77,83 - - - F.C. Vedanese Ass. Sportive - - € 12,35 € 20,45 € 28,33 - - B.Plano Volontariato - - - - € 9,16 - - Elikya R.D.C. Volontariato - - - - - - - Fondazione Poretti Volontariato - € 33,40 € 32,75 € 39,42 € 49,50 € 44,87 € 36,32L'Arca del Seprio Volontariato € 76,38 € 33,08 € 37,10 € 56,94 € 46,87 € 44,73 € 51,74Comune Vedano Olona € 16,31 € 31,38 € 19,96 € 25,50 € 37,17 € 30,92 € 33,53

Totali € 38,15 € 32,19 € 31,88 € 42,50 € 43,91 € 39,57 € 4 1,80

Media procapite delle scelte "5 per mille"

27

149164

254

304

176

137

254

273250

315

289

100

150

200

250

300

350

2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019

Scelte a favore del 5 per mille (tutti i beneficiari)

60

70

80

90

100

110

120

130

140

150

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

2010 2011 2013 2014 2015 2016 2017 2018

5 per mille = Bene Comune (solo Comune)

Irpef devoluta Numero scelte

28

1.6.- Consistenza e valore del patrimonio immobiliare territoriale

Intestatari, Fabbricati e Terreni

Intestatari 2017 2018 2019

Intestatari 7.466 7.662 7.829- persone fisiche 7.153 7.341 7.504- persone giuridiche 313 321 325

Terreni 2017 2018 2019

Particelle 6.206 6.191 6.180Superficie 7.122.484 7.122.284 7.122.284Valore 3.451.455 3.440.777 3.435.388

Fabbricati 2017 2018 2019

Edifici 1.961 1.968 1.961Unità immobiliari 8.203 8.272 8.320Valore 360.189.719 364.194.412 366.710.397

Valore del patrimonio immobiliare accatastato

Fabbricati in essere 2017 2018 2019

Categorie catastali n. valore n. valore n. valoreUnità immobiliari - Cat. A 3.652 235.808.217€ 3.674 238.840.868€ 3.698 240.836.241€ Unità immobiliari - Cat. B 18 7.433.972€ 17 6.765.342€ 17 6.790.750€ Unità immobiliari - Cat. C 3.564 33.852.777€ 3.586 34.285.470€ 3.600 34.019.676€ Unità immobiliari - Cat. D 200 83.094.753€ 199 84.302.732€ 199 85.061.730€ Unità immobiliari - Cat. E 23 -€ 23 -€ 23 -€ Unità immobiliari - Cat. F 308 -€ 324 -€ 314 -€

2016 2017 2018n. rendita n. rendita n. rendita

A2 Abitazioni di tipo civile 1.313 675.873 1.334 688.061 1.353 695.437A3 Abitazioni di tipo economico 1.588 438.222 1.592 438.551 1.597 441.834A4 Abitazioni di tipo popolare 435 60.603 429 60.599 424 59.598A6 Abitazioni di tipo ultrapopolare 14 1.370 13 1.270 12 1.213A7 Abitazioni in villini 254 193.747 258 198.573 262 202.231

3.604 1.369.815 3.626 1.387.054 3.648 1.400.313

A1 Abitazioni di tipo signorile 4 2.602 4 2.602 4 2.602A8 Abitazioni in ville 11 14.274 11 14.274 11 14.274

Totale 15 16.876 15 16.876 15 16.876

C Pertinenze (C2, C6, C7) 3.418 155.296 3.445 157.867 3.469 158.778

7.037 1.541.987 7.086 1.561.797 7.132 1.575.967

Consistenza e rendita del patrimonio immobiliare territoriale 2016 - 2018

Totale patrimonio abitativo

Totale

29

2.- Condizioni interne

Il punto 8.1 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, prevede, con riferimento alle condizioni interne, l’analisi dell’organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali e del ruolo degli organismi partecipati, anche con

riferimento alla loro situazione economica e finanziaria ed agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire.

Prevede, altresì, la definizione dei principali contenuti della programmazione con espresso

riferimento alle risorse e agli impieghi ed alla sostenibilità economico finanziaria; alla disponibilità e gestione delle risorse umane, alla coerenza e compatibilità presente e futura con

i vincoli di finanza pubblica.

2.1.- Evoluzione della domanda e modalità di gestione dei servizi pubblici locali

I servizi pubblici locali sono gestiti, per la stragrande maggioranza dei casi, in economia mediante

l’utilizzo del personale comunale e gli appalti di servizi secondo la normativa vigente.

In sede di aggiornamento dei dati per la determinazione dei fabbisogni standard, effettuata nel

corso del 2016, sono state censite le funzioni fondamentali dell’ente e le forme di gestione dei

servizi ad esse relative.

2.1.1.- Forme di gestione

Servizio Gestione Servizi di gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali DirettaServizi di ufficio tecnico DirettaServizi di anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico DirettaAltri servizi generali - Segretario Comunale AssociataFunzioni di polizia locale DirettaAsili nido DirettaServizi di viabilità, circolazione stradale e illuminazione pubblica DirettaServizio smaltimento rifiuti DirettaUrbanistica e gestione del territorio, parchi e servizi per la tutela ambientale DirettaFunzioni di istruzione pubblica, di cui:- Scuola dell'infanzia Diretta- Altri ordini di scuola (Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado) Diretta- Refezione Diretta- Assistenza /trasporto disabili Diretta- Altri servizi DirettaAltri servizi nel settore sociale di cui:- Accesso Diretta- Presa in carico Diretta- Assistenza domiciliare Diretta- Altri servizi per la prima infanzia Associata- Centri diurni Diretta- Comunità/residenze a favore dei minori e persone con fragilità Diretta- Interventi/misure per facilitare l'inclusione e autonomia Associata- Misure di sostegno al reddito Diretta- Servizio necroscopico Diretta

30

2.1.2.- Servizi e prodotti offerti dall’Amministrazione

TABELLA PRODOTTI PER TALUNE AREE DI INTERVENTO

Codice Area operativa / intervento Progr. Prodotti/ Unità di misura 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

006

1 N. reversali di incasso 2.127 2.204 2.308 2.393 3.856 4.146 4.400

2 N. mandati di pagamento 3.116 3.116 3.305 3.016 3.245 3.195 3.295

1 N. contribuenti TARI 3.403 3.437 3.378 3.364 3.397 3.393 3.401

2 N. contribuenti ICI/IMU 3.155 1.755 2.073 2.081 2.247 2.237 2.231

3 N. contribuenti TASI == == 4.267 4.220 2.210 2.203 2.210

011

1 Tonnellate di rifiuti raccolti 2.947 2.994 2.994 3.196 3.231 3.186 3.337

2 Percentuale di raccolta differenziata di rifiuti 75 75 75 76 77 77 77

1 N. di impianti depuratori idrici in funzione al 31/12 1 1 1 1 1 1 1

2 Rete idrica: Km 46 46 46 46 46 46 46

012

001INTERVENTI PER L'INFANZIA E PER I MINORI

1 N. minori assistiti 70 78 78 80 78 120 115

002INTERVENTI PER I SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE

1 N. adulti in difficoltà assistiti 67 60 80 80 81 81 150

003 INTERVENTI PER GLI ANZIANI 1 N. anziani assistiti 86 85 88 86 86 85 80

004 INTERVENTI PER LA DISABILITA' 1 N. disabili assistiti 32 34 40 40 40 48 48

013

001 ASILO NIDO 1 N. bambini iscritti negli asili nido 31 36 29 22 30 32 32

002 SCUOLA DELL'INFANZIA 1 N. alunni iscritti nella scuola materna 190 184 187 196 196 190 180

003 SCUOLA PRIMARIA 1 N. alunni iscritti nella scuola elementare 331 328 338 365 365 365 371

004 SCUOLA SECONDARIA 1 N. alunni iscritti nella scuola media 189 184 183 199 208 225 232

1 N. alunni portatori di handicap assistiti 5 8 13 15 18 15 21

2 N. di pasti somministrati 57.051 55.325 56.896 58.234 57.989 61.550 64.050

005 DIRITTO ALLO STUDIO 1Importi erogati per borse di studio, spese scolastiche e libri di testo

€ 9.744 € 9.718 € 10.703 € 11.960 € 12.229 € 11.898 € 12.682

014

1 N verbali di contravvenzioni 444 468 558 589 484 576 591

2 N. incidenti rilevati 17 21 18 24 20 22 19

002 MESSO COMUNALE 1 N. notifiche effettuate 214 83 303 97 90 309 289

015

1 N. variazioni anagrafiche 705 983 937 456 1.040 923 1.098

2 N. eventi registrati nel registro stato civile 354 219 308 409 257 238 308

3 N. sezioni allestite nell'anno 0 6 6 0 12 6 6

017

1 N. libri prestati 17.337 15.513 16.948 16.997 15.403 14.608 16.087

2 N. biblioteche, mediateche ed emeroteche 1 1 1 1 1 1 1

002ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE

1 N. eventi culturali organizzati direttamente o patrocinati dall’ente 36 36 53 53 83 86 104

018

003 GIOVANI 1 N. strutture ricreative gestite per i giovani 1 1 1 1 1 1 1

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA, AVVIO A SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI URBANI E RISCOS SIONE DEI RELATIVI TRIBUTI; PROMOZIONE E GESTIONE DELLA TUTELA AMBIENT ALE

001VALORIZZAZIONE DEI BENI DI INTERESSE STORICO E ARTISTICO

003 SERVIZIO IDIRICO INTEGRATO

PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA LOCALE DEI SER VIZI SOCIALI ED EROGAZIONE DELLE RELATIVE PRESTAZIONI AI CITTADINI

EDILIZIA SCOLASTICA PER LA PARTE NON ATTRIBUITA ALL A COMPETENZA DELLE PROVINCE, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVI ZI SCOLASTICI

TENUTA DEI REGISTRI DI STATO CIVILE E DI POPOLAZION E, COMPITI IN MATERIA DI SERVIZI ANAGRAFICI NONCHE' IN MATERIA DI SERVIZI ELETTORALI E STATISTICI, NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI COMPET ENZA STATALE

005 SERVIZI AUSILIARI ALL'ISTRUZIONE

POLIZIA MUNICIPALE E POLIZIA AMMINISTRATIVA LOCALE

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

001ANAGRAFE, STATO CIVILE, ELETTORALE, LEVA E SERVIZIO STATISTICO

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI

002 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

001 POLIZIA LOCALE

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE, GESTI ONE FINANZIARIA, CONTABILE E CONTROLLO

002

GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE, PROVVEDITORATO E CONTROLLO DI GESTIONE

003GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI

31

2.1.2.1.- Sistema scolastico Vedano Olona

2,54

1

2

3

4

Indice prime classi scuola materna

1,96

1

2

3

4

Indice prime classi scuola elementare

32

3,22

1

2

3

4

Indice prime classi scuola media

33

2.2.- Organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate

Gli organismi gestionali nei quali il Comune di Vedano Olona detiene una partecipazione

societaria sono i seguenti:

L’ente ha deliberato in data 21/12/2018, atti n. 32/2018, la revisione ordinaria delle partecipazioni

ai sensi dell’art. 20, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Dall’esito della ricognizione emerge che vengono mantenute tutte le società in elenco con la finalità di garantire la migliore gestione dei

servizi pubblici affidati in un’ottica volta all’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione

amministrativa. Emerge altresì che nessuna delle partecipazioni sia da sottoporre a procedura di alienazione, di razionalizzazione, aggregazione e messa in liquidazione.

2.2.1.- Ricognizione del perimetro del gruppo amministrazione pubblica

Ai sensi del principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato, costituiscono componenti del “gruppo amministrazione pubblica” gli organismi strumentali, gli enti strumentali

controllati, gli enti strumentali partecipati, le società controllate e le società partecipate.

Attività preliminare al consolidamento dei bilanci del gruppo è la individuazione degli enti da considerare per la predisposizione del bilancio consolidato, previa la formale definizione del

“Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona”.

Il bilancio consolidato rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e

patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e

partecipate.

Per rappresentare la consistenza patrimoniale e finanziaria il bilancio consolidato, predisposto sulla base della dimensione del controllo esercitato nei confronti dei componenti del gruppo,

utilizza il metodo di consolidamento integrale o proporzionale.

Gli enti e le società del gruppo possono non essere consolidati nel caso di irrilevanza: quando, cioè, i bilanci presentano per il totale dell’attivo, il patrimonio netto ed il totale dei ricavi, una

incidenza inferiore al 3 per cento rispetto alla posizione patrimoniale, economico e finanziaria del

Comune. In ogni caso, sono considerate irrilevanti, e non oggetto di consolidamento, le quote di

partecipazione inferiori all’1% del capitale della società partecipata, sempreché la partecipata non sia titolare di affidamento diretto, a prescindere dalla quota di partecipazione.

Denominazione Forma giuridicaOggetto sociale/ attività

svolte

Tipologia

partecipazione

Tipo di

partecipazione

dell'ente

Quota

partecipazione

Controllo/

Partecipazione

Inizio

partecipazione

Data fine

partecipazione

COINGER SRL

Società a

responsabilità

limitata

GESTIONE DEI RIFIUTI

Totalmente

pubblica con più

soci/partecipanti

Diretta 6,95 Partecipato

Delibera C.C.

n. 37 del

08/11/2010

31/12/2040

SOCIETA' PER LA TUTELA AMBIENTALE

DEL BACINO DEL FIUME OLONA IN

PROVINCIA DI VARESE S.P.A

Società per azioniGESTIONE DEPURATORE

CONSORTILE

Mista a prevalenza

pubblicaDiretta 2,5 Partecipato

Delibera

C.C.

n. 18/1966

31/12/2050

ALFA SRL

Società a

responsabilità

limitata

GESTIONE SISTEMA

IDRICO INTEGRATO

Totalmente

pubblica con più

soci/partecipanti

Diretta 0,67 Partecipato

Delibera C.C.

n. 28 del

25/07/2013

31/12/2050

Organismi, enti strumentali e società partecipate

34

Nella seduta del 24/09/2018 il Consiglio ha deliberato il bilancio consolidato, con riferimento

all’esercizio 2017, del Gruppo Amministrazione Pubblica Vedano Olona.

2.2.2.- Determinazione delle soglie di irrilevanza

Parametri del Conto Economico e dello Stato patrimoniale dell’esercizio 2018 del Comune di

Vedano Olona, ai fini della determinazione delle soglie di irrilevanza:

2.2.3.- Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona

Definizione del “Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona” sulla base del principio

applicato 4/4, concernente il bilancio consolidato:

2.2.4.- Crediti e debiti reciproci (Comune/Organismi partecipati)

Dalla nota informativa allegata al rendiconto 2018 del Comune, contenente gli esiti della verifica

dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate,

emerge l’assenza di discordanze contabili nonché il regolare pagamento delle somme dovute dall’Ente.

Voce Valori al 31/12/2018 Soglia 3%

Patrimonio netto 10.568.282,45 317.048,47

Totale dell'attivo 18.394.484,92 551.834,55

Totale dei proventi 4.897.953,35 146.938,60

GRUPPO AMMINISTRAZIONE PUBBLICA VEDANO OLONA 2020

Denominazione

Campo di

attività/Servizio

pubblico

Percentuale di

partecipazione

(31/12/2018)

Patrimonio

netto

(31/12/2018)

Attivo

patrimoniale

(31/12/2018)

Valore

produzione

(31/12/2018)

Perimetro di

consolidamento

COINGER S.R.L. Gestione rifiuti 6,95% 2.170.887€ 5.119.277€ 8.068.305€ SI

Società per la Tutela

Ambientale del Bacino del

Fiume Olona in Provincia di

Varese S.p.A.

Gestione depuratore 2,50% 19.478.044€ 27.111.776€ 7.065.713€ SI

ALFA S.R.L. Gestione sistema idrico 0,67% N.D. N.D. N.D. NO

ALFA S.R.L. (Bilancio 2017) Gestione sistema idrico 0,67% 1.614.746€ 26.330.151€ 6.727.357€ NO

35

2.3.- Esternalizzazione servizi pubblici

2.3.1.- Servizio Idrico Integrato

Il consiglio Comunale di Vedano Olona ha approvato la costituzione della società “in-house” per

la gestione del servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni dell’ambito ottimale della Provincia di Varese, con delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 25/07/2013.

L’Ufficio d’Ambito della Provincia di Varese, in virtù della delibera del proprio consiglio di

amministrazione n. 45 del 16/06/2015 e della delibera n. 28 del 29/06/2015 del consiglio provinciale della Provincia di Varese, ha affidato in concessione alla società Alfa s.r.l., la gestione

del servizio idrico integrato per l’intero Ambito territoriale ottimale della Provincia di Varese.

Il Contratto di Servizio, regolante i rapporti tra l’Ufficio ATO e la società Alfa prevede, tra gli altri,

che:

� art. 52, comma 1: “..….. l’operatività nella gestione del Servizio da parte del Gestore decorre

progressivamente per fasi del Servizio e per porzioni territoriali delimitate, nel corso degli anni 2015, 2016 e

2017, mediante la progressiva assunzione del personale e la progressiva acquisizione della disponibilità delle

infrastrutture idriche dei Comuni e delle gestioni, pubbliche o private, che attualmente gestiscono fasi del

servizio in determinati ambiti territoriali, nonché mediante il progressivo completamento

dell’organizzazione del Gestore prevista nel Piano d’Ambito. La piena operatività del Gestore per tutte le fasi

del servizio idrico integrato e per l’intero ambito territoriale della Provincia di Varese dovrà essere conclusa

entro e non oltre il 31 dicembre 2017.”

� art. 52, comma 4: “Con riferimento alle gestioni esistenti in economia il “valore di subentro” sarà

valorizzato mediante il riconoscimento della componente tariffaria MTp, di cui al Metodo Tariffario Idrico, a

copertura dei mutui sottoscritti dagli enti locali, secondo quanto indicato nell’articolo 8.7 della deliberazione

dell’Autorità 274/2015/IDR, fatte salve successive prescrizioni, anche modificative o integrative, disposte

dall’Autorità medesima.”

DATI AGGREGATI

Spese Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti

Sottoscrizioni di capitale - - - - - - Contratti di servizio 746.865,21 811.879,43 773.805,65 636.933,95 755.908,73 713.598,60 Contributi in conto esercizio - - - - - - Contributi in conto capitale - - - - - - Concessioni di credito - - - - - - Coperture perdite - - - - - - Aumenti di capitale - - - - - -

DATI AGGREGATI

Entrate Accertamenti Riscossioni Accertamenti Riscossioni Accertamenti Riscossioni

Dividendi - - - - - - Rimborso crediti - - - - - - Altro - - - - - -

2016 2017 2018

2016 2017 2018

36

� art. 12: “Ai sensi dell’art. 153, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006, le passività relative alla gestione del

Servizio, ivi compresi gli oneri connessi all’ammortamento dei mutui oppure i mutui stessi, al netto degli

eventuali contributi a fondo perduto in conto capitale e/o in conto interessi, sono trasferite al gestore

subentrante, che subentra nei relativi obblighi. Ai sensi del medesimo articolo, il gestore subentrante è

tenuto a subentrare nelle garanzie e nelle obbligazioni relative ai contratti di finanziamento in essere o ad

estinguerli, ed a corrispondere al gestore uscente un valore di rimborso (c.d. “valore di subentro”) definito

dall’Ufficio d’ambito secondo i criteri stabiliti dalla AEEGSI e secondo le modalità e le procedure che saranno

stabilite dalla medesima Autorità.

� art. 52, comma 5: “.…… l’Ufficio d’ambito individuerà con propria deliberazione, su proposta dei Gestori

esistenti, l’importo esatto del “valore di subentro” fissando l’obbligo di pagamento dello stesso da parte del

Gestore entro il 90° giorno antecedente alla data del subentro medesimo; dopo il pagamento del “valore di

subentro” il gestore esistente provvederà alla cessione al Gestore dei beni strumentali e delle loro

pertinenze necessari per la prosecuzione del servizio, come individuati nel Piano d’ambito e nei suoi

aggiornamenti …….”

� art. 53, comma 1: “I gestori, pubblici o privati, che attualmente gestiscono fasi del servizio in determinati

ambiti territoriali continueranno la loro gestione, fino al Subentro del Gestore, alle stesse condizioni

contenute nelle convenzioni o nei contratti di servizio in essere, ad eccezione della tariffa da applicare agli

utenti, compresa l’articolazione tariffaria, che dovrà essere quella prevista nel Piano d’ambito con

riferimento alla fase del servizio e alla porzione del territorio gestita dal Gestore esistente.”

� art. 53, comma 3: “Il Gestore ha facoltà di stipulare con i Gestori esistenti appositi accordi per la

regolamentazione dei loro rapporti fino al perfezionamento del Subentro, nel rispetto delle misure di

coordinamento delle attività del Gestore e dei Gestori esistenti che potranno essere disposte dall’Ufficio

d’Ambito. I predetti Accordi dovranno essere condivisi e sottoscritti anche dall’Ufficio d’Ambito.”

� art. 53, comma 4: “In caso di mancato pagamento del “valore di subentro” di cui al precedente articolo

52 nell’importo e nel termine stabiliti dall’Ufficio d’ambito, i Gestori esistenti proseguono nella gestione del

servizio fino ad una data successiva di 90 giorni rispetto a quella dell’effettivo pagamento da parte del

Gestore.”

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione non risultano adottati gli atti

concernenti l’effettivo passaggio di gestione del servizio alla partecipata Alfa srl.

Solo al momento della effettiva esternalizzazione potranno essere quantificati gli effetti

economici che la scelta gestionale ed organizzativa determinerà sul bilancio dell’Ente.

2.3.2.- Servizio raccolta e smaltimento rifiuti

Anche per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è allo studio della società partecipata

Coinger S.r.l., unitamente ai comuni soci, l’ipotesi di esternalizzazione del servizio conseguente

all’applicazione della tariffa rifiuti avente natura corrispettiva prevista dall’art. 1, comma 668, della legge 147/2013 “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità

di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto

legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI. Il comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri

determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n.

158. La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei

rifiuti urbani.”

37

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione non risultano adottati gli atti

consiliari concernenti l’introduzione della tariffa ex-comma 668, nonché l’affidamento in

concessione del servizio alla partecipata Coinger srl.

Solo al momento della effettiva esternalizzazione potranno essere quantificati gli effetti economici che la scelta gestionale ed organizzativa determinerà sul bilancio dell’Ente.

2.4.- Assetto organizzativo e dotazione organica

2.4.1.- Struttura organizzativa

Organigramma: Area Amministrativa, Area Finanziaria, Area Servizi alla Persona, Area Polizia

Locale, Area Servizi al Territorio

Direttore Generale: Assente

Segretario Generale: Margherita Taldone

Numero dirigenti: Assenti

Numero posizioni organizzative: cinque

Numero totale personale dipendente: 40

Organo di Revisione: Dr.ssa Elisabetta De Marzi

Popolazione residente al 31-12-2018 n. 7427

2.4.2.- Dotazione organica

La dotazione organica del personale, definita annualmente dal Piano triennale dei fabbisogni di

personale, si configura come elemento strutturale correlato all’assetto organizzativo dell’ente

per il quale è previsto l’obbligo di assumere un'adeguata programmazione diretta a conseguire obiettivi di efficienza ed economicità della gestione, prendendo a riferimento la composizione del

personale in servizio al 31.12.2018, come desumibile dalla seguente tabella:

Data rilevazione 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2017 31/12 /2018

Consistenza Personale dell’EntePersonale in

servizioPersonale in

servizioPersonale in

servizioPersonale in

servizio

Direttore generale 0 0 0 0

Segretario comunale 1 1 1 1

Dirigenti Tempo Indeterminato 0 0 0 0

Dirigenti Tempo Determinato 0 0 0 0

di cui all'art.90 del TUEL 0 0 0 0

di cui all'art.110 co.1, del TUEL 0 0 0 0

di cui all'art.110 co.2, del TUEL 0 0 0 0

Dirigenza 1 1 1 1

Personale comparto Tempo Indeterminato 37 38 36 39

Personale comparto Tempo Determinato 6 4 3 1

Personale non dirigenziale 43 42 39 40

38

2.4.3.- Risorse umane

La tabella che segue illustra i dati relativi al personale in servizio nel corso dell’anno 2018, sia con

contratti a tempo indeterminato, sia con forme di lavoro flessibile.

2.4.4.- Distribuzione delle risorse umane, sulla base dei servizi erogati

Contratti a tempo indeterminato

N. Ore Numero Normal.

Contratti di lavoro flessibile

N. OreNumero Normal.

Full time 22 792 22,00 Full time 0 0 0,00

Part time 17 427 11,86 Part time 1 30 0,83

Unità in comando 0 0 Somministrazioni 0 0 0,00

Totale 39 1.219 33,86 Totale 1 30 0,83

Totale dipendenti in servizio (numero normalizzato) 34,69

Rapporto dipendenti/popolazione 1/220

Rapporto dipendenti/popolazione enti dissestati 1/159

Retribuzioni € 950.719,10

Contributi obbligatori € 262.773,14

Imposte € 81.286,48

Totale costo aziendale € 1.294.778,72

Spesa corrente 2018 € 4.640.693,44

Rapporto spesa personale/spesa corrente 27,90%

RAPPORTO DIPENDENTI / POPOLAZIONE ANNO 2018

Spesa sostenuta nell'anno 2018 per il personale non dirigenziale

Area Servizio N. ContrattiIndeterminati

N. ContrattiFlessibili

Totale

Segreteria generale, personale e organizzazione 4,89 0,00 4,89

Anagrafe, stato civile, elettorale 3,03 0,00 3,03

Gestione economica, finanziaria, programmazione 2,83 0,00 2,83

Gestione delle entrate tributarie 2,00 0,00 2,00

Ufficio tecnico 5,67 0,83 6,50

Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 1,00 0,00 1,00

Polizia Locale Polizia municipale 4,83 0,00 4,83

Assistenza scolastica, trasporto, refezione 2,86 0,00 2,86

Biblioteche, musei, pinacoteche 1,00 0,00 1,00

Asili nido 2,00 0,00 2,00

Assistenza, beneficenza e servizi alla persona 3,75 0,00 3,75

Totali 33,86 0,83 34,69

Territorio

Servizi alla Persona

Amministrativa

Finanziaria

39

2.4.5.- Spesa del Personale e tasso di incidenza sulla spesa corrente

1.350

1.380

1.361

1.393

1.355

1.294

1.2771.282

1.288

1.225

1.275

1.325

1.375

1.425

Andamento spesa del personale 2010 - 2018 (K€)

40

2.5.- Patrimonio

2.5.1.- Contabilità economico-patrimoniale armonizzata

L’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 prevede, per gli enti in contabilità finanziaria, l’adozione di un sistema contabile integrato che garantisca la rilevazione unitaria dei

fatti gestionali nei loro profili finanziario ed economico-patrimoniale.

Gli effetti dell’applicazione del sistema di rilevazione trova esplicita manifestazione nel corso dell’esercizio finanziario in sede di approvazione del rendiconto entro il 30 aprile e,

successivamente, nel bilancio consolidato da approvarsi entro il 30 settembre.

I valori complessivi del patrimonio dell’ente risultano adeguati alle regole dell’ordinamento come

definite dal Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria n. 4/3.

Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale affianca la

contabilità finanziaria, per rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica al fine di:

- predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed

impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il processo di programmazione;

- consentire la predisposizione dello Stato Patrimoniale (e rilevare, in particolare, le variazioni del

patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione);

- permettere l’elaborazione del bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società;

- consentire la verifica nel corso dell'esercizio della situazione patrimoniale ed economica

dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse; - conseguire le finalità previste dalla legge e, in particolare, consentire ai portatori d’interesse di

acquisire ulteriori informazioni concernenti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche.

2.5.2.- Risultati economici e patrimoniali dell'esercizio 2018

Le risultanze patrimoniali dell’Ente al 31 dicembre 2018 sono le seguenti:

ATTIVO 31/12/2018

Crediti per la partecipazione al fondo di dotazione -

Immobilizzazioni 15.117.388,70

Attivo circolante 3.269.186,99

Ratei e risconti 7.909,23

Totale 18.394.484,92

PASSIVO 31/12/2018

Patrimonio netto 10.568.282,45

Fondi per rischi e oneri 219.902,93

Debiti 3.351.236,68

Ratei e risconti e contributi agli investimenti 4.255.062,86

Totale 18.394.484,92

41

2.5.3.- Patrimonio immobiliare pubblico

Il valore complessivo dei beni immobili di proprietà comunale è registrato nel conto del patrimonio attivo al 31/12/2018 nel valore di € 13.886.331,09.= e corrisponde al 92,33% delle

immobilizzazioni.

Immobilizzazioni materiali Valore al 31/12/2018

Beni demaniali 5.708.000,41

Terreni 570.852,88

Fabbricati 7.607.477,80

Macchinari e attrezzature 298.201,35

Immobilizzazioni in corso ed acconti 855.137,12

Totale 15.039.669,56

42

Viene confermato l’indirizzo generale volto a garantire l'azione di miglioramento funzionale del

patrimonio immobiliare destinato ai servizi, con particolare riferimento ad interventi di

efficientamento energetico, nonché linee di intervento concernenti:

- Regolamentazione e razionalizzazione dell'utilizzo del patrimonio comunale;

- Eventuale alienazione di immobili comunali;

- Innovazioni nella gestione del patrimonio in coerenza con quanto previsto dal D.lgs 118/2011;

- Valorizzazione dei beni immobili attraverso azioni di manutenzione straordinaria o varianti urbanistiche adottate ai sensi dell’art. 58 D.L. 112/2008;

- Rinegoziazione dei contratti di locazione.

2.6.- Indebitamento

2.6.1.- Evoluzione indebitamento

L’indebitamento dell’Ente al 1 gennaio 2019 ammonta a complessivi € 2.151.042,80.=. Anche per effetto del mancato ricorso alla contrazione di nuovi prestiti migliora il parametro indebitamento

pro-capite che scende ad € 289,62.=

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Residuo debito iniziale 3.132.995,02 3.016.096,11 2.804.680,64 2.655.748,25 2.380.585,49 2.267.878,37 2.151.042,80

Popolazione residente 7342 7322 7372 7360 7415 7425 7427

Debito procapite € 426,72 € 411,92 € 380,45 € 360,84 € 321,05 € 305,44 € 289,62

43

Gli oneri finanziari per ammortamento e rimborso di capitale registrano la seguente evoluzione:

427

412

380

361

321

305290

€ 250

€ 300

€ 350

€ 400

€ 450

€ 500

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Debito procapite 2013-2019

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Quota capitale 116.898,91 120.578,77 108.846,19 111.997,83 112.707,16 116.835,57 119.534,62

Interessi passivi 135.527,29 131.989,89 127.069,82 122.110,97 108.930,02 104.801,61 100.249,86

Totale oneri servizio del debito

254.439,20 254.582,66 237.931,01 236.124,80 223.654,18 223.655,18 221.803,48

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Oneri servizio del debito 302.142,59 252.426,20 252.568,66 235.916,01 234.108,80 221.637,18 221.637,18

Popolazione residente 7349 7342 7322 7372 7360 7415 7425

Spesa procapite € 41,11 € 34,38 € 34,49 € 32,00 € 31,81 € 29,89 € 29,85

44

2.6.2.- Verifica della capacità di indebitamento e della sostenibilità finanziaria

La verifica del rispetto del limite di indebitamento disposto dall’art. 204 del TUEL registra la

seguente evoluzione:

2.6.3.- Indebitamento 2020-2024

L'indebitamento nel quinquennio è previsto in riduzione. Non è prevista né la contrazione di

nuovi mutui né l'emissione di prestiti obbligazionari. Nel periodo 2020-2024 l’indebitamento è

destinato a ridursi sino a poco meno di 1,5 milioni di euro per effetto dell’ordinaria attività di rimborso annuale.

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Incidenza percentuale attuale degli interessi passivi sulle entrate correnti

2,137% 1,964% 1,921% 1,823% 1,456% 2,110% 1,842%

Limite interessi passivi 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00%

DescrizioneEsercizio

precedente

2019 2020 2021 2022 2023 2024

Residuo debito 2.151.042,80 2.031.508,18 1.925.226,67 1.814.234,48 1.698.320,91 1.577.264,63

Nuovi prestiti

Prestiti rimborsati 119.534,62 106.281,51 110.992,19 115.913,57 121.056,28 126.430,40

Estinzioni anticipate

Altre variazioni +/-

Totale fine anno 2.031.508,18 1.925.226,67 1.814.234,48 1.698.320,91 1.577.264,63 1.450.834,23

Esercizi del Bilancio di Previsione Finanziario Altri esercizi

45

2.6.4.- Composizione del debito ed esposizione debitoria complessiva

Cassa DD.PP.

€ 1.397.918

B.I.I.S.

€ 633.590

Residuo debito al 01/01/2020 - Istituti mutuanti

Istituto mutuante Annualità garantitaDebito residuo al

01/01/2020Interessi residui Totale debito

Tasso medio

Cassa depositi e prestiti 152.152,82 1.397.918,09 603.685,43 2.001.603,52 5,112

Istituti di credito 47.252,08 633.590,09 358.703,59 992.293,68 4,571

Totale debiti di finanziamento 199.404,90 2.031.508,18 962.389,02 2.993.897,20 4,842

46

2.6.5.- Mutui del Sistema Idrico Integrato

Un’ulteriore fonte di riduzione del debito sarà rappresentata dal passaggio della gestione del

Sistema Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) alla Società Alfa Srl, come determinato dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Varese, con delibera n. 45 del 16/06/2015 e

con delibera consigliare n. 28 del 29/06/2015 della Provincia di Varese.

Nel Contratto di Servizio è previsto infatti che “il valore di subentro sarà valorizzato mediante il

riconoscimento della componente tariffaria MTp, a copertura dei mutui sottoscritti dagli enti locali, secondo quanto indicato nell’articolo 8.7 della deliberazione dell’Autorità 274/2015/IDR”.

Gli oneri complessivi per la copertura dei mutui relativi al sistema idrico stipulati dal comune di

Vedano, risultano essere di € 788.598,51.= comprensivi di capitale ed interessi per il periodo dal 01/01/2020 al 31/12/2040.

Soggetto Finanziatore

Opera finanziataData

concessioneDebito residuo

01/01/2020Interessi

2020-2040Totale debito

2020-2040Annualità garantita

Tasso

C.D.P. I lotto fognatura De Amicis 31/10/1983 24.670,28 17.838,76 42.509,04 2.024,24 5,668%

C.D.P. Tratto fognatura Via Virgilio 06/11/1984 23.072,32 16.683,20 39.755,52 1.893,12 5,668%

C.D.P.Fognatura Don Sturzo - II lotto

05/02/1985 7.338,40 5.306,12 12.644,52 602,12 5,668%

C.D.P. Condotta idrica Volta - Cairoli 07/03/1985 5.523,00 3.993,36 9.516,36 453,16 5,668%

C.D.P. Fognatura Piave - Barlassina 05/02/1985 8.921,91 6.451,35 15.373,26 732,06 5,668%

C.D.P. Opere idriche varie 29/07/1986 26.939,86 19.479,80 46.419,66 2.210,46 5,668%

C.D.P. Rete idrica 29/09/1987 26.680,54 19.292,24 45.972,78 2.189,18 5,668%

C.D.P. Fognatura I Maggio-Garibaldi 10/11/1987 30.148,05 21.799,23 51.947,28 2.473,68 5,668%

C.D.P. Fognatura Marone 26/11/1987 18.921,32 13.681,60 32.602,92 1.552,52 5,668%

C.D.P. Pozzo località Celidonia 04/05/1988 14.672,61 10.609,29 25.281,90 1.203,90 5,668%

B.I.I.S. Allacciamento collettore 28/10/2011 297.913,20 168.662,07 466.575,27 22.217,87 4,571%

484.801,49 303.797,02 788.598,51 37.552,31 5,568%Totale debito del sistema idrico integrato

47

2.6.6.- Estinzione anticipata prestiti 2020 – Stima dei costi

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla evoluzione delle condizioni normative e di

mercato concernenti l’estinzione anticipata dei mutui affinché siano praticabili senza oneri di indennizzo le operazioni di ulteriore riduzione del debito.

Il Comune, sulla base della propria disponibilità di avanzo e di liquidità di cassa, potrà presentare

richiesta di estinzione entro il termine del 31 maggio e 30 novembre a valere sulla semestralità

successiva.

La tabella che segue illustra le ipotesi di estinzione attuabili con la distinta indicazione di costi

presunti e di risparmi conseguibili.

2.6.7.- Derivati e garanzie prestate

2.7.- Parametri obiettivi di deficitarietà strutturale

I parametri di deficit strutturale, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione di deficitarietà strutturale, sono dei particolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei

confronti di tutti gli enti locali. Lo scopo di questi indici è fornire agli organi centrali un indizio,

anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell’ente, o per meglio dire, che indichi l’assenza di una condizione di pre-dissesto strutturale. Secondo la norma, infatti,

sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e

incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli

Soggetto Finanziatore

Opere finanziataData fine

ammortamentoDebito residuo

01/01/2020

Indennizzo (C.D.P.

05/7/2019)% Indennizzo

Annualità garantita

Minore spesa per interessi 2020-2040

C.D.P. Sistema idrico 2040 186.888,29 62.764,50 33,58 15.334,44 135.134,95

C.D.P. Impianti Sportivi 2026 162.974,66 14.991,25 9,20 28.628,06 22.365,50

C.D.P. Viabilità 2029 360.572,39 46.407,16 12,87 52.176,08 73.328,09

C.D.P. Urbanistica 2033 98.224,81 23.110,15 23,53 9.990,86 41.647,23

C.D.P. Edilizia residenziale pubblica 2039 589.257,94 135.802,47 23,05 46.023,38 331.209,66

1.397.918,09 283.075,53 20,25 152.152,82 603.685,43Totale debiti C.D.P. estinguibili

Utilizzo di strumenti derivati

L'Ente non ha in corso contratti relativi a strumenti derivati.

L'Ente non intende assumere, per il futuro, la gestione di strumenti derivati

Garanzie prestate nei confronti di terzi

L'Ente ha in corso garanzie prestate a terzi per un valore di € 108.379,20.=Capitale € 100.000,00.= Interessi € 8.379,20.= Scadenza 30 settembre 2020Soggetto beneficiario: Società Gestione Servizi Territoriali Socio-Sanitari S.C.P.A.

48

indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento

nazionale. L’ente non è mai risultato essere in deficit strutturale.

2.8.- Indicatori sintetici di bilancio

1) Composizione del risultato di amministrazione

2) Qualità del risultato di amministrazione

Il risultato di amministrazione rappresenta la differenza tra entrate e spese sia in conto capitale

sia in conto residui. L’indicatore individua quanta parte del risultato di amministrazione è rappresentato dai crediti vetusti di entrate proprie (residui attivi in conto residui di oltre 12 mesi),

in quanto, residui inesigibili o comunque non riscuotibili mantenuti nel rendiconto incidono

necessariamente sull’attendibilità dell’avanzo di amministrazione con possibili conseguenze negative sui futuri equilibri di bilancio.

Il valore ottenuto è tanto migliore quanto più prossimo allo zero.

2013 2014 2015 2016 2017 2018

Numero parametri 10 10 10 10 10 8

Parametri positivi 1 zero zero zero 1 zero

Ente deficitario NO NO NO NO NO NO

Parametri obiettivi per l'accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario

Ai sensi dell'art. 242 del TUEL

Qualità del risultato di amministrazione 2013 2014 201 5 2016 2017 2018

Residui attivi in conto residui delle entrate proprie [titoli I + III] / valore assoluto del risultato d'amministrazione

0,41 0,07 0,43 0,27 0,35 0,47

49

3) Rigidità strutturale di bilancio

Incidenza spese rigide (disavanzo, personale e debito) su entrate correnti. La spesa corrente

provocata dal personale e dal debito è una componente rigida che può provocare problemi

all'equilibrio strutturale di parte corrente; l'indicatore indica quanta parte delle entrate correnti accertate è destinata alla copertura delle spese del personale.

4) Spesa corrente pro-capite

5) Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio

L’indicatore individua la capacità dell'ente di provvedere al pagamento di debiti esigibili nel corso

dell'esercizio nell'ambito del medesimo esercizio.

6) Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio precedente

L’indicatore individua la capacità dell'ente di provvedere allo smaltimento dei residui relativi ad

anni precedenti nel corso dell'esercizio oggetto di osservazione.

7) Debiti fuori bilancio

L’indicatore individua l’entità dello stock di debiti fuori bilancio riconosciuti e finanziati in

relazione al totale degli impegni correnti e in c/ capitale.

Rigidità strutturale di bilancio 2013 2014 2015 2016 201 7 2018

Impegni spese personale e interessi [titolo I macro 1, 2 e 7] / accertamenti entrate correnti [titoli I + II + III]

0,33 0,33 0,30 0,32 0,32 0,30

Spesa corrente pro-capite 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Spesa corrente pro-capite [titoli I] / Abitanti 638,95 621,05 600,80 612,16 613,65 624,84

Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio 2 013 2014 2015 2016 2017 2018

Pagamenti di competenza [titolo I macro 3] / Impegni di competenza [titolo I macro 3]

0,70 0,82 0,81 0,86 0,73 0,74

Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio precedente

2013 2014 2015 2016 2017 2018

Pagamenti c/residui [titolo I macro 3] / Stock residui al 1 gennaio [titolo I macro 3]

0,43 0,59 0,83 0,96 0,92 0,88

Debiti riconosciuti e finanziati 2013 2014 2015 2016 201 7 2018

Debiti riconosciuti e finanziati / Totale impegni [titoli I e II] 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

50

8) Risultato di cassa

9) Fondi vincolati di cassa presso il tesoriere

Costituiscono somme vincolate presso il tesoriere gli incassi derivanti da indebitamento, da trasferimenti o da specifiche norme di legge. L’utilizzo in termini di cassa dei fondi vincolati

genera il divieto di utilizzo della quota libera del risultato di amministrazione, come previsto

dall’art. 187, comma 3-bis, del TUEL. Alla data di redazione del presente documento non risultano

utilizzate, per il finanziamento delle spese correnti in termini di cassa, le quote vincolate giacenti presso il Tesoriere.

10) Utilizzo anticipazioni di tesoreria

L’indicatore individua il livello delle anticipazioni rispetto a quanto previsto dalla normativa

vigente (3/12 degli accertamenti dei primi tre titoli delle entrate del penultimo anno precedente).

1.331 1.279

1.565

2.269

1.883

1.743

817

500

1.000

1.500

2.000

2.500

Fondo di Cassa al 1° gennaio (migliaia di €)

Tipologia vincolo Denominazione FondoFondo al

31/12/2018

Impieghi in termini di cassa

ex art. 195Utilizzi vincolati Fondo attuale

Competenza 26.183,65 0,00 26.183,00 0,65

Cassa 26.183,65 0,00 0,00 26.183,65

Fondo Vincolato ex-art. 180, comma 3, lettera d) TUEL

Contributo regionale solidarietà

Anticipazioni di tesoreria 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Anticipazione di tesoreria all'inizio dell'esercizio successivo / max previsto dalla norma

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

51

2.9.- Debiti commerciali e indicatori di pagamento

2.9.1.- Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC)

Nel corso degli ultimi anni il Governo ha prestato grande attenzione al tema dei debiti commerciali della pubblica amministrazione. I provvedimenti adottati tra il 2012 e il 2013 hanno

riguardato prevalentemente l’abbattimento dello stock di debiti pregressi, mentre, nelle

disposizioni normative emanate a partire dal 2014, sono stati previsti anche interventi volti ad evitare il ricrearsi delle situazioni “patologiche” del passato e alla realizzazione di un articolato

sistema di monitoraggio del ciclo di vita dei debiti commerciali di nuova formazione mediante il

sistema denominato Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC) finalizzato a certificare e

tracciare le operazioni sui crediti di somme dovute dalla PA per appalti, forniture, somministrazioni e prestazioni professionali.

2.9.2.- Normativa in vigore dal 2020 in tema di debiti commerciali

Dal 2020, per effetto della normativa introdotta dalla legge di bilancio 2019, di cui all’all’art. 1, commi da 858 a 865, della Legge 145/2019, gli enti non in regola con i pagamenti sono obbligati

ad ingentissimi accantonamenti al nuovo “Fondo di garanzia debiti commerciali”.

Si riporta la nota di lettura ANCI/IFEL, del 9 gennaio 2019, all’impianto normativo introdotto dalla legge di bilancio 2019:

“Il nocciolo del meccanismo sanzionatorio è costituito dal comma 862, che stabilisce (sempre dal

2020) che entro il 31 gennaio di ciascun anno sia rilevato lo stato dei pagamenti relativo all’anno

precedente e verificate le condizioni di cui al comma 859: a) se il debito commerciale residuo non si è ridotto almeno del 10% rispetto a quello del secondo

esercizio precedente;

b) se la condizione a) è rispettata, ma l’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti (sulle fatture ricevute e scadute l’anno precedente) non rispetta il termini di pagamento dei debiti commerciali di cui al d.lgs. 231 del 2002.

In caso di ricorrenza delle condizioni di inottemperanza dei tempi di pagamento (co. 862), “con delibera di giunta” le amministrazioni hanno l’obbligo di stanziare al nuovo fondo di garanzia, “che a fine esercizio confluisce nella quota libera del risultato di amministrazione”, importi

pari:

a) al 5% degli stanziamenti di spesa dell'esercizio in corso per acquisto di beni e servizi, in caso di mancata riduzione del 10 per cento del debito commerciale residuo oppure per ritardi superiori a

sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente;

b) al 3%, per ritardi compresi tra trentuno e sessanta giorni, registrati nell'esercizio precedente; c) al 2%, per ritardi compresi tra undici e trenta giorni, registrati nell'esercizio precedente; d) all'1%,

per ritardi compresi tra uno e dieci giorni, registrati nell'esercizio precedente.

Va ben tenuto presente che a norma del comma 861, i ritardi di pagamento sono calcolati “mediante la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni” di cui al dl 35

del 2013 (art. 7, co.1), considerando anche le “fatture scadute che le amministrazioni non hanno

ancora provveduto a pagare”.

52

Il decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge n. 58 del 28/06/2019, ha corretto la

norma di cui al comma 859 citato introducendo misure agevolative nei confronti dei comuni in

regola con i pagamenti. La nuova formulazione stabilisce infatti che “In ogni caso le medesime misure non si applicano se il debito commerciale residuo scaduto, di cui al citato articolo 33 del decreto legislativo n. 33 del 2013, rilevato alla fine dell’esercizio precedente, non è superiore al 5 per cento del totale delle fatture ricevute nel medesimo esercizio”.

2.9.3.- Lo stock di debito al 31/12/2018 del Comune di Vedano Olona

Dall’esame della banca dati pagamenti della PCC risulta al 31/12/2018 uno stock di debito,

perfettamente allineato alle scritture contabili dell’Ente, di € 37.105,19 pari al 1,21% del totale imponibile delle fatture ricevute dal 01/01 al 31/12/2018 (€ 3.073.076,03).

La tabella che esegue espone i dati analitici delle fatture ricevute e dei pagamenti effettuati

distintamente nell’anno di competenza e nell’anno successivo con riguardo alle fatture emesse e ricevute nel mese di dicembre.

2.9.4.- Analisi dello stock di debito e degli indicatori di pagamento

Ai fini della corretta ponderazione dell’applicabilità nell’anno 2020 delle misure sanzionatorie previste dai commi da 858 a 865, della Legge 145/2019, è stata condotta una analisi puntuale delle

fatture ricevute e pagate registrate sulla PCC a valere dal 31/03/2015, data di entrata in vigore

della normativa sulla fatturazione elettronica verso la PA, e sugli indicatori di tempestività di pagamento introdotti a decorrere dal 2015 dall’art. 41, del D.L. 24 aprile 2014 n. 66.

Gli indicatori di tempestività dei pagamenti vengono pubblicati dal Comune di Vedano, con

cadenza trimestrale, nella pagina “Amministrazione Trasparente”, sezione “Pagamenti dell’amministrazione” come previsto, tra gli altri, dall’art. 33 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

Numero

totale

documenti

Tipo documento

Importo

totale

documenti

Imponibile

totale

documenti

Saldo Pagato

(E)

Saldo Pagato

al 31/12

(F)

Stock del debito

Saldo Sospeso

(Solo conti sospesi

contestati o in

23 FATTURE E ALTRI DOCUMENTI 40.655,95 37.105,19 37.105,19 - 37.105,19 2.400,00

Anno Tipo documento Numero

documenti

Importo totale

documenti

ricevuti

Imponibile

documenti

ricevuti

Importo IVA Saldo Pagato Saldo Pagato al

31/12

Stock del

debito

2018 FATTURE E ALTRI DOCUMENTI 2086 3.582.350,19 3.166.009,71 416.340,48

2018 FATTURE DI TERZI 27 9.093,11 8.765,48 327,63

2018 FATTURE RESPINTE 53 91.832,37 81.768,20 10.064,17

2018 FATTURE SOSPESE 1 2.928,00 2.400,00 528,00

2018 FATTURE VALIDE 2005 3.478.496,71 3.073.076,03 405.420,68

2018 Pagate nell'anno di competenza 1734 2.931.638,42 2.584.808,89 346.829,53 2.585.170,10 2.585.170,10

2018 Pagate anno +1 scadenza anno 23 40.655,95 37.105,19 3.550,76 37.105,19 - 37.105,19

2018 Pagate anno +1 scadenza anno +1 248 506.202,34 451.161,95 55.040,39 451.958,06 -

2018 DEBITO PAGATO 2005 3.478.496,71 3.073.076,03 405.420,68 3.074.233,35 2.585.170,10 37.105,19

2018 STOCK DEBITO SCADUTO 23 40.655,95 37.105,19 3.550,76 - - 37.105,19

53

0

6

12

18

24

30

36

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Tempo medio di pagamento Tempo medio D.Lgs. 231/2002 (max 30 gg)

54

I risultati dell’analisi dello stock di debito 2015/2018 e degli indicatori di tempestività dei

pagamenti, in regola con i termini di pagamento previsti dal D.Lgs. 231/2002, fanno escludere

l’obbligo, per il Comune di Vedano Olona, di stanziare nella parte corrente del bilancio 2020 il

nuovo accantonamento denominato “Fondo di garanzia debiti commerciali”, calcolato nella misura del 5 per cento degli stanziamenti riguardanti la spesa per acquisto di beni e servizi

dell’esercizio medesimo. L’ammontare del fondo di garanzia, stimato sulla base degli

stanziamenti del bilancio 2019, è di € 138.000.

2.10.- Indicatori di congruità dell'entrata

Gli indicatori di congruità dell'entrata costituiscono una "batteria" di rapporti particolarmente

significativi diretti a misurare la capacità accertativa dell'ente, permettendo da un lato di trarre

dei giudizi sull'efficacia dell'azione di gestione delle entrate posta in essere e, dall'altro, di monitorare l'equità della politica fiscale scelta dall’amministrazione.

Gli indicatori sono stabiliti con Decreto Ministeriale emesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 161,

comma 2, del Testo Unico 267/2000.

Si riportano, nella tabella che segue, i valori registrati nel periodo precedente, la nuova programmazione ed i relativi indirizzi programmatici di mandato.

2.10.1.- Pressione finanziaria e tributaria

Pressione finanziaria. La pressione finanziaria è costituita dal rapporto fra la somma delle entrate tributarie e delle entrate extra-tributarie divisa la popolazione.

Pressione tributaria. La pressione tributaria è costituita dal rapporto fra entrate tributarie e

popolazione. L’indicatore segnala il prelievo dell’ente richiesto al singolo cittadino per il finanziamento dei servizi generali.

Spesa corrente 2019 (Macroaggregati)

Codice DescrizioneStanziamento

assestatoFondo garanzia %

103 Acquisto di beni e servizi 2.769.261 138.463 5,00

2017 2018 2019 (*)

Pressione finanziaria (€/ab) 598,89 607,13 633,55(Entrate tributarie+Entrate extra

tributarie)/Abitanti

Pressione tributaria (€/ab) 418,88 429,71 448,00 Entrate tributarie/Abitanti

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

55

2.10.2.- Autonomia finanziaria e impositiva

Autonomia finanziaria. L'indice, ottenuto quale rapporto tra le entrate tributarie (Titolo I) ed

extratributarie (Titolo III) con il totale delle entrate correnti (totali dei titoli I + II + III) correla le risorse proprie dell'ente con quelle complessive di parte corrente ed evidenzia la capacità di

ciascun comune di acquisire autonomamente delle disponibilità necessarie per il finanziamento

della spesa.

Autonomia impositiva. L'indice di autonomia impositiva può essere considerato un indicatore

di II livello, che permette di comprendere ed approfondire il significato di quello precedente

(indice di autonomia finanziaria), misurando quanta parte delle entrate correnti, diverse dai

trasferimenti statali o di altri enti del settore pubblico allargato, sia determinata da entrate proprie di natura tributaria.

2.10.3.- Intervento erariale e regionale

Intervento erariale. L'intervento erariale è costituito dal rapporto tra le entrate da trasferimenti statali (Titolo II, tipologia 1) e popolazione. L’indicatore segnala il contributo dello Stato per il

finanziamento dei servizi.

Intervento regionale. L'intervento regionale è costituito dal rapporto tra le entrate da trasferimenti regionali (Titolo II, tipologia 2) e popolazione. L’indicatore segnala il contributo

della Regione per il finanziamento dei servizi, per lo più dell’area servizi alla persona.

2017 2018 2019 (*)

Autonomia finanziaria 0,93 0,92 0,93

(Entrate tributarie +Entrate extra

tributarie)/(Entrate tributarie+

Trasferimenti + Entrate extra tributarie)

Autonomia impositiva 0,65 0,65 0,66 Entrate tributarie/(Tributarie +

Trasferimenti + Extra tributarie)

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

2017 2018 2019 (*)

Intervento erariale (€/ab) 24,72 27,93 27,70 (Trasferimenti Statali/Abitanti)

Intervento regionale (€/ab) 16,99 23,07 16,86 (Trasferimenti regionali/Abitanti)

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

56

2.11.- Programmi e progetti di spesa in corso di realizzazione

2.11.1.- Verifica dello stato di attuazione dei programmi

L’articolo 193 del TUEL, nella versione post-armonizzazione, non prevede la verifica dello stato di attuazione dei programmi da effettuare in sede di salvaguardia degli equilibri da effettuare entro

il 31 luglio. L’obbligo di detta verifica permane, ai sensi dell’articolo 147-ter del TUEL, solo per i

comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. L’Amministrazione considera comunque necessario procedere ad una preliminare verifica dello

stato di attuazione dei programmi in corso, ai fini della corretta elaborazione del presente

Documento di Programmazione.

2.11.2.- Programmi di spesa corrente

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei

programmi di spesa corrente, rilevati alla data del 30/06/2019, risulta essere il seguente:

- impegni: 78,14%

- pagamenti: 46,49%

Spesa corrente 2019 (Missioni)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 1.300.748,00 1.079.597,30 517.556,84 83,00% 47,94%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 260.665,00 237.192,84 106.476,13 91,00% 44,89%

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 430.085,00 312.895,68 166.658,10 72,75% 53,26%

MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione beni e attività culturali 114.050,00 89.246,99 40.996,45 78,25% 45,94%

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 191.587,00 136.057,48 78.491,98 71,02% 57,69%

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 41.384,00 35.883,53 17.589,19 86,71% 49,02%

MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile, territorio e ambiente 1.311.489,00 1.139.743,20 503.292,20 86,90% 44,16%

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 300.953,00 248.140,94 92.035,72 82,45% 37,09%

MISSIONE 11 Soccorso civile 15.731,00 8.706,97 7.508,71 55,35% 86,24%

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 862.673,00 716.397,13 330.778,62 83,04% 46,17%

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 294.913,00 0,00% 0,00%

5.124.278,00 4.003.862,06 1.861.383,94 78,14% 46,49%

Missioni Descrizione

Totali

57

2.11.3.- Programmi di spesa in conto capitale (Missioni)

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei

programmi di spesa in conto capitale, distinti per Missione, rilevati alla data del 30/06/2019, risulta essere il seguente:

impegni: 70,67%;

pagamenti: 42,85%.

Spesa corrente 2019 (Macroaggregati)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

101 Redditi da lavoro dipendente 1.335.648,00 1.274.611,54 575.892,49 95,43% 45,18%

102 Imposte e tasse a carico dell'ente 80.107,00 74.768,64 33.991,48 93,34% 45,46%

103 Acquisto di beni e servizi 2.769.261,00 2.251.211,54 1.050.956,86 81,29% 46,68%

104 Trasferimenti correnti 478.951,00 264.802,23 111.651,55 55,29% 42,16%

107 Interessi passivi 100.333,00 100.329,66 50.940,17 100,00% 50,77%

108 Altre spese per redditi da capitale 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%

109 Rimborsi e poste correttive delle entrate 18.900,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%

110 Altre spese correnti 341.078,00 38.138,45 37.951,39 11,18% 99,51%

5.124.278,00 4.003.862,06 1.861.383,94 78,14% 46,49%

Codice Descrizione

Totali

Spesa corrente 2019 (Centri di Responsabilità)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

Area Amministrativa M. Martinelli 247.411,00 140.498,02 80.043,95 56,79% 56,97%

Area Finanziaria C. Donnarumma 1.834.145,00 1.715.716,52 761.576,75 93,54% 44,39%

Area Servizi alla Persona M. Masullo 882.350,00 623.695,33 288.217,10 70,69% 46,21%

Area Servizi al Territorio D. Aldegheri 1.238.662,00 951.266,30 434.111,56 76,80% 45,64%

Area Polizia Locale N. Ghiringhelli 83.210,00 52.536,89 12.186,18 63,14% 23,20%

Utenze a rete 543.587,00 520.149,00 285.248,40 95,69% 54,84%

Fondi e accantonamenti 294.913,00 0,00% 0,00%

5.124.278,00 4.003.862,06 1.861.383,94 78,14% 46,49%

Area Responsabile

Totali

58

2.11.4.- Spesa in conto capitale 2019 esercizio di competenza

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei programmi di spesa in conto capitale, relativi al solo esercizio di competenza 2019, distinti per

singolo intervento, rilevati alla data del 30/06/2019, risulta essere il seguente: impegni (escluso

opere FPV): 13,18%; pagamenti (escluso opere FPV): 0,00%

Spesa investimenti 2019 (Missioni)

Stanziamento di cui

finanziato Totale Totale % %

Assestato da FPV 2019 impegni pagamenti Impegnato Pagato

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 83.309,00 14.909,00 14.909,00 8.523,23 17,90% 57,17%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 32.206,00 2.206,00 2.206,00 2.205,20 6,85% 99,96%

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 313.041,00 211.401,00 225.923,88 124.318,24 72,17% 55,03%

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 267.563,00 267.563,00 267.563,00 133.380,53 100,00% 49,85%

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 72.929,00 72.929,00 72.929,00 35.680,19 100,00% 48,92%

MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile, territorio e ambiente 247.357,00 237.357,00 247.357,00 4.699,96 100,00% 1,90%

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 855.238,00 597.238,00 669.726,80 341.736,24 78,31% 51,03%

MISSIONE 11 Soccorso civile 40.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 238.571,00 38.571,00 38.571,00 9.049,48 16,17% 23,46%

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 28.267,00 267,00 267,00 0,00 0,94% 0,00%

2.178.481,00 1.442.441,00 1.539.452,68 659.593,07 70,67% 42,85%

Missioni Descrizione

Totali

Spesa investimenti 2019 (Interventi)

Stanziamento Totale Totale %

Assestato impegni pagamenti Impegnato

Manutenzione Villa Faraforni 50.000,00 0,00 0,00 0,00%

Fondi vincolati oneri urbanizzazione 18.400,00 0,00 0,00 0,00%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza Ampliamento videosorveglianza 30.000,00 0,00 0,00 0,00%

Verifica vulnerabilità sismica scuola

materna16.640,00 14.522,88 0,00 87,28%

Riqualificazione energetica scuola

primaria85.000,00 0,00 0,00 0,00%

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile, territorio

e ambiente

Sistemazione parco della

Rimembranza10.000,00 10.000,00 0,00 100,00%

Miglioramento viabilità 70.000,00 70.000,00 0,00 100,00%

Riqualificazione urbana San

Maurizio/Matteotti50.000,00 0,00 0,00 0,00%

Ampliamento illuminazione pubblica 5.000,00 2.488,80 0,00 49,78%

Lavori infrastrutturali miglioramento

viabilità133.000,00 0,00 0,00 0,00%

MISSIONE 11 Soccorso civile Acquisto automezzo protezione civile 40.000,00 0,00 0,00 0,00%

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche sociali e

famigliaRiqualificazione asilo nido 200.000,00 0,00 0,00 0,00%

MISSIONE 14Sviluppo economico e

competitività

Contributi c/capitale operatori

commercio28.000,00 0,00 0,00 0,00%

736.040,00 97.011,68 0,00 13,18%

Missioni Descrizione Intervento

MISSIONE 01Servizi istituzionali generali di

gestione

Totali

MISSIONE 08Assetto del territorio ed edilizia

abitativa

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità

59

2.11.5.- Programmi e progetti di investimento di anni precedenti in corso di realizzazione

2.11.5.1.- Fondo Pluriennale Vincolato 2019

L’impiego del fondo pluriennale vincolato, cosiddetto FPV, ha lo scopo di fare convivere

l’imputazione della spesa secondo il principio della competenza finanziaria potenziata con

l’esigenza di evitare la formazione di componenti di avanzo o disavanzo artificiose a partire dalla

nascita del finanziamento e fino all’esercizio in cui la prestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine.

Nel corso del 2018, sulla scorta di cronoprogrammi approvati, è stata eseguita la stima dei tempi

di realizzazione della spesa la cui esecuzione è stata attribuita al successivo esercizio 2019. Con la delibera di Giunta Comunale n. 34 in data 21 marzo 2019, concernente il riaccertamento

ordinario dei residui ex art. 3, comma 4, d.lgs. 118/2011, è stato costituito il fondo pluriennale

vincolato per il finanziamento della spesa di investimento 2019.

2.11.5.2.- Stato di realizzazione delle spese di investimento finanziate dal FPV 2019

Alla data di elaborazione del presente documento di programmazione lo stato di realizzazione

delle opere di investimento finanziate dal Fondo pluriennale vincolato e dalle integrazioni di spesa autorizzate nell’esercizio 2018, rilevate alla data del 30/06/2019, evidenzia la seguente

situazione:

Spesa investimenti 2019 (Interventi finanziati da FPV)

Missioni DescrizioneStanziamento

assestato

di cui finanziato

da FPVTotale impegni % FPV

Tutte Spesa di investimento 2.178.481,00 1.442.441,00 1.539.452,68 66,21%

Impegni Pagamenti % pagamenti

Importo finanziato da FPV 2015 104.778,00 77.184,59 73,66%

Importo finanziato da FPV 2016 105.212,00 36.767,50 34,95%

Importo finanziato da FPV 2017 507.556,00 111.904,09 22,05%

Importo finanziato da FPV 2018 724.895,00 433.736,89 59,83%

Totale interventi 1.442.441,00 659.593,07 45,73%

Finanziamenti FPV 2019

Missioni DescrizioneStanziamento

Assestato

Distribuzione

FPV 2019

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 14.909,00 1,03%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 2.206,00 0,15%

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 211.401,00 14,66%

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 267.563,00 18,55%

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 72.929,00 5,06%

MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile, territorio e ambiente 237.357,00 16,46%

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 597.238,00 41,40%

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 38.571,00 2,67%

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 267,00 0,02%

1.442.441,00 100,00%Totale

60

Spesa investimenti 2019 (Interventi finanziati da FPV) - Stato di attuazione

Totale Totale %

impegni pagamenti Pagato

Manutenzione straordinaria

attrezzature antincendio8.524,00 8.523,23 99,99%

Automazione ingressi sedi municipali 6.385,00 0,00 0,00%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza Ampliamento videosorveglianza 2.206,00 2.205,20 99,96%

Progetto ristrutturazione scuola

materna11.265,00 4.313,92 38,29%

Manutenzione straordinaria scuola

materna15.868,00 14.671,43 92,46%

Scuola materna adeguamento

strutture - I fase18.682,00 2.772,43 14,84%

Scuola materna adeguamento

strutture – II fase56.193,00 44.499,14 79,19%

Messa in sicurezza scuola primaria 2.705,00 0,00 0,00%

Manutenzione spogliatoi e servizi

igienici scuola media95.000,00 56.030,00 58,98%

Manutenzione straordinaria impianto

termico scuola media267,00 0,00 0,00%

Efficientamento impianto elettrico

scuola primaria11.421,00 2.031,32 17,79%

Adeguamento impianto termico

campo sportivo via Volta39.862,00 29.133,83 73,09%

Manutenzione palestra polivalente 2.489,00 2.488,80 99,99%

Realizzazione nuovo accesso,

recinzioni e parcheggi centro sportivo120.000,00 64.990,40 54,16%

Manutenzione centro sportivo 105.212,00 36.767,50 34,95%

Software gestione PGT 12.322,00 0,00 0,00%

Incarichi redazione PGT 19.627,00 16.438,84 83,76%

Redazione variante PGT 40.380,00 19.241,35 47,65%

Manutenzione immobile via

Quadronna600,00 0,00 0,00%

Impianto illuminazione parco Fara

Forni4.700,00 4.699,96 100,00%

Realizzazione dog area 171,00 0,00 0,00%

Centro del riuso 8.611,00 0,00 0,00%

Manutenzione straordinaria sistema

idrico integrato266,00 0,00 0,00%

Contributo agli investimenti servizio

idrico integrato223.609,00 0,00 0,00%

Interventi di viabilità – via Boschina 7.805,00 0,00 0,00%

Interventi di viabilità – Pedemontana 77.097,00 72.870,67 94,52%

Consolidamento muro via Baracca 278.706,00 181.107,80 64,98%

Interventi di viabilità 149.567,00 51.086,91 34,16%

Sistemazione marciapiedi 502,00 0,00 0,00%

Viabilità eliminazione barriere

architettoniche81.000,00 35.328,86 43,62%

Manutenzione illuminazione pubblica 1.891,00 1.342,00 70,97%

Progettazione lavori consolidamento

muro via Baracca670,00 0,00 0,00%

Adeguamento impianto elettrico asilo

nido28.571,00 0,00 0,00%

Adeguamento impianto elettrico

cimitero10.000,00 9.049,48 90,49%

MISSIONE 14Sviluppo economico e

competitività

Manutenzione servizi igienici area

mercato267,00 0,00 0,00%

1.442.441,00 659.593,07 45,73%Totali

MISSIONE 10Trasporti e diritto alla

mobilità

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche

sociali e famiglia

MISSIONE 08Assetto del territorio ed

edilizia abitativa

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile,

territorio e ambiente

MISSIONE 04Istruzione e diritto allo

studio

MISSIONE 06Politiche giovanili, sport e

tempo libero

Missioni Descrizione Intervento

MISSIONE 01Servizi istituzionali generali

di gestione

61

3.- Risorse e impieghi e sostenibilità economico finanziaria

Solo a seguito della approvazione da parte del Consiglio dei Ministri delle note di aggiornamento

al DEF 2019, nonché dell’approvazione entro il 15 ottobre del ddl sulla Legge di bilancio 2020, sarà possibile prefigurare gli impatti della manovra governativa sul bilancio 2020-2022, rispetto al

pluriennale vigente 2019-2021.

In questa sede, pertanto, si riportano le principali grandezze finanziarie di riferimento, relative

all’assestato 2019-2021, da assumersi anche come scenario tendenziale a normativa invariata ante legge di bilancio 2020.

3.1.- La situazione finanziaria del Comune di Vedano nel periodo 2015-2018

Entrate (Risorse)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Previsione

2015 2016 2017 2018 2019

Fondo pluriennale vincolato spese

correnti0,00 0,00 0,00 0,00 80.237,00

Fondo pluriennale vincolato spese in

conto capitale0,00 0,00 0,00 0,00 1.381.192,00

Avanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 0,00 34.087,00

TITOLO 1Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa3.103.971,41 3.122.243,18 3.105.996,64 3.190.572,88 3.327.326,00

TITOLO 2 Trasferimenti correnti 298.377,11 356.311,52 322.335,22 394.413,21 354.119,00

TITOLO 3 Entrate extra tributarie 1.794.699,43 1.465.379,21 1.334.805,26 1.317.396,97 1.378.046,00

TITOLO 4 Entrate in conto capitale 403.438,94 508.697,57 521.979,98 670.381,62 867.289,00

TITOLO 5Entrate da riduzione di attività

finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Anticipazione istituto tesoriere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 791.972,93 908354,47 1.002.342,68 852.234,62 987.432,00

6.392.459,82 6.360.985,95 6.287.459,78 6.424.999,30 8.409.728,00

Titolo Descrizione

Totali

62

3.2.- Analisi delle necessità finanziarie e strutturali del triennio 2020-2022

Sulla scorta dell’andamento delle entrate e delle spese registrate nel periodo 2015-2018, nonché

tenuto conto del Bilancio di Previsione Finanziario in corso 2019-2021, si stimano le seguenti

necessità finanziarie e strutturali per il Bilancio 2020-2022.

Spese (Impieghi)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Previsione

2015 2016 2017 2018 2019

TITOLO 1 Spese correnti 4.421.906,09 4.539.157,45 4.556.362,60 4.640.693,44 5.124.278,00

TITOLO 2 Spese in conto capitale 312.021,01 857.045,98 1.155.475,10 734.150,13 2.178.481,00

TITOLO 3Spese per incremento attività

finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 4 Rimborso Prestiti 108.846,19 276.777,25 112.707,26 116.835,57 119.537,00

TITOLO 5Chiusura Anticipazioni ricevute da

istituto tesoriere/cassiere0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 791.972,93 908.354,47 1.002.342,68 852.234,62 987.432,00

5.634.746,22 6.581.335,15 6.826.887,64 6.343.913,76 8.409.728,00

Titolo Descrizione

Totali

Fabbisogni di entrata (Risorse)

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2019 2020 2021 2020-2022

Fondo pluriennale vincolato spese

correnti80.237,00 25.931,00 25.931,00 25.931,00

Fondo pluriennale vincolato spese in

conto capitale1.381.192,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione 34.087,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 1Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa3.327.326,00 3.317.326,00 3.317.326,00 3.321.000,00

TITOLO 2 Trasferimenti correnti 354.119,00 345.554,00 345.554,00 348.000,00

TITOLO 3 Entrate extratributarie 1.378.046,00 1.366.836,00 1.274.836,00 1.340.000,00

TITOLO 4 Entrate in conto capitale 867.289,00 1.760.000,00 660.000,00 1.096.000,00

TITOLO 5Entrate da riduzione di attività

finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Anticipazione istituto tesoriere 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 987.432,00 981.932,00 981.932,00 984.000,00

8.409.728,00 7.797.579,00 6.605.579,00 7.114.931,00

Titolo Descrizione

Totali

63

3.3.- Linee guida per la predisposizione del Bilancio 2020-2022

3.3.1.- Tributi e tariffe dei servizi pubblici

La formazione degli stati previsionali delle entrate correnti per il mandato amministrativo

2019/2024 e la conseguente gestione sono orientate in base alle seguenti linee di azione:

� garantire un equo sistema di tassazione locale al fine di rendere meno gravoso il carico tributario sulle fasce

meno abbienti;

� ottimizzare l’attività di accertamento e riscossione, anche coattiva, delle entrate tributarie ed extra-

tributarie, al fine di eliminare o ridurre le eventuali sacche di evasione e di elusione e conseguentemente ridurre il

complessivo livello di pressione fiscale;

� rendere più equo il sistema di tassazione locale attraverso la rideterminazione dell’addizionale comunale,

calcolandola progressivamente per scaglioni di reddito, non appena vi saranno le condizioni di bilancio che lo

consentono

� prevedere nel piano di riformulazione della tassazione locale la priorità del servizio di assistenza fiscale al

cittadino da attuare anche attraverso la presenza costante, la comunicazione efficace e la trasparenza della gestione;

� tendere alla progressiva introduzione di tariffe rifiuti cosiddette “puntuali” basate sull’effettiva produzione di

rifiuti;

3.3.2.- Indirizzi programmatici di mandato

Fabbisogni di spesa (Impieghi)

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2019 2020 2021 2020-2022

TITOLO 1 Spese correnti 5.124.278,00 4.949.364,00 4.952.654,00 4.922.931,00

TITOLO 2 Spese in conto capitale 2.178.481,00 1.760.000,00 560.000,00 1.096.000,00

TITOLO 3 Spese per incremento attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 4 Rimborso Prestiti 119.537,00 106.283,00 110.993,00 112.000,00

TITOLO 5Chiusura Anticipazioni ricevute da

istituto tesoriere/cassiere0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 987.432,00 981.932,00 981.932,00 984.000,00

8.409.728,00 7.797.579,00 6.605.579,00 7.114.931,00

Titolo Descrizione

Totali

Esercizio in

corso

Previsioni di

mandato

2015 2016 2017 2018 2019 (*)

Pressione tributaria (€/ab) 330,49 308,13 302,12 318,79 320,67 Riduzione

Autonomia impositiva (% sul

totale delle entrate correnti)0,47 0,46 0,47 0,48 0,47 Riduzione

Indicatore

(ricalcolato su versamenti

IMU, TARI e TASI)

Esercizi precedenti

64

3.3.3.- Aliquote dei tributi in vigore nel 2019

Anche nell’anno 2019 sono state confermate le aliquote dei tributi in vigore negli anni precedenti.

Si avverte, però, la necessità che la politica locale delle entrate tributarie sia pienamente riportata nella disponibilità dei comuni, al fine di favorire la massima autonomia finanziaria dell’ente e

collegare la spesa dei servizi alla capacità di reperire entrate, nella prospettiva della progressività

e dell’equità della pressione tributaria.

3.3.4.- Gettito di imposte e tasse 2015 - 2018

Addizionale comunale IRPEF 2015 2016 2017 2018 2019

Soglia di esenzione (Euro) € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00

Aliquota unica 7,00 7,00 7,00 7,00 7,00

IMU - Aliquote e detrazioni 2015 2016 2017 2018 2019

Abitazione principale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Abitazione principale (A1-A8-A9) 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00

Detrazione abitazione principale € 200,00 € 200,00 € 200,00 € 200,00 € 200,00

Altri immobili 7,60 7,60 7,60 7,60 7,60

Fabbricati D - quota stato 7,60 7,60 7,60 7,60 7,60

Aree fabbricabili 7,60 7,60 7,60 7,60 7,60

TASI - Aliquote e detrazioni 2015 2016 2017 2018 2019

Abitazione principale 2,50 0,00 0,00 0,00 0,00

Abitazione principale (A1-A8-A9) 2,50 2,30 2,30 2,30 2,30

Detrazione abitazione principale € 50,00 € 50,00 € 50,00 € 50,00 € 50,00

Altri immobili 3,00 3,00 3,00 3,00 3,00

Altri immobili uso abitativo 2,50 2,50 2,50 2,50 2,50

Fabbricati rurali e strumentali 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

Aree fabbricabili 3,00 3,00 3,00 3,00 3,00

TARI - Aliquote e agevolazioni 2015 2016 2017 2018 2019

Aliquota media (utenza domestica) €/mq 0,766 €/mq 0,786 €/mq 0,827 €/mq 0,834 €/mq 0,862

Aliquota media (utenza non domestica) €/mq 3,358 €/mq 3,314 €/mq 3,263 €/mq 3,268 €/mq 3,710

Detrazione compostaggio 20% 20% 20% 20% 20%

Detrazione uso salturario 20% 20% 20% 20% 20%

Detrazione NO-SLOT MACHINE 10% 10% 10% 10% 10%

Tributi e tariffe 2015-2019

esercizio anno reddito reddito imponibile aliquota gettito incassi rapporto

bilancio d'imposta imponibile esente addizionale deliberata stimato effettivi stim/eff

2015 2014 96.329.198 2.115.897 94.213.301 7,00 659.493,11 637.640,76 96,69%

2016 2015 98.069.612 1.913.674 96.155.938 7,00 673.091,57 634.310,83 94,24%

2017 2016 98.564.903 1.744.417 96.820.486 7,00 677.743,40 648.731,86 95,72%

2018 2017 N.D. N.D. 95.881.714 7,00 671.172,00 654.173,47 97,47%

INCASSI EFFETTIVI ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF (solo versamenti A.E.)

65

3.3.5.- Gettito di imposta aree fabbricabili 2020

Per effetto della variante al Piano di Governo del Territorio approvata dal Consiglio Comunale

nello scorso mese di aprile, il gettito delle imposte IMU e TASI relativo alle aree fabbricabili consoliderà un decremento di gettito stimato in via provvisoria, sulla base dei versamenti in

autoliquidazione del 1° semestre 2019, in complessivi euro 80 mila da ripianare, primariamente,

con la revisione e la razionalizzazione della spesa.

IMU - situazione contabile 2015 2016 2017 2018 2019 (stima)

IMU versata dai cittadini 1.156.194 1.159.443 1.122.162 1.126.852 1.051.200

di cui:

IMU abitazione principale 3.717 3.333 3.620 3.490 2.509

IMU altri fabbricati 575.504 586.572 573.313 578.481 569.357

IMU aree fabbricabili 120.968 139.789 136.235 128.754 70.903

IMU fabbricati industriali 456.005 429.749 408.994 416.128 408.431

IMU spettante al Comune 396.899 551.318 534.793 532.349 464.394

IMU spettante allo Stato (Gruppo D) 456.005 429.749 408.994 416.128 408.431

IMU spettante allo Stato (FSC) 303.289 178.375 178.375 178.375 178.375

TASI - situazione contabile 2015 2016 2017 2018 2019 (stima)

TASI versata dai cittadini 754.268 407.233 398.247 395.976 373.600

di cui:

TASI abitazione principale 315.808 3.229 2.436 2.284 1.852

TASI altri fabbricati 392.166 350.752 341.918 342.428 343.762

TASI aree fabbricabili 46.294 53.252 53.893 51.264 27.986

TASI spettante al Comune 754.268 407.233 398.247 395.976 373.600

TASI versata dallo Stato (abitaz. prin.) 0 316.631 316.631 316.631 316.631

TASI versata dallo Stato (comodati) 0 13.318 13.318 13.318 13.318

TARI - situazione contabile 2015 2016 2017 2018 2019 (stima)

Numero contribuenti 3.358 3.397 3.393 3.412 3.370

Numero contribuenti paganti 3.056 3.031 3.003 2.993

Numero contribuenti non paganti 302 366 390 419

Dovuto Comune (€) 672.655 681.293 672.577 673.007 739.814,00

Dovuto Provincia (€) 34.506 27.252 26.903 26.920 29.592,00

Dovuto Totale (€) 707.161 708.545 699.480 699.927 769.406,00

Pagato (€) 645.695 638.832 619.276 620.134

Rapporto pagato/dovuto 91,31% 90,16% 88,53% 88,60%

% contribuenti paganti 91,01% 89,23% 88,51% 87,72%

gettito aree fabbricabili consuntivo consuntivo consuntivo consuntivo consuntivo previsione stima 31/12

2014 2015 2016 2017 2018 2019 2019

IMU aree fabbricabili 122.525 120.968 139.789 136.235 128.754 107.261 70.904

TASI aree fabbricabili 44.677 46.294 53.252 53.893 51.264 45.000 27.986

Totale 167.202 167.262 193.040 190.128 180.017 152.261 98.890

66

3.3.6.- Fabbisogni di spesa corrente 2020-2022

La spesa corrente, secondo l’analisi delle spese per natura, costituisce quella parte della spesa

finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo.

L’azione amministrativa dovrà essere improntata ad un corretto utilizzo delle risorse e ad una

razionalizzazione complessiva delle spese. Si dovranno prevedere pertanto azioni finalizzate alla

ricerca di sinergie volte a ridurre i costi di acquisizione di beni e servizi.

Le tabelle che seguono evidenziano, rispettivamente, l’andamento storico della spesa corrente risultante dai rendiconti approvati ed i fabbisogni stimati per il nuovo bilancio 2020-2022. Le

spese sono ordinate secondo la classificazione funzionale per Missione.

Missioni di spesa corrente (Rendiconti approvati)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto

2014 2015 2016 2017 2018

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali 1.340.644,96 1.208.835,59 1.309.581,27 1.286.290,57 1.272.166,45

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 239.432,70 224.740,94 218.591,69 220.117,96 241.660,51

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 453.907,26 418.497,17 415.895,24 431.233,16 443.659,78

MISSIONE 05Tutela e valorizzazione dei beni e

delle attività culturali89.500,00 97.964,27 103.630,94 107.521,92 118.614,63

MISSIONE 06Politiche giovanili, sport e tempo

libero109.625,05 160.921,95 147.920,59 170.671,62 181.743,48

MISSIONE 08Assetto del territorio ed edilizia

abitativa40.832,35 139.799,14 55.974,84 56.491,45 66.948,21

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile e tutela del

territorio e dell’ambiente1.122.939,53 1.069.943,82 1.159.286,78 1.223.468,37 1.192.247,35

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 313.448,81 286.091,92 240.197,28 247.934,85 288.389,92

MISSIONE 11 Soccorso civile 12.429,00 12.009,79 13.744,19 11.750,85 13.048,39

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche sociali e

famiglia855.584,74 803.101,50 819.089,64 800.881,85 822.214,72

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00 0,00 55.244,99 0,00 0,00

4.578.344,40 4.421.906,09 4.539.157,45 4.556.362,60 4.640.693,44

Missioni Descrizione

Totali

Fabbisogni di spesa corrente 2020-2022 (Stima)

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2019 2020 2021 2020-2022

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 1.300.748,00 1.226.403,00 1.227.091,00 1.251.000,00

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 260.665,00 257.225,00 257.225,00 258.000,00

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 430.085,00 407.885,00 407.885,00 415.000,00

MISSIONE 05Tutela e valorizzazione beni e attività

culturali114.050,00 114.050,00 114.050,00 114.000,00

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 191.587,00 172.193,00 171.332,00 178.000,00

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 41.384,00 68.302,00 67.165,00 59.000,00

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile, territorio e

ambiente1.311.489,00 1.247.843,00 1.247.165,00 1.269.000,00

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 300.953,00 294.437,00 292.856,00 296.000,00

MISSIONE 11 Soccorso civile 15.731,00 15.731,00 15.731,00 16.000,00

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 862.673,00 826.629,00 826.175,00 838.000,00

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 294.913,00 318.666,00 325.979,00 313.000,00

5.124.278,00 4.949.364,00 4.952.654,00 5.007.000,00

Missione Descrizione

Totali

67

3.3.7.- Programma delle acquisizioni

Secondo l'articolo 21, del Codice degli appalti di cui al D.Lgs 50/2016 le amministrazioni pubbliche

devono adottare il “programma delle acquisizioni”, che si compone del programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici. I programmi “sono

approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e, per gli enti locali,

secondo le norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti (comma

1)”. Il successivo comma 8, prevede poi la emanazione di un decreto attuativo che stabilisca criteri e modalità, nonché le procedure e gli schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione di detti

programmi.

Con decreto ministeriale n. 14, in data 16 gennaio 2018, in vigore dal 24/03/2018, è stato approvato il “Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del

programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l'acquisizione di forniture e

servizi”.

3.3.7.1.- Programma biennale degli acquisti di beni e servizi

Il comma 6, dell’art. 21 prevede che “Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi

aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e di servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro. Nell'ambito del programma, le amministrazioni aggiudicatrici individuano

i bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati. Per le acquisizioni di beni e servizi

informatici e di connettività le amministrazioni aggiudicatrici tengono conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 513, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.” Al comma 7, inoltre, viene

regolata la modalità di pubblicazione del programma sul profilo del committente.

All’art. 7, comma 6, del Decreto n. 14/2018 è stabilito che gli enti territoriali “…. approvano il programma entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio, secondo

l'ordinamento proprio di ciascuna amministrazione.” successivamente al provvedimento di

formale adozione previsto invece dal comma 1, dell’art. 6 del Decreto 14: “Le amministrazioni,

secondo i propri ordinamenti, adottano, il programma biennale degli acquisti di forniture e servizi”.

Il programma biennale degli acquisti 2019/2020 è stato approvato dal Comune di Vedano Olona

con delibera di Giunta Comunale n. 80 del 27/06/2019 e viene allegato, in appendice, al presente

documento di programmazione.

L’aggiornamento del programma 2020-2021 sarà effettuato nel corso del 2020 dopo

l’approvazione del bilancio.

3.3.7.2.- Piano triennale delle opere pubbliche

Le spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a

fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad

incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

I nuovi investimenti, e le relative fonti di finanziamento, saranno individuate e comprese nel

nuovo Programma degli investimenti 2020 – 2022, da approvarsi secondo la disciplina recata

dall'art. 21, del Codice degli appalti (D.Lgs. 50/2016), integrata dal Decreto n. 14/2018 che all’art. 3, comma 1, prevede: “Le amministrazioni, secondo i propri ordinamenti, adottano il programma

triennale dei lavori pubblici, anche consistenti in lotti funzionali di un lavoro, nonché i relativi elenchi

68

annuali sulla base degli schemi-tipo allegati al presente decreto, nel rispetto di quanto previsto

dall'articolo 21, comma 1, secondo periodo, del codice, e in coerenza con i documenti pluriennali di

pianificazione o di programmazione di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228 e al decreto

legislativo 23 giugno 2011, n. 118.” e al comma 5 prevede: “Successivamente alla adozione, il programma triennale e l'elenco annuale sono pubblicati sul profilo del committente. Le

amministrazioni possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione di cui al primo periodo del presente comma. L'approvazione definitiva del programma triennale, unitamente all'elenco annuale dei lavori, con gli eventuali aggiornamenti,

avviene entro i successivi trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni, ovvero, comunque, in assenza delle consultazioni, entro sessanta giorni dalla pubblicazione di cui al primo periodo del presente comma, nel rispetto di quanto previsto al comma 4 del presente articolo, e con

pubblicazione in formato open data presso i siti informatici di cui agli articoli 21, comma 7 e 29 del

codice. Le amministrazioni possono adottare ulteriori forme di pubblicità purché queste siano

predisposte in modo da assicurare il rispetto dei termini di cui al presente comma.”

Il programma triennale delle opere pubbliche 2019/2021 è stato approvato dal Comune di Vedano

Olona con delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 14/03/2019 e viene allegato, in appendice, al

presente documento di programmazione.

L’aggiornamento del programma 2020 – 2022 sarà effettuato entro la data di approvazione della

Nota di aggiornamento al DUP 2020 – 2022 e a questa allegato.

69

4.- Indirizzi generali e obiettivi strategici

4.1.- Indirizzi generali di mandato

Gli indirizzi generali di mandato del Comune di Vedano Olona, approvati dal Consiglio comunale

ad inizio legislatura, sono organizzati secondo i temi chiave del governo dell’Ente; attraverso una

classificazione di dettaglio sono tradotti in politiche (aree strategiche) e programmi, in corrispondenza con le missioni di bilancio.

Politiche Indirizzi generali di mandato Missioni di bilancio

1Servizi istituzionali, generali e di

gestione

20 Fondi e accantonamenti

50 Debito pubblico

8Assetto del territorio ed edilizia

abitativa

9 Tutela territorio e ambiente

10 Trasporti e diritto alla mobilità

12 Servizio necroscopico e cimiteriale

4 Istruzione e diritto allo studio

5Tutela e valorizzazione delle attività

culturali

6 Politiche giovanili e sport

12 Diritti sociali e politiche sociali

3 Ordine pubblico e sicurezza

11 Soccorso civile

Sviluppo economico

Governance

Un Comune che metta al centro i bisogni dei

cittadini, che dialoga con loro, li renda partecipi

delle decisioni, agisce in modo efficace ed

efficiente sapendo mobilitare le risorse della

comunità.

Territorio, ambiente e OO.PP.

Un territorio che attivando la rigenerazione delle

aree dismesse doti di nuovi servizi e collegamenti

sicuri le zone del paese che ne sono sprovviste

facendo leva anche su una costante lotta agli

sprechi, all'inquinamento e una ancor più

efficiente gestione dei rifiuti. Un centro storico

adeguato alle attuali esigenze dei cittadini e delle

associazioni.

Solidarietà, istruzione, sport e

cultura

Un coordinamento tra le agenzie formative per

promuovere il benessere degli studenti e il senso

civico dei cittadini valorizzando la cultura e lo

sport mediante promozione dei luoghi e delle

occasioni di incontro in particolare tra i giovani.

Un percorso per mantenere alti standard di servizi

alla persona in particolare di minori, disabili e

anziani oltre a un efficace contrasto alla povertà e

alle dipendenze.

Un rafforzamento del modello integrato di

sicurezza urbana partecipata con incremento

delle risorse, delle dotazioni e adeguando i

regolamenti di settore.

Sicurezza

Commercio e attività

produttive

Un costante dialogo con le realtà produttive e

commerciali per mantenere un solido presidio di

economia locale e delle relazioni di prossimità

oltre a attivare iniziative di rilancio specifiche.

14

70

4.2.- Obiettivi strategici

Nel corso del mandato 2019-2024 l’Amministrazione si impegna:

Missioni Politiche Obiettivi strategici 2019 - 2024

Servizi istituzionali, generali e di

gestione Ottimizzazione dei processi gestionali dell'ente

Fondi e accantonamentiPuntuale definizione dei fondi al fine di ottimizzare la gestione con

monitoraggio costante delle risorse di bilancio

Debito pubblicoGarantire una corretta strutturazione e gestione del debito in sintonia con le

esigenze della comunità

Assetto del territorio ed edilizia

abitativa

Promozione efficace del territorio e valorizzazione delle sue potenzialità,

incluso il patrimonio abitativo comunale

Tutela territorio e ambienteSviluppare il territorio all'insegna della rigenerazione urbana e sostenibiltà

ambientale

Trasporti e diritto alla mobilità Interventi a favore della mobilità dolce e della sicurezza stradale

Servizio necroscopico e cimiteriale Adeguare i servizi cimiteriali nel rispetto del culto dei morti

Istruzione e diritto allo studio

Costante coinvolgimento di studenti, famiglie ed educatori nelle scelte

legate al miglioramento delle strutture e dell'offerta formativa al fine di

garantire il benessere dei più piccoli

Tutela e valorizzazione delle attività

culturali

Promozione di una maggiore sensibilità dei cittadini verso l'accrescimento

intellettuale e del senso civico ed estetico nelle iniziative di carattere

culturale, aggregativo e ricreativo

Politiche giovanili e sport

Valorizzare la pratica sportiva come un tempo significativo che migliora la

qualità della vita, rafforza le relazioni e l'integrazione. Maggiore attenzione

alle esigenze anche ricreative dei giovani dalla tenera età all'accesso al

mondo del lavoro

Diritti sociali e politiche sociali

Migliorare le condizioni delle persone più vulnerabili attraverso interventi

mirati e il più possibile personalizzati, puntando su forme innovative di

gestione dei servizi in ottica di rete

Sviluppo economicoCommercio e

attività produttive

Sostenere le attività commerciali con iniziative ad hoc di supporto ed

incentivare scelte condivise tramite il confronto costante con gruppi e

referenti rappresentativi delle realtà economiche locali

Ordine pubblico e sicurezza

Mantenere un adeguato livello di sicurezza tramite un costante presidio del

territorio con persone e mezzi (anche tecnologici) in un'ottica di prevenzione

e limitazione degli eventi criminosi. Coinvolgimento dei cittadini per favorire

iniziative di sicurezza urbana

Soccorso civileGarantire l'adeguamento tecnologico e normativo dei soggetti preposti alla

prevenzione dei rischi sul territorio insieme ad un costante monitoraggio.

Sicurezza

Governance

Territorio, ambiente e OO.PP.

Solidarietà, istruzione, sport e

cultura

71

5.- Strumenti di rendicontazione ai cittadini

Nella Sezione Strategica devono essere indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di

raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali. Esso:

• individua gli indirizzi strategici di mandato, in coerenza con il quadro normativo, gli

obiettivi di finanza pubblica definiti a livello nazionale, la programmazione regionale e il

programma di mandato;

• definisce, per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da realizzare entro la fine del

mandato;

• esplicita gli obiettivi operativi collegati ai programmi all’interno delle singole missioni.

Gli strumenti di monitoraggio e rendicontazione permettono di comprendere se attraverso la pianificazione strategica e i programmi operativi l’ente è in grado di rispettare gli impegni previsti

nel programma di mandato.

L’Amministrazione rendiconterà il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente attraverso i seguenti strumenti:

• il rendiconto della gestione;

• il rendiconto semplificato per il cittadino;

• la relazione della performance;

• le pubblicazioni sul sito web del bilancio e del rendiconto;

• la relazione di fine mandato.

72

PARTE 2

APPENDICE

Documenti allegati

2.1.- Fabbisogno di personale

Delibera Giunta Comunale n. 99, del 26/07/2018 “Piano triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2019/2021. Approvazione.”

2.2.- Programma biennale degli acquisti di beni e servizi

Delibera Giunta Comunale n. 80, del 27/06/2019 “Aggiornamento programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2019 - 2020. Approvazione.”

2.3.- Programma triennale delle opere pubbliche

Delibera Consiglio Comunale n. 11, del 14/03/2019 “Programma triennale delle opere pubbliche 2019/2021. Approvazione.”

COPIA Deliberazione n° 99

in data 26/07/2018

COMUNE DI VEDANO OLONA

Provincia di Varese

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Oggetto: PIANO TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE PER GLI ANNI 2019/2021. APPROVAZIONE.

L’anno duemiladiciotto, addì ventisei, del mese di luglio, alle ore 19.30 nella

Casa Comunale previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dal vigente

Ordinamento delle Autonomie Locali e dallo Statuto Comunale vennero riuniti a seduta i

componenti la Giunta Comunale.

All’appello risultano presenti:

Presenti Assenti

1 CITTERIO CRISTIANO Sindaco X

2 ORLANDINO VINCENZO Assessore X

3 ADAMOLI GIORGIA Assessore X

4 BAROFFIO MARZIA Assessore X

5 D'AMBROSIO CARLO Assessore X

4 1

Assiste il Segretario Comunale Dott.ssa Margherita Taldone la quale provvede alla

redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Dott. Cristiano Citterio, nella sua

qualità di Sindaco pro tempore del Comune suddetto, assume la presidenza e dichiara

aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopraindicato.

Oggetto: Piano triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2019/2021. Approvazione.

LA GIUNTA COMUNALE

Preso atto che: - l’art. 39 della Legge 27/12/1997 n.449 ha stabilito che al fine di assicurare le esigenze

di funzionalità e di ottimizzare le risorse per il migliore funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio, gli organi di vertice delle amministrazioni pubbliche sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle unità di cui alla Legge 2 aprile 1968, n. 482;

a norma dell’art. 91 TUEL, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle unità di cui alla legge 12 marzo 1999 n. 68, finalizzata alla riduzione programmata delle spese di personale;

a norma dell’art. 1, comma 102, Legge 30.12.2004 n. 311, le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, e all’articolo 70, comma 4, del decreto

legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, non ricomprese nell’elenco 1 allegato alla stessa legge, adeguano le proprie politiche di reclutamento di personale al principio del contenimento della spesa in coerenza con gli obiettivi fissati dai documenti di finanza pubblica;

ai sensi dell’art. 19, comma 8, della L. 28/12/2001 n. 448 (L. Finanziaria per l’anno 2002), a decorrere dall’anno 2002 gli organi di revisione contabile degli Enti Locali accertano che i documenti di programmazione del fabbisogno del personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa di cui all’art. 39 della legge 527 dicembre 1997 n. 449 e s.m.i.;

secondo l’art. 3 comma 120 bis del D.L. n. 90/2014, convertito dalla legge n. 114/2014, il rispetto degli adempimenti e delle prescrizioni in materia di assunzioni e di spesa di personale, come disciplinati dall’art. 3 del D.L. n. 90/2014, nonché delle prescrizioni di cui al comma 4 dell’art. 11 del medesimo decreto, deve essere certificato dal Revisore dei Conti nella relazione di accompagnamento alla delibera di approvazione del Bilancio annuale dell’ente;

Richiamato, altresì, l’art. 6 del D.Lgs. 165/2001, come modificato dall’art. 4 del D.Lgs. n. 75/2017, che disciplina l’organizzazione degli uffici ed il piano triennale dei fabbisogni di personale, da adottare annualmente in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo emanate ai sensi del successivo art. 6-ter, nel rispetto delle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente e tenuto conto della consistenza della dotazione organica del personale in servizio, nonché della relativa spesa;

Richiamato inoltre l’art. 33 del D.L.vo 30 marzo 2011, n. 165, come sostituito dall’art. 16 della legge 12 novembre 2011 n. 183, relativo alla eccedenze di personale;

Considerato, inoltre, che il vigente quadro normativo in materia di organizzazione degli Enti Locali, con particolare riferimento a quanto dettato dal D.L.vo 267/2000 e dal D.Lgs. 165/2001, attribuisce alla Giunta Comunale specifiche competenze in ordine alla definizione degli atti generali di organizzazione e delle dotazioni organiche nonché l’art. 89, comma 5, del citato D.L.vo n. 267/2000 e s.m.i. stabilisce che, ferme restando le disposizioni dettate dalla normativa concernente gli Enti Locali dissestati e strutturalmente deficitari, gli altri Enti Locali, nel rispetto dei principi fissati dalla stessa legge, provvedono alla determinazione delle proprie dotazioni organiche, nonché all’organizzazione e gestione del personale nell’ambito della propria autonomia normativa e organizzativa, con i soli limiti derivanti dalle proprie capacità di Bilancio e dalle esigenze di servizio delle funzioni, dei servizi e dei compiti loro attribuiti;

Ritenuto opportuno procedere all’aggiornamento della dotazione organica dell’Ente, approvata con delibera di Giunta n. 167 del 14.12.2017: "Avvio delle procedure di reclutamento speciale finalizzato al superamento del precariato, ai sensi dell’art 20, comma 1 del D.Lgs. 75/2017. Aggiornamento piano triennale di fabbisogno di personale 2018/2020", a seguito di assunzione nell’anno 2018 di personale a tempo indeterminato, mediante le procedure di stabilizzazione, ossia:

- n. 1 categoria C1 presso l’Ufficio Tributi;

- n. 1 categoria B3 presso l’Area Servizi Sociali;

Richiamata la normativa vigente in materia di assunzioni negli enti soggetti al

patto di stabilità ed in particolare l’art. 1, comma 228, della Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), il quale prevede che le amministrazioni di cui all'articolo 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014, e s.m.i., ovvero le Regioni e gli Enti Locali che erano soggetti al patto di stabilità nel 2015, possono procedere, per gli anni 2016, 2017 e 2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente;

Visto l’art. 22, comma 2, del D.L. n. 50/2017, il quale modificando il secondo

periodo dell’art. 1, comma 228, della L. n. 208/2015, introdotto a sua volta dal D.L. 113/2016 che ha esteso ai Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti la possibilità di innalzare dal 25% al 75% le facoltà assunzionali, per gli anni 2017 e 2018, qualora il rapporto dipendenti-popolazione dell’anno precedente risulti inferiore al rapporto medio dipendenti-popolazione per classe demografica, come definito triennalmente con il decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 263, comma 2, del D.L.vo n. 267/2000;

Visto il D.M. 10/04/2017 il quale fissa, per il triennio 2017/2019, i rapporti medi

dipendenti popolazione e, per il Comune di Vedano Olona, tale rapporto risulta essere inferiore a quello previsto dal D.M. anzidetto;

Vista la deliberazione di Giunta n. 77 del 14.06.2018: "Aggiornamento piano triennale del fabbisogno di personale 2018/2020”, con la quale si aggiornava il piano di fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020, solo per quanto riguardava la copertura del posto di categoria D e non più C nell’Area Tributi;

Considerato che con deliberazione di Giunta n. 167 del 14.12.2017: "Avvio delle procedure di reclutamento speciale finalizzato al superamento del precariato, ai sensi dell’art 20, comma 1 del D.Lgs. 75/2017.Aggiornamento piano triennale di fabbisogno di personale 2018/2020”, si è prevista:

- l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 categoria B3;

Visto inoltre l’articolo 4, del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, che ha modificato il testo dell’articolo 3, comma 5, del decreto legge 90/2014 (convertito in legge 114/2014) il quale prevede che: “A decorrere dall’anno 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile. È altresì consentito l'utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente” (da considerarsi dinamico rispetto all’anno delle previste assunzioni, come stabilito dalla delibera della Corte dei Conti Sezione Autonomie n. 28/2015), per cui:

- per l’anno 2017 il budget calcolato corrisponde a € 0,00.=;

- per l’anno 2018 il budget calcolato corrisponde a € 16.410,99 ( già aggiornato con

incremento dello stipendio tabellare previsto dall’art 64 del CCNL Funzioni locale del 21 Maggio 2018);

Dato atto che ai sensi dell’art 3 comma 5 del D.L. n° 90/2014 convertito con

modificazioni dalla legge 114/2014, per il triennio 2019/2021 i Comuni con popolazione oltre i mille abitanti (soggetti al patto di stabilità nel 2015) possono procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato (senza più alcuna distinzione di qualifica) nel limite del 100 % della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente;

Ritenuto, altresì, prevedere per il biennio 2020/2021 l’assunzione in ruolo di personale non dirigenziale in relazione ai limiti di capacità assunzionale dell’Ente, calcolata secondo le disposizioni vigenti in materia, e alla necessità di sostituzione di personale cessato oltre ad eventuali assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici, queste ultime nel rispetto della normativa vigente in tema di lavoro flessibile (in primis, dell’art. 9, comma 28, D.L. n. 78/2010) e di contenimento della spesa del personale;

Richiamato l’art. 1, commi 557 e seguenti, della L. 27/12/2006 n. 296 (Legge finanziaria 2007) e successive modifiche ed integrazioni, il quale disciplina il vincolo in materia di contenimento della spesa di personale per gli Enti soggetti al patto di stabilità nel 2015 (ora soggetti al “pareggio di bilancio”, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016);

Verificati, inoltre, i presupposti necessari per poter procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale e che, in particolare, l’Ente:

Rispetta il succitato vincolo del contenimento della spesa di personale, rispetto alla media del triennio 2011-2013;

Ha rispettato il Patto di Stabilità nell’anno 2017 ed ha inviato nei termini prescritti la relativa certificazione;

Ha approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 9 del 30.01.2018 il Piano triennale di azioni positive 2018/2020 in tema di pari opportunità (art. 48,

comma 1, D.Lgs. n. 198/2006);

Considerato, altresì, che questo Ente non ha mai dichiarato il dissesto finanziario e che dall’ultimo Conto Consuntivo approvato non emergono condizioni di squilibrio finanziario;

Dato atto che la presente deliberazione è stata sottoposta all’esame dell’Organo Unico di Revisione, che ha espresso giudizio positivo sull’aggiornamento del Piano Triennale dei Fabbisogni 2019/2021 in data 25.07.2018, di cui all’allegato sub A;

Richiamato il vigente Regolamento Comunale sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;

Visti i pareri tecnico e contabile resi rispettivamente dai Responsabili dell’Area Amministrativa e Finanziaria, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267; Acquisito, altresì, ai sensi dell’art. 63 bis dello Statuto Comunale, il visto di conformità all’Ordinamento giuridico, espresso dal Segretario Comunale; Con voti unanimi dei presenti espressi in forma palese

D E L I B E R A

1) di approvare il piano triennale di fabbisogno di personale 2019/2021,

prevedendo nel rispetto dei vigenti vincoli in materia di assunzioni a tempo indeterminato

in premessa esplicitati e ampiamente dettagliati per l’anno 2019:

l’assunzione a tempo indeterminato di una posto categoria B3, mediante la

procedura di stabilizzazione (come da delibera G.C. n° 93 del 13.07.2017: ”Piano

triennale del fabbisogno del personale 2018/2020”);

2) di prevedere per il triennio 2019/2021 l’assunzione in ruolo di personale non

dirigenziale in relazione ai limiti di capacità assunzionale dell’Ente, calcolata secondo le

disposizioni vigenti in materia, e alla necessità di sostituzione di personale cessato oltre

ad eventuali assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici, queste

ultime nel rispetto della normativa vigente in tema di lavoro flessibile (in primis, dell’art.

9, comma 28, D.L. n. 78/2010) e di contenimento della spesa del personale;

3) di dare atto che la spesa derivante dalla programmazione di cui sopra rientra

nei limiti imposti dall’art. 1, comma 557, della L. 296/2006 e s.m.i., in tema di

contenimento della spesa di personale;

4) di demandare al competente Responsabile gli adempimenti necessari

all’attuazione del presente provvedimento;

5) di informare le organizzazioni sindacali e le R.S.U. dell’avvenuta approvazione

della presente deliberazione;

6) di trasmettere il presente piano dei fabbisogni alla Ragioneria Generale dello

Stato tramite l’applicativo “PIANO DEI FABBISOGNI” presenti in SICO, ai sensi dell’art 6-

ter del D.lgs. n. 165/2001, come introdotto dal D.Lgs n.75/2017, secondo le istruzioni

previste nella circolare RGS n.18/2018;

7) di dichiarare, con separata ed unanime votazione palese, la presente

deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D.L.vo 18

agosto 2000 n.267.

Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al TAR di competenza entro 60 giorni oppure entro 120

giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Regolarità Tecnica

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile di Servizio esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DI SERVIZIO

Fto MONICA MARTINELLI

Visto di conformità all’ordinamento giuridico

Ai sensi dell’art. 63/bis dello Statuto Comunale, il sottoscritto Segretario Comunale attesta che la presente delibera risulta essere conforme all’ordinamento giuridico.

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

PARERI DI COMPETENZA

Regolarità Contabile

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile del Servizio Finanziario esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Fto CARMELA DONNARUMMA

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE Fto CRISTIANO CITTERIO

IL SEGRETARIO COMUNALE Fto MARGHERITA TALDONE

PUBBLICAZIONE

Copia della presente viene affissa al numero d’ordine …… dell’albo pretorio dell’Ente

in data odierna e vi rimarrà ininterrottamente per 15 giorni consecutivi fino al ……

Lì, ………………………….

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

COMUNICAZIONE AI CAPIGRUPPO CONSILIARI

Si dà atto che dell’adozione della presente deliberazione è stata data comunicazione ai

capigruppo consiliari, oggi ………………………….. giorno di pubblicazione, tramite invio

di apposito elenco ai sensi dell’art. 125 del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267.

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

□□ Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di

legge all’albo pretorio del Comune senza riportare, nei primi dieci giorni di

pubblicazione, denunce di vizi di legittimità o competenza, per cui la stessa è

divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.L.vo 18 agosto 2000

n.267, il …………………………..

▣▣ Si certifica che la presente deliberazione in data ...…26/07/2018 …... è

stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4

del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267.

Lì, ……………………………

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo. Lì, ....................

IL SEGRETARIO COMUNALE MARGHERITA TALDONE

COPIA Deliberazione n° 80

in data 27/06/2019

COMUNE DI VEDANO OLONA

Provincia di Varese

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Oggetto: AGGIORNAMENTO PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI 2019/2020 - EX ART. 21, C. 6, D.LGS 50/2016 - APPROVAZIONE.

L’anno duemiladiciannove, addì ventisette, del mese di giugno, alle ore 15.00

nella Casa Comunale previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dal vigente

Ordinamento delle Autonomie Locali e dallo Statuto Comunale vennero riuniti a seduta i

componenti la Giunta Comunale.

All’appello risultano presenti:

Presenti Assenti

1 CITTERIO CRISTIANO Sindaco X

2 ORLANDINO VINCENZO Assessore X

3 ADAMOLI GIORGIA Assessore X

4 GHIRALDI CARMEN SIMONETTA Assessore X

5 MAIOCCHI ALFREDO Assessore X

4 1

Assiste il Segretario Comunale Dott.ssa Margherita Taldone la quale provvede alla

redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Dott. Cristiano Citterio, nella sua

qualità di Sindaco pro tempore del Comune suddetto, assume la presidenza e dichiara

aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopraindicato.

Oggetto: Aggiornamento programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2019/2020 - Ex art. 21, c. 6, D.lgs 50/2016 - Approvazione.

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso che: - la legge 28 dicembre 2015 n. 208, recante disposizioni per la formazione del bilancio

annuale e pluriennale dello Stato prevede all'art. 1, in particolare dal comma 494 al comma 511, misure per il rafforzamento dell’acquisizione centralizzata di beni e servizi;

- per i beni e servizi informatici e di connettività, le amministrazioni pubbliche devono tener conto del “piano triennale per l’informatica elaborato” dall’Agenzia per l'Italia digitale (Agid) in base alle disposizioni introdotte dall’ art. 1, comma 513, della legge 208/2015;

- la Determinazione ANAC n. 12 del 28/10/2015, di aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione, richiama l'attenzione sulla necessità, ai fini della prevenzione della corruzione, di definire puntualmente il percorso di acquisizione di lavori, beni e servizi e la programmazione dei fabbisogni per l'acquisizione di lavori, beni e servizi;

- l’art. 21 del D.Lgs. n. 50/2016, prevede: “1. Le amministrazioni aggiudicatrici adottano il programma biennale degli acquisti di

beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e, per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti.

6. Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e di servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro. Nell'ambito del programma, le amministrazioni aggiudicatrici individuano i bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati. Le amministrazioni pubbliche comunicano, entro il mese di ottobre, l'elenco delle acquisizioni di forniture e servizi d'importo superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nella programmazione biennale al Tavolo tecnico dei soggetti di cui all'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che li utilizza ai fini dello svolgimento dei compiti e delle attività ad esso attribuiti. Per le acquisizioni di beni e servizi informatici e di connettività le amministrazioni aggiudicatrici tengono conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 513, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.

7. Il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali sono pubblicati sul profilo del committente, sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Osservatorio di cui all'articolo 213, anche tramite i sistemi informatizzati delle regioni e delle provincie autonome di cui all'articolo 29, comma 4.”;

Visto il Decreto interministeriale del 16/01/2018 n. 14, recante procedure e

schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi e dei relativi aggiornamenti che prevede, ed in particolare: - art. 6, comma 1. “Le amministrazioni, secondo i propri ordinamenti e fatte salve le

competenze legislative e regolamentari delle regioni e delle province autonome in materia, adottano, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 21, comma 1, secondo periodo, del codice, il programma biennale degli acquisti di forniture e servizi nonchè i relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali sulla base degli schemi-tipo allegati al presente decreto e parte integrante dello stesso.”;

- art. 6, comma 13. “Le amministrazioni individuano, nell'ambito della propria organizzazione, la struttura e il soggetto referente per la redazione del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi. Si applica la procedura di cui all'articolo 3, comma 15 (Il referente riceve le proposte, i dati e le informazioni fornite dai RUP ai fini

del coordinamento delle proposte da inserire nella programmazione e provvede ad accreditarsi presso gli appositi siti informatici di cui agli articoli 21, comma 7 e 29 del codice)”;

- art. 7, comma 1. “Il programma di cui all'articolo 6 e' redatto ogni anno, scorrendo l'annualità pregressa ed aggiornando i programmi precedentemente approvati.”;

- art. 7, comma 6. “Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio, le amministrazioni dello Stato procedono all'aggiornamento del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi e del relativo elenco annuale. Gli altri soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del codice approvano i medesimi documenti entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio o documento equivalente, secondo l'ordinamento proprio di ciascuna amministrazione.”;

- art. 7, comma 8. “I programmi biennali degli acquisti di forniture e servizi sono modificabili nel corso dell'anno, previa apposita approvazione dell'organo competente, da individuarsi, per gli enti locali, secondo la tipologia della modifica, nel rispetto di quanto previsto all'articolo 21, comma 1, secondo periodo, del codice.”;

- art. 7, comma 9. “Un servizio o una fornitura non inseriti nell'elenco annuale possono essere realizzati quando siano resi necessari da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Un servizio o una fornitura non inseriti nella prima annualità del programma possono essere altresì realizzati sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell'amministrazione al momento della formazione dell'elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.”;

Preso atto che con delibera consiliare n. 12, in data 14 marzo 2019 è stato

approvato il bilancio di previsione 2019/2021;

Visto il programma biennale degli acquisti di beni e servizi di importo unitario stimato pari o superiore ad euro 40.000 annui, per il periodo 2019/2020, predisposto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 21, D.Lgs. 50/2016, sulla base delle comunicazioni pervenute dai singoli Responsabili di spesa;

Visto il Comunicato ANAC 26 ottobre 2016, sulla base del quale “nelle more dell’adeguamento definitivo dei sistemi informatici dell’Autorità, le amministrazioni aggiudicatrici devono adempiere agli obblighi previsti dall’art. 21, comma 7, del Codice mediante la pubblicazione dei programmi sul proprio profilo di committente e sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”;

Visto il parere favorevole di regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell’Area Finanziaria, in conformità a quanto prescritto dall’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;

Con voti unanimi e favorevoli espressi in forma palese;

D E L I B E R A

1) di approvare l’aggiornamento al programma biennale degli acquisti di beni e servizi di importo unitario pari o superiore a 40.000 euro, relativo al periodo 2019/2020, predisposto ai sensi e per gli effetti dell’art. 21, del D.lgs. n. 50/2016, allegato alla presente deliberazione al sub. A);

2) di dare atto che il programma biennale degli acquisti è suscettibile di successive

modifiche ed integrazioni secondo le esigenze che saranno rappresentate dai Responsabili di Settore, ai sensi dell’art. 7, comma 8, del Decreto n. 14/2018;

3) di dare atto, inoltre, che il programma biennale degli acquisti:

- non individua, in quanto non presenti, i bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati;

- non contiene acquisizioni di forniture e servizi d'importo superiore a 1 milione di euro; - tiene conto, per le acquisizioni di beni e servizi informatici e di connettività, ove

inserite, di quanto previsto dall'articolo 1, comma 513, della legge 208/2015; - sarà pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente e sul sito del Ministero delle

infrastrutture e dei trasporti;

4) di dare atto, infine, che il soggetto referente per la redazione del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi è stato individuato nella persona del Responsabile Finanziario dell’Ente, ai sensi dell’art. 6, comma 13, del Decreto n. 14/2018, da esercitarsi secondo le modalità di cui all’art. 3, comma 15, del Decreto medesimo;

5) di dichiarare, con separata ed unanime votazione palese, il presente atto

immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 ultimo comma del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267.

Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al TAR di competenza entro 60 giorni oppure entro 120

giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Regolarità Tecnica

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile di Servizio esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DI SERVIZIO

Fto CARMELA DONNARUMMA

PARERI DI COMPETENZA

Regolarità Contabile

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile del Servizio Finanziario esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Fto CARMELA DONNARUMMA

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE Fto CRISTIANO CITTERIO

IL SEGRETARIO COMUNALE Fto MARGHERITA TALDONE

PUBBLICAZIONE

Copia della presente viene affissa al numero d’ordine …… dell’albo pretorio dell’Ente

in data odierna e vi rimarrà ininterrottamente per 15 giorni consecutivi fino al ……

Lì, ………………………….

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

COMUNICAZIONE AI CAPIGRUPPO CONSILIARI

Si dà atto che dell’adozione della presente deliberazione è stata data comunicazione ai

capigruppo consiliari, oggi ………………………….. giorno di pubblicazione, tramite invio

di apposito elenco ai sensi dell’art. 125 del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267.

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

□□ Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di

legge all’albo pretorio del Comune senza riportare, nei primi dieci giorni di

pubblicazione, denunce di vizi di legittimità o competenza, per cui la stessa è

divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.L.vo 18 agosto 2000

n.267, il …………………………..

▣▣ Si certifica che la presente deliberazione in data ...…27/06/2019 …... è

stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4

del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267.

Lì, ……………………………

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo. Lì, ....................

IL SEGRETARIO COMUNALE MARGHERITA TALDONE

Primo anno Secondo anno

RISORSE DERIVANTI DA ENTRATE AVENTI DESTINAZIONE VINCOLATA PER LEGGE

- - -

RISORSE DERIVANTI DA ENTRATE ACQUISITE MEDIANTE CONTRAZIONE DI MUTUO

- - -

RISORSE ACQUISITE MEDIANTE APPORTI DI CAPITALI PRIVATI - - -

STANZIAMENTI DI BILANCIO 153.158,00 221.781,00 374.939,00

FINANZIAMENTI ACQUISIBILI AI SENSI DELL'ARTICOLO 3 DEL DECRETO-LEGGE 31 OTTOBRE 1990, N.310, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 22

- - -

RISORSE DERIVANTI DA TRASFERIMENTO DI IMMOBILI - - -

ALTRO - - -

Totale 153.158,00 221.781,00 374.939,00

Il referente del programma Carmela Donnarumma

ALLEGATO II - SCHEDA A: PROGRAMMA BIENNALE DEGLI AC QUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 2019/2020 QUADRO DELLE RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

TIPOLOGIA RISORSE

Arco temporale di validità del programma

Disponibilità finanziaria (1)Importo Totale (2)

ALLEGATO II - SCHEDA B : PROGRAMMA BIENNALE DEGLI A CQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 2019/2020DELL'AMMINISTRAZIONE

ELENCO DEGLI ACQUISTI DEL PROGRAMMA

S00317720126201900001

2019 NO NO ITC41 SERVIZI 85320000-8

PROGETTO EDUCATIVO PER COORDINAMENTO E CONDUZIONE CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

PRIORITA' MEDIAMARIA ANTONIETTA MASULLO

S00317720126201900002

2019 NO NO ITC41 SERVIZI 55524000-9

SERVIZIO DI PRODUZIONE E CONSEGNA PASTI MENSA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PRIORITA' MEDIAMARIA ANTONIETTA MASULLO

S00317720126201900002

2019 NO NO ITC41 FORNITURE 15890000-3

SERVIZIO DI FORNITURA E CONSEGNA GENERI ALIMENTARI VARI PER LA MENSA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL CENTRO ESTIVO

PRIORITA' MEDIAMARIA ANTONIETTA MASULLO

S0031772012 6201900001

2019 NO SI ITC41 SERVIZI 90600000-3

SERVIZIO DI PULIZIA EDIFICI COMUNALI E SUOLO PUBBLICO LEGGE 381/91

PRIORITA' MEDIAALDEGHERI DANIELE

Il referente del programma Carmela Donnarumma

Responsabile del Procedimento (7)

Codice Unico Intervento -

CUI (1)

Annualità nella quale si

prevede di dare avvio alla procedura di affidamento

Codice CUP (2)

Acquisto ricompreso nell'importo

complessivo di un lavoro o di altra

acquisizione presente in programmazione di

lavori, forniture e servizi

(Tabella B.2bis)

CUI lavoro o altra

acquisizione nel cui importo

complessivo l'acquisto è

eventualmente ricompreso

(3)

Lotto funzional

e (4)

Ambito geografico

di esecuzione dell'acquist

o Codice NUTS

Settore CPV (5) Descrizione dell'acquistoLivello di priorità (6) (Tabella B.1)

ALLEGATO II - SCHEDA B : PROGRAMMA BIENNALE DEGLI A CQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 2019/2020DELL'AMMINISTRAZIONE

ELENCO DEGLI ACQUISTI DEL PROGRAMMA

S00317720126201900001

S00317720126201900002

S00317720126201900002

S0031772012 6201900001

Codice Unico Intervento -

CUI (1)

ALLEGATO II - SCHEDA B : PROGRAMMA BIENNALE DEGLI A CQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI 2019/2020DELL'AMMINISTRAZIONE

ELENCO DEGLI ACQUISTI DEL PROGRAMMA

ImportoTipologia

(Tabella B.1bis)

24 SI 47.336,00 47.336,00 _ 93.872,00

36 SI 67.163,00 67.162,00 67.162,00 201.487,00

36 SI 24.934,00 24.933,00 24.933,00 74.800,00

24 SI 13.725,00 82.350,00 68.625,00 164.700,00 -

Durata del contratto

L'acquisto è relativo a

nuovo affidamento di contratto

in essere (8)

STIMA DEI COSTI DELL'ACQUISTO

CENTRALE DI COMMITTENZA O SOGGETTO AGGREGATORE AL QUALE SI FARA' RICORSO PER L'ESPLETAMENTO

DELLA PROCEDURA DI AFFIDAMENTO (11)Acquisto aggiunto ovariato a seguito di

modifica programma

(12)(Tabella B.2)

Primo annoSecondo

anno

Costi su annualità

successiveTotale (9)

Apporto di capitale privato

codice AUSA denominazione

COPIA

Deliberazione n° 11

in data 14/03/2019

COMUNE DI VEDANO OLONA

Provincia di Varese

VVeerrbbaallee ddii DDeelliibbeerraazziioonnee ddeell CCoonnssiigglliioo CCoommuunnaallee Adunanza Ordinaria di prima convocazione - Seduta Pubblica

Oggetto: APPROVAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI ANNO 2019 - 2021 ED ELENCO ANNUALE ANNO 2019.

L’anno duemiladiciannove, addì quattordici, del mese di marzo, alle ore 21.00 nella Sala della Villa Aliverti, previa l’osservanza di tutte le formalità prescritte dal vigente Ordinamento delle Autonomie Locali e dallo Statuto Comunale, vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali. All’appello risultano presenti:

Presente Apertura

Seduta

Assente Apertura

Seduta

Presente corrente

punto ODG

Assente corrente

punto ODG

1 CITTERIO CRISTIANO Sindaco X X

2 ORLANDINO VINCENZO Consigliere X X

3 BAROFFIO MARZIA Consigliere X X

4 CALO' ANDREA Consigliere X X

5 ADAMOLI GIORGIA Consigliere X X

6 ADAMOLI ROBERTO Consigliere X X

7 MALETTA VERONICA Consigliere X X

8 SANTACROCE GIUSEPPE Consigliere X X

9 LACCHE' TULLIO Consigliere X X

10 BAROFFIO ENRICO Consigliere X X

11 GAMBARINI SERGIO Consigliere X X

12 TIZZI SILVIO Consigliere X X

13 BATTISTELLA LUCIANO Consigliere X X

11

2

10

3

Ai sensi dell’art.46 del Regolamento di Consiglio Comunale e Commissioni, partecipa all’adunanza del Consiglio comunale con funzioni di relazione e diritto di intervento, ma senza diritto di voto, l’Assessore Esterno al Bilancio, Attività Produttive, Politiche Fiscali – Dott. Carlo D’Ambrosio. Assiste alla seduta il Segretario Comunale Dott.ssa Margherita Taldone, la quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Dott. Cristiano Citterio nella sua

qualità di Sindaco pro tempore del Comune suddetto, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopraindicato.

Oggetto: Approvazione programma triennale dei lavori pubblici anno 2019/2021 ed

elenco annuale anno 2019.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto l'art. 42 del T.U.E.L. 2000, il quale prevede che il Consiglio Comunale, organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo, approvi, fra gli atti fondamentali del Comune, il programma triennale ed annuale delle opere pubbliche, corredato del piano che ne dimostri la fattibilità e la coerenza con le previsioni iscritte nel bilancio comunale;

Visto l’art. 21 (Programma delle acquisizioni delle stazioni appaltanti) del decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 ”Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”

Visto il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2018 n. 14 (G.U. n. 57 del 09.03.2018) indicante le modalità di redazione e pubblicazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell’elenco annuale dei lavori pubblici; Richiamata la deliberazione della Giunta Comunale n. 125 del 27.09.2018 di "Adozione dello schema del programma triennale dei lavori pubblici anni 2019/2021 e dell'elenco annuale dei lavori per l’anno 2019", ai sensi dell'art. 5 c. 5 del decreto ministeriale 16 gennaio 2018 n. 14, è stata pubblicata all'Albo Pretorio on-line dal 05/10/2018 al 4/12/2018 (60 giorni); Visto l’art. 21, comma 3, della D.Lgs. n. 50/2016, il quale prevede l’inserimento nel programma triennale e nell’elenco annuale di singoli lavori di importo superiore a € 100.000. e per lavori di importo pari o superiore a € 1.000.000.= alla previa approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica; Vista la proposta definitiva del programma triennale anni 2019/2021 e l'elenco annuale dei lavori 2019 costituente allegato al bilancio di previsione esercizio 2019; Visto che lo stesso è stato predisposto tenendo conto delle disposizioni legislative a riguardo e degli indirizzi programmatori di questa Amministrazione previsti tenendo conto anche delle opere in corso di realizzazione nel vigente programma triennale 2018/2021; Atteso che con successiva deliberazione consigliare n. 12 stessa seduta, stato approvato il bilancio di previsione dell'esercizio 2019 con l'annessa relazione previsionale e programmatica pluriennale; Dato atto che lo schema di programma triennale e di elenco annuale (allegato I,

schede A – B – C – D – E - F) sono stati redatti ai sensi del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2018 n. 14 e pertanto risultano costituiti dalle seguenti schede:

A: quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma

articolate per annualità e fonte di finanziamento; B: elenco delle opere pubbliche incompiute;

C: elenco degli immobili disponibili di cui agli articoli 21, comma 5e 191 del Decreto Legislativo n. 50/2016 e s.m.i., ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell’interesse pubblico al completamento di un’opera pubblica incompiuta;

D: elenco dei lavori del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

E: lavori che compongono l’elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

F: elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale nei casi previsti dal comma 3 dell’articolo 5 del DM 14/2018.

Visto il programma delle opere pubbliche relativo all'esercizio 2019 e riscontrata la sostanziale coerenza con le previsioni del bilancio comunale e, per l'anno al quale è riferito, con quelle della relazione previsionale, dando comunque atto che per precisa scelta si limitata l'indicazione degli interventi a quelli che potranno avere verosimile attuazione nel corso dell'anno 2019; Visto lo Statuto Comunale ed i Regolamenti di Contabilità e per la disciplina dei contratti; Visto il Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50; Ritenuto che sussistano le condizioni per procedere all'approvazione del programma triennale dei lavori pubblici anno 2019 - 2021 e l'elenco annuale anno 2019 e degli indirizzi politico-amministrativi espressi da questo Consiglio per la sua attuazione; Acquisito, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267, il parere favorevole del Responsabile dell’Area Tecnica in merito alla regolarità tecnica e del Responsabile dell’Area Finanziaria in merito alla regolarità contabile; Acquisito, altresì, il visto di conformità all'ordinamento giuridico espresso dal Segretario Comunale, ai sensi dell'art. 63 bis dello Statuto Comunale; Con la seguente votazione espressa dai Consiglieri in forma palese:

Presenti: 10 Favorevoli: 7 (Cristiano Citterio – Vincenzo

Orlandino – Andrea Calò –

Giorgia Adamoli – Roberto

Adamoli – Veronica Maletta – Giuseppe Santacroce -

Assenti: 3 (Marzia Baroffio

– Tullio Lacchè –

Enrico Baroffio)

Contrari: 0

Votanti: 7 Astenuti: 3 (Sergio Gambarini – Silvio

Tizzi – Luciano Battistella)

D E L I B E R A

1) di approvare il "Programma dei lavori pubblici" per il triennio 2019/2021 e

l'elenco annuale dei lavori anno 2019 esprimendo gli indirizzi politico-amministrativi in conformità ai quali dovrà essere disposta la realizzazione, secondo le modalità indicate nei prospetti allegati alla presente deliberazione;

2) di dare atto che lo schema di programma è formato da:

A: quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma articolate per annualità e fonte di finanziamento;

B: elenco delle opere pubbliche incompiute; C: elenco degli immobili disponibili di cui agli articoli 21, comma 5e 191 del Decreto

Legislativo n. 50/2016 e s.m.i., ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell’interesse pubblico al completamento di un’opera pubblica incompiuta;

D: elenco dei lavori del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

E: lavori che compongono l’elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

F: elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale nei casi previsti dal comma 3 dell’articolo 5 del DM 14/2018.

elaborati tutti che allegati fanno parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3) di riservarsi invece l'adozione degli altri provvedimenti di propria competenza nonché ogni variazione del programma come adesso approvato;

4) di dare mandato, pertanto, al Responsabile della struttura, come individuato ai sensi dell'art. 9, del D.P.R. 207/2010, affinché lo stesso provveda a pubblicare ai sensi dell'art. 5 punto 5 decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16.01.2018, n. 14, all'Osservatorio dei Lavori Pubblici Sez. Regionale il programma dopo l’avvenuta approvazione.

Successivamente

IL CONSIGLIO COMUNALE

Con la seguente votazione espressa dai Consiglieri in forma palese:

Presenti: 10 Favorevoli: 7 (Cristiano Citterio – Vincenzo

Orlandino – Andrea Calò –

Giorgia Adamoli – Roberto

Adamoli – Veronica Maletta – Giuseppe Santacroce -

Assenti: 3 (Marzia Baroffio

– Tullio Lacchè –

Enrico Baroffio)

Contrari: 0

Votanti: 7 Astenuti: 3 (Sergio Gambarini – Silvio Tizzi – Luciano Battistella)

D E L I B E R A

di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 comma 4 del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267. Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al TAR di competenza entro 60 giorni oppure entro 120 giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Regolarità Tecnica

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile di Servizio esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DI SERVIZIO

Fto DANIELE ALDEGHERI

Visto di conformità all’ordinamento giuridico

Ai sensi dell’art. 63/bis dello Statuto Comunale, il sottoscritto Segretario Comunale attesta che la presente delibera risulta essere conforme all’ordinamento giuridico.

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

PARERI DI COMPETENZA

Regolarità Contabile

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.L.vo 18 agosto 2000 n.267, il sottoscritto Responsabile del Servizio Finanziario esprime parere FAVOREVOLE all’adozione della delibera in oggetto.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Fto CARMELA DONNARUMMA

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE Fto CRISTIANO CITTERIO

IL SEGRETARIO COMUNALE Fto MARGHERITA TALDONE

PUBBLICAZIONE

Copia della presente viene affissa al numero d’ordine …… dell’albo pretorio dell’Ente

in data odierna e vi rimarrà ininterrottamente per 15 giorni consecutivi fino al ….….

Lì, ………………………….

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’

□□ Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di

legge all’albo pretorio del Comune senza riportare, nei primi dieci giorni di

pubblicazione, denunce di vizi di legittimità o competenza, per cui la stessa è

divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.L.vo 18 Agosto 2000

n.267, il …………………………..

□□ Si certifica che la presente deliberazione in data ……14.03.2019… è stata

dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4 del

D.L.vo 18 Agosto 2000 n.267.

Lì, ……………………………

IL SEGRETARIO COMUNALE

Fto MARGHERITA TALDONE

Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo. Lì, ....................

IL SEGRETARIO COMUNALE MARGHERITA TALDONE

ALLEGATO I

COMUNE DI VEDANO OLONA PROVINCIA DI VARESE

PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI

ANN0 2019 – 2021

ED

ELENCO ANNUALE ANN0 2019 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO

(Arch. Daniele Aldegheri) Vedano Olona settembre 2018 aggiornato febbraio 2019.

2019 2020 2021

risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per legge 0,00 0,00 0,00 0,00

risorse derivanti da entrate acquisite mediante contrazione di mutuo 0,00 0,00 0,00 0,00

risorse acquisite mediante apporti di capitali privati 0,00 0,00 0,00 0,00

stanziamenti di bilancio 433.000,00 1.750.000,00 550.000,00 2.733.000,00

finanziamenti acquisibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre

1990, n. 310, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 1990, n.

403

0,00 0,00 0,00 0,00

risorse derivanti da trasferimento di immobili ex art.191 D.Lgs. 50/2016 0,00 0,00 0,00 0,00

Altra tipologia 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale 433.000,00 1.750.000,00 550.000,00 2.733.000,00

Il referente del programma

(Arch. Daniele Aldegheri)Note

(1) I dati del quadro delle risorse sono calcolati come somma delle informazioni elementari relative a ciascun intervento di cui alla scheda E e alla scheda C. Dette informazioni sono acquisite dal sistema (software) e rese disponibili in banca dati ma non visualizzate nel programma.

ALLEGATO I - SCHEDA A : PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2019/20 21

QUADRO DELLE RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA (1)

TIPOLOGIA RISORSEArco temporale di validità del programma

Disponibilità finanziariaImporto Totale

DELL'AMMINISTRAZIONE - COMUNE DI VEDANO OLONA

codice testo Tabella B.1 Tabella B.2 aaaa valore valore valore valore percentuale Tabella B.3 si/no Tabella B.4 si/no Tabella B.5 si/no si/no si/no

somma somma somma somma

(2) Importo riferito all'ultimo quadro economico approvato Il referente del programma

(Arch. Daniele Aldegheri)

Tabella B.1a) è stata dichiarata l'insussistenza dell'interesse pubblico al completamento ed alla fruibilità dell'opera

Tabella B.2

Tabella B.3

Tabella B.4

Tabella B.5a) prevista in progetto

unità di misuravalore (mq, mc …)si/nosi/no

si/nosi/noimportoimporto

si/nosi/nosi/nosi/nosi/nosi/nosi/no

Statale

Altra Pubblica

SponsorizzazioneFinanza di progetto

Privata

L'opera risulta rispondente a tutti i requisiti del capitolatoL'opera risulta rispondente a tutti i requisiti dell'ultimo progetto approvato

Ulteriori dati (campi da compilare resi disponibili in banca dati ma non visualizzate nel Programma tri ennale).

Fonti di finanziamento (se intervento di completame nto non incluso in scheda D)

Tipologia copertura finanziaria

Descrizione dell'opera

Comunitaria

d) si intende riprendere l'esecuzione dell'opera una volta reperiti i necessari finanziamenti aggiuntivi

(1) Indica il CUP del progetto di investimento nel quale l'opera incompiuta rientra: è obbligatorio per tutti i progetti avviati dal 1 gennaio 2003

c) si intende riprendere l'esecuzione dell'opera avendo già reperito i necessari finanziamenti aggiuntivib) si intende riprendere l'esecuzione dell'opera per il cui completamento non sono necessari finanziamenti aggiuntivi

Regionale

Descrizione Opera

Note

Causa per la quale l'opera è incompiuta

CUP (1)Destinazione

d'uso

ProvincialeComunale

Dimensionamento dell'intervento (valore)

c) sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge

a) i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione (Art. 1 c.2, lettera a), DM 42/2013)

b2) cause tecniche: presenza di contenzioso

Costo progettoFinanziamento assegnato

d) fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell'impresa appaltatrice, risoluzione del contratto, o recesso dal contratto ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di antimafia

e) mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell'ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore

Oneri necessari per l'ultimazione

dei lavori

Dimensionamento dell'intervento (unità di misura)

b) diversa da quella prevista in progetto

b) i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione non sussistendo allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi. (Art. 1 c.2, lettera b), DM 42/2013)c) i lavori di realizzazione, ultimati, non sono stati collaudati nel termine previsto in quanto l'opera non risulta rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo prospetto esecutivo come accertato nel corso delle operazioni di collaudo. (Art. 1 c.2, lettera c), DM 42/2013)

b1) cause tecniche: protrarsi di circostanze speciali che hanno determinato la sospensione dei lavori e/o l'esigenza di una variante progettuale

a) mancanza di fondi

b) regionalea) nazionale

Importo complessivo

lavori (2)

Elenco delle Opere Incompiute

Vendita ovvero

demolizione (4)

Parte di infrastruttura di

rete

Importo ultimo SAL

Percentuale avanzamento

lavori (3)

(4) In caso di vendita l'immobile deve essere riportato nell'elenco di cui alla scheda C; in caso di demolizione l'intervento deve essere riportato fra gli interventi del programma di cui alla scheda D(3) Percentuale di avanzamento dei lavori rispetto all'ultimo progetto approvato

Possibile utilizzo ridimensionato

dell'Opera

ambito di interesse dell'opera

Importo complessivo

dell'intervento (2)

ALLEGATO I - SCHEDA B: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OP ERE PUBBLICHE 2019/2021

DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNE DI VEDANO OLONA

ELENCO DELLE OPERE INCOMPIUTE

L'opera è attualmente

fruibile, anche parzialmente,

dalla collettività?

Stato di realizzazione ex comma 2

art.1 DM 42/2013

Determinazioni dell'amministrazione

Cessione a titolo di corrispettivo per la

realizzazione di altra opera pubblica ai sensi

dell’articolo 191 del Codice

anno ultimo quadro

economico approvato

Reg Prov Com Primo anno Secondo anno Terzo anno Totale

codice codice codice testo cod cod cod codice Tabella C.1 Tabella C.2 Tabella C.3 Tabella C.4 valore valore valore somma

NESSUNO somma somma somma somma

Il referente del programma

(Arch. Daniele Aldegheri)

Note:

Tabella C.11. no

Tabella C.3

1. cessione della titolarità dell’opera ad altro ente pubblico

2. cessione della titolarità dell’opera a soggetto esercente una funzione pubblica

1. no2. si, come valorizzazione3. si, come alienazione

Tabella C.4

3. vendita al mercato privato

Riferimento CUP Opera Incompiuta (3)

3. si, in diritto di godimento, a titolo di contributo, la cui utilizzazione sia strumentale e tecnicamente connessa all'opera da affidare in concessione

2. si, cessione1. no

3. totale

Tabella C.2

2. parziale

Codice univoco immobile (1)

(3) Se derivante da opera incompiuta riportare il relativo codice CUP

ALLEGATO I - SCHEDA C : PROGRAMMA TRIENNALE DELLE O PERE PUBBLICHE 2019/2020

ELENCO DEGLI IMMOBILI DISPONIBILI

già incluso in programma di

dismissione di cui art.27 DL 201/2011 convertito dalla L.

214/2011

Tipo disponibilità se immobile derivante da Opera Incompiuta

di cui si è dichiarata l'insussistenza dell'interesse

immobili disponibili ex articolo 21 comma 5

DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNE DI VEDANO OLONA

localizzazione - CODICE NUTS

trasferimento immobile a titolo corrispettivo ex

comma 1 art.191

Valore Stimato

Elenco degli immobili disponibili art. 21, comma 5, e art. 191 del D.Lgs. 50/2016

Descrizione immobile

(2) Riportare il codice CUI dell'intervento (nel caso in cui il CUP non sia previsto obbligatoriamente) al quale la cessione dell'immobile è associata; non indicare alcun codice nel caso in cui si proponga la semplice alienazione

Riferimento CUI intervento (2)

Codice Istat

(1) Codice obbligatorio: numero immobile = cf amministrazione + prima annualità del primo programma nel quale l'immobile è stato inserito + lettera "i" ad identificare l'oggetto immobile e distinguerlo dall'intervento di cui al codice CUI + progressivo di 5 cifre

Apporto di capitale privato (11)

Importo Tipologia

numero intervento CUI testo codice data (anno) testo si/no si/no cod cod cod codice Tabella D.1 Tabella D.2 testo Tabella D.3 valore valore valore valore valore valore data valore Tabella D.4 Tabella D.5

00317720126201900001 2019 Daniele Aldegheri si no 03 012 134 ITC41 03

Lavori

infrastrutturali di

miglioramento della

viabilità comunale

2 133.000,00 150.000,00 150.000,00 433.000,00 0,00 no

00317720126201900002 Daniele Aldegheri si si 03 012 134 ITC41 03

Lavori di

riqualificazione Asilo

Nido di via Don

Minzoni

2 200.000,00 200.000,00 0,00 no

00317720126201900003 2019 Daniele Aldegheri si no 03 012 134 ITC41 03

Riqualificazione

urbana del tratto

compreso da Piazza

San Maurizio a via

Matteotti

2 50.000,00 550.000,00 600.000,00 0,00 no

00317720126201900004 2019 Daniele Aldegheri si no 03 012 134 ITC41 03Ristrutturazione Villa

Fara Forni2 50.000,00 450.000,00 500.000,00 0,00 no

00317720126201900005 2020 Daniele Aldegheri si no 03 012 134 ITC41 03

Ristruttturazione

Villa Spech di via Dei

martiri

2 600.000,00 400.000,00 1.000.000,00 0,00 no

433.000,00 1.750.000,00 550.000,00 2.733.000,00 0,00

Il referente del programma(Arch. Daniele Aldegheri)

Tabella D.1

Tabella D.2 formato cf

primo anno secondo anno terzo annoTabella D.3 importo importo importo

importo importo importoimporto importo importoimporto importo importoimporto importo importo

Tabella D.4 importo importo importoimporto importo importo

Tabella D.5

Intervento aggiunto o variato a seguito

di modifica programma (12)

4. modifica ex art.5 comma 9 lettera e)

Ulteriori dati (campi da compilare non visualizzati n el Programma triennale)

stanziamenti di bilanciofinanziamenti ai sensi dell'articolo 3 del DL 310/1990 convertito dalla L. 403/1990

annualità successive

importoimporto

importoimportoimporto

1. finanza di progetto

5. locazione finanziaria

risorse acquisite mediante apporti di capitali privati

4. società partecipate o di scopo

importorisorse derivanti da trasferimento di immobili ex art.191 D.Lgs. 50/2016Altra tipologia

importo

Codice fiscale del responsabile del procedimentoQuadro delle risorse necessarie per la realizzazione d ell'intervento

Responsabile del procedimento

(4) Riportare nome e cognome del responsabile del procedimento

(10) Riporta il valore dell'eventuale immobile trasferito di cui al corrispondente immobile indicato nella scheda C

(12) Indica se l'intervento è stato aggiunto o è stato modificato a seguito di modifica in corso d'anno ai sensi dell'art.5 commi 9 e 11. Tale campo, come la relativa nota e tabella, compaiono solo in caso di modifica del programma

(7) Indica il livello di priorità di cui all'articolo 3 commi 11, 12 e 13

(11) Riportare l’importo del capitale privato come quota parte del costo totale

1. priorità massima2. priorità media3. priorità minima

6. altro

3. sponsorizzazione

1. modifica ex art.5 comma 9 lettera b)

2. concessione di costruzione e gestione

5. modifica ex art.5 comma 11

ALLEGATO I - SCHEDA D: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBL ICHE 2019/2021DELL'AMMINISTRAZIONE - COMUNE DI VEDANO OLONA

ELENCO DEGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA

Cod. Int. Amm.ne (2)

Descrizione dell'interventoReg 2020

STIMA DEI COSTI DELL'INTERVENTO (8)

(1) Numero intervento = cf amministrazione + prima annualità del primo programma nel quale l'intervento è stato inserito + progressivo di 5 cifre dalla prima annualità del primo programma

Scadenza temporale ultima per l'utilizzo

dell'eventuale finanziamento derivante da contrazione di mutuo

Importo complessivo (9)

2021Costi su annualità

successive

Annualità nella quale si prevede di

dare avvio alla procedura di affidamento

Valore degli eventuali immobili di cui alla scheda C collegati all'intervento (10)

codice ISTAT

Responsabile del procedimento

(4)

Livello di priorità (7) 2019

(9) Importo complessivo ai sensi dell'articolo 3, comma 6, ivi incluse le spese eventualmente sostenute antecedentemente alla prima annualità

(3) Indica il CUP (cfr. articolo 3 comma 5)

Cfr. Classificazione Sistema CUP: codice tipologia intervento per natura intervento 03= realizzazione di lavori pubblici (opere e impiantistica)

Numero intervento CUI (1)localizzazione - codice NUTS

(2) Numero interno liberamente indicato dall'amministrazione in base a proprio sistema di codifica

lavoro complesso

(6)

Note

Prov

(8) Ai sensi dell'art.4 comma 6, in caso di demolizione di opera incompiuta l'importo comprende gli oneri per lo smantellamento dell'opera e per la rinaturalizzazione, riqualificazione ed eventuale bonifica del sito.

Settore e sottosettore intervento

Codice CUP (3)lotto

funzionale (5)Tipologia

(5) Indica se lotto funzionale secondo la definizione di cui all’art.3 comma 1 lettera qq) del D.Lgs.50/2016(6) Indica se lavoro complesso secondo la definizione di cui all’art.3 comma 1 lettera oo) del D.Lgs.50/2016

Com

3. modifica ex art.5 comma 9 lettera d)2. modifica ex art.5 comma 9 lettera c)

risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per leggerisorse derivanti da entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

tipologia di risorseCfr. Classificazione Sistema CUP: codice settore e sottosettore intervento

Codice Ereditato da scheda D Ereditato da scheda D Ereditato da scheda D Ereditato da scheda D Ereditato da scheda D Tabella E.1 Ereditato da scheda D si/no si/no Tabella E.2 codice testo Ereditato da scheda D

00317720126201900001Lavori infrastrutturali di

miglioramento della viabilità

comunale

Daniele Aldegheri 133.000,00 433.000,00 MIS 2 si no 1 no

00317720126201900002Lavori di riqualificazione Asilo

Nido di via Don MinzoniDaniele Aldegheri 200.000,00 200.000,00 MIS 2 si no 1 no

00317720126201900003Riqualificazione urbana del

tratto compreso da Piazza San

Maurizio a via Matteotti

Daniele Aldegheri 50.000,00 600.000,00 URB 2 si no 1

00317720126201900004Ristrutturazione Villa Fara

ForniDaniele Aldegheri 50.000,00 500.000,00 CPA 2 si no 1 no

Tabella E.1

Il referente del programma(arch. Daniele Aldegheri)

Tabella E.2

IMPORTO INTERVENTOConformità Urbanistica

denominazionecodice AUSA

ALLEGATO I - SCHEDA E: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OP ERE PUBBLICHE 2019/2021DELL'AMMINISTRAZIONE - COMUNE DI VEDANO OLONA

INTERVENTI RICOMPRESI NELL'ELENCO ANNUALE

Intervento aggiunto o variato a seguito di

modifica programma (*)

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

FinalitàImporto annualità Livello di prioritàLIVELLO DI

PROGETTAZIONEVerifica vincoli

ambientali

4. progetto esecutivo

ADN - Adeguamento normativoAMB - Qualità ambientaleCOP - Completamento Opera IncompiutaCPA - Conservazione del patrimonioMIS - Miglioramento e incremento di servizio

3. progetto definitivo

DEOP - Demolizione opere preesistenti e non più utilizzabiliDEM - Demolizione Opera Incompiuta

2. progetto di fattibilità tecnico - economica: “documento finale”.

(*) Tale campo compare solo in caso di modifica del programma

VAB - Valorizzazione beni vincolati

1. progetto di fattibilità tecnico - economica: “documento di fattibilità delle alternative progettuali”.

URB - Qualità urbana

CENTRALE DI COMMITTENZA O SOGGETTO AGGREGATORE AL QUALE SI INTENDE DELEGARE LA PROCEDURA DI AFFIDAMENTO

CUP DESCRIZIONE INTERVENTOCODICE UNICO

INTERVENTO - CUI

CodiceEreditato da precedente

programma

Ereditato da precedente

programma

Ereditato da precedente

programmaEreditato da scheda D testo

NESSUNOIl referente del programma

(Arch. Daniele Aldegheri)

ALLEGATO I - SCHEDA F: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OP ERE PUBBLICHE 2019/2021

DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNE DI VEDANO OLONA

motivo per il quale l'intervento non è riproposto (1)

IMPORTO INTERVENTO Livello di priorità

(1) breve descrizione dei motivi

CUPCODICE UNICO

INTERVENTO - CUIDESCRIZIONE INTERVENTO

ELENCO DEGLI INTERVENTI PRESENTI NELL'ELENCO ANNUA LE DEL PRECEDENTE PROGRAMMA TRIENNALE E NON RIPROPOSTI E NON AVVIATI