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Disturbi specifici del linguaggio Procedure osservazionali per i pediatri A cura di: Caputo L., Colazzo D., Damiani D., Mosca M., Peccarisi L., Porcelli C., Schiavone S., Verni F.

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Disturbi specifici

del linguaggio Procedure osservazionali per i pediatri

A cura di: Caputo L., Colazzo D., Damiani D., Mosca M., Peccarisi

L., Porcelli C., Schiavone S., Verni F.

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Disturbi specifici del linguaggio

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Disturbi specifici del

linguaggio Procedure osservazionali per i pediatri

1) Utilizzo del Test ELM1 con taratura italiana (Fig. 1), con l'obiettivo di monitorare fin dal primo mese l'evoluzione di tre aree: espressiva, recettiva e visiva. Ricordiamo di controllare in particolare l'esordio della lallazione canonica (attorno ai 6 mesi) e variata (attorno ai 10-12 mesi), la presenza di gestualità deittica e referenziale e la capacità di comprensione.

Per i bambini che non rispettano le tappe evolutive descritte nell'ELM bisogna prevedere un monitoraggio ogni 3 massimo 6 mesi. Il monitoraggio è da concepirsi come primo atto educativo, quindi è importante fornire ai genitori di bambini in ritardo il documento in allegato dal titolo "COME STIMOLARE IL LINGUAGGIO per GENITORI"2 (Fig. 2, 3, 4), con richiesta di stimolare i bimbi come descritto per la tappa di sviluppo interessata.

2) Insieme al Test ELM, potrete tenere sotto controllo le varie fasi linguistiche anche mediante il documento DIARIO SVILUPPO LINGUAGGIO2 (Fig. 5,6).

Volendo, potete anche consegnarne una copia al genitore, di modo da insegnare loro cosa guardare di significativo, nel tempo che intercorre tra una visita e l'altra. Durante il corso abbiamo parlato di diffondere cultura sui ritardi e sulle difficoltà di linguaggio e di migliorare i filtri...quindi miglioriamo anche il filtro genitoriale.

3) Ai bambini che a 27-30 mesi non hanno ancora recuperato il gap rilevato dall'ELM e dal DIARIO SVILUPPO LINGUAGGIO, potrete proporre il PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO (PVB), "Parole e Frasi" 18-36 mesi - FORMA BREVE, Edizione FrancoAngeli4 (Fig. 7, 8).

Come accennato, si tratta di un Questionario da far compilare al genitore, che vi permette di raccogliere misure composite (come da recente letteratura) circa la ricchezza del vocabolario posseduto dal bambino (minimo 50 parole a 24 mesi) e la presenza/assenza di altri indici prognostici importanti.

Inoltre, ricordatevi anche di indagare se c'è familiarità con le difficoltà di linguaggio, se ci sono state otiti ricorrenti nel primo anno di vita e tenete presente che l'incidenza di difficoltà di linguaggio è maggiore nei maschietti (fattori extralinguistici).

Disturbi specifici

del linguaggio Procedure osservazionali

per i pediatri

Il documento raccoglie le

risultanze emerse in

occasione dell’incontro di

aggiornamento ECM,

organizzato dall’Ufficio

Formazione per i Pediatri

di libera scelta della ASL

BA e tenutosi a Bari il 25

febbraio 2017.

A cura di: Caputo L.,

Colazzo D., Damiani D.,

Mosca M., Peccarisi L.,

Porcelli C., Schiavone S.,

Verni F.

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Per questi bambini il monitoraggio è necessario dopo 3 mesi, specie nel caso in cui abbiate rilevato difficoltà di comprensione o la prevalenza sistematica di un suono (nell'esempio fatto al corso, "totatola" per "cocacola").

4) A questo punto, ipotizzando che abbiate somministrato il PVB a 27 mesi e che rivediate i bambini a 30 mesi circa, si aprono davanti a voi alcune strade:

a) il bambino continua ad avere difficoltà di tipo misto (cioè sia recettive che espressive) e in più ci sono alcuni fattori extralinguistici presenti ----> invio ai servizi territoriali già a 30 mesi!

b) il bambino continua ad avere difficoltà di tipo espressivo fonologico con o senza la presenza di fattori extralinguistci ----> attendere al massimo fino a 36 mesi e poi invio ai servizi territoriali. Nel frattempo sottolineate l'importanza dell'igiene linguistica, cioè: stimolare il linguaggio come da documento, interagire faccia a faccia, leggere libricini insieme, non chiedere di ripetere ma far riascoltare il modello corretto;

c) il bambino presenta esclusivamente difficoltà espressive di tipo articolatorio, circoscritte ad alcuni suoni, in particolare "r", "z", riduzione di alcuni gruppi consonantici "scuola--->cuola": continuate a monitorare, non serve al momento l'invio al servizio territoriale, tuttavia controllate che tali aspetti regrediscano entro i 4 anni al massimo, poi inviate;

d) il bambino ha recuperato il gap: siamo tutti molto felici!!!

Nei casi c) e d) tornate ad un monitoraggio ogni 6 mesi, ma dai 36 mesi iniziate ad osservare anche:

- la RIPETIZIONE DI PAROLE E NON PAROLE, che offre informazioni sulla memoria fonologica: prova presente nel testo "Dislessia evolutiva in pediatria" Edizione Erickson o verificabile attraverso "Pappagallo Lallo", Edizione Giunti5

Mentre dai 5 anni rilevate:

- la DENOMINAZIONE RAPIDA DI COLORI, che predice la rapidità di lettura in età scolare: prova presente nel testo "Dislessia evolutiva in pediatria"6. Abbiamo accennato al fatto che difficoltà di linguaggio possono determinare anche un ritardo nell'acquisizione della letto-scrittura, quindi anche questo aspetto deve essere oggetto di osservazione.

In generale, ricordate che:

un bambino di 3 anni e mezzo - 4 dovrebbe avere già la capacità di articolare tutti i suoni della lingua e parlare in modo piuttosto corretto e comprensibile. E' da considerarsi parafisiologica l'assenza di suoni "r", "z", "gl" e "sc", ma prima dell'ingresso nella scuola primaria è necessario che siano comunque presenti tutti i suoni della lingua madre.

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Fig. 1

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Fig. 2

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Fig. 3

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Fig. 4

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Fig. 5

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Fig. 6

Fig. 7 (per l’interpretazione del test, vedi Bibliografia 3)

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Fig. 8 (per l’interpretazione del test, vedi Bibliografia 3)

Bibliografia essenziale

1. Coplan J, Gleason JR. Quantifying language development from birth to 3 years using the Early

Language Milestone Scale. Pediatrics. 1990 Dec;86(6):963-71

2. Bonifacio S., Rudoi I. Sentire, ascoltare, comunicare e… parlare. Nascita della relazione. 2015. Manuale digitale riprodotto nella sua interezza.

3. Federazione Logopedisti Italiani, Libera le parole. Il diario di… Questionario elaborato in occasione della Giornata europea della logopedia, 6 marzo 2013.

4. Caselli M.C., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. Il primo vocabolario del bambino: gesti, parole e frasi. Franco Angeli ed., Milano, 2016.

5. Stella G. Pappagallo Lallo. Giunti Scuola ed., Firenze, 2013.

6. Savelli E., Stella G., Gallo D., Mancino M. Dislessia evolutiva in pediatria. Erickson ed., Trento, 2011.