DOCUMENTO DI CLASSE V B BIOT - csis03900l.gov.it · SIMULAZIONI TERZA PROVA P. 39 TIPOLOGIA C+A P....

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V B Documento di classe Anno scolastico 2014/2015 V B Biotecnologie ambientali

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V B

Documento di classe

Anno scolastico 2014/2015

V B

Biotecnologie ambientali

P a g i n a | 1

DDOOCCUUMMEENNTTOO SSUULL PPEERRCCOORRSSOO FFOORRMMAATTIIVVOO DDEELLLLAA CCLLAASSSSEE VV BB (L. 425/97 - D.P.R. 323/98, Art. 5.2)

Anno Scolastico 2015/2016

Il Coordinatore di Classe prof. Luigi Carbone

Il Dirigente Scolastico prof. Giovanni Tiano

P a g i n a | 2

INDICE

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE P. 3

ELENCO ALUNNI P. 3

CREDITI FORMATIVI P. 3

QUADRO ORARIO P. 4

PROFILO CULTURALE SETTORE TECNOLOGICO P. 4

PIANO DI STUDIO P. 5

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE P. 7

RELAZIONI FINALI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI P. 10

SOSTEGNO P.11

ITALIANO P. 13

STORIA P. 16

LINGUA INGLESE P. 18

FISICA AMBIENTALE P. 21

MATEMATICA P. 23

BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA P. 25

CHIMICA ANALITICA P. 28

PROGETTO E MODULO CLIL P.30

CHIMICA ORGANICA P. 33

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE P. 36

RELIGIONE P. 37

SIMULAZIONI TERZA PROVA P. 39

TIPOLOGIA C+A P. 40

TIPOLOGIA C P. 50

SIMULAZIONE SECONDA PROVA P. 58

GRIGLIE DI VALUTAZIONE P. 59

ITALIANO TIPOLOGIA A P. 60

ITALIANO TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE) P. 61

ITALIANO TIPOLOGIA B (ARTICOLO DI GIORNALE) P. 62

ITALIANO TIPOLOGIA C E D P. 63

SECONDA PROVA P. 64

TERZA PROVA TIPOLOGIA C P. 65

TERZA PROVA TIPOLOGIA C+A P. 67

COLLOQUIO P. 69

P a g i n a | 3 Composizione del Consiglio di classe Docente Disciplina Ore

sett. Firma

CARBONE Luigi Italiano 4 CARBONE Luigi Storia 2 SPATARO Chiarina Matematica 3 AUDIA Rosa Inglese 3 CORTESE Antonello Fisica ambientale 3 LORIA Barbara Biologia, microb. e tecnol. di con. 6 AUDIA Antonella Scienze motorie e sportive 2 SECRETI Anna Maria Barbara Chimica analitica e strumentale 4 VELTRI Rosangela Chimica organica e biochimica 2 SALATINO Brunella Biologia, microb. e tecnol. di con. 5 CHIEFFALO Graziella Chimica analitica e strumentale 4 CATANZARO Lucia Chimica organica e biochimica 4 DE PAOLA Anna Religione 1 GALLO Costanza Sostegno 18 Elenco alunni

N° Alunno Data e Luogo di Nascita 1 ADAMO Loredana 16/08/1994 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 2 BARTOLOTTI Ludovica 19/05/1997 CACCURI (KR) 3 CALIGIURI Maria Valentina 16/01/1998 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 4 CIMINO Luca Pio 02/01/1998 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 5 DE MARCO Giusi 19/06/1996 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 6 FERRARELLI Denise Pia 20/06/1997 CROTONE (KR) 7 GALLO Antonio 16/09/1997 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 8 GALLO Domenico 08/12/1995 BORGO SAN LORENZO (FI) 9 GUIDO Danzia 28/09/1997 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS)

10 IACONIS Giuseppe 21/10/1997 CROTONE (KR) 11 SCARCELLI Maria 18/12/1997 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) 12 SCARCELLI Valentina 16/03/1997 UCRAINA (EE) 13 SPINA Rosanna 22/07/1997 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS)

CREDITI FORMATIVI

Cognome e nome III anno IV anno V anno ADAMO Loredana 4 4 BARTOLOTTI Ludovica 5 5 CALIGIURI Maria Valentina 6 6 CIMINO Luca Pio 5 5 DE MARCO Giusi 5 5 FERRARELLI Denise Pia 6 6 GALLO Antonio 5 4 GALLO Domenico 4 4 GUIDO Danzia 7 7 IACONIS Giuseppe 6 6 SCARCELLI Maria 7 7 SCARCELLI Valentina 5 5 SPINA Rosanna 6 6

P a g i n a | 4 Quadro orario “Biotecnologie ambientali”

DISCIPLINE

Ore settimanali 1°

Biennio

Biennio

anno

I II III IV V

AR

EA

CO

MU

NE

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

INSE

GN

AM

EN

TI

OB

BL

IGA

TO

RI

Scienze integrate (Fisica) 3 3 di cui in compresenza 2 2

Scienze integrate (Chimica) 3 3 di cui in compresenza 2 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Di cui in compresenza 2 2

Tecnologie informatiche 3 Di cui in compresenza 2

Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica 1 1

AR

EA

IN

DIR

IZZ

O Chimica analitica e strumentale 7 6

Chimica organica e biochimica 5 5 Biologia, microbiologia

e tecnologie di controllo ambientale. 6 6

Fisica ambientale 2 2 Totale ore annue di attività e di insegnamenti generali 660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e insegnamenti d’indirizzo 396 396 561 561 561 Totale complessivo ore annue 1065 1065 1065 1065 1065

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico “Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in

ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle

metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,

sono in grado di:

⇒ individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti

modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti,

locali e globali;

⇒ orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di

appropriate tecniche di indagine;

⇒ utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;

⇒ orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con

particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela

dell’ambiente e del territorio;

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⇒ intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione

del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,

documentazione e controllo;

⇒ riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi

processi produttivi;

⇒ analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo

dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;

⇒ riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

⇒ riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa”.1 Piano di studio Il profilo che emerge dal piano di studio di chi si diploma in CHIMICA DEI MATERIALI E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI, è quello di una persona con competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; Ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di:

⇒ Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

⇒ Integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

⇒ Applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;

⇒ Collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;

⇒ Verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;

⇒ Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali” e “Biotecnologie ambientali” nelle quali il profilo viene orientato e declinato. [...] Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. A conclusione del percorso quinquennale, Il diplomato nell’indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1 IIS “Leonardo Da Vinci”, POF 2015-2016, pag. 36.

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⇒ Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

⇒ Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;

⇒ Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

⇒ Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

⇒ Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.

⇒ Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

⇒ Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza2.

2 Cit, pp. 45-46.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

QUADRO INIZIALE. La classe V B indirizzo Biotecnologie ambientali dell’IIS “Leonardo Da Vinci” di San Giovanni in Fiore, all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 è risultata composta da 13 alunni, due dei quali hanno seguito usufruito del sostegno, seguendo la programmazione paritaria con obiettivi minimi. Quasi tutti provengono da San Giovanni in Fiore e la maggior parte di loro raggiunge la scuola con mezzi propri, c’è poi un piccolo gruppo che proviene dai centri vicini che raggiunge la scuola con i mezzi di trasporto pubblici.

Nel corso dei cinque anni solo alcune discipline sono state insegnate sempre dallo stesso docente, come Italiano, Storia, Inglese e, in parte, Matematica, mentre ci sono stati cambi soprattutto nelle materie d’indirizzo, sia per il naturale passaggio dal primo biennio agli anni successivi che per trasferimenti degli insegnanti in altre scuole.

ANDAMENTO DISCIPLINARE. Per quanto nel complesso si tratti di alunni con i quali è stato

possibile lavorare in modo regolare in aula e in laboratorio, a questa situazione ha fatto da contraltare un comportamento scolastico incostante e non pienamente consapevole dei precetti che regolano il buon andamento della vita dell’istituto. Nel complesso, infatti, pur non risultando un elevato numero di assenze, ritardi e uscite anticipate, in diversi casi si sono registrate assenze collettive ingiustificate, soprattutto nel Primo Quadrimestre. I continui richiami del corpo docente all’importanza di un giusto atteggiamento e sul peso che una condotta scorretta potrebbe avere anche nel profitto scolastico e nel punteggio del credito, sono stati recepiti in buona parte, tanto che nel Secondo Quadrimestre il “fenomeno” è rientrato. Quanto poi al comportamento in classe, se si escludono alcuni episodi sporadici di frizione tra alcuni alunni e alcuni docenti, globalmente l’atteggiamento dei ragazzi è stato sostanzialmente corretto, consentendo di lavorare in aula e in laboratorio in maniera tutto sommato regolare.

ANDAMENTO DIDATTICO. Periodi di stop alle lezioni in occasione di viaggi d’istruzione e alle chiusure della scuola a causa del maltempo, per non dire di alcune assenze collettive nel Primo Quadrimestre, hanno rallentato la regolarità nello svolgimento delle attività didattiche programmate per ciascuna disciplina. Proprio quanto detto in precedenza è lo specchio di un andamento didattico poco corrispondente a quelle che sono state le potenzialità dei singoli alunni, alcuni dei quali dotati di grandi capacità parzialmente espresse perché non supportate dal giusto impegno. I tratti caratteristici complessivi si possono racchiudere in alcuni concetti-chiave come: impegno non sufficientemente maturo nello studio casalingo, episodi di opportunismo nell’affrontare le verifiche, comprensione non adeguata del concetto di formazione fornita dalla scuola come cammino che discente e docente devono compiere insieme in previsione dell’ingresso nel mondo degli adulti e in quello del lavoro. Non si è visto negli alunni quel guizzo che dovrebbe portare lo studente a raggiungere quel livello di maturità che l’esame di Stato dovrebbe certificare insieme a competenze e conoscenze. In un contesto del genere numerose volte gli alunni con le situazioni più critiche sono stati richiamati anche tramite comunicazione scritta alle famiglie.

METODOLOGIE E STRATEGIE. Nel corso delle lezioni in aula, il percorso di apprendimento degli alunni è stato condotto attraverso metodologie adatte alle peculiarità di ciascuna disciplina. La base è stata costituita dalla lezione in aula (sia con metodi tradizionali che con il supporto di strumenti tecnologici) e dalla lezione in laboratorio, base su cui i docenti hanno quindi costruito le diverse strade da intraprendere per far raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano di studi e dagli Assi culturali. La

P a g i n a | 8 metodologia e le strategie didattiche utilizzate dai docenti sono state finalizzate al recupero e al potenziamento delle conoscenze acquisite dagli alunni negli anni precedenti, all’applicazione concreta delle conoscenze, adeguando la trattazione delle materie alle esigenze dell’intera classe. I programmi sono stati svolti nelle linee essenziali, in base ai piani di lavoro individuali, comunque, con gli opportuni approfondimenti in coerenza con i bisogni formativi degli alunni. Le unità di lavoro sono state sviluppate attraverso lezioni il più possibile interattive, dirette a favorire la partecipazione e gli interventi degli alunni, ad accrescere la volontà di impegno e, soprattutto, a migliorare il metodo di studio. Il lavoro si è basato sul libro di testo, come punto di riferimento per gli alunni, ma anche su appunti integrativi, fotocopie, schemi di sintesi e di riepilogo di unità didattiche per facilitare l’apprendimento e migliorare i risultati scolastici. Semplificando, per maggiore chiarezza, si possono individuare le metodologie didattiche usate più di frequente:

Lezione frontale con breve verifica al termine. Lezione interattiva con l’uso della LIM. Attività tecnico-pratica in laboratorio. lezione frontale interattiva; lettura e analisi dei testi proposti; discussione in classe sugli argomenti affrontati; lavori di gruppo; schemi di sintesi e riassunti forniti dai docenti; simulazioni; lavori al computer; discussioni e conversazioni in lingua straniera; ricerche; questionari; processi di apprendimento individualizzati.

OBIETTIVI GENERALI RAGGIUNTI. Per quanto riguarda gli obiettivi specifici di ciascuna

disciplina si rimanda alle relazioni individuali dei docenti. In merito agli obiettivi generali, complessivamente gli alunni hanno conseguito una più che sufficiente cultura tecnico-scientifica e tecnologica, specie in quegli ambiti in cui è ormai parte fondamentale l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Hanno conseguito una sufficiente padronanza di sé nella comunicazione sia scritta che orale, tanto nella lingua di appartenenza che nella comunicazione in lingua straniera. Il livello mediamente sufficiente conseguito nelle discipline umanistiche ha portato gli alunni, sempre complessivamente, ad un discreto livello di pensiero critico anche in funzione dei percorsi interdisciplinari.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE. Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di

far coincidere le verifiche oggettive con la fine dei moduli didattici, coincidenza non sempre possibile a causa di alcuni periodi di assenza prolungata (viaggi d’istruzione, chiusure della scuola per neve) e ad alcune assenze di massa. Non sono mancate le tradizionali tipologie di verifica accanto ad altre che hanno tenuto conto degli strumenti tecnologici a disposizione della scuola. In sintesi le verifiche sono state condotte secondo le seguenti modalità:

Verifiche orali alla cattedra e dal posto; Brainstorming;

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Verifiche pratiche alla lavagna; Verifiche scritte tradizionali (temi, analisi del testo, relazioni, traduzioni): Verifiche di tipologia mista (test a scelta multipla, quesiti vero o falso, test a risposta

aaperta); Verifiche pratiche di laboratorio.

Nella valutazione espressa con voto numerico si è tenuto conto non solo del profitto, ma anche (in alcuni casi in modo preponderante) dell’impegno quotidiano, della capacità di rielaborazione critica, delle capacità logico-espressive, del rispetto verso la vita scolastica, dei progressi raggiunti rispetto al punto di partenza.

ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI

CLIL Gli alunni hanno seguito un modulo CLIL in lingua inglese in Chimica analitica. ORIENTAMENTO IN USCITA. Sei alunni della classe hanno partecipato al progetto “Lauree

scientifiche”, otto ore di attività laboratoriale presso l’Università della Calabria.

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RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI

I programmi seguenti si intendono svolti alla data della pubblicazione del presente documento.

Per eventuali integrazioni si rimanda ai documenti completi, firmati dagli alunni, contenuti nell’apposito fascicolo a parte.

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SOSTEGNO Prof.ssa Costanza Gallo

Nella classe sono presenti due alunni che si sono avvalsi (per cinque anni consecutivi) del sostegno

didattico per nove ore settimanali, hanno seguito una programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (O.M. 90/2001 art. 15 comma 3).

Le prove d’esame pertanto accerteranno una preparazione idonea al rilascio del diploma. Al documento di classe vengono allegate due relazioni riservate (consultabili nei relativi fascicoli ai

sensi della legge sulla privacy 196/03), non soggette alla pubblicazione all’albo scolastico. In queste relazioni, che costituiscono parte integrante del documento di classe, sono contenute informazioni dettagliate. L’accesso alle informazioni in esse contenute è limitato esclusivamente alla Commissione esaminatrice e al Consiglio di classe della V B Biotecnologie ambientali. Nelle suddette relazioni vengono anche formalizzate le richieste per la conduzione dell’esame.

PROVE EQUIPOLLENTI (NORMATIVA E RICHIESTA) Nel corso dei cinque anni di studio, i due alunni che si sono avvalsi del sostegno hanno sostenuto sia prove uguali a quelle degli altri alunni, sia prove equipollenti.

Secondo il parere del Consiglio di Stato n. 348/91: "Lo Stato assume il potere-dovere di

accertare e certificare che un soggetto ha raggiunto in un determinato settore culturale o

professionale un certo livello di conoscenze e professionalità [...]. Non si può configurare un supposto

diritto al conseguimento del titolo legale di studio, che prescinda da un oggettivo accertamento di

competenze effettivamente acquisite". Il titolo di studio inoltre non può essere conseguito da: "chi rimane al di sotto di quella soglia di

competenza che è necessaria per il conseguimento di quel titolo". Legge 104/92 (art.16): “Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni

diversamente abili sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.” ....

DPR 323 del. 23 luglio 98: “Le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame".

Nelle prove equipollenti la valutazione è conforme ai programmi ministeriali ( O.M. n° 90/01 art.15 c. 3)

Prove equipollenti ESEMPI E TIPOLOGIE Regolamento e OM sugli Esami di Stato: “possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi ovvero nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti”

1^ e 2^ PROVA in BRAILLE trasmessa dal MIUR su richiesta * 1^ e 2^ PROVA in LIS traduzione dell’ ins. sostegno/esperti esterni Uso del Computer o della dettatura dell’assistente = mezzi diversi 1^ e 2^ PROVA tradotte in quesiti a domande chiuse oppure in una serie di domande-guida

tali da rendere più strutturata la prova (modi diversi) 3^ PROVA predisposta dalla Commissione sulla base delle modalità di verifiche adottate

durante l’anno (PEI) COLLOQUIO: impostato su prove scritte, test, uso di tecnologie, uso di mediatore della

comunicazione (mezzi tecnici e modi diversi)

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COLLOQUIO: impostato su prove scritte, test, uso di tecnologie, uso di mediatore della comunicazione (mezzi tecnici e modi diversi

* La richiesta deve essere fatta dal Preside dell’Istituto e non è di pertinenza dei Consigli di Classe Interpretazione e significato di equipollenza I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in

linguaggio Braille, ove vi siano candidati in situazione di forte handicap visivo; La prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta con "mezzi diversi": ad esempio,

computer, macchina da scrivere, per mezzo della dettatura all’insegnante di sostegno, etc; La prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta in "modalità diverse": è "tradotta" in

quesiti con alcune possibili risposte chiuse, cioè in prove strutturate o in griglie; La prova è proposta dalla Commissione di esame e ha contenuti culturali e/o tecnici e/o

professionali differenti da quelli proposti dal Ministero della P.I. La prova proposta dalla Commissione deve essere comunque tale da poter verificare la preparazione culturale e professionale del candidato.

Il colloquio si può realizzare mediante prove scritte, test, o qualsiasi altra strumentazione o tecnologia o attraverso un operatore che medi tra il candidato e l’esaminatore (L.I.S. etc.);

Le prove equipollenti devono essere omogenee con il percorso svolto e devono essere realizzate con le stesse modalità, tempi e assistenza utilizzati nelle prove di verifica svolte durante l’anno e previste nel PEI.

(L.104/92 - D.L.vo 297/94 - OM 90/01 - OM e Regolamento sugli esami di Stato)

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ITALIANO Prof. Luigi Carbone

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUADRO GENERALE. La classe V B indirizzo Biotecnologie ambientali dell’IIS “Leonardo Da

Vinci” di San Giovanni in Fiore, all’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 è risultata composta da 13 alunni, due dei quali hanno usufruito del sostegno didattico per nove ore settimanali, seguendo la programmazione paritaria con obiettivi minimi. Quasi tutti provengono da San Giovanni in Fiore e la maggior parte di loro raggiunge la scuola con mezzi propri, c’è poi un piccolo gruppo che proviene dai centri vicini che raggiunge la scuola con i mezzi di trasporto pubblici.

ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE. L’ultimo anno di lezione ha beneficiato della continuità didattica attraverso i cinque anni. Si è potuto così instaurare un rapporto di proficua collaborazione nel lavoro in aula che ha lasciato ben sperare per una maturazione piena di ragazzi dotati di buone potenzialità. E’ però d’obbligo il condizionale, dal momento che tali potenzialità sono rimaste o espresse a metà oppure quasi inespresse a causa di un impegno nello studio a casa che è andato via via scemando nel corso degli anni, o meglio, non è completamente mancato ma non si è adeguato alla crescita insita nel cammino quinquennale di apprendimento e maturazione.

METODOLOGIE E STRATEGIE. L’ora di lezione in aula è stata la base, ritenuta imprescindibile, da cui partire per costruire un percorso di formazione umana e culturale. Si è partiti dalla lezione frontale, senza però trasformarla in un monologo da parte del docente, ma richiamando di continuo i ragazzi ad una partecipazione critica all’argomento trattato, facendo continui paralleli tra la letteratura del Novecento, la Storia e la vita quotidiana. Per riuscire ad interessare maggiormente gli alunni, specie quelli che hanno mostrato meno propensione per la materia, è stato importante poter usufruire dell’aula d’informatica e, solo nell’ultima parte dell’anno, della LIM in aula. L’utilizzo di lezioni in PowerPoint, di filmati, mappe e schemi, spesso si è rivelato utile per rendere la lezione più accattivante, grazie all’utilizzo di tecnologie vicine alla vita quotidiana degli stessi alunni.

Queste le metodologie didattiche usate: Lezione frontale con breve verifica al termine; Lezione interattiva con l’uso della LIM; lezione frontale interattiva; lettura e analisi dei testi proposti; discussione in classe sugli argomenti affrontati; lavori di gruppo; schemi di sintesi e riassunti forniti dal docente; lavori al computer; ricerche; questionari; processi di apprendimento individualizzati.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE. Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di far coincidere le verifiche oggettive con la fine dei moduli didattici, coincidenza non sempre possibile a causa di alcuni periodi di assenza prolungata (viaggi d’istruzione, chiusure della scuola per neve) e ad alcune assenze di massa. Non sono mancate le tradizionali tipologie di verifica accanto ad altre che hanno tenuto conto degli strumenti tecnologici a disposizione della scuola. In sintesi le verifiche sono state condotte secondo le seguenti modalità:

Verifiche orali alla cattedra e dal posto;

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Brainstorming; Verifiche scritte tradizionali (temi, analisi del testo, relazioni): Verifiche di tipologia mista (test a scelta multipla, quesiti vero o falso, test a risposta aperta). Esercitazioni e verifiche scritte su analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema

di storia, tema d’attualità. Nella valutazione espressa con voto numerico si è tenuto conto non solo del profitto, ma anche (in

alcuni casi in modo preponderante) dell’impegno quotidiano, della capacità di rielaborazione critica, delle capacità logico-espressive, del rispetto verso la vita scolastica, dei progressi raggiunti rispetto al punto di partenza.

LIBRI DI TESTO CON ESPANSIONE WEB. “Letteratura + Dall’età del Positivismo alla letteratura

contemporanea”, La Nuova Italia; “Antologia della Divina Commedia”, La Nuova Italia, “Guida allo

studio e all’esame di Stato vol. 3”, La Nuova Italia.

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2015

Il Positivismo tra scienza e letteratura; Naturalismo e Verismo: caratteri generali e confronto. Giovanni Verga

o biografia, opere, pensiero, poetica; o “I Malavoglia”: struttura e contenuto dell’opera; o “La famiglia Malavoglia”; o “Novelle rusticane”: “La roba”.

Giuseppe Ungaretti3 o biografia, opere, pensiero, poetica; o “Veglia”; o “Soldati”; o “Sono una creatura”.

La Scapigliatura e Giosuè Carducci: caratteri generali; Estetismo e Decadentismo tra filosofia e letteratura. Giovanni Pascoli

o biografia, opere, pensiero, poetica; o “Lavandare”; o “Il lampo”; o “Il tuono”. o “X Agosto”.

Gabriele D’Annunzio o biografia, opere, pensiero, poetica; o superomismo e panismo; o “La pioggia nel pineto”.

Il Crepuscolarismo Guido Gozzano

o biografia, opere, poetica. o “La signorina Felicita”.

3 N.B. Lo studio di Ungaretti è stato anticipato per farlo coincidere con lo studio della Prima Guerra Mondiale.

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Primo Levi4 o biografia, opere, pensiero, poetica; o “Se questo è un uomo”:

“Se questo è un uomo”; “I sommersi e i salvati”.

Il Novecento e il Romanzo della crisi. Franz Kafka

o biografia, opere, pensiero, poetica; o “La metamorfosi”.

Il Futurismo o caratteri generali.

Italo Svevo o biografia, opere, pensiero, poetica; o “La coscienza di Zeno”.

Luigi Pirandello o biografia, opere, pensiero, poetica; o “L’umorismo”; o Da “Il fu Mattia Pascal”: “Prima premessa”, “

DIVINA COMMEDIA – PARADISO o Struttura generale e contenuti dell’opera e della cantica; o Canti: I, III, XXXIII.

4 N.B. Anche per Primo Levi lo studio è stato anticipato per farlo coincidere con quello della Seconda Guerra Mondiale e

della Shoah.

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STORIA Prof. Luigi Carbone

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUADRO GENERALE. Si rimanda a quello di Italiano. ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE. L’ultimo anno di lezione ha beneficiato della continuità

didattica attraverso i cinque anni. Si è potuto così instaurare un rapporto di proficua collaborazione nel lavoro in aula che ha lasciato ben sperare per una maturazione piena di ragazzi dotati di buone potenzialità. E’ però d’obbligo il condizionale, dal momento che tali potenzialità sono rimaste o espresse a metà oppure quasi inespresse a causa di un impegno nello studio a casa che è andato via via scemando nel corso degli anni, o meglio, non è completamente mancato ma non si è adeguato alla crescita insita nel cammino quinquennale di apprendimento e maturazione.

METODOLOGIE E STRATEGIE. L’ora di lezione in aula è stata la base, ritenuta imprescindibile, da qui partire per costruire un percorso di formazione umana e culturale. Si è partiti dalla lezione frontale, senza però trasformarla in un monologo da parte del docente, ma richiamando di continuo i ragazzi ad una partecipazione critica all’argomento trattato, facendo continui paralleli tra la letteratura del Novecento, la Storia e la vita quotidiana. Per riuscire ad interessare maggiormente gli alunni, specie quelli che hanno mostrato meno propensione per la materia, è stato importante poter usufruire dell’aula d’informatica e, solo nell’ultima parte dell’anno, della LIM in aula. L’utilizzo di lezioni in PowerPoint, di filmati, mappe e schemi, spesso si è rivelato utile per rendere la lezione più accattivante, grazie all’utilizzo di tecnologie vicine alla vita quotidiana degli stessi alunni.

Queste le metodologie didattiche usate: Lezione frontale con breve verifica al termine; Lezione interattiva con l’uso della LIM; lezione frontale interattiva; lettura e analisi dei documenti proposti; discussione in classe sugli argomenti affrontati; lavori di gruppo; schemi di sintesi e riassunti forniti dal docente; lavori al computer; ricerche; questionari; processi di apprendimento individualizzati.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE. Nel corso dell’anno scolastico si è cercato di far coincidere le verifiche oggettive con la fine dei moduli didattici, coincidenza non sempre possibile a causa di alcuni periodi di assenza prolungata (viaggi d’istruzione, chiusure della scuola per neve) e ad alcune assenze di massa. Non sono mancate le tradizionali tipologie di verifica accanto ad altre che hanno tenuto conto degli strumenti tecnologici a disposizione della scuola. In sintesi le verifiche sono state condotte secondo le seguenti modalità:

Verifiche orali alla cattedra e dal posto; Brainstorming; Esercitazioni e verifiche scritte tradizionali (tema di storia, riassunti, relazioni): Verifiche di tipologia mista (test a scelta multipla, quesiti vero o falso, test a risposta aperta).

Nella valutazione espressa con voto numerico si è tenuto conto non solo del profitto, ma anche (in alcuni casi in modo preponderante) dell’impegno quotidiano, della capacità di rielaborazione critica,

P a g i n a | 17 delle capacità logico-espressive, del rispetto verso la vita scolastica, dei progressi raggiunti rispetto al punto di partenza.

LIBRO DI TESTO CON ESPANSIONE WEB E LIMBOOK. “Capire la Storia vol. 3,il Novecento e la

globalizzazione”, Mondadori-Pearson

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2015 L’età giolittiana; L’Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale; La Prima Guerra Mondiale; La rivoluzione russa; Dal biennio rosso alla marcia su Roma; La crisi del 1929 e il “New Deal”; I totalitarismi (avvento, caratteri ed episodi principali):

o fascismo; o nazismo; o stalinismo.

Dalla Guerra Civile Spagnola alla Seconda Guerra Mondiale; Seconda Guerra Mondiale:

o Dal patto “Ribbentrop-Molotov” all’invasione della Polonia; o Dal 1940 al 1942; o La Guerra nel Pacifico e l’ingresso in guerra degli USA; o La Shoah; o La Resistenza in Europa; o La Resistenza in Italia. o La bomba atomica.

La fine della Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra; La crescita dell’Occidente e il “Piano Marshall”; L’Italia dalla Repubblica alla Costituzione del 1948; La “Guerra fredda”, il mondo diviso in due blocchi; L’Italia e l’Europa tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta; politica, economia e società; La decolonizzazione.

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LINGUA INGLESE Prof.ssa Rosa Audia

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE. La classe V B indirizzo Biotecnologie ambientali dell’IIS

“Leonardo Da Vinci” di San Giovanni in Fiore, all’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 è risultata composta da 13 alunni, due dei quali hanno usufruito del sostegno seguendo la programmazione paritaria con obiettivi minimi. Quasi tutti provengono da San Giovanni in Fiore e la maggior parte di loro raggiunge la scuola con mezzi propri, c’è poi un piccolo gruppo che proviene dai centri vicini che raggiunge la scuola con i mezzi di trasporto pubblico.

ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE. In linea di massima gli alunni hanno partecipato attivamente alle lezioni, raggiungendo competenze comunicative in lingua inglese accettabili per alcuni, appena sufficienti per altri e discrete per un esiguo gruppo. Dal punto di vista disciplinare gli allievi hanno evidenziato un comportamento corretto ed educato, che ha permesso di adottare strategie didattiche per lo sviluppo delle attività linguistiche (listening – speaking – reading – writing).

FINALITÀ DELLA LINGUA INGLESE. Come ogni sistema linguistico, l’insegnamento della lingua inglese rappresenta un modo specifico di organizzare i dati della realtà e di comunicare una conoscenza ed esperienze individuali e collettive: recepisce le modificazioni culturali della comunità ed è quindi un fattore di educazione al cambiamento.

OBIETTIVI EDUCATIVI. Per contribuire al pieno sviluppo della personalità dell’allievo, l’insegnamento della lingua inglese è stato articolato in modo tale da favorire: la formazione sociale, umana e culturale dell’alunno attraverso il contatto con altre realtà in un’educazione interculturale che porti ad una ridefinizione di atteggiamenti nei confronti del diverso da sé; lo sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione del linguaggio; l’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto; la riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura, attraverso l’analisi comparativa con altre lingue e culture.

OBIETTIVI SPECIFICI. Di seguito gli obiettivi specifici raggiunti al termine del corso di studi: stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una conversazione funzionalmente

adeguata al contesto e alla situazione di comunicazione, su argomenti di carattere specifico all’indirizzo;

descrizione di processi e/o situazioni con chiarezza logica e accettabili precisioni lessicali; orientarsi nella comprensione di pubblicazioni in lingua inglese relative al settore specifico

di indirizzo; avere una conoscenza della cultura e della società del paese britannico che gli permetta di

usare la lingua con l’adeguata consapevolezza dei significati che essa trasmette. ABILITÀ RICETTIVE. Le abilità di comprensione orale sono state sviluppare abituando gli studenti a

cogliere il significato generale dei testi proposti, cercando di volta in volta di attivare le seguenti competenze specifiche:

porsi domande sul testo avendo chiaro l’obiettivo della lettura; individuare l’idea centrale del testo stesso; comprenderne le principali informazioni esplicite; essere in grado di valutare e riformulare testi, sulla base di quelli letti o ascoltati.

ABILITÀ PRODUTTIVE. Qualsiasi tipo di interazione nella classe è avvenuto utilizzando di norma la lingua straniera. Ciascun alunno è stato messo in grado di:

chiedere e dare istruzioni, ordini, suggerimenti;

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esprimere desideri, bisogni, emozioni, opinioni in modi e stili linguisticamente articolari, in relazione al livello di competenza programmato.

Le esercitazioni scritte, volte a rafforzare le abilità sopraelencate sono state di tipo globale e integrato, non risolvendosi così in meri esercizi grammaticali, e hanno educato gli studenti a:

prendere appunti da rielaborare sotto forma di relazione; scrivere riassunti per evidenziare le parti salienti di un testo; scrivere in modo sintetico per informare descrivendo processi e situazioni; affrontare in modo personale argomenti specifici dell’indirizzo.

INDICAZIONI METODOLOGICHE. Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, si è fatto ricorso ad attività di carattere comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state usate realisticamente in varie situazioni, sia nel codice orale che in quello scritto. L’attività didattica è stata svolta, di regola, in lingua inglese ed è stata centrata su ogni singolo alunno, a ciascuno è stata infatti data la più ampia opportunità di usare la lingua in coppia o in gruppo, mediante attività come la drammatizzazione e la simulazione. Poiché nella sua futura attività di lavoro l’alunno potrà trovarsi nella necessità di tradurre dei testi, è stato avviato ad esercizi di traduzione da e in lingua inglese, considerando la traduzione abilità aggiuntiva alle abilità di base e non metodo per imparare la lingua. L’attività di riassumere a livello orale, ma soprattutto scritto, ha avuto una particolare rilevanza formativa perché ha messo in gioco diverse competenze, tra cui l’individuazione degli elementi essenziali di un testo e l’uso di strutture sintattiche complesse per la produzione di un testo sintetico e coerente. La riflessione sulla lingua ha puntato a far scoprire agli studenti la strutturazione dei concetti che sottendono i meccanismi stessi. Sono stati stabiliti tutti i raccordi possibili con le materie tecnico-professionali, in modo che i contenuti proposti nella lingua inglese abbiano avuto carattere trasversale nel curricolo, pur non perdendo di vista la loro specificità.

MEZZI E STRUMENTI. Tutti i sussidi disponibili nell’istituto sono stati utilizzati: in particolare audio registratore, videoregistratore, TV ecc. Il laboratorio linguistico è stato utilizzato soprattutto per lo sviluppo delle abilità di comprensione, presentando varietà e registri linguistici diversi. In ogni momento dell’attività didattica non è stata trascurata occasione per rendere lo studente consapevole dei significati culturali di cui la lingua è portatrice.

MODALITÀ DI VERIFICA. La verifica si è avvalsa di procedure di osservazione sistematica e continua e di momenti più formalizzati. I test sono stati volti a verificare la competenza comunicativa dell’alunno in riferimento sia ad abilità isolate (comprensione dell’orale e dello scritto, produzione orale o scritta), che ad abilità integrate (conversazione, risposte a quesiti, capacità di prendere appunti). L’errore è stato utilizzato come strumento diagnostico fondamentale, vale a dire che si è fatta distinzione tra lo sbaglio (deviazione non sistematica dalla norma ai vari livelli sul piano dell’esecuzione) ed errore (lacuna della competenza linguista o comunicativa). E’ stato comunque sempre privilegiato il valore comunicativo del testo rispetto alla sua correttezza formale.

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2015

Module 1: In the chemistry laboratory, compounds and reactions, organic chemistry.

• Warming up di strutture funzionali e grammaticali studiate durante gli anni precedent;

• What is chemistry lab?

• Laboratory equipment: tools;

• Acids, bases and salts;

• Amines.

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Module 2: Biochemistry

• Carbohydrates;

• Monosaccharides, disaccharides and polysaccharides;

• Lipids;

• Triglycerides.

Module 3: Biochemistry • Nucleic acids;

• Proteins;

• Protein synthesis.

Module 4: The Earth • Water;

• Water cycle;

• The atmosphere;

• Air pollution;

• The green house effect.

Exercises: true and false, definitions, vocabulary, comprehension check, writing, reading comprehension, sentence completino, research work, matching, find the question, multiple choice, choose the right option, fill in the gaps, find the opposite, sentence transformation.

Grammar focus di ogni lettura oggetto di studio. Skills listening, reading, speaking, writing. Abilità e tecniche di lettura. Skimming and scanning. The discovery of DNA. The food pyramid.

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FISICA AMBIENTALE

Prof. Cortese Antonello.

La classe ha mostrato livelli alterni di interesse e di partecipazione al dialogo educativo, con apprendimenti complessivi mediamente soddisfacenti in gran parte dei propri componenti. A conclusione dell'a.s. la classe ha in parte conseguito una sufficiente formazione di base, con sufficienti capacità espressive e logico-interpretative, ma non è riuscita ad acquisire uno studio autonomo e consapevole. La mancanza di un laboratorio di fisica ambientale non ha permesso metodi diversi dalla lezione frontale orale, tutto ciò ha avuto il suo peso non favorendo l'apprendimento della disciplina. Gli strumenti per la verifica formativa e sommativa utilizzati sono stati le sole interrogazioni orali e gli esercizi scritti (compiti). Anche per le attività di recupero in itinere si è fatto ricorso prevalentemente alle sole lezioni frontali cercando di dare loro un aspetto più interattivo possibile. I contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro non sono stati svolti completamente, questo è da imputare in parte al programma che risulta essere troppo vasto e in parte anche alla classe stessa che ha rallentato i tempi di apprendimento. Le interazioni con le altre discipline non sono state attuate se non in maniera del tutto marginale. I rapporti con le famiglie hanno riguardato pochi allievi e sono stati del tutto sporadici. I sussidi didattici e le attrezzature scolastiche utilizzati, ai fini dell'apprendimento, sono stati inadeguati.

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2015 MODULO 1 : Richiami di termodinamica e di elettrologia:

- I principi della Termodinamica ;

- Le macchine termiche.

- L’energia elettrica e le sue applicazioni.

MODULO 2 : La produzione dell’energia idroelettrica):

- Le equazioni fondamentali dell’idrodinamica;

- La potenza di un impianto idroelettrico;

- Tipologia degli impianti idroelettrici;

- Costituzione di un impianto idroelettrico;

- Tipi di impianti;

- Vantaggi e svantaggi di un impianto idroelettrico.

P a g i n a | 22 MODULO 3 : L’inquinamento acustico ed il suono:

- Livello sonoro; - la misura del rumore; - effetti del rumore sulla salute; - propagazione del rumore in campo aperto; - propagazione del rumore in campo chiuso; - la normativa italiana.

MODULO 4 : Elettromagnetismo e campi elettromagnetici :

- Elementi di elettromagnetismo

- Onde elettromagnetiche;

- Le radiazioni non ionizzanti;

- Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.

MODULO 5 : ll nucleo atomico e le centrali nucleari :

- Il nucleo atomico;

- La legge del decadimento radioattivo;

- Le centrali nucleari (Lettura)

- Il problema delle scorie radioattive (Lettura).

MODULO 6 : Il radon e la difesa dal suo inquinamento :

- Il radon e le sue caratteristiche;

- La misura del radon

- Come difendersi dal radon.

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MATEMATICA

Prof.ssa Chiarina Spataro

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5°B Chim.,mater. e biotec., è costituita da 13 elementi, 9 di sesso femminile e 4 di sesso maschile. Due di loro, essendo diversamente abili , sono seguiti da un solo docente di sostegno. Pertanto anche questo anno, le famiglie, la neopsichiatra infantile che li segue, e il C.di C., hanno deciso che questi ragazzi seguissero la programmazione di classe semplificata per il conseguimento degli obiettivi minimi. Per quanto riguarda il comportamento, la classe si presenta vivace ma corretta e si è sempre mostrata rispettosa. Gli alunni, durante il loro percorso scolastico, hanno dato prova di avere avuto un’evoluzione positiva sotto il profilo delle relazioni sociali. Alcuni di loro, per quanto riguarda l’interesse per la matematica, si sono distinti per l’impegno costante e la partecipazione attiva e propositiva, altri hanno condotto uno studio meno scrupoloso, forse per maggiore preferenza verso altre discipline, raggiungendo una preparazione superficiale e talvolta confusa. Nel complesso, la classe si è mostrata aperta al dialogo educativo e disponibile allo studio, mostrando interesse e partecipazione accettabili. Alcuni argomenti del programma sono stati solo accennati, mentre altri sono stati tralasciati a causa della mancanza di studio pomeridiano. Infatti, sono stati pochi gli alunni che hanno continuato anche nel pomeriggio, a casa, quell’attività di studio indispensabile per una normale formazione educativa-culturale dell’individuo. METODOLOGIE E TECNICHE D’INSEGNAMENTO La metodologia è stata caratterizzata dall’alternanza tra l’insegnamento ‘’ per teorie’’ e quello ‘’per problemi’’. Per gli argomenti che si sono svolti, si è tenuto presente le esigenze della classe in connessione con il programma svolto negli anni precedenti, pertanto per ogni nuovo argomento, si è fatto un richiamo alle principali nozioni, privilegiando la qualità sulla quantità. Le componenti dei metodi d'insegnamento si possono riassumere in: - lezione frontale interattiva; - dibattito in classe; - esercitazioni grafiche guidate. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi mirati sono stati:

- promuovere la capacità di affrontare situazioni in modo sistematico, cogliendone i tratti essenziali;

- incrementare l’attitudine al cambiamento per abituare gli allievi a seguire le continue innovazioni della società in permanente evoluzione tecnologica;

- favorire l’utilizzo di rigore espressivo; - saper codificare ed evidenziare i dati essenziali di un problema reale.

P a g i n a | 24 Lo studio della matematica è principalmente finalizzato ad acquisire competenze di supporto per le materie tecniche d’indirizzo. STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE Le verifiche effettuate durante l’anno hanno previsto prove scritte, orali. Tra i tipi di prova sono stati utilizzati:

♦ prove strutturate;

♦ compiti , test;

♦ colloqui sia singoli sia collettivi. Per la valutazione, oltre alle conoscenze, competenze e capacità acquisite in base agli obiettivi didattici ed educativi conseguiti, si è tenuto conto: - dell’impegno profuso , -dei progressi compiuti , -del ritmo di apprendimento, -delle abilità logico- espressive, -dei livelli di maturità raggiunti, -della capacità di controllo e di rielaborazione personale delle nozioni teoriche e dei metodi pratici. CONTENUTI Modulo 1 Complementi di algebra.

Disequazioni di primo grado. Disequazioni di secondo grado. Modulo 2 Funzioni. Funzioni matematiche. Funzioni esponenziali, funzioni logaritmiche Funzioni periodiche Classificazione delle funzioni matematiche Massimi e minimi assoluti di una funzione. Determinazione del dominio di una funzione. Modulo 3 Limiti di funzioni.

Limiti di una funzione. Funzioni convergenti, divergenti, indeterminate.

Operazioni sui limiti. Forme indeterminate. Continuità di una funzione. Asintoti.

Grafici di funzioni elementari. Grafico probabile di una funzione reale.

Modulo 4 Derivate di una funzione. Derivata di una funzione. Regole di derivazione. Significato geometrico e significato pratico della derivata.

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BIOLOGIA, MICROBOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

Prof.sse Barbara Loria - Brunella Salatino

SITUAZIONE GENERALE Il corso di biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale, per il 5° anno,si propone di approfondire le conoscenze e le abilità maturate durante gli anni precedenti e di farne acquisire nuove inerenti le matrici ambientali, le tecniche utilizzate per la ricerca degli inquinanti e le metodologie per il loro risanamento. Le lezioni settimanali della disciplina sono 6 (sei), suddivise in attività teoriche e pratiche. Nella trattazione dei vari argomenti si è cercato di tenere conto degli interessi e delle curiosità degli allievi e dei diversi ritmi di apprendimento nonché della situazione di partenza; spesso è stato necessario sollecitare l’attenzione degli alunni e stimolarli ad uno studio accurato e continuo. Durante le ore destinate alle attività di laboratorio si è provveduto a trasferire le informazioni teoriche in attività pratiche. Gli argomenti oggetto di studio sono stati organizzati in moduli nei quali sono stati indicati gli obiettivi e i contenuti. ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE La classe, costituita da alunni provenienti da San Giovanni in Fiore e dai paesi limitrofi, è stata da me seguita sin dal primo anno. Il comportamento disciplinare degli allievi , nel corso dell’anno scolastico, è stato nella maggior parte dei casi corretto anche se in alcuni periodi si sono manifestate situazioni di disinteresse e qualche insofferenza verso le regole della vita scolastica. L’interesse per le lezioni, sia teoriche che pratiche, non sempre è stato adeguato,anche per quanto concerne l’impegno profuso nello studio alcuni elementi si sono applicati assiduamente mentre altri lo hanno fatto in modo discontinuo e superficiale. Ciò ha determinato una situazione eterogenea nel profitto che si può così riassumere:

• qualche alunno ha conseguito una preparazione completa e soddisfacente ed ha evidenziato buone capacità di sintesi;

• la maggioranza ha conseguito risultati sufficienti; • alcuni, a causa di situazioni individuali, hanno raggiunto una preparazione accettabile ma

superficiale. Non sempre l’interesse per la disciplina è stato suffragato da uno studio costante e proficuo. I due studenti D.A. hanno seguito la programmazione paritaria, come in tutte le discipline, pervenendo ad una conoscena sufficiente dei contenuti minimi. METODOLOGIA Per consentire agli alunni di conseguire gli obiettivi prefissati nei singoli moduli si è cercato di stimolarli il più possibile presentando i contenuti non come dogmi proposti dall’insegnante ma come punti di partenza per elaborare un discorso personale , individualizzato ma nello stesso tempo fedele ai concetti fondamentali della disciplina. Il metodo utilizzato nel proporre i contenuti è stato di tipo induttivo per rafforzare negli alunni le capacità autonome di apprendimento, di riflessione, di osservazioni e analisi e per elaborare un discorso personale, individualizzato ma nello stesso tempo fedele ai concetti fondamentali della disciplina. Per fare ciò gli allievi sono stati continuamente invitati sia a fare domande per chiarimenti sia a formulare ipotesi di soluzione dei problemi scaturiti nel corso delle lezioni o emersi dalle loro riflessioni. Il linguaggio adottato è stato quello scientifico specifico della disciplina. Le varie attività sono state svolte in parte in modo individuale per favorire lo sviluppo delle facoltà critiche e in parte con lavori di gruppo per consentire lo sviluppo delle capacità organizzative e la formazione di uno spirito di collaborazione e di socialità nell'ambito della classe. Durante le ore di laboratorio è stato dato ampio spazio alle esercitazioni per consentire agli allievi di attuare praticamente quanto appreso in teoria. STRUMENTI DI LAVORO 1) Libro di testo

P a g i n a | 26 2) Appunti, fotocopie, riviste 3) Sussidi audiovisivi 4) Strumenti e apparecchiature di laboratorio 5) Computer 6) LIM MODALITA’ DI LAVORO 1. Presentazione da parte del docente 2. Discussione in classe e recupero esperienze degli studenti 3. Lettura del libro di testo 4. Lavoro di gruppo 5. Raccolta autonoma di informazioni 6. Esecuzione di rilevazioni e misure 7. Tabulazione di dati e costruzione di grafici

8. Esercitazione applicativa VERIFICA Tale momento dell'attività didattica è di fondamentale importanza in quanto permette di migliorarne la qualità consentendo di soffermarsi, eventualmente per più tempo, su argomenti che non sono stati assimilati in modo corretto dagli allievi; perciò la verifica sui processi di apprendimento e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati è stata effettuata con prove orali,simulazione di seconda prova scritta, prove strutturate, questionari, prove pratiche e relazioni sulla attività di laboratorio . CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione fornisce all'allievo informazioni circa il grado di maturazione raggiunto nell'ambito della disciplina ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati. E’ stata basata sull’analisi dell’interesse per la disciplina, della partecipazione, dell’impegno, dell’approfondimento, della capacità di sapere utilizzare un linguaggio scientifico corretto e della capacità di analisi, di sintesi e di correlazione delle conoscenze acquisite in relazione ai livelli di partenza. Sono stati utilizzati i seguenti indicatori: 1 impegno e partecipazione 2 acquisizione delle conoscenze 3 applicazione delle conoscenze 4 rielaborazione critica delle conoscenze 5 abilità linguistico espressive OBIETTIVI RAGGIUNTI Riguardo ai seguenti punti:

• acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;

• individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; • utilizzano i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la

struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; • elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; • controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione sanitaria e

sulla sicurezza; • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative

a situazioni professionali Gli obiettivi raggiunti sono diversificati in quanto dall’analisi degli elaborati e dall’osservazione delle attività scolastiche si evidenziano livelli differenti di capacità, conoscenze e competenze:

P a g i n a | 27 un esiguo numero di studenti possiede una motivazione intrinseca, un efficace metodo di studio ed esprime i contenuti in modo efficace e rigoroso; molti si mostrano abili nel cogliere gli aspetti essenziali delle problematiche trattate ma non sono costanti nel lavoro di consolidamento e di rielaborazione dei contenuti appresi; infine alcuni sono poco motivati e devono essere guidati per applicare al meglio le conoscenze acquisite.

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2015 MODULO N 1 LE ACQUE Ciclo dell’acqua Acque potabili Acque reflue Contenuti Ciclo dell’acqua - Acque naturali- Condizioni fisico- chimiche che condizionano l’ambiente acquatico- Qualità delle acque superficiali destinate al consumo umano- Parametri microbiologici e controlli per l’analisi delle acque destinate al consumo umano. Caratteristiche chimico -fisiche e microbiologiche delle acque di rifiuto - Problematiche della biodepurazione -Trattamenti di depurazione : fossa settica , processo al fango attivo , letti percolatori , dischi biologici - Popolazione dei fanghi attivi - Formazione del fiocco- Processo di nitrificazione e denitrificazione dei reflui – Rimozione biologica del fosforo– Processo anaerobico e produzione di biogas- Smaltimento dei fanghi - MODULO N 2 IL SUOLO Qualità del suolo Trattamento del suolo Contenuti Ecologia, composizione e proprietà del suolo – Comunità microbiologiche - Biorisanamento – Fitorisanamento – Biobonifica MODULO N 4 L’ARIA E I RIFIUTI GASSOSI Qualità dell’aria Inquinamento dell’aria Trattamento dei rifiuti gassosi Contenuti Caratteristiche generali dell’aria - Gli inquinanti dell’aria e i problemi connessi alla loro presenza – Emissioni gassose – Trattamenti delle emissioni gassose - Tecniche primarie tecniche secondarie. MODULO N.5 ELEMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Contenuti Elementi normativi e legislativi sulle acque - Elementi normativi e legislativi sui rifiuti gassosi.

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CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE Prof.ssa Graziella Chieffalo – Prof.ssa Annamaria Secreti

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE La classe è costituita da 13 alunni, 4 maschi e 9 femmine, residenti a San Giovanni in Fiore, eccetto alcuni provenienti dai paesi limitrofi. Dal punto di vista disciplinare è una bella classe, gli allievi sono sempre stati educati e rispettosi permettendo, da subito, l’instaurarsi di un bel rapporto, e quindi di un buon dialogo educativo, nonostante le sottoscritte siano subentrate solo quest’ultimo anno. Dal punto di vista del profitto alcuni di essi, pur possedendo buone potenzialità, buone capacità espressive e logico-interpretative, a causa di numerose lacune di base e una partecipazione non sempre attiva e costante, sono riusciti ad ottenere risultati più o meno soddisfacenti; il resto della classe ha raggiunto risultati che, ad oggi, sono appena sufficienti a causa delle numerose e gravi lacune e del poco impegno profuso durante tutto l’anno scolastico nonostante i continui e numerosi stimoli da parte delle insegnanti che hanno cercato in tutti i modi di coinvolgerli e interessarli, soprattutto attraverso le attività laboratoriali. Nella classe sono presenti due alunni che hanno seguito una programmazione paritaria con obiettivi minimi: nonostante le numerose difficoltà legate alla disciplina, e pur possedendo ancora molte lacune, grazie ai numerosi stimoli delle insegnanti curriculari e dell’insegnante di sostegno, sono riusciti a raggiungere una preparazione, relativamente alle loro possibilità e capacità, nel complesso sufficiente. I contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro hanno subito qualche rallentamento e non sono stati completamente svolti per la mancanza dei prerequisiti necessari, e conseguente rallentamento dei tempi di apprendimento, e per numerose ore di lezione perdute a causa di scioperi, viaggio di istruzione, visite guidate. Le attività di recupero, consolidamento e approfondimento in orario curriculare hanno aiutato a colmare le lacune presenti su conoscenze e competenze e a migliorare il metodo di studio. OBIETTIVI DIDATTICI E FORMATIVI RAGGIUNTI - Accettabile possesso di conoscenze - Discreta acquisizione dei vari linguaggi specifici - Buona capacità di analisi e sintesi - Elaborazione piuttosto autonoma dei contenuti della disciplina METODOLOGIE E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO Si è cercato in tutti i modi di stimolare le capacità critiche degli allievi, di favorire i processi di osservazione, di analisi e di sintesi mediante lezioni frontali, lezioni partecipate, esercitazioni, lavori di gruppo e attività laboratoriale . I sussidi didattici impiegati sono stati: libro di testo, appunti e fotocopie di altri testi, riviste di divulgazione scientifica. TIPOLOGIE DI VERIFICA EFFETTUATE - Verifiche formative orali (interrogazioni , domande flash) - Verifiche sommative scritte (test, questionari, esercizi) - Relazioni di laboratorio

P a g i n a | 29 Le verifiche hanno auto lo scopo di controllare il processo di insegnamento-apprendimento e di permettere di apportare eventuali correttivi all’azione didattica. CRITERI DI VALUTAZIONE Come criteri di valutazione si è tenuto conto dei livelli di conoscenza raggiunti rispetto alle condizioni di partenza, della continuità e dell’impegno nella partecipazione, nello studio e nel lavoro scolastico, del comportamento in classe, dell’assiduità nella frequenza delle lezioni, del metodo di studio, dei rapporti interpersonali con compagni e insegnanti. CONTENUTI DISCIPLINARI

- Modulo 1:Richiami sui modelli atomici: l’atomo di Bohr, transizioni elettroniche, quantizzazione dell’energia, funzione d’onda, numeri quantici e configurazioni elettroniche, saggi alla fiamma.

- Modulo 2: Introduzione ai metodi ottici: luce e radiazioni, natura delle radiazioni elettromagnetiche, tipi di radiazioni elettromagnetiche, luce monocromatica e policromatica, la luce come energia, interazione fra materia ed energia radiante, colori complementari, lo spettro elettromagnetico.

- Modulo 3: Spettrofotometria UV/Vis: assorbimento nell’UV/Vis, la legge dell’assorbimento (Lambert-Beer), lo spettrofotometro (sorgente, monocromatore, celle, rivelatore, registratore, tipi di strumento

(monoraggio e doppio raggio), analisi qualitativa e quantitativa ( retta di taratura, permanganometria per via spettrofotometrica, determinazione spettrofotometrica dei nitriti nelle acque).

- Modulo 4: Spettrofotometria IR: assorbimento nell’IR, spettri IR e strumentazione - Modulo 5: Densimetria, polarimetria e viscosimetria: generalità, determinazione dello

zucchero nel mosto mediante mostimetro di Babo, il polarimetro (determinazione del potere rotatorio e della concentrazione di zucchero), il viscosimetro (determinazione della viscosità di un fluido).

- Modulo 6: Tecniche cromatografiche: generalità sulla cromatografia, cromatografia su strato sottile (separazione dei pigmenti contenuti nelle foglie di spinaci), la gascromatorafia, il gascromatografo, la cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC), il cromatografo per HPLC.

- Modulo 7: Il terreno: formazione del suolo, composizione, caratteristiche fisico-meccaniche, campionamento, inquinamento del suolo, determinazione del pH in acqua e in cloruro di potassio e determinazione del calcare attivo.

- Modulo 8: L’aria: composizione, inquinanti atmosferici, (gas a effetto serra, gas reattivi, sostanze tossiche e radioattive), analisi dell’aria (campionamento e monitoraggio).

- Modulo 9: L’acqua: classificazione delle acque, trattamenti primari e terziari per la depurazione delle acque, potabilizzazione, BOD e COD.

- Modulo 10: I rifiuti: classificazione, il codice CER, il sistema di controllo, i rifiuti come risorsa.

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PROGETTO CLIL Prof.sse Maria Antonietta Silletta – Graziella Chieffalo

Destinatari: Classe VB C ( Biotecnologie Ambientali) Periodo scolastico: Secondo quadrimestre a.s. 2015/2016 Discipline: Chimica Analitica – Inglese Riferimento alla programmazione curricolare di Chimica Analitica: Modulo e UD “Spettrofotometria UV –VIS”” Livello linguistico di partenza: Pre-intermediate Aspetti organizzativi e metodologici Struttura didattica: insegnamento in compresenza del Docente di L2 Fasi dell’esperienza:

1) scelta condivisa dell’argomento 2) elaborazione e stesura progetto 3) ricerca e selezione del materiale 4) presentazione agli studenti 5) esercizi di comprensione e verifica 6) verifiche

Metodologie didattiche - lezione frontale, lezione interattiva - lavoro individuale, a coppie, a gruppi Organizzazione del modulo Il docente della disciplina non linguistica introdurrà i contenuti scelti con tempi più lunghi rispetto alla normale prassi didattica, al fine di permettere l’apprendimento integrato di lingua e contenuto. Il docente di lingua straniera si occuperà della didattizzazione del materiale attraverso l’uso di competenze specifiche della propria disciplina; tutto ciò avverrà in compresenza. Il docente di L2 introdurrà l’argomento presentandone le caratteristiche generali ed il contenuto, contribuendo alla costruzione progressiva del significato della terminologia specifica e dei concetti fondamentali attraverso una serie di attività didattiche mirate: esercizi di brain storming , warm up, lettura del testo (skimming - scanning) e comprensione. Sarà sempre riassunta una fase prima di passare alla successiva, enfatizzando la struttura del discorso. Successivamente, gli alunni parteciperanno a lezioni esposte mediante l’utilizzo di supporti multimediali, a cui seguirà la fase operativa in cui gli stessi si adopereranno per mettere in pratica quanto recepito, mediante varie tipologie di esercizi (completamento,a scelta multipla,vero/falso, individuazione di parole chiave, riordino di paragrafi). Reperimento materiali - Testi scolastici - Internet - Formulati direttamente dai docenti

P a g i n a | 31 Prerequisiti Disciplinari Disciplina Chimica Analitica: conoscere i meccanismi di interazione luce – materia. Sapere costruire un diagramma cartesiano. Conoscere l’equazione di una retta. Saper effettuare i calcoli necessari per la preparazione di soluzioni a concentrazione nota. Inglese: conoscenza di strutture grammaticali e lessicali necessarie per potere affrontare una comprensione orale e scritta relativa ad un argomento specifico di una disciplina professionalizzante..Capacità di sostenere semplici conversazione sui contenuti in oggetto. Obiettivi Chimica Analitica Conoscenze: -Principio di funzionamento e componenti principali dello spettrofotometro UV/VIS. - Schema di uno spettrofotometro UV/VIS e caratteristiche generali. -Trasmittanza e Assorbanza -Legge di Lambert – Beer. -Tipo di strumenti: mono raggio e doppio raggio. Linguistici: -Acquisizione di linguaggio specifico. Competenze: -Saper utilizzare la legge di Lambert – Beer per determinare quantitative. - Saper utilizzare autonomamente lo spettrofotometro. -Elaborare e analizzare i risultati di un’indagine spettrofotometrica. -Interiorizzare, integrare e rielaborare in maniera autonoma e critica le conoscenze acquisite al fine di utilizzarle in maniera proficua in tutti i contesti che lo richiedono. Inglese Conoscenze: -To define a UV/VIS spectrophotometry. -To get information about the features and the structure of a UV/VIS spectroscopy. -To examine the basic purpose of a UV/VIS spectrophotometry. -To talk about the Beer – Lambert law. -To define single beam and doube beam instrument. -To define absorbance and transmittance. Linguistici: -To learn specific vocabulary about UV/VIS spectrophotometry. -To perform some tasks involving the different abilities. Competenze: -To be able to understand general and specific information on an analytical chemistry topic. - To focus on the main concepts. -To use the suitable lexis, to write and report about the subject.

P a g i n a | 32 Valutazione La prova di verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi sarà unica per la disciplina e per la lingua veicolare .La prova di verifica di fine modulo sarà predisposta di comune accordo dai docenti,in funzione degli obiettivi disciplinari e linguistici. Prove di verifica: strutturate.

MODULO CLIL “ UV/VIS SPECTROPHOTOMETRY” PROF.SSE MARIA ANTONIETTA SILLETTA-GRAZIELLA CHIEFFALO

-Definition of UV/VIS Spectrophotometry -The structure and the features of a UV/VIS Spectroscopy The basic purpose of a UV/VIS Spectrophotometry -The basic parts of a spectrophotometer -The Lambert –Beer law -Monochromaticity -Instruments -Single beam and double beam instrument -Definition of absorbance and transmittance

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CHIMICA ORGANICA & LABORATORIO Prof.sse Lucia Catanzaro - Rosangela Veltri

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE La classe è costituita da 13 alunni di cui due diversamente abili e la maggior parte di essi possiede buone potenzialità, buone capacità espressive e logico-interpretative. Alcuni alunni hanno dimostrato, durante tutto il primo quadrimestre e buona parte del secondo, modesti livelli di interesse e partecipazione al dialogo educativo, con apprendimenti complessivi poco soddisfacenti, nonostante i continui e numerosi stimoli da parte delle insegnanti che hanno cercato in tutti i modi di coinvolgerli e interessarli anche attraverso le attività laboratoriali. Certamente ha avuto notevole peso il cambio dell’ insegnante di teoria ma molto è dovuto alle loro numerose lacune di base, alla scarsa attenzione in classe, allo scarso e spesso nullo impegno a casa. Nell’ ultimo periodo hanno cambiato atteggiamento cercando di recuperare e la maggior parte di essi ha raggiunto risultati quasi sufficienti. Un ristretto numero di alunni ha mostrato interesse verso la disciplina, ha partecipato attivamente alle lezioni sia teoriche che pratiche riuscendo a raggiungere ottimi risultati. I contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro hanno subito un notevole rallentamento e non sono stati completamente svolti per la mancanza dei prerequisiti necessari e conseguente rallentamento dei tempi di apprendimento e per numerose ore di lezione perdute a causa di scioperi, chiusura della scuola per condizioni climatiche avverse. Le attività di recupero, consolidamento e approfondimento in orario curriculare sono state poco utili per colmare le lacune presenti su conoscenze e competenze e per migliorare il metodo di studio. OBIETTIVI DIDATTICI E FORMATIVI RAGGIUNTI - Sufficiente possesso di conoscenze - Sufficiente acquisizione dei vari linguaggi specifici - Sufficiente capacità di analisi e sintesi - Elaborazione guidata dei contenuti della disciplina METODOLOGIE E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO Si è cercato in tutti i modi di stimolare le capacità critiche degli allievi, di favorire i processi di osservazione, di analisi e di sintesi mediante lezioni frontali, lezioni partecipate, esercitazioni, lavori di gruppo e attività laboratoriale . I sussidi didattici impiegati sono stati: libro di testo ( G. Valitutti, G. Fornari, M.T. Gando : Chimica organica, biochimica e laboratorio, ed. Zanichelli ) , appunti e fotocopie di altri testi. TIPOLOGIE DI VERIFICA EFFETTUATE - Verifiche formative orali (interrogazioni, domande flash) - Verifiche sommative scritte (test, questionari, esercizi) - Relazioni di laboratorio Le verifiche hanno auto lo scopo di controllare il processo di insegnamento-apprendimento e di permettere di apportare eventuali correttivi all’azione didattica.

P a g i n a | 34 CRITERI DI VALUTAZIONE Come criteri di valutazione si è tenuto conto dei livelli di conoscenza raggiunti rispetto alle condizioni di partenza, della continuità e dell’impegno nella partecipazione, nello studio e nel lavoro scolastico, del comportamento in classe, dell’assiduità nella frequenza delle lezioni, del metodo di studio, dei rapporti interpersonali con compagni e insegnanti. CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 0: Ripetizione di alcani, alcheni , alchini, benzene e composti aromatici, alcoli e

fenoli. Ripetizione di reazioni di sostituzione radicalica , reazioni di addizione elettrofila, reazioni di sostituzione nucleofila, reazioni di eliminazione.

MODULO 1: Ammine; Struttura, Classificazione e nomenclatura, Preparazione delle ammine ( amminazione riduttiva , riduzione dei nitroderivati aromatici, alchilazione di ammoniaca e ammine ), Proprieta fisiche, Proprietà chimiche ( basicità e nucleofilicità ), Reazioni dei sali di diazonio. Cenni sui composti eterociclici azotati.

MODULO 2: Aldeidi e chetoni Caratteristiche del gruppo carbonile, Nomenclatura, Metodi di preparazione, Proprietà fisiche, Proprietà chimiche, Reazioni di addizione al carbonile ( addizione di idrogeno, di acido cianidrico, di alcol, dei composti di Grignard e dei composti azotati ).

MODULO 3: Acidi carbossilici e derivati Caratteristiche del gruppo carbossile, Nomenclatura, Metodi di sintesi ( ossidazione di alcoli, aldeidi e alchilbenzeni ), Proprietà fisiche, Proprietà chimiche ( ionizzazione, formazione di sali, acidità : influenza dei sostituenti ,riduzione, decarbossilazione e alogenazione, sintesi di cloruri acilici, sintesi di anidridi, sintesi di esteri, sintesi di ammidi, sostituzione nucleofila acilica ), Nomenclatura dei derivati degli acidi carbossilici ( alogenuri acidi, anidridi, esteri, ammidi ). Reazione di saponificazione.

MODULO 4: Polimeri Definizione e classificazione, Monomeri e loro polimeri (Etilene e monomeri vinilici, Monomeri dienici ,Monomeri con due gruppi funzionali, Monomeri con più di due gruppi funzionali) , Struttura primaria di un polimero ,Struttura secondaria di un polimero, Le reazioni di polimerizzazione (Polimeri di poliaddizione e di policondensazione, Meccanismi del processo di sintesi, Polimerizzazione a catena).

LABORATORIO: o Distillazione del vino per estrarre l’alcool; o Ricerca sui componenti organici dei vini; o Determinazione dell’acidità volatile al lordo della solforosa; o Determinazione dell’acidità al netto della solforosa; o Polarimetro; o Riconoscimento delle ammine alifatiche; o Lettura polarimetro e spiegazione della scala polarimetrica o Lettura di soluzione di glucosio a concentrazione 0,005 M con il metodo delle

soluzioni o Riconoscimento ammine terziarie o Proprietà riducenti delle aldeidi: la reazione dello specchio o Riconoscimento di aldeidi e chetoni: reazione di Fehling, Schiff e Benedict

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o Riconoscimento del metanolo mediante ossidazione a formaldeide, saggio qualitativo del 2,4 dinitrofenildrazina

o Composti di addizione dello ione bisolfito, condensazione aldolica incrociata o Riconoscimento dei metilchetoni; punto di fusione del prodotto della condensazione

aldolica incrociata o Riconoscimento degli acidi carbossilici e dei loro Sali o Solubilità degli acidi carbossilici e verifica della loro presenza nelle miscele o Verifica della presenza dei sali degli acidi carbossilici, idrolisi dei Sali o La saponificazione

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Prof.ssa Antonella Audia

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

L’interesse per la disciplina ha consentito agli alunni di pervenire al raggiungimento di una consapevolezza corporea, allo sviluppo di un linguaggio gestuale, all’ incremento della mobilita articolare, allo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali e all’apprendimento di abilita motorie specifiche (tecniche di base e tattica delle discipline sportive scolastiche).Si è raggiunto, inoltre, un grado di conoscenza delle norme fondamentali di igiene , di prevenzione degli infortuni e di primo soccorso. Il grado di preparazione, quindi, raggiunto è da ritenersi buono. C’è da sottolineare che, l’ istituto non essendo dotato di palestra ma solo di spazi attrezzati (stanza con tavolo da table-tennis e di un campetto all’ aperto di nuova istituzione) le attività prevalentemente svolte sono pallavolo ed esercizi ad effetto fisiologico generale.

OBIETTIVI

- Potenziamento fisiologico consolidamento e strutturazione livello degli schemi motori.

- Affinamento delle capacità coordinative e condizionali.

- Acquisizione di competenze tecniche specifiche delle discipline sportive programmate.

- Valore culturale delle scienze motorie e sportive.

- Acquisizione di competenze organizzative relative all’ attività curriculari ed extracurrilulari.

- Conoscenza delle norme fondamentali di igiene , prevenzione degli infortuni e di primo soccorso.

STRUMENTI E METODI

La metodologia per il raggiungimento di tali obiettivi è stata basata sull’ organizzazione di attività “in situazione” individuali e di gruppo, sulla continua indagine e sull’ individuazione e autonoma correzione dell’ errore .Tale metodologia consentirà di creare i presupposti della plasticità neuronale della trasferibilità delle abilità e competenze acquisite ad altre situazioni ed ambiti.Il metodo -metodo globale-problemsolving sono stati metodi usati per lo svolgimento del programma. A seguito dell’ adozione del libro di testo, gli alunni hanno conosciuto le caratteristiche generali degli apparati e sistemi del corpo umano, hanno studiato gli argomenti collegati all’ attività motoria e sportiva riguardanti i settori della tecnica, dell’ organizzazione dei regolamenti e della salute.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Nella valutazione dello studente si è tenuto conto sia delle capacità esecutive delle varie attività, sia di alcune conoscenze teoriche e scientifiche della materia mediante verifiche costituite da prove orali, da prove pratiche e da prove strutturate. Si è tenuto conto, inoltre, del comportamento, della partecipazione e del rispetto delle regole nei riguardi dei compagni e dei docenti.

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RELIGIONE Prof.ssa Anna De Paola

Programma svolto

• Concetto di Religione

• Concetto di divinità

• Cosa vuol dire credere: Monoteismo, politeismo, panteismo

• La Religione greca e romana : gli dei

• Il sacro ed il profano: i miti

• Il libro della Bibbia e sua divisione: i dieci comandamenti, i sacramenti, la preghiera, la fede.

• Il Natale, origine e senso spirituale

• Le Religioni e senso della vita : Cristianesimo, Ebraismo, Buddismo , Islamismo, Induismo, Toismo e le altre Religioni etniche.

• I Vangeli: Gesù di Nazateth, le sue parole ed opere.

• Il valore della Pasqua

• La vita come dono di Dio

• Ragione e religione non si escludono

• La religione e la scienza

• La libertà, la droga , i valori umani oggi.

• L’evoluzione della Chiesa dall’origini fino ai nostri giorni

• Vivere un mondo responsabile: L’amicizia, l’amore , il perdono.

• Religione e futuro: la religione e i giovani d’oggi

OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI

L’insegnamento della Religione Cattolica concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni ed ha contribuire ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche. Promuove l’acquisizione della cultura religiosa e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro paese. Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni, l’insegnamento della Religione Cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà specifica , storica- culturale in cui essi vivono. L’insegnamento religioso va incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita, contribuisce alla formazione della coscienza morale ed offre elementi per le scelte consapevoli di fronte al problema sociale-

P a g i n a | 38 religioso - culturale in cui si vive. In tal modo gli alunni possono passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza dei principi e dei valori in ordine all’incidenza sula cultura e sulla vita individuale e sociale.

RELAZIONE SULLA CLASSE

I ) Condotta degli alunni nella classe

Superate le difficoltà iniziali , nella classe si è raggiunto un clima educato ed attento. Fatte le debite eccezioni del caso, la classe ha partecipato con interesse allo svolgimento delle lezioni. Nel complesso sono riuscito a creare un buon rapporto di reciproca fiducia, nonché un sano e franco dialogo.

II ) Svolgimento del programma e il suo coordinamento

Lo svolgimento delle lezioni è stato più volte arricchito da integrazione e ampliamento di vari argomenti trattati in altre discipline. Riflessione e dialogo inter- personale sollecitando la partecipazione di tutti. Analisi di alcuni fatti di cronaca e di costume.

III ) Tipologia delle lezioni

Le lezioni sono state di tipo aperto, cercando di stimolare l’intervento e la riflessione degli alunni, si sono svolte partendo dal programma stilato ma hanno spaziato in vari ambienti integrando le lezioni con le riflessioni e domande degli alunni.

IV ) Grado di istruzione e profitto finale

La classe ha partecipato con interesse alle lezioni riuscendo a comprendere e capire i concetti da me espressi, gli alunni hanno contribuito allo svolgimento delle lezioni con domande ed interventi, arrivando a un buono livello.

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SIMULAZIONI TERZA PROVA

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“LEONARDO DA VINCI”

Indirizzo: Biotecnologie ambientali

Anno scolastico 2015/2016 - Classe: V B

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Cognome e Nome del candidato…………………………………….. TIPOLOGIA DELLA PROVA: C+A 30 quesiti a risposta multipla e aperta (6 per disciplina)

discipline coinvolte:

- Storia - Inglese - Matematica - Fisica ambientale - Chimica organica

LEGGERE ATTENTAMENTE QUANTO SEGUE PRIMA DI INIZIARE LA PROVA

Segna con una crocetta la lettera della risposta ritenuta esatta E’ ammessa una sola risposta E’ ammesso un massimo di due correzioni nei quesiti a scelta multipla per l’intera prova. Durata della prova: 90 MINUTI Numero dei quesiti: 30, di cui 20 a risposta multipla e 10 a risposta aperta Punteggio attribuito: 1. RISPOSTE A SCELTA MULTIPLA: 0,25 punti per la risposta esatta.

2. RISPOSTA APERTA: 1 punto per risposta completa e appropriata; 0,75 per risposta sostanzialmente corretta con qualche imprecisione; 0,50 per risposta parzialmente corretta con imprecisioni o linguaggio inappropriato; 0,25 per risposta incompleta, imprecisa e con linguaggio inappropriato; 0 punti per risposta completamente errata o non data.

San Giovanni in Fiore, 15.03.2016 LA COMMISSIONE

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STORIA

1. Fra quali stati fu stipulata la Triplice intesa?

A. Francia, Inghilterra, Russia;

B. Germania, Austria, Italia;

C. Italia, Francia, Germania;

D. Russia, Inghilterra, Italia.

2. Per “Pulizia etnica” s’intende

A. una nuova politica igienico-sanitaria;

B. l’annientamento di un popolo da parte di un altro popolo;

C. l’unione di due popoli;

D. la divisione di un popoplo.

3. La Seconda Guerra Mondiale fu anche una guerra ideologica perché

A. i nazifascismi si battevano contro il bolscevismo e gli Angloamericani lo difendevano;

B. gli Alleati affermavano la superiorità della razza ariana, i Tedeschi di quella germanica;

C. i nazifascisti affermavano ideali di supremazia, mentre gli Angloamericani difendevano i

valori democratici;

D. si scontrarono due opposte concezioni dell’imperialismo, quella tedesca e quella inglese.

4. La Gestapo era

A. il partito di Hitler;

B. il partito di Mussolini;

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C. la polizia segreta nazista;

D. il nome con cui amava farsi chiamare Hitler.

5. Come si svolse e quale esito ebbe la “Marcia su Roma”?

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6. Riassumi la politica estera di Hitler dal 1933 al 1939

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INGLESE

1) Carbohydrates are carbon compunds containing:

a. Small quantities of Hydrogen, carbon and Oxygen;

b. Storing heat;

c. Large quantities of hydroxyl groups;

d. A covalent bond that joins a sugar.

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2) Disaccharides or double sugars are:

a. Polymers with high molecular weight;

b. Important compounds containing cellulose, starch and glycogen;

c. The result of the combination of two monosaccharides that join toghether through a

condensation reaction that causes the loss of a molecule of water;

d. The building bolocks of more complex carbohydrates.

3) Important amines include:

a. Ammonia molecule (NH3) whit an organic functional group;

b. Some dangerous alcohols;

c. Straight chains of hydrogen atoms;

d. Water and organic solvent.

4) Triglycerides are chemical compounds:

a. Originated in plants;

b. Insoluble and float on water because of their density;

c. Biological molecules;

d. The main component of cells and other biological membranes.

5) What are nucleic Acids?

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6) What happens when we eat food that contains protein?

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MATEMATICA

1) Quale delle seguenti funzioni è razionale fratta?

a.

b. √

c.

d. 2

2) Qual è l’immagine di 4 secondo la funzione ?

a. f(4)=20

b. f(4)=0

c. f(4)=4

d. f(4)=28

3) Il grafico della funzione rappresentata può essere:

( ) ( ) ( ), 3 3, 2 4,−∞ − ∪ − ∪ +∞

P.ti _______

R--3,2

-3<x<2

x<2 o x>4

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4) La funzione ( )2

2

9

16

xf x

x

−=

− ha come dominio

a. R

b. R--4,+4

c. R--5, -4, +4, -5

d. (- ∞,-4) U(+ 4,+ ∞ )

5) Data la funzione

dopo aver determinato il dominio verificare se la funzione è pari

o dispari.

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6) Dire se la seguente funzione

ammette asintoti e in caso affermativo

determinarli.

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FISICA AMBIENTALE

1) Se si raddoppia la distanza da una sorgente sonora sferica, il livello sonoro si riduce di:

a - 6 dB

b - 3 dB

c - 2 dB

d - dipende dalla distanza iniziale

2) Il livello sonoro complessivo generato dalla sovrapposizione di 4 segnali da 60 dB è pari a:

a - 240 dB

b - 66 dB

c - 64 dB

d - 70 dB

3) Una motosega ha un livello di potenza di 104 dB. La potenza vale:

a - 104 mW

b - 10,4 mW

c - 1,04 mW

d - 25 mW

4) La lunghezza d'onda alla quale il sole emette la maggiore potenza è 0,47 m, che corrisponde

alla frequenza di:

a - 0,47 Hz

b - 6,4 x 1011 Hz

c - 6,4 x 1014 Hz

d - 6,4 x 108 Hz

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5) Cosa intendi per "energia solare" e qual è la differenza fra "pannelli solari" e "celle solari.

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6) Dici con parole semplici e concise cosa intendi per "suono" e cosa per "rumore",

descrivendone le principali caratteristiche fisiche caratterizzanti.

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CHIMICA ANALITICA

1. Di quale materiale è fatta una cuvetta per spettroscopia UV?

a) Vetro

b) Plastica

c) Quarzo

d) Cloruro di sodio

2. Secondo la legge di Lambert-Beer

a) Trasmittanza e concentrazione sono direttamente proporzionali

b) Assorbanza e concentrazione sono direttamente proporzionali

c) Frequenza e concentrazione sono direttamente proporzionali

d) Lunghezza d’onda e concentrazione sono direttamente proporzionali

3. L’energia di una molecola è quantizzata, cioè

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a) Si può calcolare

b) Può assumere solo ben determinati valori

c) È molto elevata

d) È sempre la stessa

4. L’energia di un fotone

a) È direttamente proporzionale alla sua frequenza

b) È direttamente proporzionale alla sua lunghezza d’onda

c) È inversamente proporzionale alla sua frequenza

d) È inversamente proporzionale alla sua velocità

5. Il rifrattometro: descrizione e applicazioni. (max 10 righi)

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6. La legge di Lambert-Beer: espressione, significato, utilizzo. (max 10 righi)

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“LEONARDO DA VINCI”

Indirizzo: Biotecnologie ambientali

Anno scolastico 2015/2016 - Classe: V B

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Cognome e Nome del candidato…………………………………….. TIPOLOGIA DELLA PROVA: C - (scelta multipla) discipline coinvolte:

- Storia - Inglese - Matematica - Fisica ambientale - Chimica analitica

LEGGERE ATTENTAMENTE QUANTO SEGUE PRIMA DI INIZIARE LA PROVA

Segna con una crocetta la lettera della risposta ritenuta esatta E’ ammessa una sola risposta E’ ammesso un massimo di due correzioni per l’intera prova. Durata della prova: 50 MINUTI Numero dei quesiti: 30 Punteggio attribuito: 0,50 punti per la risposta esatta.

0 punti per risposta errata o non data.

San Giovanni in Fiore, 06.05.2016 LA COMMISSIONE

P a g i n a | 51 STORIA

1. Durante il Biennio rosso: A. Giolitti ordinò più volte l’intervento dell’esercito per riportare l’ordine; B. i sindacati persero definitivamente forza e si sciolsero; C. si rischiò di tornare alla monarchia costituzionale. D. sembrò che in Italia stesse per scoppiare la rivoluzione comunista.

2. Mussolini impose all’Italia una politica autarchica, cioè una politica: A. che si proponeva di far diventare l’Italia indipendente dalle importazioni estere; B. che si proponeva di far diventare l’Italia un paese dittatoriale; C. che rifiutava l’utilizzo della guerra come mezzo per la politica internazionale; D. che si proponeva lo sviluppo dell’industria soprattutto meccanica.

3. E’ detto totalitario lo Stato: A. che controlla in modo totale, cioè in ogni suo aspetto, la società; B. che rifiuta la divisione della società in classi; C. in cui la sovranità appartiene a tutto al popolo; D. in cui il potere è in mano a una famiglia reale.

4. Nel 1940 Mussolini decise di far entrare l’Italia in guerra perché: A. la Germania era in difficoltà e aveva chiesto l’aiuto dell’Italia; B. era convinto che la guerra sarebbe finita presto e avrebbe vinto la Germania; C. la Grecia aveva invaso i territori meridionali della penisola italiana; D. la guerra si stava dimostrando più lunga del previsto.

5. La Resistenza è: A. il patto di alleanza tra Stalin e Hitler nel 1943 per la spartizione della Polonia; B. la lotta intrapresa dalla Repubblica di Salò contro i comunisti; C. la lotta contro l’occupazione nazista che si sviluppò nei paesi occupati; D. il patto tra USA e Gran Bretagna contro il nazifascismo.

6. Il 25 aprile 1945 è ricordato come la data: A. dell’attacco di Pearl Harbor; B. della liberazione dell’Italia dal nazifascismo; C. dell’inizio della Resistenza in Francia; D. della nascita dell’Asse Roma-Berlino.

INGLESE

1) Lipids are: A. Components of biological membranes; B. Fatty acids; C. Biological molecules that are insoluble in water and soluble in non polar organic

solvents;

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D. Polyunsatured fatty acids- 2) Water is considered:

A. A molecule made up of three hydrogen atoms and two Oxigen atoms bonded together; B. An universal solvent, because most of the other substances regularly and easily

dissolve on it; C. The only substance that can be broken down into isotopes; D. A high boiling point

3) Cellulose, starch and glycogen are all:

A. Polymers of glucose; B. Polymers of maltose; C. Polymers of lactose; D. The result of the combination of two monosaccharides-

4) The Stratosphere starts:

A. Just above the troposphere and extends for about 50 kilometres; B. At the earth’s surface and extends for about 15 kilometres; C. Just under the troposphere betwen 50 and 85 kilometres from the earth’s surface; D. Where all weather takes place

5) Water cycle is:

A. A very important process that helps sustain life on heart; B. Large amount of water constantly lost; C. When water returns to the earth trhough rain and snow; D. When plant leaves contribute to sending water vapour in the air-

6) Why is the earth’s atmosphere fundamental for living organism?

A. Because it is responsible for keeping the planets in their orbits and for various phenomena on heart;

B. It is essential because it supplies us with oxygen, hydrogen,amino acid ecc.; C. It supports life on earth. It provides oxygen for respiration, carbon dioxide for

photosynthesis, nitrogen for nitrogen fixation and water vapour for precipitation that nourishes the land;

D. Because we find here a high concentration of iron and a variety of other metals.

P a g i n a | 53

MATEMATICA

1. Il campo di esistenza della funzione ( )( )

5

5

xf x

x x

+=

− è:

a. l'insieme dei numeri reali positivi non nulli

b. l'insieme dei numeri reali maggiori di 1

c. l'insieme dei numeri reali maggiori di 5

d. l'insieme dei numeri reali diversi da 0 e da 5

2. Indica quale dei seguenti limiti vale

:

a. lim→

b. lim→

c. lim→

d. lim→

3. Se una funzione soddisfa la condizione !"→∞ #, allora la funzione

ha:

a. Un asintoto orizzontale di equazione %

b. Un asintoto verticale di equazione %

c. Un asintoto orizzontale di equazione %

d. Un asintoto verticale di equazione %

4. La funzione &'

presenta :

a. Un asintoto verticale per 0

b. Un asintoto verticale per 1

P a g i n a | 54

c. Un asintoto orizzontale per 1

d. Un asintoto orizzontale per 0

5. Una funzione è continua in un punto* di accumulazione per il proprio dominio

quando:

a. lim→+, ≠ 0

b. lim→+, %

c. lim→+, non esiste o è uguale a ,

d. lim→+, ,

6. La derivata della funzione nel punto x0= -1 è:

a. , ′1 7

b. , ′1 7

c. , ′1 3

d. , ′1 5

CHIMICA ANALITICA

1) Quale di queste caratteristiche rappresenta la capacità del suolo di aggregare le particelle elementari tra loro in agglomerati più o meno amorfi? a) Riflettanza b) Porosità c) Struttura d) Tessitura

2) Lo strato si aria più a contatto con il terreno e sede del ciclo dell’acqua e dei movimenti dei venti è: a) La ionosfera b) La mesosfera c) La stratosfera

P a g i n a | 55

d) La troposfera

3) Nella spettroscopia IR la deformazione simmetrica che riguarda l’angolo di legame (bending) fuori dal piano è detta: a) Wagging b) Twisting c) Scissoring d) Rocking

4) Gli elementi fondamentali di un cromatografo HPLC sono:

a) I filtri e la pompa b) I filtri e la riserva della fase mobile c) La colonna e la pompa d) La colonna eil sistema di iniezione

5) Nella gas-cromatografia i rivelatori più usati sono:

a) A ionizzazione di fiamma b) A cattura di elettroni c) A conducibilità termica d) Selettivi

6) All’esame spettrofotometrico IR il gruppo –OH assorbe nel range di numero d’onda:

a) 3000-2500 b) 2500-2000 c) 3600-3000 d) 1900-1400

FISICA AMBIENTALE

1) Una portata di 0015 mc/s a quanti litri al secondo corrispondono ed a quanti Kg/s?

a) 1500 l/s e 1500 Kg/s;

b) 15000 I/s e 15000 Kg/s;

c) 150 l/s e 150 Kg/s;

d) 0015 l/s e 0015 kg/s .

P a g i n a | 56

2) Una portata di acqua di un condotto di sezione 0,88 mq è di 2260 l/s ha una velocità

di 2.8 m/s se la sezione del condotto diminuisce in un tratto del 30% la velocità

dell’acqua ?

a) diminuisce ma non di molto ;

b) diminuisce del 30%;

c) aumenta del 30%

d) aumenta ma non di molto.

3) L’assorbimento del suono da parte dell’aria dipende dall’umidità e dalla temperatura

dell’aria?

a) no perché dipende dalla frequenza del suono;

b) no perché l’aria non assorbe nessun suono;

c) si ma solo in ambienti chiusi;

d) si in qualunque situazione.

4) Considerata una barriera sonora alta 3,0 m con una sorgente sonora con freq. di 1000

Hz in cui δ = 0,2 m il numero di Fresnel vale 0,8 l’attenuazione dovuta alla barriera è

?

a) 10,4 dB;

b) 12,8 dB;

c) 128 dB;

d) 0,8 dB .

5) Se il livello sonoro di un ascoltatore in una abitazione è di 65 dB, rispetto ad una

strada, e lo si vuole abbassare di circa 15 dB cosa bisogna fare nell’immediato?

a) si mettono dei limiti di velocità per l’attraversamento dei veicoli;

b) si cambia il manto stradale scegliendo un bitume più poroso e quindi fonoassorbente;

c) si deve costruire una barriera fonoassorbente di dimensioni appropriate;

d) si devono sostituire i vetri delle finestre ed inserire dei vetrocamera.

6) Il flusso B varia di – 0,006 Wb, in delle spire di rame, nel tempo di 0,002 s . Se le spire

hanno una resistenza di 2,5 Ω quanto vale la corrente indotta che si oppone a tale

flusso?

a) I = 2,5 A ;

b) I = 3,0 A ;

P a g i n a | 57

c) I = 1,5 A ;

d) I = 1,2 A .

P a g i n a | 58

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITBA – CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

Tema di: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

ESEMPIO PROVA

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Un suolo è stato contaminato da idrocarburi alifatici e aromatici semplici fino all’acqua della falda

sottostante. Il candidato ipotizzi un possibile intervento di recupero ambientale seguendo le

indicazione dei seguenti punti:

1) illustri le analisi chimico-fisiche che ritiene di dover effettuare sui campioni prelevati per

identificare gli inquinanti presenti e determinare le caratteristiche del suolo quali: densità,

permeabilità, granulometria; umidità, pH, potenziale ossido-riduttivo, carbonio organico e

carbonio totale, COD, BOD, tipologia ed entità della popolazione microbica.

2) Individui le modalità di applicazione delle tecnologie di risanamento più adatte e sostenibili e

la loro fattibilità.

SECONDA PARTE

1) Il candidato illustri il ruolo dell’analisi del BOD e del COD in funzione della scelta aerobia

e/o anaerobia dell’intervento di biorisanamento illustrato nella prima parte.

2) Il candidato illustri il significato dei seguenti termini tecnici relativi all’inquinante:

biodegradabile, recalcitrante, permanente.

3) Il candidato, descriva i processi di bioaccumulazione e biomagnificazione.

4) Il candidato, dopo aver dato una breve definizione di “ microrganismi geneticamente

modificati” (MGM), illustri quali problemi pone l’introduzione nell’ambiente di tali

organismi.

P a g i n a | 59

PROPOSTE PER LE GRIGLIE DI VALUTAZIONE

P a g i n a | 60

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Alunno/a ________________________________________________ Classe _________

Indicatori Descrittori Punti Punteggio attribuito

COMPRENSIONE

Comprensione testuale parziale con imprecisioni. 1

Comprensione sufficientemente corretta, nonostante lievi imprecisioni.

2

Comprensione completa, efficace, approfondita.

3

ANALISI FORMALE

Analisi incompleta, superficiale, con lacune o imprecisioni

1

Analisi sufficientemente corretta e coerente, nonostante qualche imprecisione. 2

Analisi esauriente, coerente, precisa. 3

INTERPRETAZIONE, CONTESTUALIZZAZIONE E RIFLESSIONE CRITICA

Interpretazione e contestualizzazione imprecise, prive di riflessione critica.

1

Interpretazione e contestualizzazione superficiali, con semplici spunti di riflessione critica.

2

Interpretazione e contestualizzazione sostanzialmente corrette, con presenza di diversi spunti di riflessione critica.

3

Interpretazione e contestualizzazione con ricchezza di riferimenti culturali e chiara capacità di riflessione critica.

4

INDIVIDUAZIONE DEI TEMI

Quasi completa l’individuazione delle tematiche e degli aspetti fondamentali.

1

Completa l’individuazione delle tematiche e degli aspetti fondamentali.

2

CORRETTEZZA E PROPRIETA’

NELL’USO DELLA LINGUA

Lessico impreciso, forma non sempre coesa ed organica.

1

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico, forma lineare, semplice ma corretta.

2

Lessico ampio, forma coerente, coesa, con un solido impianto strutturale. 3

PUNTEGGIO TOTALE ________/15

P a g i n a | 61

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B Saggio Breve

Alunno/a ________________________________________________ Classe _________

Indicatori Descrittori Punti Punteggio attribuito

UTLIZZO DEI DOCUMENTI E ANALISI DEI DATI

Analisi superficiale dei documenti e dei dati, non espressa l’individuazione della tesi. 1

Analisi corretta, riconoscibile l’individuazione della tesi

2

Analisi ampia e articolata nell’individuazione della tesi.

3

POSSESSO DI CONOSCENZE

RELATIVE ALL’ARGOMENTO

Conoscenze superficiali, generiche, con imprecisioni.

1

Sufficientemente adeguato il possesso delle conoscenze. 2

Profondo, ampio, lo spessore concettuale. 3

CAPACITA’ DI ELABORARE IL MATERIALE

E ARGOMENTARE

Argomentazione inadeguata, con scarsi spunti critici.

1

Argomentazione poco articolata, con alcuni spunti di riflessione. 2

Argomentazione sufficientemente articolata, con diversi spunti di riflessioni e approfondimento critico.

3

Argomentazione articolata e approfondita, con chiara capacità di riflessione critica e di sintesi personale.

4

ORGANIZZAZIONE, STRUTTURA DEL TESTO

E DESTINAZIONE EDITORIALE

Struttura appena lineare con uso dei registri linguistici non sempre appropriato.

1

Struttura chiara e coerente, uso appropriato dei registri linguistici.

2

CORRETTEZZA E PROPRIETA’

NELL’USO DELLA LINGUA

Lessico improprio, forma non sempre coesa e organica con errori sintattici e ortografici.

1

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico, forma lineare, semplice ma corretta.

2

Lessico ampio, forma coerente, coesa, con un solido impianto strutturale. 3

PUNTEGGIO TOTALE ________/15

P a g i n a | 62

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B Articolo di giornale

Alunno/a ________________________________________________ Classe _________

Indicatori Descrittori Punti Punteggio attribuito

UTLIZZO DEI DOCUMENTI E ANALISI DEI DATI

Analisi superficiale dei documenti e dei dati, non espressa l’individuazione della tesi. 1

Analisi corretta, riconoscibile l’individuazione della tesi

2

Analisi ampia e articolata nell’individuazione della tesi.

3

POSSESSO DI CONOSCENZE

RELATIVE ALL’ARGOMENTO

Conoscenze superficiali, generiche, con imprecisioni.

1

Sufficientemente adeguato il possesso delle conoscenze. 2

Profondo, ampio, lo spessore concettuale. 3

CAPACITA’ DI ELABORARE IL MATERIALE

E ARGOMENTARE

Argomentazione inadeguata, con scarsi spunti critici.

1

Argomentazione poco articolata, con alcuni spunti di riflessione. 2

Argomentazione sufficientemente articolata, con diversi spunti di riflessioni e approfondimento critico.

3

Argomentazione articolata e approfondita, con chiara capacità di riflessione critica e di sintesi personale.

4

COERENZA CON IL LINGUAGGIO

E LE MODALITA’ DELLA COMUNICAZIONE

GIORNALISTICA

Quasi sufficientemente rispettate le regole giornalistiche, uso di linguaggio giornalistico poco corretto.

1

Efficacemente rispettate le regole giornalistiche, uso di un linguaggio giornalistico corretto.

2

CORRETTEZZA E PROPRIETA’

NELL’USO DELLA LINGUA

Lessico improprio, forma non sempre coesa e organica con errori sintattici e ortografici.

1

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico, forma lineare, semplice ma corretta.

2

Lessico ampio, forma coerente, coesa, con un solido impianto strutturale. 3

PUNTEGGIO TOTALE ________/15

P a g i n a | 63

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia C Tema di Storia – Tipologia D Tema di carattere generale

Alunno/a ________________________________________________ Classe _________

Indicatori Descrittori Punti Punteggio attribuito

ADERENZA ALLA TRACCIA

E COMPLETEZZA DELLA TRATTAZIONE

Conoscenza parziale o superficiale della questione affrontata. 1

Tutti gli aspetti esaminati e trattati correttamente, ma in modo semplice e sintetico.

2

Informazione pertinente alla traccia, approfondita e sviluppata in ogni aspetto.

3

ANALISI DELLA COMPLESSITA’

DELL’EVENTO, ARGOMENTAZIONE

Analisi superficiale, argomentazione poco articolata.

1

Analisi sufficientemente articolata, suffragata da una valida capacità argomentativa.

2

Analisi articolata e approfondita, argomentazione chiara e significativa.

3

CAPACITA’ DI APPROFONDIMENTO

CRITICO E ORIGINALITA’ DELLE OPINIONI

ESPRESSE

Valutazione critica molto limitata, semplice e non rilevante.

1

Giudizi e opinioni non sempre motivati. 2

Giudizi e opinioni personali opportunamente motivati. 3

Giudizi e opinioni originali e criticamente motivati, stile personale e originale. 4

ORGANIZZAZIONE, STRUTTURA DEL TESTO

Struttura appena lineare con uso dei registri linguistici non sempre appropriato.

1

Struttura chiara e coerente, uso appropriato dei registri linguistici.

2

CORRETTEZZA E PROPRIETA’

NELL’USO DELLA LINGUA

Lessico improprio, forma non sempre coesa e organica con errori sintattici e ortografici.

1

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico, forma lineare, semplice ma corretta.

2

Lessico ampio, forma coerente, coesa, con un solido impianto strutturale. 3

PUNTEGGIO TOTALE ________/15

P a g i n a | 64

Griglia di Valutazione 2^ Prova scritta

ESAME DI STATO

DISCIPLINA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

Commissione: Candidato classe

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO Nessuna risposta 1

1. Pertinenza a quanto richiesto

Pertinenza Scarsa Parziale sufficiente completa

1 2 3 4

2. Conoscenza dei contenuti

Conoscenza Scarsa Parziale sufficiente adeguata buona/ottima

1 2-3 4 5 6-7

3. Correttezza nell'esecuzione, proprietà linguistica, efficacia espositiva.

Esecuzione non corretta approssimativa sufficiente buona/ottima

1 2 3 4

Totale della prova (in quindicesimi)

DESCRITTORI PER LA SUFFICIENZA Valutazione e misurazione della performance per attribuire la sufficienza (10-dieci):

1. Conosce nelle linee generali i contenuti e applica correttamente le conoscenze minime. 2. E' in grado di rielaborare i dati proposti e di commentare i risultati. 3. Sa usare un linguaggio specifico, complessivamente adeguato e corretto.

Il presidente La commissione

P a g i n a | 65

Griglia correzione Terza prova: Tipologia C

Indirizzo: Biotecnologie ambientali - Anno scolastico 2014/2015 – Classe: V A

Alunno/a__________________________________________ Data____/____/_______

Tipologia C – quesiti a risposta multipla

Materia Quesito Punteggio Totale

STORIA

1 0 0,50

2 0 0,50

3 0 0,50

4 0 0,50

5 0 0,50

6 0 0,50

INGLESE

1 0 0,50

2 0 0,50

3 0 0,50

4 0 0,50

5 0 0,50

6 0 0,50

MATEMATICA

1 0 0,50

2 0 0,50

3 0 0,50

4 0 0,50

5 0 0,50

6 0 0,50

FISICA AMBIENTALE

1 0 0,50

2 0 0,50

3 0 0,50

4 0 0,50

5 0 0,50

P a g i n a | 66

6 0 0,50

CHIMICA ORGANICA

1 0 0,50

2 0 0,50

3 0 0,50

4 0 0,50

5 0 0,50

6 0 0,50

PUNTEGGIO FINALE

Il coordinatore

___________________________

Il consiglio di classe

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

P a g i n a | 67

Griglia correzione Terza prova: Tipologia mista: C e A

Indirizzo: Biotecnologie ambientali - Anno scolastico 2014/2015 – Classe: V A Alunno/a______________________________________________

Tipologia C – quesiti a risposta multipla

Materia Quesito Punteggio Totale

STORIA

1 0 0,25

2 0 0,25

3 0 0,25

4 0 0,25

INGLESE

1 0 0,25

2 0 0,25

3 0 0,25

4 0 0,25

MATEMATICA

1 0 0,25

2 0 0,25

3 0 0,25

4 0 0,25

FISICA AMBIENTALE

1 0 0,25

2 0 0,25

3 0 0,25

4 0 0,25

CHIMICA ORGANICA

1 0 0,25

2 0 0,25

3 0 0,25

4 0 0,25

TOTALE C

P a g i n a | 68

Tipologia A – trattazione sintetica

Materia Quesito Punteggio Totale

STORIA 5 0 0,25 0,50 0,75 1

6 0 0,25 0,50 0,75 1

INGLESE 5 0 0,25 0,50 0,75 1

6 0 0,25 0,50 0,75 1

MATEMATICA 5 0 0,25 0,50 0,75 1

6 0 0,25 0,50 0,75 1

FISICA AMBIENTALE 5 0 0,25 0,50 0,75 1

6 0 0,25 0,50 0,75 1

CHIMICA ORGANICA 5 0 0,25 0,50 0,75 1

6 0 0,25 0,50 0,75 1

TOTALE A

PUNTEGGIO FINALE TOTALE C + TOTALE A

Il coordinatore ___________________________ Il consiglio di classe

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

P a g i n a | 69

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato__________________________ Classe________________ Data ___/___/_____

INDICATORI PUNTEGGIO

MASSIMO

PUNTEGGIO AI DIVERSI

LIVELLI DESCRITTORI

Conoscenza

9 punti

1 - 2

3 - 4

5

6

7

8

9

- Non conosce gli argomenti

- Conoscenze frammentarie

- Conosce solo parzialmente gli argomenti

- Conosce gli elementi fondamentali delle discipline,

con qualche incertezza

- Conosce gli elementi fondamentali delle discipline

- Conosce gli argomenti in maniera ampia

- Conosce gli argomenti in maniera ampia e

approfondita

Competenze

9 punti

1 - 2

3 - 4

5

6

7

8

9

- Non comprende i problemi e i temi proposti

- Comprende solo parzialmente le tematiche

- Comprende con difficoltà i problemi proposti e li

risolve parzialmente

- Comprende i problemi proposti e li risolve, se

opportunamente guidato

- Comprende i problemi proposti , li risolve e li

contestualizza

- Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi

proposti

- Comprende, rielabora autonomamente

P a g i n a | 70

Capacità

9 punti

1 - 2

3 - 4

5

6

8

9

- Espone in modo stentato e scorretto

- Analizza e sintetizza parzialmente

- Espone in maniera imprecisa con qualche difficoltà di

analisi

- Espone in modo semplice con lessico tecnico

essenziale;

- Espone in modo chiaro, corretto e sequenziale e usa

un linguaggio tecnico appropriato

- Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo

con buone capacità di analisi e sintesi

Discussione

degli

elaborati

Prima prova 0

1

- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni

- Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire

Seconda prova 0

1

- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni

- Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire

Terza prova 0

1

- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni

- Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire

PUNTEGGIO FINALE _____/30

Il presidente La commissione