Documento del Consiglio di Classe 15 maggio 2019 Classe 5 ......progettazione, installazione e...
Transcript of Documento del Consiglio di Classe 15 maggio 2019 Classe 5 ......progettazione, installazione e...
1
Istituto di Istruzione Superiore
“ Pascal-Mazzolari”
Manerbio (Bs) Prot.n°3805/V.4
Documento del Consiglio di Classe
15 maggio 2019
Classe 5^D ITT
2
INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PRESENTAZIONE E PROFILO DELLA CLASSE
pag. 3
PROFILO ATTESO IN USCITA (dal PECUP di ciascun indirizzo)
pag. 4
DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 6
PERCORSI TRASVERSALI/INTERDISCIPLINARI (ex. CLIL)
pag. 7
PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE
pag. 7
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
(ASL)
pag. 8
ATTIVITÀ AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
pag. 8
ESEMPI DI PERCORSI PROPOSTI NELLA SIMULAZIONE DI COLLOQUIO
pag. 8
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
ALLEGATO 1 – Contenuti disciplinari singole materie
pag. 9
ALLEGATO 2 – Testi delle simulazioni della prima e della seconda prova
pag. 32
ALLEGATO 3 – Griglie di valutazione prima prova, seconda prova e colloquio
interdisciplinare
pag. 74
FIRME COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 85
3
PRESENTAZIONE E PROFILO DELLA CLASSE
La classe è formata da 14 alunni. La classe ha una composizione abbastanza omogenea, con un
buon livello di preparazione e di attenzione a scuola e con un grande rispetto del corpo insegnanti e
delle varie discipline. Alcuni di loro stanno pensando di continuare gli studi sia nel terziario
accademico sia in quello non accademico. Comunque anche chi non intende continuare negli studi è
caratterizzato da una notevole capacità relazionale, con una buona propensione verso attività di tipo
commerciale e gestionale.
Dal punto di vista disciplinare il percorso scolastico è stato segnato da un comportamento sempre
corretto da parte degli studenti. Non si registrano sospensioni durante tutto il triennio. Non vi sono
casi di assenze numerose e prolungate durante l’anno, raggiungendo al massimo un 15% del totale.
I risultati scolastici sono sempre stati di buon livello: sono stati molto rari i debiti formativi.
La storia della classe ha subito delle variazioni nel corso del triennio, così come sintetizzato nella
tabella seguente.
Classe III Classe IV Classe V
Numero iscritti 16 15 14
Alunni provenienti da altra classe / istituto
Trasferiti in un altro istituto
Totale alunni 16 15 14
Promossi alla classe successiva 15 14
Non promossi o ritirati 1 1
Candidati esterni
4
PROFILO ATTESO IN USCITA (DAL PECUP D’INDIRIZZO)
L’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” ha lo scopo di far acquisire allo studente, al termine del
percorso quinquennale, specifiche competenze nell’ambito del ciclo di vita del prodotto software e
dell’infrastruttura di telecomunicazione, declinate in termini di capacità di ideare, progettare, produrre e
inserire nel mercato componenti e servizi di settore. La preparazione dello studente è integrata da
competenze trasversali che gli consentono di leggere le problematiche dell’intera filiera.
In particolare, nell’articolazione “Telecomunicazioni” si acquisiscono competenze che caratterizzano il
profilo professionale in relazione alle infrastrutture di comunicazione e ai processi per realizzarle, con
particolare riferimento agli aspetti innovativi e alla ricerca applicata. Il profilo professionale dell’indirizzo
permette un efficace inserimento in una pluralità di contesti aziendali, con possibilità di approfondire
maggiormente le competenze correlate alle caratteristiche delle diverse realtà territoriali.
Ampio spazio è riservato allo sviluppo di competenze organizzative, gestionali e di mercato che consentono,
grazie anche all’utilizzo dell’alternanza scuola-lavoro, di realizzare progetti correlati ai reali processi di
sviluppo dei prodotti e dei servizi che caratterizzano le aziende del settore.
Per tale realtà, il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:
• ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle
applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
• ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elabora-
zione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
• ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al
software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
• collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali,
concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (c.d. privacy).
È in grado di:
collaborare, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell'organizzazione
produttiva delle imprese;
collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di
comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
5
esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio
razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell'obiettivo, nell'analisi e nella
realizzazione delle soluzioni;
utilizzare a livello avanzato la lingua inglese, per interloquire in un ambito professionale caratterizzato
da forte internazionalizzazione;
definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d'uso.
Nell'articolazione "Telecomunicazioni", viene approfondita l'analisi, la comparazione, la progettazione,
installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di
applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell'indirizzo Informatica e Telecomunicazioni
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione.
3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza.
4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
6
DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
COORDINATORE: prof. Feola Roberto
DOCENTE MATERIA INSEGNATA CONTINUITÀ DIDATTICA
3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO
1. Accogli Luigi Massimo Tecnologie e
Progettazione di
Sistemi Informatici e
di Telecomunicazioni
X
2. Damiani Daniela Matematica X X X
3. Distefano Luca Laboratorio di Sistemi
e Reti
X
4. Feola Roberto Telecomunicazioni X
5. Gurrieri Antonina Sistemi e Reti X
6. Lo Mele Chiara Lingua e Letteratura
Italiana e Storia
X
7. Mancini Giuseppe Gestione, Progetto ed
Organizzazione
d’Impresa
X
8. Meazzi Gabriella (Lo
Mele Chiara)
Lingua e Letteratura
Italiana e Storia
X X X
9. Piccolo Carmine Scienze motorie e
sportive
X X X
10. Taglietti Donato Laboratorio
Telecomunicazioni
X X
11. Tinelli Cristina Lingua Inglese X X X
12. Torraco Giuseppe Laboratorio di
Tecnologie e
Progettazione di
Sistemi Informatici e
di Telecomunicazioni
X
13. Ziletti Elena Religione Cattolica X X X
7
8
PERCORSI TRASVERSALI
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
percorsi interdisciplinari riassunti nella seguente tabella.
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Titolo del percorso Periodo Discipline coinvolte
Progetto Drone dal 16/03 al 27/04/2017 Telecomunicazioni- Sistemi e Reti - TPSIT
Analisi matematica delle forme d’onda
2° periodo scolastico Telecomunicazioni e matematica
Circuiti integratori e derivatori 2° periodo scolastico Telecomunicazioni e matematica
Budget link di una antenna 2° periodo scolastico Telecomunicazioni e matematica
Installazione/disinstallazione programmi
2° periodo scolastico Sistemi e Reti – Inglese
Sicurezza di rete 2° periodo scolastico Sistemi e Reti – Inglese
Cablaggio 2° periodo scolastico Sistemi e Reti – Inglese – Telecomunicazioni
Processo di trasmissione Dati 2° periodo scolastico Inglese – Telecomunicazioni
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti percorsi di Cittadinanza e costituzione riassunti nella seguente tabella.
Titolo del percorso Discipline coinvolte
CHI SONO IO PER GIUDICARE? Prof.ssa Ziletti Religione
9
PROVACI TU! Giornata internazionale delle Persone con disabilità FFSS Bes e FFSS supporto agli studenti
Multidisciplinare
SICUREZZA STRADALE- 2°MEMORIAL CLAUDIO COSTANTINI Prof. G. Migliorati
Italiano, storia
GIORNATA DELLA MEMORIA Prof.ssa Gusmeri Italiano e storia
EFREM:"ATLETI PARAOLIMPICI" prof.ssa Gusmeri Italiano, storia, Scienze
motorie
COMANDANTE ALFA Prof.ssa Gusmeri Italiano e storia
TUTELA AMBIENTALE con intervento di Marino Ruzzenenti
Italiano, storia e scienze
motorie
Diritti dell’uomo: in alcuni paesi non sono realtà Italiano e storia
Rapporto tra Stato e Chiesa Italiano e storia
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
(ASL)
Gli studenti, nel corso del triennio, hanno svolto la seguente tipologia relativa ai percorsi per
le competenze trasversali e per l’orientamento (Alternanza scuola-lavoro) riassunti nella
seguente tabella.
Tipologia di ASL Anno
scolastico
Numero ore
annue
Luogo di
svolgimento
Note
Tirocinio curricolare in azienda 16-17 160 Azienda
Tirocinio curricolare in azienda 17-18 160 Azienda
Project work 18-19 80 Scuola
ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO
10
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA
Visite guidate Vittoriale degli Italiani Gardone Riviera
(Bs)
7 novembre 2018
Viaggio di istruzione
Progetti e
Manifestazioni
culturali
Motorola II In classe Aprile e maggio 2019
Ethical Hacking In classe Maggio giugno 2019
Incontri con
esperti
Orientamento
ESEMPI DI PERCORSI PROPOSTI NELLA SIMULAZIONE DI COLLOQUIO
Titolo del percorso Discipline coinvolte
La Resistenza Italiano, Storia, Telecomunicazioni
Goal 1 dell’Agenda 2030 Telecomunicazioni Sistemi e Reti
Circuiti amplificatori Matematica, Telecomunicazioni
Il presente documento sarà immediatamente affisso all’albo dell’Istituto e pubblicato sul sito
dell’I.I.S. “B. Pascal”.
11
ALLEGATO n. 1
CONTENUTI DISCIPLINARI singole
MATERIE
(titolo dei libri di testo, etc.)
12
1. IIRC QUINTA ITT
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Dato che la globalizzazione continua a porre l’Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione. L’istruzione nel suo duplice ruolo — sociale ed economico — è un elemento determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti cambiamenti. La base comune della competenza sociale comprende la capacità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni e di esprimere questi ultimi in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale. La competenza si basa sull’attitudine alla collaborazione, l’assertività e l’integrità. Le persone dovrebbero provare interesse per lo sviluppo socioeconomico e la comunicazione interculturale,e dovrebbero apprezzare la diversità e rispettare gli altri ed essere pronte a superare i pregiudizi e a cercare compromessi. Il pieno rispetto dei diritti umani, tra cui anche quello dell’uguaglianza quale base per la democrazia, la consapevolezza e la comprensione delle differenze tra sistemi di valori di diversi gruppi religiosi o etnici pongono le basi per un atteggiamento positivo. Ciò significa manifestare sia un senso di appartenenza al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’UE e all’Europa in generale e al mondo, sia la disponibilità a partecipare al processo decisionale democratico a tutti i livelli. Vi rientra anche il fatto di dimostrare senso di responsabilità, nonché comprensione e rispetto per i valori condivisi, necessari ad assicurare la coesione della comunità, come il rispetto dei principi democratici. La partecipazione costruttiva comporta anche attività civili, il sostegno alla diversità sociale, alla coesione e allo sviluppo sostenibile e una disponibilità a rispettare i valori e la sfera privata degli altri.
Pecup - D.lgs. 226/2005
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; - orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; - utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; - orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; - intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; - riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; - riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; - riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
13
D.P.R. n. 176, 20 agosto 2012 Lo studente al termine del corso di studi sarà messo m grado di maturare le seguenti competenze specifiche: • sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; • cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica; • utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.
CONTENUTI CONOSCENZE ABILITA’ ATTIVITA’ E VERIFICHE
14
-In nome di Dio: analisi del fenomeno religioso in relazione alla complessità dei dinamismi socio-politici e psicologici; -le basi interpretative per la lettura trasversale delle epoche storiche alla luce dell’uomo religioso , delle culture , istituzioni e costumi di volta in volta messi in atto; -il cammino della chiesa tra fedeltà al fondatore- fondamento, e le complicità-compromissioni e opportunità rispetto alle contingenze storico politiche; -contributi antropologici sociali e politici della presenza ed incidenza della cultura cristiano cattolica; -analisi dell’Io personale religioso relativamente al contesto ambientale ed educativo: una rivisitazione critica della propria esperienza storico evolutiva religiosa; -generazione 18, ovvero ingresso e appartenenza al diritto di cittadinanza attiva e responsabile: libertà e responsabilità; -analisi socioculturale e religiosa per un discernimento tra sistemi culturali e religiosi di contenuto e sistemi vuoti: come leggerli e perché sceglierli; -la proposta antropologica delle religioni: percorsi umanizzanti o disumanizzanti? -etica cristiana e bene dell’uomo; -la coscienza; -alcuni temi chiave dell’interpretazione dell’esistenza e del senso della vita: confronti a viso aperto tra vari principi culturali e religiosi.
-Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana; -linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale; -identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale; -storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo; -analisi storica, letteraria e religiosa di testi dell'Antico e del Nuovo Testamento; -elementi principali di storia del cristianesimo fino all'epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea; -ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi; -orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. Quinto anno -Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione; -identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo; -il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo; la concezione cristiano- matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione; -il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
-Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell'uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero; -collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo; -analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti; -ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari; -ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientifico-tecnologico a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione; -confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale; -confrontare 1 valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato. Quinto anno -Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo; -individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e di pensiero; -riconoscere al rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico; riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo; -usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
-Il giudizio nella prima scansione dell'anno scolastico e quello finale terrà conto dell'acquisizione dei contenuti, dell'interesse e dell'impegno dimostrati, della partecipazione attiva al dialogo in classe, delle capacità di collegamento interdisciplinare e, per il triennio, della rielaborazione critica e personale dei contenuti. -La valutazione di tipo sommativo sarà utilizzata in genere all'inizio e alla fine delle varie unità didattiche e sarà comunicata agli alunni all'atto della formalizzazione; le verifiche consisteranno prevalentemente in questionari, test pratici, lavori individuali e/o di gruppo. -Attraverso la valutazione formativa sarà regolato in "itinere" il processo di insegnamento/apprendimento così da essere più adeguato agli stili e ai tempi di apprendimento degli alunni; la valutazione formativa sarà svolta preferibilmente attraverso colloqui, analisi di documenti e modalità laboratoriali e interattive: attività di gruppo, giochi di ruolo, drammatizzazioni, utilizzazioni dei sussidi audiovisivi e attività multimediali.
15
Programma svolto anno scolastico 2018/2019 classe 5 D ITT
L’insegnamento della Religione Cattolica Contribuisce alla formazione globale con particolare riferimento agli aspetti
spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita civile e sociale, nel mondo
universitario e del lavoro.
L’I.R.C., offre contenuti propri della tradizione cristiano-cattolica in quanto parte integrante del patrimonio storico
culturale del nostro paese e quindi utile per la formazione del’uomo e del cittadino.
In una società sempre più caratterizzata dal pluralismo etnico, culturale e religioso, tale insegnamento offre argomenti
e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell’esistenza umana nel confronto aperto fra
cristianesimo e altri sistemi di significato. L’I.R.C., promuove, fra gli studenti, la partecipazione ad un dialogo
autentico e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace.
Contenuti:
Le ideologie del male nell’Europa del XX secolo: genocidi (Cristiani armeni, ebrei europei), dittature (gulag
comunisti e lager nazisti). Auschwitz, simbolo del male.
Parlare di Dio dopo Auschwitz.
Società e religione. Il villaggio globale secolarizzato.
1. Il pregiudizio sulla religione: Freud, Nietzsche e Marx.
Ateismo pratico e indifferenza religiosa.
Il fenomeno del risveglio religioso.
Questioni sociali: la cultura contemporanea; il ruolo della famiglia cristiana, accoglienza e solidarietà.
La dottrina sociale della Chiesa. Lettura e approfondimento delle seguenti encicliche: “Populorum
progressio” di Papa Paolo VI e “Laudato sì” di Papa Francesco.
Le grandi religioni: dialogo interreligioso.
2. Ebraismo.
3. Islam.
4. Induismo.
5. Buddhismo.
Fede/Scienza. Fede/ragione.
6. Galileo Galilei.
7. Cartesio.
8. Le origini del mondo secondo la Bibbia, secondo la filosofia, secondo la scienza.
Approfondimento culturali: la sfida ecologica; il commercio equo e solidale; le neuroscienze
Incontri formativi con realtà associative presenti sul territorio come da progetti indicati.
16
La sfida culturale contemporanea: pluralità di culture diverse, presenza di persone differenti per etnia,
religione e cultura in un determinato contesto sociale. Significato di intercultura – interreligione –
integrazione.
17
DISCIPLINA: INGLESE
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
- Comprendere, in maniera globale e/o analitica, testi orali; - sostenere semplici conversazioni, su argomenti generali e specifici; - produrre testi orali per descrivere processi o situazioni con chiarezza logica e precisione lessicale; - comprendere in modo globale testi scritti di interesse generale e specifici del settore di specializzazione; - comprendere in modo analitico testi scritti specifici dell’indirizzo; - trasporre in lingua italiana testi scritti di argomento tecnologico; - individuare le strutture e i meccanismi linguistici che operano a diversi livelli; - attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta di materiali e di strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati.
1. Types of computer 2. The computer system 3. Input-output devices 4. Computer storage 5. Computer ports and
connections 6. Upgrading hardware 7. Fit a new graphics card 8. History of the computer 9. System software 10. Programming 11. Computer languages 12. How the Windows OS
works 13. Install/uninstall a
program 14. Encryption 15. Alan Turing and
‘intelligent machines’ 16. Cloud computing 17. The potential of the
quantum computer 18. What is a telecoms
system? 19. The telephone network 20. The first telephone
networks 21. Cables 22. How a digital telecoms
system works 23. Cellular telephones
- Lezione frontale - Discussione guidata - Esecuzione collettiva guidata - Attività in coppia/gruppo
STRUMENTI DIDATTICI
- Sussidi visivi/sonori e audiovisivi - Materiali multimediali dal Web - Libri, tabelle e dati, documenti, ecc. - Supporti (lavagne interattive, ecc) - Materiale strutturato
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
- Prove strutturate e semi-strutturate; questionari a risposta libera; - prove aperte: interrogazione.
Per i criteri di valutazione si fa riferimento a quelli contenuti nel PTOF.
18
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
- Attività di consolidamento dell’abilità comunicativa con il conversatore madrelingua - Consolidamento delle abilità di ascolto e lettura per la preparazione del test INVALSI - Recupero intracurricolare, in orario scolastico
Disciplina: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni Classe V D ITT Articolazione telecomunicazioni
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI METODOLOGIE
Applicare i procedimenti dell'elettronica nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature contenenti sensori e attuatori
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.
Costruire semplici circuiti elettronici su beadboard e su circuiti stampati
TECNOLOGIE E LINGUAGGI PER IL WEB, TECNOLO-GIE WEB LATO CLIENT : HTML 5
La struttura di una pagina HTML, start tag ed end tag <html>,<head>,<hn>, <p>,<body>, <title>. Il ruolo dei browsers. Sintassi del tag header con
attibuto align . Significato del <!DOCTYPE...>.
Struttura logica di tipo gerarchico di una pagina
Questi i metodi didattici che si sono adottati: -Lezione frontale -Discussione guidata -Attività di laboratorio - Esercitazione assistita di progettazione - Realizzazione pratica e collaudo in laboratorio - Lavoro di gruppo
STRUMENTI DIDATTICI
19
Gestire i progetti proposti dal docente e/o individuati dagli studenti
Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche dei dispositivi elettronici, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione ed interfacciamento.
HTML. Definizione operativa di elemento HTML. Sintassi completa di un tag. Gli empty tag e la loro forma più semplice.
<b><i><u> testo formattato</b></i></u>.
HTML Paragraphs; HTML Links : <a href="https://www.w3schools.com">This is a link</a>.
HTML Images : <img src="w3schools.jpg" alt="W3Schools.com" width="104"
height="142">
Attributi di <body>: text, margin, link. vlink, bgcolor, background. Il codice RGB.
I tag presenti nel <body>: Block level, Text level, empty TAG. <p> e <div>, <br />, e <hr />. Gli attributi di <hr /> : align, size, width, color, noshade.
I tag di gestione del testo : il tag <face> ed i suoi attributi face,size, color. Le definizioni del carattere : tag <s>, <tt>, <sup>, <sub>.
Formati grafici GIF, JPG, PNG per una pagina web e loro caratteristiche principali.
L'interlacciamento (interleave). La sintassi completa del tag <img>. Percorsi assoluti
e relativi dei file. Il simbolo ../ per la directory padre.
TRASDUTTORI DI MISURA INTEGRATI. CIRCUITI DI CONDIZIONAMENTO
Le 7 tipologie di funzioni svolte dal circuito di condizionamento.
Trasduttori di temperatura integrati:
AD590: pinout, curva caratteristica in °C e K, l'errore di calibrazione e la sua compensazione, l'errore di non linearità e la costante di tempo termica
LM35 : package, pinout, range di temperatura, accuratezza, non linearità e load regulation, schemi applicativi
Il catalogo delle
-Sussidi visivi (filmati) -Libri, tabelle, datasheet, riviste specialistiche -Supporti (lavagne, ecc) -Materiale strutturato (schede, esercitazioni,..) messo a disposizione in Materiali Didattici del registro elettronico Axios -Materiale raccolto individualmente -Internet -pacchetti software (Office, Eagle,…) Testo in adozione Amedeo De Santis, Mario Cacciaglia, Giandomenico Petrollini, Carlo Saggese vol.3 (Edizione mista), Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni, Milano2014, RCS Libri S.p.A.(Edizioni Calderini) ISBN 978-88-5280612-4
20
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
Interrogazioni orali brevi e lunghe. Questionari a risposta aperta e a risposta chiusa. Relazioni scritte riguardanti le attività di laboratorio.
Si rimanda alla la griglia di valutazione inserita alle pagg. 23-24 § 5.6.1. del POF-T e richiamata nel presente documento.
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
Attività di recupero:
▪ Sostegno in “Pausa didattica”
▪ Sostegno “in itinere” durante l’attività didattica
▪ Attività di recupero, laddove ritenuto necessario, durante il laboratorio.
Attività di approfondimento: attività di ricerca individuale dello studente con restituzione alla classe.
21
Classe 5D-ITT Disciplina: TELECOMUNICAZIONI...
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
Conoscere la struttura e i parametri caratteristici degli amplificatori operazionali.
Conoscere le applicazioni lineari e non lineari degli amplificatori operazionali e saper progettare i relativi circuiti.
Conoscere i problemi relativi alla conversione digitale/analogica e viceversa e i tipi di circuiti
Conoscere le applicazioni dei DAC e degli ADC e saper progettare i relativi circuiti.
Principi di Telecomunicazioni
Filtri
Oscillatori
Saper produrre la documentazione tecnica relativa ad un progetto.
Reti LAN e analisi progettuale di una rete anche complessa
A livello laboratoriale:
Modulazioni a portante digitale, PAM, PWM, PPM.
Modulazioni a portante sinusoidale ASK ed FSK.
Convertitori D/A
Modulazione PCM.
Filtri attivi del primo e del secondo ordine , filtro passa basso vcvs
Codifiche RZ, NRZ e AMI
Oscillatori : a ponte di Wien, a sfasamento Oscillatori ad alte freq, Colpitts, Hartley, Pierce.
A livello teorico
Le Telecomunicazioni, principi fondamentali
Reti LAN, indirizzamenti, Protocolli ISO/OSI.
Net Mask e Subnet Mask
Reti WiFi
Legge di Shannon
Multiplazioni TDM
Fibre ottiche
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Attività in Laboratorio
Progetti
STRUMENTI DIDATTICI
Libro di testo
Lavagna
Strumentazione di laboratorio
Manuali tecnici
Programmi di calcolo
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
La verifica dell’apprendimento è attuata mediante prove orali, scritte e pratiche.
La scala di misurazione del profitto è quella normalmente utilizzata nella nostra scuola con una tabella di valutazioni che va dall’1 (gravemente insufficiente, praticamente nullo) al 10 (valutazione Ottima)
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
22
Interventi Didattici Educativi Integrativi ( I.D.E.I.), in orario extrascolastico, Studio a casa.
23
DISCIPLINA: ITALIANO
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
Conoscere le linee evolutive essenziali della letteratura italiana dell’800 e del’900 in relazione al contesto storico-culturale
Saper utilizzare in modo autonomo le principali competenze acquisite di analisi testuale e contestuale
Assumere un punto di vista personale
Formulare una coerente interpretazione del testo
Saper produrre testi scritti nelle forme richieste dall’Esame di Stato
Verga
Il Decadentismo, Simbolismo ed estetismo
Pascoli
D’Annunzio
La narrativa della crisi.
Le avanguardie storiche: Futurismo, Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo
Svevo
Pirandello
Ungaretti
Quasimodo
Saba
Montale
Primo Levi
- Lezione frontale - Discussione guidata - Esecuzione collettiva guidata - Attività in coppia/gruppo
STRUMENTI DIDATTICI
- Sussidi visivi - Sussidi sonori - Sussidi audiovisivi - Libri, tabelle e dati, documenti, ecc. - Supporti (lavagne, ecc) - Materiale strutturato
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
- Prove scritta: in riferimento alle tipologie previste per la prova ministeriale - Prove aperte: interrogazione - Autovalutazione dello studente, impegnato a riflettere metacognitivamente sul proprio processo di apprendimento.
A tal proposito si fa riferimento ai criteri espressi nel P.T.O.F.
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
- Recupero intracurricolare, in orario scolastico - Percorsi individualizzati, in orario scolastico
24
DISCIPLINA: STORIA
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
Conoscere i mutamenti storici e collocarli correttamente nei tempi in cui si sono verificati
Saper utilizzare in modo autonomo le principali competenze acquisite di analisi testuale e contestuale
Produrre informazioni ricorrendo a varie fonti storiche
Saper operare con temporalità diverse
Sviluppare la consapevolezza dei nessi tra storia settoriale e storia generale
Utilizzare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici
Sviluppare le capacità di applicazione delle conoscenze del passato per la comprensione del presente
L'età dell'imperialismo e la prima guerra mondiale
L'età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale
Il mondo bipolare: dalla guerra fredda alla dissoluzione dell'Urss
- Lezione frontale - Discussione guidata - Esecuzione collettiva guidata - Attività in coppia/gruppo
STRUMENTI DIDATTICI
- Sussidi visivi - Sussidi sonori - Libri, tabelle e dati, documenti, ecc. - Supporti (lavagne, ecc) - Materiale strutturato -Documentari didattici sulle tematiche affrontate durante le lezioni.
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
- Prove aperte: interrogazione - Prove semi-strutturate: domande a risposta aperta - Autovalutazione dello studente, impegnato a riflettere metacognitivamente sul proprio processo di apprendimento.
A tal proposito si fa riferimento ai criteri espressi nel P.T.O.F.
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
- Recupero intracurricolare, in orario scolastico - Percorsi individualizzati in orario scolastico ed extrascolastico
25
26
Materia: Scienze Motorie e Sportive
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
Realizzati e raggiunti in termini di
Conoscenze: - Contenuti della disciplina – Terminologia specifica – Percorsi e procedimenti nella metodologia dell’allenamento fisico
Competenze: - Utilizzo delle conoscenze tecniche acquisite – Elaborazione e sviluppo di un programma individualizzato – Utilizzo di un lessico specifico della disciplina in modo pertinente
Capacità : -Memorizzazione delle informazioni e delle sequenze motorie – Comprensione delle informazioni riconoscendo i dati fondamentali – Sintesi delle conoscenze acquisite al fine di produrre sequenze motorie, progetti, soluzioni e per trasferirle in contesti diversi – Applicazione delle regole, dei principi metodologici e delle tecniche specifiche
Pallacanestro
Velocità
Mobilità articolare
Forza
Pallavolo
Resistenza
Atletica Leggera
Traumatologia e Primo soccorso
Ogni attività è stata proposta tenendo conto del livello di partenza della classe e di rispettare il principio di un graduale aumento dei carichi di lavoro e della velocità di esecuzione. La spiegazione verbale è stata sempre integrata dalla dimostrazione pratica. Si è utilizzato contemporaneamente il metodo globale e quello analitico per facilitare il passaggio graduale dal movimento naturale al gesto tecnico vero e proprio. Durante l’esecuzione è stata fatta la correzione costante degli errori, e le ripetizioni hanno favorito l’interiorizzazione di nuovi schemi motori e la loro personalizzazione.
STRUMENTI DIDATTICI
Nello svolgimento delle attività sono state utilizzate tutte le attrezzature disponibili negli impianti sportivi dell’istituto.
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
Il conseguimento degli obiettivi didattici disciplinari è stato verificato attraverso test specifici. Poiché la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle produzioni complesse e non è sempre possibile definire criteri del tutto oggettivi, il significativo miglioramento rispetto ai livelli di partenza o l’acquisizione di abilità specifiche sono stati valutati attraverso prove pratiche mirate.
Nelle valutazioni quadrimestrali si è tenuto conto, oltre ai miglioramenti conseguiti rispetto al livello iniziale, dei seguenti canoni:
Partecipazione – con una valenza del 20 % sul voto finale
Impegno – Interesse – con una valenza del 30 % sul voto finale
Media verifiche - con una valenza del 50 % sul voto finale
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
L’acquisizione dei vari obiettivi è un percorso didattico richiesto ad ogni alunno. Quando la maggioranza della classe non ha acquisito l’abilità richiesta, è stato riproposto un itinerario didattico semplificato, indicando agli alunni il lavoro da effettuare e dando ad essi ulteriori possibilità di verifiche per raggiungere almeno un profitto sufficiente. Recupero in itinere. Non ci sono state attività di approfondimento.
27
28
DISCIPLINA: Sistemi e Reti
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
- Comprendere, in maniera globale e/o analitica, lepeculiarità dei sistemi client/server e dei tipi di reti; -conoscere, saper scegliere e saper connettere i dispositivi di rete -conoscere e saper installare Programmi/Protocolli di sicurezza - comprendere come progettare una rete locale e come realizzare la connessione
1. Topologia delle reti 2. Dispositivi di rete 3. Tipi di Cavi per networking: coassiali,
UTP ed STP, Fibre ottiche mono- e multi-modali
4. Protocolli Data Link-level 2 ISO-OSI: Ethernet 802.3, LLC 802.2, wifi 802.11x, Bluetooth 802.15 (MAC address e frames)
5. Commutazioni di pacchetto orientate alla connessione e non: distance vector(TDI) e label switching(LSPDbase)
6. IP address: classful e classless, subnetting e internetworking
7. CIDR e supernetworking: VLSM 8. Protocollo ARP
- Lezione frontale - Discussione guidata - Esecuzione collettiva guidata - Attività in coppia/gruppo
STRUMENTI DIDATTICI
29
al web - attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta di materiali e di strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati. OBIETTIVI CLIL: - sostenere semplici conversazioni, su argomenti specifici; - produrre testi per descrivere processi o situazioni con chiarezza logica e precisione lessicale; - comprendere testi scritti specifici sulla cybersecurity; - individuare le strutture e i meccanismi linguistici;
9. Protocollo IP e ICMP 10. Protocolli di routing: RIPv2 e OSPF 11. Livello 4: protocollo TCP e segment,
three ways handshake, disconnessione, porte e socket TCP
12. Livello 4: UDP e datagramma, porte e sockets UDP
13. Livello 7:
Indirizzamento statico e
dinamico: DHCP
DNS
http
NAT
FTP
POP3-SMTP 14. Firewall e PROXY, acl e black list 15. Modelli di reti internetworking:
Reti trust/DMZ Terminali remoti: Putty e remote Desktop con SSH VPN, protocollo IPsec HTTPS: protocollo SSL/TLS e certificati
16. CLIL-cybersecurity:
Malwares, hackers and
cyberattacks
AAA
Symmetric and asymmetric
Encryption
Message digest-hash MD5
challenge/response protocol
DIffie-Hellman key exchange
Radius protocol Laboratorio:
RaspberryPI:architettura e GPIO
Packet Tracer:
Simulazioni LAN
Simulazioni reti internetworking
Routing RIP
Configurazioni server:
HTTP,DHCP ,
DNS, FTP, POSTA
VLAN
NAT e ACL firewall
- Sussidi visivi/sonori e audiovisivi - Materiali multimediali dal Web - Libri, tabelle e dati, documenti, ecc. - Supporti (computer e software di simulazione, raspberryPi, ecc) - Materiale strutturato Libro di testo: Ollari Paolo “Sistemi e reti 3” ed. Zanichelli
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
30
- Prove pratiche ; questionari a risposta libera; -relazioni tecniche; - prove aperte: interrogazione.
Per i criteri di valutazione si fa riferimento a quelli contenuti nel PTOF.
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
- Attività di consolidamento dell’abilità comunicativa con il conversatore madrelingua in CLIL - Recupero intracurricolare, in orario scolastico
31
Disciplina: MATEMATICA
OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIE
Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate .
Riconoscere e costruire relazioni e funzioni .
Matematizzare semplici situazioni riferite alla comune esperienza e a vari ambiti disciplinari .
Comprendere ed interpretare le strutture di semplici formalismi matematici .
Riconoscere concetti e regole della logica in contesti argomentativi e dimostrativi .
1. Studio di funzioni algebriche e trascendenti, razionali, irrazionali, esponenziali.
2. Calcolo delle derivate 3. Applicazione del calcolo
delle derivate allo studio di funzioni, teoremi del calcolo differenziale
4. Calcolo di integrali indefiniti e definiti.
5. Applicazione di integrali definiti.
- Lezione frontale - Discussione guidata - Esecuzione collettiva guidata
STRUMENTI DIDATTICI
- Libri,documenti, ecc. - Supporti (lavagne, ecc) - Materiale strutturato
STRUMENTI di VERIFICA CRITERI di VALUTAZIONE
Prove semi-strutturate: questionari a risposta libera
Prove aperte: interrogazione
Prove strutturate : problemi e esercizi di vario tipo
VOTO LIVELLI DI
CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE E/O
RIELABORAZIONE
10 Approfondita e ampliata con contributi personali Svolge correttamente le consegne anche complesse e con risvolti interdisciplinari. Rielabora correttamente
le conoscenze in modo autonomo e originale.
8-9 Completa e approfondita
Non commette errori nell’esecuzione delle consegne.
Applica senza errori le procedure e le conoscenze in problemi nuovi. 7 Completa e abbastanza coordinata Non commette gravi errori
nell’esecuzione dei compiti, ma incorre in imprecisioni. Sa applicare i contenuti
e le procedure acquisite, ma con imprecisioni. 6 Essenziale Commette alcuni errori nell’esecuzione di compiti
semplici. Coglie il senso di un'informazione /dato, ma non analizza. Sa
applicare, compiendo qualche errore, le conoscenze in compiti semplici. 5 Superficiale
Commette errori anche nell’esecuzione di compiti semplici. Coglie il senso
di un'informazione/dato in modo parziale. Non sempre sa applicare le conoscenze in compiti semplici e commette errori.
4 Frammentaria
Commette numerosi errori anche nell’esecuzione di compiti semplici. Coglie
il senso di un’informazione /dato in modo parziale e difficoltoso. Sa applicare solo
sporadicamente le conoscenze in compiti semplici e commette errori. 1-3 Nessuna
Commette gravi errori. Non sa cogliere il senso di un’informazione/dato.
Non riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici.
ATTIVITÀ di RECUPERO e di APPROFONDIMENTO
Recupero curricolare in orario scolastico e in orario pomeridiano
32
GESTIONE PROGETTO ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA OBIETTIVI
I nuclei fondanti, concordati nelle riunioni di Coordinamento Disciplinare, in termini
di competenze, conoscenze ed abilità, sono i seguenti:
COMPETENZE: Linee Guida quinto anno Nuovi Tecnici
identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;
gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza;
utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi;
analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare;
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
CONOSCENZE Linee Guida quinto anno Nuovi Tecnici
ABILITA’ Linee Guida quinto anno Nuovi Tecnici
33
Tecniche e per la pianificazione, previsione e controllo di costi, risorse e software per lo sviluppo di un progetto.
Manualistica e strumenti per la generazione della documentazione di un progetto.
Tecniche e metodologie di testing a livello di singolo componente e di sistema.
Norme e standard settoriali di per la verifica e la validazione del risultato di un progetto.
Normativa internazionale, comunitaria e nazionale di settore relativa alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni.
Elementi di economia e organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT.
Processi aziendali generali e specifici del settore ICT, modelli di rappresentazione dei processi e delle loro interazioni e figure professionali.
Ciclo di vita di un prodotto/servizio.
Metodologie certificate per l’assicurazione della qualità di progettazione, realizzazione ed erogazione di prodotti/servizi del settore ICT.
• Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT, anche mediante l’utilizzo di strumenti software specifici.
· Individuare e selezionare risorse e strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in riferimento ai costi.
· Realizzare la documentazione
tecnica, utente edorganizzativa di un progetto, anche in riferimento alle norme ed agli standard di settore.
· Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso metodologie di testing conformi alle normative o standard di settore.
· Individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro.
· Analizzare e rappresentare, anche graficamente,l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle aziende di settore.
· Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Acquisire, esercitare e verificare le proprie capacità organizzative e di gestione
progettuale all’interno di contesti semplici, anche slegati dal mondo del ICT, per poi
essere in grado di elaborare autonomamente delle soluzioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche anche con
riferimento alla vita sociale e culturale e dei luoghi di lavoro.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico.
CONTENUTI
34
1. ELEMENTI DI ECONOMIA E
ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
Competenze
Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di
studio, ricerca ed approfondimento disciplinare.
Conoscenze
Elementi di economia e organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT.
Tecniche per la pianificazione, previsione e controllo di costi, risorse e software per lo
sviluppo di un progetto
modelli economici
domanda, offerta, azienda, concorrenza, mercato, prezzo, profitto
il bene informazione
switching cost, lock-in
economie di scala e di rete
outsourcing
modelli e cicli aziendali, stakeholder
Metodologie certificate per l’assicurazione della qualità di progettazione, realizzazione ed
erogazione di prodotti/servizi del settore ICT.
Abilità
Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali analizzare e
rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e
gestionali delle aziende di settore comprendere e rappresentare le interdipendenze
tra i processi aziendali.
Tempi: Settembre/Novembre
2. PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DI PROGETTI,
L’ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO
Competenze
Iidentificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di
gestione della qualità e della sicurezza utilizzare le reti e gli strumenti informatici
nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare.
Conoscenze
Tecniche e per la pianificazione, previsione e controllo di costi, risorse e software per
lo sviluppo di un progetto. Strumenti per la generazione della documentazione di un
progetto:
Project Management
35
Abilità
Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del
settore ICT, anche mediante l’utilizzo di strumenti software specifici Verificare e
validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso
metodologie di testing conformi a normative o standard di settore
Tempi: Dicembre/Aprile
3. SICUREZZA SUL LAVORO
Competenze
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Conoscenze
Norme e standard settoriali di per la verifica e la validazione del risultato di un
progetto Normativa internazionale, comunitaria e nazionale di settore relativa alla
sicurezza e alla prevenzione degli infortuni.
La norma italiana sulla sicurezza
La norma internazionale sulla sicurezza
Responsabilità sociale d’impresa
Abilità
Individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro
Tempi: Aprile/Maggio
METODI e STRATEGIE
Lezioni frontali e/o partecipate anche con l'utilizzo dei laboratori. Gli aspetti teorici sono stati
continuamente richiamati ed esplicitati presentando problemi, attività progettuali e analisi di
casi reali.
MEZZI
Libro di testo Paolo Ollari – Giorgio Meini – Fiorenzo Formichi, per
Informatica e Telecomunicazioni “Gestione, Progetto e Organizzazione
d’Impresa” ed. Tecnologia Zanichelli.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Prove scritte (domande a risposta aperta, domande a risposta chiusa e esercizi),
attività multimediali e prove orali. Le valutazioni fanno riferimento a quanto
36
riportato nel Piano dell'Offerta Formativa della scuola, mentre per le valutazioni
intermedie si tiene conto della quantità e difficoltà della prova, utilizzando l’intera
scala decimale della valutazione
37
38
ALLEGATO n. 2
Simulazioni
Prima e seconda prova
39
PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 22 febbraio 2019
SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 26 marzo 2019
TERZA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 7 maggio 2019
PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA: 8 Marzo 2019
SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA: 2 aprile 2019
40
PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 22 Febbraio 2019
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
1 corrose
2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
41
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali
soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa
specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti
testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
42
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5 […].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
5 in collo: in braccio.
6 incolume: non ferito.
7 accosto: accanto.
43
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
8 pulverulenta: piena di polvere.
9 divelte: strappate via.
10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
11 il casamento: il palazzo, il caseggiato.
12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
44
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
45
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità13
. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente
e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra
presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel
rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che
sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14
. In questo ambito
prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di
senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti
laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di
curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E
possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione
dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il
passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di
due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15
.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi16
; ricostruire, per compiacercene o
dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le
difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una
sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In
secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e
sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.
La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un
13
A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 14
M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire
ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 15
Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio
Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano
1991, p. XLVIII. 16
Corti e palagi: cortili e palazzi.
46
legame con Cartagine17
.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo
Momigliano (1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi
rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da
Ovidio e Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo
dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi
del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente
interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi
siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi»,
rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in
particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle
tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un
discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
17
«Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,
Torino 1962, p. 75.
47
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le
forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,
strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la
violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e
la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi.
Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro
in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo
biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger,
niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali»,
ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato,
l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a
prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore
per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui
la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre
sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia
dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io
sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare
l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è
al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine
alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io
biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si
consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La
tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti
tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,
in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di
generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei
48
fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un
processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,
ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,
ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato
che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp,
230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese,
Jean Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei
diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al
lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,
recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in
cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo
ritieni utile, suddividere in paragrafi.
49
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa
degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio
Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi
neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è
intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di
interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della
fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.
L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su
scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso
percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal
momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso
con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che
tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile
tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle
conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la
globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della
ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha
creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra
individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
50
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi
assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto
della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma
che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale
potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e,
di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però
solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che
saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione
delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla
loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di
trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando
Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La
diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee
nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il
nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e
conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può
creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è
senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro
che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da
tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo
processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di
coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema
dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.
Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle
indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo
contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare
alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,
nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe
invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal
potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno
accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la
tesi di fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata
all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni,
il melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”?
Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della
comunità scientifica?
51
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei
nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello
culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo,
esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano
viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo
possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”
fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità
52
giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture
personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
53
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria
vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende
riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si
può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 26 Marzo 2019
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido18
ventare di scirocco che l’arsiccio terreno gialloverde bruci; e su nel cielo pieno
18
rabido: rapido
54
di smorte luci trapassa qualche biocco di nuvola, e si perde. Ore perplesse, brividi d’una vita che fugge come acqua tra le dita; inafferrati eventi, luci-ombre, commovimenti delle cose malferme della terra; oh alide
19 ali dell’aria
ora son io l’agave
20 che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio e sfugge al mare da le braccia d’alghe che spalanca ampie gole e abbranca rocce; e nel fermento d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci che non sanno più esplodere oggi sento la mia immobilità come un tormento.
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta
Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’mosso, della
raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso
dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
Comprensione e analisi
1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.
2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?
3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e
meditazione esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo
risultato.
4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta
crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?
5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;
statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il
poeta che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa
mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni
riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti
19 alide: aride 20
agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
55
con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
56
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”21. E in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo22 […].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume23. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto24 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta25 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte26, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò27, intatto, il casamento28 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 29
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
21
Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 22
in collo: in braccio. 23
incolume: non ferito. 24
accosto: accanto. 25
pulverulenta: piena di polvere. 26
divelte: strappate via. 27
ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 28
il casamento: il palazzo, il caseggiato. 29
Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
57
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
58
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore,
Roma, 2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti
italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo
il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che
il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la
competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel
senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e
realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai
costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la
situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i
prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o
conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti
artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.
Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità
di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione
veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il
consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel
mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati
in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un
marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.
Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che
colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,
patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una
rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della
concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un
atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una
trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato
all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né
ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e
aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova
teoria del consumatore emotivo.
Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo.
3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come
rappresentazione mentale dell’italianità?
4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore
emotivo”?
59
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del
“made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti
con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle
conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
60
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la
parola, «Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per
padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come
maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,
le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la
tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le
diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle
interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più
semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È
impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano
Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza
onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un
appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata
lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la
colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame
reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno
sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e
telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle
automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro
quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola.
Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza
artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica.
[…]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi,
alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo
pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società
l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di
Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci
prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe
l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.
Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano
questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del
concetto di pubblicità personalizzata. […]
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le
luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto
volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a
convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta»
61
spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi
americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita
a un assistente domestico».
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi
argomentativi.
2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di
virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione,
riferita agli assistenti vocali?
3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di
“vulnerabilità”: commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed
esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema
della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.
Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso
che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
62
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz30
, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La
Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda
all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un
milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di
dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse
genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento
compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale",
con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo
cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di
leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo
l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo
capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci,
Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato
terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per
giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto
imporre ai popoli "alloglotti"31
l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia
divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di
famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire
la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso
politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli
Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra
alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo
militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non
finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali,
proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia
oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa
"sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
30
P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione
del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 31
"alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
63
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi,
insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la
lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il
documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di
Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare
qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un
monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità
scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro
Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone
o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria
furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria
anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a
una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza,
soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi
— la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette
implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome
della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici
lo conferma?
In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne
affrontata nel dopoguerra?
Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo
la Prima Guerra mondiale?
Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un
secolo dopo la sua conclusione?
Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella
conclusione dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana
ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora
completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della
Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno
«sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze
personali.
64
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e
aneddoti potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una
profonda affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e
viaggio. Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la
possibilità di un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo.
Sorvoli il deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura
circoscritta. Lo stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o
compulsivo, ma difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e
clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io.
Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita
se ci aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno
per San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere
l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si
trovano in viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,
alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
65
madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria
vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende
riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si
può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
66
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
67
TERZA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA: 07 Maggio2019
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
ALLEGATO n. 3
Griglia di valutazione
Prima e Seconda prova
81
IIS “PASCAL-MAZZOLARI”
GRIGLIA di VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Studente/ssa Classe
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – TIPOLOGIA A
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo
Testo articolato in maniera chiara e ordinata (9-10)
Alcune sezioni del testo non sono disposte secondo l’ordine corretto, ma nel complesso il testo risulta ordinato (6-8)
Testo per nulla o poco articolato, disordinato (1-5)
Coesione e coerenza testuale Testo coerente e coeso (9-10)
Perlo più coerente e coeso, anche se schematico (6-8)
Disordinato e poco coeso (1-5)
Ricchezza e padronanza lessicale Lessico ricco e adeguato al registro comunicativo (9-10)
Qualche imprecisione lessicale, uso non sempre adeguato del registro comunicativo (6-8)
Frequenti e/o gravi imprecisioni lessicali, uso di registri comunicativi poco o per nulla adeguati al contesto (1-5)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
Forma corretta, con rare imprecisioni (9-10)
Imprecisioni lievi e non eccessivamente frequenti (6-8)
Gravi errori ripetuti con frequenza (1-5)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali
Conoscenze ampie e sicure, documentate da citazioni (9-10)
Conoscenze essenziali, ma corrette (6-8)
Conoscenze inadeguate, citazioni inappropriate e/o scorrette (1-5)
Espressione di giudizi critici e valutazioni personali
Elaborazione personale approfondita e originale (9-10)
Alcune valutazioni appaiono deboli, ma nel complesso l’elaborazione personale risulta originale (6-8)
Giudizi critici appena accennati o poco originali (1-5)
82
Rispetto dei vincoli posti nella consegna
Preciso rispetto dei vincoli (9-10)
Vincoli sostanzialmente rispettati (6-8)
Vincoli rispettati in parte (1-5)
Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici
Temi principali pienamente compresi (9-10)
Comprensione parziale delle tematiche trattate dall’autore (68)
Scarsa comprensione delle tematiche trattate dall’autore (1-5)
Puntualità nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta)
Analisi approfondita dello stile dell’autore (9-10)
Analisi stilistica non sempre approfondita e/o in parte errata (6-8)
Analisi stilistica superficiale o assente (1-5)
Interpretazione corretta e articolata del testo
Il senso profondo del testo è stato pienamente compreso (910)
Il significato letterale del testo è stato compreso, il suo senso profondo soltanto in parte (6-8)
Il significato letterale del testo e/o il suo senso profondo è stato poco o per nulla compreso (1-5)
83
IIS “PASCAL-MAZZOLARI”
GRIGLIA di VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Studente/ssa Classe
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – TIPOLOGIA B
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo
Testo articolato in maniera chiara e ordinata (9-10)
Alcune sezioni del testo non sono disposte secondo l’ordine corretto, ma nel complesso il testo risulta ordinato (6-8)
Testo per nulla o poco articolato, disordinato (1-5)
Coesione e coerenza testuale Testo coerente e coeso (9-10)
Perlopiù coerente e coeso, anche se schematico (6-8)
Disordinato e poco coeso (1-5)
Ricchezza e padronanza lessicale Lessico ricco e adeguato al registro comunicativo (9-10)
Qualche imprecisione lessicale, uso non sempre adeguato del registro comunicativo (6-8)
Frequenti e/o gravi imprecisioni lessicali, uso di registri comunicativi poco o per nulla adeguati al contesto (1-5)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
Forma corretta, con rare imprecisioni (9-10)
Imprecisioni lievi e non eccessivamente frequenti (6-8)
Gravi errori ripetuti con frequenza (1-5)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti
Conoscenze ampie e sicure, documentate da citazioni (9-10)
84
culturali Conoscenze essenziali, ma corrette (6-8)
Conoscenze inadeguate, citazioni inappropriate e/o scorrette (1-5)
Espressione di giudizi critici e valutazioni personali
Elaborazione personale approfondita e originale (9-10)
Alcune valutazioni appaiono deboli, ma nel complesso l’elaborazione personale risulta originale (6-8)
Giudizi critici appena accennati o poco originali (1-5)
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto
Tesi e argomentazioni pro/contro individuate chiaramente (14-15)
Tesi individuata correttamente, argomentazioni solo in parte riconosciute (9-13)
Tesi non individuata o non compresa, argomentazioni parzialmente o per nulla riconosciute (1-8)
Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti
Percorso ragionativo chiaro, supportato da connettivi precisi e adeguati (14-15)
Percorso ragionativo in generale coerente, supportato da un uso adeguato, seppure non sempre corretto, dei connettivi (9- 13)
Percorso ragionativo non coerente, caratterizzato da assenza o da uso non corretto dei connettivi (1-8)
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione
Riferimenti ampi e sicuri, documentati da citazioni (9-10)
Riferimenti essenziali, ma corretti (6-8)
Riferimenti inadeguati, citazioni inappropriate e/o scorrette (1-5)
85
86
IIS “PASCAL-MAZZOLARI”
GRIGLIA di VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Studente/ssa Classe
GRIGLIA DI VALUTAZIONE – TIPOLOGIA C
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo
Testo articolato in maniera chiara e ordinata (9-10)
Alcune sezioni del testo non sono disposte secondo l’ordine corretto, ma nel complesso il testo risulta ordinato (6-8)
Testo per nulla o poco articolato, disordinato (1-5)
Coesione e coerenza testuale Testo coerente e coeso (9-10)
Perlopiù coerente e coeso, anche se schematico (6-8)
Disordinato e poco coeso (1-5)
Ricchezza e padronanza lessicale Lessico ricco e adeguato al registro comunicativo (9-10)
Qualche imprecisione lessicale, uso non sempre adeguato del registro comunicativo (6-8)
Frequenti e/o gravi imprecisioni lessicali, uso di registri comunicativi poco o per nulla adeguati al contesto (1-5)
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
Forma corretta, con rare imprecisioni (9-10)
Imprecisioni lievi e non eccessivamente frequenti (6-8)
Gravi errori ripetuti con frequenza (1-5)
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali
Conoscenze ampie e sicure, documentate da citazioni (9-10)
Conoscenze essenziali, ma corrette (6-8)
Conoscenze inadeguate, citazioni inappropriate e/o scorrette (1-5)
Espressione di giudizi critici e valutazioni personali
Elaborazione personale approfondita e originale (9-10)
Alcune valutazioni appaiono deboli, ma nel complesso l’elaborazione personale risulta originale (6-8)
Giudizi critici appena accennati o poco originali (1-5)
87
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell'eventuale paragrafazione.
Traccia pienamente rispettata; titolo coerente con il testo e paragrafazione efficace (14-15)
Traccia svolta parzialmente; titolo generico o collegato solo in parte al messaggio centrale; paragrafazione non sempre efficace (9-13)
Traccia poco o per nulla rispettata; titolo poco o per nulla coerente con il messaggio centrale; paragrafazione inefficace e/o disordinata (1-8)
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione
Esposizione condotta con chiarezza e ordine (14-15)
Esposizione non sempre lineare e ordinata, ma senza che questo pregiudichi la comprensione del messaggio (9-13)
Esposizione poco ordinata e non lineare, che compromette in parte o totalmente la comprensione del messaggio (1-8)
Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali
Riferimenti ampi e sicuri, documentati da citazioni (9-10)
Riferimenti essenziali, ma corretti (6-8)
Riferimenti inadeguati, citazioni inappropriate e/o scorrette (1-5)
88
Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi della seconda prova
CODICE ITTL
INDIRIZZO: INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE: TELECOMUNICAZIONI
Studente: XX, XX
Indicatore (correlato agli obiettivi
della prova) Punteggio max per ogni indicatore
(totale 20)
Padronanza delle conoscenze relative ai
nuclei fondanti della disciplina. 1 - 3
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della
prova, con particolare riferimento alla correttezza e alla completezza di:
• scelta di dispositivi e strumenti in
base alle loro caratteristiche funzionali;
0 - 3
• descrizione, comparazione ed
applicazione del funzionamento di
dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione;
0 – 3
• configurazione, installazione e
gestione di sistemi di elaborazione dati
e reti;
0 – 4
• sviluppo di applicazioni informatiche
per reti e/o servizi a distanza. 0 – 4
Capacità di argomentare, di collegare e
di sintetizzare le informazioni in modo
chiaro ed esauriente, utilizzando con
pertinenza i diversi linguaggi specifici.
0 – 3
Elementi di valutazione
Nullo 0
Con gravi lacune 1
Sufficiente 2
Ottimo 3
89
Nullo 0
Con gravi lacune 1
Sufficiente 2
Discreto 3
Ottimo 4
90
IIS “PASCAL-MAZZOLARI”
GRIGLIA di VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
Elementi di
valutazione
Descrittori
Punteggi
o
CONOSCENZ
E
DICHIARATIV
E E
PROCEDURA
LI
Contenuti
e metodi
delle
discipline
Molto lacunose e/o disorganiche 1
Lacunose e non sempre organiche 2
Parziali e/o generiche 3
Essenziali 4
Organiche con alcuni approfondimenti 5
Complete con significativi approfondimenti personali 6
C
O
M
PE
TE
NZ
E
LI
N
G
UI
ST
IC
O-
ES
P
R
ES
SI
VE
Utilizzare il
lessico specifico
Espone in modo inadeguato e confuso; non
utilizza il lessico specifico Giustappone
asserzioni prive di consequenzialità logica , fornire
alcuna argomentare
1
Espone in modo approssimativo; utilizza un vocabolario specifico limitato
e/o generico Argomenta in modo non sempre coerente
2
Esporre in modo Espone in modo lineare; utilizza il lessico specifico essenziale Argomenta in modo semplice, ma coerente 3
91
efficace
Argomentare
Espone in modo chiaro e organico; utilizza adeguatamente il
lessico specifico Argomenta in modo coerente, con ricorso
appropriato ad alcuni elementi a sostegno
4
Espone in modo efficace; utilizza con consapevolezza i
termini più adatti al contesto Argomenta in modo rigoroso, con scelta critica di numerosi elementi a sostegno
5
COMP
ETEN
ZE
RIELA
BORA
TIVE
Non è in grado, neppure supportato, di stabilire semplici ed evidenti collegamenti
Non è in grado di risolvere, neppure con aiuto, semplici problemi, di cui
vengono fornite esplicitamente tutte i dati informativi e suggerite le strategie
risolutive
1
Operare
collegamenti
all’interno di una disciplina/
tra discipline
diverse
Guidato, individua alcune semplici relazioni all’interno di contesto
noto; mostra incertezze nell’operare semplici collegamenti tra
discipline diverse
Risolve con aiuto, semplici problemi, di cui vengono fornite esplicitamente tutte i dati informativi e suggerite le strategie risolutive
2
Individua le relazioni più evidenti tra concetti/ fatti fenomeni
all’interno di una disciplina; guidato stabilisce alcuni semplici
collegamenti tra discipline diverse. Risolve in autonomia ,
semplici problemi, di cui vengono fornite esplicitamente tutti i dati
informativi e suggerite le strategie risolutive; necessita di aiuto per affrontare situazioni problematiche nuove
3
Rileva in modo puntuale analogie e differenze nel confronto tra
concetti/fenomeni diversi all’interno di una disciplina o in discipline differenti
Risolve in autonomia problemi abbastanza complessi e/o riferiti a contesti nuovi,
ricercando i dati informativi necessari ed elaborando strategie risolutive corrette
4
Risolvere problemi
Stabilisce con padronanza collegamenti entro e tra discipline ; opera con
sicurezza confronti, rilevando , in modo critico e consapevole analogie
e differenze.
Risolve problemi che richiedono processi cognitivi complessi e che si
riferiscono a contesti nuovi, elaborando strategie risolutive efficaci ed
originali, di cui fornisce una chiara giustificazione
5
COMPETENZ
E CRITICHE
- Esprimere un
giudizio critico, un
parere
personale
- Riflettere sul proprio
lavoro,
autocorreggersi
Guidato, esprime un giudizio critico parziale, non sempre opportunamente
motivato ; propone una semplice rielaborazione personale.
Indotto a riflettere sul proprio lavoro, riconoscere i più evidenti errori e, guidato, è in grado di correggersi.
1
In autonomia esprime giudizio critico, motivato con semplici argomenti ;
propone una semplice rielaborazione personale.
Riconoscere i più evidenti errori ed è in grado, almeno in parte, di correggersi
2
Esprime giudizi critici pertinenti e
opportunamente motivati; propone
rielaborazioni con spunti personali.
Analizza in modo sistematico il proprio lavoro, individuandone elementi di pregio e
criticità.
3
Elabora con a consapevolezza giudizi critici, fornendo
apprezzabili motivazioni ; rielabora in modo originale ciò che ha
appreso, fornendo spunti interpretativi personali.
Riflette sia sul processo sia sugli esiti del proprio lavoro,
4
92
93