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pag. 1 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. GALILEI” Biotecnologie ambientali . Biotecnologie sanitarie . Chimica e Materiali . Elettronica . Elettrotecnica . Automazione . Informatica . Telecomunicazioni . Meccanica e meccatronica . Energia . Costruzione del mezzo Via G. Galilei 66 57122 Livorno Tel. 0586 447111 Fax 0586 447148 E-mail: [email protected] – Web: www.galileilivorno.gov.it ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Documento del Consiglio di classe Classe 5 sezione A indirizzo Elettrotecnica ed Elettronica articolazione Elettronica Anno scolastico 2016/17 Contenuto del documento: Profilo dell’indirizzo (profilo definito del Regolamento di riordino degli istituti tecnici ed eventuale “curvatura” della specifica articolazione) Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione, impegno, socializzazione, profitto) Elenco degli studenti della classe Composizione del Consiglio di classe Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetti, visite guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni) Relazioni e programmi svolti nelle singole discipline o Obiettivi pianificati e raggiunti, contenuti, metodi, strumenti, spazi e tempi del percorso formativo Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all’esame di Stato: o criteri e strumenti di valutazione adottati e relative griglie o simulazione della prima prova scritta o simulazione/i della seconda prova scritta o simulazione/i della terza prova scritta o simulazione/i del colloquio Livorno, 15 Maggio 2017 Il Dirigente Scolastico (Prof. Ing. Giuseppe De Puri) Copia analogica sottoscritta con firma a mezzo stampa predisposta secondo l’articolo 3 del D. Lgs. 12/12/1993 n. 39 e l’articolo 3bis, comma 4bis del Codice dell’amministrazione digitale

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

“G. GALILEI” Biotecnologie ambientali . Biotecnologie sanitarie . Chimica e Materiali .

Elettronica . Elettrotecnica . Automazione . Informatica . Telecomunicazioni . Meccanica e meccatronica . Energia . Costruzione del mezzo

Via G. Galilei 66 57122 Livorno Tel. 0586 447111 Fax 0586 447148

E-mail: [email protected] – Web: www.galileilivorno.gov.it

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI

ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Documento del Consiglio di classe Classe 5 sezione A indirizzo Elettrotecnica ed Elettronica

articolazione Elettronica Anno scolastico 2016/17

Contenuto del documento:

Profilo dell’indirizzo (profilo definito del Regolamento di riordino degli istituti tecnici ed eventuale “curvatura” della specifica articolazione)

Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione, impegno, socializzazione, profitto)

Elenco degli studenti della classe Composizione del Consiglio di classe Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetti, visite guidate ed aziendali, stage in

azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni) Relazioni e programmi svolti nelle singole discipline

o Obiettivi pianificati e raggiunti, contenuti, metodi, strumenti, spazi e tempi del percorso formativo

Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all’esame di Stato: o criteri e strumenti di valutazione adottati e relative griglie o simulazione della prima prova scritta o simulazione/i della seconda prova scritta o simulazione/i della terza prova scritta o simulazione/i del colloquio

Livorno, 15 Maggio 2017

Il Dirigente Scolastico (Prof. Ing. Giuseppe De Puri) Copia analogica sottoscritta con firma a mezzo stampa predisposta secondo l’articolo 3 del D. Lgs. 12/12/1993 n. 39 e l’articolo 3bis, comma 4bis del Codice dell’amministrazione digitale

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Profilo dell’indirizzo Elettronica e elettrotecnica Il diplomato in “Elettronica ed elettrotecnica”: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di: - operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1– Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. 2 – Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. 3 – Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 4 – Gestire progetti. 5 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

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6 – Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 7 – Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. Nell’anno 2013-14 è stata approvata, in base all’autonomia scolastica del 20% con delibera del Collegio Docenti, una sperimentazione che attiva una curvatura di robotica. La mini sperimentazione prevede una variazione oraria delle discipline di indirizzo secondo il seguente schema:

CURVATURA CLASSE 3 4 5 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI 4 4 5

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 6 5 5

SISTEMI AUTOMATICI 3 4 4

ROBOTICA 3 3 3

ORDINAMENTO TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI 5 5 6

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 7 6 6

SISTEMI AUTOMATICI 4 5 5

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Profilo della classe e sua storia La classe si compone di diciassette alunni, dei quali sedici maschi e una femmina. All’inizio della terza i componenti della classe erano ventisei, sette dei quali non sono stati ammessi alla classe successiva ( cinque alla sessione di scrutinio di giugno e due , con la sospensione del giudizio, alla sessione successiva a fine estate). All’inizio della quarta, causa l’aggiunta di un alunno ripetente, i componenti della classe erano venti, quattro dei quali non sono stati ammessi in quinta (tre alla sessione di scrutinio di giugno, tra i quali il ragazzo che aveva già ripetuto, e uno, con la sospensione del giudizio, per non essersi presentato alla sessione di fine estate). Dopo poco dall’inizio di quest’anno scolastico, ai sedici componenti della classe rimasti si è aggiunto un alunno trasferito da altra città. In merito alla continuità didattica, sono cambiati, causa pensionamento, due docenti nelle materie di specializzazione: l’insegnante di elettronica ed elettrotecnica alla fine della terza e l’insegnante di laboratorio di elettronica ed elettrotecnica e di laboratorio di robotica alla fine della quarta. Per l’insegnamento di tecnologie è subentrata quest’anno una nuova insegnante. E’ parere quasi unanime dei membri del C.d.C. che nel corso del triennio vi sia stata un’adeguata selezione e che la maggior parte degli alunni abbia compiuto un apprezzabile processo di maturazione, sotto il profilo degli interessi, delle conoscenze e competenze, sia nelle discipline di specializzazione che nelle altre. Ovviamente si tratta di un gruppo di studenti caratterizzato anche da una certa eterogeneità: come è normale per ragazzi che, nell’arco del triennio, si trovano ancora in età evolutiva, e che quindi possono essersi in misura diversa appassionati ai contenuti delle discipline d’indirizzo. Schematizzando, potremmo suddividere questa classe in tre fasce: un cinquanta per cento di ragazzi che raggiungono risultati mediamente buoni, in qualche caso ottimi con punte di eccellenza in alcune discipline; un venticinque per cento di ragazzi che si attestano su una fascia complessivamente più che sufficiente e un altro venticinque che denota qualche criticità, dovuta a scarsa motivazione allo studio o a pregresse carenze in qualche disciplina. C’è da dire che, anche da parte degli alunni scolasticamente meno brillanti, il comportamento in classe è stato sempre corretto, serio e collaborativo, sia nei confronti dei docenti che nel gruppo dei pari. E’ stato pertanto piacevole lavorare in questa classe, sia per il numero di ragazzi, sia per il clima di serenità e disponibilità al dialogo educativo. All’interno del C.d.C. il clima tra docenti non è stato altrettanto sereno: la normale dialettica circa aspetti didattici riguardanti, in area di specializzazione, i contenuti e le rispettive pertinenze dei programmi di studio e i criteri di valutazione è degenerata ripetutamente in accese tensioni. Si sono, tra l’altro, fronteggiate due diverse visioni della preparazione scolastica in ambito tecnico-scientifico: una più propriamente indirizzata in senso teorico e l’altra più professionalizzante e rivolta agli aspetti operativi. Gli studenti comunque, anche in presenza di un sistema di modelli complesso e pluridirezionale, hanno denotato, in genere, capacità di adattamento e assiduità d’impegno, prodigandosi, per quanto nelle loro possibilità, al fine di presentarsi alle prove d’esame con una preparazione solida e completa.

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Elenco degli studenti della classe

Cognome Nome

1 ANTONGIOVANNI NICOLA

2 BACCHIOCCHI MATTIA

3 BARCALI LORENZO

4 BAZZI RICCARDO

5 COMMAUDA DAVIDE

6 DUCCI GABRIELE

7 GRANIERO SAMUELE

8 IOMMI LUCA

9 LENZI MATTIA

10 LIPERINI FRANCESCO

11 ORSINI DARIO

12 PELLEGRINI SAMUELE

13 RAMAGLI ELIA

14 ROMANO GIADA

15 SECCHI LUCA

16 TIRABASSO DAVIDE

17 VERNACCINI LORENZO

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Composizione del Consiglio di classe

Cognome Nome Disciplina/e

BIANCHINI ANTONIO Italiano e Storia

MUGNAINI STELLA Inglese

REALI M.PIA Matematica

PUNZI ANNA Scienze motorie e sportive

GUIDI FABIO IRC

VITI FRANCESCO Sistemi

VOLPI GABRIELE Robotica

FERON MICOL TPSE

DE BENEDETTO DANIELE Lab. Elettronica Lab. Robotica

CARDINI ALESSANDRA Lab. TPSE

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Aspetti interdisciplinari del percorso formativo Per quanto riguarda gli aspetti professionalizzanti del corso si può affermare che una buona parte di alunni ha raggiunto sufficienti e talvolta buone competenze e abilità, mentre alcuni presentano ancora incertezze e carenze.

Il consiglio di classe si era prefisso nella programmazione annuale di raggiungere i seguenti obiettivi generali :

-Acquisire un comportamento rispettoso delle persone (compagni, insegnanti e personale ausiliario) e dell’ambiente (aule, laboratori, palestre ecc.) -Saper utilizzare un lessico appropriato ad ogni specifico contesto

-Saper individuare e analizzare le difficoltà di apprendimento incontrate per superarle -Saper pianificare le proprie attività e i tempi di lavoro.

-Essere in grado di lavorare in gruppo, contribuendo al processo di produzione secondo le proprie capacità e caratteristiche, nel rispetto di quelle degli altri.

-Sviluppare interesse per la lettura e consolidare le abilità e di comprensione testuale

Tali obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti dalla maggior parte degli alunni.

Il programma è stato svolto tenendo conto delle capacità assimilative degli studenti, per cui si è privilegiata la chiarezza qualitativa piuttosto che la completezza quantitativa. Si è cercato di esporre le discipline procedendo con gradualità e dando spazio alla metodologia frontale e di laboratorio.

Le verifiche sono state effettuate in itinere al fine di accertare il conseguimento dei contenuti proposti, nonché le acquisizioni degli argomenti e delle abilità specifiche.

Sono state fatte simulazioni per la preparazione all'esame di stato per tutte e tre le prove. Per quanto attiene ai criteri di valutazione si è tenuto conto dell'impegno nello studio, dell'attenzione, dei metodi, del miglioramento rispetto alla situazione di partenza, anche con riguardo alle capacità tecnicolinguistiche.

E’ importante rilevare che parte del monte ore, previsto per l’attività didattica curricolare, è stato utilizzato per lo svolgimento di Progetti programmati dall’Istituto.

Gli obiettivi specifici, i programmi svolti, i metodi di insegnamento, le tipologie di verifica delle singole discipline e le griglie di valutazione predisposte sulla base degli indicatori proposti vengono presentati nelle parti del documento che seguono. Per ciascuna materia vengono altresì chiariti eventuali dettagli ed approfondimenti.

L'insegnante di Tecnologie, Feron Micol, ha attivato il percorso CLIL per la sua disciplina con risultati in generale più che soddisfacenti.

Gli alunni hanno lavorato ad un progetto interdisciplinare che verrà presentato all'esame di stato e meglio specificato nel programma di Tecnologie.

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Tutti gli alunni durante il percorso scolastico hanno svolto stage nelle aziende del territorio.

Relazioni e programmi svolti relativi alle seguenti materie:

ITALIANO ELETTRONICA ROBOTICA

STORIA TECNOLOGIE SISTEMI

INGLESE RELIGIONE

MATEMATICA SCIENZE MOTORIE

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Disciplina: Italiano

Docente: Bianchini Antonio

Libro di testo adottato: “Rosa Fresca Aulentissima” voll. 2; 3a/3b; ed. Loescher

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:

Totale ore I periodo (trimestre) 41 Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 64 Totale ore al 30 Aprile 2017 105 Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 129 Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 132

Occorre una precisazione: non tutte le ore previste e firmate sono state regolarmente effettuate. Una quantità di progetti, attività di orientamento e altro sottrae ogni anno un numero non indifferente di lezioni, indebolendo lo svolgimento dei programmi e lo spessore della preparazione derivata dal lavoro in classe dell’insegnante. La polemica al riguardo è ormai annosa e concerne da qualche tempo tutte le scuole: rimane comunque il dato di fatto.

Ho incontrato questi ragazzi all’inizio della terza e sono stato anche coordinatore della classe durante i tre anni. Complessivamente, fino dall’inizio, ho avuto modo di apprezzare la correttezza e la disponibilità al dialogo di questa classe. Alcuni studenti, più di altri, hanno dimostrato doti di sensibilità e vivacità culturale, che con il tempo e con una maggiore maturità sono cresciute attraverso letture e interessi personali. Premetto, ciò che ho sempre detto, che per l’insegnante di materie letterarie in un istituto tecnico la scommessa è difficile: si tratta in poche ore settimanali, senza l’ausilio di altre discipline umanistiche, come invece avviene nei licei, di rendere conto di aspetti che al di là dell’ambito meramente storico-letterario afferiscono alla storia dell’arte, al pensiero filosofico, al teatro, al cinema, alla psicologia e quant’altro. Provarci, nel corso dei tre anni, significa alternativamente fornire sollecitazioni, operare collegamenti e soprattutto, in qualche modo, coinvolgere e incuriosire. In questa classe, ovviamente in relazione al quadro sociale e generazionale dei nostri giorni, il compito è stato agevole, stimolante e spesso piacevole.

Oggi si fa un gran parlare dei così detti analfabeti funzionali, cioè di coloro che in età adulta, pur avendo seguito un percorso di studi medio-superiori, non sono in grado di capire o di elaborare criticamente un testo di una minima difficoltà a carattere sociale o politico, quale può essere un articolo di giornale, soprattutto a fronte di vocaboli ed espressioni di registro formale, non appartenenti a quell’italiano di grado zero usuale nella comunicazione ordinaria, o presente nei programmi televisivi e in chat. Contrastare questa tendenza dovrebbe essere il compito essenziale dell’insegnamento d’italiano, a maggior ragione laddove il profilo prevalentemente tecnico delle

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discipline di studio può facilmente indurre un’interpretazione riduzionistica (ovvero esclusivamente, se non principalmente, professionalizzante) della preparazione in uscita dal quinquennio di scuola superiore. Insegnare ai ragazzi a leggere consapevolmente, a coltivare la possibiltà del pensiero critico e divergente, ad esempio riguardo ai messaggi che ci provengono dai media, prepararli affinché siano in grado, all’occorrenza, di produrre testi scritti che sappiano in un italiano corretto rispecchiare l’articolazione di un proprio pensiero: queste le finalità primarie del nostro lavoro. Imprescindibili per un concetto di cittadinanza attiva, che dovrebbe essere di chiunque, indipendentemente dalla professione e dagli esiti della vita dei nostri studenti, una volta conseguito il diploma.

Molte le strategie concrete allo scopo di conseguire le finalità sopra descritte.

Ad esempio, in questi tre anni, praticamente ogni mattina ho insegnato ai ragazzi due o tre parole dell’italiano, a loro sconosciute, spiegandone etimologia e significato. Li ho sollecitati a fare uso del dizionario, consultandolo scrupolosamente, sia durante la stesura degli elaborati in classe, sia nello studio a casa. Spesso, nel corso delle lezioni, ci siamo interrotti per effettuare ricerche su pagine web; ho costantemente invitato i miei alunni a non contentarsi di una lettura superficiale, ma di allargare, approfondire, magari su google, attraverso gli strumenti digitali che essi hanno costantemente a disposizione.

Per quanto riguarda l’uso scritto della lingua, ho permesso agli studenti di lavorare in classe per un congruo numero di ore, spesso, in special modo in terza e quarta, dando la possibilità di prepararsi a casa su tematiche prescelte e portando schemi e appunti da rielaborare. Soprattutto, al momento della revisione degli elaborati corretti, abbiamo ogni volta impiegato un lasso di tempo adeguato (almeno due o tre ore) per riflessioni non soltanto concernenti i contenuti, bensì l’utilizzo dei mezzi espressivi, e per esercitazioni di rinforzo su lessico e sintassi, nonché su aspetti grammaticali e ortografici.

Per la lettura autonoma di opere di narrativa integrali, tutti hanno affrontato a partire dalla scorsa estate almeno un classico della letteratura italiana a cavallo tra Otto e Novecento, sul quale hanno poi riferito, sia per scritto che oralmente, all’inizio del presente anno scolastico. Alcuni ragazzi, più interessati e abituati a letture personali, hanno letto più di un libro, in qualche caso affrontando dei classici delle letterature straniere appartenenti allo stesso periodo. Nel corso dell’anno, parallelamente allo studio del Naturalismo, ho assegnato la lettura del racconto lungo La mantella di Gogol’ (più comunemente ma erroneamente tradotto Il cappotto), a torto o a ragione considerato uno dei capisaldi della così detta scuola naturale.

Le mie lezioni frontali sono state quasi sempre caratterizzate dalla ricerca dell’interazione con i ragazzi, da pause di riflessione durante le quali sollecitavo l’intervento degli studenti e da domande a pioggia che solitamente hanno incontrato una buona risposta.

Ho cercato di abituare gli studenti a considerare il sapere in maniera plurale e pluralistica, come qualcosa di problematico e suscettibile d’interpretazioni. A questo scopo, fino dall’inizio, ho presentato loro il libro di testo, al quale non mi sono praticamente mai attenuto, come una delle possibili fonti di studio e d’informazione, da integrare con gli appunti presi durante le mie lezioni, con dispense da me fornite e altro materiale, spesso rinvenibile in rete (imparando a selezionare e a valutare la messe grandissima ma talvolta non esente da gravi pecche che si trova sul web).

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Entrando nello specifico, allo scritto ho iniziato in terza un lavoro di raccordo con gli anni precedenti, privilegiando temi di ordine generale, scegliendo tracce più vicine agli interessi e alla vita concreta dei ragazzi, oppure argomenti di studio (temi di ordine storico o letterario), anche attraverso questionari a risposta aperta. Spesso mi trovavo a correggere errori ortografici e grammaticali molto gravi e banali e, quindi, a ripassare norme dell’italiano che una volta si davano per acquisite nel primo ciclo di studi. Devo dire che una cura intensiva in tal senso ha prodotto nel giro di un anno sensibili effetti. All’inizio della quarta ho condotto una serie di lezioni teoriche, suffragate da esempi ed esercitazioni, sulle altre tipologie di scrittura previste all’esame di stato, in particolare saggio breve ed articolo di giornale. Tra le due tipologie, ho consigliato gli studenti a orientarsi più verso l’articolo di giornale: forma di scrittura più diffusa, moderna e probabile, per affermare una propria opinione, simulando la destinazione di un giornale alla portata: giornale scolastico, della parrocchia, di un centro sociale… In questo ultimo anno, per le prove in classe ho utilizzato sempre le tracce assegnate dal Miur nelle sessioni d’esame degli anni passati (v. http://www.istruzione.it/esame-di-stato/default.htm), dato il taglio, che presumibilmente dovrebbe avvicinarsi maggiormente alle tracce che gli studenti si troveranno davanti alla prima prova. A parte la simulazione, le cui tracce sono state preparate a livello di dipartimento.

Il progresso compiuto da questi studenti nell’uso scritto della lingua è mediamente apprezzabile. Ci sono quattro o cinque ragazzi che si attestano generalmente su risultati ottimi, denotando personalità, idee, spunti dovuti a interessi personali. Ma anche gli altri, pur non eccellendo, dimostrano in genere di sapersi esprimere in modo accettabilmente chiaro e corretto. Errori di tipo formale, talvolta riscontrabili, sono fortunatamente molto più rari rispetto al passato.

In merito al programma di letteratura: diversamente rispetto alla scansione usuale, il programma ha inizio da Leopardi, per colmare un ritardo verificatosi nello scorso anno scolastico. In pratica, quasi alla fine dell’anno dovevo scegliere, se svolgere questo autore per cenni, stante la mancanza di tempo, o destinargli una trattazione adeguata nell’anno successivo. Ho optato per questa seconda soluzione, data l’importanza imprescindibile nel quadro storico della nostra letteratura e la complessità nell’evoluzione della sua poetica. Si tratta di un programma con il baricentro evidentemente spostato indietro, ma ho preferito soffermarmi in modo adeguato sugli autori affrontati, curare i possibili collegamenti culturali, valutarli in confronto alla temperie storico culturale di appartenenza. Ho preferito, in continuità con l’impostazione didattica dello scorso anno, aprire spiragli significativi sulle letterature straniere e, d’altro canto, non trascurare i nostri classici, magari a detrimento di autori e correnti del Novecento a mio parere non di altrettanto spessore.

La suddivisione in moduli e la ripartizione oraria avrà un valore puramente indicativo. Ritengo infatti fondamentale affermare l’organicità del sapere e delle conoscenze di una disciplina, tanto più nell’ottica di una didattica delle competenze: ogni volta che faccio lezione su un autore o su una corrente necessariamente richiamo le altre parti del programma. Le competenze fornite, per fare un esempio, attraverso l’esegesi dell’opera poetica di Leopardi sono prevalentemente le stesse che serviranno per leggere Pascoli o Montale e le lezioni sono una ragnatela di richiami e di anticipazioni. Comunque, le ore di lezione indicate, pur essendo approssimazioni, possono in effetti dare un’idea della distribuzione di energie, degli autori sui quali ci siamo soffermati di più e di quelli trattati più sinteticamente. Concludo aggiungendo che il programma di letteratura, tra i tanti possibili approcci metodologici, è stato affrontato in chiave principalmente storicistica, curando in senso strettamente interdisciplinare i nessi con il coevo programma di storia. Degli autori, quando possibile, è stata valutata l’adesione alle vicende storico politiche del loro tempo e la posizione, come intellettuali, da loro di volta in volta assunta. Diciamo che vi è stato, in questo senso, un forte scambio biunivoco tra le due discipline.

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Contenuti e tempi del percorso didattico

Mod.1 Leopardi (ore 10)

Giacomo Leopardi: profilo biografico e critico

Dai “Primi Idilli”: “L’infinito”; “Alla sera”

Dai “Secondi Idilli”: “ A Silvia”

Dallo “Zibaldone”: “Entrate in un giardino di piante, d’erbe, di fiori…”

Dalle “Operette morali”: “Dialogo di Plotino e Porfirio”; “Dialogo della Natura e di un islandese”

Dalla “Ginestra”: fino al v.157

Mod.2 Positivismo e Naturalismo (ore 12)

Caratteri generali del Positivismo

Il Naturalismo in Francia e nelle letterature europee

E. e J. De Goncourt: Prefazione a “Germinie Lacerteux”.

E. Zola: “Il romanzo sperimentale”

E. Zola: da “L’Assommoir”: “Gervaise nella notte di Parigi”

G. Flaubert: da “Madame Bovary”: “L’incontro con Rodolphe”

L. Tolstoj: da “Anna Karenina”: “Il suicidio di Anna”

L. N. Gogol’: “La mantella” (lettura integrale)

Mod.3 Verismo italiano e Verga (ore 15)

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Il Verismo italiano: caratteri generali; analogie e differenze rispetto al Naturalismo francese

Giovanni Verga: profilo biografico e critico

Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo”; “Fantasticheria”; “Cavalleria rusticana”

Dalle “Novelle rusticane”: “La roba”; “Libertà”

“I Malavoglia”: conoscenza della trama del romanzo. Lettura dei brani presenti nell’antologia.

“Mastro-don Gesualdo”: conoscenza della trama del romanzo. Lettura dei brani presenti nell’antologia

Mod.4 Decadentismo: Pascoli e D’Annunzio(ore 18)

Caratteri generali del Decadentismo

Giovanni Pascoli: profilo biografico e critico

Da “Myricae”: “Novembre”

Dai “Canti di Castelvecchio”: “Il Gelsomino notturno”

Dai “Primi poemetti”: “Italy” (le prime sette sezioni)

Il discorso pronunciato a Barga nel novembre del 1911: “La Grande Proletaria si è mossa”

Gabriele D’Annunzio: profilo biografico e critico

Da “Il piacere”: i brani presenti nell’antologia

Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto”; “L’onda”; “I pastori”

Mod.5 Svevo (ore 6)

Italo Svevo: profilo biografico e critico

“Senilità”: conoscenza della trama del romanzo. “Amalia”. “La coscienza di Zeno”: conoscenza della trama del romanzo. Lettura dei brani presenti

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nell’antologia

Mod. 6 Pirandello (ore 4)

Luigi Pirandello: profilo biografico e critico “Il Fu Mattia Pascal”: conoscenza della trama del romanzo. Lettura dei brani presenti nell’antologia

Mod.7 Poeti italiani del Novecento: Ungaretti, Quasimodo, Montale (ore 5)

G. Ungaretti: profilo biografico e critico Da “Allegria “: “Soldati”;“Veglia”;“Fratelli”; “ S.Martino del Carso”;“I fiumi” “Sono una creatura”;”Natale” S. Quasimodo: profilo biografico e critico

Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera”; “Alle fronde dei salici”

E. Montale: profilo biografico e critico

Da “Ossi di seppia”: “ Meriggiare”; “Non chiederci la parola”; “ Spesso il male di vivere”

Dalle “Occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”

Mod. 8 Narrativa italiana moderna e contemporanea (ore 4)

Ciascun candidato deve avere integralmente letto e analizzato almeno una delle seguenti opere di narrativa italiana moderna e contemporanea. E’ sottintesa, anche per gli scrittori non compresi nel programma, la conoscenza della biografia dell’Autore, delle principali problematiche critiche concernenti la sua opera , nonché del contesto storico e culturale di appartenenza.

Verga: “I Malavoglia”

Svevo: “La coscienza di Zeno”

Pirandello: “Il fu Mattia Pascal”

Lussu: “Un anno sull’Altipiano”

Rigoni Stern: “ Il sergente nella neve”

Pratolini: “Cronaca familiare”

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Disciplina: Storia

Docente: Bianchini Antonio

Libro di testo adottato: A. M. Banti: “Il senso del tempo”, voll. II e III, ed. Laterza

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:

Totale ore I periodo (trimestre) 22 Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 30 Totale ore al 30 Aprile 2017 32 Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 44 Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 66

Valgono le premesse generali della relazione d’italiano.

La classe ha, possibilmente, denotato per questa disciplina un interesse e una partecipazione ancora maggiori, conseguendo mediamente risultati buoni.

Da parte mia ho cercato di dare un ruolo di assoluta centralità alla prospettiva storicistica nello svolgimento delle lezioni, anche attraverso nessi interdisciplinari con lo svolgimento del programma di letteratura.

Ritengo che uno studio critico, intelligente, della storia abbia una valenza formativa altissima in funzione di un senso attivo di cittadinanza e che una lezione di storia, se ben fatta, indipendentemente dal periodo sul quale verte, sia sempre anche una lezione sul presente e forse sul futuro. A questo scopo ho cercato di far comprendere ai ragazzi che nella storia, molto spesso, l’interpretazione conta più dei fatti, oltretutto spesso non univocamente rappresentabili, a patto che l’interpretazione avvenga attraverso regole precise. E che spesso ci si smarrisce nella pluralità delle narrazioni e dei punti di vista, così che l’oggetto di studio somiglia a un grande giallo e lo storico a un investigatore a caccia d’indizi e di prove. Questo piano interpretativo presuppone, ovviamente, una base di nozioni, di conoscenze, senza la quale non è possibile neanche abbozzare un tentativo di spiegazione. Quindi, mi sono mosso su due piani: quello dei dati, delle pure nozioni, e quello dell’approccio euristico. Al primo livello, spesso, ho utilizzato i materiali della storia orizzontale, cioè i risultati di statistiche, con percentuali, numeri, concernenti la vita delle masse; ho fornito dispense sintetiche come veloci strumenti di studio, schemi e tabelle sinottiche, suggerito filmati e devo dire che questa metodologia ha dato ottimi risultati. Rispetto allo studio pedissequo sul manuale i ragazzi sono risultati molto più motivati, denotando un buon livello di memorizzazione e imparando a stabilire i dovuti collegamenti. A un secondo livello ho prospettato alcune linee d’interpretazione storiografica, in continuità con quanto intrapreso nei due anni precedenti: applicando l’impostazione della Scuola francese, in particolare la categoria della lunga durata in Braudel, o l’interpretazione del ventesimo secolo fornita da Hobsbawm ne “Il secolo breve” ( ad esempio: la prima e la seconda guerra mondiale considerate in un flusso solo, come la “Seconda guerra dei trent’anni”...)

pag. 16

Gli argomenti, anziché incasellati staticamente, sono stati da me presentati e seguiti all’interno di flussi o dinamiche, così che, soltanto per fare un esempio, parlare della questione romana non significa descrivere la posizione assunta da Pio IX e il Non expedit , ma implica impostare un’ unità didattica che tocchi la Rerum Novarum di Leone XIII, per arrivare al Patto Gentiloni, fino ai Patti Lateranensi. E a questa metodologia, che può risultare non facile da seguire per molti discenti, mi sono attenuto sempre, avendo alla fine un ritorno positivo.

Il programma parte dalla situazione dell’Italia postunitaria e si conclude con la Guerra fredda. Il programma dello scorso anno si era infatti concluso con l’Unità d’Italia e senza lo studio di quei decenni imprescindibili, tra il 1861 e l’inizio del Novecento, niente si capirebbe di ciò che avviene dopo.

Anche se il programma non arriva ai nostri giorni ( causa mancanza di tempo: la solita difficoltà a conciliare aspetto qualitativo e quantitativo nel lavoro scolastico), come era invece inizialmente mia intenzione, spesso le lezioni, in proiezione, hanno toccato tematiche di attualità (sviluppo compatibile e decrescita felice; Unione europea e sovranismo…). E comunque uno degli ultimi moduli, la Guerra fredda, per il quale ho fornito agli studenti dispense da me scritte, fa riferimento a eventi storici che giungono fino agli anni ottanta novanta del Novecento. Così come la segmentazione storiografica proposta da Hobsbawm implica, naturalmente, la conoscenza della parte finale del segmento, ovvero il crollo dell’URSS nel ’91 e la fine dei sistemi politici del così detto socialismo reale in funzione di un diverso ordine mondiale.

Una particolare attenzione è stata posta, in questi tre anni, nell’insegnamento della terminologia specifica della storia e, d’altro lato, dell’esigenza di un linguaggio descrittivo dei fenomeni storici il più possibile neutro e oggettivo, così da discernere quanto spesso il linguaggio della storia, o degli pseudostorici dei media, risenta della parzialità, anche inconsapevole, dei punti di vista.

Le verifiche sono state svolte sia oralmente, spesso attraverso domande a pioggia, sia allo scritto, con questionari a risposta aperta e qualche prova strutturata.

Il questionario di storia, nella simulazione della terza prova svolta qualche settimana fa, ha dato complessivamente buoni risultati. Ne riporto di seguito il testo:

Rispondete ai seguenti quesiti con non più di 120 parole per ciascuna risposta.

1) Cosa intende lo storico Hobsbawm con l’espressione “secolo breve”?

2) Descrivete le condizioni sociali economiche e politiche della Russia prerivoluzionaria.

3) Gli effetti della Prima Guerra Mondiale sul piano politico internazionale.

Per la ripartizione oraria del programma allegato di seguito, vale quanto esposto nella relazione d’italiano.

pag. 17

Contenuti e tempi del percorso didattico

Mod. 1 L’Italia postunitaria (ore 12)

Le questioni presenti nella società italiana dopo l’unificazione:

Questione sociale

Questione meridionale

Questione romana

Questione Veneta

Questione delle Terre irredente

Questione di Tunisi

Destra storica e Sinistra storica al governo . L’Italia umbertina

Le ambizioni coloniali italiane: Triplice Alleanza e acquisizione di Assab. Dalla conquista dell’Eritrea alla disfatta in Etiopia (rif. governi Depretis e Crispi)

Mod. 2 Politica di potenza in Europa e nel mondo (ore 5)

. Guerra franco- prussiana. Formazione dell’impero tedesco

Belle Epoque e seconda rivoluzione industriale

Colonialismo e imperialismo

Stati Uniti e Giappone

Mod.3 Le teorie di liberazione dell’uomo dallo sfruttamento (ore 3)

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La prima internazionale.

La Comune di Parigi.

La seconda internazionale.

Moti e attentati nell’Italia umbertina

Mod.4 L’Italia giolittiana (ore 3)

Guerra italo-turca per la conquista della Libia e del Dodecaneso

Suffragio universale maschile

Patto Gentiloni

Mod. 5 La Prima guerra mondiale (ore 7)

Le cause del conflitto

Scoppio della guerra e sue caratteristiche.

L’ingresso in guerra dell’Italia; interventismo e neutralismo; il Patto di Londra

Cronologia essenziale

La fine della guerra: conseguenze sul piano politico internazionale

Le conseguenze della guerra in Italia: paese ufficiale e paese reale

Il “biennio rosso”

Mod. 6 La Rivoluzione sovietica (ore 5)

Le condizioni della Russia prerivoluzionaria

La guerra russo-giapponese

La rivoluzione del 1905

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La seconda rivoluzione (febbraio del ’17)

Lenin e le tesi di aprile. La terza rivoluzione (ottobre del ’17) o rivoluzione bolscevica

Guerra civile; terza internazionale e formazione dell’URSS

Cenni di storia dell’URSS ( Nep; morte di Lenin; Stalin al potere)

Mod.7 il Ventennio fascista (ore 4)

Marcia su Roma. Mussolini capo del governo.

Delitto Matteotti

Costruzione dello stato fascista; il 1925 e le così dette leggi fascistissime.

Cronologia essenziale

Guerra di Etiopia e formazione dell’impero

Le leggi razziali

Mod.8 La Germania hitleriana ( ore 4)

La repubblica di Weimer

Hitler al potere

Riarmo ed espansionismo

Le leggi di Norimberga

Patto di Monaco

Mod.9 Banco di prova della guerra in Spagna e Seconda guerra mondiale (ore 5)

La guerra civile di Spagna

Le cause della seconda guerra mondiale

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Cronologia essenziale

L’Italia nel conflitto: dal 10 giugno del ’40 alla Liberazione

La Shoah

Il bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagasaki

Mod. 11 La Guerra fredda (ore 3)

Mod. 12 Storiografia: l’interpretazione del secolo in Hobsbawm ( ore 3)

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MATERIA:Lingua Inglese

Docente Prof. Stella Mugnaini

Libri di testo adottati

A.Strambo,P.Linwood,G.Dorrity New on charge Petrini

M.Hobbs,J.Starr Keddle For Real Intermediate-student’s Book&Workbook Helbling Languages

A.Huxley Brave New World Penguin readers

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017

Totale ore al primo trimestre 32

Totale ore al 25/4/2017 67

Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 87

Totale ore previsto dal piano di studi (n.3 ore settimanali x 33) 99

La differenza di ore riscontrabile tra il totale di ore di lezione previsto dal piano di studi e quello che si prevede di svolgere effettivamente entro la fine dell’a.s. in corso è dovuta ad ore di lezione perse perché coincidenti con festività o attività connesse con la scuola (assemblee d’istituto e di classe, simulazioni di prove d’esame, ecc.) cui ha partecipato l’intera classe .

Finalità della disciplina

Alla fine del quinquennio ogni studente dovrebbe

1. essere in grado di sostenere una conversazione di carattere generale in lingua

inglese .

2. saper comprendere testi il cui word-range è 1200-1500 di “authentic matherial”

e relativi alla loro specializzazione.

3. saper riportare in lingua inglese gli argomenti delle letture prese in esame con

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adeguata padronanza lessicale.

4. saper riportare in lingua inglese argomenti tecnici relativi alle discipline della

specializzazione

5.saper tradurre testi relativi alla specializzazione mantenendo la precisione dei

termini tecnici.

Obiettivi conseguiti

Nell’ambito della classe la maggior parte degli alunni ha dimostrato interesse ,ha partecipato

assiduamente alle lezioni e si è applicato nelle attività da svolgere a casa, ottenendo perciò risultati più che soddisfacenti; solo pochi ,invece, hanno conseguito una preparazione più approssimativa a causa di un’applicazione discontinua e talvolta superficiale.

Numerose sono state le ore di lezione venute a mancare a causa di attività didattiche diverse, festività, impegni scolastici di vario tipo e comunque indipendenti dalla volontà della docente curricolare: l’atteggiamento sempre positivo e collaborativo degli studenti ha fatto si che questo non influisse che marginalmente sullo svolgimento del programma che è stato comunque svolto come previsto nella programmazione .

Contenuti e tempi del percorso didattico

Il primo modulo è stato dedicato ad una revisione delle principali strutture grammaticali studiate negli anni precedenti.

Il secondo modulo ha riguardato l’esame del libro di lettura “Brave new World” , assegnato per le vacanze estive, : il testo è stato utilizzato come strumento di verifica dell’esposizione orale,della comprensione scritta e orale( domande dell’insegnante) nonché della correttezza linguistica.

Il terzo modulo ha visto l’esame e lo studio di tre “war poems”.

Nell’ultimo modulo sono state affrontate letture di argomento tecnico inerente alla specializzazione. Tali letture sono state individuate su indicazione dei docenti di indirizzo.

Laboratorio

Visto il numero delle classi dell’istituto e la presenza di un solo laboratorio linguistico, si è preferito farlo utilizzare principalmente dalle classi del biennio e solo se possibile dalle classi del triennio. Pertanto questa classe ha avuto l’opportunità di frequentarlo solo sporadicamente.

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Metodologie adottate

Sono state effettuate lezioni frontali, nelle quali sono stati esaminati testi di genere diverso ( articolo di giornale, testo letterario, testo tecnico) allo scopo di presentare .diversi tipi di

registro linguistico .

Sui testi esaminati sono state successivamente svolte esercitazioni attraverso questionari sia orali che scritti per sviluppare le abilità di listening/speaking ( gli alunni ascoltano il messaggio dell’insegnante/CD –foreign speaker- e successivamente conversano con l’insegnante e/o i compagni relativamente all’argomento trattato) e reading/writing (gli alunni leggono un testo, -silent reading-, ne individuano l’argomento fondamentale ed i punti principali, ne ricavano le informazioni richieste ).

Viste le disposizioni ministeriali sulla tipologia della terza prova degli Esami di Stato gli alunni hanno svolto esercitazioni nelle varie tipologie proposte, delle quali è stata poi scelta la tipologia “B”.

L’approfondimento del vocabolario tecnico è stato sviluppato attraverso l’utilizzo del testo specifico in adozione.

Nel corso dell’anno le strategie di recupero sono state attivate nell’ambito del percorso formativo curricolare. L’insegnante ha fatto tale scelta per non gravare sul monte ore già sufficientemente impegnativo per gli studenti che hanno frequentato le lezioni. Dopo il 15 maggio sono state programmate lezioni di approfondimento volte a migliorare la preparazione della classe in funzione degli esami.

Sussidi didattici

Per l’approfondimento lessicale gli studenti hanno utilizzato il dizionario monolingue in loro possesso oppure hanno fatto uso di quelli a disposizione degli studenti nella biblioteca dell’Istituto.

Criteri e strumenti di valutazione

Per la verifica ( formativa e sommativa) dei contenuti relativa agli argomenti affrontati in classe sono stati utilizzati il colloquio e questionari, mentre per verificare le capacità di comprensione sono state svolte anche prove scritte su testi di argomenti vari, accompagnate da attività a risposta aperta e/o chiusa. Le verifiche scritte sono state tre nel primo trimestre e cinque nel corso del pentamestre ; quelle orali sono state due sia nel corso del primo trimestre che nel pentamestre.

La valutazione ha tenuto conto a)degli obiettivi prefissati; b)della situazione di partenza; c)della situazione finale; d)dell’impegno dimostrato in classe e nello studio a casa; e)della partecipazione al dialogo educativo.

Il criterio di sufficienza è stato determinato sulla base della conoscenza essenziale dell’argomento trattato, la chiarezza nell’esposizione, le capacità di collegamento e confronto.

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Esempi di prove di verifica

Answer the following questions

1. Describe the three main ways to use the sun’s energy. 2. What advantages does solar energy have? 3. What disadvantages does solar energy have? 4. What is biomass? 5. What is a robot? 6. What is the purpose of putting a filter in front of a robotic light sensor? 7. What are Asimov’s three laws of Robotics? 8. What do robots used in industry do? 9. What is the difference between active and passive components? 10. What are the two main functions of transistors?

B) Reading comprehension ( da effettuarsi con l’ausilio del dizionario monolingue)

Web full of energy but also has 'dark side'

The founder of the Internet, Sir Tim Berners-Lee, has spoken about his creation 25 years after he helped to conceive it. He said it has been a force for good, but it also has a negative side. Mr Berners-Lee was speaking to the BBC at London's Science Museum. He said: "Everywhere I look I see a mass of energy, a huge amount of energy, and also in some places, they are using the web for organised protests against oppressive regimes." He also lamented the growing use of the Internet for trolling and negativity. He said: "It's staggering to me that people who must have been brought up like anybody else will suddenly become very polarised in their opinions and will suddenly become very hateful instead of very loving." Berners-Lee was at the Science Museum to view an important part of Internet history. The museum will house the server that hosted the first ever website. It is part of a new exhibition called the Information Age. The machine still has a reminder on it written by Berners-Lee that warns: "This machine is a server. Do not power it down." Berners-Lee is currently the director of an organisation called the World Wide Web Consortium, which oversees the Web's continued development. Talking about the future of the Internet, he said: "Maybe we will be able to build web-based tools that help us keep people on the path of collaborating rather than fighting." He hopes the Web will remain "a medium for positive change".

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1. SYNONYM MATCH: Match the following synonyms from the article.

1. founder a. accommodate 2 conceive b. originator 3. huge c. divided 4. oppressive d. presently 5. polarised e. enormous 6. view f. joining forces 7. house g. come up with 8. currently h. means 9. collaborating i. dictatorial 10. medium j. look at 2. TRUE / FALSE: Read the headline. Guess if a-h below are true (T) or false (F).Correct the false ones.

a. Tim Berners-Lee conceived of the Internet 50 years ago. T / F b. Mr Berners Lee spoke to the BBC at London's Museum of the Internet. T / F c. Berners-Lee was a little sad that there were so many trolls online. T / F d. Berners-Lee was surprised that people chose to hate instead of love. T / F e. A museum is showing the server that hosted the very first website. T / F f. Berners-Lee was at a new museum exhibition called the 'Internet Age'. T / F g. Berners-Lee left his post at a World Wide Web organization last year. T / F h. Berners-Lee hopes web-based tools will help us work together more. T / F

3. COMPREHENSION QUESTIONS

1.What is the connection between Tim Berners-Lee and the Internet?

2.What kind of force did Berners-Lee say the Internet was / is?

3.What does Berners-Lee see wherever he looks?

4.Besides negativity, what was Berners-Lee sad about regarding the Web?

5.What did Berners-Lee say people had become in their opinions?

6.What important exhibit was mentioned at the start of paragraph two?

7.What is the name of the exhibition at London's Science Museum?

8.What is Berners-Lee's position at the World Wide Web Consortium?

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9.What does Berners-Lee hope web-based tools will help us do?

10.What does Berners-Lee hope the Internet will remain?

4 . PERSONAL QUESTIONS

1. What makes you angry about the Internet? 2. How does the Internet improve your life? 3. What do you think about the 'Information Age'? 4. Will we collaborate more and fight less on the Internet?

Programma di Lingua Inglese

-A.Strambo,P.Linwood,G.Dorrity New on charge Petrini

-M.Hobbs,J.Starr Keddle For Real Intermediate-student’s Book&Workbook Helbling Languages

-A.Huxley Brave New World Penguin readers

Dal testo New on charge sono state studiate le seguenti units:

Unit 9 Renewable and non-renewable energy resources

Electricity generation,transmission and distribution

Energy production-which way forward?

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Unit 10 Robotics and Automation

FAQs about robots

The Turing test/Asimov’s Three laws of Robotics

Unit 11 Electronic components

Passive components

Unit 12 Diodes and transistors

Transistors-transforming our world

The birthplace of the transistor

Unit 13 Amplifiers

How sound is amplified

Operational amplifiers

Unit 15 ICs-Integrated circuits

Microchips and their characteristics

All about doping!

Unit 20 Work safety

Safety in the workplace

E-waste

Unit 24 Fibre optics

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Features and applications of optical fibres

Lasers

Le varie units sono state lette,tradotte e gli alunni hanno dimostrato di conoscerne il significato attraverso le interrogazioni ed i questionari per le prove scritte.

Il testo ”Brave New World “ di A.Huxley è stato letto, tradotto e gli alunni hanno dimostrato di conoscerne il contenuto attraverso questionari e/o interrogazioni

Sono state svolte attività di “reading comprehension” di testi vari su fotocopie fornite dall’insegnante .

Sono stati inoltre studiati tre “war poems”

-R.Brooke “The Soldier”

-S.Sassoon “Base details”

-W.Owen “Dulce et decorum est”

Tali poesie sono state lette,tradotte e gli alunni hanno dimostrato di conoscerne il significato attraverso le interrogazioni.

Dal testo For Real Intermediate-student’s Book&Workbook

sono state ripassate le varie strutture della L2, sottolineando anche le differenze o affinità con la lingua italiana ogniqualvolta ciò si è reso necessario.

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Disciplina: Matematica

Docente: Maria Pia Reali

Libri di testo adottati: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori, voll. 4 e 5, Edizione VERDE per la riforma: quarto anno e quinto anno, ed. Petrini

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:

Totale ore I periodo (trimestre) 32 Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 45 Totale ore al 30 Aprile 2017 77 Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 90 Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 99

Finalità della disciplina

Le finalità della matematica nel corso del triennio sono le seguenti:

Sviluppare capacità logico-deduttive Matematizzare situazioni problematiche utilizzando consapevolmente modelli e tecniche di

calcolo Utilizzare linguaggi formali in modo corretto e rigoroso Riconoscere ed interpretare strutture, concetti e regole matematiche Controllare l’aspetto grafico-geometrico con l’aspetto algebrico

In particolare, nell’ultimo anno, le finalità più specifiche

Conoscere le definizioni e gli enunciati dei teoremi utilizzati Saper calcolare vari tipi di integrali Saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione Saper studiare funzione razionali fratte, irrazionali, funzioni logaritmiche ed esponenziali Saper ricavare da un grafico le proprietà della funzione ad esso associata (aspetto algebrico e

aspetto grafico-geometrico) Saper risolvere equazioni differenziali e semplici problemi di applicazione. Saper risolvere problemi sulla probabilità totale, composta, condizionata. Saper risolvere problemi la cui modellizzazione matematica richiede lo studio di

distribuzioni di probabilità nel continuo, approssimabili a distribuzioni uniformi, esponenziali, gaussiane.

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Obiettivi conseguiti

Gli studenti hanno mantenuto la continuità didattica nel corso del triennio per quanto riguarda l’insegnamento della matematica. La classe si è dimostrata sempre ben disponibile a partecipare al dialogo educativo, ben coinvolta

E desiderosa di imparare.

Il livello di apprendimento raggiunto al termine del corso di studi è sufficiente per la maggior parte degli alunni; sette studenti hanno ottenuto risultati buoni o ottimi, grazie all’impegno e all’attenzione costanti e uno studio consapevole, guidato da un buon interesse per la materia e senso di responsabilità.

Un gruppo di 5 studenti ha mostrato impegno e partecipazione molto discontinui, non rispettando, in molti casi, le scadenze ed evitando talvolta le verifiche. Per quattro alunni la preparazione non è omogenea relativamente ai moduli affrontati.

Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione

Gli obiettivi specifici programmati sono stati complessivamente conseguiti; per quanto riguarda quelli generali permangono difficoltà nel matematizzare situazioni problematiche utilizzando consapevolmente modelli e tecniche di calcolo e nell’uso del linguaggio specifico in modo rigoroso. Questo è dovuto ad una difficoltà propria dei ragazzi nel ricercare il rigore nel loro studio, in una applicazione spesso troppo superficiale e in uno studio non sempre costante.

Contenuti e tempi del percorso didattico

Modulo/argomento Contenuti

(conoscenze e abilità)

Ore di lezione

(comprese le prove di verifica)

1. Argomenti del programma di quarta.

U.D.1.1 Studio di funzione: ricerca di massimi e minimi relativi; ricerca dei punti di flesso.

Conoscenze:

Definizione dei punti di massimo e di minimo relativi. Definizione dei punti di flesso. Rappresentazione grafica. Definizione di punti di discontinuità di I, II, e III specie. Definizione di punto di non derivabilità: punto angoloso, cuspide, flesso a tangente verticale.

7 ore di cui 1 ora di verifica

pag. 31

Grafico.

U.D.1.2 Punti di discontinuità e di non derivabilità. Grafico.

Abilità:

Saper determinare e rappresentare graficamente i punti di massimo e di minimo relativi e i punti di flesso di una funzione. Saper individuare e disegnare punti di discontinuità e di non derivabilità.

2. Integrali.

U.D.2.1 Integrali indefiniti.

U.D.2.2 Metodi di integrazione.

U.D.2.3 Integrali definiti. Calcolo di aree di regioni piane limitate. Calcolo di volumi di solidi di rotazione.

U.D.2.4 Integrali impropri

Conoscenze:

Integrali indefiniti immediati.

Metodi di integrazione: per sostituzione (semplici casi), per parti, di funzioni razionali fratte.

Applicazione dell'integrale definito per la determinazione di aree di regioni piane limitate e volumi di solidi di rotazione.

Funzioni integrabili e integrali impropri.

Abilità:

Sapere calcolare un integrale indefinito immediato.

Sapere utilizzare i metodi di integrazione.

Sapere utilizzare il calcolo integrale per determinare aree di regioni piane limitate e volumi di solidi di rotazione. Saper applicare l’integrale definito per semplici problemi di fisica o della realtà.

Saper calcolare integrali impropri.

36 ore di cui 2 ore di verifica

3. Probabilità

U.D.3.1 Probabilità totale

U.D.3.2 Probabilità condizionata

U.D.3.3 Probabilità composta

U.D.3.4 Teorema di Bayes

Conoscenze:

Significato di probabilità totale, condizionata e composta.

Teorema di Bayes.

Distribuzioni di probabilità: uniforme, esponenziale, gaussiana.

Abilità:

Calcolare la probabilità totale, condizionata e

11 ore di cui 1 di verifica

pag. 32

composta.

Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata.

Applicare in contesti diversi le distribuzioni di probabilità uniforme, esponenziale e gaussiana.

4. Distribuzioni di probabilità

U.D.4.1 Variabili aleatorie continue.

U.D.4.3 Distribuzioni delle variabili aleatorie continue: uniforme, esponenziale e normale o gaussiana.

Conoscenze:

Significato di variabile aleatoria continua, di media, varianza e deviazione standard.

Distribuzione di probabilità uniforme, esponenziale, normale o gaussiana.

Abilità:

Riconoscere in contesti diversi le distribuzioni di probabilità uniforme, esponenziale e gaussiana.

Calcolare media e deviazione standard.

Risolvere semplici problemi che possono essere modellizzati con tali distribuzioni di probabilità.

12 ore di cui 2 di verifica

5. Equazioni differenziali

U.D.5.1 Equazioni differenziali del primo ordine lineari.

U.D.5.2 Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili.

U.D.5.3 Equazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti costanti.

U.D.5.4 Problema di Cauchy

Conoscenze:

Conoscere e classificare un'equazione differenziale: del primo ordine lineare, a variabili separabili, del secondo ordine a coefficienti costanti.

Abilità:

Saper risolvere equazioni differenziali del primo ordine lineari e a variabili separabili e del secondo ordine a coefficienti costanti.

Saper risolvere semplici problemi di Cauchy.

Saper risolvere semplici problemi di applicazione con equazioni differenziali o problemi di Cauchy.

14 ore di cui 1 di verifica

pag. 33

Le 10 ore che mancano al totale delle ore previste fino alla fine dell’anno scolastico sono impiegate per il ripasso e le simulazione della terza prova.

Metodologie adottate

Nell’affrontare i vari argomenti sono partita da un approccio intuitivo ai concetti fondamentali, che ho formalizzato in un secondo momento. Ho cercato poi di fornire una gamma di esempi e controesempi più ampia possibile. E’ risultato essenziale l’applicazione di quanto proposto in esercizi che hanno consentito anche un consolidamento delle capacità di calcolo. Gli esercizi sono stati svolti inizialmente da me, ma subito dopo dai ragazzi stessi, invitando a svolgerli alla lavagna soprattutto coloro i quali ritenevano di non aver chiaro il procedimento risolutivo, o il ragionamento alla base degli esercizi stessi. Altre volte ho introdotto gli argomenti in via problematica in modo che gli studenti stessi potessero cercare e ipotizzare soluzioni.

Iniziando un modulo nuovo, ho comunque sempre cercato di riprendere quelli precedenti, vista la stretta relazione tra i vari temi trattati nel corso dell’anno, relativamente alla parte di analisi. Ho lasciato le ultime ore per il ripasso ed eventuali verifiche di recupero (peraltro già effettuati anche in itinere).

In ognuno di questi diversi approcci ho comunque insistito molto sullo stretto legame tra aspetto algebrico e aspetto geometrico, utile per una più completa acquisizione dei vari contenuti e sull’importanza della matematica per risolvere problemi della realtà.

E’ stato di grande aiuto lavorare in laboratorio, una volta alla settimana, salvo particolari interruzioni per necessità, in particolare con l’uso molto semplice di Geogebra, software di comprensione e di utilizzo immediato, per i moduli di analisi, utile per evidenziare lo stretto legame tra aspetto algebrico e geometrico.

Sussidi didattici

Oltre al libro di testo sono state fornite fotocopie di esercizi di altri testi, fotocopie dell’insegnante con risoluzione di esercizi, pc, esercizi su siti di altri istituti, geogebra come software in laboratorio, test di ingresso alle facoltà scientifiche.

Criteri e strumenti di valutazione

Le verifiche, sia scritte che orali, hanno costituito uno degli aspetti fondamentali della programmazione curricolare. Esse si sono basate su temi ampiamente sviluppati in classe, in modo che il compito non fosse solo un semplice strumento necessario per giungere all’espressione di un voto, ma un mezzo per verificare l’avvenuta assimilazione di un argomento e l’efficacia del metodo di insegnamento, per poter migliorare il lavoro in classe e per meglio cercare di valorizzare le capacità di ognuno. A tale scopo le verifiche sono state di vario tipo: risoluzione di esercizi, domande di teoria, simulazioni della terza prova dell’esame di Stato.

pag. 34

Per la valutazione della produzione sia orale che scritta ho tenuto conto dei seguenti parametri:

Comprensione del testo Conoscenza dell’argomento Correttezza nel linguaggio specifico

Per l’attribuzione dei voti ho fatto uso della scala da 1 a 10, con griglie via via adatte al tipo di verifica e, nella seconda parte di questo anno, con griglia proposta per la simulazione della terza prova (come da allegato).

Nella valutazione finale oltre alla misurazione dei risultati conseguiti nelle prove indicate, ho tenuto conto anche della frequenza regolare, della partecipazione attiva alle lezioni ed dell’impegno e dell’assiduità dimostrate nello studio.

Esempi di prove di verifica

Esempi di prove di verifica

Verifica di matematica classe 5 AENC 03/10/2016

Tempo a disposizione: 1 ora

Calcola i seguenti integrali indefiniti:

1. 3 3 2 1( ln ) 3x x x dx

x

(2 punti)

2. 2

31

x dxx

(2 punti)

3. 2 13 4

x dxx

(3 punti)

4. 5cos sinx xdx (2 punti)

5. 2

36 8

x dxx x

= (3 punti)

6. tan

2

1cos

xe dxx

(3 punti)

pag. 35

Fornisci le seguenti definizioni:

1. b

a

dxxf )( )( xf continua in ba , e 0)( xf (3 punti)

2. dxxf )( )( xf continua in ba , (3 punti)

Determina la primitiva della funzione ( )F x di

2ln (2 1)( )2 1

xf x dxx

passante per il punto 5( 1; )6

e.

(punti 3)

Calcola i seguenti integrali definiti:

1.

2

20 4

x dxx

(3 punti)

2.

22

0

( sin 2 cos3 )x x x dx

(3 punti)

Tot punti: 30 sufficienza: 18 punti

Verifica di matematica classe 5 AENC 20/03/2016

Tempo a disposizione: 30 minuti

1. Calcolare il seguente integrale indefinito:

2 lnx xdx

2. Risolvere il seguente problema di Cauchy

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1'1

(0) 6

xyx

y

3. Due macchine A e B producono rispettivamente il 40% e il 60% del numero totale di viti prodotte da una macchina. Il 4% delle viti prodotte dalla macchina A è difettoso, mentre l’1% delle viti prodotte dalla macchina B è difettoso. Si sceglie a caso una vite. Sapendo che è difettosa, determina la probabilità che sia stata prodotta dalla macchina A.

Verifica di matematica classe 5 AENC 23/04/2017

Tempo a disposizione: 30 minuti

1. Sia X una variabile aleatoria tale che 3 0

( ) 40

xe x Kf x

altrimenti

Si determini il valore di k tale che f(x) sia una funzione di densità di probabilità.

2. Il tempo di attesa X, espresso in secondi, alla cassa di un supermercato è ben interpretato da una variabile aleatoria di densità esponenziale, di parametro λ. Il tempo medio di attesa è di 5 minuti e 10 secondi.

a. Determina il valore di λ. b. Scrivi la funzione di densità di probabilità. c. Determina la probabilità di dover attendere a quella cassa meno di 5 minuti. d. Determina la probabilità di attendere tra 1 e 2 minuti.

3. Supponiamo che l’altezza media di una popolazione sia ben assimilabile ad una variabile aleatoria di distribuzione normale, con media µ = 170 cm e deviazione standard σ = 10 cm.

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a. Qual è la percentuale di individui di quella popolazione che sono alti meno di 165 cm? b. Qual è la percentuale di individui della popolazione la cui altezza è compresa tra 180 e

190 cm?

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MATERIA : ELETTRONICA

Docente: Prof. Stefano Del Nista

Docente Tecnico Pratico: Prof. Daniele De Benedetto

Libro di testo adottato

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Autori: MIRANDOLA STEFANO

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017

Totale ore 1^ quadrimestre 60 Totale ore 2^ quadrimestre al 30/04/2017 73 Totale al 15/05/2013 143 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2013/2014 163 Totale ore previsto dal piano di studi (n.ore settimanali x 33) 165

Finalità

RELATIVAMENTE ALLE LE COMPETENZE 1. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi 2. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare circuiti elettronici 3. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali 4. Conoscere i metodi di trasmissione delle informazioni

RELATIVAMENTE ALLE LE ABILITA' 1. Dimensionare filtri attivi del 1° e 2° ordine e di ordini superiori effettuare verifiche, controlli e collaudi 3. Progettare circuiti per la generazione di segnali periodici di bassa e alta frequenza ima) 4. Individuare i tipi di trasduttori e scegliere le apparecchiature per l’analisi ed il controllo

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5. Applicare i principi di interfacciamento tra dispositivi elettrici 6. Progettare circuiti per il condizionamento dei segnali

7. Progettare circuiti per l’acquisizione dati 7. Applicare i principi della trasmissione dati Obiettivi conseguiti

Capacità di analisi e di progetto di sottosistemi elettronici di elaborazione di segnali;

Padronanza nell’uso della strumentazione, nelle tecniche di misura adottate e nella motivazione delle eventuali procedure utilizzate;

Leggere ,redigere ed interpretare documentazione tecnica e testi.

Contenuti e tempo del Percorso Didattico

Il percorso didattico è caratterizzato da sette unità fondamentali orientate ai problemi di generazione e di conversione . Tenuto conto della notevole ampiezza dei contenuti ho ritenuto opportuno procedere individuando e puntualizzando attraverso esercizi ed esperimenti sottosistemi elettronici significativi. I contenuti specifici di ogni unità didattica sono:

I Quadrimestre

1. Applicazioni Lineari degli Amplificatori operazionali Ore: 20

3. Analisi di sistemi con poli complessi coniugati Ore: 10

4. Filtri Attivi Ore: 20

5. Applicazioni non lineari degli amplificatori operazionali (1°) Ore: 10

II Quadrimestre

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5. Applicazioni non lineari degli amplificatori operazionali (2°) Ore: 15

6. Teoria della reazione ed effetti sulle caratteristiche dei dispositivi Ore: 12

7. Oscillatori Sinusoidali Ore: 15

8. Teorema di Fourier per segnali periodici e non periodici, le principali proprietà della trasformata di fourier, T. di fourier di un impulso Ore: 5

9. Modulazioni: modulazione di ampiezza e modulazione di frequenza,

struttura di un ricevitore radio Ore: 10

10. Modulazioni digitali : ASK, FSK PSK QAM Ore: 10

Metodologia Didattica

Lezioni frontali articolate con interventi;

Esercitazioni individuale e di gruppo;

Prove Sperimentali.

Laboratorio Elettronica

Ogni alunno ha avuto la possibilità di sperimentare le reti elettroniche analizzate teoricamente in classe e per ogni esperienza svolta ha redatto una relazione tecnica .

La valutazione sull’attività di laboratorio in particolare ha tenuto conto sia della manualità nel montaggio delle reti, sia nella padronanza della strumentazione, sia nel numero dell’esperienze svolte,del tipo di rete più o meno complessa e del tempo di esecuzione delle prove.

Strumenti di Verifica e Valutazione

Compiti in classe: ogni compito presentava due tipi di problemi:

I. Analisi di reti;

II. Progetto di sottosistemi elettronici

Nel I° quadrimestre sono stati svolti due compiti :

Nel II° quadrimestre saranno svolti quattro compiti:

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La valutazione sulle prove scritte , orali e pratiche di seguito elencate ,espressa in decimi, ha tenuto conto sulle capacità di analisi e progetto di piccoli apparati elettronici:

Schede Con esercizi da svolgere a casa: con lo scopo di preparare l’alunno alle verifiche scritte;

Questionari a risposta aperta: i quesiti proposti tendevano ad accertare le conoscenze e a verificare la capacità di sintesi nelle risposte.

La valutazione dei questionari ,espressa in decimi, è stata considerata come voto all’orale.

Colloqui individuali e dialogati con la classe in modo da accertare se l’alunno ,oltre ad aver acquisito i concetti fondamentali , ha la capacità di esprimerli oralmente in modo chiaro e sintetico .

La Valutazione finale ha tenuto conto non solo della media matematica del risultato delle prove sopra descritte ma anche della capacità e volontà dell’allievo ,nonché della progressione di apprendimento rispetto ai livelli di partenza.

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PROGRAMMAZIONE TPSE V A ENC Anno scolastico 2016-2017

MATERIA TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED LETTRONICI

Docente teorico Prof.ssa Feron Micol

Docente tecnico-pratico Prof.ssa Cardini Alessandra

Libri di testo adottati TECNOLOGIA E DISEGNO PER LA PROGETTAZIONE LETTRONICA VOL 3 Autore: Giorgio Portaluri Enea Bove Ed: Tramontana

Ore di lezione

Totale ore I periodo (trimestre) 49

Totale ore al 30 Aprile 2017 117

Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 142

Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 165

Finalità

acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta ad uno specifico ambito tecnologico, capacità generali di sintesi e di organizzazione

acquisire, con un'impostazione didattica che procede per progetti, capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche caratteristiche dell'indirizzo

acquisire capacità specifiche di rivisitazione e riorganizzazione di contenuti appresi in altre discipline, necessari per condurre in modo completo un progetto specifico

capacità di comprendere e relazionare contenuti specifici in lingua inglese

Obiettivi conseguiti

Conoscenze:

conoscere le componenti tecnologiche ed i loro impieghi operativi

conoscere le modalità di individuazione della documentazione sull'oggetto del progetto

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Competenze:

saper scegliere una possibile soluzione e individuare le componenti tecnologiche e gli strumenti operativi occorrenti

saper leggere la documentazione specifica su materiali e componenti ed organizzare le risorse disponibili e reperibili (con particolare riferimento agli aspetti tecnici ed economici)

saper realizzare un preventivo di massima

saper impostare un progetto esecutivo

saper realizzare un semplice progetto e saperlo collaudare

saper produrre la documentazione d'uso (anche in lingua inglese)

acquisire i modi di procedere e capacità organizzative generali, derivati dalle tecniche per la gestione progetti

saper apprendere e usare in modo integrato conoscenze relative a diversi ambiti disciplinari

comprendere e saper argomentare contenuti in lingua inglese

saper documentare e comunicazione il lavoro svolto attraverso il disegno e l'informatica, intesi come strumenti utili nel calcolo, nella simulazione e nella documentazione

saper programmare

saper lavorare in gruppo

Contenuti del percorso didattico

Tecnologia

- Software per microcontrollori

- Tecniche operative per realizzazioni di circuiti elettronici

- Caratteristiche tecniche e criteri di scelta di componenti

- Principali componenti e dispositivi di potenza

Disegno e documentazione

- Analisi e produzione di documentazione in lingua straniera

- Documentazione e progettazione con strumenti informatici di uso comune: pacchetti CAD e simulatori

Collaudo e strumentazione

- Ricerca guasti

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Moduli

Modulo 1: Converters (modulo CLIL)

D/A Converters Weighted resistor D/A Converter R-2R Ladder D/A Converter A/D Converters Flash A/D converter Feedback A/D Converter Tracking A/D Converter SAR A/D Converter Dual Slope A/D Converter S/H: circuit and application S/H parameters Shannon Theorem f/v and v/f Converter

Modulo 2: Raddrizzatori controllati al silicio

Principio di funzionamento del diodo SCR e caratteristiche di innesco

Circuito di disinnesco dell’SCR in continua Principio di funzionamento del TRIAC e caratteristiche di innesco Principio di funzionamento del DIAC Circuiti applicativi

Modulo 3: Amplificatori di potenza

Classi di amplificatori Rendimento e figura di merito Amplificatori in classe A Amplificatori in classe B Amplificatori in classe AB Amplificatori in classe D

Modulo 4: Optical fibers (modulo CLIL)

Index of refraction Snell’s law Structure Total internal reflection Acceptance angle Numerical aperture Multi-mode and single-mode optical fibers

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Modal and chromatic dispersion Attenuation Advantages and disadvantages

Laboratorio

Montaggio su breadboard e verifica del funzionamento di un ADC0804

Montaggio su breadboard e verifica del funzionamento di un DAC0800

Realizzazione di un generatore di forme d’onda con DAC

Progetti di gruppo:

Cubo luminoso che produce su ogni faccia un effetto tunnel mediante led ed uno "specchio". Il gioco di luci sulle facce sarà controllato mediante una tastiera a fasci laser progettata a parte.

Progetto di una wireless board per velocizzare le operazioni di voto in collegio docenti.

Progettazione elettronica e meccanica di un robot semovente com base sferica e controllo telematico e individuazione di ostacoli su base sensoriale.

Progettazione e realizzazione di uno strumento musicale Theremin

Progettazione, costruzione e controllo di un ascensore

Metodologie didattiche

Lezione frontale e partecipata

Esercitazioni e simulazioni in laboratorio

Sussidi didattici

Libro di testo, datasheet, appunti, fotocopie, siti internet

Strumentazione di laboratorio

Verifiche

Prove scritte, relazioni di laboratorio, prove orali

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Criteri e strumenti di valutazione

Elementi importanti per la valutazione sono l’impegno, la partecipazione, il progresso, le conoscenze acquisite, le competenze sviluppate. Strumenti di valutazione sono prove scritte, orali e pratiche, nonché la partecipazione attiva durante le lezioni, sia teoriche che pratiche.

Esempi di prove di verifica

TDP Test Febbraio 2017 V A ENC

1. Draw the circuit of a SAR A/D converter, say how it works (use also graphs) and how long its conversion time is.

2. Disegna e commenta la caratteristica di trasferimento di un SCR.

3. Elenca e spiega brevemente i parametri di un S/H reale.

4. Dopo aver disegnato il circuito di un S/H, descrivine il funzionamento e spiega quando è necessario utilizzarlo (utilizza anche formule).

5. Disegna il circuito di un convertitore f/v e descrivine il funzionamento utilizzando grafici.

6. Disegna il circuito di un convertitore v/f e descrivine il funzionamento utilizzando grafici.

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MATERIA: RELIGIONE

Docente: Prof. Fabio Guidi

Libri di testo adottati

F. Payer, Religione, SEI

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013-2014

Totale ore 1^ periodo 11

Totale ore 2^ periodo al 15/5 16

Totale al 15/5 27

Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 31

Totale ore previsto dal piano di studi (n. 1 ore settimanali x 33) 33

Finalità

Accanto agli obiettivi comportamentali di fondo, vale a dire la capacità di ascolto di confronto con la diversità, le finalità formative specifiche del quinto anno del corso di studi consiste nella comprensione dei nessi profondi tra maturazione umana e crescita religiosa.

Obiettivi conseguiti

Gli alunni hanno fatto proprie le finalità generali conseguendo risultati nel complesso buoni. Hanno saputo sostenere, su di un argomento inerente al programma svolto, un dialogo sufficientemente competente, articolato nell’esposizione del proprio pensiero e della propria posizione, rispettoso dell’altro e del diverso ed utile all’arricchimento personale e del gruppo.

Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione

Talvolta, i contenuti concettuali non sono apparsi assimilati compiutamente, e ciò è dovuto in primo luogo al fatto che la materia non prevede un impegno di studio sufficientemente adeguato. Inoltre, il numero limitato di lezioni curricolari (una sola ora settimanale) e le inevitabili interruzioni che, per vari motivi, si verificano durante ogni anno scolastico, non

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hanno agevolato, in qualche misura, la focalizzazione intorno ai temi proposti, rendendo necessaria una faticosa opera di ‘cucitura’ tra una lezione e l’altra..

Contenuti del percorso didattico

L’etica, tra conformismo e responsabilità collettiva I diritti umani e l’«obiezione di coscienza» (Don Milani) La Chiesa come «profezia» L’adulto e la crisi dei modelli umani nella società contemporanea Dare un senso alla propria vita I maestri del sospetto e la «morte di Dio» (Marx, Freud, Nietzsche) Le caratteristiche della fede matura: diakonìa, martyrìa, koinonìa Religione, spiritualità e misticismo

Metodologie adottate

La metodologia utilizzata è stata l'animazione della discussione in classe e il lavoro in gruppo, tale da permettere un coinvolgimento effettivo dell'alunno alla specifica problematica della ricerca. La trattazione dei temi è stata condotta a partire da testi significativi, reperiti all'interno dello stesso libro di testo o forniti dal docente attraverso copie fotostatiche, oppure attraverso video appropriati.

Criteri e strumenti di valutazione

La valutazione degli studenti si fonda sul comportamento tenuto in aula, sull’interesse dimostrato e sulla partecipazione costruttiva al dialogo educativo. Non sono state effettuate prove scritte o orali. Il comportamento degli alunni è risultato soddisfacente, a partire dall’interesse e dalla partecipazione al dialogo educativo.

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MATERIA: SCIENZE MOTORIE

Docente: PUNZI ANNA

Classe 5AENC

1. Libro di testo adottato :

“Sullo Sport” Conoscenza, Padronanza, Rispetto del corpo

Casa editrice G. D’ANNA 2. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:

Totale ore I periodo (trimestre) 22 Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 26 Totale ore al 30 Aprile 2017 48 Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 11 Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 66

3. Finalità della disciplina

Le finalità generali che la materia si propone sono: acquisire la consapevolezza dei propri mezzi favorendo lo sviluppo armonico del corpo; facilitare l’acquisizione di una cultura sportiva che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita, favorendo la capacità di trasferire i valori acquisiti con le attività sportive al campo lavorativo e del tempo libero; contribuire allo sviluppo della personalità e influire su alcuni tratti del carattere dell’alunno, come senso di sicurezza e stima di sé, controllo dell’impulsività; migliorare lo spirito di solidarietà e collaborazione; attivare la socializzazione; educare al rispetto del prossimo e dell’avversario. Le finalità più specifiche della disciplina sono: miglioramento delle capacità iniziali , sia condizionali che coordinative – conoscenza e pratica sia di discipline individuali che di sport di squadra - conoscenza delle norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti.

4. Obiettivi conseguiti

Le finalità e gli obiettivi stabiliti sia di tipo generale che specifico,si possono ritenere nella loro generalità discretamente raggiunti.

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici, molti alunni hanno evidenziato buone capacità coordinative e condizionali e quindi sono in grado di rielaborare gli schemi motori di base e applicarli alle varie situazioni,di organizzare autonomamente il lavoro e praticare a livello scolastico almeno due sport di squadra.

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5. Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione

In questo anno scolastico la nostra programmazione prevedeva un lavoro di resistenza aerobica da effettuarsi all’aperto, ma non è stato possibile svolgerlo a causa dei numerosi lavori di ristrutturazione in atto nella scuola e del terreno sconnesso. Inoltre a causa delle numerose ore di compresenza ( un’ora alla settimana la classe ha eseguito la lezione dividendo la palestra con un’altra classe ) alcune attività sono state proposte solo in parte.

6. Contenuti e tempi del percorso didattico

Abilità

1. Assumere posture corrette (abilità minima) 2. Eseguire percorsi motori (abilità minima) 3. Elaborazione di una risposta motoria efficace ed economica (abilità minima) 4. Utilizzare regole adattandole alle varie situazioni di gioco collaborando con i compagni (abilità minima) 5. Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi (abilità minima Conoscenze

1. Conoscere le potenzialità del corpo,le posture corrette (conoscenza minima) 2. Conoscere i principi basilari che migliorano la prestazione motoria 3. Conoscere gli aspetti essenziali della terminologia e i fondamentali di base di almeno una disciplina sportiva (conoscenza minima) 4. Conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza in palestra (conoscenza minima) Competenze

1. Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale 2. Coordinazione, rielaborazione schemi motori, equilibrio e orientamento

4. Sicurezza, prevenzione, corretti stili di vita

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Modulo/argomento Contenuti

Ore di lezione

(comprese le prove di verifica)

Modulo 1: Potenziamento fisiologico

Prerequisiti

U.D. 1.1 ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA FORZA Risorse esercizi a carico naturale o con piccoli attrezzi, manubri e palle mediche U.D. 1.2 ESERCITAZIONI PER IL MILIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE Risorse esercizi di stretching e con varietà di ampiezza a corpo libero, con piccoli attrezzi, alla spalliera. U.D. 1.3ESERCITAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ CARDIO-POLMONARE esercizi con le funicelle

N° ore: 15

Periodo: 1^ e 2^ periodo

Modulo 2: Rielaborazione degli schemi motori

Abilità 1-2-3-4-5 Conoscenze 3-4-5 Competenze 1-2-3-4

Prerequisiti

U.D. 2.1 ESERCIZI CON ATTREZZI CODIFICATI E NON Risorse esercizi con vari tipi di palloni, con le funicelle, esercizi che implicano il rapporto non abituale del corpo nellospazio U.D. 2.2 PERCORSI DI DESTREZZA GENERALE Risorse percorsi che includono vari attrezzi e che implicano il rapporto non abituale del corpo nello spazio.

N° ore: 10

Periodo: 1^ e 2^ periodo

Modulo 3: Conoscenza e pratica delle attività sportive

Prerequisiti U.D. 3.1 FONDAMENTALI DI BASE E

N° ore: 25

Periodo: 1^ e 2^ periodo

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DI SQUADRA DELLA PALLAVOLO Risorse palleggio, doppio palleggio, bagher, battuta, muro,colpo d’attacco,ricezione a w U.D. 3.2 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DELLA PALLACANESTRO Risorse palleggio, passaggi,tiro da fermo, tiro in corsa( terzo tempo), dai e vai U.D. 3.3 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DEL CALCETTO U.D. 3.4 SPECIALITÀ DELL'ATLETICA LEGGERA Risorse corsa veloce , lancio del peso, U.D. 3.5 FONDAMENTALI DI BASE E DI SQUADRA DEL TENNIS TAVOLO U.D. 3.6 FONDAMENTALI DI BASE DEL BADMINTON

Modulo 4: Tutela della salute e prevenzione degli infortuni

Prerequisiti

U.D. 4.1 APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO

Risorse: Cenni,durante le lezioni pratiche, sul funzionamento del sistema respiratorio e circolatorio U.D. 4.3 APPARATO MUSCOLARE Risorse: cenni, durante le lezioni pratiche, sui principali gruppi muscolari e loro funzionamento.

U.D. 4.4 PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E CORRETTI STLI DI VITA

Risorse: durante le lezioni pratiche, cenni sulle modalità per prevenire gli infortuni. Rianimazione cardiopolmonare

N° ore: 6

Periodo: 1^ e 2^ periodo

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7. Metodologie adottate

La metodologia applicata è stata prevalentemente di tipo globale, salvo nei casi in cui sia stato necessario ricorrere ad interventi individualizzati o ad una analisi più particolareggiata od approfondita .

8. Sussidi didattici

Le strategie attivate per il perseguimento degli obiettivi sono state differenziate a seconda delle capacità degli alunni, utilizzando di volta in volta gli strumenti e i vari attrezzi presenti in palestra.

9. Criteri e strumenti di valutazione

La valutazione è stata di tipo sia oggettiva , ( dove è stato possibile la definizione del livello raggiunto all’interno di un obiettivo ) che indicativa ( quando la valutazione è stata di tipo visivo ma non quantificabile) . Inoltre è stato tenuto conto dei livelli di partenza, dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del comportamento e dell’ interesse, sulla base della tabella concordata nella programmazione iniziale. Oltre ai test suddetti gli allievi sono stati sottoposti a verifiche periodiche riguardanti le varie attività svolte durante le lezioni .Come strumenti di verifica sono stati utilizzati:

10. osservazione sistematica 11. valutazione in situazione 12. esercitazioni varie 13. test codificati

Per gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche, per motivi di salute, la valutazione ha tenuto conto oltre che dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del comportamento, dell’interesse e di attività di collaborazione, anche dell’approfondimento di tematiche inerenti alla materia che più hanno suscitato interesse.

Sono stati effettuati due argomenti di carattere teorico : traumatologia e pronto soccorso

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Esempi di Prove di Verifica:

Test di valutazione coordinative: Funicella 30 secondi, test esagono

Test di rapidità: Navetta 72 mt.

Test di forza: Lancio palla medica 2kg frontale 3 kg dorsale

Test di su discipline sportive : test codificati su almeno due discipline sportive

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MATERIA ROBOTICA

Docenti Prof. Gabriele Volpi - Prof. Daniele De Benedetto

Libri di testo adottati

nessun libro adottato

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017

Totale ore 1^ quadrimestre 34 Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2017 48 Totale al 15/5/2017 82 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 100 Totale ore previsto dal piano di studi (n. 3 ore settimanali x 33) 99

Finalità

Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi robotico Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo

Obiettivi conseguiti

Conoscere i microcontrollori, i sensori e gli attuatori utili alla progettazione di un robot Conoscere il linguaggio di programmazione C Conoscere le tecniche di progettazione e di collaudo Conoscere il software e gli strumenti utili al collaudo e alla verifica dei guasti Conoscere il software e gli standard per redigere la documentazione tecnica Saper progettare un semplice robot Saper programmare un semplice robot Saper collaudare un semplice robot Saper individuare un semplice guasto Saper redigere la documentazione tecnica

Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione

Contenuti e tempi del percorso didattico

Modulo 1 MICROCONTROLLORI PIC16F877 E PIC16F876 Caratteristiche e piedinatura Struttura e memorie Timer

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Interrupt ADC PWM Reset MpLabX Laboratorio: Realizzazione programmi e simulazioni con il PIC Modulo 2 PICDUINO2 Schema elettronico PICduino2 con PIC16F876 Protezioni Alimentazioni Progettazione circuito stampato Modulo 3 AZIONAMENTI Motore in c.c. Servomotori Motori passo passo Modulo 4 LABVIEW Pannello frontale e schema a blocchi Strutture iterative Gestione file Gestione Arduino Modulo 4 PROGRAMMAZIONE AVANZATA Gestione diplay a 7 segmenti Macchina a stati Uso del PWM Uso dell'ADC Macchina del pane Laboratorio: Programmazione ed esercizi Modulo 5 SENSORI Parametri caratteristici statici e dinamici Esempi di sensori a: Uscita resistiva Uscita in tensione Uscita in corrente Uscita digitale

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Metodologie adottate

Lezione partecipata, lezione frontale e compresenza Dispense del docente, datasheet, appunti, sito web del docente, siti web dedicati, video, presentazioni multimediali Esercitazioni e simulazioni in laboratorio

Sussidi didattici

Lavagna, videoproiettore, LIM, software, manuali tecnici. sito web Programma di simulazione Multisim

Programma di simulazione MpLabX Programma di simulazione LabView Programma per la realizzazione delle schede elettroniche Ultiboard

Criteri e strumenti di valutazione

Le valutazioni sono state effettuate con prove scritte e orali. I criteri di valutazione sono quelli del POF.

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Esempi di prove di verifica

Prova di verifica – ottobre 2016 Apporre una sola croce per domanda. Risposta sbagliata e correzioni: -1 punto (penalità) Risposta giusta: 3 punti Nessuna risposta: 0 punti Nome e cognome ............................................ Data ........................... Classe ........................ Quali bit fanno parte del registro OPTION? PIE, PSA INTEDG, PSA GIE, T0IF INTEDG, RP1 Che sequenza di bit devo utilizzare per impostare tutti i pin come ingressi analogici nel registro ADCON1? 1111 0000 1110 011x Quale la risoluzione del convertitore ADC? 4 bit 8 bit 10 bit 16 bit Quale la risoluzione del convertitore PWM? 4 bit 8 bit 10 bit 16 bit Che cos’è lo STACK ? È un bit del registro STATUS È il nome di un pin Una parte della memoria FLASH Un registro accumulatore Quale delle seguenti funzioni non appartiene al registro ADCON0? Configurazione dei pin Selezione dei canali Selezione del clock della conversione Funzione di avvio e di verifica della conversione Quanti Timer ha il PIC16F876? 1 timer 3 timer 2 timer 4 timer A che cosa serve il prescaler? Esegue la divisione di frequenza Avvia la conversione Seleziona il clock Avvia il programma

A che cosa serve il postscaler? Ridurre la frequenza degli interrupt di TMR2 Ridurre la frequenza degli interrupt di TMR1 Ridurre la frequenza degli interrupt di TMR0 Ridurre la frequenza di clock post-istruzione Qual è la funzione del bit T0SE? Agisce sul multiplexer Indica la transizione su RB0/INT che interrompe Attiva le resisrenze di pull-up su PORTB Indica la transizione su RA4/T0CKI da contare

Se il risultato dell’ADC è allineato a destra, quanto

vale? il valore di ADRESH per 4 più ADRESL

il valore di ADRESL per 1024 più ADRESH il valore di ADRESH per 256 più ADRESL

il valore di ADRESL per 4 più ADRESH

Il pin RC0/T1OSO/T1CKI ha una particolarità, quale? Può essere un'uscita PWM

Può essere l'ingresso di un clock Può essere open drain

Può essere un ingresso analogico

Il pin RC1/T1OSI/CCP2 ha una particolarità, quale? Può essere un'uscita PWM

Può essere l'uscita di un clock può essere open drain

Può essere un ingresso analogico

Da che registro si abilitano le resistenze di pull-up? STATUS

RESISTORS OPTION ADCON1

Se nel PIC16F8877 imposto tutte le porte RA come

ingressi e nei registro ADCON1 imposto tutti gli ingressi come analogici, quante pin posso usare

come ingressi analogici? 6 5 8 3

Quali tra questi bit non è presente nel registro

INTCON? PEIE T0IE

RBPU RBIE

Con quale serie di istruzioni inizio una conversione

ADC e attendo che sia terminata? GO_nDONE=1; while(GO_nDONE);

GO_nDONE=0; while(!GO_nDONE); while(GO_nDONE==0); ADON=0; while(ADON);

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Dovendo settare tutte le linee della PORTA come uscite nel PIC16F877 quale delle seguenti

espressioni è quella corretta? TRISA = 0xFF;

TRISA = 0b00000000; TRISA = 0e00;

TRISA = 0b11111111;

A cosa serve il registro ADCON0? Selezionare la frequenza di lavoro del convertitore e

quali pin utilizzare come ingressi analogici Impostare l'allineamento del risultato e quali pin

utilizzare come ingressi analogici Far partire la conversione e modificare la risoluzione

Far partire la conversione e scegliere il canale di

lettura

Le seguenti istruzioni for (int i=0;i<4;i++)

{ RA0=!RA0; delay(1000); }

servono a: far lampeggiare un led per 4 volte far lampeggiare un led per 3 volte far lampeggiare un led per 2 volte far lampeggiare un led per sempre

Quanti pin PWM ha il PIC16F877? 4 pin 2 pin 8 pin 0 pin Qual è il bit che abilita l'interrupt sull'overflow di TMR0? T0CS T0IF T0IE T0SE La conversione dell'ADC con allineamento a sinistra si trova nel registro ADCON1 si trova nel registro INTCON si trova nel registro ADRESH si trova nel registro T0IF Dove è il bit che avvia la conversione dell'ADC? si trova nel registro ADCON1 si trova nel registro ADCON0 si trova nel registro OPTION_REG si trova nel registro ADCS1 A cosa serve il bit RPBU? Impostare le porte RB come ingressi Abilitare le resistenze di pull-up Avviare la conversione del convertitore Pulire il segnale in uscita dal PIC Quanti bit ha il Timer1? 8 bit 0 bit 16 bit 10 bit

Con che istruzione si avvia una conversione dell'ADC? ADFM=0; if(GO_nDONE) break; GO_nDONE=1; ADON=1; Se viene utilizzato un clock da 4Mhz il ciclo di un'istruzione è di 0,25 μs il ciclo di un'istruzione è di 1 μs il ciclo di un'istruzione è di 4 μs il ciclo di un'istruzione è di 16 μs Se viene utilizzato un clock da 1Mhz il ciclo di un'istruzione è di 0,25 μs il ciclo di un'istruzione è di 1 μs il ciclo di un'istruzione è di 4 μs il ciclo di un'istruzione è di 16 μs Dove si trovano le resistenze di pull-up? tra i pin del PIC e GND PORTB tra i pin del PIC e VCC PORTA Impostando come frequenza di clock 20 MHz, quanto tempo impiega il PIC16F877 per eseguire un’istruzione? 200 ns 1 μs 20 ns 0,25 μs

Come si calcola il periodo del PWM?

Tosc*4*(prescaler TMR1)*(PR2+1) Tosc*4*(prescaler TMR1)*(CCPR1L:CCP1CON5-4)

Tosc*4*(prescaler TMR2)*(PR2+1) Tosc*4*(prescaler TMR2)*(CCPR1L:CCP1CON5-4)

Come si azzera il flag di interrupt sul TMR1? TOIF=0;

T1IE=0; TMROIF=0; T1IF=0;

Il BOR è

un pin che indica un reset anomalo un bit che indica un reset anomale

un reset che indica che la tensione è salita troppo un reset che indica che la tensione è scesa troppo

Il WORKING è

un registro di configurazione un registro accumulatore

un registro collegato ad una porta I/O il modulo di decodifica e controllo delle istruzioni

L'Interrupt Vector è

un indirizzo della RAM

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un indirizzo della FLASH un indirizzo della EEPROM

un indirizzo dello STACK

Il PR2 è il registro di configurazione del PWM numero 2

il registro di periodo che fa resettare TMR2 un bit del registro PIEI

l nome di un pin

Per scrivere sul TMR1 si deve scrivere prima TMR1H e poi TMR1L scrivere prima TMR1L e poi TMR1H

settare TMR1ON e scrivere sul TMR0 azzerare TMR1ON e scrivere sul TMR1

Per impostare il prescaler su 1:1 per il TMR0

assegno il prescaler al TMR1 assegno il prescaler al TMR2 assegno il prescaler al WDT assegno il prescaler all'ADC

Quanti banchi di memoria RAM ha il PIC16F876

tre banchi: RAM, FLASH, EEPROM quattro banchi di memoria

tre banchi: RAM, FLASH, STACK due banchi di memoria

Il modulo ADC può leggere

fino a 8 ingressi contemporaneamente un ingresso alla volta

tensioni da 0 a 3 V segnali di interrupt

Il Reset Vector è

un indirizzo della RAM un indirizzo della FLASH

un indirizzo della EEPROM un indirizzo dello STACK

Il pin MCLR

ha la stessa funzione del pin del PIC16F84 serve anche a cancellare tutta la memoria

è in logica diretta serve anche per configurare i registri

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Prova di verifica - marzo 2016 Si vuole monitorare, con cadenza di acquisizione pari a 10 secondi, la temperatura media durante un processo di produzione. Sapendo che: a) la temperatura è compresa tra 0 °C e 99 °C e ad ogni variazione di 1 °C corrisponde una variazione di 50 mV, b) il numero di sensori di temperatura utilizzati nell’impianto è pari a 4, c) è necessario visualizzare su un display a due cifre le temperature, d) sono disponibili 4 pulsanti affinché l’operatore possa visualizzare una della 4 temperature misurate dai 4 sensori. Facendo le ipotesi aggiuntive sul circuito che si vuole utilizzare, si scriva un programma in linguaggio C per un microcontrollore PIC16F876 che: 1) visualizzi sul display la temperatura media misurata dai 4 sensori; 2) faccia lampeggiare un led con una frequenza di 1Hz quando la temperatura supera i 60°C, il led smette di lampeggiare in caso contrario; 3) visualizzi la temperatura di uno dei 4 sensori sul display per 3 secondi quando un operatore preme il rispettivo pulsante tra i 4 a disposizione. Prova di verifica - aprile 2016 Un serbatoio contenente acqua può essere rifornito con una portata di 5 litri al minuto. Il serbatoio fornisce un’utenza che consuma mediamente 2000 litri al giorno. Una scheda a microcontrollore viene utilizzata per controllare il serbatoio. Sapendo che: a) si vuole visualizzare la quantità d’acqua in litri, contenuta nel serbatoio, b) il serbatoio è alto 2 metri e ha una base circolare di raggio 60 cm, c) è possibile bloccare il flusso d’acqua di entrata con una elettrovalvola, d) la quantità d’acqua viene misurata facendo la media tra i tre valori misurati da tre sensori IR analogici che misurano la distanza tra un punto del bordo del serbatoio e il pelo dell’acqua; e) ogni sensore restituisce una tensione da 0 a 5V inversamente proporzionale al livello dell’acqua, quindi quando l’acqua arriva al fondo il sensore restituisce 5V. Facendo le ipotesi aggiuntive sul circuito che si vuole utilizzare, si scriva un programma in linguaggio C per un microcontrollore PIC16F876 che: 1) visualizzi su un display a 7 segmenti a 4 cifre la quantità d’acqua in litri disponibile nel serbatoio; 2) faccia suonare un buzzer con una frequenza di 2 Hz quando il livello dell’acqua scende sotto i 20 cm, il buzzer si spegne quando il livello dell’acqua sale sopra i 20 cm; 3) regoli il flusso dell’acqua in entrata in modo che il livello dell’acqua non superi 1,80 metri.

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Disciplina: Sistemi elettronici

Docente: Francesco Viti

Libro di testo adottato: De Santis, Cacciaglia, Saggese, “Sistemi automatici di controllo e di misura (vol.3)”

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2016-2017:

Totale ore I periodo (trimestre) 40

Totale ore II periodo al 30 Aprile 2017 47

Totale ore al 30 Aprile 2017 87

Totale ore previsto alla fine dell’anno scolastico 2016/2017 111

Totale ore previsto dal piano di studi (ore settimanali × 33) 132

Finalità della disciplina

Conoscere e saper utilizzare gli strumenti di base per l’analisi nel tempo e in frequenza dei sistemi elettrici: trasformata di Laplace, diagrammi di BODE, serie di Fourier, Diagrammi di Nyquist.

Conoscere i sistemi di acquisizione e distribuzione dati per il controllo digitale di sistemi. Saper utilizzare ed interfacciare alcuni componenti commerciali: campionatori, AMux, DAC, ADC.

Conoscere il comportamento dei sistemi elettrici reazionati ed i fondamenti della teoria del controllo analogici.

Obiettivi conseguiti

L’attività svolta nel corso dell’anno ha fornito agli studenti gli strumenti di base per analizzare il comportamento di sistemi elettrici nel dominio del tempo e della frequenza.

Gli studenti hanno acquisito inoltre gli elementi di base per la progettazione di sistemi di controllo digitale.

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Obiettivi pianificati e non conseguiti con relativa motivazione

Lo studio della stabilità dei sistemi in retroazione e dei relativi criteri di controllo verrà svolta, per mancanza di tempo, nel mese di maggio senza avere la possibilità di approfondire gli argomenti ma semplicemente fornendo metodi operativi di risoluzione degli esercizi proposti.

Contenuti e tempi del percorso didattico

Modulo/argomento Contenuti

(conoscenze e abilità)

Ore di lezione

(comprese le prove di verifica)

Fondamenti di teoria dei sistemi

Abilità: cognitive (individuare le caratteristiche di un sistema elettronico, saperne identificare le variabili e ricavarne il modello matematico; descrivere e analizzare sistemi del primo e secondo ordine anche con l’uso di software) e pratiche (simulare il comportamento di un sistema elettrico del primo e secondo ordine).

Conoscenze: tecniche di analisi e descrizione di sistemi del primo e secondo ordine.

Argomenti svolti:

Sistemi e modelli: classificazione dei sistemi

Trasformata di Laplace:

Trasformate dei componenti Trasformate dei segnali Funzione di trasferimento Antitrasformata Teorema del valore iniziale del

valore finale, di linearità, dell’integrale e della derivata.

Applicazioni Modelli dei componenti di un sistema elettrico: R, C, L

Analisi nel tempo approfondita di sistemi, nel transitorio e a regime.

sistemi del primo ordine

50

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sistemi del secondo ordine Risposta in frequenza Abilità: cognitive (comprendere il

comportamento in frequenza di un sistema elettronico).

Conoscenze: analisi frequenziale della risposta di un sistema.

Argomenti svolti:

serie e trasformata di fourier I filtri LP, HP e BP (cenni) Diagrammi di Bode Diagrammi di Nyquist

23

Progettazione di sistemi di controllo digitale

Analisi e progettazione di sistemi di controllo a microcontrollore:

sensori,reti di condizionamento interfacciamento E e

programmazione di un microcontrollore

dispositivi commerciali: dac, adc, campionatore, amux

14

Retroazione e stabilità: Da svolgere nel mese di maggio

Laboratorio (per le sole discipline di indirizzo)

Non è prevista attività di laboratorio per la materia “Sistemi Elettronici”.

Metodologie adottate

Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio individuali e di gruppo, risoluzione guidata di compiti assegnati; la maggior parte delle esercitazioni svolte ha avuto come obiettivo quello di far acquisire agli alunni un approccio sistemistico del problema.

Sussidi didattici

Le lezioni teoriche si sono svolte privilegiando gli aspetti teorici attraverso l’uso del libro di testo, dispense fornite dall’insegnante, fogli di calcolo (excel) e l’analisi dei datasheet dei vari componenti; è stato inoltre favorito un clima partecipativo per stimolare i ragazzi ad un atteggiamento attivo e propositivo.

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Criteri e strumenti di valutazione

Durante l’anno sono state realizzate verifiche scritte ed orali.

Le verifiche orali hanno evidenziato una scarsa capacità espositiva, causata a volte da problemi emotivi ed altre da un utilizzo inappropriato di termini sia tecnici che di cultura generale.

Le verifiche scritte sono state somministrate sotto forma di domande a risposta aperta. I risultati sono stati migliori rispetto alle relative valutazioni orali, anche se sono molti gli errori nella forma scientifica dei loro elaborati. Manca una cultura di base scientifica consolidata, a causa del percorso superficiale con cui è stata affrontata la materia fisica nel biennio e la matematica alle scuola medie e biennio. La valutazione delle prove ha utilizzato la scala di votazioni approvata dal collegio dei docenti.

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Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all’esame di Stato

Criteri e strumenti di valutazione adottati e relative griglie

Simulazione della prima prova scritta (20/04/2017)

Simulazione della seconda prova scritta (05/042017 )

Simulazione della terza prova scritta (25/03/107)

Simulazione della terza prova scritta (28/04/2017)

Simulazione della I prova dell’Esame di Stato 2017

Prova di Italiano

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal.

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:

- Io mi chiamo Mattia Pascal.

- Grazie, caro. Questo lo so.

- E ti par poco?

Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:

- Io mi chiamo Mattia Pascal.

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Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al quale avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente.

Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente* non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli.

E allora?

Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo.

Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune*. E' ben chiaro che questo Monsignore dovette conoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale stato, per allogarli* nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura*, a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume.

Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento a qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto* l'antica speranza della buon'anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto, con l'obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte.

Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, e la seconda... sentirete.

Come qualmente; come e in che modo

Comune: Miragno

Allogarli:depositarli

Sinecura:compito che richiede poco impegno

riducendosi finalmente a effetto:realizzandosi finalmente

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Luigi Pirandello,nato ad Agrigento nel 1867 e morto a Roma nel 1936, si dedicò un po’ a tutti i generi e le forme letterarie,ma la sua produzione è particolarmente significativa per quanto riguarda le novelle,il teatro e i romanzi. Ebbe fama internazionale, amplificata dal Nobel per la letteratura, ricevuto nel 1934. La sua riflessione si concentra sulla crisi di identità del soggetto, sul rapporto tra forme e vita e sull’impossibilità di arrivare alla verità, frantumata dalla contemporanea coesistenza di molteplici punti di vista. Il brano riportato apre il suo più famoso romanzo, Il fu Mattia Pascal, di cui costituisce la premessa.

Comprensione del testo:

1: Dopo un’attenta lettura riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.

Analisi del testo:

2. Rifletti sulle tecniche narrative e linguistiche utilizzate dall’autore per creare attesa e suspence.

3.Quale immagine di sé propone l’io narrante?

4.Pirandello afferma di voler abbracciare o di voler rifiutare i canoni del romanzo tradizionale?Rispondi facendo riferimento al testo.

5. Ne I Promessi sposi la finzione letteraria del manoscritto ha lo scopo di conferire alla vicenda maggiore realismo, storicità e quindi credibilità. Nel testo di Pirandello questo espediente svolge lo stesso ruolo? Spiega e motiva la tua risposta.

6.Spiega l’espressione “ la mia terza,ultima e definitiva morte”

Interpretazione complessiva e approfondimenti:

7. Proponi un’interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti allo svolgimento del romanzo da cui è tratto e ad altri testi di Pirandello.Alternativamente, partendo dalle considerazioni del protagonista Mattia Pascal, piuttosto nette, rifletti sulla dignità e sulla funzione della letteratura, facendo riferimento ad altri autori del Novecento.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo

Ambito artistico-letterario Argomento:l’uomo di fronte alla malattia

Picasso: Scienza e carità,1897

Rembrandt Lezione di anatomia,1632 Van Gogh, autoritratto con orecchio fasciato, 1889

2. La malattia rende dolce la salute,la fame rende dolce la sazietà e la fatica rende dolce il riposo. (Eraclito, Frammento 111, VI-V secolo a. C.)

3. La vastità immaginata, la stranezza della trama turbavan tutti i giudizi, alteravan tutte le ragioni della fiducia reciproca. Da principio, si credeva soltanto che quei supposti untori fosser mossi dall’ambizione e dalla cupidigia; andando avanti, si sognò, si credette che ci fosse una non so quale voluttà diabolica in quell’ungere, un’attrattiva che dominasse le volontà. I vaneggiamenti degl’infermi che accusavan se stessi di ciò che avevan temuto dagli altri, parevano rivelazioni, e rendevano ogni cosa, per dir così, credibile d’ognuno. E più delle parole, dovevan far colpo le dimostrazioni, se accadeva che appestati in delirio andasser facendo di quegli atti che s’erano figurati che dovessero fare gli untori: cosa insieme molto probabile, e atta a dar miglior ragione della persuasion generale e dell’affermazioni di molti scrittori. ( Manzoni I promessi sposi, cap. XXXII,1840)

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4. Io sono guarito! Non solo non voglio fare la psico-analisi, ma non ne ho neppur di bisogno. E la mia salute non proviene solo dal fatto che mi sento un privilegiato in mezzo a tanti martiri. Non è per il confronto ch’io mi senta sano. Io sono sano, assolutamente. Da lungo tempo io sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione e ch’era una sciocchezza degna di un sognatore ipnagogico di volerla curare anziché persuadere. Io soffro bensí di certi dolori, ma mancano d’importanza nella mia grande salute. Posso mettere un impiastro qui o là, ma il resto ha da moversi e battersi e mai indugiarsi nell’immobilità come gl’incancreniti. Dolore e amore, poi, la vita insomma, non può essere considerata quale una malattia perché duole.[ …] Naturalmente io non sono un ingenuo e scuso il dottore di vedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati.( I.Svevo, La coscienza di Zeno,1923)

5.E allora,dottore, vedete se il caso non è veramente nuovo negli annali della pazzia!- preferii restar pazzo- trovando qua tutto pronto e disposto per questa delizia di nuovo genere:viverla- con la più lucida coscienza- la mia pazzia e vendicarmi così della brutalità di un sasso che m’aveva ammaccato la testa! La solitudine- questa- così squallida e vuota come m’apparve riaprendo gli occhi- rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori e gli splendori di quel lontano giorno di carnevale […]- non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una vera pazzia […] ( L.Pirandello Enrico IV, 1922)

6.

Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. ( Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato, in Ossi di seppia,1925)

Ambito socio-economico Argomento: il linguaggio dei giovani

1.“Scialla”, non per coprirsi ma per invitare a darsi una calmata; “Bella”, non è un complimento rivolto a una ragazza ma il saluto più utilizzato dagli adolescenti italiani.[…] È il vocabolario dei giovani, irriverente, anticonformista, fantasioso, creativo. Uno slang fatto di sigle e metafore inventate, rielaborate, accorciate e qualche volta raddoppiate. Un linguaggio che si evolve e cambia ogni dieci anni ed è quindi impossibile cercare di intrappolarlo e codificarlo nei classici dizionari, l’unica è stargli dietro in tempo reale. Se fino a qualche tempo fa infatti si usava l’italiano per le situazioni formali e il dialetto per quelle colloquiali e familiari oggi il linguaggio giovanile è diventato una realtà linguistica che sostituisce il gergo popolare a livello del parlare affettivo, emotivo e informale.[…] Il linguaggio informatico è forse la vera novità del nostro secolo. I giovani sono infatti sedotti dalla forma rapida e incisiva delle parole, come nick per dire nome (da nickname, il soprannome da scegliere per entrare nelle chatline o sui social network). Per non parlare del linguaggio degli sms (acronimo dell’inglese short message service): “3mendo”(tremendo), “novelordin” (non vedo l’ora di vederti), “cpt”(capito), “cmq” (comunque), “xkè” (perché), “t.v.t.b.” (ti voglio tanto bene), “xxx” (baci). […] « Il linguaggio dei giovani - dichiara all’ADNKRONOS Alberto Abruzzese, professore di Sociologia dei Processi Culturali e

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Comunicativi dell’università Iulm di Milano - si articola per gruppi: sia orizzontalmente per ceto sociale, che verticalmente per età, fattore molto importante perché delimita un periodo di tempo determinato. Questo fenomeno - spiega il professore - c’è sempre stato ma oggi è più evidente perché a differenza del passato dove famiglia e scuola esercitavano autorità ed erano un tramite per rendere meno forti le differenze tra una generazione e l’altra, oggi queste due istituzioni sono state scavalcate. (‘Scialla’, ‘Truzzo’, ‘Emo’. Ecco tutti i nuovi vocaboli del linguaggio dei giovani. www.adnkronos.com19/10/2010)

2. «Diciamo parolacce che non offendono più, e «non siamo più capaci di senso tragico». Riflessioni diverse, quelle suscitate tra scrittori e linguisti dall’articolo di Cesare Segre pubblicato ieri dal «Corriere», sul degrado della lingua e la sua volgarità. Segre ricordava il disuso dei registri diversi, dall’alto al basso, dall’aulico al colloquiale, nel linguaggio giovanile, e in quello televisivo, a partire da una classe politica che «tende sempre più ad abbassare il registro, perché pensa di conquistare più facilmente il consenso»; per arrivare a chi dà del tu agli immigrati e a chi fa del turpiloquio «indifferenziato » un’abitudine. (Ida Bozzi «Tutti parliamo allo stesso modo» L'italiano perde efficacia e vivacità .www.corriere.it 14/01/2010)

3. Secondo gli scienziati del linguaggio esistono diversi elementi che determinano la resitenza di un codice vocale o la sua morte. Il primo è il senso identitario di chi lo utilizza. «La lingua, paradossalmente, viene usata come strumento non per comunicare, ma per escludere. È stato così a lungo e in certe zone del pianeta le cose non sono cambiate. I gruppi che erano in grado di procurarsi cibo da soli tendevano a stare tra di loro. La lingua stabiliva un confine chiaro e in qualche modo impediva lo sviluppo. Ovvio che la globalizzazione ha fatto saltare i parametri e precipitare il numero dei linguaggi». Un altro fattore importante è il clima. Chi vive al caldo sviluppa la tendenza a parlare a voce più alta e a utilizzare un maggior numero di vocali. Gli italiani, per esempio. «Un atteggiamento che è figlio della necessità di comunicare in mezzo alla strada, oppure da una porta all’altra. E le vocali hanno una capacità di penetrazione maggiore. Nei Paesi freddi si tende a stare al chiuso e questo condiziona anche la lingua», scrive Robert Munroe, antropologo del Pitzer College, in California, sulla rivista «New Scientist». Non esiste un meccanismo di comunicazione migliore di un altro. «Tutte le lingue hanno la stessa dignità . E se sono vive o morte dipende da motivi che non hanno niente a che vedere con la loro qualità ». Il colonialismo, le contaminazioni, il commercio. Secondo Pagel fino ad oggi non è esistito nessun linguaggio più fortunato dell’inglese. «È solo il quarto come penetrazione, dopo il mandarino, l’hindi e lo spagnolo, eppure è stato adottato un po’ovunque». L’ipotesi di un suo utilizzo universale è probabile. Sarà un bel giorno quello? ( Andrea Malaguti Erano 500.000.Ne resterà una soltanto , La stampa, 12/12/2011)

4. Al linguaggio concettuale, logico, geometrico del passato (concentrato nella parte sinistra dell’emisfero cerebrale) si sostituisce, per effetto del rapporto privilegiato con i media, il linguaggio analogico, simbolico, emotivo, intuitivo, creativo della parte destra. Di conseguenza si preferisce un approccio emotivo e concreto alla realtà a scapito di quello analitico, un po’ freddo e distaccato, che vorrebbe la logica scientifica e libresca. Il linguaggio dei giovani e adolescenti è fatto di spot e flash. Parole usate come slogan, che colpiscono più per la loro capacità evocativa, che per il contenuto verbale. La grammatica ed il vocabolario si impoveriscono, prevale la logica degli SMS, delle e-mail, delle chat on line con comunicazione sintatticamente incomprensibili, ma molto efficaci sul piano evocativo. ( G. Vettorato Giovani tra sogni e bisogni di autorealizzazione, in AAVV( a cura di )”E fissatolo lo amò.” Franco Angeli 2008)

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Ambito storico-politico Argomento: Totalitarismo e mezzi di comunicazione di massa

1.Durante questo mio attento studio di tutti gli avvenimenti politici, l’attività della propaganda mi aveva sempre fortemente interessato.[…]Essa è un mezzo,va quindi giudicata in funzione dello scopo. La sua forma deve servire a questo e vi si deve adattare completamente […]L’arte della propaganda si rivolge esclusivamente a far nascere una generale convinzione della realtà di un fatto, della inevitabilità di un avvenimento, della giustezza di qualcosa di fatale. E dacchè essa non è necessità in se stessa- né può esserlo che il suo compito consiste,come pel manifesto,nell’attirare l’attenzione della massa, e non nell’istruire coloro che già son saputi o ancora cercano istruzione e conoscenza- così i suoi effetti devono essere sempre rivolti al sentimento, e solo limitatamente alla cosiddetta ragione.[…] Allo stesso modo una propaganda, per geniale che sia nei suoi componenti, non condurrà ad un successo sicuro se essa non accentuerà sempre lo stesso tema fondamentale. Bisogna limitarsi a poche cose, ma queste cose vanno ripetute continuamente. L’ostinazione è, anche qui come quasi sempre nel mondo, la più importante premessa del successo.[…] Qualsiasi propaganda, commerciale o politica, trova il suo successo nella durata e nell’uniformità della sua applicazione. ( A.Hitler La mia vita Bompiani, 1941)

2.A scuola, prima alle elementari e poi anche alle medie, furono adottati testi unici, le biblioteche passate al setaccio ed epurate. “Ma in un’Italia semianalfabeta” spiega Mimmo Franzinelli, studioso dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione “libri e giornali erano appannaggio di un’élite. Per arrivare a tutti il regime dovette inventare nuove forme di pubblicità”. E così, in stampatello e a caratteri cubitali, fin nelle più piccole località, sui muri e lungo le strade, comparvero decine di slogan. Lapidari e comprensibili a tutti, dovevano entrare nelle teste della gente, anche in quelle più dure. Ma la vera arma segreta fu la radio, sperimentata in Italia tra il ’22 e il ’24. Mussolini ne intuì le potenzialità e la utilizzò per fare un altro dei suoi gol: grazie alla radiofonia e agli altoparlanti installati nelle piazze italiane, mobilitò per anni, un sabato dopo l’altro, milioni di uomini e donne, schierati in adunata. Il messaggio era chiaro: “Insieme siamo forti”. Cose del genere, in Occidente, non si erano mai viste: la politica imposta con tecniche commerciali. Eppure, proprio dalla radio Mussolini ricevette lo schiaffo più doloroso. Dalla fine del ’39, quando gli abbonati erano diventati, dai 40 mila del 1927, circa un milione, i rapporti dell’Ovra, la polizia segreta, segnalarono l’intensificarsi dell’ascolto di emittenti estere in lingua italiana, naturalmente ostili al duce. Prima fra tutte, Radio Londra. (Michele Scozzai e Aldo Carioli, La macchina del consenso, Focus Storia, n.3, estate 2005)

3. L'uomo era dotato di una memoria prodigiosa, di una rapida intuizione del carattere degli uomini e dei tratti salienti di un problema. Prima di altri comprese l'importanza dei nuovi mezzi di comunicazione di massa che molti bolscevichi, immersi nella cultura libresca propria dell'intelligencija, neanche sospettavano. Seppe utilizzare il cinema, la radio, la propaganda come nessuno dei suoi rivali politici avrebbe potuto o voluto fare. Forse comprese — sicuramente presentì — che cosa significava lo sviluppo della società di massa. […] L'insieme del sistema si è diretto verso un accentramento sempre più forte, fino a lasciare come elemento stabile solo il capo, idolatrato, di fronte alle masse informi e solitarie. II culto della personalità di Stalin, eccessivo e orientalizzante, era il coronamento necessario di questo potere solitario, sprovvisto di ogni controllo e di ogni contrappeso. (Alessandro Mongili, Stalin e l’impero sovietico, Giunti, 1995)

4. Il modo in cui gli eventi della Primavera Araba sono stati riportati ad un’opinione pubblica globale è ormai per sempre “parte integrante” degli eventi stessi. Twitter e Facebook sono un fattore fondamentale nell’identificazione e nella percezione della Primavera Araba. La copertura mediatica assicurata dai Social Media si è rivelata estremamente efficace sia per la mobilitazione della società e per il supporto morale ai manifestanti, sia per il consolidamento del sostegno internazionale alle proteste. […] Mettendo in contatto un numero impressionante di cittadini, Facebook e Twitter hanno sicuramente accelerato la diffusione di notizie che avrebbero altrimenti impiegato molto

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tempo prima di “approdare” sui media tradizionali, dal momento che, in tutti i regimi in questione, il diritto di associazione e la libertà di pensiero sono in vario modo ristretti. (AAVV, Il Ruolo dei Social Network nelle Rivolte Arabe, Osservatorio di politica internazionale, n.40, 20 settembre 2011, www.parlamento.it) Centro studi internazionali, di Marco Di Liddo, Andrea Falconi, Gabriele Iacovino e Luca La Bella)

5. Come la dittatura di Suharto, questi signori della guerra sono i nostri amici ufficiali, mentre i talebani erano i nostri nemici ufficiali. La distinzione è importante, perché le vittime dei nostri nemici ufficiali sono degne di considerazione e preoccupazione, mentre quelle dei nostri amici ufficiali non lo sono. Questo è il principio mediante cui i regimi totalitari gestiscono la loro propaganda interna. E tale è la maniera in cui le democrazie occidentali, inclusa l'Australia, gestiscono la loro. La differenza è che, nelle società totalitarie, la gente sa che i loro governi mentono: che i loro giornalisti sono meri funzionari, che i loro accademici sono complici. Tali persone imparano a comportarsi di conseguenza, imparano a leggere tra le righe, possono contare su una fiorente clandestinità. I loro scrittori e poeti scrivono in codice, come succedeva in Polonia ed in Cecoslovacchia durante la guerra fredda. Un amico cecoslovacco, un novellista, mi disse: "Voi in occidente siete svantaggiati. Avete il vostro mito della libertà d'informazione e, dunque, non vi esercitate a leggere tra le righe. Un giorno, ciò vi servirà". (John Pilger, Nella "guerra al terrorismo", potere, propaganda e coscienza, 12 gennaio 2004,www.arabcomint.com)

Ambito tecnico-scientifico: Argomento: La scuola nella società dell’informazione

1.L a società dell’informazione è un contesto socio-economico in cui le nuove tecnologie informatiche e telecomunicative (Information and Communication Technology, ICT) assumono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività umane. Queste tecnologie servono a produrre, in forma digitale, messaggi, immagini, testi, musica, filmati e così via. In termini più generali, si può dire che gran parte delle informazioni e delle conoscenze del genere umano può essere riprodotta, o generata, in modo digitale con una riduzione di costi, fino a qualche tempo fa, impensabile. Questo fatto ha determinato molteplici conseguenze: per esempio, ha dato origine a un nuovo settore economico, quello della produzione e commercializzazione delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni digitali. Ha favorito la crescita della domanda di informazioni da parte degli utenti aziendali provocando un aumento della complessità dei sistemi informativi automatizzati nelle imprese. La disponibilità di informazioni tempestive e affidabili ha determinato la revisione e la semplificazione di molti processi interni alle aziende, e tra le aziende, con un incremento della efficienza e della produttività complessiva. Infine, l’informazione è diventata in molti settori una risorsa produttiva determinante, come le materie prime per le imprese di trasformazione. ( P.F.Camussone. Il costo dell’ignoranza nella società dell’informazione, Mondodigitale,n°2,giugno 2003)

2.L'Unione europea si trova dinanzi a una svolta epocale risultante dalla globalizzazione e dalle sfide presentate da una nuova economia basata sulla conoscenza. Questi cambiamenti interessano ogni aspetto della vita delle persone e richiedono una trasformazione radicale dell'economia europea. L'Unione deve modellare tali cambiamenti in modo coerente con i propri valori e concetti di società, anche in vista del prossimo allargamento…. L'Unione si è ora prefissata un nuovo obiettivo strategico per il nuovo decennio: diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale…8 . Il passaggio a un'economia digitale, basata sulla conoscenza, indotta da nuovi beni e servizi, metterà a disposizione un potente motore per la crescita, la competitività e l'occupazione. Inoltre sarà in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini e l'ambiente[…]9. Le imprese e i cittadini devono avere accesso a un'infrastruttura delle comunicazioni a livello mondiale poco costosa e a un'ampia gamma di servizi. Occorre che ogni cittadino possieda le competenze necessarie per vivere e lavorare in

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questa nuova società dell'informazione. Mezzi diversi di accesso dovranno impedire l'esclusione dall'informazione. ( Consiglio europeo di Lisbona,Conclusioni della Presidenza,23-24 marzo 2000)

3. In un mondo sempre più caratterizzato dalla sovrabbondanza di informazioni la capacitàdi avvalersene in modo critico e consapevole rientra tra le competenze basilari che il soggetto dovrebbe possedere. […] Imparare ad imparare diventa un’altra dimensione di rilevanza cruciale per vivere nella società contemporanea. La velocità di crescita dei saperi e la rapida obsolescenza cui essi sono di conseguenza sottoposti richiedono al soggetto continui apprendimenti rispetto ai quali la capacità di apprendere autonomamente si rivela un dispositivo essenziale. (M.Ranieri, Problem solving, pensiero critico,meta cognizione, in A. Calvani Tecnologia,scuola,processi cognitivi, F.Angeli, 2007)

4. Chi non ha usato Internet dalla nascita è abituato a un insegnamento (della famiglia o della scuola) “broadcasting”, che si svolge in un’unica direzione, con un’autorità (un genitore, un professore, un libro o la tv) che insegna o spiega qualcosa a un pubblico di uno o più giovani. I nativi digitali non seguono questo schema: la Rete li ha abituati a confrontarsi continuamente fra pari e a non riconoscere un’unica fonte ufficiale. Come ha osservato Wim Veen, studioso di nuovi media e di tecnologie didattiche: «Questa generazione mostra comportamenti di apprendimento differenti dalle generazioni precedenti. Conosce attraverso schermi, icone, suoni, giochi, navigazioni virtuali, e in costante contatto telematico con il gruppo dei pari, e così sviluppa comportamenti di apprendimento non lineari, come quelli tipici della carta stampata». «In altre parole», spiega Paolo Ferri, docente di Sociologia all’Università Bicocca di Milano, «noi adulti cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi digitali no: apprendono per esperienza e successive approssimazioni. Si tratta in sostanza di un approccio “ open source”e cooperativo agli oggetti culturali che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani condividono la musica, il sapere e le esperienze on line attraverso i più diversi strumenti di comunicazione tecnologica ( Messenger, Wikipedia, Skype, il podcasting e i blog). Da questo punto di vista, quindi, i nativi digitali hanno un modo di apprendere molto più personalizzato e meno dogmatico del nostro. » ( F.Ferrazza, Mamma ho perso la rete, L’Espresso, 23 luglio 2009)

Tipologia C Tema di argomento storico.“ Il nazionalismo fiorisce su un luogo comune: da tempo immemorabile esiste un popolo, a cui manca uno Stato. Il popolo finalmente acquista coscienza. I primi passi in questa direzione sono pacifici e colti. I linguisti riscoprono gli idiomi locali e ne compilano le grammatiche. Si raccolgono fiabe e miti. Pian piano si ricostruisce la demografia, la storia la geografia della nazione. Luoghi, eventi e popolo devono coincidere sino a configurare, nell’orizzonte dei tempi, una “ acquisizione primaria” di territori e diritti, che anche oggi ha un valore morale […] Quasi sempre, studi successivi alla fase di esaltazione iniziale portano a concludere che diversi popoli potrebbero rivendicate le stesse terre, sia perché difficilmente esiste un orizzonte storico assoluto, e ogni precedente rinvia ad un altro- ha detto un autore balcanico- sia perché in passato era più usuale che diversi popoli vivessero mescolati e il criterio di appartenenza etnica poteva non essere territoriale.” ( Luigi Zoja: Paranoia, Bollati Boringhieri, 2011). Prendi spunto dalle considerazioni di Zoja e analizza il fenomeno del nazionalismo,facendo riferimento a situazioni, episodi, fatti, eventi del passato e/o dell’attualità.

Tipologia D Tema di ordine generale.Si calcola che nel Medioevo un uomo entrava in contatto con poco più di 40 immagini artificiali (affreschi,quadri, ecc.) in tutta la sua vita. Oggi sono circa 400.000al giorno; ancora di più per chi frequenta assiduamente il Web. Ciò ha prodotto una crisi del modello culturale tradizionale basata sulla centralità della parola, orale o scritta, per un paradigma iconocentrico. Rifletti su cause e conseguenze di questo fenomeno, particolarmente evidente nelle nuove generazioni.

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SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO 2016-2017

25 Marzo 2017

Classe V A ENC

Materie oggetto della prova: elettronica storia

inglese matematica

Cognome e nome …………………………………………………………………...

Tipologia B : domande aperte a risposta breve

Avvertenze:La durata massima della prova è di 120 minuti. Su ogni foglio deve

essere presente il nome e cognome del candidato. Per la “brutta copia” il candidato

puo’ usare il foglio siglato dall’insegnante che sovrintende alla prova. I candidati

possono utilizzare il dizionario monolingue per la parte di inglese .

pag. 76

Cognome e nome ….……………………………………………. Punteggio

ELETTRONICA

1) Realizzare un circuito che riceve in ingresso e produce in uscita i segnali in figura

pag. 77

Cognome e nome ….…………………………………………….

ELETTRONICA

2) Realizzare un comparatore a finestra che produca un uscita Vu = 7V quando il segnale in ingresso assume un valore compreso fra 1V e 2V

pag. 78

Cognome e nome ….…………………………………………….

ELETTRONICA

3) Descrivere l' effetto della reazione negativa sulla resistenza di ingresso di un sistema

pag. 79

Cognome e nome ….……………………………………………. Punteggio

STORIA

Rispondete ai seguenti quesiti con non più di 120 parole per ciascuna risposta.

1) Cosa intende lo storico Hobsbawm con l’espressione “secolo breve”?

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2) Descrivete le condizioni sociali economiche e politiche della Russia prerivoluzionaria.

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________________________________________________________________________________

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Cognome e nome ….…………………………………………….

STORIA

3) Gli effetti della Prima Guerra Mondiale sul piano politico internazionale.

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________________________________________________________________________________

pag. 81

Cognome e nome ….……………………………………………. Punteggio

INGLESE

Answer the following questions, using AT LEAST 70 words for each of them.

The use of a monolingual dictionary is allowed.

Q1. Identify at least three of the most common risks in the workplace and indicate the

corresponding techniques that can improve safety.

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________________________________________________________________________________

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Q2. What are LASERS? Describe their main characteristics and mention some of their most

important uses .

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________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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Q3.Give a general description of a nuclear power plant and say what the main advantages and

disadvantages of nuclear energy are.

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

pag. 83

Cognome e nome ….……………………………………………. Punteggio

MATEMATICA

1) Calcolare il seguente integrale indefinito:

2

4 13 2

x dxx x

2) Risolvere la seguente equazione differenziale del secondo ordine non omogenea:

'' '2 5 2y y y x

pag. 84

Cognome e nome ….……………………………………………. Punteggio

MATEMATICA

3) Dopo aver enunciato e dimostrato il Teorema di Bayes, risolvere il seguente problema:

Giorgio ha la probabilità del 60% di ottenere la sufficienza nella verifica di matematica, se studia per 3 ore. Se invece studia per 6 ore, la probabilità sale all’85% (studiare può essere utile!!). Poiché non è uno studente modello, la probabilità che egli studi per sole 3 ore è del 70%, quella che studi per 6 ore è del 30%. Sapendo che Giorgio supera il test di matematica, calcolare la probabilità che abbia studiato 3 ore.

pag. 85

SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO 2016-2017

28 aprile 2017

Classe V A ENC

Materie oggetto della prova: elettronica TPSE

inglese matematica

Cognome e nome …………………………………………………………………...

Tipologia B : domande aperte a risposta breve

Avvertenze:La durata massima della prova è di 120 minuti. Su ogni foglio deve

essere presente il nome e cognome del candidato. Per la “brutta copia” il candidato

puo’ usare il foglio siglato dall’insegnante che sovrintende alla prova. I candidati

possono utilizzare il dizionario monolingue per la parte di inglese .

pag. 86

Cognome e nome ….……………………………………………. PUNTEGGIO

ELETTRONICA

1) Mostrare quale è la funzione del circuito seguente e dire quanto vale la tensione di uscita nel caso che:

R2=R3 = 5 Kohm e Vz= 5,1 V

Si calcoli anche il valore di R1 in modo che Iz=3 mA

pag. 87

Cognome e nome ….…………………………………………….

ELETTRONICA

2) Mostrare il funzionamento del comparatore con isteresi invertente

pag. 88

Cognome e nome ….…………………………………………….

ELETTRONICA

3) Descrivere e dimostrare il funzionamento di un oscillatore sinusoidale a ponte di Wien

pag. 89

Cognome e nome ….…………………………………………….PUNTEGGIO

TPSE

1) Descrivi alcune possibili applicazioni dei tiristori.

pag. 90

Cognome e nome ….…………………………………………….

TPSE

2) Descrivi il funzionamento di un DIAC e spiega una sua possibile applicazione.

pag. 91

Cognome e nome ….……………………………………………

TPSE

3) Explain what the quantization error is, using graphs, and how it is possible to reduce it .

pag. 92

Cognome e nome ….…………………………………………….PUNTEGGIO

INGLESE

Answer the following questions, using AT LEAST 100 words for each of them.

The use of a monolingual dictionary is allowed.

Q1. Say how we can use the sun energy and what the main advantages and disadvantages of

exploiting this source are.

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________________________________________________________________________________

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Q2. How can we recycle electronic devices? Give details underlining advantages and

disadvantages .

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

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INGLESE

Cognome e nome ….…………………………………………….PUNTEGGIO

Q3.What are fibre optics ? Describe their main characteristics and mention some of their

most important uses.

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________

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Cognome e nome ….…………………………… PUNTEGGIO

MATEMATICA

1) Dopo aver spiegato il significato geometrico del seguente integrale definito, calcolarne il valore:

4

321 5

x dxx

pag. 95

Cognome e nome ….……………………………

MATEMATICA

2) Risolvere il seguente problema di Cauchy:

2'(0) 2

y y yy

3) Dopo aver definito la funzione di densità di probabilità nel caso di distribuzione normale, la media e la deviazione standard, risolvere il seguente problema: Una macchina confeziona sacchetti di caramelle del peso medio di 200 g con una deviazione standard di 10 g; calcolare la percentuale di sacchetti che pesano più di 220 g. Se ad un controllo vengono scartati i sacchetti con peso minore di 185 g, su 1000 sacchetti quanti si prevede che vengano scartati?

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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA - A - ANALISI DEL TESTO Candidato/a: Classe: Macroindicatori Indicatori descrittori misuratori punt

i

Competenze linguistiche

Capacità di esprimersi (Punteggiatura

Ortografia Morfosintassi

Proprietà lessicale)

Si esprime in modo:

appropriato e completo

corretto e adeguato

sostanzialmente adeguato

impreciso e/o scorretto

gravemente scorretto

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

4

3,5

3

2.5

0,1-2

Analisi del testo e delle strutture formali

Capacità di analisi e interpretazione

Analizza e interpreta in modo:

completo e articolato

chiaro e ordinato

schematico

poco coerente

inconsistente

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

5

4

3

2

0,1-1

Comprensione complessiva e sintesi

Capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite

Rielabora in modo:

completo e articolato

chiaro e ordinato

schematico

poco coerente

inconsistente

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Collegamenti e contestualizzazione

Capacità di effettuare collegamenti,contestualizzare e operare riferimenti critici

in modo:

approfondito e critico

completo ed adeguato

essenziale

parziale

non rielabora

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Valutazione complessiva

Totale punteggio

__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15

pag. 97

N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli

indicatori,in presenza di numeri decimali,

è approssimato in eccesso all’unità superiore.

pag. 98

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA B : ARTICOLO - SAGGIO BREVE

Candidato/a : Classe:

Macroindicatori Indicatori descrittori misuratori punti

Competenze linguistiche

Capacità di esprimersi ( Punteggiatura

Ortografia Morfosintassi

Proprietà lessicale)

Si esprime in modo:

appropriato e completo

corretto e adeguato

sostanzialmente adeguato

impreciso e/o scorretto

gravemente scorretto

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

4

3,5

3

2.5

0,1-2

Efficacia argomentativa

Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare proprie argomentazioni

Argomenta in modo:

completo e articolato

chiaro e ordinato

schematico

poco coerente

inconsistente

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Competenze rispetto al genere testuale

Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale

Rispetta consapevolmente tutte le consegne

Rispetta le consegne

Rispetta in parte le consegne

Rispetta solo alcune consegne

Non rispetta le consegne

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

5

4

3

2

0,1-1

Organizzazione e presentazione del contenuto

Capacità di rielaborare, di utilizzare in modo critico e personale i documenti a disposizione

Rielabora in modo:

approfondito e critico

completo ed adeguato

essenziale

parziale

non rielabora

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Valutazione complessiva

Totale punteggio

__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15

pag. 99

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia C Tema di argomento storico. Candidato/a : Classe:

Macroindicatori Indicatori descrittori misuratori punti

Competenze linguistiche

Capacità di esprimersi ( Punteggiatura

Ortografia Morfosintassi

Proprietà lessicale)

Si esprime in modo:

appropriato e complesso

corretto e adeguato

sostanzialmente adeguato

impreciso e/o scorretto

gravemente scorretto

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

4

3,5

3

2.5

0,1-2

Conoscenza dell’argomento e coesione testuale

Conoscenza degli eventi storici e capacità di svilupparli in modo coeso e completo.

Conosce e sviluppa l’argomento in modo:

completo e articolato

chiaro e ordinato

schematico

poco coerente

inconsistente

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

5

4

3

2

0,1-1

Efficacia e pertinenza delle argomentazioni

Capacità di trattare in modo pertinente le argomentazioni storiografiche prese in esame.

Sviluppa l’argomento in modo:

pertinente ed esaustivo

pertinente e corretto

essenziale,schematico

incompleto e poco pertinente

non pertinente (fuori tema)

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

Nettamente insufficiente

3 2,5

2

1,5

0,1-1

Organizzazione e presentazione del contenuto

Capacità di rielaborare, di utilizzare in modo critico e personale le proprie conoscenze

Rielabora in modo:

approfondito e critico

completo ed adeguato

essenziale

parziale

non rielabora

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Valutazione complessiva

Totale punteggio

__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15

pag. 100

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia D Tema di ordine generale. Candidato/a : Classe:

Macroindicatori Indicatori descrittori misuratori punti

Competenze linguistiche

Capacità di esprimersi ( Punteggiatura

Ortografia Morfosintassi

Proprietà lessicale)

Si esprime in modo:

appropriato e complesso

corretto e adeguato

sostanzialmente adeguato

impreciso e/o scorretto

gravemente scorretto

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

4

3,5

3

2.5

0,1-2

Conoscenza dell’argomento e coesione testuale

Capacità di sviluppare in modo analitico e coeso l’argomento proposto

Conosce e sviluppa l’argomento in modo:

completo e articolato

chiaro e ordinato

schematico

poco coerente

inconsistente

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

5

4

3

2

0,1-1

Efficacia e pertinenza delle argomentazioni

Capacità di trattare in modo pertinente le argomentazioni scelte.

Sviluppa l’argomento in modo:

pertinente ed esaustivo

pertinente e corretto

essenziale,schematico

incompleto e poco pertinente

non pertinente (fuori tema)

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

Nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Organizzazione e presentazione del contenuto

Capacità di rielaborare, di utilizzare in modo critico e personale le proprie conoscenze

Rielabora in modo:

approfondito e critico

completo ed adeguato

essenziale

parziale

non rielabora

Ottimo/ Eccellente

Discreto/buono

Sufficiente

Insufficiente

nettamente insufficiente

3

2,5

2

1,5

0,1-1

Valutazione complessiva

Totale punteggio

_________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15

pag. 101

GRIGLIA CORREZIONE TERZA PROVA

INDICATORI PUNTI VALUTAZIONE

A. CORRETTEZZA NELL’UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO/CALCOLOassenteparzialmente correttocorretto

00.51

A _____

B. CONOSCENZE E CONTENUTIassentegravemente lacunosoinsufficienteparzialeaccettabilecompletocompleto e ricco di spunti

00,51

1,52

2,53

B _____

C. CAPACITA DI SINTESI ED ELABORAZIONEassenteincertaadeguata

00,51

C_____

TOTALE PUNTI _____/5______

Candidato:

Una volta fatta la media dei voti tra le singole discipline il voto risultante viene arrotondato.

Esperienze di programmazione e simulazione della prima

Esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova

Esperienze di programmazione e simulazione della terza prova;

pag. 102

TABELLA VALUTAZIONE TERZA PROVA

PUNTEGGIO VOTO 3-6 1 7-10 2 11-14 3 15-18 4 19-21 5 22-25 6 26-29 7 30-33 8 34-37 9 38-41 10 42-45 11 46-49 12 50-53 13 54-57 14 58-60 15

pag. 103

IL CONSIGLIO DI CLASSE

classe 5 sez. A indirizzo Elettrotecnica ed Elettronica

articolazione Elettronica

Livorno 15/05/2017

Nome Cognome Firma

Antonio Bianchini Lettere _______________________________

Alessandra Cardini Lab. TPSE _______________________________

Daniele De Benedetto Lab. Ele, Lab. Rob. _______________________________

Stefano Del Nista Elettr. Ed Elet.ca _______________________________

Micol Feron TPSE _______________________________

Fabio Guidi Religione _______________________________

Stella Mugnaini Lingua Inglese _______________________________

Anna Punzi Scienze Motorie _______________________________

Maria Pia Reali Matematica _______________________________

Francesco Viti Sistemi _______________________________

Grabriele Volpi Robotica _______________________________