DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE V AA Specializzazione … · 2019-05-30 · PRESENTAZIONE SINTETICA...

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE FEDI-FERMI - Pistoia DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE V AA Specializzazione AUTOMAZIONE AS 2018-19 Pistoia, 15.05.2019 Il Docente Coordinatore Il Dirigente Scolastico Prof. Bardelli Francesco 1

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE

FEDI-FERMI - Pistoia

DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE V AA

Specializzazione AUTOMAZIONE

AS 2018-19

Pistoia, 15.05.2019

Il Docente Coordinatore Il Dirigente Scolastico

Prof. Bardelli Francesco

1

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ANNO SCOLASTICO 2018-2019

Disciplina Docente Ore

s.li

Tipi

verifiche

Firma del docente

Lingua e lettere italiane Pagliuca Rosalia 4 S.O.

Storia Pagliuca Rosalia 2 O.

Inglese Galazzo Eleonora 3 S.O.

Matematica Secreti Anna 3 S.O.

Elettronica Viti Paolo

Lapini Gualtiero

5(3) S.O.P.

Tecnologia Biagini Bruno

Bardelli francesco

6(4) S.O.P.

Sistemi. Innocenti Monica

Bardelli Francesco

6(3) S/G.O.

Educazione fisica Procaccini Paola 2 P.O

Religione Pisani Samuel 1 O.

Fra parentesi le ore in compresenza con l’ITP

s: scritta – g: grafica – s/g: scritto/grafica - o: orale – p: pratica

Pistoia, 15.05.2019

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALE FEDI-FERMI Pistoia

PROFILO DELL’INDIRIZZO

Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:

● Ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie

costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della

generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici,

dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e

dei relativi impianti di distribuzione;

● Nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e

collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di

automazione.

È in grado di:

1. operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed

elettronici complessi;

2. sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti,

apparecchi e apparati elettronici;

3. utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;

4. integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per

intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi,

rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento

tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

5. intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti

alternative e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e

adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

6. nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della

sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento

della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e

“Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre

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con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative

tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione,

realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici. Nell’articolazione

“Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e

industriali, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione

di sistemi di controllo automatici e robotici.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Elettronica ed

Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze:

1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature

elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi

di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.

3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e

delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la

loro utilizzazione e interfacciamento.

4. Gestire progetti.

5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

6. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti

specifici di applicazione.

7. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

In relazione alle articolazioni: “Elettronica ed Elettrotecnica” ed “Automazione”, le

competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate

in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

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PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE

La classe 5a AA è formata da ventuno alunni (venti maschi e una femmina). L’iter

curricolare della classe si è svolto essenzialmente con regolarità. Tutti gli alunni

provengono dalla classe quarta. Nella classe è presente un alunno DSA a cui è stato

consentito, nel corso delle prove scritto/pratiche ed orali, di utilizzare i mezzi indicati

nel PDP.

Il comportamento degli studenti, nel corso dei tre anni, si è dimostrato quasi sempre

maturo e corretto, progredendo di anno in anno. All’interno del gruppo classe sono

presenti sia alunni che hanno ottenuto risultati ottimi, dimostrando capacità eccellenti,

sia allievi che hanno conseguito rendimenti appena sufficienti. Pertanto il profitto

complessivo della classe non può considerarsi del tutto omogeneo, anche se nella

maggior parte dei casi risulta pienamente sufficiente in termini di capacità,

conoscenze e competenze, fatta eccezione per un gruppo di alunni che hanno

riportato livelli molto elevati. Tali studenti hanno manifestato uno spiccato interesse

ed impegno nel lavoro a casa ed in classe, tali da riuscire ad acquisire conoscenze,

abilità e competenze specifiche in tutte le discipline.

In alcuni casi, però, un impegno discontinuo e una partecipazione non sempre attiva,

a cui si unisce un bagaglio di conoscenze pregresse non del tutto adeguato, hanno

penalizzato i risultati ottenuti da un gruppo di studenti, che si attestano ai limiti della

sufficienza.

Non sono da segnalare problemi di carattere disciplinare, in quanto la classe è

apparsa nel complesso collaborativa e partecipe al dialogo educativo. Nel corso

dell’anno sono stati intrapresi, infine, interventi di recupero e potenziamento che

hanno permesso di migliorare in parte il rendimento degli studenti.

Obiettivi trasversali alle discipline (educativi e formativi) conseguiti:

a) valutare i fatti ed i comportamenti in base ai principi della Costituzione, con particolare

riferimento alla libertà di pensiero, di espressione e all’onestà intellettuale;

b) comprendere un testo scritto e grafico ed individuarne gli elementi essenziali;

c) produrre un testo lessicalmente e sintatticamente semplice che può esporre contenuti

approfonditi e organici, abbastanza coerentemente e logicamente strutturati;

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d) comprendere e correlare le conoscenze delle varie discipline, in riferimento anche al

proprio campo di specializzazione;

e) ricercare, consultare ed utilizzare documentazione tecnica anche in lingua inglese.

Attività formativa ed integrazione dei percorsi curricolari:

− Visita tecnica presso la Fiera SPS di Parma di automazione industriale. Tale esperienza,

maturata nel corso della fine del 3° anno e del 4° anno, ha rappresentato un punto di

incontro tra le discipline di TDP, Sistemi ed Elettronica ed il mondo del lavoro. Sono stati

sviluppati percorsi didattici presso gli stend della OMRON, SIMENS, studiati nei corso dei

3 anni. Sono state analizzate applicazioni Robotiche all’avanguardia.

− Visita tecnica presso azienda Fabo di Larciano. La visita è stata condotta nel corso del 3°

anno, con l’obbiettivo di analizzare controlli di processo reali.

− Visita tecnica presso azienda Ricciarelli di Pistoia. La visita è stata condotta nel corso del

3° anno, con l’obbiettivo di analizzare controlli di processo reali.

− Visita tecnica presso azienda Aditech di Montale.

− Visita tecnica presso azienda Unitech di Prato.

− Partecipazione al concorso SMART PROJECT della OMRON e MIUR raggiungendo ottimi

risultati (secondi classificati nazionali con un progetto di Automazione Industriale)

dall’intera classe. La classe ha progettato e simulato un controllo di processo Di

Termofissaggio nel campo Tessile.

− Partecipazione al concorso OLIMPIADI DELL’AUTOMAZIONE, da parte di alcuni allievi,

indetto dalla SIEMENS in collaborazione con il MIUR, classificandosi al 3° posto di

questa gara Nazionale. Il progetto sviluppato è stato un ROBOT DELTA interamente

progettato e costruito dagli studenti. Importanti ricadute disciplinari, soprattutto dal punto

di vista Software e Matematico, sono state affrontate specificamente con l’ausilio dei

docenti anche di altri corsi.

− Viaggio di istruzione a Barcellona ( visita della città, principali monumenti di Gaudì,

Sagrada Familia, parco Guell ).

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− Viaggio di istruzione ad Urbino ( visita della città, palazzo Ducale, casa natale di Raffaello,

Duomo ).

− Viaggio di istruzione a Lisbona e Porto ( visita delle città, principali monumenti, torre deBelem, castello di Sao Jorge, Praca do Comerciodi ).

− Viaggio di istruzione a Trieste sulle tracce di Saba e dei luoghi della grande guerra (Risiera di San Saba, piazza Unità d’Italia, cattedrale di San Giusto con visita ai restiromani, ed al museo).

− Percorso di conoscenza dei rischi delle Ludopatie

− Progetto “Occhio ragazzi! HIV : chi lo conosce lo evita”.

− Corso BLSD, seguito dalla Prof.ssa di Scienze Motorie, legato all’apparecchio

“Defribillatore” ed al suo utilizzo con rilascio del relativo attestato.

− Incontro con Nutrizionista Dott.ssa EMMA BALSIMELLI si “ Educazione Alimentare”,

collegato all’argomento teorico del programma si Scienze Motorie e Sportive.

− Progetto “Cancro, io ti boccio”.

− Partecipazione all’evento “Career Day”.

− Gli allievi hanno lavorato, in gruppi, su alcuni progetti complessi di automazione

industriale nel corso dell’ultimo anno:

◆ magazzino automatizzato;

◆ robot delta;

◆ nastro trasportatore ;

◆ nastro trasportatore con telecamera;

◆ braccio robotico;

◆ fresa CNC interfacciata con PLC

Relazione sulle attività dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex

ASL - TRIENNIO 2016/2019)

La classe 5AA ha svolto i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento nel triennio

scolastico 2016-2019. E’ stata seguita dal prof. Bardelli Francesco come tutor per il triennio,

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mentre dal Prof Biagini Bruno per il solo NICCOLAI MANUEL relativamente alla classe terza

e quarta.

Le ore dedicate al progetto sono state circa 400 ( come da normativa e come stabilito dal

Collegio docenti e dal Consiglio di Istituto) suddivise in:

1) 16 ore dedicate alla “Sicurezza”, di cui 4 svolte durante la classe 3° e 12 durante la

classe 4°, conformemente ai requisiti dell’accordo in CU Stato-Regioni del 21.12.2011:

rischio medio.

2) 30 ore dedicate alle visite tecniche in aziende del settore.

3) Circa 360 ore di stage aziendale suddivise in due periodi, il primo di 5 settimane tra

maggio/giugno 2018, il secondo di quattro settimane tra agosto/settembre 2018.

4) Le aziende coinvolte negli stage sono state 15 del territorio pistoiese, due del territorio

Pratese ed uno del territorio Fiorentino.

Tutta l’attività triennale svolta è riportata nel portfolio di ciascuno studente. Tale attività di

stage è stata progettata dal Consiglio di classe e l’erogazione si è svolta sotto il controllo del

Tutor aziendale, coadiuvato dal Tutor scolastico. La valutazione, su proposta del tutor

scolastico, che ha sentito il tutor aziendale, è effettuata dal Consiglio di Classe ed è stata

riportata nella scheda di ogni singolo alunno. Tale valutazione è stata tenuta in congrua

considerazione nelle proposte di voto espresse dai docenti delle materie coinvolte nel

percorso di ASL.

Per ogni alunno viene allegato nel fascicolo personale :

• Portfolio individuale della attività svolte

• Scheda di valutazione aziendale

• Scheda di valutazione scolastica

Sezione dedicata a cittadinanza e costituzione.

La classe, sotto la guida della Prof.ssa di Storia ha svolto le seguenti attività:

⮚ seguito lezione tenuta dal Prof. Paci Marcello sulle basi del Diritto;

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⮚ partecipato alla presentazione dei "Dialoghi intorno all'uomo" durante la quale è stato

affrontato il tema antropologico dei gruppi umani nelle società moderne;

⮚ seguito lezione sul valore dell'impegno dei partigiani nel territorio pistoiese durante il secondo

conflitto bellico;

⮚ visitato Risiera di San Sabba di Trieste;

⮚ visitato Sacrario militare di Redipuglia;

⮚ Lette ed analizzate parti della “Costituzione Italiana”.

Sezione dedicata alla metodologia CLIL impiegata.

Per quanto riguarda la metodologia CLIL, sono stati svolti due interventi:

1) l’insegnante di Lingua inglese Eleonora Galazzo e la docente di DNL di Sistemi

Automatici Monica Innocenti hanno trattato alcune tematiche della programmazione

curriculare disciplinare di Sistemi in lingua inglese, svolgendo lezioni in compresenza

e condividendo prassi metodologico-didattiche. L’insegnante DNL ha predisposto il

materiale didattico, e proposto gli argomenti alla classe, che sono stati

successivamente trattati con la docente di lingua inglese, che ha fornito la microlingua

specifica e collaborato nella lettura dei testi e nella valutazione degli apprendimenti.

Gli argomenti svolti risultano i seguenti:

Collection, Digitalization and Data Distribution

● A2 Collection, Digitalization and Data Distribution

● A3 Digital-Analog Conversion

● A4 Sampling

● A5 Analog-Digital Conversion

Automatic control

● C1 The Control

● C3 PID controllers

The stability of a system

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● D1 The problem of stability

● D2 System stabilization

● D3 Dimensioning of corrective networks

Transducers

● E1 Generalities and parameters of the transducers

● E2 Sensors for position and displacement control

● E3 Sensors for weight and deformation control

● E5 Sensors for temperature control

Automation

● H1 PLC, CIM, communication and supervision

● H2 Bus technologies: PROFIBUS, CAN BUS, MODBUS

2) l’insegnante di Lingua inglese Eleonora Galazzo e la docente di DNL di Lettere

Pagliuca Rosalia, hanno proposto alla classe una lezione di due ore in lingua inglese

sul Decadentismo e Oscar Wilde tenuta dalla Prof.ssa Brunelli Francesca.

Criteri e strumenti della misurazione delle valutazioni ( formulazione dei giudizi e

attribuzione dei voti)

Per la formulazione dei giudizi e l’attribuzione dei voti ci si è attenuti alle indicazioni

del Collegio Docenti e cioè:

SCALA DI VALUTAZIONE E MISURAZIONE

Delibera del Collegio dei Docenti del 19.10.99 e seguenti.

Al fine di armonizzare le attività dei Consigli di Classe il Collegio conviene che:

● la situazione iniziale dell'allievo va rilevata in prima ed in terza;

● gli interventi di eventuale recupero vanno definiti e programmati tenendo conto

delle indicazioni del POF.

Il Collegio inoltre riconosce:

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● che vi sono tipi diversi di strumenti di valutazione, sia rispetto alle modalità di

svolgimento (test a scelta multipla, test vero / falso, questionario risposta

aperta o chiusa, prova orale ecc.), sia rispetto alle finalità (verifica diagnostica,

verifica formativa con valutazione relativa alla classe, verifica sommativa con

valutazione in assoluto);

● che si deve assumere la parola " sufficienza " nell'accezione vera del termine,

cioè di situazione in cui le cognizioni o gli strumenti sono sufficienti per

raggiungere gli obiettivi minimi definiti nelle riunioni per aree disciplinari, per il

sapere e per il saper fare;

SCALA DI VALUTAZIONE:

LIVELLO 0: Voto 1 - 2 (totalmente insufficiente)❖ Conoscenza: nulla o del tutto scoordinata.❖ Comprensione: incontra notevoli difficoltà nella comprensione del linguaggio di ap

proccio alla materia (ignoranza dei codici).Applicazione: non sa applicare conoscenze se non in modo casuale e scoordinato.❖ Analisi: non sa effettuare analisi.❖ Sintesi: non ha strumenti per seguire una operazione di sintesi.❖ Autonomia e partecipazione: non dimostra alcuna volontà di partecipazione, non ha

consapevolezza dell’errore.

LIVELLO I: VOTO 3 - 4 (gravemente insufficiente)❖ Conoscenza: frammentaria e superficiale.❖ Comprensione: incontra notevoli difficoltà nella comprensione di un testo, contenuto,

compito anche semplice.❖ Applicazione: non riesce ad applicare le conoscenze anche in situazioni note.❖ Analisi: non è in grado di effettuare analisi.❖ Sintesi: non sa sintetizzare le conoscenze acquisite.❖ Autonomia e partecipazione: dipende esclusivamente da altri, non porta a termine il

proprio lavoro, non accetta di sbagliare, è dispersivo.❖ Attività motoria: difficoltà o gravi incertezze motorie.

LIVELLO II: VOTO 4 - 5 (insufficiente)❖ Conoscenza: disorganica.❖ Comprensione: incontra alcune difficoltà nella comprensione di un testo, del conteuto,

di un compito.

❖ Applicazione: sa applicare parzialmente le conoscenze in compiti semplici e soltanto insituazioni note.

❖ Analisi: è in grado di effettuare una analisi parziale ed imprecisa.❖ Sintesi: è in grado effettuare solo una sintesi parziale.❖ Autonomia e partecipazione: ha bisogno di tempi lunghi per portare a termine il propriolavoro, è dispersivo.

❖ Attività motoria: obiettivi parzialmente raggiunti.

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LIVELLO III: VOTO 6 (sufficiente)❖ Conoscenza: limitata agli aspetti essenziali.❖ Comprensione: comprende gli elementi essenziali di un testo, contenuto, compito.❖ Applicazione: sa applicare le conoscenze in compiti semplici e in situazioni note.❖ Analisi: sa effettuare analisi essenziali e non approfondite.❖ Sintesi: sa sintetizzare le conoscenze con qualche incertezza.❖ Autonomia e partecipazione: porta a termine il proprio lavoro entro limiti di tempo ac

cettabili, ascolta le proposte fatte dagli altri, si limita ad eseguire il minimo richiesto.❖ Attività motoria: obiettivi globalmente raggiunti.

LIVELLO IV: VOTO 7 (discreto)❖ Conoscenza: completa.❖ Comprensione: comprende in modo completo un testo, contenuto, compito anche

complesso.❖ Applicazione: sa applicare i contenuti e le procedure acquisite anche in problemi nuovi

ma con imprecisioni.❖ Analisi: sa effettuare analisi complete ed approfondite.❖ Sintesi: sa sintetizzare le conoscenze senza incertezze.❖ Autonomia e partecipazione: lavora da solo, fa domande pertinenti, sa organizzarsi nel

lavoro di gruppo, è attento, chiede di essere aiutato solo dopo aver fatto molti tentativi.❖ Attività motoria: obiettivi raggiunti in modo soddisfacente.

LIVELLO V: VOTO 8 (buono – ottimo)

❖ Conoscenza: completa ed approfondita.❖ Comprensione: comprende in modo completo ed approfondito un testo, contenuto,

compito anche complesso.❖ Applicazione: applica le procedure e le conoscenze in problemi nuovi senza errori ed

imprecisioni.❖ Analisi: è in grado di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire relazioni.❖ Sintesi: sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure

acquisite.❖ Autonomia e partecipazione: si impegna oltre le richieste, sa utilizzare il tempo libero,

sa prendere decisioni, interviene con proposte adatte nelle discussioni, affronta le situazioni proposte con serietà.

❖ Attività motoria: obiettivi completamente raggiunti.

LIVELLO VI: VOTO 9 - 10 (ottimo – eccellente)❖ Conoscenza: completa, approfondita, arricchita con indagini personali.❖ Comprensione: comprende in modo completo un testo, o un compito anche comples

so, in tempi brevi.❖ Applicazione: applica le procedure e le conoscenze a problemi nuovi, trovando solu

zioni originali.❖ Analisi: è in grado di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire relazioni in tempi

brevi.❖ Sintesi: sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze, agendo rapida

mente.❖ Autonomia e partecipazione: si impegna con entusiasmo oltre il dovuto, interviene in

modo originale, dando un costruttivo apporto alla discussione e/o alla soluzione dei problemi, con un’ottica personale.

❖ Attività motoria: obiettivi raggiunti in modo autonomo e personale.

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Criteri di valutazione del credito scolastico (compreso il credito formativo)

Il credito si attribuisce solo nel triennio. L’art. 15 del d.lgs. 62/2017 attribuisce al credito

scolastico maturato dagli studenti nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso un peso

decisamente maggiore nella determinazione del voto finale dell’esame di Stato rispetto alla

precedente normativa, elevando tale credito da venticinque punti su cento a quaranta punti su

cento. Lo stesso articolo specifica il punteggio massimo attribuibile per ciascuno degli anni

considerati: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto

anno. Inoltre, nell’allegato A al decreto legislativo, la prima tabella, intitolata Attribuzione del

credito scolastico, definisce la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti negli scrutini

finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Per gli

studenti che sostengono l’esame nell’anno scolastico 2018/2019 una seconda tabella reca la

conversione del credito scolastico conseguito complessivamente nel terzo e nel quarto anno

di corso. Pertanto, per l’anno scolastico 2018/2019, il credito scolastico totale sarà

determinato, per ciascun alunno, dalla sommatoria del punteggio definito sulla base della

tabella di conversione della somma del credito del terzo e del quarto anno, già assegnato nei

due anni scolastici precedenti, e il punteggio del credito scolastico attribuito per il quinto anno

nello scrutinio finale applicando, a tale ultimo fine, esclusivamente la prima e l’ultima colonna

della tabella di attribuzione del credito scolastico. Per chi sosterrà la Maturità 2019, quindi il

Miur ha pubblicato una tabella di conversione dei crediti ottenuti in terza e quarta superiore:

Somma 3°e 4° anno Conversione6 157 168 179 1810 1911 2012 2113 2214 2315 2416 25

I punti di credito vanno a costituire parte del voto finale con il quale lo studente sarà

diplomato.

Per quanto riguarda il credito scolastico, esso è collegato alla media dell’alunno,

all’assiduità della frequenza scolastica, all’interesse e all’impegno nella

partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed

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eventuali crediti formativi; il credito formativo, invece, sarà assegnato per attività, che

l’alunno abbia svolto, e certifichi, nella vita civile e sociale, che comportino

l’acquisizione di conoscenze e competenze in linea con le finalità del corso di studi

seguito e con la crescita personale ed umana.

In ogni caso si procederà alla valutazione del credito formativo solo nel caso in cui

l’alunno non abbia raggiunto col credito scolastico, il massimo punteggio relativo alla

sua media.

Saranno considerati crediti formativi le attività lavorative e formative coerenti alla

specializzazione, documentate come di legge (DPR 323, art. 12, comma 2), le attività

sociali ed umane nonché le attività sportive e comunque tutto ciò che abbia

contribuito alla crescita umana e personale, come stabilito dal collegio dei docenti.

Tipologia delle prove effettuate (1° e 2° prova) e griglie di valutazione

Sono state effettuate le simulazioni della Prima Prova scritta d'esame (Italiano) e

della Seconda Prova scritta d’esame (Elettronica e Sistemi automatici); il Consiglio di

classe ha deciso di non effettuare la simulazione della prova orale. Il tempo

assegnato per lo svolgimento sia della prima che della seconda prova è stato pari

all'intera mattina di 6 ore.

Allegati

Di seguito si allegano le griglie di valutazione per le due prove. Si adotta come riferi

mento per tutte le griglie, al fine di attribuire un voto complessivo, il risultato dalla

somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori; in presenza di numeri decimali il

punteggio viene approssimato matematicamente.

Relativamente alle simulazioni della prima e seconda prova:

⮚ Simulazione della Prima Prova: è stata somministrata come verifica la prova

ministeriale pubblicata sul sito del MIUR del 19/02/2019 per la simulazione

della Prima Prova dell’Esame di Stato, nel giorno del 25/02/2019 ( la classe

era in gita nel giorno del 19/02/2019).

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⮚ Simulazione della Seconda prova: è stata somministrata come verifica la trac-

cia pubblicata sul sito del MIUR in data 28.02.2019 per l’indirizzo ITAT -

ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE "AUTOMA-

ZIONE".

Rif: http://www.istruzione.it/esmeediidstmto/eseepi/01818瘐/Issitui

%01tecnici/Pif/IsTAT-Eseepio8.pif

Di seguito riportiamo le griglie utilizzate per la valutazione:

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GRIsGLIsA DIs VALUTAZIsONE DELLA PRIsMA PROVA SCRIsTTA

CANDIDATO: ______________________________________________________________________

IsNDIsCATORIs GENERALIs PER LA VALUTAZIsONE (im 8 m 3 con sottoiniicmtori, emx 61 punii

IsNDIsCATORE 8 : PRODUZIsONE TESTUALE

PUNTEGGIsO MASSIsMO incentesiei

LIsVELLIs DIs VALUTAZIsONE PUNTEGGIsOCORRIsSPONDENTE

1a) Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. 10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

1b) Coesione e coerenza testuale. 10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

IsNDIsCATORE 0 : CORRETTEZZA GRAMMATIsCALE EPADRONANZA LESSIsCALE

PUNTEGGIsO MASSIsMO incentesiei

LIsVELLIs DIs VALUTAZIsONEPUNTEGGIsO

CORRIsSPONDENTE

2a) Ricchezza e padronanza lessicale. 10 Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

16

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Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

2 b) Corretezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso correto ed efficace della punteggiatura.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

IsNDIsCATORE 3 : RIsELABORAZIsONE ED ESPRESSIsONE DELLECONOSCENZE

PUNTEGGIsO MASSIsMO incentesiei

LIsVELLIs DIs VALUTAZIsONE PUNTEGGIsOCORRIsSPONDENTE

3a) Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

3 b) Espressione dei giudizi critici e valutazioni personali. 10 Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

17

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Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

TOTALE PUNTEGGIsO IsNDIsCATORIs GENERALIs /811

18

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IsNDIsCATORIs SPECIsFIsCIs PER LA VALUTAZIsONE (Tipologim Ai emx. 41 puni

IsNDIsCATORE PUNTEGGIsO

MASSIsMO in centesieiLIsVELLIs DIs

VALUTAZIsONEPUNTEGGIsO

CORRIsSPONDENTE

1) Rispeto dei vincoli nella consegna (ad esempio indicazioni di massima per la lunghezza del testo o sulla forma parafrasatae sintetica).

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

2) Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

3) Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica in base alle richieste.

10 Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

19

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Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

4) Interpretazione correta e articolata del testo.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

TOTALE PUNTEGGIO INDICATORI SPECIFICI TIPOLOGIA A /100

20

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IsNDIsCATORIs SPECIsFIsCIs PER LA VALUTAZIsONE (Tipologim Bi emx. 41 puni

IsNDIsCATORE PUNTEGGIsO

MASSIsMO in centesieiLIsVELLIs DIs

VALUTAZIsONEPUNTEGGIsO

CORRIsSPONDENTE

1) Individuazione correta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto.

20

Inapprezzabile 2

Molto carente 4

Grav.te insuf.te 6

Insufficiente 8

Mediocre 10

Sufficiente 12

Discreto 14

Buono 16

Più che buono 18

Ottimo 20

2) Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

3) Corretezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l’argomentazione.

10 Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

21

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Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

TOTALE PUNTEGGIO INDICATORI SPECIFICI TIPOLOGIA B /100

22

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IsNDIsCATORIs SPECIsFIsCIs PER LA VALUTAZIsONE (Tipologim Ci emx. 41 puni

IsNDIsCATORE PUNTEGGIsO

MASSIsMO in centesieiLIsVELLIs DIs

VALUTAZIsONEPUNTEGGIsO

CORRIsSPONDENTE

1) Pertinenza del testo rispeto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell’eventuale paragrafazione.

10

Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

2) Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione.

20

Inapprezzabile 2

Molto carente 4

Grav.te insuf.te 6

Insufficiente 8

Mediocre 10

Sufficiente 12

Discreto 14

Buono 16

Più che buono 18

Ottimo 20

3) Corretezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali.

10 Inapprezzabile 1

Molto carente 2

Grav.te insuf.te 3

Insufficiente 4

Mediocre 5

Sufficiente 6

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Discreto 7

Buono 8

Più che buono 9

Ottimo 10

TOTALE PUNTEGGIO INDICATORI SPECIFICI TIPOLOGIA C /100

TOTALE PUNTEGGIO PRIMA PROVA SCRITTA /20

La Commissione Il Presidente

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SIsMULAZIsONIs PRIsMA PROVA SCRIsTTA

Ministero dell’Istruzionedell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare

tremulo di cicale!

Stridule pel filare

moveva il maestrale

le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole

in fascie polverose:

erano in ciel due sole

nuvole, tenui, róse1:

due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,

fratte di tamerice2,

il palpito lontano

d'una trebbïatrice,

l'angelus argentino3...

1corrose2cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)3il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

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dov'ero? Le campane

mi dissero dov'ero,

piangendo, mentre un cane

latrava al forestiero,

che andava a capo chino.

Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione diMyricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogosempre rimpianto dal poeta.

Comprensione e analisi

1. Individua brevemente i temi della poesia.

2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambiriassuntivi dell'intero componimento?

3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzionimetriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchiodel suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?

5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", unaparola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alledomande proposte.

Interpretazione

Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagioesistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testidella letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nellarealtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

___________________________Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per icandidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopol’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri daldestino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici inordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dallaStoria, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivanodal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme,si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani” 4. Ein quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltavad’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.

“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le risposeall’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5 […].

Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini,su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra lebraccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano icolori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.

Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei.E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’eraincolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei,la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse,“Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Aglischianti più forti, lo si sentiva appena tremare:

“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quelriparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suoorologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8 che nascondeva ilsole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte delloScalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il

4Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.5in collo: in braccio.6incolume: non ferito.7accosto: accanto.8pulverulenta: piena di polvere.9divelte: strappate via.

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solito polverone di rovina, Ida ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degliallarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. Ecorrendo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 12

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli dirottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sottol’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno oqualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!”

Comprensione e analisi

1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cuimadre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazionidei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora?Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardoinnocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vividae folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.

Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere difinzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuandodiverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantiledi un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste pistemettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nelpercorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco econtemporaneo.

___________________________Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per icandidati di madrelingua non italiana.

10ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.11il casamento: il palazzo, il caseggiato.12Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Ministero dell’Istruzionedell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storicol’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuoviriguardanti l’umanità13. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente epassato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente epassato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con igenitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggonoall’immediato antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte voltela nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta avedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, lapropria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti(“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto edevozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia,concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro,oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di unamigliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I dueatteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandavaLaudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamocimuovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari, presentia sequi («Guardare al futuro,stare nel proprio tempo»)15.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilitàparticolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci sipuò volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere larena e l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, ilpercorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli,gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporaneaprevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, imorti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene

13A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.14M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoireou métier d’historien, Colin, Paris 1949).15Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in CornelioTacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano1991, p. XLVIII.16Corti e palagi: cortili e palazzi.

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dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili enascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa edeffetto del risuscitare Cartagine è di per sé un legame con Cartagine17.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.

Comprensione e analisi

Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?

Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?

Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giova-ni vero la storia?

Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio:riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione

A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si puòvolgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la renae l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo,illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti sucosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare.Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tueconoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorsocoerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.

___________________________Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese diprovenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

17«Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjaminnella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,Torino 1962, p. 75.

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Ministero dell’Istruzionedell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativadegli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del VillaggioGlobale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronalie più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associataall'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui adalcuni chilometri, come era il caso della società rurale della fine dell'Ottocento,ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tuttii livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento essenziale nellacatalisi della produttività.La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scalaplanetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso.L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che leleggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggiocomune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempiocostituisce un utile punto di riferimento.Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabiletappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alleconseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, laglobalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca.Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato unquadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individuimigliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Nederiva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme sono largamentesuperiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali siannullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e imutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie.Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apportodella globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, mache invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebberenderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, diconseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta peròsolo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo chesaremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delleculture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla lorocultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di

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trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasandoCartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. Ladiversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di ideenuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè ilnuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli econquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può crearela noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senzadubbio un valido esempio.Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaroche non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato datecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questoprocesso, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloroche oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione.Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alleindicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contaremaggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie.Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica, nella quale lacompetenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importantiper il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe invece derivare dallacompetenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato neltempo. […](dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione annoaccademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)Comprensione e analisi

Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di fondo e lo svi -luppo argomentativo.

Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione” e che“l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un elemento essenzialenella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?

Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità scientifica?

Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica deinostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livelloculturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimile tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese diprovenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SUTEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma.Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anchematuri o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirareabitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare chevita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma moltovagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi edi procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondoLeopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possanorenderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo disuperficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile dioggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare latrattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per icandidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SUTEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare edessere aiutati.Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse diuna debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sullesue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale chevuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si possonoinserire momenti persino di ebbrezza.La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da sé,e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita propria equella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezzadella propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana.Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali.Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare latrattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per icandidati di madrelingua non italiana.

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SECONDA PROVA SCRITTA

INDICATORIPUNTEGGIO MASSIMO

ATTRIBUIBILELIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO CORRISP.

Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.

5 punti

Gravemente insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

1

2

3

3,5

4

5

Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispeto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.

8 punti

Gravemente insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

1

3

5

6

7

8

Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/corretezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti.

4 punti

Gravemente insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

0,5

1,5

2,5

3

3,5

4

Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzarele informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.

3 punti

Gravemente insuf.

Insufficiente

Sufficiente

Discreto

Buono

Ottimo

0,5

1

1,5

2

2,5

3

Sufficienza 12/20 Punteggio totale: /20

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GRIsGLIsA DIs VALUTAZIsONE DEL COLLOQUIsO

COGNOME E NOME CANDIDATO: ________________________________________________________________

INDICATORI PUNTEGGIO ASSEGNATO

Analisi dei testi, documenti, esperienze, progetti e/oproblemi proposti dalla Commissione, in conformitàal percorso didattico delineato dal Documento del Consiglio di Classe.(max. 4 punti)

Inapprezzabile 0,4Molto carente 0,8

Gravemente Insufficiente 1,2Insufficiente 1,6

Mediocre 2,0Sufficiente 2,4Discreto 2,8Buono 3,2

Più che buono 3,6Ottimo 4,0

Esposizione delle esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, previsti dal D. Leg.vo n. 77/2005. Descrizione attività svolta collegamento con competenze acquisite e ricadute di tipo orientativo.(max. 4 punti)

Inapprezzabile 0,4Molto carente 0,8

Gravemente Insufficiente 1,2Insufficiente 1,6

Mediocre 2,0Sufficiente 2,4Discreto 2,8Buono 3,2

Più che buono 3,6Ottimo 4,0

Valutazione delle attività, dei percorsi e dei progetti svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, illustrati nel Documento del Consiglio di Classe, coerentemente con gli obiettivi del PTOF.(max. 4 punti)

Inapprezzabile 0,4Molto carente 0,8

Gravemente Insufficiente 1,2Insufficiente 1,6

Mediocre 2,0Sufficiente 2,4Discreto 2,8Buono 3,2

Più che buono 3,6Ottimo 4,0

Competenze di comunicazione sviluppate nell’area linguistica. (max. 4 punti)

Inapprezzabile 0,4Molto carente 0,8

Gravemente Insufficiente 1,2Insufficiente 1,6

Mediocre 2,0Sufficiente 2,4Discreto 2,8Buono 3,2

Più che buono 3,6Ottimo 4,0

Capacità di argomentare le risposte fornite, anche con riferimento alle prove scritte, utilizzando efficacemente le competenze che caratterizzano il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi prescelto.(max. 4 punti)

Inapprezzabile 0,4Molto carente 0,8

Gravemente Insufficiente 1,2Insufficiente 1,6

Mediocre 2,0Sufficiente 2,4Discreto 2,8Buono 3,2

Più che buono 3,6Ottimo 4,0

TOTALE PUNTEGGIO DELLA PROVA /20

La Commissione Il Presidente

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Nell’ultima parte del documento, le relazioni delle diverse discipline nel seguente ordine:

● Italiano

● Storia

● Lingua straniera-inglese

● Matematica

● Scienze motorie e sportive

● Religione

● Sistemi automatici

● Elettronica ed elettrotecnica

● Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

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PARTE DIsSCIsPLIsNARE

Materia: Lettere

Docente: Pagliuca Rosalia

Libri di testo adottati: P. Di Sacco, "Le basi della letteratura", Bruno Mondadori, vol. a-b

Ore di lezione settimanali: 4

Ore di lezione effettuate a.s 2018-2019:

Ore 90 alla data del10 maggio 2019 + 16 presumibili al termine dell’anno scolastico, per un totale di 106 ore (incluse le ore per le prove scritte)

Nelle ore conteggiate alla data del 10 Maggio non sono comprese le ore in cui la lezione non è stataeffettivamente tenuta per altre attività previste dal POF e per chiusura straordinaria della scuola (ponti) .

Obiettivi specifici della disciplina:

Relativamente alle conoscenze:

- conoscere la linea di svolgimento e gli autori fondamentali della letteratura in relazione

agli argomenti trattati;

- compiere la lettura del testo letterario come prima interpretazione del suo significato;

- riconoscere i caratteri specifici del testo letterario e la sua fondamentale polisemia;

- ricondurre il testo al suo quadro storico-letterario;

- riconoscere gli elementi che nelle diverse realtà storiche entrano in relazione col testo letterario.

Relativamente alle competenze:

- produrre testi scritti su argomenti conosciuti in forma chiara e corretta.

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Relativamente alle capacità:

- formulare il discorso orale in modo organizzato, chiaro e corretto;

- mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità per formulare un proprio giudiziocritico.

Obiettivi raggiunti

La classe ha sempre dimostrato curiosità nei confronti della materia che non è mai stata recepita passivamentee senza spunti personali. Per un piccolo gruppo di studenti, però, è stata affrontata con impegno discontinuo,raggiungendo risultati mediocri. Gli obiettivi didattici programmati all’inizio dell’anno, sono stati conseguiti dallamaggioranza della classe, con profitto pienamente sufficiente e, per alcuni studenti, in maniera eccellente. Quasi tutti gli allievi hanno imparato ad esporre in maniera più chiara e corretta ed hanno acquisito, nellaproduzione scritta, una sufficiente competenza linguistica, Complessivamente, con riferimento ai risultaticonseguiti, la preparazione media della classe si colloca ad un livello di piena sufficienza ma si distinguonoalcuni studenti con preparazione eccellente.

Contenuti del percorso formativo (Programma svolto)

MODULI e UNITA' DIDATTICHE TESTI

Recupero di contenuti del programma di classe IV

Introduzione dal Naturalismo alla narrativa di Pirandello e Svevo

MODULO 1- NATURALISMO E VERISMO

Il Positivismo: caratteri generali

Il Realismo: caratteri generali

Leopardi: "La ginestra", "Dialogo della Natura con un islandese".

Manzoni: la questione della lingua.

Sintesi della prima parte del programma

Caratteri generali

G. Flaubert, da "Madame Bovary" (brano antologizzato)

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Il Naturalismo: caratteri generali

Il Verismo in Italia:

Federigo de Roberto

Giovanni Verga

E. Zola, "Germinale" (brano antologizzato)

Caratteri generali

I Viceré: brano antologizzato.

Le novelle: "Nedda", "La lupa".

Da " I Malavoglia" ( La famiglia Toscano, Le novità del progresso viste da Trezza).

Da " Mastro don Gesualdo" ( Gesualdo e Diodata alla Canziria, La morte di Gesualdo);

MODULO 2 - TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

Giosuè Carducci

La Scapigliatura

MODULO 3- IL DECADENTISMO: POESIA E NARRATIVA

I Simbolisti francesi

Il romanzo estetizzante e il romanzo decadente

Pianto antico

I. U. Tarchetti "La lettera U"

Caratteri generali (Boudelaire, Rimbaud, Verlaine, Mallarmé)

Caratteri generali

Lettura dei brani antologizzati da Huysmans e Wilde

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Il Decadentismo in Italia

G. D'Annunzio

Giovanni Pascoli

Il Futurismo: caratteri generali

Caratteri generali

Da "Canto novo": Il canto dell'ospite.

Da "Alcyone": La pioggia nel pineto, I pastori

Da "Il piacere": Ritratto dell'esteta, L’attesa di Elena.

Da "Notturno": Imparo un'arte nuova

Da "Il fanciullino" il brano " Il fanciullo che è in noi"

Da "Myricae"

Novembre

X Agosto

Il tuono

Il lampo

Lavandare

L'assiuolo

Da "Canti di Castelvecchio"

"La mia sera"

F.T. Marinetti da "Zang tumb tumb" "Bombardamento"

A. Palazzeschi da "L'incendiario", E lasciatemi divertire

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La poesia Crepuscolare Guido Gozzano, "Totò Merumeni"

Sergio Corazzini, "Desolazione del povero poeta sentimentale".

MODULO 4 - IL ROMANZO DEL '900

Luigi Pirandello

Italo Svevo

da "L'umorismo": Umorismo e comicità.

Novelle: "Il treno ha fischiato".

da"Il fu Mattia Pascal": Adriano Meis, Io sono il fu Mattia Pascal.

da "Uno, nessuno centomila": Il naso di Moscarda.

da "Sei personaggi in cerca d'autore": brani antologizzati.

da "La coscienza di Zeno": L'ultima sigaretta, Psicoanalisi,

Il funerale mancato.

MODULO 5 . LA LIRICA FRA LE DUE GUERRE

Saba

Da "Il Canzoniere"

La capra

A mia moglie

Città vecchia

Amai

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Giuseppe Ungaretti

Eugenio Montale:

Salvatore Quasimodo e l'Ermetismo

MODULO 6 - Il NEOREALISMO

Da "L'allegria"

S.Martino del Carso

Veglia

Fratelli

Soldati

Mattina

Da "Sentimento del tempo"

La madre

Da "Ossi di seppia":

Non chiederci la parola

Spesso il male di vivere

I limoni

Da "Le occasioni"

-Non recidere, forbice, quel volto

-Ti libero la fronte dai ghiaccioli

Oboe sommerso

Ed è subito sera

Alle fronde del salice

Caratteri generali.

Letture tratte da:

B. Fenoglio "Una questione privata";

Pavese "La casa in collina";

P.P. Pasolini "Ragazzi di vita".

Italo Calvino "I sentieri dei nidi di ragno"

Didattica

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Ha prevalso la lezione frontale in cui si è cercato sistematicamente l’apporto degli studenti, alternata al

colloquio orale e alle prove scritte di verifica del profitto.

Tutti i brani e le liriche sono stati letti e commentati in classe eccetto i testi di Pirandello e Svevo.

Mezzi

Come strumenti di lavoro sono stati usati prevalentemente i libri di testo in adozione

Spazi

Le lezioni si sono svolte nell'aula della classe.

Tempi

Fino a G. D'annunzio nel trimestre, poi nel pentamestre fino alla fine del programma riportato.

Criteri e strumenti di verifica adottati:

Come da accordi presi in Ambito Disciplinare.

Pistoia 15/05/2019 Il Docente

Prof.ssa Rosalia Pagliuca

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Materia: STORIsA

Docente: Prof. Pagliuca Rosalia

Libri di testo adottati: "Nuovi Orizzonti", Vol.3, La Nuova Italia

Ore di lezione settimanali: 2

Ore realmente effettuate: 46 ore svolte alla data del 10 maggio più 8 ore previste fino al terminedell’anno scolastico per un totale di 54.

OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Relativamente alle conoscenze: -conoscenza delle linee generali dello sviluppo storico italiano ed europeo, con cenni ai principalipaesi extraeuropei nel XX° secolo

Relativamente alle capacità:- padroneggiare gli strumenti concettuali propri della disciplina (ad es. concetti-base quali rivoluzione,stato, classe, progresso, ecc.);- riconoscere le interazioni fra gli elementi che concorrono a determinare le condizioni storiche;- utilizzare le conoscenze storiche per orientarsi nel presente.

OBIETTIVI REALIZZATI

La classe ha sempre dimostrato un interesse adeguato nei confronti della materia, partecipando allelezioni e applicandosi nello studio con risultati variabili: modesti per alcuni, soddisfacenti per altri,eccellenti per un piccolissimo gruppo di allievi.

CONTENUTIMODULI UNITA' DIDATTICHE

1. Propedeutica alla StoriaContemporanea

Classi sociali e formazioni politiche alla fine dell'Otocento

2.L’Età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale

- La seconda rivoluzione industriale e l'imperialismo- La Belle Epoque- L’Italia del secondo Otocento- L’età giolittiana- La prima guerra mondiale- La rivoluzione Russa

3L’età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale

- L’Unione Sovietica tra le due guerre e lo Stalinismo- Il Dopoguerra in Italia e l’avvento del Fascismo- Gli Stati Uniti e la crisi del ’29 (cenni)- La crisi della Germania repubblicana e il Nazismo- Il regime fascista in Italia

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- La seconda guerra mondiale e la Resistenza

4L’Italia e il mondo dopo la seconda guerra mondiale

- La Guerra Fredda- Il '68 - La fine della Guerra Fredda- La decolonizzazione (cenni)- La questione del medioriente- L’Italia repubblicana: dal secondo dopoguerra alla caduta della Prima Repubblica

5Temi di Citadinanza e Costituzione

1) Lezione tenuta dal Prof. Paci Marcello sulle basi del Dirito.

2) Partecipazione alla presentazione dei "Dialoghi intorno all'uomo" durante la quale è stato afrontato il tema antropologico dei gruppi umani nelle società moderne.

3) Lezione sul valore dell'impegno dei partigiani nel territorio pistoiese durante il secondo confito bellico.

4) Visita alla Risiera di San Sabba di Trieste.

5) Visita al Sacrario militare di Redipuglia

6) La Costituzione Italiana.

8) METODI DI INSEGNAMENTO

Lezione frontale, lezione interattiva.

9) MEZZI DI LAVORO

Libri di testo, schemi, mappe concetuali, brainstorming, visione di documentari su "La bella epoque", "Il Fascismo", "Ascesa di Hitler".

10) SPAZI

Aula, aula video.

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11) TEMPI

Due moduli nel primo trimestre, due nel pentamestre.

12) STRUMENTI DI VERIFICA

Mappe concettuali e schemi, interrogazioni.

Pistoia 15/05/2019 Il Docente

Prof.ssa Rosalia Pagliuca

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RELAZIONE FINALE 5 AAPARTE DISCIPLINARE

1) MATERIALingua Straniera-Inglese

2) DOCENTEprof.ssa Eleonora Galazzo

3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI.K.O'Malley: English for New Technology, Pearson ed; E.Jordan, P. Fiocchi: Grammar Files, TrinityWhitebridge.

4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2018/2019n ore effettuate alla data attuale 77.A fine a.s. saranno effettuate 93 ore su n. ore 99 previste dal piano di studi.

5) OBIETTIVI REALIZZATILa classe ha dimostrato nel triennio un discreto interesse per la disciplina e ha partecipato positivamente allevarie attività didattiche proposte. Quasi tutti gli studenti hanno migliorato progressivamente conoscenze ecompetenze comunicative ed hanno raggiunto una preparazione soddisfacente, in alcuni casi ottima. Si tratta inmodo particolare di coloro che nell’anno scolastico in corso o in quelli precedenti hanno frequentato i corsi perle certificazioni linguistiche e sostenuto l’esame finale. (Annibaldi B2, Anfuso C1, Mancini B2).Gli obiettivi previsti nel piano di lavoro iniziale si possono considerare dunque raggiunti nel complesso in modosufficiente. Tuttavia alcuni studenti hanno mostrato un interesse ed un impegno talvolta discontinuo nel corsodell’anno, in parte anche a causa del carico di lavoro nelle discipline d’indirizzo, per cui la preparazione è stataframmentaria e si è spesso venuta a concentrare a ridosso delle verifiche. A ciò va aggiunto, in un numeroristretto di casi, un inadeguato bagaglio di prerequisiti in termini di conoscenze linguistiche, che ha reso piùdifficoltoso il percorso di apprendimento, impedendo pertanto la completa acquisizione degli obiettivi previsti Il programma ha incluso, oltre ad un approfondimento di alcuni aspetti grammaticali, argomenti di microlinguarelativi ai settori elettronico, elettrotecnico e di automazione. Sono state svolte inoltre prove di lettura ecomprensione e di ascolto, mirate alla preparazione per la prova invalsi. Infine, è stato svolto un modulo CLIL,in compresenza con la docente della disciplina sistemi, in cui sono stati presentati contenuti e svolte attività edesercizi della materia d’indirizzo, utilizzando la lingua inglese. Per quanto riguarda le conoscenze, gli obiettivi sono stati il consolidamento e lo sviluppo delle funzionilinguistiche, delle strutture grammaticali, della sintassi e del lessico della lingua straniera e in particolare dellessico specifico del settore di indirizzo.In merito alle competenze applicative, gli obiettivi sono stati formulare definizioni, descrivere caratteristiche efunzioni di strumenti, illustrare procedure operative, mentre prendendo in esame le capacità acquisite daglistudenti, la maggior parte di loro risulta in grado di comprendere nella loro globalità testi originali relativi allamicrolingua; essi riescono ad interagire oralmente e rispondere a domande relative a testi letti e compresi, siapure con incertezze a livello grammaticale; sanno infine fare brevi resoconti delle informazioni e delle ideeprincipali contenute in un testo. Visto il diverso impegno dimostrato da parte degli studenti, e la differentequantità di tempo dedicata allo studio della materia, solo alcuni sono riusciti ad acquistare flessibilità escioltezza espositive.

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6) CONTENUTI E TEMPI

Modulo 1 (10 ore)Argomento: revisione delle strutture fondamentali studiate nel precedente a.s. attraverso letture edesercizi grammaticali

Modulo 2 (10 ore)- Unit 6: ELECTRONIC COMPONENTS

- Semiconductors - The transistor -Basic electronic components

Modulo 3 (20 ore)Unit 7: ELECTRONIC SYSTEMS

- Conventional and integrated circuits -How an electronic system works -Analogue and digital -Amplifiers -Oscillators- Surface mounting and through-hole mounting- The race to build the integrated circuit-MEMS- Microelectromechanical Systems

Modulo 5 (12 ore )Unit 8: MICROPROCESSORS

- What is a microprocessor? - How a microprocessor works-Do you want to be microchipped-Reading a data sheet

Modulo 6 (20 ore)Unit 9: AUTOMATION

- How Automation works-Advantages of automation-Programmable logic controller- Varieties and uses of robots - Robots in manufacturing- Artificial intelligence and robots - Automation: process improvement-CNC machines-CAD/CAM and CIM/CIE- Google’s self driving car-Drone delivery

Modulo 7 (13 ore)Unit 14 Computer networks and the internet

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-Linking computers-Web addresses-Internet protocols: OSI&TCP/IP models

Per quanto riguarda il modulo CLIL svolto in compresenza con l’insegnante delladisciplina sistemi, gli argomenti trattati risultano i seguenti:

Collection, Digitalization and Data Distribution

A2 Collection, Digitalization and Data Distribution

A3 Digital-Analog Conversion

A4 Sampling

A5 Analog-Digital Conversion

Automatic control

C1 The Control

C3 PID controllers

The stability of a system

D1 The problem of stability

D2 System stabilization

D3 Dimensioning of corrective networks

Transducers

E1 Generalities and parameters of the transducers

E2 Sensors for position and displacement control

E3 Sensors for weight and deformation control

E5 Sensors for temperature control

Automation

H1 PLC, CIM, communication and supervision

H2 Bus technologies: PROFIBUS, CAN BUS, MODBUS

E’ stata svolta infine una lezione di due ore da parte di una docente di madrelingua su Oscar Wilde e The Picture of Dorian Gray.

7) METODI DI INSEGNAMENTOCome previsto dalla programmazione iniziale, per sviluppare la capacità di comprensionescritta si è proceduto ad attività di lettura intensiva in classe usando le tecniche di scanning e skimming. Lalettura estensiva è stata effettuata poi da parte degli studenti a casa o in classe, mentre lavoravano inautonomia. Per sviluppare le abilità di comprensione orale si è ricorso all’uso di video sugli argomenti svolti, diesercitazioni di ascolto e comprensione sul modello delle prove Invalsi e di lezioni frontali, usate per lo più pertrasmettere contenuti e informazioni nuove. Per sviluppare le abilità di produzione orale e scritta, conparticolare riferimento al linguaggio tecnico, sono state proposte attività da svolgere in classe sulla base di testiletti e compresi (riassunti, risposta a domanda, T/F exercises, match word with its definition, completesentences, dialoghi). Sono state inoltre effettuate attività di recupero per gli studenti che presentano carenzenella conoscenza dei contenuti specifici previsti previsti per la classe quinta.

8) MEZZI DI LAVOROSono stati utilizzati, oltre il testo in adozione, fotocopie e video tratti dal web.

9) SPAZIL’attività didattica è stata svolta in aula e talvolta nella lim.

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10) STRUMENTI DI VERIFICASono state effettuate due prove scritte nel primo e tre nel secondo quadrimestre del tipo domande aperte ochiuse sugli argomenti trattati, o comprensioni di testi di natura tecnica e non sulla falsariga delle prove invalsi.Gli studenti hanno inoltre presentato una relazione sull’esperienza di alternanza scuola lavoro in lingua inglesee redatto il proprio CV. Con queste prove ed esercitazioni è stata testata l’abilità di comprensione del testo scritto e la conoscenza deicontenuti studiati. Sono state inoltre effettuate almeno due interrogazioni orali a quadrimestre, volte adaccertare il livello di conoscenza e di padronanza della lingua in relazione agli argomenti trattati. Nell’ultimaparte dell’anno scolastico sono state effettuate prove orali secondo la tipologia del colloquio. Nel formulare lavalutazione finale si è tenuto conto, oltre che dell’effettivo profitto conseguito, anche dell’impegno e dellapartecipazione in classe, del lavoro svolto a casa e dei progressi rispetto al livello di partenza.

Pistoia 15/05/2019 Il Docente

Prof.ssa Eleonora Galazzo

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RELAZIsONE FIsNALE 5AAPARTE DIsSCIsPLIsNARE

8i MATERIsA: Matematica

0i DOCENTE: prof.ssa Secreti Anna

3i CLASSE: V AA

4i LIsBRO DIs TESTO ADOTTATO1) La matematica a colori 5 ed. verde per il quinto anno – Leonardo Sasso – Petrini editore2) La matematica a colori ed. verde - Complemento 2 - Leonardo Sasso – Petrini editore

5i ORE DIs LEZIsONENumero di ore settimanali: 3.Numero di ore efetuate alla data odierna: 71Numero di ore da efetuare entro la fine dell’a.s.: 16.

6i OBIsETTIsVIs REALIsZZATIsGli obiettivi realizzati in merito alle coepetenze sono:

1. Saper utilizzare in modo consapevole i concetti dell’analisi matematica acquisiti nei precedentianni scolastici, necessari per afrontare le situazioni problematiche relative ai contenuti svolti.2. Utilizzare in modo consapevole le tecniche e le procedure di calcolo relativi ai contenuti svolti.3. Saper organizzare ed esaminare criticamente le conoscenze acquisite.4. Utilizzare un linguaggio appropriato e sintetico nell’esecuzione delle procedure di calcolo.

Gli obiettivi realizzati in merito alle conoscenze sono:

1. Integrale indefinito e integrale definito. I teoremi relativi al calcolo integrale: dimostrazione eapplicazioni. Gli integrali impropri. Applicazioni del calcolo integrale alla geometria: aree e volumi. Lafunzione integrale.2. Equazioni diferenziali del primo ordine: a variabili separabili, lineari. Equazioni diferenzialilineari del secondo ordine a coefficienti costanti. Applicazioni delle equazioni diferenziali.3. La serie di Fourier e il criterio di convergenza di Dirichlet.

Gli obiettivi realizzati in merito alle mbilità sono:1. Calcolare l’integrale indefinito nei seguenti casi: funzioni elementari, funzioni la cui primitiva

è una funzione composta; integrazione per sostituzione; integrazione per parti; integrazioni di funzioni razionali frate.

2. Calcolare aree e volumi dei solidi di rotazione intorno all’asse x mediante integrali definiti.3. Risolvere equazioni diferenziali nei casi studiati.4. Calcolare i coefficienti di Fourier di una serie trigonometrica; applicare il criterio di Dirichlet;

calcolare le armoniche fondamentali.5. Applicare le tecniche di calcolo acquisite in contesti reali.

Gli obiettivi einiei da raggiungere per una valutazione sufficiente sono:

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● Conoscenza e comprensione degli aspetti essenziali degli argomenti studiati.● Capacità nel saper applicare autonomamente le conoscenze in situazioni problematiche sem

plici.● Saper portare a termine il proprio lavoro entro limiti di tempo accetabili.

I suddetti obiettivi sono stati raggiunti, ad oggi, con valutazioni almeno sufficienti nella maggiorparte dei casi. Un gruppo esiguo di allievi raggiunge i suddetti obiettivi solo parzialmente a causa dicarenze di base aggravate da un impegno saltuario e superficiale.ALLIsEVO DSAAllo studente è stato consentito di utilizzare schemi e formulari durante le verifiche scrite e oralicosì come previsto nei rispettivi PDP. 7i CONTENUTIsN° MODULO UNIsTA' DIsDATTIsCHE1 Integrali indefiniti ● Primitiva

● Integrale indefinito● Integrali indefiniti immediati● Integrazione per scomposizione● Integrazione per sostituzione● Integrazione per parti● Integrazione di funzioni razionali frate (denominatore di primo e secondo grado)

3 Integrali definiti ● Problema delle aree e definizione dell'integrale definito.● Teorema della media (con dimostrazione) e il teorema fon damentale del calcolo integrale (con dimostrazione)● Applicazioni dell'integrazione definita: il valor medio; calcolo di aree; il calcolo di volumi di solidi di rotazione atorno all’asse x.

4 Integrali impropri ● Integrale di una funzione che diventa infinita in qualche punto.

● Integrale di funzioni definite in intervalli illimitati● La funzione integrale.

5 Equazioni diferenziali ● Definizione● Soluzioni generali e particolari● Equazioni diferenziali del 1° ordine: equazioni a variabili

separabili, equazioni lineari.● Equazioni diferenziali del secondo ordine lineari a

coefficienti costanti.● Applicazioni

6 La serie di Fourier ● L'estensione per periodicità di funzioni definite in intervalli chiusi e limitati.

● Il calcolo dei coefficienti di Fourier per le funzioni periodiche.

● Il criterio di convergenza di Dirichlet.● La serie di Fourier nelle applicazioni.

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1i METODIs DIs IsNSEGNAMENTOAl fine di sviluppare le capacità logico-critiche degli studenti sono state svolte lezioni interattive secondo uniter metodologico articolato in attività di tipo intuitivo, cognitivo e di applicazione.

Nelle ore svolte in classe vi sono state:• lezioni teoriche di tipo frontale e/o discusse con interventi e collaborazione degli studenti;• esercitazioni collettive o di gruppo per svolgere esercizi di applicazione dei contenuti, di ap

profondimento, di recupero o di preparazione a verifiche scrite. Nelle lezioni di tipo frontale è stato utilizzato il seguente iter metodologico:▪ presentazione di un problema a caratere applicativo;▪ ricerca della soluzione in modo intuitivo (se possibile);▪ generalizzazione▪ tratazione teorica e formalizzata dell'argomento.

I criteri metodologici adotati sono stati i seguenti:• Motivare l'apprendimento dei vari argomenti atraverso la scelta di opportune situazioni pro

blematiche .• Valorizzare la lezione come momento formativo collettivo e stimolare opportuni e ordinati in

terventi degli studenti.• Abituare ad un uso correto del libro di testo o appunti.• Stimolare gli studenti a prendere appunti ed a servirsene nel modo più proficuo.• Far utilizzare in modo consapevole gli strumenti di calcolo necessari.

瘐i MEZZIs DIs LAVORO: libri di testo, lavagna, computer.

81i SPAZIs: aula .

88i STRUMENTIs DIs VERIsFIsCAPer la valutazione sono stati adotati i criteri indicati nella parte generale del documento. Per quantoriguarda le verifiche inerenti sia il controllo in itinere del processo di apprendimento, sia il controllodel profito scolastico ai fini della valutazione, sono stati utilizzati i seguenti strumenti:• verifiche orali (colloqui, esercizi alla lavagna e test): almeno un colloquio con esercizi alla lava

gna e quesiti teorici, per ogni studente in ciascun periodo.• verifiche scrite (compiti tradizionali con esercizi, applicazioni in contesti problematici e quesi

ti teorici): 2 nel trimestre e 3 nel pentamestre, esercitazioni in classe e a casa;• interventi e partecipazione durante la lezione;• interesse evidenziato e progressi compiuti.

Pistoia 15/05/2019 Il Docente

Prof.ssa Secreti Anna

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RELAZIsONE FIsNALE 5AAPARTE DIsSCIsPLIsNARE

1) MATERIASCIENZE MOTORIE e SPORTIVE

2) DOCENTE

prof.ssa PAOLA PROCACCINI

3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI

“IN PERFETTO EQUILIBRIO” Autori: Del Nista, Parker Tasselli. Casa Editrice G. D’ANNA

4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO

N.46 ore effettuate alla data attuale A fine a. s. saranno effettuate n.54 su n. 66 ore previstedal piano di studi.

5) OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze, capacità)

In termine di conoscenze:

migliorate le conoscenze e le abilità rispetto alla situazione di partenza, abilità socio-motorie specializzate, contribuito ad acquisire abitudini allo sport come costume di vita, promosse attività sportive e favorire situazioni di sano confronto agonistico.

In termine di competenze applicative:

capacità di vincere resistenze a carico naturale, compiere azioni semplici e complesse nel più breve tempo possibile, compiere compiti motori in situazioni inusuali, tali da richiedere il recupero dell’equilibrio, conoscenza di cinque sport di squadra (calcio a 5, pallacanestro, pallamano, pallavolo).

In termine di capacità: l’obiettivo è stato quello di

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- rispettare le regole- riconoscere i propri limiti

- avere capacità di autocontrollo - avere capacità di critica ed autocritica

- avere consapevolezza di sé - saper affrontare situazioni problematiche

- saper lavorare in gruppo - saper valutare i risultati

- relazionare in modo corre

Interventi didattici educativi integrativi:

Incontro con la Nutrizionista dott.ssa Emma Balsimelli su “EDUCAZIONE ALIMENTARE” durata 2ore.

Progetto A.S.So.: Corso B.L.S.D. con attestato di partecipazione, durata 5 ore.

Viaggio d’ istruzione in Portogallo: Lisbona, Porto.

6) CONTENUTI Per la parte pratica: vedi sezione n° 10 Tempi

Per la parte teorica:

Teoria e metodologia dell’allenamento – Qualità motorie.

Educazione alimentare.

La prevenzione: fumo, alcol, droga, doping. aids, epatite, malattie a trasmissione sessuale.

7) METODI DI INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamentoindividualizzato, ricerche di gruppo e/o individuali, problem solving, ….)

Il potenziamento fisiologico (resistenza, forza, velocità, articolarità) è stato curatoindividualmente ed è stato più insistente nei confronti degli alunni meno dotati. Tutto il lavoroè ruotato intorno ad una valutazione individuale, verificata mediante alcuni test, del grado di

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efficienza fisica e di abilità dei singoli alunni in itinere.

I giochi sportivi proposti hanno tenuto conto degli interessi dei giovani, della disponibilitàdelle attrezzature e delle caratteristiche ambientali. In questa attività gli alunni si sono avvalsidegli schemi motori già acquisiti nei precedenti anni scolastici, che sono stati man manoadeguati al nuovo sviluppo somatico.

I giochi di squadra (calcio a 5, tennis-tavolo, dama, ultimate), con la conoscenza delle regolepredeterminate, con l'assunzione di ruoli e con l'applicazione di schemi di gara, sono statiutilizzati come un valido mezzo per lo sviluppo della socialità e del senso civico, unito ad unconsolidamento del carattere.

L'azione pedagogica è stata conseguenza dell'attuazione del metodo induttivo attivo ed èstata adattata alle caratteristiche già evidenziate dai singoli alunni.

8) MEZZI DI LAVORO (sussidi didattici utilizzati)

Durante le attività eseguite in palestra sono stati utilizzati i seguenti attrezzi: palloni dacalcetto, racchette e palline. Inoltre è stato utilizzato per la parte teorica il testo in adozione“IN PERFETTO EQUILIBRIO ” Autori: Del Nista, Parker Tasselli Casa editrice G. D’ANNA

9) SPAZI (biblioteca, palestra, laboratorio, aule speciali)

L’attività ha avuto luogo presso l'aula del Ping-Pong e il campino esterno per il calcetto.

10)TEMPI (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche o dei moduli)

Contenui e teepi iel percorso foremivo (argoment tratat ed ore d'insegnamento)

- CALCIO a 5 ore 8

- PALLAVOLO ore 5

- PING-PONG ore 14

- DAMA ore 14

- VERIFICHE SCRITTE e TEORIA ore 6

11) STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sulnuovo esame di stato, prova scritta, prova scrittografica, interrogazione, test,… )

Le verifiche sono state: due prove scritte nel trimestre e tre nel quinquemestre due pratiche e57

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una scritta : quelle scritte in linea con le impostazioni ministeriali a tipologia strutturata,semistrutturata come quelle della terza prova del nuovo esame di stato.

N.B. l'attività pratica è stata ridottissima in quanto la palestra è stata chiusa in data9/11/2018 e mai riaperta, per problemi di sicurezza.

Pistoia, 15 Maggio 2019 IL DOCENTE

Prof.ssa Paola Procaccini

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PARTE DISCIPLINARE

1) MATERIA

RELIGIONE

2) DOCENTE

Prof. Pisani Samuel

3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI

SULLA TUA PAROLA. Guido Bozzi, Andrea Mandelli, Maria Luisa Pravezzi. De SCUOLA.

4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2018/2019

n. 26 ore attualmente effettuate.

A fine a.s. saranno effettuate n. 31 ore

5) OBIETTIVI REALIZZATI

Gli alunni sono in grado di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di

vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto

all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; Cogliere la

presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica

del mondo contemporaneo; Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede

cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa,

nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.

6) CONTENUTI

1. DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

· I diritti umani;

· L’impegno per il bene comune;

· Pace e Guerra;

· La pena di morte;

· La giustizia sociale;

· La dignità del lavoro;

· Un’economia globalizzata;

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· Uno sviluppo sostenibile;

· Il mondo della comunicazione;

· La terra, una casa da salvaguardare.

2. LA CHIESA DEI NOSTRI GIORNI

· La Chiesa tra Settecento, Ottocento e Novecento;

· Le sfide del Novecento;

· Edith Stein;

· Dietrich Bonhoeffer;

· Massimiliano Kolbe;

· Il Concilio Vaticano II;

· La Chiesa oggi;

· La religione oggi;

· La Chiesa in dialogo.

3. IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

· Religioni che dialogano;

· La Chiesa Cattolica nel dialogo con gli altri;

· La convivenza con gli “stranieri”;

· Il fondamentalismo religioso;

4. L’ESCATOLOGIA CRISTIANA

· La ricerca di un senso ultimo;

· La risposta del Cristianesimo;

· Il problema del dolore e del male;

· Dio e il male nella Genesi;

· Il male non è invincibile;

· Nati per essere felici;

· Che cosa serve per essere felici;

· Un uso responsabile della libertà;

7) METODO DI INSEGNAMENTO

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Lezione frontale; Discussione in aula; Lavoro di gruppo.

8) MEZZI DI LAVORO

Libro di testo. Supporti informativi. Audiovisivi.

9) SPAZI

Aula scolastica; Aula LIM.

10) TEMPI

- PRIMA UNITÀ: Settembre;

- SECONDA UNITÀ: Ottobre/Dicembre;

- TERZA UNITÀ: Gennaio/Marzo;

- QUARTA UNITÀ: Aprile/Maggio.

11) STRUMENTI DI VERIFICA

Prove scritta; Interrogazione; Colloquio-confronto;

Pistoia 15/05/2019 Il Docente

Prof. PISANI SAMUEL

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RELAZIsONE FIsNALE 5 AA

PARTE DIsSCIsPLIsNARE

1) MATERIA

SISTEMI AUTOMATICI

2) DOCENTI

Prof. ssa Monica Innocenti e prof. Francesco Bardelli

3) LIBRI DI TESTO ADOTTATI.

Libro di testo: CERRI FABRIZIO / ORTOLANI GIULIANO/ VENTURI EZIO “CORSO DI SISTEMIAUTOMATICI. NUOVA EDIZIONE OPENSCHOOL / PER L'ARTICOLAZIONE AUTOMAZIONE DEGLIISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO” vol.3, HOEPLI, 9788820378448

4) ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2018/2019

163 ore complessive (145 effettive) su 198 ore previste

5) OBIETTIVI REALIZZATI

● Saper applicare la trasformata di Laplace

● Saper calcolare la funzione di trasferimento di un sistema rappresentato tramite schema a blocchi

● Conoscere e saper applicare i criteri di stabilità

● Saper calcolare l’errore a regime di un sistema con retroazione

● Conoscere il regolatore PID

● conoscere la definizione di trasduttore

● conoscere le principali caratteristiche dei trasduttori e alcune tra le principali tipologie di trasduttori

● conoscere i problemi di campionamento e la conversione AD e DA

● conoscere lo schema a blocchi di un sistema di acquisizione e distribuzione dati

6) CONTENUTI E TEMPI:

Modulo 1 - Ripasso Ore

UD 1 Trasformata di Laplace 18UD 2 Diagrammi di BodeUD 3 Scheda Arduino simulazione in TinkercadUD 4 Scheda Arduino: realizzazione dell’Ohmetro

Modulo 2 - Sistemi retroazionati Ore

UD 1 Margine di fase e margine di guadagno 25UD 2 Criterio di Bode e reti correttrici (pag.219 del libro di testo)

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UD 3 Reti correttrici: dimensionamento (u.d. D3 del libro di testo)

UD 4Stabilità: criterio generale e criterio di Nyquist (pag.211 del libro ditesto)

UD 5 CLIL: The stability (D1 • The problem of stability, D2 • Systemstabilization e D3 Dimensioning of corrective networks)

Modulo 3 - Controlli automatici Ore

UD 1Controllo in catena aperta e in catena chiusa (pag.109÷112 del librodi testo)

14

UD 2 Schema a blocchi di un sistema di controllo

UD 3Controllo statico ed effetto della retroazione sui disturbi (pag.128 dellibro di testo)

UD 4 L’errore a regimeUD 5 I disturbi additivi e parametrici (pag.107 del libro di testo)UD 6 I controllori PID: unità C3 del libro di testo (pagg.141-154)UD 7 CLIL: Automatic control (C1 The Control e C3 • PID controllers)

Modulo 4 - Sistemi di acquisizione e distribuzione dati Ore

UD 1 La catena di acquisizione e distribuzione 41

UD 2 Vantaggi delle tecniche digitali (pag.6 del libro di testo)UD 3 Conversione digitale-analogico (u.d. A3 del libro di testo)UD 4 Campionamento, quantizzazione e codifica (u.d. A4 del libro di testo)UD 5 I trasduttori di temperatura (u.d. E5 del libro di testo)UD 6 Trasduttori di forza e di posizione: cenni ad estensimetri, celle di

carico, potenziometri ed encoder ottici.UD 7 Esempio XIX-127 del "Manuale di elettrotecnica elettronica e

automazione"UD 8 CLIL: Collection, Digitalization and Data Distribution (A2 Collection,

Digitalization and Data Distribution, A3 Digital-Analog Conversion,A4 Sampling e A5 • Analog-Digital Conversion) e The transducers(E1 Generalities and parameters of the transducers, E2 Sensors forposition and displacement control, E3 Sensors for weight anddeformation control, E5 • Sensors for temperature control)

UD 9 Pspice:• simulazione di un S/H e di un DMUX• simulazione di un ADC08

UD 10 Simulazioni prove d’esame: • esame ordinaria a.s. 2010/2011, Tema di: ELETTRONICA

(Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi delprogetto sperimentale “Sirio”)

• prima parte della simulazione Zanichelli della II provad'esame 2016

• prima parte esame di stato a.s. 2015/2016UD 11 Visione del "Manuale di elettrotecnica-elettronica e automazione" ed.

HoepliUD 12 Simulazione II prova dell'esame di stato del MIUR

Modulo 5 - Tecnologie bus: Ore

UD 1Tecnologie bus: Introduzione, Sistema PROFIBUS, Sistema CANBUS e Sistema MODBUS (unità H2 da pag.422 a 433 del libro ditesto)

16

UD 2 Codici correttori e rilevatori di errori

UD 3PLC e CIM (Computer Integrated Manufacturing) (Unità H1 del librodi testo: par.1.1)

UD 4L’IOT INDUSTRIALE (IIOT): introduzioneTecnologia SCADA: (pag.419 del libro di testo)

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UD 5La comunicazione: tipi di rete, classificazione delle reti, modalitàoperative, comunicazioni parallela e seriale, comunicazioni asincrona(Unità H1 del libro di testo: par.1.2)

UD 6 Fibre ottiche: legge di Snell e angolo limiteUD 7 CLIL: The automation (H1 PLC, CIM, communication and supervision

e H2 Bus technologies: PROFIBUS, CAN BUS, MODBUS)

Modulo 6 – Automazione industriale: OreUD 1 Controllori logici programmabili: caratteristiche e applicazioni 3UD 2 I robot

Modulo 7- Laboratorio OreUD 1 PLC: spiegazione della sezione 7 "Pulse and Counter Functions" 28UD 2 Simulazione per PLC "impianto produzione carta"UD 3 PLC: l'inverterUD 4 PLC: nastro trasportatore e robotUD 5 Motion control con PLC (i motori)UD 6 PLC: progetto RobotUD 7 linguaggio di programmazione SFCUD 8 Realizzazione di diagrammi di flusso di progetti, quali il "Carrello di

trasporto":UD 9 Progetti per:

❖ esame di maturità❖ partecipazione alla gara Omron❖ partecipazione alla gara Siemens

L’unità 6, alla data di stesura di questo documento, è da concludere.

7) METODI DI INSEGNAMENTO:

Lezione frontale; lezione dialogata; metodo esperienziale; ricerca individuale e/o di gruppo.

8) MEZZI DI LAVORO:

Libro di testo; documenti ricavati da Internet, attrezzature di laboratorio e PC con simulatore per i PLC della

Omron

9) SPAZI:

Le lezioni si sono svolte in classe e nel laboratorio di elettronica (LIM1).

10) STRUMENTI DI VERIFICA:.

Prove scritte con risoluzione di problemi ed esercizi, interrogazioni e verifiche orali, prove pratiche.

Simulazioni prove d’esame:

o esame ordinaria a.s. 2010/2011, Tema di: ELETTRONICA (Testo valevole per i corsi diordinamento e per i corsi del progetto sperimentale “Sirio”)

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o prima parte della simulazione Zanichelli della II prova d'esame 2016

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o prima parte esame di stato a.s. 2015/2016

Pistoia 15/05/2019 Il Docente Prof.ssa Innocenti Monica

Il Codocente Prof. Bardelli Francesco

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Is.T.T. FEDIs-FERMIs A.S. 0181/018瘐 Docueento Finmle clmsse 5AA

MATERIsA: Elettronicm ei Elettrotecnicm

Docente: Vii Pmolo

Codocente: Lmpini Gumliero

Libro di testo adotato: "Elettronicm ei Elettrotecnicm vol. 3"

mutori: Conte - Toemssini

cmsm eiitrice: Hoepli

- Ore di lezione settimanali: 2 + 3 (laboratorio)

- Ore di lezione efetuate nell'A.S. 2016/2017 alla data del 30 Aprile 2019 (incluso il tempo per le verifiche orali): 118

- Ore presumibilmente da efetuare dal 2 maggio al termine delle lezioni: 20

- Ore totali: 138

- Ore impiegate per le gite: 10

Obiettivi specifici della disciplina

Conoscenze:

Operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi eletrici ed eletronici complessi;sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparatieletronici; saper utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;saper integrare conoscenze di eletrotecnica, di eletronica e di informatica per intervenirenell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispeto ai quali è in grado dicontribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alletipologie di produzione.

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Coepetenze mpplicmive:

Utilizzare la strumentazione eletronica di base, la documentazione tecnica; progetare circuitilogici tipici, catene di acquisizione dati (dal segnale trasdoto all’interfaccia di input; realizzare ladocumentazione tecnica relativa ai progetti implementati).

Cmpmcità:

Analizzare, dimensionare, gestire e progetare piccoli sistemi per l’elaborazione, la trasmissionee l’acquisizione dell’informazione in forma di segnali eletrici; risolvere problemi di piccolaautomazione e di interconnessione nei campi dell’industria e dei servizi.

Obiettivi rmggiuni

Nella classe, composta da 21 studenti, emergono cinque elementi che si sono distinti percostanza nello studio e qualcuno per i risultati raggiunti. Circa un terzo della classe haconseguito un profito insufficiente con risultati mediamente peggiori nelle verifiche oralima migliori nelle prove scrite e pratiche. Il resto della classe si atesta atorno allasufficienza. Lo svolgimento delle lezioni è sempre avvenuto in un clima di corretezza e nelrispeto dei ruoli tutavia, corre l’obbligo di segnalare che durante l’ultimo anno scolastico siè evidenziata una fessione nell’impegno e nello studio domestico. Progrmeem svolto

Moiulo 8: Acquisizione e conversione imi (85 oreiTeorema di Shannon e suoi limiti; errore di quantizzazione e di campionamento, spetro,aliasing e filtro antialiasing, S/H ed efetti del fat-top sampling; ADC: carateristicheprincipali, funzionamento e confronto fra ADC a gradinata, SAR, FLASH, HALF-FLASH;parametri dei convertitori: linearità, ofset, guadagno, ecc.; codifica naturale, incomplemento a due, Gray e BCD; DAC: a resistenze pesate e ladder.

Moiulo 0: Trmseissione su cmnmle ii trmseissione (85 oreiLimiti del modello a costanti concentrate, modello a costanti primarie e propagazione diun segnale sulla linea, equazione dei telegrafisti e sua soluzione, costanti secondarie e lorosignificato; dipendenza della velocità di propagazione dalla costante dieletricadell’isolante; onda direta e rifessa, adatamento di linea; generalità sulle antenne: dipoloλ/4 e λ/2; lobi di radiazione e vantaggi delle antenne direttive; guadagno, cenni su antenneyagi, parabola e ground-plane.

Moiulo 3: Uilizzo iel cmnmle ii trmseissione (85 oreiTipologie simplex, duplex ed half-duplex; rumore eletrico; diferenze fra trasmissioneanalogica e digitale, condivisione di linea FDM e TDM; dominio del tempo e dellafrequenza: teorema di Fourier e rappr. polare, cartesiana, esponenziale; generalità sullemodulazioni e vantaggi nel loro impiego: portante, modulante, modulazioni analogicheAM, FM, PM e digitali ASK, FSK, PSK, 2PSK, 4PSK, 8PSK, QAM; modulazione PWM edesempio di demodulatore con circuito RC; conceto di informazione e sua misura, alfabeto

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dei simboli, probabilità di ricezione di un simbolo ed informazione in esso contenuta,massimizzazione dell'efficienza di trasmissione nel canale, entropia.

Moiulo 4: Coepmibilità elettroemgneicm (81 oreiRichiami sui campi eletromagnetici, obblighi di legge per le apparecchiature eletroniche;sanzioni e procedure adotate per la certificazione e produzione (prove di emissioniradiate e condote e di immunità ai disturbi radiati e condotti); infuenza delle EMI suisegnali analogici e digitali; tecniche di contenimento EMI (uso di indutanze, condensatori,zener, esempi di scaricatori, cavo coassiale, ttwisted pairs, schermatura); il problema delground-loop; trasmissione mediante conversione V-f ed f-V, necessità d’uso e principalivantaggi degli optoisolatori; l’optodarlinghton: carateristiche, uso e suodimensionamento, parametri carateristici dell’ NTE3083; uso dell’ Watch-dog per lacertificazione.

Moiulo 5: Filtri (85 oreiPassivi 1° ordine (LP, HP, BP con R e C o L); op.amp per la sintesi di filtri attivi VCVS (Sallen– key) del 1° e 2° ordine (LP, HP, BP, NOTCH); sintesi di un filtro LP di ordine generico conapprossimazione di Butertworth a componenti uguali e max amplificazione otenibile;sintesi di filtri a componenti diverse; cenni su appross. di Bessel e Chebyshev.

Moiulo 6: Oscillmtori (85 oreiSinusoidali, a rilassamento, HF e BF; criterio di Barkhausen; generalità sugli oscillatoriHartley e Colpits; onda quadra a BF con NE555: monostabile, astabile, modifiche circuitaliper otenere onda quadra simmetrica; con op.amp: a sfasamento, a ponte di Wien, atrigger di Smith; con HC7414: onda quadra HF con quarzo ed RC; modulatori PWMcontrollati in tensione con NE555 e generazione PWM con LTC6992: descrizione funzionaleed esempi di progeto.

Moiulo 7: Elettronicm ii potenzm (85 oreiCarateristica eletrica e funzionamento di SCR e TRIAC; cenni sul GTO; esempio di circuitodi controllo del TRIAC; disturbi eletromagnetici prodotti, controllo zero-crossing;convertitori di potenza AC-DC: raddrizzatori a SS e DS mono e trifase, circuiti a ponte SCRsemi e totalmente controllati; dimensionamento del condensatore di filtro; in DC: utilizzodi BJT, DARLINGHTON e MOSFET come interrutori; controllo della potenza con PWM epilotaggio della corrente di gate per limitare le perdite di commutazione; conversione DC-DC step-up e step-dotwn (schemi, funzionamento, formule, dimensionamento di L); AC-AC:schema e funzionamento di un inverter trifase a ponte.

Moiulo 1: Isl eotore in CC (mncorm im fmre mllm imtm iel 31 AprileiGeneralità sugli atuatori; il motore in corrente contnua, comportamento allo spunto, aregime, a vuoto, carateristca esterna e sua dipendenza dall’eccitazione serie, parallelo eindipendente; costante di coppia e di forza controeletromotrice, costante H del motore,costante di tempo meccanica τm. Modelli per analogia meccanico ed RC; uso del motore inCC per il controllo di un asse per mezzo di un CNC ed un azionamento (loop di coppia,velocità, spazio); costant PID. Movimento interpolato e punto a punto.

Metoii ii insegnmeento

Lezione frontale con vari esempi applicativi, problem solving, sollecitazione alla discussione edalla scelta delle diverse tipologie di soluzione per risolvere il problema proposto, sia in via

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individuale che dividendo a piccoli gruppi la classe.

Mezzi ii lmvoro

Libro di testo, dispense ricavate da internet, attività di laboratorio.

Spmzi

Le lezioni si sono svolte in classe e nel laboratorio LIM ONE.

Criteri e strueeni ii veriicm miottmi

Prove scrite orientate allo svolgimento dello scrito di maturità, prove struturate a rispostaaperta e chiusa, verifiche orali, esercitazioni di laboratorio.

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VERIsFIsCA DIs ELETTRONIsCA - 17/13/018瘐 - Clmsse V AA

(valida anche per il recupero del debito formativo)

nome:

Progettare un filtro HP VCVS del 2° ordine ed approssimazione di Butterworth avente ft =100 Hz e guadagno di 20 dBin banda passante. Si disegni anche lo schema utilizzando valori commerciali per i componenti adottati.

Progettare un circuito in grado di produrre un segnale PWM a frequenza di 40 Khz con cui controllare gli station/off di un BJT NPN in configurazione emettitore comune e corrente massima di pilotaggio inferiore a 30 mA. Sulcollettore del BJT è posto un carico resistivo la cui potenza dissipata deve essere ridotta ad ¼ del suo valoremassimo possibile. Si disegni anche lo schema utilizzando valori commerciali per i componenti adottati.

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QUESIsTIs DIs ELETTRONIsCA - 06/88/0181 - Clmsse V AA

nome:

Si

No

La lunghezza d’onda è inversamente proporzionale alla velocità di propagazione

Si

No

In una serie di Fourier il valore dei coefficienti della serie è sempre decrescente al crescere dell’armonica

Si

No

Le serie di Fourier possono essere rappresentate mediante tre forme: cartesiana, polare ed esponenziale

Si

No

Il teorema del campionamento pone un vincolo sul numero di livelli necessari per quantizzare un segnale senza perdere troppa informazione

Si

No

Il fenomeno dell’aliasing può essere evitato a pato di ridurre sufficientemente la frequenza di campionamento

Si

No

Le costanti secondarie sono tre: velocità di propagazione, impedenza carateristica e costante di propagazione

Si

No

Il guadagno di un’antenna è il rapporto (in dBi) fra la potenza irradiata in una certa direzione e quella che sarebbe emessa nella stessa direzione da una antenna isotropica

Si

No

L’antenna a dipolo è isotropica

Si

No

E’ correto afermare che qualsiasi segnale eletrico è rappresentabile mediante serie di Fourier

Si

No

La velocità di propagazione in una linea dipende quasi esclusivamente dalla costante dieletrica dell’isolante usato

Si

No

La quantità di informazione trasferita in un canale di comunicazione è tanto maggiore quanto minore è la probabilità di invio dei simboli con cui essa è trasmessa

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Si

No

Applicando una tensione sinusoidale ad un condensatore, la corrente che lo atraversa è in anticipo di π rispeto alla tensione

Si

No

L’impedenza carateristica non dipende dalla lunghezza di una linea di trasmissione ma solo dalle sue proprietà eletromagnetiche

Si

No

La trasformata di Fourier è applicabile solo ai segnali periodici

Si

No

Se si trascurano gli efetti delle reciproche impedenze d'ingresso ed uscita, un filtro passa banda può essere otenuto ponendo in serie un filtro passa basso ed uno passa alto

Si

No

L'atenuazione reale prodota da un filtro lotw pass di tipo RC è nulla fino alla frequenza di taglio, dopodich è pari a 20 dB per decade

Si

No

La funzione di trasferimento di un quadripolo è il rapporto fra la tensione in ingresso e quella in uscita espresse nel dominio delle frequenze

Si

No

Nel TDM la banda del canale è interamente assegnata a ciascun dispositivo alla volta

Si

No

In un filtro passivo del 1° ordine l’atenuazione è di 20 dB per decade ovvero, variando la frequenza di un fatore 10, si ottiene una variazione dell’ampiezza di un fatore 100

Si

No

Se si trascurano gli efetti delle reciproche impedenze d'ingresso ed uscita, un filtro passa banda può essere otenuto ponendo in serie un filtro passa basso ed uno passa alto

Si

No

Gli efetti di un filtro passa alto si manifestano anche a frequenze immediatamente maggiori di quella di taglio

Si

No

Ponendo in parallelo un filtro passa basso ed uno passa alto, si ottiene sempre un filtro elimina banda

Si

No

Nella 8PSK ogni simbolo trasmesso è composto da tre bit

Si

No

In una linea, la trasmissione di un particolare simbolo, presente con maggior frequenza rispeto agli altri, porta individualmente una maggiore quantità di informazione

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Si

No

Il segnale modulante comprende la portante ed il modulato. L’informazione proviene dal segnale modulato

Si

No

In una linea di trasmissione a lunghezza finita terminata da un carico adatato (di pari impedenza), l'onda rifessa non esiste.

Si

No

All’aumentare della costante RC di un filtro passa alto, aumenta anche la relativa frequenza di taglio

Si

No

Dalla soluzione dell’eq.ne dei telegrafisti si ricava che in una linea adatata sono contemporaneamente presenti l’onda direta e quella rifessa

Si

No

La modulazione FM garantisce una migliore immunità ai disturbi rispeto alla modulazione AM

Si

No

Il convertitore ADC a gradinata ad n bit ha un tempo di conversione pari a (2n−1)⋅TCK. Quello a successive

approssimazioni ha un tempo di conversione pari a n⋅TCKQuindi, il secondo è più veloce.

QUESIsTIs DIs ELETTRONIsCA - 06/88/0181 - Clmsse V AA

nome:

Si

No

In una serie di Fourier il valore dei coefficienti della serie non è sempre decrescente al crescere dell’armonica

Si

No

La lunghezza d’onda è inversamente proporzionale alla velocità di propagazione

Si

No

Le serie di Fourier possono essere rappresentate mediante tre forme: cartesiana, polare ed esponenziale

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Si

No

Il teorema del campionamento pone un vincolo sul numero di livelli necessari per quantizzare un segnale senza perdere troppa informazione

Si

No

Il fenomeno dell’aliasing può essere evitato a pato di ridurre sufficientemente la frequenza di campionamento

Si

No

Le costanti secondarie sono tre: velocità di propagazione, impedenza carateristica e costante di propagazione

Si

No

L’antenna a dipolo non è isotropica

Si

No

Il guadagno di un’antenna è il rapporto (in dBi) fra la potenza irradiata in una certa direzione e quella che sarebbe emessanella stessa direzione da una antenna isotropica

Si

No

E’ correto afermare che qualsiasi segnale eletrico è rappresentabile mediante serie di Fourier

Si

No

La velocità di propagazione in una linea dipende quasi esclusivamente dalla costante dieletrica dell’isolante usato

Si

No

Applicando una tensione sinusoidale ad un condensatore, la corrente che lo atraversa è in anticipo di π rispeto alla tensione

Si

No

La quantità di informazione trasferita in un canale di comunicazione è tanto maggiore quanto minore è la probabilità di invio dei simboli con cui essa è trasmessa

Si

No

L’impedenza carateristica non dipende dalle proprietà eletromagnetiche di una linea di trasmissione ma solo dalla sua lunghezza

Si

No

La trasformata di Fourier è applicabile solo ai segnali periodici

Si

No

Se si trascurano gli efetti delle reciproche impedenze d'ingresso ed uscita, un filtro passa banda può essere otenuto ponendo in serie un filtro passa basso ed uno passa alto

S N L'atenuazione reale prodota da un filtro lotw pass di tipo RC è nulla fino alla frequenza di taglio, dopodich è pari a 20 dB

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i o per decade

Si

No

La funzione di trasferimento di un quadripolo è il rapporto fra la tensione in uscita e quella in ingresso espresse nel dominio delle frequenze

Si

No

Nel TDM la banda del canale è interamente assegnata a ciascun dispositivo alla volta

Si

No

In un filtro passivo del 1° ordine l’atenuazione è di 20 dB per decade ovvero, variando la frequenza di un fatore 10, si ottiene una variazione dell’ampiezza di un fatore 100

Si

No

Se si trascurano gli efetti delle reciproche impedenze d'ingresso ed uscita, un filtro passa banda può essere otenuto ponendo in serie un filtro passa basso ed uno passa alto

Si

No

Gli efetti di un filtro passa alto si manifestano anche a frequenze immediatamente maggiori di quella di taglio

Si

No

Ponendo in parallelo un filtro passa basso ed uno passa alto, si ottiene sempre un filtro elimina banda

Si

No

Nella 8PSK ogni simbolo trasmesso è composto da tre bit

Si

No

In una linea, la trasmissione di un particolare simbolo, presente con maggior frequenza rispeto agli altri, porta individualmente una maggiore quantità di informazione

Si

No

Il segnale modulante comprende la portante ed il modulato. L’informazione proviene dal segnale modulato

Si

No

In una linea di trasmissione a lunghezza finita terminata da un carico adatato (di pari impedenza), l'onda rifessa non esiste.

Si

No

All’aumentare della costante RC di un filtro passa alto, aumenta anche la relativa frequenza di taglio

Si

No

Dalla soluzione dell’eq.ne dei telegrafisti si ricava che in una linea adatata sono contemporaneamente presenti l’onda direta e quella rifessa

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Si

No

La modulazione FM garantisce una migliore immunità ai disturbi rispeto alla modulazione AM

Si

No

Il convertitore ADC a successive approssimazioni ad n bit ha un tempo di conversione pari a (2n−1)⋅TCK. Quello a

gradinata ha un tempo di conversione pari a n⋅TCK

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VERIsFIsCA DIs ELETTRONIsCA - 01/80/0181 - Clmsse V AA

nome:

(3 pti)

Progetare un filtro LP del 3o ordine con approssimazione di Butertworth che presenti un guadagno di 20 dB in banda passante e frequenza di taglio a 4 Khz. Si disegni lo schema indicando i valori commerciali per i componenti adotati.

(2pti) Progetare un filtro LP del 2° ordine con guadagno nella banda passante = 4 e frequenza di taglio a 2 Khz.

(1 pto, opzionale) Dato il modello a costanti primarie, dimostrare l’eq-ne dei telegrafisti riportandone la soluzione.

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VERIsFIsCA DIs ELETTRONIsCA - 88/14/018瘐 - Clmsse V AA

nome:

Quesito 1

Una linea di produzione è dotata di un sistema di visione in cui si devemantenere l’illuminazione ambientale il più possibile atendibile. Percompensare l’efeto degli eventuali disturbi causati dalla variazione dell’illuminazione ambiente, in due diverse aree della sala nel quale si trova ilsistema di visione, sono disposti dei fotodiodi il cui compito è rilevare lapotenza della radiazione luminosa dovuta all’illuminazione ambientale. Essisono collegati come nel circuito di figura, in cui:

Vph= Iph·RL [V] Iph = S·P [μA]

con S = sensibilità spetrale = 0,382 A/W, e P = potenza luminosa incidente

In condizioni ottimali, la media della potenza luminosa che incide su ciascuno dei due fotodiodi deveessere di 9 μW; se ciò avviene, il sistema produce un’ uscita binaria con livelli eletrici compatibili TTLdi valore:

- 1 se e solo se 6 μW < P < 12 μW (condizioni normali);

- 0 in tutti gli altri casi;

Inoltre, è anche necessario un segnale analogico corrispondente al valor medio della potenza otticarilevata dai due fotodiodi tale che, in corrispondenza del livello massimo di 15 μW di potenzaluminosa, la tensione prodota sia pari a 10 V;

Il candidato, fate le ulteriori ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie:

Progetti il circuito che fornisca il segnale binario richiesto;

Progetti un circuito che fornisca il segnale analogico richiesto

Quesito 2

Con riferimento alla prima parte della prova, si supponga di voler mantenere illuminata in modocostante l’area del sistema di visione al fine di compensare le variazioni della luce ambientale.

A tale scopo, l’illuminatore è costituito da una barra di led avente tensione di alimentazione 12 V epotenza di 2,5 W. Il funzionamento prevede che i led vengano pilotati in tecnica PWM alla frequenzabase di 1 kHz; il valor medio della potenza ottica è pari a 9 μW quando l’illuminazione dell’ambientecircostante è adeguata al correto funzionamento del sistema di visione e il Duty-Cycle del segnale

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PWM è pari al 60%.

Qualora l’illuminazione ambientale dovesse aumentare, il Duty-Cycle deve diminuire e viceversa; inparticolare, per una variazione di 1 μW della potenza ottica media rilevata, il Duty-Cycle deve variaredel 5% circa.

Il candidato individui una idonea soluzione che consenta di mantenere costante l’illuminazione dellascena, giustificando adeguatamente le scelte operate.Quesito 3

Il circuito illustrato nella figura successiva viene impiegato in molti dispositivi sia in ambito civile cheindustriale. Dopo aver individuato di quale circuito si trata, il candidato ne illustri il funzionamentonelle sue parti essenziali, approfondendone pregi e difetti.

Pistoia 15/05/2019 Il Docente Prof. Viti Paolo

__________________________

Il Codocente Prof. Lapini Gualtiero

ddddddddddddddddddddddddd

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PARTE DISCIPLINARE

MATERIA

TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DEI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI

DOCENTI

Docente: Biagini Bruno

Codocente: Bardelli Francesco

LIBRI DI TESTO ADOTTATI

“Tecnologie e progettazione dei sistemi elettrici ed elettronici” per l’articolazione Automazione –Bove, Portaluri – ed. Tramontana.

ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2018-19

150 ore alla data del 30 aprile + 35 presumibili dal 2/5 al 10/6, per un totale di 185 ore.

Ore di lezione settimanali: 6.

OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

- Progettare sistemi di controllo automatico, analogici e digitali.- Descrivere e utilizzare trasduttori e attuatori.- Applicare i principi del controllo delle macchine elettriche.- Risolvere problemi di interfacciamento, progettando circuiti per la trasformazione, il

condizionamento e la trasmissione dei segnali.- Utilizzare i software dedicati ed i programmi applicativi per il monitoraggio ed il collaudo di

sistemi.- Sviluppare sistemi robotizzati.- Redigere relazioni tecniche e documentazione di progetto secondo gli standard e la normativa

di settore.- Individuare, valutare e analizzare i fattori di rischio nei processi produttivi e negli ambienti di

lavoro del settore.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La maggior parte degli alunni ha mostrato un buon comportamento ed un interesse vivace allamateria, soltanto in pochi sono stati selettivi o passivi. Non sempre, però, all’interesse è seguita unadeguata rielaborazione a casa per cui il profitto, nel corso dell’anno, è risultato altalenante.

Alle lezioni frontali gli alunni hanno sempre partecipato attenzione e, in alcuni casi, hanno svoltocompiti anche complessi in buona autonomia.

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Il programma preventivo è stato svolto quasi completamente. Abbiamo dato molto spazio allaelaborazione di progetti e alla loro realizzazione pratica. La classe è stata divisa in gruppi ai qualisono stati attribuiti specifici lavori. Un gruppo ha partecipato al concorso “Smart Project Omron”, purtroppo senza qualificarsi per la fasefinale. Un altro gruppo ha partecipato alle “Olimpiadi dell’Automazione”, organizzate da Siemens,qualificandosi per la fase finale.Nell’assegnazione dei progetti abbiamo tenuto conto delle esperienze di alternanza scuola lavorodegli studenti così da poter ricondurre il lavoro svolto entro le tematiche dell’orale del nuovo Esamedi Stato.

CONTENUTI

Moiuli Unità iiimtticm Teepo (orei

Mezzi

8. Mmcchine elettriche ei mzionmeeni

● Motore in corrente continua, strutura, modello eletrico, carateristica meccanica

● Raddrizzatori controllati, monofase e trifase.

● Inverter, ponte e mezzo ponte, trifase, PWM.

● Teorema di Fourier, armoniche, filtraggio, EMC.

● Motore passo-passo, strutura, carateristica meccanica.

● Motore sincrono brushless, strutura, carateristica meccanica

● Servomotori, azionamenti stepper e brushless.

50 Libro di testo

Manuali

Cataloghi

0. Azionmeeni pneuemici ei oleoiinmeici

● Energia idraulica e pneumatica, pressione e portata.

● Cilindri, eletrovalvole, circuiti pneumatici.

20 Libro di testo

Manuali

Cataloghi

3. Progrmeemzione mvmnzmtm iei PLC

● Programmazione struturata

● Contatori veloci ed uscite ad impulsi

15 Libro di testo

Software CX-Programmer

4. Roboicm iniustrimle

● Controllo di un asse, elementi meccanici, catene 20 Libro di

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cinematiche.

● Tipi di robot, robot antropomorfo

testo

Manuali

Cataloghi

5. Orgmnizzmzione mzienimle

● Sistema gestione qualità e sicurezza 10 Libro di testo

6. Lmvormre per progetti

● Documentazione di progeto, tworking breakdotwn structure, pianificazione, diagramma di Gant, applicazione a sviluppo di progetti

70 Lab. LATEK

Lab. LIM-1

Manuali

Cataloghi

Software vari

METODI DI INSEGNAMENTO

Lezione frontale in cui ho cercato di dialogare con gli studenti per comprendere le loro difficoltà diapprendimento, alternate al colloquio ed alle prove di verifica del profitto grafiche e pratiche. Ho fattoricorso spesso ad esercizi ed applicazioni per sviluppare le capacità di analisi e di sintesi delleconoscenze acquisite; buono è stato, in questo senso, l’apporto delle prove di laboratorio.

MEZZI DI LAVORO

Personal computer, su cui sono stati utilizzati ambienti di programmazione e sviluppo interfaccegrafiche dei PLC, CAD elettrici specifici per automazione, CAD elettronici, IDE Arduino.

Laboratorio LATEK, in cui sono stati elaborati progetti vari relativi ad automazioni anche complesse,a cui ha fatto seguito una realizzazione pratica o una simulazione.

Il libro di testo è stato affiancato da appunti presi a lezione, fotocopie di cataloghi e pubblicazionitecniche, manuali.

SPAZI

E’ stato utilizzato il laboratorio LATEK, in cui sono state eseguite prove pratiche ed applicazioni varie.Le lezioni teoriche si sono svolte nell'aula della classe.

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TEMPI

(Vedi tabella del programma)

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI

Sono state effettuate almeno 2 verifiche orali e 2 prove scritto-grafiche o pratiche per quadrimestre.La valutazione nell’orale è stata effettuata sia secondo le modalità del colloquio tradizionale siaattraverso test di verifica con tipologia mista a risposta chiusa e risposta aperta.

Pistoia, 15 Maggio 2019 Il Docente Il Codocente

Prof. Biagini Bruno Prof. Bardelli Francesco

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