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1 Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014 Documento del Consiglio di Classe (ART. 5, D.P.R. 323/98) 5^N Liceo Artistico Sperimentale “Progetto Leonardo” Figurativo Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014

Documento del Consiglio di Classe

(ART. 5, D.P.R. 323/98)

5^N

Liceo Artistico Sperimentale “Progetto Leonardo”

Figurativo

Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Indice dei Contenuti

� Composizione del Consiglio di classe ……………………………………………………..Pag.3

� Gli alunni ………………………………………………………………………………………………….Pag.4

� Caratterizzazione dell’indirizzo di studi …………………………………………………..Pag.5

� Presentazione e Relazione generale sulla classe …………………………………….Pag.6

� Presentazione alunno/i diversamente abili o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (in allegato) (ai sensi dell’art. 6 comma 1 del Regolamento) …..……………Pag.7

� Attività integrative curricolari ed extra-curricolari (progetti, incontri con professionisti o associazioni, ecc) ………………………..…………………………………………………………Pag.8

� Attività di stage e partecipazione a concorsi e/o committenze ………………Pag. 10

� Griglia di valutazione generale di istituto ………………………………………………..Pag.11

� Titolo dell’ argomento o dell’approfondimento sviluppato da ogni alunno per l’avvio del colloquio d’esame …………………………………………………….………………………...Pag.12

� Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico ………………………….Pag.13

� Programmi consuntivi svolti da ogni singola disciplina nel corrente anno

scolastico……………………………………………………………………….………………………….Pag.14

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Composizione del Consiglio di Classe

DOCENTE ORE MATERIA FIRMA

SALMASO VALERIA 3 ITALIANO

RADAELLI MARCO 2 STORIA E GEOGRAFIA

SCHERINI MIRIAM 3 STORIA DELL'ARTE

SAVELLI MARICA 3 MATEMATICA E INFORMATICA

SAVELLI MARICA 2 FISICA E INFORMATICA

BALLABIO ADRIANA 3 INGLESE

CIVATI TIZIANA 2 EDUCAZIONE FISICA

GRECO MASSIMO 2 FILOSOFIA

SOVERCHIA CINZIA 3 EDUCAZIONE VISIVA

DESSIMONE ALICE 6 DISCIPLINE PLASTICHE

BALLABIO LUISA 6 DISCIPLINE PITTORICHE

FLOREAN PAOLA 2 ELEMENTI DI DIRITTO

GRISAFI ACCURSIA 1 RELIGIONE

Il presente documento è stato approvato dal CdC riunitesi in data 6/5/2014

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Alunni

COGNOME NOME FIRMA

BEDENDI CHIARA

CAMESASCA MARTINA

COLCIAGO SARA

COLZANI ELIANA

CORTI GIULIA

CUPI FEDERICA

CUSTODERO NICOLE

FIAMENI CHIARA

GIULIANI VITTORIA

LEONARDI SARA

LEVA FEDERICA

MACRÌ GRETA

ORFANO ELENA

PARRAVICINI CHIARA

PELUCCHI MIRKO

PERITORE MARTA

POCCHIARI GIORGIA

PONTIGGIA GABRIELE

POZZI ALESSIA

PRESTIPINO LETIZIA

RUSSO MICHELA

SIBIO JENNY

SOMASCHINI REBECCA

TAGLIABUE MARIA

TAGLIABUE STEFANO

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Caratterizzazione indirizzo di studio Il Liceo Artistico, in quanto tale, ha assunto i programmi del “Progetto Leonardo” redatto per i licei artistici dell’Ispettorato Istruzione Artistica, progetto assistito approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione (oggi MIUR). Il progetto intende proporre il liceo sperimentale come scuola di formazione critica nel campo dell’espressione figurativa. Elemento caratterizzante di tale scuola sarà l’acquisizione di una compiuta consapevolezza, sul piano storico, teorico ed operativo, dei problemi dell’espressione umana. Comprende un corso di studi quinquennale articolato in un biennio ed in un triennio. Il biennio assume lo scopo primario di attuare una formazione di base in linea con le proposte di riforma della scuola secondaria e serve, inoltre, ad orientare lo studente ad una scelta più specialistica di indirizzo nel Triennio. Si caratterizza per l’accentuazione della base culturale mediante l’introduzione di nuove discipline. Il triennio potenzia da una parte l’area delle materie umanistiche e scientifiche con l’aggiunta di nuove discipline (filosofia e chimica), e la conseguente riduzione di due ore di Italiano e di un’ora di Storia dell’Arte e di Matematica,dall’altra favorisce la specializzazione nelle materie caratterizzanti l’indirizzo scelto. La scelta dell’indirizzo non prefigura una preparazione di tipo strettamente professionalizzante, ma mira, ancora una volta, a fornire adeguati strumenti di conoscenza generale che permettano di affrontare qualunque corso di studi universitario e qualsiasi corso superiore di specializzazione. L’indirizzo Figurativo è caratterizzato dalla presenza significativa delle discipline pittoriche e delle discipline plastiche applicate alla figura umana.

Materie del piano di studio Biennio Triennio

LETTERE 5 3 STORIA E GEOGRAFIA POLITCA 2 2 MATEMATICA E INFORMATICA 4 3 FISICA E INFORMATICA 2 2 STORIA DELL’ARTE 4 3 SCIENZE - GEOGRAFIA ASTRONOMICA 3 - CHIMICA - 3/0* ELEMENTI DI DIRITTO - 2 FILOSOFIA - 2 LINGUA STRANIERA (INGLESE) 3 3 RELIGIONE (ORA ALTERNATIVA) 1 1 EDUCAZIONE FISICA 2 2 EDUCAZIONE VISIVA - 2/3* DISCIPLINE PITTORICHE 4 4/6* DISCIPLINE PLASTICHE 4 4/6* DISCIPLINE GEOMETRICHE 4 2/0*

Totali ore settimana 38 38

*Ore al quinto anno

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PRESENTAZIONE e Relazione generale sulla classe

La classe 5N, attualmente formata da 25 alunni, di cui 22 femmine e 3 maschi, è nata tre anni fa dalla fusione di alcune classi seconde, allorché gli studenti hanno scelto tra l'indirizzo figurativo e quello di architettura. Durante il percorso del triennio la composizione della classe non ha subito particolari cambiamenti:a conclusione del terzo anno c'è stato un non ammesso alla classe successiva e a conclusione del quarto anno i non ammessi sono stati due. In quinta si sono aggiunti due studenti respinti l'anno precedente e provenienti una dalla classe 5L, l'altra dalla classe 5N. Il gruppo classe ora è composto da 25 studenti e sono presenti al suo interno una alunna con diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento ed un'altra con dichiarazione BES. Per quanto riguarda la componente docente, per tutta la durata del triennio, la classe si è avvalsa della continuità didattica nelle materie di indirizzo di DISC.PITTORICHE e DISC. PLASTICHE, e nell'area delle discipline cosiddette culturali in ITALIANO, MATEMATICA E FISICA, FILOSOFIA,STORIA ed ED. FISICA. CHIMICA ha avuto la continuità sia in terza che in quarta. In EDUC. VISIVA la continuità didattica è stata sul quarto e quinto anno.. In DISC. GEOMETRICHE si sono avvicendati due docenti in terza e in quarta così come per la disciplina di DIRITTO. RELIGIONE ha avuto docenti diversi in tutto il triennio. Più che negli anni precedenti, nel corso del quinto anno il gruppo classe è apparso più coeso, anche se sono presenti al suo interno gruppi di amicizie più “ elettive “; ciò non ha impedito quest'anno un generale rispetto reciproco e un clima complessivamente collaborativo e sereno a scuola. Questa favorevole condizione si è particolarmente rafforzata nel corso delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione, durante i quali gli studenti hanno saputo dimostrare senso di responsabilità e di solidarietà reciproca. I discenti si sono dimostrati nel tempo disponibili alle iniziative proposte, ma più ricettivi che propositivi, forse per una particolare riservatezza che contraddistingue molti di loro. La partecipazione alla discussione disciplinare non è sempre stata supportata da contributi adeguatamente costruttivi, ma gli studenti si sono contraddistinti, soprattutto nel terzo e nel quarto anno, per essere affidabili e piuttosto diligenti nel vivere la vita scolastica. Durante il quinto anno la classe ha, più degli altri anni, faticato a rispondere con lo stesso livello di serietà e responsabilità a causa del maggiore carico di richieste provenienti dai vari ambiti disciplinari e dalla loro maggiore complessità. A tali considerazioni va aggiunto un duplice fattore penalizzante il lavoro complessivo della classe: la pesantezza dell’orario scolastico (38 ore settimanali) ed una significativa riduzione oraria in vari ambiti disciplinari causata da festività, incontri orientativi e di vario contenuto proposte dalla scuola. Ciò non ha impedito, comunque, di acquisire in tempo utili abilità e competenze accettabili e, in vari casi, apprezzabili. La classe conta al suo interno alcune personalità brillanti ed interessanti, capaci nel contempo di confrontarsi seriamente con le richieste e di assumere la responsabilità degli impegni intrapresi, ma anche di slanci intuitivi e creativi apprezzabili. Purtroppo a ciò non fa seguito una partecipazione trainante della classe. Il rendimento di costoro è ottimo o decisamente buono. Essi dimostrano di aver maturato una buona capacità di rielaborazione autonoma e personale di quanto proposto. Un secondo gruppo si è distinto per un atteggiamento diligente e costante nel tempo che ha permesso loro di superare alcune difficoltà incontrate e di raggiungere mediamente un livello di preparazione più che discreto o discreto. Un terzo gruppo, contraddistinto da alunni con alcune o varie carenze pregresse, non sempre facilmente sanate, hanno complessivamente raggiunto risultati più soddisfacenti, riscontrabili in una progressione più positiva delle loro prestazioni. Ciò è stato possibile anche grazie ad un significativo interesse al fine di migliorare le proprie situazioni scolastiche e ottenere risultati migliori.

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Presentazione alunno/i diversamente abili o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento

(ai sensi dell’art.6 comma 1 del Regolamento) Vedi documento/i in allegato.

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Attività integrative curricolari ed extra curricolari (progetti, incontri con professionisti o associazioni, ecc)

USCITE DIDATTICHE e ATTIVITA' INTEGRATIVE classe TERZA Giussano-Villa Mazenta. Mostra “ A. Gaudì “ Padova: visita alla città e ai suoi monumenti storico-artistici Mantova:visita alla città e ai suoi monumenti storico-artistici Rovereto. Visita al MART: mostra “ Alice nel paese delle meraviglie” e collezione permanente Monza-Arengario: mostra “ Le immagini della fantasia “ Partecipazione al progetto “ Pittura en plein air “: laboratorio con i ragazzi della Scuola Media Inferiore “ Dante Alighieri “ di Carate Brianza classe QUARTA Giussano-Villa Mazenta. Mostra “ L'imprevisto è la sola speranza “ Parigi: visita alla città con i suoi monumenti e ai vari musei presenti ( Museo d'Orsay, Centre G. Pompidou, Louvre ecc..) Monza-Arengario “ Le immagini della fantasia “ Partecipazione al progetto “ Pittura en plein air “: laboratorio con i ragazzi della Scuola Media Inferiore “ Dante Alighieri “ di Carate Brianza classe QUINTA Giussano-Villa Mazenta. Mostra “ Ad usum fabricae. Il Duomo di Milano “ Milano-Palazzo Reale: mostra “ Il volto nel '900 “ e collezione Galleria d'Italia Banca Intesa Venezia: Biennale di arti figurative ( Arsenale e Giardini ) Berlino: visita alla citta' con i suoi monumenti e ai principali musei presenti Milano, Hangar Bicocca . Mostra temporanea di M. Assael. Torri celesti di A. Kiefer Monza-Teatro Manzoni “ Il ritratto di Dorian Gray “ di O. Wilde in lingua inglese Milano-Teatro Carcano “ Sei personaggi in cerca d'autore “ Pirandello Adesione facoltativa pomeridiana o serale agli spettacoli teatrali del Teatro alla Scala di Milano

ORIENTAMENTO IN USCITA

Nel corso dell’A.S. 2013/2014 le attività di orientamento che si sono svolte in orario scolastico sono state le seguenti: 02.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo alle attività. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano. Somministrazione dei Test A. 26.10.2013 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo al mondo delle università (sistema universitario attuale, varie opportunità) e delle Accademie Presenti: referente orientamento, dott. Fabio Carpi, Università Cattolica di Milano, dott. Tenace dell’Accademia Santa Giulia di Brescia. 22.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte) Incontro sui percorsi di alta formazione ITS. Presenti: referente orientamento, il prof. Dario Panciera, Istituto Salesiani Don Bosco di Milano e due alunni dell’ITS Rizzoli.

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27.11.2013 Aula Magna (un’ora) (per tutte le classi quinte) Incontro sulle varie opportunità di post-diploma a Milano e sul territorio. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri dell’Informagiovani di Giussano e 23.01.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro con il comandante della Guardia di Finanza di Seregno che presenta agli interessati le possibilità di una carriera nelle forze dell’ordine. Presenti: la Vice Preside, il Comandante della Guardia di Finanza di Seregno. 26.02.2014 Autodromo di Monza (per tutte le classi quinte) Campus. L’uscita ha occupato tutta la mattinata scolastica. Si sono potute incontrare diverse realtà del mondo accademico e lavorativo, con anche la possibilità di fare test psicologico - attitudinali e le simulazioni di test di ingresso tipo quelli somministrati dal Politecnico. 11.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo artistico con il mondo della comunicazione (IULM). Presenti: referente orientamento, dott. Katic Marco 12.03.2014 Aula Magna (un’ora) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (NABA). Presenti: referente orientamento, Dott. Colli. 21.03.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (Arte e messaggio e iMasterArt) Presenti: referente dell’orientamento, dott.ssa Giovanna Urso, dott.ssa Iva Bundo 28.03.2014 Aula Magna (due ore) (per tutte le classi quinte) Incontro introduttivo al mondo del lavoro (curriculum, colloquio, contratti di primo impiego). Presenti: referente orientamento, dott.ssa Elisabetta Spanu. 16.04.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (IED e Aldo GALLI). Presenti: referente orientamento, dott.ssa Clarissa Finazzi, dott. Silvio Curti. 08.05.2014 Aula Magna (due ore) (incontro aperto solo agli interessati) Incontro di indirizzo con il mondo delle Accademie (scuola di Cinema e Televisione) Presenti: referente orientamento, prof. Pietro Sarubbi. 12.05.2014 Aula Magna (due ore) (per le classi 5^) Incontro sulle possibilità di stages, studio e impiego in Europa. Presenti: referente orientamento e Alessia Ciceri, rappresentante dell’Informagiovani di Giussano. 17.05.2014 Aula Magna (due ore) Incontro a rotazione delle classi quinte con gli ex-allievi del nostro Istituto, che per l’occasione porteranno i loro lavori e le loro diverse esperienze dalle principali accademie, università e scuole post-diploma dell’hinterland milanese. Somministrazione dei test B. Giussano, 01 maggio 2014

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Attività di stage

COGNOME NOME ATTIVITA' DI STAGE

CAMESASCA MARTINA Ultima settimana giugno, prima di luglio 2013: studio di Architettura, Carate Brianza

CORTI GIULIA Dall'11/6 al 15/6 2013: DECAM arredamenti SRL................

ORFANO ELENA Ultime due settimane giugno 2013: attività laboratoriali con bambini Scuola materna Aliprandi, Giussano

POCCHIARI GIORGIA Ultime due settimane giugno 2013: studio di grafica Base, Mariano Comense

SIBIO JENNY Ultime due settimane giugno 2013: attività laboratoriali con bambini Scuola materna Aliprandi, Giussano

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Griglia di Valutazione Generale

Valida per le prove scritte, grafiche, scritto-grafiche, grafico-pratiche, orali. Valutazione dei seguenti obiettivi riassuntivi:

• Conoscenza dell’argomento proposto • Comprensione dell’argomento proposto • Uso del linguaggio, anche disciplinare • Rielaborazione autonoma • Capacità critica

GIUDIZIO

VOTO …/10

PUNTI …/15

Lo studente rifiuta di sottoporsi alla prova.

1 1

Lo studente si sottopone alla prova, ma non risponde alle richieste.

2 2 . 3

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento solo per accenni, ma non comprende l’insieme dei contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è stentata ed estremamente difficoltosa. Manca di autonomia nella rielaborazione e non è in grado di proporre alcun approccio critico.

3

4 . 5

Lo studente dimostra di conoscere in modo superficiale e/o frammentario l’argomento di cui non sa spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è stentata e difficoltosa, non è caratterizzata dal linguaggio specifico disciplinare. Manca di autonomia nella rielaborazione e, se opportunamente guidato, può tentare di costruire un minimo approccio critico.

4

6 . 7

Lo studente dimostra di conoscere sommariamente l’argomento, di cui fatica a spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è difficoltosa, impreciso il linguaggio specifico disciplinare. Non è completamente autonomo nella rielaborazione e solo sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.

5

8 . 9

Lo studente dimostra di conoscere solo gli elementi fondamentali dell’argomento, di cui può spiegare il contenuto. L’espressione (o., s., g., p.) non è ancora fluida, ma applica la terminologia specifica disciplinare. E’ sufficientemente autonomo nella rielaborazione, ma solo sporadicamente è in grado di effettuare un approccio critico.

6

10

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento di cui sa spiegare i contenuti manifestando a volte qualche insicurezza. L’espressione (o., s., g., p.) è fluida e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e sa effettuare qualche approccio critico.

7

12

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e spesso è in grado di effettuare un approccio critico.

8

13

Lo studente dimostra di conoscere l’argomento, di cui sa spiegare approfonditamente i contenuti. L’espressione (o., s., g., p.) è sicura e applica il linguaggio specifico disciplinare. E’ autonomo nella rielaborazione e sempre in grado di effettuare un approccio critico.

9

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Lo studente dimostra di conoscere in modo completo l’argomento, che sa spiegare approfonditamente con un’esposizione sicura e brillante. L’espressione (o., s., g., p.) è ricca, elaborata e fa proprio il linguaggio specifico disciplinare. E’ pienamente autonomo nella rielaborazione e spontaneamente utilizza un approccio critico con apporti personali.

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Considerate le diffuse difficoltà linguistiche,in tutte le discipline si considererà anche la padronanza della lingua italiana e l’uso consapevole del lessico

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Titolo dell’argomento o dell’approfondimento sviluppato da ogni alunno per l’avvio del colloquio d’esame

Si riporta di seguito l’elenco degli argomenti o delle ricerche sviluppati individualmente dagli alunni, ai quali si è lasciata la scelta di operare i propri approfondimenti oralmente o mediante la produzione di un lavoro scritto e/o grafico.

COGNOME NOME TITOLO ARGOMENTO

BEDENDI CHIARA Il Palazzo enciclopedico. Genesi e analisi dell'utopia

CAMESASCA MARTINA Il muro

COLCIAGO SARA La donna

COLZANI ELIANA Il fascino dell'Oriente

CORTI GIULIA Sakura

CUPI FEDERICA La libertà

CUSTODERO NICOLE Albeggia nel crepuscolo

FIAMENI CHIARA Verso l'intelligenza artificiale

GIULIANI VITTORIA Il linguaggio espressivo nelle arti figurative

LEONARDI SARA Il fiore e la sua simbologia

LEVA FEDERICA Le suffragette nell'arte

MACRÌ GRETA L'identità

ORFANO ELENA Marc Chagall

PARRAVICINI CHIARA La casualità nell'impulso creativo

PELUCCHI MIRKO Acquerello

PERITORE MARTA Angoscia, il peggior incubo dell'uomo...

POCCHIARI GIORGIA La libera associazione

PONTIGGIA GABRIELE “ E' dentro di noi un fanciullino “

POZZI ALESSIA Romanticismo e Beat Generation: arte fra alienazione e ribellione

PRESTIPINO LETIZIA Vite di una storia

RUSSO MICHELA Doppia personalità

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SIBIO JENNY Controcorrente

SOMASCHINI REBECCA Dissoluzione

TAGLIABUE MARIA Easter Rising e Dadaismo: due forme di ribellione

TAGLIABUE STEFANO L'automobile nel '900

Criteri generali per l’attribuzione del credito scolastico

Il Credito Scolastico è un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni

di corso e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell’Esame di Stato, nella misura di un

quarto (25 punti su 100).

Per ognuno dei tre anni finali, nello scrutinio finale, si calcola la media dei voti conseguiti nelle

discipline di studio espressa in decimi, che si colloca nella tabella A allegata al D.M. 99 del

16/12/2009.

Verrà assegnato il punto più alto della banda di oscillazione agli studenti che abbiano dimostrato

costante regolarità, frequenza, impegno e applicazione.

Ad ogni media corrisponde un punteggio di diritto al quale può essere sommato un punto aggiuntivo,

meglio conosciuto come Credito Formativo (D.M. n° 49 del 24.02.2000, art. 2 comma 2), che può

essere conseguito se le attività esterne, correttamente documentate, sono di tipo:

1. Sociale, Volontariato e Sportivo;

2. Attività Culturali, Artistiche e Ricreative;

3. Formazione, Stage, Vincitori di Concorsi.

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Programmi consuntivi svolti da ogni singola disciplina nel corrente anno scolastico

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Materia: Italiano Classe: 5 N Docente: Salmaso Valeria

Premessa sintetica sulla disciplina

Le finalità della disciplina sono la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà ed in connessione con le altre manifestazioni artistiche e scientifiche; la conoscenza dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario italiano considerato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con le altre letterature europee; la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione orale e scritta, commisurata alla necessità di confrontarsi anche con gli usi complessi e formali che caratterizzano il sapere nei più diversi campi (filosofico, estetico,artistico). La presentazione di ogni singolo autore è stata inserita in una cornice letteraria, storica, filosofica, politica e artistica. Il programma ha avuto una scansione regolare. E’ stato scelto di affrontare i lineamenti di storia letteraria attraverso lo studio degli autori maggiori della produzione italiana. Per la spiegazione di testi e opere letterarie sono stati forniti gli strumenti necessari per lo svolgimento di un’adeguata analisi formale- stilistica nonché contenutistica.

.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

a) Analisi e contestualizzazione dei testi Lo studente dovrebbe essere in grado di analizzare i testi letterari dimostrando di sapere:

4. condurre una lettura diretta del testo come prima forma di interpretazione del suo significato; 5. collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre opere dello stesso 6. autore o di altri autori e, più in generale, il contesto storico; 7. collocare il testo in un quadro di confronti e di relazioni riguardanti altre espressioni

artistiche. b) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica Lo studente dovrebbe dimostrare di:

� riconoscere i caratteri specifici del testo letterario; � conoscere e utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere

letterarie � saper cogliere attraverso la conoscenza delle opere e degli autori più rappresentativi le linee

fondamentali della prospettiva storica nella tradizione letteraria italiana. c) Conoscenze e competenze linguistiche Lo studente dovrebbe essere in grado di:

• costruire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta, con chiarezza espositiva ed efficacia argomentativa;

• produrre testi scritti di vario tipo, disponendo di adeguate tecniche compositive. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Impegno: lo studente è responsabile del rispetto delle scadenze, degli impegni, delle norme.

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Autonomia: lo studente organizza autonomamente l’esecuzione delle diverse attività. Interesse e partecipazione: lo studente trasforma l’entusiasmo con cui accoglie le proposte di lavoro in interesse reale e risponde agli stimoli inviati dall’insegnante esprimendo il proprio parere. Comportamento: lo studente accetta i consigli dell’insegnante, riconoscendo i propri limiti e sforzandosi di superarli. Non si isola, né si chiude in un gruppo troppo ristretto di compagni. Non alimenta tensioni e si relaziona con compagni e insegnanti in modo positivo. Lo studente affina gli strumenti e i modi della comunicazione orale e scritta come strumenti essenziali della riflessione su di sé e sulla realtà esterna, come strumenti della relazione con gli altri. Attraverso l’analisi e la riflessione sul testo (letterario e non) matura una riflessione critica e migliora l’indagine analitica, la formulazione di osservazioni e la valutazione personale.

RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La classe ha mantenuto la stessa docente nel corso del triennio. Il gruppo classe si è dimostrato nel complesso interessato e ricettivo, anche se con diverse sfumature nella partecipazione e motivazione. Complessivamente gli alunni hanno maturato un interesse e una presenza costanti, supportati dalla continuità nello studio. Tra studenti e docente si è instaurato un clima di serena collaborazione: le lezioni sono state seguite con attenzione; apprezzabile la partecipazione alle tematiche affrontate; non sempre adeguato l’ impegno nello svolgimento del lavoro domestico. Per qualcuno le conoscenze rimangono prevalentemente scolastiche e legate ad uno studio non sempre ragionato; un buon gruppo ha invece saputo sviluppare nel tempo la capacità di raccordo e di rielaborazione critica. La produzione scritta, per alcuni ragazzi, riflette limiti evidenti nella rielaborazione dei contenuti e scarsa padronanza della struttura morfosintattica della lingua.

Nel presente anno scolastico sono state svolte prove simili a quelle previste dall'Esame di Stato, oltre alle due simulazioni, la prima a novembre e la seconda ad aprile.

Contenuti disciplinari Libro di testo di Letteratura italiana in adozione : H: Grosser “Il canone letterario vol. 3 Contenuti svolti: Società e cultura nell’Italia unita: la periodizzazione, difficile esordio dell’Italia unita: questione romana, questione meridionale, industrializzazione e “questione sociale”, Il Positivismo, una filosofia del progresso. Due grandi innovatori Flaubert e Baudelaire . Charles Baudelaire: vita, “Le fleur du mal”testi: “L’albatro”, “Corrispondenze” . La poetica della scapigliatura Naturalismo e verismo: poetiche. G. Verga vita e opere. Il problema della “conversione” da Nedda a Vita dei campi, Fantasticheria,il canone dell’impersonalità. Il ciclo dei Vinti: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo. Testi: “Lettera prefazione all’Amante di Gramigna”, “Rosso Malpelo””Prefazione” ai Malavoglia La poetica del Decadentismo e del Simbolismo. La reazione al positivismo e la filosofia della crisi. Letterati e mercato editoriale. Dallo scienziato al poeta maledetto. A. Rimbaud testo:“Lettera del veggente” G. Pascoli vita e opere. La poetica e il linguaggio .Le raccolte poetiche Myricae e Canti di Castelvecchio. Testi: “La poetica del fanciullino”; “Lavandare” , “L’assiuolo”,”Il lampo”,”Nebbia”, “Gelsomino notturno”. G: D’Annunzio vita e opere. L’esteta dalla vita inimitabile. Dall’esteta al superuomo. Testi:da “Il piacere” brani:”Attendendo Elena”, “Eros malsano”. Le Laudi : Alcyone: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”,”Meriggio”. L’età delle avanguardie: le poetiche delle avanguardie storiche: il Futurismo . F.T.Marinetti “Manifesto del

Futurismo”,

F.T.Marinetti “Manifesto della letteratura futurista”.

I grandi modelli del romanzo del Novecento: La crisi del personaggio-uomo: crisi degli eroi decadenti e

“modernismo”,le radici cognitive della crisi ,la psicanalisi, l’inettitudine ,Bergson e la critica del tempo, James e

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il flusso di coscienza ,illazioni,epifanie e intermittenze del cuore, nuove tecniche narrative. M.Proust e la

ricerca del tempo perduto: una rivoluzione copernicana . Testo:”La madeleine”.

L. Pirandello vita e opere .L’ideologia e i temi di Pirandello, la maschera tra apparenza e realtà; Vita e Forma;

relativismo; il mondo come teatro e gioco delle parti. La poetica dell’umorismo. I romanzi e la fortuna tardiva

di Pi randello .Il fu Mattia Pascal. Uno nessuno centomila. I l teatro : “Sei personaggi in cerca d’autore” * la

classe ha partecipato allo spettacolo teatrale a Milano.Testi:”La poetica dell’umorismo”, da Il fu Mattia Pascal

“L’illusione della libertà”, “L’ombra di un morto”. Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”.

I. Svevo vita e opere. Vent’anni di scrittura clandestina: Una vita e Senilità. La coscienza di Zeno :la nuova

forma del romanzo: dissoluzione della struttura tradizionale del romanzo, dissoluzione del personaggio; il

narratore inattendibile, il lettore incredulo. L’inettitudine. Salute e malattia. La coscienza di Zeno brani:

“Prologo” (fotocopia), “Il fumo”,”La dichiarazione e il fidanzamento”,”La salute di Augusta”, “La vita è inquinata

alle radici”

Lo spirito nuovo della poesia. G. Ungaretti vita e opere. Allegria di naufragi testi:”Porto sepolto” “Mattina”,

“Soldati”, “Fratelli”, “Veglia”, “Pellegrinaggio”,”Sereno”; “Allegria di naufragi”,”I fiumi”.

E. Montale vita e opere. Il testimone del nostro tempo,Ossi di seppia”I limoni”, “Meriggiare”,”Non chiederci la

parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”.

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica e gli approfondimenti.

Metodi e mezzi

METODI:

La lezione frontale è stata la modalità prevalente nella presentazione e nella conduzione dell’analisi delle opere letterarie affrontate. Quando non si è ritenuto esaustivo il libro di testo rispetto ad alcuni contenuti, allora sono ricorsa a materiale aggiuntivo fornito come integrazione al testo, supporto indispensabile per una visione più completa e chiara di alcuni aspetti talora riduttivi e incompleti. Al lavoro di educazione letteraria è stato affiancato un costante richiamo alle abilità linguistiche come aspetti complementari di un unico processo didattico in grado di fornire allo studente gli strumenti e le metodologie necessarie per affrontare con sempre maggior sicurezza e senso critico lo studio e l’analisi dei testi.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

La valutazione ha tenuto conto: 1. Del profitto raggiunto dallo studente nella disciplina 2. Dei progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza 3. Dell’assiduità e dell’interesse dimostrati nello studio 4. Della capacità di coltivare interessi culturali autonomi

STRUMENTI:

Educazione linguistica

Le esercitazioni scritte hanno riguardato le tipologie oggetto della prova di esame.

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I criteri di valutazione hanno tenuto conto delle seguenti voci di carattere generale: competenza sintattica; competenza lessicale e ortografica; completezza e originalità del contenuto; a queste si sono aggiunte: competenza testuale, logica, culturale ( tipologie A e B ); capacità di contestualizzazione ( tipologia A ); capacità comunicativa ( tipologia B ). Educazione letteraria Le verifiche sono state sia orali che scritte: le prime hanno compreso interrogazioni individuali sia su argomenti specifici che su ampi periodi storici e letterari; le seconde hanno assunto la forma del questionario con domande a risposte aperte e di simulazione delle prime prove scritte d’esame (es. tipologia A). Le verifiche sono state finalizzate a valutare: - il livello di conoscenza degli argomenti e la capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio; - la correttezza espositiva, la pertinenza, la completezza dei contenuti e la capacità di operare collegamenti; - l’acquisizione di una terminologia specifica.

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Materia: Storia Classe: 5 N Docente: Marco Radaelli

Premessa sintetica sulla disciplina

La continuità didattica nel triennio per la presente disciplina avrebbe potuto rappresentare un elemento didatticamente facilitante per gli alunni della presente classe, ma siffatta positiva opportunità è stata in parte lesa dalla infelice collocazione oraria della materia in tutto il triennio: in terza due ore consecutive al sabato (terz’ultima e penultima), in quarta una delle due ore collocata di sabato, nel presente anno la sesta ora del giovedì e la penultima di sabato. Gli effetti deleteri di tale situazione hanno preso una duplice direzione: 1) un’attenzione ed una partecipazione all’attività didattica evidentemente condizionate da una comprensibile stanchezza; 2) una forte penalizzazione nell’attività didattica rispetto all’offerta dei contenuti, anche a causa della persistente riduzione delle ore effettive a disposizione per l’insegnamento (ad esempio, in tutto il triennio le lezioni in classe sono sempre iniziate a partire solo dall’orario definitivo, ossia ad ottobre). Mi permetto di chiarire ulteriormente la situazione che si è verificata nel presente anno scolastico. Rispetto al numero di ore previsto legalmente (59) entro la data del 15 maggio, quelle effettivamente svolte sono state 42 (tre delle quali utilizzate per la simulazione delle prove di italiano e disc. Pittoriche). La riduzione di un terzo delle ore a disposizione - dovuta a festività, uscite didattiche della classe, varie attività dell’istituto e solo in minima parte a fattori personali (tre ore) – ha in parte vanificato l’efficacia del lavoro didattico di spiegazione e di verifica. Particolarmente deleteria è stata l’impossibilità a svolgere qualsiasi attività per oltre un mese in ben tre occasioni (settembre, dicembre, aprile). Le conseguenze ultime di questa particolare condizione sono state una discontinuità ed una penalizzazione nello sviluppo dell’attività programmata, decisamente inferiore rispetto a quella prevista, ed una scelta privilegiata per le verifiche scritte invece di quelle orali.

Obiettivi generali e specifici

Le competenze generali richieste in sede di programmazione erano le seguenti:

- conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e

dell’Italia, nel quadro della storia globale del mondo;

- usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina;

- guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere le radici del presente.

- saper cogliere la dimensione temporale di un evento e saperlo collocare nella giusta successione cronologica Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina Contribuire a far apprendere in modo chiaro e coerente i principali fatti storici e le problematiche a essi connesse. In particolare l’attività di studio ha mirato a far cogliere gli elementi strutturali delle società moderna e contemporanea: le istituzioni politiche, le problematiche economico-sociali, le ideologie e i movimenti culturali CONOSCENZA a) acquisire l’aspetto nozionistico degli eventi b) collocare gli eventi nel tempo e nello spazio COMPRENSIONE

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a) cogliere negli eventi i rapporti di causa-effetto b) cogliere i nessi e le relazioni tra gli eventi c) comprendere il significato dei documenti storici RIELABORAZIONE a) utilizzare documenti e strumenti b) orientarsi all’interno di alcune questioni storiografiche ESPOSIZIONE a) conoscere e utilizzare la terminologia specifica RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI La classe ha mostrato interesse verso la disciplina e impegno nello studio, raggiungendo gli obiettivi relativi alla conoscenza e alla comprensione del fenomeno storico. Alcuni allievi, più motivati o mossi da interessi personali, hanno saputo rielaborare in modo più articolato e preciso i contenuti storici

Contenuti disciplinari

CAPITOLO 1 L’EUROPA DEGLI INIZI DEL NOVECENTO La belle époque …(p.16). … e le sue contraddizioni (p.16). Le “crisi di fine secolo” (p.16). Conflitti in campo coloniale (p.17). Le due crisi marocchine (p.17). Blocchi di alleanze contrapposte (p.17). Stati nazionali e stati multinazionali (p.18). L’instabilità regionale dei Balcani (p.18). Conflitti di potenza e aspirazioni nazionali (p.18). La “polveriera balcanica” (p.18). Le guerre balcaniche del 1912-13 (p.19). CAPITOLO 2 L’ITALIA INDUSTRIALE E L’ETA’ GIOLITTIANA 1 SVILUPPO, SQUILIBRI, LOTTE SOCIALI L’industrializzazione italiana (p.22). Come fu finanziata l’industrializzazione (p.22). Sviluppo e squilibri (p.23). Questione sociale ed emigrazione (p.23). Il mondo contadino (p.24). Il movimento bracciantile padano (p.24). Classe operaia e sindacalizzazione (p.24). Il movimento operaio tra anarchismo e socialismo (p.26). Il ruolo del Partito socialista (p.26). L’eccidio del 1898 a Milano (p.26). Una vittoria democratica (p.27). 2 IL RIFORMISMO LIBERALE DI GIOLITTI Due strategie per l’Italia liberale: Sonnino…(p.31). …e Giolitti (p.31). Conflitto sociale e neutralità dello Stato (p.32). Il riformismo giolittiano: successi … (p.33). …e limiti (p.33). I socialisti e Giolitti (p.33). Lo sciopero generale del 1904 (p.34). L’impegno sociale dei cattolici (p.34). Le varie posizioni all’interno del movimento cattolico (p.35). Giolitti e i cattolici (p.35). La crisi degli equilibri giolittiani (p.36). La diffusione del nazionalismo (p.36). La ripresa della politica coloniale (p.37). La guerra di Libia e le sue conseguenze (p.38). Le elezioni del 1913 a suffragio universale maschile (p.38). La crisi del sistema politico giolittiano (p.39). CAPITOLO 3 LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1 LO SCOPPIO DEL CONFLITTO E IL PRIMO ANNO DI GUERRA Una guerra europea (p.46). Conflitti egemonici e crisi degli equilibri (p.46). L’aggressività della Germania guglielmina (p.46). Instabilità regionali (p.46). La corsa agli armamenti (p.47). Un clima ideologico bellicista (p.47). Luglio 1914: lo scoppio del conflitto (p.48). Dalla guerra breve alla guerra di logoramento (p.48). L’invasione tedesca del Belgio (p.48). La situazione sui due fronti (p.48). L’intervento italiano (p.48). Questioni: Perché l’Italia entrò in guerra? (p.50). 2 LO SVOLGIMENTO DEL CONFLITTO E LA VITTORIA DELL’INTESA La guerra di trincea (p.53). Il 1916 sul fronte occidentale (p.53). Il fronte italiano (p.54). Il cruciale 1917 (p.55). La crisi degli eserciti (p.56). Il fronte interno (p.56). L’intervento degli Stati Uniti (p.57). La fine del conflitto (p.57). 3 IL SIGNIFICATO STORICO E LE EREDITA’ DERLLA GUERRA

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Un mondo diverso (p.58). La fine dell’egemonia europea (p.58). Una guerra totale e tecnologica (p.58). Le eredità economiche (p.59). Tensioni e trasformazioni sociali (p.60). Crisi dei valori democratici (p.60). L’impossibile pace (p.60). I 14 punti wilsoniani … (p.61). …e la loro problematica attuazione (p.62). La conferenza di pace di Parigi (p.62). Il crollo dell’Impero ottomano (p.63). Focus: Il genocidio degli armeni (p.63). Analizzare la carta: L’Europa dopo la Prima guerra mondiale (p.64). La nuova Turchia: autoritarismo e modernizzazione (p.66) CAPITOLO 4 LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’UNIONE SOVIETICA 1 IL CROLLO DELLO ZARISMO Le radici della rivoluzione (p.74). Da rivoluzione a rivoluzione (p.74). La questione contadina e le riforme di Stolypin (p.75). Focus: Come fallisce una riforma agraria (p. 75). Industrie e classe operaia (p.75). Un’aristocrazia irriformabile (p.76). Il problema delle nazionalità (p.76). La Russia in guerra (p. 77). La crisi dell’autocrazia (p.78). La rivoluzione del febbraio 1917 (p.78). 2 LA RUSSIA RIVOLUZIONARIA E LA NASCITA DELL’UNIONE SOVIETICA Il doppio potere rivoluzionario (p.79). I diversi orientamenti nel fronte rivoluzionario (p.79). Doppio potere e poteri multipli (p.80). Lenin e le tesi di aprile (p.80). La crisi del governo provvisorio (p.81). La crisi militare (p.82). Un paese ingovernabile (p.82). Il fallito colpo di stato di Kornilov (p.83). La rivoluzione d’ottobre (p.83). I primi decreti del governo bolscevico (p.84). La dittatura rivoluzionaria (p.84). La pace di Brest-Litovsk (p.85). La guerra civile (p.85). La vittoria dell’Armata Rossa (p.86). La nascita dell’URSS (p.87). Il comunismo di guerra (p.88). La dittatura del Partito comunista (p.89). CAPITOLO 5 IL QUADRO ECONOMICO E LA CRISI DEL 1929 Una fase di sviluppo economico (p.102). I nuovi beni di massa (p.102). Il boom economico statunitense degli anni venti (p.102). La debolezza della domanda (p.103). La crisi agricola (p.103). Speculazioni e guadagni facili (p.103). L’euforia della Borsa (p.104). Il crollo del 1929 (p.104) La recessione dell’economia (p.104). La dimensione internazionale della crisi (p.105). Riduzione dei commerci e protezionismo (p.105). CAPITOLO 6 IL FASCISMO 1 LA CRISI DEL DOPOGUERRA IN EUROPA E IN ITALIA Il difficile dopoguerra europeo (p.110). La radicalizzazione della lotta politica (p.111). …e noi faremo come la Russia (p.111). La soluzione autoritaria (p.111). Focus: La Terza Internazionale (p.111). Il paradosso italiano (p.111). Una difficile situazione economica (p.112). Il biennio rosso: lotte sociali e conquiste sindacali (p.112). Disagio e mobilitazione dei ceti medi (p.113). La questione fiumana (p.113). La nascita del Partito Popolare (p.114). Le elezioni del 1919: il successo di socialisti e cattolici (p.115). Le divisioni nel Partito socialista (p.115). L’occupazione delle fabbriche (p.115). La fine del biennio rosso (p.116). 2 IL FASCISMO AL POTERE La nascita del fascismo (p.117). Lo squadrismo e il fascismo agrario (p.117). La violenza squadrista (p.119). Lo squadrismo impunito (p.119). I liberali guardano a destra (p.120). Le elezioni del 1921 (p.120). Violenza e legalità: la nascita del Partito Fascista (p.121). Le scissioni socialiste (p.122). La disfatta del socialismo italiano (p.123). La marcia su Roma (p.123). Il primo governo Mussolini (p.124). La transizione verso la dittatura (p.124). Analizzare i documenti: Mussolini, Discorso alla camera del 16 novembre 1922 (p.124). Nuove istituzioni fasciste (p.125). La legge elettorale maggioritaria del 1923 (p.125). La vittoria del listone (p.126). Dal delitto Matteotti al discorso del 3 gennaio 1925 (p.126) Focus: Il delitto Matteotti (p.126). Analizzare i documenti: Mussolini, Discorso alla camera del 3 gennaio 1925 (p.127). 3 IL REGIME FASCISTA Le leggi fascistissime del 1925-26 (p.131). La nuova legge elettorale plebiscitaria (p.132). Partito e stato (p.132). Dai sindacati alle corporazioni (p.132). Dittatura e consenso (p. 133). Le organizzazioni di massa (p.133). I Patti Lateranensi (p.133). La politica economica: la fase liberista (p.134). La svolta di quota novanta (p.134). Stato ed economia negli anni trenta (p.134). Il regime e le campagne (p.135). Gli interventi nell’agricoltura (p.135). L’amministrazione per enti (p.135). La politica coloniale negli anni venti (p.136).Le ragioni dell’impresa d’Etiopia (p.136). La conquista

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dell’Etiopia (p.136). …e le sue conseguenze (p.136). Il totalitarismo fascista (p.137). Un totalitarismo imperfetto (p.137). Il fallito progetto corporativo (p.138). Segnali di crisi (p.138). Le leggi razziali (p.138). L’opposizione al fascismo (p.139). Comunisti… (p.141). …e giellisti (p.141). L’opposizione intellettuale al fascismo (p.142). La posizione dei cattolici (p.142). CAPITOLO 7 IL NAZISMO 1 IL DOPOGUERRA NELL’EUROPA CENTRALE E LA REPUBBLICA DI WEIMAR La repubblica tedesca (p.153). Le divisioni nel movimento socialista (p.153). Le formazioni paramilitari (p.153). La settimana di sangue del gennaio 1919 (p. 153). Violenza e nazionalismo (p.154). Una società disgregata (p.154). L’inflazione galoppante (p.154). La stabilizzazione economica (p.155). Il compromesso weimeriano (p.155) 2 L’ASCESA DI HITLER La crisi del 1929 si abbatte sulla Germania (p.156). Hitler e il Partito nazionalsocialista (p.156). Il fallito colpo di stato del 1923 (p.156). L’ideologia nazionalsocialista (p.156). Le radici dell’ideologia hitleriana (p.157). Un sogno per una società in crisi (p.157). La forza del Partito nazista (p.158). Razzismo, antisemitismo, antibolscevismo (p.159). La crisi di Weimar (p.159). La svolta del 1930-32 (p.160). L’ascesa elettorale di Hitler (p.160). La conquista del potere (p.161). La costruzione della dittatura (p.161). Focus: La notte dei lunghi coltelli (p.161). 3 IL REGIME NAZISTA Il potere del Fuhrer (p.164). Come governava Hitler (p.164). Repressione e irreggimentazione (p.164). La manipolazione delle coscienze (p.165). Le forme della violenza fascista (p.165). L’operazione eutanasia (p.166). La persecuzione contro gli ebrei (p.166). La politica economica: piena occupazione e consenso (p.167). L’economia di guerra (p.167). Raccontare con le immagini: La notte dei cristalli (p.168) CAPITOLO 8 LO STALINISMO 1 L’UNIONE SOVIETICA NEGLI ANNI VENTI E L’ASCESA DI STALIN L’Unione Sovietica dopo la guerra civile (p.174). L’isolamento del gruppo dirigente bolscevico (p.174). La Nuova Politica Economica (p.175). I risultati della Nep (p.175). Due linee per l’industrializzazione (p.175). Economia e politica (p.176). L’ascesa di Stalin (p.176). Il partito e Stalin (p.176). 2 IL REGIME STALINIANO La crisi degli ammassi del 1927 (p.177). La collettivizzazione forzata (p.177). Lo sterminio dei kulaki (p.178). Collettivizzazione e crisi agricola (p.179). Industrializzazione e pianificazione integrale (p.180). Gli effetti dell’industrializzazione accelerata (p.180). Le inefficienze della pianificazione (p.180). Il partito-stato (p.181). Il sistema burocratico (p.181). Il Grande terrore del 1936-38 (p.181). Mobilitazione del consenso… (p.182). …e propaganda ideologica (p.183). Il culto del capo (p.184). CAPITOLO 9 L’ALTERNATIVA DEMOCRATICA: IL NEW DEAL AMERICANO Le democrazie fra le due guerre (p.190). Gli anni venti negli Stati Uniti (p.190). La crisi del 1929 e il New Deal (p.191), Una nuova politica economica (p.191). Le principali misure del New Deal (p.191). I risultati del New Deal (p.192)

Il programma è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le prove di

verifica ed un ripasso.

Metodi e mezzi

A causa delle succitate difficoltà relative all’orario, sii è forzatamente scelto di privilegiare la lezione frontale.

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Oltre al testo in adozione è stato utilizzato materiale fornito dall’insegnante, in particolari filmati di argomento storico e schede in formato pptx.

Criteri e strumenti di valutazione

Le verifiche hanno coinciso con interrogazioni individuali o con la somministrazione di test e prove strutturate I criteri di valutazione sono stati esplicitati agli studenti e ribaditi, quando necessario, nel momento della correzione in classe.

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Materia: Storia dell’Arte classe 5^N

Docente: Miriam Scherini

Premessa sintetica sulla disciplina

Nell’ambito curricolare, la materia si colloca all’incrocio di più competenze, in particolare tra l’area storico-umanistica e quella d’indirizzo.

Nell’impostazione della disciplina, si è cercato di programmare tenendo conto di tematiche che potessero convergere pluridisciplinarmente, soprattutto per quanto riguarda l’area umanistica, con continui riferimenti alla Storia e alla Letteratura. Alcune opere sono state presentate secondo criteri di analisi formale trattati anche in altri ambiti, come l’Educazione Visiva. Si è inoltre tenuto conto del rapporto arte-nuovi mezzi espressivi, come ad esempio la fotografia e il cinema, sia nel suo sviluppo storico, che nella produzione contemporanea. La classe si è avvalsa della continuità didattica a partire dal terzo anno di corso; gli studenti sono stati avviati, parallelamente allo studio dei fenomeni artistici in successione cronologica, alla ricerca tematica, per la quale sono state impartite precise indicazioni metodologiche, anche di carattere pluridisciplinare. Il programma preventivato è stato svolto per intero: ampio spazio è stato dato alle correnti artistiche dell’Ottocento e della prima metà del Novecento. Lo studio delle innovazioni culturali e tecniche apportate dalle Avanguardie storiche è stato trattato come iniziale e significativa apertura ai diversi operare artistici che caratterizzeranno tutto il secolo XX. Si è dunque lavorato ai fini di un autonomo approccio all’arte moderna e contemporanea: gli studenti sono stati avviati, attraverso il riconoscimento dei vari elementi del linguaggio visivo e la loro contestualizzazione, ad orientarsi in modo critico e a rielaborare costruttivamente, oltre il livello puramente empatico.

Obiettivi generali e specifici

La classe ha partecipato al dibattito disciplinare in modo attento e ricettivo, anche se spesso gli interventi durante le lezioni sono stati sollecitati dall’insegnante; nel complesso, si è dimostrata responsabile nello studio individuale. Gli studenti sono stati coinvolti in diverse uscite didattiche e attività di approfondimento, alle quali hanno partecipato con interesse. Obiettivi formativi generali della disciplina Gli obiettivi prefissati sono di sviluppare e potenziare la:

5. capacità di esprimersi in modo organico, utilizzando il linguaggio specifico

2- capacità di contestualizzazione

� capacità di comparare le opere, gli autori, i periodi

� capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari

� capacità di formulare semplici giudizi critici sulle opere

� sviluppare un interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico fondato sulla

consapevolezza del suo valore estetico, storico e culturale

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Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina

1- conoscenza del programma svolto nell’anno scolastico, almeno nelle linee essenziali

2- saper pervenire dall’ analisi iconografica a quella iconologica

3- capacità di approfondire i contenuti e le problematiche attraverso la ricerca e l’utilizzo di fonti

bibliografiche

Contenuti disciplinari

Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi Storia e natura nell’età romantica - Preromanticismo: pittura visionaria, Goya, Füssli, Blake - Pittoresco e Sublime, la suggestione del paesaggio naturale, il linguaggio del sentimento - La nuova figura dell’artista - L’oriente romantico - Il romanticismo storico - Il restauro dell’Ottocento, Viollet le Duc - La scuola di Barbizon Géricault: La zattera della Medusa, ritratti di alienati Delacroix: La Libertà guida il popolo, Donne di Algeri Ingres: La grande odalisca Goya: i “capricci”, Los fucilamentos Friedrich: Il naufragio della Speranza, Viandante sul mare di nebbia Turner: Pioggia vapore velocità, Vapore durante una tempesta in mare Constable: La baia di Weymouth, Nuvole Füssli: L’incubo Blake: La vecchiaia T.Rousseau: La quercia Corot: Il Tevere a Castel Sant’Angelo Hayez:I vespri siciliani, Il bacio Pugin e Barry: Palazzo della Camera dei Comuni e Big Ben Japelli: Caffè Pedrocchi e Pedrocchino a confronto L’età del Realismo - Il mondo moderno e il Realismo: esigenza di contemporaneità e arte come rappresentazione del reale, la questione sociale Courbet: Lo spaccapietre, Funerale a Ornans, Signorine sulle rive della Senna Millet: Le spigolatrici, L’Angelus Daumier: Vagone di terza classe, Vogliamo Barabba Tra natura e soggettività: l’Impressionismo - L’esposizione del 1874 e il ruolo di Manet - Nuova iconografia e i mutamenti del linguaggio - Poetica e tecnica della pittura impressionista, il valore della sensazione e il tempo come istante, il paesaggio, il plein air - Il contributo della fotografia alla creazione del nuovo linguaggio visivo - Giappone e Giapponismo: l’influenza delle stampe in Occidente Manet: Olympia, Colazione sull’erba, ritratto di Zola, Il bar alle Folis- Bergère Monet: Impressione.Il tramonto del sole, Papaveri, La Grenouillère, Regata ad Argenteuil, la serie della cattedrale di Rouen, Ninfèe Degas: L’assenzio, La classe di danza del signor Pierrot Renoir: Ballo al Mulin della Galette, L’altalena, La Grenouillère Pissarro: Entrata al villaggio Sisley: Linondazione a Port-Marly

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Rodin: Il pensatore, Il bacio Le esperienze italiane tra Risorgimento e Unità Nazionale - I Macchiaioli - La Scapigliatura Fattori: Libecciata, La rotonda di Palmieri, Il riposo Lega: Il pergolato Medardo Rosso: Ecce puer Le esposizioni industriali, l’architettura tra il 1850-1900, le arti applicate - gli strutturalisti e l’architettura del ferro e del vetro - L’esposizione della merce: gallerie, magazzini, mercati - L’Eclettismo - L’Art Nouveau, il Modernismo, il Liberty in Italia - Il rapporto tra arte e industria, il concetto di arti applicate - William Morris e le Arts and Crafts - Il manifesto pubblicitario Mengoni: Galleria Vittorio Emanuele a Milano Eiffel: Torre a Parigi Gaudì: Pedrera, Parco Guell, Sagrada Famiglia Post Impressionismo, Simbolismo, Espressionismo - L’evasione dalla città moderna - Interpretazioni e aperture del Post-Impressionismo.Cèzanne, Van Gogh, Gauguin - Il Pointillisme e il rapporto tra arte e scienza - Il Divisionismo italiano: le componenti simboliste e le tematiche sociali - Il Simbolismo, i Nabis - Arte come espressione: i precursori dell’Espressionismo - Le Secessioni, Klimt Cèzanne: La casa dell’impiccato, I giocatori di carte, Mont Saint-Victoire, Van Gogh: I mangiatori di patate, La stanza, La piana di Crau, Notte stellata, La chiesa di Auvers, Campo di grano con volo di corvi Gauguin:Il Cristo giallo, il periodo tahitiano: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Rousseau: La guerra Toulouse-Lautrec: Ballo al Moulin-Rouge, Sala di Rue des Moulins Sérusier: Il talismano Segantini:Le due madri, La vita Pellizza da Volpedo:Quarto Stato Moreau: L’apparizione Redon: da “Omaggio a Goya”, Nascita di Venere Böcklin: L’isola dei morti Klimt: Giuditta, Il bacio Munch: Pubertà, Il grido Ensor: L’ingresso di Cristo a Bruxelles Le avanguardie storiche - Il concetto di avanguardia, i manifesti, le riviste - I Fauves, Die Brücke, Der Blaue Reiter, Espressionismo austriaco - Il Cubismo:periodo analitico e sintetico; Picasso - I papier-collé, il collage - L’arte primitiva e la sua influenza sull’arte del Novecento - Il Futurismo: eredità divisionista, il Manifesto di Marinetti, i protagonisti - Sant’Elia e l’architettura futurista - Astrattismo: astrattismo lirico e geometrico, Neoplasticismo - De Stijl, Rietveld - L’esperienza del Bauhaus di Gropius - La Metafisica di De Chirico - Arte tra provocazione e sogno: Dadaismo e Surrealismo, arte e psicoanalisi Kirchner: Marcella Heckel: Fraenzi Vlaminck: La ballerina del “Rat mort” Derain: Donna in camicia

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Rouault: Allo specchio, La Sacra Sindone Matisse: Lusso, calma e voluttà, La danza, Nudo rosa Schiele: Autoritratto Kokoschka: La sposa del vento Picasso: Poveri in riva al mare, Les Damoiselles d’Avignon, Fabbrica a Horta de Ebro, ritratto di Vollard, Natura morta con sedia impagliata, Guernica Boccioni: La città che sale, Stati d’animo, Forme uniche nella continuità dello spazio Balla: Le mani del violinista, Dinamismo di un cane al guinzaglio Russolo: Dinamismo di un’automobile Kandinsky: Primo acquarello astratto, Composizione Klee: Strada principale e strade secondarie Mondrian: Composizione con rosso, Victory Boogie-Woogie Arp: Trousse d’un Da Duchamp: Fontana, i ready made, L.H.O.O.Q Schwitters: Merzbau De Chirico: Le muse inquietanti Mirò: Il carnevale di Arlecchino Man Ray: Le violin d’Ingres Magritte: L’impero della luce Dalì: La persistenza della memoria Breve panorama delle esperienze del secondo dopoguerra - Informale in Europa - Espressionismo astratto : “action painting” e “color fields” negli USA Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio Dopo il 15 maggio sono previste alcune lezioni di ripasso e di approfondimento su: Surrealismo e cinema, Espressionismo astratto e Informale.

Metodi e mezzi

Il metodo d’insegnamento si è basato su lezioni frontali partecipate, svolte con il supporto di slides, cd rom, dvd. Punto di partenza è stato l’analisi dell’opera: sono state prese in considerazione alcune tra le più significative per ciascun autore o corrente, come esplicative di una più vasta poetica. Si è privilegiata la conoscenza della produzione pittorica, in rapporto con l’indirizzo figurativo del corso, pur senza trascurare alcuni elementi generali della produzione scultorea ed architettonica. Testo adottato: “L’arte italiana”vol. III, di P. Adorno.

Criteri e strumenti di valutazione

I criteri adottati nell’ambito delle verifiche sono: 1- acquisizione dei contenuti con agganci interdisciplinari 2- chiarezza espositiva

• capacità di organizzazione logica del discorso • integrazioni e rielaborazioni personali • capacità di collegamento e confronto tra periodi e opere diversi Sono state proposte sia verifiche orali che scritte: per quest’ultime è stata utilizzata la tipologia del questionario con risposta aperta e argomentata. Le interrogazioni si sono sempre svolte con il supporto del libro di testo, su cui gli studenti hanno potuto esaminare le riproduzioni delle opere da commentare.

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Materia: Fisica e Informatica. Classe: 5^N Docente: Savelli Marica

Premessa sintetica sulla disciplina

Lo studio della fisica concorre attraverso l'acquisizione di conoscenze e metodologie specifiche della disciplina alla formazione della personalità degli allievi favorendo lo sviluppo di una cultura armonica, tale da consentire una comprensione critica e propositiva del presente e costituire una base per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile. E’ importante che lo studente si renda conto che imparare e capire la fisica non significa limitarsi alla memorizzazione di definizioni, formule e leggi che regolano i fenomeni fisici, ma che sappia comprenderne le implicazioni concettuali e l’applicabilità agli aspetti reali.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

• Utilizzare in maniera rigorosa il linguaggio tecnico e formale • Comprendere i fenomeni elettrici ed astrarre il significato di leggi fisiche espresse da relazioni

matematiche • Sviluppare completa consapevolezza della particolare natura dei metodi della disciplina, che si

articolano in continuo rapporto tra costruzione teorica ed esecuzione di esperimenti • Riconoscere lo sviluppo logico dei concetti e delle teorie analizzate, in modo che di essi si

possano comprendere le ragioni e non solo i contenuti tecnici o applicativi

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

• Acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della realtà

� Comprensione della potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche � Acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico e delle capacità di fornire e ricevere

informazioni � Attitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie

ipotesi interpretative � Acquisizione di strumenti intellettuali che possono essere utilizzati dagli allievi anche per

operare scelte successive � Capacità di "leggere" la realtà tecnologica.

Contenuti disciplinari

La scansione dei contenuti fa riferimento al testo in adozione: Bergamaschini – Marazzini – Mazzoni L'ndagine del mondo fisico–Elettromagnetismo vol. E Carlo Signorelli Editore

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Forza e campo elettrico Le prime idee sull’elettricità. Descrizione corpuscolare dell’elettricità. Corpi carichi positivamente e negativamente. Conduttori e isolanti. Elettrizzazione per strofinio, per contatto, per induzione. Principio di conservazione della carica elettrica. Forza tra due cariche elettriche: contributo di Franklin e Priestley. Esperimento di Coulomb: bilancia a torsione, cenni sulle modalità sperimentali e sugli esisti sperimentali, valutazione dei risultati. Formulazione attuale della forza di Coulomb (modulo, direzione e verso). Costante di Coulomb e costante dielettrica. Effetti della materia sulle forze elettriche. Confronto tra la forza elettrica e la forza gravitazionale. Concetto di campo elettrico. Definizione di campo elettrico. Definizione di vettore campo elettrico. Sovrapposizione di campi elettrici. Rappresentazione del campo elettrico: costruzione e definizione delle linee di campo. Campo uniforme. Definizione di flusso di un vettore costante attraverso una superficie. Il flusso del vettore campo elettrico (attraverso una superficie che non contiene cariche, attraverso una superficie sferica contenente una carica disposta nel suo centro). Teorema di Gauss. Applicazioni del teorema di Gauss:determinazione del campo elettrico in punti molto prossimi ad una distribuzione piana di carica elettrica e in punti compresi tra due distribuzioni di cariche parallele tra loro e di uguale densità superficiale. Campo elettrico, energia potenziale elettrica, potenziale elettrico Energia potenziale elettrica e lavoro delle forze del campo elettrico. Il potenziale elettrico. Campo elettrico e la differenza di potenziale in due punti. Campo elettrico e superfici equipotenziali elettriche. Conservatività del campo elettrico. Conduttori in equilibrio elettrostatico Studio del campo elettrico e del potenziale sulla superficie, all’interno e all’esterno di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Conduttore sferico carico: campo e potenziale. Distribuzione superficiale di carica in conduttori non sferici. Capacità elettrica e condensatore elettrico. I concetti elettrostatici come chiave interpretativa della struttura degli atomi Le teorie atomistiche: modello di Thomson, modello di Rutherford (cenni) Esperimento di Millikan e carica dell’elettrone. La conduzione elettrica nei solidi metallici Moto degli elettroni di conduzione in un campo elettrico. Intensità di corrente elettrica. Intensità di corrente e velocità di traslazione media degli elettroni. Prima legge di Ohm. Seconda legge di Ohm. Resistività elettrica. Resistività e temperatura. Il regime Ohmico della corrente elettrica. Effetto Joule. Campo elettromotore e generatore di corrente. Circuito elettrico. Collegamento in serie e in parallelo (con le leggi di Ohm) Il campo magnetico L'esperimento di Oersted. Il concetto di campo magnetico. Campo generato da un filo rettilineo indefinito. Campo generato da un solenoide. Correnti e poli. Sintesi formale delle proprietà del

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campo magnetico: flusso del vettore induzione magnetica e circuitazione del campo di induzione magnetica. L’interazione campo magnetico-carica elettrica La forza di Lorentz. Dinamica del moto di una carica in un campo magnetico. Analisi dell’esperimento storico di Thomson. Interazione tra campo magnetico e corrente elettrica Forza prodotta da un campo B su una corrente elettrica. La definizione operativa dell'Ampere. Azione del campo magnetico su una spira percorsa da corrente.

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

Metodi e mezzi

METODI: La trattazione si è svolta essenzialmente mediante lezioni frontali. Tenendo conto delle caratteristiche del corso di studi, si è cercato di porre particolare attenzione all’aspetto qualitativo e descrittivo dei fenomeni (non si è affrontata la parte esercitativa di applicazione di formule e concetti in problemi). MEZZI: Si è privilegiato l’uso del manuale quale strumento fondamentale per acquisire un metodo razionale per la consultazione di un testo di carattere scientifico.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

Per il raggiungimento di un livello di sufficienza sono state valutate: 8. la conoscenza dei contenuti affrontati 9. la conoscenza delle grandezze fisiche più importanti e delle loro unità di misura 10. la capacità di interpretare correttamente le formule fondamentali incontrate, in riferimento al

modello per cui sono state costruite

STRUMENTI:

Verifiche scritte, verifiche orali e in misura minore test. Le verifiche scritte proponevano trattazioni brevi di parti di argomenti trattati in classe o domande aperte a risposta breve per l’analisi delle conoscenze acquisite, della proprietà di linguaggio e della comprensione di contenuti.

Le interrogazioni orali sono state svolte per verificare le capacità di utilizzare un linguaggio appropriato, di esporre con coerenza logica i contenuti, di motivare consapevolmente le affermazioni fatte. I test per analizzare la conoscenza di linguaggi e la comprensione dei contenuti attraverso quesiti a risposte chiuse e/o multiple e per verificare in semplici situazioni la capacità di applicare i contenuti appresi.

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Materia: Matematica e inform. Classe: 5^N Docente: Savelli Marica

Premessa sintetica sulla disciplina

L’insegnamento della matematica nella scuola superiore possiede una fondamentale valenza educativa e rappresenta un’importante componente del patrimonio culturale di ogni persona. Essa favorisce il potenziamento delle capacità logiche degli allievi, abituandoli ad una economia di pensiero, a ricercare ed apprezzare la verità, a valorizzare la generalizzazione e l’astrazione dei concetti slegandoli da un puro interesse pratico. La programmazione della disciplina è stata improntata all'esigenza di fornire agli allievi non solo una competenza "tecnica", ma soprattutto un'abitudine all'attenzione ai dati, alla elaborazione di processi deduttivi a partire da essi, alla motivazione delle proprie affermazioni. Si è tentato di condurre gli studenti a rendersi conto che, al pari di una disciplina artistica, anche la matematica si affronta con fantasia, intuizione e creatività, pur non potendo prescindere dal rigore formale che la contraddistingue.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

• riconoscere le funzioni evidenziandone tipologia e caratteristiche • applicare algoritmi e procedure caratteristiche dell’analisi, utilizzare strumenti ed operatori

fondamentali • sintetizzare le conoscenze via via acquisite • “leggere” un dato grafico e dedurne comportamento e caratteristiche della funzione

rappresentata • eseguire uno studio di funzione (in particolare algebriche razionali intere e fratte), avvalendosi

della traduzione grafica delle informazioni possedute

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

� valutare le situazioni problematiche che si presentano come una sfida con cui misurarsi e non come una fatica a cui sottrarsi

� porsi criticamente di fronte ai fatti per riuscire ad esprimere giudizi fondati su considerazioni oggettive

� saper vagliare le informazioni per ampliare le proprie conoscenze � affinare le capacità deduttive, analitiche e di sintesi e rielaborare personalmente i concetti � affinare e perfezionare l’uso del linguaggio specifico e di un formalismo rigoroso � collocare ogni singolo problema all’interno di una costruzione teorica più ampia, acquisendo

attitudine alla generalizzazione � perfezionare la capacità di matematizzare situazioni problematiche utilizzando i metodi di

volta in volta più convenienti � sostenere con argomentazioni valide le scelte effettuate

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Contenuti disciplinari

La scansione dei contenuti fa riferimento al testo in adozione: Bergamini-Trifone-Barozzi Funzioni e limiti Derivate e studi di funzioni Zanichelli FUNZIONI E LIMITI LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA' Le funzioni reali di variabile reale Definizione di funzione, dominio, codominio, grafico Classificazione delle funzioni Campo di esistenza di una funzione e studio del segno Le proprietà delle funzioni Funzioni iniettive, suriettive e biettive Funzioni crescenti, decrescenti, monotone Funzioni periodiche Funzioni pari e dispari Funzioni inverse Funzioni e trasformazioni geometriche I LIMITI La topologia della retta Intervalli Insiemi limitati e illimitati Estremi di un insieme Intorni di un punto e di infinito Punti isolati e di accumulazione Definizioni di limite Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito Limite destro e limite sinistro Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito Asintoti verticali Limite finito per x che tende ad un valore infinito Asintoti orizzontali Limite infinito per x che tende ad un valore infinito Teorema di unicità del limite (con dimostrazione) Teorema del confronto LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI Funzioni continue Definizione di funzione continua Operazioni sui limiti Limite della somma algebrica di due funzioni Limite del prodotto di due funzioni Limite della potenza n-esima di una funzione Limite della radice n-esima di una funzione Limite del quoziente di due funzioni Forme indeterminate

Calcolo dei limiti nelle forme indeterminate [ ]∞−∞ ,

∞,

0

0, [ ]∞⋅0

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Limiti delle funzioni razionali e irrazionali Limiti notevoli

Limite notevole x

senx

x 0

lim→

=1 (con dimostrazione) e limite che definisce il numero e

Limiti che si possono ricondurre ad essi (cenni) Asintoti Ricerca degli asintoti orizzontali e verticali Asintoti obliqui Ricerca degli asintoti obliqui (con dimostrazione) Punti di discontinuità e loro classificazione (prima specie, seconda specie, eliminabile) DERIVATE E STUDI DI FUNZIONI LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE Rapporto incrementale e suo significato geometrico Derivata di una funzione Significato geometrico della derivata Derivata sinistra e derivata destra Continuità e derivabilità (con dimostrazione) Le derivate fondamentali Derivate di alcune funzioni in base alla definizione e alla interpretazione grafica: y=cost,

xy = ,2

xy = , xy = , x

y1

=

Derivata della funzione potenza, della funzione seno e coseno, della funzione esponenziale e della funzione logaritmica solo in base e I teoremi sul calcolo delle derivate Derivata del prodotto di una costante per una funzione Derivata della somma di due funzioni Derivata del prodotto di due funzioni Derivata della potenza di una funzione Derivata del quoziente di due funzioni Derivata di una funzione composta La retta tangente al grafico di una funzione Equazione della retta tangente ad una curva in un suo punto Punti stazionari Punti a tangente parallela all'asse y, cuspidi, punti angolosi FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate I MASSIMI I MINIMI E I FLESSI Massimi e minimi assoluti Massimi e minimi relativi Concavità e punti di flesso Punti di stazionarietà di massimo o di minimo relativo Condizione sufficiente per i massimi e i minimi relativi Punti stazionari di flesso orizzontale LO STUDIO DELLE FUNZIONI

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Schema generale per lo studio di una funzione con particolare riferimento alle funzioni algebriche razionali Lettura di un grafico e deduzione delle caratteristiche della funzione rappresentata

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

Metodi e mezzi

Dopo un'introduzione generale dei singoli argomenti si è passati ad un approccio di carattere intuitivo. Dove è stato possibile, si è ricorso alla “visualizzazione” grafica dei contenuti in esame, sia per renderne più immediato ed intuitivo il significato, sia per permettere agli studenti di utilizzare procedure più consone alle loro attitudini. Solo in un secondo momento si è passati ad una trattazione formale di quanto proposto. Ciascun concetto è stato introdotto in modo graduale, ricorrendo ad un linguaggio semplice anche se, al tempo stesso, rigoroso ed illustrando ogni caso con opportune esemplificazioni. Ampio spazio è stato dedicato all’esecuzione di esercizi. I lavori svolti in classe hanno cercato di sollecitare la cooperazione, il confronto e la possibilità di valutare le proprie capacità di operare autonomamente. Si è preferito non appesantire eccessivamente la trattazione teorica: in particolare, di ogni argomento trattato è stata data una giustificazione intuitiva o teorica, la dimostrazione dei teoremi considerati è stata condotta solo nei casi meno laboriosi. Agli studenti è stata richiesta solo la conoscenza rigorosa della definizione di ogni concetto studiato. Negli esercizi è stata invece richiesta la capacità di dare giustificazione delle procedure risolutive mediante riferimenti teorici. Sono stati svolti esercizi diversi e formalmente poco ripetitivi, atti a stimolare la ricerca di percorsi risolutivi di volta in volta più adeguati. L’applicazione ripetitiva è stato utilizzata come rinforzo dei concetti appresi e come strumento per l'acquisizione di una padronanza sicura e veloce dei meccanismi acquisiti, non certo come metodo privilegiato dell'apprendimento e della conoscenza. Particolare rilievo è stato dato alla lettura del grafico di una funzione.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

In ciascuna prova di valutazione si è considerato il grado di raggiungimento degli obiettivi specifici

della singola prova somministrata. Le valutazioni globali sono scaturite da giudizi fondati sulla

considerazione dei seguenti elementi:

6. raggiungimento degli obiettivi prefissati 7. impegno ed interesse dimostrati in classe e durante il lavoro individuale 8. progressi conseguiti

Per il raggiungimento di un livello di sufficienza ci si è attenuti agli obiettivi minimi della disciplina. In ambito valutativo si sono pertanto considerati i seguenti parametri:

11. conoscenza dei contenuti affrontati 12. capacità di applicare le conoscenze acquisite in situazioni semplici note o riguardanti ambiti

diversi da quelli in cui sono state presentate 13. capacità di dar ragioni in modo coerente, quantunque semplice, del proprio operare 14. capacità di esporre i contenuti appresi utilizzando in modo preciso i termini lessicali.

STRUMENTI:

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Verifiche scritte e verifiche orali. Le verifiche sono state principalmente scritte: svolte a conclusione di alcune unità didattiche, articolate in esercizi per verificare le capacità di analisi, di sintesi e di trasferire conoscenze ed abilità apprese a situazioni diverse da quelle già incontrate. Le interrogazioni orali sono state svolte per verificare le capacità di utilizzare un linguaggio appropriato, di esporre con coerenza logica i contenuti, di motivare consapevolmente le affermazioni fatte.

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Materia: Inglese Classe: 5N Docente: Ballabio Adriana

Premessa sintetica sulla disciplina

Le finalità del triennio integrano ed ampliano quelle del biennio e mirano a potenziare: - la competenza comunicativa, per consentire una adeguata interazione in contesti diversificati ed

una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un patrimonio linguistico piu’ ricco; - la comprensione interculturale, non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa ad

espressioni piu’ complesse della civiltà straniera e agli aspetti piu’ significativi della sua cultura..

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

Nel corso degli ultimi due anni di studi si continueranno a sviluppare le abilità ricettive e produttive orali, ponendo particolare attenzione alla precisione e ricchezza nell’uso del lessico , all’utilizzo di strutture grammaticali diversificate e di contenuti appropriati. Gli studenti saranno avviati alla lettura ed analisi di opere letterarie e la produzione scritta li vedrà impegnati nella stesura di riassunti, relazioni e commenti a testi oltrechè nella traduzione di brani da e nella L2. Per facilitare un apprendimento non settoriale dei contenuti, si effettueranno ,dove possibile, collegamenti con Italiano, Storia dell’Arte, Storia e l’evoluzione del pensiero filosofico. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

Alla fine del 5°anno gli studenti dovranno essere in grado di affrontare e fare propri i testi letterali proposti, dovranno mostrare un buon grado di maturità che permetta loro di affrontare con responsabilità e autonomia e sufficiente autonomia lo studio della materia, dovranno essere in grado di commentare ed esprimere giudizi critici sugli argomenti affrontati; dovranno aver acquisito modelli lessicali che permettano loro di comprendere ed esprimersi con una certa proprietà per ciò che riguarda lo studio della letteratura

Contenuti disciplinari

G.G Byron The life e Childe Harold’s Pilgrimage”.Analisi dell'opera. Jane Austen : “ La vita e le opere “ Opera: “Pride and Predjudice” Accenni al romanzo gotico Mary Shelley : Frankenstein Nel corso dell’anno sono stati affrontati i seguenti argomenti letterari:

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The Romantic Age: historical,social and literary background William Blake Songs of Innocence ,Songs of Experiences (lettura ed analisi di alcune liriche) William Wordsworth Lettura ed analisi della poesia: “ Daffodils” Samuel T.Coleridge The Rime of the Ancient mariner Edgar Allan Poe : “La vita e le opere” Lettura ed analisi “The tell-tale heart” The Victorian Age: historical and social background Literary background The Victorian Novel Charles Dickens “Oliver Twist” Analisi dell’opera RL. Stevenson “Doctor Jekyll and Mr Hyde Analisi dell’opera Aestheticism and Decadence Oscar Wilde The portrait of Dorian Gray The Modern Age: Anxiety and Rebellion wars and after “ Suffragettes “ e “ The Irish Question “ “ Trasformation of Brithish Society between the uors” “ The jazz Age “ The birth of modern Novel and the Stream of Conciousness The Interior Monologue La prosa (Joyce : Dubliners) Virginia Woolf Vita e opere “ Mrs Dalloway”

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

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Metodi e mezzi

METODI: Nel corso degli ultimi due anni di studi si continueranno a sviluppare le abilità ricettive e produttive orali, ponendo particolare attenzione alla precisione e ricchezza nell’uso del lessico , all’utilizzo di strutture grammaticali diversificate e di contenuti appropriati. Gli studenti saranno avviati alla lettura ed analisi di opere letterarie e la produzione scritta li vedrà impegnati nella stesura di riassunti, relazioni e commenti a testi oltrechè nella traduzione di brani da e nella L2. Per facilitare un apprendimento non settoriale dei contenuti, si effettueranno ,dove possibile, collegamenti con Italiano, Storia dell’Arte, Storia e l’evoluzione del pensiero filosofico. MEZZI:

Si fa riferimento al testo Lit and Lab Autori Spiazzi Tavella Zanichelli

Criteri e strumenti di valutazione

Negli ultimi due anni di corso, le verifiche riguarderanno, soprattutto, la capacità di comprensione e di analisi di testi letterari e l’abilità di produzione orale-scritta, per la quale si darà rilievo al grado di chiarezza e coerenza di quanto esposto. L’analisi dell’errore sarà parte essenziale della verifica e rappresenterà uno strumento diagnostico fondamentale per impostare l’attività di recupero. Si prevede di effettuare almeno 3 verifiche scritte e 1-2 verifiche orali a quadrimestre.

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Materia: Educazione Fisica Classe: 5N Docente: Tiziana Civati

Premessa sintetica sulla disciplina

Nella scuola secondaria superiore l’ educazione fisica fornisce la conoscenza di alcuni principi fondamentali ai quali essa stessa s’ispira affinché lo studente, informato dei vantaggi connessi alla pratica di un’attività di movimento e messo in grado di valutare autonomamente le proprie caratteristiche antropometriche e motorie, possa scegliere l’attività fisico-sportiva più adeguata alle proprie esigenze. Più in generale consente di acquisire una “cultura del corpo” che lo induca ad adottare autonomamente regole e abitudini tese al mantenimento di un soddisfacente equilibrio psicofisico. La programmazione didattica comprende anche elementi di anatomia e fisiologia e sono previste attività tendenti all’acquisizione e all’affinamento di abilità motorie e capacità percettive trasferibili in altri ambiti. Infine non sono da trascurare le forti componenti ricreative e di socializzazione insite nella pratica di una qualsiasi attività sportiva.

Obiettivi generali e specifici

Nel corso del triennio la classe ha avuto sempre la stessa docente con la quale i ragazzi hanno instaurato una relazione costruttiva e rispettosa. Durante le lezioni l’attenzione è stata la partecipazione è stata attiva e propositiva, l’impegno sempre costante. Il livello motorio è adeguato: la maggior parte della classe è dotata di buone capacità, con alcune punte d’eccellenza ed è caratterizzata da una buona coordinazione globale. Il profitto generale è buono.

OBIETTIVI COGNITIVI-OPERATIVI:

Potenziamento fisiologico: - Miglioramento delle funzioni cardiocircolatoria e respiratoria - Potenziamento dei diversi distretti muscolari - Miglioramento della mobilità articolare

Rielaborazione degli schemi motori di base: - Collegare le varie situazioni motorie nelle diverse attività proposte - Coordinazione spazio-temporale e dissociata - Valutare le scelte motorie più adeguate nelle diverse situazioni in tempo utile

Conoscenza e pratica delle attività sportive: - Conoscere e applicare le regole di gioco - Utilizzare la tattica di gioco in modo adeguato rispetto alle varie situazioni - Applicare i gesti atletici nelle diverse attività sportive

Conoscenza dei principi teorici fondamentali, dei regolamenti e dell’arbitraggio.

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

Affinare abilità motorie e capacità percettive trasferibili in altri ambiti. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico Organizzare in modo autonomo le attività sportive Saper riconoscere le varie situazioni di gioco anche con compiti di arbitraggio. Consapevolezza dei benefici apportati dalla pratica costante di un’attività motoria.

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Contenuti disciplinari

Potenziamento fisiologico:

� Attività di resistenza in regime aerobico � Attività di resistenza in regime misto aerobico-anaerobico � Esercizi di stretching � Esercizi di mobilità articolare � Esercizi di potenziamento muscolare eseguiti a carico naturale

Rielaborazione degli schemi motori di base:

15. Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica 16. Coordinazione con base musicale 17. Andature atletiche 18. Agilità e destrezza 19. Giocoleria

Avviamento allo sport: pallavolo, pallacanestro, unihock, calcio a 5, badminton, go back 20. Fondamentali individuali 21. Fondamentali di squadra 22. Esercitazioni strutturate

Conoscenza dei principi teorici fondamentali:

23. Regolamenti ed arbitraggio degli sport praticati

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le prove di verifica.

Metodi e mezzi

METODI: Nell’affrontare gli argomenti si è partiti sempre da una situazione globale, che rappresenta il momento in cui gli alunni familiarizzano con l’argomento stesso. In seguito sono subentrati momenti di tipo analitico o più precisamente percettivo, in cui è avvenuta la presa di coscienza degli aspetti più specifici relativi all’apprendimento. MEZZI: Durante le lezioni sono state usate le attrezzature grandi e piccole presenti in palestra.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

Grande rilievo è stato dato nella valutazione all'impegno personale e al grado di partecipazione costruttiva alle attività proposte. Per quanto riguarda la verifica è importante sottolineare che, all'interno di ogni singolo obiettivo è stato valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine “ significativo” si attribuisce un duplice valore : una misura quantitativa, se è possibile la definizione precisa del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; un'indicazione soltanto qualitativa, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”, categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi.

TIPOLOGIA: esercitazioni pratiche. STRUMENTI:test motori

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Materia: Filosofia Classe: 5N Docente: Massimo Greco

Premessa sintetica sulla disciplina

La programmazione di filosofia nel Liceo Artistico non può prescindere dai vincoli posti dal monte ore

globale, che prevede 66 ore di lezione nel corso di ciascun anno. È quindi necessario operare delle

scelte, anche dolorose. Si rimanda alle Indicazioni nazionali relative alla riforma, di cui si è già

tenuto conto.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

Gli obiettivi sono già stati tarati in base alla Riforma. Le competenze sono indicate con chiarezza

nelle Indicazioni nazionali, cui si rimanda per una visione completa.

Si rimarca per altro quanto segue: “Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie

specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di

comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della

cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline”.

Obiettivi minimi: utilizzo complessivamente adeguato del lessico, conoscenza e comprensione dei

principali contenuti trattati, esposti in maniera comprensibile.

Contenuti disciplinari

Schopenhauer: Il mondo della rappresentazione. La volontà di vivere. La liberazione dal dolore

Kierkegaard: Il Singolo. Possibilità e angoscia. Vita estetica, etica, religiosa

Feuerbach: uomo e religione

Marx: Il materialismo storico. Struttura e sovrastruttura. L’alienazione

Il positivismo e Comte: gli stadi

Darwin: L’evoluzione

Bergson: Il tempo

Nietzsche: La nascita della tragedia, Apollineo e Dionisiaco. La morte di Dio e il Superuomo. La

volontà di Potenza e l’eterno ritorno.

Freud e la psicanalisi: Il metodo della psicanalisi. La struttura della psiche

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Heidegger: Essere ed esistenza. L’esistenza inautentica. L’esistenza autentica e la morte

Sartre: Essere e Nulla. Libertà e responsabilità. La nausea

Etiche e problemi dell’uomo contemporaneo:

Levinas: il medesimo e l’altro. Ontologia e metafisica

Jonas: l’etica della responsabilità.

Etiche animaliste e ambientaliste: Singer e Regan

L’Intelligenza Artificiale: IA forte e debole, funzionalismo e connessionismo, Le critiche dei filosofi

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

Metodi e mezzi

È stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale, aperta anche a domande e contributi da parte

degli studenti. Nel corso delle lezioni il docente ha letto e commentato alcuni documenti.

Testo in adozione: Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero, Itinerari di filosofia 3.

Criteri e strumenti di valutazione

Sono state svolte verifiche scritte con domande a risposta aperta (10-12 righe) finalizzate a

valutare conoscenza e comprensione dei temi trattati. Si è tenuto conto anche della proprietà di

linguaggio e della capacità di organizzare in maniera logica l’esposizione.

Le verifiche orali sono state impostate il più possibile nella forma del colloquio al fine di valutare

anche le competenze più complesse rispetto a quelle richieste per raggiungere gli obiettivi minimi.

Per gli studenti con diagnosi di DSA sono stati messi in atto tutti gli strumenti compensativi previsti

dal PDP, in particolare, e ai fini dell’eventuale inserimento della disciplina nella terza prova, è stato

ridotto di un terzo il numero di domande nei compiti scritti

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Materia: Educazione Visiva Classe: 5N Docente: Cinzia Soverchia

Premessa sintetica sulla disciplina

La materia ha come carattere principale la possibilità di una cosciente acquisizione dei sistemi di

lettura dei codici linguistici legati alla produzione delle immagini , e alla loro definizione di tipo

tecnico / artistico

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI: L'intervento legato all'insegnamento della Educazione Visiva mira alla

decodifica dei codici linguistici legati all'immagine a alle dinamiche proprie del loro utilizzo .

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI: L'approfondimento e la ricerca personale a partire dai mezzi

culturali messi a disposizione.

Contenuti disciplinari

CONT. 1: Interpretazione delle forme . Idealizzazione . Deformazione . Frantumazione . Applicazione pratica

CONT. 2: La sintesi formale , Configurazioni . Sintesi formale nell'arte .Applicazione pratica

CONT.3 : L'Astrazione . Applicazione pratica

CONT.4 : La Rappresentazione fantastica : Il mondo nella rovescia .Variazione di materia , peso , colore . Variazione di scala. Moltiplicazione degli elementi . Cambio di luogo , di funzione.Affinità visive o funzionali. Fusioni bizzarre. Libere associazioni . Immagini indefinibili o incomplete. Applicazione pratica

CONT. 5 : Comunicazione per immagini . Lettura denotativa e connotativa dell'immagine . Le funzioni comunicative (informativa , espressiva , estetica , esortativa , metalinguistica , fàtica . Applicazione pratica CONT 6 : La retòrica visiva e la comunicazione . Ipèrbole , metònimìa,simmetria ,prosopopèa,paradosso . Applicazione pratica

CONT.7: Studio e analisi progettuale di un elemento tratto da un testo di Pirandello ( Il berretto a sonagli ) ed elaborazione di un soggetto plastico attraverso materiale modellabile .

CONT. 8: Impostazioni progettuali CONT. 9 Uso tecniche grafico /pittoriche

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CONT. 10 Approccio alla lavorazione del feltro CONT: 11 Costruzione e rilegatura cartella di contenimento lavori

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

Metodi e mezzi

METODI: Utilizzo di regolari sistemi si sperimentazione del percorso proposto attraverso ricerca personale. MEZZI: Utilizzo costante del testo . Lezioni frontali teoriche . Visita Mostra sul Ritratto “Da Matisse a Bacon” Milano –

Palazzo Reale

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI:

Capacità creative e immaginifiche espresse in fase progettuale e di realizzazione .

Flessibilità mentale in relazione alle varie fasi del lavoro.

Capacità propositive riguardo le scelte da operare in corso d'opera .

Capacità di avvantaggiarsi degli elementi di criticità eventualmente presenti nel lavoro.

TIPOLOGIA:

Verifiche semistrutturate articolate almeno tre volte a quadrimestre.

STRUMENTI:

Testi fotocopie ,cd, internet,riviste, strumenti e materiale da disegno , per dipingere e cartonati per

rilegatura.

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Materia: Discipline Plastiche Classe: 5N Docente: Alice Dessimone

Premessa sintetica sulla disciplina

Nella formazione generale dell'individuo la Plastica, così come tutte le attività di natura grafico - rappresentative, svolge un ruolo estremamente importante,infatti, le funzioni tattili insieme a quelle visive costituiscono uno degli strumenti percettivi che maggiormente rivelano la presenza delle qualità specifiche delle materie di cui sono fatte le cose che ci circondano. Nell’indirizzo Figurativo l’insegnamento delle Discipline Plastiche si articola, settimanalmente, in sei ore principalmente dedicate allo studio e alla applicazione pratica dei fenomeni connessi alla tridimensionalità..

Obiettivi generali e specifici

Gli obiettivi generali possono essere sinteticamente così descritti:

� Acquisizione dei diversi aspetti linguistici della Disciplina; � Uso corretto degli strumenti operativi ; � Acquisizione di capacità di osservazione delle forme della natura in generale e della figura

umana in particolare e riflessione sulle loro caratteristiche specifiche; � Acquisizione di capacità organizzative.

Tra gli obiettivi specifici più importanti ricordiamo:

� Acquisizione di capacità interpretative delle forme naturali; � Acquisizione dei fondamenti della interpretazione e restituzione tridimensionale delle forme; � Capacità di reinterpretare le forme anatomiche mediante processi di: deformazione,

geometrizzazione, stilizzazione; � Capacità di organizzazione analitica delle componenti di un problema progettuale Plastico; � Capacità di individuare e conferire alle forme studiate valori simbolico-semantici. � Capacità d

Contenuti disciplinari

Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono state effettuate le

prove di verifica.

IL PROGETTO PLASTICO

• RICERCHE ICONOGRAFICHE; ICONOLOGICHE.

• LE ANALISI: ANALISI DEL TESTO; ANALISI DEL CONTESTO; ANALISI MORFOLOGICA E CONTENUTISTICA; ANALISI DI EVENTUALI PROTAGONISTI; ANALISI STORICA, SEMANTICA E SIMBOLICA.

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24. SCHIZZI DI PRIMA IDEA, ELABORAZIONI DI PREMODELLI, REALIZZAZIONE MODELLO DEFINITIVO, TAVOLE DI AMBIENTAZIONE.

TEMATICHE AFFRONTATE: - GLI ELEMENTI DELLA NATURA: FUOCO, ARIA, TERRA ACQUA. ASPETTI E COMPORTAMENTI

DEGLI ELEMENTI NEL CONTESTO NATURALE, LORO ASPETTI SIMBOLICI, FORMALI ED ESPRESSIVI.

- IL CICLO VITALE: DALLA NASCITA ALLA MORTE ATTRAVERSO ALCUNE TAPPE SIGNIFICATIVE ( ES: CRESCITA, RIPRODUZIONE, INVOLUZIONE ECC.). APPROFONDIMENTI DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE IN NATURA E DEGLI ASPETTI SIMBOLICI ED ESPRESSIVI AD ESSI CONNESSI.

TECNICHE E MATERIALI UTILIZZATI : ADDITIVA, INTERMEDIA, SOTTRATTIVA, IN : ARGILLA, MASSELLO DI LEGNO, GAS-BETON, CONGLOMERATI VARI. METODI DI FINITURA E PRESENTAZIONE MODELLI FINITI.

Metodi e mezzi

Si specifica che per motivi connessi a capacità individuali dei singoli allievi, per interessi culturali particolari espressi, per attitudini specifiche dimostrate, la trattazione di alcuni contenuti del programma sia in ordine alle esercitazioni grafiche che a quelle tecnico – pratiche si è svolta in maniera differenziata per molti studenti.

Criteri e strumenti di valutazione

I criteri di valutazione sono stati dipendenti dalle seguenti condizioni: 9. In base agli obiettivi generali e specifici pienamente o in parte raggiunti. 10. In relazione alla continuità di studio dimostrata. 11. In relazione alle attitudini dimostrate e capacità acquisite. 12. In relazione alle capacità di autonomia organizzativa. 13. In relazione all’impegno, all’interesse e alla sensibilità dimostrati nei confronti della disciplina.

Gli strumenti prevalentemente usati nel processo di valutazione sono stati:

� Periodiche verifiche dello stato di progressione dei lavori in esecuzione. � Verifica terminale del percorso svolto.

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Materia: Discipline Pittoriche Classe 5N Docente:Ballabio Luisa

Premessa sintetica sulla disciplina

La materia è caratterizzante l’indirizzo insieme alle Discipline Plastiche. Scopo principale della disciplina è quello di condurre gli alunni a comprendere e interpretare la realtà circostante, potenziare le capacità critiche e percettive, utilizzando gli strumenti specifici della cultura artistica affinando la propria sensibilità estetico-espressiva. Nel triennio il lavoro didattico dell’indirizzo “ Figurativo “ da alcuni anni si svolge in due direzioni parallele. Da una parte l’approfondimento su tecniche, materiali e loro utilizzi; poi sulla osservazione del dato reale e in particolare sulla figura umana che, dal quarto anno prevede anche la presenza del modello vivente per metà dell’orario di lezione. Dall’altra parte il lavoro progettuale e creativo su varie tematiche, dalla grafica alla decorazione pittorica. Questa seconda direzione ha come obiettivo il completamento della prima, per superare la stretta dimensione artistico-mimetica ed avviare gli alunni alla progettazione del percorso creativo: dallo studio del tema proposto, alla raccolta dei dati e dei materiali, all’ideazione vera e propria di un progetto, passando attraverso diverse prove analitiche , sintetiche, coloristiche ecc. La scelta finale dovrebbe coronare un percorso logico, riflessivo e creativo.

Obiettivi generali e specifici

Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina Gli alunni sono in grado di utilizzare discretamente strumenti e metodi grafico-espressivi anche se con risultati finali diversi, e finalizzarli ad una capacità rielaborativa del dato oggettivo. Hanno acquisito nel tempo autonomia nel procedere e sono in grado di confrontarsi con forme reali piuttosto complesse come la figura umana, avvalendosi di un buon metodo di osservazione e riproduzione del vero. Usano ormai con una certa disinvoltura la metodologia progettuale e un corretto iter creativo raggiungendo nella maggioranza dei casi discreti o buoni risultati . Alcuni alunni si distinguono per ottime abilità tecnico-rappresentative e capacità immaginifiche e rielaborative davvero mature. Anche gli studenti che non disponevano di elevate capacità di base, grazie ad un maggiore impegno personale, nel corso del tempo hanno maturato e sviluppato le proprie competenze raggiungendo sufficienti o discreti risultati seppur piuttosto scolastici. Pochi di loro conservano, nonostante tutto, alcune difficoltà, più legate ad una capacità creativa e rielaborativa poco critica e matura, che meramente riproduttiva, nel quale ambito si destreggiano con maggiore consapevolezza. Meno coinvolti che in passato nell’attività didattica,che negli anni precedenti li ha visti distinguersi per livello delle prestazioni e risultati raggiunti, gli studenti soprattutto a causa degli impegni piuttosto pressanti sul fronte scolastico,si sono spesi meno di quanto ci si poteva aspettare, ma con un certo impegno sia in classe che a casa nelle attività proposte, confrontandosi con le varie richieste in modo piuttosto personale e autonomo; hanno dimostrato nel complesso, fiducia e buona disponibilità verso l’insegnante e la materia stessa. Obiettivi formativi generali della disciplina:

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-far acquisire sicurezza espressiva e progettuale nei vari ambiti teorici e pratici della comunicazione, arricchendo progressivamente le capacità tecniche e rielaborative dei linguaggi visivi - favorire la capacità progettuale e operativa - e in generale creativa - di ogni singolo alunno -saper affrontare con buona disponibilità intellettuale e razionalità qualsiasi problematica venga proposta e motivata dal docente Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina:

-aumentare le capacità di approfondimento delle proprie competenze tecnico-strumentali, finalizzate sia alla rappresentazione del dato visivo che alla rielaborazione personale -acquisire autonomia nel lavoro di ricerca e di ideazione nell’ambito delle tematiche artistiche, e più in generale della comunicazione visiva -saper affrontare con correttezza e disinvoltura qualsiasi tema grafico , pittorico o progettuale

Contenuti disciplinari Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi: -esercitazioni preliminari di ripresa dell’attività grafica: a) copia con metodi tradizionali di una figura ripresa da fotografia. Risoluzione chiaroscurale a tutt’effetto con mezzi grafici b) proposta interpretativa dello stesso soggetto con criteri, modalità e tecniche libere STUDIO DEL REALE, DEL NUDO E DELLE TECNICHE:

� Copia dal vero di modello vivente femminile seduto a terra. Resa oggettiva dei volumi con mezzi grafici. Formati 50x70.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo sdraiato su tavolo. Supporti 50x70. Mezzi grafici a scelta.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo seduto a terra. Supporti 50x70. Tecniche : acquerello.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo seduto su tavolo con postura raggomitolata. Due soluzioni rappresentative da punti di vista differenti, su supporti 35x50. Tecnica: acquerello senza costruzioni preliminari.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo seduto a terra. Supporti 50x70. Tecniche libere e realizzazioni personali.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo eretto , poggiato ad un cavalletto. Veduta d'insieme e successivamente scelte personali di tagli, inquadrature, particolari. Tecniche grafiche e modalità rappresentative a scelta dell'alunno. Formati 100x70.

� Copia dal vero modello vivente femminile nudo seduto su scala con prospettiva dal basso verso l'alto. Visione d'insieme e composizioni successive di vedute personali del soggetto. Tecniche e modalità rappresentative libere. Supporti 70x100.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo sdraiato con gambe sopraelevate. Supporti 70x100. Tecniche libere.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo in posa sdraiata e accovacciata su tavolo. Libere interpretazioni del soggetto osservato. Tecniche e modalità rappresentative personali. Formati 100x70.

� Copia dal vero di modello vivente femminile nudo seduto con postura chiusa su sé stessa. Interpretazioni personali del soggetto osservato. Tecniche e modalità rappresentative libere. Formati 100x70.

� Copia dal vero di modello vivente maschile seduto ( da “ Il pensatore “ di Rodin ). Fogli 70x100. Aspetti costruttivi, strutturali, morfologici. Tecniche grafiche.

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� Copia dal vero di modello vivente maschile nudo in posizione eretta, poggiato ad un bastone. Aspetti costruttivi, strutturali, morfologici. Tecniche grafiche.

� Copia dal vero del modello vivente maschile nudo in pose rapide e in movimento, prendendo spunto dalle posture di vari sport. Schizzi rapidi con mezzi grafici, supporti a scelta.Schizzi rapidi di figura nuda maschile seduta su sgabello da punti di vista differenti. Tavole composite tese alla comprensione di strutture, linee-forza ecc. Mezzi grafici vari. Foglio 100x70.

� Nudo maschile sdraiato su materasso. Scelta di punti di vista, particolari inquadrature ecc.. Mezzi grafici vari. Supporti 100x70. Interpretazioni personali e ambientazioni spaziali della figura : nello spazio reale dell’aula, in uno spazio reale ma diverso dall’aula, in uno spazio immaginario. Mezzi e modalità libere. Fogli 50x70

Osservazione della volumetria attraverso il chiaroscuro a tutt'effetto con tecniche grafiche. Supporti 100x70.

� Introduzione alla tecnica dell’acquerello: - storia, caratteristiche e modalità d’uso - prime esercitazioni a stesura monocroma e successivamente policroma. Diversi tipi di lavature ( da chiaro a scuro, sfumate e poi variegate ). Utilizzo di diversi supporti cartacei con preparazione bagnata, a secco e con differenti modalità di stesura ( per sovrapposizione, bagnato su bagnato ecc. ) - descrizione di superfici semplici: il cielo e la natura morta. Varie esercitazioni da foto e immagini - il paesaggio ( da foto e acquerelli ). Soluzioni monocrome e poi policrome per velature - la figura umana ( da foto e acquerelli ). Scelte personali di supporti, modalità e colori - la figura umana dal vero.

PROGETTAZIONE GRAFICA E DI DECORAZIONE PITTORICA:

� Ripresa dei temi progettuali effettuati a conclusione dell’anno precedente. Approfondimenti

grafici della fase relativa alle ambientazioni spaziali degli interventi decorativi progettati � Progettazione di decorazione per sala conferenze di osservatorio astronomico � Intervento decorativo per atrio di Palazzo Lombardia a Milano � Progettazione e realizzazione in scala opportuna, di un intervento decorativo da collocare in

uno degli ingressi del nuovo Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia. La decorazione si potrà sviluppare su parete o sulle colonne circolari presenti e dovrà tener presente a livello tematico ( a scelta uno o più spunti ), le particolarità del territorio lombardo, la sua operosità, la sua storia e le sue risorse, nonché il patrimonio artistico o turistico che la contraddistingue. Ambientazioni spaziali della decorazione.

� “ Parola e immagine. Tra illustrazione e interpretazione”. Progetto di realizzazione di un'opera d'arte ( pittorica, grafica, fotografica, multimediale..) a partire dai componimenti poetici di C. Baudelaire.

� !° Simulazione seconda prova: Progetto di un intervento per un Polo Club: o per decorazione di una parete della sala di lettura ( m. 8X4 ) , o serie di pannelli ( m. 1 x 0,70 ) per il locale giochi, o elementi modulari per la decorazione del ristorante.

� 2° Simulazione seconda prova. Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio:

� Approfondimenti sullo studio della figura umana maschile. � Conclusione elaborati in corso riguardanti l’ambito progettuale. � Simulazione di seconda prova. � Sistemazione cartellette e selezione degli elaborati utili per la prova d’esame.

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Metodi e mezzi

Le sei ore settimanali sono ripartite in due parti uguali. Da un lato la classe affronta diverse tematiche progettuali legate di volta in volta o alla grafica, o alla illustrazione, o alla decorazione pittorica ecc. Dall’altra parte invece, si avvicendano esercitazioni di copia dal vero della figura avvalendosi della presenza del modello vivente e di successive rielaborazioni personali. Per quanto riguarda il lavoro progettuale, si è proposto e utilizzato un iter progettuale-metodologico che comprende varie fasi: quella di analisi e di documentazione, la fase di extempore, la realizzazione dell’esecutivo finale ben fatto e in scala opportuna, l’eventuale particolare al vero, l’eventuale ambientazione spaziale e la relazione scritta riferita all’iter metodologico seguito, alla illustrazione e ai contenuti del progetto, alle problematiche dei materiali utilizzati in relazione alle loro implicazioni formali. L’acquisizione di questa metodologia viene utilizzata nelle sue parti salienti, anche quando l’alunno rielabora personalmente il dato oggettivo ( es. il nudo o gli elementi naturali ). In sintesi, la proposta metodologica è la verifica critica di un’ipotesi attraverso l’atto esperienziale e lo studio teorico. Tutte le tecniche grafiche, pittoriche, miste esperimentate nel corso degli anni, sono i mezzi che nel corso del quinto anno sono stati via via utilizzati. Si è molto spesso fatto uso di materiale iconografico ( riproduzioni di opere d’arte, disegni di artisti, fotografie, riviste illustrate, cataloghi di mostre, monografie di artisti ecc. ) e di visite a musei e a mostre temporanee ecc.

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI : 1) qualità esecutiva degli elaborati 2) organizzazione e metodo operativo 3) livello di creatività e pregnanza espressiva del prodotto 4) qualità di lavoro e partecipazione 5) criteri specifici per ogni unità didattica TIPOLOGIA:

Grafico-pittorica; scritto-grafica; dialogo- colloquio con il docente

VALUTAZIONE:

Per ogni percorso progettuale e su alcune tavole didattiche maggiormente significative a livello didattico o conclusive di unità didattiche, avviene la valutazione. Essa viene sempre comunicata agli studenti perché possano avere consapevolezza di quanto vanno apprendendo. La valutazione finale di fine quadrimestre o di fine anno sarà complessiva e terrà conto dell’impegno, della partecipazione, del grado di autonomia raggiunto, del livello di creatività espressa, nonché del raggiungimento degli obiettivi previsti

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Materia: Elementi di diritto Classe: 5N

Docente: Prof.ssa P. Florean

Premessa sintetica sulla disciplina La disciplina insegnata al quinto anno del Liceo artistico ha ad oggetto lo studio del diritto commerciale. Questo insegnamento ha lo scopo di formare cittadini consapevoli della realtà sociale, politica e giuridica in cui vivono e dotati di adeguati strumenti interpretativi della stessa. Si propone, inoltre, di far acquisire sensibilità giuridica intesa come capacità di affrontare e risolvere problematiche giuridiche e di applicare la norma astratta ai casi concreti, favorendo lo sviluppo di capacità di analisi critica.

Obiettivi generali e specifici

OBIETTIVI COGNITIVI:

Obiettivi generali

� Capacità di sintetizzare e di esporre in modo corretto i contenuti � Essere in grado di applicare ai casi concreti le nozioni apprese � Interpretare gli articoli del codice civile in tema di diritto societario � Utilizzare in modo appropriato il lessico giuridico

Obiettivi specifici

� Conoscere le varie figure di imprenditore � Conoscere la natura giuridica dell’azienda e la tutela dei segni che la distinguono � Riconoscere i diversi tipi di società previsti dall’ordinamento giuridico individuando le analogie

ed evidenziando le differenze che le contraddistinguono in ordine a natura, struttura e funzione

� Spiegare il fondamento e il contenuto del principio costituzionale della libertà d’iniziativa economica privata

� °Illustrare gli aspetti fondamentali della disciplina delle società di persone e delle società di capitali

� Conoscere la funzione e le caratteristiche dei titoli di credito � Conoscere la nozione giuridica di rapporto di lavoro e saper inquadrare i diversi tipi di

rapporto di lavoro

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:

� Sviluppare il senso di responsabilità mediante il rispetto per l’ambiente scolastico e per le persone

� Educare alla convivenza civile e rispettosa dell’altro � Favorire lo sviluppo di relazioni equilibrate � Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

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Contenuti disciplinari

� L’IMPRENDITORE E L’IMPRESA

• Definizione di imprenditore

• Classificazione delle imprese

• Imprenditore commerciale: statuto dell’imprenditore commerciale

• Imprenditore agricolo

• Piccolo imprenditore

• Professionista intellettuale

• Impresa familiare

• Gli ausiliari dell’imprenditore

� L’AZIENDA

• Nozione di azienda

• Trasferimento dell’azienda

• I segni distintivi dell’azienda

• Le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali

� LE IMPRESE E LA CONCORRENZA

• L’iniziativa economica e la concorrenza

• La concorrenza sleale

• Limitazioni alla concorrenza

• Legislazione antimonopolistica

� LE SOCIETA’ IN GENERALE

• Nozione di società

• Società di persone e società di capitali

• Società commerciali e non commerciali

� LE SOCIETA’ DI PERSONE

� LA SOCIETA’ SEMPLICE: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci, amministrazione e rappresentanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione della società, scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio

� LA SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci,

amministrazione e rappresentanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione

� LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE: caratteristiche, diritti e obblighi dei soci, amministrazione e rappresentanza, responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione

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� LE SOCIETA’ DI CAPITALI

� LA SOCIETA’ PER AZIONI: il capitale sociale, i procedimenti di costituzione, i conferimenti

• Le azioni e le obbligazioni

• L’organizzazione della S.p.a: il modello ordinario. Assemblea, organo amministrativo,

collegio sindacale

• S.P.A.: Modello dualistico e modello monistico

• La società a responsabilità limitata: caratteristiche e disciplina

• La società in accomandita per azioni: caratteristiche e disciplina

• Scioglimento e liquidazione delle società di capitali

• Cenni alle procedure concorsuali

� I TITOLI DI CREDITO

• Natura, funzione e requisiti dei titoli di credito

� I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE

• Il contratto di lavoro subordinato

• Tipi particolari di contratti di lavoro

NOTA: Le variazioni nei contenuti disciplinari rispetto al Piano di programmazione annuale sono da

attribuirsi a scelte orientate e approfondite con P.W. su “Questioni Socialmente Vive” quali la riforma

del lavoro ed i brevetti. Il programma previsto è stato svolto entro il 15 maggio. Dopo tale data sono

state effettuate le prove di verifica.

Metodi e mezzi

METODI:

Lezione frontale – Lezione partecipata – Esercitazioni in gruppo – Problem solving MEZZI:

� Libro di testo: Zagrebelsky, Oberto, Stalla, Trucco – Compendio di diritto- Le Monnier scuola

� Codice civile

Criteri e strumenti di valutazione

CRITERI: Per la valutazione si è tenuto in considerazione:

� la conoscenza relativa all’argomento � l’interpretazione critica dei contenuti � la capacità di rielaborare in modo autonomo i contenuti � l’utilizzo corretto del linguaggio giuridico

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TIPOLOGIA:Nel corso dell’anno scolastico le verifiche sono state diversificate: verifiche orali –

verifiche scritte (domande aperte, test).

Materia: RELIGIONE classe 5^ N

Docente: GRISAFI ACCURSIA MARIA

Premessa sintetica sulla disciplina

Le finalità dell’ora di religione, tenendo conto della normativa vigente, sono duplici: fornire una serie di conoscenze del fenomeno religioso nel suo aspetto storico, culturale e antropologico e creare uno spazio di riflessione personale sulla propria esperienza umana e religiosa. Tale insegnamento è all’interno delle finalità della scuola e non si configura perciò come insegnamento catechetico ma culturale. Tutti gli alunni hanno partecipato con interesse alle tematiche affrontate.

Obiettivi generali e specifici

Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina

Obiettivi formativi generali della disciplina

Conoscenze, capacità raggiunte dagli studenti e loro rapporto con la disciplina Conoscenza di un linguaggio specifico Capacità di ascolto e di dialogo Rispetto per le opinioni altrui

Obiettivi cognitivi ed operativi della disciplina Conoscenza di un linguaggio specifico Capacità di esporre, con proprietà lessicale e con ordine logico, un argomento

Contenuti disciplinari

Contenuti svolti dall’inizio dell’anno ad oggi ETICA DEL LAVORO LA RISCOPERTA DEI VALORI IL RISPETTO DELLA VITA UMANA VALORE E DIGNITA’ DELLA VITA RAZZISMO INTOLLERANZA LEGGI UMANE E LEGGE DIVINA FEDE E RAGIONE PRINCIPI MORALI DELLA CHIESA CATTOLICA MATRIMONIO E FAMIGLIA Contenuti e attività che si prevede di svolgere dopo il 15 maggio

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I tratti peculiari della morale cristiana in relazione alle problematiche emergenti

Metodi e mezzi

Visione di filmati Lettura di articoli di giornali Lettura di opere d’arte Riflessioni

Criteri e strumenti di valutazione

Gli allievi saranno valutati in base all’acquisizione dei contenuti minimi e all’attenzione e alla partecipazione in classe.

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Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014

Allegati Documento del

Consiglio di Classe (ART. 5, D.P.R. 323/98)

5^N Liceo Artistico Sperimentale

“Progetto Leonardo”

Prot. n°__________ Il Dirigente Scolastico Prof. Franco COLOMBO

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Simulazioni delle Prove d’Esame PRIMA PROVA:

1) 26 novembre 2013 2) 5 maggio 2014 SECONDA PROVA:

1) 30-31 gennaio 2013, 1 febbraio 2014 2) 19-20-21 maggio 2014 TERZA PROVA: 1) 18 febbraio 2014 2) 9 maggio 2014

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PRIMA PROVA PROVA DI ITALIANO 26/11/2013

AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"

DOCUMENTI

"Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo –, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei

liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."

MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909

"Edizione della sera! Della sera! Della sera!

Italia! Germania! Austria!"

E sulla piazza, lugubremente listata di nero,

si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!

Un caffè infranse il proprio muso a sangue,

imporporato da un grido ferino:

"Il veleno del sangue nei giuochi del Reno!

I tuoni degli obici sul marmo di Roma!"

Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette

gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno straccio

e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava:

"Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"

Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914

[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La

guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di

torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e

maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...].

Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non

dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...].

Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914

È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli

altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche

la letteratura: [...].

Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa

miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia.

Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre

santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli,

che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa.

E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che cambierà su

questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati

dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera

che è sempre la stessa? [...].

Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915

[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il

fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco

al sangue rovente della resurrezione [...].

Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)

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"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se

stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della

nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non

aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla

maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per

essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la

pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?".

Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957

Tipologia B - redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo

corredano.

Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,

argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo

scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.

Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti

sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,

rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi

di rilievo).

Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico - letterario

ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale.

DOCUMENTI

Dopo aver traversato terre e mari, Ma ora, così come sono, accetta queste offerte

eccomi, con queste povere offerte agli dèi sotterranei, estremo dono di morte per te, fratello, a dire vane parole alle tue ceneri mute, perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, infelice fratello, strappato a me così crudelmente.

bagnate di molto pianto fraterno: le porto seguendo l’antica usanza degli avi, come dolente dono agli dèi sotterranei. E ti saluto per sempre, fratello, addio!

CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari,

trad. S. Quasimodo, Milano 1968

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Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797. «Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri»

U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802

«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.» A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840 «Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare. Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la stessa profondità dell’uomo saggio. Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e paura di un tremendo rinnovamento»

H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961

«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione. Ma l'impatto fu atroce. Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare. Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate. L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.»

G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003

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«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.»

Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara,

2002

«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle. Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso” totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto»

Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione

di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003

«La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico, con riferimenti biografici (da Volos, cioè dalla sua città natale, partirono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro), ma anche con un destino di viaggi e delusioni, avventure e depressioni, fino ad una probabile conquista…Un nuovo arrivo e subito dopo una nuova partenza: resta quello di Odisseo il mito centrale per De Chirico, l’uomo che ricerca se stesso attraverso la peregrinazione e la perdita di tutto, tranne che della memoria»

M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I classici dell’arte - il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004 G. DE CHIRICO, L’angoscia della partenza, 1913

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.»

Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio

2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»

Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n.

3/2007

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Tipologia B: Ambito storico-politico ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: meGiovanni Giolitti: meGiovanni Giolitti: meGiovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politicitodi di governo e programmi politicitodi di governo e programmi politicitodi di governo e programmi politici DOCUMENTI "La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. […] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose." G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899. (in: Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952) "[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia." B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939. "La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far l politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati,

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conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo. […] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale." G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962. "Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969."La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo." P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963. "Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericarismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericarismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo." G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955

ITALIANO

PROVA DI ITALIANO 5/4/2014

(Per tutti gli indirizzi di ordinamento e sperimentali)

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Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

L. PIRANDELLO, Il piacere dell'onestà

ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA

BALDOVINO, FABIO

1 BALDOVINO (seduto, s'insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il capo) Le chiedo, prima di tutto, una grazia. FABIO Dica, dica... BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.

5 FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio. BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione "aperto", come la intendo io. FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza... E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:

10 ...E come, allora? BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci costruiamo. Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento¹ in una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo

15 stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni nostre messe così di fronte, dietro le gelosie² e le imposte, restano poi ben nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono spiegato? FABIO Sì, sì, benissimo… Ah, benissimo! [...]

20 BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre coi miei... diciamo simili, se lei non s'offende. FABIO No, prego... dica, dica pure... BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma quanto è vile, ma com'è

25 indegno questo che tu ora stai facendo! FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché? BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt'al più, potrebbe domandarmi perché allora lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d'altri, e ora, per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro, signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se

30 possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto molto delicato. FABIO Mia moglie? BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa pagare quell'uno di bene che concede, con cento di noje e di dispiaceri.

35 FABIO Purtroppo! BALDOVINO Eh, l'avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione, signor marchese! Ha davanti l'ombra minacciosa d'un protesto senza dilazione. - Vengo io a mettere una firma d'avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale. - Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma. Imporre

40 questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore d'una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...] FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor Baldovino. L'onestà! La bontà dei sentimenti! [...]

45 BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...] FABIO Ecco... caro signore... - capirà… - già lei stesso l'ha detto - non... non mi trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...] BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. - L'azione - e non bella - la commette lei: - l'ha già commessa, e io gliela riparo; seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. -

50 Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell'interesse sopratutto della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma che io rappresento: l'onesto marito d'una signora perbene. Non la vuol rispettare? FABIO Ma sì, certo!

55 BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di badare alle conseguenze. [...] FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei! BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un gentiluomo. Necessità di cose,

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di condizioni, la costringono a non agire onestamente. Ma lei non può fare a meno dell'onestà! 60 Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo rappresentarla io, la sua onestà:

- esser cioè, l'onesto marito d'una donna, che non può essere sua moglie; l'onesto padre d'un nascituro che non può essere suo figlio. È vero questo? FABIO Sì, sì, è vero. BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non capisce che non

65 basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza! FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...

Note: 1 mi presento a lei

2 le persiane

Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta la sua produzione è percorsa dal filo

rosso dell'assurdo e del tragico della condizione umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il

testo proposto è tratto da Il piacere dell'onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta a Torino il 25 novembre

1917. La vicenda è collocata ai primi del Novecento in una città delle Marche.

Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una giovane (Agata), che aspetta da lui un

bambino. Il marchese e la madre della giovane pensano di trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito

per «salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico, Baldovino, uomo dalla vita dissipata,

pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare e che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile

intenditore dei raggiri altrui, intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro, cercherà di scacciarlo

dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in qualche affare finanziario. Per prevenire questo inganno,

Baldovino fonda tutto il suo rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti

debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti, Baldovino, per tutta la vita imbroglione e

sregolato, accetta questo vile patto solo per provare il piacere di apparire onesto, in una società che non rende affatto

facile l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del marchese e la disonestà sua e

degli altri, Baldovino confessa la propria intima disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore

di Agata, che decide di andare a vivere con lui, portando con sé anche il bambino. Nella Scena ottava dell’Atto primo si

incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono

evidenziate già dall’Autore.

Analisi del testo

A. La figura di Baldovino

� Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che meglio rivelano le sue posizioni e

intenzioni nella trattativa.

� Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente vita di Baldovino?

� In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle "apparenze" da salvare? Individualo e commentalo.

B. La figura di Fabio

1. Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?

2. Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di "onestà" e "bontà dei sentimenti" da parte di Baldovino, a che cosa sembra

riferirsi?

3. In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li comprende davvero? Argomenta la tua

risposta.

Commento complessivo e approfondimenti

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12

Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia e abituati al raggiro, si ricava alla fine anche

una morale positiva? In che modo il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a te note,

vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così piena di difficoltà per tutti?

Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua finalmente di "uso medio", cioè di tipo parlato.

Cerca e commenta le espressioni vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell'avverbio "allora"

qui più volte usato.

Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto culturale europeo dell'epoca.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo

corredano.

Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,

argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo

scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.

Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano

rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista

divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di

rilievo).

Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’aspirazione alla libertà nella tradizione e nell’immaginario artistico-letterario.

DOCUMENTI

Dolce consorte, le rispose Ettorre,

ciò tutto che dicesti a me pur anco

ange il pensier; ma de' Troiani io temo

fortemente lo spregio, e dell'altere

Troiane donne, se guerrier codardo

mi tenessi in disparte, e della pugna

evitassi i cimenti. Ah nol consente,

no, questo cor. Da lungo tempo appresi

Or ti piaccia gradir la sua venuta:

libertà va cercando, ch'è sì cara,

come sa chi per lei vita rifiuta.

Tu 'l sai, che non ti fu per lei amara

in Utica la morte, ove lasciasti

la vesta ch'al gran dì sarà sì chiara.

DANTE ALIGHIERI, Purgatorio, I, vv. 70-75

ad esser forte, ed a volar tra' primi

negli acerbi conflitti alla tutela

della paterna gloria e della mia.

Giorno verrà, presago il cor mel dice,

verrà giorno che il sacro iliaco muro

e Priamo e tutta la sua gente cada.

"1. -[…] E se, come io dissi, era necessario, volendo

vedere la virtù di Moisè, che il populo d'Isdrael fussi

stiavo in Egitto, et a conoscere la grandezza dello

animo di Ciro, ch'e' Persi fussino oppressati da' Medi

e la eccellenzia di Teseo, che li Ateniensi fussino

dispersi; così al presente, volendo conoscere la virtù

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Ma né de' Teucri il rio dolor, né quello

d'Ecuba stessa, né del padre antico,

né de' fratei, che molti e valorosi

sotto il ferro nemico nella polve

cadran distesi, non mi accora, o donna,

sì di questi il dolor, quanto il crudele

tuo destino, […]

Ma pria morto la terra mi ricopra,

ch'io di te schiava i lai pietosi intenda.

OMERO, Iliade, libro VI

d'uno spirito italiano, era necessario che la Italia si

riducessi nel termine che ell'è di presente, e che la

fussi più stiava che li Ebrei, più serva ch'e' Persi, più

dispersa che li Ateniensi, sanza capo, sanza ordine;

battuta, spogliata, lacera, corsa, et avessi sopportato

d'ogni sorte ruina.

2. -[…] In modo che, rimasa sanza vita, espetta qual

possa esser quello che sani le sue ferite, e ponga fine

a' sacchi di Lombardia, alle taglie del Reame e di

Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per

lungo tempo infistolite. Vedesi come la prega Dio,

che le mandi qualcuno che la redima da queste

crudeltà et insolenzie barbare. Vedesi ancora tutta

pronta e disposta a seguire una bandiera, pur che ci

sia uno che la pigli."

N. MACHIAVELLI, Il Principe, Capitolo XXVI, 1532

O stranieri, nel proprio retaggio

torna Italia, e il suo suolo riprende;

o stranieri, strappate le tende

da una terra che madre non v'è.

Non vedete che tutta si scote

dal Cenisio alla balza di Scilla?

Non sentite che infida vacilla

sotto il peso de' barbari piè?

O stranieri! Sui vostri stendardi

sta l'obbrobrio di un giuro tradito;

un giudizio da voi proferito

v'accompagna a l'iniqua tenzon;

voi che a stormo gridaste in quei giorni:

Dio rigetta la forza straniera;

ogni gente sia libera, e pèra

della spada l'iniqua ragion.

Se la terra ove oppressi gemeste

preme i corpi de' vostri oppressori,

se la faccia d'estranei signori

tanto amara vi parve in quei dì;

chi v'ha detto che sterile, eterno

sarìa il lutto dell'itale genti?

Chi v'ha detto che ai nostri lamenti

sarìa sordo quel Dio che v'udì?

A. MANZONI, Marzo 1821, vv. 41-64, 1848

«Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: -

Viva la libertà! –

Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli

scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in una stradicciuola.

-A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! – Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti

sul capo, armata soltanto delle unghie. – A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l’anima! – A te, ricco epulone, che non

puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! – A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva

niente! A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! –

E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! – Ai galantuomini! Ai cappelli!

Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli – […]

E come l’ombra s’impiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto. Fra due casucce della piazza, in

fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi cupi sui fianchi

dell’Etna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra sé calcolava colle dita quello che gli sarebbe toccato

di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. – Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti!».

G. VERGA, La Libertà, da “Novelle rusticane”, 1883

Su i quaderni di scolaro

Su i miei banchi e gli alberi

Su la sabbia su la neve

Scrivo il tuo nome

Su ogni pagina che ho letto

E come potevamo noi cantare

con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze,

sull'erba dura di ghiaccio, al lamento

d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

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Su ogni pagina che è bianca

Sasso sangue carta o cenere

Scrivo il tuo nome

Su le immagini dorate

Su le armi dei guerrieri

Su la corona dei re

Scrivo il tuo nome […]

E in virtù d'una parola

Ricomincio la mia vita

Sono nato per conoscerti

Per chiamarti

Libertà

P. ELUARD, Liberté, 1942, trad. F. Fortini

crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento

S. QUASIMODO, da Giorno dopo giorno, 1947

«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del

nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione.

Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul

fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività. […]

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre

condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa

degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza

dell’anima.

Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in

tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che

il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra

libertà».

Martin Luther KING, da I have a dream, 1965

È una delle opere più note dell'artista. La libertà che guida

il popolo nasce in relazione ai moti rivoluzionari del luglio

1830, che rovesciarono il regno di Carlo X in soli tre

giorni.

La tela è dominata dall'impeto travolgente del popolo che

avanza e che nessuna forza reazionaria potrà arrestare. È,

questo, un quadro nel quale è rappresentata con chiarezza

l'ideologia liberale dei giovani romantici.

E. DELACROIX La libertà che guida il popolo. 28 luglio

1830 (olio su tela, Parigi, Louvre)

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4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Il tempo della natura, i tempi della storiaIl tempo della natura, i tempi della storiaIl tempo della natura, i tempi della storiaIl tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo sul mistero del tempo sul mistero del tempo sul mistero del tempo DOCUMENTI «Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952 «Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c.è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant.Agostino: il Tempo non c.era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant.Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003 «.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003 «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997

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«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio. » A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 «(C.è). una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz.altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(C.è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo.Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. . la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione «Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004

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«Com.erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un.ora era un universo, un.epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent.anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c.è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?. quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un.altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, l'Orologio, 1950

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TERZA PROVA MATERIE COINVOLTE: FILOSOFIA, INGLESE, STORIA DELL'ARTE, MATEMATICA

FILOSOFIA

Simulazione 1:

Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe per ciascuna

Heidegger: esistenza autentica e inautentica

Freud: la seconda topica

Nietzsche: la nascita della tragedia

Simulazione 2:

Rispondi alle seguenti domande in non più di dieci righe per ciascuna

Etiche animaliste

Jonas e l’etica della responsabilità

Un confronto tra test di Turing e test della stanza cinese

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INGLESE

SIMULAZIONE TERZA PROVA

LINGUA STRANIERA INGLESE

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

NOME: CLASSE:5° N

COGNOME: DATA: 18/2/2014

Il candidato risponda alle seguenti domande utilizzando non più di dieci righe

1_The Byronic Hero

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______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________

2_The national marriage market in J Austnen’s period

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________

3_The main themes of the novel “ Frankenstein”

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______________________________________________________________________________________________________

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INGLESE

Nome classe 5N

Cognome data 9/5/2014

2° simulazione 3° prova LINGUA INGLESE

Lo studente dopo aver letto attentamente i quesiti proposti, risponderà non superando le 10 righe.

1-Dr Jakill and Mr.Hyde :the portrayal of “good” and “evil” and it’s characters

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______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

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______________________________________________________

2- The allegorical meanings in the novel “ the portrait of Dorian Gray”

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

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______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

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______________________________________________________

3-The swinging 1960’s

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STORIA DELL’ARTE classe 5^N – 18 febbraio 2014 Cognome _________________________ nome__________________________

� Le due opere qui proposte raffigurano il riposo dopo il duro lavoro: di ciascuna indica il titolo, l’ autore, il periodo, la corrente di riferimento, confrontando soggetto e tecnica, evidenziando analogie e differenze.

a b ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

4. Analizzando le opere qui proposte, si indichino brevemente le principali caratteristiche del

Simbolismo.

a b

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22

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Utilizzando i termini qui indicati, si componga un breve scritto che spieghi l’Art Nouveau, scegliendo anche un esempio significativo di riferimento: arti-minori, Secessioni, arti-maggiori, colpo di frusta, Giapponismo, manifesti pubblicitari, Modernismo, Jugendstil, floreale, Morris, arredo urbano, ferro, cemento, Liberty, decorativismo.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………

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STORIA DELL’ARTE classe 5^N – 9 maggio 2014 Cognome _________________________ nome___________________________ 5. Le due immagini rappresentano uno dei caratteristici aspetti della società che li ha espressi.

Se ne indichino il titolo, l’ autore, il periodo, confrontando soggetto e tecnica.

A B ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Si analizzino le due opere di Kandinskij qui proposte, spiegando i due diversi modi di espressione

artistica.

A B

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

3) Si spieghi brevemente in cosa consiste la “rivoluzione” dada, indicando luoghi e protagonisti, i presupposti teorici, le tecniche utilizzate.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

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MATEMATICA CLASSE: 5^N

18.02.14

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Disciplina: MATEMATICA E INF.

Dai la definizione di asintoto orizzontale, verticale e obliquo. Determina poi gli asintoti delle seguenti

funzioni.

1

4)(

2

+

−=

x

xxf

x

xf1

24

1)(

+

=

Studia la seguente funzione y =4

2−x

x

(dominio, simmetrie, intersezione con gli assi, segno, limiti, asintoti, grafico)

Dimostra il limite 1lim0

=→ x

senx

x

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE: 5^N

Disciplina: MATEMATICA E INF.

09.05.14

1) Considera la funzione 3

22

−−=

x

xxy

di essa determina le coordinate dei punti di massimo e di minimo relativi, gli intervalli in cui la funzione è crescente e decrescente, i punti in cui non è derivabile. 2) Dai la definizione di funzione continua in un punto c, evidenziando le tre condizioni che devono essere soddisfatte. Classifica la discontinuità in x=2 delle seguenti funzioni:

2

2)(

+=

x

xxf

2

123)(

2

−=

x

xxg

La continuità di una funzione in un punto c implica la derivabilità nel punto? Giustifica la risposta fornendo degli esempi.

3) Studia la funzione 3

22

−−=

x

xxy

e traccia il relativo grafico.

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SECONDA PROVA

DISCIPLINE PITTORICHE CLASSI 5L-5N SECONDA PROVA-ESAME DI STATO 30\31 GENNAIO 1 FEBBRAIO 2014 In una pregevole località turistica, a ridosso di una riserva naturale, negli anni ottanta è stato realizzato un POLO CLUB. Il circolo dispone di campi di gara e di allenamento, di una scuderia, di spogliatoi e di una club house con ampi ambienti per la lettura, i giochi da tavolo e i servizi di ristoro. Dopo tanti anni si sta procedendo alla sistemazione e al rinnovo di strutture e arredi anche con opere di giovani artisti ispirate al tema di UOMO e CAVALLO, elementi fondamentali che connotano lo sport del polo, nonché alla flora e alla fauna dell'ambiente in cui la club house è collocata. Il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell'indirizzo di studi frequentato, proponga a sua scelta: Decorazione di una parete della sala di lettura ( m. 8X4 ) Serie di pannelli ( m. 1 x 0,70 ) per il locale giochi Elementi modulari per la decorazione del ristorante. Repertori iconografici dai quali l'alunno potrà trarre ispirazione:

1. incisioni rupestri preistoriche; pittura vascolare greca e romana 2. opere pittoriche di U. Boccioni 3. opere pittoriche di F. Marc e V. Kandinsky 4. opere grafiche, pittoriche e scultoree di Marino Marini

Si richiedono i seguenti elaborati:

6. schizzi preliminari, che sviluppino coerentemente il tema progettuale, eseguiti con tecnica e supporti a discrezione del candidato.

7. progetto esecutivo in scala adeguata, con annotazioni, campionature e prototipi. 8. relazione illustrativa dell'intero iter progettuale.

Durata massima della prova: 3 giorni ( 6 ore per ciascun giorno ). E' consentito l'uso dei materiali e delle attrezzature informatiche e laboratoriali, esclusa internet,

disponibili nella istituzione scolastica.

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DISCIPLINE PITTORICHE CLASSI 5L-5N SECONDA PROVA-ESAME DI STATO 19/20/21 MAGGIO 2014 Il candidato, con libera scelta della tecnica operativa, sulla base delle esperienze di apprendimento artistico maturate e utilizzando la metodologia acquisita nel corso degli studi, svolga il seguente tema: COPIA DAL VERO DI NATURA MORTA CON LA DESCRIZIONE DELLO SPAZIO CIRCOSTANTE. AMBIENTAZIONE DEL SOGGETTO GRAFICO/PITTORICO RIELABORATO IN UNO SPAZIO

IMMAGINATO DAL CANDIDATO. SI SPECIFICA CHE IL CANDIDATO DOVRA' PRODURRE UNA TAVOLA CONCLUSIVA DOVE PROPONGA UN'OPERA GRAFICO/PITTORICA RIELABORANDO LA “ NATURA MORTA” PROPOSTA E UNO SFONDO ADEGUATO ALLA SOLUZIONE PITTORICA. Si richiedono i seguenti elaborati: -copia oggettiva -schizzi preliminari -progetto esecutivo con annotazioni, campionature,prototipi -relazione illustrativa del progetto SVILUPPO DEGLI ELABORATI SU FOGLI NON INFERIORI A CM. 50X70. Durata della prova: 3 giorni comprensivi del monteore giornaliero previsto dall'orario. E' consentito l'uso di materiali e attrezzature, informatiche e laboratoriali disponibili

nella scuola, escluso internet.

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Griglie di valutazione I prova

Articolo di giornale

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica (titolo, attacco, destinatario) Max 3 punti

Pertinenza; presentazione, analisi e rielaborazione dei dati; capacità di riflessione e spunti critici Max 6 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organicità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non si attiene ai modelli di scrittura dell’articolo di giornale

Non è pertinente, enumera i dati senza ordinarli né analizzarli e non aggiunge spunti critici

Struttura del testo inadeguata e disorganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Si attiene correttamente alle modalità della comunicazione giornalistica, ma è poco efficace

E’ pertinente ma enumera i dati senza ordinarli né analizzarli

Testo sufficientemente organico, coerente e coeso

Testo sostanzialmente corretto

3 Gestisce in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici

E’ pertinente, dispone i dati in modo ordinato ma rielabora scarsamente e non aggiunge spunti critici

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Dispone i dati in modo organico, li analizza e li rielabora, ma non aggiunge particolari spunti critici

Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed efficace

5 Presenta i dati in modo coerente, aggiungendo spunti critici e offrendo un’interpretazione personale

6 Presenta i dati in modo efficace dimostrando capacità di analisi e di riflessione

Punteggio conseguito

Tot.

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Saggio breve

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione del saggio breve (tesi e argomentazioni) Max 3 punti

Pertinenza; presentazione, analisi e rielaborazione dei dati; capacità di riflessione e spunti critici Max 6 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organicità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non si attiene ai modelli di scrittura del saggio breve, la tesi e le argomentazioni non ci sono o sono poco evidenti

Non è pertinente, enumera i dati senza ordinarli né analizzarli e non aggiunge spunti critici

Struttura del testo inadeguata e disorganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Si attiene correttamente alle modalità di scrittura del saggio breve ma le argomentazioni sono poco efficaci

E’ pertinente ma enumera i dati senza ordinarli né analizzarli

Testo sufficientemente organico, coerente e coeso

Testo sostanzialmente corretto

3 Imposta chiaramente la tesi gestendo con sicurezza le argomentazioni

E’ pertinente, dispone i dati in modo ordinato e li analizza, ma rielabora scarsamente e non aggiunge spunti critici

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Dispone i dati in modo organico, li analizza e li rielabora, ma non aggiunge particolari spunti critici

Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed efficace

5 Presenta i dati in modo coerente, aggiungendo spunti critici e offrendo un’interpretazione personale

6 Presenta i dati in modo efficace dimostrando capacità di analisi e di riflessione

Punteggio conseguito

Tot.

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Analisi del testo

Comprensione del testo Max 3 punti

Conoscenza degli elementi formali e consapevolezza della loro funzione comunicativa Max 3 punti

Capacità di riflessione e conte-stualizzazione Max 3 punti

Adeguatezza della struttura, organizzazione ed elaborazione delle risposte in un discorso organico Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Comprende superficial-mente il significato del testo

Dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorici e formali

Offre scarsi spunti critici e non sa contestualizzare

Struttura del testo inadeguata e disorganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Comprende gli elementi essenziali del testo

Descrive con sufficiente padronanza gli elementi retorici e formali

Offre sufficienti spunti di riflessione e di contestualiz-zazione

Testo sufficientemente organico, coerente e coeso

Testo sostanzialmente corretto

3 Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature

Dimostra una completa conoscenza degli elementi retorici e formali e della loro funzione comunicativa

Dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed efficace

Punteggio conseguito

Tot.

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Tema di ordine generale

Conoscenza dell’argomento, pertinenze e completezza delle informazioni Max 4 punti

Approfondimento, capacità di riflessione e interpretazione critica, originalità Max 5 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organicità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Alcune parti del tema sono fuori traccia o non sono state sviluppate

Offre scarsi punti, non dimostra sufficiente capacità di riflessione e di interpretazione critica

Struttura del testo inadeguata e disorganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 E’ pertinente ma lo sviluppo della traccia non è esauriente

Offre qualche spunto ma la capacità di riflessione e di interpretazione critica non è del tutto adeguata

Testo sufficientemente organico, coerente e coeso

Testo sostanzialmente corretto

3 E’ pertinente e lo sviluppo della traccia è sufficientemente completo

Dimostra una adeguata capacità di riflessione e di critica

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 E’ pertinente e sviluppa in modo esauriente tutti gli spunti contenuti nella traccia

Presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni fondate

Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed efficace

5 E’ originale e presenta diversi spunti di approfondimento critico personale

Punteggio conseguito

Tot.

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Tema storico Conoscenza dell’argomento, pertinenze e capacità di individuare i dati fondamentali Max 5 punti

Capacità di analisi e di sintesi, riflessione e interpretazione critica Max 4 punti

Adeguatezza della struttura (unità, organicità, coerenza e coesione) Max 2 punti

Correttezza formale e controllo espressivo Max 4 punti

1-1.5 Non è pertinente e la conoscenza dei dati storici è insufficiente

Non dimostra sufficienti capacità di analisi e di sintesi

Struttura del testo inadeguata e disorganica

Forma trascurata, faticosa, con molti errori

2-2.5 Alcune parti del tema sono fuori traccia o non sono state sviluppate, le conoscenze sono sommarie

Ripropone correttamente l’interpretazione del libro di testo o la spiegazione dell’insegnante

Testo sufficientemente organico, coerente e coeso

Testo sostanzialmente corretto

3 E’ pertinente e dimostra di avere sufficienti conoscenze

Sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti

Testo corretto e sufficientemente fluido

4 E’ pertinente e lo sviluppo della traccia è completo

Presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali

Testo corretto e fluido, espressione appropriata ed efficace

5 E’ pertinente e sviluppa in modo esauriente tutti gli spunti con ricchezza di conoscenze

Punteggio conseguito

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Limitata 1

Sufficiente 2 ABILITÀ GRAFICA

Buona 3

Molto incerte 0

Incerte 1

Non del tutto appropriate 2 COMPETENZE TECNICHE

Adeguate 3

Incompleto e confuso 0

Confuso e limitato 1

Corretto 2 ITER PROGETTUALE

Approfondito e ben sviluppato 3

Insufficiente 0

Inefficace 1

Efficace 2 CREATIVITÀ/ESPRESSIVITÀ

Efficace ed originale 3

Inaccettabile 0

Impropria 1

Accettabile 2 PRESENTAZIONE E QUALITÀ ESECUTIVA

Completa e sicura 3