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DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE V CAT · • comprendere, interpretare e analizzare schemi...
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DOCUMENTO FINALE
DEL CONSIGLIO DI CLASSE V CAT
( Comma 2, art. 5 DPR 323/98)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Prot. 3398
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Sommario Parte generale
1. Presentazione dell'Istituto 3 2. L’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica 4 3. Profilo professionale 4 4. Presentazione della classe 6 5. Composizione della classe 7 6. Composizione del Consiglio di Classe 7 7. Obiettivi del Consiglio di Classe 8 8. Metodologia 9 9. Strumenti e spazi 11 10. Valutazione delle prestazioni 11 11. Attività extra curricolari – Alternanza scuola lavoro 11 12. I docenti del Consiglio di Classe 14
Parte specifica per materia - Allegati 13. Griglie di valutazione 16 14. Simulazioni della terza prova d'esame 24 15. Relazioni finali e programmi svolti 39
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1 Presentazione dell’Istituto
Oggi, divenuta un Istituto di Istruzione Superiore attraverso un processo di accorpamenti e nascite di nuovi
indirizzi, comprende vari percorsi di studio:
A) Istituto Professionale – Settore Industria e Artigianato ad indirizzo Manutenzione e Assistenza
Tecnica, con due opzioni:
‐ Apparati, impianti, servizi tecnici industriali e civili
‐ Manutenzione mezzi di trasporto
B) Istituto Professionale – Settore Industria e Artigianato – Produzioni industriali e tessili –
articolazione Artigianato con opzione Produzioni Tessili e Sartoriali
C) Istituto Professionale – Settore Servizi Commerciali
D) Istituto Professionale – Settore dei Servizi Socio Sanitari
E) Liceo Artistico
La complessa articolazione dell’Istituto si riflette anche sulla dislocazione territoriale dello stesso, le cui
sedi sono situate a Viterbo (sede centrale nel quartiere Villanova, Liceo Artistico nel quartiere Pilastro) e a
Tuscania.
L’andamento delle iscrizioni risulta complessivamente costante, nonostante le difficoltà strutturali con cui
l’Istituto è costretto a misurarsi. Gli alunni provengono solo in parte dalle scuole medie cittadine: il tasso di
pendolarismo, infatti, è di circa il 75 %. I dati rilevano che gran parte degli studenti provengono da
famiglie a reddito medio basso e in molti casi hanno alle spalle una carriera scolastica già segnata da
insuccessi scolastici o da esiti appena sufficienti, il che pone la necessità di interventi tesi al recupero e al
rafforzamento di abilità e competenze di base.
L’Istituto è dotato di laboratori informatici, aule video e di tutti quegli spazi utili allo svolgimento delle
attività di indirizzo, oltre che dei laboratori H. In alcune aule sono installate LIM.
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2 L’ indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica Nell'indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica" sono confluiti gli indirizzi del previgente ordinamento
professionale che attenevano all'elettrotecnica, all'elettronica ed alla meccanica.
Lo scopo del corso è quello di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale,
competenze per effettuare interventi di installazione, manutenzione e riparazione su piccoli sistemi o parti
di impianti.
La grande varietà di contesti tecnologici nei quali si applicano le competenze del manutentore esigono una
struttura politecnica dell'indirizzo poiché l’organizzazione del lavoro, l’applicazione delle normative e la
gestione dei servizi richiedono saperi differenziati.
Il percorso formativo mira pertanto a far acquisire agli allievi competenze multifunzionali ma anche ad
avere la preparazione e la mentalità per aggiornare continuamente le proprie conoscenze ed adattarsi a ruoli
aziendali diversi.
3 Profilo professionale
Il diplomato nell'indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica" deve possedere le competenze per gestire,
organizzare ed effettuare interventi di installazione, riparazione e manutenzione ordinaria su piccoli sistemi
o parti di impianti anche complessi.
Le sue competenze professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali quali l'elettrotecnica,
l'elettronica e la meccanica.
Deve essere in grado di:
• controllare e ripristinare il corretto funzionamento e la conformità alle normative sulla sicurezza di
apparati e impianti;
• osservare i principi di igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;
• utilizzare competenze multidisciplinari in ambito tecnologico per intervenire su macchine ed impianti;
• reperire ed interpretare documentazione tecnica;
• assistere gli operatori e fornire informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
• segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze.
A conclusione del percorso quinquennale il diplomato in "Manutenzione e assistenza tecnica" deve
conseguire pertanto le seguenti competenze:
• comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
• utilizzare, attraverso la conoscenza e l'applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche;
5
• utilizzare la documentazione tecnica per garantire il corretto intervento su apparecchiature e impianti
per i quali cura la manutenzione;
• individuare i componenti che costituiscono il sistema allo scopo di intervenire nel montaggio, nella
manutenzione e nella sostituzione dei componenti;
• utilizzare correttamente strumenti di misura e controllo per eseguire regolazioni e tarature.
Oltre alle competenze tecniche, la nuova figura professionale di manutentore deve essere in possesso di una
solida base culturale per essere in grado di orientarsi e di adattarsi di fronte a problemi nuovi. Queste
caratteristiche sono fondamentali nelle aziende moderne dove i ruoli cambiano e le competenze richieste si
evolvono.
Il manutentore deve pertanto avere anche doti di flessibilità per fare lavori diversi, aggiornare le proprie
conoscenze e ricoprire ruoli diversi, deve acquisire la capacità di lavorare in gruppo, deve imparare ad
assumersi responsabilità e a coordinare il lavoro dei collaboratori.
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4 Presentazione della classe
La classe è composta da 12 alunni tutti provenienti dalla IV CAT
La maggior parte degli alunni, provenendo dai paesi della provincia di Viterbo, si deve considerare
pendolare.
Il dialogo educativo, la disponibilità e l'interesse sono stati accettabili solo a tratti. Di conseguenza il
profitto, a causa della poca attenzione durante le lezioni e soprattutto a causa di uno scarso impegno nello
studio domestico, è rimasto al limite della sufficienza, con lieve miglioramento solo nella parte finale
dell'anno in vista dell'Esame di Stato.
Il metodo di studio, inoltre, non è stato sempre efficace: esso è risultato, talvolta, poco autonomo, caotico e
disorganizzato; spesso si è presentata la necessità di rallentare o semplificare lo svolgimento delle
programmazioni disciplinari allo scopo di favorire il processo di apprendimento di sezioni cruciali delle
stesse.
Non è stato possibile raggiungere appieno tutti gli obiettivi prefissati per una bassa propensione degli allievi
allo studio ed a lacune pregresse notevoli che, nonostante il lavoro svolto nel quinquennio dai vari Consigli
di Classe, non sono state pienamente eliminate.
I risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati variano da materia a materia ma le conoscenze e le
competenze acquisite sono per lo più superficiali e frammentate.
Le verifiche sono state svolte regolarmente nel corso dell’anno scolastico secondo quanto previsto dal
PTOF (nei quadrimestri almeno due verifiche scritte e due orali, una delle quali sostituibile con un test).
I rapporti con alcuni insegnanti sono stati difficili per la difficoltà di far lezione ad un gruppo troppo spesso
distratto e rumoroso ma durante l'anno il comportamento è comunque migliorato, segno di una presa di
coscienza e di una seppur parziale maturazione.
Non si sono comunque verificati episodi di grave indisciplina e gli allievi si sono sempre rapportati tra di
loro in modo amichevole e con reciproco rispetto.
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5 Composizione della classe
Alunno Data di nascita Comune di residenza
1 omissis 10/11/1997 Oriolo Romano (VT)
2 omissis 25/08/1996 Vasanello (VT)
3 omissis 17/11/1996 Manziana (RM)
4 omissis 27/05/1998 Orte (VT)
5 omissis 25/03/1996 Viterbo
6 omissis 09/06/1997 Latera (VT)
7 omissis 02/02/1998 Oriolo Romano (VT)
8 omissis 12/09/1995 Tre Croci (VT)
9 omissis 21/10/1998 Bassano in Teverina (VT)
10 omissis 07/07/1998 Viterbo
11 omissis 05/08/1997 Caprarola (VT)
12 omissis 07/09/1998 Farnese (VT)
6 Composizione del consiglio di classe
Docente Materia
N° oresettimanali
1 Merendi Arianna Lingua e letteratura italiana + Storia 4+2
2 Mariottoni Tiziana Lingua inglese 3
3 De Nisco Roberta Matematica 3
5 Manetti Giampiero Tecnologie meccaniche 4
5 Grande Donato Tecnologie meccaniche /compresenza 2
6 Raona Cosimo Tecnologie elettrico - elettroniche 3
7 Maccari Luigi Tecnologie elettrico - elettroniche / compr. 2
8 Raona Cosimo Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 8
9 Maccari Luigi Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione / compr.
2
10 Maccari Luigi Laboratori tecnologici 3
11 Patara Antonella Scienze motorie e sportive 2
12 Zarletti Sara Religione 1
8
7 Obiettivi del consiglio di classe
I docenti hanno fatto propri gli obiettivi del PTOF.
Gli obiettivi formativi sono stati individuati in modo da:
1) Formare una coscienza civile che:
• induca a vivere consapevolmente, nella dimensione pubblica, i doveri in quanto necessario
completamento dei diritti;
• induca al rispetto delle istituzioni ed educhi alla legalità;
• consenta agli alunni di comprendere i valori democratici e li renda capaci di contribuire alla
loro salvaguardia e alla loro crescita.
2) Sviluppare delle capacità critiche indispensabili per:
• operare scelte consapevoli e riflesse;
• mettere in atto comportamenti responsabili;
• attuare la formazione completa del soggetto come individuo e come membro della collettività;
• porsi come soggetti attivi e propositivi nel mondo del lavoro.
3) Promuovere e sviluppare una educazione che sia:
• improntata ai principi della solidarietà sociale, tolleranza e accettazione della diversità di cultura, di
razza, di religione, di cultura e di tradizioni;
• capace di valorizzare l'interscambio e le reciproche relazioni fra persone, popoli e culture.
4) Formare una coscienza e concezione del lavoro inteso come strumento di autorealizzazione e di
crescita del benessere sociale.
Per quanto riguarda gli obiettivi professionali ci si è prefissi di conseguire l'ottenimento da parte degli
studenti di una base culturale tecnologica flessibile e aperta ai mutamenti della richiesta e della
conformazione del mondo del lavoro in grado di operare adattamenti e proposte innovative.
In particolare si è operato perché lo studente acquisisse:
• conoscenze, capacità e competenze nelle discipline di indirizzo;
• abilità nell'elaborazione delle conoscenze acquisite;
• capacità trasversali per decidere, collaborare ed aggiornarsi;
• capacità di analizzare e risolvere problemi.
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8 Metodologia
Ogni insegnante ha illustrato nella propria relazione finale il metodo didattico seguito. In linea
generale si è fatto largo uso della lezione frontale e frequentato i laboratori solo per le discipline
tecniche.
Per quanto attiene alla preparazione della prima prova scritta dell'Esame di Stato sono stati trattate
tutte e quattro le tipologie (analisi del testo, saggio breve e/o articolo di giornale, tema di
argomento storico e tema di ordine generale).
Per quanto riguarda le griglie di valutazione della prima prova, l'insegnante di Italiano fa
riferimento alle vigenti indicazioni Ministeriali. Si evidenzia che, in ottemperanza alle suddette
indicazioni, questa prova tende a verificare:
• la padronanza della lingua italiana;
• la conoscenza specifica dei contenuti richiesti;
• la capacità di organizzare un testo;
• la capacità di elaborare e argomentare le proprie opinioni;
• la capacità di costruire ragionamenti conseguenti e motivati;
• la capacità di esprimere fondati giudizi critici e personali;
• il possesso di doti di originalità e creatività.
Ciò premesso, il Consiglio di classe approva per la prima prova scritta la griglia di valutazione alle
Vengono di seguito indicati i criteri di valutazione relativi alla seconda prova scritta, Tecnologie e
tecniche di installazione e manutenzione, che si pongono all'attenzione della Commissione.
Si premette che solo con la visione del testo della prova d'esame si potranno enunciare con
precisione i criteri relativi alla correzione.
In linea di principio i criteri saranno improntati alla valutazione dei seguenti aspetti:
• comprensione e attinenza al testo;
• utilizzo di un lessico tecnico-scientifico appropriato;
• competenza nei procedimenti risolutivi;
• precisione nei calcoli e correttezza delle unità di misura;
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• completezza del commento e delle giustificazioni sulle scelte adottate;
• chiarezza espositiva;
• ordine e precisione degli schemi e dei disegni.
La votazione sarà commisurata alla difficoltà del Compito proposto.
Il Consiglio di classe approva per la seconda prova scritta la griglia di valutazione allegata.
Relativamente alle simulazioni di terza prova, si è provveduto a somministrare ogni volta un questionario
comprendente cinque materie; per ognuna di esse, sono stati proposti due items di tipologia B) e quattro di
tipologia C).
Per gli items di tipologia B) è stato attribuito un punteggio massimo di un punto, mentre per quelli di
tipologia C) il punteggio attribuito per la risposta esatta è stato di 0.25 punti; di conseguenza, per ogni
materia è stato possibile raggiungere un punteggio massimo di 3 punti.
Relativamente agli items di tipologia B), si è tenuto conto, per l’attribuzione del punteggio, dell’aderenza
della risposta fornita alla domanda, della proprietà di linguaggio e della proprietà di sintesi
Il Consiglio di classe approva per la terza prova scritta la griglia di valutazione allegata.
Il Consiglio di classe ha svolto due simulazioni che hanno coinvolto le seguenti materie:
Storia, Tecnologie elettrico-elettroniche, Tecnologie Meccaniche, Inglese e Laboratori tecnologici.
Per l'esecuzione di tali prove è stato concesso un tempo di due ore.
Sono state, inoltre, effettuate due simulazioni della prima e seconda prova d’esame.
Viene di seguito indicata la tabella di comparazione fra le valutazioni in decimi e le valutazioni in
quindicesimi.
VALUTAZIONE VOTO IN /10 VOTO IN /15 Nullo 1 1 Del tutto negativo 2-3 2-4 Gravemente insufficiente 4-4,5 5-7 Insufficiente 5-5,5 8-9 Sufficiente 6 10 Discreto 7-7,5 11-12 Buono 8 13 Ottimo 9-10 14-15
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9 Strumenti e spazi
Oltre al libro di testo in adozione, sono state distribuite dispense scritte dall’insegnante, sono stati dettati
appunti, consultato giornali e riviste e proiettati DVD.
Per le esercitazioni pratiche si sono frequentati i laboratori di informatica, di elettrotecnica e l'officina
meccanica.
Le lezioni di Scienze motorie si sono svolte in palestra
10 Valutazione delle prestazioni
Tutti i docenti hanno utilizzato come strumento di valutazione i colloqui orali e, ove previsto, prove scritte.
Nelle materie tecniche gli allievi hanno affrontato anche prove pratiche e redatto relazioni tecniche. Alcuni
insegnanti hanno fatto uso di test, schemi logici, ricerche di gruppo.
I criteri di valutazione seguiti per valutare i livelli raggiunti sono quelli stabiliti dal PTOF
11 Attività extra curriculari – Alternanza scuola lavoro
L’alternanza scuola-lavoro, regolamentata dal DPR del 15 marzo 2010 n.87, viene definita come una
modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei sia nel sistema dell’istruzione e
della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro.
L’alternanza è dunque un’opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione. Si
propone di preparare gli allievi ad un ingresso consapevole nella realtà lavorativa, al fine di creare rapporti
stabili tra scuole e imprese appartenenti alla medesima realtà territoriale.
L’alternanza scuola-lavoro è un metodo di apprendimento che permette agli studenti di realizzare un percorso
nel quale si integrano attività formative di aula e/o di laboratorio con esperienze svolte in contesti lavorativi e
imprenditoriali.
Nel nostro istituto è strutturata nel seguente modo:
- nel IV anno in 40 ore di stage in azienda.
- nel V anno suddivise in 64 ore di stage in azienda.
- Al III anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di antincendio.
- Al IV anno è stata rilasciata la certificazione per un corso di sicurezza nel lavoro.
Gli obiettivi dell’alternanza:
- Ampliare le opportunità di apprendimento.
- Acquistare competenze spendibili nel mercato del lavoro.
- Facilitare l’orientamento e l’auto-orientamento degli studenti.
- Collegare le istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro.
- Condurre attività di ricerca e applicazione interdisciplinare basata sull’esperienza
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educativa del lavoro.
- Collegare la formazione allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Come previsto, la classe ha partecipato a 64 ore di stage presso aziende del territorio individuate dalla Scuola
per espletare l’Alternanza Scuola Lavoro. Nella fattispecie, gli allievi hanno collaborato con le seguenti
aziende:
ALUNNO AZIENDA COMUNE
1 omissis Full Service Cooperativa srl
Via Claudia Oriolo Romano (VT)
2 omissis S. M. E. snc Via A. Meucci, 20 Acquapendente (VT)
3 omissis Dynotech Computer srl
Via Murialdo Leonardo, 23 Viterbo
4 omissis Termoidraulica snc
Via S. Giovanni snc Orte (VT)
5 omissis B. V. S. srl Via V. Pinzi, 9 Viterbo
6 omissis S. M. E. snc Via A. Meucci, 20 Acquapendente (VT)
7 omissis Agrilman Via degli Scaloni snc Manziana (RM)
8 omissis I Ferri del Mestiere
Via dei Pilari, 6 Vetralla (VT)
9 omissis Eurogomme srl Via della Torre, snc Bassano in Teverina (VT)
10 omissis S. M. E. snc Via A. Meucci, 20 Acquapendente (VT)
11 omissis S. M. E. snc Via A. Meucci, 20 Acquapendente (VT)
12 omissis Federici Enzo Termoidraulico
Loc. Patraccio Ischia di Castro (VT)
Tutti gli alunni si sono regolarmente recati sul posto di lavoro e sono risultati precisi e puntuali. Le ditte
hanno sottolineato un buon comportamento, presenza regolare e volontà di apprendere. In alcuni casi i datori
di lavoro hanno evidenziato una certa discrepanza tra programmi e strumenti scolastici e l’attività effettiva
nel mondo del lavoro.
Sia gli alunni che i tutor delle aziende interessate hanno evidenziato che la durata del periodo di stage è
troppo breve. Nonostante ciò i risultati di questa esperienza sono da ritenersi soddisfacenti
Nel corso dell’anno sono state effettuate le seguenti uscite didattiche e attività di orientamento:
‐ Visita guidata Montecitorio – Roma
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‐ Visita azienda COPAVIT – Acquapendente (VT)
‐ Incontro sulla NEW ECONOMY – Sede
‐ Visita all’Osservatorio Astronomico della riserva naturale di Monte Rufeno – Acquapendente (VT)
‐ Incontro con le Forze Armate - Sede
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12 I Docenti del Consiglio di Classe
1 DE NISCO ROBERTA
2 GRANDE DONATO
3 MACCARI LUIGI
4 MANETTI GIANPIERO
5 MARIOTTONI TIZIANA
6 MERENDI ARIANNA
7 PATARA ANTONELLA
8 RAONA COSIMO
9 ZARLETTI SARA
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Documento del Consiglio di Classe
VCAT Manutenzione e assistenza
tecnica
Anno scolastico 2014/2015
Parte specifica per materia
Allegati
16
13 Griglie di valutazione
Sono in seguito allegate le griglie di valutazione utilizzate dal Consiglio di Classe relativamente:
- Alla Prima Prova Scritta;
- Alla Seconda Prova Scritta;
- Alla Terza Prova Scritta;
- Al Colloquio Orale.
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ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA A
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
Voto attribuito ……../15
La Commissione:
Indicatori 0 -7
8-9
10
11-12
13
14-15
Insufficiente(4) Mediocre(5) Sufficiente(6) Discreto(7) Buono(8) Ottimo(9-10) Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori1. Comprensione Numerosi errori
di comprensione Errori di comprensione diffusi
Errori di comprensione abbastanza diffusi, ma non tali da incidere sulla comprensione generale del messaggio informativo
Errori di comprensione poco diffusi
Nessun errore di comprensione
Nessun errore di comprensione; quest’ultima si rivela precisa e molto dettagliata
2 Analisi L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela minima o nulla
L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela assai parziale
L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela parziale
L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela corretta
L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela corretta e completa
L’analisi degli aspetti stilistici e contenutistici si rivela corretta, completa e minuziosa
3. Interpretazione e approfondimenti
La sezione non è stata affrontata o è stata affrontata in maniera minima e / o non aderente agli input proposti
La sezione non è stata affrontata o è stata affrontata in maniera assai ridotta e / o poco aderente agli input proposti
La sezione è stata affrontata o è stata affrontata in maniera scarna ma complessiva-mente aderente agli input proposti
La sezione è stata affrontata in maniera adeguata e aderente agli input proposti
La sezione è stata affrontata in maniera adeguata, ampia e aderente agli input proposti
La sezione è stata affrontata in maniera adeguata, ampia e originale; è aderente agli input proposti
4. Morfosintassi Periodare complesso, faticoso, non sempre chiaro e corretto; alcune incongruenze logico-linguistiche; diversi errori grammaticali; punteggiatura carente
Periodare non sempre chiaro e corretto; qualche incongruenza logico-linguistica; alcuni errori grammaticali; punteggiatura poco pertinente
Periodare semplice, ma chiaro con qualche incertezza grammaticale; punteggiatura incerta
Periodare semplice, chiaro e nel complesso corretto (occasionali errori); punteggiatura quasi sempre pertinente
Periodare chiaro e corretto; uso pertinente delle funzioni logiche; corretta la punteggiatura
Periodare chiaro, corretto e rielaborato; uso appropriato delle funzioni logiche; accurata la punteggiatura
5. Uso del lessico Lessico molto limitato ed improprio
Lessico generico e non sempre appropriato
Lessico limitato, ma abbastanza appropriato
Lessico generalmente appropriato
Lessico appropriato e vario
Lessico ricco ed appropriato
6. Aspetto formale
Elaborato sciatto e non curato
Elaborato piuttosto sciatto
Elaborato formalmente accettabile
Elaborato abbastanza curato
Elaborato curato
Elaborato curato nei minimi dettaglia
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ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA B
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
Voto attribuito ……../15
La Commissione:
Indicatori 0 -7
8-9
10
11-12
13
14-15
Insufficiente(4) Mediocre(5) Sufficiente(6) Discreto(7) Buono(8) Ottimo(9-10) Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori1. Comprensione ed utilizzo del dossier
Numerosi errori di comprensione; utilizzo nullo o molto parziale
Errori di comprensione molto diffusi; utilizzo parziale
Errori di comprensione abbastanza diffusi; utilizzo accettabile
Errori di comprensione poco diffusi; utilizzo accettabile
Nessun errore di comprensione; utilizzo abbastanza efficace
Nessun errore di comprensione; quest’ultima si rivela precisa e molto dettagliata. Utilizzo efficace
2 Tecniche testuali
Utilizzo nullo o minimo delle tecniche testuali richieste
Utilizzo parziale e confuso delle tecniche richieste
Utilizzo accettabile delle tecniche richieste
Utilizzo abbastanza efficace delle tecniche richieste
Utilizzo efficace delle tecniche richieste
Utilizzo efficace e puntuale delle tecniche richieste
3. Coesione e sviluppo della traccia
Testo non coeso; traccia sviluppata in minima parte
Testo poco coeso; lo svolgimento della trama è molto scarno
Testo abbastanza coeso; lo svolgimento della traccia è abbastanza sviluppato
Testo coeso; sviluppo accettabile ma non ampio
Testo coeso; sviluppo ampio
Testo coeso; sviluppo ampio e articolato
4. Morfosintassi
Periodare complesso, faticoso, non sempre chiaro e corretto; alcune incongruenze logico-linguistiche; diversi errori grammaticali; punteggiatura carente
Periodare non sempre chiaro e corretto; qualche incongruenza logico-linguistica; alcuni errori grammaticali; punteggiatura poco pertinente
Periodare semplice, ma chiaro con qualche incertezza grammaticale; punteggiatura incerta
Periodare semplice, chiaro e nel complesso corretto (occasionali errori); punteggiatura quasi sempre pertinente
Periodare chiaro e corretto; uso pertinente delle funzioni logiche; corretta la punteggiatura
Periodare chiaro, corretto e rielaborato; uso appropriato delle funzioni logiche; accurata la punteggiatura
5. Uso del lessico
Lessico molto limitato ed improprio
Lessico generico e non sempre appropriato
Lessico limitato, ma abbastanza appropriato
Lessico generalmente appropriato
Lessico appropriato e vario
Lessico ricco ed appropriato
6. Aspetto formale
Elaborato sciatto e non curato
Elaborato piuttosto sciatto
Elaborato formalmente accettabile
Elaborato abbastanza curato
Elaborato curato
Elaborato curato nei minimi dettaglia
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ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA C - D
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
Voto attribuito ……../15
La Commissione:
Indicatori
0 -7
8-9
10
11-12
13
14-15
Insufficiente(4) Mediocre(5) Sufficiente(6) Discreto(7) Buono(8) Ottimo(9-10)
Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori Descrittori
1. Tecniche testuali
Utilizzo nullo o minimo delle tecniche testuali richieste
Utilizzo parziale e confuso delle tecniche richieste
Utilizzo accettabile delle tecniche richieste
Utilizzo abbastanza efficace delle tecniche richieste
Utilizzo efficace delle tecniche richieste
Utilizzo efficace e puntuale delle tecniche richieste
2. Coesione e sviluppo della traccia
Testo non coeso; traccia sviluppata in minima parte
Testo poco coeso; lo svolgimento della trama è molto scarno
Testo abbastanza coeso; lo svolgimento della traccia è abbastanza sviluppato
Testo coeso; sviluppo accettabile ma non ampio
Testo coeso; sviluppo ampio
Testo coeso; sviluppo ampio e articolato
3. Informatività
Notizie qualitativamente e quantitativamente minime o nulle
Notizie quantitativamente e qualitativamente assai scarne e scarse
Notizie qualitativamente e quantitativamente accettabili
Notizie abbastanza ampie ma non circostanziate
Notizie ampie e abbastanza circostanziate
Notizie ampie e circostanziate
4. Morfosintassi
Periodare complesso, faticoso, non sempre chiaro e corretto; alcune incongruenze logico-linguistiche; diversi errori grammaticali; punteggiatura carente
Periodare non sempre chiaro e corretto; qualche incongruenza logico-linguistica; alcuni errori grammaticali; punteggiatura poco pertinente
Periodare semplice, ma chiaro con qualche incertezza grammaticale; punteggiatura incerta
Periodare semplice, chiaro e nel complesso corretto (occasionali errori); punteggiatura quasi sempre pertinente
Periodare chiaro e corretto; uso pertinente delle funzioni logiche; corretta la punteggiatura
Periodare chiaro, corretto e rielaborato; uso appropriato delle funzioni logiche; accurata la punteggiatura
5. Uso del lessico
Lessico molto limitato ed improprio
Lessico generico e non sempre appropriato
Lessico limitato, ma abbastanza appropriato
Lessico generalmente appropriato
Lessico appropriato e vario
Lessico ricco ed appropriato
6. Aspetto formale
Elaborato sciatto e non curato
Elaborato piuttosto sciatto
Elaborato formalmente accettabile
Elaborato abbastanza curato
Elaborato curato
Elaborato curato nei minimi dettaglia
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ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
Voto attribuito ……../15
La Commissione:
Indicatori
Punteggio massimo attribuibile
all’indicatore
Livelli di valore/ Valutazione
Punteggio corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito all’indicatore
Correttezza ortografica e sintattica dell’esposizione, comprensibilità del testo scritto/grafico 3 Punti
Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo
1 1.5 2
2.5 3
Completezza dello svolgimento e aderenza alla traccia proposta
6 Punti
Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo
2 3 4 5 6
Contenuti tecnici adeguati alla richiesta della prova
3 Punti
Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo
1 1.5 2
2.5 3
Elaborazione personale dei contenuti con contributi matematico/grafico
3 Punti
Scarso Mediocre Sufficiente Discreto Buono/Ottimo
1 1.5 2
2.5 3
21
ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA INGLESE
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
CONTESTUALIZZAZIONE
Corretta interpretazione delle domande
Interpreta correttamente il senso di tutte le domande 1 Interpreta correttamente il senso di una sola domanda e parzialmente quello della seconda
0,8
Interpreta parzialmente il senso delle domande 0,6 Interpreta correttamente il senso di una sola domanda 0,4 Interpreta parzialmente il senso di una sola domanda 0,2 Non interpreta correttamente il senso di alcuna domanda 0
RIELABORAZIONE
Implementazione delle risposte con apporti personali
Rielabora con ampiezza le risposte motivando e inserendo concetti aggiuntivi
1
Rielabora motivando con ampiezza 0,8 Rielabora motivando adeguatamente 0,6 Risponde sinteticamente motivando parzialmente 0,4 Risponde sinteticamente 0,2 Riporta risposte senza connettori logici 0
ACCURATEZZA LINGUISTICA
Stesura accurata sul piano sintattico-grammaticale e stilistico
Produce un testo articolato senza errori morfo-sintattici con una certa varietà lessicale, pur con qualche imprecisione di stile
1
Produce un testo articolato senza errori morfo-sintattici con una certa varietà di lessico, ma con alcune imprecisioni di stile
0,8
Produce un testo con alcuni errori morfo-sintattici di scarsa rilevanza e con minore varietà lessicale
0,6
Produce un testo con alcuni errori morfo-sintattici che non pregiudicano la comprensione del messaggio
0,4
Produce un testo con errori morfo-sintattici che pregiudicano in alcune parti la comprensione del messaggio
0,2
Produce un testo con errori morfo-sintattici che pregiudicano la comprensione del messaggio
0
Totale ………./3
ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
22
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
TIPOLOGIA B
B1 Storia Laboratori. Tecnologici
Tecnologie Elettriche Elettroniche
Tecnologie Meccaniche
Aderenza/conoscenze 0.50 0.50 0.50 0.50 Linguaggio 0,25 0,25 0,25 0,25 Analisi/sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE 1 1 1 1 B2 Aderenza/conoscenze 0.50 0.50 0.50 0.50 Linguaggio 0,25 0,25 0,25 0,25 Analisi/sintesi 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE 1 1 1 1 TIPOLOGIA C
C1 0,25 0,25 0,25 0,25 C2 0,25 0,25 0,25 0,25 C3 0,25 0,25 0,25 0,25 C4 0,25 0,25 0,25 0,25 TOTALE 1 1 1 1 PUNTEGGIO COMPLESSIVO
3 3 3 3 ESITO / 12
Voto Totale ……../15
La Commissione:
23
ESAMI DI STATO a.s 2016-17 COMMISSIONE: ................................................
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE
ALUNNO: ___________________________________ CLASSE: ______________
FASE DEL COLLOQUIO
PARAMETRI DI GIUDIZIO CORRISPONDENZE GIUDIZIO/PUNTEGGIO
PUNTEGGIO
ARGOMENTO PROPOSTO DAL CANDIDATO
1) Conoscenza nulla o parziale e/o non corretta; scarsa coerenza tra le varie discipline; assenza di cura nella presentazione
2) Conoscenza sufficiente e sostanzialmente corretta; parziale coerenza tra le varie discipline; cura sufficiente nella presentazione
3) Conoscenza ampia e corretta; coerenza nell’organizzazione delle varie discipline; buona cura per la presentazione
4) Conoscenza totale ed approfondita; forte organicità tra gli argomenti afferenti le varie discipline; grande cura per la presentazione
1) 0 – 6 2) 7– 8 3) 9 4) 10
DISCIPLINA
CONOSCENZE 1) Lacunose 2) Sufficienti 3) Buone 4) Ottime
1) 0 - 2 2) 3 3) 4 4) 5
CAPACITA’ CRITICA 1) Nulla 2) Sufficiente 3) Buona 4) Ottima
1) 0 - 2 2) 3 3) 4 4) 5
COMPETENZE LINGUISTICHE 1) Insufficienti 2) Sufficienti 3) Buone 4) Ottime
1) 0 - 2 2) 3 3) 4 4) 5
DISCUSSIONE SULLE PROVE SCRITTE
1) Autocorrezione nulla con sequenzialmente all’incapacità di riconoscere gli errori
2) Riconoscimento degli errori ma assenza di competenza auto correttiva
3) Competenza auto correttiva raggiunta
1) 0 2) 1 – 3 3) 4 - 5
Voto attribuito ……../30
La Commissione:
24
14 Simulazioni della terza prova
PRIMA SIMULAZIONE INGLESE ALUNNO______________________________________ PUNTEGGIO____________ HYBRID CARS
Honda and Toyota have started selling hybrid cars in the United States. A vehicle is hybrid when it combines two or more sources of power. For example, a mo-ped (a motorized pedal bike) is a type of hybrid because it combines the power of a gasoline engine with the pedal power of its rider. The gasoline-electric hybrid car is a cross between a gasoline-powered car and an electric car. You can combine the two power sources found in a hybrid car in different ways. A parallel hybrid, for example, has a fuel tank, which supplies gasoline to the engine. But it also has a set of batteries that supplies power to an electric motor. Both the engine and the electric motor can turn the transmission at the same time, and the transmission then turn the wheels.
By contrast, in a series hybrid the gasoline engine turns a generator, and the generator can charge the batteries or power an electric motor that drives the transmission. The gasoline engine never directly powers the vehicle.
You might ask: “Why are they building such a complicated machine when most people are perfectly happy with their gasoline-powered cars?”
The answer is twofold: to reduce emissions of exhaust fumes and to improve mileage. The hybrid is a compromise: it tries to increase the mileage and reduce the emissions of a gas-powered car while overcoming the limits of an electric car.
ANSWER THIS QUESTIONS
1) What is the difference between a hybrid car and a gasoline-powered car? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) What are the advantages and disadvantages of a hybrid car?
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
25
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
1) Why are they building such a complicated machine when most people are perfectly happy with their gasoline-powered cars? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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STORIA
ALUNNO______________________________________ PUNTEGGIO____________
1. Nel marzo del 1918 la Russia firmò la pace di Brest-Litovsk con la quale Dava inizio alla guerra civile Ritirò le truppe impegnate nella Prima Guerra Mondiale Elesse un governo provvisorio Segnò la nascita del nuovo Stato Sovietico
2. Quali furono gli anni del “Biennio rosso”? 1919-1920 1920-1922 1917-1918 1915-1916
3. Qual era il soprannome dei Fasci italiani di combattimento? Camicie nere Squadracce Squadre d’azione Paramilitari
4. Nel 1929 il governo Mussolini firmò i Patti Lateranensi che segnarono la riconciliazione fra
Socialisti e Comunisti Stato e Chiesa Fascisti e Socialisti Comunisti e Chiesa
5. Cosa si intende con l’espressione “vittoria mutilata” coniata al termine della Prima Guerra Mondiale?
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
6. Quali sono gli elementi ricorrenti nei regimi totalitari del Novecento? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
27
LABORATORIO TECNOLOGIO E APPLICAZIONI ALUNNO______________________________________ PUNTEGGIO____________
1. In un impianto di illuminazione, utilizziamo come apparecchi di comando dei pulsanti N.A.:
Sempre quando ho delle lampade da comandare che siano posizionate molto distanti tra loro;
Per far azionare un relé interruttore che comanderà a sua volta il funzionamento delle lampade;
Sempre quando le lampade da comandare sono due o più di due
Per collegarli in parallelo a due deviatori nell’installare degli impianti di lampada deviata.
2. Quale apparecchio di protezione viene installato in un impianto elettrico al fine di proteggere gli utenti da eventuali dispersioni di corrente che possono essere pericolosi per il corpo umano:
Contattore Tetrapolare;
Interruttore Magnetotermico;
Interruttore Differenziale;
Pulsante Normalmente chiuso che spingiamo quando la corrente è troppo elevata.
3. In un circuito elettrico di questo tipo:
La lampada H2 si accende quando K2 non è in funzione;
La lampada H1 si accende sia quando è in funzione K1 sia quando è in funzione K2;
Il contattore K1 non può entrare in funzione se è in funzione K2;
Il contattore K2 non può entrare in funzione se è già in funzione K1.
4. In un contattore quale numerazione o sigle assumono i contatti di principali (di potenza).
Possiamo assegnargli qualsiasi numerazione alfanumerica riteniamo opportuna;
Assumono codici alfanumerici nel seguente ordine: 1° contatto A1‐A2, 2° contatto A3‐A4, 3° contatto A5‐A6.
Assumono una numerazione nel seguente ordine: 1° contatto 11‐12, 2° contatto 21‐22, 3° contatto 31‐32;
Assumono una numerazione nel seguente ordine: 1° contatto 1‐2, 2° contatto 3‐4, 3° contatto 5‐6;
28
5. Disegnare schema di funzione del circuito di comando e di segnalazione per l’avviamento di un motore Asincrono Trifase, la segnalazione deve indicare: 1) quando il motore è fermo, 2) quando il motore è in marcia; Descrivere il funzionamento.
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
6. Descrivere un apparecchio citofonico, parti costituenti e loro funzioni.
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
29
TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE ALUNNO______________________________________ PUNTEGGIO____________
1. Una tensione sinusoidale ha valore efficace Veff=10 V, il suo valore massimo è di circa? 2 V 10 V 14 V 17 V
2. Un sistema di tre tensioni alternate sinusoidali, isofrequenziali, si dice simmetrico quando: Le tensioni hanno il medesimo valore medio e sono ordinatamente sfasate tra loro di 120 gradi Le tensioni hanno il medesimo valore efficace e sono in fase tra loro Le tensioni hanno il medesimo valore efficace e sono sfasate tra loro di 60 gradi Le tensioni hanno il medesimo valore efficace e sono in fase tra loro
3. Un diodo ideale polarizzato direttamente equivale a: Un condensatore Un cortocircuito Un resistore Un circuito aperto
4. In un motore asincrono trifase la velocità di rotazione del campo magnetico dipende: Alla frequenza di rete e dalle coppie polari Solo dal numero dei poli del rotore e dal numero di cave statoriche Dal numero di poli dello statore e del rotore Dalla frequenza di rotore f2 e dalla coppia motrice
5. Descrivere come viene generato un campo magnetico rotante. ________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
30
6. Spiegare la differenza tra tensioni concatenate e tensioni stellate (fare riferimento al generatore trifase a stella rappresentato in figura).
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
31
TECNOLOGIA MECCANICA ALUNNO______________________________________ PUNTEGGIO____________
1. L’attrito tra tagliente e pezzo in lavorazione è massimo: quando l’angolo di taglio supera i 60° quando l’angolo di spoglia inferiore è particolarmente grande quando l’angolo di taglio è minore di 45° quando l’angolo di spoglia inferiore è particolarmente piccolo
2. In generale, a parità di materiale del pezzo in lavorazione, si possono usare velocità di taglio
molto elevate quando: la sezione del truciolo è grande l’utensile è in acciaio al carbonio l’utensile è in materiale ceramico si eseguono lavori di sgrossatura
3. Se l’angolo di taglio di un utensile vale 80° e l’angolo di spoglia inferiore vale 15° allora l’angolo
di spoglia superiore vale: □ 5° □ -5° (è negativo) □ 65° □ 95°
4. Quale delle seguenti affermazioni è falsa:
□ il moto di lavoro nella tornitura è circolare e posseduto dall’utensile □ il moto di lavoro nella fresatura è circolare e posseduto dall’utensile □ il moto di alimentazione nella rettifica in tondo è circolare e posseduto dalla mola □ il moto di appostamento nella tornitura è rettilineo e posseduto dall’utensile
5. Descrivi le parti principali di una macchina utensile dotata di moto rotatorio (tornio o
fresatrice) e spiega brevemente la loro funzione.
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
6. Descrivi le caratteristiche dei principali materiali utilizzati nella costruzione degli utensili
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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SECONDA SIMULAZIONE
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MATERIA: STORIA
1. Cosa si intende con l’espressione “secessione dell’Aventino”?
a) l’inizio alla guerra civile in Italia c) la protesta del Parlamento contro Mussolini
b) l’elezione del governo provvisorio d) la nascita del nuovo Stato Fascista
2. Cos’è il New Deal?
a) l’intervento dello Stato nell’economia americana
b) l’aumento dei crediti americani nei confronti degli Alleati
c) la legge sul proibizionismo
d) l’aumento della produzione americana grazie alla creazione di un mercato interno ed estero
3. Quando venne fondato il Partito nazionalsocialista?
a) 1919 c) 1921
b) 1920 d) 1922
4. Cos’è il “putsch di Monaco”?
a) e’ l’altro nome del Mein Kampf \ c) la fondazione delle “camicie brune”
b) è l’atto d’inizio alle persecuzioni contro gli ebrei d) colpo di Stato tentato da Hitler nel 1923
5. Cosa succede negli Stati Uniti il 29 ottobre 1929?
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
6. Il candidato descriva, sinteticamente, il programma politico di Hitler.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
33
INGLESE WHAT IS RISK ASSESSMENT? Whatever it is, risk assessment is essential if you are to work safely in your workshop. It involves identifying dangers associated with carrying out an activity, and then taking appropriate action, or measures to reduce risk. Industry and education must take care of employees and students respectively, and ensure that the environment in which they work (including the equipment they use) is safe. This means that they must identify and list any activities that are hazards, that could cause harm. Risk assessment lists also include risk mitigation actions, i.e. the things that need to be done to make sure that any risks identified during manufacturing operations, whether they involve the use of tools, equipment, electrical, appliance, anything are made as unlikely, as small as possible. Risk assessment is continuous and everyone is responsible, you should be aware of safety and regulations and always carry out a visual check and report anything you notice. The aim of the risk assessment is to reduce the risk of harm to: - People carrying out operation - Other people who may be affected - The working environment ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS: • WHAT DOES RISK ASSESSMENT MEAN? _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ • WHAT IS THE GOAL OF THE RISK ASSESSMENT? _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ • WHAT IS THE ROLE OF INDUSTRY AND EDUCATION? _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
34
LABORATORIO TECNOLOGICO
Domanda n.1
In un impianto di illuminazione, utilizziamo come apparecchi di comando degli invertitori:
Per far azionare un relé che comanderà a sua volta il funzionamento delle lampade;
Sempre quando ho delle lampade da comandare che siano posizionati molto distanti tra loro;
Sempre quando le lampade da comandare sono due o più di due
Per comandare lampade da più di due punti, inseriti tra due deviatori.
Domanda n.2
Quale apparecchio di protezione viene installato per proteggere un impianto dal sovraccarico e dal corto circuito?
Contattore Tetrapolare;
Interruttore Magnetotermico;
Interruttore Differenziale;
Pulsante Normalmente chiuso che spingiamo quando la corrente è troppo elevata.
Domanda n.3
In un circuito elettrico di questo tipo:
Per far entrare in funzione K1 si deve chiudere uno dei pulsanti, S2, S4, S5;
K2 entra in funzione quando si chiude il pulsante S5 solo se è in funzione K1;
Se si chiudono contemporaneamente i pulsanti S1, S2, S5 ed S6 entra in funzione il contattore K1;
Per far entrare in funzione K2 si devono chiudere S5 e S2.
Domanda n.4
In un contattore quale numerazione o sigle assumono i contatti ausiliari?
Possiamo assegnargli qualsiasi numerazione alfanumerica riteniamo opportuna;
Assumono codici alfanumerici nel seguente ordine: 1° contatto A1-A2, 2° contatto A3-A4; 3° contatto A5-A6.
35
Assumono una numerazione nel seguente ordine: 1° contatto 13-14, 2° contatto 21-22, 3° contatto 31-32, 4° contatto 43-44;
Assumono una numerazione nel seguente ordine: 1° contatto 1-2, 2° contatto 3-4, 3° contatto 5-6;
Domanda n.5
Disegnare schema di funzione del circuito di comando e di segnalazione per l’inversione di marcia di un motore Asincrono Trifase, la segnalazione deve indicare: 1) quando il motore è fermo, 2) quando il motore ruota in avanti, 3) quando il motore ruota indietro; Descrivere il funzionamento.
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Domanda n.6
Disegnare lo schema elettrico e descrivere il contattore.
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_______________________________________________________________________________________
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____________________________________________________
37
TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE
1. La frequenza minima di campionamento per un segnale sinusoidale di 3,4 kHz è: 6800 Hz 7 kHz 7800 Hz 8 kHz
2. Il tempo di conversione di un ADC ad approssimazioni successive è funzione di:
il numero n di bit la frequenza di clock ed il numero n di bit il valore del segnale analogico d' ingresso la frequenza di campionamento
3. In un sistema trifase la massima corrente in linea si ha quando tre impedenze uguali sono:
collegate a triangolo puramente resistive collegate a stella puramente induttive
4. La tabella identifica un motore con quali caratteristiche?
Motore con potenza di 0,75Kw - tensione di alimentazione 220/380V - frequenza 50Hz - 1380 g/min
Motore con potenza di 220/380V - tensione di alimentazione 0,75 Kw - frequenza B3 - 6204 g/min
Motore con potenza 45 IP - tensione di alimentazione 0,75 Kw - frequenza continua - 6204 g/min
Motore con potenza di 0,75Kw - tensione di alimentazione 220/380V - frequenza B3 - 6204 g/min
5. Descrivere il teorema del campionamento
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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6. Qual è la differenza dal punto di vista funzionale tra SCR e TRIAC?
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________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
38
TECNOLOGIA MECCANICA
1 Quanto misura il passo p di un ingranaggio cilindrico a denti diritti: Z ∙ m Π ∙ m 2 ∙ m 7/6 ∙ m
2 La trasmissione del moto fra assi paralleli avviene mediante: Ruote coniche a dentatura diritta Ruote dentate cilindriche a denti diritti Coppia vite senza fine – ruota elicoidale Ruote dentate cilindriche a denti elicoidali con eliche di senso opposto
3 La trasmissione del moto tra assi concorrenti od incidenti avviene mediante:
□ Ruote dentate coniche a denti elicoidali □ Ruote dentate cilindriche a denti elicoidali □ Ruote dentate coniche a dentatura diritta □ Ruote dentate cilindriche a denti diritti
4 In un ruota dentata a denti diritti, qual è la relazione fra modulo, numero di denti e diametro primitivo?
□ m = Dp / Z □ m = Dp / π □ m = Dp∙ π / Z □ m = Dp ∙Z / π
5 Descrivi le modalità con cui le ruote dentate trasmettono il moto tra alberi vicini nei seguenti casi: a) alberi paralleli b) alberi sghembi c) alberi incidenti.
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6 Spiega cosa si intende per rapporto di trasmissione di una coppia di ingranaggi e con quali formule si calcola.
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15 Relazioni finali e programmi svolti
DISCIPLINA: Italiano
DOCENTE: Merendi Arianna
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Paolo Di Sacco, Chiare lettere , vol 3, Dall’Ottocento a oggi,
Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, 2016.
TEMPI:
Ore settimanali: 4h
QUADRO SINTETICO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo educativo
La classe, inizialmente, si è dimostrata poco predisposta alla didattica e all’ascolto, ma con il passare
del tempo gli allievi si sono dimostrati generalmente più collaborativi e disponibili, senz’altro
interessati agli argomenti delle lezioni, ponendo, a volte, domande, chiedendo spiegazioni o fornendo
approfondimenti o altre prospettive di interpretazione.
L’applicazione nei compiti assegnati per casa o nello studio non è stata sempre adeguata per tutti,
anche se è andata progressivamente migliorando, forse per la consapevolezza dell’avvicinarsi del
traguardo dell’esame. Si può affermare che una caratteristica nella scrittura per questa classe sia la
sintesi ovvero la difficoltà di sviscerare un argomento in molteplici aspetti.
Soprattutto la tipologia B, che richiede l’utilizzo coerente dei documenti, si è rivelata più
problematica, in relazione alla coesione testuale e alla scelta di titoli e stili efficaci.
Attitudine alla disciplina
La classe risulta eterogenea dal punto di vista delle competenze linguistiche specifiche, logico-
critiche, espressive e rielaborative. Minima risulta infatti la quota di alunni in possesso di competenze
superiori alla soglia di accettabilità e di autonoma organizzazione e rielaborazione personale delle
conoscenze acquisite, mentre la maggioranza si attesta intorno a livelli sufficienti o mediocri e, per
un ristretto gruppo, insufficienti.
Interesse per la disciplina
Il livello di interesse e la partecipazione alla materia non sono stati sempre costanti ed efficaci, anche
perché il metodo di studio non era per tutti adeguatamente consolidato; nel corso di quest’anno è
migliorata la motivazione per un maggior numero di alunni e, di conseguenza, l’approccio alla
materia.
40
Impegno nello studio
La classe risulta eterogenea anche nell’impegno e nel metodo di lavoro. In classe l’impegno è stato
generalmente adeguato e accettabile, mentre non altrettanto si può dire per l’impegno personale di
elaborazione e rielaborazione; non tutti gli alunni hanno mantenuto un impegno costante, infatti
alcuni, nonostante fossero in grado di mettere in atto le strategie acquisite, le hanno applicate in modo
saltuario e superficiale. Alcuni hanno invece mostrato un percorso graduale nel corso dell’anno
sviluppando e potenziando l’ autonomia nell’organizzazione del lavoro.
OBIETTIVI MINIMI PROPOSTI SCRITTO:
Pertinenza rispetto alle proposte della traccia
Rispetto della tipologia di scrittura richiesta
Sufficiente chiarezza nell’esposizione dei dati
Linearità nell’argomentazione
Sostanziale correttezza ortografica e morfo-sintattica
ORALE:
Conoscenza dei dati fondamentali della storia letteraria
Capacità di analisi guidata di un testo letterario esaminato in classe, con attenzione alle
dimensione tematica e formale
Esposizione ordinata dei dati acquisiti
Padronanza del lessico di base relativo ai vari contenuti affrontati in classe
OBIETTIVI REALIZZATI
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze, conoscenze e
capacità, la classe si può dividere, mediamente, in tre gruppi di livello:
nella prima fascia si collocano gli alunni che hanno sempre lavorato con interesse, entusiasmo
e costanza e che, grazie anche alle loro attitudini, sono pervenuti a risultati discreti nella
produzione orale e scritta, nello sviluppo delle capacità logico-critiche raggiungendo quasi
tutti gli obiettivi programmati;
nella seconda fascia si collocano quegli studenti che, con un percorso graduale, sono riusciti
ad avere esiti sufficienti, grazie anche all’impegno, e che hanno maturato, nel corso di
quest’anno, maggiore consapevolezza e responsabilità;
41
nell’ultima fascia, infine, si collocano studenti che, normalmente dotati, hanno fatto registrare
risultati mediocri, soprattutto per la leggerezza e l’incostanza dell’impegno nello studio
individuale e/o per pregresse lacune nei prerequisiti, parzialmente superate.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO
I fattori che hanno ostacolato il processo di insegnamento/apprendimento sono riconducibili,
prevalentemente, alla mancanza continuità nello studio, soprattutto quello domestico, che dovrebbe
servire per fissare gli argomenti trattati in classe.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO (audiovisivi, multimediali etc.)
E’ stato utilizzato, oltre al libro di testo, materiale in fotocopia, LIM.
Supporti multimediali, per lavori di ricerca, sono stati utilizzati dagli allievi in ambito domestico.
SPAZI (biblioteca, palestra, laboratori)
Lo spazio è stato tradizionalmente l’aula, data anche la caratteristica della materia.
METODI D’INSEGNAMENTO (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento
individualizzato, simulazione, etc.)
In considerazione delle diverse situazioni di apprendimento, si è scelto di adeguare le proprie strategie
pedagogico/didattiche agli stili cognitivi, privilegiando più che la dimensione contenutistica quella
delle competenze, che potesse consentire ai più di sviluppare e/o consolidare autonomia
nell’organizzazione strutturata delle conoscenze.
L’intervento ha privilegiato in particolare:
verifica iniziale di quanto appreso sotto forma di feed-back con il coinvolgimento diretto degli
allievi nella fase di presentazione di ogni nuovo argomento;
consolidamento in itinere attraverso la presentazione di linee cronologiche e di mappe
concettuali per favorire l’analisi storico-letteraria anche in funzione pluridisciplinare;
approfondimento tematico in preparazione a percorsi di colloquio;
commento e verifica ragionata delle prove scritte effettuate in classe e a casa;
esercitazioni guidate per il consolidamento alla scrittura delle varie tipologie della prima prova
dell’Esame di Stato;
per quanto attiene alle modalità di svolgimento dell’azione didattica sono state, inoltre,
utilizzate la lezione frontale-partecipata, la discussione e il dibattito;
42
si sono effettuate pause in funzione di consolidamento e di approfondimento delle tecniche di
analisi e contestualizzazione dei testi, ma soprattutto di produzione di testi rispondenti alle
diverse funzioni.
STRUMENTI DI VERIFICA (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul Nuovo
Esame di Stato)
Sono state privilegiate le seguenti tipologie di prove:
esposizione argomentata, con caratteri di coerenza e consistenza, su argomenti del
programma svolto;
relazioni scritte, accompagnate o no da esposizione orale, su temi emersi dalla
lettura dei testi e dallo studio della storia letteraria;
tipologie di prova varie (trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola, miranti
ad accertare il raggiungimento di singoli obiettivi);
analisi testuale, saggio breve, articolo di giornale, tema argomentativo;
sono state effettuate tre verifiche scritte nel primo quadrimestre e due nel secondo;
le verifiche orali sono state integrate da colloqui e osservazioni in fase di lavoro.
Docente
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PROGRAMMA ITALIANO. Naturalismo francese e verismo italiano: E. Zola, Il romanzo sperimentale Giovanni Verga: Biografia, pensiero e produzione letteraria: Prefazione a:I Malavoglia Da I Malavoglia: Il mondo arcaico e l’irruzione della storia Il ritorno di ‘Ntoni e l’addio alla casa del Nespolo Vita nei campi: La Lupa Rosso Malpelo Novelle rusticane: La roba Decadentismo Visione del mondo e poetica Reazione al positivismo; Crisi della ragione e letteratura decadente Giovanni Pascoli.
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Biografia, pensiero e produzione letteraria Percorso antologico Il Fanciullino; X agosto; Il gelsomino notturno. La cavalla storna Gabriele D’annunzio. Biografia, pensiero e produzione letteraria Percorso antologico: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto; Da Il Piacere, il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli. Luigi Pirandello. Biografia, pensiero e produzione letteraria Percorso antologico: L’umorismo Da Novelle per un anno: La tragedia di un personaggio; la patente. Da Il Fu Mattia Pascal: Adriano Meis. Da Uno, nessuno e centomila: Il naso di Moscarda. Italo Svevo. Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico: Una vita: trama Senilita.: trama Da La coscienza di Zeno: Il fumo Il futurismo Filippo Tommaso Marinetti: Il manifesto futurista Le nuove frontiere della poesia: Giuseppe Ungaretti. Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico: Da L’allegria: Il porto sepolto; I fiumi; Soldati; Fratelli, San Martino del Carso, Veglia Umberto Saba Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico:
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Da Il Canzoniere: La capra A mia moglie Ulisse Salvatore Quasimodo Biografia, pensiero e produzione letteraria Percorso ontologico: Ed è subito sera Alle fronde dei salici Eugenio Montale Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico Da Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato, Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola Da Le occasioni: Non recidere forbice quel volto Da La bufera e altro: La primavera hitleriana Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio, un milione di scale Il Neorealismo Primo Levi Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico: Da Se questo è un uomo: Sul fondo Pier Paolo Pasolini Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico: Da Ragazzi di vita: Il furto fallito e l’arresto del Riccetto Italo Calvino Biografia, pensiero e produzione letteraria. Percorso antologico: La trilogia degli antenati Il sentiero dei nidi di ragno Gli Alunni Docente
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE : 5 C AT
DISCIPLINA Storia
DOCENTE : Merendi Arianna
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Vittoria CALVANI, Il Novecento e oggi, vol 3, Mondadori, 2016
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TEMPI
Ore settimanali: 2
Contenuti strutturali minimi: STORIA
Storia da fine Ottocento a inizio Novecento (Destra e Sinistra storica al Secondo Dopoguerra).
Rapporti di causa ed effetto tra i fatti.
Lessico della disciplina.
DIALOGO EDUCATIVO E METODOLOGIE:
Accettabili conoscenze dei fatti storici hanno determinato e sviluppato competenze quasi adeguate
nell’acquisizione di un linguaggio minimo specifico e nella capacità di rielaborazione personale e
critica.
Il metodo di lavoro si è basato sostanzialmente sulla lezione frontale, con domande e/o attività di
brain-storming per sollecitare e tener viva l’attenzione degli alunni. Dove è stato possibile, si è cercato
di creare dei collegamenti con il presente, con la quotidianità degli studenti.
In alcune occasioni sono stati utilizzati video (documentari o spezzoni di film) per consolidare
l’acquisizione dei contenuti.
MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo in adozione
Fotocopie da altri testi o da supporti on line
Cortometraggi o film
Testimonianze video
Espansioni on line di altri testi scolastici, non adottati
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Verifiche scritte con domande aperte e/o semistrutturate
Verifiche orali individuali
Stesura di saggi brevi
Ricerche di approfondimento su tematiche di attualità
Correzione compiti eseguiti in classe
Programma:
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IL NOVECENTO IN EUROPA E NEL MONDO
LA BELLE EPOQUE
LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE PRIMA DEL CONFLITTO
L’ITALIA GIOLITTIANA
PRIMA GUERRA MONDIALE
RIVOLUZIONE RUSSA E STALINISMO
FRANCHISMO
FASCISMO
LA CRISI DI WALL STREEET
IL NAZISMO AL POTERE
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
LA GUERRA PARALLELA DELL’ITALIA E LA RESISTENZA
IL SECONDO DOPOGUERRA E IL TRAMONTO DELL’EUROPA.
Gli alunni Docente
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MATEMATICA CLASSE VCAT Giudizio complessivo sul rendimento e il profitto della classe La classe è composta da 12 alunni, tutti provenienti dalla IV CAT. La scrivente è stata docente della classe solo nel corrente anno scolastico, pertanto il periodo iniziale è stato utilizzato per conoscere gli alunni, valutare il loro livello di conoscenza e la padronanza della materia rispetto agli argomenti acquisiti negli anni precedenti, nonché il livello di approfondimento di alcuni contenuti propedeutici rispetto a quelli trattati nel corrente anno. Per il motivo suddetto il periodo di ripasso non è stato brevissimo e lo svolgimento del programma previsto è iniziato con un lieve ritardo rispetto ai tempi prefissati. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Il rapporto con il gruppo classe è stato caratterizzato sin dall’inizio da un atteggiamento di stima reciproco, che ha favorito lo svolgimento delle lezioni quasi sempre in un clima sereno e collaborativo. Volendo quindi sintetizzare il livello di partecipazione e di interesse degli alunni nei confronti della materia, si può ritenere che questo sia stato più che sufficiente; di conseguenza gli obiettivi comportamentali si possono ritenere mediamente raggiunti. OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMATI In linea generale, volendo sintetizzare il livello di partecipazione e di interesse degli alunni nei confronti della materia, si può ritenere che questo sia stato mediamente sufficiente. Ma nonostante si sia ravvisata, sin dalla fase iniziale, una discreta partecipazione e un certo impegno da parte di quasi tutti gli alunni, riguardo alla trattazione dei contenuti programmati, è emersa, per un consistente numero di essi, una notevole difficoltà nella comprensione degli argomenti dovuta non sempre e solo ad uno scarso impegno, e/o alla mancanza di un metodo di studio adeguato, ma anche ad una conoscenza lacunosa -e per alcuni versi assente- di molteplici tecniche e concetti matematici di base trattati nella programmazione didattica degli anni precedenti, la cui conoscenza è propedeutica all’applicazione delle tecniche di calcolo impiegate nelle unità didattiche oggetto del programma di un quinto anno (prodotti notevoli, equazioni e disequazioni di II grado razionali e irrazionali, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni). Peraltro, in virtù delle enormi difficoltà di apprendimento riscontrate soprattutto a causa delle lacune pregresse, la scrivente, in itinere, ha proceduto ad un ulteriore snellimento dell’unità didattica relativa allo “Studio delle funzioni”, limitando la descrizione delle stesse ai contenuti di seguito elencati: dominio, studio del segno, simmetrie e intersezioni con gli assi cartesiani. Il calcolo differenziale è stato svincolato totalmente dall’unità didattica, proponendo unicamente esercizi di risoluzione delle derivate della funzione potenza, senza alcun riferimento all’utilizzo di quest’ultime come strumento di individuazione di max/min/flessi. E’ da sottolineare inoltre che il lavoro svolto in classe, per un consistente numero di alunni,non è stato quasi mai seguito da una puntuale esecuzione dei compiti assegnati, minando in tal modo la capacità di risoluzione, che come noto è strettamente correlata ad un’esercitazione costante volta alla memorizzazione delle formule e all’individuazione della metodologia da adottare caso per caso.
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PROFITTO E RENDIMENTO DELLA CLASSE I livelli di profitto e rendimento raggiunti dagli alunni rispecchiano fedelmente quanto appena esposto. Pertanto, fatta eccezione per un solo alunno che si colloca ad un livello discreto, sia per l’impegno continuativo dimostrato che per il rendimento medio ottenuto nel corso dell’intero anno scolastico, la classe può essere suddivisa in tre gruppi, caratterizzati dai livelli di seguito riportati:
Sufficiente: piccolissimo gruppo, caratterizzato da un profitto discontinuo, con una padronanza degli argomenti trattati che si presenta sufficiente per gli argomenti di più facile comprensione e ai limiti della sufficienza per quelli più complessi, denotando spesso difficoltà nel collegamento logico dei vari argomenti;
Quasi sufficiente/Mediocre: gruppo in cui rientra la maggior parte degli alunni, caratterizzato alle volte da un livello di rendimento quasi sufficiente, ma il più delle volte al limite della mediocrità, con un livello di preparazione spesso lacunoso e superficiale, scarsa padronanza degli argomenti trattati, frequente difficoltà nella comprensione dei collegamenti esistenti tra alcuni argomenti e mancanza di una visione sistemica.
Scarso: gruppo composto da 2/3 alunni, che si sono contraddistinti nel corso dell’intero anno scolastico unicamente per un livello attentivo quasi sempre assente, scarsa comprensione e assenza quasi totale di padronanza di tutti i contenuti trattati nel corso dell’anno.
Per quanto appena esposto, fatta eccezione per un elemento, le fasce di livello sopra riportate sono riferite ad un gruppo classe con uno standard di padronanza della materia al di sotto della media rispetto a quanto ci si attende per un V anno di un Istituto Professionale, con una capacità espositiva non sempre adeguata e una scarsa padronanza del linguaggio specifico e della simbologia matematica. E’ da evidenziare, comunque, l’impegno profuso nel corso dell’anno per la comprensione degli argomenti trattati da parte un buon numero di elementi, purtroppo non supportato dai risultati sperati per la maggior parte di essi. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI Per tutti gli argomenti affrontati sono state effettuate esercitazioni guidate in classe; questo nel tentativo di semplificare l’apprendimento e la comprensione delle metodologie di calcolo, favorire la memorizzazione delle formule utilizzate, nonché per stimolare l’attenzione e l’impegno degli alunni più svogliati e/o più propensi alla distrazione. Le verifiche sul livello di apprendimento e la padronanza dei contenuti sono state effettuate sia in forma scritta per ognuno dei moduli trattati, prevedendo ogni volta una serie di esercizi con diversi livelli di difficoltà, finalizzati all’applicazione delle varie metodologie presentate, sia tramite colloquio individuale. Per ciò che concerne la programmazione, si evidenzia quanto segue:
la tempistica prevista non sempre è stata rispettata non solo per la motivazione esposta nella parte iniziale della presente relazione, ma anche a causa delle festività e dei ponti, che hanno comportato a più riprese la sospensione delle attività didattiche, e dell’attività di ASL,
i contenuti programmati, anche se non svolti nei tempi previsti, , sono stati svolti tutti, e si possono ritenere mediamente raggiunti per buon parte degli alunni gli obiettivi prefissati sui contenuti programmati e svolti. Pertanto, il tempo restante verrà impiegato per il ripasso di tutti gli argomenti approfonditi nel corso dell’anno per consolidarne conoscenza e padronanza.
Viterbo, 12 maggio 2017 Prof.ssa Roberta De Nisco
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PROGRAMMA SVOLTO: MATEMATICA
1. FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 1.1 Definizione di funzione 1.2 Classificazione delle funzioni 1.3 Dominio 1.4 Studio del segno 1.5 Simmetrie 1.6 Intersezioni con gli assi cartesiani 1.7 Rappresentazione grafica
2. LIMITI DELLE FUNZIONI ALGEBRICHE RAZIONALI INTERE E FRATTE 2.1 La definizione di limite 2.2 Interpretazione grafica della definizione
2.3 Le forme indeterminate: +∞ ‐∞;
2.4 Gli asintoti orizzontali e verticali
3. CALCOLO DIFFERENZIALE 3.1 Definizione e significato geometrico della derivata 3.2 Le derivate fondamentali (Potenze di x) 3.3 Teoremi sul calcolo delle derivate:
a) Prodotto di una costante per una funzione b) Derivata della somma di funzioni c) Derivata del prodotto di due funzioni d) Derivata del rapporto di due funzioni e) Derivata della funzione potenza
4. CALCOLO INTEGRALE
4.1 Integrale definito 4.2 Integrali immediati e integrazione per scomposizione 4.2 integrale definito: proprietà e calcolo
5. ELEMENTI DI CALCOLO DELLE PROBABILITA’ 5.1 Terminologia 5.2 Concetto di probabilità 5.3 Definizione classica di probabilità 5.4 Eventi compatibili e incompatibili 5.5 Eventi dipendenti e indipendenti 5.6 Eventi contrari 5.6 Legge delle probabilità totali 5.7 Legge delle probabilità composte
Viterbo, 12 maggio 2017
Per gli alunni Prof.ssa Roberta De Nisco __________________________ _______________________
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LABORATORI TECNOLOGICI
RELAZIONE FINALE
Libro di testo in adozione: Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni
Autori: Luigi Calligaris, Stefano Fava, Carlo Tomasello, Fabrizio Cerri.
Casa Editrice: Hoepli.
TEMPI:
Ore settimanali: 3h
Quadro sintetico del profilo della classe
La classe mi è stata assegnata per la prima volta in questo anno scolastico (2016/2017) è composta da 12 alunni, non si sono presentati problemi di comunicazione, ma dai sondaggi effettuati è emersa una scarsa preparazione tecnica collettiva, poco interesse nell’approfondire argomenti tecnici, e soprattutto poco ragionamento logico. Così facendo si sono prolungati notevolmente i tempi di esposizione degli argomenti da sviluppare. L’attenzione alla spiegazione degli argomenti è da considerare non sempre sufficiente.
Attitudine e interesse alla disciplina
La classe risulta eterogenea per quanto riguarda l’analisi e la capacità di elaborare uno schema elettrico, solo alcuni hanno la competenza di discutere il funzionamento tecnico dei circuiti analizzati, dimostrando di aver acquisito capacità di analisi e conoscenza della componentistica usata. La maggior parte degli alunni si attesta su un livello di preparazione quasi sufficiente, l’interesse dimostrato verso la disciplina non è per tutti sufficiente.
Impegno nello studio
La classe in se mi risulta abbastanza amalgamata anche se spesso e volentieri è un continuo scherzare e divagare dall’impegno dello studio, lo dimostra il fatto che non hanno avuto un interesse costante, si sono impegnati in modo saltuario e superficiale, così di non avere le capacità di elaborazione ed esecuzione. Obiettivi minimi proposti
Pratico:
• Progettare ed essere in grado di eseguire schemi elettrici ed elettronici. • Essere in grado di elaborare e modificare circuiti elettrici ed elettronici. • Capacità di esprimere con termini tecnici il funzionamento di uno schema elettrico. • Essere in grado di risolvere problematiche di funzionamento del circuito stesso con
interventi mirati.
Obiettivi Realizzati
(in termini di conoscenza, competenza, capacità)
In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze, conoscenze e capacità, la classe si può costatare che:
• Alcuni studenti con un sufficiente impegno sono riusciti a raggiungere risultati sufficienti nonostante le lacune tecniche precedenti.
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• Altri studenti hanno ottenuto risultati mediocri soprattutto per la loro incostanza e superficialità con cui si sono impegnati nello studio consapevoli delle lacune degli anni precedenti mai recuperate.
Eventuali fattori che hanno ostacolato il processo di Insegnamento/Apprendimento
Le problematiche che hanno ostacolato il processo di insegnamento/apprendimento sono riconducibili prevalentemente alla mancanza di un costante impegno e attenzione durante la lezione e le numerose assenze da parte di molti alunni. Spesso si è presentata la necessità di rallentare o semplificare lo svolgimento della programmazione disciplinare allo scopo di favorire il processo di apprendimento di sezioni cruciali della stessa, ciò non ha permesso di raggiungere appieno tutti gli obiettivi prefissati. Un’altra problematica importante che incide profondamente nel processo di insegnamento e di conseguenza nell’apprendimento è la mancanza di adeguati spazi (laboratori) e la mancanza di materiale tecnico.
Spazi utilizzati
Vista la caratteristica della materia (Tecnico-Pratica), sono stati utilizzati i seguenti Laboratori:
• Laboratorio di Informatica • Laboratorio di Elettronica
Metodi d’insegnamento (lezioni frontali, lavoro di gruppo, insegnamento
Individualizzato, progettazione circuiti con CAD analisi del principio di funzionamento, realizzazione pratica e collaudo.)
In considerazione della materia stessa (Tecnico-Pratica) e considerando la diversa preparazione tecnica degli studenti, per fare in modo che tutti quanti potessero acquisire competenze sufficienti, considerando il fatto che la classe è composta di pochi alunni, si è proceduto prevalentemente nel seguire il più possibile l’elaborazione delle esercitazioni in maniera individuale.
PROGRAMMA DISCIPLINA: Laboratorio Tecnologico • Impianti civili:
conoscenza dei componenti per realizzare circuiti elettrici per civili abitazioni: cestello, frutto e portafrutto, interruttore, deviatore, invertitore, pulsante, relè e relè temporizzato, (ripasso); conoscenza delle simbologie degli apparecchi che compongono un impianto; descrizione del funzionamento delle apparecchiature che compongono un impianto;
• Impianti citofonici: conoscenza delle apparecchiature costituenti un impianto citofonico e del loro funzionamento; saper leggere e interpretare e descrivere uno schema elettrico. Tipi di impianto trattati: impianto citofonico di coppia; impianto citofonico con portiere elettrico tradizionale ed elettronico, progetto schemi con CAD e montaggio pratico.
• Impianti industriali:
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Contattori, pulsanti di avvio e stop, contatti di autoritenuta, contatti di interblocco, relè termico, temporizzatori, lampade di segnalazione visiva per l’avvio, per lo stato di stop, e per l’intervento termico. Progettazione grafica di quadri per azionamenti elettrici mediante rappresentazione con vari tipi di schemi per comprendere il funzionamento, progetto dello schema di montaggio pratico. Progetti eseguiti: quadro di controllo per la partenza e lo stop di un motore asincrono trifase; quadro di controllo per la partenza e lo stop di un motore asincrono trifase con doppia pulsantiera; montaggio pratico di un quadro di controllo tra quelli progettati sopra descritti. quadro di controllo per la partenza e l’inversione di marcia di un motore asincrono trifase; quadro di controllo per la partenza e l’inversione di marcia di un motore asincrono trifase con contatti di fine corsa; quadro di controllo per la partenza e l’inversione di marcia un motore asincrono trifase per apertura di un cancello con contatti di fine corsa e chiusura automatica temporizzata. quadro di controllo per la partenza di un motore asincrono trifase mediante avviamento stella-triangolo con temporizzatore; montaggio pratico di qualche quadro di controllo tra quelli progettati sopra descritti.
Viterbo, 15 Maggio 2017
Il docente Gli alunni
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DISCIPLINA: Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni
DOCENTI: Manetti Giampiero – Grande Donato (Laboratorio Tecnologico)
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Tecnologie Meccaniche e Applicazioni (vol. 3)
Caligaris/Fava/Tomasello, TeknoMech, vol. U, Hoepli
TEMPI: Ore settimanali 4
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è costituita da 12 alunni iscritti.
La situazione di partenza della classe presentava diffuse carenze nelle nozioni di base, per cui si potevano già prevedere delle difficoltà nella comprensione di alcuni aspetti tecnici della materia e delle loro applicazioni. Ciò nonostante, tra alunni, insegnante di teoria e insegnante tecnico pratico si è comunque subito stabilito un buon rapporto, che si è efficacemente mantenuto nel corso dell’anno scolastico. Anche per le caratteristiche del nuovo corso di studi introdotto dalla riforma dei Nuovi Professionali gli alunni hanno evidenziato oltre a lacune di tipo logico matematiche anche lacune dovute a nuovi argomenti; non sempre la classe si è dimostrata, soprattutto all’inizio, collaborativa e predisposta alla didattica e all’ascolto. Comunque, l’applicazione nello studio è stata adeguata e l’interesse manifestato è migliorato con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico. Ben diverso ed apprezzabile è stato l’impegno mostrato nelle attività manuali di laboratorio da tutta la classe. Sul piano comportamentale la classe è risultata nel complesso discreta. In termini di partecipazione pochi alunni si sono dimostrati diligenti e regolari, mentre molto spesso il resto della classe ha necessitato di continui e ripetuti richiami all’attenzione, al silenzio, all’applicazione. Durante il corso dell’anno alcuni argomenti presenti nella programmazione iniziale, non sono stati effettuati principalmente a causa dei diversi impegni extracurriculari. AGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare, non sono stati completamente raggiunti gli obiettivi generali, prefissati all’inizio dell’anno, riportati nella seguente tabella. utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste; analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio CONTENUTI TRATTATI
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Macchine semplici: conoscenza di base delle principali macchine semplici e delle loro caratteristiche generali. Applicazioni ed esercitazioni. Sollecitazioni semplici: saper riconoscere le sollecitazioni semplici e le cause che contribuiscono alla rottura, all’usura ed alla fatica degli organi meccanici. Saper individuare e scegliere i materiali in base alle caratteristiche meccaniche. Organi di trasmissione: caratteristiche dei principali organi di trasmissione: cinghie piatte, trapezoidali, dentate – ruote dentate e loro caratteristiche geometriche e costruttive – definizione del rapporto di trasmissione – cambi di velocità. Lavorazione alle macchine utensili: conoscere le principali macchine utensili e le operazioni che possono effettuare: tornio, fresa, trapano ed utensili da taglio. Metodi di manutenzione: metodi di manutenzione tradizionali: manutenzione a guasto, preventiva, programmata, migliorativa, autonoma. Rappresentazione di particolari meccanici con programma Autocad METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale e/o partecipata Lavori in piccolo gruppo Esercitazioni guidate in classe Esercitazioni pratiche in laboratorio. MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI Libro di testo Dispense fornite dal docente. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE La tipologia delle prove di verifica e i criteri di valutazione adottati seguono le indicazioni adottate dal Consiglio di Classe. Viterbo, 12/05/2017 I Docenti G Manetti – D Grande
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TECNOLGOGIE ELETTRICO ELETTONICHE ED APPLICAZIONI – TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE RELAZIONE FINALE DISCIPLINE: Tecnologie Elettrico, Elettroniche ed Applicazioni – Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione PROF. COSIMO RAONA Profilo della classe Durante il triennio la classe ha cambiato ogni anno il docente della materia pertanto si sono incontrate difficoltà all’inizio nell’instaurare un percorso didattico continuo. Anche a causa dell’avvicendarsi del nuovo corso degli studi gli alunni hanno evidenziato oltre a lacune di tipo logico matematiche anche lacune dovute a nuovi argomenti, anche a causa di tali problemi la classe si è dimostrata fin dall’inizio poco collaborativa e predisposta alla didattica e all’ascolto. Salvo alcuni casi, l’applicazione nello studio e nei compiti assegnati per casa non è stata adeguata, e l’interesse manifestato è leggermente migliorato con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico. In relazione agli obiettivi programmati, in termini di acquisizione di competenze, conoscenze e capacità, la classe mediamente gli studenti che, normalmente dotati, hanno fatto registrare risultati non accettabili /mediocri, soprattutto per la leggerezza e l’incostanza dell’impegno nello studio individuale e/o per pregresse lacune nei prerequisiti, parzialmente superate. Durante il corso dell’anno alcuni argomenti presenti nella programmazione iniziale, ma che non sono stati effettuati principalmente a causa di un interesse non sempre adeguato e dei diversi impegni extracurriculari. Viterbo, 15/05/2017 Il Docente Cosimo Raona
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PROGRAMMA DISCIPLINA: Tecnologie Elettrico, Elettroniche e Applicazioni LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Coppelli M. / Stortoni B., Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni, vol 3, A. Mondadori Scuola Contenuti trattati Sistemi trifase Generalità dei sistemi trifase: principio di funzionamento di un alternatore trifase, tensione di fase e tensione concatenata. Collegamento dei carichi trifase: carico equilibrato collegato a stella, carico collegato a triangolo. Sistema trifase non equilibrato: inserzione sulle linee trifase di apparecchi monofase. Potenza elettrica di un sistema trifase. Macchine elettriche Principi di funzionamento di alcune macchine elettriche: classificazione delle macchine elettriche, momento di una forza e di una coppia, rotazione sincrona e asincrona, struttura meccanica di un motore elettrico. Motori a corrente alternata sincroni e asincroni Dati di targa dei motori e generatori elettrici. Motori a corrente continua. Elettronica di potenza Interfacciamento e controllo di potenza, pilotaggio on-off del bjt. SCR: funzionamento e innesco. DIAC e TRIAC: principio di funzionamento. Convertitori A/D e D/A Campionamento e mantenimento Quantizzazione e codifica Circuiti Sample & hold Parametri caratteristici di un convertitore Convertitori A/D ad approssimazioni successive e flash Convertitore D/A a resistori pesati. Viterbo, 15/05/2017 Il Docente Cosimo Raona
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PROGRAMMA DISCIPLINA: Tecnologie e tecniche di Installazione e Manutenzione LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Tecnologie e tecniche di Installazione e Manutenzione vol. 3, Calderini Dispense fornite dal docente. Contenuti trattati Prove non distruttive: ruolo delle prove non distruttive, le norme sule prove non distruttive, ultrasuoni, termografia. Metodi di manutenzione: Applicazione dei metodi manutenzione - Telemanutenzione e teleassistenza. Ricerca guasti (troubleshooting): Metodiche di ricerca e diagnostica guasti - Copertura del sistema di diagnosi. Apparecchiature e impianti meccanici: smontaggio e rimontaggio: Sistemi industriali - Sistemi di trasporto. Apparecchiature e impianti elettrici ed elettronici: smontaggio e rimontaggio: Sistemi industriali e civili - Sistemi di trasporto. Documentazione e certificazione: Documenti di manutenzione - Documenti di collaudo - Documenti di certificazione. Costi di manutenzione: Analisi di Affidabilità, Disponibilità, Manutenibilità e Sicurezza. Contratto di manutenzione. Progetto di manutenzione: Linee guida del progetto di manutenzione Viterbo, 15/05/2017 Il Docente Cosimo Raona
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RELAZIONE FINALE LINGUA INGLESE docente: prof.ssa Tiziana MARIOTTONI La classe è composta da 12 unità, tutti maschi, e risulta, al termine dell’anno scolastico, un gruppo, sotto il profilo dell’impegno e della frequenza, piuttosto problematico e con una preparazione appena sufficiente. La partecipazione alle lezioni e all’iter formativo è stata, nel corso dell’anno, incostante, a causa delle numerose assenze di alcuni elementi e della necessità di dover, pertanto, ripetere più volte le stesse lezioni. L’interesse mostrato per la materia si è rivelato appena sufficiente. Le basi sono apparse subito elementari e gli studenti hanno inizialmente dimostrato un livello di conoscenza della lingua inglese più basso di quello appropriato all’ultimo anno di una scuola superiore. Nonostante l’uso delle nuove tecnologie e di una metodologia basata su lezioni interattive, non semplicemente frontali, è stato molto difficile catturare l’interesse degli studenti, che non ritengono l’apprendimento della lingua straniera utile per il loro lavoro futuro. La metodologia utilizzata nell’insegnamento si è basata soprattutto sulla esercitazione orale in classe, utilizzando articoli di giornale o fotocopie su argomenti tecnici (microlingua), comunque testi relativi ad argomenti attuali o inerenti al loro indirizzo, con l’obiettivo di favorire la comprensione scritta (reading comprehension) e l’abilità orale (speaking). I mezzi utilizzati sono stati soprattutto fotocopie, perché solo due studenti su dieci hanno il libro di testo, pc, lim e simulazioni di terze prove. Le verifiche scritte sono state, in accordo con quanto deciso dal collegio dei docenti, due nel primo quadrimestre e tre nel secondo quadrimestre. Per quanto riguarda le verifiche orali, sono state fatte in contesti autentici, durante lo svolgimento della lezione, di tipo individuale ma anche valutando la partecipazione e l’interesse. I risultati raggiunti nel conseguimento degli obiettivi prefissati sono stati, per la maggior parte della classe, mediamente sufficienti. Per pochi elementi il risultato finale si è rivelato discreto, grazie ad un personale interesse per la materia, per alcuni il risultato finale è stato appena sufficiente per motivi legati a pregresse, radicate lacune riguardanti la materia. L’insegnante, soprattutto nella seconda parte dell’anno scolastico, ha posto l’attenzione sulle abilità orali, in vista dell’esame finale, durante il quale gli studenti dovranno esporre in lingua straniera più argomenti, e sulle prove scritte simili alla terza prova, ovvero testo + tre domande a risposta aperta. La parte iniziale dell’anno è stata impegnata nel richiamo e recupero degli elementi basici di un corso di lingua inglese, soprattutto di carattere grammaticale e sintattico, per fornire a tutti gli studenti quei prerequisiti necessari per affrontare un corso di inglese del quinto anno, incentrato soprattutto sull’acquisizione del linguaggio tecnico, specifico delle materie di indirizzo, ma soltanto tre studenti su dodici hanno una conoscenza sufficiente della grammatica inglese. La maggior parte dell’anno è stata poi dedicata soprattutto alla reading comprehension di testi tecnici.
Viterbo 10/05/2016 Il docente Prof.ssa Tiziana MARIOTTONI
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PROGRAMMA SVOLTO: LINGUA INGLESE
MATERIALS:
- The origins of materials
DRAWING :
‐ sketching and drawing ‐ conventions-scale-tolerance in working drawings ‐ isometric and ortographic drawings ‐ using CAD for drawing ‐ measuring equipment
ELECTRICITY:
‐ What is electricity? ‐ AD and DC currents ‐ Conductors, insulators, semiconductors ‐ The electric circuit (closed, open and short)
WORKING SAFELY:
‐ Safety at work ‐ Hazards in workshops ‐ Behavior in the work environment ‐ General safety regulations
ENERGY:
‐ Sources of energy ‐ Renewable sources ‐ Nuclear power ‐ Solar electricity
GRAMMAR: all’inizio dell’anno scolastico sono state ripassate le strutture fondamentali, necessarie per affrontare il programma basato su lettura e comprensione del esto, sia tecnico che generico. WORKING ON SKILLS
Varie letture (PET reading), per esercitare la reading comprehension, tra cui:
‐ The pod cars are coming! ‐ Cadbury’s chocolate business (la nascita della Schweppes)
Viterbo 8 Maggio 2016 Il docente
Prof.ssa Tiziana Mariottoni
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RELAZIONE FINALE SCIENZE MOTORIE Prof.ssa:Antonella Patara
SITUAZIONE DELLA CLASSE: La classe da me conosciuta in questo anno scolastico, risulta essere distinta in due gruppi. Un piccolo gruppo ha dimostrato scarso interesse verso la disciplina, un secondo gruppo ha dimostrato interesse e partecipazione costante. I risultati sono globalmente sufficienti. Gli alunni hanno tenuto un comportamento non sempre responsabile. Il rapporto tra compagni abbastanza corretto. Il rapporto con l’insegnante è stato adeguato e rispettoso. OBIETTIVI RAGGIUNTI: -Essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di compiere attività di resistenza, forza, velocità e mobilità articolare. -Essere in grado di: a) utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici. b) applicare le conoscenze inerenti a un mantenimento della salute dinamica. c) praticare almeno uno sport nel ruolo congeniale alle proprie attitudini. d)mettere in pratica le norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni. CONTENUTI: -Attività ed esercizi a carico naturale. -Attività ed esercizi di opposizione e resistenza. -Attività ed esercizi con piccoli attrezzi. -Attività ed esercizi di controllo tonico della respirazione. -Attività ed esercizi di varia ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporale varie. -Visione film di argomento sportivo. MEZZI DI LAVORO, METODI, CRITERI E STRUMENTI. -Lezioni frontali con l'uso di piccoli attrezzi, palloni, attrezzi specifici. VALUTAZIONI E TIPI DI PROVE. -Le verifiche si sono basate sull'osservazione dei ragazzi durante il loro lavoro e sono state continue e frequenti allo scopo di fornire informazioni sui traguardi raggiunti. -Sono state costituite da: -test. -prove. -giochi atti a verificare il grado di evoluzione psico-motoria. Viterbo, 10 maggio 2017 Il Docente Antonella Patara
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PROGRAMMA SVOLTO SCIENZE MOTORIE Prof.ssa Patara Antonella Test per rilevare il livello di prestazione di alcune capacità condizionali e coordinative, con rilevazione dei risultati. Condizionamento organico: andature ed esercizi di preatletica generale, a corpo libero, con piccoli attrezzi e a coppie. Lo stretching: esercizi specifici talvolta in autonomia e con utilizzo anche di attrezzi. Esercizi per il controllo posturale e spiegazione relativa agli atteggiamenti corretti e scorretti principalmente, del complesso rachide – bacino. Pallavolo: esercitazioni per i fondamentali (palleggio, bagher, schiacciate, battute di sicurezza e muri) seguite da reali simulazioni di partite a 6 giocatori. Pallacanestro: fondamentali con e senza palla (passaggi, palleggi e tiri a canestro). Teoria: conoscenza di assi fondamentali e piani di riferimento del corpo umano. Regole dei grandi giochi sportivi: basket e pallavolo. Lo sport come fondamentale strumento di integrazione sociale e di massa. Visione di film di argomento sportivo: Glory road, Invictus. Informazioni fondamentali sulla salute e sulla prevenzione degli infortuni. Firma docente Firma alunni
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Disciplina: RELIGIONE CATTOLICA
La classe è composta di 10 studenti avvalentesi. Il gruppo classe si caratterizza per la disponibilità al dialogo ma anche per una certa vivacità che, nei primi tempi, ha richiesto attenzione da parte del docente più alle dinamiche relazionali che alla presentazione del contenuto.
Molti degli studenti hanno evidenziato una partecipazione attiva, dimostrando di utilizzare meglio le proprie risorse negli apprendimenti e nella elaborazione dei contenuti. Conseguentemente, alcuni di essi hanno raggiunto un livello adeguato di preparazione, evidenziando un progresso apprezzabile. Altri hanno attuato un’attenzione e una partecipazione non sempre costante.
Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato capacità critica nella dimensione spirituale e religiosa, apprezzando o comprendendo la prospettiva cristiana che si è fatta più precisa e coerente, pur secondo modalità diverse. Il dialogo con il docente, nella fase di confronto e incontro, è stato caratterizzato, nel complesso, da sufficiente maturità.
Le attività didattiche si sono svolte in modo essenziale.
L’obiettivo che si voleva raggiungere era quello di far prendere coscienza di alcuni valori che emergono nella società e portarli a riflettere sulle loro scelte e sul loro essere persona.
PROGRAMMA:
Il punto di vista assunto non è stato storico ma etico. E’ stata tenuta presente la preoccupazione di mostrare quale visione di “bene” dell’uomo e della società hanno determinato alcuni eventi storici.
La prospettiva assunta è stata quella personalistica che ritiene costitutivamente un bene per l’uomo la qualità delle sue relazioni con gli altri uomini.
‐ Responsabilità dell’agire. Visione del v.clip “Butterfly Circus” ‐ L’uomo, un essere in relazione. La relazione: elemento costitutivo della coscienza. ‐ Lo sviluppo della coscienza morale secondo L. Kohlberg: il cammino della libertà. ‐ La legge e la coscienza. ‐ Visione del film “La Rosa Bianca”. Lettura e riflessione del testo inerente l’interrogatorio
dell’ispettore a Sophie Scholl. L’obbedienza e il primato della coscienza nella prospettiva di cristiana.
‐ “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29): la “coscienza” nella S. Bibbia. ‐ Il Novecento e l’uomo. Gli anni venti e il secondo dopoguerra. La figura di don Milani e il
rapporto con le ideologie. Visione del v.clip: “lettura della lettera all’amico comunista Pipetta” (raisat2000).
‐ Visione del film “Don Milani, il priore di Barbiana” prodotto nel 1997 di Andrea Frazzi. ‐ Responsabilità (e libertà) dell’agire: riflessione sul testimone D. Bonhoeffer. ‐ “Lettera a una professoressa”: letture di pagine scelte.
Viterbo, 15 maggio 2017 Insegnante: Zarletti Sara