DOCUMENTO - IPSIA "RENZO FRAU" – Istituto Professionale ... · NUOVO documento 15 maggio 2015 V...
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“Renzo Frau” - SARNANO
Via Aldo Moro,3 – 62028 Sarnano (MC)
Sede Coordinata di SAN GINESIO
DOCUMENTODEL
CONSIGLIO DI CLASSE
A. S. 2014-2015
CLASSE 5^Tecnico Industr ie Mobi le e Arredamento
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO1
I N D I C E1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PAG. 03
2. SITUAZIONE DELLA CLASSE PAG. 05
3. CANDIDATI ESTERNI PAG. 06
4. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI PAG. 06
5. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PAG. 08
• ITALIANO
• STORIA
• MATEMATICA
• INGLESE
• INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
• SCIENZE MOTORIE
• DISEGNO PROFESSIONALE E VISUALIZZAZIONI DIGITALI
• STORIA E STILI DELL’ARREDAMENTO
• TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E PROCESSI PRODUTTIVI
• TECNICA DELLA PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE
• TECNICHE GESTIONE E CONDUZIONE MACCHINE E IMPIANTI
• LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI
6. AREA PROFESSIONALIZZANTE PAG. 26
7. VALUTAZIONE PAG. 28
• VALUTAZIONE DURANTE L’ANNO
• VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
• VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
• VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
• VALUTAZIONE COLLOQUIO
8. SIMULAZIONE PROVE SCRITTE PAG. 40
9. TESINE PAG. 49
10. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL BIENNIO POST-QUALIFICA PAG. 49
11. CONSIGLIO DI CLASSE PAG. 50
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1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
GLI ALLIEVIAngiuoni PietroLlajaj FrancescoManfrini ValentinaPiroddi Raffaele NataleSegala GiovanniVerdicchio DiegoVignaroli Narcisi Valerio
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I DOCENTIAREA COMUNE
Insegnante Materia Continuità didattica biennio post-qualifica
Eva Morgantini 50/A Italiano - Storia 5° annoContratti Sauro 47/A Matematica 4° e 5° annoMaya Katerina Scheggia 346/A Inglese 5° annoVasconi Tiziana 29/A Scienze motorie e sportive 5° annoLambertucci Marcello Religione 4° e 5° anno
AREA PROFESSIONALEInsegnante Materia Continuità didattica bien
nio post-qualifica Paolo Evangelisti 27/A Storia e stili dell’arredamento 5° anno
Aronne Biondi 20/A Tecnologia applicata ai materiali e processi produttivi
4° e 5° anno
Paolo EvangelistiI.T.P. Gabriella Staffolani
27/A Disegno professionale e visualizzazioni digitali
5° anno
Alessandro MenichelliI.T.P. Gabriella Staffolani
20/A Tecniche gestione e conduzione macchine e impianti
5° anno
Aronne BiondiI.T.P. Luigi Ferretti
20/A Tecnica della produzione e di organizzazione
4° e 5° anno
I.T.P. Luigi Ferretti 370/C Laboratorio tecnologico ed esercitazioni
4° e 5° anno
SOSTEGNOInsegnante Materia Continuità didattica
biennio post-qualificaBirrozzi Luana Sostegno 4° e 5° anno
Carassai Claudio Sostegno 5° anno
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2. SITUAZIONE DELLA CLASSE
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
La classe ha nel complesso un comportamento corretto.
Alcuni insegnanti sottolineano la necessità di intensificare il lavoro domestico e l’impegno da
parte degli studenti soprattutto in vista dell’esame di stato.
Comportamento sociale: buono
Comportamento di lavoro: discreto.
RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO
La classe V° I.P.A.F. è composta da 7 allievi, 1 femmina e 6 maschi.
Dal punto di vista del profitto, si attesta su un livello nel complesso quasi discreto, manifestan
do maggior coinvolgimento ed interesse nelle discipline dell’area professionale, recuperando le
insufficienze segnalate durante il periodo scolastico.
La classe ha mostrato nel corso degli anni un impegno abbastanza costante e vivace, disponi
bilità ad apprendere e a seguire i consigli e le direttive dei docenti.
Il comportamento si è sempre mantenuto corretto, sia nei rapporti tra studenti sia nei riguardi
degli insegnanti.
La partecipazione alle attività extradidattiche è sempre stata caratterizzata da un attivo coinvol
gimento e da un sempre maggiore desiderio di apprendimento.
Gli allievi hanno partecipato attivamente agli stages presso aziende locali del settore legno e
arredamento.
Inoltre, alcuni alunni hanno aderito al viaggio di istruzione di due giorni presso il Salone del
mobile di Milano.
La classe, ha altresì preso parte al Concorso di Economia Finanziaria in collaborazione con la
Banca delle Marche.
ALUNNI CON DIFFERENTI ABILITA’Per quanto riguarda gli alunni con differenti abilità, verranno presentati dai docenti specializzati
i corrispondenti “allegati B”.
3. CANDIDATI ESTERNI
Hanno prodotto domanda di ammissione all’esame di stato in qualità di candidati esterni il seguente candidato:
• Ferrara Fabio
Alla luce delle richieste dell’avvocato, rivalutate le certificazioni prodotte che comunque evidenziano l’assenza totale di significative porzioni di programma inerenti l’area professionalizzante, in particolare nelle discipline di Disegno industriale – Tec. Arredamento, Impianti industriali, Tecnologia e Tecnica della produzione, il consiglio di classe decide all’unanimità di convocare il
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candidato per al fine di sottoporlo agli esami di idoneità, delle materie sopracitate, come da calendario di seguito indicato:
- Mercoledì 27/05/2015 ore 9.30-12.30: prova grafica di Disegno industriale – Tec. Arredamento.
- Giovedi 28/05/2015 ore 9.30-12.30: prova scritta di Impianti industriali.
- Giovedi 28/05/2015 ore 12.30: prove orali delle materie sopracitate e sulla storia e stili dell’arredamento.
4. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI COMUNIObiettivi educativi • socializzazione;
• rispetto delle persone e dell’ambiente;• conoscenza e rispetto del regolamento scolastico;• partecipazione attiva e responsabile all’attività scolastica, con
rispetto della puntualità, della disciplina e della precisione;• saper lavorare individualmente ed in gruppo;• saper riconoscere situazioni di rischio per sé e per gli altri;• saper accrescere la propria personalità ed individualità.
Obiettivi didattici • potenziamento del lessico;• riconoscere termini e concetti chiave;• prendere appunti in modo chiaro e corretto; studiare in modo au
tonomo;• schematizzare problemi e situazioni usando un linguaggio scienti
fico;• lavorare individualmente ed in gruppo;• acquisire e possedere un metodo di studio personale e proficuo;• fare collegamenti interdisciplinari; usare correttamente manuali
scolastici,• sviluppo di capacità logiche e di sintesi;• acquisizione di linguaggi specifici;• possedere con sicurezza le principali tematiche culturali e tecnico
scientifiche;• sapersi orientare di fronte a nuove situazioni problematiche e pro
porne le soluzioni,• saper rielaborare le conoscenze con un apporto personale;• saper esporre con proprietà, correttezza e coerenza logica sia ne
gli elaborati scritti che nelle comunicazioni orali:• saper formulare giudizi e valutazioni;• saper applicare le conoscenze acquisite.
OBIETTIVI SPECIFICIArea Comune consolidamento ed approfondimento delle capacità comunicative e
relazionali in vari ambiti;potenziamento delle capacità di deduzione ed induzione;potenziamento del ragionamento astratto.
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Area Professionale acquisizione delle conoscenze tecnologiche ed organizzative di base;comprensione delle fasi produttive e delle problematiche dei processi tecnologici;acquisizione di una mentalità di operatore di processo.
AreaProfessionalizzante
acquisizione di una cultura dell’imprenditorialità;acquisizione di una filosofia di condotta aziendale, che consenta di effettuare scelte e prendere delle decisioni (qualità totale);sapere analizzare un processo produttivo al fine di correggere i possibili errori;acquisizione, mediante un rapporto scuola-lavoro un sapere professionale operativo.
5. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Seguono le schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare.
MATERIA ITALIANODOCENTE Prof.ssa Eva MorgantiniLIBRO DI TESTOADOTTATO
Chiare lettere, Paolo Di Sacco, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
- il Naturalismo francese: caratteri generali
- Giovanni Verga e il verismo italiano. Vita, opere e pensiero di Verga
- Da Vita dei campi: La lupa
- il Decadentismo: la visione del mondo e la poetica.
- il Simbolismo.
- Giovanni Pascoli: vita, opere e poetica.
- Da Il fanciullino: “E’ dentro di noi un fanciullino”
- Da Myricae: X Agosto, Il lampo, Il tuono
- Gabriele D’Annunzio: vita, opere, poetica
- Da Alcyone: La pioggia nel pineto
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MODULO 2
-il Futurismo
-Filippo Tommaso Marinetti: Manifesto della letteratura futurista
-da Zang Tumb Tumb: Il bombardamento di Adrianopoli
il romanzo sperimentale del primo Novecento
-Italo Svevo: vita e opere
- da La coscienza di Zeno: Il fumo (dal cap. III), Psico-analisi (la conclusione del romanzo)
MODULO 3
la poesia tra le due guerre
- Giuseppe Ungaretti: vita, opere, formazione, poetica.- da L’allegria: Veglia, I fiumi, Fratelli, Soldati, Allegria di naufragi,
mattina
MODULO 4
la narrativa italiana del secondo Novecento
- Primo Levi: vita e opere- da Se questo è un uomo: Sul fondo, Hurbinek
- Beppe Fenoglio- da Una questione privata: La fuga di Milton (conclusione del romanzo,
cap. 13)
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha dimostrato fin dall’inizio del percorso didattico-educativo, un atteggiamento poco propositivo nei confronti della disciplina e in alcuni casi uno studio incostante e disorganizzato. Questo ha comportato diverse battute d’arresto nello svolgimento della programmazione preventivata. La classe ha comunque raggiunto un livello di preparazione nel complesso sufficiente. Solo un numero limitato di alunni, a causa di un impegno superficiale e saltuario, ha acquisito una preparazione al limite della sufficienza.
METODOLOGIAlezione frontale ed interattiva• discussioni guidate• lettura dei testi ed esercizi di comprensione, analisi e commento
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
• libri di testo• mappe concettuali• materiale fornito dal docente.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
• Interrogazioni formalizzate• interventi spontanei• verifiche scritte di vario tipo • accettazione e partecipazione alle lezioni.
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MATERIA STORIADOCENTE Prof.ssa Eva MorgantiniLIBRO DI TESTOADOTTATO
Pagine di storia, Scarparo, Gruppo editoriale Il Capitello
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
- L’Italia nell’età della destra e della sinistra storica
- l’età giolittiana
- sviluppo, squilibri e lotte sociali nella società di massa
MODULO 2
- la prima guerra mondiale: le cause, lo scoppio del conflitto, lo svolgimento e la vittoria dell’Intesa
- l’Europa dopo la prima guerra mondiale
MODULO 3
- la rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
- il crollo dello zarismo, Lenin, la guerra civile, l’Unione Sovietica
MODULO 4
- l’Italia dopo la Guerra
- il biennio rosso
- l’ascesa al potere di Mussolini
- il regime fascista
MODULO 5
- il dopoguerra in Germania
- l’ascesa di Hitler
- il regime nazista
- lo sterminio degli ebrei
MODULO 6
- l’ascesa di Stalin
- il regime staliniano
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MODULO 7- la seconda guerra mondiale: le cause, lo scoppio del conflitto, gli eventi, la Resistenza in Europa e in Italia, la conclusione della guerra
MODULO 8 - il “lungo dopoguerra”: il mondo diviso in uno scenario bipolare
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe dimostrato fin dall’inizio del percorso didattico-educativo, un atteggiamento abbastanza propositivo nei confronti della disciplina, con un interesse nel complesso buono verso le tematiche trattate. La classe ha raggiunto un livello di preparazione nel complesso sufficiente. Solo un numero limitato di alunni, a causa di un impegno superficiale e saltuario, ha acquisito una preparazione al limite della sufficienza.
METODOLOGIA- lezione frontale ed interattiva- discussioni guidate- uso di filmati e video storici
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
- libro di testo- mappe concettuali- materiale fornito dal docente.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
- Interrogazioni formalizzate- interventi spontanei- accettazione e partecipazione alle lezioni.
MATERIA MATEMATICADOCENTE Prof. Contratti SauroLIBRO DI TESTOADOTTATO
Autori: Sasso Ed. Petrini Nuova matematica a colori vol. 4
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1
DISEQUAZIONI
Disequazioni di 1° grado. Disequazioni di 2° grado.Sistemi di disequazioni.Disequazioni fratte.
MODULO 2
LE FUNZIONI
Concetto di funzione.Classificazione delle funzioni.Campo di esistenza o dominio delle funzioni.Calcolo del dominio di funzioni razionali, irrazionali, esponenziali, logaritmiche.Funzione inversa.Funzioni crescenti, decrescenti, costanti, periodiche.Funzioni pari e dispari.Grafico delle funzioni elementari e dominio: costante, retta, parabola, seno, coseno, tangente, funzione esponenziale e logaritmica.
MODULO 3
LIMITI E CONTINUITA’
Intervalli ed intorni di un punto.Concetto di limite di una funzione. Limite finito per una funzione in un punto: definizione, significato geometrico. Verifica del limite finito per una funzione in un punto (solo per funzioni lineari). Limite infinito per una funzione in un punto, limite finito per x che tende all’infinito, limite infinito per x che tende all’infinito: solo significato geometrico. Limite destro e sinistro in un punto. Calcolo dei limiti delle funzioni razionali intere e fratte.Forme indeterminate.Definizione di asintoto.Asintoti verticali e orizzontali.
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Calcolo di asintoti obliqui.Grafico probabile di una funzione.Funzione continua in un punto.Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto nel complesso una preparazione non completamente sufficiente. Gli alunni a causa di uno scarso lavoro a casa hanno spesso mostrato difficoltà nel calcolo, nel memorizzare i concetti e nell'elaborare le logiche conseguenze delle conoscenze acquisite. In un numero limitato di casi il livello di preparazione risulta discreto. La normale programmazione è stata negativamente condizionata dal limitato numero di lezioni svolte (causa neve, stages, gite, attività di recupero) e della articolazione del 5° TIMA con la classe 5° TIM.
METODOLOGIASi sono utilizzate le seguenti strategie didattiche: lezione frontale, lezione dialogata con esempi anche pratici sull'utilità e la funzionalità di quanto espresso per via teorica, discussioni guidate e lettura guidata del testo.
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
Si sono utilizzati i seguenti strumenti: appunti dettati dall'insegnante, libro di testo per il confronto sugli argomenti affrontati, schemi concettuali, materiale fornito dal docente.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Interrogazioni formalizzate, interventi spontanei, esercizi individuali svolti alla lavagna, brevi trattazioni, quesiti a risposta aperta.
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MATERIA INGLESEDOCENTE Prof.ssa Maya Katerina Scheggia
LIBRO DI TESTOADOTTATO
Living EnglishCammareri – DawsonTrevisini
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
• English as a global language
• American English and british English
• The history of the english language
• London: its main monuments and places to visit
• The Buckingham Palace
• The Story of McDonald
• The story of Coca Cola
• Structure of British society
• Pubs and fast food
• Victorian age
• The twentieth century
• First and second world war: the consequencies
• Hiroshima and Nagasaki
• Key moments in the twentieth century
• Attack on America
• America strikes back
• Renewable sources of energy
E’ stata svolta una unità didattica sul Victorian Age.
Industrial revolution, su Charles Dickens in generale ( biografia, maggiori opere Victorian fiction,in particolare su “Oliver Twist”).
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MODULO 2
• CAD/ CAM system
• Hardware of a CAD system
• Wood: properties and classes
• The steps of woodworking
• Internet: activities and uses
• The computer: its main components
• Transport and Communication: mobile phones, video-conference fax, electronic mail
• The Internet
• Bill Gates
• Tim Berners Lee
• The techno transformation
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto un livello di preparazione globalmente discreto. Solo un numero limitato di alunni, a causa di un impegno superficiale e saltuario, ha acquisito una preparazione al limite della sufficienza.Il programma svolto è stato adattato alle esigenze degli allievi in base ai loro interessi e in base agli argomenti svolti nelle materie tecniche.
METODOLOGIA Si sono utilizzate le seguenti strategie didattiche:lezione frontale, lezione dialogata, lavori di gruppo, discussioni guidate
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
Si sono utilizzati i seguenti strumenti: libri di testo, mappe concettuali, materiale fornito dal docente.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Interrogazioni formalizzate, interventi spontanei, esercizi individuali, brevi trattazioni, quesiti a risposta aperta.
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MATERIA RELIGIONEDOCENTE Marcello LambertucciLIBRO DI TESTOADOTTATO
Studiare Religione – Vol 2° - Ed. LDC
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1 - Il senso del vivere, la libertà dell'uomo e la presenza del male nella storia
- Dio senso ultimo dell'esistere e origine delle scelte umane.- La crisi di senso e l'aumentare di devianze in particolare nel mondo
giovanile.MODULO 2 • La proposta cristiana (dei giusti e santi) di contrapporre all'odio e alla
corruzione la logica dell'amore e del perdono.• La centralità della famiglia come “luogo” voluto da Cristo per rinnovare
l'umanità. In un tempo di crisi della famiglia educare ed educarsi ad una sincera relazione coniugale. Affettività e sessualità.
• Saper cogliere nelle diversità di ogni uomo delle “risorse” capaci di orientarci verso l'incontro dei singoli e dei popoli.
MODULO 3 - L'origine della violenza e delle guerre. Il progetto di giustizia sociale avanzato dal cristianesimo.
- Impegnati per costruire una nuova umanità che troverà la realizzazione piena nei “cieli nuovi e terra nuova”. La vita eterna.
- La risposta personale di vivere in conformità alla propria vocazione .OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe si è mostrata discretamente impegnata nella proposta formativa. Le tematiche avanzate, in particolare quelle di tipo morale e sociale, hanno trovato regolare partecipazione..
METODOLOGIA L’insegnamento della religione Cattolica proposto come dialogo sereno ed aperto, ha stimolato l’attenzione e l’interesse degli alunni, aiutandoli a riscoprire ciò che c’è di profondo nel messaggio cristiano come risposta ai problemi del realizzarsi nel vivere di ogni giorno.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
• Lezione tradizionale• Dialogo aperto• Sussidi audiovisivi.• Film: “Le mele di Adamo”; “L'ottavo giorno”;”Alla luce del sole”;”Noi i
ragazzi dello zoo di Berlino”; “Caso Mai”; “Mr Nobody”; “Hotel Rwanda”
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
• Attenzione;• Dialogo;• Riflessioni.
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MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEDOCENTE Prof.ssa Tiziana VasconiCONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1Potenziamento fisiologico
Conoscere la tecnica dello stretching;Saper eseguire in modo adeguato il riscaldamento;Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato;Vincere resistenze a carico naturale e con carichi addizionali;Incrementare la reattività neuromotoria;
MODULO 2Elaborazione e rielaborazione degli schemi motori di base
Realizzare e gestire elementi e schemi anche complessi in forma economica;Saper gestire ed adattare gli schemi esecutivi in contesti variabili;
MODULO 3 Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità
Saper organizzare e gestire attività di gruppo;Possedere un linguaggio specifico ed un comportamento corretto;Conoscere e rispettare le regole della palestra e di tutto l'ambiente scolastico, conoscere e rispettare le principali regole di igiene;
MODULO 4Informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni
La prevenzione diretta e indiretta in palestra;Educare al rispetto del proprio corpo e della propria salute: danni causati all’organismo dall’uso/abuso del tabacco; dell’alcol e delle droghe.I principi fondamentali di una dieta equilibrata.
MODULO 5Conoscenza delle attività sportive
Conoscere i regolamenti e le tecniche di almeno due sport di squadra; Conoscenza tecnica delle specialità sportive prese in esame;Conoscere i regolamenti degli sport trattati.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha avuto un comportamento nel complesso adeguato, mostrando interesse e partecipazione attiva.Il rendimento degli alunni è stato discreto, gli allievi hanno migliorato le capacità condizionali, sviluppato gli schemi motori di base, mentre le capacità coordinative sono diventate più fini e precise soprattutto in riferimento alla tecnica degli sport di squadra praticati.Conoscono le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e/o incidenti in palestra. Conoscono semplici elementi teorici riferiti alle esercitazioni pratiche effettuate ed agli argomenti trattati.Sono coscienti dei benefici che derivano dal praticare attività motorie con assiduità e dei danni causati da uno stile di vita non corretto. I risultati raggiunti sono da ritenersi buoni.
METODOLOGIA Le attività proposte hanno mirato alla scoperta delle attitudini personali, nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie trasferibili al campo lavorativo, del tempo libero e del sociale. Si è inoltre cercato di consolidare una equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo.
STRUMENTI ESPAZI DILAVORO
Uso di sussidi audiovisivi e di materiale multimediale.Materiale cartaceo fornito dall’insegnante. Attrezzatura presente in palestra. Gli spazi di lavoro utilizzati sono stati: la palestra, l’aula e gli ambienti naturali.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Sono state effettuate verifiche formative e sommative e, all'interno di ogni singolo obiettivo, è stato valutato il significativo miglioramento di ogni studente dopo averne accertata la situazione iniziale. La valutazione è avvenuta attraverso l’osservazione sistematica, prove pratiche, test,
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questionari.
MATERIA DISEGNO PROFESSIONALE E VISUALIZZAZIONI DIGITALI
DOCENTE Prof. Paolo Evangelisti
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LIBRO DI TESTOADOTTATO
Munari- Pinotti –Tosetti : MODULART –Disegno e DesignATLAS
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1 Progettazione di un'unità residenziale, analisi dello spazio in relazione alla
destinazione d'uso.Ergonomia e antropometria.Rapporto fra spazio e oggetti d'arredo.Aspetti correlati alla progettazione: percorsi, analisi delle prestazioni funzionali da soddisfare.Analisi delle caratteristiche dimensionali degli oggetti.Componibilità e modularità degli arredi.
MODULO 2 Impiantistica e relativa simbologia grafica.Ricerca dei vari elementi di arredo.Studio delle risposte formali-dimensionali fornite dal mercato.Documentazione sui materiali da impiegare e loro tecnologia di lavorazione.Analisi delle varie tipologie residenziali.Arredamento di una cellula abitativa in scala 1:50 e 1:20.
MODULO 3 Progetto di un componente di arredo: mobile da bagno e suo sviluppo al CAD.Progetto di un componente di arredo: mobile da cucina e suo sviluppo al CAD.
MODULO 4 Progettazione grafica di un elemento di arredo polifunzionale per una zona giorno e suo sviluppo al CAD.Progettazione grafica di un elemento di arredo polifunzionale per una zona notte e suo sviluppo al CAD.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto risultati differenziati: da quasi discreti a ottimi.
METODOLOGIA - Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
- Analisi di progettazione di settore e simulazioni di progettoSTRUMENTI E SPAZI DILAVORO
- Uso di sussidi audiovisivi e di materiale interattivo.- Materiale fornito dal docente- Laboratorio informatico e laboratorio di disegno- Pubblicazioni specializzate del settore arredamento
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
- Interventi spontanei- Relazioni- Produzione di disegni a mano (libera e con l’utilizzo di strumenti), Esecuzione di disegni al computer
- Elaborazioni di progetti individuali su specifiche tematiche- Verifiche orali e grafiche.
MATERIA STORIA E STILI DELL'ARREDAMENTODOCENTE Prof. Paolo EvangelistiLIBRO DI TESTOADOTTATO
Materiale fornito dal docente: dispense, appunti, vari libri di testo...
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CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1 La moda delle Cineserie.
Neoclassico e Regency.Luigi XVI.Direttorio.Impero e Restaurazione.
MODULO 2 Il Mobile AmericanoBiedermeier.Luigi Filippo e Secondo Impero.Storicismo ed Eclettismo.Vittoriano.
MODULO 3 Art Nouveau: le molte anime dell'Art Nouveau (Francia, Belgio, Germania, Austria, Inghilterra, Spagna, Italia)Art Déco: l'influenza del modernismo, i caratteri dell'Art Déco, grandi mobilieri: i tradizionalisti, grandi mobilieri: i progressisti, la situazione italiana: artisti e architetti, l'Art Déco in America.
MODULO 4 Movimento Moderno: la nascita del Bauhaus, l'International Style, il mobile scandinavo, una nuova forma tecnologica, il design italiano.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto risultati differenziati: da quasi discreti a ottimi.
METODOLOGIA - Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni frontali, discussioni e ricerche guidate, ricerche di gruppo ed individuali, realizzazione di schede tecniche.
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
- Uso di sussidi audiovisivi e di materiale interattivo- Materiale fornito dal docente- Laboratorio informatico e laboratorio di disegno- Pubblicazioni specializzate del settore arredamento- Testi di storia del mobile e dei vari stili di arredamento
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
- Interventi spontanei- Relazioni- Produzione di disegni a mano (libera e con l’utilizzo di strumenti)- Verifiche orali- Verifiche scritto-grafiche
MATERIATECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E PROCESSI PRODUTTIVI
DOCENTE Aronne BiondiLIBRO DI TESTO
ADOTTATO LAVORARE IL LEGNO
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CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
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MODULI /UNITÀ
DIDATTICHE
CONTENUTI
OBIETTIVIL’alunno deve:
SAPERI E COMPETENZE
L’alunno deve:
MODULO 1°
DIAGRAMMA DI FLUSSO DELL’ IN
DUSTRIALIZZAZIONE DI UN PRODOT
TO.SCHEMA LOGICO DI INDUSTRIALIZZAZIONE, LE VARIE FASI. CONOSCERE LO SCHEMA LOGICO DI PROGETTAZIONE, DIFFERENZIANDO ED ANALIZZANDO LE VARIE FASI. CONOSCERE IL PANORAMA NORMATIVO SPECIFICO SE ESISTENTE E LE ESIGENZE FUNZIONALI. CONOSCERE LE NECESSITA’ DI MATERIALI, MACCHINARI E RISORSE AZIENDALI.SAPER UTILIZZARE LO SCHEMA LOGICO DI PROGETTAZIONE, DIFFERENZIANDO ED ANALIZZANDO LE VARIE FASI. SAPER ESEGUIRE LA PROGETTAZIONE DI MASSIMA, FACENDO RIFERIMENTO AL PANORAMA NORMATI
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO20
OBIETTIVIRAGGIUNTI
L’andamento complessivo ha evidenziato un impegno non sempre continuo per qualche componente, anche se il livello generale si può definire discreto.
METODOLOGIA -Lezione frontale-Discussione guidata-Esercitazioni guidate-Realizzazione di schemi
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
-Libro di testo-Manuali tecnici-Aula.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
-Risoluzione di problemi, interrogazioni, esercizi individuali, interventi spontanei.
MATERIATECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE
DOCENTE Aronne BiondiLIBRO DI TESTO
ADOTTATO ARTE DEL LEGNO
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO21
OBIETTIVIRAGGIUNTI
L’andamento complessivo ha evidenziato un impegno non sempre continuo per qualche componente, anche se il livello generale si può definire discreto.
METODOLOGIA -Lezione frontale-Discussione guidata-Esercitazioni guidate-Realizzazione di schemi
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
-Libro di testo-Manuali tecnici-Aula.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
-Risoluzione di problemi, interrogazioni, esercizi individuali, interventi spontanei.
TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI
DOCENTE Alessandro MenichelliLIBRO DI TESTO
ADOTTATO Amerio, Sillitti - Elementi di impianti tecnici – SEI
MODULI /UNITÀ
DIDATTICHECONTENUTI
MODULO 1°U.D.1 Densità, peso specifico, viscosità, pressione, lavoro e potenza e rela
tive unità di misura. Spinte su superfici, portata e perdite di carico.
MODULO 2°U.D.1 Linee di produzione e bilanciamento.U.D.2
La qualita in azienda:analisi statistica di qualità.
MODULO 3°U.D.1 Richiami di idrostatica e di idrodinamica.
U.D.2 Impianti fluidici.
MODULO 4°U.D.1 Impianti di illuminazione: definizioni principali e criteri di dimensio
namento.OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto risultati più che sufficienti.
METODOLOGIA Lezione frontale;; esercitazioni guidate; realizzazione di schemiSTRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
-Libro di testo-Manuali tecnici.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
ADOTTATI
-Risoluzione di problemi, interrogazioni, esercizi individuali, interventi spontanei.
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO22
MATERIA LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI
DOCENTE Prof. Luigi FerrettiCONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1 Progettazione di derme al Cad per la realizzazione dei componenti di un ta
volo replica..
MODULO 2 Progettazione e piano di taglio elementi costruttivi di una panca contenitoreMODULO 3 Realizzazione Panche dell’Accoglienza 2.0 e loro finitura superficiale in resi
na epossidica incolore per ambienti estremi.MODULO 4 Tavolo Intarsiato 700OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto risultati differenziati: da quasi discreti a ottimi.
METODOLOGIA - Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata degli elementi strutturali analizzati: lezioni espositive pratiche di esempio e stimolo soluzioni costruttive
STRUMENTI E SPAZI DILAVORO
- Materiale fornito dal docente- Laboratorio informatico e laboratorio di esercitazioni pratiche del legno
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
- Interventi spontanei- Produzione di disegni a mano (libera e con l’utilizzo di strumenti), Esecuzione di disegni al computer
- Elaborazioni di progetti individuali su specifiche tematiche
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO23
6. AREA PROFESSIONALIZZANTE
TIPOLOGIA: Progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”
FINALITÀ FORMATIVE
Come deliberato dal collegio docenti si riportano di seguito le finalità formative del progetto al
ternanza scuola- lavoro.
L’Ipsia “Renzo Frau” di Sarnano ha avuto in passato e ha tuttora in corso esperienze di integra
zione con il mondo del lavoro. In collaborazione con le imprese e le associazioni di rappresen
tanza è stato elaborato, ai sensi dell’art. 4 della Legge n°53/2003 il progetto di “Alternanza
Scuola – Lavoro”.
Questo progetto si configura come un’attività formativa che tiene conto delle trasformazioni in
atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e, coinvolgendo le imprese nella forma
zione, offre allo studente una modalità che assicura, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizio
ne di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Obiettivi
a) Obiettivi cognitivi:
• Verificare, ampliare, integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto operativo -
produttivo;
• Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi;
• Scoprire le regole generali che presiedono ad una struttura aziendale come sistema
organizzativo.
b) Obiettivi operativi:
• Verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata;
• Acquisire operatività e competenze specifiche.
c) Obiettivi educativo - formativi:
• Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo;NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO
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• Saper trovare un proprio spazio in una struttura organizzata, che è diversa rispetto a quella
scolastica;
• Migliorare le proprie capacità di relazione;
• Acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio
Articolazione del progetto
Il progetto di alternanza scuola-lavoro ha visto i ragazzi coinvolti in stage aziendali, per un im
pegno lavorativo pari a 240 ore.
Tale traguardo è stato raggiunto nei due anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015. Per ogni anno
scolastico gli alunni si sono recati per tre settimane consecutive presso aziende del settore pre
senti nel territorio. Le ore programmate per lo stage sono state fino a 8 ore giornaliere. Gli al
lievi, durante l’attività, erano regolarmente coperti da assicurazione contro gli infortuni sul la
voro.
In questa esperienza lavorativa gli alunni sono stati seguiti da un tutor aziendale e da un tutor
scolastico responsabile del loro processo formativo.
Verifica del percorso
Al termine di ciascun anno è stato effettuato un monitoraggio al fine di valutare in termini di
apprendimento, di abilità e conoscenza i livelli raggiunti dai singoli allievi. Sono emersi risultati
positivi per tutta la classe.
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO25
7. VALUTAZIONE
La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno
sia “in itinere” (valutazione formativa) per l’accertamento dei micro-obiettivi, che in sede som
mativa per controllare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obietti
vi predeterminati.
Il Consiglio di Classe ha ritenuto delineare in modo corretto i criteri di valutazione e/o misura
zione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta di trasparenza
dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire ai fruitori di quella azione un con
trollo dei propri apprendimenti ed una incentivazione dei meccanismi di autovalutazione.
INDICATORI DI VALUTAZIONE
Gli indicatori utilizzati sono stati individuati per le prove scritte,orali e pratiche.
Hanno riguardato sinteticamente,:
Per quanto riguarda le prove scritte:
➢ la correttezza e proprietà nell’uso della lingua
➢ l’aderenza alla traccia
➢ la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti
➢ la coerenza interna
➢ la conoscenza lessicale (termini tecnici)
➢ la capacità di schematizzazione, anche grafica
➢ la capacità di risolvere semplici problemi
➢ la capacità di analisi e sintesi
➢ le capacità critiche
➢ l’originalità e creatività dei contenuti esposti
Per quanto riguarda le prove orali:
➢ la proprietà logica e di linguaggio, anche tecnico
➢ la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti
➢ la capacità di utilizzare i contenuti
➢ la capacità di collegamento interdisciplinare
➢ la capacità di analisi e sintesi
Per quanto riguarda le prove pratiche:
➢ la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti
➢ l’originalità e creatività dei contenuti esposti
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO26
➢ la capacità di schematizzazione
➢ manualità, padronanza delle apparecchiature, orientamento in laboratorio
Scala di valutazione
Il Consiglio di Classe, in fase di programmazione iniziale, ha deciso di adottare per la valutazio
ne una scala in decimi, con la possibilità di arrotondamento alla prima cifra decimale, mentre si
è adottata la scala in 15.mi nelle simulazioni delle prove scritte d’esame.
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO27
7.1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
Per la valutazione delle prove ci si è avvalsi della griglia di seguito riportata.
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO28
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO29
SCALA DI CONVERSIONE DA PG/PMAX A VOTO
PG / Pmax Voto PG / Pmax Voto0,00 1,0 0,50 6,00,01 1,1 0,51 6,10,02 1,2 0,52 6,20,03 1,3 0,53 6,30,04 1,4 0,54 6,40,05 1,5 0,55 6,40,06 1,7 0,56 6,50,07 1,8 0,57 6,60,08 1,9 0,58 6,70,09 2,0 0,59 6,8
0,10 2,1 0,60 6,90,11 2,2 0,61 7,00,12 2,3 0,62 7,10,13 2,4 0,63 7,10,14 2,5 0,64 7,20,15 2,6 0,65 7,30,16 2,7 0,66 7,40,17 2,8 0,67 7,50,18 2,9 0,68 7,60,19 3,0 0,69 7,6
0,20 3,1 0,70 7,70,21 3,2 0,71 7,80,22 3,3 0,72 7,90,23 3,4 0,73 8,00,24 3,5 0,74 8,00,25 3,6 0,75 8,10,26 3,7 0,76 8,20,27 3,8 0,77 8,30,28 3,9 0,78 8,40,29 4,0 0,79 8,4
0,30 4,1 0,80 8,50,31 4,2 0,81 8,60,32 4,3 0,82 8,70,33 4,4 0,83 8,80,34 4,5 0,84 8,80,35 4,6 0,85 8,90,36 4,7 0,86 9,00,37 4,8 0,87 9,10,38 4,9 0,88 9,10,39 5,0 0,89 9,2
0,40 5,1 0,90 9,30,41 5,2 0,91 9,40,42 5,3 0,92 9,40,43 5,4 0,93 9,50,44 5,5 0,94 9,60,45 5,5 0,95 9,6
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO30
0,46 5,6 0,96 9,70,47 5,7 0,97 9,80,48 5,8 0,98 9,90,49 5,9 0,99 9,9
0,50 6,0 1,00 10,0
7.2 PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEL’acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti” (inventare, creare)
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate abilità in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori e/o più soggetti e si devono prendere decisioni nonché “capacità elaborative, logiche e critiche”
LIVELLI INDICATORI
0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE4 3 3
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI CONO-SCENZE ABILITA’ COMP-
TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1
Alunno 2
7.3 PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenuti disciplinariConoscenza dei termini tecnici
Possesso delle abilità anche di carattere applicativo o di elaborazione graficaSaper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
LIVELLI INDICATORI
0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI CONO-SCENZE ABILITA’ COMP-
TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
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Alunno 1
Alunno 2
7.4 PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenuti disciplinariConoscenza dei termini tecnici
Possesso delle abilità anche di carattere applicativo Saper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
LIVELLI INDICATORI
0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI CONO-SCENZE ABILITA’ COMP-
TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1Alunno 2
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO33
7.5 TABELLA CONVERSIONE PUNTEGGIO GREZZO IN VOTO IN 15-ESIMI
TABELLA DI CONVERSIONE DELLA 1a – 2a – 3a PROVAPunteggio massimo 15Punteggio sufficiente 10 (Punteggio grezzo percentuale 0.5)
Punteggio grezzopercentuale
Punteggio in 15-esimiCorrispondente
0.0 10.1 30.2 50.3 70.4 90.5 100.6 110.7 120.8 130.9 141.0 15
7.6 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenuti disciplinariConoscenza dei termini tecnici
Possesso delle abilità anche di carattere applicativoSaper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
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LIVELLI INDICATORI
0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI CONO-SCENZE ABILITA’ COMP-
TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/30
Alunno 1Alunno 2
TABELLA DI CONVERSIONE DEL COLLOQUIO
Punteggio massimo 30
Punteggio sufficiente 20 (Punteggio grezzo percentuale 0.49 – 0.52)
% VOTO % VOTO % VOTO0÷1 1 23÷25 11 53÷56 212÷3 2 26÷28 12 57÷59 224÷5 3 29÷30 13 60÷64 236÷8 4 31÷33 14 65÷68 249÷10 5 34÷36 15 69÷73 2511÷12 6 37÷39 16 74÷78 2613÷15 7 40÷42 17 79÷83 2716÷17 8 43÷45 18 84÷89 2818÷20 9 46÷48 19 90÷96 2921÷22 10 49÷52 20 97÷100 30
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO35
8. SIMULAZIONE PROVE SCRITTE
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
Per la prova scritta di Italiano si è scelto di far esercitare i ragazzi sulle seguenti tipologie indi
cate dal Ministero:
➢ Analisi e commento di un testo letterario e non.
➢ Saggio breve o articolo di giornale.
➢ Sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell’ultimo anno.
➢ Trattazione di un tema di ordine generale (tema tradizionale).
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
Per la prova scritta di DISEGNO INDUSTRIALE E TECNICA DELL ’ ARREDAMENTO si è scelto
di far esercitare i ragazzi sulle seguenti tipologie:
➢ Progettazione coordinata di arredamento e disegno industriale
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO36
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Il Consiglio di Classe ha deciso di proporre come simulazione per la terza prova scritta la tipo
logia B (quesiti a risposta singola).
La prova è stata strutturata su 10 quesiti (2 quesiti per ogni disciplina) e ha coinvolto le se
guenti discipline:
➢ Inglese
➢ Matematica
➢ Scienze motorie
➢ Disegno Professionale e visualizzazioni digitali
➢ Storia e stili dell’arredamento
I testi delle due prove simulate effettuate sono riportati di seguito.
Prima simulazione prima prova: italiano
08/04/2015
E’ stato proposto il testo della prima prova dell’esame di stato anno 2012.
Seconda simulazione prima prova:
italiano
07/05/2015
E’ stato proposto il testo della prima prova dell’esame di stato anno 2010.NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO
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1° SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTADELL’ESAME DI STATO 2014-2015
13/03/2015DISCIPLINA:TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE
Il candidato assunti liberamente gli elementi che ritiene utili e/o necessari, esegua lo studio di produzione di un lotto di 800 scarpiere mobili a più scomparti con ante. La struttura del manufatto sarà realizzata in legno e/o derivati altri materiali possono essere utilizzati per le parti complementari.
1.Il progetto di massima dell’insieme;2.Il disegno di fabbricazione nel rispetto delle norme
UNI di almeno un particolare dell’insieme;3.Il diagramma di flusso di produzione del particolare
scelto;4.Il ciclo di lavorazione del particolare scelto;5.Una breve descrizione circa la scelta:
a.Dei materiali utilizzati;b.Delle macchine e o sistemi per produrre;
6.Una stima del costo di produzione del particolare scelto (costo materiale 16€/mq, capitale da ammor
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO38
tizzare 185000,00€, costo manodopera 14.5 €/mq, spese generali 22000,0€/mq, scegliere a piacere gli altri dati mancanti;
2° SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTADELL’ESAME DI STATO 2014-2015
08/05/2015DISCIPLINA:TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE
QUESITO OBBLIGATORIO PER TUTTI I CANDIDATIIl candidato, assunti liberamente gli elementi di progettazione che ritiene utili e/o necessari, individui e predisponga le fasi per la realizzazione di un lotto di 200 panche per esterno, per due persone adulte e senza schienale.La struttura del manufatto sarà realizzata con un'unica tipologia di pannello derivato del legno a scelta del candidato, con unioni metalliche e sarà costituita da quattro elementi smontabili.Si richiede:
a) Il disegno complessivo della panca ed il cartiglio (anche con l’ausilio di un CAD);
b) Il disegno di fabbricazione di un elemento della panca a scelta del candidato(anche con l’ausilio di un CAD);
c) Una descrizione delle scelte progettuali relative ai materiali, alle unioni, ai trattamenti protettivi e decorativi;
d) Il layout aziendale con l’indicazione dei vari reparti aziendali, le macchine e le attrezzature necessarie, i sistemi di sicurezza collettivi ed individuali previsti ai sensi del D.L.81-08 e s.m.i.;
e) Il ciclo di lavorazione del particolare scelto, con l’indicazione di tutti i parametri di lavorazione adottati ed il calcolo dei tempi delle singole fasi
QUESITI A SCELTA PER I CANDIDATI (RISPONDERE A 2 DEI 4 QUESITI)1) Definire il concetto di centro di costo e individuare i centri di costo pre
senti nella produzione di cui sopra.2) Descrivere una procedura analitica per ripartire l’effetto di un centro di
costo sulla produzione in linea di un elemento.3) Individuare la tipologia di intervento atta a bilanciare una linea di produ
zione nel caso:- Della presenza di un tempo di esecuzione doppio su una singola po
stazione di lavoro rispetto a tutte le altre;- Della presenza del 10% in più nel tempo di esecuzione su una singola
postazione di lavoro rispetto a tutte le altre;4) Descrivere le caratteristiche dei seguenti layout di impianto:
- Per reparti- Per linea- Ad isole
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO39
Prima simulazione terza prova
Data: 25/02/2015
Materie: inglese, disegno professionale e visualizzazioni digitali,storia e stili dell’arredamento, scienze motorie e sportive, tecnologia applicata ai materiali e processi produttivi.
Numero di domande : 10
Tempo a disposizione : 3 ore
INGLESE1. Write a text about the twentieth century in Great Britain
2. Write a text about the differencies between the series circuit and the parallel circuit.
STORIA
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO40
1 In riferimento alla prima guerra mondiale spiega, descrivendo le caratteristiche e l’andamento del conflitto, la definizione di “guerra di trincea”.
2. Spiega quando e come si svolse la marcia su Roma e perchè essa rappresentò la fine delle istituzioni democratiche in Italia.
TECNOLOGIE ELETTRICHE ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI
1. Dato il circuito elettrico:
Considerando: R0 = 64 KΩ ; R1 = 32 KΩ ; R2 = 16 KΩ ; R3
= 8 KΩ ; R f = 160 KΩ
V1= 90 V ; v2(t) = 40*sen(2*3,14*103*t+25°)
determinare il valore della tensione di uscita considerando le uscite del contatore: (b3b2b1b0)=(1010) e (b3b2b1b0)=(0111)
Descrivere il funzionamento dei vari componenti del circuito.
TECNOLOGIE ELETTRICHE ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI
2. Dato il circuito alimentatore:
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO41
-
+
V1
b0 b1 b2 b3
Vo
Rf+
+
V2
R0
R1
R3
R2
Contatore x 4
b0
b1
b2
b3
Descrivere i componenti del circuito, i principi di funzionamento e tracciare le forme d’onda nei vari punti del circuito.Considerando di alimentare il carico R con una tensione di 9 V a partire dalla tensione sinusoidale v(t) = 310*sen(2*3,14*50*t+30°) dimensionare i vari componenti Quale componente occorre inserire per stabilizzare la tensione sul carico. In quale punto deve essere inserito? Descriverne i principi di funzionamento.
TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI
1. Disegnare lo schema funzionale del circuito pneumatico che permette ad un attuatore di eseguire cicli in automatico. Il circuito deve far arrestare il pistone in posizione positiva o negativa a seconda che al realizzarsi dello stop, il suo movimento sia positivo o negativo
2. Si considerino quattro attuatori A - B - C – D il cui movimento dei pistoni deve attuarsi secondo la seguente sequenza: A+/B-/C+/B+/D+/C-/A-/D-. a) Tracciare il diagramma delle fasi e scrivere la sequenza letterale.b) Individuare gli elementi di controllo finecorsa che generano segnale bloccante.c) Individuare gli elementi di controllo finecorsa che permettono di togliere i segnali bloccanti utilizzando la tecnica dei collegamenti.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1. Descrivi sinteticamente le regole essenziali e le finalità agonistiche della pallavoloNUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO
42
2. Definisci i principi essenziali di una dieta equilibrata
Seconda simulazione terza prova
Data: 06/05/2015
Materie: inglese, disegno professionale e visualizzazioni digitali, storia e stili dell’arredamento, tecnologia applicata ai materiali e processi produttivi, scienze motorie e sportive.
Numero di domande : 10
Tempo a disposizione : 3 ore
INGLESE
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO43
1. Write a passage about the renewable sources of energy.
2. What was the country’s economic and political situation like between the two world wars?
STORIA E STILI DELL’ARREDAMENTO1.Ambienti dell’Ottocento.
2. Ambienti del Novecento.
DISEGNO PROFESSIONALE E VISUALIZZAZIONI DIGITALI1. Funzioni e tipologie delle finestre.
2.Che cosa si intende per non arredamento?
TECNOLOGIA APPLICATA AI MATERIALI E PROCESSI PRODUTTIVI1. Descrivere i materiali utilizzati per la costruzione degli utensili con particolare riferimento alle caratteristiche tecnologiche ed economiche.
2. Descrivere la geometria del tagliente dell’utensile con particolare riferimento ai tre angoli principali e la loro influenza sull’utensile e sul taglio.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE1. Definisci le regole essenziali e le finalità agonistiche del CALCIO A CINQUE, evidenziando le principali differenze con il CALCIO A 1.
2. Definisci la VELOCITA’ evidenziando le differenze tra “ rapidità” e “ velocita”. ( Una si riferisce alla forma più elementare strettamente dipendente dall’efficienza del sistema nervoso, l’altra è una capacità complessa condizionata dal sistema nervoso e muscolare).
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO44
9. TESINE
Cognome e nome Titolo tesinaAngiuoni Pietro Hockey su pratoLlajaj Francesco L’evoluzione della sediaManfrini Valentina La fotografiaPiroddi NataleSegala Giovanni L’arte nella didatturaVerdicchio Diego Marinetti e il FuturismoVignaroli Narcisi Valerio La prima guerra Mondiale
10. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL BIENNIO POST-QUALIFICA
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO45
Oltre alle attività e visite guidate legate agli stage dell’Area Professionale,
gli allievi hanno partecipato alle seguenti attività:
➢ Orientamento alla prosecuzione degli studi mediante visita guidata presso
l’Accademia delle Belle Arti di Macerata;
➢ Salone del mobile di Milano;
➢ Salone del restauro di Ferrara;
➢ partecipazione al concorso bandito dalla Banca delle Marche “High School
Game”;
➢ viaggio di istruzione a Verona, Innsbruck e Gardaland;
➢ partecipazione a conferenze e a convegni specifici del settore e culturali.
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO46
Il Consiglio di ClasseMaterie Docenti
Italiano Prof.ssaEva Morgantini
Storia Prof.ssaEva Morgantini
Inglese Prof.ssa Maya Katerina Scheggia
Matematica Prof. Sauro Contratti
Tecnologia e tecnica dei materiali
Prof. Aronne Biondi
Tecnica delle produzione
Prof. Aronne Biondi
Scienze motorie e sportive
Prof.ssaTiziana Vasconi
Tecniche di conduzione e manutenzione di impianti
Prof.Alessandro Menichelli
Laboratorio tecnologico ed esercitaz.
Prof. Luigi Ferretti
ITP Tecnica della produzione
Prof. Luigi Ferretti
ITP Tecniche di conduzione e manutenzione di impianti
Prof.ssaGabriella Staffolani
Disegno professionale e storia degli stili e dell’arredamento
Prof.Paolo Evangelisti
Religione Prof.Marcello Lambertucci
Docente specializzato Prof. Claudio Carassai
Docente specializzato Prof. Luana Birrozzi
S. Ginesio, 15 Maggio 2015 IL PRESIDE
(Dott.Maurizio Cavallaro)
NUOVO documento 15 maggio 2015 V ipaf.doc – V IPAF SEDE DI SAN GINESIO47