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DOCUMENTO
DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
Classe V D
Anno scolastico 2013/2014
INDIRIZZO
Tecnico dei Servizi Sociali
I.P.S.C.T.S. “Elia Lombardini”
2
INDICE
1. Profilo dell’indirizzo pag. 4
2. Profilo della classe pag. 4
2.1. Elenco docenti
2.2. Elenco alunni che hanno frequentato la classe quinta
2.3 Osservazioni sulla classe
3. Situazione d’ingresso della classe pag. 5
3.1. Risultati dello scrutinio finale della classe terza
3.2. Risultati dello scrutinio finale della classe quarta
3.3. Elenco crediti scolastici
4. Tempi del percorso formativo pag. 7
5. Obiettivi trasversali pag. 7
5.1. Discipline e/o attività coinvolte per il loro raggiungimento
6. Consuntivo attività disciplinari pag. 8
6.1. Materie. Docenti. Libri di testo adottati. Ore di lezione effettuate.
Contenuti. Tempi. Obiettivi realizzati.
6.2. Metodologia
6.3. Mezzi e strumenti di lavoro
6.4. Elenco uscite didattiche, viaggi d’istruzione, attività extracurricolari
6.5. Spazi
6.6. Strumenti di verifica
7. Alternanza Scuola - Lavoro pag. 10
8. Attività di recupero e/o potenziamento pag. 13
9. Valutazione apprendimenti pag. 14
9.1. Criteri di valutazione
9.2. Numero di verifiche sommative effettuate
10. Simulazione prove d’esame pag. 15
10.1. Simulazione prima prova: esiti
10.2. Simulazione seconda prova: esiti
10.3. Simulazione terza prova: struttura ed esiti
10.4 Simulazione del colloquio d’esame
11. Firme del consiglio di classe pag. 18
3
ALLEGATI
ALLEGATO 1: Consuntivo attività disciplinari pag. 19
Italiano
Storia
Matematica
Inglese
Psicologia generale ed applicata
Diritto ed economia
Tecnica amministrativa
Cultura medico sanitaria
Educazione Fisica
I.R.C.
ALLEGATO 2: Alternanza Scuola – Lavoro pag. 55
ALLEGATO 3: Criteri di valutazione adottati durante l’anno scolastico pag. 56
ALLEGATO 4: Griglie di valutazione utilizzate per le simulazioni delle pag. 60
prove d’esame
ALLEGATO 5: Testi delle simulazioni di terza prova pag. 66
4
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
Il Tecnico dei Servizi Sociali possiede competenze e capacità per adeguarsi alle necessità e ai
bisogni delle persone con le quali deve operare. E’ in grado di programmare interventi precisi e
mirati secondo le esigenze fondamentali della vita quotidiana e dei momenti di svago, curandone
l’organizzazione e valutandone l’efficacia.
Con l’esperienza, anche pratica (attraverso gli stage di tirocinio), il Tecnico dei Servizi Sociali è
capace di cogliere i problemi e di risolverli efficacemente e tempestivamente, tenendo conto
dell’aspetto giuridico, organizzativo, psicologico e igienico sanitario.
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 Elenco docenti
Docente Materia
Incarico a tempo Continuità nel post-
qualifica indeter
minato
determi
nato
Zanaboni Mariolina Italiano – Storia x Sì
Dardani Olga Matematica x Sì
Airoldi Gabriella Inglese x Si
Staglianò Teresa Psicologia generale ed applicata x No
Robbiati Eleonora Diritto ed economia x Sì
Merlo Anna Tecnica amministrativa x No
Baldessari Sonia Cultura medico-sanitaria x Sì
Dolabella Ciro Educazione fisica x Sì
Pastori Anna Maria I.R.C. x No
Coordinatrice di classe la prof.ssa Olga Dardani con continuità a partire dalla classe seconda.
2.2 Elenco studenti che hanno frequentato la classe quinta
Cognome e nome Classe precedente Istituto (solo se diverso dall’anno
precedente)
1. Achilli Maria QUARTA
2. Balliana Debora QUARTA
3. Bellitti Erika QUARTA
4. Cerini Giorgia QUARTA
5. Di Marzio Tanya QUARTA
5
6. Germano Jessica QUARTA
7. Grindati Giulia Andrea QUARTA
8. Iamundo Veronica QUARTA
9. Luongo Federica QUARTA
10. Mocchetti Samantha QUARTA
11. Oldani Martina QUARTA
12. Pinciroli Eleonora QUARTA
13. Puglia Alessia QUARTA
14. Rappo Angela QUINTA
15. Ronzulli Ilenia QUARTA
16. Scomparcini Silvia QUARTA
17. Tagliavento Eva QUARTA
18. Taverna Arianna QUARTA
19. Tomasoni Sara QUARTA
20. Tosi Martina QUARTA
21. Nucera Emanuela privatista
Nell’elenco è presente una alunna privatista che ha frequentato il nostro Istituto fino alla classe
quarta e sosterrà gli esami preliminari di ammissione (per la classe quarta e quinta) nella seconda
parte del mese di maggio.
3. SITUAZIONE D'INGRESSO DELLA CLASSE
3.1 Risultati dello scrutinio finale della classe terza
Nell’anno scolastico 2011-2012 la classe era formata da 24 alunne che hanno conseguito i seguenti
risultati agli esami di qualifica:
Studenti qualificati
con voto
Non amm. all’es.
di qualifica
Non
scrutinati
Non
promossi
60-70 71-80 81-90 91-100
7 10 1 6 0 0 0
6
3.2 Risultati dello scrutinio finale della classe quarta
Nel precedente anno scolastico gli alunni iscritti che hanno terminato l’anno scolastico erano 21.
Due alunne non sono state ammesse alla classe quinta. Gli alunni promossi hanno conseguito le
seguenti valutazioni:
Materie Studenti
promossi
con 6
Studenti
promossi
con 7
Studenti
promossi
con 8
Studenti
promossi
con 9-10
Studenti
con debito
formativo
Italiano 14 3 2 - 1
Storia 11 5 2 1 -
Matematica 6 7 2 4 3
Inglese 5 8 2 4 -
Psicologia generale ed applicata 13 4 2 - 3
Diritto ed economia 13 6 - - -
Tecnica amministrativa 9 8 2 - -
Cultura medico-sanitaria 11 4 2 2 -
Educazione fisica 5 11 3 - -
3.3 Elenco crediti scolastici
Studenti Classe 3^ Classe 4^ Totale 3^ / 4^
1. Achilli Maria 6 4 10
2. Balliana Debora 7 5 12
3. Bellitti Erika 7 5 12
4. Cerini Giorgia 8 6 14
5. Di Marzio Tanya 5 4 9
6. Germano Jessica 5 4 9
7. Grindati Giulia Andrea 6 4 10
8. Iamundo Veronica 5 4 9
9. Luongo Federica 6 4 10
10. Mocchetti Samantha 6 4 10
11. Oldani Martina 4 4 8
12. Pinciroli Eleonora 6 5 11
7
13. Puglia Alessia 5 4 9
14. Rappo Angela 6 5 11
15. Ronzulli Ilenia 5 4 9
16. Scomparcini Silvia 8 6 14
17. Tagliavento Eva 8 6 14
18. Taverna Arianna 8 5 13
19. Tomasoni Sara 6 4 10
20. Tosi Martina 8 5 13
4. TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
4.1 Il quadro orario settimanale prevede le seguenti ore di lezione:
Italiano n. 4 ore
Storia n. 2 ore
Matematica n. 3 ore
Inglese n. 3 ore
Psicologia generale ed applicata n. 5 ore
Diritto ed economia n. 3 ore
Tecnica amministrativa n. 3 ore
Cultura medico-sanitaria n. 4 ore
Educazione Fisica n. 2 ore
I.R.C. n. 1 ora
5. OBIETTIVI TRASVERSALI
Il C.d.C. ha stabilito i seguenti obiettivi educativi e didattici comuni a tutte le discipline.
Obiettivi formativi trasversali:
potenziare il senso di responsabilità personale e il rispetto delle regole comportamentali;
consolidare una corretta socializzazione all’interno della classe;
potenziare le competenze comunicative e linguistiche degli allievi, adeguandole ai nuovi
bisogni emergenti della vita scolastica e personale;
sviluppare negli allievi la capacità di lavorare in gruppo, preparandoli alla collaborazione
che sarà loro richiesta nella vita e nel lavoro;
8
rendere il più possibile omogenea la classe in relazione al metodo di studio e, in particolare,
sviluppare negli allievi la capacità di comprendere e di fruire autonomamente dei testi
scolastici e degli strumenti di lavoro;
fornire forti ed esplicite motivazioni allo studio e all’impegno scolastico, coinvolgendo e
rendendo gli allievi consapevoli degli obiettivi dell’attività didattica e dei propri livelli di
apprendimento.
5.1 Discipline e/o attività coinvolte per il loro raggiungimento
Tutte le discipline facenti parte del Consiglio di Classe.
Le attività di formazione in azienda e in aula previste dall’Alternanza Scuola-Lavoro.
6. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI
6.1 Materie. Docenti. Libri di testo adottati. Ore di lezione effettuate. Contenuti. Tempi.
Obiettivi realizzati.
Per le singole discipline si vedano gli Allegati n° 1.
6.2 Metodologia
Nel corso dell’anno sono state adottate le seguenti metodologie didattiche:
TECNICO DEI
SERVIZI SOCIALI
AREA COMUNE
AREA DI INDIRIZZO
Ital
iano
Sto
ria
Mat
emat
ica
Ingle
se
Educa
zione
Fis
ica
I.R
.C.
Psi
colo
gia
gen
eral
e e
appl.
Dir
itto
ed
econom
ia
Tec
nic
a
amm
inis
trat
iva
Cult
ura
med
ico
-
sanit
aria
Lezione frontale X X X X X X X X X X Problem solving X X Metodo induttivo X X X Lavoro di gruppo/
coppie X X X X
Discussione guidata X X X X X X X Esercitazioni guidate X X X X X
9
6.3 Mezzi e strumenti di lavoro
Libri di testo, appunti, mappe concettuali, utilizzo di altri testi, articoli tratti dalla stampa periodica
e quotidiana, computer, radioregistratore, lavagna, LIM, videoproiettore, attrezzi ginnico-sportivi.
6.4 Elenco uscite didattiche, viaggi d’istruzione, attività extracurricolari
o Partecipazione alle varie iniziative previste dal Progetto Sportivo d’Istituto, dal
Progetto di Educazione alla salute, dal Progetto di Orientamento in uscita (open days
universitari, incontri)
o Uscita alla Fiera di Milano a un simposio sulla sicurezza stradale il giorno 11 ottobre
2013
o Uscita all'evento Orientagiovani a Milano (“Dopo il diploma: come fare la scelta
giusta”) il 19 novembre 2013
o Uscita all’ Ospedale di Magenta per il Progetto Iris Ospedale aperto il 5 dicembre
2013
o Uscita didattica il 24 febbraio 2014 a Milano presso il CEND, centro di eccellenza
per le malattie neuro degenerative
o Partecipazione al progetto Giovani e Impresa dal 25 al 28 febbraio 2014
o Viaggio di Istruzione a Praga dal 24 al 28 marzo 2014
o Uscita sportiva al Forum di Assago il 31 marzo 2014
o Incontro con l'Associazione Perrone sulla prevenzione tumori al seno e al polmone in
data 11 aprile 2014
6.5 Spazi
Aula, palestra, laboratorio multimediale, Aula magna.
6.6 Strumenti di verifica (con riferimento anche alle tipologie previste dalla normativa sul
nuovo esame di stato)
Nel corso dell’anno scolastico nella classe sono state effettuate le seguenti prove di verifica:
10
7. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
TECNICO DEI
SERVIZI SOCIALI
AREA COMUNE
AREA DI INDIRIZZO
Ital
iano
Sto
ria
Mat
emat
ica
Ingle
se
Educa
zione
Fis
ica
I.R
.C.
Psi
colo
gia
gen
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e e
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Dir
itto
ed
econom
ia
T
ecnic
a
amm
inis
trat
iva
Cult
ura
med
ico
-
sanit
aria
Interrogazione X X X X X X X Griglia di
osservazione X
Componimento o
problema X X X X X
Domande aperte X X X X X X X Relazione X X Prove strutturate e
semistrutturate X X X X X X X X
Prove pratiche X
ANNO SCOLASTICO
CLASSE
2013-2014
5D servizi sociali
N. STUDENTI
20
REFERENTE D’ISTITUTO
Prof.ssa Airoldi Gabriella
GRUPPO DI LAVORO
Consiglio di classe, Tutor scolastico, Tutor
aziendale, Referente d’Istituto, Dirigente
Scolastico, DSGA , personale segreteria.
TUTOR SCOLASTICO
Prof.ssa Sonia Baldessari
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
L’ Alternanza Scuola-Lavoro è una
metodologia formativa articolata in momenti
di formazione d’aula e periodi di permanenza
in azienda che si propone di:
• professionalizzare la formazione con
competenze spendibili nel mercato del lavoro
coerentemente con le esigenze del territorio
• favorire il passaggio al mondo del lavoro,
11
contribuendo a creare, in prospettiva, una rete
di relazioni utili alla collocazione
occupazionale al termine del corso di studi;
• incoraggiare riflessioni sulla motivazione
allo studio in relazione ai futuri investimenti
lavorativi;
• favorire l’acquisizione di capacità di
osservazione, di atteggiamenti e
comportamenti orientati all’inserimento nei
vari ambiti professionali ed allo svolgimento
dello specifico ruolo lavorativo
REALIZZAZIONE
Nell’offerta formativa dell’Istituto assume
particolare rilevanza la scelta metodologica
dell’alternanza che permette una pluralità di
soluzioni didattiche e favorisce il raccordo
con la realtà sociale ed economica; i momenti
passati in azienda e in classe diventano
occasioni di apprendimento e acquisizione di
competenze.
A tale scopo sono state realizzate sia unità di
apprendimento ed iniziative integrative (visite
aziendali, partecipazione ad eventi, convegni)
sia momenti di formazione d’aula, anche con
l’intervento di esperti esterni, per
approfondire tematiche finalizzate
all'acquisizione di competenze trasversali,
relazionali e professionali.
Nello specifico, durante questo anno
scolastico, gli alunni hanno partecipato a un
corso di primo soccorso e a uscite didattiche
già elencate nel punto 6.4. Per il dettaglio
delle attività svolte nell’anno precedente si
vedano le schede dei singoli alunni presentate
in allegato (Allegato 2).
PERMANENZA IN AZIENDA
Le ore di permanenza in Azienda sono state
svolte presso asili nido e residenze per
anziani:
• nel mese di Febbraio 2012 (classe 3°
Servizi Sociali)
• Marzo 2013 (classe 4° Servizi Sociali)
OBIETTIVI
• educativo: crescita personale, confronto con
figure, modalità e contesti di apprendimento
diverse da quello scolastico;
• orientativo: conoscenza del mondo del
lavoro e della realtà aziendale per compiere
scelte formative e professionali con maggior
consapevolezza;
• formativo: possibilità di completare il
12
percorso con competenze trasversali,
comportamentali e relazionali acquisite in
strutture del territorio
• professionalizzante: osservazione di
specifici ruoli lavorativi, chance di futuro
inserimento lavorativo.
COMPETENZE
Alla fine del percorso, a seconda del livello di
apprendimento e capacità, lo studente
acquisisce competenze
dell’area professionale (comprendere la
realtà aziendale partecipando alle attività
lavorative che in essa si svolgono nel rispetto
della salute e della sicurezza propria e altrui);
dell’area culturale (padroneggiare gli
strumenti espressivi indispensabili per gestire
la comunicazione in vari contesti);
di cittadinanza (presentarsi in maniera
adeguata; instaurare relazioni positive
all’interno di un gruppo di lavoro).
RISULTATI ATTESI
Conoscenze di base dell’area comune e di
indirizzo.
Competenze spendibili in vari contesti di vita
e di lavoro e valutate in termini di autonomia
e responsabilità:
• Rispettare orari di lavoro, regole aziendali e
attrezzature.
• Collaborare e relazionarsi correttamente
con i colleghi nel contesto lavorativo.
• Riconoscere il proprio ruolo in azienda.
• Comunicare correttamente con i soggetti
interni ed esterni all'azienda.
• Svolgere i compiti assegnati rispettando
tempi e modalità di esecuzione.
• Utilizzare linguaggi specifici in modo
appropriato
PROVE DI ACCERTAMENTO
Verifica sull’esperienza in azienda
Verifica disciplinare su attività svolte in
azienda e su attività/corsi svolti in classe
(Primo Soccorso).
13
Le attività e le valutazioni del progetto alternanza svolte dagli alunni della classe in questi anni
sono presentate in allegato (Allegato n. 2)
8. ATTIVITA’ DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO
8.1 Per gli alunni che hanno riportato insufficienze, al termine dell’anno scolastico 2012-2013,
sono stati attivati corsi di recupero nelle seguenti discipline: italiano, matematica.
8.2 Durante l’anno scolastico, le attività per il recupero delle carenze ed il potenziamento si
sono svolte in due modalità:
o a partire dal mese di novembre 2013 e fino al termine dell’anno scolastico è stato
attivato lo sportello facoltativo pomeridiano per tutte le discipline su richiesta degli
alunni interessati;
o nel periodo dal 17 al 21 febbraio 2014 è stata attuata la pausa didattica, con attività di
recupero/sostegno e l’affiancamento degli alunni che presentavano carenze da parte di
compagni esperti in veste di tutor.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
Tutoraggio – nel corso del periodo di
alternanza in azienda
Schede di osservazione e valutazione da parte
del tutor aziendale e scolastico
Monitoraggio finale del tutor scolastico
Valutazione del Progetto svolto dal Referente
di Istituto ( scheda di valutazione compilata
dal tutor aziendale, questionario compilato
dagli studenti, valutazione del Consiglio di
classe)
Come da O.M. 41 dell’11 maggio 2012, Art.
8, comma 5, per gli Esami di Stato, la
valutazione delle esperienze condotte in
alternanza scuola-lavoro concorre ad integrare
quella delle discipline alle quali tali attività ed
esperienze afferiscono e contribuisce in tal
senso alla definizione del credito scolastico.
14
9. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
9.1 Criteri di valutazione
Il Consiglio di classe si è attenuto alla scala di misurazione deliberata nel Collegio dei docenti del
22.10.2013 di cui si allega copia (Allegato n° 3).
I criteri di valutazione hanno tenuto conto delle conoscenze, competenze e capacità degli alunni e,
in particolare, della comprensione, dell’abilità di applicare concretamente le conoscenze acquisite,
di rielaborare, di produrre testi dotati di correttezza formale (ortografica, sintattica, lessicale), di
pertinenza, di coerenza, nonché adeguatamente approfonditi. Agli alunni è stato chiesto di
dimostrare di possedere una buona padronanza del linguaggio specifico delle materie, di saper
cogliere gli elementi essenziali della realtà che li circonda.
Per quanto concerne la valutazione del comportamento e la valutazione del credito scolastico
compreso il credito formativo, il Consiglio di classe si è attenuto alla scala di misurazione e ai
criteri deliberati dal Collegio Docenti sempre il 22.10.2013 e qui presentati in allegato (Allegato
n°3).
9.2 Numero di verifiche sommative effettuate, nell’intero anno scolastico, utilizzando le
diverse tipologie di prove sotto elencate:
Materia
Interrogazione
(numero medio
per ogni alunno)
Analisi di testo,
saggio breve,
articolo
giornalistico,
relazione, tema,
domande aperte
Prova strutturata/
semistrutturata
Problema,
caso,
esercizio,
progetto,
prova
pratica
Italiano 4 6 2
Storia 4 2
Matematica 1 6 5
Inglese 6 5 2
Educazione Fisica 1 5
Psicologia generale 4 5
Diritto ed economia 6 5 1
Tecnica amministrativa 4 2
Cultura medico sanitaria 3 1 3 1
I.R.C 3
15
10. SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate diverse simulazioni di prove d’esame di cui si
riportano qui di seguito struttura e/o esiti. Le griglie di valutazione utilizzate sono raccolte
nell’Allegato 4.
10.1 Simulazione prima prova del 07 – 05 – 2014: esiti
Esiti della simulazione della prima prova
PUNTI 1-5 6 7 8 9 10 11 12-15 ASSENTI
N° Alunni 0 0 1 2 1 3 1 7 5
10.2 Simulazione seconda prova del 30 – 04 – 2014: esiti
Esiti della simulazione della seconda prova
PUNTI 1-5 6 7 8 9 10 11 12-15 ASSENTI
N° Alunni 0 0 0 0 2 0 3 13 2
10.3 Simulazione terza prova: struttura ed esiti
Per quanto riguarda la terza prova il Consiglio di classe ha utilizzato sia la tipologia B (domande a
risposta singola) sia la tipologia C (quesiti a risposta multipla).
Nel corso dell’anno sono state effettuate due simulazioni che hanno coinvolto tutte le materie,
eccettuate le discipline oggetto della prima e della seconda prova scritta. I testi delle simulazioni
della Terza prova sono presentati nell’Allegato 5.
L’ipotesi di formulazione della prova proposta dal Consiglio di classe è quella dell’utilizzo
congiunto delle tipologie B e C . Le prove sono state strutturate come sotto precisato e hanno avuto
la durata di due ore.
16
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
08 Aprile 2014 – 2° 3° ora
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
MATEMATICA 6 2
CULTURA MEDICO-SANITARIA 6 2
TECNICA AMMINISTRATIVA 6 2
INGLESE 5
Esiti della prima simulazione della terza prova
PUNTI 1-5 6 7 8 9 10 11 12-15 ASSENTI
N° Alunni 1 0 3 3 2 3 2 4 2
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
6 maggio 2014 – 4° 5° ora
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
DIRITTO 5 2
MATEMATICA 5 2
EDUCAZIONE FISICA 5 2
STORIA 5 2
Esiti della seconda simulazione della terza prova
PUNTI 1-5 6 7 8 9 10 11 12-15 ASSENTI
N° Alunni 0 0 0 0 4 4 5 3 4
17
10.4 Simulazione del colloquio d’esame
Agli alunni è stato proposto di simulare il momento del colloquio d’esame. Il suo svolgimento
eventuale è previsto verso fine maggio. Per la sua valutazione verranno considerati i seguenti
indicatori:
INDICATORI
1) Conoscenze disciplinari: fa riferimento ad elementi quali la completezza della trattazione, il
livello d’approfondimento, la pertinenza e la correttezza delle risposte, la comprensione delle
affermazioni esposte e dei concetti utilizzati.
2) Capacità rielaborativa: fa riferimento alla capacità di rielaborare logicamente (effettuare
deduzioni, definire presupposti, condizioni e conseguenze), di stabilire correlazioni anche a
livello interdisciplinare, di applicare gli stessi concetti in ambiti diversi, di effettuare
approfondimenti individuali.
3) Esposizione: fa riferimento alla comprensione e all’uso di linguaggi specifici, alla coerenza e
coesione testuale, alla ricchezza ed organizzazione dell’esposizione, alla vivacità ed efficacia
comunicativa.
18
11. FIRME DEL CONSIGLIO DI CLASSE (*)
Docente Materia Firma
Zanaboni Mariolina Italiano – Storia
Dardani Olga Matematica
Airoldi Gabriella Inglese
Staglianò Teresa Psicologia generale ed applicata
Robbiati Eleonora Diritto ed economia
Merlo Anna Tecnica amministrativa
Baldessari Sonia Cultura medico-sanitaria
Dolabella Ciro Educazione fisica
Pastori Anna Maria I.R.C.
* La presente pagina con le firme in originale è depositata presso la segreteria didattica dell’Istituto.
Inveruno, 15 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico
Dott. ing. Pasquale Aprea
19
Allegato 1 Consuntivo delle attività disciplinari
(da integrare con i programmi finali che saranno consegnati dai docenti al termine dell’attività didattica)
Italiano
Storia
Matematica
Inglese
Psicologia generale ed applicata
Diritto ed economia
Tecnica amministrativa
Cultura medico-sanitaria
Educazione fisica
I.R.C.
20
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013-2014
classe 5° D
Disciplina: ITALIANO
Docente: prof.ssa Mariolina Zanaboni
Testo: Sambugar, Sala. Laboratorio di letteratura. La Nuova Italia.
Ore di lezione settimanali: quattro
Ore di lezione svolte (al 15.05.2014): 107
Modalità di lavoro
Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al documento del Consiglio di Classe.
Sezione 1:
DAL SECONDO OTTOCENTO AL PRIMO DOPOGUERRA
- L’Età del Positivismo: cultura e letteratura.
- L’età del Decadentismo: cultura e letteratura.
Modulo Testi Obiettivi realizzati Tempi
Modulo 1
IL REALISMO E LA
SUA CRISI
- Il Verismo: Verga
- Il Simbolismo:
Baudelaire
Giovanni Verga.
I Malavoglia: lettura integrale
dell’opera.
Da Vita dei campi:
- La lupa.
Baudelaire. Da I fiori del
male:
- Corrispondenze
- Spleen
L’alunno:
- conosce per grandi
linee le filosofie, le
ideologie e le
scoperte scientifiche
emergenti
nell’epoca;
- conosce l’intreccio
tra il contesto
culturale e la
produzione
letteraria;
- conosce le poetiche
più rappresentative
dell’epoca;
- sa analizzare i testi,
ricavandone
l’ideologia e i
principi di poetica
di un autore;
Settembre
Ottobre
21
Modulo 2
PROSA E POESIA DEL
DECADENTISMO,
CREPUSCOLARISMO
E FUTURISMO
- Gli autori:
▪ Giovanni Pascoli
▪ Gabriele D’Annunzio
- La poesia del primo
Novecento in Italia
- F. Kafka. Da “La
metamorfosi”:
Il risveglio di Gregor
- M. Proust. Da “Alla ricerca
del tempo perduto”:
La madeleine
- J. Joyce. Da “Ulisse”:
L’insonnia di Molly
Giovanni Pascoli.
Da “Il fanciullino”:
- E’ dentro di noi un
fanciullino
Da “Myricae”: - L’assiuolo
- Temporale
- Il lampo
- Il tuono Da “Canti di Castelvecchio”
- La mia sera.
Gabriele D’Annunzio: - Il piacere: Il ritratto di un
esteta.
- Laudi: La pioggia nel
pineto. Guido Gozzano.
- I colloqui: La signorina
Felicita ovvero la felicità
Filippo Tommaso Marinetti
- Manifesto del futurismo
- Zang Tumb Tumb: Il
bombardamento di
Adrianopoli
- sa approfondire i
contenuti tematici di
un testo;
- sa inserire le
tematiche di una
pagina letteraria in
un contesto
multidisciplinare.
L’alunno:
- conosce i tratti
salienti della
biografia degli
autori, le loro opere
maggiori, i
fondamenti
filosofici ed estetici
del loro pensiero e
della loro poetica.
- contestualizza
storicamente gli
autori e le loro
opere;
- analizza i testi degli
autori, ponendoli in
relazione con le loro
poetiche;
- riconosce le
innovazioni formali
degli autori.
Novembre
Dicembre
Gennaio
22
Modulo 3
LA NARRATIVA
DELLA CRISI
- In Europa: Proust,
Kafka, Joyce.
- L’autore: Luigi
Pirandello
- L’opera. La coscienza
di Zeno di Svevo
Marcel Proust.
- Alla ricerca del tempo perduto:
La madeleine.
Franz Kafka.
- La metamorfosi: Il risveglio di
Gregor.
James Joyce.
- Ulisse: L’insonnia di Molly.
Italo Svevo
La coscienza di Zeno:
- Prefazione
- Preambolop
- L’ultima sigaretta
- Un rapporto conflittuale
- Un salotto “mai più
interdetto”
- Una catastrofe inaudita.
Luigi Pirandello
- L’umorismo: Il sentimento
del contrario.
Novelle per un anno:
- La patente
- Il treno ha fischiato.
Sei personaggi in cerca d’autore:
- La condizione di
“personaggi”.
Febbraio
Marzo
Sezione 2:
DAL PRIMO AL SECONDO DOPOGUERRA
- L’Esistenzialismo. Cultura e letteratura. Le riviste.
- Il Neorealismo.
Modulo 4
TRA LE DUE
GUERRE: LA POESIA
- L’autore: Giuseppe
Ungaretti
- Novecentismo e
Antinovecentismo
- L’autore: Eugenio
Montale
Giuseppe Ungaretti. Da
“L’Allegria”:
- I fiumi
- Mattina
- Soldati
- Fratelli
- Veglia
Salvatore Quasimodo:
- Ed è subito sera
Umberto saba
- A mia moglie
Eugenio Montale.
Da ”Ossi di seppia”:
- Spesso il male di vivere
Da “Satura”:
- Ho sceso dandoti il
braccio
Marzo
Aprile
Maggio
23
Modulo 5
IL SECONDO
DOPOGUERRA
- La narrativa di
tendenza realistica in
Italia
- L’opera: Se questo è
un uomo di Primo
Levi
Primo Levi. Se questo è un
uomo: lettura integrale
dell’opera.
Maggio
Modulo 6
I TESTI DELLA PRIMA
PROVA SCRITTA
DELL’ESAME DI
STATO
- il testo di analisi di una
pagina narrativa e di una
poesia;
- il saggio breve e
l’articolo giornalistico;
- il tema storico;
- il tema d’attualità.
L’alunno:
- riconosce le
caratteristiche e i tratti
linguistici specifici
delle quattro tipologie
di prova scritta
ricorrenti all’Esame di
Stato
- ha l’opportunità di
considerare modelli
testuali tratti da
eserciziari, stampa
quotidiana e periodica,
saggi;
- riconsidera, in
particolare, le
peculiarità
dell’esposizione e
dell’argomentazione.
- si misura positivamente
con richieste di
progettazione guidata e
di produzione di testi
scritti delle quattro
tipologie ricorrenti
all’Esame di Stato.
Intero anno
scolastico
Inveruno, 15/05/2014
L’insegnante
Prof.ssa Mariolina Zanaboni
24
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013-2014
Classe 5° D
Disciplina: STORIA
Docente: prof.ssa Mariolina Zanaboni
Testo: De Vecchi, Giovannetti. Storia in corso. Il Novecento e la globalizzazione. Edizione blu.
Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Ore di lezione settimanali: due
Ore di lezione svolte (al 15.05.2014): 64
Modalità di lavoro
Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al documento del Consiglio di Classe.
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
Modulo 1 : “ LA SOCIETA’ DI MASSA E LA PRIMA GUERRA MONDIALE”
▪ La società di massa ▪ L’Italia tra Ottocento e
Novecento ▪ La prima guerra
mondiale ▪ L’intera società
coinvolta nella guerra ▪ La Rivoluzione russa e
la nascita dell’URSS
L’allievo: - acquisisce il concetto di
“nazionalismo”; - conosce i caratteri principali
della “società di massa”; - conosce i motivi di tensione
internazionale sottostanti al concetto di “pace armata”, che sintetizza il quadro dei rapporti tra le maggiori potenze europee nella “Belle époque”;
- conosce i motivi occasionali e le cause profonde dello scoppio del primo grande conflitto mondiale, gli eventi salienti della guerra, anno per anno, la conclusione del conflitto;
- conosce le cause del crollo del regime zarista ed i caratteri fondamentali del nuovo regime comunista.
settembre, ottobre,
novembre, dicembre
Modulo 2 : “ I REGIMI TOTALITARI TRA LE DUE GUERRE. LA SECONDA GUERRA MONDIALE ”
▪ Le eredità della prima guerra mondiale
▪ La fine della democrazia liberale: il fascismo in Italia
▪ L’economia industriale e la grande svolta del 1929
▪ Il regime fascista ▪ Il nazismo
L’allievo: - conosce i mutamenti avvenuti
nel mondo a seguito del primo conflitto mondiale;
- individua obiettivi diplomatici e velleità del progetto wilsoniano della Società delle Nazioni;
- acquisisce il concetto di “depressione economica”;
- individua i caratteri di un
gennaio, febbraio, marzo
25
▪ L’URSS sotto la dittatura di Stalin
▪ Il mondo e l’Europa in guerra
▪ La Shoah, l’annientamento del popolo ebraico
“regime totalitario”; - sa confrontare il regime
staliniano, quello fascista e quello nazista;
- conosce le cause della seconda guerra mondiale;
- acquisisce il concetto di “shoah” e di “resistenza”;
- conosce i mutamenti geopolitici provocati dalla fine del secondo grande conflitto mondiale.
Modulo 3 : “ DAL SECONDO DOPOGUERRA AI RAPPORTI INTERNAZIONALI NELL’ETA’ della GLOBALIZZAZIONE ” (in via di completamento)
▪ Est/Ovest, Nord/Sud: le coordinate del nuovo mondo
▪ Tra “guerra fredda” e distensione
▪ La nuova Italia democratica e repubblicana
▪ La società del benessere
L’allievo: - conosce le conseguenze
politiche e sociali del secondo dopoguerra;
- acquisisce i concetti di “bipolarismo” e di “guerra fredda”;
- conosce per linee sommarie il processo di “decolonizzazione”;
- conosce le fasi istituzionali che hanno portato alla formazione della Repubblica italiana;
- conosce lo sviluppo della società italiana negli anni Cinquanta e Sessanta;
- conosce la situazione politica internazionale dalla fine del secondo conflitto mondiale agli anni Sessanta del secolo scorso.
aprile, maggio.
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Mariolina Zanaboni
26
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5 D
Disciplina: MATEMATICA
Docente: DARDANI OLGA
Testo: Dodero – Baroncini – Manfredi
FORMAZIONE ALL’ANALISI
Ghisetti & Corvi Editori
Ore di lezione settimanali: 3
Ore di lezione svolte (al 15.05.14): 85
Modalità di lavoro
Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al Documento del Consiglio di Classe
(punti 6, 8, 9)
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
1. Richiami di
geometria
analitica
1.1 la retta
1.2 la parabola con asse di
simmetria verticale
1.3 l’iperbole equilatera riferita
ai suoi asintoti:
definizione, equazione
rappresentare una retta
nel piano cartesiano
data la sua equazione
scrivere l’equazione di
una retta soddisfacente a
delle condizioni
assegnate
determinare le
coordinate del punto di
intersezione di due rette
risolvere semplici
problemi relativi alle
Settembre
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
27
rette nel piano
cartesiano
rappresentare una
parabola nel piano
cartesiano data la sua
equazione
dedurre, dall’equazione
di una parabola, le
principali caratteristiche
della curva
determinare le posizioni
reciproche tra una
parabola ed una retta
rappresentare
un’iperbole equilatera
nel piano cartesiano
data la sua equazione
determinare le
coordinate dei punti di
intersezione di
un’iperbole equilatera e
di una retta
2. Disequazioni di
primo e secondo
grado intere e
fratte
2.1 gli intervalli e la notazione
intervallare:
definizioni
insiemi numerici limitati e
illimitati
massimi e minimi di insiemi
numerici
2.2 richiami sulle disequazioni
di I grado:
concetti generali, i principi
di equivalenza
i sistemi di disequazioni
2.3 disequazioni di secondo
grado:
risoluzione grafica e
algebrica di una
disequazione di secondo
grado
2.4 disequazioni frazionarie:
studio del segno di un fattore
risoluzione di una
disequazione frazionaria
2.5 disequazioni modulari:
rappresentare un
intervallo e un intorno
mediante
disuguaglianza,
parentesi tonde e
quadre,
rappresentazione grafica
determinare l’ampiezza
di un intervallo
distinguere l’estremo
superiore dal massimo
distinguere l’estremo
inferiore dal minimo
risolvere una
disequazione di primo e
secondo grado per via
algebrica
risolvere una
disequazione di secondo
grado mediante
rappresentazione grafica
determinare il segno di
un fattore
risolvere una
disequazione frazionaria
risolvere sistemi di
disequazioni
Ottobre -
novembre
28
concetti generali, semplici
esempi
3. Le funzioni
3.1 le funzioni:
funzioni matematiche ed
empiriche
classificazione delle
funzioni matematiche
dominio e codominio
grafico di una funzione
3.2 proprietà delle funzioni:
funzioni pari e dispari
funzioni crescenti,
decrescenti, costanti
positività e intersezione con
gli assi
massimi e minimi relativi e
assoluti di una funzione
3.3 determinazione del dominio
di una funzione
algebrica:
dominio di funzioni
razionali intere e fratte
dominio di funzioni
irrazionali intere e fratte
determinare il dominio
delle funzioni
algebriche
determinare per le
funzioni razionali
intervalli di positività,
le intersezioni con gli
assi, le eventuali
simmetrie
riconoscere
graficamente le
proprietà delle funzioni
(funzioni continue,
crescenti, decrescenti,
costanti, pari, dispari)
Dicembre
– gennaio
–febbraio
4.Teoria dei limiti
4.1 intorno di un punto e di
infinito
4.2 il concetto di limite di una
funzione:
il concetto di limite finito o
infinito per x tendente a un
valore finito o infinito,
limite sinistro e destro
funzioni continue e punti di
discontinuità di prima,
seconda e terza specie
4.3 limiti delle funzioni
razionali:
calcolo di limiti
forme indeterminate
,,
0
0 per le funzioni
razionali
4.4 asintoti di una funzione:
asintoto orizzontale,
calcolare i limiti di
funzioni algebriche
razionali intere e fratte
eliminare le forme
indeterminate
,,
0
0 per le
funzioni razionali
determinare le
equazioni degli asintoti
di una funzione
razionale
applicare quanto visto
nello studio del grafico
probabile di una
funzione
Febbraio
– marzo –
aprile –
maggio
29
verticale e obliquo
4.5 applicazioni nel grafico
probabile di una funzione
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Olga Dardani
30
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013-2014
classe 5° D
Disciplina: INGLESE
Docente: Gabriella Airoldi
Testo: ‘Living together- English for the social sector- Ilaria Piccioli- Editrice San Marco
Ore di lezione settimanali: 3
Ore di lezione svolte al 15.05.2014 : 87
31
Modalità di lavoro
In particolare per sviluppare le abilità di comprensione scritta, produzione scritta e produzione orale
si sono svolte le seguenti attività:
lettura e sottolineatura del testo,
traduzione,
domande di comprensione
studio guidato dei contenuti attraverso l’utilizzo di schemi in italiano e in inglese,
studio dei vocaboli.
Per quanto riguarda la comprensione scritta sono stati presentati testi a carattere settoriale e poesie
su argomenti legati al programma di studio con attività di comprensione e analisi del testo.
Per la produzione orale gli alunni sono stati preparati a relazionare oralmente su quanto studiato
guidati da domande specifiche.
Per la produzione scritta gli studenti hanno prodotto un articolo di giornale su argomenti studiati,
una relazione sulle attività dell’Alternanza Scuola/Lavoro e il proprio CV.
Le verifiche scritte sono state a domande aperte, testi con domande di comprensione e due
simulazione riferite alla Terza prova dell’Esame di Stato.
Per la comprensione orale si sono svolte attività di :
visione e ascolto di brevi filmati in L2 poi con sottotitoli in L2 tratti dal sito del Sistema
Sanitario Inglese (NHS) ;
comprensione (tabelle da completare, vero/falso, domande),
visione di un film in L2 con sottotitoli in L2 e verifica a scelta multipla sui contenuti del
film.
Durante le ore di laboratorio (15) gli studenti hanno svolto attività di:
ascolto
visione video/film
ricerca informazioni per la produzione degli articoli di giornale
compilazione CV
stesura relazione sull’esperienza di Alternanza Scuola /lavoro
ricerca materiale tesina
esercizi grammaticali dal sito agendaweb.org
32
Contenuti,Obiettivi realizzati, Tempi
MODULI CONTENUTI OBIETTIVI REALIZZATI TEMPI
MODULO 1
1.1 RACISM
1.2 HUMAN
RIGHTS
M.L.King
'I have a dream'
Video and text
The American
Civil Rights
Movement
I, too (a poem by
L.J.Hughes)
The Universal
Declaration of
Human Rights
Nelson Mandela
official website
Invictus ( a film
by C. Eastwood))
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti e brevi filmati
Saper comprendere ed
analizzare un testo poetico
riferito al razzismo
Saper comprendere un sito
web
Saper comprendere un film in
L2 con sottotitoli in L2
Settembre
Ottobre
33
1.3 HOW TO
WRITE A REPORT
1.4 HUMAN
RIGHTS
MODULO 2
2.1 THE
TWILIGHT OF
LIFE
The Holocaust
Refugee blue
(a poem by
W.H.Auden)
My training
experience
Freedom of
thought
Freedom of
speech
Death penalty
Right to work
Right to education
Ageing
Longevity
Maximum
lifespan
Senescence
Gerontology
Geriatrics
Geriatric diseases
Memory loss
The old men
admiring
themselves in the
water ( a poem by
W.B. Yeats)
Saper comprendere ed
analizzare un testo poetico sui
rifugiati
Saper produrre una relazione
sul'esperienza di stage
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti.
Comprendere e saper
analizzare poesie
su argomenti di carattere
professionale
Ottobre
Novembre
Dicembre
34
2.2 HOW TO
WRITE A
NEWSPAPER
ARTICLE
2.3 COPING WITH
OLD AGE
MODULO 3
3.1. CAREERS IN
THE SOCIAL
SECTOR
Beautiful old age
( a poem by
D.H.Lawrence)
The newspaper
article
Headline
Lead paragraph
(5 wh –questions)
Explanation/
Amplification
Background
information
Quotes
Final paragraph
Problems in daily
life
Social functioning
Health promotion
strategies
Opportunities
Family caregivers
Elderly people
care assistance
Nursing homes
Homes care
assistants
The Needle (a
poem by
J.Kenyon)
Saper produrre un articolo di
giornale utilizzando quanto
studiato e/o informazioni da
Internet su argomenti di
carattere professionale
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti.
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti.
Comprendere e saper
analizzare poesie
su argomenti di carattere
professionale
Gennaio
Febbraio
35
3.2 AN AGEING
BODY
Bodily functions
Acute illnesses
Chronic diseases
Factors in the
health of old
people
Multidisciplinary
care
Dementia and
Alzheimer:
definition,causes,
treatment.
(fotocopia)
'Singing for the
brain' ( video
tratto dal sito
www.nhs.uk)
Saper relazionare oralmente,
per iscritto, comprendere testi
scritti e brevi filmati.
Marzo
Aprile
MODULO 4
4.1 SOCIAL
PROBLEMS
4.2 HOW TO
WRITE A C.V.
Definition
Poverty
Homelessness
Unemployment
The Curriculum
vitae
Saper relazionare per iscritto,
comprendere testi scritti.
Saper produrre il proprio C.V.
Maggio
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
prof.ssa Gabriella Airoldi
36
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5° D
Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
Docente: TERESA STAGLIANO’
Testo: Luigi D’Isa PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA ed. Hoepli
Ore di lezione settimanali: 5
Ore di lezione svolte (al 15.05.14): 134
Modalità di lavoro
Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al Documento del Consiglio di Classe
(punti 6, 8, 9)
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
1. I minori
Le teorie post freudiane: Spitz
Mahler, Winnicott, Bowlby.
Caratteristiche psicofisiche,
cognitive ed emotive
dell’infanzia.
La cultura dell’infanzia in
Italia.
Minori e problematiche sociali:
minori e povertà, minori
stranieri, maltrattamento
minorile, abuso sessuale.
Adozione e affidamento.
Il ruolo dei servizi.
Conoscenza delle
caratteristiche principali
dello sviluppo sociale,
affettivo e cognitivo
nell’età evolutiva in
riferimento alle principali
teorie psicologiche e
psicoanalitiche
Conoscenza delle cause,
delle caratteristiche e
delle conseguenze del
disagio
Settembre
Ottobre
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
37
Conoscenza degli
interventi e servizi per
favorire l’integrazione
nelle diverse fasi dell’età
evolutiva
Consapevolezza
dell’importanza della
responsabilità educativa
delle diverse figure di
riferimento
Competenza nel saper
realizzare proposte di
integrazione e benessere
2. L’adolescenza
Caratteristiche psicofisiche,
cognitive ed emotive
dell’adolescenza.
La pubertà.
La costruzione dell’identità.
Il gruppo dei pari.
Adolescenza e problemi
sociali: disagio, disadattamento
e devianza, le dipendenze, i
disturbi alimentari, il bullismo,
il ruolo dei servizi.
Conoscenza delle
caratteristiche emotive,
cognitive e psicosociali
dell’adolescenza
Conoscenza dei bisogni e
dei problemi dei minori
adolescenti
Conoscenza delle
caratteristiche e dei segni
del disagio
Consapevolezza
dell’importanza del ruolo
dell’educatore nella
relazione con
l’adolescente
Capacità di saper
riconoscere le cause
sociali nelle situazioni
problematiche
dell’adolescenza
Competenza nel saper
approntare proposte di
integrazione e benessere
nelle situazioni di disagio.
Novembre
3. L’età anziana
Caratteristiche generali
dell’anziano : cambiamenti
Conoscenza delle
caratteristiche cognitive,
Dicembre
Gennaio
38
fisici, cognitivi e sociali.
Affettività e personalità
dell’anziano.
L’anziano oggi.
Tipologie di disagio
dell’anziano e di intervento.
emotive e psicosociali
dell’anziano
Conoscenza delle diverse
tipologie di disagio e dei
relativi problemi
assistenziali
Saper riflettere sul ruolo
dell’educatore nella
relazione con l’anziano
Competenza
nell’individuare ipotesi di
intervento adeguato alle
diverse tipologie di
utenza per promuovere
l’integrazione e il
benessere
4.La disabilità
Definizione di disabilità.
Disabilità e famiglia, ambiente
sociale.
Tipologie di disabilità.
Tipologie di intervento.
Conoscenza delle diverse
forme della disabilità in
rapporto alla società
Capacità di riflettere sulle
conseguenze che può
avere la disabilità sulla
vita quotidiana della
persona e della sua
famiglia
Saper riflettere sul ruolo
dell’educatore nella
relazione con il disabile
Saper individuare ipotesi
di intervento adeguate di
integrazione e benessere.
Febbraio
Marzo
6. La famiglia
multiproblematica
Molteplicità di tipologie di
famiglia.
Fasi del ciclo vitale della
famiglia.
La famiglia multiproblematica.
Il percorso metodologico.
Il ruolo dei servizi.
Conoscenza dei diversi tipi
di famiglia
Conoscenza delle
caratteristiche della
famiglia
multiproblematica
Acquisizione delle
capacità di saper operare
Aprile
39
in relazione al contesto
culturale e sociale della
famiglia in difficoltà
Competenza nel saper
individuare ipotesi di
intervento adeguate di
integrazione e benessere,
sapendo affrontare anche
situazioni di resistenza
all’aiuto da parte degli
utenti.
5. Il disagio
psichico
La follia e la storia dell’uomo,
la nascita del manicomio, cura
ed elettroshock, il manicomio
negli anni ’50, Franco
Basaglia, l’antipsichiatria, la
chiusura dei manicomi, la
nuova psichiatria.
La malattia mentale: gli
approcci contemporanei,
disagio psichico e famiglia, i
disturbi d’ansia, la
depressione, la schizofrenia.
I modelli psicopatologici e le
psicoterapie: modello
psicoanalitico, modello
comportamentista, modello
umanistico esistenziale,
modello cognitivo, modello
relazionale.
Luoghi di cura.
Conoscenza degli
elementi che
caratterizzano il disturbo
psichico e delle linee
generali dei diversi
approcci terapeutici e di
integrazione
Saper individuare ipotesi
di intervento adeguate
Saper approntare proposte
di integrazione e di
benessere
Maggio
7. Il progetto nel
lavoro sociale
Le modalità di intervento
Conoscenza delle varie
modalità di intervento
nelle reti sociali
Saper formulare un
progetto sociale concreto.
Maggio
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
prof.ssa Teresa Staglianò
40
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5° D
Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA
Docente: ROBBIATI ELEONORA
Testo: L’OPERATORE SOCIALE 2 – DIRITTO ED ECONOMIA
Autori: E. Malinverni – B. Tornari
Editore: Elemond Scuola & Azienda
Ore di lezione settimanali: 3 (scritto e orale)
Ore di lezione svolte (al 15.05.14): 83
Modalità di lavoro Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al Documento del Consiglio di Classe (punti
6, 8, 9)
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
7 . L’Imprenditore
7.1 L’imprenditore e
l’impresa
7.2 L’imprenditore
agricolo
7.3 L’imprenditore
commerciale
• Acquisire le
conoscenze
fondamentali relative
all’imprenditore e
all’impresa
• Distinguere i diversi
Settembre/Ottobre
41
7.4 I Collaboratori
dell’imprenditore
7.5 Il piccolo
imprenditore
7.6 L’azienda e i
segni
distintivi
tipi di imprenditori e
le attività che
svolgono
• Comprendere il
concetto di azienda e
i suoi segni distintivi
(ditta, insegna e
marchio)
8 . Le società
8.1 Definizione di
società 8.2 Le società di
persone (ss, snc, sas)
8.3 Le società di
capitali (spa, sapa, srl)
8.4 Le cooperative e le
mutue assicuratrici
Riconoscere la
classificazione dei tipi
societari previsti nel
nostro ordinamento
• Distinguere le società
lucrative da quelle
cooperative e
mutualistiche
Novembre
9 . I principali contratti
e titoli di credito
9.1 Il rapporto
giuridico
obbligatorio
9.2 Il contratto
9.3 La compravendita
9.4 La locazione e i
contratti di
prestito
9.5 L’assicurazione
9.6 I principali contratti
bancari
9.7 I contratti di
utilizzazione
dell’attività altrui
9.8 I contratti della
pubblica
amministrazione
9.9 I titoli di credito
Riconoscere le tipologie
contrattuali (locazione e
compravendita) e gli
obblighi connessi
• Comprendere il
contratto di
assicurazione, i soggetti
e le tipologie
assicurative
• Conoscere le funzioni
della banca e i contratti
bancari
• Recepire i concetti di
appalto pubblico e la
concessione di servizi
pubblici
• Comprendere la
problematica dei titoli di
credito: il fenomeno
cambiario (vaglia e
tratta), assegni (bancari e
circolari)
Dicembre/Gennaio/
Febbraio
13 . Le politiche
economiche
13.1 L’intervento dello
Stato
nell’economia
13.2 La politica dei
redditi e la
politica industriale
13.3 Le operazioni
• Comprendere le varie
politiche economiche
• Conoscere le
operazioni bancarie
attive, passive e di
impiego del risparmio
• Riconoscere i servizi di
Marzo/Aprile
42
bancarie di
raccolta del risparmio
13.4 Le operazioni
bancarie di
impiego del risparmio
13.5 Le operazioni
finanziarie
13.6 La dichiarazione
unica
delle imposte
gestione del risparmio
• Recepire la politica
fiscale e il modello unico
14 . I rapporti economici
internazionali
14.1 Il commercio
internazionale
14.2 Le principali
teorie del
commercio
internazionale
14.3 La politica
commerciale e
la cooperazione
economica
14.4 Il mercato unico
14.5 Il sistema dei
cambi
14.6 L’unione
monetaria
europea e l’euro
14.7 Il sistema
monetario
internazionale 14.8 La bilancia dei
pagamenti
Comprendere i concetti
di globalizzazione e dei
costi comparati
• Conoscere gli strumenti
del protezionismo
• Conoscere le origini del
mercato unico e il
sistema dei cambi
• Valutare l’euro e i suoi
effetti
• Conoscere la bilancia
dei pagamenti, equilibrio
e squilibrio
Maggio
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Eleonora Robbiati
43
ALLEGATO N° 1
ANNO SCOLASTICO: 2013-2014
Classe: 5 D
Disciplina: TECNICA AMMINISTRATIVA
DOCENTE: MERLO Anna
TESTO: (Autore P. Ghigini – C. Rebecchi) Titolo: Tecnica Amministrativa
Editore: Scuola e Azienda
Ore di lezione settimanali: 3
Ore di lezione svolte (al 15.05.2014): 52
Modalità di lavoro: Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al documento del
Consiglio Di Classe (punti 6, 8, 9)
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
Modulo Contenuti Obbiettivi realizzati Tempi
(settimane)
Modulo 2:
La funzione
amministrativa
Il bilancio di esercizio
Il bilancio di
esercizio Individuare la formazione del
bilancio di esercizio dalla
contabilità di esercizio e dalle
scritture di chiusura;
Leggere e interpretare gli
articoli 2423, 2424 e 2425 del
C.C.;
Leggere e interpretare i principi
di redazione, lo Stato
Patrimoniale, il Conto
Economico e saper analizzare il
significato della Nota
Integrativa
Classificare le gestioni del
Conto Economico e il prospetto
18
44
di Stato Patrimoniale.
Modulo 3:
Economia sociale
Economia sociale Saper definire il concetto di
‘economia sociale’ nella realtà
che ci circonda;
Saper classificare le varie
Organizzazioni Sociali di
supporto al mercato
Saper individuare i benefici
fiscali delle ONLUS
Interpretare i prospetti dei
Rendiconti di cassa e
patrimoniali.
2
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Anna Merlo
45
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5° D
Disciplina: CULTURA MEDICO-SANITARIA
Docente: BALDESSARI SONIA
Testo: COMPETENZE DI CULTURA MEDICO-SANITARIA
Volume 2
Autore: R. Tortora
Editore; Clitt
Ore di lezione settimanali: 4
Ore di lezione svolte (al 15.05.14): 104
Modalità di lavoro Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al Documento del Consiglio di Classe (punti 6,7, 8, 9)
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
1. La gravidanza, la
prevenzione e l’età
evolutiva
La gravidanza: fecondazione,
periodo blastemico,
embrionale e fetale, annessi
fetali.
Il parto.
Prevenzione preconcezionale e
dei rischi durante la
gravidanza:infezioni TORCH,
embriopatie e fetopatie, MEN
malattia emolitica del neonato.
Controlli e tecniche di
diagnosi prenatale: esami in
epoca preconcezionale e
durante la gravidanza
(ecografia, amniocentesi,
villocentesi, funicolo centesi).
Fattori di rischio perinatali:
parto multiplo, parto
prematuro, parto post termine,
parto eutocico e distocico,
anossia, ipossia ed asfissia da
parto.
Periodo neonatale: punteggio
di Apgar, profilassi
congiuntivale e della malattia
emorragica neonatale,
screening neonatali:
ipotiroidismo congenito,
Conoscere gli aspetti
fondamentali della
gravidanza e dei periodi di
sviluppo dell’embrione prima
e del feto dopo
Conoscere i principali fattori
di rischio in gravidanza con
particolare riferimento a
quelli di natura infettiva e i
relativi interventi di
prevenzione
Conoscere gli aspetti
fondamentali delle indagini di
diagnosi precoce prenatale
Settembre
Ottobre
Novembre
46
fenilchetonuria, galattosemia,
fibrosi cistica: eziologia,
sintomi e prevenzione;
displasia congenita dell’anca.
2. Elementi di
pediatria e
puericultura
Concetto di crescita e
sviluppo; sviluppo motorio e
dentizione; fattori che
influenzano la crescita e lo
sviluppo.
Alimentazione del neonato:
allattamento al seno e
artificiale,
svezzamento.
Malattie infettive
dell’infanzia: rinofaringite,
otite media e meningite.
Alterazioni della postura e
dello scheletro: varismo,
valgismo, scoliosi, ipercifosi e
iperlordosi, piede piatto.
Neuropsichiatria infantile:
nevrosi infantili, definizione
di ansia e manifestazioni,
definizione di enuresi,
encopresi, ossessioni e fobie;
anoressia e bulimia: cause,
epidemiologia, sintomi, criteri
diagnostici, alterazioni
organiche e trattamento;
epilessia: definizione,
eziologia, epilessie
generalizzate e focali,
epilessie idiopatiche e
sintomatiche. Piccolo male e
Grande male;
disturbo autistico e
schizofrenia: eziologia,
epidemiologia, sintomi e
caratteristiche, forme, terapie
e interventi
Conoscere le principali tappe
dello sviluppo del bambino
Conoscere le regole di
alimentazione corretta del
neonato e del bambino
Indicare le caratteristiche
essenziali di alcune tipologie
connesse alla neuropsichiatria
infantile (nevrosi infantili,
epilessie, autismo,
schizofrenia)
Dicembre
Gennaio
3. La senescenza
Fisiologia della senescenza:
concetto di invecchiamento e
senescenza. Principali
modificazioni di organi ed
apparati: app. Tegumentario,
Muscolare, Osteoarticolare,
Cardiovascolare e Nervoso.
Malattie cerebrovascolari:
ictus cerebrale e attacco
ischemico transitorio.
Malattie osteoarticolari:
osteoporosi e artrosi.
Le piaghe da decubito.
Malattie degenerative del
sistema nervoso centrale:
Indicare le più rilevanti
modificazioni a carico di
organi e apparati che
intervengono durante
l’invecchiamento.
Conoscere le principali
affezioni della vecchiaia e le
essenziali linee guida di
assistenza e prevenzione
Febbraio
Marzo
47
Demenza di Alzheimer:
eziologia, eziopatogenesi,
sintomi diagnosi, terapie e
assistenza al malato. Morbo di
Parkinson: eziologia,
eziopatogenesi, sintomi,
diagnosi, terapie e assistenza
al malato.
4. La disabilità
Concetto di menomazione,
disabilità e handicap.
Disabilità psichica: il ritardo
mentale: definizione e
malattie con associato questo
disturbo: sindrome dell’X-
fragile, Klinefelter, Turner,
Cri du chat, sindrome
fetoalcolica.
Disabilità motoria: distrofia
muscolare di Duchenne e di
Becker, sclerosi multipla e
paralisi cerebrali infantili:
eziologia, sintomi, diagnosi,
deficit, forme e terapia.
Indicare le caratteristiche
essenziali di alcune
tipologie di handicap
Aprile
Maggio
Inveruno, 15 Maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Baldessari Sonia
48
ALLEGATO N°1 Anno scolastico : 2013-14
Classe 5°D
Disciplina : EDUCAZIONE FISICA
Docente Dolabella Ciro
Testo NUOVO PRATICAMENTE SPORT – Del Nista, Parker, Tasselli
Ore di lezione settimanali: 2
Ore di lezione effettuate ( al 15/05/2014): 35
Modalità di lavoro: per quanto riguarda le modalità di lavoro, si fa riferimento a quelle precisate
nel Documento di Classe (punti 6, 8, 9).
MODULI O UNITA’ FORMATIVE
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONT CONTENUTI TEMPI
1 - Il corpo umano e le sue modificazioni
Analisi delle proprie abilità motorie nella situazione di partenza prendendone consapevolezza Conoscenza delle: capacità motorie; funzioni fisiologiche principali in relazione al movimento; principi fondamentali della teoria e metodologia dell’allenamento in generale e dell’allenamento delle 4 capacità condizionali; tipologia di esercizi e attività fisica e sportiva da svolgersi nelle diverse età e condizioni Capacità di : tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato (resistenza); tollerare e vincere resistenze a carico naturale, sollecitando il lavoro muscolare (forza); compiere azioni più
Percorso di destrezza composto da diverse abilità di base: traslocare, arrampicare, saltare, ecc. (test di ingresso);
Esecuzione di alcuni test motori sulla forza, velocità, resistenza, mobilità e coordinazione;
Corsa continuata e a variazione di velocità;
Corse veloci e staffette;
Percorsi e circuiti di irrobustimento a corpo libero e a carico naturale, con elastici e con piccoli pesi (manubri, palle mediche).
Esercizi di mobilità
Settembre ottobre Da Ottobre a maggio
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
49
ampie possibili, interagendo su muscoli e articolazioni (mobilità); compiere azioni più veloci possibili, stimolando il sistema nervoso (velocità); saltare, traslocare, lanciare, ricevere, colpire, con lo sviluppo di un buon controllo segmentario e un buon equilibrio. Competenza nel : favorire un armonico sviluppo corporeo, motorio e mentale; avere la consapevolezza della propria unicità ovvero delle proprie potenzialità fisiche e fisiologiche cercando di migliorare i propri limiti; elaborare risposte motorie efficaci in situazioni complesse; eseguire correttamente le esercitazioni guidate mirate al miglioramento organico funzionale; riconoscere i test motori per la valutazione funzionale; cercare di gestire in modo autonomo la fase di avviamento; organizzare e applicare percorsi personali e di gruppo con autovalutazione del lavoro.
articolare a corpo libero (stretching) e con piccoli attrezzi (funicella, bastone);
Ginnastica di base e ginnastica dolce;
Grandi giochi non codificati.
Contenuti teorici:
Rivisitazione delle capacità motorie (programma del biennio)
Teoria e metodologia dell’allenamento
Allenamento delle 4 capacità condizionali
Anatomia e fisiologia del corpo umano: apparati (scheletrico, articolare, cardiocircolatorio, respiratorio), sistema muscolare.
effetti dell’allenamento sul corpo umano
alterazioni della colonna vertebrale
paramorfismi e dismorfismi
2 - Il movimento
Conoscenza del: movimento del corpo umano; apprendimento motorio; strutturazione dello schema corporeo; capacità coordinative generali e specifiche. Capacità di : accoppiamento e combinazione; differenziazione; orientamento; ritmo; reazione; fantasia motoria; equilibrio; lateralità e bilateralità; coordinazione senso-motoria e ideo-motoria (oculopodalica e oculomanuale); coordinazione spazio-temporale. Competenza nel: assumere posture corrette soprattutto in presenza di carichi;
Corse, spostamenti e andature.
Saltelli con la funicella.
Superamenti di ostacoli.
Esercizi di lateralità ed equilibrio.
Esercizi di destrezza e coordinazione senso-motoria, ideo-motoria e spazio-temporale con l’uso della palla e altri piccoli attrezzi.
Esercizi e giochi con palloni.
Esercizi presportivi.
Elementi di ginnastica artistica: capovolte,
Da Ottobre a maggio
50
elaborare risposte corrette, efficaci, fluide ed economiche nelle diverse situazioni di problem-solving; Sapersi muovere con coordinazione generale, ovvero organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo nello spazio e nel tempo per raggiungere l’obiettivo; riconoscere e prendere consapevolezza del lavoro delle diverse catene muscolari in relazione all’esercizio.
ponti, verticali e ruote.
Contenuti teorici:
Rivisitazione delle capacità motorie coordinative (programma del biennio)
3 – Gioco, giocosport e sport
Conoscenza di: aspetti essenziali della struttura dei giochi e degli sport collettivi ed individuali affrontati; principali regole, tecniche e terminologia specifica delle discipline affrontate; aspetto educativo e sociale dello sport. Capacità di : acquisire e migliorare i fondamentali individuali e di squadra dei vari giochi e delle discipline sportive affrontate; sviluppare un gioco fluido. Elaborare autonomamente e in gruppo tecniche e strategie dei giochi sportivi trasferendole negli spazi e condizioni disponibili. Competenza nel: Saper utilizzare le abilità acquisite per interagire in modo cooperativo e/o oppositivo; saper intuire le azioni degli altri per progettare le proprie durante l’azione di gioco; trasferire e ricostruire autonomamente semplici tecniche, strategie, regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone; cogliere l’importanza del rispetto delle regole come strumento di convivenza civile; partecipare alle fasi del gioco collaborando all’organizzazione dell’attività sportiva anche in compiti di arbitraggio; migliorare
Grandi giochi: pallaguerra, pallatabellone, go-back, unihockey, badminton, calcetto, ecc.
Pallacanestro: ripresa dei fondamentali individuali; sviluppo del tiro in corsa; sviluppo del gioco di squadra;
Pallavolo: ripresa dei fondamentali individuali; alzata e attacco; esercizi per il miglioramento del gioco; impostazione dei fondamentali di squadra, ricezione con alzatore al centro.
Atletica: salto in alto, corse.
Contenuti teorici:
Lessico e terminologia appropriata.
Regole, norme , tecniche delle discipline affrontate.
Da Ottobre a maggio
51
la socializzazione ed il senso di appartenenza ad un gruppo.
4 – Comunicazione ed espressività corporea
Conoscenza di: varie forme del linguaggio non verbale; basi delle discipline espressivo-motorie e del fitness con l’uso della musica Capacità di: essere in grado di percepire e comprendere il ritmo e la fluidità coordinativa del movimento; elaborare ed eseguire semplici sequenze motorie. Competenza nel: lavorare in gruppo; esprimersi con spigliatezza espressiva e disinvoltura nei movimenti; utilizzare il corpo per esprimersi con la consapevolezza del ruolo culturale ed espressivo della propria corporeità; migliorare la socializzazione.
Esercizi di coordinazione, tempismo e senso del ritmo con l’uso della musica (aerobica).
Coreografie di fitness
Contenuti teorici:
comunicazione con il linguaggio del corpo
Aprile Maggio
5 – Sicurezza e salute Conoscenza di: principi igienici essenziali che favoriscono il mantenimento dello stato di salute e il miglioramento dell’efficienza fisica; principi generali del riscaldamento motorio; principi generali di prevenzione e sicurezza in palestra; principi generali di salute e benessere. Capacità di: controllare la propria vivacità motoria in modo che non sia pericolosa per sé e per gli altri; sapersi muovere in relazione alla tipologia degli spazi e dei luoghi cercando di evitare incidenti e traumi per sé e per gli altri. Competenza nel: assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti; progettare e assumere comportamenti attivi nei confronti della salute dinamica conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva
Corretto riscaldamento motorio eseguito all’inizio di ogni lezione pratica e adeguato all’argomento centrale
Lezioni con l’uso di grandi attrezzi
Contenuti teorici:
Salute, benessere e stile di vita salutare.
attività fisica e salute dinamica
Elementi di pronto soccorso e traumi
Inizio anno per le conoscenze Tutto l’anno per le competenze
6 – Ambiente naturale
Conoscenza di: alcune attività motorie e sportive
Partecipazione alle attività organizzate dal
Giornate ed
52
in ambiente naturale. Capacita di: sperimentare e sviluppare nuove abilità in ambienti naturali diversi naturale. Competenza nel: sapersi esprimere ed orientare in attività in ambiente naturale attraverso uscite didattico-sportive.
centro sportivo scolastico: Campestre
Nuoto in piscina Attività di fitness ad Assago
eventi organizzati durante l’anno
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof. Ciro Dolabella
53
ALLEGATO N° 1
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5° D
Disciplina IRC
Docente ANNA MARIA PASTORI
Testo: TUTTI I COLORI DELLA VITA
Volume 2
Autore, L. SOLINAS
Editore; SEI
Ore di lezione settimanali: 1
Ore di lezione svolte (al 15.05.14): 18
Modalità di lavoro
Per quanto riguarda le modalità di lavoro si fa riferimento al Documento del Consiglio di Classe
(punti 6, 8, 9)
Contenuti, obiettivi realizzati, tempi
Modulo Contenuti Obiettivi realizzati Tempi
1. SCELTE
INVIDUALI
IN COSA
CREDE IL
CRISTIANO
chi sono?
interrogativi universali
dell’uomo e risposte del
cristianesimo
come essere felici
film –canzoni-articoli tratti da
quotidiani
motivare, in un contesto
multiculturale, le proprie
scelte di vita,
confrontandole in modo
costruttivo con la cultura
dominante e le altre
religioni
Settembre
Ottobre
Novembre
2. I VALORI
CRISTIANI,
L’ETICA
la mia vita è solo mia
vivere è incontrare l’altro
liberi di dire si e no
dalla parte della vita
aborto e eutanasia: spunti per
riflettere
film –articoli tratti dal
quotidiano Avvenire
individuare la visione
cristiana della vita umana e
il suo fine, in un confronto
aperto con gli altri Dicembre
Gennaio
febbraio
3.CITTADINI
DEL MONDO
saper scegliere
riconoscersi diversi cioè unici
siamo tutti stranieri
mettersi nei panni degli altri
l’indifferenza: una malattia
mortale
riconoscere sul piano etico
potenzialità e rischi dello
sviluppo tecnico
scientifico
Marzo
Aprile
maggio
54
film –canzoni–articoli su fatti
accaduti nella realtà quotidiana
Inveruno, 15 maggio 2014
L’insegnante
Prof.ssa Anna Maria Pastori
56
Allegato 3 Criteri di valutazione adottati durante
l’anno scolastico
Scala di misurazione
Valutazione della condotta
Crediti
57
ALLEGATO 3
SCALA DI MISURAZIONE
LIVELLI CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITA’
1°
voto 1 / 2
Nessuna
Nessuna Consegna il foglio in bianco
Rifiuta l’interrogazione
2°
voto 3 / 4
Nessuna/Scarsa Scarsa in quanto l’alunno
commette gravi errori
Scarsa in quanto l’alunno:
Non riesce ad applicare le
conoscenze in situazioni nuove
Non è in grado di effettuare alcuna
analisi
Non sa sintetizzare le conoscenze
acquisite
3°
voto 5
Mediocre in quanto la
conoscenza risulta
frammentaria e superficiale
Mediocre in quanto l’alunno
commette errori anche
nell’esecuzione di compiti
semplici
Mediocre in quanto l’alunno:
Sa applicare le conoscenze in
compiti semplici ma commette
errori
È in grado di effettuare analisi
parziali
È in grado di effettuare una sintesi
parziale ed imprecisa
4°
voto 6
Sufficiente in quanto la
conoscenza risulta essere
completa pur se non
approfondita
Sufficiente in quanto
l’alunno non commette errori
nell’esecuzione di compiti
semplici
Sufficiente in quanto l’alunno:
Sa applicare le conoscenze in
compiti semplici senza errori
Sa effettuare analisi complete ma
non approfondite
Sa sintetizzare le conoscenze ma
deve essere guidato
5°
voto 7
Discreta in quanto la
conoscenza risulta completa
e approfondita
Discreta in quanto l’alunno
non commette errori
nell’esecuzione di compiti
complessi ma incorre in
imprecisioni
Discreta in quanto l’alunno:
Sa applicare i contenuti e le
procedure acquisite anche in
compiti complessi ma con
imprecisioni
Effettua analisi complete e
approfondite pur se con aiuto
Ha acquisito autonomia nella
sintesi ma restano incertezze
6°
voto 8
Ottima in quanto la
conoscenza risulta coordinata
e ampliata
Ottima in quanto l’alunno
non commette errori né
imprecisioni nella
risoluzione dei problemi
Ottima in quanto l’alunno:
Applica le procedure e le
conoscenze in problemi nuovi
senza errori e imprecisioni
Ha padronanza nel cogliere gli
elementi di un insieme e nello
stabilire nessi e relazioni
Comincia ad organizzare in modo
autonomo e completo le
conoscenze e le procedure
acquisite
7°
voto 9 / 10
Eccellente in quanto la
conoscenza risulta coordinata
e ampliata
Eccellente in quanto
l’alunno risolve in modo
autonomo e preciso le
problematiche
Eccellente in quanto l’alunno
evidenzia completa autonomia nella
capacità di analisi, sintesi e
applicazione, arricchendola anche con
apporti personali
58
ALLEGATO 3
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Per l’attribuzione del voto di condotta è stata utilizzata la scala di misurazione sotto riportata
VOTO DESCRITTORI/INDICATORI
10 Partecipazione consapevole e costruttiva.
Comportamento sempre corretto e responsabile.
9 Partecipazione collaborativa.
Comportamento corretto e responsabile.
8 Partecipazione responsabile.
Comportamento complessivamente corretto.
7 Partecipazione e comportamento discretamente responsabile. Frequenza
complessivamente assidua e puntuale alle lezioni.
6
Partecipazione superficiale.
Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione con la presenza di più
note di condotta scritte sul registro di classe e/o sospensione di breve durata.
5
Partecipazione passiva. Grave inosservanza del regolamento scolastico tale da
comportare notifica alle famiglie e sanzioni disciplinari per almeno 10 giorni, anche
cumulabili.
59
ALLEGATO 3
Crediti Classe 5^
Media voto Credito scolastico
6,00
4 – 5
6,01 – 7,00 5 – 6
7,01 – 8,00 6 – 7
8,01 – 9,00 7 – 8
9,01 – 10,00 8 – 9
Parametri per l’assegnazione del punto della banda di oscillazione:
Si dovranno conseguire almeno 4 punti affinché venga attribuito il credito
scolastico. Peso
A Media valutazione compresa tra 0,8 e il limite superiore della fascia
considerata. 2
B Frequenza delle lezioni IRC con esito non inferiore a “MOLTISSIMO”. 1
C Partecipazione scolastica: non intesa come mera frequenza alle lezioni,
ma come partecipazione attiva e propositiva alle attività didattiche
proposte. 1
D1 Attività extrascolastiche (certificate): partecipazione ad attività
organizzate dalla scuola e non, svolte in orario extrascolastico per la durata
complessiva non inferiore a sei ore, tenendo conto NON del semplice
numero delle certificazioni ma SOPRATTUTTO della tipologia, della
validità didattico/disciplinare e dell’attinenza al percorso scolastico. (Per
es. certificazioni tecniche, linguistiche, ASL, ecc.)
1
D2 2
D3 3
60
Allegato 4
Griglie di valutazione adottate nelle
simulazioni d’esame
I prova
II prova
III prova
Colloquio
61
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
CANDIDATO ______________________________________
Valutazione della prova:
Punti in 10 10 9 8 7 6.5 6 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2
Punti in 15 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2
Valutazione ottimo buono sufficiente Insuff. lieve Insuff. grave Insuff. molto grave
Macroindicatori Indicatori Descrittori: sì, accettabile, parziale, no. Punti
Competenze linguistiche
Correttezza: punteggiatura, ortografia, morfosintassi, lessico
Adeguatezza: scelte stilistiche efficaci,
registro adeguato Fluidità del discorso.
Si esprime in modo: - pienamente corretto e ade-
guato, anche nel registro (sì) - sostanzialmente corretto e
adeguato(acc) - parzialmente scorretto (p) - impreciso, scorretto (no)
4
3
2 1
Tipologia A Sviluppa i contenuti in modo:
- ottimo in ogni aspetto (sì) - buono (sì/accett.) - ampiamente sufficiente
(accett.) - parziale, carente (p) - insufficiente (p/no) - gravemente insufficiente (no)
6
5
4
3
2
1
Chiarezza, completezza e significatività dei contenuti
- comprendere il contenuto del testo proposto - interpretare ed analizzare il testo proposto - rielaborare, effettuare collegamenti e fare
riferimenti, contestualizzare
Organizzazione ed efficacia del testo
- pianificazione logica e coerente dei contenuti - coesione interna (uso dei connettivi)
Tipologia B
Rispetto consapevole dei vincoli del genere testuale
ARTICOLO - organizzare efficacemente il testo (lead, sviluppo, conclusione) - mantenere un tono incisivo - citare - titolare
SAGGIO - paragrafare e strutturare il contenuto in modo ben articolato - mantenere un tono formale - citare - titolare
Chiarezza, completezza e significatività dei contenuti
- comprensione e utilizzo coerente dei materiali forniti - integrazione dei contenuti mediante conoscenze scolastiche ed extrascolastiche; - rielaborazione personale e critica dei contenuti
Organizzazione ed efficacia del testo
- pianificazione logica e coerente dei contenuti - chiarezza/centralità della tesi/idea-forte - coesione interna (uso dei connettivi)
Tipologia C/D
pertinenza, chiarezza, completezza e significatività dei contenuti
C - sviluppare la traccia in modo pertinente dimostrando:
- conoscenze chiare, complete e approfondite
- rielaborazione personale e critica dei contenuti
D - sviluppare la traccia in modo pertinente dimostrando:
- chiarezza - profondità di visione - completezza e
significatività dei contenuti
- rielaborazione personale e critica dei contenuti
Organizzazione ed efficacia del testo
- pianificazione logica e coerente dei contenuti - chiarezza/centralità della tesi/idea-forte - coesione interna (uso dei connettivi)
Totale punteggio:
62
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
CANDIDATO ______________________________________
Aderenza alla traccia e adeguatezza dei contenuti Punteggio
Argomento messo a fuoco in tutta la sua complessità, contenuti trattati con correttezza
e in modo esauriente
5
Argomento messo a fuoco, contenuti trattati in modo sostanzialmente corretto 4
Argomento messo a fuoco parzialmente, contenuti trattati in modo limitato e
incompleto
3
Argomento non messo a fuoco e/o contenuti trattati in modo superficiale e/o
parzialmente scorretto
2
Svolgimento fuori traccia, lacunoso e caratterizzato da errori 1
Capacità argomentativa Punteggio
Testo logico e ben strutturato, analisi puntuale e precisa 5
Testo logico e ben strutturato, analisi schematica ma corretta 4
Testo che presenta idee tra loro associate, ma non sempre ben strutturate, analisi
eccessivamente schematica
3
Testo lacunoso, eccessivamente schematico, con scarsa logicità interna 2
Testo caratterizzato da evidenti contraddizioni, non strutturato e rapsodico 1
Rielaborazione personale e valutazione critica Punteggio
Ben fondata, documentata, articolata e motivata 2
Sostanzialmente fondata e motivata 1
Non fondata né motivata 0
Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale Punteggio
Svolgimento corretto dal punto di vista morfosintattico, caratterizzato da ricchezza e
specificità lessicale
3
Svolgimento sufficientemente corretto dal punto di vista morfosintattico, caratterizzato
lessicale appropriato
2
Svolgimento scorretto dal punto di vista morfosintattico, povero nel lessico 1
Valutazione totale ___/15
63
ALLEGATO 4
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
MATEMATICA 6 2
CULTURA MEDICO-SANITARIA 6 2
TECNICA AMMINISTRATIVA 6 2
INGLESE 5
CRITERI DI VALUTAZIONE PRIMA SIMULAZIONE
Per le 18 domande a risposta multipla: 3 punti per ogni risposta esatta
Per le 11 domande a risposta singola: da 0 a 6 punti a secondo del livello raggiunto:
0 punti omessa o non pertinente
1 punto parziale e sostanzialmente errata
2 punti gravemente insufficiente
3 punti insufficiente
4 punti sufficiente
5 punti esatta ma incompleta
6 punti esatta, completa, corretta
Conversione dal punteggio grezzo in punteggio in quindicesimi
Punteggio
grezzo
0
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Punteggio in quindicesimi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
64
ALLEGATO 4
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
DIRITTO ED ECONOMIA 5 2
MATEMATICA 5 2
EDUCAZIONE FISICA 5 2
STORIA 5 2
CRITERI DI VALUTAZIONE SECONDA SIMULAZIONE
Per le 20 domande a risposta multipla: 3 punti per ogni risposta esatta
Per le 8 domande a risposta singola: da 0 a 6 punti a secondo del livello raggiunto:
0 punti omessa o non pertinente
1 punto parziale e sostanzialmente errata
2 punti gravemente insufficiente
3 punti insufficiente
4 punti sufficiente
5 punti esatta ma incompleta
6 punti esatta, completa, corretta
Punteggio
grezzo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
Punteggio in
quindicesimi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Al termine della prova ciascun docente ha corretto la parte relativa alla propria disciplina, ha
indicato il punteggio conseguito e convertito in quindicesimi annotandolo sul frontespizio nella
casella relativa alla propria materia.
Il Coordinatore di classe ha effettuato la media dei punteggi ottenuti e arrotondato per eccesso o
per difetto eventuali punteggi decimali.
65
GRIGLIA DI VALUTAZIONE E CONDUZIONE DEL COLLOQUIO
CANDIDATO ______________________________________
Fasi Indicatori Descrittori Punti Valutazione
ARGOMENTO
PROPOSTO DAL
CANDIDATO
CONOSCENZE
DISCIPLINARI
Lacunose 1
Essenziali 2
Complete 3
Approfondite 4
CAPACITA’
RIELABORATIVA
Scarsa 1
Parzialmente autonoma 2
Autonoma 3
Personale e critica 4
ESPOSIZIONE
Confusa con imprecisione di
linguaggio 1
Chiara 2
Brillante con padronanza di
linguaggio 3
TEMATICHE
DISCIPLINARI
CONOSCENZE
DISCIPLINARI
Scarse 1
Lacunose 2
Essenziali 3
Sufficienti 4
Discrete 5
Complete 6
Approfondite 7
CAPACITA’
RIELABORATIVA
Insufficiente 1
Scarsa 2
Parzialmente autonoma 3
Autonoma 4
Personale 5
Critica 6
ESPOSIZIONE
Confusa con imprecisione di
linguaggio 1
Chiara 2
Brillante con padronanza di
linguaggio 3
DISCUSSIONE
PROVE
SCRITTE
Prende atto e non corregge 1
Prende atto e corregge
parzialmente 2
Prende atto e corregge 3
TOTALE
/30
67
Istituto di Istruzione Superiore Inveruno-IPSCTS ‘E. Lombardini’
Corso Servizi Sociali
a.s. 2013-2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA - classe 5D
Nome _______________________________ Cognome ______________________________________
Data: 8 aprile 2014 Durata della prova: 2h
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
Punteggio
grezzo
Punteggio in
quindicesimi
MATEMATICA 6 2
CULTURA MEDICO SANITARIA 6 2
TECNICA AMMINISTRATIVA 6 2
INGLESE 5
VOTO
CRITERI DI VALUTAZIONE PRIMA SIMULAZIONE
Per le 18 domande a risposta multipla: 3 punti per ogni risposta esatta
Per le 11 domande a risposta singola: da 0 a 6 punti a secondo del livello raggiunto:
0 punti omessa o non pertinente
1 punto parziale e sostanzialmente errata
2 punti gravemente insufficiente
3 punti insufficiente
4 punti sufficiente
5 punti esatta ma incompleta
6 punti esatta, completa, corretta
Punteggio
grezzo
0
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Punteggio in
quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
68
MATEMATICA
1. La funzione 54
22
2
xx
xxxf :
ha per Dominio ,11,55,
ha per Dominio ,15,
è pari
passa per (0 ; -5)
2. La funzione di equazione 3
42
x
xxf
Interseca l’asse delle ascisse in (0 ; -2) e (0 ; 2)
Ha Dominio: ;3
è positiva per 2x 2x
è positiva per 22 x 3x
3. La funzione di equazione x
xy
4
62
È pari
È dispari
È né pari né dispari
Interseca l’asse delle ascisse in due punti opposti
Osserva il grafico e rispondi alle seguenti domande:
1
-3 0 2
69
MATEMATICA
4. Dato il grafico si può affermare che:
Il Dominio della funzione rappresentata è D: ;22;
Il Codominio della funzione è C: ;00;
La funzione ha asintoto orizzontale x = 0 e verticale y = 2
La funzione ha asintoto orizzontale y = 0 e asintoto verticale x = 2
5. Quale dei seguenti limiti è corretto:
0lim
xfx
xfx 2lim
1lim0
xfx
xfx 3lim non esiste
6. Dato il grafico si può affermare che:
La funzione ha massimo assoluto in (-3;1)
La funzione è continua in x = -3
Nell’intervallo [2; ) la funzione risulta strettamente crescente
f(2) =
Data la funzione di equazione 67
32
xx
xxf studiane il dominio, il segno e gli eventuali punti di
intersezione con gli assi cartesiani.
Definisci cosa si intende per Intorno di un punto c. Classifica poi i vari tipi di intorno
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
70
CULTURA MEDICO – SANITARIA
DEFINIZIONE DI MENOMAZIONE, DISABILITA’ E HANDICAP ____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE: breve descrizione ed eziologia ____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
71
CULTURA MEDICO – SANITARIA
LA PRIMA PRODUZIONE DI LATTE MATERNO AVVIENE IN SEGUITO:
Alla suzione del neonato
Ad un parto eutocico
Alla produzione di due ormoni, prolattina e ossitocina
All’alimentazione ricca di calcio della madre
CON ICTUS ISCHEMICO SI INTENDE:
Un’improvvisa rottura di un’arteria cerebrale
La morte di alcuni neuroni per cause genetiche
Un ridotto afflusso di sangue per un breve periodo a una zona cerebrale
L’occlusione di un’arteria cerebrale per un trombo
IL VARISMO DEL GINOCCHIO E’:
Associato a piede piatto
Fisiologico nel neonato
Una deviazione verso l’esterno delle gambe
Curabile con divaricatori
LA FIBROSI CISTICA: E’ dovuta ad una carenza enzimatica
Causa gravi danni polmonari e motori
E’ inserita negli interventi di prevenzione secondaria che si eseguono alla nascita
E’ curabile con una dieta priva di latte
LA SINDROME SCHIZOFRENICA PARANOIDE:
E’ la forma più frequente nell’adolescente
E’ caratterizzata da deliri di tipo persecutorio
E’ caratterizzata da disturbi catatonici
Ha un esordio con caduta di iniziativa, perdita della volontà e degli interessi
CON IL TERMINE APRASSIA SI INTENDE:
Perdita della capacità di compiere movimento volontario
Perdita della memoria a lungo termine
Perdita della capacità di esprimere e comprendere parole
Perdita della capacità di riconoscere oggetti e volti noti
72
TECNICA AMMINISTRATIVA
1. Il candidato dia una definizione del documento chiamato Bilancio d’Esercizio in tutte le sue
parti
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
2. Il candidato descriva la funzione della Clausola Generale secondo il C.C., e quale principio
base della redazione del Bilancio di Esercizio.
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
73
TECNICA AMMINISTRATIVA
1. Il Conto Economico descrive:
La situazione finanziaria dell’azienda
La situazione economica per la determinazione del risultato d’esercizio
La situazione patrimoniale dell’azienda
Nessuna di queste risposte
2. Il Principio di Prudenza
Risulta essere clausola generale della redazione del Bilancio di Esercizio
Include i costi che sono solo sospettati ed esclude gli utili sperati
Equivale alla Clausola Generale
Nessuna di queste risposte
3. La Nota Integrativa
Non è un documento del Bilancio d’Esercizio
È un prospetto del Bilancio di Esercizio atto alla spiegazione dei dati dello Stato
patrimoniale e di Conto Economico, formato da una parte tabellare e da una parte
descrittiva.
Serve per integrare le informazioni in contabilità.
Serve per integrare le informazioni nel Budget.
4. Lo Stato patrimoniale
Descrive la situazione finanziaria e patrimoniale dell’azienda in un esercizio
amministrativo
Descrive la situazione economica
Descrive l’andamento aziendale
Serve per trovare l’utile di esercizio
5. Il risultato d’Esercizio è determinato:
Dal Conto Economico
Dallo Stato Patrimoniale
Dalla Nota Integrativa
Da nessuno da questi prospetti
6. Le Immobilizzazioni Materiali:
Si trovano nella classe B dello Stato Patrimoniale
Sono parte integrante del Passivo
Il loro inserimento in Bilancio risulta essere facoltativo
Sono inserite nella classe C dello Stato Patrimoniale
74
INGLESE
1.What is racism?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2. Right to education
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3. Which form of protest did the American Civil Rights Movement employ?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
4. What was the main purpose of the Universal Declaration of Human Rights?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
5. What was Mandela’s idea about South Africa?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
75
Istituto di Istruzione Superiore Inveruno-IPSCTS ‘E. Lombardini’
Corso Servizi Sociali
a.s. 2013-2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA - classe 5D
Nome _______________________________ Cognome ______________________________________
Data: 6 maggio 2014 Durata della prova: 2h
MATERIA
DOMANDE A SCELTA
MUTIPLA
(TIP.C)
DOMANDE APERTE
(TIP.B)
Punteggio
grezzo
Punteggio in
quindicesimi
DIRITTO 5 2
MATEMATICA 5 2
EDUCAZIONE FISICA 5 2
STORIA 5 2
VOTO
CRITERI DI VALUTAZIONE SECONDA SIMULAZIONE
Per le 20 domande a risposta multipla: 3 punti per ogni risposta esatta
Per le 8 domande a risposta singola: da 0 a 6 punti a secondo del livello raggiunto:
0 punti omessa o non pertinente
1 punto parziale e sostanzialmente errata
2 punti gravemente insufficiente
3 punti insufficiente
4 punti sufficiente
5 punti esatta ma incompleta
6 punti esatta, completa, corretta
Punteggio grezzo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
Punteggio in
quindicesimi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
76
DIRITTO ED ECONOMIA
L’imprenditore commerciale:
a. è definito dall’articolo 2195 c.c.;
b. è necessariamente una società;
c. è definito dall’articolo 2082 c.c;
d. esercita una attività non rivolta al mercato.
La società dal punto di vista giuridico:
a. non è prevista dal codice civile;
b. è definita dall’articolo 2248 del codice civile;
c. è un diritto;
d. è un contratto .
Il contratto di compravendita :
a. è un contratto consensuale,
b. è un contratto analogo alla locazione;
c. è un contratto atipico;
d. è un contratto analogo all’affitto.
I contratti bancari:
a. non sono previsti dal codice civile;
b. non sono utilizzati nella realtà;
c. possono essere stipulati solo tra banche ed imprenditori;
d. sono contratti per adesione.
La fisiocrazia:
a. è una particolare forma di società;
b. si è sviluppata in Italia nel XVIII secolo;
c. si è sviluppata in Francia ne xx secolo;
d. è ina corrente di pensiero che ha come presupposto la fiducia nell’ordine naturale.
77
DIRITTO ED ECONOMIA
Si parli dell’ azienda .
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Si parli della Società di mutua assicurazione.
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
78
MATEMATICA
Quale dei seguenti limiti è corretto?
463lim 2
2
xx
x
05
lim20
xx
2
32lim
2
2
1 xx
xx
x
011
lim3
xxx
Quale dei seguenti limiti è errato?
234 22lim xxxx
1
23lim
1 x
x
x
93
1lim
3 xx
125
103lim
2
2
x
xx
x
La funzione di equazione x
xy
12 :
è positiva per 1x 1x
è pari
x
x
x
1lim
2
x
x
x
1lim
2
0
La funzione di equazione 23
532
2
xx
xy
Ha asintoto orizzontale y = 1
Ha un solo asintoto verticale x = 1
Ha asintoto orizzontale y = 3 e asintoti verticali x = 1 e x = 2
Non ha asintoti
La funzione di equazione 9
62
x
xy
Ha Dominio ;33;
Interseca gli assi cartesiani nei punti (0 ; 0) e (0 ; -9)
09
6lim
2
x
x
x
Può avere asintoto obliquo
79
MATEMATICA
Determina il Dominio e gli eventuali asintoti della funzione 4
92
2
x
xxf
Determina il segno, le intersezioni con gli assi e le eventuali simmetrie della funzione 4
92
2
x
xxf .
Rappresenta sul piano cartesiano.
80
EDUCAZIONE FISICA
Se si riscontra in un infortunato una lussazione alla spalla bisogna:
Applicare ghiaccio e cerotti antinfiammatori
Farlo distendere e sollevare le gambe
Chiamare il medico e tenere a riposo la parte colpita
Allertare il soccorso e tentare di rimettere a posto l’articolazione
Un muscolo se sottoposto ad una tensione eccessiva, può subire:
un' abrasione
uno stiramento, quando le lesioni interessano poche fibre
una periostite
una contusione
Le qualità motorie di base condizionali sono :
forza, equilibrio e velocità
forza, resistenza, velocità e mobilità
coordinazione ed equilibrio
coordinazione, velocità e resistenza
Che cosa è una scoliosi?
una accentuazione di una curva della colonna vertebrale vista sul piano sagittale
una patologia a carico dell' apparato muscolare
una deviazione laterale della colonna vertebrale vista sul piano frontale
una carenza di calcio a livello osseo
Nel basket un giocatore commette infrazione di doppio palleggio se palleggia:
ripetutamente con una sola mano
alternativamente con due mani
con una mano, poi interrompe tale azione, riprende il pallone con due mani e ricomincia a
palleggiare sotto canestro
81
EDUCAZIONE FISICA
Spiega la differenza tra un paramorfismo e un dismorfismo
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Descrivi l' importanza del riscaldamento prima di un impegno sportivo, in riferimento alle finalità e
agli effetti che produce sull' organismo.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
82
STORIA
Quale delle seguenti cronologie relative alla Seconda guerra mondiale è corretta? (solo una risposta è
corretta)
a
Scoppio del conflitto 1939
b
Scoppio del conflitto 1939
Entrata in guerra dell'Italia 1939 Entrata in guerra dell'Italia 1940
Invasione dell'Unione Sovietica 1940 Invasione dell'Unione Sovietica 1941
Entrata in guerra degli Stati Uniti 1941 Entrata in guerra degli Stati Uniti 1941
Armistizio del governo italiano con gli alleati 1943 Armistizio del governo italiano con gli alleati 1943
Sbarco in Normandia 1944 Sbarco in Normandia 1944
Fine del conflitto 1945 Fine del conflitto 1945
c
Scoppio del conflitto 1939
d
Scoppio del conflitto 1939
Entrata in guerra dell'Italia 1940 Entrata in guerra dell'Italia 1940
Invasione dell'Unione Sovietica 1940 Invasione dell'Unione Sovietica 1941
Entrata in guerra degli Stati Uniti 1940 Entrata in guerra degli Stati Uniti 1941
Armistizio del governo italiano con gli alleati 1943 Armistizio del governo italiano con gli alleati 1944
Sbarco in Normandia 1944 Sbarco in Normandia 1944
Fine del conflitto 1945 Fine del conflitto 1945
Concludi la seguente affermazione in modo corretto: Il fascismo in Italia ebbe fine:
a. il 10 luglio 1943, con lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia
b. con la fuga del re e della corte, di fronte alla avanzata alleata nel sud dell’Italia
c. con la sfiducia a Mussolini del Gran Consiglio del fascismo, il 25 luglio 1943
d. con la guerra di liberazione nazionale, portata avanti dalle formazioni partigiane
Indica quali erano le principali caratteristiche degli stati dei due blocchi che si contrapposero durante
la guerra fredda, attribuendo a ciascuno le lettere corrispondenti alle caratteristiche elencate a destra:
a. Erano regimi a partito unico (partito Comunista)
Paesi Occidentali ………………… b. Erano alleati agli Stati Uniti
c. Erano dipendenti dalle direttive provenienti dall’Unione
Sovietica
d. La loro ripresa economica fu favorita dal Piano Marshall
Paesi Orientali …………………… e. La loro economia era controllata dallo stato
f. La loro economia era di tipo capitalista
Quale, tra i seguenti NON è un obiettivo dell’ONU? a. La salvaguardia della pace.
b. La garanzia dei diritti umani
c. La creazione di un mercato unico
d. La promozione dello sviluppo economico, civile e culturale di tutti i paesi.
Da quale avvenimento ha preso l’avvio il processo di unificazione dell’Europa? Scegli, tra quelle
elencate, la risposta esatta.
a. Dagli accordi economici del 1951 che costituiscono la Ceca (Comunità europea del carbone e
dell’acciaio)
b. Dal confronto-scontro tra i paesi europei e i paesi del Patto di Varsavia nel secondo dopoguerra
c. Dal Trattato di Maastricht, sottoscritto da Italia, Francia e Germania all’indomani della conclusione del
secondo conflitto mondiale
d. Dal Trattato che istituisce la CEE (Comunità Economica Europea) del 1945
83
STORIA
Spiega in 5 righe che cosa fu la Resistenza in Italia, quali ne furono gli obiettivi, da quali
partiti fu animata.
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Spiega in 5 righe che cosa si intende con l’espressione “Guerra fredda”, chi ne furono gli
attori, quali i momenti di maggiore tensione.
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