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IL TEMA DI QUEST’ANNO È L’AVVENTURA: SIETE PRONTI? TRUCCHI, CONSIGLI E REGOLE PER SCRIVERE, IMPAGINARE E ILLUSTRARE UN ARTICOLO 10 ESERCIZI PER TRASFORMARE LA CLASSE IN UNA REDAZIONE E REALIZZA UN VERO GIORNALE 2 a EDIZIONE DIVENTA GIORNALISTA CON IN COLLABORAZIONE CON

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il tema di

quest’anno è l’avventura:

siete pronti?

trucchi, consigli e

regole per scrivere,

impaginare e illustrare un

articolo

10 esercizi

per trasformare la classe in

una redazione

e realizza un vero giornale

2a EDIZIONEDiventa giornalista

con

in collaborazione con

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Numero di uscita, data

di uscita, prezzo, editore. Per i giornali

che vanno in edicola inserirli è un obbligo

di legge.

testata. è il nome che

abbiamo scelto di dare al nostro

giornale.

parte prima la teoria

Foto o disegNo

ceNtrale. Deve attirare l’attenzionee far capire subito

l’argomento di cui si parla.

titolo priNcipale.

è il titolo dell’articolo principale del numero, che vogliamo mettere

in evidenza.

strilli. Evidenziano

altri articoli o rubriche

all’interno.

perché fare un giornale in classe?

1. com’è fatta una copertina?

Di carta o sul web, tutto scritto o pieno di foto, fare un giornale è anche un modo per capire meglio il mondo che ci circonda, coltivare

il nostro senso critico e imparare a lavorare in gruppo.

È la “faccia” con cui ci presentiamo ai nostri potenziali lettori. Ecco gli elementi essenziali

con cui è composta.

esercizio 1Mostrate diverse riviste ai ragazzi e analizzatele insieme. A chi si rivolgono? Come sono fatte? Ci sono tanti strilli o pochi? Provate a nascondere i titoli: l’immagine riesce a comunicare l’argomento dell’articolo lo stesso?

Dopo aver guardato diversi esempi di riviste, proponete di inventare un nome per il vostro giornale e poi provate a disegnarlo, in modo da creare la testata (siete sempre in tempo per modificarla in seguito se scoprite che non va bene).

F are un giornalino di classe è un’attività che affascina tutti: alunni e insegnanti.

Dall’esperienza della precedente edizione, possiamo assicurarvi che si è rivelato uno strumento semplice ma allo stesso tempo molto efficace per stimolare la creatività dei ragazzi, mettendo in luce nuovi talenti e passioni.

Ci sarà l’alunno che scoprirà di essere bravo a individuare le foto giuste per un servizio oppure a girare video, l’alunna che imparerà a comunicare attraverso i fumetti o le vignette, quello che invece riuscirà a fiutare le notizie più divertenti e inizierà (finalmente) ad amare la scrittura.

Un altro aspetto importante è che tutti gli alunni della classe impareranno a lavorare in gruppo: ognuno avrà un suo ruolo ma tutti saranno importanti per la riuscita finale del giornale.

Fare il giornalista, inoltre, consente anche di sviluppare il proprio senso critico, smontando miti e false credenze. Senza dimenticare che essere informati è il presupposto per poter capire e interpretare la realtà. E che essere informati significa anche essere persone libere di scegliere.

Che ne dite iniziamo? La novità dell’edizione di quest’anno è la collaborazione con “Le avventure dei ragazzi del Mulino”, la piattaforma che Mulino Bianco ha realizzato per coinvolgere i ragazzi a vivere le piccole e grandi avventure quotidiane. In pratica, vi chiediamo di sviluppare un tema, l’avventura, in tutte le declinazioni che verranno in mente ai vostri alunni e a voi insegnanti, che farete da direttore. Avventura come: scoperta della natura

e degli animali, gioco, sport e attività fisica, esplorazione di nuovi luoghi o nuove culture, viaggi...

Buon lavoro!

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3. com’è fatto un giornale?Quali sono le tipologie principali di contenuti

che compongono un giornale?

esercizio 3Stabilite di quante pagine deve essere composto il vostro giornalino tenendo presente che comunque non deve essere più lungo di 16. riunione. Si fa all’inizio di ogni nuovo numero ed è un momento fondamentale per la realizzazione del giornale. Fatene una anche voi e lasciate tutti liberi di esprimersi e di fare le proprie proposte, al di là dei ruoli che sono stati assegnati. Una volta raccolte tutte le idee, sarà poi il direttore a decidere il “menù” e a stabilire chi fa che cosa.timoNe. Il passaggio successivo è creare un timone del numero che volete realizzare.Si tratta di una rappresentazione visiva di

tutte le pagine che compongono il giornale e viene aggiornato di continuo: se arriva una pagina di pubblicità in più, se succede qualcosa di cui non si può non parlare, se un articolo è venuto così bene da richiedere l’aggiunta di pagine. Qui sotto potete vederne un esempio, per un ipotetico giornalino di 8 pagine composto da 1 copertina, 1 pagina con editoriale e sommario, 2 pagine di cronaca, 2 pagine di approfondimento, 1 pagina di intervista, 1 pagina di rubriche.

articolo di attualità. è

un articolo legato a fatti avvenuti di recente. Può

essere di cronaca ma anche trattare un tema

“stagionale”.

ruBricHe. Sono gli

appuntamenti fissi del giornale: per

esempio “cinema, libri, musica, giochi,

ecologia...”.

editoriale. è lo spazio in cui il direttore o un’altra

firma importante esprime il suo punto di vista su un

argomento o presenta il giornale.

articolo di

approFoNdimeNto. è l’approfondimento su un certo tema. Vanno sentiti

uno o più esperti e fatte ricerche.

iNterVista. Non deve per forza essere fatta a una persona famosa.

L’importante è che abbia cose interessanti da

dire ai lettori.

2. com’è fatta una redazione?Una redazione è come una squadra, dove tutti lavorano con lo stesso obiettivo: far

uscire il giornale in tempo. Ecco quali sono i principali ruoli che la compongono.

esercizio 2Innanzitutto bisogna nominare un direttore (in questo caso potrebbe essere l’insegnante stesso), che suddividerà la classe in vari gruppi (redattori, fotografi, disegnatori, grafici) e nominerà un caporedattore, un art director e un photo editor. è importante chiedere ai ragazzi che cosa preferirebbero fare ma anche tenere conto delle loro abilità. L’ideale sarebbe riuscire a scambiarsi i ruoli, in modo che tutti riescano a provare tutto.

fotografi/videomaker grafici

redattori

photoeditor

direttoreDirettore: è il responsabile del giornale e deve supervisionare tutto. Art director: progetta l’impostazione grafica del giornale e commissiona i disegni da fare per ogni articolo. Photoeditor: si occupa di cercare le immagini per illlustrare gli articoli del giornale. Lavora attraverso agenzie o, quando serve, contattando un fotografo per produrre delle foto specifiche. Caporedattore: coordina il lavoro dei vari redattori, interni o esterni alla redazione. Inviato: è il giornalista che si reca sul posto

per raccogliere informazioni e fare interviste. Redattore: propone e scrive gli articoli del giornale. Fotografo/videomaker: realizza le foto e i video (per il web) che servono per il giornale. A volte lavora insieme all’inviato. Altre volte è l’inviato stesso a fare foto e video. Grafico: impagina i vari articoli, mettendo insieme testi, disegni e foto.Segretaria di redazione: si occupa degli aspetti amministrativi.

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4. chi è un giornalista?

5. che cos’è una notizia e come si verifica se è vera?

Saper scrivere bene non è la sola qualità che deve avere un giornalista e forse nemmeno la più

importante.

determiNazioNe. La cosa peggiore che

potete fare è andare dal direttore e dirgli: “Non ho

trovato niente”. Che figuraccia! Non mollate mai

la pista, anche se costa tempo e fatica.

scetticismo. Non fate supposizioni, non abbiate

pregiudizi e non date mai nulla per scontato: rischiate di prendere grandi

abbagli. Nella vostra testa dovete sempre chiedervi: “Questa persona conosce davvero le cose che sta raccontando o sta dicendo un sacco di falsità?”. E ancora: “Può avere un

interesse a far credere qualcosa di non vero?”. Verificate sempre le cose

che vi dicono... anche se è la mamma a dirle.

Fiuto per la Notizia.

Significa capire subito quando ci si imbatte in una

buona storia: lasciate perdere storie dalle quali sapete già

che non uscirà nulla di interessante.

Nella testa del

lettore. Prima di iniziare a scrivere,

chiedetevi: “Che cosa vorrebbero sapere i lettori?

Che cosa devo spiegare bene?”.

precisioNe. Dovete riportare le informazioni e

quello che le persone intervistate hanno detto in modo accurato.

Semplificare non significa banalizzare: cercate di farvi capire, usando tanti esempi,

senza stravolgere il senso delle cose.

esercizio 4Abituate i ragazzi a citare sempre da dove hanno preso le informazioni (la fonte). Ne va della buona reputazione del giornalino di classe. Invitateli, inoltre, a mantenere sempre un atteggiamento critico e a verificare le informazioni, confrontandole sempre con più fonti.In un mondo perfetto, le uniche fonti che non devono essere verificate sono le leggi.

Ci sono notizie (o immagini) che sembrano false ma in realtà sono vere e altre che sembrano vere ma sono false. Riuscite a riconoscerle?

esercizio 5Ecco un piccolo test da fare in classe per abituare i ragazzi a esercitare il loro senso critico. Mostrate alcune foto. E poi chiedete se, secondo loro, sono vere o false. Il segreto è sceglierne alcune che sembrano false ma sono vere e, viceversa, altre che sono false anche se sembrano vere. Ecco alcuni esempi.

Vera/Falsa. La foto è

vera ma non raffigura un vero traliccio dell’alta

tensione. Si tratta di una installazione dell’artista

inglese Alex Chinnek.

Vera/Falsa. L’azione che

descrive è impossibile ma la foto è vera: si tratta del regista Steven Spielberg

fotografato dentro la pancia dello squalo meccanico

usato nel suo film.

“Non è notizia se un cane morde un uomo, ma è notizia se un uomo morde un cane”: è una celebre de-finizione che diede John B. Bo-gart, un giornalista del New York Sun, nel 1882. Ovviamente è un’e-stremizzazione ma ci fa capire che la notizia non è solo un fatto nuovo, ma anche qualcosa di inu-suale. Prima di iniziare a scrivere, dunque, è molto importante chie-dersi: la mia storia è davvero nuo-va? Può interessare i miei lettori? Quali curiosità posso raccontare che ancora non conoscono?

Una notizia, oltre che nuova e inusuale, deve però essere ve-ra. E uno dei compiti fondamen-

tali del giornalista è proprio ve-rificare che lo sia. Come? Ad esempio confrontando più fonti (siti internet, giornali, agenzie di stampa...), che parlano di un certo fatto o di una certa affer-mazione. Dicono tutte la stessa cosa? E che cosa è più attendi-bile: un’università, un’enciclo-pedia on line o un sito scono-sciuto trovato per caso? E se provassi a cercare la stessa co-sa su Google anche in inglese?

Molto importanti sono poi an-che gli esperti: a volte è più uti-le una telefonata a una persona che ha studiato e conosce il te-ma di cui ci stiamo occupando

piuttosto che ore e ore di ricer-che in rete.

Esistono anche siti che, in par-te, fanno già il lavoro per noi, ca-talogando e verificando tutte le bufale (cioè le notizie non vere) che circolano in rete. Se abbiamo un dubbio possono essere un buon punto di partenza.

La cosa più importante di tutte è però continuare a farsi doman-de senza mai dare nulla per scontato, anche quello che ci sembra indubitabile, perché lo abbiamo sentito talmente tante volte che “deve essere vero per forza”. Non sempre è così.

Falsa. Di fronte alle foto storiche,

in bianco e nero, si è spesso tratti in inganno e si da per

scontato che siano autentiche. In realtà i fotomontaggi esistono da sempre. Questo, del 1917, ritrae alcune fate e trasse in inganno persino Conan Doyle, il “papà”

di Sherlock Holmes.

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6. come si scrive un articolo?I servizi devono avere tre

caratteristiche fondamentali: essere ben scritti, fornire un’informazione completa su un certo argomento, stimolare la curiosità del lettore

intro

info

commenti

pro e coNtro. Se citate

una persona, indicate chi è (età, professione...). Inserite

commenti che diano una visione bilanciata di ciò che è successo.

Se avete un commento a favore, trovatene anche

uno contro.

esempi e Numeri. Andate nel dettaglio, raccontate

aneddoti, usate esempi calzanti. Evitate frasi generiche

e noiose. Inserite dati e ricerche a supporto di

quello che scrivete.

cHiari e coNcisi.

L’introduzione, o attacco, deve essere breve (max. 20 parole) e diretta e spiegare

subito di che cosa parlerete, poi, nel

pezzo.

esercizio 6Scrivere per un sito internet non è uguale a scrivere per un giornale di carta. Sul web, infatti, dobbiamo prima farci trovare da Google, se vogliamo che qualcuno ci legga. Provate a leggere e confrontare due articoli sullo stesso fatto o sullo stesso tema presi da un quotidiano e da un sito web.

La ricetta magica per scrivere un buon articolo non esiste. Alcuni consigli, però, possono aiutare.

Idee. La prima cosa da fare è buttare giù su un foglio, anche alla rinfusa, tutte le cose che vi vengono in mente per l’articolo che dovete scrivere: le curiosità che avete, le domande alle quali volete rispondere, quello che sapete già, quello che vorreste sapere...

Scaletta. Una volta tirati fuori tutti gli argomenti

che vorreste trattare, iniziate a metterli in ordine. La scaletta serve a questo: è un elenco dei punti con i vari argomenti che compongono l’articolo.

Raccolta informazioni. è la fase più importante. Un conto, infatti, è decidere a tavolino che cosa volete nell’articolo. Un altro è trovare le informazioni che lo confermano o lo smentiscono.

Esperti. Fanno sempre parte della fase di raccolta delle informazioni e, spesso, possono essere decisivi. Non tutto si trova su Internet! E, anche se si trova, va letto, capito e verificato.

Scrittura. è solo l’ultima fase della realizzazione di un articolo. Potete immaginare il vostro articolo come una piramide divisa in tre parti (v. disegno qui in alto). Oppure seguire la regola delle 5 W: deriva dall’inglese ed è un buon modo per non dimenticare di scrivere informazioni importanti. In sostanza, dice che dovete sempre raccontare “chi è coinvolto?” (Who?), “che cosa è successo?” (What?), “dove è successo?” (Where?), “quando è successo?” (When?) e “perché è successo?” (Why?). Volendo, potreste aggiungere anche “come è successo?” (How?) e, se possibile, dati e numeri (How much?, How many?): aiutano il lettore a capire se la storia è importante oppure no.

7. come si fa un’intervista?

Sembra semplice (in fondo dovete solo registrare e trascrivere) Ma, in realtà, anche questo tipo di articolo richiede

molta attenzione.

esercizio 7Aiutate il reporter junior a organizzare il materiale e discutete con lui l’elenco delle domande che ha buttato giù. è completo? Che cosa potrebbe chiedere d’altro?

ultimocoNsiglio.

L’intervistato sarà più propenso a darvi buone

informazioni se vi comportate in modo educato e simpatico.

NB: è sempre meglio intervistare di persona. Se l’intervista avviene

via telefono o e-mail, ditelo nell’articolo.

Preparate l’attrezzatura. 1. Un taccuino e un paio di bi-

ro. Non dimenticate anche una matita: scrive sempre, in qua-lunque condizione.

2. Appunti o fotocopie di pre-cedenti interviste alla persona. Potrebbero sempre servire se avete dubbi o se l’intervistato vi dà informazioni diverse.

3. Un registratore audio o uno smartphone/tablet in grado di fare lo stesso. NB: anche se re-gistrate l’intervista, prendete appunti. Non si sa mai!

4. Se dovete fare anche video e/o foto assicuratevi di avere l’attrezzatura pronta (batterie cariche, abbastanza memo-ria...).

Raccogliete informazioni. 1. Andate su Google e digitate

NOME+COGNOME della persona da intervistare. Appariranno i suoi profili social (Facebook, Linkedin, Instagram, Twitter...) ed eventuali articoli su di lui. Studiate tutto.

2. Fate una ricerca anche in biblioteca sull’intervistato o sul tema che andrete a trattare du-rante l’intervista.

3. Parlate ai fan o alle perso-ne che hanno a che fare con l’in-tervistato. Vi potranno racconta-re aneddoti utili per rendere l’in-tervista più curiosa.

4. Guardate i film, ascoltate le canzoni, leggete i libri che pos-

sono servirvi a capire meglio chi dovete intervistare.

5. Il giorno prima controllate su Google le ultime notizie sull’intervistato.

Pianificate le domande. 1. Stilate una lista di doman-

de. Iniziate con quelle “aperte”, che servono a mettere l’intervi-stato a suo agio (ad esempio: “Come va?”) e lasciatelo parlare.

2. Continuate via via con le do-mande più specifiche e spinose.

3. Fatevi raccontare aneddoti: rendono la storia più viva e inte-ressante.

4. Se nel corso dell’intervista vi viene in mente una domanda diversa non vi preoccupate e fa-tela!

5. State attenti ai gesti e alle espressioni dell’intervistato. A volte dicono più di mille parole.

6. Anche un “no comment” può essere una risposta.

Trascrivete. 1. Ascoltate e scrivete: è la fa-

se più noiosa ma è molto impor-tante per non tradire il senso di quello che ci hanno detto. Potete iniziare con una trascrizione let-terale e poi, una volta finito, ini-ziare a limare il testo e renderlo meno colloquiale.

2. In genere non si fa rivedere il testo dell’intervista all’intervista-to ma se si tratta di argomenti molto difficili può essere utile per essere sicuri di non aver scritto inesattezze. In ogni caso siete voi ad avere il controllo finale sul te-sto.

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Ormai, anche solo con uno smartphone, si possono

realizzare immagini di ottima qualità. Basta

seguire qualche consiglio

esercizio 8In fase di postproduzione non si fanno miracoli. Vuol dire che, se avete scattato una brutta foto o girato un brutto video, non potrete farli diventare belli con qualche effetto speciale. Migliorali un po’ sì, però. E ormai esistono app che consentono di farlo anche sul telefonino (a sinistra: Snapseed; sopra: la app per girare video FilmicPro), con filtri o altri strumenti di editing. Chiedete ai ragazzi di scattare alcune foto a tema e poi divertitevi ad analizzarle tutti insieme e provate a modificarle usando un programma di fotoritocco.

8. come fare foto e video?

9. perché la grafica è importante?

In un giornale la grafica è ciò che tiene insieme tutto: testi, foto, disegni. Ma non è solo creatività

e fantasia: ci sono alcune regole che è bene conoscere... anche solo per infrangerle!

esercizio 9Anche se non avete a disposizione un programma di impaginazione professionale, fate qualche esperimento, magari ritagliando i vari pezzi di un impaginato e provando a sistemarli in modo diverso nella pagina. Dopo aver capito e individuato i formati di alcune riviste campione, inoltre, suggeriamo, per comodità, di usare il formato A4, cioè un foglio standard, oppure un A3 piegato a metà, per il vostro giornalino.

Anche un progetto grafico tra-smette informazioni. Per prima cosa, quindi, identificate il mes-saggio che volete trasmettere ai vostri lettori e leggete sempre gli articoli che dovete impaginare (anche il grafico è un giornalista a tutti gli effetti).

è importante sapere a chi ci si

rivolge (grandi, piccoli, esperti, persone comuni...), in modo da riuscire a comunicare in modo chiaro quello che si vuole: vale per gli articoli ma anche per la grafica. Il messaggio individuato deve essere infatti rappresentato con lo stile più adeguato. Per esempio se si vuole fare una rivi-sta economica, si useranno colori sobri; per una rivista per ragazzi, invece, magari si possono usare colori più vivaci.

Qualunque siano i caratteri e i colori usati, non bisogna mai di-

menticarsi della leggibilità. Un testo, infatti, per prima cosa deve essere letto. Altrimenti, se la let-tura risulta troppo faticosa, si ri-schia di perdere un lettore. Me-glio quindi utilizzare caratteri di dimensioni adeguate e ben con-trastati con il colore di fondo.

Qual è l’ordine di lettura che volete dare alla pagina? In gene-re, in occidente è dall’alto in bas-so e da sinistra a destra. Ma pote-te anche giocare con le dimensio-ni: un testo e una foto grande vengono notati prima.

I vari elementi grafici (testi, im-magini e altri elementi), inoltre, devono essere allineati tra di lo-ro, in orizzontale o in verticale, in modo che il lettore possa passare da uno all’altro con semplicità.

Ogni elemento è percepito co-me un “peso” e i diversi pesi devono equilibrarsi reci-procamente. Date il giusto peso anche allo spazio bian-co.

Secondo la psicologia, ogni colore comunica un’e-mozione (il blu e il verde so-no associati alla serenità, il rosso evoca forza e passio-ne...). Scegliete il colore più adeguato per realizzare le vostre pagine. E fate atten-zione perché alcuni colori

(v. disegno qui sotto), se so-vrapposti, “vibrano”, ad esempio l’azzurro con il rosso. Mai sovrap-porli, soprattutto nelle scritte.

esposizioNe. Le luci possono

cambiare rapidamente (ad esempio se vi muovete e fate

una panoramica). A volte, quindi, conviene regolare e bloccare

anche l’esposizione manualmente, prima di

scattare o fare il filmato.

messa a Fuoco. Perché mettere

a fuoco manualmente quando c’è l’autofocus? Perché le cose e le persone si muovono e non sempre

l’autofocus è così veloce a seguirle. Inquadrate il vostro soggetto e

bloccate la messa a fuoco tenendo premuto il dito sullo schermo nel

punto in cui volete il soggetto a fuoco .

maNo Ferma. Cercate di

avere la mano ferma, anche quando vi muovete seguendo

l’azione di un soggetto. Altrimenti potete farvi aiutare da un cavalletto (esistono anche per gli smartphone)

o un’asta stabilizzatrice, per fare riprese fluide anche in

movimento.

zoom. Sui telefoni meglio non

usarlo mai perché è uno zoom digitale, che non ingrandisce

realmente l’immagine. Ma anche quando è ottico è meglio usarlo solo se strettamente necessario, evitando di

fare continuamente avanti e indietro. Scegliete all’inizio

l’inquadratura e tenetela per tutta la ripresa.

memoria. Foto e soprattutto video

occupano molto spazio. Non girate qualsiasi cosa vi venga in

testa. Scegliete sempre l’inquadratura, buttate le immagini venute male e controllate sempre di

avere abbastanza spazio a disposizione sul telefono o

sulla scheda di memoria.

rec. Uno degli errori più

comuni, soprattutto durante le interviste, è mangiarsi

l’inizio e la fine. Schiacciate rec, contate fino a 3 e poi dite

all’intervistato di partire (una specie di “ciak, motore,

azione del cinema”).

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parte secoNda la pratica

CHE COSA è L’AMICIzIA?Che cosa pensano ragazzi, insegnanti e genitori sull’amicizia? Che differenze ci sono?

SEGrETI DIETrO L’ANGOLOA volte non occorre andare dall’altra parte del mondo per vivere un’avventura: quali curiosità e misteri nascondono i luoghi vicini a dove abitate?

LE 10 AVVENTUrE CHE DEVI ASSOLUTAMENTE VIVErE PrIMA DEI 15 ANNICostruire una casa sull’albero, passare una notte in tenda nel giardino di casa, guardare l’alba e il tramonto dello stesso giorno, fondare un club segretissimo, scrivere una lettera a te stesso per quando sarai grande...

------------------------------------------- Niente internet e libri per questo articolo: dovete “andare sul campo” e intervistare il maggior numero di persone, mettendo poi a confronto quello che vi hanno detto -----------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------ Documentate, anche con foto e disegni, un luogo particolarmente significativo e ricco di curiosità della zona in cui vivete. Magari anche casa vostra nasconde qualche segreto: indagate! --------------------------------------------------------------------------------------

facciamo il giornale

esempi di articoli

È arrivato il momento di mettersi al lavoro. Ecco qualche indicazione e qualche esempio su come potreste sviluppare, all’interno del vostro giornale, il tema di

quest’anno, scelto in collaborazione con “Le avventure dei ragazzi del Mulino” di Barilla. Si tratta solo di idee: l’unica regola che

vi chiediamo di rispettare è quella di non superare le 16 pagine.

tema: l’avventura!

amicizia e piacere di

stare iNsieme

esplorazioNe e scoperta del moNdo

Ecco, qui e nella pagina successiva, alcuni esempi di articoli che potreste inserire nel vostro giornale dedicato all’avventura. Ve ne vengono in mente altri? Non ponete limiti alla vostra fantasia e a quella dei ragazzi.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Che cosa vi viene in mente? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------- Quali sono le avventure che vorreste vivere o che avete già vissuto? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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in collaborazione con

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ECOlAb Come realizzare un orto sul balcone di casa, come imparare a lavare senza usare detersivi... trucchi, consigli e laboratori per divertirsi rendendo il pianeta un posto migliore dove vivere.

FOTOSAFARIArmatevi di pazienza, prendete la macchina fotografica e andate a “caccia” di animali, cercando di catturarli in pose inconsuete.

COME è bEllA l’AVVENTURACome si fa a orientarsi usando una bussola? Come si costruisce una fionda? Come si possono riconoscere le impronte degli animali?

l’ESPERIMENTO SCIENTIFICOMegabolla di sapone, vulcani in casa, trucchi per camminare sull’acqua, razzi con i palloncini... Anche la scienza è un’avventura.

bARZEllETTE

GIOCHI

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- è una laboratorio a tema ecologico. La cosa importante, è spiegare bene i vari passaggi, magari con foto e disegni, in modo tale che tutti possano capirli e rifarli -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------è una rubrica fotografica dedicata agli animali. Oltre alle foto, però, cercate di fare anche una piccola scheda dell’animale ritratto------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------è il laboratorio di esperimenti scientifici: da fare e poi raccontare, passo per passo, in modo che tutti possano rifarli ------------------------------------------------------------------

-------------- Perché non provate a proporre ai vostri lettori anche qualche gioco da risolvere? -------------------------------------------

-------------------------------------- Un giornale deve far pensare ma può anche far sorridere. Che ne dite di una rubrica di barzellette e vignette? -------------------------

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FOTO

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esempi di rubriche

gioco, sport e attiVità Fisica.

In queste pagine vi proponiamo alcuni esempi di rubriche dedicate all’avventura che potreste inserire nel vostro giornale di classe. Anche in questo caso, si tratta solo di esempi da cui prendere eventualmente spunto.

esercizio 10L’ultimo esercizio è quello per cui è nata questa iniziativa: fare il giornale e farlo in tempo. Proprio come accade in una redazio-ne. In questo caso, l’u-nico consiglio che sen-tiamo di darvi è quello di non cercare di vo-ler fare a tutti i costi “bella figura” e, inve-ce, di assecondare la curiosità e il talento di ognuno. Compreso il vostro, che sarete la guida e il timoniere della vostra “redazione junior”.

è una rubrica di cose da fare avventurose: anche in questo caso è importante provare in prima persona ciò di cui si scrive.

rispetto e

coNosceNza della Natura

e degli aNimali

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pronto, si stampi!Siete pronti a mandarci i vostri giornali?

I più belli potranno andare in edicola insieme a Focus Junior!

Trovate il regolamento completo all’ interno

del kit oppure su: www.focusjunior.it/diventa-

giornalista-2016/regolamento-progetto-

diventa-giornalista-2016direttore responsabile: Sarah Pozzoliideazione e coordinamento: Andrea Minoglioprogetto grafico e impaginazione: Maria Pia EccherFoto: Getty Images(16) - Shutterstock (5) - Elsie Wright/ Wikipedia

Per partecipare basta spedire il vostro giornale entro il 30 marzo 2017. La redazione di Focus Junior li valuterà tutti e sceglierà il vincitore in base all’originalità, all’attinenza al tema e alle regole seguite.

Le tre classi vincitrici riceveranno direttamente dalla redazione il diploma da reporter, un abbonamento annuale cartaceo a Focus Junior e altri premi firmati “Le avventure degli amici del Mulino”

Gli estratti dei tre vincitori verranno pubblicati su Focus Junior e sul sito!

All’interno del kit trovate, oltre a questa guida:

1 locandina 2 modelli vuoti di giornale per aiutarvi a

impostare il vostro giornale1 timone di 16 pagine1 regolamento di partecipazione1 liberatoria da far firmare al dirigente

scolastico1 attestato di partecipazione3 quaderni per prendere appunti2 copie di Focus Junior1 leaflet con 6 avventure dei ragazzi del

Mulino

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