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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected] DOC E/26g Rev.01 del 30/04/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2016-2017 CLASSE QUINTA SEZIONE B IT INDIRIZZO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA

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D Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487 www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected]

DOC E/26g Rev.01 del 30/04/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2016-2017 CLASSE QUINTA SEZIONE B IT INDIRIZZO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ELENCO CANDIDATI Classe V B IT A. s. 2016-2017 CANDIDATI CANDIDATI 1. Baldi Gabriele 16. 2. Bernabei Pietro 17. 3. Bigi Andrea 18. 4. Bonanni Matteo 19. 5. Ferruzzi Gianmarco 20. 6. Galardi Matteo 21. 7. Giddio Simone 22. 8. Giuntini Leonardo 23. 9. Guccerelli Alberto 24. 10. Lucchesi Elettra 25. 11. Maddaluni Leonardo 26. 12. Palomo Diego 27. 13. Pandolfini Vieri 28. 14. Piccioli Ducccio 29. 15. Tarini Lorenzo 30. All. 0 – la documentazione riservata relativa alle situazioni di disabilità è depositata agli atti. Anno scolastico Classe/sezione Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale - terzo - 2014-2015 3 BIT * interni 6 esterni 2 25 ammessi 20 non ammessi 5 ritirati .... - quarto - 2015-2016 4 BIT interni ... esterni ... 20 ammessi 15 non ammessi 3 ritirati 2 - quinto - 2016-2017 5 BIT interni ... esterni ... 15 ritirati .... * provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto

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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato: ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA Materia Terza Quarta Quinta NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE Lingua e Letteratura Italiana Fabio Tonioni Fabio Tonioni Fabio Tonioni Lingua e Cultura Inglese Valentina Santangelo Maria Pia Migliore Bianca Maria Salaris Storia Fabio Tonioni Fabio Tonioni Fabio Tonioni Matematica Nazzario Renzoni Nazzario Renzoni Nazzario Renzoni Complementi di Matematica Informatica Lucia Landi Lucia Landi Lucia Landi Salvatore Taliento Mauro Angioni Mauro Angioni Telecomunicazioni Franco Lanciano Franco Lanciano Luciano Bocci Daniele De Benedetto Sistemi e Reti Elena Di Caprio Andrea Celestino Daniela Battaglino Salvatore Taliento Gennaro D’Andretta Gennaro D’Andretta Tecnologie Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Giuseppe Guarascio Daniela Battagino Guarascio Giuseppe Salvatore Taliento Gennaro D’Andretta Gennaro D’Andretta Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Anacleto Andrea Gennaro D’Andretta Scienze Motorie e Sportive Uberto Gatti Uberto Gatti Uberto Gatti Religione Cattolica Alberto Ara Alberto Ara Pietro Antonio Ferrisi Attività Alternativa _________________

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CARATTERISTICHE DELLA CLASSE La classe nel suo insieme ha affrontato l’anno con un impegno sufficiente, sebbene non sempre adeguato agli obiettivi della programmazione dei docenti, soprattutto nel caso di Inglese, dove l’assenza di continuità didattica – sia nell’ultimo anno sia negli anni precedenti - ha costituito un limite oggettivo. D’altra parte è pur vero che questa condizione effettivamente penalizzante ha rappresentato anche un alibi usato dagli alunni per impegnarsi meno di quanto loro richiesto e di quanto sarebbe stato necessario per colmare le loro lacune. Il quadro della classe si presenta diversificato, con quattro alunni dotati di conoscenze e competenze buone a cui si accompagna un impegno abbastanza costante e altri alunni che invece non vanno oltre la sufficienza o che, in alcuni casi, faticano ad arrivarvi. Per quegli alunni che raggiungono gli obiettivi minimi della programmazione, le competenze e conoscenze di partenza apparivano deboli già a inizio anno. Questi risentivano di un percorso scolastico accidentato, caratterizzato da un impegno discontinuo e da lacune di base che rendevano faticoso per loro affrontare il programma di quinta. In tali casi, quindi, i limiti pregressi hanno finito per condizionare anche l’anno in corso, sebbene si sia riscontrata quest’anno, da parte di tutti gli alunni, una maggiore consapevolezza degli obiettivi da perseguire, un impegno più incisivo e un più puntuale rispetto delle consegne: ciò ha consentito a tutti di raggiungere o avvicinarsi agli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. In generale, tutti gli studenti appaiono dotati della capacità di acquisire le conoscenze con un sufficiente livello di rielaborazione personale, anche se alcuni si dimostrano troppo passivi: solo pochi partecipano attivamente alla didattica, la maggioranza invece non sempre dimostra quella curiosità sugli argomenti proposti che spinge a svilupparli, a porre domande o a intraprendere percorsi di approfondimento personali. Così lo sviluppo delle proprie competenze finisce per essere affidato quasi esclusivamente agli stimoli offerti dai docenti. Questo atteggiamento si riscontra anche nello studio individuale, dove i progressi risultano meno efficaci di quanto potrebbero essere con una maggiore volontà di approfondimento e rielaborazione. Un altro aspetto che appare non del tutto consolidato è quello del linguaggio. La stessa comprensione dei contenuti, infatti, è resa più difficile dalla carenza di un lessico adeguato. Soprattutto l’esposizione, sia scritta che orale, risente della difficoltà a padroneggiare il linguaggio e della povertà del lessico a disposizione, tanto sul versante umanistico quanto su quello delle materie d’indirizzo. Pur permanendo tali difficoltà occorre dire che il progresso compiuto dagli alunni nell’arco dei tre anni è stato costante. Molti di loro infatti sono riusciti a superare limiti gravi nell’esposizione e nell’acquisizione dei contenuti, altri hanno raggiunto risultati buoni partendo da situazioni di sufficienza. Infine, anche sotto il profilo disciplinare, nell’anno in corso si sono registrati miglioramenti, che hanno consentito un rapporto più disteso con la classe; il che, a sua volta, ha favorito la crescita del livello di attenzione e concentrazione degli alunni. Tuttavia, proprio su questo terreno, la situazione non è stata sempre ottimale e, soprattutto per gli alunni più fragili, si è confermata una tendenza a distrarsi durante le lezioni, specie durante le attività non laboratoriali. Sul piano delle relazioni interpersonali tra gli alunni, in quest’ultimo anno la classe sembra avere raggiunto un maggiore amalgama. L’alto numero di studenti nei primi anni, la loro eterogeneità, gli innesti avvenuti e la selezione operata negli anni successivi, avevano reso difficile ottenere quell’intesa positiva che, invece, adesso la classe sembra avere trovato.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA DATA DURATA MATERIE I PROVA 15/05/2017 5 ore ITALIANO II PROVA 16/05/2017 5 ore INFORMATICA III PROVA TIPOLOGIA B Quattro discipline, tre domande per disciplina 03/03/2017 2,5 ore MATEMATICA. INGLESE, SISTEMI, TECNOLOGIE III PROVA TIPOLOGIA B Quattro discipline, tre domande per disciplina 21/04/2017 2,5 ore MATEMATICA, INGLESE, SITEMI, GESTIONE Si allegano: All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate; All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate.

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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE Film “The imitation game” PROGETTI Il quotidiano in classe. Lezione spettacolo sul Decameron di Boccaccio. Educazione alla salute: conoscere e prevenire l’AIDS. Giornata della memoria Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, visione del film “sta per piovere” di Haider Rashid, con la partecipazione del protagonista Lorenzo Baglioni VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI Monaco PLURIDISCIPLINARI QUARTA Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE “Robot amico o nemico”, conferenza sull’intelligenza artificiale PROGETTI Il quotidiano in classe. Progetto alternanza scuola-lavoro. Educazione alla salute: prevenzione primaria della salute mentale. Giornata della memoria. Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Operazione Mato Grosso (incontro con associazione impegnata nella solidarietà internazionale) Settimana del codice (insegnamento agli studenti della Media inferiore delle basi di informatica) Certificazione Oracle (Java) Alternanza scuola-lavoro: Partecipazione agli Open Day Attività per ufficio sport comune Firenze Sviluppo app e test applicativi (infogroup) Sviluppo e test app (Kinect comune di Firenze) Test app (mirabilia comune di Firenze) Gestione e supporto spazio di lavoro condiviso (Mude multiverso) Inserimento dati su mappa geolocalizzata (Opendata comune Firenze) Sviluppo applicazioni (Unifi lab Nesi) VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI ORIENTAMENTO In uscita Questionario “Alma Orientati” Effettuazione del test d’ingresso dell’Università di Firenze University Lab e Campus Lab PLURIDISCIPLINARI QUINTA

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Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE Spettacolo “Che non abbiano fine mai…” in occasione del giorno della memoria, teatro di Grassina. Celebrazione del 25 Aprile a Pian d’Albero. Video - conferenza sulla legalità dal titolo “che cos’è la giustizia” con Gherardo Colombo. Spettacolo “La diagonale di Cantor” teatro dell’Antella. PROGETTI Progetto alternanza scuola-lavoro Educazione alla salute: donazione del sangue e volontariato. Giornata della memoria con spettacolo sulla Shoah Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Alternanza scuola-lavoro: partecipazione agli Open Day VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI Barcellona ORIENTAMENTO Compilazione del questionario Alma Diploma University Lab e Campus Lab “Giorni da matricola” PLURIDISCIPLINARI CLIL

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VALUTAZIONE (dal P.O.F. 2016-2017) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico 1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva. 2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello stu-dente. 3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono: 4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti: la MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - comprensione - riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti; - produzione - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato; - organizzazione - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e personali. la VALUTAZIONE di: - progressione dell’apprendimento; - autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro; - partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche. e

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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI GIUDIZIO DESCRIZIONE VOTO in decimi NEGATIVO Competenze per niente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze non misurabili. 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze confuse e frammentarie. 4 INSUFFICIENTE Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze superficiali e generiche; espressione con qualche errore e poco chiara. 5 SUFFICIENTE Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze essenziali; espressione con imprecisioni, ma chiara; 6 DISCRETO Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze precise; espressione chiara. 7 BUONO Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze sicure e ampie; espressione appropriata e fluida. 8 OTTIMO Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati; conoscenze ampie e approfondite; espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali. 9 - 10

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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto: • degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire, • delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative; • delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola; • dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze fondamentali ri-guardanti lo specifico profilo professionale Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico. 5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80 del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera: a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10) in ciascuna disciplina b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica, � abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline; � abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i con-tenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un re-cupero in tempi brevi; � non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe successiva considerata la gravità delle lacune; � non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo. Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente. c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su: 1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI Voto in decimi Voto in quindicesimi 1 - 3 1 - 4 3,5 5 4 6 4,5 7 5 8 5,5 9 6 10 6,5 11 7 12 7,5 13 8 - 8,5 14 9 - 10 15 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i migliora-menti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:

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10 Frequenza Regolare Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Partecipazione all’attività didattica Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse 9 Frequenza Regolare Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Ruolo attivo sostenuto da interesse 8 Frequenza Sostanzialmente regolare Puntualità Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento prevalentemente responsabile 7 Frequenza Non sempre regolare Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe 6 Frequenza Assenze strategiche Puntualità Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C. Partecipazione alla attività didattica Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo nella attività didattica 5 In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C.

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IL SISTEMA DEI CREDITI I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del: - grado di preparazione complessiva, con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline; - assiduità della frequenza scolastica; - interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, - partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico; - esistenza di crediti formativi esterni. * Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio. * il credito formativo Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata. I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata) Criteri per l’attribuzione del credito formativo: sono valutabili le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc. corsi di formazione professionale esperienze di lavoro significative esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore sport a livello agonistico

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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito: Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia • Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti: • assiduità nella frequenza, • partecipazione al dialogo educativo, • partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola, • crediti formativi esterni. si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a maggioranza si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie. N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:

• l’insegnamento della religione cattolica • l’insegnamento della materia alternativa • studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare • il Centro sportivo scolastico • tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per il loro im-pegno orario • attività di tutoraggio agli alunni

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NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione. L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ... omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato." Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue: il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte orario an-nuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari frequentate dall'alunno; in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli a-lunni interessati. Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di assenza nell'anno scolastico: A) gravi motivi di salute; 1.5 terapie e/o cure programmate; 1.6 donazioni di sangue; 1.7 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI; 1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo; 1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi impedimenti tempestivamente comunicati ). La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa. ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di consolidamento: • interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in gruppi di livello; • interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del pentamestre; • pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le discipline sono in-centrate sulla revisione dei contenuti svolti; • sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su prenotazio-ne, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi; • interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari. In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.

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Periodo Descrizione intervento Destinatari In tutto l’anno scolastico S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal docente delle classe in accordo con i propri studenti Singoli studenti (con un minimo di 3) Ottobre/Novembre Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune Alunni segnalati dai docenti Novembre/Dicembre Aprile/Maggio Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso. Tutte le classi Gennaio/Febbraio Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo Studenti indicati dai consigli di classe Metà Febbraio Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano. Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre Fine Giugno – Luglio Verranno attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie potranno, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero. Studenti con sospensione del giudizio Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico. In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio). Bagno a Ripoli, 15 Maggio ………..

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IL CONSIGLIO DI CLASSE ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ARTICOLAZIONE INFORMATICA DISCIPLINE DOCENTI FIRMA Lingua e Letteratura Italiana Fabio Tonioni Lingua e Cultura Inglese Bianca Maria Salaris Storia Fabio Tonioni Matematica Nazzario Renzoni Informatica Lucia Landi Mauro Angioni Sistemi e Reti Daniela Battaglino Gennaro D’Andretta Tecnologie Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Guarascio Giuseppe Gennaro D’Andretta Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa Anacleto Andrea Gennaro D’Andretta Scienze Motorie e Sportive Uberto Gatti Religione Cattolica Pietro Antonio Ferrisi Attività Alternativa _________________ Data _____________________ IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Clara Pistolesi

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Allegati 1 – Le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA – ITALIANO CANDIDATO/A ______________________________________ CLASSE ______________ Indicatori Descrittori Grav. Insuff. Insuff. Suffic. Buono Ottimo Punteggio attribuito Adeguatezza Da 0.5 a 2.5 - Aderenza alla consegna - Pertinenza all’argomento - Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta 0.5 1 1.5 2 2.5 Caratteristiche del contenuto Da 1 a 5 Comprensione, analisi e interpretazione del testo (tip. A) ---------------------------------- Comprensione dei materiali e loro utilizzo efficace; capacità di argomentare (tip. B) ------------------------------------ Coerente esposizione delle proprie conoscenze e capacità di contestualizzare ed argomentare (tip. C e D) ------------------------------------ Presenza di contributi personali, originali; giudizi critici e/o creativi (tutte le tipologie) 1,5 2,5 3,5 4,5 5

Organizzazione del contenuto - Articolazione chiara e ordinata del testo - Equilibrio tra le parti - Coerenza e coesione 1,5 2 2.5 3,5 4 Correttezza ortografica, morfosintatti- ca, lessico e stile da 1 a 3.5 - Correttezza ortografica - Uso dei connettivi - Correttezza morfosintat- tica - Uso della punteggiatura - Lessico - Registro adeguato alla tipologia testuale 1 2 2.5 3 3.5 TOT. PUNTEGGIO ………../15 LA COMMISSIONE IL/LA PRESIDENTE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA SISTEMI E RETI INDICATORI PUNTI VALUTAZIONE A. CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA e/o UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO non corretto parzialmente corretto corretto corretto ed efficace 1 2 3 4 A _____ B. CONOSCENZE E CONTENUTI nullo/gravemente lacunoso insufficiente parziale accettabile completo completo e ricco di spunti 1 2 3 4 5 6 B _____ C. PERTINENZA DELL’ARGOMENTO non pertinente non del tutto pertinente pertinente 1 2 3 C_____ D. CAPACITÁ DI SINTESI incerta adeguata 1 2 D_____ TOTALE PUNTI ________________________ UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………...

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA: tutte le tipologie Espressa in quindicesimi Indicatori Giudizi Punti previsti Punti proposti Padronanza dei contenuti e aderenza alle specifiche richieste Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1-2 3-4 5 6 7 A) Competenza espressiva proprietà lessicale, uso di terminologie e rappresentazioni specifiche. Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 B) Capacità di argomentazione e rielaborazione critica Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 1.5 2 2,5 3 C) Somma (A + B+ C) = ………………………………... Punteggio totale ………………………………… UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………...

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO (proposta) Esame di Stato Anno Scolastico ………………………… Griglia di valutazione della prova orale Commissione: …………… Classe: ………. CANDIDATO: ……………………………………… UNANIMITA’ MAGGIORANZA Data ……………………………... Il Presidente ……………………………... I componenti della Commissione Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Prof. ……………………………... Indicatori Descrittori Fascia di punteggio Punteggio assegnato Argomento proposto dal candidato (MAX 8 PUNTI) Originalità dell’argomento, adeguatezza dei contenuti, capacità di analisi e rielabo-razione critica Insufficiente 5 Sufficiente 6 Discreto/Buono 7 Ottimo 8 Argomenti multidiscipli-nari relativi ai programmi svolti nell’ultimo anno di corso (MAX 20 PUNTI) Conoscenze Gravemente insuffi-cienti 4 Insufficienti 7 Sufficienti 10 Buone 12 Ottime 14 Competenza espressiva Insufficiente 1 Sufficiente/Discreta 2 Buona/Ottima 3 Capacità di analisi e riela-borazione critica Insufficiente 0 Sufficiente 1 Discreta/Buona 2 Ottima 3 Discussione degli elabo-rati (MAX 2 PUNTI) Capacità di autocorrezione e motivazione delle scelte Non adeguata 0 Parziale 1 Adeguata 2 Punteggio assegnato

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ALLEGATI 2 – I testi delle prove di simulazione effettuate

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Simulazione di terza prova del 3 marzo 2017 Tipologia B tre domande aperte in un massimo di 10 righe per ciascuna delle 4 materie SISTEMI E RETI MATEMATICA INGLESE TELECOMUNICAZIONI

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CLASSE 5 BIT SIMULAZIONE TERZA PROVA 03 marzo 2017-03-21 DISCIPLINA: SISTEMI E RETI CANDIDATO: …………………………….............. 1. Spiegare a cosa serve e come si configura il relay agent. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. Descrivere il funzionamento della crittografia a chiave asimmetrica mettendo in evi-denza come vengono garantiti segretezza, integrità e autenticazione. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Spiegare a cosa servono le VLAN e come vanno configurate. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 CLASSE 5BIT DATA: 03 MARZO 2017 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI NOME:_________________________ COGNOME:__________________________ Votazione:____/15 1. Di seguito è riportato il ciclo infinito di ascolto di eventuali richieste di connessione al server via socket while(true){ client=serverSocket.accept(); clients.add(client); Thread t=new Thread(new ParallelServer(client)); t.start(); } Spiegare sinteticamente, ma in maniera esaustiva, le singole istruzione e la necessità di un thre-ad.

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2. Di seguito è riportato il codice per la creazione dei buffer di input e di output per l'invio e la ri-cezione di messaggi try{ InputStreamReader(client.getInputStream())); os= new DataOutputStream (client.getOutputStream()); }catch(IOException e){ } Spiegare sinteticamente, ma in maniera esaustiva, le singole istruzione la necessità dei buffer e della loro concatenazione 3. Definire cosa si intende per sistema distribuito e discutere brevemente dei suoi vantaggi e dei suoi svantaggi

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Simulazione Terza Prova 5° ... i.t. - Marzo 2017 MATEMATICA - Compito 2.1 Tempo di risoluzione previsto 10+10+10 minuti Quesito 1 Disegnare il grafo e determinare l’area della regione piana compresa fra le parabole di equazione 12 −= xy e 132 2 +−= xxy .

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Quesito 2 Risolvere il seguente problema di Cauchy

=

+= 4)1( 1ln 'y yxxy Quesito 3 Calcolare ∫π20 |sin| dxxx .

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Answer the following questions (8/10 lines) 1. Outline the advantages and disadvantages of wired and wireless networks . 2. Describe all the steps you need to follow if you want to create a website. SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia B DISCIPLINA: INGLESE 3Marzo 2017 CLASSE: 5BlT CANDIDATO

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3. Explain the term "phishing" and provide examples. Punteggio: /15

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La prova viene svolta con l'ausilio del computer e sono previste 6/7 righe per la risposta. Answer the following questions (6/7 lines) 1. Outline the advantages and disadvantages of wired and wireless networks . 2. Describe all the steps you need to follow if you want to create a website. 3. Explain the term "phishing" and provide examples. SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia B DISCIPLINA: INGLESE 3 Marzo 2017CLASSE: 5BlT CANDIDATO

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Punteggio:

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Simulazione di terza prova del 21 aprile 2017 Tipologia B tre domande aperte in un massimo di 10 righe per ciascuna delle 4 materie SISTEMI E RETI MATEMATICA INGLESE TELECOMUNICAZIONI

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CLASSE 5 BIT SIMULAZIONE TERZA PROVA 21 aprile 2017 DISCIPLINA: SISTEMI E RETI CANDIDATO: …………………………….............. 4. Spiegare il funzionamento del protocollo TLS. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 5. Spiegare come firmare digitalmente un documento mettendo in evidenza quali re-quisiti di sicurezza vengono garantiti e come. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 6. Spiegare il DHCP. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO: 2016/2017 CLASSE GESTIONE PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA NOME:__________________________________ COGNOME:______________________________ Votazione:____/15 1. Illustrare i concetti di domanda, di offerta di un bene e di punto di equilibrio. Definire quindi le conse-guenze della variazione della curva di domanda e di offerta. 2. Descrivere la differenza tra progetto e attività ordinaria e le grandezze/risorse fondamentali per un pro-getto. Illustrare quindi i concetti di WBS, PDM e diagramma di Gantt.

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Descrivere brevemente in cosa consiste e quando viene fatta un'analisi di tipo Earned Value. Soffermarsi ad analizzare i tre valori caratteristici PV, AC ed EV e gli indici derivati CPI ed SPI.

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Simulazione Terza Prova 5° ... i.t. - Aprile 2017 MATEMATICA - Compito 2.1 Tempo di risoluzione previsto 10+10+10 minuti Quesito 1 Determinare l'insieme delle soluzioni dell'equazione 022''' =−−+ xyyy ; fra queste individuare quindi quella per cui

−=

−= 21)0(' 1)0(yy

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Quesito 2 Determinare il volume del solido ottenuto ruotando attorno all'asse delle x la funzione f(x)= ∈altrimentixx0 ]4/,0[sin2 π Quesito 3 Siano f(x)=2x e g(x)=1/x2. Disegnare il grafo delle due funzioni per x∈R+ e determinarne il punto di intersezione. Calcolare quindi la superficie del triangoloide illimitato determinato dal semiasse positivo delle ascisse e dal grafo delle due funzioni.

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Simulazione Terza Prova 21 Aprile 2017 Tipologia B Disciplina: Inglese Classe 5BIT Candidato Answer the following questions (8/10 lines) 1. Give a definition of Internet and explain how It is organised. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. How many parts make up a communication system and which prerequisites must it possess? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. What are the leading network technologies? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Simulazione Terza Prova 21 Aprile 2017 Tipologia B Disciplina: Inglese Candidato _________________________________ Classe 5BIT Answer the following questions (6/7 lines) La prova viene svolta con l’ausilio del computer e sono previste 6/7 righe per la risposta. 1. Give a definition of Internet and explain how It is organised. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2. How many parts make up a communication system and which prerequisites must it possess? _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. What are the following technologies? _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Simulazione di prima prova del 15 maggio 2017

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15 Maggio 2017 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO: GIORGIO CAPRONI Il testo, datato 1960, fa parte della raccolta Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee (1965) di Giorgio Caproni, nato a Livorno nel 1912 e morto a Roma nel 1990. Congedo del viaggiatore cerimonioso Amici, credo che sia meglio per me cominciare a tirar giù la valigia. Anche se non so bene l’ora d’arrivo, e neppure 5 conosca quali stazioni precedano la mia, sicuri segni mi dicono, da quanto m’è giunto all’orecchio di questi luoghi, ch’io 10 vi dovrò presto lasciare. Vogliatemi perdonare quel po’ di disturbo che reco. con voi sono stato lieto dalla partenza, e molto 15 vi sono grato, credetemi, per l’ottima compagnia. Ancora vorrei conversare a lungo con voi. Ma sia. Il luogo del trasferimento 20 lo ignoro. Sento però che vi dovrò ricordare spesso, nella nuova sede, mentre il mio occhio già vede dal finestrino, oltre il fumo 25 umido del nebbione che ci avvolge, rosso il disco della mia stazione. Chiedo congedo a voi senza potervi nascondere, 30 lieve, una costernazione. Era così bello parlare insieme, seduti di fronte: così bello confondere i volti (fumare, 35 scambiandoci le sigarette), e tutto quel raccontare di noi (quell’inventare facile, nel dire agli altri)1, fino a poter confessare 40 quanto, anche messi alle strette, 1 Anche l’invenzione è una forma di comunicazione, come la stessa poesia di Caproni.

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mai avremmo osato un istante (per sbaglio) confidare. (Scusate. È una valigia pesante anche se non contiene gran che: 45 tanto ch’io mi domando perché l’ho recata, e quale aiuto mi potrà dare poi, quando l’avrò con me. Ma pur la debbo portare, 50 non fosse che per seguire l’uso. Lasciatemi, vi prego, passare. Ecco. Ora ch’essa è nel corridoio, mi sento più sciolto. Vogliate scusare). 55 Dicevo, che era bello stare insieme. Chiacchierare. Abbiamo avuto qualche diverbio, è naturale. Ci siamo – ed è normale 60 anche questo – odiati su più d’un punto, e frenati soltanto per cortesia. Ma, cos’importa. Sia come sia, torno 65 a dirvi, e di cuore, grazie per l’ottima compagnia. Congedo a lei, dottore, e alla sua faconda2 dottrina. Congedo a te, ragazzina 70 smilza, e al tuo lieve afrore3 di ricreatorio e di prato sul volto, la cui tinta mite è sì lieve spinta4. Congedo, o militare 75 (o marinaio! In terra come in cielo ed in mare) alla pace e alla guerra. Ed anche a lei, sacerdote, congedo, che m’ha chiesto s’io 80 (scherzava!) ho avuto in dote di credere al vero Dio. Congedo alla sapienza e congedo all’amore. Congedo anche alla religione. 85 Ormai sono a destinazione. Ora che più forte sento stridere il freno, vi lascio davvero, amici. Addio. 2 Faconda: eloquente, sostenuta da argomentazioni abbondanti e persuasive. 3 Afrore di ricreatorio: odore intenso di stanze parrocchiali per i giovani. 4 La cui… spinta: il tenue colore del tuo volto è come un blando stimolo all’amore. 1. Comprensione del testo Rileggi con attenzione la poesia e riassumine brevemente il contenuto. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Analizza il testo dal punto di vista metrico, soffermandoti in particolare sull'uso delle rime anche interne. 2.2 Analizza il lessico, individuando tutti i termini e le espressioni di registro colloquiale e quelli meno comuni. 2.3 individua le principali figure retoriche. 2.4 Come può essere interpretato il significato delle parole del titolo “congedo” e “cerimonioso”? 2.5 Qual è il tema centrale della poesia? Quali valori allegorici assumono il viaggio, il treno, la discesa nella stazione, la valigia, il discorso rivolto dal viaggiatore agli altri passeggeri che hanno viaggiato con lui e proseguono? 2.6 Perché secondo te la quinta strofa è interamente in parentesi? 2.7 Individua il concetto astratto corrispondente alle diverse categorie sociali presenti ai versi vv.68-85 (dottore…) 3. Approfondimenti La letteratura è ricca di viaggi allegorici che rappresentano l'esistenza umana: contestualizza la poesia riferendoti ad altri viaggi narrati in racconti, poesie, poemi, non necessariamente contemporanei. Se vuoi puoi riferirti anche a film che presentano lo stesso argomento.

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Di questo, sono certo: io 90 son giunto alla disperazione, calma, senza sgomenti. Scendo. Buon proseguimento. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE”O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con oppor-tuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: L’attesa DOCUMENTI E. Hooper, L’attesa, olio su tela Com’è grande il pensiero che veramente nulla a noi è dovuto. Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo? ….. Aspettare è ancora una occupazione. È non aspettar niente che è terribile. (C. Pavese, Il mestiere di vivere) Dall'immagine tesa vigilo l'istante con imminenza d'attesa - e non aspetto nessuno: nell'ombra accesa spio il campanello che impercettibile spande un polline di suono - e non aspetto nessuno: fra quattro mura stupefatte di spazio più che un deserto non aspetto nessuno: ma deve venire; verrà, se resisto, a sbocciare non visto, verrà d'improvviso, quando meno l'avverto: verrà quasi perdono di quanto fa morire, verrà a farmi certo del suo e mio tesoro, verrà come ristoro delle mie e sue pene, verrà, forse già viene il suo bisbiglio. (C. Rebora, Dall'immagine tesa) Chiuso fra cose mortali (Anche il cielo stellato finirà) Perché bramo Dio? (G. Ungaretti, Dannazione in L’allegria) E tutto cospira a tacere di noi, un po’ come si tace un’onta, forse, un po’ come si tace una speranza ineffabile (R. M. Rilke, Elegie duinesi) Non so da che parte sto andando, non so per quale strada sono arrivato, racchiudi la mia testa dentro le tue mani, ho bisogno di qualcuno che capisca, ho bisogno di qualcuno, qualcuno che ascolti. Per tutti questi anni ho atteso te,

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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: La lotta alla povertà L’Alleanza contro la povertà in Italia, nata alla fine del 2013, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro paese. […] Compongono l’Alleanza 35 organizzazioni tra realtà associative, rappresentanze dei comuni e delle regioni, enti di rappresentanza del terzo settore e sindacati. […] I partecipanti all’Alleanza hanno svolto insieme un lavoro di approfondimento che ha prodotto una proposta organica di riforma, essa è contenuta nel testo “Alleanza contro la povertà in Italia. La proposta del Reddito d’inclusione sociale (Reis)” […] Il Reis garantisce a chiunque sia caduto in povertà assoluta un insieme di risorse adeguate a raggiungere una condizione materiale decente e a progettare percorsi d’inserimento sociale o lavorativo. Cristiano Gori (et. al.), “Il reddito d’inclusione sociale (REIS: la proposta dell’Alleanza contro la povertà in Italia”, Bologna, il Mulino, 2016 Il reddito di cittadinanza è l’espressione più autenticamente universale di un welfare state che intende fornire una garanzia incondizionata di reddito a tutti, in quanto cittadini, a prescindere da qualsiasi caratteristica socioeconomica (reddito, età, condizione professionale, disponibilità a lavorare). Un’idea antica, affascinante, forse scandalosa – vorrebbe dire che tutti, da Bill Gates in giù, potrebbero contare su di un trasferimento pubblico! – ma che non ha mai trovato applicazione. Un’idea tornata in auge anche in risposta alle condizioni di stress a cui sono da tempo sottoposti i sistemi di protezione sociale dei paesi industrializzati, sia a seguito delle trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi anni (invecchiamento demografico, crescita economica rallentata, globalizzazione, mutamenti nel mercato del lavoro, rivoluzione tecnologica, immigrazione, ecc.), sia in relazione ai fenomeni di impoverimento indotti dalla più recente crisi economica. Discutere del reddito di cittadinanza richiede che si parli anche del reddito minimo, un istituto che idealmente gli si contrappone. Il reddito minimo consiste in un trasferimento di reddito destinato alle sole famiglie in condizioni di indigenza economica e disponibili a cercare un lavoro o a partecipare ad attività di formazione professionale, recupero dell’abbandono scolastico, cura di minori e/o anziani, ecc. – attività che potremmo definire di (re) inserimento sociale. Stefano Toso “Reddito di cittadinanza o reddito minimo?” Bologna, il Mulino, 2016 Contro il reddito di cittadinanza come proposta politica condivisa militano due resistenze che potremmo definire culturali: la prima ha radici economiche, e riguarda i costi legati alla sua introduzione; la seconda ha carattere squisitamente morale, e concerne le difficoltà di accettare che persone che non intendono lavorare possano essere mantenute, del tutto o in parte, dal lavoro altrui. […] Esistono due vie per provare a rispondere alla seconda resistenza. La prima si fonda sull’idea che, tutto considerato, il rapporto costi/benefici del reddito di cittadinanza è più favorevole di un sistema di protezione sociale basato esclusivamente sui trasferimenti condizionati. […] La seconda strada per la giustificazione del reddito di cittadinanza cerca di fissare questo strumento all’interno di una teoria della giustizia. In altre parole, questo sarebbe giustificato non per gli effetti positivi che produce, ma per il fatto che costituisce un vincolo di giustizia che va rispettato indipendentemente dai suoi effetti, qualcosa, insomma, che agli individui a qualche titolo spetta. Corrado Del Bo “Il reddito di cittadinanza fra mito e realtà” in «il Mulino», n. 5, 2013 Nel mondo, esiste solo in Alaska: un reddito di cittadinanza puro, pagato a tutti universalmente. Prescinde dallo stato di povertà delle persone. Altrove, per aiutare le famiglie colpite dalla crisi, si parla di reddito minimo, di solidarietà, inclusione, dignità. In Europa il reddito minimo esiste ovunque, tranne in Italia e in Grecia. Il nostro Paese non ha ancora approvato una normativa generale. O meglio, non un piano garantito erga omnes. Allora ci stanno provando Regioni e Comuni, con formule parziali. Certo, nel 2016 il governo Renzi ha introdotto il Sia (reddito d’inclusione nazionale) per le famiglie con figli minori: 1,6 miliardi stanziati nel 2017. Ieri è stata approvata la legge delega sulla povertà: almeno 400 euro a circa 400 mila famiglie con figli a carico, in arrivo, disabili (previo impegno per un reinserimento sociale). Ora si attendono i decreti attuativi. Franco Stefanoni “Reddito minimo, i Comuni e le Regioni che “battono” la povertà” in «Corriere della Sera» 9 marzo 2017

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Un sostegno di 485 euro a cui potranno accedere anche le famiglie che possiedono piccole proprietà immobiliari, se prive di reddito. Che si continuerà a percepire per qualche mese anche dopo aver trovato lavoro, in modo da non essere disincentivati dal cercarlo. E una misura che dovrebbe aiutare gli enti locali a mettere in piedi dei servizi di formazione e collocamento, stanziando risorse finanziarie certe. Comincia a prendere forma il Rei, il reddito di inclusione, l'intervento contro la povertà approvato dal Parlamento e per cui il governo è chiamato entro maggio a scrivere i decreti attuativi. Alcuni dei criteri che regoleranno questo sostegno al reddito sono stati messi venerdì nero su bianco in un memorandum firmato dall'esecutivo con l'Alleanza conto la povertà, l'associazione che più si è battuta per la sua introduzione. Filippo Santelli “Prende forma il reddito di inclusione: andrà anche ai proprietari di immobili, tetto da 485 euro al mese” in «La Repubblica » 14 aprile 2017 3. AMBITO STORICO POLITICO Argomento: La rivendicazione della parità fra uomini e donne Suffragette d’inizio Novecento Mondine - dal film Riso amaro Donna in epoca fascista Pubblicità Prostituta Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986

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50 Nonostante i progressi compiuti, l’inattività riguarda ancora quasi un terzo delle donne tra 35 e 49 anni ed è maggiore nelle restanti classi di età. Tra le donne inattive di 35-49 anni la quota di forze lavoro potenziali è rilevante (40,3 per cento), portando il totale di quante vorrebbero lavorare al 20,0 per cento. Tuttavia, anche aggiungendo alle donne occupate quante vorrebbero lavorare (circa 1,4 milioni), non si raggiungerebbe il livello di occupazione maschile.(…) Sulle variazioni osservate tra 1993 e 2015 influiscono anche le diverse fasi del ciclo economico. Nel periodo analizzato è possibile individuare quattro fasi: la crisi del 1992-1993, la fase di espansione economica tra la metà degli anni Novanta e il 2007, la recessione economica 2008- 2014 e i cenni di ripresa nell’ultimo anno. (Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, 2016) La cultura maschile (…) si organizza escludendo dalla propria società l’apporto che proviene dall’altro sesso. Mentre il corpo femminile genera nel rispetto della differenza, il corpo sociale patriarcale si edifica gerarchica-mente escludendo la differenza. (…) Per ottenere uno statuto soggettivo equivalente a quello degli uomini, le donne devono quindi far riconoscere la loro differenza. Devono affermarsi come soggetti che valgono, figlie di madre e di padre, rispettose dell’altro che è in loro e capaci di esigere dalla società il medesimo rispetto. (L. Irigaray, Io, tu, noi. Per una cultura della differenza, 1992) Il recupero della parola femminista diventa essenziale per risvegliare le coscienze intorpidite, per riattivare la memoria abrasa. L’uguaglianza nell’accezione della parità sociale, giuridica, economica non è stata compiuta-mente raggiunta: in Italia si laureano di più le donne eppure i ruoli cardine, di potere, sono occupati dai maschi; a parità di qualifica, esperienza, una donna guadagna meno dell’uomo. La parità comporta aver i medesimi dirit-ti e le stesse opportunità. Un cambiamento di prospettiva passa dalla rivendicazione delle sole donne ad un im-pegno concreto anche da parte degli uomini a credere che l’uguaglianza sia un diritto umano fondamentale. I 15 punti dell’autrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie sono una specie di slalom tra gli ostacoli che la cultura dominante mette contro la piena parità. (dalla prefazione a Chimamanda Ngozi Adichie, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bam-bina femminista, Einaudi 2017) 1) La maternità è un dono fantastico, ma evita di definirti solo in termini di maternità. Sii una persona completa. "Mai chiedere scusa per il lavoro. Tu ami quello che fai, e amare ciò che si fa è un grande dono da dare a tua figlia' 2) Non essere perfezionista, condividi la cura dei bambini allo stesso modo. Chiedi aiuto. Pretendi aiuto. Non esistono le Superdonne. 3) Non dire mai a tua figlia che deve fare una cosa o che non la deve fare ''perché sei una femmina''. Perché sei una femmina non è mai una buona ragione. In nessun caso. 4) Insegnale ad amare i libri. Se ti vede leggere, lei capirà che la lettura è preziosa. I libri l'aiuteranno a capire e mettere in discussione il mondo, la aiuteranno ad esprimersi e a capire quello che vuole diventare. 5) Attenzione con le parole, il linguaggio è il repository dei nostri pregiudizi, le nostre credenze, i nostri presupposti. Se la chiami 'principessa' le stai indicando che un principe verrà a salvarla. Meglio 'angelo' e 'stella'.

(Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, 2016)

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8) Insegnale a non porsi secondo simpatia. Non deve valere per questo ma per onestà, consapevolezza e umanità. 10) Incoraggiala a fare ogni tipo di sport, falla truccare se le piace. Non pensare che la fai crescere femminista respingendo la femminilità. Il femminismo e la femminilità non si escludono a vicenda. 11) Insegnale a mettere in discussione l'uso selettivo della nostra cultura della biologia come «ragione» per le norme sociali. Spesso usiamo la biologia per spiegare i privilegi che gli uomini hanno. 15) Insegnale la differenza. Perché la differenza è la realtà del nostro mondo. E insegnandolo la stai dotando a sopravvivere in un mondo diversificato. Chimamanda Ngozi Adichie, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista, Ei-naudi 2017) La lotta femminista per le pari opportunità dimostra in maniera esemplare quanto oggi sia necessario trasforma-re il vecchio paradigma giuridico. (…) Secondo una concezione giuridica proceduralista, il processo democrati-co deve assicurare nello stesso tempo l’autonomia privata e l’autonomia pubblica. I diritti individuali con cui le donne dovrebbero progettarsi autonomamente l’esistenza non possono essere formulati in maniera adeguata se non dopo che le dirette interessate (e i direttti interessati) abbiano articolato e giustificato (in discussioni pubbli-che su casi tipici) gli aspetti di volta in volta rilevanti alla parità (o disparità) di trattamento. (J. Habermas, Lotta per il riconoscimento nello Stato democratico di diritto, 1998) 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Scienza natura umanità E' storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1939. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell'Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di “cecità”. La “ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi”, dice. Ed è forse disposto a considerarla provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l'atomica. Non altrettanto - ed è sempre così per le cose provvidenziali - sarebbero disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. (L. Sciascia, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975). E quando, con l'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. Tra voi e l'umanità si scaverà un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka risponderà un grido di dolore universale. (B.Brecht, Vita di Galileo,trad. it., Einaudi, Torino 1963) Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l'attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle tragiche conseguenze per l'umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, invenzioni che hanno liberato l'uomo dalla fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, dall'altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita , lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione di massa. In verità, una tragedia spaventosa! (A.Einstein, Pensieri degli anni difficili, trad. it., Boringhieri, Milano 1965) Robb Non vorrà negarlo, professore. ( Oppenheimer ride). Ha fatto la bomba atomica in un lasso di tempo straordinariamente breve, l'ha sperimentata e alla fine l'ha lanciata sul Giappone: e così? Oppenheimer No. Robb No? Oppenheimer Il lancio della bomba atomica su Hiroshima è dipeso da una decisione politica, non mia. Robb Ma lei ha appoggiato o no, il lancio della bomba sul Giappone? Oppenheimer Cosa intende per “appoggiare”? Robb Ha aiutato a scegliere gli obbiettivi, non è vero?

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Oppenheimer Ho fatto il mio lavoro. Abbiamo ricevuto una lista dei possibili obbiettivi...[...] Noi abbiamo fatto in qualità di tecnici quello che ci veniva chiesto. Ma non per questo siamo stati noi a decidere di lanciare la bomba. Robb Lei sapeva naturalmente che il lancio della bomba atomica sull'obbiettivo scelto da lei avrebbe ucciso migliaia di civili. Oppenheimer Non tanti quanti sono stati in realtà. Robb Quanti morti ci sono stati? Oppenheimer Settantamila. Robb In seguito a questo fatto, ha avvertito degli scrupoli di natura morale? Oppenheimer Terribili. Robb Degli scrupoli terribili? Oppenheimer Non conosco nessuno che non abbia avuto dei terribili scrupoli morali dopo il lancio della bomba. Robb Questo non le pare un poco schizofrenico? (H.Kippardt, Sul caso di J. Robert Oppenheimer, trad. it., Einaudi, Torino 1964) La questione non è se qualcuno debba dire ai ricercatori che cosa fare o che cosa non fare, ma chi impone tali limiti e impartisce le direttive e secondo quali criteri. Per la maggioranza degli scienziati, i cui istituti di ricerca vengono direttamente o indirettamente finanziati con i fondi pubblici, i controllori sono i governi, i quali, per quanto rispettino sinceramente i valori della libera ricerca, non aderiscono certo agli stessi criteri ispiratori di un Planck o di un Rutherford o di un Einstein. (E.J.Hobsbawn, Il secolo breve, trad. it., BUR, Milano 2000) Marino Chiunque abbia esperienza di malati che conducono un'esistenza dipendente in tutto da risorse esterne e senza speranza di ripresa, sa bene che la tecnologia utilizzata è spesso fuori dall'ordinario. Nel momento in cui un essere umano perde la capacità di alimentarsi da solo, la tecnologia gli viene in supporto con un tubicino inserito attraverso le narici, oppure chirurgicamente nello stomaco, per fornire all'organismo le sostanze chimiche sostitutive del nutrimento. Il tutto avviene sotto controllo medico, per cui appare del tutto evidente che stiamo parlando di terapie e, in quanto tali, debbano essere nella disponibilità dell'individuo il quale può decidere se accettarle o rifiutarle. Su questo specifico aspetto le gerarchie della Chiesa cattolica appaiono irremovibili: alimentazione e idratazione non sono nella disponibilità dell'individuo che non può indicare di rifiutarle nel suo testamento biologico. Perché questo atteggiamento? Martini La legge si basa sul principio di indisponibilità della vita, che non è da considerarsi come privo di eccezioni. Partendo da questo punto si potrebbe immaginare di ripensare la legge per renderla più aderente alle reali necessità degli ammalati. Ma si deve anche tenere conto delle ragioni dei molti che dubitano sulla possibilità di provvedere a tutti i casi reali che si incontrano nel momento della malattia mediante le regole precise che si scrivono in una legge. In alcuni casi la sofferenza può essere davvero insopportabile. Qui è necessaria la terapia del dolore e molta comprensione per chi, entrato in una esistenza estrema, se ne voglia liberare. (C.M.Martini- I.Marino, Credere e conoscere, Einaudi, Torino 2012) TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO “Finora conosciamo soltanto due autentiche forme di dominio totalitario: la dittatura nazista dopo il 1938 e quella staliniana dopo il 1930. Tali forme differiscono radicalmente da altri tipi di regime dittatoriale, dispotico o tirannico; e benché si siano sviluppate, con una certa continuità, da dittature di partito, i loro aspetti essen-zialmente totalitari sono nuovi e non possono esser derivati dai sistemi monopartitici.” Hannah Arendt "Le origini del Totalitarismo", 1951. Partendo da questa famosa interpretazione delle due grandi dittature europee degli anni 30, illustrate gli elemen-ti comuni e quelli differenti che caratterizzarono i regimi nazista e stalinista.

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TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Certamente quello dell’eutanasia è un problema lacerante per la sensibilità di molti, perché c’è una grande difficoltà ad accettare che si spenga la vita. Ma la fine della vita ci riguarda tutti, ed è un tema che non si può nascondere, ignorare o mistificare. […] Credo sia utile una presa di coscienza, e sia necessario un dibattito leale e civile, il più possibile partecipato. È augurabile che la riflessione sul dolore e sulla morte, e sulle circo-stanze che accompagnano il morire e lo rendono troppo spesso intollerabile, esca dalla cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Nell’antica Grecia i problemi di vita e di morte si discutevano nell’agorà, la piazza. Anche noi dobbiamo trova-re un’agorà in cui confrontarci. Alla luce della ragione, della scienza, dell’etica e di tutto ciò che abbiamo in comune. La mia speranza è che nel nome della pietà dell’uomo potremo trovare le ragioni che ci uniscono. Umberto Veronesi, 18 giugno 2014 A partire dalla citazione del professore oncologo Umberto Veronesi, il candidato rifletta, sulla base dei suoi stu-di e delle sue conoscenze, sui temi di stampo etico legati al fine vita, riportati all’attenzione dell’opinione pub-blica e delle istituzioni politiche da recenti episodi di cronaca, e sulla necessità e urgenza morale di pronuncia dell’individuo sugli stessi, in un sano spazio di partecipazione civile.

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Simulazione della seconda prova del 16 maggio 2017

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Tema di Informatica – Tipologia C Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso esperienze di alternanza scuola­­lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Una società operante nel settore del turismo offre tra i suoi servizi l’organizzazione di visite guidate a siti di interesse storico­­culturale. Ogni visita, opportunamente descritta, ha un titolo (diverse visite hanno un titolo ricorrente, es. “Musei Vaticani e Cappella Sistina”, “Sito archeologico di Pompei”, “Galleria degli uffizi”, ecc.), la sua durata media e il luogo in cui essa si svolge. Ogni visita può avere luogo più volte nel tempo secondo specifici eventi programmati. Gli eventi, di cui viene indicato il prezzo, vengono prenotati da gruppi di persone condotti da una guida che illustra il percorso in una determinata lingua; per ogni gruppo viene fissata l’ora di inizio della visita ed un numero minimo e massimo di partecipanti. La società si avvale di diverse guide ognuna delle quali ha competenze in una o più lingue ad uno specifico livello di conoscenza (“normale”, “avanzato”, “madre lingua”). Di ogni guida si vuole conoscere alcuni dati tra i quali nome, sesso, data di nascita, titolo di studio e relativo anno di conseguimento I visitatori, di cui si vuole conoscere almeno nome, nazionalità, lingua base, e­­mail e un recapito telefonico, possono aggregarsi ad uno o più gruppi, secondo le loro esigenze. Uno stesso visitatore, nel tempo, può partecipare a gruppi diversi usando ogni volta una certa forma di pagamento (non necessariamente sempre la stessa es. carta di credito, paypal, bonifico bancario) della quale si deve prevedere la memorizzazione: tipologia, descrizione e data del pagamento. Il sito web della società consente la visione pubblica delle visite organizzate e, solo agli utenti preventivamente registrati, la prenotazione di una specifica visita. Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi: 1. l’analisi della realtà di riferimento descritta individuando le possibili soluzioni e tecnologie informatiche per la sua implementazione

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2. la progettazione concettuale della realtà descritta attraverso la produzione di uno schema (ad esempio ER, Entity­­Relationship) riportante gli attributi di ogni entità, il tipo di ogni relazione e i suoi eventuali attributi 3. la traduzione dello schema concettuale in uno schema fisico (ad esempio uno schema relazionale) 4. la definizione in linguaggio SQL di almeno tre relazioni, tra loro correlate, definite nello schema logico 5. le seguenti interrogazioni espresse in algebra relazionale e/o in linguaggio SQL: a) elenco delle visite programmate nel mese corrente, ordinate per luogo e data b) elenco delle guide laureate che sono madrelingua Inglese e che parlano anche il francese a livello avanzato c) elenco dei visitatori che nel corso del 2016 hanno partecipato ad almeno tre visite guidate d) titolo della visita che nel 2016 ha avuto in totale il maggior numero di visitatori e) dati dei visitatori che nel mese corrente hanno partecipato a visite in lingua diversa dalla propria lingua base. 6. la codifica in un linguaggio a scelta di un segmento significativo dell’applicazione web che realizza il sito della società SECONDA PARTE 1. In relazione al tema proposto nella prima parte il candidato discuta come intende gestire la registrazione degli utenti al sito e la protezione delle funzionalità del sito riservate ad utenti registrati. 2. In relazione al tema proposto il candidato discuta come realizzare una nuova funzionalità del sito web della società che permetta alle guide di verificare la situazione delle prenotazioni delle visite di loro competenza. 3. Il candidato enunci le proprietà che rendono una base di dati in terza forma normale. 4. Il candidato discuta il diverso ruolo che hanno i linguaggi di sviluppo web lato client e lato server.

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Percorsi formativi

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A.S. 2016-2017 classe: VAIT Materia: Italiano Docente: Fabio Tonioni 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Giovanni Verga Il Naturalismo francese e la poetica di Zola. Brano: Zola, Lo scrittore come “operaio del progresso sociale” (Dal Romanzo sperimentale). Verga: la vita, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa del Verga verista, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano, Vita dei campi, Le Novelle rusticane, Il ciclo dei Vinti: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo. Testi letti Da Vita dei campi Rosso Malpelo Da Novelle rusticane La roba Libertà I Malavoglia, lettura integrale, in classe si sono approfonditi in particolare i seguenti brani: “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia” (dal cap. I) “I Malavoglia e la comunità del villaggio” (dal cap. IV) “Il vecchio e il giovane, tradizione e rivolta” (dal cap. XI) “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno” Dal Mastro don Gesualdo, brani: “La tensione faustiana del self-made man” (I, cap. IV) “La morte di mastro don Gesualdo” (IV, cap. V) Settembre Ottobre Il Decadentismo Origine del termine decadentismo, la visione del mondo decadente, la poetica del decadentismo, temi e miti della letteratura decadente, la poesia simbolista Testi letti Chlarles Beaudelaire Da I fiori del male “Corrispondenze” “L’albatro” Arthur Rimbaud Dalle Poesie “Vocali” Novembre Gabriele d’Annunzio La vita, l’estetismo e la sua crisi, Il piacere, il concetto di superuomo, le Laudi (Alcyone), il periodo notturno (cenni) Testi letti Da Il piacere “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti” (libro III, cap. II) “Una fantasia in bianco maggiore” (libro III, cap. III) Da Alcyone “La sera fiesolana” Dicembre

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“La pioggia nel pineto” Giovanni Pascoli La vita, la visione del mondo, la poetica e il Fanciullino, l’ideologia politica, i temi della poesia pascoliana, le soluzioni formali, Mirycae Testi letti Da Il fanciullino Brano: “Una poetica decadente” Da Mirycae “Lavandare” “X Agosto” “L’assiuolo” “Temporale” “Novembre” “Il lampo” Da I poemetti “Digitale purpurea” Dai Canti di Castelvecchio “Il gelsomino notturno” Gennaio Il primo Novecento: l’avanguardia futurista e i Crepuscolari Il primo manifesto dei futuristi e il manifesto della letteratura. Temi e forme della poesia crepuscolare. Testi letti Filippo Tommaso Marinetti “Manifesto del futurismo” “Manifesto tecnico della letteratura futurista” Marino Moretti Da Il giardino dei frutti “A Cesena” Guido Gozzano Dai Colloqui “La signorina Felicita ovvero la felicità” (solo alcune parti) Inizio Febbraio Luigi Pirandello La vita, la visione del mondo, l’umorismo, le novelle, i romanzi, Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, il teatro grottesco e il “teatro nel teatro”. Testi Da L’umorismo Brano: “Un’arte che scompone il reale” Da Novelle per un anno La trappola Ciàula scopre la luna Il treno ha fischiato Da Il fu Mattia Pascal Brani: “La costruzione della nuova identità e la sua crisi” (capp. VIII e IX) “Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia” (capp. XII e XIII) Da Uno nessuno e centomila Brano: “Nessun nome” Del teatro vengo visionati parti di alcune rappresentazioni: Pensaci Giacomino, Così è (se vi pare), Sei personaggi in Febbraio Marzo

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cerca d’autore Italo Svevo: La coscienza di Zeno La vita, la cultura di Svevo, La coscienza di Zeno Testi letti Lettura integrale dei capitoli: Il fumo, La morte di mio padre, La storia del mio matrimonio Brani approfonditi in classe da La coscienza di Zeno: “La morte del padre” (cap. IV) “La scelta della moglie e l’antagonista” (cap. V) “La salute malata di augusta” (cap. VI) Marzo Giuseppe Ungaretti La vita, L’allegria, l’evoluzione della poesia di Ungaretti dopo L’allegria Testi letti Da L’allegria “In memoria” “Il porto sepolto” “Veglia” “Sono una creatura” “I fiumi” “San Martino del Carso” “Commiato” “Mattina” “Soldati” “Girovago” Dal Sentimento del tempo “L’isola” Dal Dolore “Tutto ho perduto” “Non gridate più” Aprile Eugenio Montale La vita, Ossi di seppia, gli sviluppi della poesia di Montale dopo Ossi di seppia Testi letti Da Ossi di Seppia “I limoni” “Non chiederci la parola” “Meriggiare pallido e assorto” “Spesso il male di vivere ho incontrato” “Cigola la carrucola nel pozzo” Da Le occasioni “La casa dei doganieri” Da La bufera e altro “L’anguilla” Da Satura “La storia” Aprile Maggio Umberto Saba La vita, il Canzoniere Testi letti Dal Canzoniere “A mia moglie” Maggio

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“La capra” “Trieste” “Città vecchia” “Goal” “Teatro degli artigianelli” “Amai” 2. LIBRI DI TESTO “Corso di informatica vol 3, basi dati relazionali, linguaggio SQl.xml. Pagine web din. Con PHP +P- Formichi Fiorenzo Meini Giorgio - Zanichelli 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale, ripasso costante degli argomenti, utilizzo materiale audiovisivo, lettura ad alta voce dei testi letterari e loro parafrasi e commento, coinvolgimento degli alunni nella parafrasi e nel commento dei testi letterari, adeguamento dei tempi della programmazione alle difficoltà della classe e attenzione alle difficoltà individuali, controllo della comprensione degli argomenti e sollecitazione degli alunni a intervenire sugli argomenti loro proposti. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Compiti scritti, questionari a risposta aperta, interrogazioni orali, simulazione della Prima prova d’esame 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: − La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative (orali e scritte) nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, tecnologici , economici. • Utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. • Riconoscere con sicurezza le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali dall’Ottocento alla Contemporaneità, anche con riferimenti alle letterature di altri paesi e a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico. • Utilizzare gli strumenti per comprendere, analizzare e contestualizzare, attraverso la lettura e l’interpretazione dei testi, le opere più significative della tradizione culturale del nostro Paese ed eventualmente di altri popoli. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Integrare le diverse forme di espressione letteraria ed artistica. • Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

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7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno scolastico il gruppo classe ha partecipato con crescente interesse ed impegno alle attività proposte e, nel tempo, è diventato più costante e regolare anche lo studio a casa, ma per alcuni le conoscenze rimangono superficiali. Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti da tutti gli/le studenti/sse, ma con diversità di livello di profitto. Nella classe si è messo in evidenza un esiguo numero di studenti che, grazie ad interesse, impegno e capacità personali, ha raggiunto competenze buone. Rimane globalmente da consolidare la piena correttezza nell’espressione verbale e scritta. Docente Fabio Tonioni

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016-2017 classe: VAIT Materia: Storia Docente: Fabio Tonioni 8. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi L’Europa durante la belle époque Inizio secolo, le tensioni sociali Quadro politico europeo tra liberalismo e autoritarismo Il sistema delle alleanze tra le potenze europee L’irredentismo Le tensioni coloniali e la polveriera balcanica Settembre Il caso italiano, un liberalismo incompiuto Il riformismo di Giolitti Conflitto sociale e neutralità dello stato: la collaborazione impossibile con i socialisti I primi accordi elettorali con i cattolici I nazionalisti e Giolitti, la conquista della Libia Le elezioni a suffragio universale e la crisi del sistema politico giolittiano Settembre La Prima guerra mondiale Le cause della Prima guerra mondiale e lo scoppio della guerra Le caratteristiche nuove del conflitto: la guerra di trincea Il dibattito tra interventisti e neutralisti in Italia e l’intervento italiano. L’andamento del conflitto La svolta del 1917: la rivoluzione d’ottobre e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti Il crollo del fronte interno e la vittoria dell’Intesa Ottobre Russia: rivoluzioni e guerra civile La rivoluzione del 1917 Lenin e le “Tesi di aprile” La rivoluzione d’ottobre La guerra civile e la vittoria dell’Armata rossa Ottobre Le eredità della guerra e gli anni venti La pace impossibile: il quadro politico del dopoguerra in Europa Dallo sviluppo alla crisi: il quadro economico del dopoguerra e la crisi del 1929 Novembre Il fascismo Le tensioni del dopoguerra italiano: il biennio rosso Le divisioni dei socialisti e il quadro politico del primo dopoguerra Lo squadrismo e la nascita del fascismo: i fattori del suo successo L’alleanza dei liberali col Partito fascista La scissione socialista La Marcia su Roma e il crollo dello stato liberale I primi governi Mussolini Il delitto Matteotti e il fallimento dell’Aventino Il regime fascista: dalla nascita della dittatura alla Fine Novembre Dicembre Gennaio

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fascistizzazione dello stato. Il controllo della società: propaganda e consenso, corporativismo, organizzazioni giovanili e dopolavoro Fascismo e cattolici: i Patti lateranensi La politica economica: il dirigismo, il ruralismo, l’autarchia La politica coloniale: l’impresa etiope Le leggi razziali L’opposizione al fascismo Il nazismo La debolezza della Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo L’ideologia nazionalsocialista e le ragioni del successo di Hitler Il totalitarismo nazista La politica economica La persecuzione degli ebrei Gennaio Inizio Febbraio Lo stalinismo L’Urss negli anni Venti La Nep L’ascesa di Stalin La “grande svolta” e la dekulakizzazione Il regime staliniano: pianificazione economica e terrore La propaganda Febbraio Fra le due guerre Gli Stati Uniti e il New deal L’Europa negli anni trenta: la Spagna dalla repubblica alla guerra civile Fine Febbraio La Seconda guerra mondiale Hitler contro Versailles; Renania, Austria, Sudeti, la conferenza di Monaco Dall’Asse Roma-Berlino e patto d’acciaio Patto Molotov-Ribbentrop e attacco alla Polonia Il crollo della Francia e battaglia d’Inghilterra L’Italia in guerra: la guerra parallela Urss e Usa entrano in guerra La vittoria degli alleati Marzo L’Europa sotto il nazismo: saccheggio, shoah e resistenza Il saccheggio dell’Europa La Shoah La Resistenza in Europa Italia; Il 25 luglio e l’8 Settembre del 1943, il Paese diviso La Resistenza in Italia: le anime della Resistenza La guerra di liberazione in Italia: l’occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana, il CLN, l’insurrezione Fine Marzo Aprile La guerra fredda Il sistema bipolare e la sorte della Germania Il patto atlantico e il piano Marshall L’Urss e l’Europa orientale: la sovietizzazione Dalla guerra di Corea alla distensione La destalinizzazione di Chruscev e la nuova frontiera di Kennedy La crisi di Cuba e l’impegno americano in Vietnam L’Europa orientale: da Budapest a Praga L’avvio dell’integrazione europea Aprile Maggio La ricostruzione in Italia: Il pesante bilancio della guerra I partiti del dopoguerra La questione istituzionale: il referendum del 1946 e la Maggio

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dalla liberazione all’età del centrismo Costituente La fine dei governi di unità nazionale e le elezioni del 1948 Il centrismo 9. LIBRI DI TESTO Fossati-Luppi-Zanette, La città della storia, Vol. 1, Il Novecento e il mondo contemporaneo, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori 10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale, ripasso costante degli argomenti, utilizzo materiale audiovisivo, lettura ad alta voce di alcune fonti storiche e loro commento, coinvolgimento degli alunni nell’istituire rapporti tra i fatti storici e l’attualità, adeguamento dei tempi della programmazione alle difficoltà della classe e attenzione alle difficoltà individuali, controllo della comprensione degli argomenti e sollecitazione degli alunni a intervenire sugli argomenti loro proposti. 11. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Questionari a risposta aperta e interrogazioni orali. 12. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: − La qualità del lavoro svolto a casa − I lavori di gruppo − L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni − L’atteggiamento generale verso lo studio 13. OBIETTIVI PROGRAMMATI - agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; - riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale / globale; - essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. 14. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno scolastico il gruppo classe ha partecipato con crescente interesse ed impegno alle attività proposte e, nel tempo, è diventato un po’ più costante e regolare anche lo studio a casa, ma per alcuni studenti/sse le conoscenze rimangono superficiali.

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Nel complesso, gli obiettivi programmati sono stati raggiunti in modo sufficiente; si è messo in evidenza un esiguo numero di studenti che, grazie ad interesse, impegno e capacità personali, ha acquisito buone competenze. Rimane globalmente da consolidare la correttezza nell’espressione verbale, specie per quanto concerne il linguaggio specifico della disciplina, e per un certo numero di alunni/e anche la capacità di collegare a più ampio spettro eventi e concetti. Docente Fabio Tonioni

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PERCORSO FORMATIVO classe: 5B IT Materia: SISTEMI E RETI Docente: BATTAGLINO DANIELA 1.10 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Architettura di rete e il livello delle applicazioni Concetto di rete Architettura a livelli: interfacce, servizi, comunicazioni fra livelli Il concetto di protocollo di rete Tipologie di servizi di rete Modello ISO/OSI e TCP/IP Il livello delle applicazioni DNS, SMTP, Telnet, FTP e HTTP Settembre/Ottobre Reti Locali Virtuali Caratteristiche VLAN (CLIL) Realizzazione di una VLAN VLAN condivise su più switch Cisco VTP-VLAN Trunking Protocol Inter-VLAN Routing Laboratorio: Realizzazione di una VLAN con Packet Tracer; Realizzazione VLAN utilizzando il protocollo VTP con Packet Tracer. Novembre/Dicembre Tecniche crittografiche per la protezione dei dati: crittografia simmetrica e asimmetrica, certificati e firma digitale Principi di Crittografia: Generalità (CLIL) Concetti di chiave pubblica e privata Algoritmi a cifratura simmetrica (cenni): DES, 3DES e AES Algoritmi a cifratura asimmetrica (cenni): RSA Vantaggi e svantaggi della cifratura simmetrica e di quella asimmetrica La crittografia ibrida La firma digitale e i certificati digitali Laboratorio: • Realizzazione di un semplice algoritmo di cifratura secondo il cifrario di Cesare • Realizzazione di un semplice algoritmo di cifratura di traslazione Gennaio/Marzo La sicurezza delle reti La sicurezza nei sistemi Informativi: Generalità Servizi di sicurezza per messaggi di email: Generalità Minacce alla posta elettronica Il protocollo S/MIME per la posta elettronica Un software per la posta sicura: PGP La sicurezza delle connessioni con SSL/TLS: Generalità Il protocollo SSL/TLS La difesa perimetrale con i Firewall: Generalità I firewall Stateful inspection Application proxy DMZ Laboratorio: • Configurazione https ; • Inoltro di messaggi di posta in modo sicuro; • Realizzazione di ACL standard ed estese con Packet Tracer.

Aprile/Maggio

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1.11 LIBRI DI TESTO Sistemi e Reti, per l’articolazione informatica degli istituti tecnici settore tecnologico VOL.3 – LUIGI RUSSO, ELENA BIANCHI - HOEPLI 1.12 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono state: lezione frontale orale, esercitazioni, didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, e-learning. Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: libro di testo in adozione, materiale fornito dal docente, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica. 1.13 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state somministrate per accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione e determinare la validità della metodologia impiegata dall’insegnante. Nell’arco dell’anno scolastico sono state effettuate: • prove scritte a risposta aperte e non strutturate; • interrogazioni orali; • questionari sulla piattaforma e-learning; • test individuali/esercitazioni di laboratorio; • lavori di gruppo 1.14 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli presenti nel POFT pertanto si è tenuto conto di: • livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze); • progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza; • partecipazione e Impegno; • interesse e Attenzione. In attinenza al POFT si è utilizzato la scala di riferimento per l’attribuzione dei voti. 1.15 OBIETTIVI PROGRAMMATI La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze, conoscenze e abilità: • configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; • scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; • descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di tele-comunicazione; • gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di ge-stione della qualità e della sicurezza; • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfon-dimento disciplinare; • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. 1.16 OBIETTIVI RAGGIUNTI Durante l’anno scolastico si è cercato di rendere gli alunni responsabili e consapevoli di cosa significasse l’anno conclusivo di una scuola superiore e principalmente dell’importanza e della difficoltà che presenta un esame di stato. Solo una piccola parte degli studenti ha partecipato all’attività didattica con interesse e ha mostrato un discreto livello di autonomia. In generale però, il lavoro si svolgeva esclusivamente nelle ore scolastiche, venendo quindi a mancare una seria rielaborazione dei contenuti come lavoro a casa. Per alcuni, anche la partecipazione alle lezioni didattiche è stata difficoltosa e hanno alternato periodi in cui l’attenzione non è stata sufficiente a periodi in cui si è registrato un maggiore interesse. Durante l’attività laboratoriale l’impegno e l’attenzione non sono sempre stati

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soddisfacenti. Pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e serietà all’interno del gruppo classe. Il profitto degli alunni si può considerare, nel complesso, sufficiente, con alcuni studenti che si distinguono dalla media con profitti buoni. L’insegnamento è stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. Docente Daniela Battaglino

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016/2017 classe: 5BIT Materia: Gestione progetto e organizzazione d’impresa Docente: Anacleto Andrea 1.17 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Economia e microeconomia B) Il modello microeconomico marginalista 1.6 Domanda 1.7 Offerta 1.8 Azienda e concorrenza 1.9 Mercato e prezzo 1.10 Azienda e profitto 1.11 Il bene informazione 1.12 Switching cost e lock-in 1.13 Economia di scala e di rete 1.14 Outsourcing Ottobre- Novembre Organizzazione aziendale • Cicli aziendali • Stakeholder • L’organizzazione • Modelli di organizzazione • Tecnostruttura e Sistema Informativo • Tecnostruttura: ERP e logica dell’MRP • Pianificare gli ordini e le scorte • Tecnostruttura: Web Information System • Struttura di un Web Information Service Novembre-Dicembre La progettazione • Progetto e Project Management • PMBOK • WBS • Tempi • Risorse • Costi • Earned Value Gennaio-Febbraio Software per la pianificazione di progetto (Laboratorio) • Projectlibre • WBS • Grafo delle dipendenze • Matrice delle responsabilità • Risorse e costi • Sovrassegnazione delle risorse • Cammino critico Gennaio-Marzo Il progetto software e la qualità. Le certificazioni • Il progetto software e la qualità • ISO/IEC 12207:2008: ciclo di vita • La produzione del software Marzo

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• ISO/IEC 9126: qualità del software • La misurazione del software • Metriche per il software: LOC • Metriche per il software: numero ciclomatico • Metriche per il software: Function Point • ISO/IEC 27001: sicurezza informatica • Le certificazioni • Certificazioni e qualità • Certificazioni ICT Sicurezza sul lavoro • Analisi del Testo Unico n.81/2008 (TUSL) • Certificazioni di sicurezza aziendale Aprile-Maggio 1.18 LIBRI DI TESTO

GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA - PAOLO OLLARI, GIORGIO MEINI, FIORENZO FORMICHI. ZANICHELLI 1.19 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

• lezione frontale orale • lezione interattiva • esercitazioni • cooperative learning (lavori di gruppo) • problem solving • didattica laboratoriale • uso dei laboratori di informatica • attività in compresenza 1.20 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE • prove scritte a risposte aperte • interrogazioni orali • relazioni scritte • esercitazioni di laboratorio • lavori di gruppo. 1.21 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Valgono i criteri contenuti nel PTOF. In particolare:

• la misurazione delle verifiche effettuate durante l’arco dell’anno scolastico • la progressione individuale negli apprendimenti • la capacità di lavorare in gruppo • l’autonomia nella gestione dello studio e dei lavori assegnati • la partecipazione e l’impegno dimostrati

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1.22 OBIETTIVI PROGRAMMATI • identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti • gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza • utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi • analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio • utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete • utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali 1.23 OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha partecipato alle attività didattiche con un livello di attenzione molto variabile, dimostrando un interesse per gli argomenti affrontati non uniforme. L’interesse dimostrato nelle attività di laboratorio è stato sufficiente, alcune volte scarso. La classe ha affrontato la pianificazione gestionale di un progetto software attraverso l’utilizzo del software Projectlibre. Il coinvolgimento dei singoli nei vari gruppi non è stato costante; solo alcuni hanno lavorato costantemente per portare a termine il lavoro assegnato. La classe presenta due diversi livelli di raggiungimento degli obiettivi prefissati: • la maggior parte degli elementi presenta un livello sufficiente di conoscenze e competenze riguardanti la materia, non sempre autonomi nell’affrontare problemi e produrre soluzioni. • pochissimi elementi presentano un livello discreto di conoscenze e competenze maturate e una buona autonomia organizzativa del lavoro e dello studio. Docente Andrea Anacleto

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PERCORSO FORMATIVO CLASSE: 5°B I.T. Materia: MATEMATICA Docente: Nazario Renzoni 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi STUDIO DI FUNZIONE (richiami e approfondimenti) Funzioni in una variabile. Individuazione di: - dominio; - simmetrie e periodicità; - asintoti; - punti di max / min - punti di flesso. Rappresentazione del grafico. Sett. / Ott. CALCOLO INTEGRALE Primitive e integrale indefinito. Principali tecniche di integrazione: immediata, per decomposizione, per parti, per sostituzione; integrazione di funzioni razionali fratte e irrazionali. Integrali definiti. Integrali impropri. Aree e volumi di solidi di rotazione. Cenni di storia del Calcolo differenziale (CLIL) Ott. / Dic. PRINCIPIO DI CAVA-LIERI (CLIL) Applicazioni del principio di Cavalieri. Dic. / Gennaio EQUAZIONI DIFFERENZIALI (parzialmente CLIL) Equazioni differenziali e problema di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineari del primo ordine. Equazioni lineari del secondo ordine a coeff. costanti. Gennaio / Marzo CENNI ALLA TEORIA DEGLI INSIEMI TRANSFINITI (CLIL) Insiemi equipotenti. Insiemi numerabili. Non numerabilità di R: dimostrazione per diagonale. Ipotesi del continuo. Marzo / Aprile CALCOLO COMBINATORIO e DELLE PROBABILITA’ Impostazione classica, frequentistica, soggettiva della probabilità. Assiomi della probabilità. Eventi compatibili e incompatibili; dipendenti e indipendenti. Probabilità composta e condizionata. Probabilità totale. Teorema di Bayes. Marzo / Aprile VARIABILI ALEATORIE e MODELLI PROBABI-LISTICI (parzialmente CLIL) Variabili aleatorie discrete e continue. Funzione di distribuzione e funzione di ripartizione di una variabile aleatoria. Indici centrali e di dispersione: valore atteso, varianza e scarto quadratico medio. Giochi equi. Modelli probabilistici continui. Distribuzione uniforme e normale. Teorema di Čebyšëv. Aprile / Maggio 2. LIBRI DI TESTO L. Sasso - Nuova matematica a colori - Edizione Verde - Volume 5 - Petrini - 9788849417326 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale;

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Lavori di gruppo; Uso della LIM con uso di pagine web, filmati, software matematico (Derive e Wolfram) 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE In prevalenza aperte o semistrutturate. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Nella valutazione delle prove, sia scritte che orali, oltre alla conoscenza dei contenuti sono stati privilegiati il corretto uso del linguaggio formale e l’esposizione chiara e appropriata. E’ particolarmente apprezzata l’applicazione dei contenuti in contesti e situazioni diverse. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale; Utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con tecniche e procedure del calcolo differenziale ed integrale e della probabilità; Analizzare una situazione problematica ricercando i legami esistenti tra le variabili che la caratterizzano; Valutare i risultati parziali e finali di una procedura di risoluzione; Formalizzare problemi utilizzando modelli probabilistici per operare scelte consapevoli; Usare modelli noti per risolvere problemi. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI In considerazione non tanto delle diverse capacità quanto del diverso impegno mostrato, i singoli alunni hanno ottenuto risultati alquanto differenziati. In particolare, da un punto strettamente quantitativo, i risultati ottenuti seguono sostanzialmente la nota curva a campana di Gauss. Per cui alcuni studenti hanno pienamente raggiunto gli obiettivi programmati, altri li hanno conseguiti in modo solo parziale e altri ancora in modo del tutto inadeguato. Docente Nazario Renzoni _____________________________________________

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016-2017 classe: 5BIT Materia: INFORMATICA Docente: LANDI LUCIA 15. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Sistemi informativi e sistemi informatici • Sistema informativo e sistema informatico • Ciclo di vita di un sistema informatico • Aspetto intenzionale ed estensionale dei dati • File di dati (cenni) • Basi di dati e DBMS trimestre Basi di dati relazionali • Diagramma entità relazioni • Il modello relazionale • Progettazione e normalizzazione di una base di dati relazionale • Algebra,operatori relazionali e linguaggi per basi di dati relazionali trimestre pentamestre : Il linguaggio SQL • Il comando SELECT • Funzioni di aggregazione • Query nidificate • Altri comandi DML • Comandi DDL • Accesso concorrente ai dati trimestre pentamestre Sistemi di gestione per basi di dati ACCESS e MY SQL • Creazione di basi di dati e query SQL in ambiente ACCESS • Creazione di basi di dati e query SQL in ambiente My SQL trimestre pentamestre Linguaggio PHP • Sintassi del linguaggio PHP • Variabili e array del linguaggio PHP • Le funzioni del linguaggio PHP • Validazione e passaggio dati da HTML a PHP pentamestre Accesso ad una base di dati in linguaggio PHP • Classi e oggetti in linguaggio PHP • L’interfaccia del PHP con MY SQL • PHP data object per l’accesso a DBMS pentamestre 16. LIBRI DI TESTO “Corso di informatica vol 3, basi dati relazionali, linguaggio SQl.xml. Pagine web din. Con PHP +P- Formichi Fiorenzo Meini Giorgio - Zanichelli 17. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI:

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Per quanto possibile sono stati usati il libro di testo, manuali on line per i linguaggi di programmazione. Inoltre sono stati forniti degli appunti ad integrazione del testo scolastico ed altro materiale scaricato da Internet 1.24 Laboratorio di informatica 1.25 Posta elettronica 1.26 Piattaforma scolastica elearning 1.27 Libro di testo 1.28 Manuali per i linguaggi di programmazione 1.29 Fotocopie di appunti e riviste ad integrazione del libro di testo 1.30 Materiale di vario tipo, informazioni ricavate da Internet. METODOLOGIE DIDATTICHE: Le lezioni si sono svolte sempre in modo dialogato per sollecitare l'interesse personale e la consapevolezza della soluzione ai problemi. Gli argomenti di sviluppo delle attività di laboratorio sono state in parte proposte dagli studenti. 18. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE COMPITI SCRITTI INTERROGAZIONI DUE SIMULAZIONI DI II PROVA APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI TEST ED ESERCITAZIONI DI LABORATORIO 19. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Fa fede quanto riportato nel P.O.F. 20. OBIETTIVI PROGRAMMATI • Conoscere le problematiche relative alla produzione, documentazione e manutenzione del software • Saper produrre documentazione relativa all'analisi dei dati (diagramma entita'-relazioni) e delle funzioni • Conoscere i problemi generali legati all'archiviazione dei dati • Distinguere tra organizzazione dei dati da un punto di vista logico e fisico • Conoscere i concetti fondamentali relativi ai d.b • Conoscere i componenti e le caratteristiche dei d.b relazionali • Conoscere i principali comandi del linguaggio SQL • Saper utilizzare il pacchetto ACCESS per la gestione di d.b. relazionali • Architettura client/server • Conoscere la differenza tra pagine statiche e dinamiche • Creare pagine in HTML-CSS con form • Utilizzare script per creare pagine dinamiche (lato client e lato server) • Utilizzare MYSQL per la creazione e gestione di DB relazionali • Utilizzare il linguaggio PHP per gestire i dati del DB attraverso pagine web

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21. OBIETTIVI RAGGIUNTI Un piccolo gruppo di studenti ha dimostrato da sempre molto interesse per la materia partecipando attivamente alle lezioni e a tutte le attività extracurriculari organizzate dall'Istituto in ambito informatico. Questo gruppo dimostra di aver raggiunto pienamente gli obiettivi disciplinari. Una buona parte della classe, pur raggiungendo una preparazione nel complesso sufficiente, mostra qualche difficoltà soprattutto nella fase di sviluppo del progetto. Solo pochi elementi non hanno raggiunto pienamente gli obiettivi minimi soprattutto a causa di lacune pregresse e di un impegno non sempre adeguato. Risulta piuttosto carente l'uso del linguaggio specifico della disciplina. Anche nell’attività pratica i risultati sono differenziati: una parte della classe ha acquisito ottima padronanza degli strumenti informatici e delle funzioni dei linguaggi di programmazione richiesti, i rimanenti non hanno maturato un uso autonomo degli strumenti proposti. La classe è riuscita solo in parte a consolidare il proprio metodo di studio a causa di un impegno frammentario e non sempre adeguato. Docente Lucia Landi

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016/2017 classe: 5BIT Materia: Inglese Docente: Bianca Maria Salaris 1.31 PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Module 4 Unit 1 Unit 4 C) The Internet D) The Internet-History and Definition. 1.15 What is the Internet? How is It organized? 1.16 The World Wide Web; Difference between the Web and the Net; Types of Web pages and Scripting Languages…p. 78, 79,80, 81 1.17 Copyright, Piracy and Privacy. 1.18 Copyright and Fair Use 1.19 Copyright and Trademarks 1.20 Phishing 1.21 Privacy……………………..p. 93, 94, 95,96 Novembre Dicembre Module 5 Unit 3 • Programs and programming • Creating a Website. • Goals; Roles; Site content; Site Structure; • The Nitty gritty………p. 112, 113,114 Gennaio Module 6 Unit 1 • Telecommunications • Describing Telecommunications • Definition of Telecommunications • Telecommunications Prerequisites • Telecommunications Networks…..p.126, 127, 128, 129. Febbraio Module 7 Unit 1 • Networks Protocols • Networks overwiew. • Definition of a Network • The Origin of Networks • Networks Technology; Network Devices; • Hubs; Switches……p. 152,153,154,155 Marzo Unit 3 • Wired and wireless • Wired Networks, Speed, Reliability, Marzo-Aprile

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Unit 4 Installation, Cost, Security. • Wireless Networks, • Portability, Connectable….. • Neat and clean • Affordability • Security • The Future of Wireless…..p.162,163,164,165 • Types of Networks • Area Networks and topologies • What is a topology • Star and Bus Topologies; • Star topologies • LANs and WANs • Intranets and Extranets …………..p. 167. 168, 169, 170. Module 8 Unit 3 Reading comprehension Reading comprehension • Cellular Phones • Cellular Communications • Generations • GSM • GSM Network Archicteture……p.186, Hackers and Identity Thefts…..p. 97 Telecommunications in the home…p.130 Aprile-Maggio 1.32 LIBRI DI TESTO

M. BERNARDINI G. HASKELL, INFORMATION TECHNOLOGY, UNDERSTANDING PERSONAL COMPUTERS AND TELECOMMUNICATIONS. 1.33 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

• lezione frontale orale • lezione interattiva • esercitazioni • uso dei laboratori di informatica

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1.34 TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE • prove scritte a risposte aperte • interrogazioni orali • relazioni scritte 1.35 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Valgono i criteri contenuti nel PTOF. In particolare:

• la misurazione delle verifiche effettuate durante l’arco dell’anno scolastico • la progressione individuale negli apprendimenti • l’autonomia nella gestione dello studio e dei lavori assegnati • la partecipazione e l’impegno dimostrati 1.36 OBIETTIVI PROGRAMMATI

• Buona conoscenza del vocabolario e della grammatica di base. • Capacità di dedurre il significato dal contesto. • Saper scrivere brani su argomenti riguardanti l’Information Technology. • Saper prendere parte a semplici conversazioni e scrivere semplici testi, usando i termini specifici relativamente ai seguenti argomenti: Information Technology. 1.37 OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe è stata caratterizzata da una partecipazione discontinua. Sono presenti i più svariati livelli di conoscenza della lingua inglese, con alcune persone che hanno mostrato gravi lacune pregresse non facilmente sanabili nell’arco di un anno scolastico, considerato anche l’avvicendarsi di insegnanti sempre diversi sia nel corso di quest’anno scolastico che negli anni precedenti. Il profitto conseguito è stato tuttavia vario, con un’ampia gamma comprendente tutte le gradazioni , tra eccellenza e risultati appena sufficienti. Gli studenti hanno pertanto raggiunto un grado di conoscenze specifiche e generali differenziato: taluni hanno conseguito risultati soddisfacenti mentre altri si sono attestati a livello minimo della sufficienza. Alla fine dell’anno scolastico, permangono lacune nell’organizzazione del discorso scritto ma soprattutto orale non colmate nel corso degli anni precedenti e a causa della dicontinuità nella partecipazione alle lezioni e nel rispetto delle consegne. Docente

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Bianca Maria Salaris PERCORSO FORMATIVO classe: 5° B IT Materia: Scienze Motorie e Sportive Docente: Uberto GATTI 1. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica Modulo Contenuti Tempi Potenziamento fisiologico Ulteriore potenziamento della capacità cardio-respiratoria utilizzo della corsa lenta continua e programmata: con variazioni di passo, ritmo e andatura; esecuzioni di allunghi progressioni e scatti; uso di esercizi tecnici della corsa : skip, calciata, balzata, alternata, laterale, a gambe incrociate, indietro, galoppata, combinata; valutazione dei ritmi di corsa da tenere nel miniCooper 8’ ogni lezione Acquisizione più precisa della mobilità articolare utilizzo di esercizi di piccola media e grande ampiezza e per varie articolazioni: scapolo-omerale, coxo-femorale, cervicale, rachide, gomito, polso, dita delle mani, piedi, caviglia, ginocchio. 1° trim 2° pent. Tecniche di allungamento muscolare (stretching), conoscenza degli esercizi per i muscoli: tricipiti, quadricipiti, flessori coscia, adduttori, abduttori, ileo-psoas ,addominali, dorsali, lombari e obliqui dell’addome; loro utilizzo preciso nell’allenamento e nelle attività sportive e scolastiche. 6’- 7’ ogni lezione Potenziamento delle capacità condizionali : esercizi per : velocità, abilità, resistenza, forza, elevazione e mobilità articolare. 1° trim 2° pent. Potenziamento delle capacità coordinative : esercizi di : destrezza, riflesso, equilibrio statico e dinamico, visione periferica, capacità di anticipazione e di combinazione motoria. 1° trim. Acquisizione, padronanza e affinamento delle abilità motorie esercizi con : palla, cerchio, funicella, palline, birilli 2° pent. Pallavolo : fondamentali individuale e di squadra a) fondamentali individuali: palleggio a 2 mani sopra la testa; bagher; palleggio laterale e all’indietro; palleggi con piede nel cerchio; riprese basse a una e due mani; alzata; pallonetto; schiacciata; battute da sopra, da sotto; palleggi a 2 mani camminando avanti/dietro m.10+10; palleggio bagher camminando avanti/dietro m.10+10; b) fondamentali di squadra: la ricezione a 5 (2.1.2 o W); l’ alzatore variabile in posizione centrale o laterale; il muro difensivo a 1, 2 e 3; l’attacco con la battuta a favore; la ricezione su battuta avversaria 1°trim. 2° pent. Pallavolo : tattica di gioco schemi di gioco articolati di attacco e di difesa, disposizione in campo dei giocatori a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche; l’attacco con la battuta a favore nei punti deboli avversari; la ricezione su battuta avversaria con sistemazione appropriata a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche dei compagni di squadra 1° trim 2° pent. Pallavolo : regole di gioco regole codificate e non come : “3 tocchi” obbligatori, il “non uso dei piedi”, la battuta da “sotto”; svolgimento di compiti di guardalinee e arbitro; suggerimenti operativi del docente prima di ogni incontro alla lavagna e di compagni che hanno assunto compiti di palleggiatore o di “regia” durante il gioco tutto l’anno Pallavolo : partite incontri giocati al tie-break al meglio di 1 o 3 set; tornei di classe; formazione, organizzazione, arbitraggi e tenuta punteggi delle partite da parte degli studenti. 1° trim. 2° pent. 2. LIBRI DI TESTO / 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

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Palestra e sue attrezzature : palloni da pallavolo, palle mediche, bacchette e tavolette graduate, cerchi, funicelle, materassi, tappeti, ostacoli, palline da tennis, contenitori grandi, coni stradali, evidenziatori, rotelle metriche, cronometri, birilli, fischietto da gara, rete da pallavolo, numeratori di gara. Metodo induttivo e deduttivo nella lezione frontale e guidata, “problem solving” nella lezione individuale e di gruppo. Metodi per prove ed errori, metodo globale, analitico e misto, nell’apprendimento dei gesti tecnici e dei fondamentali di gioco. Utilizzo da parte del docente di griglie per la raccolta di dati, tempi, misure relativi a capacità coordinative, condizionali e abilità motorie. Gli studenti durante l’anno hanno riempito griglie di verifica/valutazione relative agli aspetti cognitivi del movimento: a) coscienza e conoscenza di sé, b) conoscenza dei linguaggi, c) conoscenza dei fondamenti delle scienze motorie e sportive, d) verifica e valutazione dei comportamenti. Durante le partite di pallavolo, a rotazione i componenti la classe, hanno riempito dopo attenta osservazione griglie di verifica relative ai seguenti 9 indicatori: palleggio a due mani; bagher; battuta; muro a 1,2, e 3; schiacciata; riprese in tuffo; riprese fuori campo; atteggiamento verso compagni; atteggiamento verso avversari arbitro e insegnante. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE 1° TRIMESTRE Questionari strutturati di conoscenza di ingresso articolati in 10 domande con 3 risposte chiuse con punteggi e valutazioni individuali finali : a) Elementi di pronto soccorso 1; b) Elementi di pronto soccorso 2. Prove per la determinazione delle capacità condizionali. SALTI : 1) salto in lungo da fermo a piedi uniti; 2) salto in lungo da fermo su un piede (dx o sx e atterraggio su due); 3) salto in elevazione (Abalakov). LANCI : 4) lancio palla medica (3 kg.) da seduti dal petto; 5) lancio palla medica (3 kg) da seduti da sopra la testa; 6) lancio dorsale palla medica (3 kg) in piedi. CORSE : 7) velocità in “vai e torna” m. 10+10; 8) velocità in “vai e vieni” m. 10x 4. MOBILITA’ ARTICOLARE: 8) mobilità scapolo-omerale con bacchetta graduata; 9) flessibilità della colonna vertebrale con tavoletta graduata. RESISTENZA : 10) Prova di mini Cooper, max/percorrenza di corsa della durata di 6’ in un perimetro di m.76; in questa prova gli studenti a coppie utilizzando apposite schede si controllano e si misurano in maniera reciproca; 11) “rapidità e resistenza”, prova di corsa a “navetta” con trasferimento di 12 palline (sistemate sulla lunetta del campo di basket) in un contenitore posto a centrocampo. Prove per la determinazione delle capacità coordinative : 12) equilibrio statico con mantenimento di una postura fino a un max di 20”; 13) rapidità di prensione con bacchetta verticale graduata da seduto (su 3 tentativi); 14) rapidità di prensione con bacchetta orizzontale (su 4 tentativi); 15) “rapidità e destrezza”, prova di recupero di 12 palline (una per volta) sistemate sulla lunetta del campo di basket da trasferire in un contenitore al centro della stessa; 16) questionario strutturato di conoscenza di pallavolo (10 domande con 3 risposte chiuse) argomento : i giocatori partecipanti alle partite 2° PENTAMESTRE. Prove e test per la determinazione delle abilità motorie generali. SALTI: 1) passaggi/salti con il cerchio tenuto in mano; 2) salti alla funicella; 3) passaggi con il cerchio tenuto in verticale sul terreno. LANCI : 4) lanci/recuperi di palline (da mano sx. a dx. o v/v) in un cerchio disegnato sul muro a m.3,5 di distanza. SLALOM : 5) corsa slalom veloce tra 11 birilli messi a m.1 di distanza fra loro. Questionari strutturati di conoscenza (10 domande con 3 risposte chiuse) di pallavolo: 6) regolamento. 7) verifica tecnica e tattica di gioco. 1° TRIMESTRE e 2°PENTAMESTRE. Prove e verifiche ripetute sulle abilità tecniche della Pallavolo: palleggio a 2 mani e bagher con piede nel cerchio; battute di “sicurezza” (12 esecuzioni in 6 cerchi in posizione 2.1.2.); palleggi a 2 mani e bagher camminando avanti/dietro m.10+10. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli condivisi sia nel Collegio Docenti sia nelle riunioni di dipartimento di Scienze Motorie e Sportive così come inseriti nel P.O.F. nella relativa tabella di corrispondenza giudizio/voto. Insieme alle varie prove fisiche e tecniche e ai vari questionari strutturati proposti, concorrono alla valutazione anche : lavori di gruppo, attività ordinarie, esercitazioni tecnico-pratiche nonché attenzione, impegno, interesse, atteggiamento verso la disciplina, comportamento verso compagni e insegnante, rispetto delle attrezzature e dei materiali didattici. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Raggiungimento della piena consapevolezza del proprio sviluppo fisico, motorio e sportivo e del percorso fatto per raggiungerla; una maggiore autonomia nello svolgimento delle attività programmate e capacità di proporne di nuove . Definitiva coscienza di sé, ulteriore e precisa conoscenza degli altri e di sé con gli altri. Potenziamento completo degli schemi motori di base (correre, saltare, lanciare, afferrare, respingere, scansare, evitare, rotolare). Potenziamento delle capacità coordinative, condizionali e delle abilità motorie in genere; saper eseguire bene padroneggiandola una corsa lenta a ritmo costante e variabile con andature semplici e/o complesse, con cambi di ritmo e di passo e utilizzarla come risorsa e stile di vita Saper fare bene collegamenti logici fra le varie conoscenze acquisite e le informazioni ricevute. Essere in grado di automatizzare con buona disinvoltura un gesto atletico e di

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eseguire un compito motorio complesso con efficacia, precisione e rapidità. Sapersi muovere con sempre maggiore efficacia in ambiti motori conosciuti, diversificati e nuovi. Potenziamento di conoscenze, abilità tecniche, fondamentali individuali e di squadra del gioco della pallavolo. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli studenti, hanno raggiunto un’ottima coscienza e consapevolezza di sé, del proprio sviluppo fisico e strutturale, del percorso fatto per raggiungere una sempre maggiore e efficace autonomia nel lavoro di palestra. Sanno adesso interpretare correttamente le informazioni ricevute e di organizzare gli elementi disciplinari acquisiti con modalità esecutive molto buone. È decisamente maturato, il processo per acquisire e per imparare a coniugare conoscenze tecniche e motorie e i loro collegamenti logici; sanno muoversi con buona disinvoltura all’interno di spazi definiti; buona la capacità di trasformazione di conoscenze sportive in abilità operative; è stata raggiunta la consapevolezza di poter realizzare movimenti precisi, in tempi rapidi e finalizzati al miglior risultato. Gli studenti hanno acquisito conoscenze molto buone relative a : tecnica, tattica e regole di gioco della pallavolo e sono abbastanza migliorati nei fondamentali di gioco di attacco e difesa. A causa del basso numero di studenti, durante le lezioni, non è stato possibile organizzare tornei di volley a più squadre ma solo incontri di classe o a volte con altre classi presenti in palestra. Le partite di pallavolo si sono sviluppate con incontri giocati a tempo o a punteggio, dove a rotazione sono stati organizzate e realizzate le funzioni di organizzazione, controllo, arbitraggio e tenuta dei punteggi. L’atteggiamento dei singoli, nel corso degli anni, è molto migliorato e risulta adesso propositivo, partecipativo e aperto al confronto. Il linguaggio della disciplina, è usato in maniera adeguata e appropriata, con un evidente maggiore correttezza nella terminologia delle attività motorie, fisiche e sportive. Bagno a Ripoli, 4 maggio 2017 Il Docente di Scienze Motorie e Sportive Prof. Uberto Gatti

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016/17 classe: 5BIT Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI Docente: GUARASCIO GIUSEPPE 22. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Architettura di rete • Introduzione ai sistemi distribuiti • architetture distribuite, middleware • Il modello client-server • Applicazioni a livelli e strati. Architetture 1-tier, 2-tier, 3-tier • Richiami sul modello ISO /OSI • stack iso/osi, tcp/ip, socket. • Architettura client-server e peer to peer ottobre Gestione dei Thread • Ripasso sui Thread in Java • Esercitazione:somma elementi matrice con thread • Ciclo di vita dei thread, metodi di gestione dei thread • Problemi di stop() e suspend(); scheduling di JVM; sincronizzazione dei thread: problemi di inconsistenza • Esercitazione su sincronizzazione dei thread • Semafori in Java, esempio produttore/consumatore novembre I Socket e il livello di trasporto • Introduzione socket • Servizi offerti dallo strato di trasporto, TCP e UDP • Stream socket • Datagram socket • Realizzazione di una chat in java • Bufferizzazione dei dati • Istruzioni java per il lato client base • Istruzioni java per il lato server base Dicembre- gennaio Linguaggio XML • Uso e sintassi di XML • Elementi dell'XML • Realizzazione di un parser XML • Gestione dei file sequenziali in java febbraio Servlet e JSP • Generalità sulle servlet • Realizzazione ed esecuzione di una servlet con Eclipse • Le Java Server Page • Tag scripting oriented • Utilizzo di una JSP e passaggio di dati da Form HTML marzo -aprile Java Database Connectivity • Utilizzo di JDBC per accedere ai dati • Connessione a mySQL • Programmazione JSP e JDBC eequivalente a PHP maggio

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23. LIBRI DI TESTO Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni vol.3 - Camagni Paolo / Nikolassy Riccardo. Editrice Hoepli 24. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI: E’ stato abbastanza seguito il libro di testo che tratta i vari argomenti senza però approfondire eccessivamente. Per gli approfondimenti e per le esercitazioni di laboratorio, sono stati usati materiali autoprodotti inseriti su piattaforma e-learning della classe, manuali e ambienti di apprendimento on-line (soprattutto www.w3schools.com e www.html.it). Spesso alla produzione di questi materiali hanno collaborato gli alunni meritevoli. Il libro di testo è stato usato nella fase di strutturazione della conoscenza per completare la preparazione e il ripasso di conoscenze apprese a lezione o in maniera induttiva in laboratorio. E’ stato usato l’ambiente di sviluppo IDE Eclipse per l'autocorrezione, l'aiuto sintattico, l'attività di debugging. E' stato usato il laboratorio in rete con controllo delle postazioni Net Support Schools. METODOLOGIE DIDATTICHE: Le lezioni in laboratorio, per la parte introduttiva teorica, sono avvenute proiettando sui monitor la presentazione interattiva degli strumenti e delle porzioni di codice esemplificative e degli obiettivi da realizzare, mediante Netsupport School. Questo tipo di lezioni avveniva con modalità interallacciata di brevi sezioni di spiegazione e brevi sezioni di realizzazione autonoma da parte degli studenti del segmento formativo proposto. In laboratorio si è fatto ampio uso della didattica laboratoriale, introducendo gli argomenti in maniera essenziale e dando il quadro teorico-storico di riferimento, puntando, poi, il focus sulla realizzazione di "oggetti" attraverso l'approfondimento sintattico individuale mediante IDE o su internet o la scoperta autonoma induttiva e la successiva presentazione alla classe dei risultati da parte degli alunni con il docente in veste di tutor/facilitatore (flipped class e lavoro di gruppo). E' stata favorita la collaborazione e lo scambio all'interno del gruppo e la collaborazione come tutor fra pari fra i gruppi (peer to peer). In piattaforma e-learning della classe è stata attivata una sezione FAQ per ospitare gli appunti volontari e le soluzioni dei problemi proposti inviati dagli alunni stessi e organizzati per parole chiave. 25. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE compiti scritti interrogazioni due simulazioni di seconda prova approfondimenti individuali test ed esercitazioni di laboratorio 26. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Fa fede quanto riportato nel P.O.F. In particolare per la valutazione delle prove:

• conoscenza dell’argomento, • competenza nella produzione della soluzione, • abilità nella realizzazione di una soluzione adeguata, completa e documentata, • uso del lessico specifico, • chiarezza nella presentazione della soluzione adottata,

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• capacità di effettuare collegamenti fra le conoscenze e fra i linguaggi di programmazione. Hanno concorso alla valutazione finale: • Livelli di conoscenza, competenza ed abilità raggiunti, • Rispetto delle regole e impegno, • Qualità del lavoro svolto a casa, • Impegno e autonomia nell’attività ordinaria di laboratorio, • Attenzione, interesse e partecipazione alle didattica curricolare, 27. OBIETTIVI PROGRAMMATI

• Conoscere i thread • Consolidare i concetti di stack di protocolli ISO /Osi e TCP/IP • Approfondire il livello di trasporto • Cnoscere le architetture di tipo client-server e multi tier • Saper usare gli oggetti socket client e socket server per realizzare applicazioni client server in java • Conoscere la struttura del linguaggio xml • Saper realizzare un semplice parser xml con lettura e scrittura su file • Conoscere l’architettura di java lato server servlet per quanto riguarda servlet e JSP • Saper realizzare e testare una semplice servlet e una pagina dinamica jsp • Saper interfacciare un database mySql da jsp 28. OBIETTIVI RAGGIUNTI Un buon gruppo di allievi (un terzo circa, riconoscibile dai voti) ha partecipato all'attività didattica in aula e in laboratorio con interesse e partecipazione e un’apprezzabile volontà di anticipare e di arrivare oltre le richieste didattiche. Questi alunni hanno raggiunto di conseguenza risultati di rilievo e hanno dimostrato di conoscere e usare gli strumenti in maniera autonoma e di essere in grado di usare spirito critico e capacità di analisi dei problemi. Un altro terzo circa ha risposto bene alle sollecitazioni didattiche e alle attività di laboratorio riuscendo a portare a termine le esercitazioni (anche se a volte con fatica e mediante l'aiuto fra gruppi). Questo gruppo è arrivato a risultati più che sufficienti, possiede le conoscenze e le abilità che si sono poste come obiettivo della classe, ma, a causa di una insufficiente rielaborazione e sistematizzazione personale è più in grado di operare in laboratorio e fare collegamenti logici che di esporre in maniera organica le proprie conoscenze. Per ottenere risultati migliori hanno bisogno che il docente interagisca con loro. Il classico restante gruppo è stato penalizzato da lacune pregresse e da una mancanza di volontà che gli ha fatto preferire stare ai margini dell'attività didattica, in attesa della soluzione o di spunti ad hoc e stimoli per proseguire nel percorso di apprendimento. Questi alunni hanno raggiunto risultati appena sufficienti e necessitano di una guida sia per condurre le attività di laboratorio (che sono in grado di portare a termine) e di uno stimolo interattivo per esporre e organizzare la risposta documentale ad un problema proposto. Docente Giuseppe Guarascio

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PERCORSO FORMATIVO RELAZIONE FINALE A.S. 2016-17 classe: V A it Materia: RELIGIONE Docente: PIETRO ANTONIO FERRISI 29. PROGRAMMA DISCIPLINARE Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Il senso della vita Che cos'è un problema esistenziale. Le risposte della filosofia. Le risposte dello scientismo. La risposta della fede cristiana. Questioni etiche Il matrimonio e la famiglia. Morale della vita fisica. La Chiesa nel mondo contemporaneo. Chiesa e le ideologie del XX° secolo. Testimoni della fede. Il diialogo Intereligioso. 30. LIBRI DI TESTO A. Porcarelli- M. Tibaldi, LA sabbia e le stelle, Edizioni sei. 31. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE STRUMENTI DI LAVORO Libro di testo, filmati, schemi essenziali, dibattiti in classe tra gli alunni. METODI DI LAVORO Riguardo all’aspetto metodologico l’insegnamento dell’IRC ha integrato l’attenzione pedagogica propria del metodo puerocentrico con l’esigenza di presentare le linee guida dei contenuti disciplinari che vengono articolati nel biennio secondo il modello della didattica a spirale. 32. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Strumenti di verifica sommativi Questionari e colloqui strutturati sulle nozioni apprese allo scopo di cogliere il percorso compiuto dall’alunno e verificare l’effettiva corrispondenza tra obiettivi raggiunti e obiettivi attesi. Strumenti di verifica formativa Il docente si è avvalso soprattutto dei seguenti strumenti di verifica: verifiche iniziali scritte e orali a scopo ricognitivo, osservazione sistematica, colloqui informali. 33. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Per la valutazione il docente si è attenuto ai seguenti criteri:

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1. Analisi degli interventi degli studenti nella fase di brainstorming e di discussione guidata, anche in ordine alle loro capacità di dialogo e di ascolto. 2. Valutazione del materiale reperito e della capacità degli studenti di coglierne ed esprimerne gli elementi essenziali. La valutazione, non numerica, è costituita da un giudizio, che tiene conto sia delle competenze raggiunte che della crescita umana. L’insegnante si attiene alla seguente scala: Ottimo (O), Distinto (Dis), Buono (B), Sufficiente (S). 34. OBIETTIVI PROGRAMMATI *Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; *cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità; *utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. Obiettivi formativi trasversali educativi Assumere comportamenti corretti nella vita sociale. Educare al rispetto dell’ambiente. Obiettivi formativi trasversali cognitivi Esporre le conoscenze acquisite in modo chiaro e corretto. Sviluppare capacità di analisi, sintesi ed elaborazione. Sviluppare la capacità di fare collegamenti tra discipline diverse. 35. OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel complesso gli obiettivi programmati sono stati raggiunti in misura soddisfacente Docente PIETRO ANTONIO FERRISI