Dizionario astronomia cop - BFCspace

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Walter Ferreri Dizionario di Astronomia GRUPPO EDITORE GRUPPO EDITORE

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Walter Ferreri

Dizionario

di Astronomia

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Walter Ferreri

Dizionario

di Astronomia

In copertina.Da sinistra in alto, in senso orario:L’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910) in una stampa d’epoca.Il pianeta Saturno (NASA/ESA)Il Telescopio Spaziale Hubble (NASA)La galassia M81 (foto di Giovanni Benintende)

Introduzione

L’idea guida che ha condotto alla realizzazione di questo dizionario

è stata quella di mettere a disposizione degli appassionati o dei sem-

plici lettori di libri astronomici uno strumento in grado di chiarire

subito il signifi cato di alcuni termini che spesso gli autori di libri

sull’argomento danno per scontati. Sotto questo profi lo si è preferito

darne una descrizione didascalica, stringata e non prolissa o acca-

demica. Questa scelta ha permesso di includere un elevato numero di

voci (oltre un migliaio). Nonostante il considerevole numero di lem-

mi, si sono dovute fare delle scelte, che hanno portato all’esclusione

di una serie di nomi di scienze affi ni, come in primo luogo quelli di

fi sica e in secondo luogo a quelle di stelle poco luminose o satelliti

scoperti di recente e del tutto inaccessibili agli appassionati.

Poiché nella realizzazione di questo dizionario abbiamo pensato an-

che a chi osserva praticamente il cielo, molte voci sono relative a

telescopi o strumenti d’osservazione.

W.F.

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AA Tipo spettrale che nella classifi cazione di Harvard indica le stelle bianche, con temperatura superfi ciale fra gli 8 e i 12mila gradi.

A Simbolo dell’Angström.

AAVSO Sigla della più nota associazione di stelle variabili a livello mondiale. Essa sta per American Association of Variable Star Observers.

Abbe Oculare ortoscopico a quattro lenti messo a punto nel XIX secolo da Ernst Abbe. È esente da distorsione.

Aberrazione Caratteristica indesiderata insita nelle lenti e sistemi ottici, a cau-sa della quale l’immagine non riproduce esattamente l’oggetto.

Aberrazione annua Scarto tra la posizione apparente e quella reale di una stella, dovuto al moto della Terra intorno al Sole.

Ablazione Fusione ed evaporazione o anche erosione superfi ciale. Si parla di ablazione, ad esempio, quando un meteoroide nell’entrata nell’atmosfera, per l’enorme aumento della temperatura, tende a sublimare i suoi strati più superfi -ciali.

Accrezione Processo di accumulazione di polveri o più in generale di piccoli corpi, che tendono a formare oggetti di massa maggiore.

Achernar La stella Alfa della costellazione dell’Eridano. Il nome, in accordo con la sua posizione, signifi ca “foce del fi ume”. È di magnitudine 0,5 e purtroppo invisibile dall’Italia per la sua declinazione di – 57°,5.

Acondriti Meteoriti pietrose che non contengono condruli. Queste meteoriti sono solo il 7% di tutte quelle pietrose.

Acquario Costellazione zodiacale ben visibile in autunno ed estesa per ben 980° quadrati. Il nome latino è Aquarius, la sigla Aqr.

Acromatico Sistema ottico corretto per l’aberrazione cromatica.

Acrux Stella Alfa della costellazione della Croce del Sud. È una stella doppia complessivamente di magnitudine 0,9.

Adams Walter Sydney (1876-1956). L’astronomo americano che nel 1915 ot-tenne e studiò per primo lo spettro della stella nana bianca Sirio B.

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Adhara Stella Epsilon della costellazione del Cane Maggiore. È una stella dop-pia che complessivamente brilla di magnitudine 1,5.

Adroni Particelle composte di quark e sensibili alla forza forte, la quale opera solo fra i quark. Gli adroni, oltre a partecipare a interazioni forti, possono sentire anche la forza debole.

Aerolite Letteralmente “pietra venuta dall’aria”. Termine un po’ desueto per indicare ogni pietra caduta dal cielo e, in generale, ogni meteorite.

Afelio Punto dell’orbita di un corpo celeste (pianeta, cometa, asteroide) ruotante intorno al Sole nel quale tale corpo si trova alla massima distanza dal Sole.

AGN Sigla che indica Nucleo Galattico Attivo. È il nucleo compatto e molto luminoso di una galassia attiva che, in molti casi, varia sensibilmente di luminosità nel corso del tempo. Si pensa sia dovuto al gas che orbita intorno a un buco nero molto massiccio.

Airglow Letteralmente “luce del cielo”. Si tratta di una debole luminescenza del cielo notturno provocata dalla ricombinazione di due atomi di ossigeno prece-dentemente separati dalle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole.

Airy (disco di). Immagine di una sorgente puntiforme (tipicamente stella) forni-ta da un sistema ottico perfetto. Si tratta di un minutissimo disco luminoso dove si concentra l’84% della luce contornato da anelli concentrici alternativamente scuri e chiari dovuti alla diffrazione. Su questi ultimi confl uisce il 16% della luce. Dall’astronomo inglese G.B. Airy, che ne formulò la teoria nel 1834.

Albedo Rapporto fra la quantità di luce che raggiunge un corpo e quella rifl essa. Per esempio, un’albedo del 30% signifi ca che ogni 100 fotoni in arrivo 30 vengo-no rifl essi.

Aldebaran La stella Alfa del Toro. Per gli antichi indicava l’occhio di questo animale. È di magnitudine 0,9 e dista 68 anni-luce, circa la metà delle Iadi, dove casualmente Aldebaran appare proiettata.

Alfa (α). Prima lettera dell’alfabeto greco utilizzata in astronomia per indicare quasi sempre la stella più brillante di ogni costellazione. Si utilizza anche per in-dicare la coordinata Ascensione Retta.

Alfa Capricornidi Sciame meteorico il cui radiante si trova nei pressi della stella Alfa del Capricorno e che presenta la massima intensità intorno al 30 lu-glio.

Algieba La stella Gamma del Leone, di seconda magnitiudine; una delle doppie più belle del cielo.

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Algol La più celebre stella variabile ad eclisse. Dista 90 anni-luce e varia la sua luce dalla magnitudine 2 alla 3,5.

Alhena Stella Gamma della costellazione dei Gemelli; di magnitudine 1,9.

Alidada Braccio recante il nonio per la lettura dei circoli graduati. Prima dell’in-venzione del nonio, serviva per lo stesso uso, come traguardo o linea di fede. Il nome è arabo, signifi ca regolo.

Alioth La stella Epsilon; dell’Orsa Maggiore; con la sua magnitudine di 1,8 è la più brillante di questo asterismo.

Allignare Albergare, crescere.

Alluminatura Trattamento che consiste nel deporre sotto vuoto un sottilissimo strato di alluminio per ricoprire gli specchi dei telescopi e renderli rifl ettenti.

Almagesto La grande opera dell’astronomo greco Claudio Tolomeo, vissuto ad Alessandria d’Egitto nel II secolo dopo Cristo. Contiene l’insieme delle nozioni a cui erano giunti fi no ad allora gli astronomi greci.

Almucantarat Cerchio di altezza, cioè parallelo al piano dell’orizzonte. Si dice anche almucantar.

Alnilam La stella Epsilon Orionis, quella centrale della cintura. Ha magnitudine 1,7.

Alnitak La stella Zeta di Orione; quella più a sinistra della cintura. Ha ma-gnitudine 1,8 e, come Alnilam, dista 1600 anni-luce. Doppia diffi cile per piccoli telescopi.

Alone Arco o cerchio completo che compare intorno a un astro luminoso (Sole e Luna) a causa di cristalli di ghiaccio presenti nell’atmosfera.

Alone galattico Struttura a simmetria sferica composta di stelle di età avanza-ta (Popolazione II) che avvolge la Galassia.

Altair La stella Alfa della costellazione dell’Aquila. È una stella bianca di ma-gnitudine 0,8 e distante 16 anni-luce.

Altare Costellazione del cielo australe estesa per 237° quadrati. Sia il nome la-tino che la sigla sono Ara.

Altazimutale Sistema di coordinate astronomiche che ha come riferimenti l’orizzonte e lo zenit.

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Altezza Distanza angolare dall’orizzonte. L’altezza sulla verticale dell’osserva-tore (zenit) è 90°; sull’orizzonte l’altezza è 0°. È una coordinata del primo sistema, cioè una delle due coordinate del sistema altazimutale.

Amalthea Quinto satellite di Giove (in ordine di scoperta). Venne scorto per la prima volta nel 1892 da E.E. Barnard con quello che era allora il più grande tele-scopio rifrattore del mondo (quello da 91 cm di Lick). È di 13a magnitudine.

Ammasso aperto Insieme di stelle legate dalla reciproca gravitazione, ma non molto addensate l’una all’altra. Al telescopio si presenta come un gruppo di decine di punti luminosi. In genere questi ammassi sono distanti da noi qualche migliaio di anni-luce.

Ammasso galattico È sinonimo di ammasso aperto.

Ammasso globulare Insieme di moltissime stelle, anche più di 100mila, che stanno vicine l’una all’altra per la reciproca gravitazione in una distribuzione sen-sibilmente sferica. Al telescopio hanno l’aspetto di globuli. In genere sono distanti qualche decina di migliaia di anni-luce. Le stelle che li formano sono molto vec-chie.

Ammasso stellare Gruppo di stelle legate assieme dalla mutua gravitazione. Può essere di due tipi: o aperto o globulare.

Amor Asteroide Near-Earth il cui perielio si trova tra 1 e 1,3 Unità Astronomi-che (UA). Si avvicina a meno di 0,3 UA dalla Terra, ma non ne attraversa l’orbita.

Andromeda Costellazione autunnale famosa per contenere la Grande Galassia di Andromeda (M31). Il nome latino è identico a quello italiano, l’estensione è di 722° quadrati e la sigla And.

Andromèdidi Stelle cadenti che appaiono scaturire dalla costellazione di An-dromeda, soprattutto fra il 23 e il 27 novembre.

Anello T2 Anello con una fi lettatura da 42 mm di diametro e 1 mm di passo a un’estremità e con l’attacco per un certo corpo refl ex (per esempio, con innesto a baionetta Canon, Nikon, Pentax ecc.).

Angolo di fase La distanza angolare che la Terra mostra dal Sole vista dall’astro considerato. Ad esempio, se un asteroide ha un angolo di fase di 90°, vuol dire che da quell’asteroide in quell’istante la Terra si vede a 90° dal Sole.

Angolo orario Una delle due coordinate del secondo sistema di coordinate.

Ångström Andreas Jonas (1814-1874). Il fi sico svedese che nel 1862 scoprì la presenza di idrogeno nel Sole.

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Ångström Unità di misura delle lunghezze d’onda delle radiazioni. Corrispon-de a 0,1 nanometri; cioè 500 nanometri equivalgono a 5000 Å.

Anno Tempo impiegato dalla Terra per compiere una rivoluzione completa in-torno al Sole. In mancanza di ulteriori precisazioni, si intende quello “tropico”. Anno anomalistico L’intervallo tra due ritorni consecutivi del Sole al peri-geo. È più lungo dell’anno siderale di 4 minuti e 43,5 secondi.

Anno besseliano o annus fi ctus. Ha durata uguale all’anno tropico e inizia quando l’ascensione detta del Sole è di 280°, ovvero 18h 40m, cioè all’incirca intorno a Capodanno.

Anno civile L’anno tropico.

Anno luce È la distanza coperta dalla luce o più in generale dalla radiazione elettromagnetica in un anno. Questa distanza corrisponde a 9.461 miliardi di km.

Anno siderale L’intervallo di tempo compreso fra due passaggi consecutivi del Sole nella stessa posizione rispetto alle stelle fi sse. Ha una durata di 365,26536042 giorni.

Anno tropico Intervallo di tempo compreso fra due passaggi consecutivi del Sole per l’equinozio di primavera. È pari a 365,24219879 giorni. La sua minor durata rispetto all’anno siderale è dovuta alla precessione.

Anno vago In uso presso gli antichi Egizi. Era di 365 giorni, senza bisestili; dodici mesi di 30 giorni più cinque giorni epagomeni. Era l’unità di tempo usata anche nei calcoli dell’Almagesto di Tolomeo.

Anomalia eccentrica L’angolo che ha per vertice il centro dell’orbita plane-taria e per lati le direzioni del perielio e della posizione che si ottiene proiettando con una perpendicolare al semiasse maggiore la posizione del pianeta su un cer-chio ausiliario che ha lo stesso centro dell’orbita vera e il cui raggio sia uguale al semiasse maggiore dell’ellisse.

Anomalia media È l’angolo che ha come vertice il Sole e i cui lati sono la direzione del perielio e la direzione del corpo ideale che si muove attorno al Sole con velocità angolare costante e con periodo uguale a quello del pianeta cui ci si riferisce.

Anomalia planetaria La variazione di moto dei pianeti, dovuta all’ellitticità delle loro orbite, ma talvolta la si è riferita anche al cambiamento di moto, da quello diretto a quello retrogrado.

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Anomalia vera L’angolo che ha vertice nel Sole e per lati le direzioni del pe-rielio e del pianeta sulla sua orbita.

Anomalia zodiacale e planetaria, dette anche prima e seconda. Con questi due nomi gli astronomi greci esprimevano l’irregolarità (ossia la non circolarità) delle orbite planetarie. L’anomalia planetaria dipendeva dalla ellitticità delle orbite stes-se, la zodiacale dalla non sospettata mobilità dell’osservatore, che determinava le apparenti stazioni e retrogradazioni dei pianeti.

Anortositiche Vedi Pietre anortositiche.

Antares Stella Alfa della costellazione dello Scorpione. È una supergigante ros-sa di magnitudine 0,9 e distante 520 anni-luce.

Anteliale o anteliaca. Luce molto debole visibile di notte in direzione opposta a quella del Sole. Il suo scopritore (Brorsen) la chiamò Gegenschein; Schiaparelli la tradusse in “Lume dell’opposizione”.

Antelio Chiazza luminosa che, nell’ambito dei fenomeni degli aloni, si può tal-volta formare e vedere di giorno dalla parte opposta del Sole.

Antiapice Punto opposto all’apice, ovvero a 180° da questo.

Anticentro galattico Il punto opposto al centro galattico. Mentre il centro della nostra Galassia è proiettato nella costellazione del Sagittario, quello dell’an-ticentro (a 180° di distanza) si trova nella costellazione del Toro.

Antimateria Materia composta da antiparticelle.

Antiparticella Particella elementare che ha la stessa massa di quelle compo-nenti la materia nota ma valori opposti per spin e carica elettrica.

Antoniadi Eugène Michael (1870-1944). Uno dei più grandi osservatori di tutti i tempi, soprattutto di Marte, attraverso il grande rifrattore da 83 cm di Meudon (Parigi).

Anulare (eclisse). Tipo di eclisse solare che si verifi ca quando la Luna è troppo lontana per riuscire a coprire tutto il disco solare. Nella fase centrale del fenomeno del Sole rimane visibile un sottile ma brillante anello.

Apastro Punto di un’orbita più lontano da un astro. Questo termine si utilizza in genere per tutti gli astri a eccezione del Sole e della Terra, per i quali, rispettiva-mente, si usano i termini di afelio e apogeo.

Apertura Nei telescopi è sinonimo di diametro dell’obiettivo.

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Apertura relativa Rapporto tra il diametro dell’obiettivo e la sua lunghezza focale. Per esempio, in un telescopio con l’obiettivo da 10 cm di diametro e focale di 100 cm, l’apertura relativa è di 1/10 o f/10.

Apice Punto del cielo indicante la direzione apparente del movimento dell’insie-me del Sistema Solare col Sole. Tale movimento avviene verso le costellazioni di Lira/Ercole a una velocità prossima ai 20 km/s.

Aplanatico Dicesi di sistema ottico corretto dall’aberrazione sferica e dal coma.

Apoastro Punto dell’orbita di una stella doppia in cui la compagna si trova alla massima distanza dalla stella principale. Si dice anche apastro.

Apocentro Il punto dell’orbita più distante dal centro del corpo celeste intorno al quale si svolge. È un termine principalmente di uso astronautico.

Apocromatico Obiettivo con una correzione particolarmente spinta dell’aber-razione cromatica.

Apogeo Punto dell’orbita di un corpo ruotante intorno alla Terra, posto alla massima distanza dalla Terra stessa.

Apollo Asteroide la cui orbita ha un semiasse maggiore più grande di 1 UA e distanza del perielio inferiore a 1,017 UA. Vi è un gruppo di asteroidi con queste caratteristiche.

Appulso Avvicinamento apparente massimo di un astro rispetto alla Luna o un pianeta.

Apsidi (linea degli). Il semiasse maggiore di un’orbita.

Aquila Costellazione estiva estesa per 652° quadrati. Il nome latino è identico a quello italiano; la sigla è Aql.

Aracnoide Struttura osservata sulla superfi cie di Venere, che consiste in un in-sieme di fratture o di rilievi concentrici, circolari od ovali.

Archi soprannumerari Si tratta di tenui fi lamenti paralleli di colore indaco, che si sviluppano nella parte inferiore dell’arco primario dell’arcobaleno, prodotti da rifl essioni di ordine superiore nelle gocce.

Areografi a Studio della superfi cie del pianeta Marte. Da Ares, Marte in greco.

Areolare (velocità). La superfi cie descritta nell’unità di tempo dal raggio vet-tore di un corpo gravitante intorno al suo centro d’attrazione.

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Argelander Friedrich Wilhelm (1799-1875). L’astronomo tedesco che nel XIX secolo compilò il monumentale atlante celeste chiamato BD.

Argentatura Trattamento con il quale si fa aderire alla superfi cie degli specchi un sottilissimo strato d’argento.

Argomento del perielio È uno degli elementi che defi niscono un’orbita. Si tratta della distanza del perielio dal nodo ascendente, misurata sul piano dell’orbi-ta del corpo in esame.

Ariel Satellite di Urano scoperto dall’inglese Lassell nel 1851. Orbita a 191mila km dal suo pianeta ed è di magnitudine 14,4.

Ariete La costellazione zodiacale dove 2mila anni fa si proiettava il primo punto d’Ariete o Punto Gamma, dalla lettera greca simbolo di questa costellazione. Si estende per 441° quadrati; il nome latino è Aries e la sigla triletterale Ari.

Aristarco Astronomo greco nativo di Samo (310-250 a.C.). Concepì un sistema eliocentrico e una dimensione del Sole assai maggiore di quella che i suoi contem-poranei gli attribuivano.

Aristotele (384-322 a.C.). Uno dei massimi fi losofi . Originario di Stagira e al-lievo di Platone.

Armillare (sfera). Insieme di cerchi, di diametro simile, disposti in modo da materializzare in un unico globo i cerchi fondamentali della sfera celeste.

Arturo La stella Alfa di Bootes, la più brillante dell’emisfero boreale. Dista 37 anni-luce, ha magnitudine - 0,04 e tonalità arancione.

Ascensione Retta Distanza espressa in ore e minuti o in valore angolare misu-rata sull’equatore celeste a partire dal punto Vernale o Punto Gamma verso est. È una coordinata del terzo sistema analoga alla longitudine terrestre.

Asimov Isaac (1920-1992). Nativo di Smolensk (Russia), emigrò da piccolo a New York, dove è vissuto fi no alla morte. È stato forse il più grande scrittore di libri di fantascienza e di divulgazione scientifi ca del XX secolo. Ha scritto più di 460 libri che spaziano dalla Bibbia alla ricerca scientifi ca.

Asintotico Aggettivo riferito a funzione il cui valore tende ad avvicinarsi a un altro senza mai raggiungerlo.

Asse del mondo Denominazione desueta per indicare l’asse di rotazione della Terra.

Asse di rotazione Luogo dei punti immobili d’un corpo animato da moto rotatorio.

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Asse ottico Retta congiungente i centri di curvatura delle superfi ci rifrangenti o rifl ettenti di un sistema centrato.

Associazione stellare Raggruppamento di stelle generalmente giovani e ap-partenenti ai primi tipi spettrali.

Assorbimento atmosferico Attenuazione della radiazione dovuta all’atmo-sfera terrestre.

Astenosfera Fascia superfi ciale del mantello terrestre, compresa fra 100 e 250 km di profondità, dove le rocce sono parzialmente fuse.

Asterismo È un sinonimo di gruppo o insieme. Un asterismo di stelle è un grup-po di poche stelle; ad esempio tre, quattro o poco più.

Asteroide Piccolo corpo planetario (detto anche pianetino, piccolo pianeta o planetoide) che orbita intorno al Sole principalmente tra le orbite di Marte e di Giove.

Astigmatismo Difetto dei telescopi a causa del quale l’immagine di una stella non è un piccolissimo disco ma una breve lineetta. A una certa distanza dall’asse ottico è normale, ma se è presente sull’asse signifi ca che l’ottica è stata lavorata male.

Astro Corpo celeste. Qualsiasi oggetto naturale che si trova oltre l’atmosfera terrestre.

Astrobiologia Termine che indica lo studio della vita al di fuori della Terra. Su proposta di Otto Struve nel 1955.

Astroblemi Tracce lasciate dagli urti di corpi gravitanti nello spazio con la su-perfi cie solida di pianeti o satelliti. Questa parola venne coniata nel 1958 da J. Dietz.

Astrofi sica Ramo dell’astronomia che studia in particolare le proprietà fi siche degli astri. Ovvero, la scienza fi sica applicata allo studio dei corpi celesti.

Astrofotografi co Nome dato nel secolo scorso al primo catalogo stellare otte-nuto per via fotografi ca. È un termine che oggi si usa per indicare telescopi parti-colarmente adatti alla fotografi a del cielo.

Astrografo Strumento destinato all’osservazione degli astri mediante la foto-grafi a. In particolare, questa denominazione è stata riservata a telescopi a lenti con rapporto d’apertura forzato, ovvero dove la lunghezza focale è solo di poche volte superiore al diametro.

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Astrolabio Termine indicante due strumenti completamente differenti. Il più antico è uno strumento piatto inventato da Ipparco di Nicea. È un planisfero con indici e indicazioni tali da fornire diverse informazioni sugli astri. È anche uno strumento moderno dovuto a Danjon in grado di determinare la posizione degli astri o una posizione geografi ca.

Astrologia Pseudoscienza secondo la quale gli astri infl uenzerebbero le vicen-de umane.

Astrometria Parte dell’astronomia che si occupa di determinare la posizione degli astri.

Astrometrico Dicesi di strumento destinato a determinare le posizioni degli astri.

Astronomia La scienza che, con poche eccezioni, si occupa dello studio di tutto ciò che si trova oltre l’atmosfera terrestre.

Astronomia sferica Parte dell’astronomia che si occupa delle posizioni e dei moti apparenti degli astri sulla sfera celeste.

AstroSitall Sostanza in vetro-ceramica molto adatta alla realizzazione degli specchi per telescopi in quanto è quasi del tutto insensibile agli sbalzi di tempe-ratura.

Ataxiti Meteoriti metalliche che non presentano alcuna confi gurazione sulle su-perfi ci tagliate e trattate (assenza delle fi gure di Widmanstätten). Il nome ricorda l’assenza di ordine.

Aten Asteroide la cui orbita ha un semiasse maggiore più piccolo di 1 UA e afelio maggiore di 0,983 UA.

Atmosfera Strato gassoso che circonda, avvolge, la superfi cie di un astro.

Atria Stella Alfa del Triangolo Australe. È una stella arancione di magnitudine 1,9 e distante 80 anni-luce.

Auriga Costellazione invernale estesa per 657° quadrati. Il nome latino è uguale a quello italiano e la sigla è Aur.

Aurora Chiarore che si manifesta durante i crepuscoli.

Aurora polare Chiarore che si manifesta intorno ai poli magnetici quando la magnetosfera è investita da particelle cariche provenienti dal Sole. Si ha sia l’au-rora boreale che quella australe.

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Avior Stella Epsilon della costellazione della Carena. Ha magnitudine 1,9 e dista 350 anni-luce.

Azimut Distanza angolare misurata lungo l’orizzonte partendo da nord (0°) in direzione est (90°). È una coordinata del primo sistema.

Azimutale Sinonimo di altazimutale.

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BB Tipo spettrale che nella classifi cazione di Harvard indica stelle con temperature superfi ciali fra 12 e 30mila gradi.

Baade Walter (1893-1960). L’astronomo tedesco-americano che nel 1942 scoprì che c’erano diverse varietà di Cefeidi.

Baily (grani, perle di). Serie di punti luminosi talvolta visibili quando il disco del Sole sta per essere totalmente eclissato dalla Luna. Sono dovuti agli avvalla-menti presenti sul bordo lunare. Prendono il nome da Francis Baily che li descrisse la prima volta in seguito all’eclisse del 1836.

Baker-Nunn Telescopio fotografi co di fortissima luminosità concepito per la fotografi a dei satelliti artifi ciali. Il rapporto d’apertura è oltre f/1!

Balena Costellazione autunnale molto estesa (1231° quadrati), il cui nome lati-no è Cetus e la sigla Cet.

Balmer (serie di). La principale serie di intervalli tra le righe spettrali di un gas incandescente. Sono dovute alla transizione dell’elettrone dell’atomo dell’idroge-no da uno stato superiore fi no al primo livello, sopra quello fondamentale.

Bande telluriche Bande di assorbimento visibili nello spettro solare verso l’infrarosso dovute al vapore d’acqua in sospensione nell’atmosfera terrestre. L’aggettivo “tellurico” signifi ca proprio della Terra.

Bandpass “Banda passante” di un determinato fi ltro. Per esempio, band pass 10 nm indica che la larghezza della banda di spettro elettromagnetico passante è di 10 nanometri. Un nanometro equivale a un miliardesimo di metro.

Baricentro Centro di massa di un sistema di corpi.

Barione Particella costituita da una tripletta di quark, soggetta all’interazione nucleare forte. È il costituente del nucleo atomico, cioè dei protoni e dei neu-troni.

Barlow Sistema ottico negativo utilizzato per allungare la lunghezza focale dei telescopi. Nella maggior parte dei casi si tratta di un doppietto negativo, che più frequentemente consente un raddoppio dell’ingrandimento a parità di oculare. Dal matematico e fi sico inglese P. Barlow (1776-1862).

Barnard Edward Emerson (1857-1923). Astronomo americano, famoso per le sue molte e approfondite osservazioni visuali, per le quali utilizzò estesamente i grandi rifrattori di Lick e Yerkes.

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Barrata Dicesi di galassia il cui centro è attraversato da una barra.

Barringer Crater Il Meteor Crater dell’Arizona da 1,2 km di diametro. Que-sto nome deriva dall’ing. Barringer che lo acquistò sperando (invano) di ricavarne una grande quantità di metallo.

Basalto dei “mari” Uno dei tre tipi fondamentali di rocce lunari. Ha un colo-re molto scuro. Il componente fondamentale è l’ossido di ferro, mentre sono scarsi l’ossido di alluminio e quello di calcio. Vi è anche un’alta percentuale di ossido di titanio.

Bastoncelli Elementi sensibili della retina che si attivano solo quando c’è po-chissima luce. Hanno un picco di sensibilità nel verde (a 510 nm).

BD Catalogo stellare realizzato nel XIX secolo da Argelander. Dalle lettere ini-ziali di Bonner Durchmusterung (Rassegna di Bonn).

Beer William (1797-1850). Ricco banchiere che fondò un osservatorio a proprie spese e che con l’astronomo Maedler eseguì la migliore mappa della Luna e di Marte dell’epoca.

Bellatrix Stella Gamma della costellazione di Orione. Stella bianco-azzurra di magnitudine 1,6 e distante 470 anni-luce.

Bessel Friedrich Wilhelm (1784-1846). L’astronomo tedesco che per primo ri-uscì (nel 1838) a misurare la distanza di una stella. La stella era la 61 Cygni e la distanza 11 a.l. Betelgeuse Stella Alfa della costellazione di Orione. La luce di questa stella supergigante rossa varia dalla magnitudine 0,4 a 1,3 in un periodo di circa 5,5 anni.

Bethe Hans Albrecht (1906-2005). Il fi sico tedesco che nel 1938 utilizzò le espe-rienze di laboratorio per capire quali tipi di processi nucleari possano aver luogo all’interno del Sole e delle altre stelle.

Big Bang Il modello cosmologico che ipotizza un inizio dell’Universo estrema-mente caldo e denso 13,7 miliardi di anni fa.

Big Crunch Letteralmente “Grande Implosione”. È lo stato fi nale cui tenderà l’universo nel caso in cui dovesse terminare di espandersi e quindi collassare su se stesso.

Big Rip Letteralmente “Grande Strappo”. La disgregazione di tutte le strutture dell’Universo, dagli ammassi di galassie alle stelle, dai pianeti agli atomi, che si ritiene avverrà se l’effetto repulsivo dell’energia oscura dovesse diventare infi ni-tamente grande in un tempo fi nito.

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Bilancia Costellazione zodiacale visibile in primavera. Ha un’estensione di 538° quadrati, nome latino Libra e sigla Lib.

Binaria Dicesi di stella composta in realtà da due stelle, quindi “binaria” è sino-nimo di “stella doppia” o coppia di stelle.

Binaria ad eclisse Stella doppia in cui, ruotando una intorno all’altra, una stella passa davanti all’altra per la nostra linea di vista, nascondendocela. Ovvero si ha un’eclisse come la Luna con il Sole.

Binaria spettroscopica Una stella doppia la cui duplicità e il cui studio è rilevabile con lo spettroscopio. Più esattamente si vedono le linee dello spettro sdoppiate.

Binaria stretta Nel gergo degli astronomi si defi nisce così una stella doppia in cui le due stelle sono molto vicine e diffi cili da distinguere, se non con buoni strumenti e sopra tutto da persone esperte.

Binaria visuale Stella doppia in cui entrambe le componenti sono visibili all’osservazione diretta attraverso un telescopio.

Binocolo Lo strumento più diffuso per vedere lontano. È composto da due can-nocchiali accoppiati per consentire la visione con entrambi gli occhi. Il dato più importante riferito ai binocoli è quello che indica l’ingrandimento e il diametro degli obiettivi. Per esempio, 8x30 vuol dire 8 ingrandimenti e obiettivi da 30 mm di diametro.

Binoscopio Strumento ottenuto dall’accoppiamento di due veri e propri tele-scopi, nei quali si può osservare come in un comune binocolo, contemporanea-mente con entrambi gli occhi.

Bisestile L’anno di 366 giorni, che si ha ogni quattro, con l’aggiunta di un venti-novesimo giorno al mese di febbraio. Sono bisestili gli anni divisibili per quattro.

Blazar Tipo più variabile di galassia attiva. Include gli oggetti di tipo BL Lacer-tae e i quasar variabili in modo violento.

Blink Termine utilizzato per individuare il microscopio che consente di alternare la visione un’immagine con un’altra. In italiano lo si defi nisce “microscopio a sfarfallio d’immagine”. In passato era molto usato per la scoperta di asteroidi e stelle variabili.

BL Lacertae (oggetti). Designati anche come “lacertidi”. Si tratta di galassie compatte radio emittenti e variabili, imparentate con le galassie N, quelle di Mar-karian, quelle di Seyfert e addirittura con i quasar. Sono di aspetto stellare.

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Blue Moon Secondo la tradizione, qualcosa che avviene di rado o mai. Più recentemente, questo è divenuto il signifi cato della seconda Luna Piena in uno stesso mese.

Blue shift Cioè, spostamento verso il blu. Spostamento delle righe dello spettro verso lunghezze d’onda minori.

BN (oggetti). Sigla per “oggetti Becklin-Neugebauer”. Sorgenti infrarosse punti-formi nella nube molecolare di Orione. Si pensa che siano giovani stelle B0 o B1 circondate da una compatta regione HII e da un disco di polvere in espansione.

Bode (legge di). Legge empirica che indica le distanze dei pianeti dal Sole. È più correttamente nota come legge di Titius-Bode.

Bolide Meteora molto brillante. In genere si chiamano bolidi le meteore con luminosità da - 4 magnitudini o superiori.

Bok Bart Jan (1906-1983). Astronomo olandese-americano che per primo studiò delle confi gurazioni circolari e scure che in suo onore presero il nome di “globuli di Bok”.

Bolometro Uno strumento che misura il fl usso di energia totale che dagli astri entra nell’atmosfera terrestre.

Bonner Durchmusterung È il nome esteso del catalogo stellare più noto come BD. Signifi ca “Rassegna di Bonn”, dal nome della città dove nel XIX secolo F.W. Argelander realizzò questo eccezionale catalogo.

Boote Costellazione primaverile col nome latino di Bootes e sigla Boo. In ita-liano si trova anche sotto il nome di Bovaro o Pastore. Ha un’estensione di 907° quadrati.

Bradley James. L’astronomo inglese (1693-1762) che, osservando la stella Gamma Draconis, scoprì il fenomeno dell’aberrazione della luce.

Brahe Tycho Uno dei maggiori astronomi (danese, 1546-1601) in assoluto. Fu-rono le sue osservazioni, le più precise fi no ad allora mai compiute, a consentire a Keplero di formulare le sue famose leggi.

Breccia Roccia a grana grossolana costituita da frammenti di dimensioni su-periori a 2 mm legati da una matrice più fi ne. È simile a un conglomerato, ha i frammenti più grossi (clasti), più irregolari e angolosi. Esistono brecce di origine sedimentaria, ignea o metamorfi ca.

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Brillamento Emissione intensa proveniente da regioni poste presso le macchie solari, consistente in un enorme fl usso di particelle e radiazione in un ampio spet-tro di energia. Le particelle emesse raggiungono la Terra entro alcune ore o pochi giorni.

Broken (spettro di). Alone luminoso con corona colorata causato da particelle di dimensioni vicine a quelle della lunghezza d’onda della luce che rifl ettono in tutte le direzioni la luminosità solare e quindi anche all’indietro. Si nota frequen-temente nella nebbia.

Buco bianco Il simmetrico del buco nero. Una specie di zampillo gravitaziona-le al di fuori di una regione nascosta dietro un orizzonte. Invertendo sia il sostan-tivo che l’aggettivo, è stato anche defi nito fontana bianca.

Buco nero Fase fi nale di stelle di grande massa. Una regione dello spazio-tem-po all’interno della quale il campo gravitazionale è tanto intenso da impedire alla materia e alla radiazione di sfuggire. Il termine è stato utilizzato per la prima volta il 29 dicembre 1967 durante una conferenza data a New York da John Archibald Wheeler.

Buco nero di Kerr Ha una massa neutra in rotazione. È ritenuto il più reali-stico.

Buco nero di Kerr-Newman Ha carica elettrica ed è in rotazione.

Buco nero di Reissner-Nordstrom Come quello di Schwarzschild, ma con in più carica elettrica.

Buco nero di Schwarzschild È sferico, statico e ha soltanto massa.

Bulino Una delle costellazioni più piccole (125° quadrati), che si trova nell’emi-sfero australe. In nome latino è Caelum; la sigla Cae.

Burst Scoppi di radiazione sul Sole. Più esattamente forti aumenti di intensità della radiazione di fondo, della durata di pochi minuti fi no a qualche ora; a lun-ghezze d’onda centimetriche, l’aumento è di 10-12 volte, ma nelle onde metriche fi no a 10mila volte. I burst sono per lo più collegati ai fl are.

Bussola Piccola costellazione australe (221° quadrati) col nome latino di Pyxis e sigla Pyx.