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Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014 Documento del Consiglio di Classe (ART. 5, D.P.R. 323/98) 5^L Liceo Artistico Sperimentale “Progetto Leonardo” Figurativo Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014

Documento del Consiglio di Classe

(ART. 5, D.P.R. 323/98)

5^L

Liceo Artistico Sperimentale “Progetto Leonardo”

Figurativo

Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Indice dei Contenuti

Composizione del Consiglio di classe Pag. 3

Gli alunni Pag. 4

Caratterizzazione dell’indirizzo di studi Pag. 5

Presentazione e Relazione generale sulla classe Pag. 6

Presentazione alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento

(in allegato) (ai sensi dell’art. 6 comma 1 del Regolamento) Pag. 7 Attività integrative curricolari ed extra-curricolari

(progetti, incontri con professionisti o associazioni, ecc) Pag. 8 Griglia di valutazione generale di istituto Pag. 10

Titolo dell’ argomento o dell’approfondimento

sviluppato da ogni alunno per l’avvio del colloquio d’esame Pag. 11 Programmi consuntivi svolti da ogni singola disciplina

nel corrente anno scolastico Pag. 12 Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico Pag. 50 Simulazione di Prove d’Esame (in allegato) Pag. 52

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Alunni

Cognome Nome firma

1. Amari Marco

2. Arosio Alessandra

3. Cacciatore Diego Michael

4. Canciani Arianna

5. Cattaneo Federica

6. Ceppi Chantal

7. Cesana Silvia

8. Galbiati Stefano

9. Gelosa Ilaria

10. Gentile Ana Carolina

11. Gentile Greta

12. Mariani Anna

13. Mariani Valentina

14. Meroni Serena

15. Monguzzi Anna

16. Negrelli Pizzigoni Greta

17. Pallavicini Arianna

18. Pappini Alice

19. Ponti Camilla

20. Romano Alessia

21. Santambrogio Luca

22. Serafico Rossella

23. Somaschini Davide

24. Varriano Stefano

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Caratterizzazione indirizzo di studio Il Liceo Artistico, in quanto tale, ha assunto i programmi del “Progetto Leonardo” redatto per i licei artistici dell’Ispettorato Istruzione Artistica, progetto assistito approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione (oggi MIUR). Il progetto intende proporre il liceo sperimentale come scuola di formazione critica nel campo dell’espressione figurativa. Elemento caratterizzante di tale scuola sarà l’acquisizione di una compiu-ta consapevolezza, sul piano storico, teorico ed operativo, dei problemi dell’espressione umana. Comprende un corso di studi quinquennale articolato in un biennio ed in un triennio. Il biennio assume lo scopo primario di attuare una formazione di base in linea con le proposte di ri-forma della scuola secondaria e serve, inoltre, ad orientare lo studente ad una scelta più specialistica di indirizzo nel Triennio. Si caratterizza per l’accentuazione della base culturale mediante l’introduzione di nuove discipline. Il triennio potenzia da una parte l’area delle materie umanistiche e scientifiche con l’aggiunta di nuove discipline (filosofia e chimica), e la conseguente riduzione di due ore di Italiano e di un’ora di Storia dell’Arte e di Matematica,dall’altra favorisce la specializzazione nelle materie caratterizzanti l’indirizzo scelto. La scelta dell’indirizzo non prefigura una preparazione di tipo strettamente professionalizzante, ma mira, ancora una volta, a fornire adeguati strumenti di conoscenza generale che permettano di af-frontare qualunque corso di studi universitario e qualsiasi corso superiore di specializzazione. L’indirizzo Figurativo è caratterizzato dalla presenza significativa delle discipline pittori-che e delle discipline plastiche applicate alla figura umana.

Materie del piano di studio Biennio Triennio

LETTERE 5 3 STORIA E GEOGRAFIA POLITCA 2 2 MATEMATICA E INFORMATICA 4 3 FISICA E INFORMATICA 2 2 STORIA DELL’ARTE 4 3 SCIENZE - GEOGRAFIA ASTRONOMICA 3 - CHIMICA - 3/0* ELEMENTI DI DIRITTO - 2 FILOSOFIA - 2 LINGUA STRANIERA (INGLESE) 3 3 RELIGIONE (ORA ALTERNATIVA) 1 1 EDUCAZIONE FISICA 2 2 EDUCAZIONE VISIVA - 2/3* DISCIPLINE PITTORICHE 4 4/6* DISCIPLINE PLASTICHE 4 4/6* DISCIPLINE GEOMETRICHE 4 2/0*

Totali ore settimana 38 38

*Ore al quinto anno

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PRESENTAZIONE e Relazione generale sulla classe

La classe nasce tre anni fa dalla fusione di tre seconde, poiché al terzo anno gli studenti del liceo Leonardo si suddividono tra l'indirizzo figurativo e quello di architettura. Nel passaggio alla quarta, la classe rimane invariata, a parte quattro alunni non promossi. In quinta, infine, una sola studentessa non è promossa, ma si aggiungono quattro ripetenti e un pri-vatista che è già stato nostro alunno. L’attuale VL è formata da 24 alunni, di cui 18 femmine e 6 maschi. Il Consiglio di classe è rimasto stabile durante tutto il triennio, solo in quinta sono cambiati i docenti di elementi di diritto e di religione. La classe è caratterizzata al suo interno da una forte eterogeneità di personalità, di capacità, di at-teggiamento verso il lavoro scolastico, di attitudine e interesse verso le varie discipline. La risposta della classe, nel suo complesso, verso il lavoro proposto nelle diverse aree, non è stato omogeneo, sia in relazione all’interesse, sia all’impegno personale dimostrati nello studio domestico e nell’esecuzione dei lavori assegnati. Un gruppo di studenti ha evidenziato sin dalla terza un livello medio appena sufficiente relativamen-te a capacità personali e a motivazione allo studio, sia nelle discipline comuni che in quelle di indiriz-zo, riuscendo a fatica a raggiungere un livello di profitto adeguato al conseguimento dell’ammissione alle classi successive, un altro gruppo ha dimostrato interesse e partecipazione costanti al dialogo educativo-didattico conseguendo risultati positivi, migliorando progressivamente la preparazione ge-nerale e conseguendo alla fine del corso di studi un livello di profitto discreto se non decisamente buono Nel corso del quarto e del quinto anno la classe ha spesso accusato carichi di lavoro eccessivi prove-nienti dai vari ambiti disciplinari e dalla loro crescente complessità, questo atteggiamento probabil-mente si è fatto strada in diversi alunni a causa di fragilità diffuse e carenze pregresse che hanno costituito un ostacolo ad un sereno percorso scolastico. A tali considerazioni va aggiunto, come fattore penalizzante il lavoro complessivo della classe, la pe-santezza dell’orario scolastico: 38 ore settimanali. Da segnalare anche le numerose assenze, in particolare di taluni alunni.

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Presentazione alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento

(ai sensi dell’art.6 comma 1 del Regolamento) Vedi documenti in allegato.

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Attività integrative curricolari ed extra curricolari (progetti, incontri con professionisti o associazioni, ecc)

Viaggi di istruzione, uscite didattiche, visite a mostre, spettacoli ecc..: Terzo anno: -Viaggio di istruzione a Firenze -Padova, Palazzo Zabarella “Simbolismo in Italia“ -Rovereto, Casa d'Arte Futurista Depero -Rovereto, MART “Alice nel paese delle meraviglie” -Giussano, Liceo Modigliani - Musica e società: musica barocca Quarto Anno: -Viaggio di istruzione a Barcellona -Giussano, Liceo Modigliani - Musica e società: musica del novecento (I incontro) -Assago, Forum “Attività multisport“ Quinto anno: -Viaggio di istruzione a Berlino -Giussano, Liceo Modigliani - Musica e società: musica del novecento (II incontro) -Giussano, Liceo Modigliani - Incontro sulla poesia di Emily Dickinson -Milano, Palazzo Reale “Andy Warhol” e “Pollock e gli irascibili” -Milano, Palazzo Reale “Kandisky” e “Klimt” -Milano, Fabbrica del Vapore “Van Gogh Alive” -Milano, Teatro Carcano “Sei personaggi in cerca d'autore” -Monza, Teatro Manzoni “The Picture of Dorian Gray” Orientamento in uscita Nel corso dell’A.S. 2013/2014 le attività di orientamento che si sono svolte in orario scolastico sono state le seguenti: 02.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo alle attività. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano. Somministrazione dei Test A. 26.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo al mondo delle università (sistema universitario attuale, varie opportunità) e delle Accademie Presenti: referente orientamento, dott. Fabio Carpi, Università Cattolica di Milano, dott. Tenace dell’Accademia Santa Giulia di Brescia. 22.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte) Incontro sui percorsi di alta formazione ITS. Presenti: referente orientamento, il prof. Dario Panciera, Istituto Salesiani Don Bosco di Milano e due alunni dell’ITS Rizzoli. 27.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte) Incontro sulle varie opportunità di post-diploma a Milano e sul territorio. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri dell’Informagiovani di Giussano e 23.01.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro con il comandante della Guardia di Finanza di Seregno che presenta agli interessati le pos-sibilità di una carriera nelle forze dell’ordine. Presenti: la Vice Preside, il Comandante della Guardia di Finanza di Seregno.

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26.02.2014 Autodromo di Monza (per tutte le classi quinte) Campus. L’uscita ha occupato tutta la mattinata scolastica. Si sono potute incontrare diverse realtà del mondo accademico e lavorativo, con anche la possibilità di fare test psicologico - attitudinali e le simulazioni di test di ingresso tipo quelli somministrati dal Politecnico. 11.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo artistico con il mondo della comunicazione (IULM). Presenti: referente orientamento, dott. Katic Marco 12.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (NABA). Presenti: referente orientamento, Dott. Colli. 21.03.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (Arte e messaggio e iMasterArt) Presenti: referente dell’orientamento, dott.ssa Giovanna Urso, dott.ssa Iva Bundo 28.03.2014 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo al mondo del lavoro (curriculum, colloquio, contratti di primo impiego). Presenti: referente orientamento, dott.ssa Elisabetta Spanu. 16.04.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (IED e Aldo GALLI). Presenti: referente orientamento, dott.ssa Clarissa Finazzi, dott. Silvio Curti. 08.05.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (scuola di Cinema e Televisione) Presenti: referente orientamento, prof. Pietro Sarubbi. 12.05.2014 Aula Magna (due ore) (per le classi 5^) Incontro sulle possibilità di stages, studio e impiego in Europa. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano. 17.05.2014 Aula Magna (due ore) Incontro a rotazione delle classi quinte con gli ex-allievi del nostro Istituto, che per l’occasione por-teranno i loro lavori e le loro diverse esperienze dalle principali accademie, università e scuole post-diploma dell’hinterland milanese. Somministrazione dei test B.

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Griglia di Valutazione Generale Valida per le prove scritte, grafiche, scritto-grafiche, grafico-pratiche, orali. Valutazione dei seguenti obiettivi riassuntivi: • Conoscenza dell’argomento proposto • Comprensione dell’argomento proposto • Uso del linguaggio, anche disciplinare • Rielaborazione autonoma • Capacità critica

GIUDIZIO

VOTO …/10

PUNTI …/15

Lo studente rifiuta di sottoporsi alla prova. 1 1

Lo studente si sottopone alla prova, ma non risponde alle richieste. 2 2 . 3

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento solo per accenni, ma non comprende l’insieme dei contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è stentata ed estremamente difficoltosa. Manca di autonomia nella rielaborazione e non è in grado di proporre alcun approccio critico.

3

4 . 5

Lo studente dimostra di conoscere in modo superficiale e/o fram-mentario l’argomento di cui non sa spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è stentata e difficoltosa, non è caratte-rizzata dal linguaggio specifico disciplinare. Manca di autonomia nel-la rielaborazione e, se opportunamente guidato, può tentare di co-struire un minimo approccio critico.

4

6 . 7

Lo studente dimostra di conoscere sommariamente l’argomento, di cui fatica a spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è diffi-coltosa, impreciso il linguaggio specifico disciplinare. Non è comple-tamente autonomo nella rielaborazione e solo sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.

5

8 . 9

Lo studente dimostra di conoscere solo gli elementi fondamentali dell’argomento, di cui può spiegare il contenuto. L’espressione (o., s., g., p.) non è ancora fluida, ma applica la terminologia specifica disciplinare. E’ sufficientemente autonomo nella rielaborazione, ma solo sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.

6

10

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento di cui sa spiegare i contenuti manifestando a volte qualche insicurezza. L’espressione (o., s., g., p.) è fluida e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e sa effettuare qualche approccio cri-tico.

7

12

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura e applica il linguag-gio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e spesso è in grado di effettuare un approccio critico.

8

13

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare approfonditamente i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella riela-borazione e sempre in grado di effettuare un approccio critico.

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Lo studente dimostra di conoscere in modo completo l’argomento, che sa spiegare approfonditamente con un’esposizione sicura e bril-lante. L’espressione (o., s., g., p.) è ricca, elaborata e fa proprio il linguaggio specifico disciplinare. E’ pienamente autonomo nella rie-laborazione e spontaneamente utilizza un approccio critico con ap-porti personali.

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Considerate le diffuse difficoltà linguistiche,in tutte le discipline si considererà anche la padronanza della lingua italiana e l’uso consapevole del lessico

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Titolo dell’argomento o dell’approfondimento sviluppato da ogni alunno per l’avvio del colloquio d’esame

Si riporta di seguito l’elenco degli argomenti o delle ricerche sviluppati individualmente dagli alunni, ai quali si è lasciata la scelta di operare i propri approfondimenti oralmente o mediante la produzione di un lavoro scritto e/o grafico. Cognome Nome Titolo Amari Marco Uomo e natura Arosio Alessandra La Belle Époque Cacciatore Diego Michael Il tempo Canciani Arianna La danza Cattaneo Federica Jane Austen “Orgoglio e pregiudizio” Ceppi Chantal Salvador Dalí Cesana Silvia Alter ego Galbiati Stefano Il Futurismo e l’espressione della forza Gelosa Ilaria Allucinazioni Gentile Ana Carolina Il tempo come flusso di coscienza Gentile Greta Il pregiudizio Mariani Anna Montale “Prima del viaggio” Mariani Valentina L’apparenza Meroni Serena Kandinsky Monguzzi Anna La figura dell’inetto Negrelli Pizzigoni Greta Volto come alterità Pallavicini Arianna La propaganda Pappini Alice La memoria e il tempo Ponti Camilla Neruda Pablo Romano Alessia Il concetto di movimento Santambrogio Luca Il caos come disgregazione dell’uomo Serafico Rossella La distopia Somaschini Davide Il pensiero che porta alla libertà Varriano Stefano L’illusione

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Programmi consuntivi svolti da ogni singola disciplina nel corrente anno scolastico

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Materia: Italiano Classe: VL

Docente: Salmaso Valeria

Premessa sintetica sulla disciplina Le finalità della disciplina sono la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno lette-rario, come espressione della civiltà ed in connessione con le altre manifestazioni artistiche e scienti-fiche; la conoscenza dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario italiano conside-rato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con le altre letterature europee; la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione orale e scritta, commisurata alla necessità di confrontarsi anche con gli usi complessi e formali che caratte-rizzano il sapere nei più diversi campi (filosofico, estetico,artistico). La presentazione di ogni singolo autore è stata inserita in una cornice letteraria, storica, filosofica, politica e artistica. Il programma ha avuto una scansione regolare. E’ stato scelto di affrontare i li-neamenti di storia letteraria attraverso lo studio degli autori maggiori della produzione italiana. Per la spiegazione di testi e opere letterarie sono stati forniti gli strumenti necessari per lo svolgimento di un’adeguata analisi formale- stilistica nonché contenutistica.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

a) Analisi e contestualizzazione dei testi Lo studente dovrebbe essere in grado di analizzare i testi letterari dimostrando di sapere: • condurre una lettura diretta del testo come prima forma di interpretazione del suo significato; • collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre opere dello stesso • autore o di altri autori e, più in generale, il contesto storico; • collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre espressioni artistiche. b) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica Lo studente dovrebbe dimostrare di: • riconoscere i caratteri specifici del testo letterario; • conoscere e utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere let-

terarie • saper cogliere attraverso la conoscenza delle opere e degli autori più rappresentativi le linee fon-

damentali della prospettiva storica nella tradizione letteraria italiana. c) Conoscenze e competenze linguistiche Lo studente dovrebbe essere in grado di: • costruire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta, con chiarezza espositiva ed effi-

cacia argomentativa; • produrre testi scritti di vario tipo, disponendo di adeguate tecniche compositive.

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Impegno: lo studente è responsabile del rispetto delle scadenze, degli impegni, delle norme. Autonomia: lo studente organizza autonomamente l’esecuzione delle diverse attività. Interesse e partecipazione: lo studente trasforma l’entusiasmo con cui accoglie le proposte di la-voro in interesse reale e risponde agli stimoli inviati dall’insegnante esprimendo il proprio parere. Comportamento: lo studente accetta i consigli dell’insegnante, riconoscendo i propri limiti e sfor-zandosi di superarli. Non si isola, né si chiude in un gruppo troppo ristretto di compagni. Non ali-menta tensioni e si relaziona con compagni e insegnanti in modo positivo. Lo studente affina gli strumenti e i modi della comunicazione orale e scritta come strumenti essen-ziali della riflessione su di sé e sulla realtà esterna, come strumenti della relazione con gli altri. At-traverso l’analisi e la riflessione sul testo (letterario e non) matura una riflessione critica e migliora l’indagine analitica, la formulazione di osservazioni e la valutazione personale.

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RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI La classe ha mantenuto la stessa docente nel corso del triennio. Il gruppo classe si è dimostrato nel complesso interessato e ricettivo, anche se con diverse sfumature nella partecipazione e motivazio-ne. Complessivamente gli alunni hanno maturato un interesse e una presenza costanti, supportati dalla continuità nello studio. Tra studenti e docente si è instaurato un clima di serena collaborazione: le lezioni sono state seguite con attenzione; apprezzabile la partecipazione alle tematiche affronta-te; non sempre adeguato l’ impegno nello svolgimento del lavoro domestico. Per qualcuno le cono-scenze rimangono prevalentemente scolastiche e legate ad uno studio non sempre ragionato; un buon gruppo ha invece saputo sviluppare nel tempo la capacità di raccordo e di rielaborazione criti-ca. La produzione scritta, per alcuni ragazzi, riflette limiti evidenti nella rielaborazione dei contenuti e scarsa padronanza della struttura morfosintattica della lingua. Nel presente anno scolastico sono state svolte prove simili a quelle previste dall'Esame di Stato, ol-tre alle due simulazioni, la prima a novembre e la seconda ad aprile.

Contenuti disciplinari

Libro di testo di Letteratura italiana in adozione : H: Grosser “Il canone letterario vol. 3 Contenuti svolti: Società e cultura nell’Italia unita: la periodizzazione, difficile esordio dell’Italia unita: questione ro-mana, questione meridionale, industrializzazione e “questione sociale”, Il Positivismo, una filosofia del progresso. Due grandi innovatori Flaubert e Baudelaire . Charles Baudelaire: vita, “Le fleur du mal”testi: “L’albatro”, “Corrispondenze” . La poetica della scapigliatura Naturalismo e verismo: poetiche. G. Verga vita e opere. Il problema della “conversione” da Nedda a Vita dei campi, Fantasticheria,il canone dell’impersonalità. Il ciclo dei Vinti: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo. Testi: “Lettera pre-fazione all’Amante di Gramigna”, “Rosso Malpelo””Prefazione” ai Malavoglia La poetica del Decadentismo e del Simbolismo. La reazione al positivismo e la filosofia della crisi. Letterati e mercato editoriale. Dallo scienziato al poeta maledetto. A. Rimbaud testo:“Lettera del veggente” G. Pascoli vita e opere. La poetica e il linguaggio .Le raccolte poetiche Myricae e Canti di Castel-vecchio. Testi: “La poetica del fanciullino”; “Lavandare” , “L’assiuolo”,”Il lampo”,”Nebbia”, “Gelsomi-no notturno”. G: D’Annunzio vita e opere. L’esteta dalla vita inimitabile. Dall’esteta al superuomo. Testi:da “Il piacere” brani:”Attendendo Elena”, “Eros malsano”. Le Laudi : Alcyone: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”,”Meriggio”. L’età delle avanguardie: le poetiche delle avanguardie storiche: il Futurismo . F.T.Marinetti “Mani-festo del Futurismo”, F.T.Marinetti “Manifesto della letteratura futurista”. I grandi modelli del romanzo del Novecento: La crisi del personaggio-uomo: crisi degli eroi deca-denti e “modernismo”,le radici cognitive della crisi ,la psicanalisi, l’inettitudine ,Bergson e la critica del tempo, James e il flusso di coscienza ,illazioni,epifanie e intermittenze del cuore, nuove tecniche narrative. M.Proust e la ricerca del tempo perduto: una rivoluzione copernicana . Testo:”La made-leine”. L. Pirandello vita e opere .L’ideologia e i temi di Pirandello, la maschera tra apparenza e realtà; Vi-ta e Forma; relativismo; il mondo come teatro e gioco delle parti. La poetica dell’umorismo. I ro-manzi e la fortuna tardiva di Pi randello .Il fu Mattia Pascal. Uno nessuno centomila. I l teatro : “Sei personaggi in cerca d’autore” * la classe ha partecipato allo spettacolo teatrale a Milano.Testi:”La poetica dell’umorismo”, da Il fu Mattia Pascal “L’illusione della libertà”, “L’ombra di un morto”. No-velle per un anno: “Il treno ha fischiato”. I. Svevo vita e opere. Vent’anni di scrittura clandestina: Una vita e Senilità. La coscienza di Zeno :la nuova forma del romanzo: dissoluzione della struttura tradizionale del romanzo, dissoluzione del personaggio; il narratore inattendibile, il lettore incredulo. L’inettitudine. Salute e malattia. La co-scienza di Zeno brani: “Prologo” (fotocopia), “Il fumo”,”La dichiarazione e il fidanzamento”,”La salute di Augusta”, “La vita è inquinata alle radici”

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Lo spirito nuovo della poesia. G. Ungaretti vita e opere. Allegria di naufragi testi:”Porto sepolto” “Mattina”, “Soldati”, “Fratelli”, “Veglia”, “Pellegrinaggio”,”Sereno”; “Allegria di naufragi” ,”Silenzio”,”I fiumi”. E. Montale vita e opere. Il testimone del nostro tempo,Ossi di seppia”I limoni”, “Meriggiare”,”Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”. Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica e gli approfondimenti.

Metodi e mezzi

METODI:

La lezione frontale è stata la modalità prevalente nella presentazione e nella conduzione dell’analisi delle opere letterarie affrontate. Quando non si è ritenuto esaustivo il libro di testo rispetto ad alcuni contenuti, allora sono ricorsa a materiale aggiuntivo fornito come integrazione al testo, supporto in-dispensabile per una visione più completa e chiara di alcuni aspetti talora riduttivi e incompleti. Al lavoro di educazione letteraria è stato affiancato un costante richiamo alle abilità linguistiche co-me aspetti complementari di un unico processo didattico in grado di fornire allo studente gli stru-menti e le metodologie necessarie per affrontare con sempre maggior sicurezza e senso critico lo studio e l’analisi dei testi.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

La valutazione ha tenuto conto: • Del profitto raggiunto dallo studente nella disciplina • Dei progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza • Dell’assiduità e dell’interesse dimostrati nello studio • Della capacità di coltivare interessi culturali autonomi

STRUMENTI:

Educazione linguistica

Le esercitazioni scritte hanno riguardato le tipologie oggetto della prova di esame. I criteri di valutazione hanno tenuto conto delle seguenti voci di carattere generale: − competenza sintattica; − competenza lessicale e ortografica; − completezza e originalità del contenuto; a queste si sono aggiunte: − competenza testuale, logica, culturale ( tipologie A e B ); − capacità di contestualizzazione ( tipologia A ); − capacità comunicativa ( tipologia B ).

Educazione letteraria Le verifiche sono state sia orali che scritte: le prime hanno compreso interrogazioni individuali sia su argomenti specifici che su ampi periodi storici e letterari; le seconde hanno assunto la forma del questionario con domande a risposte aperte e di simulazione delle prime prove scritte d’esame (es. tipologia A). Le verifiche sono state finalizzate a valutare: - il livello di conoscenza degli argomenti e la capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio; - la correttezza espositiva, la pertinenza, la completezza dei contenuti e la capacità di operare col-

legamenti; - l’acquisizione di una terminologia specifica.

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Materia: Storia Classe: VL

Docente: Salmaso Valeria

Premessa sintetica sulla disciplina La capacità di recuperare la memoria del passato in quanto tale non può non essere considerata complementare e funzionale alla capacità di orientarsi nella complessità del presente. Lo studio della storia contribuisce,sul piano metodologico, alla formazione del metodo analitico, mentre fornisce la competenza storica essenziale per la comprensione dei fenomeni artistici e cultu-rali.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

Lo studio della storia mira soprattutto a far cogliere gli elementi strutturali delle società del mondo moderno e contemporaneo: le istituzioni e i movimenti politici, le problematiche economico-sociali, le ideologie e i movimenti culturali. Si è inoltre prestata particolarmente attenzione all’individuazione di alcune parole-chiave che per-mettono allo studente di costituirsi un proprio dizionario storico-antropologico utile per eventuali spunti di collegamento interdisciplinare.

Conoscenza

a) acquisire l’aspetto nozionistico degli eventi b) collocare gli eventi nel tempo

Comprensione a) cogliere negli eventi i rapporti causa-effetto b) cogliere i nessi e le relazioni tra gli eventi c) comprendere il significato dei documenti storici

Rielaborazione a) saper utilizzare documenti e informazioni in modo coerente b) sapersi orientare all’interno di alcune grandi questioni storiche

Esposizione a) conoscere e utilizzare la terminologia specifica

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI La classe ha mostrato interesse e partecipazione agli argomenti svolti e una buona disponibilità allo studio degli stessi.. Quasi tutti i componenti hanno raggiunto gli obiettivi relativi alla conoscenza e alla comprensione del fenomeno storico, per tutti può dirsi ottenuto l’obiettivo dello studio della ma-teria e dell’organizzazione degli impegni legata ad essa. Il livello di preparazione va da un livello ac-cettabile ad uno pienamente soddisfacente.

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Contenuti disciplinari Libro di testo in adozione: Fossati Luppi Zanette “Passato Presente” voll. 2-3

Il Risorgimento e l’Unità italiana: il problema nazionale italiano (sintesi) Il Piemonte liberale e Cavour, la conquista dell’unità (sintesi) La società di massa,innovazione tecnologica Nazionalismo e imperialismo: caratteri distintivi dell’imperialismo,lo sguardo del dominatore, carat-teri ideologici del nazionalismo La nuova Italia e il governo della destra. Il governo della Sinistra (sintesi) L’Europa agli inizi del Novecento. L’Italia industriale e l’età giolittiana: sviluppo squilibri lotte sociali Il riformismo liberale di Giolitti La prima guerra mondiale: lo scoppio del conflitto, guerra di trincea, il cruciale 1917,intervento degli Stati Uniti, fine del conflitto .Il significato storico e l’eredità della guerra. La Conferenza di Parigi .La carta geografica dell’Europa dopo il conflitto. La rivoluzione russa: crollo dello zarismo La Russia rivoluzionaria. La nascita dell’Urss.La crisi del dopoguerra in Europa e in Italia, il biennio rosso. Il fascismo al potere., squadrismo, marcia su Ro-ma,delitto Matteotti. Il regime fascista, leggi fascistissime,dittatura e consenso, Patti lateranensi, stato ed economia anni trente,politica coloniale: Etiopia, leggi razziali. Opposizione al fascismo. I caratteri del totalitarismo Il dopoguerra nell’Europa centrale e la Repubblica di Weimar L’ascesa di Hitler, colpo di stato del 1923, l’ideologia nazionalsocialista, la costruzione della dittatura. Il regime nazista Stalinismo (sintesi) I fascismi in Europa e la guerra civile di Spagna (sintesi) Le aggressioni hitleriane e lo scoppio del conflitto La seconda guerra mondiale: gli eventi. La resistenza in Europa e in Italia I trattati di pace: la divisione della Germania : Berlino.

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

Metodi e mezzi METODI E MEZZI Nel corso dell’anno ha sicuramente prevalso una impostazione tradizionale fondata sulla lezione “frontale” , sul richiamo alla attualizzazione delle problematiche storiche e l’invito ad arricchire per-sonalmente le proprie conoscenze integrandole con materiale audiovisivo e film che il limitato nume-ro di ore a disposizione non ci ha permesso di visionare. Data l’ampiezza del programma e il tempo da dedicare a verifiche e interrogazioni, si è preferito scegliere una trattazione volta a privilegiare la comprensione del senso dello sviluppo storico gene-rale e dei più importanti avvenimenti e loro collocazione storico-temporale, piuttosto che soffermarsi in modo molto dettagliato su parti o singoli elementi (come ad es. date,nomi, battaglie).

Criteri e strumenti di valutazione Le verifiche hanno mirato a valutare:

• il livello di conoscenza degli argomenti• le competenze metodologiche• l’acquisizione di una terminologia specifica

Verifiche orali : osservazioni e riflessioni individuali, discussioni guidate, interrogazioni individuali Verifiche scritte : domande aperte

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Materia: Storia dell’arte Classe: VL

Docente: Rovelli Carla

Premessa sintetica sulla disciplina In questa classe ho insegnato storia dell’arte dall’inizio del triennio per 3 ore settimanali che ritengo numericamente non adeguate alle finalità didattiche della disciplina del quinto anno del progetto sperimentale soprattutto quando il monte ore di lezione subisce una riduzione. Nei casi in cui è stato necessario effettuare una selezione dei contenuti, per consentire lo svolgimen-to dell’intero percorso storico-artistico programmato, per la scelta ho tenuto conto del tipo di indiriz-zo frequentato dagli studenti e dalla valenza pluridisciplinare di alcuni contenuti rispetto ad altri. La partecipazione ed il reale interesse di una parte degli alunni hanno consentito di svolgere quasi completamente il programma previsto.

Obiettivi generali e specifici

Nel corso del triennio lo studio della materia ha mirato non solo ad affinare le abilità acquisite negli anni precedenti ed ampliare le conoscenze storiche e critiche per consentire agli alunni di maturare una propria autonomia di giudizio ma anche a raggiungere una maggiore maturità socio-affettiva ed a sviluppare le capacità espressive e logico-critiche. Inoltre lo studio della materia ha permesso agli alunni di comprendere il significato e l’importanza che assumono nella società attuale la conservazione e la tutela del patri-monio artistico. Quest’anno il livello iniziale di preparazione degli alunni era adeguato, perciò l’attività disciplinare è stata finalizzata soprattutto a completare l’iter storico-artistico e a sviluppare la capacità di rielabo-razione critica. Nel corso dell’anno il ritmo di lavoro solo di una parte della classe si è mantenuto costante . Quasi tutti gli alunni hanno quasi sempre ottenuto risultati positivi e sono riusciti a sviluppare le proprie capacità e una maggiore autonomia e alcuni di loro hanno anche approfondito criticamente una par-te dei contenuti. Tuttavia alcuni alunni pur avendo acquisito, analizzato e sintetizzato i contenuti essenziali non sono ancora in grado di rielaborarli organicamente e di esporli utilizzando un linguaggio appropriato e di effettuare autonomamente collegamenti con altre discipline a causa, soprattutto di uno studio non sistematico.

Contenuti disciplinari

L’arte tra ‘700 e ‘800 IL NEOCLASSICISMO: sintesi degli aspetti storico-artisitci.

- Il pensiero illuminista, - La rivoluzione industriale e l’arte - Il ruolo delle Accademie - Il ruolo dell’artista nella società

- Il rapporto con l’antichità - Le teorie artistiche - L’ideale estetico di J.J.WINCKELMANN - La scultura di A. CANOVA - I progetti di urbanistica e architettura ideale: analisi di alcune opere - L’architettura di G. PIERMARINI - La ritrattistica neoclassica

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- La pittura di G.L. DAVID - L’immagine di Napoleone nella pittura di A. APPIANI. L’800 L’arte nella prima metà dell’800 IL ROMANTICISMO: sintesi degli aspetti storico-artistici

- il rapporto con il Neoclassicismo, - il nuovo ruolo dell’artista, - la poetica del sublime.

Analisi di alcune opere di C.D. FRIEDRICH - La pittura di paesaggio in Inghilterra, Francia . Analisi di alcune opere di: - J. CONSTABLE e T.M.W. TURNER,

- T. ROUSSEAU e C.F. DOUBIGNY, - La pittura di J. B. C. COROT - La pittura di F. GOYA - La pittura di J. A. D. INGRES - Il quadro storico in Francia e in Italia Analisi dell’opera di : J. L. T. GERICAULT, E. DELACROIX e F. HAYEZ IL REALISMO: sintesi degli aspetti storico-artistici Analisi di alcune opere di: G. COURBET, J.F. MILLET e H. DAUMIER. L’arte nella seconda metà dell’800 L’IMPRESSIONISMO: sintesi degli aspetti storico-artistici

- analisi delle caratteristiche della pittura, - analisi del rapporto tra arte e fotografia.

Analisi dell’opera di: E. MANET, C. MONET, P. A. RENOIR e E. DEGAS. IL POST- IMPRESSIONISMO. - Il rapporto tra arte e scienza nella pittura di G. SEURAT - Analisi di alcune opere di: P. CEZANNE, V. VAN GOGH, P. GAUGUIN,

- I. NABIS: P. SERUSIER e M. DENIS (1) - IL SIMBOLISMO: O. REDON

L’esperienza italiana. LA SCAPIGLIATURA: T.CREMONA e D. RANZONI (1) I MACCHIAIOLI. G. FATTORI, S. LEGA e T. SIGNORINI IL DIVISIONISMO: G. SEGANTINI e G .P. da VOLPEDO L’arte tra ‘800 e ‘900: - la crisi di fine secolo,

- le esposizioni universali, - analisi del rapporto tra architettura e ingegneria, - analisi del rapporto tra arte, artigianato e industria, - L’ART NOVEAU (1) - La pittura di G.KLIMT

IL ‘900 LE AVANGUARDIE: sintesi degli aspetti storico-artistici I “FAUVES”: H.MATISSE, A. DERAIN, M. de VLAMINCK e G. ROUAULT. L’ESPRESSIONISMO. I pre-espressionisti: J. ENSOR e E. MUNCH L’espressionismo tedesco “DIE BRUCKE”: E.L. KIRCHNER e K. S. ROTTLUFF L’espressionismo austriaco: O. KOKOSCHKA e E. SHIELE IL CUBISMO: analitico, sintetico e orfico. Analisi di alcune opere di: P. PICASSO, G. BRAQUE e R. DELAUNAY IL FUTURISMO: U. BOCCIONI, C. CARRA e G. BALLA L’ASTRATTISMO - “DER BLAUE REITER”: W. KANDINSKIJ e P. KLEE - “ DE STIJL”: P. MONDRIAN L’arte tra le due guerre BAUHAUS: W. GROPIUS E IL FUNZIONALISMO. (1) L’arte del secondo dopoguerra L’ ESPRESSIONISMO ASTRATTO IN AMERICA: J. POLLOK LA POP-ART IN AMERICA: A. WARHOL NOTE: Le opere analizzate sono quelle del testo adottato. NOTE: (1) Sono stati analizzati solo gli aspetti essenziali e alcune opere esemplificative

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Metodi e mezzi I periodi storici e le diverse correnti artistiche sono state introdotte attraverso una sintesi degli aspetti storico artistici per poi passare all’analisi dei singoli artisti e alla decodificazione delle loro opere più signifi-cative utilizzando le diverse metodologie critiche. In alcuni casi ho ritenuto opportuno partire dalla lettura dell’opera per giungere alla individuazione dei caratteri stilistici di un autore ed alla conte-stualizzazione della sua esperienza artistica comparandola con altre esperienze anche non coeve. Le lezioni frontali sono state affiancate dal lavoro individuale e di gruppo degli alunni e da ricerche bi-bliografiche. Le lezioni sono state integrate dall’uso di audiovisivi per ampliare i repertori iconografici. Inoltre l’attività didattica è stata integrata da visite guidate a realtà museali del territorio ed a mostre di particolare interesse artistico e culturale. Il testo di storia dell'arte adottato è: "L'arte italiana" Autore P. Adorno Editore D'Anna

Criteri e strumenti di valutazione

Le prove di verifica effettuate nel corso dell’anno hanno permesso di valutare periodicamente sia l’acquisizione dei contenuti e delle abilità che il cammino di maturazione compiuto dai singoli alunni. La verifica in itinere ha permesso inoltre attraverso l’osservazione diretta degli alunni, il dialogo e le prove periodiche di controllare sia il processo di apprendimento che l’efficacia delle procedure didat-tiche adottate per integrarle o modificarle. Tra le diverse prove di verifica di tipo oggettivo e soggettivo sono state privilegiate: il colloquio, la lettura intratestuale, intertestuale ed extratestuale dell’opera d’arte, lo sviluppo di tematiche in for-ma sintetica e i questionari strutturati. La valutazione in itinere è stata comunicata agli alunni attra-verso un voto e un giudizio.

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Materia: Elementi di diritto Classe: VL

Docente: Florean Paola

Premessa sintetica sulla disciplina La disciplina insegnata al quinto anno del Liceo artistico ha ad oggetto lo studio del diritto commer-ciale. Questo insegnamento ha lo scopo di formare cittadini consapevoli della realtà sociale, politica e giu-ridica in cui vivono e dotati di adeguati strumenti interpretativi della stessa. Si propone, inoltre, di far acquisire sensibilità giuridica intesa come capacità di affrontare e risolvere problematiche giuridiche e di applicare la norma astratta ai casi concreti, favorendo lo sviluppo di capacità di analisi critica.

Obiettivi generali e specifici OBIETTIVI COGNITIVI:

Obiettivi generali

Capacità di sintetizzare e di esporre in modo corretto i contenuti Essere in grado di applicare ai casi concreti le nozioni apprese Interpretare gli articoli del codice civile in tema di diritto societario Utilizzare in modo appropriato il lessico giuridico

Obiettivi specifici

Conoscere le varie figure di imprenditore Conoscere la natura giuridica dell’azienda e la tutela dei segni che la distinguono Riconoscere i diversi tipi di società previsti dall’ordinamento giuridico individuando le analogie ed

evidenziando le differenze che le contraddistinguono in ordine a natura, struttura e funzione Spiegare il fondamento e il contenuto del principio costituzionale della libertà d’iniziativa econo-

mica privata Illustrare gli aspetti fondamentali della disciplina delle società di persone e delle società di capi-

tali Conoscere la funzione e le caratteristiche dei titoli di credito Conoscere la nozione giuridica di rapporto di lavoro e saper inquadrare i diversi tipi di rapporto di

lavoro OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

Sviluppare il senso di responsabilità mediante il rispetto per l’ambiente scolastico e per le perso-ne

Educare alla convivenza civile e rispettosa dell’altro Favorire lo sviluppo di relazioni equilibrate Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

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Contenuti disciplinari 1. L’IMPRENDITORE E L’IMPRESA

• Definizione di imprenditore • Classificazione delle imprese • Imprenditore commerciale: statuto dell’imprenditore commerciale • Imprenditore agricolo • Piccolo imprenditore • Professionista intellettuale • Impresa familiare • Gli ausiliari dell’imprenditore

2. L’AZIENDA

• Nozione di azienda • Trasferimento dell’azienda • I segni distintivi dell’azienda • Le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali

3. LE IMPRESE E LA CONCORRENZA

• L’iniziativa economica e la concorrenza • La concorrenza sleale • Limitazioni alla concorrenza • Legislazione antimonopolistica

4. LE SOCIETA’ IN GENERALE

• Nozione di società • Società di persone e società di capitali • Società commerciali e non commerciali

5. LE SOCIETA’ DI PERSONE

• LA SOCIETA’ SEMPLICE: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci, amministrazione e rappresen-tanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione della società, scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio

• LA SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci, amministrazione e rappresentanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione

• LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci, amministra-zione e rappresentanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione

6. LE SOCIETA’ DI CAPITALI

• LA SOCIETA’ PER AZIONI: IL CAPITALE SOCIALE, I PROCEDIMENTI DI COSTITUZIONE, I CONFERIMENTI • Le azioni e le obbligazioni • L’organizzazione della S.p.a: il modello ordinario. Assemblea, organo amministrativo, collegio

sindacale • S.P.A.: Modello dualistico e modello monistico • La società a responsabilità limitata: caratteristiche e disciplina • La società in accomandita per azioni: caratteristiche e disciplina • Scioglimento e liquidazione delle società di capitali • Cenni alle procedure concorsuali

7. I TITOLI DI CREDITO

• Natura, funzione e requisiti dei titoli di credito

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8. I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE

• Il contratto di lavoro subordinato • Tipi particolari di contratti di lavoro

NOTA: Le variazioni nei contenuti disciplinari rispetto al Piano di programmazione annuale sono da attribuirsi a scelte orientate e approfondite con P.W. su “Questioni Socialmente Vive” quali la riforma del lavoro ed i brevetti. Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

Metodi e mezzi METODI: Lezione frontale – Lezione partecipata – Esercitazioni in gruppo – Problem solving MEZZI:

• Libro di testo: Zagrebelsky, Oberto, Stalla, Trucco – Compendio di diritto- Le Monnier scuola • Codice civile

Criteri e strumenti di valutazione CRITERI: Per la valutazione si è tenuto in considerazione:

la conoscenza relativa all’argomento l’interpretazione critica dei contenuti la capacità di rielaborare in modo autonomo i contenuti l’utilizzo corretto del linguaggio giuridico

TIPOLOGIA:

Nel corso dell’anno scolastico le verifiche sono state diversificate: verifiche orali – verifiche scritte (domande aperte, test).

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Materia: Filosofia Classe: VL

Docente: Greco Massimo

Premessa sintetica sulla disciplina La programmazione di filosofia nel Liceo Artistico non può prescindere dai vincoli posti dal monte ore globale, che prevede 66 ore di lezione nel corso di ciascun anno. È quindi necessario operare delle scelte, anche dolorose. Si rimanda alle Indicazioni nazionali relative alla riforma, di cui si è già tenu-to conto.

Obiettivi generali e specifici

Gli obiettivi sono già stati tarati in base alla Riforma. Le competenze sono indicate con chiarezza nel-le Indicazioni nazionali, cui si rimanda per una visione completa. Si rimarca per altro quanto segue: “Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie speci-fiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di com-prendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cul-tura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline”. Obiettivi minimi: utilizzo complessivamente adeguato del lessico, conoscenza e comprensione dei principali contenuti trattati, esposti in maniera comprensibile.

Contenuti disciplinari

Schopenhauer: Il mondo della rappresentazione. La volontà di vivere. La liberazione dal dolore Kierkegaard: Il Singolo. Possibilità e angoscia. Vita estetica, etica, religiosa Feuerbach: uomo e religione Marx: Il materialismo storico. Struttura e sovrastruttura. L’alienazione Il positivismo e Comte: gli stadi Darwin: L’evoluzione Bergson: Il tempo Nietzsche: La nascita della tragedia, Apollineo e Dionisiaco. La morte di Dio e il Superuomo. La volontà di Potenza e l’eterno ritorno. Freud e la psicanalisi: Il metodo della psicanalisi. La struttura della psiche Heidegger: Essere ed esistenza. L’esistenza inautentica. L’esistenza autentica e la morte Sartre: Essere e Nulla. Libertà e responsabilità. La nausea Etiche e problemi dell’uomo contemporaneo: Levinas: il medesimo e l’altro. Ontologia e metafisica Jonas: l’etica della responsabilità. Etiche animaliste e ambientaliste: Singer e Regan L’Intelligenza Artificiale: IA forte e debole, funzionalismo e connessionismo, Le critiche dei filosofi

Metodi e mezzi

È stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale, aperta anche a domande e contributi da parte degli studenti. Nel corso delle lezioni il docente ha letto e commentato alcuni documenti. Testo in adozione: Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero, Itinerari di filosofia 3.

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Criteri e strumenti di valutazione

Sono state svolte verifiche scritte con domande a risposta aperta (10-12 righe) finalizzate a valuta-re conoscenza e comprensione dei temi trattati. Si è tenuto conto anche della proprietà di linguag-gio e della capacità di organizzare in maniera logica l’esposizione. Le verifiche orali sono state impostate il più possibile nella forma del colloquio al fine di valutare an-che le competenze più complesse rispetto a quelle richieste per raggiungere gli obiettivi minimi. Per gli studenti con diagnosi di DSA sono stati messi in atto tutti gli strumenti compensativi previsti dal PDP, in particolare, e ai fini dell’eventuale inserimento della disciplina nella terza prova, è stato ridotto di un terzo il numero di domande nei compiti scritti

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Materia: Inglese Classe: VL

Docente: Pirola Laura

Premessa sintetica sulla disciplina Nel corso dell’ultimo anno lo studente approfondisce gli aspetti storico /letterari/artistici e sviluppa le competenze linguistico-comunicative acquisite nei quattro anni precedenti raggiungendo il livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare dovrà saper comprendere in modo più analitico ed articolato testi di ambito artistico letterario; produrre testi orali/scritti per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni; sostenere opinioni e fornire argomentazioni. Gli studenti procedono nella lettura ed analisi di opere letterarie e la produzione scritta li vedrà impegnati nella trattazione breve di un argomento, nella formulazione di risposte a quesiti aperti su argomenti di ambito artistico/letterario; nella stesura di riassunti, rela-zioni e commenti a testi.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI: • cogliere il senso globale di un testo scritto, anche complesso, su argomenti artistici, storici e let-

terari inferendone le informazioni principali, riconoscendo le parole chiave e determinando signi-ficati più profondi e informazioni implicite

• produrre testi orali adeguati alla situazione al contesto, corretti dal punto di vista formale e coe-renti, facendo uso di un lessico adeguato anche in riferimento a situazioni non necessariamente note

• produrre testi scritti sufficientemente corretti e coerenti di tipo argomentativo, soprattutto relati-vamente a tematiche artistiche e letterarie, dimostrando capacità di rielaborazione autonoma

• saper cogliere gli elementi caratterizzanti un periodo storico-letterario e saperli inferire da un’analisi testuale

• saper analizzare, commentare e rielaborare un testo letterario in base a modelli presentati, in modo personale e critico, riconoscendone la struttura, lo stile, la metrica, le figure retoriche, il linguaggio, i simboli e le tematiche, determinando anche i significati più profondi, facendo con-fronti tra testi e parallelismi a livello interdisciplinare

• saper procedere autonomamente per indagine o ricerca, utilizzando tutte le possibili informazioni e formando sulla base di queste una tesi personale ragionata e motivata

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

• affinare la propria consapevolezza linguistica, rielaborare e fare un uso autonomo delle strutture e delle funzioni linguistiche più complesse e diversificate

• acquisire una coscienza critica nei confronti delle diverse espressioni artistico-letterarie • collegare le espressioni artistico-letterarie di un popolo ad una identità culturale propria

Contenuti disciplinari

Il programma di letteratura si è concentrato sul Romanticismo, l’Età Vittoriana e l’Epoca Moderna con riferimenti all’evoluzione del romanzo nell’Ottocento e nel Novecento nei suoi diversi generi alla luce dei contesti storici, sociali e culturali del Romanticismo, Realismo, Decadentismo e dell’Età Mo-derna. Per quanto concerne la produzione poetica, si sono analizzati autori e opere di poeti romanti-ci, appartenenti alla corrente conservatrice e a quella reazionaria dell’Età Vittoriana, al movimento esteta e decadente fino ad arrivare alla prosa moderna. La produzione teatrale è stata esaminata

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soprattutto durante l’Epoca Moderna, soffermandosi in particolare sul Teatro dell’Assurdo. Si è cer-cato di dare una visione chiara dell’intrecciato susseguirsi dei movimenti letterari e degli eventi sto-rici, sociali, politici e religiosi da cui essi hanno tratto origine. E’ stata data un’importanza primaria ai testi letterari e agli estratti presentati nel libro al fine di stimolare l’analisi testuale attraverso una conoscenza diretta da parte degli studenti del testo stesso, affrontato in lingua originale e analizza-to secondo i diversi registri linguistici, tematiche , metafore, parole chiave. Si è continuato, inoltre, il lavoro sulla lingua attraverso riflessioni sulla strutturazione delle risposte brevi a domande aperte, sulle modalità di argomentazione e sull’esposizione. Dal testo "Lit&Lab" di Spiazzi e Tavella", ed. Zanichelli, sono stati affrontati i seguenti argomenti: Module D- The Romantic Age Emotion versus Reason The Changing Face of Britain Romantic Poetry First-Generation of Romantic Poets William Wordsworth from "Lyrical Ballads" -A Certain Colouring of Imagination -Daffodils Samuel Taylor Coleridge from "The Rime of the Ancient Mariner" -The Killing of the Albatross -The Water Snakes John Keats -Ode on a Grecian Urn -La Belle Dame Sans Merci (su fotocopia) The Romantic Novel The Novel of Manners Jane Austen from "Pride and Prejudice" -Mr and Mrs Bennet -Elizabeth's Self-realization The Gothic Novel Mary Shelley from "Frankenstein" -The Creation of the Monster Video Lab: Mary Shelley's Frankenstein Module E- The Victorian Age The Victorian Compromise The Age of Expansion and Reforms The Victorian Novel Charles Dickens from "Hard Times" -A Town of Red Brick -A Man of Realities from "Oliver Twist" -Oliver starved to Death (su fotocopia)

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Victorian Poetry Emily Dickinson - The Brain is Wider than the Sky - Experiment to me - If I can Stop one Heart form Breaking -Analisi individuale di una poesia a scelta con presentazione personale Aestheticism and Decadence Oscar Wilde Lettura integrale del romanzo in lingua originale in versione facilitata (ed. Black Cat) e analisi di "The Picture of Dorian Gray". Rappresentazione a teatro dell’opera in lingua originale -Extract from “The Picture of Dorian Gray”: I Would give my Soul Art Lab: The Pre-Raphaelite Brotherhood Module F- The Modern Age Anxiety and Rebellion The Modern Novel and the Stream of Consciousness The Interior Monologue James Joyce from "Dubliners" -Eveline -The Dead (extract "She was fast Asleep") from "Ulysses" -The Funeral -Molly's Monologue Virginia Woolf from "Mrs Dalloway" -Clarissa (su fotocopia - le prime 50 righe del romanzo) -Clarissa and Septimus from "A Room of One's Own" -Shakespeare's Sister The Theatre The Theatre of the Absurd Samuel Beckett -Nothing to Be Done Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

Metodi e mezzi

METODI: Per quanto concerne gli argomenti letterari, si è proceduto attraverso un duplice approccio. A volte si è optato per introdurre dapprima la cornice storico-sociale-culturale al fine di chiarire il contesto entro cui si sviluppano i diversi generi letterari per poi presentare le caratteristiche tipiche di ogni genere, gli autori con la loro produzione letteraria e gli estratti dai testi (metodo deduttivo). Altre volte si è deciso di partire dal testo, analizzarne i contenuti e le tematiche, al fine di stimolare la cu-riosità dell'alunno, e indurlo a fare ipotesi sull'autore e sulla cornice storico-culturale che fa da con-testo a tali contenuti (metodo induttivo). E’ stata data una grande rilevanza all’approccio diretto da parte degli studenti ai testi stessi, affrontati in lingua originale, tradotti e analizzati secondo lo schema di domande di comprensione e analisi proposto dal testo in adozione (evidenziando i diversi

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registri linguistici, ritmi, metafore, parole chiave, tematiche), stimolando riflessioni e confronti tra i diversi testi, mettendoli in relazione con la produzione letteraria dello stesso autore e degli autori a lui contemporanei. MEZZI: E’ stato utilizzato il libro di testo in dotazione “Lit&Lab” di Spiazzi e Tavella, ed. Zanichelli; registra-zioni sonore, fotocopie, presentazioni in power point, LIM, approfondimenti attraverso documenti storici e video delle riduzioni cinematografiche delle opere letterarie affrontate. Si è cercato di utilizzare in modo costante la lingua straniera per consentire agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un’ottica interculturale. Fondamentale è perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e diffe-renze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all’interno del nostro paese.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI: Nei criteri di valutazione si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti trattati, della capacità di rielaborazione personale e della capacità di esposizione in L2 (pronuncia,ricchezza lessicale, uso cor-retto delle strutture, organizzazione e coesione del testo). TIPOLOGIA: Per determinare, nell’ambito del singolo periodo storico/letterario o nell’ambito del genere letterario o dell’autore affrontato, la misura in cui l’alunno riesce ad articolarne le varie parti, sono stati effet-tuate prove di verifica riguardante soprattutto la produzione scritta, la produzione orale e la com-prensione scritta. Nel quinto anno è stata data priorità a verifiche della produzione orale e scritta e della comprensione scritta di argomenti artistico-letterari. Gli studenti si sono esercitati nel'elabora-zione sintetica degli argomenti attraverso verifiche che ripropongono simulazioni della terza prova dell'Esame di Stato (quesiti aperti con risposte di 10 righe). STRUMENTI:

Tabella di Valutazione di Verifica Scritta o Interrogazione Orale

LIVELLO CONOSCENZE ESPOSIZIONE S/O 1-2 assolutamente negativo Totalmente assenti Incapace di comunicare i con-

tenuti richiesti 3 negativo Contraddistinte da lacune tal-

mente diffuse da presentare scarsissimi elementi valutabili

Del tutto confusa

4 gravemente insufficiente Carenti nei dati essenziali per lacune molto ampie

Inefficace e priva di elementi di organizzazione

5 insufficiente Incomplete rispetto ai conte-nuti minimi fissati

Carente sul piano lessicale e sintatticamente stentata

6 sufficiente Non sempre complete,di taglio prevalentemente mnemonico ma pertinenti e tali da consen-tire la comprensione dei con-tenuti

Accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comu-nicare i contenuti anche se in modo superficiale

7 discreto Pressoché complete,anche se non particolarmente appro-fondite

Corretta,ordinata,anche se non sempre specifica nel lessi-co

8 buono Complete e puntuali Chiara,scorrevole con lessico adeguato

9 ottimo Approfondite ed ampliate Autonoma e ricca sul piano lessicale e sintattico

10 eccellente Largamente approfondi-te,ricche di apporti personali

Creativa con articolazione dei diversi registri linguistici

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Griglia di Valutazione di Verifica Scritta su Trattazione Sintetica di Argomento Letterario

CONOSCENZE P. Corrette, pertinenti, rielaborate, approfondite e supportate da riferimenti testuali precisi 8 Corrette, pertinenti e abbastanza approfondite e rielaborate, supportate da riferimenti te-stuali 7

Corrette, seppur non approfondite, supportate da alcuni riferimenti testuali 6 Complessivamente corrette anche se con qualche errore 5 Non complete e/o con errori concettuali e/o con riferimenti testuali vaghi e imprecisi 4 Limitate e/o mnemoniche, con errori concettuali e riferimenti imprecisi 3 Povere e molto lacunose, con errori concettuali e nessun riferimento testuale 1-2 FORMA Corretta, scorrevole, con lessico ampio e specifico 4 Complessivamente corretta ma con qualche imprecisione grammaticale o lessicale che co-munque non interferisce con il senso 3

Forma poco corretta e/o mnemonica, lessico essenziale e/o errori di sintassi/grammaticali che possono compromettere il senso. 2

Molti errori di sintassi o grammaticali che compromettono il senso 1 ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Testo coeso, pertinente, ben organizzato rispetto al numero di righe. Uso di connettivi logici 3 Testo organizzato in modo semplice ma abbastanza pertinente/sintetico. Uso limitato dei connettivi. 2

Nozioni esposte in modo mnemonico e non organizzato. Contenuti poco pertinenti alla do-manda 1

TOT /15

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Materia: Matematica e inf. Classe: VL

Docente: Savelli Marica

Premessa sintetica sulla disciplina L’insegnamento della matematica nella scuola superiore possiede una fondamentale valenza educa-tiva e rappresenta un’importante componente del patrimonio culturale di ogni persona. Essa favori-sce il potenziamento delle capacità logiche degli allievi, abituandoli ad una economia di pensiero, a ricercare ed apprezzare la verità, a valorizzare la generalizzazione e l’astrazione dei concetti slegan-doli da un puro interesse pratico. La programmazione della disciplina è stata improntata all'esigenza di fornire agli allievi non solo una competenza "tecnica", ma soprattutto un'abitudine all'attenzione ai dati, alla elaborazione di processi deduttivi a partire da essi, alla motivazione delle proprie afferma-zioni. Si è tentato di condurre gli studenti a rendersi conto che, al pari di una disciplina artistica, anche la matematica si affronta con fantasia, intuizione e creatività, pur non potendo prescindere dal rigore formale che la contraddistingue.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

− riconoscere le funzioni evidenziandone tipologia e caratteristiche − applicare algoritmi e procedure caratteristiche dell’analisi, utilizzare strumenti ed operatori fon-

damentali − sintetizzare le conoscenze via via acquisite − “leggere” un dato grafico e dedurne comportamento e caratteristiche della funzione rappresenta-

ta − eseguire uno studio di funzione (in particolare algebriche razionali intere e fratte), avvalendosi

della traduzione grafica delle informazioni possedute

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

− valutare le situazioni problematiche che si presentano come una sfida con cui misurarsi e non come una fatica a cui sottrarsi

− porsi criticamente di fronte ai fatti per riuscire ad esprimere giudizi fondati su considerazioni oggettive

− saper vagliare le informazioni per ampliare le proprie conoscenze − affinare le capacità deduttive, analitiche e di sintesi e rielaborare personalmente i concetti − affinare e perfezionare l’uso del linguaggio specifico e di un formalismo rigoroso − collocare ogni singolo problema all’interno di una costruzione teorica più ampia, acquisendo

attitudine alla generalizzazione − perfezionare la capacità di matematizzare situazioni problematiche utilizzando i metodi di volta in

volta più convenienti − sostenere con argomentazioni valide le scelte effettuate

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Contenuti disciplinari La scansione dei contenuti fa riferimento al testo in adozione: Bergamini-Trifone-Barozzi Funzioni e limiti Derivate e studi di funzioni Zanichelli FUNZIONI E LIMITI LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA' Le funzioni reali di variabile reale Definizione di funzione, dominio, codominio, grafico Classificazione delle funzioni Campo di esistenza di una funzione e studio del segno Le proprietà delle funzioni Funzioni iniettive, suriettive e biettive Funzioni crescenti, decrescenti, monotone Funzioni periodiche Funzioni pari e dispari Funzioni inverse Funzioni e trasformazioni geometriche I LIMITI La topologia della retta Intervalli Insiemi limitati e illimitati Estremi di un insieme Intorni di un punto e di infinito Punti isolati e di accumulazione Definizioni di limite Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito Limite destro e limite sinistro Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito Asintoti verticali Limite finito per x che tende ad un valore infinito Asintoti orizzontali Limite infinito per x che tende ad un valore infinito Teorema di unicità del limite (con dimostrazione) Teorema del confronto LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI Funzioni continue Definizione di funzione continua Operazioni sui limiti Limite della somma algebrica di due funzioni Limite del prodotto di due funzioni Limite della potenza n-esima di una funzione Limite della radice n-esima di una funzione Limite del quoziente di due funzioni Forme indeterminate

Calcolo dei limiti nelle forme indeterminate [ ]∞−∞ ,

∞∞

,

00

, [ ]∞⋅0

Limiti delle funzioni razionali e irrazionali Limiti notevoli

Limite notevole x

senxx 0lim→

=1 (con dimostrazione) e limite che definisce il numero e

Limiti che si possono ricondurre ad essi (cenni)

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Asintoti Ricerca degli asintoti orizzontali e verticali Asintoti obliqui Ricerca degli asintoti obliqui (con dimostrazione) Punti di discontinuità e loro classificazione (prima specie, seconda specie, eliminabile) DERIVATE E STUDI DI FUNZIONI LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE Rapporto incrementale e suo significato geometrico Derivata di una funzione Significato geometrico della derivata Derivata sinistra e derivata destra Continuità e derivabilità (con dimostrazione) Le derivate fondamentali Derivate di alcune funzioni in base alla definizione e alla interpretazione grafica: y=cost,

xy = , 2xy = , xy = , x

y 1=

Derivata della funzione potenza, della funzione seno e coseno, della funzione esponenziale e della funzione logaritmica solo in base e I teoremi sul calcolo delle derivate Derivata del prodotto di una costante per una funzione Derivata della somma di due funzioni Derivata del prodotto di due funzioni Derivata della potenza di una funzione Derivata del quoziente di due funzioni Derivata di una funzione composta La retta tangente al grafico di una funzione Equazione della retta tangente ad una curva in un suo punto Punti stazionari Punti a tangente parallela all'asse y, cuspidi, punti angolosi FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate I MASSIMI I MINIMI E I FLESSI Massimi e minimi assoluti Massimi e minimi relativi Concavità e punti di flesso Punti di stazionarietà di massimo o di minimo relativo Condizione sufficiente per i massimi e i minimi relativi Punti stazionari di flesso orizzontale LO STUDIO DELLE FUNZIONI Schema generale per lo studio di una funzione con particolare riferimento alle funzioni algebriche ra-zionali Lettura di un grafico e deduzione delle caratteristiche della funzione rappresentata Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

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Metodi e mezzi Dopo un'introduzione generale dei singoli argomenti si è passati ad un approccio di carattere intuiti-vo. Dove è stato possibile, si è ricorso alla “visualizzazione” grafica dei contenuti in esame, sia per renderne più immediato ed intuitivo il significato, sia per permettere agli studenti di utilizzare proce-dure più consone alle loro attitudini. Solo in un secondo momento si è passati ad una trattazione formale di quanto proposto. Ciascun concetto è stato introdotto in modo graduale, ricorrendo ad un linguaggio semplice anche se, al tempo stesso, rigoroso ed illustrando ogni caso con opportune esemplificazioni. Ampio spazio è stato dedicato all’esecuzione di esercizi. I lavori svolti in classe hanno cercato di sollecitare la cooperazione, il confronto e la possibilità di valutare le proprie capaci-tà di operare autonomamente. Si è preferito non appesantire eccessivamente la trattazione teorica: in particolare, di ogni argomen-to trattato è stata data una giustificazione intuitiva o teorica, la dimostrazione dei teoremi conside-rati è stata condotta solo nei casi meno laboriosi. Agli studenti è stata richiesta solo la conoscenza rigorosa della definizione di ogni concetto studiato. Negli esercizi è stata invece richiesta la capacità di dare giustificazione delle procedure risolutive mediante riferimenti teorici. Sono stati svolti esercizi diversi e formalmente poco ripetitivi, atti a stimolare la ricerca di percorsi risolutivi di volta in volta più adeguati. L’applicazione ripetitiva è stato utilizzata come rinforzo dei concetti appresi e come strumento per l'acquisizione di una padronanza sicura e veloce dei meccani-smi acquisiti, non certo come metodo privilegiato dell'apprendimento e della conoscenza. Particolare rilievo è stato dato alla lettura del grafico di una funzione.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

In ciascuna prova di valutazione si è considerato il grado di raggiungimento degli obiettivi specifici della singola prova somministrata. Le valutazioni globali sono scaturite da giudizi fondati sulla considerazione dei seguenti elementi: − raggiungimento degli obiettivi prefissati − impegno ed interesse dimostrati in classe e durante il lavoro individuale − progressi conseguiti Per il raggiungimento di un livello di sufficienza ci si è attenuti agli obiettivi minimi della disciplina. In ambito valutativo si sono pertanto considerati i seguenti parametri: − conoscenza dei contenuti affrontati − capacità di applicare le conoscenze acquisite in situazioni semplici note o riguardanti ambiti di-

versi da quelli in cui sono state presentate − capacità di dar ragioni in modo coerente, quantunque semplice, del proprio operare − capacità di esporre i contenuti appresi utilizzando in modo preciso i termini lessicali.

STRUMENTI:

Verifiche scritte e verifiche orali. Le verifiche sono state principalmente scritte: svolte a conclusione di alcune unità didattiche, artico-late in esercizi per verificare le capacità di analisi, di sintesi e di trasferire conoscenze ed abilità ap-prese a situazioni diverse da quelle già incontrate. Le interrogazioni orali sono state svolte per verificare le capacità di utilizzare un linguaggio appro-priato, di esporre con coerenza logica i contenuti, di motivare consapevolmente le affermazioni fatte.

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Materia: Fisica e inf. Classe: VL

Docente: Savelli Marica

Premessa sintetica sulla disciplina Lo studio della fisica concorre attraverso l'acquisizione di conoscenze e metodologie specifiche della disciplina alla formazione della personalità degli allievi favorendo lo sviluppo di una cultura armoni-ca, tale da consentire una comprensione critica e propositiva del presente e costituire una base per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile. E’ importante che lo studente si renda conto che imparare e capire la fisica non significa limitarsi al-la memorizzazione di definizioni, formule e leggi che regolano i fenomeni fisici, ma che sappia com-prenderne le implicazioni concettuali e l’applicabilità agli aspetti reali.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

− Utilizzare in maniera rigorosa il linguaggio tecnico e formale − Comprendere i fenomeni elettrici ed astrarre il significato di leggi fisiche espresse da relazioni

matematiche − Sviluppare completa consapevolezza della particolare natura dei metodi della disciplina, che si

articolano in continuo rapporto tra costruzione teorica ed esecuzione di esperimenti − Riconoscere lo sviluppo logico dei concetti e delle teorie analizzate, in modo che di essi si possa-

no comprendere le ragioni e non solo i contenuti tecnici o applicativi

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

− Acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazio-ne della realtà

− Comprensione della potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche − Acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico e delle capacità di fornire e ricevere informazio-

ni − Attitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi

interpretative − Acquisizione di strumenti intellettuali che possono essere utilizzati dagli allievi anche per operare

scelte successive − Capacità di "leggere" la realtà tecnologica.

Contenuti disciplinari

La scansione dei contenuti fa riferimento al testo in adozione: Bergamaschini – Marazzini – Mazzoni L'ndagine del mondo fisico–Elettromagnetismo vol. E Carlo Signorelli Editore

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Forza e campo elettrico

Le prime idee sull’elettricità. Descrizione corpuscolare dell’elettricità. Corpi carichi positivamente e negativamente. Conduttori e isolanti. Elettrizzazione per strofinio, per contatto, per induzione. Principio di conservazione della carica elettrica. Forza tra due cariche elettriche: contributo di Franklin e Priestley. Esperimento di Coulomb: bilancia a torsione, cenni sulle modalità sperimentali e sugli esisti sperimentali, valutazione dei risultati. Formulazione attuale della forza di Coulomb (modulo, direzione e verso). Costante di Coulomb e co-stante dielettrica. Effetti della materia sulle forze elettriche. Confronto tra la forza elettrica e la forza gravitazionale. Concetto di campo elettrico. Definizione di campo elettrico. Definizione di vettore campo elettrico. Sovrapposizione di campi elettrici. Rappresentazione del campo elettrico: costruzione e definizione delle linee di campo. Campo uniforme. Definizione di flusso di un vettore costante attraverso una superficie. Il flusso del vettore campo elettrico (attraverso una superficie che non contiene cariche, attraverso una superficie sferica conte-nente una carica disposta nel suo centro). Teorema di Gauss. Applicazioni del teorema di Gauss:determinazione del campo elettrico in punti molto prossimi ad una distribuzione piana di cari-ca elettrica e in punti compresi tra due distribuzioni di cariche parallele tra loro e di uguale densità superficiale. Campo elettrico, energia potenziale elettrica, potenziale elettrico Energia potenziale elettrica e lavoro delle forze del campo elettrico. Il potenziale elettrico. Campo elettrico e la differenza di potenziale in due punti. Campo elettrico e superfici equipotenziali elettri-che. Conservatività del campo elettrico. Conduttori in equilibrio elettrostatico Studio del campo elettrico e del potenziale sulla superficie, all’interno e all’esterno di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Conduttore sferico carico: campo e potenziale. Distribuzione superficiale di carica in conduttori non sferici. Capacità elettrica e condensatore elettrico. I concetti elettrostatici come chiave interpretativa della struttura degli atomi Le teorie atomistiche: modello di Thomson, modello di Rutherford (cenni) Esperimento di Millikan e carica dell’elettrone. La conduzione elettrica nei solidi metallici Moto degli elettroni di conduzione in un campo elettrico. Intensità di corrente elettrica. Intensità di corrente e velocità di traslazione media degli elettroni. Prima legge di Ohm. Seconda legge di Ohm. Resistività elettrica. Resistività e temperatura. Il regime Ohmico della corrente elettrica. Effetto Jou-le. Campo elettromotore e generatore di corrente. Circuito elettrico. Collegamento in serie e in pa-rallelo (con le leggi di Ohm) Il campo magnetico L'esperimento di Oersted. Il concetto di campo magnetico. Campo generato da un filo rettilineo inde-finito. Campo generato da un solenoide. Correnti e poli. Sintesi formale delle proprietà del campo magnetico: flusso del vettore induzione magnetica e circuitazione del campo di induzione magnetica.

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L’interazione campo magnetico-carica elettrica La forza di Lorentz. Dinamica del moto di una carica in un campo magnetico. Analisi dell’esperimento storico di Thomson. Interazione tra campo magnetico e corrente elettrica Forza prodotta da un campo B su una corrente elettrica. La definizione operativa dell'Ampere. Azione del campo magnetico su una spira percorsa da corrente. Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

Metodi e mezzi

METODI:

La trattazione si è svolta essenzialmente mediante lezioni frontali. Tenendo conto delle caratteristi-che del corso di studi, si è cercato di porre particolare attenzione all’aspetto qualitativo e descrittivo dei fenomeni (non si è affrontata la parte esercitativa di applicazione di formule e concetti in pro-blemi).

MEZZI: Si è privilegiato l’uso del manuale quale strumento fondamentale per acquisire un metodo razionale per la consultazione di un testo di carattere scientifico.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

Per il raggiungimento di un livello di sufficienza sono state valutate: − la conoscenza dei contenuti affrontati − la conoscenza delle grandezze fisiche più importanti e delle loro unità di misura − la capacità di interpretare correttamente le formule fondamentali incontrate, in riferimento al

modello per cui sono state costruite

STRUMENTI:

Verifiche scritte, verifiche orali e in misura minore test. Le verifiche scritte proponevano trattazioni brevi di parti di argomenti trattati in classe o domande aperte a risposta breve per l’analisi delle conoscenze acquisite, della proprietà di linguaggio e della comprensione di contenuti. Le interrogazioni orali sono state svolte per verificare le capacità di utilizzare un linguaggio appro-priato, di esporre con coerenza logica i contenuti, di motivare consapevolmente le affermazioni fatte. I test per analizzare la conoscenza di linguaggi e la comprensione dei contenuti attraverso quesiti a risposte chiuse e/o multiple e per verificare in semplici situazioni la capacità di applicare i contenuti appresi.

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Materia: Discipline pittoriche Classe: VL

Docente: Breviario Sergio

Premessa sintetica sulla disciplina La materia è caratterizzante l’indirizzo insieme alle Discipline Plastiche. Scopo principale della disciplina è quello di condurre gli alunni a comprendere e interpretare la realtà circostante, potenziare le capacità critiche e percettive, utilizzando gli strumenti specifici della cultura artistica affinando la propria sensibilità estetico-espressiva. Nel triennio il lavoro didattico dell’indirizzo “ Figurativo “ da alcuni anni si svolge in due direzioni parallele. Da una parte l’approfondimento su tecniche, materiali e loro utilizzi; poi sulla osservazione del dato reale e in particolare sulla figura umana che, dal quarto anno prevede anche la presenza del modello vivente per metà dell’orario di lezione. Dall’altra parte il lavoro progettuale e creativo su varie tematiche, dalla grafica alla decorazione pittorica. Questa seconda direzione ha come obiettivo il completamento della prima, per superare la stretta dimensione artistico-mimetica ed avviare gli alunni alla progettazione del percorso creativo: dallo studio del tema proposto, alla raccolta dei dati e dei materiali, all’ideazione vera e propria di un progetto, passando attraverso diverse prove analitiche, sintetiche, coloristiche ecc. La scelta finale dovrebbe coronare un percorso logico, riflessivo e creativo.

Obiettivi generali e specifici

Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina Gli alunni sono in grado di utilizzare discretamente strumenti e metodi grafico-espressivi anche se con risultati finali diversi, e finalizzarli ad una capacità rielaborativa del dato oggettivo. Hanno acqui-sito nel tempo autonomia nel procedere e sono in grado di confrontarsi con forme reali complesse come la figura umana, avvalendosi di un metodo di osservazione e riproduzione del vero. Usano la metodologia progettuale e un corretto iter creativo raggiungendo nella maggioranza dei ca-si discreti o buoni risultati. Alcuni alunni si distinguono per ottime abilità tecnico-rappresentative e buone capacità rielaborative. Anche gli studenti che non disponevano di elevate capacità di base, grazie ad un costante lavoro, nel corso del tempo, hanno maturato e sviluppato le proprie compe-tenze raggiungendo sufficienti o discreti. Pochi di loro conservano, nonostante tutto, alcune difficol-tà, legate a problemi organizzativi che non permettono un adeguato sviluppo lavorativo. La classe, quasi nel suo intero, si è dimostrata propositiva e interessata alle lezioni settimanali di di-segno dal vero con la modella, producendo lavori originali e adeguati alle richieste. Per quanto con-cerne l’ambito progettuale si sono raggiunti buoni risultati anche se l’insegnante deve segnale la mancanza, da parte di molti, di senso critico nei confronti dei propri elaborati. Tale fatto ha determi-nato continui interventi da parte dell’insegnate che quindi giudica la classe in grado di produrre buo-ni lavori solo se seguiti adeguatamente nei diversi passaggi progettuali. Gli studenti risultano co-munque coinvolti nell’attività didattica e hanno dimostrato nel complesso, fiducia e buona disponibili-tà verso l’insegnante e la materia stessa.

Obiettivi formativi generali della disciplina − far acquisire sicurezza espressiva e progettuale nei vari ambiti teorici e pratici della comunicazio-

ne, arricchendo progressivamente le capacità tecniche e rielaborative dei linguaggi visivi − favorire la capacità progettuale e operativa - e in generale creativa - di ogni singolo alunno − saper affrontare con buona disponibilità intellettuale e razionalità qualsiasi problematica venga

proposta e motivata dal docente

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Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina − aumentare le capacità di approfondimento delle proprie competenze tecnico-strumentali, finaliz-

zate sia alla rappresentazione del dato visivo che alla rielaborazione personale − acquisire autonomia nel lavoro di ricerca e di ideazione nell’ambito delle tematiche artistiche, e

più in generale della comunicazione visiva − saper affrontare con correttezza e disinvoltura qualsiasi tema grafico, pittorico o progettuale

Contenuti disciplinari

DISEGNO DAL VERO, STUDIO DELLA FIGURA UMANA E TECNICHE PITTORICHE Recupero della metodologia di studio e riproduzione della figura umana affrontata nel corso del per-corso didattico, tramite la riproduzione di gessi a figura intera. Studio chiaroscurale e riproduzione spaziale. Prese in esame alcune opere (accenni) del cubismo analitico di Picasso, si è poi svolta la seguente esercitazione: disegno dal vero avente come soggetto una composizione di oggetti e particolari ana-tomici (manichini o gessi). Si è cercando di immettere l’idea di tempo e movimento all’interno della rappresentazione pittorica, disegnando il soggetto da differenti punti di vista ma sul medesimo fo-glio. Scopo del percorso didattico: verificare le possibilità di dilatazione dello spazio rappresentativo sulla superficie del foglio. Tecnica a scelta dell’alunno (tempera, acquarello, pastello acquarellabile, china, pastello a olio). Presa visione del percorso artistico di alcuni pittori contemporanei: Michael Borremans, Balthus, John Currin, Jenny Saville, Lucian Freud. Si è poi fatta esperienza su come riprodurre l’incarnato tramite la pittura a tempera. Messa in posa del modello vivente femminile. Ispirandosi ai soggetti di Balthus la modella indossava calze e scarpe. Seduta su uno sgabello con strofinaccio sospeso sopra la testa. Studio dei volumi formali tramite la pittura a tempera e la resa dell’incarnato della pelle. Dimensione tavola: 100x70 cm Messa in posa del modello vivente femminile. Ispirandosi ai soggetti di Borremans la modella era ve-stita con un cardigan lungo e sedeva in poltrona. Tramite pennellate rapide lo studente doveva rico-struire la posizione nello spazio e i volumi della figura. Tecnica: pittura a tempera. Dimensione tavo-la: 100x70 cm Si sono poi susseguite varie esercitazioni con differenti pose della modella. Gli elaborati dovevano essere terminati nel corso delle tre ore di lezione. Scopo del percorso didattico: aumentare le capaci-tà pittoriche di sintesi formale a favore di una maggiore espressività e originalità dell’elaborato. Si specifica che la correttezza anatomica della figura non era più richiesta. Tecnica pittorica a scelta dello studente. Dimensione tavole: 100x70 cm Realizzazione di una serie di schizzi della modella in differenti pose, anche in movimento. Scopo del percorso didattico: cogliere la posizione nello spazio del soggetto, cogliere i volumi del soggetto tramite pochi accenni di colore, salvaguardare l’espressività del corpo tramite una pittura originale. Tecnica pittorica a scelta dello studente. Dimensione tavole: 33x48 cm circa. Copia dal vero di modello vivente femminile. Resa oggettiva dei volumi tramite lo studio del chiaro-scuro, in favore di un disegno il più possibile corrispondente alla realtà, utilizzando il metodo di lavo-ro assimilato lungo il percorso scolastico, con uno studio chiaroscurale dettagliato per rendere evi-dente il volume tramite i passaggi luminosi. Tecnica pittorica a scelta dello studente. Dimensione ta-vola: 100x70 cm. Studio di particolari anatomici della figura, facendo attenzione anche allo studio compositivo della tavola. Tecnica pittorica a scelta dello studente. Dimensione tavole: 100x70 cm.

PROGETTAZIONE GRAFICA E PITTORICA Traccia d’esame 2013 Progettazione di un pannello decorativo per uno stand regionale che pubblicizzasse la cultura culina-ria della regione in esame. La classe ha lavorato nella fase extempore divisa in gruppi. Le idee pro-poste dai vari gruppi sono state poi discusse e confrontate da tutta la classe. Si è poi passati a lavo-rare individualmente al progetto. Consegna: extempore, definitivi e ambientazione. Si è tenuto par-ticolarmente conto dell’originalità della proposta e della risoluzione grafica dell’insieme. Progettazione “Fare mondi” Realizzazione di carte veneziane marmorizzate, tramite pittura ad immersione. Progettare diverse sequenze modulari per realizzare una serie di quattro tavole a collage con le carte veneziane. Si è

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valutata la capacità pittorica, la precisione tecnica, la struttura formale dei moduli e la capacità di accostare in maniera corretta, rispetto le regole visive precedentemente affrontate, le differenti car-te. 1° Simulazione seconda prova Studio per un pannello decorativo da installare in un Polo Club, avente come tema il rapporto Uomo-Cavallo. Consegna: extempore, progetto esecutivo ed elaborato finale. Progettazione “Figura umana e rappresentazione prospettica dello spazio” Partendo dagli schizzi realizzati con il modello vivente, si sono successivamente progettate tre diffe-renti immagini pittoriche, aventi come tema il rapporto fra la figura in movimento e un ambiente prospettico proposto dallo studente. Consegna: extempore, progetto esecutivo ed elaborati finali. Progettazione “Big shot” Realizzazione di una serie di quattro ritratti fotografici, da accostare ai collage di Fare mondi. Si è valutato la capacità dello studente di realizzare dei ritratti con caratteristiche formali e cromatiche tali da essere abbinati alle tavole della precedente progettazione. Progettazione “Parola e immagine” Si è chiesto di illustrare un testo o parte di un testo di Baudelaire. Consegna: extempore, progetto esecutivo ed elaborato finale. 2° Simulazione seconda prova Copia dal vero di una natura morta, da rielaborare in maniera originale ed espressiva, facendo parti-colare attenzione al rapporto figura-fondo. Consegna: extempore, progetto esecutivo ed elaborato finale. Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio

− Approfondimenti sullo studio della figura umana tramite modello vivente maschile − Conclusione elaborati in corso riguardanti l’ambito progettuale − Sistemazione cartellette e selezione degli elaborati utili per la prova d’esame

Metodi e mezzi

Le sei ore settimanali sono ripartite in due parti uguali. Da un lato la classe affronta diverse tematiche progettuali legate di volta in volta o alla grafica, o alla illustrazione, o alla decorazione pittorica ecc. Dall’altra parte invece, si avvicendano esercitazioni di copia dal vero della figura avvalendosi della presenza del modello vivente e di successive rielaborazioni personali. Per quanto riguarda il lavoro progettuale, si è proposto e utilizzato un iter progettuale-metodologico che comprende varie fasi: quella di analisi e di documentazione, la fase di extempore, la realizzazione dell’esecutivo finale ben fatto e in scala opportuna, l’eventuale particolare al vero, l’eventuale ambientazione spaziale e la relazione scritta riferita all’iter metodologico seguito, alla illustrazione e ai contenuti del progetto, alle problematiche dei materiali utilizzati in relazione alle loro implicazioni formali. L’acquisizione di questa metodologia è la base per percorso seguito. Tutte le tecniche grafiche e pittoriche sperimentate nel corso degli anni, sono i mezzi che nel corso del quinto anno sono stati via via utilizzati. Si è molto spesso fatto uso di materiale iconografico (riproduzioni di opere d’arte, disegni di artisti, fotografie, riviste illustrate, cataloghi di mostre, monografie di artisti ecc. ).

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI: − qualità esecutiva degli elaborati − organizzazione e metodo operativo − livello di creatività e pregnanza espressiva del prodotto − qualità di lavoro e partecipazione − criteri specifici per ogni unità didattica

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TIPOLOGIA: Grafico-pittorica; scritto-grafica; dialogo- colloquio con il docente

VALUTAZIONE: Per ogni percorso progettuale e su alcune tavole didattiche maggiormente significative a livello di-dattico o conclusive di unità didattiche, avviene la valutazione. Essa viene sempre comunicata agli studenti perché possano avere consapevolezza di quanto vanno apprendendo. La valutazione finale di fine quadrimestre o di fine anno sarà complessiva e terrà conto dell’impegno, della partecipazione, del grado di autonomia raggiunto, del livello di creatività espressa, nonché del raggiungimento degli obiettivi previsti.

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Materia: Discipline plastiche Classe: VL

Docente: Fedele Giulio

Premessa sintetica sulla disciplina Nella formazione generale dell'individuo la Plastica, così come tutte le attività di natura grafico - rappresentative, svolge un ruolo estremamente importante,infatti, le funzioni tattili insieme a quelle visive costituiscono uno degli strumenti percettivi che maggiormente rivelano la presenza delle qua-lità specifiche delle materie di cui sono fatte le cose che ci circondano. Nell’indirizzo Figurativo l’insegnamento delle Discipline Plastiche si articola, settimanalmente, in sei ore principalmente de-dicate allo studio e alla applicazione pratica dei fenomeni connessi alla tridimensionalità.

Obiettivi generali e specifici

Gli obiettivi generali possono essere sinteticamente così descritti: - Acquisizione dei diversi aspetti linguistici della Disciplina; - Uso corretto degli strumenti operativi ; - Acquisizione di capacità di osservazione delle forme della natura in generale e della figura

umana in particolare e riflessione sulle loro caratteristiche specifiche; - Acquisizione di capacità organizzative.

Tra gli obiettivi specifici più importanti ricordiamo: - Acquisizione di capacità interpretative delle forme naturali; - Acquisizione dei fondamenti della interpretazione e restituzione tridimensionale delle forme; - Capacità di reinterpretare le forme anatomiche mediante processi di: deformazione, geome-

trizzazione, stilizzazione; - Capacità di organizzazione analitica delle componenti di un problema progettuale Plastico; - Capacità di individuare e conferire alle forme studiate valori simbolico-semantici. - Capacità di lettura critica dell'intervento realizzato.

Contenuti disciplinari

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le prove di verifica. Alcuni riferimenti fondamentali sulla nascita del movimento moderno e su alcuni protagonisti. Alcuni autori importanti per la scultura del ‘900: Rodin, Brancusi, Moore, Modigliani, Giacometti, Manzu’, Greco, Viani,Minguzzi ecc.

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Il progetto plastico

- Ricerche iconografiche; iconologiche. - Le analisi:

Analisi del testo; analisi del contesto; analisi morfologica e contenutistica; analisi di eventuali protagonisti; analisi storica, semantica e simbolica. Concetto di racconto visivo partendo da un classico della letteratura: Cirano di Bergerac, Il profumo, Pinocchio , Il ritratto di Dorian Gray, ecc.

- Schizzi di prima idea, elaborazioni di premodelli, realizzazione modello definitivo. Tecniche e materiali utilizzati: additiva, intermedia, sottrattiva, in : argilla, massello di legno, gas-beton, conglomerati vari. Alcune tecniche di formatura: calchi in gesso e in acrilico. Tecniche di stampaggio e riprodu-zione seriale. Metodi di finitura e presentazione modelli finiti.

Metodi e mezzi

Si specifica che per motivi connessi a capacità individuali dei singoli allievi, per interessi culturali particolari espressi, per attitudini specifiche dimostrate, la trattazione di alcuni contenuti del pro-gramma sia in ordine alle esercitazioni grafiche che a quelle tecnico – pratichesi è svolta in maniera differenziata per molti studenti.

Criteri e strumenti di valutazione

I criteri di valutazione sono stati dipendenti dalle seguenti condizioni: - In base agli obiettivi generali e specifici pienamente o in parte raggiunti. - In relazione alla continuità di studio dimostrata. - In relazione alle attitudini dimostrate e capacità acquisite. - In relazione alle capacità di autonomia organizzativa. - In relazione all’impegno, all’interesse e alla sensibilità dimostrati nei confronti della disciplina.

Gli strumenti prevalentemente usati nel processo di valutazione sono stati: - Periodiche verifiche dello stato di progressione dei lavori in esecuzione. - Verifica terminale del percorso svolto.

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Materia: Educazione visiva Classe: VL

Docente: Dessimone Alice

Premessa sintetica sulla disciplina L’Educazione Visiva è una disciplina che tradizionalmente nel corso di studi del Liceo Artistico proget-to Leonardo ha sempre avuto un ruolo specifico di approfondimento teorico dei vari processi di idea-zione, formazione e lettura interpretativa della produzione artistica. In questi ultimi anni si è assisti-to ad un progressivo impiego di strumenti multimediali come elemento fondamentale per la comuni-cazione e formazione dei prodotti d’arte. Quindi ai tradizionali strumenti grafici e plastici, si sono ag-giunti i personal computer, le fotocamere da ripresa e altre componenti multimediali e software che hanno progressivamente ampliato le possibilità espressive ed hanno fornito un valido contributo alla comprensione dei fenomeni percettivi.

Obiettivi generali e specifici

- Acquisizione dei diversi aspetti linguistici della Disciplina. - Uso corretto degli strumenti operativi. - Acquisizione di capacità di osservazione e restituzione dei fenomeni percettivi. - Capacità elaborative di un tema dato. - Capacità di organizzazione analitica delle componenti di un problema progettuale assegnato. - La conoscenza degli elementi grammaticali che definiscono le funzioni espressive, comunica-

tive e simboliche. - La capacità di riconoscere le connessioni fra i. diversi aspetti che caratterizzano la disciplina

(cognitivi, formali, espressivi, percettivi, tecnici e operativi) e quindi la capacità di “leggere” e analizzare in modo critico le proprie produzioni.

OBIETTIVI SPECIFICI - La conoscenza degli aspetti morfologici e strutturali riferiti alle leggi della percezione e la ca-

pacità di applicarli correttamente nelle rappresentazioni. - La capacità di rielaborare le conoscenze acquisite approfondendone anche gli aspetti teorici - La capacità di saper consultare testi, saper ricercare, analizzare e confrontare dati, saper vi-

sualizzare e sintetizzare i concetti.

Contenuti disciplinari

TEMATICHE AFFRONTATE IL RACCONTO VISIVO: applicazione delle leggi della configurazione, della teoria del colore e in parti-colare del rapporto figura- sfondo in una realizzazione grafico-pittorica di propria fantasia. LETTURA DELL’OPERA D’ARTE: biografia di un artista e analisi di alcune opere, decontestualizzando forme, segni, colori, sky-line, soggetti e sfondi, collocazione degli elementi nel campo visivo. Lettura dell’opera nel contesto storico e culturale ( Realizzazioni grafiche di vario livello.) STORIA DELL’ARTE: passaggio dall’ 800 al ‘900 con l’analisi degli aspetti storici,estetici, sociali, cul-turali, scentifici e tecnologici. L’Impressionismo ed alcuni protagonisti; i post impressionisti ( Van Ghog; Gauguin; H. de Touluse Lautrec); il movimento espressionista nel contesto storico di area germanica; la “belle epoque” in Francia e in Europa; l’Art-Nouveau; il fenomeno Fauves; il primitivismo cubista, il cubismo analitico, sintetico e gli autori fondamentali (Picasso, Braque, ecc). Il Futurismo italiano nel contesto storico e culturale dei primi decenni del secolo, in particolare il primo manifesto di F. T. Marinetti e gli spetti della simultaneità, della dinamicità con particolare riguardo a G. Balla e U. Boccioni. Le contamina-zioni multidisciplinari nelle arti. Dadà a Zurigo: il contesto storico, il gruppo fondatore, l’arte della

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provocazione, il lavoro con il caso ( Richter e A. Masson), il rapporto con la psicologia, il concetto di Arte e “Anti-arte”, il linguaggio nell’espressione poetica. Il ready- made e alcuni protagonisti : Du-champ, Man Ray. Realizzazione di mappe concettuali.

Metodi e mezzi

Si specifica che per motivi connessi a capacità individuali dei singoli allievi; per interessi culturali particolari espressi; per attitudini specifiche dimostrate, la trattazione di alcuni contenuti del pro-gramma sia in ordine alle varie esercitazioni si è svolta in maniera differenziata. Sono stati utilizzati: dispense; testo in adozione, testi di ricerca; testi di Storia dell’Arte; sussidi au-diovisivi; attrezzature varie da laboratorio.

Criteri e strumenti di valutazione

I criteri di valutazione saranno dipendenti dalle seguenti condizioni: - In base agli obiettivi generali e specifici pienamente o in parte raggiunti. - In relazione alla continuità di studio dimostrata. - In relazione alle attitudini dimostrate e capacità acquisite. - In relazione alle capacità di autonomia organizzativa. - In relazione all’impegno, all’interesse e alla sensibilità dimostrati nei - confronti della disciplina.

Gli strumenti prevalentemente usati nel processo di valutazione sono stati: - Periodiche verifiche dello stato di progressione dei lavori in esecuzione. - Verifica terminale del percorso svolto.

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Materia: Educazione fisica Classe: VL

Docente: Strizzi Giacomo

Premessa sintetica sulla disciplina L’educazione fisica, nella scuola superiore, deve fornire la conoscenza di alcuni principi fondamentali affinché lo studente, informato dei vantaggi connessi alla pratica di un’attività di movimento e mes-so in grado di valutare autonomamente le proprie caratteristiche antropometriche e motorie, possa scegliere l’attività fisico-sportiva più adeguata alle proprie esigenze e, più in generale, acquisire una “cultura del corpo” che gli consenta di adottare autonomamente regole e abitudini tese al conse-guimento o al mantenimento di un buon livello di benessere psicofisico.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI E FORMATIVI DELLA DISCIPLINA Conoscenza dei principi teorici fondamentali Affinamento degli schemi motori Potenziamento fisiologico Avviamento allo sport

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI: Rispetto delle regole

Contenuti disciplinari

1. Potenziamento fisiologico

a) Miglioramento delle funzioni cardiocircolatoria e respiratoria: corse e andature in regime aerobico.

b) Potenziamento dei diversi distretti muscolari: esercizi eseguiti a carico naturale per gli arti sup. ed inf. e per la muscolatura del tronco.

c) Miglioramento della mobilità articolare: stretching.

2. Avviamento allo sport

Pallavolo Pallacanestro Calcio

3. Conoscenza dei principi teorici fondamentali

Respirazione diaframmatica, toracica, completa. Tecniche di rilassamento.

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le pro-ve di verifica.

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Metodi e mezzi

A seconda delle attività proposte, sono state utilizzate due metodologie di lavoro: una, più individua-lizzata, con il fine di conseguire una migliore consapevolezza delle proprie caratteristiche antropo-metriche e delle capacità motorie; l’altra che coinvolgesse il gruppo classe in attività aggreganti.

Criteri e strumenti di valutazione

Grande rilievo viene attribuito all’impegno personale e al grado di partecipazione costruttiva alle at-tività proposte; la valutazione terrà conto del livello di partenza e di quello finale, determinati me-diante test oggettivi relativi alle attività svolte.

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Materia: Religione Classe: VL

Docente: Pizzino Chiara

Premessa sintetica sulla disciplina Le finalità dell’ora di religione, tenendo conto della normativa vigente, sono duplici: fornire una serie di conoscenze del fenomeno religioso nel suo aspetto storico, culturale e antropologico e creare uno spazio di riflessione personale sulla propria esperienza umana e religiosa. La risposta della classe alle proposte didattiche è stata di poca collaborazione, causata dalla stan-chezza e fatica dovuti all’orario e al giorno.

Obiettivi generali e specifici

Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina Conoscenza di un linguaggio specifico Capacità di ascolto e di dialogo Rispetto per le opinioni altrui Capacità di esporre, con proprietà lessicale e con ordine logico, un argomento

Contenuti disciplinari

Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi: ETICA DEL MATRIMONIO E FAMIGLIA Amore coniugale Inno all’amore (1 Cro 13, 1-8) e altri diversi pareri su amore e sessualità Discussione su amore e attrazione fisica Matrimonio Attaccamento e amore Abuso sessuale Visione del film “Al di là dei sogni” sull’amore ARGOMENTI DI ATTUALITA’ I testimoni di Geova Visione del film “Il grande silenzio” sui monaci Stato e cittadino: diritti e doveri Informazione, cultura e disinformazione Mafia e camorra Visione di un servizio sui rifiuti tossici Visione del film “Fortapasc” sull’omicidio del giornalista G. Siani La strage di Ustica del 1980 Visione del film “Il muro di gomma” Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio: I tratti peculiari della bioetica cristiana in relazione alle problematiche emergenti

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Metodi e mezzi

Lezione frontale Lettura e commento di testi vari Bibbia Visione di filmati Dibattiti guidati

Criteri e strumenti di valutazione

Gli allievi sono stati valutati in base all’acquisizione dei contenuti minimi; all’attenzione e alla parte-cipazione in classe.

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Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico

Il Credito Scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni

di corso e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell’Esame di Stato, nella misura di un

quarto (25 punti su 100).

Per ognuno dei tre anni finali, nello scrutinio finale, si calcola la media dei voti conseguiti nelle disci-

pline di studio espressa in decimi, che si colloca nella tabella A allegata al D.M. 99 del 16/12/2009.

Verrà assegnato il punto più alto della banda di oscillazione agli studenti che abbiano dimostrato co-

stante regolarità, frequenza, impegno e applicazione.

Ad ogni media corrisponde un punteggio di diritto al quale può essere sommato un punto aggiuntivo,

meglio conosciuto come Credito Formativo (D.M. n° 49 del 24.02.2000, art. 2 comma 2), che può

essere conseguito se le attività esterne, correttamente documentate, sono di tipo:

1. Sociale, Volontariato e Sportivo;

2. Attività Culturali, Artistiche e Ricreative;

3. Formazione, Stage, Vincitori di Concorsi.

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Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014

Allegati

Documento del Consiglio di Classe

(ART. 5, D.P.R. 323/98)

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Liceo Artistico Sperimentale

“Progetto Leonardo”

Figurativo

Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Simulazioni delle Prove d’Esame Prima prova: 26/11/2013 05/04/2014 Seconda prova: 30/01/2014 – 01/02/2014 19/05/2014 – 21/05/2014 Terza prova: 09/01/2014 02/05/2014 Seguono gli allegati relativi alle tracce e alle griglie di valutazione.

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Simulazione 1^ Prova del 26/11/2013

AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"

DOCUMENTI

"Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo –, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."

MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909

"Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!

Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!"

Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno straccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"

Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914 [...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra

rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...].

Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...].

Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914

È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].

Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia.

Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa.

E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...].

Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915

[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...].

Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)

"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?".

Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957

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Simulazione 1^ Prova del 26/11/2013

Tipologia B - redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico - letterario ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale.

DOCUMENTI

Dopo aver traversato terre e mari, Ma ora, così come sono, accetta queste offerte eccomi, con queste povere offerte agli dèi sotterranei, estremo dono di morte per te, fratello, a dire vane parole alle tue ceneri mute, perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, infelice fratello, strappato a me così crudelmente.

bagnate di molto pianto fraterno: le porto seguendo l’antica usanza degli avi, come dolente dono agli dèi sotterranei. E ti saluto per sempre, fratello, addio!

CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari, trad. S. Quasimodo, Milano 1968

Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797. «Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri»

U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802

«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.»

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840

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Simulazione 1^ Prova del 26/11/2013

«Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare. Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la stessa profondità dell’uomo saggio. Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e paura di un tremendo rinnovamento»

H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961

«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione. Ma l'impatto fu atroce. Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare. Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate. L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.»

G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003

«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.»

Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002

«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle. Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso” totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto»

Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003

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Simulazione 1^ Prova del 26/11/2013

«La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico, con riferimenti biografici (da Volos, cioè dalla sua città natale, partirono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro), ma anche con un destino di viaggi e delusioni, avventure e depressioni, fino ad una probabile conquista…Un nuovo arrivo e subito dopo una nuova partenza: resta quello di Odisseo il mito centrale per De Chirico, l’uomo che ricerca se stesso attraverso la peregrinazione e la perdita di tutto, tranne che della memoria»

M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I classici dell’arte - il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004 G. DE CHIRICO, L’angoscia della partenza, 1913

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»

Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

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Simulazione 1^ Prova del 26/11/2013

Tipologia B: Ambito storico-politico

ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici

DOCUMENTI

"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. […] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose."

G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899. (in: Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952)

"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."

B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.

"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far l politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo. […] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."

G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962.

"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate."

D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.

"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."

P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.

"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericarismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericarismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."

G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

PROVA DI ITALIANO (Per tutti gli indirizzi di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

L. PIRANDELLO, Il piacere dell'onestà ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA

BALDOVINO, FABIO

1 BALDOVINO (seduto, s'insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo, prima di tutto, una grazia. FABIO Dica, dica... BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.

5 FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio. BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione "aperto", come la intendo io. FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza... E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:

10 ...E come, allora? BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento¹ in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo

15 stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie² e le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato? FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]

20 BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili, se lei non s'offende. FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com'è

25 indegno questo che tu ora stai facendo! FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché? BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt'al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d'altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se

30 possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato. FABIO Mia moglie? BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell'uno di bene che concede, con cento di noje e di dispiaceri.

35 FABIO Purtroppo! BALDOVINO Eh, l'avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha davanti l'ombra minacciosa d'un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d'avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre

40 questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore d'una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...] FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor Baldovino. L'onestà! La bontà dei sentimenti! [...]

45 BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...] FABIO Ecco... caro signore... - capirà… - già lei stesso l'ha detto - non... non mi trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...] BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L'azione - e non bella - la commette lei: - l'ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. -

50 Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell'interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento: l'onesto marito d'una signora perbene. Non la vuol rispettare? FABIO Ma sì, certo!

55 BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...] FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei!

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose, di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell'onestà!

60 Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l'onesto marito d'una donna, che non può essere sua moglie; l'onesto padre d'un nascituro che non può essere suo figlio. È vero questo? FABIO Sì, sì, è vero. BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che non

65 basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza! FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...

Note: 1 mi presento a lei 2 le persiane

Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa dal filo rosso dell'assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo proposto è tratto da Il piacere dell'onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche.

Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane (Agata), che aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito per «salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico, Baldovino, uomo dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore dei raggiri altrui, intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di scacciarlo dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare finanziario. Per prevenire questo inganno, Baldovino fonda tutto il suo rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la vita imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire onesto, in una società che non rende affatto facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e degli altri, Baldovino confessa la propria intima disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore di Agata, che decide di andare a vivere con lui, portando con sé anche il bambino. Nella Scena ottava dell’Atto primo si incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono evidenziate già dall’Autore.

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

Analisi del testo

A. La figura di Baldovino

1. Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue posizioni e intenzioni nella trattativa.

2. Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino? 3. In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle "apparenze" da salvare? Individualo e commentalo.

B. La figura di Fabio

1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino? 2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di "onestà" e "bontà dei sentimenti" da parte di Baldovino, a che cosa sembra

riferirsi? 3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero? Argomenta la

tua risposta.

Commento complessivo e approfondimenti

1. Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di difficoltà per tutti?

2. Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di "uso medio", cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell'avverbio "allora" qui più volte usato.

3. Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo dell'epoca.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’aspirazione alla libertà nella tradizione e nell’immaginario artistico-letterario.

DOCUMENTI

Dolce consorte, le rispose Ettorre, ciò tutto che dicesti a me pur anco ange il pensier; ma de' Troiani io temo fortemente lo spregio, e dell'altere Troiane donne, se guerrier codardo mi tenessi in disparte, e della pugna evitassi i cimenti. Ah nol consente, no, questo cor. Da lungo tempo appresi

Or ti piaccia gradir la sua venuta: libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 'l sai, che non ti fu per lei amara in Utica la morte, ove lasciasti la vesta ch'al gran dì sarà sì chiara. DANTE ALIGHIERI, Purgatorio, I, vv. 70-75

ad esser forte, ed a volar tra' primi negli acerbi conflitti alla tutela della paterna gloria e della mia. Giorno verrà, presago il cor mel dice, verrà giorno che il sacro iliaco muro e Priamo e tutta la sua gente cada. Ma né de' Teucri il rio dolor, né quello d'Ecuba stessa, né del padre antico, né de' fratei, che molti e valorosi sotto il ferro nemico nella polve cadran distesi, non mi accora, o donna, sì di questi il dolor, quanto il crudele tuo destino, […] Ma pria morto la terra mi ricopra, ch'io di te schiava i lai pietosi intenda. OMERO, Iliade, libro VI

"1. -[…] E se, come io dissi, era necessario, volendo vedere la virtù di Moisè, che il populo d'Isdrael fussi stiavo in Egitto, et a conoscere la grandezza dello animo di Ciro, ch'e' Persi fussino oppressati da' Medi e la eccellenzia di Teseo, che li Ateniensi fussino dispersi; così al presente, volendo conoscere la virtù d'uno spirito italiano, era necessario che la Italia si riducessi nel termine che ell'è di presente, e che la fussi più stiava che li Ebrei, più serva ch'e' Persi, più dispersa che li Ateniensi, sanza capo, sanza ordine; battuta, spogliata, lacera, corsa, et avessi sopportato d'ogni sorte ruina. 2. -[…] In modo che, rimasa sanza vita, espetta qual possa esser quello che sani le sue ferite, e ponga fine a' sacchi di Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per lungo tempo infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà et insolenzie barbare. Vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli." N. MACHIAVELLI, Il Principe, Capitolo XXVI, 1532

O stranieri, nel proprio retaggio torna Italia, e il suo suolo riprende; o stranieri, strappate le tende da una terra che madre non v'è. Non vedete che tutta si scote dal Cenisio alla balza di Scilla? Non sentite che infida vacilla sotto il peso de' barbari piè? O stranieri! Sui vostri stendardi sta l'obbrobrio di un giuro tradito; un giudizio da voi proferito v'accompagna a l'iniqua tenzon; voi che a stormo gridaste in quei giorni: Dio rigetta la forza straniera;

ogni gente sia libera, e pèra della spada l'iniqua ragion. Se la terra ove oppressi gemeste preme i corpi de' vostri oppressori, se la faccia d'estranei signori tanto amara vi parve in quei dì; chi v'ha detto che sterile, eterno sarìa il lutto dell'itale genti? Chi v'ha detto che ai nostri lamenti sarìa sordo quel Dio che v'udì? A. MANZONI, Marzo 1821, vv. 41-64, 1848

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

«Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: - Viva la libertà! – Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in una stradicciuola. -A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! – Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. – A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l’anima! – A te, ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! – A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! – E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! – Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli – […] E come l’ombra s’impiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto. Fra due casucce della piazza, in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi cupi sui fianchi dell’Etna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra sé calcolava colle dita quello che gli sarebbe toccato di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. – Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti!».

G. VERGA, La Libertà, da “Novelle rusticane”, 1883

Su i quaderni di scolaro Su i miei banchi e gli alberi Su la sabbia su la neve Scrivo il tuo nome Su ogni pagina che ho letto Su ogni pagina che è bianca Sasso sangue carta o cenere Scrivo il tuo nome Su le immagini dorate Su le armi dei guerrieri Su la corona dei re Scrivo il tuo nome […] E in virtù d'una parola Ricomincio la mia vita Sono nato per conoscerti Per chiamarti Libertà P. ELUARD, Liberté, 1942, trad. F. Fortini

E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze, sull'erba dura di ghiaccio, al lamento d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento S. QUASIMODO, da Giorno dopo giorno, 1947

«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività. […] Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima. Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà».

Martin Luther KING, da I have a dream, 1965

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

È una delle opere più note dell'artista. La libertà che guida il popolo nasce in relazione ai moti rivoluzionari del luglio 1830, che rovesciarono il regno di Carlo X in soli tre giorni. La tela è dominata dall'impeto travolgente del popolo che avanza e che nessuna forza reazionaria potrà arrestare. È, questo, un quadro nel quale è rappresentata con chiarezza l'ideologia liberale dei giovani romantici. E. DELACROIX La libertà che guida il popolo. 28 luglio 1830 (olio su tela, Parigi, Louvre)

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo

DOCUMENTI

«Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952

«Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c.è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant.Agostino: il Tempo non c.era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant.Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai».

A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003

«.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale».

P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003

«La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.»

P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997

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Simulazione 1^ Prova del 05/04/2014

«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio. »

A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003

«(C.è). una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz.altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(C.è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo.Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. . la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.»

F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione

«Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale».

F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004

«Com.erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un.ora era un universo, un.epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent.anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c.è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?. quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un.altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla».

C. LEVI, l'Orologio, 1950

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Seconda prova: 30/01/2014 – 01/02/2014 In una pregevole località turistica, a ridosso di una riserva naturale, negli anni ottanta è stato realizzato un POLO CLUB. Il circolo dispone di campi di gara e di allenamento, di una scuderia, di spogliatoi e di una club house con ampi ambienti per la lettura, i giochi da tavolo e i servizi di ristoro. Dopo tanti anni si sta procedendo alla sistemazione e al rinnovo di strutture e arredi anche con opere di giovani artisti ispirate al tema di UOMO e CAVALLO, elementi fondamentali che connotano lo sport del polo, nonché alla flora e alla fauna dell'ambiente in cui la club house è collocata. Il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell'indirizzo di studi frequentato, proponga a sua scelta:

- Decorazione di una parete della sala di lettura (m. 8 x 4) - Serie di pannelli (m. 1 x 0,70) per il locale giochi - Elementi modulari per la decorazione del ristorante.

Repertori iconografici dai quali l'alunno potrà trarre ispirazione: - incisioni rupestri preistoriche; pittura vascolare greca e romana - opere pittoriche di U. Boccioni - opere pittoriche di F. Marc e V. Kandinsky - opere grafiche, pittoriche e scultoree di Marino Marini

Si richiedono i seguenti elaborati: - schizzi preliminari, che sviluppino coerentemente il tema progettuale, eseguiti con

tecnica e supporti a discrezione del candidato. - progetto esecutivo in scala adeguata, con annotazioni, campionature e prototipi. - relazione illustrativa dell'intero iter progettuale.

Durata massima della prova: 3 giorni ( 6 ore per ciascun giorno ). E' consentito l'uso dei materiali e delle attrezzature informatiche e laboratoriali, esclusa internet, disponibili nella istituzione scolastica. Seconda prova: 19/05/2014 – 21/05/2014 Il candidato, con libera scelta della tecnica operativa, sulla base delle esperienze di apprendimento artistico maturate e utilizzando la metodologia acquisita nel corso degli studi, svolga il seguente tema: COPIA DAL VERO DI NATURA MORTA CON LA DESCRIZIONE DELLO SPAZIO CIRCOSTANTE. AMBIENTAZIONE DEL SOGGETTO GRAFICO/PITTORICO RIELABORATO IN UNO SPAZIO IMMAGINATO DAL CANDIDATO. SI SPECIFICA CHE IL CANDIDATO DOVRA' PRODURRE UNA TAVOLA CONCLUSIVA DOVE PROPONGA UN'OPERA GRAFICO/PITTORICA RIELABORANDO LA “ NATURA MORTA” PROPOSTA E UNO SFONDO ADEGUATO ALLA SOLUZIONE PITTORICA. Si richiedono i seguenti elaborati: -copia oggettiva -schizzi preliminari -progetto esecutivo con annotazioni, campionature,prototipi -relazione illustrativa del progetto SVILUPPO DEGLI ELABORATI SU FOGLI NON INFERIORI A CM. 50X70. Durata della prova: 3 giorni comprensivi del monteore giornaliero previsto dall'orario. E' consentito l'uso di materiali e attrezzature, informatiche e laboratoriali disponibili nella scuola, escluso internet.

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Simulazione 3^ Prova del 09/01/2014 STORIA DELL’ARTE 1. Analizza le caratteristiche della ritrattistica neoclassica del periodo rivoluzionario e imperiale

attraverso l’esemplificazione di alcuni ritratti di J. L. David. 2. Riconosci l’opera riprodotta nell’immagine allegata e confrontala con la “Grande Odalisca” di J. A.

Ingres.

3. Analizza le differenze stilistiche tra Courbet, Millet e Daumier attraverso l’esemplificazione di alcune

opere. FILOSOFIA Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe per ciascuna 1. Marx: la struttura 2. Freud: la seconda topica 3. Nietzsche: la nascita della tragedia INGLESE The Romantic Period 1. What are the most important themes developed by English Romantic Poets? Make references to the

poems you read. (10 lines) 2. Describe and analyse the setting, the monster and the character of Frankenstein as they emerge

from the extract “The Creation of the Monster” taken from the novel “Frankenstein”. (10 lines) 3. Analyse the beginning of the novel “Pride and Prejudice” by Jane Austen and explain its meaning

with reference to the themes of the novel: “It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife”. (10 lines)

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Simulazione 3^ Prova del 09/01/2014 MATEMATICA

1) Scrivi la definizione del seguente limite 4)(lim =

−∞→xf

x e spiegane il significato grafico.

Calcola i seguenti limiti:

lim𝑥→+∞𝑥2+3𝑥

2𝑥2−7𝑥+5

lim𝑥→+∞(3𝑥3 − 𝑥)

lim𝑥→1𝑥2+𝑥−2𝑥2−3𝑥+2

lim𝑥→0+3𝑥𝑙𝑜𝑔𝑥2+𝑥

2) Dai la definizione di dominio di una funzione e calcola il dominio di:

𝑦 = 𝑥2 − 3𝑥 + 5

𝑦 = � 1𝑥−1

3

𝑦 =�𝑥2−1𝑥+3

𝑦 = ��12�𝑥

𝑦 = log 𝑥𝑥2−3𝑥

3) Studia la seguente funzione y =42 −x

x

(dominio, simmetrie, intersezione con gli assi, segno, limiti, asintoti, grafico)

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Simulazione 3^ Prova del 02/05/2014 STORIA DELL’ARTE 1. Quali sono i caratteri della pittura simbolista? 2. Chi sono i Nabis e quale è la loro poetica? 3. Spiega il significato della decorazione di Gustaf Klimt per il Palazzo della Secessione a Vienna. FILOSOFIA Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe per ciascuna 1. Etiche animaliste 2. Jonas e l’etica della responsabilità 3. Un confronto tra test di Turing e test della stanza cinese INGLESE The Modern Age 1. Explain the meaning of one of Emily Dickinson’s poem illustrating her main themes and peculiar

style. (10 lines) 2. Write a definition of epiphany in Joyce’s view and explain Eveline’s epiphany focusing on the main

theme of “Dubliners”. (10 lines) 3. Explain the meaning of the expression “a room of one’s own” in Virginia Woolf’s essay with this

title, illustrating the arguments for women’s equality used by the author (10 lines)

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Simulazione 3^ Prova del 02/05/2014 MATEMATICA

1) Dopo aver dato la definizione di derivata prima di una funzione in un punto c, spiega a parole e mediante rappresentazione grafica il possibile andamento della funzione nei punti in cui la derivata è nulla o non esiste.

2) Data la funzione 322

−−−

=x

xxy

determina le coordinate dei punti stazionari , gli intervalli in cui la funzione è crescente e decrescente, i punti in cui la funzione non è derivabile. Calcola inoltre l’equazione della retta tangente nel punto di ascissa x=2.

3) Fai lo studio della seguente funzione 2

24x

xy −=

e rappresenta i risultati ottenuti in un grafico.

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Griglie di valutazione 1^ prova

Griglie di valutazione I prova

Articolo di giornale

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica (titolo, attacco, destinatario) Max 3 punti

Pertinenza; pre-sentazione, ana-lisi e rielabora-zione dei dati; capacità di rifles-sione e spunti critici Max 6 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organi-cità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza for-male e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non si attiene ai modelli di scrittura dell’articolo di giornale

Non è pertinente, enumera i dati senza ordinarli né analizzarli e non aggiunge spunti critici

Struttura del testo inadegua-ta e disorganica

Forma trascu-rata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Si attiene cor-rettamente alle modalità della comunicazione giornalistica, ma è poco effi-cace

È pertinente ma enumera i dati senza ordinarli né analizzarli

Testo sufficien-temente orga-nico, coerente e coeso

Testo sostan-zialmente cor-retto

3 Gestisce in modo consa-pevole le con-venzioni e gli usi giornalistici

È pertinente, di-spone i dati in modo ordinato ma rielabora scarsamente e non aggiunge spunti critici

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Dispone i dati in modo organico, li analizza e li riela-bora, ma non ag-giunge particolari spunti critici

Testo corretto e fluido, espres-sione appro-priata ed effi-cace

5 Presenta i dati in modo coerente, aggiungendo spunti critici e of-frendo un’inter-pretazione perso-nale

6 Presenta i dati in modo efficace di-mostrando capa-cità di analisi e di riflessione

Punteggio conseguito

Tot.

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Griglie di valutazione 1^ prova

Saggio breve

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione del saggio breve (tesi e argo-mentazioni) Max 3 punti

Pertinenza; pre-sentazione, ana-lisi e rielabora-zione dei dati; capacità di rifles-sione e spunti critici Max 6 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organi-cità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza for-male e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non si attiene ai modelli di scrit-tura del saggio breve, la tesi e le argomenta-zioni non ci sono o sono poco evi-denti

Non è pertinente, enumera i dati senza ordinarli né analizzarli e non aggiunge spunti critici

Struttura del te-sto inadeguata e disorganica

Forma trascu-rata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Si attiene cor-rettamente alle modalità di scrittura del saggio breve ma le argomenta-zioni sono poco efficaci

È pertinente ma enumera i dati senza ordinarli né analizzarli

Testo sufficien-temente orga-nico, coerente e coeso

Testo sostan-zialmente cor-retto

3 Imposta chia-ramente la tesi gestendo con sicurezza le ar-gomentazioni

È pertinente, di-spone i dati in modo ordinato e li analizza, ma rielabora scarsa-mente e non ag-giunge spunti critici

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Dispone i dati in modo organico, li analizza e li riela-bora, ma non ag-giunge particolari spunti critici

Testo corretto e fluido, espressio-ne appropriata ed efficace

5 Presenta i dati in modo coerente, aggiungendo spunti critici e of-frendo un’inter-pretazione perso-nale

6 Presenta i dati in modo efficace di-mostrando capa-cità di analisi e di riflessione

Punteggio conseguito

Tot.

2 di 5

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Griglie di valutazione 1^ prova

Analisi del testo

Comprensio-ne del testo Max 3 punti

Conoscenza degli elementi formali e con-sapevolezza della loro fun-zione comuni-cativa Max 3 punti

Capacità di rifles-sione e contestua-lizzazione Max 3 punti

Adeguatezza della struttura, organizzazione ed elaborazione delle risposte in un discorso or-ganico Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espres-sivo Max 4 punti

1-1.5 Comprende superficial-mente il si-gnificato del testo

Dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti re-torici e formali

Offre scarsi spunti critici e non sa contestualizzare

Struttura del testo inade-guata e disor-ganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Comprende gli elementi essenziali del testo

Descrive con sufficiente pa-dronanza gli elementi reto-rici e formali

Offre sufficienti spunti di rifles-sione e di conte-stualizzazione

Testo sufficien-temente orga-nico, coerente e coeso

Testo sostanzial-mente corretto

3 Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature

Dimostra una completa co-noscenza degli elementi reto-rici e formali e della loro fun-zione comuni-cativa

Dimostra capacità di riflessione cri-tica e contestua-lizza il brano con ricchezza di riferi-menti culturali

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed effi-cace

Punteggio conseguito

Tot.

3 di 5

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Griglie di valutazione 1^ prova

Tema di ordine generale

Conoscenza dell’argomento, pertinenze e completezza delle informa-zioni Max 4 punti

Approfondimento, capacità di rifles-sione e interpre-tazione critica, originalità Max 5 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organi-cità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza for-male e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Alcune parti del tema sono fuori traccia o non sono state svi-luppate

Offre scarsi punti, non dimostra sufficiente capa-cità di riflessione e di interpreta-zione critica

Struttura del testo inadegua-ta e disorganica

Forma trascura-ta, faticosa, con molti errori

2-2.5 È pertinente ma lo sviluppo della traccia non è esauriente

Offre qualche spunto ma la ca-pacità di rifles-sione e di inter-pretazione critica non è del tutto adeguata

Testo sufficien-temente orga-nico, coerente e coeso

Testo sostan-zialmente cor-retto

3 È pertinente e lo sviluppo della traccia è suffi-cientemente completo

Dimostra una adeguata capa-cità di riflessione e di critica

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 È pertinente e sviluppa in mo-do esauriente tutti gli spunti contenuti nella traccia

Presenta diversi spunti di appro-fondimento cri-tico personale e riflessioni fondate

Testo corretto e fluido, espres-sione appropria-ta ed efficace

5 È originale e pre-senta diversi spunti di appro-fondimento criti-co personale

Punteggio conseguito

Tot.

4 di 5

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Griglie di valutazione 1^ prova

Tema storico Conoscenza

dell’argomento, pertinenze e capacità di in-dividuare i dati fondamentali Max 5 punti

Capacità di ana-lisi e di sintesi, riflessione e in-terpretazione critica Max 4 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organi-cità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza formale e con-trollo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non è pertinen-te e la cono-scenza dei dati storici è insuf-ficiente

Non dimostra sufficienti capa-cità di analisi e di sintesi

Struttura del testo inadegua-ta e disorganica

Forma trascu-rata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Alcune parti del tema sono fuori traccia o non sono state svi-luppate, le co-noscenze sono sommarie

Ripropone cor-rettamente l’in-terpretazione del libro di testo o la spiegazione dell’insegnante

Testo sufficien-temente orga-nico, coerente e coeso

Testo sostan-zialmente cor-retto

3 È pertinente e dimostra di a-vere sufficienti conoscenze

Sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 È pertinente e lo sviluppo della traccia è completo

Presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali

Testo corretto e fluido, espres-sione appropria-ta ed efficace

5 È pertinente e sviluppa in mo-do esauriente tutti gli spunti con ricchezza di conoscenze

Punteggio conseguito

5 di 5

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Griglie di valutazione 2^ prova

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

ABILITÀ GRAFICA

Limitata 1

Sufficiente 2

Buona 3

COMPETENZE TECNICHE

Molto incerte 0

Incerte 1

Non del tutto appropriate 2

Adeguate 3

ITER PROGETTUALE

Incompleto e confuso 0

Confuso e limitato 1

Corretto 2

Approfondito e ben sviluppato 3

CREATIVITÀ/ESPRESSIVITÀ

Insufficiente 0

Inefficace 1

Efficace 2

Efficace ed originale 3

PRESENTAZIONE E QUALITÀ ESECUTIVA

Inaccettabile 0

Impropria 1

Accettabile 2

Completa e sicura 3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA................./15

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