Documento Partito Umanista Prato

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DOCUMENTO EQUIPE DI BASE PARTITO UMANISTA | PRATO “LA VITA COMUNALE, ESIGE COME PRINCIPALE ATTENZIONE LA SALUTE, L’ISTRUZIONE E LA QUALITÁ DELLA VITA DEGLI ABITANTI. METTENDO AL CENTRO DELL’AZIONE COMUNALE QUESTE PRIORITÁ I PROBLEMI CHE OGGI CI SEMBRANO INSUPERABILI AVRANNO LA GIUSTA SOLUZIONE ” Introduzione “I cambiamen che stanno avvenendo in questo momento storico sono di natura epocale e struurale. Le risposte opportuniste e di corto respiro dei par al potere e all’opposizione non bastano più, e mostrano nel momento stesso della loro formulazione, la loro ridicola e profonda falsità. Questo genera problemi economico-sociali, come la disoccupazio- ne, la mancanza di assistenza sanitaria e di certezze per il futuro, la povertà di 2/3 della popolazione mondiale, la fame, la deserfi- cazione, l’inquinamento, il consumo delle risorse e i grandi flussi migratori che ne conseguono...” Quanto deo sopra è ciò che sta succedendo anche nella nostra cià, c’è bisogno che le persone buone e con una nuova sensibilità si incontrino e si meano daccordo su un’azione comune per cam- biare il modo di fare polica e di costruire la vita in cià, e che si presentano alle prossime elezioni amministrave del 2014. Questo documento è una base di proposte di una nuova cià, dove la priorità del vivere sono le persone e non il profio. Aspiriamo che questo documento sia discusso, migliorato, completato e am- pliato da più persone e organizzazioni di base possibile, con l’o- bievo di costruire un programma eleorale che mea al centro l’essere umano con le sue necessità e aspirazioni. Non possiamo più contare sui verci dei vecchi par, e dei verci sindacali che oramai sono diventa consulen dei poteri economici e finanzia- ri. Facciamo appello soprauo ai giovani, alle donne a chi lavora NON CI SARÁ PROGRESSO SE NON SARÁ DI TUTTI E PER TUTTI!

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Documento del Partito Umanista di Prato (PO) - Italy

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DOCUMENTO EQUIPE DI BASE PARTITO UMANISTA | PRATO

“LA VITA COMUNALE, ESIGE COME PRINCIPALE ATTENZIONE LA SALUTE, L’ISTRUZIONE E LA QUALITÁ DELLA VITA DEGLI ABITANTI. METTENDO AL CENTRO DELL’AZIONE COMUNALE QUESTE PRIORITÁ I PROBLEMI CHE OGGI CI SEMBRANO INSUPERABILI AVRANNO LA GIUSTA SOLUZIONE ”

Introduzione“I cambiamenti che stanno avvenendo in questo momento storico sono di natura epocale e strutturale. Le risposte opportuniste e di corto respiro dei partiti al potere e all’opposizione non bastano più, e mostrano nel momento stesso della loro formulazione, la loro ridicola e profonda falsità. Questo genera problemi economico-sociali, come la disoccupazio-ne, la mancanza di assistenza sanitaria e di certezze per il futuro, la povertà di 2/3 della popolazione mondiale, la fame, la desertifi-cazione, l’inquinamento, il consumo delle risorse e i grandi flussi migratori che ne conseguono...”

Quanto detto sopra è ciò che sta succedendo anche nella nostra città, c’è bisogno che le persone buone e con una nuova sensibilità si incontrino e si mettano daccordo su un’azione comune per cam-biare il modo di fare politica e di costruire la vita in città, e che si presentano alle prossime elezioni amministrative del 2014.Questo documento è una base di proposte di una nuova città, dove la priorità del vivere sono le persone e non il profitto. Aspiriamo che questo documento sia discusso, migliorato, completato e am-pliato da più persone e organizzazioni di base possibile, con l’o-biettivo di costruire un programma elettorale che metta al centro l’essere umano con le sue necessità e aspirazioni. Non possiamo più contare sui vertici dei vecchi partiti, e dei vertici sindacali che oramai sono diventati consulenti dei poteri economici e finanzia-ri. Facciamo appello soprattutto ai giovani, alle donne a chi lavora NO

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per il bene degli altri che si rende conto che è finito il momento di delegare.È urgente risvegliare in noi stessi e in chi ci sta vicino la possibilità di cambiare, perchè se non lo facciamo noi, non lo farà nessun altro.

Equipe base Prato – Partito Umanista Internazionale

1 - Salute• La Salute è una priorità del Comune e lo stesso deve tutelarla

per tutti gli abitanti. • In campo Comunale si deve occupare e sviluppare l’assistenza

agli anziani e ai non autosufficienti. • Il Comune deve mettere la Salute come priorità di tutte le de-

cisioni che riguardano lo sviluppo comunale: traffico, rifiuti, aziende inquinanti, piano regolatore...

• Sviluppo delle Farmacie Comunali, come distributori di medi-cinali, facendo spendere il meno possibile ai malati. L’ideale è che siano gratuiti.

• Consultori di quartiere• L’ospedale deve avere i posti letto che possano coprire le ri-

chieste secondo statistiche di entrata annuale ai servizi sia di pronto soccorso che di servizi di reparto.Le decisioni sulla sanità devono essere prese da gruppi di ope-ratori, eletti al proprio interno, e gruppi di cittadini. Il Comune si deve fare portavoce delle istanze della propria popolazione verso Regione e Stato Nazionale, rispetto ai temi e alle necessi-tà della salute dei propri abitanti.Gli operatori della sanità dovrebbero essere i primi interessati a sviluppare e a portare avanti le proposte del Partito Umanista.

2 - IstruzioneSituazione attualeIl momento attuale della scuola italiana è il frutto di 30 anni di ri-forme che sono andate verso la privatizzazione della scuola e mi-naccia i diritti umani acquisiti in questo campo. Misure come au-tonomia, ristrutturazione dei cicli, esame di maturità, non colgono i problemi di fondo di una scuola veramente gratuita e formativa. In questa situazione continuerà la fuga dalla scuola pubblica verso quella privata sempre più basata nella logica del profitto.

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La scuola deve essere gratuita per tutti e di migliore qualità

• Aumento dei fondi destinati all’istruzione.• Attivazione di strumenti e fondi tesi alla realizzazione della gra-

tuità effettiva della scuola per lo meno nel periodo dell’obbligo scolastico; libri e materiale scolastico di base gratuito; finanzia-menti a cooperative e società compartecipate che producano libri di interesse sociale e culturale a basso costo.

• Abolizione delle tasse scolastiche• Nessun sostegno economico alla scuola privata, né diretto né

indiretto.• Potenziamento dei servizi per l’infanzia, con esaurimento delle

liste d’attesa negli asili nido e nelle scuole materne. Amplia-mento dei posti fino a soddisfare tutta la domanda e capillare diffusione della scuola pubblica per l’infanzia in tutto il Comu-ne, con livelli qualitativi omogenei

La scuola deve essere di buon livello

• Riduzione del numero degli allievi per classe (massimo 15) e conseguente aumento del personale docente.

• Garanzia dell’autonomia scolastica basata sul concetto di ugua-li risorse a tutti e per tutti e del decentramento delle stesse sul territorio ai vari Enti (direzioni didattiche, regioni, comuni, quartieri, associazioni di base, comitati di genitori).

• Ristrutturazione del sistema di formazione, con inserimento dell’anno sabbatico di studio per ogni grado dell’insegnamento.

• Riforma dei programmi di ogni ordine nel senso di: attualiz-zazione, relazione con l’ambiente sociale circostante, apertura alla diversità culturale, valorizzazione della soggettività. L’in-segnamento va considerato come attività del più alto valore sociale.

• Riqualificazione del personale docente, aumento e ridefinizio-ne degli stipendi in funzione del criterio di responsabilità so-ciale.

• Eliminazione di tutte le norme che limitino di fatto la libertà d’in-segnamento, di sperimentazione e di organizzazione del lavoro

La scuola deve integrare le diversità• Potenziamento del sostegno attraverso il numero degli inse-

gnanti (uno per ogni classe con alunni portatori di handicap), corsi di aggiornamento per temi specifici, corsi di laurea e tiro-cinio nelle classi.

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• Creazione della figura dell’insegnante di appoggio socio-cul-turale, la cui funzione sarà quella di sviluppare e integrare le diversità culturali presenti all’interno delle classi. L’educazione deve essere permanente

Il Comune deve farsi carico, come minimo dell’accesso agli asili nido, e delle strutture degli altri gradi scolastici.

3 - Qualità della vitaI servizi essenziali: acqua, gas, luce, trasporti pubblici, casa.

• Rendere di nuovo pubblici questi servizi, aumentando i servizi al cittadino e diminuendo il costo delle bollette, migliorando il servizio.

• Aumentare i servizi dei mezzi di collegamento con le periferie. Non disdegnamo il privato ma il costo dei servizi deve essere deciso dal Comune.

acquaApplicazione immediata dell’esito del referendum sulla ripubliciz-zazione dell’acqua del 2011 e delle successive del T.A.R.

casaDiminuire la speculazione del mercato immobiliare, mettendo sul mercato appartamenti a basso costo. Finanziare la vendita con la Banca comunale senza interessi.La casa è un diritto essenziale, incentivare l’affitto delle case sfitte, togliere le tasse su chi affitta, e aumentarle a chi le tiene sfitte.

ambiente Le risorse idriche e il ciclo delle acque (scarsità, consumi, depurazione)

1. Secondo un nuovo approccio, il Comune , di concerto con le Autorità di Bacino, approveranno “piani di Tutela” che dovran-no definire per ogni corpo idrico un obiettivo di qualità, stabi-lire i carichi ammissibili, compatibilmente con la capacità au-todepurativa del corpo idrico, e su questa base definire i limiti allo scarico.

2. Politiche di recupero, riciclo, controllo degli sprechi, revisione

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delle concessioni pluriennali e imposizione di una politica di uso “plurimo delle acque” basata sul consenso delle comunità locali. Il nuovo testo introduce anche alcune misure per il ri-sparmio idrico. Fondamentale, a questo proposito, è l’obbligo, da parte delle autorità competenti, a rilasciare concessioni di derivazione e di trasmettere alle autorità di bacino ogni infor-mazione utile per consentire una pianificazione del bilancio idrico. Inoltre è previsto che le autorità concedenti possano ri-vedere le concessioni in atto per garantire il rilascio in alveo di un minimo deflusso vitale.

3. Innovazione tecnologica. Le tecnologie di depurazione natura-le (lagunaggio, fitodepurazione, fertirrigazione) costituiscono una valida soluzione anche per i piccoli agglomerati, i centri turistici e nelle periferie delle grandi città. Si tratta infatti di una tecnologia che consente, con costi molto ridotti, di sopporta-re ampie oscillazioni nella portata in ingresso, di garantire un ottimo inserimento paesaggistico, di riqualificare gli abitati e i parchi urbani.

Meno “rifiuti”, più risorse1. Di concerto con il Ministero dell’Industria e con il Ministro della

Ricerca, avvio del Progetto “beni di uso e consumo senza rifiu-ti” che individui e proponga sostanziali modifiche ai cicli pro-duttivi, alla forma e alle modalità di distribuzione delle singole merci e servizi in modo da ridurre, se non addirittura eliminare, la produzione di rifiuti connessa.

2. Incentivo della raccolta differenziata “porta a porta” con tariffe agevolate ai condomini “recuperatori” coinvolgendo i cittadini nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata a li-vello del singolo quartiere cittadino o di condominio. La tariffa (e non più tassa) dovrebbe essere via via abbattuta (e alla fine eliminata del tutto) con il progredire della raccolta differenzia-ta e dalla riduzione delle quantità totali di rifiuti.

3. Di concerto col Ministero della Pubblica Istruzione si propone l’attuazione di una campagna di sensibilizzazione nelle scuole sul tema, soprattutto, della raccolta differenziata

4. Incremento degli impianti per il compostaggio ed elaborazione di progetti per la realizzazione di impianti cittadini per la raccol-ta della frazione organica umida dei RU (che rappresenta il 30% del totale) per la trasformazione in compost (che può essere utilizzato come concime) e CDR (combustibile per impianti di recupero energetico).

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5. Realizzazione o incremento degli impianti per il trattamento di specifiche tipologie di rifiuti altamente inquinanti (per il loro riciclaggio o smaltimento in condizioni di sicurezza) e impianti per il recupero di materiali e componenti dai beni durevoli (ti-picamente elettrodomestici) con grande possibilità di ricaduta occupazionale.

4 - Democrazia Realewww.pu-prato.it/sito/responsabilita-politica/

L’edificio della Democrazia si è deteriorato gravemente per l’incri-narsi dei pilastri su cui poggiava: l’indipendenza dei poteri, la rap-presentatività e il rispetto delle minoranze. La teorica indipendenza dei poteri è un assurdo! Basta svolgere una facile ricerca per scopri-re i rapporti intimi che li legano e non potrebbe essere altrimenti, visto che fanno parte dello stesso sistema. Dopo il suffragio univer-sale con il passare del tempo si è passati da un primo atto nel qua-le molti sceglievano pochi, ad un secondo in cui pochi tradiscono molti. È questo il male in incubazione nei partiti dove i grandi inte-ressi finanziano i candidati e dettano la politica da portare avanti, mettendo in crisi la pratica della rappresentatività. In una democra-zia reale, le minoranze devono avere garantita la rappresentatività adeguata e prendere tutte le misure per favorirne l’inserimento e lo sviluppo. In definitiva lottare per i diritti delle minoranze significa lottare per i diritti di tutti.

Proposte:• Emanare una legge sulla responsabilità politica in base alle

quali quanti non mantengano le promesse fatte potranno esse-re interdetti, destituiti al giudizio politico. Per attuare i principi costituzionali in materia di libertà di opinione e di manifestazio-ne del pensiero, per garantire l’uguaglianza di opportunità per tutti, si propone la creazione di mezzi di comunicazione pub-blici a livello locale, quali radio comunali, Tv comunale, giornali comunali e/o di quartiere, che consentano una reale parità di accesso a tutte le forze sociali e politiche presenti sul territo-rio. In questo modo si assicura l’indipendenza di esercizio della comunicazione rispetto ai fini di lucro e ai monopoli politici, evitando qualunque tipo di restrizione arbitraria e discrimina-toria in quanto a opinioni espresse, potenza del segnale (nel caso si tratti di radio e televisione), vendita di spazi pubblicitari,

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formazione o impegno di nuove tecnologie sempre comunale o/e di quartiere al servizio dei cittadini, con diritto di replica e senza censura.

• Referendum propositivi• Consultazione popolare sulle decisioni importanti tramite mez-

zi informatici.

5 - Lavoro - EconomiaLa concentrazione del potere economico nelle mani di pochi è la causa della crisi che stiamo vivendo. È inutile cercare di risolvere i problemi di questa città senza ren-dersi conto che Prato fa parte del mondo, ed è solo a partire dalla comprensione di fenomeni più grandi che si può agire, in accordo o no con questi fenomeni. È chiaro che il sistema economico attuale non funziona ed è de-stinato all’implosione. Più i sostenitori politici e tecnici di questo sistema mettono le mani per correggere un sistema fallito e più combinano danni per le persone, cercando di salvaguardare gli in-teressi degli stessi che hanno generato questo sistema violento e disumano.Per il Partito Umanista, l’economia e il lavoro non sono valori che danno senso all’esistenza umana, ma sono strumenti che servono a far evolvere le persone e con loro la società. Per il Partito Umanista non esiste progresso se non è di tutti e per tutti. La concentrazione del potere economico e non solo, nelle mani di pochi, la ricerca del profitto a ogni costo, non vanno daccordo con lo sviluppo umano. Oggi, e non solo da oggi, esistono le possibilità tecnologiche per poter produrre beni primari per tutta la popolazione del pianeta e risolvere per tutta l’umanità l’accesso a cibo, vestiario, casa, salute ed istruzione. Se questo non è così è perchè le forze dell’antiuma-nesimo che oggi detengono il potere lo impediscono.

• Il Partito Umanista ha come proposta principale nel campo economico la creazione di aziende dove vige la COMPARTE-CIPAZIONE DEI LAVORATORI NELLE DECISIONI E NEI PROFITTI DELl’IMPRESA. Gli imprenditori pratesi possono vedere in que-sta opportunità lo sviluppo delle loro imprese, abbandonando la mano oscura e usuraia della Banca. Visto da questo punto di vista il vero alleato dell’imprenditore è il lavoratore. I lavora-tori in questo possono trovare una loro maggiore dignità e la possibilità di aumentare la produttività per creare nuovi posti

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di lavoro ed evitare la delocalizzazione delle produzioni verso Paesi ritenuti al momento più redditizi.

• La Banca Comunale senza interessi, è un’altra proposta impor-tante perchè toglierebbe dalle mani delle Banche usuraie il tes-suto imprenditoriale comunale cittadino, facendo crescere un nuovo modello di sviluppo basato sulle persone anziché sull’in-debitamento delle imprese.

Il comune Umanista, incentiverebbe a livello Comunale queste due proposte mettendo al centro della propria azione economica quel-le imprese - siano piccole, medie o grandi - che prendono la stra-da di un’economia compartecipativa. Al contrario di oggi dove le giunte comunali sono piegate alle richieste delle grandi imprese, in cambio di pochi posti di lavoro e di pessima qualità . Elemosinando rotonde e strade all’impresa che decide di impiantarsi.

Piccolo commercioPer gli umanisti il piccolo commercio è una risorsa da sviluppare e aiutare. Negli ultimi 20 anni si sono favorite la grande distribuzio-ne a discapito del piccolo commercio. Nel nome della competitivi-tà si è favorito il grande distributore che poi detta anche politiche sullo sviluppo della città. Il piccolo commercio invece compie una funzione di coesione sociale nei quartieri che piano piano, con l’aumentare della grande distribuzione in grosse aree commercia-li, sparisce. Il piccolo commercio ha prodotti di migliore qualità, interagendo anche con le aziende produttrici del territorio, che al contrario vengono strozzate dalla grande distribuzione. Il piccolo commer-cio mantiene l’identità della città favorendo le diversità.

Prestiti da parte della Banca Comunale per chi vuole intraprendere un’attività. Abbassare le tasse a chi affitta a prezzi contenuti I fondi destinati al piccolo commercio, aiutare fiscalmente I piccoli com-mercianti.

6 - Immigrazione • Accoglienza peri i rifugiati stranieri, e accoglienza per tutti gli

immigrati. L’immigrazione non è un problema di sicurezza pub-blica.

• Cooperazione internazionale con i Paesi delle comunità stra-niere presenti nel Comune.

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Se il “problema” è l’illegalità, la soluzione è legalizzare gli stranie-ri presenti sul territorio. È l’illegalità la causa dello sfruttamento dei lavoratori che non possono accedere ai più elementari diritti. Sfruttamento che fa capo anche alle imprese italiane che grazie alla manodopera a basso costo e ricattabile con la ghigliottina del permesso di soggiorno, fanno grossi profitti, causando un peggio-ramento delle condizioni anche dei lavoratori italiani. L’illegalità e la insicurezza non sono responsabilità dell’immigrazione ma è data dall’ingiustizia e dalla violenza di questo sistema.Dobbiamo favorire la conoscenza e la convergenza delle varie cul-ture, creando occasioni di incontro tra le comunità, cercando ciò che unisce le culture e non ciò che divide.Fare uscire gli immigrati dall’illegalità, portando a conoscenza I loro diritti come persone e come lavoratori. Attuare politiche che tolgano I lavoratori da situazioni di precarietà, incentivando forme di compartecipazione dei lavoratori nelle decisioni e nei profitti dell’impresa, creando ponti tra lavoratori italiani e immigrati.

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Per informazione e per partecipare:

www.pu-prato.itemail [email protected]

www.partitoumanista.itwww.internationalhumanistparty.org

Tel. 333.6052990

PARTITO UMANISTAMOLTO PIÙ DI UN PARTITO

NONVIOLENZA-DIRITTI UMANIFonti: “Libro Arancione” 1999 ed. Multimage

Piano comunale di Azione Umanista

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