· Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e...

7
STORIA E STORIE DELLA MIGRAZIONE ITALIANA IN BELGIO C'era una volta, ma continua a esserci e ci sarà per sempre, un uomo o una donna in marcia da un paese all'altro. Talvolta, per godere della libertà, tutta umana, di spostarsi, conoscere nuovi luoghi e nuove persone, vedere mondi differenti, per crescere. Per passione. Troppo spesso invece, per fuggire da povertà, fame, guerra, per trovare un futuro migliore, per tentare la sorte. Per necessità. La storia di noi italiani è una storia di spostamenti. Stiamo stati immigrati: dal sud al nostro del nostro paese; dal nostro paese verso l'America, il Canada, il nord Europa. Oggi siamo migranti, o expats. La vita di milioni d'italiani si è mischiata con la popolazione del mondo, contribuendo a rafforzare la ricchezza multiculturale di paesi 'stranieri', senza mai abbandonare la nostra identità, italianità, influenzando i gusti del mondo intero, ovunque contagiando con la nostra passione; ovunque trascinando con la nostra empatia. L'Europa distrutta da due folli guerre mondiali fu ricostruita anche grazie a flussi di lavoratrici e lavoratori che hanno travalicato i confini nazionali. Il bisogno di manodopera a basso costo ha trasferito centinaia di migliaia, poi milioni, di connazionali verso Belgio, Francia, Svizzera, Gran Bretagna e Germania. La creazione delle Comunità europee e del mercato unico hanno dato una più chiara cornice giuridica - e diritti - a tali spostamenti di massa. Oggi l'Unione europea riconosce la libertà di circolazione come un diritto fondamentale di ogni cittadino europeo. Bruxelles è la capitale dell'Europa. Ma questa é un'altra storia... Il Partito Democratico in Belgio oggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle

Transcript of · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e...

Page 1: · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità

STORIA E STORIE DELLA MIGRAZIONE ITALIANA IN BELGIO

C'era una volta, ma continua a esserci e ci sarà per sempre, un uomo o una donna in marcia da un paese all'altro. Talvolta, per godere della libertà, tutta umana, di spostarsi, conoscere nuovi luoghi e nuove persone, vedere mondi differenti, per crescere. Per passione. Troppo spesso invece, per fuggire da povertà, fame, guerra, per trovare un futuro migliore, per tentare la sorte. Per necessità.

La storia di noi italiani è una storia di spostamenti. Stiamo stati immigrati: dal sud al nostro del nostro paese; dal nostro paese verso l'America, il Canada, il nord Europa. Oggi siamo migranti, o expats. La vita di milioni d'italiani si è mischiata con la popolazione del mondo, contribuendo a rafforzare la ricchezza multiculturale di paesi 'stranieri', senza mai abbandonare la nostra identità, italianità, influenzando i gusti del mondo intero, ovunque contagiando con la nostra passione; ovunque trascinando con la nostra empatia.

L'Europa distrutta da due folli guerre mondiali fu ricostruita anche grazie a flussi di lavoratrici e lavoratori che hanno travalicato i confini nazionali. Il bisogno di manodopera a basso costo ha trasferito centinaia di migliaia, poi milioni, di connazionali verso Belgio, Francia, Svizzera, Gran Bretagna e Germania. La creazione delle Comunità europee e del mercato unico hanno dato una più chiara cornice giuridica - e diritti - a tali spostamenti di massa. Oggi l'Unione europea riconosce la libertà di circolazione come un diritto fondamentale di ogni cittadino europeo. Bruxelles è la capitale dell'Europa. Ma questa é un'altra storia...

Il Partito Democratico in Belgio oggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità italiana a costituire la prima nazionalità presente in Belgio sia tra gli europei che al di là delle frontiere europee. Il PD vuole mettersi in movimento, e in ascolto, di quelle storie che compongono il patrimonio storico e culturale della comunità italo-belga. Storie di lavoro, di comunanza e solidarietà, di nostalgia per i propri cari e i posti lasciati alle spalle. Storie di sofferenza, di sfruttamento, di discriminazione. Storie tragiche, come il crollo della miniera a Marcinelle che schiacciò 262 anime. Ma anche storie di successo, di integrazione, di business, di nuove famiglie italo-belga, d'Europa.

Partiamo dai nostri Circoli di Genk, Liegi, La Louviere, Charleroi, Mons, Bruxelles, in un percorso di approfondimento culturale, di condivisione e di discussione politica, sollevando i temi legati alla nostra migrazione, per ricostruire, o meglio, riconnettere, le nostre esperienze, le nostre energie, le nostre speranze comuni.

Crediamo che questo sia uno dei ruoli che il Partito Democratico debba avere in Belgio.

Page 2: · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità

Obiettivi

Il progetto del percorso della migrazione italiana in Belgio (Storia e storie dei migranti in Belgio) mira a rafforzare, e dove necessario costruire, un dialogo all’interno della nostra comunità al fine di favorire lo sviluppo di legami tra le varie generazioni d'italiani emigrati, rafforzare la memoria storica, e sviluppare proposte politiche intorno a temi di attualità per la nostra comunità all’estero. Il percorso si svilupperà in tappe, ognuna delle quali passerà per uno dei circoli PD presenti in Belgio, e sarà composto di due momenti: uno a carattere storico e culturale, nella forma di una visita a luoghi storici o simbolici per la migrazione italiana in Belgio, musei di cultura italiana, luoghi d'incontro significativi o attuali della comunità italo-belga; l'altro di discussione e di dibattito, da svolgersi all'interno delle sedi dei nostri circoli del PD Belgio: laboratori di discussione e elaborazione politica.

Questo format si ripeterà in ogni tappa del percorso, che avrà un tema di approfondimento specifico e un momento di testimonianza da parte di un ospite, o un compagno. Storia e storie, dunque. Un diario, cartaceo e virtuale, accompagnerà il nostro cammino: immagini, testimonianze, ricordi, pensieri andranno a comporre un documento che pubblicheremo a termine del percorso e che diventerà patrimonio del Partito Democratico in Belgio, del suo lavoro, della sua passione. Il diario sarà presentato e distribuito alla Conferenza di Marcinelle 2016.

Tappe del percorso

1 – LA MEMORIA – MARCINELLE (da definirsi)

Tema: Marcinelle

Parte storico-culturale: Marcinelle come simbolo delle dure condizioni dell’emigrazione degli italiani del dopoguerra. Episodio recente e tappa fondamentale, assieme ad altri luoghi come Ellis Island a New York, le Fazendas attorno a San Paolo e le navi Lazzaro, per capire e rivivere il fenomeno. Marcinelle ebbe una risonanza mediatica importante anche in Italia, si trova in Europa e questo ne fa un luogo molto importante e passaggio fondamentale per l'immigrazione italiana in Belgio. Il momento centrale di questa tappa sarà rappresentato dalla visita al Museo di Marcinelle/Bois du Cazier.

Dibattito/Documento: Dopo la visita seguirà un dibattito sulla storia e il significato di quella tragedia per l’Europa di oggi. Nel 2016 si celebrerà il 60° anniversario di Marcinelle, ma cosa significa quella tragedia per gli italiani in Belgio oggi? Analizzeremo l’attualità di Marcinelle o meglio di come la tragedia è ancora presente oggi nelle nuove generazioni, e di come gli italiani all’estero si rapportino con essa (simbolo/continuità/ricordo).

Page 3: · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità

2 – GLI ITALIANI IN BELGIO – GENK

Tema: Espulsioni

Parte storico-culturale: Limburgo come zona di estrazione principale di carbone nel primo dopoguerra, potrebbe essere interessante studiare il fenomeno dei belgi che non volevano scendere nelle miniere malgrado fossero incentivati da politiche governative molto favorevoli I primi accordi con il governo italiano, l'ingresso nella CECA e il conseguente declino del settore. Si potrebbe approfondire il fenomeno dei meccanismi dell'immigrazione italiana in Belgio, il reclutamento, la selezione, i traumi, le differenze delle provenienze regionali. Si possono mettere in contrasto il sistema delle necessità di metà 900 e delle espulsioni di adesso. La visita prevederà un breve tour di Genk, inclusa la miniera.

Dibattito/Documento: Tra il 2010 e il 2013 sono stati già espulsi dal Belgio oltre 7.000 cittadini europei: il 10% dei quali investe gli italiani, mentre altri provengono soprattutto da Romania, Bulgaria, Spagna, Paesi Bassi e Francia. Il dibattito mirerà ad analizzare l’attuale situazione (dati, procedura di infrazione) e a delineare proposte su come costruire una vera cittadinanza europea dei diritti sociali.

3 – IL LAVORO – LA LOUVIERE

Tema: Ruolo del lavoro come fattore di integrazione

Parte storico-culturale: I minatori italiani si trovarono immersi per la prima volta in una società con una struttura industriale plurisecolare. Quali erano i loro nuovi costumi e usi, fu vera integrazione, quanto si sentivano (o si sentono oggi) belgi? L’incontro si terrà alla Cantines des Italiens, patrimonio della Regione Vallonia.

Dibattito/Documento: La migrazione italiana in Belgio risale già all’Ottocento, ma è solo con il periodo intorno alle due guerre mondiali e in particolare dopo l’accordo Italia-Belgio del 1946 che si rafforza. Il lavoro ha sempre rappresentato il motivo principale dell’emigrazione italiana verso il Belgio, ma anche un fattore di integrazione importante. In un’Europa sempre più integrata, basata sulla libera circolazione, i diritti dei lavoratori vengono ora garantiti. Ma è appunto questa mobilità a richiedere attenzione verso temi come il dumping sociale, la realizzazione di un salario minimo europeo e impegno per la solidarietà sociale.

Per quel che rigaruda il Belgio in particolare, dalla prima grande ondata di migrazione del secondo dopo guerra, gli italiani sono integrati, ma i problemi rimangono, soprattutto per coloro che non hanno avuto la possibilità di studiare e che si trovano ora in difficoltà di fronte alla chiusura delle industrie.

Page 4: · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità

4 – LA NUOVA MIGRAZIONE E LE SFIDE DI OGGI – BRUXELLES

Tema: #GenerazioneEuropa

Parte storico-culturale: Il processo di fine immigrazione italiana e la ripresa di alcuni anni fa. Le differenze socio-culturali dei due fenomeni. Quanto dialogano la “nuova” e "vecchia" migrazione? Con quali metodi? Dopo il declino delle miniere, la recessione, l'impoverimento economico dell'indotto attorno alle miniere, come si e’ evoluta la migrazione italiana negli anni? L’incontro prevederà una visita al museo dell'industria.

Dibattito/Documento: Come confermato dai dati Istat, gli Italiani hanno ricominciato ad emigrare. Solo in Belgio, tra il 2001 e il 2011, si assiste ad un aumento continuo nel numero di nuovi Italiani. Da 2.439 nel 2001 si arriva ai 5.227 del 2011, con un passaggio cruciale nel 2008, quando il numero degli iscritti annuali raddoppia: da 2.708 nel 2007 a 4.499 nel 2008. Ma chi sono i nuovi migranti italiani in Belgio? Quali bisogni hanno? Che percorso migratorio hanno seguito? Il dibattito verterà sull’analisi di questa nuova migrazione, cercando di portare proposte concrete per la gestione di un fenomeno in crescita.

5 – CULTURA E INTEGRAZIONE – MONS

Tema: Promozione della cultura e lingua italiana; integrazione degli italiani in Belgio

Parte storico-culturale: Visita di Mons, capitale della cultura europea 2015.

Dibattito/Documento: Il processo dell’integrazione della comunità italiana in Belgio è stato lungo e faticoso, con momenti positivi e altri negativi. Un percorso che ad oggi può apparire compiuto, se si pensa, per esempio, alle storie personali dell’ex primo ministro Elio di Rupo o dei deputati europei Marie Arena e Marc Tarabella.

Ma come è avvenuto questo processo? Quali battaglie gli italiani hanno dovuto combattere? E ancora oggi, si sentono integrati in Belgio? E allo stesso tempo, come mantengono il legame con l’Italia? I continui tagli alla diffusione della lingua e cultura italiana all’estero richiedono una riflessione urgente sul ruolo che l’Italia vuole dare a questa importante politica. Inoltre, non va dimenticata l’importanza della promozioe della lingua e cultura italiana anche per rafforzare il legame con le seconde (per non parlare di terze) generazioni dell’immigrazione.

6 – LA CITTADINANZA - LIEGI

Tema: La Cittadinanza

Parte storico-culturale: Liegi ha sempre rappresentato uno dei cuori del settore industriale in Belgio, e quindi della migrazione italiana in Belgio. L’incontro si svolgerà a Blegny, una delle quattro miniere riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, insieme a Grand-Hornu, Bois-du-Luc e Bois du Cazier. La visita di Liegi includerà un breve tour della città, e in particolare della Citadel di Liegi e l’Enclos des Fusillés.

Page 5: · Web viewoggi vuole ricostruire il percorso della migrazione degli italiani in Vallonia e nelle Fiandre, partendo da quelle storie che, intersecandosi, hanno portando la comunità

Dibattito/Documento: Cittadini italiani, belgi e/o cittadini europei? La doppia cittadinanza è ormai un fattore acquisito per gli italiani che vivono in Belgio, ma come si evolve il dibattito intorno alla questione della cittadinanza anche e soprattutto in chiave europea? Come si può migliorare il sistema di rappresentaza per gli italiani che vivono all’estero?

L’Italia, con quattro milioni di Italiani residenti all’estero, nonché decine di milioni di oriundi sparsi nel mondo, deve riflettere su come valorizzare questo patrimonio per il paese e soprattutto garantire un effica sistema di rappresentanza. Comites, CGIE, rete diplomatico-consolare, elezioni, diritti e doveri: l’esigenza di una riforma del sistema di rappresentanza degli italiani all’estero si fa pressante.