DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A · Alcuni hanno sviluppato un efficace metodo di studio che,...
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Composizione del Consiglio di Classe
Disciplina Docente * Firma
Religione FAUSTI GIUSEPPE
Italiano MANCIN MASSIMO
Storia MANCIN MASSIMO
Inglese MONTEVERDI AMBRA
Filosofia BONAPACE WILLIAM *
Matematica COPPOLINO TIZIANA *
Fisica COPPOLINO TIZIANA *
Storia dell’Arte FEBBRARO CINZIA
Discipline Pittoriche BOZZETTO DANIELA *
Laboratorio della
Figurazione BOZZETTO DANIELA *
Laboratorio della
Figurazione STATILE SILVANA
Discipline plastiche BILLIA GIORGIO
Scienze Motorie TARTAGLIA MARINA
Sostegno DI MAURO CINZIA
*Docenti commissari interni
Torino, 15 Maggio 2017
Il Coordinatore di classe: Il Dirigente Scolastico
Prof. Febbraro Cinzia Dott. Giovanni La Rosa
Esame di Stato – a.s. 2016/ 2017
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A Liceo Artistico “Aldo PASSONI” – Torino
Indirizzo ARTI FIGURATIVE
2
INDICE
PRESENTAZIONE DEL LICEO ARTISTICO “ALDO PASSONI”___________ 3
Struttura _______________________________________________________________ 3
Caratteristiche del territorio e dell’utenza _____________________________________ 3
Finalità generali _________________________________________________________ 3
L’indirizzo ARTI FIGURATIVE: profilo degli studenti _________________________ 3
Criteri di riferimento per la valutazione ______________________________________ 4
Parametri di riferimento per la valutazione ____________________________________ 5
Criteri di riferimento per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi _____________ 5
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ____________________________________ 6
Composizione della classe _________________________________________________ 6
Percorso scolastico ______________________________________________________ 6
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE _____________________ 8
Discipline previste nel piano di studi ________________________________________ 8
Attività pluridisciplinari, complementari e di approfondimento ____________________ 8
Modalità di insegnamento _________________________________________________ 9
Elenco sintetico dei materiali e delle strutture utilizzate __________________________ 10
SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA ___________ 11
SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ________ 11
TERZA PROVA ________________________________________________________ 11
SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ___________ 11
ALLEGATI :
A. Programmi analitici delle singole discipline effettivamente svolti fino al 15.5.2017 e
quanto in previsione entro il termine delle lezioni __________________________ 12
B. Testi delle simulazioni delle Prove d’Esame _______________________________ 33
C. Schede di Valutazione delle Prove d’Esame _______________________________ 56
3
PRESENTAZIONE DEL LICEO ARTISTICO “ALDO PASSONI”
Struttura
Nel 1955, Italo Cremona fonda l’Istituto Statale d’Arte per il Disegno di Moda e Costume in risposta
alle esigenze di mercato dei creatori di moda e dei disegnatori, dei grafici e degli illustratori
pubblicitari operanti nel mondo dello spettacolo (teatro, cinema, televisione).
Oggi l’Istituto, a seguito della Riforma è diventato Liceo Artistico.
Caratteristiche del territorio e dell’utenza
La localizzazione territoriale di entrambe le sedi dell'Istituto si può considerare, nel complesso,
favorevole; una forte limitazione all’uso delle strutture pubbliche viene, tuttavia, dall’elevata
percentuale di studenti residenti nella provincia di Torino (percentuale di studenti pendolari pari al
67%) o residenti in quartieri periferici della città stessa, e dall’elevato numero di ore dei curricoli
scolastici dell’Istituto (39 ore settimanali per i corsi di Ordinamento e 40 ore settimanali per i corsi del
Progetto Michelangelo). Convenzioni con centri educativi o di formazione professionale consentono di
svolgere in Istituto alcune attività non curricolari (partecipazione a progetti). All’interno dell’Istituto sono presenti due diversi profili di utenza: da una parte un consistente numero
di studenti orientati a sbocchi a medio-termine e più motivati al conseguimento di un titolo spendibile
in ambito professionale, dall’altra studenti orientati alla prosecuzione degli studi (Università,
Accademia delle Belle Arti, Corsi di formazione per specializzazione nell'indirizzo, Istituti di Alta
Cultura).
I dati d'ingresso relativi al giudizio della Scuola Media evidenziano che il 55% degli alunni ha ottenuto
una valutazione “sufficiente”, il 30% "buono", il 12% “distinto” e il 3% “ottimo”.
Finalità generali
L’Istituto d’Arte si propone, da una parte, di promuovere negli studenti qualità dinamiche quali
l’impegno, la disponibilità ad assumersi responsabilità, la partecipazione e il rispetto delle regole e,
dall’altra, di fornire una formazione culturale in campo artistico-visivo, storico, letterario, linguistico e
scientifico, unita a specifiche competenze progettuali e artistiche.
Le finalità degli attuali indirizzi dell’Istituto favoriscono sia la prosecuzione degli studi, sia la
formazione di figure professionali, flessibili e intermedie, che potrebbero avere possibilità
d’inserimento lavorativo nei settori specifici della progettazione di moda e di costume, del design e
della conservazione e restauro di manufatti.
L’indirizzo ARTI FIGURATIVE: profilo degli studenti
Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica.
Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza
dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il
patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore
nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare conoscenze e abilità e a
maturare competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale
nell’ambito delle arti”. (D.P.R. 15/03/2010, n. 89, art. 4 comma 1).
Indirizzo ARTI FIGURATIVE: gli studenti a conclusione del percorso di studio dovranno aver
4
approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei
suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e
concettuali; dovranno conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; dovranno saper
individuare le interazioni delle forme pittoriche e o scultoree con il contesto architettonico, urbano e
paesaggistico; dovranno conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo
appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e tridimensionale, anche in funzione
della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove
tecnologie); dovranno conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna
e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; dovranno
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della fotografica,
pittorica e scultorea.
Con il superamento dell'Esame di Stato si accede a tutte le facoltà universitarie, all'Accademia di Belle
Arti, agli Istituti Superiori di Istruzione Artistica, ai corsi Post-Diploma di specializzazione nel settore,
ai corsi di Formazione Professionale.
Tutte le discipline svolgono i loro programmi con modalità coerenti ai diversi indirizzi e adottano
metodologie in grado di fornire contributi importanti all'acquisizione di competenze e conoscenze
caratterizzanti.
Criteri di riferimento per la valutazione
Il Collegio dei Docenti ha deliberato la definizione dei giudizi e dei criteri omogenei per gli scrutini
finali nel pieno rispetto degli adempimenti previsti dalle O.M. 80/95, O.M. 117/96, OM 40/09 e
successive disposizioni ed integrazioni. Nella formulazione delle proposte di voto, per ogni studente, i
docenti argomentano adeguatamente le proprie valutazioni considerando :
la frequenza
l’interesse
l’impegno
le capacità attitudinali
il profitto
l’esito degli eventuali corsi di recupero/sportello per prevenzione delle carenze e delle insufficienze
Il voto che il Consiglio di Classe assegna agli alunni considera i seguenti fattori: la situazione iniziale,
il livello d’apprendimento dei contenuti e di acquisizione dei metodi specifici alle singole discipline; la
risposta agli stimoli educativi, anche nelle attività extracurricolari; i progressi ottenuti durante l’anno,
anche in relazione ai risultati delle attività integrative di approfondimento; il livello complessivo della
classe. Nel valutare lo studente, il Consiglio di Classe tiene conto anche del raggiungimento degli
obiettivi trasversali, che emergono dalle finalità generali del Piano dell’Offerta Formativa e della
programmazione educativa e didattica (vedi Curricoli), e dei fattori ambientali e socioculturali, che
possono influire sull’apprendimento e il comportamento dello studente stesso.
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Parametri di riferimento per la valutazione
VOTO GIUDIZIO DEFINIZIONE DEI GIUDIZI
N.C. Non
classificato
Per assenze dovute a motivi di salute o di trasferimento e quando, nonostante
l’insegnante abbia attuato opportune strategie, lo studente si sia sottratto
volontariamente alle verifiche.
2
3
4
Gravemente
insufficiente
L’allievo non ha ottenuto alcun risultato relativo agli obiettivi formativi
indicati; risulta privo o quasi di conoscenze di base o metodo di lavoro. Il
risultato conseguito impedisce, di fatto, il proseguimento degli studi nella
classe successiva e conferma le gravi lacune di ingresso, nonostante gli IDEI
5 Insufficiente
L’allievo ha raggiunto solo in parte conoscenze di base e metodo di lavoro; ha
colmato solo parzialmente le lacune d’ingresso. Si può prevedere, con
opportuni IDEI, un successo formativo nella classe successiva.
6 Sufficiente L’allievo ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti; è in grado di accedere
alla classe successiva e di migliorare il profitto.
7 Discreto
L’allievo ha raggiunto gli obiettivi previsti; dimostra capacità e attitudini
discrete; possiede strumenti e metodi di lavoro adeguati; è in grado di
orientarsi in ampie sezioni di programma.
8 Buono
L’allievo ha raggiunto pienamente gli obiettivi; dimostra di possedere capacità
e attitudini di buon livello, che gli consentono di orientarsi autonomamente,
nell’ambito delle diverse discipline.
9 Ottimo
L’allievo ha raggiunto pienamente gli obiettivi; dimostra di possedere capacità
e attitudini spiccate che gli consentono di orientarsi con autonomia e
sicurezza, dimostra interesse, creatività e capacità di rielaborazione personale.
10 Eccellente
L’allievo ha dimostrato di saper utilizzare con piena autonomia i contenuti
delle diverse discipline che ha elaborato in modo critico, con percorsi culturali
e progettuali personali.
N.B. Il voto in condotta valuta la capacità di rispettare il Regolamento d’Istituto, il Patto di
Corresponsabilità, il grado di educazione e di civiltà nei rapporti interpersonali.
Criteri di riferimento per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi
Nel rispetto della vigente normativa, il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale degli ultimi tre anni di
scuola, assegna agli studenti un credito scolastico relativo all'andamento degli studi.
Individuata la fascia di riferimento (tabelle allegate al Regolamento dell’Esame di Stato), in base alla
media della votazione scolastica riportata dallo studente ogni anno, l'attribuzione del punteggio
inferiore, mediano o superiore, considera i seguenti criteri:
Credito
scolastico
Sufficienza in tutte le discipline nello scrutinio finale.
Partecipazione ad iniziative, strutturate o individuali, di approfondimento.
Partecipazione attiva del singolo studente a progetti legati all'indirizzo del corso di studi.
Credito
formativo
Attività sportive a livello agonistico.
Attività artistiche con partecipazione a manifestazioni pubbliche.
Attività lavorative coerenti con l'indirizzo di studi.
Attività di volontariato continuative e documentate.
Corsi extrascolastici di informatica e di lingua straniera.
N.B. Tutte le attività considerate devono essere debitamente documentate da attestati con una
sintetica descrizione dell'esperienza fatta.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Composizione della classe
Iscritti provenienti dalla
precedente classe quarta
Iscritti provenienti da
altro Istituto
Iscritti non promossi
nel precedente anno scolastico Totale
iscritti
25 // 2 27
Percorso scolastico
La classe V A risulta composta da 27 allieve, di cui quattro caratterizzate da disturbi specifici di
apprendimento e un’alunna certificata con Legge 104, per le quali il Consiglio ha predisposto strumenti
compensativi ed attività didattiche appropriate.
La classe risulta assai eterogenea dal punto di vista dell’apprendimento, dell’impegno e degli interessi.
Alcuni hanno sviluppato un efficace metodo di studio che, sostenuto da interessi personali e da
un’applicazione responsabile, ha permesso loro di raggiungere globalmente buoni risultati.
Altri, a causa di gravi problemi familiari e personali, noti al consiglio di classe e non sottovalutabili,
hanno avuto un impegno più discontinuo, con risultati inferiori alle loro possibilità e talvolta anche
negativi.
Poche hanno dimostrato attitudini apprezzabili per quanto concerne le capacità di apprendimento e di
rielaborazione autonoma dei contenuti, mentre alcune hanno rivelato difficoltà nell’organizzazione
sistematica dello studio, unitamente a problemi espressivi che ne hanno limitato l’efficacia espositiva.
La partecipazione alle lezioni, sebbene non sempre costante e continua, ha consentito tuttavia di creare
un costruttivo dialogo tra docenti e studenti, anche se è mancato, all’interno del gruppo classe, un
fattivo spirito collaborativo.
Alla fine dell’anno scolastico, il profitto globale della classe risulta piuttosto disomogeneo: un piccolo
gruppo di allieve, motivate e diligenti, ha raggiunto risultati più che discreti; un gruppo cospicuo si è
attestato su valori più che sufficienti, mentre il resto della classe, a causa di lacune pregresse in alcune
materie, non ha raggiunto la piena sufficienza, pur evidenziando nell’area di indirizzo risultati
apprezzabili.
Rispetto agli obiettivi iniziali, al termine del quinto anno la situazione relativa alle diverse aree
disciplinari si può così sintetizzare:
Nell’ambito umanistico, la classe ha espresso un discreto interesse, sebbene talvolta si riscontrino
difficoltà espositive nella forma scritta; il profitto è mediamente più che sufficiente.
In Filosofia e Inglese si conferma il quadro generale della classe in cui emerge un gruppo di allieve
brillanti e un altro folto gruppo che si è attestato su risultati insufficienti o appena sufficienti per
scarso impegno e per carenze pregresse e prerequisiti non raggiunti negli anni passati.
7
Nell’area di indirizzo, e in particolare nel laboratorio della figurazione legato alla pratica diretta, la
classe è riuscita a sviluppare in parallelo due programmi, approfondendo per l’intero anno scolastico la
parte relativa al restauro delle opere pittoriche, con la realizzazione di un esercizio triplo su di un’opera
pittorica del Quattrocento.
Dal punto di vista del comportamento, i rapporti con gli insegnanti sono sempre stati improntati
all’insegna della correttezza e del rispetto.
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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Discipline previste nel piano di studi
Disciplina
N° ore
complessive previste
nell’anno scolastico
N° ore
effettuate entro
il 15/05/2017
Continuità didattica
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Italiano 132 100 * * *
Storia 66 72 * * *
Inglese 99 82 * * *
Filosofia 66 39 * *
Matematica 66 57 * *
Fisica 66 54 * *
Storia dell’Arte 99 72 * * *
Discipline
pittoriche 99 86 * * *
Laboratorio della
figurazione 99 83 * * *
Laboratorio della
figurazione 132 96 *
Discipline
plastiche 132 114 * * *
Scienze motorie e
sportive 66 64 * * *
Religione 33 19 * * *
Attività pluridisciplinari, complementari e di approfondimento
Attività / Progetti
(ultimo anno)
visite guidate e viaggi di istruzione, stage,
tirocinio, concorsi, progetti, attività di
integrazione con il territorio etc.
Docente
referente
Tipologia
(crocettare)
Partecipazione
(crocettare)
Curriculare Extra-
curriculare Totale Parziale
1. Visita di un giorno a Milano:
Museo del Novecento Febbraro *
2. Incontro presso il centro
Labriola sul tema dei migranti Mancin *
3. Attività di sensibilizzazione e
formazione sul tema della Shoah Mancin –
Bonapace *
4. Alternanza scuola lavoro:
Progetto casa della donna. Bozzetto *
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Modalità di insegnamento
Per gli obiettivi, i contenuti e i criteri di valutazione e indicatori si rimanda alle programmazioni
individuali
Disciplina
Metodologia
Lezione frontale, discussioni
guidate,
lavoro di gruppo, simulazioni, altro
Strumenti di verifica
Interrogazione, questionari,
relazioni, componimenti,
prova grafica, prova in
laboratorio, altro
Religione Lezioni frontali, discussioni guidate Interrogazioni
Italiano Lezioni frontali, discussioni guidate,
simulazioni
Interrogazioni, analisi testuali,
produzione testi di vario tipo
Storia Lezioni frontali, discussioni guidate,
simulazioni
Interrogazioni, verifiche
scritte
Inglese Lezioni frontali, discussioni guidate,
simulazioni
Interrogazioni, verifiche
scritte, Presentazioni in Power
Point relative a Mostre
visitate
Storia dell’Arte
Lezioni frontali, discussioni guidate,
simulazioni, lavori di gruppo,
approfondimenti individuali
Interrogazioni, verifiche
scritte
Filosofia Lezioni frontali, discussioni guidate Interrogazioni, verifiche
scritte
Matematica Lezioni frontali e partecipate,
simulazioni
Interrogazioni, verifiche
scritte
Fisica Lezioni frontali e partecipate,
simulazioni
Interrogazioni, verifiche
scritte
Discipline pittoriche Lezioni frontali ed interattive,
discussioni guidate, simulazioni
Prove grafico-pittoriche,
progettazioni, relazioni
Laboratorio della
figurazione
Lezioni frontali ed interattive,
discussioni guidate, simulazioni.
Dimostrazioni pratiche
Prove grafico-pittoriche,
elaborazioni digitali
Discipline plastiche Elaborazioni tridimensionali, lavori
di gruppo
Prove grafiche, elaborazioni
tridimensionali
Scienze Motorie Lezioni frontali, lavori di gruppo,
discussioni guidate Prove pratiche e teoriche
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Elenco sintetico dei materiali e delle strutture utilizzate
Disciplina Strutture e spazi Testi, attrezzature e
materiali didattici
Religione Aula LIM, PC, DVD
Italiano Aula
Libro di testo, LIM, PC,
Internet, Testi di narrativa,
poesia e saggistica
Storia Aula
Libro di testo, LIM, PC,
Internet, DVD
(filmati d’archivio – Storia
d’Italia Istituto Luce)
Inglese Aula Libro di testo, PC, Internet,
fotocopie
Storia dell’Arte Aula Libro di testo, LIM, PC,
Internet, DVD
Filosofia Aula Libro di testo, fotocopie
Matematica Aula Libro di testo, appunti
Fisica Aula Libro di testo, appunti
Discipline pittoriche Aula di disegno e pittura
Libri, fotocopie, colori,
dispense e presentazioni
PowerPoint, ribaltine
Laboratorio della
figurazione Laboratorio
Libri, fotocopie, colori,
dispense e presentazioni
PowerPoint
Discipline plastiche Laboratorio Fotocopie, argilla,
alabastrino
Scienze Motorie e Sportive Palestra, aula
Palloni, materassini,
spalliere, cerchi, rete
pallavolo, canestri basket,
libri, internet
N.B. Per i libri di testo adottati e/o consigliati si rinvia alle indicazioni contenute nei programmi
delle singole discipline.
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SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA
1^ Simulazione
Data di svolgimento: 21/12/2016
Tempo assegnato: 6 ore
2^ Simulazione
Data di svolgimento: 8/5/2017
Tempo assegnato: 6 ore
Prova assegnata: Cfr. allegato B 1 Prova assegnata: Cfr. allegato B 2
SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA
1^ Simulazione
Data di svolgimento: 15-17/2/2017
Tempo assegnato: 18 ore
2^ Simulazione
Data di svolgimento: 10-12/5/2017
Tempo assegnato: 18 ore
Prova assegnata: Cfr. allegato B 3 Prova assegnata: Cfr. allegato B 4
TERZA PROVA
D.M. n. 429 del 20.11.2000, art. 2, comma 3
TIPOLOGIA "B"
Quesiti a risposta singola: quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli
di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti una o più materie, possono
essere articolati in una o più domande chiaramente esplicitate. Le risposte debbono essere in ogni
caso autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima
indicata dalla Commissione.
Durata della Terza Prova : 3 ore
SCHEDA RIEPILOGATIVA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
1^ Simulazione
Data di svolgimento: 03/02/2017
Tempo assegnato: 3 ore
TIPOLOGIA B (3 QUESITI PER DISCIPLINA, MAX 15 RIGHE)
Prova assegnata: Cfr. allegato B 5
Discipline coinvolte: Filosofia
Fisica
Storia dell’arte
Inglese
2^ Simulazione
Data di svolgimento: 09/05/2017
Tempo assegnato: 3 ore
TIPOLOGIA B (3 QUESITI PER DISCIPLINA, MAX 15 RIGHE)
Prova assegnata: Cfr. allegato B 6
Discipline coinvolte: Matematica
Storia dell’arte
Storia
Filosofia
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ALLEGATI A:
Programmi analitici delle singole discipline effettivamente svolti fino al 15.5.2017 e
quanto in previsione entro il termine delle lezioni.
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MATERIA: ITALIANO DOCENTE: MASSIMO MANCIN Testi in adozione:
BALDI-GIUSSO-RAZETTI-ZACCARIA, Il libro della letteratura, vol. 2 - 3.1 - 3.2
* I testi indicati in corsivo sono stati letti integralmente, salvo dove diversamente specificato
Giacomo Leopardi.
La formazione culturale.
L’elaborazione concettuale: pessimismo storico, pessimismo cosmico, fase eroica.
La teoria del piacere.
Idilli: L’infinito
Canti: A Silvia
Il passero solitario
Il sabato del villaggio
La quiete dopo la tempesta
La ginestra (vv. 1-7; 296-317)
Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese.
L’età del Positivismo.
La poetica del Naturalismo. Emile Zola: Il romanzo sperimentale.
La poetica del Verismo.
Giovanni Verga.
La produzione “mondana” (cenni).
La produzione verista.
Il canone dell’impersonalità.
L’ideale dell’ostrica.
L’artificio della regressione.
Vita dei campi: Rosso Malpelo
Fantasticheria
La lupa
Novelle rusticane: La roba
Libertà
Il ciclo dei vinti:
I Malavoglia: Il mondo arcaico e l’irruzione della storia (cap.I)
I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico (cap.IV)
L’addio di ‘Ntoni (cap.XV)
Mastro Don Gesualdo.
La nuova poesia francese.
Charles Baudelaire
Ennui e idéal.
Oltre il confine dei sensi.
I fiori del male: Spleen
L’albatro
Corrispondenze
14
Arthur Rimbaud
La fase del veggente.
Poesie: Vocali
Le poetiche del Decadentismo.
L’eroe esteta. Joris Karl Huysmans: A ritroso (cenni)
Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray
Gabriele D’Annunzio
L’eroe esteta: Il piacere
Il superuomo-tribuno.
La fase notturna
Alcyone: La pioggia nel pineto
La sabbia del tempo
Pastori
Giovanni Pascoli
Il simbolismo.
La poetica del fanciullino.
Myricae: Lavandare
Novembre
Arano
X agosto
L’assiuolo
Il tuono
Il lampo
Temporale
Canti di Castelvecchio: La mia sera
Il futurismo.
Filippo Tommaso Marinetti
Il manifesto futurista
Zang tumb tumb: Bombardamento
La poesia crepuscolare.
La polemica antidannunziana.
La demitizzazione del ruolo del poeta.
Guido Gozzano
Il distacco ironico.
I Colloqui: Signorina Felicita
L’amica di nonna Speranza (prima strofa)
Invernale
Le golose
La nuova narrativa.
Italo Svevo
La figura dell’inetto: Emilio Brentani e Zeno Cosini.
15
Senilità
La coscienza di Zeno: Il fumo
Luigi Pirandello
Il contrasto tra illusione e realtà.
Il sentimento del contrario.
Il sentimento della casualità.
Il relativismo.
Narrativa e teatro.
L’umorismo: Il sentimento del contrario
Il fu Mattia Pascal
Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
La patente
Così è (se vi pare)
Sei personaggi in cerca d’autore
Enrico IV
La “poesia nuova” degli anni Venti.
L’essenzialità della parola.
Il poeta-uomo di pena.
Giuseppe Ungaretti
L’esperienza di guerra.
L’Allegria: Veglia
San Martino del Carso
I fiumi
Mattina
Soldati
Natale
Eugenio Montale
Lessico e paesaggio.
Il ruolo del poeta.
Ossi di seppia: Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Cigola la carrucola del pozzo
Spesso il male di vivere ho incontrato
Le occasioni: La casa dei doganieri
Non recidere forbice quel volto
Salvatore Quasimodo
Acque e terre: Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
Il Neorealismo Cesare Pavese
La luna e i falò: Dove son nato non lo so
Come il letto di un falò
16
Beppe Fenoglio
La narrativa resistenziale
Il partigiano Johnny: Il settore sbagliato della parte giusta
Una questione privata
La memoria della deportazione
Primo Levi
Se questo è un uomo: Il canto di Ulisse
Lettura integrale di due tra le seguenti opere a scelta:
Giovanni Verga, I Malavoglia
Gabriele D’Annunzio, Il piacere
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
Italo Svevo, La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal
Uno, nessuno e centomila
Così è se vi pare
Sei personaggi in cerca d’autore
Beppe Fenoglio, Una questione privata
Primo Levi, Se questo è un uomo
Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno
Torino, 12 maggio 2017 L’insegnante
I rappresentanti degli studenti
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MATERIA: STORIA DOCENTE: MASSIMO MANCIN
Testo in adozione: FOSSATI-LUPPI-ZANETTE, La città della storia, vol. 2-3
La seconda rivoluzione industriale
L’età crispina
La crisi di fine secolo
La società di massa
L’età giolittiana
L’Italia alla vigilia della Prima guerra mondiale
La Prima guerra mondiale
Il crollo del regime zarista e la rivoluzione bolscevica
L’Italia nel primo dopoguerra: il biennio rosso
L’avvento al potere del fascismo
La creazione dello Stato totalitario in Italia
L’avvento al potere del nazismo
La creazione dello Stato totalitario in Germania
La guerra di Spagna
La Seconda guerra mondiale
La Resistenza e la Liberazione
Il secondo dopoguerra
L’Italia repubblicana dalla ricostruzione al miracolo economico
Torino, 12 maggio 2017 L’insegnante
I rappresentanti degli studenti
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MATERIA: INGLESE DOCENTE: AMBRA MONTEVERDI
Testi adottati
“Art Today” , Clegg, Orlandi, Regazzi; Ed. CLITT
“ Compact Performer Culture & Literature”, Spiazzi, Tavella, Layton; Ed. ZANICHELLI
Art Today
ARGOMENTI SVOLTI
Module 9 Art in the 19th century.
John Constable:
Dedham Vale
Flatford Mill
Boat-Building near Flatford Mill
Cloud Study
The Leaping Horse
Joseph Mallord WilliamTurner:
The Devil’s Bridge, Saint Gotthard
The shipwreck
Snow Storm: Hannibal and his Army Crossing the Alps
Confronto tra Turner e Constable
Dante Gabriele Rossetti:
The Girlhood of Mary Virgin
The Annunciation or Ecce Ancilla Domini e relativo confronto con The Annunciation di Simone
Martini
The Bower Meadow
Nineteenth century in Europe: the Pre-Raphaelites in Britain and The Impressionists in France
John Everett Millais:
Ophelia
The Impressionists in France:
Claude Monet:
Impression: Sunrise
Pierre-Auguste Renoir:
La Loge
Edouard Manet:
Olympia
The Victorian Age: an Era of Contrasts
19
An age of Revolution: the Agrarian and Industrial Revolution
William Blake
The Sublime
Cultural, Literary and Musical Context
The European Avant-Garde
Cubism and Futurism
Pablo Ricasso “Les Demoiselles d’Avignon”
Georges Braque « Violin and Pitcher »
Gino Severini “Red Cross Train Passing a Village”; “Armoured Train in Action”
Abstract Art
Wassily Kandinsky “ Cossasks”
(dopo il 15 maggio)
Surrealism
Giorgio de Chirico “ Red Tower”
Salvator Dalì “The Persistence of Memory”; “Sleep”
Un periodo iniziale del primo quadrimestre è stato dedicato al ripasso delle principali strutture
grammaticali e funzioni comunicative e alla correzione dei compiti delle vacanze estive (lettura di
“American Horror”, Five Terrifying Tales – Edgar Allan Poe ; Black Cat) con successivo ulteriore
approfondimento del racconto “The Pit and the Pendulum”, attraverso materiale fotocopiabile fornito
dall’insegnante.
20
Durante l’anno scolastico, attraverso le uscite didattiche fatte anche a livello individuale le allieve
hanno avuto modo di presentare un’opera, (alcune in power-point) con una breve nota introduttiva dei
seguenti artisti:
Carol Rama e Henry de Toulouse-Lautrec, descrivendola , commentandola, introducendo in modo
esemplificativo le principali caratteristiche dell’autore/artista.
Numero verifiche: 2 nel primo quadrimestre; 3/4 nel secondo quadrimestre (di cui simulazioni della
terza prova, ed una fatta come esercitazione scritta in classe senza valutazione)
Numero interrogazioni: 2 nel primo; 2/3 (alcune a recupero delle verifiche non svolte o insufficienti).
In questa classe sono state anche previste prove equipollenti per la simulazione della terza prova con
relativa griglia di valutazione e alle allieve con PdP individualizzato (DSA/BES) è stato consentito
l’utilizzo di presentazioni in power point sul computer durante le interrogazioni e l’utilizzo di mappe
concettuali.
Durante le simulazioni della terza prova d’esame è stato consentito l’uso sia del vocabolario che del
dizionario monolingue.
Torino 15, Maggio 2017
L’insegnante: Le allieve rappresentanti di classe
Monteverdi Ambra ------------------------------------------
------------------------------------------
21
MATERIA: STORIA DELL’ARTE DOCENTE: FEBBRARO CINZIA
Le premesse dell’Impressionismo: E. Manet
La colazione sull’erba
L’ Olympia
Il bar delle Folies Bergères
I Macchiaioli: G. Fattori
Campo italiano dopo la battaglia di Magenta
La rotonda di Palmieri
In vedetta
L’Impressionismo: C. Monet, A. Renoir, E. Degas
I papaveri
Impressioni: Levar del sole
La serie delle cattedrali
Lo stagno delle ninfee
La Grenouillère
L’altalena
Il Ballo al Moulin de la Gallette
La colazione dei canottieri
Le grandi bagnanti
L’assenzio
Le stiratrici
Il post-impressionismo: P. Cézanne
I giocatori di carte
La montagna Sainte-Victoire
Le grandi bagnanti
Paul Gauguin:
Visione dopo il sermone
Da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo
Vincent van Gogh:
La stanza di Vincent ad Arles
I girasoli
La serie degli autoritratti
Notte stellata
Campo di grano con volo di corvi
Il Pointillisme: G. Seurat e P. Signac
Bagno ad Asnière
La Grande Jatte
Il divisionismo: G. Previati e G. Pelizza da Volpedo
Maternità
Il Quarto stato
Edvard Munch:
Sera sul viale Karl Johan
Vampiro
Madonna
22
Il grido
La Secessione viennese: G. Klimt
Nuda Veritas
Le tre età della donna
Il Bacio
Ritratto di Adele Blochbauer
L’espressionismo: I Fauves e Matisse:
La Danse
La musica
La camera rossa
Die Brucke : Kirchner
La torre rossa
Der Blaue Reiter: W. Kandinskij e F. Marc
Primo acquerello astratto
Cavalli azzurri
Cubismo analititico e cubismo sintetico: Picasso e Braque:
La vita
Due saltimbanchi
I giocolieri
Famiglia di acrobati
Ritratto di Gertrud Stein
Les demoiselles d’Avignon
Violino, bicchiere pipa e calamaio
Pianoforte e mandola
Giornale violino e pipa
La scuola di Parigi: Chagall, Brancusi e Modigliani
Autoritratto con sette dita
Il compleanno
Il bacio
La maiastra
Nudo rosso
Il Futurismo: Balla, Boccioni
La città che sale
Forme uniche di continuità nello spazio
Stati d’animo
Dinamismo di un cane al guinzaglio
Ragazza che corre sul balcone
Il Suprematismo: K. Malevich
Quadrato nero su fondo bianco
Liberty italiano e Modernismo spagnolo: A. Gaudi
La sagrada Familia
Parc Guell
La Pedrera
Il Costruttivismo russo: Pevsner e Gabo, Tatlin
Monumento alla terza internazionale
Il Neoplasticismo olandese: P. Mondrian
Albero rosso
23
Melo argenteo
Melo in fiore
Molo e oceano
Tableau I
Victory boogie- woogie
Il Bauhaus: Gropius, Mies Van der Rohe, Kandinskij, Klee
Il Dadaismo: Duchamp e il Ready made:
Fontana
Ruota di bicicletta
Scolabottiglie
La Metafisica: Giorgio de Chirico:
L’enigma dell’ora
La torre rossa
Ritratto premonitore di Apollinaire
Canto d’amore
Le muse inquietanti
Il Surrealismo: Dalì, Magritte:
Enigma del desiderio di mia madre
La persistenza della memoria
Il sonno
Il tradimento delle immagini
La condizione umana
L’impero delle luci
Il ritorno all’ordine: Carrà. Sironi, Casorati
Il pino sul mare
L’amante dell’ingegnere
L’attesa
Meriggio
La Nuova Oggettività: G. Grosz, M. Beckmann
Trittico della metropoli
I pilastri della società
La notte
L’Espressionismo Astratto: Pollock
Color Field Painting : Rothko
Cenni sulla Pop Art, Land Art, Informale, Spazialismo, Body Art, Arte povera e concettuale .
Le rappresentanti di classe La docente
Cinzia Febbraro
24
MATERIA: FILOSOFIA DOCENTE: WILLIAM BONAPACE
Manuale in adozione:
N. Abbagnano, G. Fornero, L’ideale e il reale, Paravia, voll. 2 e 3.
Programma svolto
• IMMANUEL KANT
Critica della ragion pura
Critica della ragion pratica
Critica del giudizio
LA NASCITA DELL’ESTETICA
ROMANTICISMO E IDEALISMO
Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca dell’assoluto
Il sentimento, l’infinito, l’Assoluto
L’ASSOLUTO E L’IDEALISMO DI HEGEL
I capisaldi del sistema: la realtà come Spirito; la dialettica come legge suprema
La “Fenomenologia dello Spirito”:
le tappe e le figure:la coscienza, l’autocoscienza, la ragione; Spirito, religione e sapere
assoluto
La “Logica”
La “Filosofia dello Spirito”, oggettivo e assoluto
DALL’HEGELISMO AI GRANDI CONTESTATORI
DEL SISTEMA (cenni)
La Destra e la Sinistra hegeliana:
• FEUERBACH
L’alienazione religiosa
Hegelismo come teologia
L’umanesimo come filosofia dell’avvenire
• MARX
Marx critico di Hegel, dell’economia classica, del socialismo utopistico, della religione
L’alienazione del lavoro
Il materialismo storico
Il materialismo dialettico
La lotta di classe
Il “Capitale”: il plusvalore
L’avvento del comunismo
SCHOPENHAUER
Il mondo come rappresentazione
La causalità
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La volontà di vita
Dolore e noia
La liberazione dal dolore: arte, ascesi e redenzione
KIERKEGAARD E IL PENSIERO TRAGICO
L’esistenza come possibilità
Il singolo
Vita estetica, etica e religiosa
L’angoscia, la disperazione, la fede
LA FILOSOFIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
NIETZSCHE
Dionisiaco ed apollineo e il problema Socrate
Il distacco da Wagner e Schopenhauer
La morte di Dio e il nichilismo
Il Superuomo e la volontà di potenza
L’eterno ritorno e l’amor fati
La genealogia della morale
FREUD
La catarsi ipnotica e la psicanalisi
Inconscio, rimozione, censura ed interpretazione dei sogni
Libido e sessualità infantile
Il complesso di Edipo
Prima topica
Seconda topica
Le tecniche terapeutiche e il transfert
Docente : ________________________________
I rappresentanti di classe
1)_____________________________________________________
2)_____________________________________________________
Torino, 15.05. 2017
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MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: TIZIANA COPPOLINO
FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE
Concetto di funzione reale di una variabile reale
Il dominio, determinazione del campo di esistenza di funzioni razionali lineari e fratte, e irrazionali
Il segno e gli zeri di una funzione
Funzioni monotòne, funzioni crescenti, funzioni decrescenti
Funzioni periodiche
Funzioni pari, funzioni dispari, le simmetrie nel grafico di una funzione
Traduzione grafica dei risultati algebrici: grafico di una funzione
LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE
Definizione di intervallo, di intorno di un punto, di punto isolato e di punto di accumulazione
Concetto di limite di una funzione
Limite destro e limite sinistro per una funzione
Definizione di limite finito di una funzione, per x che tende ad un valore finito
Definizione di limite infinito di una funzione, per x che tende ad un valore finito e gli asintoti verticali
Definizione di limite finito di una funzione, per x che tende ad infinito e gli asintoti orizzontali
Definizione di limite infinito di una funzione, per x che tende ad infinito
Teorema di unicità del limite (solo enunciato)
Teorema del confronto (solo enunciato ed interpretazione grafica)
Teoremi sulle operazioni tra limiti: limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni
Limiti che si presentano sotto forma indeterminata 0/0, ∞-∞, ∞/∞
Funzione infinitesima e infinita, confronto tra funzioni infinite e infinitesime
Definizione di funzione continua e punti di discontinuità
Gli asintoti di una funzione: verticali, orizzontali ed obliqui
Disegnare il grafico probabile di una funzione
DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE
Definizioni di rapporto incrementale e di derivata e loro significato geometrico
Derivate di alcune funzioni elementari
Teoremi sul calcolo delle derivate (solo enunciato): derivata del prodotto di una costante per una
funzione, derivata della somma di funzioni, derivata del prodotto di funzioni, derivata del reciproco di
una funzione, derivata del quoziente di funzioni
Derivate di ordine superiore
Punti stazionari: minimi, massimi, flessi a tangente orizzontale
Punti di non derivabilità: flessi a tangente verticale, cuspidi, punti angolosi
Teorema sul legame tra continuità e derivabilità di una funzione (solo enunciato)
Teorema di Lagrange e teorema di Rolle (solo enunciati ed interpretazione grafica)
STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE
Punti stazionari (massimi e minimi) e loro ricerca
Concavità di una funzione e flessi, ricerca dei flessi a tangente orizzontale
Criterio per la concavità, flessi e studio della derivata seconda di una funzione
Studio di semplici funzioni razionali intere e fratte, disegno del grafico probabile
Testo adottato M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi “Matematica.azzurro” vol. 5S Ed. Zanichelli
Verifiche: tre nel 1° quadrimestre, tre nel 2° quadrimestre Ore di lezione: 57
Torino, 13 maggio 2017 L’insegnante:
I rappresentanti degli studenti:
27
MATERIA: FISICA DOCENTE: TIZIANA COPPOLINO
IL SUONO E LA LUCE
Le onde
Le onde periodiche
Il suono e le sue caratteristiche
La riflessione delle onde sonore: l’eco
Onde e corpuscoli
Interferenza delle onde e della luce
La riflessione della luce e le sue leggi
Gli specchi piani e sferici
La rifrazione della luce e le sue leggi
La riflessione totale
Le lenti: convergenti e divergenti, l’immagine formata da una lente sottile
LE CARICHE ELETTRICHE
Fenomeni elettrostatici
L’elettrizzazione per strofinio
Conduttori ed isolanti
La legge di Coulomb; confronto tra forza elettrica e forza gravitazionale
L’elettrizzazione per induzione
La polarizzazione
IL CAMPO ELETTRICO E IL POTENZIALE
Il vettore campo elettrico e sua rappresentazione
Il campo elettrico di una carica puntiforme e il campo elettrico uniforme
L’energia elettrica
Il potenziale elettrico e differenza di potenziale.
Il condensatore piano
La capacità di un conduttore e di un condensatore piano
LA CORRENTE ELETTRICA
L’intensità di corrente elettrica
I generatori di tensione
Il circuito elettrico, collegamenti in serie e in parallelo
La resistenza dei conduttori e le leggi di Ohm
La resistenza equivalente: i resistori in serie ed in parallelo
La forza elettromotrice
Le trasformazioni dell’energia sviluppata nel passaggio di corrente
Testo adottato U. Amaldi “L’Amaldi.verde” vol. 2 Ed. Zanichelli
Verifiche: due nel 1° quadrimestre, tre nel 2° quadrimestre Ore di lezione: 54
Torino, 13 maggio 2017 L’insegnante:
I rappresentanti degli studenti:
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MATERIA:LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE DOCENTE: STATILE SILVANA
Programma svolto
1° Esercizio: rielaborazione cromatica tramite l'ausilio del collage , foglia oro, tecniche pittoriche miste
di una delle opere dell' Artista Klimt date dal docente da scegliere a piacere.
Pensiero dell'artista, collage e assemblage secondo Picasso e Braque
Scelta dell'immagine dell'opera.
Impostazione disegno per il bozzetto su foglio 35x50cm
Disegno a mano libera dell’opera scelta su foglio spolvero 35x50cm
Esercizio n°1 Tavola di lavoro per lo studio cromatico e dei materiali.
Spiegazione per lo svolgimento.
Trasporto del disegno preparatorio per il bozzetto in cui applicare lo studio dei materiali della materia
pittorica e le prove colore dello studio cromatico.
Supporto cartaceo: Murillo
Disegno preparatorio in linea tonale su foglio spolvero 50x70cm dell'opera scelta.
Trasporto tramite lucidatura del disegno in linea tonale sul supporto scelto
Esercizio n°3 Applicazione tecniche studiate e scelte nella tavola di lavoro su supporto in dimensione
proporzionale al disegno preparatorio.
Studio e ricerca dei materiali da applicare
Supporto: Tela 50x70cm
Spiegazione e Applicazione della foglia oro e argento.
Esercizio n°5: Opera a scelta da realizzare su carta giapponese con tecnica a scelta tra gomma arabica e
pigmento e tempera al latte e pigmento
PARTE DI RESTAURO.
ll supporto ligneo: pasta di legno.
Classificazione in supporti rigidi e mobili,
Come si forma,
Funzione didattica ed artistica,
Differenze con il cartone pressato e multistrato in legno, similitudini.
Il supporto Cartaceo: carta giapponese,
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Origini,
Da cosa è formato,
Funzione artistica secondo l'artista Hokusai,
Applicazione per il restauro.
Schemi alla lavagna.
La lacuna pittorica e cenni delle tecniche di applicazione: il rigatino.
La creptatura del film pittorico ed intervento di restauro con carta giapponese. Decisioni del capo
restauratore secondo l'intervento.
Cenni della carta del restauro, esercizi applicativi a supporto.
Esercizio n°4 : tavola per esercizio multiplo di approfondimento. Particolare dell' Opera di Botticelli
"La primavera" .Spiegazione per lo svolgimento e inizio.
Passaggio n°1: lucidatura del particolare
Passaggio n°2: trasporto del disegno su tavola
Passaggio n° 3: applicazione della carta giapponese e parte dell’immagine con lacune.
Passaggio n°4 : riproduzione cromatica e studio con tecnica acquerello, applicazione a velatura.
Passaggio N° 5: la lacuna colmata a gesso e applicazione della tecnica rigatino
Ore annuali: n° 132
Ore svolte al 15 Maggio 2017: n° 96
Prof.ssa Statile Silvana
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MATERIA : DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE DOCENTE: BILLIA GIORGIO
Il programma di discipline plastiche della classe 5^ A si è articolato con le seguenti finalità:
- conoscenza degli elementi fondamentali del linguaggio plastico;
- comprensione, analisi della tridimensionalità e utilizzo corretto dei vari strumenti di lavoro;
Contenuti :
- materiali e tecniche legati alla scultura;
- comprensione del rapporto forma-spazio;
- uso della scagliola con relativi stampi (stampo a buona forma, stampo a forma perduta);
-copia dal vero e rielaborazione copia dal vero dei calchi in gesso presenti in aula;
- le tecniche di base utilizzate sono state il tutto-tondo, con relativa costruzione di armatura; il
bassorilievo; elaborati grafici di grandi dimensioni, tecnica carboncino o sanguigna su spolvero; calchi
in gesso alabastrino, a forma persa di alcuni elaborati svolti dagli allievi.
Obiettivi educativi:
-uso corretto degli strumenti di lavoro(stecche, mirette, compasso, spatola ecc);
-esecuzione corretta nella copia dal vero dei volumi e del disegno sul piano in argilla;
-uso dei diversi mezzi di esecuzione per affinare un certo gusto estetico della forma plastica anche
attraverso la consultazione di libri d’arte, immagini fotografiche e internet;
- acquisizione delle conoscenze tecniche espressive ed operative del linguaggio plastico e grafico.
Obiettivi didattici
Gli obiettivi didattici sono stati prevalentemente raggiunti da buona parte della classe, che nel corso
dell’ anno scolastico ha dimostrato curiosità e interesse per la materia .
Torino 02-05-2017 Il docente
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MATERIA: DISCIPLINE PITTORICHE DOCENTE: BOZZETTO DANIELA
MATERIA: LABORATORIO della FIGURAZIONE
DISCIPLINE PITTORICHE: ore previste 99; svolte 86
LABORATORIO della FIGURAZIONE: ore previste 99; svolte 83
- approfondimento e sviluppo dei contenuti trattati nel secondo biennio;
- elementi di anatomia artistica studiati tramite il disegno dal vero: copia del
modello vivente (modello maschile) e calchi in gesso;
- tecniche grafiche;
- tecniche pittoriche;
- tecniche miste;
- utilizzo del software grafico Photoshop: colorazione di immagini, utilizzo dei filtri,
modifica di immagini, bilanciamento colore, contrasto ecc., tecniche di foto-ritocco,
utilizzo dei livelli e di maschere di livello; rendering.
- prospettiva lineare con studio di ambientazioni
- realizzazione di particolari in scala
- educazione visiva: differenze tra immagine illustrativa/descrittiva e immagine evocativa;
- l'inquietante e l'oscuro: clichè e stilemi standardizzati.
- grafica: progettazione di una copertina per una raccolta di racconti dell’orrore di E. A. Poe;
- progettazione di un logo/marchio per casa editrice;
- studio della griglia d’impaginazione
- relazione: presentazione ed esposizione del progetto
- I simulazione di II prova - tema: Primo Levi (rapporto uomo/animale);
- II simulazione di II prova – tema: decorazione per area break di un museo privato ;
L’insegnante I rappresentanti degli studenti:
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MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: MARINA TARTAGLIA
I QUADRIMESTRE :
Condizionamento generale per migliorare i parametri fisiologici individuali degli allievi. Esercizi
per il potenziamento , la resistenza, la coordinazione e l’equilibrio. Test attitudinali, andature atletiche e ritmiche, es. alla spalliera e con piccoli attrezzi
Progetto di YOGA
II QUADRIMESTRE :
Hit ball: regole del gioco e fondamentali
Fondamentali individuali della pallavolo: passaggi, palleggi e battuta.
Fondamentali di palla pugno.
Previsti i seguenti progetti : Pattinaggio sul ghiaccio
Al termine di ciascuna attività verranno effettuate le valutazioni mediante test, percorsi ginnici,
esercitazioni obbligatorie e mediante l’ osservazione sistematica degli allievi
Argomenti teorici per gli allievi esonerati dalla lezione con riferimento alle attività pratiche svolte.
E valutazione scritta o orale.
Torino, 30/011/16 Prof.ssa Tartaglia Marina
Programma svolto di scienze motorie
Anno scolastico 2016/17
Docente Tartaglia Marina Classe 5 A
Condizionamento generale per migliorare i parametri fisiologici individuali, esercizi per la
coordinazione e l’equilibrio, esercizi per la respirazione.
Yoga , progetto di sei lezioni , avvicinamento alla disciplina e pratica di alcune tecniche di base.
Giochi di squadra : pallavolo e hitball ( fondamentali individuali e di squadra).
Percorsi e circuiti.
Approfondimento dei seguenti argomenti : ginnastica posturale, hiit cardio-circolazione.
Test di valutazioni effettuati al termine di ogni argomento trattato.
Torino 06/05/17
Tartaglia Marina
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ALLEGATI B: Testi delle simulazioni delle Prove d’Esame.
Allegato B 1 Prima simulazione di prima prova (18/01/2016)
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Giovanni Pascoli
Lavandare
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor
leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe
cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti,
come son rimasta! Come l'aratro in mezzo alla maggese.
COMPRENSIONE:
Il quadro di un paesaggio autunnale presentato nel componimento, solo in apparenza realistico, vuole
comunicare la sensazione psicologica ed esistenziale dell’abbandono. Illustra l’immagine centrale del
testo in una breve sintesi.
ANALISI DEL TESTO:
Analizza nel dettaglio i temi e le immagini delle tre strofe. Quali sono rispettivamente legate alla vista e
quali all’udito?
Evidenzia quali scelte terminologiche anticipino e rafforzino il tema centrale.
Nel componimento viene stabilita un’evidente analogia tra la donna e l’aratro abbandonato. Rintraccia
le espressioni che rimandano a questo campo semantico e spiega quale significato assumano nella
concezione pasco liana dell’amore.
Spiega perché lo stile di Pascoli può definirsi impressionistico.
Le scelte espressive nel testo creano un effetto di monotonia. In che modo tale effetto è in relazione con
i temi della poesia?
Le innovazioni della poetica pascoliana nel contesto del decadentismo
34
TIPOLOGIA B
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: L'amicizia, tema di riflessione e
motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte
DOCUMENTI
Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini
liberi. […] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto […] "Se un uomo salisse
in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione
non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non
avrebbe nessuno a cui comunicarla". Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di
appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico.
CICERONE, De amicitia_ _Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e
messi in un vasel, ch'ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od altro
tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme
crescesse 'l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch'è sul numer de le trenta con
noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse
contenta, sì come i' credo che saremmo noi.
DANTE ALIGHIERI, Le Rime
"Renzo …!" disse quello, esclamando insieme e interrogando. "Proprio," disse Renzo; e si corsero
incontro. "Sei proprio tu!" disse l'amico, quando furon vicini: "oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe
pensato?" […] E, dopo un'assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello
che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro
[…] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto
quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. […] Raccontò anche lui all'amico le sue
vicende, e n'ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di
prodigi. "Son cose brutte," disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva
resa disabitata; "cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la
vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo".
A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827
"Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a
lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non
poteva far più il manovale. […] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver
la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del
vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma
Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c'era modo di vincere il
ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata.
Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi
occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto."
G. VERGA, Rosso Malpelo - "Vita dei campi", 1880
"Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‹addomesticare›? E' una cosa da molto dimenticata. Vuol
dire ‹creare dei legami›"… "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non
sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una
volpe uguale a centomila volpi…Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto
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terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi
di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E
questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano".
A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943
"A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora,
del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato
e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo
dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui
mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della
cascina".
C. PAVESE, La luna e i falò, 1950
"Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non
ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo
avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo
dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di
fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. […] Ho esitato un po'
prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza,
sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un
amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia."
F. UHLMAN, L'amico ritrovato, 1971
Mio vecchio amico di
giorni e pensieri da
quanto tempo che ci
conosciamo, venticinque
anni son tanti e
diciamo un po' retorici
che sembra ieri. Invece
io so che è diverso e tu
sai quello che il tempo ci
ha preso e ci ha dato: io
appena giovane sono
invecchiato tu forse
giovane non sei stato
mai.
Ma d'illusioni non ne
abbiamo avute o forse si,
ma nemmeno ricordo, tutte
parole che si son
perdute con la realtà
incontrata ogni
giorno. ..............................
.. Quei giorni spesi a
parlare di niente sdraiati al
sole inseguendo la
vita, come l'avessimo
sempre capita, come
qualcosa capito per
sempre. .............................
F. GUCCINI, Canzone per Piero, da "Stanze di vita quotidiana", 1974
INCLUDEPICTURE "http://www.atuttascuola.it/esame_di_stato/raffaello.gif" \*
MERGEFORMATINET _ _ "È notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo
spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica
espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla."
RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini, Rizzoli 2003
36
RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, 1518-1519, Museo del
Louvre, Parigi
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di
«pensare»
DOCUMENTI
«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui
essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non
conosce autorità. … Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del
pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione… Se incontra un qualche confine è solo
per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in
occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa,
in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove
pare sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno
mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice
celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi
del sacro e del profano, del giusto e dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente
corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti…
Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia,
della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale,
in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta
che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di
disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone
decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.».
G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE
DELLA SERA, 21/9/2003
«… tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la
"filosofomania". Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei
varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la
disciplina descritta dai detrattori come quella "con la quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È
solo una moda passeggera o c'è di più?… "Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la
filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato
nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo
processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese
ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma
stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e
commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a
meno di un bisogno personale di orientamento… La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non
una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la
filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a
Socrate… La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel
senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione
filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo
senso la filosofia è profondamente democratica».
Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003
37
«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità.
Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla
scienza… ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici,
tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la
filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. … la
voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco" di
cattedre e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi
delle persone. Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze,
le scienze sociali, l'etica economica, per non parlare della bioetica.»
Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003
«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e
mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni.
Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro
vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema
condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché
toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la
vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi,
è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà
loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già
fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del
mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro
inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è
impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo
guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza
della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni
della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come
sarebbe il nostro mondo senza di essa».
Remo BODEI, Perché c'è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003
«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso
dell'ambiguità… Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere
riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il
mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che
ne sanno tutti gli uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il
corpo nell'anima…? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente,
i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di
meno che uomo».
M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953
3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura
giovanile.
DOCUMENTI
«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro
segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di
osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più
importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso
38
la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile
internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di
ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di
rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il
potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che
veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura
giovanile mondiale.»
E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997
«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al
tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni
cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i
rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia,
hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria
fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la
geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e
comunicative. [...]
Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di
marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio
della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia
e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande
spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i
luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia
utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare
le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di
guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed
artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi
nuovi spazi espressivi e comunicativi.»
D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999
«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più
ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione
diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile
sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti
valoriali all’interno della società della quale sono parte.»
L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Il tempo della natura, i tempi
della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo
DOCUMENTI
«Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più
perfetti».
39
Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952
«Il Tempo con la "t" maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela...
Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c'è stato
sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant'Agostino: il Tempo
non c'era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente
all'esistenza dell'universo… ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un
fisico come Werner Heisenberg può scrivere che "rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di
simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or
sono..." Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva
Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli
che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il
tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a
rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant'Agostino
tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come
scrive Savater, quando "verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale
termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai».
A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003
«…solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico,
invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando
antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle,
come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione
prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si
presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale».
P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003
«La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli
eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta,
che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo
potere.»
P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997
«La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel
Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico,
appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma
non è il Tempo… La Storia è racconto… E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel
Tempo. Ma cos'è il Tempo?… Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non
reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto
abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei
del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo
astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non
sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo
che aspetto abbia… Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli
avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (…) inducono a
identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi
avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di
comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il
Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo
40
l'orologio…»
A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003
«(C'è)… una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo
circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli
sempre ricominciati…. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe
senz'altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei
raggruppamenti…(C'è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo,
ma all'individuo…Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. … la più appassionante, la più
ricca di umanità, e anche la più pericolosa… Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più
piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo
sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie
di personaggi.»
F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione
«Il problema dell'uomo d'oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio.
E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità". Nasos Vaghenàs usa la poesia per
farsi condurre fuori del tempo… "Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di
"sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? " "L'uomo desidera trascendere
se stesso. È un'esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme
superiori per fare questa esperienza. L'altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora
superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D'altra
parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni
opera d'arte c'è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo
spazio temporale».
F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L'AVVENIRE,
18/1/2004
«Com'erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un'ora era un universo, un'epoca intera, che un
semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno… Quel
tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo,
quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma
poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una
volta passato quel capo dei trent'anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni
incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c'è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli
quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro
paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli
affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che,
seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno
della morte?… quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente
veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un'altra eternità, che forse è quella
stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla».
C. LEVI, L'Orologio, 1950
TIPOLOGIA C – TEMA DI STORIA
Commenta, alla luce delle tue conoscenze, la prima parte dell’articolo 3 della Costituzione Italiana:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
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TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e
sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far
manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana
e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci
vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un
deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […]
Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in
eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi
di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, "Il Sole 24 ORE" del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue
considerazioni e convinzioni al riguardo.
42
Allegato B2 Seconda simulazione di prima prova (18/04/2016)
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
SVEVO
Il fumo (La coscienza di Zeno)
Il capitolo 3 del romanzo contiene il lavorio di memoria che Zeno, su ordine del dottor S., esegue sull’arco
temporale della vita per compiere l’analisi storica della sua propensione al fumo.
_Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi
metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent’anni circa. Allora soffersi per
qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e
l’assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta! Mi ferì e la febbre la colorì: Un vuoto
grande e niente per resistere all’enorme pressione che subito si produce attorno ad un vuoto. Quando il
dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò
ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua
mano sulla mia fronte scottante, mi disse:
– Non fumare, veh!
Mi colse un’inquietudine enorme. Pensai: «Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio
farlo per l’ultima volta». Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine ad onta che la
febbre forse aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state
toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui si compie un voto. E,
sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia. Mio padre andava e veniva col
suo sigaro in bocca dicendomi:
– Bravo ! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito!
Bastava questa frase per farmi desiderare ch’egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di
correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima.
Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo. Le mie
giornate finirono coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto,
di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent’anni, si muove
tuttavia. Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior
indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto. Posso anzi dire, che da qualche
tempo io fumo molte sigarette... che non sono le ultime. Sul frontispizio di un vocabolario trovo questa
mia registrazione fatta con bella scrittura e qualche ornato:
«Oggi, 2 Febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! !».
Era un’ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l’accompagnarono. M’ero
arrabbiato col diritto canonico che mi pareva tanto lontano dalla vita e correvo alla scienza ch’è la vita
stessa benché ridotta in un matraccio. Quell’ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività
(anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo.
Per sfuggire alla catena delle combinazioni del carbonio cui non credevo ritornai alla legge. Pur troppo!
Fu un errore e fu anch’esso registrato da un’ultima sigaretta di cui trovo la data registrata su di un libro.
Fu importante anche questa e mi rassegnavo di ritornare a quelle complicazioni del mio, del tuo e del
suo coi migliori propositi, sciogliendo finalmente le catene del carbonio. M’ero dimostrato poco idoneo
alla chimica anche per la mia deficienza di abilità manuale. Come avrei potuto averla quando
continuavo a fumare come un turco?
Adesso che son qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta
per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei
43
divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è
un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per
spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che
nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta.
Che cosa significano oggi quei propositi? Come quell’igienista vecchio, descritto dal Goldoni, vorrei
morire sano dopo di esser vissuto malato tutta la vita?
Comprensione e Analisi del testo:
1. Riassumi il contenuto del passo in non più di quindici righe
2. Facendo riferimento ai tempi verbali del testo, individua e indica le modalità con cui Zeno stravolge la
lineare rievocazione del passato
3. Il passo è un esempio di quello che Svevo chiama “tempo misto”. Che cosa intende con questa
espressione?
4. Il rituale dell’ultima sigaretta viene adottato da Zeno in occasione di particolari eventi della vita. Come
spieghi questa strategia?
5. Al tempo della scrittura Zeno, ormai vecchio, si interroga sul suo attaccamento al fumo in età giovanile.
Indica quali spiegazioni fornisce a se stesso e se esse siano attendibili per lui e per il lettore.
Approfondimento:
Illustra i caratteri principali dell’opera sveviana, collocando lo scrittore nel contesto culturale e storico di
Trieste. Fai riferimento ai suoi tre principali romanzi. Soffermati sul tema dell’inettitudine presente ne La
coscienza di Zeno
_______________
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
DOCUMENTI
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MERGEFORMATINET
V. Van Gogh, La lettrice di
romanzi,olio su tela, 1888
H. Matisse, La lettrice in abito
viola,olio su tela, 1898
E. Hopper, Chair car, olio su
tela, 1965
_
44
_Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
«Pubblico: La poesia è "una dolce vendetta contro la vita?"
Borges: Non sono molto d'accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale
della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non
considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei
numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l'uno
all'altro?Pubblico: Ma la parola vita non è vita.
Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e
quindi perché non anche del linguaggio? [...] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne
faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel '17. [...] Non credoche
la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l'arte faccia parte della vita.»
Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
«Nel momento in cui legge, [...] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio
mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l'etica, in ultima analisi, non è che la riflessione
quotidiana sui costumi dell'uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L'immaginazione della
letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria
immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel
proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano
sempre a una sfera di ordine morale.»
Ezio RAIMONDI, Un'etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
«L'arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall'arte,
possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato
la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi
quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. [...]
Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i
sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la
45
mia vita.
[...] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il
contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l'uso di
termini come "verità" o "conoscenza" e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non
meno di quanto ci guarisca dal nostro "egotismo", inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere
nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci
allargano l'orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in
affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l'inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere
accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il
contenente stesso: l'apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una
nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di
vista riguardano la morale, più che la scienza.»
Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
DOCUMENTI
«L'esercizio del pensiero critico, l'attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità
positiva nei confronti dell'innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l'apertura alla
collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo "pacchetto" di competenze, che possiamo
definire le "competenze del XXI secolo". Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo
decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali
determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l'Italia, che ha
fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di
istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi
un'importante sfida per il nostro paese.»
Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino,
Bologna 2014 (ed. originale 2009)
«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale
importanza per il futuro dei loro paesi. Non c'è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico-
scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia
preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel
vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la
creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del
pianeta.
Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la
capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come "cittadini del mondo"; e,
infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell'altro.»
Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura
umanistica, Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)
46
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe
definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l'apprendimento permanente, e dovrebbe essere
un'iniziativa chiave nell'ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie
basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante
dell'Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli
europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di
Lisbona approvata nel 2005.»
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006
relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d'Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in
che modo:
sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di
gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni
allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s'incrociavano le vie del
sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell'ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della
sapienza e della conoscenza, dell'arte e della scienza.
Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il
potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata
concepita l'Europa.
È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a
compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il
valore dell'una nei confronti dell'altra: l'Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e
l'islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli,
Venezia; la dialettica greca, l'arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza
araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli
hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun'altra
regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e
somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell'immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera
circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso
l'esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d'autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte
per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali
al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi
viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano
ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere
47
più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello
stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l'Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo
stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che,
anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.
Forse è questa l'inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il
sospetto che la fulgida rappresentazione dell'Italia al mare, disegnata dall'ostinata determinazione delle
sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure
che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di "tenere" politicamente
il largo non sia mai stata superata.»
Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi
altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti
e di riforme. L'esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha
un'importanza capitale per l'Unione europea.
Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l'Africa subsahariana e
l'Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall'altro, ha il vantaggio di avere
accessi sia sulle coste dell'Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di
trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali
e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con
la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...]
Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei
cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell'Unione europea. Per
l'UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di
diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale
sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da
guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti
contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell'integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia,
Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell'Alto
Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica ha
trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e
profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come "pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?". No, il
messaggio raggiunge - tranne spiacevoli incidenti - lui, proprio lui; e lui, d'altra parte, può essere da
qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno.
La frase più minacciosa di tutte è "la persona chiamata non è al momento disponibile". Reciprocamente,
48
l'isolamento ontologico inizia nel momento in cui scopriamo che "non c'è campo" e incominciamo a
cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo
sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente "permeabile", oltre che "liquida", per usare la nota categoria introdotta da
Bauman. Permeabile perché l'uso (e talvolta l'abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i
confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili.
È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più
difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L'uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti
o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in
metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L'elenco
potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione.
Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili
da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie.
L'ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social
network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della
comunicazione e dall'utilizzo delle nuove tecnologie.»
Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), "La Stampa" del 9/2/2015
TIPOLOGIA C – TEMA DI STORIA
Il Croce, di fronte alle celebrazioni ufficiali per la vittoria del novembre 1918, così scriveva: "Far festa
perché? La nostra Italia esce da questa guerra come da una grave e mortale malattia, con piaghe aperte,
con debolezze pericolose nella sua carne, che solo lo spirito pronto, l'animo cresciuto, la mente
ampliata rendono possibile sostenere e volgere, mercé duro lavoro, a incentivi di grandezza. E centinaia
di migliaia del nostro popolo sono periti, e ognuno di noi rivede, in questo momento, i volti mesti degli
amici che abbiamo perduti, squarciati dalla mitraglia, spirati nelle aride rocce o tra i cespugli, lungi
dalle loro case o dai loro cari. E la stessa desolazione è nel mondo tutto, tra i popoli nostri alleati e tra i
nostri avversari, uomini come noi, desolati più di noi, perché tutte le morti dei loro cari, tutti gli stenti,
tutti i sacrifizi non sono valsi a salvarli dalla disfatta. E grandi imperi che avevano per secoli adunate e
disciplinate le genti di gran parte d'Europa, e indirizzate al lavoro del pensiero e della civiltà, al
progresso umano, sono caduti; grandi imperi ricchi di memorie e di gloria; e ogni animo gentile non
può non essere compreso di riverenza dinanzi all'adempiersi inesorabile del destino storico, che
infrange e dissipa gli Stati come gli individui per creare nuove forme di vita" (da Pagine sulla guerra).
Commentando questo brano, il candidato introduca i riferimenti storici necessari a meglio illustrarlo e
comprenderlo.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
"«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un
bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» [...]
49
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione - questo è il mio sogno. L'istruzione
per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è
un mio diritto."
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la
vita per aver rivendicato il diritto all'educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue
opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all'educazione è sancito da molti documenti
internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall'Italia con Legge
n. 176 del 27 maggio 1991.
51
Allegato B 4. Seconda simulazione di seconda prova (10-12/05/2017)
TEMA
II prova - Simulazione esame - 5A – 2016/17 Un appassionato di architettura industriale decide di trasformare un edificio di sua proprieta’ in un luogo di
cultura aperto al pubblico. Lo stabile e’ un ex hangar in cui sara’ ospitata la sua collezione
d’arte, comprendente opere del ‘900. Una parte dell’edificio sara’ adibita a zona break, un open space che include caffetteria, libreria e spazio relax:
uno spazio aperto dotato di tavoli e sedie per la ristorazione e divani, cuscinoni e tappeti dove intrattenersi
leggendo pubblicazioni d’arte disponibili sui vari espositori.
Nei mesi piu’ caldi sara’ anche accessibile il dehor esterno con vista su gasometri in disuso.
Il candidato dovra’ produrre in alternativa:
- Decorazioni per parete, interna o esterna (dimensione massima delle pareti H 6 x L 15 m).
- Decorazioni per bancone della caffetteria (dimensione massima
H 1,30 x L 6 m).
- Decorazioni per il pavimento (quello presente e’ in cemento)
o soffitto.
Le scelte estetiche e i materiali dovranno essere coerenti al contesto ed ispirarsi alle opere delle
collezione. Il candidato scelga uno degli spazi elencati (ipotizzandone le dimensioni) e secondo la sua sensibilità ne
immagini la decorazione più idonea utilizzando le metodologie progettuali e laboratoriali proprie
dell'indirizzo di studi frequentato.
Si richiedono i seguenti elaborati: -Schizzi preliminari e bozzetti con annotazioni; -Progetto esecutivo con misure ipotizzate dell’opera e tavola di ambientazione;
-Opera in scala ridotta o particolare dell’opera eseguita con tecnica libera; -Relazione con specifiche tecniche e descrizione delle peculiarità
dell’opera e del luogo prescelto per accoglierla.
È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature,
informatiche e laboratoriali, (esclusa INTERNET), degli archivi digitali e dei materiali cartacei presenti in
biblioteca disponibili nella istituzione scolastica.
La durata massima della prova è di tre giorni, per sei ore al giorno.
52
Allegato B 5. PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (13/02/2017)
FILOSOFIA
NOME E COGNOME …………………………………………………………………………..
1) SPIEGA QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL BELLO E DEL SUBLIME NELLA
CRITICA DEL GIUDIZIO DI KANT
2) DESCRIVI LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTO NEL PENSIERO DI
HEGEL
3) DESCRIVI I MOMENTI DEL PROCESSO DELL’AUTOCOSCIENZA NELLA
FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DI HEGEL
FISICA
CANDIDATO/A: ……………………………………..……………..…..….… DISCIPLINA: FISICA
1) Definisci il suono e le sue caratteristiche.
2) Definisci lo specchio sferico e descrivi come si riflette un raggio luminoso che lo incide.
3) Descrivi i metodi per elettrizzare i corpi.
STORIA DELL’ARTE
COGNOME E NOME……………………………A.S. 2016/17
1) Il candidato indichi per ciascuna delle opere proposte:
- autore, titolo, datazione
-caratteristiche peculiari della corrente artistica di appartenenza
-descrizione ed analisi dell’opera.
1) 2) 3)
53
INGLESE
SURNAME: ……………………………… Date: …………………………
1 Explain what type of punishment the narrator in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” finds more
terrible and what he compares and associates it with. Illustrate also the plan he thinks of to free himself
( 10 -12 lines).
2 Compare the two paintings The Annunciation by Simnone Martini and Ecce Ancilla Domini by
Rossetti. List the differences between the pose of the Virgin, the symbols used, how the Angel is
depicted and the background.
3. Look at Millais’s Ophelia and write down :
- how Millais represents Ophelia;
- what are the plants and the flowers he painted and their simbolic significance
- describe how the artist painted this canvan ( the two different phases and the ‘ wet-white’ technique.
INCLUDEPICTURE
"https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/John_Everett_Millais_-_Ophelia_-
_Google_Art_Project.jpg/405px-John_Everett_Millais_-_Ophelia_-_Google_Art_Project.jpg" \*
MERGEFORMATINET
SIMULAZIONE TERZA PROVA EQUIPOLLENTE PER L’ALLIEVA CERTIFICATA
SURNAME: ……………………………… Date: …………………………
1 In relation to what is happening to him, the narrator in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” is:
a . conscious
b. unconscious
c. strong
d. dreamy
2. The feelings of horror in E.A. Poe’s “The Pit and the Pendulum” are mainly conveyed through the
use of.
a. paradox
b. metaphor
c. repetition
d. onomatopeia
3.The sharp part of the pendulum was made of:
a. diamonds
b. steel
c. gold
d. iron
54
2 Say if these statements about Ecce Ancilla Domini by Rossetti are TRUE or FALSE. Correct the
False ones.
a.The main colours in this painting are gold with some red, green, white and black T F
……………………………………………………………………………………………………….
b. The position of the Virgin is on the right of the painting T F
………………………………………………………………………………………………………..
c. The background is golden with painted arches T F
………………………………………………………………………………………………………..
d. The Angel is depicted with the lily in his right hand T F
……………………………………………………………………………………………………….
e. The realistic elements are: the vase, the stone floor, the bench and the book T F
……………………………………………………………………………………………………….
3. Write down the symbols of these flowers and plants in Ophelia by Millais
The weeping willow tree
The daises
The violets around Ophelia’s neck
The vivid red poppy
INCLUDEPICTURE
"https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/John_Everett_Millais_-_Ophelia_-
_Google_Art_Project.jpg/405px-John_Everett_Millais_-_Ophelia_-_Google_Art_Project.jpg" \*
MERGEFORMATINET
55
Allegato B 6. SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (09/05/2017)
STORIA Alunna ………………………………………. CLASSE VA
Il candidato sviluppi i seguenti argomenti:
1)La guerra di resistenza al nazifascismo dall’8 settembre ’43 alla Liberazione.
2) La tragedia della Shoah
3) L’Italia del secondo dopoguerra: dai governi di unità nazionale al Centrismo.
MATEMATICA CANDIDATO/A: …………………………………………..………………
1) Dopo aver spiegato cosa s’intende per dominio di una funzione, elencare il dominio delle funzioni
razionali intere, razionali fratte e irrazionali. Calcola il dominio della seguente funzione
652 xxxf .
2) Da quali limiti si possono dedurre le equazioni degli asintoti orizzontali e degli asintoti verticali di
una funzione? Dati i seguenti limiti 2lim
xfx
e
xfxlim
3
scrivere le equazioni degli asintoti
di f(x).
3) Definire una funzione derivabile in un intervallo, classificare e disegnare i punti di non derivabilità.
FILOSOFIA NOME E COGNOME ……………………………………………………………..
1) SPIEGA IL SIGNIFICATO DI ALIENAZIONE NEL PENSIERO DI K. MARX
2) SPIEGA IN COSA CONSISTE LA CRITICA ALLA RAGIONE E COME ESSA DEBBA ESSERE
SUPERATA NEL PENSIERO DI SCHOPENHAUER
3) SPIEGA LA DIFFERENZA DEL CONCETTO DI LIBERAZIONE IN MARX E IN
SCHOPENHAUER
STORIA DELL’ARTE
Il candidato indichi per ciascuna delle opere proposte:
- autore, titolo, datazione
- finalità e obiettivi della corrente artistica di appartenenza -descrizione ed analisi dell’opera.
1) 2) 3)
57
ALLEGATO C 1: GRIGLIA PRIMA PROVA
Liceo Artistico– “Aldo Passoni”
Esame di Stato - a.s. 2016/2017
I PROVA – ITALIANO
CANDIDATO ...................................... Classe V A
INDICATORI DESCRITTORI INTERV. DI
PUNTEGGIO PUNTI
ADEGUATEZZA
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Tipol. A e B : aderenza alle
convenzioni della tipologia scelta (tipo
testuale, scopo, destinatario,
destinazione editoriale, ecc.)
[0 – 3]
Suff. 2
CARATTERISTICHE
DEL CONTENUTO
Ampiezza di trattazione, padronanza
dell'argomento, rielaborazione critica
dei contenuti, in funzione anche delle
diverse tipologie e dei materiali forniti
tipologia A: comprensione e
interpretazione del testo proposto
Tipologia B: comprensione dei
materiali forniti e loro utilizzo coerente
ed efficace; capacità di argomentazione
Tipologia C e D: capacità di
contestualizzazione e di
argomentazione
per tutte le tipologie: significatività e
originalità degli elementi informativi,
delle idee e delle interpretazioni.
[0 – 3]
Suff. 2
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Articolazione chiara e ordinata del
testo.
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e
di ripetizioni).
Continuità fra frasi, paragrafi e sezioni
[0 – 3]
Suff. 2
LESSICO E STILE
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla
tipologia testuale, al destinatario, ecc.
Uso di linguaggio specifico
[0 – 3]
Suff. 2
CORRETTEZZA
ORTOGRAFICA E
MORFOSINTAT-TICA
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei
connettivi testuali ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
[0 – 3]
Suff. 2
TOTALE ( /15)
0 ÷ 0.5 Nullo o scarso 1.0 Gravemente insufficiente 1.5 Insufficiente 2.0 Sufficiente 2.5 Discreto-buono 3.0 Ottimo
58
ALLEGATO C 2: GRIGLIA SECONDA PROVA
II PROVA – PROGETTAZIONE –
CANDIDATO _____________________________________________ 5^
Scheda di Valutazione
Punti
Indicatori / Descrittori Livelli
V 1 Comprensione ed aderenza
al tema proposto
Non rispondente alla traccia
Rispondente ma non pienamente
Rispondente alla traccia
0
1
2
V 2 Sviluppo dell’iter
Progettuale
Completamente scorretto e confuso
Corretto ma non ben organizzato
Coerente ed organizzato
0
1-2
3
V 3 Validità ed originalità del
progetto
Rielabora in modo semplice
Rielabora in modo appropriato
Rielabora in modo appropriato e personalizzato
0
1-2
3-4
V 4 Padronanza delle tecniche
grafico-pittoriche
Usa una grafica approssimativa
Usa una grafica corretta, ma con qualche incertezza
Usa una grafica corretta e pertinente
0
1-2
3-4
V 5
Organizzazione,
impaginazione e relazione
del progetto
Disorganizzata e non esplicativa
Corretta ma non ben organizzata od esplicativa
Organizzata, esplicativa e personalizzata
0
1
2
V medio = Totale __________ / 15
59
ALLEGATO C 3: GRIGLIA TERZA PROVA
Liceo Artistico “Aldo Passoni”-Torino
Esame di Stato - a.s. 2016/2017
GRIGLIA TERZA PROVA
CLASSE V A MATERIA: …………………………………..
CANDIDATA/O: ………………………………………….
Indicatori Punteggio
massimo
attribuibile
Livelli Punteggi
corrispondenti
1°
quesito
2°
quesito
3°
quesito
Conoscenza specifica degli
argomenti richiesti
7
Nulla
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buona
Ottima
1
2
3-4
5
6
7
Padronanza della lingua e
proprietà di linguaggio
disciplinare
5
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
Capacità di:
- argomentazione - collegamenti
pluridisciplinari - sintesi
3
Insufficiente
Sufficiente
Ottimo
1
2
3
TOTALE
15
TOTALE
…………….. /15
60
ALLEGATO C 4: GRIGLIA TERZA PROVA
Liceo Artistico – “Aldo Passoni”
Terza Prova - a.s. 2016/2017
Matematica/Fisica
CANDIDATO/A _________________________________________________ CLASSE ________
Scheda di Valutazione Disciplina MATEMATICA/FISICA
Indicatori Descrittori Punti I
QUESITO
II
QUESITO
III
QUESITO
DOMANDA APERTA:
Rispondenza alla traccia,
correttezza e completezza dei
contenuti.
APPLICAZIONE O ESERCIZIO:
Correttezza della procedura
Nulla o non pertinente 1 – 2
Incompleta ma
pertinente 3 – 4
Sufficiente 5
Completa e/o
approfondita 6 – 8
DOMANDA APERTA:
Uso della terminologia, del
linguaggio specifico della
disciplina (grafico e simbolico )
e degli strumenti matematici.
APPLICAZIONE O ESERCIZIO:
Correttezza dei calcoli
Nullo o errato o
improprio 1
Non sempre preciso 2
Sufficiente 3
Preciso e rigoroso 4
DOMANDA APERTA:
Capacità di argomentazione e
di sintesi.
APPLICAZIONE O ESERCIZIO:
Scelta della strategia risolutiva
Nulla 1
Sufficiente 2
Ottima 3
Punteggio quesiti
Punteggio totale quesiti
Punteggio finale
Ad ogni quesito viene assegnato un punteggio massimo di 15 punti.
Il punteggio finale della prova è uguale al Punteggio totale quesiti diviso per 3.
Il punteggio finale della prova, qualora non intero, viene arrotondato per eccesso se la parte decimale della
media è uguale o superiore a 0,50.
61
ALLEGATO C 3 Bis : GRIGLIA TERZA PROVA EQUIPOLLENTE
DI INGLESE (per allieva certificata)
Liceo Artistico “Aldo PASSONI” - Torino
Esame di Sato – a.s. 2016/ 2017
TERZA PROVA
(Griglia per prova equipollente)
INGLESE
INDICATORI Quesito 1 -2 Punteggio
Conoscenza ottima 12 /12 esatte 7
Conoscenza buona 9 / 12 esatte 6
Conoscenza sufficiente 6 / 12 esatte 5
Conoscenza mediocre 4 /12 esatte 4
Conoscenza insufficiente 2 /12 esatte 3
Conoscenza scarsa 1 /12 esatte 2
Conoscenza nulla Tutte sbagliate 1
Conoscenza dei contenuti e
correttezza espositiva Quesito 3 Punteggio
Conoscenza completa e correttezza
espositiva 7 - 8
Conoscenza discreta e linguaggio
appropriato 5 - 6
Conoscenza sufficiente e linguaggio
generico 4 - 3
Conoscenza superficiale e linguaggio
inappropriato 2 -1
Punteggio complessivo della prova …….. /15