DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A · Alcuni hanno sviluppato un efficace metodo di studio che,...

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Composizione del Consiglio di Classe Disciplina Docente * Firma Religione FAUSTI GIUSEPPE Italiano MANCIN MASSIMO Storia MANCIN MASSIMO Inglese MONTEVERDI AMBRA Filosofia BONAPACE WILLIAM * Matematica COPPOLINO TIZIANA * Fisica COPPOLINO TIZIANA * Storia dell’Arte FEBBRARO CINZIA Discipline Pittoriche BOZZETTO DANIELA * Laboratorio della Figurazione BOZZETTO DANIELA * Laboratorio della Figurazione STATILE SILVANA Discipline plastiche BILLIA GIORGIO Scienze Motorie TARTAGLIA MARINA Sostegno DI MAURO CINZIA *Docenti commissari interni Torino, 15 Maggio 2017 Il Coordinatore di classe: Il Dirigente Scolastico Prof. Febbraro Cinzia Dott. Giovanni La Rosa Esame di Stato a.s. 2016/ 2017 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A Liceo Artistico “Aldo PASSONI” – Torino Indirizzo ARTI FIGURATIVE

Transcript of DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A · Alcuni hanno sviluppato un efficace metodo di studio che,...

Composizione del Consiglio di Classe

Disciplina Docente * Firma

Religione FAUSTI GIUSEPPE

Italiano MANCIN MASSIMO

Storia MANCIN MASSIMO

Inglese MONTEVERDI AMBRA

Filosofia BONAPACE WILLIAM *

Matematica COPPOLINO TIZIANA *

Fisica COPPOLINO TIZIANA *

Storia dell’Arte FEBBRARO CINZIA

Discipline Pittoriche BOZZETTO DANIELA *

Laboratorio della

Figurazione BOZZETTO DANIELA *

Laboratorio della

Figurazione STATILE SILVANA

Discipline plastiche BILLIA GIORGIO

Scienze Motorie TARTAGLIA MARINA

Sostegno DI MAURO CINZIA

*Docenti commissari interni

Torino, 15 Maggio 2017

Il Coordinatore di classe: Il Dirigente Scolastico

Prof. Febbraro Cinzia Dott. Giovanni La Rosa

Esame di Stato – a.s. 2016/ 2017

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A Liceo Artistico “Aldo PASSONI” – Torino

Indirizzo ARTI FIGURATIVE

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INDICE

PRESENTAZIONE DEL LICEO ARTISTICO “ALDO PASSONI”___________ 3

Struttura _______________________________________________________________ 3

Caratteristiche del territorio e dell’utenza _____________________________________ 3

Finalità generali _________________________________________________________ 3

L’indirizzo ARTI FIGURATIVE: profilo degli studenti _________________________ 3

Criteri di riferimento per la valutazione ______________________________________ 4

Parametri di riferimento per la valutazione ____________________________________ 5

Criteri di riferimento per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi _____________ 5

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ____________________________________ 6

Composizione della classe _________________________________________________ 6

Percorso scolastico ______________________________________________________ 6

PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE _____________________ 8

Discipline previste nel piano di studi ________________________________________ 8

Attività pluridisciplinari, complementari e di approfondimento ____________________ 8

Modalità di insegnamento _________________________________________________ 9

Elenco sintetico dei materiali e delle strutture utilizzate __________________________ 10

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA ___________ 11

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ________ 11

TERZA PROVA ________________________________________________________ 11

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ___________ 11

ALLEGATI :

A. Programmi analitici delle singole discipline effettivamente svolti fino al 15.5.2017 e

quanto in previsione entro il termine delle lezioni __________________________ 12

B. Testi delle simulazioni delle Prove d’Esame _______________________________ 33

C. Schede di Valutazione delle Prove d’Esame _______________________________ 56

3

PRESENTAZIONE DEL LICEO ARTISTICO “ALDO PASSONI”

Struttura

Nel 1955, Italo Cremona fonda l’Istituto Statale d’Arte per il Disegno di Moda e Costume in risposta

alle esigenze di mercato dei creatori di moda e dei disegnatori, dei grafici e degli illustratori

pubblicitari operanti nel mondo dello spettacolo (teatro, cinema, televisione).

Oggi l’Istituto, a seguito della Riforma è diventato Liceo Artistico.

Caratteristiche del territorio e dell’utenza

La localizzazione territoriale di entrambe le sedi dell'Istituto si può considerare, nel complesso,

favorevole; una forte limitazione all’uso delle strutture pubbliche viene, tuttavia, dall’elevata

percentuale di studenti residenti nella provincia di Torino (percentuale di studenti pendolari pari al

67%) o residenti in quartieri periferici della città stessa, e dall’elevato numero di ore dei curricoli

scolastici dell’Istituto (39 ore settimanali per i corsi di Ordinamento e 40 ore settimanali per i corsi del

Progetto Michelangelo). Convenzioni con centri educativi o di formazione professionale consentono di

svolgere in Istituto alcune attività non curricolari (partecipazione a progetti). All’interno dell’Istituto sono presenti due diversi profili di utenza: da una parte un consistente numero

di studenti orientati a sbocchi a medio-termine e più motivati al conseguimento di un titolo spendibile

in ambito professionale, dall’altra studenti orientati alla prosecuzione degli studi (Università,

Accademia delle Belle Arti, Corsi di formazione per specializzazione nell'indirizzo, Istituti di Alta

Cultura).

I dati d'ingresso relativi al giudizio della Scuola Media evidenziano che il 55% degli alunni ha ottenuto

una valutazione “sufficiente”, il 30% "buono", il 12% “distinto” e il 3% “ottimo”.

Finalità generali

L’Istituto d’Arte si propone, da una parte, di promuovere negli studenti qualità dinamiche quali

l’impegno, la disponibilità ad assumersi responsabilità, la partecipazione e il rispetto delle regole e,

dall’altra, di fornire una formazione culturale in campo artistico-visivo, storico, letterario, linguistico e

scientifico, unita a specifiche competenze progettuali e artistiche.

Le finalità degli attuali indirizzi dell’Istituto favoriscono sia la prosecuzione degli studi, sia la

formazione di figure professionali, flessibili e intermedie, che potrebbero avere possibilità

d’inserimento lavorativo nei settori specifici della progettazione di moda e di costume, del design e

della conservazione e restauro di manufatti.

L’indirizzo ARTI FIGURATIVE: profilo degli studenti

Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica.

Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza

dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il

patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore

nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare conoscenze e abilità e a

maturare competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale

nell’ambito delle arti”. (D.P.R. 15/03/2010, n. 89, art. 4 comma 1).

Indirizzo ARTI FIGURATIVE: gli studenti a conclusione del percorso di studio dovranno aver

4

approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei

suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e

concettuali; dovranno conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; dovranno saper

individuare le interazioni delle forme pittoriche e o scultoree con il contesto architettonico, urbano e

paesaggistico; dovranno conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo

appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e tridimensionale, anche in funzione

della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove

tecnologie); dovranno conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna

e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; dovranno

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della fotografica,

pittorica e scultorea.

Con il superamento dell'Esame di Stato si accede a tutte le facoltà universitarie, all'Accademia di Belle

Arti, agli Istituti Superiori di Istruzione Artistica, ai corsi Post-Diploma di specializzazione nel settore,

ai corsi di Formazione Professionale.

Tutte le discipline svolgono i loro programmi con modalità coerenti ai diversi indirizzi e adottano

metodologie in grado di fornire contributi importanti all'acquisizione di competenze e conoscenze

caratterizzanti.

Criteri di riferimento per la valutazione

Il Collegio dei Docenti ha deliberato la definizione dei giudizi e dei criteri omogenei per gli scrutini

finali nel pieno rispetto degli adempimenti previsti dalle O.M. 80/95, O.M. 117/96, OM 40/09 e

successive disposizioni ed integrazioni. Nella formulazione delle proposte di voto, per ogni studente, i

docenti argomentano adeguatamente le proprie valutazioni considerando :

la frequenza

l’interesse

l’impegno

le capacità attitudinali

il profitto

l’esito degli eventuali corsi di recupero/sportello per prevenzione delle carenze e delle insufficienze

Il voto che il Consiglio di Classe assegna agli alunni considera i seguenti fattori: la situazione iniziale,

il livello d’apprendimento dei contenuti e di acquisizione dei metodi specifici alle singole discipline; la

risposta agli stimoli educativi, anche nelle attività extracurricolari; i progressi ottenuti durante l’anno,

anche in relazione ai risultati delle attività integrative di approfondimento; il livello complessivo della

classe. Nel valutare lo studente, il Consiglio di Classe tiene conto anche del raggiungimento degli

obiettivi trasversali, che emergono dalle finalità generali del Piano dell’Offerta Formativa e della

programmazione educativa e didattica (vedi Curricoli), e dei fattori ambientali e socioculturali, che

possono influire sull’apprendimento e il comportamento dello studente stesso.

5

Parametri di riferimento per la valutazione

VOTO GIUDIZIO DEFINIZIONE DEI GIUDIZI

N.C. Non

classificato

Per assenze dovute a motivi di salute o di trasferimento e quando, nonostante

l’insegnante abbia attuato opportune strategie, lo studente si sia sottratto

volontariamente alle verifiche.

2

3

4

Gravemente

insufficiente

L’allievo non ha ottenuto alcun risultato relativo agli obiettivi formativi

indicati; risulta privo o quasi di conoscenze di base o metodo di lavoro. Il

risultato conseguito impedisce, di fatto, il proseguimento degli studi nella

classe successiva e conferma le gravi lacune di ingresso, nonostante gli IDEI

5 Insufficiente

L’allievo ha raggiunto solo in parte conoscenze di base e metodo di lavoro; ha

colmato solo parzialmente le lacune d’ingresso. Si può prevedere, con

opportuni IDEI, un successo formativo nella classe successiva.

6 Sufficiente L’allievo ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti; è in grado di accedere

alla classe successiva e di migliorare il profitto.

7 Discreto

L’allievo ha raggiunto gli obiettivi previsti; dimostra capacità e attitudini

discrete; possiede strumenti e metodi di lavoro adeguati; è in grado di

orientarsi in ampie sezioni di programma.

8 Buono

L’allievo ha raggiunto pienamente gli obiettivi; dimostra di possedere capacità

e attitudini di buon livello, che gli consentono di orientarsi autonomamente,

nell’ambito delle diverse discipline.

9 Ottimo

L’allievo ha raggiunto pienamente gli obiettivi; dimostra di possedere capacità

e attitudini spiccate che gli consentono di orientarsi con autonomia e

sicurezza, dimostra interesse, creatività e capacità di rielaborazione personale.

10 Eccellente

L’allievo ha dimostrato di saper utilizzare con piena autonomia i contenuti

delle diverse discipline che ha elaborato in modo critico, con percorsi culturali

e progettuali personali.

N.B. Il voto in condotta valuta la capacità di rispettare il Regolamento d’Istituto, il Patto di

Corresponsabilità, il grado di educazione e di civiltà nei rapporti interpersonali.

Criteri di riferimento per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi

Nel rispetto della vigente normativa, il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale degli ultimi tre anni di

scuola, assegna agli studenti un credito scolastico relativo all'andamento degli studi.

Individuata la fascia di riferimento (tabelle allegate al Regolamento dell’Esame di Stato), in base alla

media della votazione scolastica riportata dallo studente ogni anno, l'attribuzione del punteggio

inferiore, mediano o superiore, considera i seguenti criteri:

Credito

scolastico

Sufficienza in tutte le discipline nello scrutinio finale.

Partecipazione ad iniziative, strutturate o individuali, di approfondimento.

Partecipazione attiva del singolo studente a progetti legati all'indirizzo del corso di studi.

Credito

formativo

Attività sportive a livello agonistico.

Attività artistiche con partecipazione a manifestazioni pubbliche.

Attività lavorative coerenti con l'indirizzo di studi.

Attività di volontariato continuative e documentate.

Corsi extrascolastici di informatica e di lingua straniera.

N.B. Tutte le attività considerate devono essere debitamente documentate da attestati con una

sintetica descrizione dell'esperienza fatta.

6

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Composizione della classe

Iscritti provenienti dalla

precedente classe quarta

Iscritti provenienti da

altro Istituto

Iscritti non promossi

nel precedente anno scolastico Totale

iscritti

25 // 2 27

Percorso scolastico

La classe V A risulta composta da 27 allieve, di cui quattro caratterizzate da disturbi specifici di

apprendimento e un’alunna certificata con Legge 104, per le quali il Consiglio ha predisposto strumenti

compensativi ed attività didattiche appropriate.

La classe risulta assai eterogenea dal punto di vista dell’apprendimento, dell’impegno e degli interessi.

Alcuni hanno sviluppato un efficace metodo di studio che, sostenuto da interessi personali e da

un’applicazione responsabile, ha permesso loro di raggiungere globalmente buoni risultati.

Altri, a causa di gravi problemi familiari e personali, noti al consiglio di classe e non sottovalutabili,

hanno avuto un impegno più discontinuo, con risultati inferiori alle loro possibilità e talvolta anche

negativi.

Poche hanno dimostrato attitudini apprezzabili per quanto concerne le capacità di apprendimento e di

rielaborazione autonoma dei contenuti, mentre alcune hanno rivelato difficoltà nell’organizzazione

sistematica dello studio, unitamente a problemi espressivi che ne hanno limitato l’efficacia espositiva.

La partecipazione alle lezioni, sebbene non sempre costante e continua, ha consentito tuttavia di creare

un costruttivo dialogo tra docenti e studenti, anche se è mancato, all’interno del gruppo classe, un

fattivo spirito collaborativo.

Alla fine dell’anno scolastico, il profitto globale della classe risulta piuttosto disomogeneo: un piccolo

gruppo di allieve, motivate e diligenti, ha raggiunto risultati più che discreti; un gruppo cospicuo si è

attestato su valori più che sufficienti, mentre il resto della classe, a causa di lacune pregresse in alcune

materie, non ha raggiunto la piena sufficienza, pur evidenziando nell’area di indirizzo risultati

apprezzabili.

Rispetto agli obiettivi iniziali, al termine del quinto anno la situazione relativa alle diverse aree

disciplinari si può così sintetizzare:

Nell’ambito umanistico, la classe ha espresso un discreto interesse, sebbene talvolta si riscontrino

difficoltà espositive nella forma scritta; il profitto è mediamente più che sufficiente.

In Filosofia e Inglese si conferma il quadro generale della classe in cui emerge un gruppo di allieve

brillanti e un altro folto gruppo che si è attestato su risultati insufficienti o appena sufficienti per

scarso impegno e per carenze pregresse e prerequisiti non raggiunti negli anni passati.

7

Nell’area di indirizzo, e in particolare nel laboratorio della figurazione legato alla pratica diretta, la

classe è riuscita a sviluppare in parallelo due programmi, approfondendo per l’intero anno scolastico la

parte relativa al restauro delle opere pittoriche, con la realizzazione di un esercizio triplo su di un’opera

pittorica del Quattrocento.

Dal punto di vista del comportamento, i rapporti con gli insegnanti sono sempre stati improntati

all’insegna della correttezza e del rispetto.

8

PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Discipline previste nel piano di studi

Disciplina

N° ore

complessive previste

nell’anno scolastico

N° ore

effettuate entro

il 15/05/2017

Continuità didattica

anno

anno

anno

Italiano 132 100 * * *

Storia 66 72 * * *

Inglese 99 82 * * *

Filosofia 66 39 * *

Matematica 66 57 * *

Fisica 66 54 * *

Storia dell’Arte 99 72 * * *

Discipline

pittoriche 99 86 * * *

Laboratorio della

figurazione 99 83 * * *

Laboratorio della

figurazione 132 96 *

Discipline

plastiche 132 114 * * *

Scienze motorie e

sportive 66 64 * * *

Religione 33 19 * * *

Attività pluridisciplinari, complementari e di approfondimento

Attività / Progetti

(ultimo anno)

visite guidate e viaggi di istruzione, stage,

tirocinio, concorsi, progetti, attività di

integrazione con il territorio etc.

Docente

referente

Tipologia

(crocettare)

Partecipazione

(crocettare)

Curriculare Extra-

curriculare Totale Parziale

1. Visita di un giorno a Milano:

Museo del Novecento Febbraro *

2. Incontro presso il centro

Labriola sul tema dei migranti Mancin *

3. Attività di sensibilizzazione e

formazione sul tema della Shoah Mancin –

Bonapace *

4. Alternanza scuola lavoro:

Progetto casa della donna. Bozzetto *

9

Modalità di insegnamento

Per gli obiettivi, i contenuti e i criteri di valutazione e indicatori si rimanda alle programmazioni

individuali

Disciplina

Metodologia

Lezione frontale, discussioni

guidate,

lavoro di gruppo, simulazioni, altro

Strumenti di verifica

Interrogazione, questionari,

relazioni, componimenti,

prova grafica, prova in

laboratorio, altro

Religione Lezioni frontali, discussioni guidate Interrogazioni

Italiano Lezioni frontali, discussioni guidate,

simulazioni

Interrogazioni, analisi testuali,

produzione testi di vario tipo

Storia Lezioni frontali, discussioni guidate,

simulazioni

Interrogazioni, verifiche

scritte

Inglese Lezioni frontali, discussioni guidate,

simulazioni

Interrogazioni, verifiche

scritte, Presentazioni in Power

Point relative a Mostre

visitate

Storia dell’Arte

Lezioni frontali, discussioni guidate,

simulazioni, lavori di gruppo,

approfondimenti individuali

Interrogazioni, verifiche

scritte

Filosofia Lezioni frontali, discussioni guidate Interrogazioni, verifiche

scritte

Matematica Lezioni frontali e partecipate,

simulazioni

Interrogazioni, verifiche

scritte

Fisica Lezioni frontali e partecipate,

simulazioni

Interrogazioni, verifiche

scritte

Discipline pittoriche Lezioni frontali ed interattive,

discussioni guidate, simulazioni

Prove grafico-pittoriche,

progettazioni, relazioni

Laboratorio della

figurazione

Lezioni frontali ed interattive,

discussioni guidate, simulazioni.

Dimostrazioni pratiche

Prove grafico-pittoriche,

elaborazioni digitali

Discipline plastiche Elaborazioni tridimensionali, lavori

di gruppo

Prove grafiche, elaborazioni

tridimensionali

Scienze Motorie Lezioni frontali, lavori di gruppo,

discussioni guidate Prove pratiche e teoriche

10

Elenco sintetico dei materiali e delle strutture utilizzate

Disciplina Strutture e spazi Testi, attrezzature e

materiali didattici

Religione Aula LIM, PC, DVD

Italiano Aula

Libro di testo, LIM, PC,

Internet, Testi di narrativa,

poesia e saggistica

Storia Aula

Libro di testo, LIM, PC,

Internet, DVD

(filmati d’archivio – Storia

d’Italia Istituto Luce)

Inglese Aula Libro di testo, PC, Internet,

fotocopie

Storia dell’Arte Aula Libro di testo, LIM, PC,

Internet, DVD

Filosofia Aula Libro di testo, fotocopie

Matematica Aula Libro di testo, appunti

Fisica Aula Libro di testo, appunti

Discipline pittoriche Aula di disegno e pittura

Libri, fotocopie, colori,

dispense e presentazioni

PowerPoint, ribaltine

Laboratorio della

figurazione Laboratorio

Libri, fotocopie, colori,

dispense e presentazioni

PowerPoint

Discipline plastiche Laboratorio Fotocopie, argilla,

alabastrino

Scienze Motorie e Sportive Palestra, aula

Palloni, materassini,

spalliere, cerchi, rete

pallavolo, canestri basket,

libri, internet

N.B. Per i libri di testo adottati e/o consigliati si rinvia alle indicazioni contenute nei programmi

delle singole discipline.

11

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA

1^ Simulazione

Data di svolgimento: 21/12/2016

Tempo assegnato: 6 ore

2^ Simulazione

Data di svolgimento: 8/5/2017

Tempo assegnato: 6 ore

Prova assegnata: Cfr. allegato B 1 Prova assegnata: Cfr. allegato B 2

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA

1^ Simulazione

Data di svolgimento: 15-17/2/2017

Tempo assegnato: 18 ore

2^ Simulazione

Data di svolgimento: 10-12/5/2017

Tempo assegnato: 18 ore

Prova assegnata: Cfr. allegato B 3 Prova assegnata: Cfr. allegato B 4

TERZA PROVA

D.M. n. 429 del 20.11.2000, art. 2, comma 3

TIPOLOGIA "B"

Quesiti a risposta singola: quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli

di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti una o più materie, possono

essere articolati in una o più domande chiaramente esplicitate. Le risposte debbono essere in ogni

caso autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima

indicata dalla Commissione.

Durata della Terza Prova : 3 ore

SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

1^ Simulazione

Data di svolgimento: 03/02/2017

Tempo assegnato: 3 ore

TIPOLOGIA B (3 QUESITI PER DISCIPLINA, MAX 15 RIGHE)

Prova assegnata: Cfr. allegato B 5

Discipline coinvolte: Filosofia

Fisica

Storia dell’arte

Inglese

2^ Simulazione

Data di svolgimento: 09/05/2017

Tempo assegnato: 3 ore

TIPOLOGIA B (3 QUESITI PER DISCIPLINA, MAX 15 RIGHE)

Prova assegnata: Cfr. allegato B 6

Discipline coinvolte: Matematica

Storia dell’arte

Storia

Filosofia

12

ALLEGATI A:

Programmi analitici delle singole discipline effettivamente svolti fino al 15.5.2017 e

quanto in previsione entro il termine delle lezioni.

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MATERIA: ITALIANO DOCENTE: MASSIMO MANCIN Testi in adozione:

BALDI-GIUSSO-RAZETTI-ZACCARIA, Il libro della letteratura, vol. 2 - 3.1 - 3.2

* I testi indicati in corsivo sono stati letti integralmente, salvo dove diversamente specificato

Giacomo Leopardi.

La formazione culturale.

L’elaborazione concettuale: pessimismo storico, pessimismo cosmico, fase eroica.

La teoria del piacere.

Idilli: L’infinito

Canti: A Silvia

Il passero solitario

Il sabato del villaggio

La quiete dopo la tempesta

La ginestra (vv. 1-7; 296-317)

Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese.

L’età del Positivismo.

La poetica del Naturalismo. Emile Zola: Il romanzo sperimentale.

La poetica del Verismo.

Giovanni Verga.

La produzione “mondana” (cenni).

La produzione verista.

Il canone dell’impersonalità.

L’ideale dell’ostrica.

L’artificio della regressione.

Vita dei campi: Rosso Malpelo

Fantasticheria

La lupa

Novelle rusticane: La roba

Libertà

Il ciclo dei vinti:

I Malavoglia: Il mondo arcaico e l’irruzione della storia (cap.I)

I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico (cap.IV)

L’addio di ‘Ntoni (cap.XV)

Mastro Don Gesualdo.

La nuova poesia francese.

Charles Baudelaire

Ennui e idéal.

Oltre il confine dei sensi.

I fiori del male: Spleen

L’albatro

Corrispondenze

14

Arthur Rimbaud

La fase del veggente.

Poesie: Vocali

Le poetiche del Decadentismo.

L’eroe esteta. Joris Karl Huysmans: A ritroso (cenni)

Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray

Gabriele D’Annunzio

L’eroe esteta: Il piacere

Il superuomo-tribuno.

La fase notturna

Alcyone: La pioggia nel pineto

La sabbia del tempo

Pastori

Giovanni Pascoli

Il simbolismo.

La poetica del fanciullino.

Myricae: Lavandare

Novembre

Arano

X agosto

L’assiuolo

Il tuono

Il lampo

Temporale

Canti di Castelvecchio: La mia sera

Il futurismo.

Filippo Tommaso Marinetti

Il manifesto futurista

Zang tumb tumb: Bombardamento

La poesia crepuscolare.

La polemica antidannunziana.

La demitizzazione del ruolo del poeta.

Guido Gozzano

Il distacco ironico.

I Colloqui: Signorina Felicita

L’amica di nonna Speranza (prima strofa)

Invernale

Le golose

La nuova narrativa.

Italo Svevo

La figura dell’inetto: Emilio Brentani e Zeno Cosini.

15

Senilità

La coscienza di Zeno: Il fumo

Luigi Pirandello

Il contrasto tra illusione e realtà.

Il sentimento del contrario.

Il sentimento della casualità.

Il relativismo.

Narrativa e teatro.

L’umorismo: Il sentimento del contrario

Il fu Mattia Pascal

Novelle per un anno: Il treno ha fischiato

La patente

Così è (se vi pare)

Sei personaggi in cerca d’autore

Enrico IV

La “poesia nuova” degli anni Venti.

L’essenzialità della parola.

Il poeta-uomo di pena.

Giuseppe Ungaretti

L’esperienza di guerra.

L’Allegria: Veglia

San Martino del Carso

I fiumi

Mattina

Soldati

Natale

Eugenio Montale

Lessico e paesaggio.

Il ruolo del poeta.

Ossi di seppia: Non chiederci la parola

Meriggiare pallido e assorto

Cigola la carrucola del pozzo

Spesso il male di vivere ho incontrato

Le occasioni: La casa dei doganieri

Non recidere forbice quel volto

Salvatore Quasimodo

Acque e terre: Ed è subito sera

Alle fronde dei salici

Il Neorealismo Cesare Pavese

La luna e i falò: Dove son nato non lo so

Come il letto di un falò

16

Beppe Fenoglio

La narrativa resistenziale

Il partigiano Johnny: Il settore sbagliato della parte giusta

Una questione privata

La memoria della deportazione

Primo Levi

Se questo è un uomo: Il canto di Ulisse

Lettura integrale di due tra le seguenti opere a scelta:

Giovanni Verga, I Malavoglia

Gabriele D’Annunzio, Il piacere

Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

Italo Svevo, La coscienza di Zeno

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal

Uno, nessuno e centomila

Così è se vi pare

Sei personaggi in cerca d’autore

Beppe Fenoglio, Una questione privata

Primo Levi, Se questo è un uomo

Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno

Torino, 12 maggio 2017 L’insegnante

I rappresentanti degli studenti

17

MATERIA: STORIA DOCENTE: MASSIMO MANCIN

Testo in adozione: FOSSATI-LUPPI-ZANETTE, La città della storia, vol. 2-3

La seconda rivoluzione industriale

L’età crispina

La crisi di fine secolo

La società di massa

L’età giolittiana

L’Italia alla vigilia della Prima guerra mondiale

La Prima guerra mondiale

Il crollo del regime zarista e la rivoluzione bolscevica

L’Italia nel primo dopoguerra: il biennio rosso

L’avvento al potere del fascismo

La creazione dello Stato totalitario in Italia

L’avvento al potere del nazismo

La creazione dello Stato totalitario in Germania

La guerra di Spagna

La Seconda guerra mondiale

La Resistenza e la Liberazione

Il secondo dopoguerra

L’Italia repubblicana dalla ricostruzione al miracolo economico

Torino, 12 maggio 2017 L’insegnante

I rappresentanti degli studenti

18

MATERIA: INGLESE DOCENTE: AMBRA MONTEVERDI

Testi adottati

“Art Today” , Clegg, Orlandi, Regazzi; Ed. CLITT

“ Compact Performer Culture & Literature”, Spiazzi, Tavella, Layton; Ed. ZANICHELLI

Art Today

ARGOMENTI SVOLTI

Module 9 Art in the 19th century.

John Constable:

Dedham Vale

Flatford Mill

Boat-Building near Flatford Mill

Cloud Study

The Leaping Horse

Joseph Mallord WilliamTurner:

The Devil’s Bridge, Saint Gotthard

The shipwreck

Snow Storm: Hannibal and his Army Crossing the Alps

Confronto tra Turner e Constable

Dante Gabriele Rossetti:

The Girlhood of Mary Virgin

The Annunciation or Ecce Ancilla Domini e relativo confronto con The Annunciation di Simone

Martini

The Bower Meadow

Nineteenth century in Europe: the Pre-Raphaelites in Britain and The Impressionists in France

John Everett Millais:

Ophelia

The Impressionists in France:

Claude Monet:

Impression: Sunrise

Pierre-Auguste Renoir:

La Loge

Edouard Manet:

Olympia

The Victorian Age: an Era of Contrasts

19

An age of Revolution: the Agrarian and Industrial Revolution

William Blake

The Sublime

Cultural, Literary and Musical Context

The European Avant-Garde

Cubism and Futurism

Pablo Ricasso “Les Demoiselles d’Avignon”

Georges Braque « Violin and Pitcher »

Gino Severini “Red Cross Train Passing a Village”; “Armoured Train in Action”

Abstract Art

Wassily Kandinsky “ Cossasks”

(dopo il 15 maggio)

Surrealism

Giorgio de Chirico “ Red Tower”

Salvator Dalì “The Persistence of Memory”; “Sleep”

Un periodo iniziale del primo quadrimestre è stato dedicato al ripasso delle principali strutture

grammaticali e funzioni comunicative e alla correzione dei compiti delle vacanze estive (lettura di

“American Horror”, Five Terrifying Tales – Edgar Allan Poe ; Black Cat) con successivo ulteriore

approfondimento del racconto “The Pit and the Pendulum”, attraverso materiale fotocopiabile fornito

dall’insegnante.

20

Durante l’anno scolastico, attraverso le uscite didattiche fatte anche a livello individuale le allieve

hanno avuto modo di presentare un’opera, (alcune in power-point) con una breve nota introduttiva dei

seguenti artisti:

Carol Rama e Henry de Toulouse-Lautrec, descrivendola , commentandola, introducendo in modo

esemplificativo le principali caratteristiche dell’autore/artista.

Numero verifiche: 2 nel primo quadrimestre; 3/4 nel secondo quadrimestre (di cui simulazioni della

terza prova, ed una fatta come esercitazione scritta in classe senza valutazione)

Numero interrogazioni: 2 nel primo; 2/3 (alcune a recupero delle verifiche non svolte o insufficienti).

In questa classe sono state anche previste prove equipollenti per la simulazione della terza prova con

relativa griglia di valutazione e alle allieve con PdP individualizzato (DSA/BES) è stato consentito

l’utilizzo di presentazioni in power point sul computer durante le interrogazioni e l’utilizzo di mappe

concettuali.

Durante le simulazioni della terza prova d’esame è stato consentito l’uso sia del vocabolario che del

dizionario monolingue.

Torino 15, Maggio 2017

L’insegnante: Le allieve rappresentanti di classe

Monteverdi Ambra ------------------------------------------

------------------------------------------

21

MATERIA: STORIA DELL’ARTE DOCENTE: FEBBRARO CINZIA

Le premesse dell’Impressionismo: E. Manet

La colazione sull’erba

L’ Olympia

Il bar delle Folies Bergères

I Macchiaioli: G. Fattori

Campo italiano dopo la battaglia di Magenta

La rotonda di Palmieri

In vedetta

L’Impressionismo: C. Monet, A. Renoir, E. Degas

I papaveri

Impressioni: Levar del sole

La serie delle cattedrali

Lo stagno delle ninfee

La Grenouillère

L’altalena

Il Ballo al Moulin de la Gallette

La colazione dei canottieri

Le grandi bagnanti

L’assenzio

Le stiratrici

Il post-impressionismo: P. Cézanne

I giocatori di carte

La montagna Sainte-Victoire

Le grandi bagnanti

Paul Gauguin:

Visione dopo il sermone

Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo

Vincent van Gogh:

La stanza di Vincent ad Arles

I girasoli

La serie degli autoritratti

Notte stellata

Campo di grano con volo di corvi

Il Pointillisme: G. Seurat e P. Signac

Bagno ad Asnière

La Grande Jatte

Il divisionismo: G. Previati e G. Pelizza da Volpedo

Maternità

Il Quarto stato

Edvard Munch:

Sera sul viale Karl Johan

Vampiro

Madonna

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Il grido

La Secessione viennese: G. Klimt

Nuda Veritas

Le tre età della donna

Il Bacio

Ritratto di Adele Blochbauer

L’espressionismo: I Fauves e Matisse:

La Danse

La musica

La camera rossa

Die Brucke : Kirchner

La torre rossa

Der Blaue Reiter: W. Kandinskij e F. Marc

Primo acquerello astratto

Cavalli azzurri

Cubismo analititico e cubismo sintetico: Picasso e Braque:

La vita

Due saltimbanchi

I giocolieri

Famiglia di acrobati

Ritratto di Gertrud Stein

Les demoiselles d’Avignon

Violino, bicchiere pipa e calamaio

Pianoforte e mandola

Giornale violino e pipa

La scuola di Parigi: Chagall, Brancusi e Modigliani

Autoritratto con sette dita

Il compleanno

Il bacio

La maiastra

Nudo rosso

Il Futurismo: Balla, Boccioni

La città che sale

Forme uniche di continuità nello spazio

Stati d’animo

Dinamismo di un cane al guinzaglio

Ragazza che corre sul balcone

Il Suprematismo: K. Malevich

Quadrato nero su fondo bianco

Liberty italiano e Modernismo spagnolo: A. Gaudi

La sagrada Familia

Parc Guell

La Pedrera

Il Costruttivismo russo: Pevsner e Gabo, Tatlin

Monumento alla terza internazionale

Il Neoplasticismo olandese: P. Mondrian

Albero rosso

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Melo argenteo

Melo in fiore

Molo e oceano

Tableau I

Victory boogie- woogie

Il Bauhaus: Gropius, Mies Van der Rohe, Kandinskij, Klee

Il Dadaismo: Duchamp e il Ready made:

Fontana

Ruota di bicicletta

Scolabottiglie

La Metafisica: Giorgio de Chirico:

L’enigma dell’ora

La torre rossa

Ritratto premonitore di Apollinaire

Canto d’amore

Le muse inquietanti

Il Surrealismo: Dalì, Magritte:

Enigma del desiderio di mia madre

La persistenza della memoria

Il sonno

Il tradimento delle immagini

La condizione umana

L’impero delle luci

Il ritorno all’ordine: Carrà. Sironi, Casorati

Il pino sul mare

L’amante dell’ingegnere

L’attesa

Meriggio

La Nuova Oggettività: G. Grosz, M. Beckmann

Trittico della metropoli

I pilastri della società

La notte

L’Espressionismo Astratto: Pollock

Color Field Painting : Rothko

Cenni sulla Pop Art, Land Art, Informale, Spazialismo, Body Art, Arte povera e concettuale .

Le rappresentanti di classe La docente

Cinzia Febbraro

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MATERIA: FILOSOFIA DOCENTE: WILLIAM BONAPACE

Manuale in adozione:

N. Abbagnano, G. Fornero, L’ideale e il reale, Paravia, voll. 2 e 3.

Programma svolto

• IMMANUEL KANT

Critica della ragion pura

Critica della ragion pratica

Critica del giudizio

LA NASCITA DELL’ESTETICA

ROMANTICISMO E IDEALISMO

Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca dell’assoluto

Il sentimento, l’infinito, l’Assoluto

L’ASSOLUTO E L’IDEALISMO DI HEGEL

I capisaldi del sistema: la realtà come Spirito; la dialettica come legge suprema

La “Fenomenologia dello Spirito”:

le tappe e le figure:la coscienza, l’autocoscienza, la ragione; Spirito, religione e sapere

assoluto

La “Logica”

La “Filosofia dello Spirito”, oggettivo e assoluto

DALL’HEGELISMO AI GRANDI CONTESTATORI

DEL SISTEMA (cenni)

La Destra e la Sinistra hegeliana:

• FEUERBACH

L’alienazione religiosa

Hegelismo come teologia

L’umanesimo come filosofia dell’avvenire

• MARX

Marx critico di Hegel, dell’economia classica, del socialismo utopistico, della religione

L’alienazione del lavoro

Il materialismo storico

Il materialismo dialettico

La lotta di classe

Il “Capitale”: il plusvalore

L’avvento del comunismo

SCHOPENHAUER

Il mondo come rappresentazione

La causalità

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La volontà di vita

Dolore e noia

La liberazione dal dolore: arte, ascesi e redenzione

KIERKEGAARD E IL PENSIERO TRAGICO

L’esistenza come possibilità

Il singolo

Vita estetica, etica e religiosa

L’angoscia, la disperazione, la fede

LA FILOSOFIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

NIETZSCHE

Dionisiaco ed apollineo e il problema Socrate

Il distacco da Wagner e Schopenhauer

La morte di Dio e il nichilismo

Il Superuomo e la volontà di potenza

L’eterno ritorno e l’amor fati

La genealogia della morale

FREUD

La catarsi ipnotica e la psicanalisi

Inconscio, rimozione, censura ed interpretazione dei sogni

Libido e sessualità infantile

Il complesso di Edipo

Prima topica

Seconda topica

Le tecniche terapeutiche e il transfert

Docente : ________________________________

I rappresentanti di classe

1)_____________________________________________________

2)_____________________________________________________

Torino, 15.05. 2017

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MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: TIZIANA COPPOLINO

FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE

Concetto di funzione reale di una variabile reale

Il dominio, determinazione del campo di esistenza di funzioni razionali lineari e fratte, e irrazionali

Il segno e gli zeri di una funzione

Funzioni monotòne, funzioni crescenti, funzioni decrescenti

Funzioni periodiche

Funzioni pari, funzioni dispari, le simmetrie nel grafico di una funzione

Traduzione grafica dei risultati algebrici: grafico di una funzione

LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE

Definizione di intervallo, di intorno di un punto, di punto isolato e di punto di accumulazione

Concetto di limite di una funzione

Limite destro e limite sinistro per una funzione

Definizione di limite finito di una funzione, per x che tende ad un valore finito

Definizione di limite infinito di una funzione, per x che tende ad un valore finito e gli asintoti verticali

Definizione di limite finito di una funzione, per x che tende ad infinito e gli asintoti orizzontali

Definizione di limite infinito di una funzione, per x che tende ad infinito

Teorema di unicità del limite (solo enunciato)

Teorema del confronto (solo enunciato ed interpretazione grafica)

Teoremi sulle operazioni tra limiti: limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni

Limiti che si presentano sotto forma indeterminata 0/0, ∞-∞, ∞/∞

Funzione infinitesima e infinita, confronto tra funzioni infinite e infinitesime

Definizione di funzione continua e punti di discontinuità

Gli asintoti di una funzione: verticali, orizzontali ed obliqui

Disegnare il grafico probabile di una funzione

DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE

Definizioni di rapporto incrementale e di derivata e loro significato geometrico

Derivate di alcune funzioni elementari

Teoremi sul calcolo delle derivate (solo enunciato): derivata del prodotto di una costante per una

funzione, derivata della somma di funzioni, derivata del prodotto di funzioni, derivata del reciproco di

una funzione, derivata del quoziente di funzioni

Derivate di ordine superiore

Punti stazionari: minimi, massimi, flessi a tangente orizzontale

Punti di non derivabilità: flessi a tangente verticale, cuspidi, punti angolosi

Teorema sul legame tra continuità e derivabilità di una funzione (solo enunciato)

Teorema di Lagrange e teorema di Rolle (solo enunciati ed interpretazione grafica)

STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE

Punti stazionari (massimi e minimi) e loro ricerca

Concavità di una funzione e flessi, ricerca dei flessi a tangente orizzontale

Criterio per la concavità, flessi e studio della derivata seconda di una funzione

Studio di semplici funzioni razionali intere e fratte, disegno del grafico probabile

Testo adottato M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi “Matematica.azzurro” vol. 5S Ed. Zanichelli

Verifiche: tre nel 1° quadrimestre, tre nel 2° quadrimestre Ore di lezione: 57

Torino, 13 maggio 2017 L’insegnante:

I rappresentanti degli studenti:

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MATERIA: FISICA DOCENTE: TIZIANA COPPOLINO

IL SUONO E LA LUCE

Le onde

Le onde periodiche

Il suono e le sue caratteristiche

La riflessione delle onde sonore: l’eco

Onde e corpuscoli

Interferenza delle onde e della luce

La riflessione della luce e le sue leggi

Gli specchi piani e sferici

La rifrazione della luce e le sue leggi

La riflessione totale

Le lenti: convergenti e divergenti, l’immagine formata da una lente sottile

LE CARICHE ELETTRICHE

Fenomeni elettrostatici

L’elettrizzazione per strofinio

Conduttori ed isolanti

La legge di Coulomb; confronto tra forza elettrica e forza gravitazionale

L’elettrizzazione per induzione

La polarizzazione

IL CAMPO ELETTRICO E IL POTENZIALE

Il vettore campo elettrico e sua rappresentazione

Il campo elettrico di una carica puntiforme e il campo elettrico uniforme

L’energia elettrica

Il potenziale elettrico e differenza di potenziale.

Il condensatore piano

La capacità di un conduttore e di un condensatore piano

LA CORRENTE ELETTRICA

L’intensità di corrente elettrica

I generatori di tensione

Il circuito elettrico, collegamenti in serie e in parallelo

La resistenza dei conduttori e le leggi di Ohm

La resistenza equivalente: i resistori in serie ed in parallelo

La forza elettromotrice

Le trasformazioni dell’energia sviluppata nel passaggio di corrente

Testo adottato U. Amaldi “L’Amaldi.verde” vol. 2 Ed. Zanichelli

Verifiche: due nel 1° quadrimestre, tre nel 2° quadrimestre Ore di lezione: 54

Torino, 13 maggio 2017 L’insegnante:

I rappresentanti degli studenti:

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MATERIA:LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE DOCENTE: STATILE SILVANA

Programma svolto

1° Esercizio: rielaborazione cromatica tramite l'ausilio del collage , foglia oro, tecniche pittoriche miste

di una delle opere dell' Artista Klimt date dal docente da scegliere a piacere.

Pensiero dell'artista, collage e assemblage secondo Picasso e Braque

Scelta dell'immagine dell'opera.

Impostazione disegno per il bozzetto su foglio 35x50cm

Disegno a mano libera dell’opera scelta su foglio spolvero 35x50cm

Esercizio n°1 Tavola di lavoro per lo studio cromatico e dei materiali.

Spiegazione per lo svolgimento.

Trasporto del disegno preparatorio per il bozzetto in cui applicare lo studio dei materiali della materia

pittorica e le prove colore dello studio cromatico.

Supporto cartaceo: Murillo

Disegno preparatorio in linea tonale su foglio spolvero 50x70cm dell'opera scelta.

Trasporto tramite lucidatura del disegno in linea tonale sul supporto scelto

Esercizio n°3 Applicazione tecniche studiate e scelte nella tavola di lavoro su supporto in dimensione

proporzionale al disegno preparatorio.

Studio e ricerca dei materiali da applicare

Supporto: Tela 50x70cm

Spiegazione e Applicazione della foglia oro e argento.

Esercizio n°5: Opera a scelta da realizzare su carta giapponese con tecnica a scelta tra gomma arabica e

pigmento e tempera al latte e pigmento

PARTE DI RESTAURO.

ll supporto ligneo: pasta di legno.

Classificazione in supporti rigidi e mobili,

Come si forma,

Funzione didattica ed artistica,

Differenze con il cartone pressato e multistrato in legno, similitudini.

Il supporto Cartaceo: carta giapponese,

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Origini,

Da cosa è formato,

Funzione artistica secondo l'artista Hokusai,

Applicazione per il restauro.

Schemi alla lavagna.

La lacuna pittorica e cenni delle tecniche di applicazione: il rigatino.

La creptatura del film pittorico ed intervento di restauro con carta giapponese. Decisioni del capo

restauratore secondo l'intervento.

Cenni della carta del restauro, esercizi applicativi a supporto.

Esercizio n°4 : tavola per esercizio multiplo di approfondimento. Particolare dell' Opera di Botticelli

"La primavera" .Spiegazione per lo svolgimento e inizio.

Passaggio n°1: lucidatura del particolare

Passaggio n°2: trasporto del disegno su tavola

Passaggio n° 3: applicazione della carta giapponese e parte dell’immagine con lacune.

Passaggio n°4 : riproduzione cromatica e studio con tecnica acquerello, applicazione a velatura.

Passaggio N° 5: la lacuna colmata a gesso e applicazione della tecnica rigatino

Ore annuali: n° 132

Ore svolte al 15 Maggio 2017: n° 96

Prof.ssa Statile Silvana

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MATERIA : DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE DOCENTE: BILLIA GIORGIO

Il programma di discipline plastiche della classe 5^ A si è articolato con le seguenti finalità:

- conoscenza degli elementi fondamentali del linguaggio plastico;

- comprensione, analisi della tridimensionalità e utilizzo corretto dei vari strumenti di lavoro;

Contenuti :

- materiali e tecniche legati alla scultura;

- comprensione del rapporto forma-spazio;

- uso della scagliola con relativi stampi (stampo a buona forma, stampo a forma perduta);

-copia dal vero e rielaborazione copia dal vero dei calchi in gesso presenti in aula;

- le tecniche di base utilizzate sono state il tutto-tondo, con relativa costruzione di armatura; il

bassorilievo; elaborati grafici di grandi dimensioni, tecnica carboncino o sanguigna su spolvero; calchi

in gesso alabastrino, a forma persa di alcuni elaborati svolti dagli allievi.

Obiettivi educativi:

-uso corretto degli strumenti di lavoro(stecche, mirette, compasso, spatola ecc);

-esecuzione corretta nella copia dal vero dei volumi e del disegno sul piano in argilla;

-uso dei diversi mezzi di esecuzione per affinare un certo gusto estetico della forma plastica anche

attraverso la consultazione di libri d’arte, immagini fotografiche e internet;

- acquisizione delle conoscenze tecniche espressive ed operative del linguaggio plastico e grafico.

Obiettivi didattici

Gli obiettivi didattici sono stati prevalentemente raggiunti da buona parte della classe, che nel corso

dell’ anno scolastico ha dimostrato curiosità e interesse per la materia .

Torino 02-05-2017 Il docente

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MATERIA: DISCIPLINE PITTORICHE DOCENTE: BOZZETTO DANIELA

MATERIA: LABORATORIO della FIGURAZIONE

DISCIPLINE PITTORICHE: ore previste 99; svolte 86

LABORATORIO della FIGURAZIONE: ore previste 99; svolte 83

- approfondimento e sviluppo dei contenuti trattati nel secondo biennio;

- elementi di anatomia artistica studiati tramite il disegno dal vero: copia del

modello vivente (modello maschile) e calchi in gesso;

- tecniche grafiche;

- tecniche pittoriche;

- tecniche miste;

- utilizzo del software grafico Photoshop: colorazione di immagini, utilizzo dei filtri,

modifica di immagini, bilanciamento colore, contrasto ecc., tecniche di foto-ritocco,

utilizzo dei livelli e di maschere di livello; rendering.

- prospettiva lineare con studio di ambientazioni

- realizzazione di particolari in scala

- educazione visiva: differenze tra immagine illustrativa/descrittiva e immagine evocativa;

- l'inquietante e l'oscuro: clichè e stilemi standardizzati.

- grafica: progettazione di una copertina per una raccolta di racconti dell’orrore di E. A. Poe;

- progettazione di un logo/marchio per casa editrice;

- studio della griglia d’impaginazione

- relazione: presentazione ed esposizione del progetto

- I simulazione di II prova - tema: Primo Levi (rapporto uomo/animale);

- II simulazione di II prova – tema: decorazione per area break di un museo privato ;

L’insegnante I rappresentanti degli studenti:

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MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: MARINA TARTAGLIA

I QUADRIMESTRE :

Condizionamento generale per migliorare i parametri fisiologici individuali degli allievi. Esercizi

per il potenziamento , la resistenza, la coordinazione e l’equilibrio. Test attitudinali, andature atletiche e ritmiche, es. alla spalliera e con piccoli attrezzi

Progetto di YOGA

II QUADRIMESTRE :

Hit ball: regole del gioco e fondamentali

Fondamentali individuali della pallavolo: passaggi, palleggi e battuta.

Fondamentali di palla pugno.

Previsti i seguenti progetti : Pattinaggio sul ghiaccio

Al termine di ciascuna attività verranno effettuate le valutazioni mediante test, percorsi ginnici,

esercitazioni obbligatorie e mediante l’ osservazione sistematica degli allievi

Argomenti teorici per gli allievi esonerati dalla lezione con riferimento alle attività pratiche svolte.

E valutazione scritta o orale.

Torino, 30/011/16 Prof.ssa Tartaglia Marina

Programma svolto di scienze motorie

Anno scolastico 2016/17

Docente Tartaglia Marina Classe 5 A

Condizionamento generale per migliorare i parametri fisiologici individuali, esercizi per la

coordinazione e l’equilibrio, esercizi per la respirazione.

Yoga , progetto di sei lezioni , avvicinamento alla disciplina e pratica di alcune tecniche di base.

Giochi di squadra : pallavolo e hitball ( fondamentali individuali e di squadra).

Percorsi e circuiti.

Approfondimento dei seguenti argomenti : ginnastica posturale, hiit cardio-circolazione.

Test di valutazioni effettuati al termine di ogni argomento trattato.

Torino 06/05/17

Tartaglia Marina

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ALLEGATI B: Testi delle simulazioni delle Prove d’Esame.

Allegato B 1 Prima simulazione di prima prova (18/01/2016)

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli

Lavandare

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor

leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe

cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti,

come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese.

COMPRENSIONE:

Il quadro di un paesaggio autunnale presentato nel componimento, solo in apparenza realistico, vuole

comunicare la sensazione psicologica ed esistenziale dell’abbandono. Illustra l’immagine centrale del

testo in una breve sintesi.

ANALISI DEL TESTO:

Analizza nel dettaglio i temi e le immagini delle tre strofe. Quali sono rispettivamente legate alla vista e

quali all’udito?

Evidenzia quali scelte terminologiche anticipino e rafforzino il tema centrale.

Nel componimento viene stabilita un’evidente analogia tra la donna e l’aratro abbandonato. Rintraccia

le espressioni che rimandano a questo campo semantico e spiega quale significato assumano nella

concezione pasco liana dell’amore.

Spiega perché lo stile di Pascoli può definirsi impressionistico.

Le scelte espressive nel testo creano un effetto di monotonia. In che modo tale effetto è in relazione con

i temi della poesia?

Le innovazioni della poetica pascoliana nel contesto del decadentismo

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TIPOLOGIA B

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: L'amicizia, tema di riflessione e

motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte

DOCUMENTI

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini

liberi. […] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto […] "Se un uomo salisse

in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione

non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non

avrebbe nessuno a cui comunicarla". Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di

appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico.

CICERONE, De amicitia_ _Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e

messi in un vasel, ch'ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od altro

tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme

crescesse 'l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch'è sul numer de le trenta con

noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse

contenta, sì come i' credo che saremmo noi.

DANTE ALIGHIERI, Le Rime

"Renzo …!" disse quello, esclamando insieme e interrogando. "Proprio," disse Renzo; e si corsero

incontro. "Sei proprio tu!" disse l'amico, quando furon vicini: "oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe

pensato?" […] E, dopo un'assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello

che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro

[…] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto

quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. […] Raccontò anche lui all'amico le sue

vicende, e n'ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di

prodigi. "Son cose brutte," disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva

resa disabitata; "cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la

vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo".

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827

"Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a

lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non

poteva far più il manovale. […] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver

la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del

vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma

Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c'era modo di vincere il

ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata.

Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi

occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto."

G. VERGA, Rosso Malpelo - "Vita dei campi", 1880

"Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‹addomesticare›? E' una cosa da molto dimenticata. Vuol

dire ‹creare dei legami›"… "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non

sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una

volpe uguale a centomila volpi…Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.

Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto

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terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi

di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E

questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai

addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano".

A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943

"A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora,

del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato

e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo

dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui

mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della

cascina".

C. PAVESE, La luna e i falò, 1950

"Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non

ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo

avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo

dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di

fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. […] Ho esitato un po'

prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza,

sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un

amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia."

F. UHLMAN, L'amico ritrovato, 1971

Mio vecchio amico di

giorni e pensieri da

quanto tempo che ci

conosciamo, venticinque

anni son tanti e

diciamo un po' retorici

che sembra ieri. Invece

io so che è diverso e tu

sai quello che il tempo ci

ha preso e ci ha dato: io

appena giovane sono

invecchiato tu forse

giovane non sei stato

mai.

Ma d'illusioni non ne

abbiamo avute o forse si,

ma nemmeno ricordo, tutte

parole che si son

perdute con la realtà

incontrata ogni

giorno. ..............................

.. Quei giorni spesi a

parlare di niente sdraiati al

sole inseguendo la

vita, come l'avessimo

sempre capita, come

qualcosa capito per

sempre. .............................

F. GUCCINI, Canzone per Piero, da "Stanze di vita quotidiana", 1974

INCLUDEPICTURE "http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/raffaello.gif" \*

MERGEFORMATINET _ _ "È notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo

spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica

espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla."

RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini, Rizzoli 2003

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RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, 1518-1519, Museo del

Louvre, Parigi

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di

«pensare»

DOCUMENTI

«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui

essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non

conosce autorità. … Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del

pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione… Se incontra un qualche confine è solo

per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in

occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa,

in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove

pare sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno

mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice

celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi

del sacro e del profano, del giusto e dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente

corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti…

Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia,

della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale,

in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta

che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di

disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone

decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.».

G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE

DELLA SERA, 21/9/2003

«… tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la

"filosofomania". Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei

varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la

disciplina descritta dai detrattori come quella "con la quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È

solo una moda passeggera o c'è di più?… "Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la

filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato

nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo

processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese

ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma

stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e

commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a

meno di un bisogno personale di orientamento… La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non

una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la

filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a

Socrate… La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel

senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione

filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo

senso la filosofia è profondamente democratica».

Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003

37

«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità.

Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla

scienza… ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici,

tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la

filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. … la

voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco" di

cattedre e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi

delle persone. Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze,

le scienze sociali, l'etica economica, per non parlare della bioetica.»

Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003

«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e

mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni.

Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro

vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema

condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché

toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la

vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi,

è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà

loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già

fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del

mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro

inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è

impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo

guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza

della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni

della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come

sarebbe il nostro mondo senza di essa».

Remo BODEI, Perché c'è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003

«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso

dell'ambiguità… Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere

riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il

mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che

ne sanno tutti gli uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il

corpo nell'anima…? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente,

i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di

meno che uomo».

M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953

3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura

giovanile.

DOCUMENTI

«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro

segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di

osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più

importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso

38

la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile

internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di

ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di

rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il

potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che

veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura

giovanile mondiale.»

E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997

«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al

tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni

cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i

rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia,

hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria

fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la

geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e

comunicative. [...]

Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di

marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio

della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia

e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande

spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i

luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia

utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare

le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di

guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed

artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi

nuovi spazi espressivi e comunicativi.»

D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999

«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più

ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione

diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile

sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti

valoriali all’interno della società della quale sono parte.»

L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Il tempo della natura, i tempi

della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo

DOCUMENTI

«Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più

perfetti».

39

Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952

«Il Tempo con la "t" maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela...

Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c'è stato

sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant'Agostino: il Tempo

non c'era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente

all'esistenza dell'universo… ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un

fisico come Werner Heisenberg può scrivere che "rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di

simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or

sono..." Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva

Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli

che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il

tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a

rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant'Agostino

tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come

scrive Savater, quando "verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale

termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai».

A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003

«…solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico,

invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando

antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle,

come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione

prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si

presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale».

P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003

«La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli

eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta,

che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo

potere.»

P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997

«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel

Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico,

appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma

non è il Tempo… La Storia è racconto… E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel

Tempo. Ma cos'è il Tempo?… Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non

reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto

abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei

del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo

astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non

sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo

che aspetto abbia… Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli

avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (…) inducono a

identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi

avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di

comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il

Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo

40

l'orologio…»

A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003

«(C'è)… una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo

circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli

sempre ricominciati…. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe

senz'altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei

raggruppamenti…(C'è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo,

ma all'individuo…Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. … la più appassionante, la più

ricca di umanità, e anche la più pericolosa… Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più

piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo

sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie

di personaggi.»

F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione

«Il problema dell'uomo d'oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio.

E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità". Nasos Vaghenàs usa la poesia per

farsi condurre fuori del tempo… "Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di

"sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? " "L'uomo desidera trascendere

se stesso. È un'esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme

superiori per fare questa esperienza. L'altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora

superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D'altra

parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni

opera d'arte c'è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo

spazio temporale».

F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L'AVVENIRE,

18/1/2004

«Com'erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un'ora era un universo, un'epoca intera, che un

semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno… Quel

tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo,

quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma

poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una

volta passato quel capo dei trent'anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni

incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c'è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli

quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro

paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli

affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che,

seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno

della morte?… quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente

veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un'altra eternità, che forse è quella

stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla».

C. LEVI, L'Orologio, 1950

TIPOLOGIA C – TEMA DI STORIA

Commenta, alla luce delle tue conoscenze, la prima parte dell’articolo 3 della Costituzione Italiana:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,

di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

41

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e

sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far

manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana

e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci

vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un

deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […]

Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in

eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi

di città?»

Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, "Il Sole 24 ORE" del 26 gennaio 2014

Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue

considerazioni e convinzioni al riguardo.

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Allegato B2 Seconda simulazione di prima prova (18/04/2016)

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

SVEVO

Il fumo (La coscienza di Zeno)

Il capitolo 3 del romanzo contiene il lavorio di memoria che Zeno, su ordine del dottor S., esegue sull’arco

temporale della vita per compiere l’analisi storica della sua propensione al fumo.

_Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi

metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent’anni circa. Allora soffersi per

qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e

l’assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta! Mi ferì e la febbre la colorì: Un vuoto

grande e niente per resistere all’enorme pressione che subito si produce attorno ad un vuoto. Quando il

dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò

ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua

mano sulla mia fronte scottante, mi disse:

– Non fumare, veh!

Mi colse un’inquietudine enorme. Pensai: «Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio

farlo per l’ultima volta». Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine ad onta che la

febbre forse aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state

toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui si compie un voto. E,

sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia. Mio padre andava e veniva col

suo sigaro in bocca dicendomi:

– Bravo ! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito!

Bastava questa frase per farmi desiderare ch’egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di

correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima.

Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo. Le mie

giornate finirono coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto,

di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent’anni, si muove

tuttavia. Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior

indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto. Posso anzi dire, che da qualche

tempo io fumo molte sigarette... che non sono le ultime. Sul frontispizio di un vocabolario trovo questa

mia registrazione fatta con bella scrittura e qualche ornato:

«Oggi, 2 Febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! !».

Era un’ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l’accompagnarono. M’ero

arrabbiato col diritto canonico che mi pareva tanto lontano dalla vita e correvo alla scienza ch’è la vita

stessa benché ridotta in un matraccio. Quell’ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività

(anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo.

Per sfuggire alla catena delle combinazioni del carbonio cui non credevo ritornai alla legge. Pur troppo!

Fu un errore e fu anch’esso registrato da un’ultima sigaretta di cui trovo la data registrata su di un libro.

Fu importante anche questa e mi rassegnavo di ritornare a quelle complicazioni del mio, del tuo e del

suo coi migliori propositi, sciogliendo finalmente le catene del carbonio. M’ero dimostrato poco idoneo

alla chimica anche per la mia deficienza di abilità manuale. Come avrei potuto averla quando

continuavo a fumare come un turco?

Adesso che son qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta

per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei

43

divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è

un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per

spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che

nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta.

Che cosa significano oggi quei propositi? Come quell’igienista vecchio, descritto dal Goldoni, vorrei

morire sano dopo di esser vissuto malato tutta la vita?

Comprensione e Analisi del testo:

1. Riassumi il contenuto del passo in non più di quindici righe

2. Facendo riferimento ai tempi verbali del testo, individua e indica le modalità con cui Zeno stravolge la

lineare rievocazione del passato

3. Il passo è un esempio di quello che Svevo chiama “tempo misto”. Che cosa intende con questa

espressione?

4. Il rituale dell’ultima sigaretta viene adottato da Zeno in occasione di particolari eventi della vita. Come

spieghi questa strategia?

5. Al tempo della scrittura Zeno, ormai vecchio, si interroga sul suo attaccamento al fumo in età giovanile.

Indica quali spiegazioni fornisce a se stesso e se esse siano attendibili per lui e per il lettore.

Approfondimento:

Illustra i caratteri principali dell’opera sveviana, collocando lo scrittore nel contesto culturale e storico di

Trieste. Fai riferimento ai suoi tre principali romanzi. Soffermati sul tema dell’inettitudine presente ne La

coscienza di Zeno

_______________

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.

DOCUMENTI

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MERGEFORMATINET

V. Van Gogh, La lettrice di

romanzi,olio su tela, 1888

H. Matisse, La lettrice in abito

viola,olio su tela, 1898

E. Hopper, Chair car, olio su

tela, 1965

_

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_Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lancialotto come amor lo strinse;

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per piú fiate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante.

DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)

«Pubblico: La poesia è "una dolce vendetta contro la vita?"

Borges: Non sono molto d'accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale

della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non

considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei

numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l'uno

all'altro?Pubblico: Ma la parola vita non è vita.

Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e

quindi perché non anche del linguaggio? [...] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne

faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel '17. [...] Non credoche

la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l'arte faccia parte della vita.»

Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984

«Nel momento in cui legge, [...] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio

mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l'etica, in ultima analisi, non è che la riflessione

quotidiana sui costumi dell'uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L'immaginazione della

letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria

immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel

proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano

sempre a una sfera di ordine morale.»

Ezio RAIMONDI, Un'etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007

«L'arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall'arte,

possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato

la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi

quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. [...]

Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i

sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la

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mia vita.

[...] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il

contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l'uso di

termini come "verità" o "conoscenza" e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non

meno di quanto ci guarisca dal nostro "egotismo", inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere

nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci

allargano l'orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in

affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l'inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere

accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il

contenente stesso: l'apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una

nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di

vista riguardano la morale, più che la scienza.»

Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.

DOCUMENTI

«L'esercizio del pensiero critico, l'attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità

positiva nei confronti dell'innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l'apertura alla

collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo "pacchetto" di competenze, che possiamo

definire le "competenze del XXI secolo". Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo

decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali

determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l'Italia, che ha

fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di

istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi

un'importante sfida per il nostro paese.»

Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino,

Bologna 2014 (ed. originale 2009)

«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale

importanza per il futuro dei loro paesi. Non c'è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico-

scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia

preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel

vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la

creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del

pianeta.

Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la

capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come "cittadini del mondo"; e,

infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell'altro.»

Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura

umanistica, Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)

46

«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe

definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l'apprendimento permanente, e dovrebbe essere

un'iniziativa chiave nell'ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie

basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante

dell'Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli

europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di

Lisbona approvata nel 2005.»

RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006

relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE)

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d'Europa e specchio di civiltà

DOCUMENTI

«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in

che modo:

sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di

gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni

allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s'incrociavano le vie del

sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell'ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della

sapienza e della conoscenza, dell'arte e della scienza.

Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il

potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata

concepita l'Europa.

È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a

compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il

valore dell'una nei confronti dell'altra: l'Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e

l'islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli,

Venezia; la dialettica greca, l'arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza

araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli

hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun'altra

regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e

somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»

Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991

«Nell'immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera

circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso

l'esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d'autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte

per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali

al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi

viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano

ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere

47

più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello

stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l'Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo

stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che,

anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.

Forse è questa l'inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il

sospetto che la fulgida rappresentazione dell'Italia al mare, disegnata dall'ostinata determinazione delle

sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure

che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di "tenere" politicamente

il largo non sia mai stata superata.»

Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008

«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi

altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti

e di riforme. L'esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha

un'importanza capitale per l'Unione europea.

Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l'Africa subsahariana e

l'Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall'altro, ha il vantaggio di avere

accessi sia sulle coste dell'Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di

trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali

e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con

la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...]

Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei

cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell'Unione europea. Per

l'UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di

diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale

sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da

guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti

contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»

Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell'integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia,

Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell'Alto

Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica ha

trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e

profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

DOCUMENTI

«Con il telefonino è defunta una frase come "pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?". No, il

messaggio raggiunge - tranne spiacevoli incidenti - lui, proprio lui; e lui, d'altra parte, può essere da

qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno.

La frase più minacciosa di tutte è "la persona chiamata non è al momento disponibile". Reciprocamente,

48

l'isolamento ontologico inizia nel momento in cui scopriamo che "non c'è campo" e incominciamo a

cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo

sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»

Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005

«La nostra è una società altamente "permeabile", oltre che "liquida", per usare la nota categoria introdotta da

Bauman. Permeabile perché l'uso (e talvolta l'abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i

confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili.

È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più

difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L'uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti

o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in

metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L'elenco

potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione.

Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili

da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie.

L'ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social

network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della

comunicazione e dall'utilizzo delle nuove tecnologie.»

Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), "La Stampa" del 9/2/2015

TIPOLOGIA C – TEMA DI STORIA

Il Croce, di fronte alle celebrazioni ufficiali per la vittoria del novembre 1918, così scriveva: "Far festa

perché? La nostra Italia esce da questa guerra come da una grave e mortale malattia, con piaghe aperte,

con debolezze pericolose nella sua carne, che solo lo spirito pronto, l'animo cresciuto, la mente

ampliata rendono possibile sostenere e volgere, mercé duro lavoro, a incentivi di grandezza. E centinaia

di migliaia del nostro popolo sono periti, e ognuno di noi rivede, in questo momento, i volti mesti degli

amici che abbiamo perduti, squarciati dalla mitraglia, spirati nelle aride rocce o tra i cespugli, lungi

dalle loro case o dai loro cari. E la stessa desolazione è nel mondo tutto, tra i popoli nostri alleati e tra i

nostri avversari, uomini come noi, desolati più di noi, perché tutte le morti dei loro cari, tutti gli stenti,

tutti i sacrifizi non sono valsi a salvarli dalla disfatta. E grandi imperi che avevano per secoli adunate e

disciplinate le genti di gran parte d'Europa, e indirizzate al lavoro del pensiero e della civiltà, al

progresso umano, sono caduti; grandi imperi ricchi di memorie e di gloria; e ogni animo gentile non

può non essere compreso di riverenza dinanzi all'adempiersi inesorabile del destino storico, che

infrange e dissipa gli Stati come gli individui per creare nuove forme di vita" (da Pagine sulla guerra).

Commentando questo brano, il candidato introduca i riferimenti storici necessari a meglio illustrarlo e

comprenderlo.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

"«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un

bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» [...]

49

La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione - questo è il mio sogno. L'istruzione

per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è

un mio diritto."

Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la

vita per aver rivendicato il diritto all'educazione anche per le bambine.

Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue

opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all'educazione è sancito da molti documenti

internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall'Italia con Legge

n. 176 del 27 maggio 1991.

50

Allegato B 3. Prima simulazione di seconda prova (15-17/02/2017)

51

Allegato B 4. Seconda simulazione di seconda prova (10-12/05/2017)

TEMA

II prova - Simulazione esame - 5A – 2016/17 Un appassionato di architettura industriale decide di trasformare un edificio di sua proprieta’ in un luogo di

cultura aperto al pubblico. Lo stabile e’ un ex hangar in cui sara’ ospitata la sua collezione

d’arte, comprendente opere del ‘900. Una parte dell’edificio sara’ adibita a zona break, un open space che include caffetteria, libreria e spazio relax:

uno spazio aperto dotato di tavoli e sedie per la ristorazione e divani, cuscinoni e tappeti dove intrattenersi

leggendo pubblicazioni d’arte disponibili sui vari espositori.

Nei mesi piu’ caldi sara’ anche accessibile il dehor esterno con vista su gasometri in disuso.

Il candidato dovra’ produrre in alternativa:

- Decorazioni per parete, interna o esterna (dimensione massima delle pareti H 6 x L 15 m).

- Decorazioni per bancone della caffetteria (dimensione massima

H 1,30 x L 6 m).

- Decorazioni per il pavimento (quello presente e’ in cemento)

o soffitto.

Le scelte estetiche e i materiali dovranno essere coerenti al contesto ed ispirarsi alle opere delle

collezione. Il candidato scelga uno degli spazi elencati (ipotizzandone le dimensioni) e secondo la sua sensibilità ne

immagini la decorazione più idonea utilizzando le metodologie progettuali e laboratoriali proprie

dell'indirizzo di studi frequentato.

Si richiedono i seguenti elaborati: -Schizzi preliminari e bozzetti con annotazioni; -Progetto esecutivo con misure ipotizzate dell’opera e tavola di ambientazione;

-Opera in scala ridotta o particolare dell’opera eseguita con tecnica libera; -Relazione con specifiche tecniche e descrizione delle peculiarità

dell’opera e del luogo prescelto per accoglierla.

È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature,

informatiche e laboratoriali, (esclusa INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti in

biblioteca disponibili nella istituzione scolastica.

La durata massima della prova è di tre giorni, per sei ore al giorno.

52

Allegato B 5. PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (13/02/2017)

FILOSOFIA

NOME E COGNOME …………………………………………………………………………..

1) SPIEGA QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL BELLO E DEL SUBLIME NELLA

CRITICA DEL GIUDIZIO DI KANT

2) DESCRIVI LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTO NEL PENSIERO DI

HEGEL

3) DESCRIVI I MOMENTI DEL PROCESSO DELL’AUTOCOSCIENZA NELLA

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DI HEGEL

FISICA

CANDIDATO/A: ……………………………………..……………..…..….… DISCIPLINA: FISICA

1) Definisci il suono e le sue caratteristiche.

2) Definisci lo specchio sferico e descrivi come si riflette un raggio luminoso che lo incide.

3) Descrivi i metodi per elettrizzare i corpi.

STORIA DELL’ARTE

COGNOME E NOME……………………………A.S. 2016/17

1) Il candidato indichi per ciascuna delle opere proposte:

- autore, titolo, datazione

-caratteristiche peculiari della corrente artistica di appartenenza

-descrizione ed analisi dell’opera.

1) 2) 3)

53

INGLESE

SURNAME: ……………………………… Date: …………………………

1 Explain what type of punishment the narrator in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” finds more

terrible and what he compares and associates it with. Illustrate also the plan he thinks of to free himself

( 10 -12 lines).

2 Compare the two paintings The Annunciation by Simnone Martini and Ecce Ancilla Domini by

Rossetti. List the differences between the pose of the Virgin, the symbols used, how the Angel is

depicted and the background.

3. Look at Millais’s Ophelia and write down :

- how Millais represents Ophelia;

- what are the plants and the flowers he painted and their simbolic significance

- describe how the artist painted this canvan ( the two different phases and the ‘ wet-white’ technique.

INCLUDEPICTURE

"https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/John_Everett_Millais_-_Ophelia_-

_Google_Art_Project.jpg/405px-John_Everett_Millais_-_Ophelia_-_Google_Art_Project.jpg" \*

MERGEFORMATINET

SIMULAZIONE TERZA PROVA EQUIPOLLENTE PER L’ALLIEVA CERTIFICATA

SURNAME: ……………………………… Date: …………………………

1 In relation to what is happening to him, the narrator in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” is:

a . conscious

b. unconscious

c. strong

d. dreamy

2. The feelings of horror in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” are mainly conveyed through the

use of.

a. paradox

b. metaphor

c. repetition

d. onomatopeia

3.The sharp part of the pendulum was made of:

a. diamonds

b. steel

c. gold

d. iron

54

2 Say if these statements about Ecce Ancilla Domini by Rossetti are TRUE or FALSE. Correct the

False ones.

a.The main colours in this painting are gold with some red, green, white and black T F

……………………………………………………………………………………………………….

b. The position of the Virgin is on the right of the painting T F

………………………………………………………………………………………………………..

c. The background is golden with painted arches T F

………………………………………………………………………………………………………..

d. The Angel is depicted with the lily in his right hand T F

……………………………………………………………………………………………………….

e. The realistic elements are: the vase, the stone floor, the bench and the book T F

……………………………………………………………………………………………………….

3. Write down the symbols of these flowers and plants in Ophelia by Millais

The weeping willow tree

The daises

The violets around Ophelia’s neck

The vivid red poppy

INCLUDEPICTURE

"https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/John_Everett_Millais_-_Ophelia_-

_Google_Art_Project.jpg/405px-John_Everett_Millais_-_Ophelia_-_Google_Art_Project.jpg" \*

MERGEFORMATINET

55

Allegato B 6. SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (09/05/2017)

STORIA Alunna ………………………………………. CLASSE VA

Il candidato sviluppi i seguenti argomenti:

1)La guerra di resistenza al nazifascismo dall’8 settembre ’43 alla Liberazione.

2) La tragedia della Shoah

3) L’Italia del secondo dopoguerra: dai governi di unità nazionale al Centrismo.

MATEMATICA CANDIDATO/A: …………………………………………..………………

1) Dopo aver spiegato cosa s’intende per dominio di una funzione, elencare il dominio delle funzioni

razionali intere, razionali fratte e irrazionali. Calcola il dominio della seguente funzione

652 xxxf .

2) Da quali limiti si possono dedurre le equazioni degli asintoti orizzontali e degli asintoti verticali di

una funzione? Dati i seguenti limiti 2lim

xfx

e

xfxlim

3

scrivere le equazioni degli asintoti

di f(x).

3) Definire una funzione derivabile in un intervallo, classificare e disegnare i punti di non derivabilità.

FILOSOFIA NOME E COGNOME ……………………………………………………………..

1) SPIEGA IL SIGNIFICATO DI ALIENAZIONE NEL PENSIERO DI K. MARX

2) SPIEGA IN COSA CONSISTE LA CRITICA ALLA RAGIONE E COME ESSA DEBBA ESSERE

SUPERATA NEL PENSIERO DI SCHOPENHAUER

3) SPIEGA LA DIFFERENZA DEL CONCETTO DI LIBERAZIONE IN MARX E IN

SCHOPENHAUER

STORIA DELL’ARTE

Il candidato indichi per ciascuna delle opere proposte:

- autore, titolo, datazione

- finalità e obiettivi della corrente artistica di appartenenza -descrizione ed analisi dell’opera.

1) 2) 3)

56

ALLEGATI C:

Schede di Valutazione delle Prove d’Esame

57

ALLEGATO C 1: GRIGLIA PRIMA PROVA

Liceo Artistico– “Aldo Passoni”

Esame di Stato - a.s. 2016/2017

I PROVA – ITALIANO

CANDIDATO ...................................... Classe V A

INDICATORI DESCRITTORI INTERV. DI

PUNTEGGIO PUNTI

ADEGUATEZZA

Aderenza alla consegna

Pertinenza all’argomento proposto

Efficacia complessiva del testo

Tipol. A e B : aderenza alle

convenzioni della tipologia scelta (tipo

testuale, scopo, destinatario,

destinazione editoriale, ecc.)

[0 – 3]

Suff. 2

CARATTERISTICHE

DEL CONTENUTO

Ampiezza di trattazione, padronanza

dell'argomento, rielaborazione critica

dei contenuti, in funzione anche delle

diverse tipologie e dei materiali forniti

tipologia A: comprensione e

interpretazione del testo proposto

Tipologia B: comprensione dei

materiali forniti e loro utilizzo coerente

ed efficace; capacità di argomentazione

Tipologia C e D: capacità di

contestualizzazione e di

argomentazione

per tutte le tipologie: significatività e

originalità degli elementi informativi,

delle idee e delle interpretazioni.

[0 – 3]

Suff. 2

ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO

Articolazione chiara e ordinata del

testo.

Equilibrio tra le parti

Coerenza (assenza di contraddizioni e

di ripetizioni).

Continuità fra frasi, paragrafi e sezioni

[0 – 3]

Suff. 2

LESSICO E STILE

Proprietà e ricchezza lessicale

Uso di un registro adeguato alla

tipologia testuale, al destinatario, ecc.

Uso di linguaggio specifico

[0 – 3]

Suff. 2

CORRETTEZZA

ORTOGRAFICA E

MORFOSINTAT-TICA

Correttezza ortografica

Coesione testuale (uso corretto dei

connettivi testuali ecc.)

Correttezza morfosintattica

Punteggiatura

[0 – 3]

Suff. 2

TOTALE ( /15)

0 ÷ 0.5 Nullo o scarso 1.0 Gravemente insufficiente 1.5 Insufficiente 2.0 Sufficiente 2.5 Discreto-buono 3.0 Ottimo

58

ALLEGATO C 2: GRIGLIA SECONDA PROVA

II PROVA – PROGETTAZIONE –

CANDIDATO _____________________________________________ 5^

Scheda di Valutazione

Punti

Indicatori / Descrittori Livelli

V 1 Comprensione ed aderenza

al tema proposto

Non rispondente alla traccia

Rispondente ma non pienamente

Rispondente alla traccia

0

1

2

V 2 Sviluppo dell’iter

Progettuale

Completamente scorretto e confuso

Corretto ma non ben organizzato

Coerente ed organizzato

0

1-2

3

V 3 Validità ed originalità del

progetto

Rielabora in modo semplice

Rielabora in modo appropriato

Rielabora in modo appropriato e personalizzato

0

1-2

3-4

V 4 Padronanza delle tecniche

grafico-pittoriche

Usa una grafica approssimativa

Usa una grafica corretta, ma con qualche incertezza

Usa una grafica corretta e pertinente

0

1-2

3-4

V 5

Organizzazione,

impaginazione e relazione

del progetto

Disorganizzata e non esplicativa

Corretta ma non ben organizzata od esplicativa

Organizzata, esplicativa e personalizzata

0

1

2

V medio = Totale __________ / 15

59

ALLEGATO C 3: GRIGLIA TERZA PROVA

Liceo Artistico “Aldo Passoni”-Torino

Esame di Stato - a.s. 2016/2017

GRIGLIA TERZA PROVA

CLASSE V A MATERIA: …………………………………..

CANDIDATA/O: ………………………………………….

Indicatori Punteggio

massimo

attribuibile

Livelli Punteggi

corrispondenti

quesito

quesito

quesito

Conoscenza specifica degli

argomenti richiesti

7

Nulla

Insufficiente

Mediocre

Sufficiente

Buona

Ottima

1

2

3-4

5

6

7

Padronanza della lingua e

proprietà di linguaggio

disciplinare

5

Insufficiente

Mediocre

Sufficiente

Buono

Ottimo

1

2

3

4

5

Capacità di:

- argomentazione - collegamenti

pluridisciplinari - sintesi

3

Insufficiente

Sufficiente

Ottimo

1

2

3

TOTALE

15

TOTALE

…………….. /15

60

ALLEGATO C 4: GRIGLIA TERZA PROVA

Liceo Artistico – “Aldo Passoni”

Terza Prova - a.s. 2016/2017

Matematica/Fisica

CANDIDATO/A _________________________________________________ CLASSE ________

Scheda di Valutazione Disciplina MATEMATICA/FISICA

Indicatori Descrittori Punti I

QUESITO

II

QUESITO

III

QUESITO

DOMANDA APERTA:

Rispondenza alla traccia,

correttezza e completezza dei

contenuti.

APPLICAZIONE O ESERCIZIO:

Correttezza della procedura

Nulla o non pertinente 1 – 2

Incompleta ma

pertinente 3 – 4

Sufficiente 5

Completa e/o

approfondita 6 – 8

DOMANDA APERTA:

Uso della terminologia, del

linguaggio specifico della

disciplina (grafico e simbolico )

e degli strumenti matematici.

APPLICAZIONE O ESERCIZIO:

Correttezza dei calcoli

Nullo o errato o

improprio 1

Non sempre preciso 2

Sufficiente 3

Preciso e rigoroso 4

DOMANDA APERTA:

Capacità di argomentazione e

di sintesi.

APPLICAZIONE O ESERCIZIO:

Scelta della strategia risolutiva

Nulla 1

Sufficiente 2

Ottima 3

Punteggio quesiti

Punteggio totale quesiti

Punteggio finale

Ad ogni quesito viene assegnato un punteggio massimo di 15 punti.

Il punteggio finale della prova è uguale al Punteggio totale quesiti diviso per 3.

Il punteggio finale della prova, qualora non intero, viene arrotondato per eccesso se la parte decimale della

media è uguale o superiore a 0,50.

61

ALLEGATO C 3 Bis : GRIGLIA TERZA PROVA EQUIPOLLENTE

DI INGLESE (per allieva certificata)

Liceo Artistico “Aldo PASSONI” - Torino

Esame di Sato – a.s. 2016/ 2017

TERZA PROVA

(Griglia per prova equipollente)

INGLESE

INDICATORI Quesito 1 -2 Punteggio

Conoscenza ottima 12 /12 esatte 7

Conoscenza buona 9 / 12 esatte 6

Conoscenza sufficiente 6 / 12 esatte 5

Conoscenza mediocre 4 /12 esatte 4

Conoscenza insufficiente 2 /12 esatte 3

Conoscenza scarsa 1 /12 esatte 2

Conoscenza nulla Tutte sbagliate 1

Conoscenza dei contenuti e

correttezza espositiva Quesito 3 Punteggio

Conoscenza completa e correttezza

espositiva 7 - 8

Conoscenza discreta e linguaggio

appropriato 5 - 6

Conoscenza sufficiente e linguaggio

generico 4 - 3

Conoscenza superficiale e linguaggio

inappropriato 2 -1

Punteggio complessivo della prova …….. /15