DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ADOLESCENZA · Ricerca epidemiologica: ancora una precisazione “Nel...
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DISTURBI DELLA CONDOTTA
IN ADOLESCENZA
Disturbi della condotta e percorsi clinici in un’ottica epidemiologica
(cosa ci dicono i dati di SMAIL).
FULVIO GUCCIONE ALESSANDRO MARIANI
Torino 18 Maggio 2018
UNA PREMESSA:
Il problema di registrare le attività ed i profili diagnostici
dell’utenza in carico può essere paragonato alla
costruzione di una mappa.• Una mappa, è una rappresentazione di un territorio: ad esempio
nomi delle vie, strade, chiese e ospedali
• La mappa rappresenta il territorio, ma è ben distante da
essere così ricca di informazioni come il territorio.
• La mappa è in scala e se fosse in scala 1:1 sarebbe
inutilizzabile.
• Peraltro sarebbero informazioni inutili in una cartina
geografica.
Possiamo quindi ampiamente concordare con
l’enunciazione “la mappa non è il territorio”.
Quando un cartografo disegna la mappa di un
territorio in realtà sta descrivendo la sua relazione
con quel territorio
(Bateson G. 1979 Mente e natura Adephi Milano 1991)
In Piemonte sin dal 2003 si è divenuti consapevoli
dell’importanza di costruire “UNA MAPPA” delle attività dei
Servizi di Neuropsichiatria Infantile
➢Introduce elementi di valutazione economico-finanziaria dei processi
e stima a monte il potenziale delle risorse necessarie.
➢E’ possibile realizzare un sistema di controllo che definisca in anticipo
l’offerta standard di prestazioni, legata all’effettiva presenza della risorse di
personale in organico
➢E’ possibile sapere a priori l’impatto sulle risorse della Struttura;
➢Agevole programmare l’ assorbimento delle risorse sulle capacità di
risposta complessive dei rete dei servizi,
➢Offre dati per programmare specifici PDTA e verificare in corso d’opera il
grado della loro effettiva realizzazione
CONSULTARE L’ORACOLO
IL METODO DELPHI
PREVALENZA NEGLI ANNI
INCIDENZA NEGLI ANNI
Tipologia della Cittadinanza per pazienti in Carico:
(NB :678494 I minori 0-17 in Piemonte di cui 93729 stranieri
pari al :13,81%)
Da dove provengono gli utenti stranieri
2015 2016 Diff 15 vs 16
N. Prevalenza
Incidenza
Cronicità
Prevalenza
Incidenza
Cronicità
Pazienti in
carico
47.157 6,95% 50.320 7,49% +6,71%
Pazienti Nuovi 16.045 2,36% 15.831 2,35% -1,33%
Pazienti cronici 24.762 3,64% 27.000 3,97% +9,04%
I motivi di invio nel 2016
Gli invianti nel 2016
DIAGNOSI 2016
3.584
2.817
2.100
1.606
1.615
1.392
1.798
1.114
1.092
1.228
1.203
648
890
817
828
589
603
413
712
467
2.260
1.195
1.328
1.100
771
877
393
754
734
561
257
570
282
299
227
370
341
508
185
374
- 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000
F70 - Ritardo mentale lieve
F80.1 - Disturbo del linguaggio espressivo
F81.3 - Disturbo misto delle capacità scolastiche
R41.8 - Altri e non specificati sintomi e segni che interessano le…
F80.0 - Disturbo specifico dell'articolazione dell'eloquio
F81.0 - Disturbo specifico della lettura
F90.0 - Disturbo dell'attività e dell'attenzione
Z55.3 - Scarso profitto scolastico
F71 - Ritardo mentale di media gravità
F81.1 - Disturbo specifico della compitazione
F84.0 - Autismo infantile
Z63.5 - Frattura familiare per separazione o divorzio
F82 - Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria
F80 - Disturbi evolutivi specifici dell'eloquio e del linguaggio
F81.8 - Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche
F81.9 - Disturbo evolutivo delle capacità scolastiche, non specificato
Z03.3 - Osservazione per sospetto disturbo SSN
F81.2 - Disturbo specifico delle abilità aritmetiche
F91.3 - Disturbo oppositivo provocatorio
Z03.3 - Osservazione per sospetto di disturbo del sistema nervoso…
Serie1 Serie2
DIAGNOSI 2016
2016
Pazienti in carico (F84 – F84.9) per fascia d'età
n. assoluto Percentuale di
prevalenza
0 - 3 366 0,054 %
totale 3456 0,51
●Nuove diagnosi (F 84 – F84.9) nel 2016
totale 383 = 0,05% pop 0-17
AUTISMO 2016
Le prestazioni erogate
Gli Operatori eroganti
Tasso Operatori Popolazione 0-17 BDDE 2016 (x 1000)
ASL Città di Torino 1,18
A.S.L. TO3 0,61
A.S.L. TO4 0,67
A.S.L. TO5 0,15
A.S.L. VC 0,84
A.S.L. BI 0,68
A.S.L. NO + ASO 0,83
A.S.L. VCO 0,62
A.S.L. CN1 1,49
A.S.L. CN2 0,61
A.S.L. AT 0,51
A.S.L. AL 0,23
Gli Operatori eroganti
Gli Operatori eroganti
SMAiL un programma in
costante divenire…
➢ Il clinico che seguirà il caso, indica il tipo di percorso ove viene inserito il
paziente, anche al fine di attuare una prassi operativa definita
➢ Per favorire l’uniformità dell’
- iter diagnostico/terapeutico
- favorire modalità di lavoro comuni
- definire standard di prestazioni
- consentire una valutazione economico finanziaria
Il nuovo sistema informativo introduce delle novità…
I percorsi di cura
E’ possibile monitorare i percorsi di cura?
Elemento portante di tutto il flusso informativo:
✓ Documentano gli interventi ricevuti da un paziente a fronte di uno
specifico problema di salute
✓ Il percorso è caratterizzato da un:
• ‘‘motivo di invio”
• ‘‘inviante’’
• ‘‘prestazioni effettuate’’ con definizione della fase ed erogate da 1 o piu operatori
• ‘‘diagnosi’’ obbligatoria
• ‘‘valutazione di esito” utilizzo CGI
✓ La cultura del ‘‘percorso’’ mette l’accento sul problema di salute del
paziente non sull’attività dell’operatore.
I PERCORSI NELL’ANNO 2016
Analisi Tipo Percorso-Gruppo diagnosi ("percorsi" a
confronto con i raggruppamenti diagnostici)(sono considerati i gruppi diagnostici corrispondenti a diagnosi in stato consolidato di pazienti in carico in relazione alla
tipologia di percorso dove sono presenti. Le diagnosi considerate sono quelle registrate ai pazienti in carico dalla presa
in carico sino al 31/12 dell’anno di riferimento. Le diagnosi devono essere attuali. FONTE:REPORT SMAIL 2016
30
PERCORSO DIAGNOSI
ADH
D
altre
patol
ogie
autis
mo
difficolt
à
cognitiv
e
diff
d'appre
ndimen
to DCA
dist. di
condott
a
dist.
psicolo
gici DSA
follow
up e
prob
neon
linguag
gio
maltratt
/abuso
pat
neurolo
giche
pat
neurom
otorie
pat psic
esterna
lizz
pat psic
internal
izz
proble
matich
e
familiari sindro
mi
ADHD 94
autismo 5
disabilità uditiva 7
disabilità visiva 4
Disturbi Aspecifici
di apprendimento 823
disturbi cognitivi 662
distubi del
comportamento
alimentare 3
disturbi
esternalizzanti 146
disturbi
internalizzanti 138
distubi neurologici 93
disturbi neuromotori 12
disturbi psichiatrici 18
DSA 250 111 15 624 1188 2 42 157 5115 70 139 1 223 3 3 62 339 15
encefalopatie
complesse 1
linguaggio 119
rischio
psicoevolutivo 43
ritardi di sviluppo 30
triage 46
tutela con o senza
aut giud 51
UN ESEMPIO DI CONFRONTO PERCORSO - DIAGNOSI
I dati dell’attività dei Servizi piemontesi per l’età
evolutiva nel biennio 2015/2016
➢ Nonostante la riduzione del personale si è cercato di mantenere ampia accessibilità e fruibilità dei servizi
➢ E’ stato possibile garantire il monitoraggio dello stato di salute dei
minori
➢ La prevalenza non è diminuita ma si è stabilizzata
➢ Anche l’incidenza si è mantenuta costante
➢ Ma ... Le liste d’attesa si sono inevitabilmente dilatate e oggi alcune patologie prevedono tempi d’attesa di circa un anno.
cosa ci stanno dicendo i nostri dati?
1. Aumento progressivo della prevalenza delle patologie neuropsichiche nella
popolazione 0/17 anni;
2. Aumento delle patologie di più elevata complessità clinica e/o gestionale;
3. Crescente impatto sui servizi in termini di assorbimento di risorse dell’obbligo
della osservanza della normativa nazionale regionale e nonché linee guida e
raccomandazioni …
4. L’assorbimento delle risorse in campo è al completo
5. Con le risorse in campo si copre adeguatamente l’attività diagnostica e di presa
in carico, poco l’attività riabilitativa
6. Impegno sempre più gravoso in termini di personale coinvolto a seguito di
nuove strategie di intervento sulla base dei progressi scientifici
7. Bisogni di salute prolungati nel tempo e conseguente scarso turn-over degli
utenti che rischia di determinare la saturazione dei Servizi
Presa in carico non come processo puntiforme ma longitudinale
cosa ci stanno dicendo i nostri dati?
A fronte di un incremento della domanda e del bisogno, si è registrata, negli
ultimi 10 anni,
➢ una riduzione delle risorse professionali
➢ un progressivo incremento del numero di pazienti in carico ai singoli
Neuropsichiatri Infantili
- media regionale intorno ai 300-330/pz/anno,
- media prestazioni/operatore NPI 1140 prestaz /anno.
➢ Di conseguenza, la media delle prestazioni erogate a ciascun utente si è
ridotta.
✓ - rischio di sovraccarico lavorativo per gli operatori
✓ - rischi di contenziosi legali da parte delle famiglie dei minori
DISTURBI DELLA CONDOTTA
IN ADOLESCENZA
Dalla clinica agli aspetti etici e medico legali
Disturbi della condotta e percorsi clinici in un’ottica
epidemiologica (cosa ci dicono i dati di SMAIL).
FULVIO GUCCIONE ALESSANDRO MARIANI
"Percorso disturbi esternalizzanti": peso, prevalenza,
co-morbilità, impatto sull'attività dei servizi.
Di cosa stiamo parlando?
I disturbi esternalizzanti riguardano quelle situazioni in cui il disagio del bambino e dell’adolescente si riversa verso l’esterno, provocando una situazione di disturbo nell’ambiente circostante.
In presenza di problemi esternalizzanti, il comportamento del bambino o dell’adolescente è connotato da alcune caratteristiche: pretesa che i bisogni personali abbiano la precedenza sui bisogni degli altri ricorso all’aggressività per ottenere ciò che si vuole, oppositività e trasgressione di norme sociali e legali.
Secondo le categorie diagnostiche ufficiali, troviamo queste caratteristiche in 3 disturbi:
• ADHD o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
• Disturbo Oppositivo-Provocatorio
• Disturbo della Condotta
SMAiL include questa voce disturbi esternalizzanti all'interno della categoria "Percorsi" ed inoltre tutta la declinazione ICD 10 (F91-F92.9)relativa ai disturbi della condotta.
36
Disturbi da comportamento dirompente,
del controllo degli impulsi e della condotta:
Principali cambiamenti nel DSM-5 rispetto al DSM-IV
“Disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta” è un nuovo capitolo del DSM-5, che riunisce disturbi precedentemente compresi nel capitolo “Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell’infanzia, nella fanciullezza o nell’adolescenza” (cioè disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta e disturbo da comportamento dirompente non altrimenti specificato, ora categorizzato come disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta con altra specificazione e senza specificazione) e il capitolo “Disturbi del controllo degli impulsi non classificati altrove” (cioè disturbo esplosivo intermittente, piromania e cleptomania).
Questi disturbi sono tutti caratterizzati da problemi di autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti. In particolare, il DDAI si presenta frequentemente in comorbilità con i disturbi di questo capitolo, ma viene elencato tra i disturbi del neurosviluppo.
A causa della stretta associazione con il disturbo della condotta, il disturbo antisociale di personalità è presente sia in questo capitolo del DSM -5 sia nel capitolo “Disturbi di personalità”, dove è descritto in dettaglio.
37
Ricerca epidemiologica:
ancora una precisazione
“Nel caso di danno psichico, per quanto riguarda la sua
verifica concreta sotto leggi statistiche, questa non è
attuabile , né ipotizzabile per il futuro, perché il numero
delle variabili intervenenti nei traumi psichici (variabili
anagrafiche, cure materne nella prima infanzia, relazioni
parentale, influenza del contesto parentale e sociale,
traumi scolastici, prime relazioni affettive e via elencando)
è talmente elevato da richiedere un campione così vasto
che rende improponibile la ricerca, per un fatto sia
organizzativo che economico”( Dominici R. 2006 il danno psichico ed esistenziale Milano Giuffrè citato in Camerini G.B.) : ”la
valutazione clinica e psichiatrico –forense del bambino a rischio psicosociale: tra pregiudizio e danno
Psichiatria dell’infanzia ed adolescenza (2010) vol77: 591-606)
38
Ripartizione Pazienti in carico anno 2016
per TIPO PERCORSO ( tot. 66012)(FONTE : SMAIL 2016)
Tipo percorso Pazienti
DSA 9539
Disturbi neurologici 7900
Disturbi cognitivi 7562
Accoglienza 6757
Linguaggio 5387
Disturbi esternalizzanti →→ 4034
Disturbi Aspecifici di Apprendimento 3725
Disturbi internalizzanti 3671
Tutela con o senza autorità giudiziaria 3511
Disturbi neuromotori 2429
Rischio psicoevolutivo 2314
Autismo 2307
Ritardi dello sviluppo 2245
ADHD 1247
Disturbi psichiatrici 997
Triage 794
Encefalopatie complesse 550
Disturbi del comportamento alimentare 467
Disabilità uditiva 296
Disabilità visiva 165
Tutela con autorità giudiziaria 90
Tutela senza autorità giudiziaria 18
Percorso Non Mappato 739
9539
7900 75626757
53874034 3725 3671 3511
2429 2314 2307 22451247 997
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
N. p
erco
rsi 2
01
6
Tipo di percorso
Numero dei "Percorsi" nell'anno2016 (grafico, su popolazione 0-17, anno 2016, N. pazienti, FONTE. SMAIL 2016)
40
DSA 1,4%
Disturbi neurologici 1,164%
Disturbi cognitivi 1,114%
Accoglienza 0,995%
Linguaggio 0,794%
Disturbi esternalizzanti →→ 0,594%Disturbi Aspecifici di Apprendimento 0,549%
Disturbi internalizzanti 0,541%
Tutela con o senza autorità giudiziaria 0,517%
Disturbi neuromotori 0,358%
Rischio psicoevolutivo 0,341%
Autismo 0,34%
Ritardi dello sviluppo 0,33%
ADHD 0,183%
Disturbi psichiatrici 0,146%
INDICATORE : i percorsi espressi in % anno 2016 (tabella: n. percorsi / pop. Piemonte 0-17 anni, valori in percentuale 1/100 - NB :678494
minori 0-17-Piemonte di cui 93729 stranieri pari al :13,81% del tot. FONTE:SMAIL 2016)
41
1,4
1,164 1,1140,995
0,794
0,5940,549 0,541 0,517
0,358 0,341 0,34 0,33
0,183 0,146
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
valo
te p
erc
entu
ale
Titolo asse
Indicatore: la prevalenza dei percorsi (grafico, su popolazione 0-17, anno 2016, N. pazienti, valori espressi in percentuale
1/100 FONTE. SMAIL 2016)
42
Le diagnosi: raggruppamento di tutte le diagnosi F91-F92.9(Tabella, n.. totale delle diagnosi: 3274 considerate solamente le diagnosi indicate come "ATTUALI in stato
consolidato (definitivo, chiuso) considerate anche per completezza le diagnosi di Sani, Iter in corso - gruppo Escluse,
Percentuale su totale casi in carico FONTE: DATI SMAIL
Diagnosi Pazienti %Pazienti Diagnosi
F91.3 - DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO 897 2,03% 1.128
F91.1 - DISTURBO DELLA CONDOTTA CON RIDOTTA
SOCIALIZZAZIONE
396 0,90% 464
F92.8 - ALTRO DIST. MISTO DELLA CONDOTTA ED EMOZ. 394 0,89% 406
F92.0 - DISTURBO DELLA CONDOTTA DEPRESSIVO 337 0,76% 401
F92 - DISTURBI MISTI DELLA CONDOTTA ED EMOZ. 336 0,76% 344
F92.9 - DISTURBO MISTO DELLA CONDOTTA ED EMOZ. N.S. 187 0,42% 195
F91.0 – D. C. LIMITATO AL CONTESTO FAM. 180 0,41% 195
F91.2 - D. DELLA CONDOTTA CON SOCIALIZZAZIONE
NORMALE
136 0,31% 151
F91 - DISTURBI DELLA CONDOTTA 127 0,29% 129
F92.8 - ALTRI 97 0,22% 98
F91.9 - DISTURBO DELLA CONDOTTA NON SPECIFICATO 82 0,19% 87
F91.8 - ALTRI DISTURBI DELLA CONDOTTA 58 0,13% 59
F92.9 - NON SPECIFICATI 25 0,06% 28
F91.8 - ALTRI 13 0,03% 13
F91.9 - NON SPECIFICATI 9 0,02% 1043
897
396 394 337 336
187 180 136 127 97 82 58 25 13 9
2,03%
0,90%0,89%0,76%0,76%
0,42%0,41%0,31%0,29%
0,22%0,19%0,13%0,06%0,03%0,02%0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
2,00%
2,50%
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1.000
NU
ME
ER
O A
SS
OL
UT
O E
PE
RC
EN
TU
AL
E S
ULL
A C
AS
ISIT
ICA
Titolo asse
Numero delle Diagnosi F91 - F92.9 nell' anno 2016 (Grafico, 3274 DIAGNOSI – FONTE SMAIL 2016)
44
Analisi Tipo Percorso-Gruppo diagnosi ("percorsi" a
confronto con i raggruppamenti diagnostici)(sono considerati i gruppi diagnostici corrispondenti a diagnosi in stato consolidato di pazienti in carico in relazione alla
tipologia di percorso dove sono presenti. Le diagnosi considerate sono quelle registrate ai pazienti in carico dalla presa
in carico sino al 31/12 dell’anno di riferimento. Le diagnosi devono essere attuali. FONTE:REPORT SMAIL 2016
45
958
791
497414
338 326220
146 117 100 86 69 44 40 180
200
400
600
800
1000
1200
Nu
mero
dia
gn
osi
ICD
10
RAGGRUPPAMENTI ICD10
Cosa "producono" i percorsi?(Grafico, Numero diagnosi sviluppate dentro il percorso "disturbi esternalizzanti", Gruppi
diagnostici ICD 10, totale diagnosi effettuate: 4182 , FONTE: REPORT SMAIL 2016)
46
Il numero dei disturbi della condotta
(F91-F92.9) per ogni tipo di "percorso".(grafico, 2125 diagnosi su pazienti 0-17 nel percorso "Dist. Esternalizz.", REPORT SMAIL 2016)
958
206 197 183 137 117 71 64 42 31 27 22 15 15 120
200
400
600
800
1000
1200
DD
iagn
osiIC
D10
f91
-F9
2.9
Tipo di percorso
F91 F92.9
47
Oltre i "percorsi" Matrice di correlazione
gruppi diagnostici di pazienti in carico (sono considerate i gruppi diagnostici corrispondenti a diagnosi in stato consolidato di pazienti in carico. Le diagnosi considerate sono
quelle registrate ai pazienti in carico dalla presa in carico sino al 31/12 dell’anno di riferimento. Le diagnosi devono essere attuali).
48
Disturbi della condotta: correlazione gruppi diagnostici di
pazienti in carico (Tabella,Tot. Diagn. 7481 di cui 4697 diagnosi associate in comorbilità)
disturbi di condotta ( no comorbilità) 2784
prob fam e sociali 1051
diff cognitive 769
ADHD 472
dist. psicologici 399
dsa 393
linguaggio 355
pat neurologiche 292
pat psi intern 249
altre pat 175
pat psich esternalizz 127
follow up e prob neonat 103
sindromi 82
autismo 77
diff d'apprendimento 60
maltratt/abuso 54
pat. neuromotorie 20
disturbi alimentari 1949
50
Disturbi della condotta Indicatore: la correlazione gruppi
diagnostici di pazienti in carico espresse in percentuale (sono considerate i gruppi diagnostici corrispondenti a diagnosi in stato consolidato di pazienti in carico. Le
diagnosi considerate sono quelle registrate ai pazienti in carico dalla presa in carico sino al 31/12 dell’anno di
riferimento. Le diagnosi devono essere attuali FONTE:SMAIL 2016).
prob fam e sociali 37,75%
diff cognitive 27,62%
ADHD 16,95%
dist. Psicologici 14,33%
Dsa 14,11%
Linguaggio 12,75%
pat neurologiche 10,48%
pat psi intern 8,94%
altre pat 6,20%
pat psich esternalizz 4,56%
follow up e prob neonat 3,69%
sindromi 2,94%
autismo 2,76%
diff d'apprendimento 2,15%
maltratt/abuso 1,93%
pat. neuromotorie 0,71%
disturbi alimentari 0,68%51
37,75%
27,62%
16,95%14,33%14,11%
12,75%10,48%
8,94%6,20%
4,56% 3,69% 2,94% 2,76%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
PE
RC
EN
TU
AL
E
DIA
GN
OS
I C
OR
RE
LA
LT
E
DIAGNOSI CORRELALTE
Disturbi della condotta ( F91-F91.9) indicatore: la correlazione tra i gruppi diagnostici, espressa in
percentuale 1/100 (grafico FONTE DATI:SMAIL 2016)
52
6237
58234607
4034
1686
978 536315
7
Disturbi della Condotta: Prestazioni erogate nel 2016 N.B.: gli interventi diretti (24.223) per i soli minori con
disturbi della condotta (3274, pari allo 6,5%) hanno assorbito nel 2016 l’8,00% delle risorse disponibili. (TOTALE DI TUTTI PAZIENTI IN CA
Colloqui Caregiver
Psicoterapie
Colloqui psicologici
Visite specialistiche
Valutazionipsicodiagnostiche
prestazioni logopediche
prestazioni FKT/TPNEE
trattamenti educativi
altro
53
62375823
46074034
1686978
536 315 70
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
Titolo
asse
Titolo asse
DISTURBI DELLA CONDOTTA (2784): N. PRESTAZ. DIRETTE, ANNO 2016
Grafico FONTE DATI SMAIL 2016 N.B.: Gli interventi diretti (24.223) per i soli minori con disturbi della condotta (3274), pari allo 6,5%) hanno assorbito nel 2016 l’8,00% delle risorse dispo
54
PSICOTERAPIA erogata a pazienti anni 2015-
2016:
N. totale Psicoter.
ANNO 2015
N. totale Psicoter.
ANNO 2016
VARIAZIONE
Pazienti 3.487 3.331 -4,47%
Prestazioni 26.246 25.049 -4,56%
55
• N.B.: Lo "stile" di presa in carico nei disturbi della condotta
impegna particolarmente i servizi e privilegia, per la sola "attività
diretta" colloqui coi famigliari, psicoterapie e colloqui psicologici.
• Inoltre circa un quarto del totale delle psicoterapie offerte dai
servizi riguardano questi minori( il 6.5% del totale dei minori in
carico), un dato che indirettamente segnala la loro sofferenza e
la necessità di cura.
Disabilità con insegnante di sostegno, i dati della scuola: Le certificazioni
ICD10: distribuzione delle patologie più significative (Dati MIUR Città metropolitana
di Torino, Osservatorio OIFP , Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di
Torino anno 15/16 pop. 0-17: . 383546)
La patologia èpresente %
La patologia èprevalente %
SINDROMI AFFETTIVE DEPRESSIVE 24 0,2 9 0,1
SINDROMI NEVROTICHE 203 1,6 76 1,1
RITARDO COGNITIVO 4139 32,4 3027 44,3
DISTURBI DELLO SPETTRO AUT. 962 7,5 870 12,7
COMPORTAMENTI
OPPOSITIVO PROVOCATORI 1778 13,9 891 13,0
PARALISI CEREBRALI INFANTILI 486 3,8 266 3,9
IPOVISIONE 152 1,2 65 1,0
IPOACUSIA 229 1,8 162 2,4
DEFORMAZIONI E ANOMALIE CROM. 665 5,2 272 4,0
SINDROME DI DOWN 179 1,4 110 1,6
Altre patologie 3977 31,1 879 12,9
Disabili senza ICD10 215 3,1
Totale codici ICD10 rilevati 12794 100,0 6627 96,9
Totale disabili 6842 100
Disabilità con insegnante di sostegno, i dati della scuola: Le
certificazioni ICD10: distribuzione delle patologie più significative (Dati MIUR Città metropolitana di Torino, Osservatorio OIFP , Ufficio Scolastico Regionale per il
Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di Torino anno 16/17 pop. 0-17 379980)
PATOLOGIA CLASS: ICD10La patologia è presente
%
disabilità
La patologia èprevalente %
SINDROMI AFFETTIVE DEPRESSIVE 24 0,2 7 0,1
SINDROMI NEVROTICHE 213 1,6 72 1,0
DISABILITA’ INTELLETTIVA 4254 31,0 3137 43,5
DISTURBI SPETTRO AUTISTICO 1079 7,9 962 13,3
COMPORTAMENTI OPP.
PROVOCAT 1888 13,8 862 12,0
PARALISI CEREBRALI INFANTILI 464 3,4 276 3,8
IPOVISIONE 152 1,1 63 0,9
IPOACUSIA 220 1,6 167 2,3
DEFORMAZIONI E ANOMALIE CROM. 164 1,2 82 1,1
SINDROME DI DOWN 182 1,3 124 1,7
Altre patologie 5067 37,0 1312 18,2
Disabili senza ICD10 144 2,0
Totale codici ICD10 rilevati 13707 100,0 7064 98,0
Totale disabili 7208 100,0
Disabilità con insegnante di sostegno, i dati della scuola: Le
certificazioni ICD10: distribuzione delle patologie più significative.(Dati MIUR Città metropolitana di Torino, Osservatorio OIFP , Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
Ufficio V - Ambito territoriale di Torino Anno scolastico 17/18 popolazione 0-17: 376517).
La patologia èpresente
%disa
bilità
La patologia
è prevalente
%disabili
tà
SINDROMI AFFETTIVE DEPRESSIVE 16 0,1 7 0,1
SINDROMI NEVROTICHE 218 1,5 74 1,0
RITARDO COGNITIVO 4277 30,0 3196 43,6
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO 1181 8,3 1050 14,3
COMPORTAMENTI OPPOSITIVO
PROVOCATORI2041 14,3 851 11,6
PARALISI CEREBRALI INFANTILI 479 3,4 279 3,8
IPOVISIONE 151 1,1 60 0,8
IPOACUSIA 262 1,8 191 2,6
DEFORMAZIONI E ANOMALIE CROMOSOMICHE 180 1,3 92 1,3
SINDROME DI DOWN 176 1,2 121 1,7
Altre patologie 5264 37,0 1403 19,2
Totale codici ICD10 rilevati 14245 100,0 7324 100,0
ND (allievi con ICD10 non compilato con dati inesatti) 237 3,1
Totale disabili 75615858
INCREMENTO NEL MONDO DELLA SCUOLA DELLA
PRESENZA TRA I MNORI CON INSEGNANTE DI
SOSTEGNO DELLA DIAGNOSI DI "COMPORTAMENTI
OPPOSITIVO PROVOCATORI" ("Legge104").(DATI DELLA SCUOLA SU TERRITORIO ASL TO1,T02, TO3, TO4, TO5)
La patologia è presente %
La patologia è prevalente %
2015-16
pop. 383.546 1778 13,9 891 13,0
2016- 17
pop 379.980 1888 13,8 862 12,0
2017-18
pop.376.517 2041 14,3 851 11,6
59
60
Tutti gli ordini di scuola "Città di Torino" a. s. 2017 - 18 Certificazioni ICD10: distribuzione delle patologie più significative Dati MIUR Città metropolitana
di Torino Osservatorio OIFP Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di Torino
"NOTA" In cinque anni gli allievi con disabilità sono passati da 6.288 a 7.561
(+20,2% del totale e +45,0% nell’infanzia)
Gli allievi stranieri con disabilità sono 1.052 e rappresentano il 13,9% dei disabili
Valori Assoluti 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018
Totale Totale Totale Totale Femmine Maschi Totale
INFANZIA 444 436 482 602 172 472 644
PRIMARIA 2404 2440 2472 2540 842 1837 2679
SECONDARIA I° 1774 1960 1974 2008 711 1341 2052
SECONDARIA II° 1666 1786 1914 2058 855 1331 2186
Totale 6288 6622 6842 7208 2580 4981 7561
INFANZIA 7,1 6,6 7,0 8,4 26,7 73,3 8,5
PRIMARIA 38,2 36,8 36,1 35,2 31,4 68,6 35,4
SECONDARIA I° 28,2 29,6 28,9 27,9 34,6 65,4 27,1
SECONDARIA II° 26,5 27,0 28,0 28,6 39,1 60,9 28,9
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 34,1 65,9 100,0
Valori Percentuali
Valori Percentuali2013-
2014
2014-
2015
2015-
2016
2016-
20172017-2018
Totale Totale Totale Totale Femmine Maschi Totale
INFANZIA ND 8,6 8,7 9,5 24,7 75,3 8,5
PRIMARIA ND 44,8 45,8 47,5 32,8 67,2 46,4
SECONDARIA I° ND 29,5 27,3 25,8 34,3 65,7 26,3
SECONDARIA II° ND 17,1 18,2 17,2 37,4 62,6 18,8
Totale ND 100,0 100,0 100,0 33,4 66,6 100,0
60
INSERIMENTI IN COMUNITA': CRP E CTM:III TRIM 2016 11 SOGGETTI CON DIST CONDOTTA SU 22 NUOVI INSERITI
IV TRIM. 2016 10 SOGGETTI CON DIST. CONDOTTA SU 17 NUOVI INSERITI
Totale II semestre 2016: 21 disturbi della condotta su
39 nuovi inserimenti ( 53,8%) Fonte: Luciana Ipsa Regione Piemonte - Direzione Sanità Settore Assistenza Sanitaria e Socio Sanitaria Territoriale
INIZIALI MINORE
INSERITO
MESE
INSERIMENTO Nome struttura (CTM/CRP) ospitante* Diagnosi ICD-10
Provvedimento autorità
giudiziaria
SI NO
al dic-16 CRP LIBERI TUTTI - ACQUI T. F91.3 X
at ott-16 CRP "Mulino grande" - Moncalieri F.50.8 X
cn 1 DICEMBRE C.R.P. PANDORA - Castelboglione (AT) F 92.0 x
NOVEMBRE Pulas _ Cascina del Pozzo Nizza Monf.to Z 91.1; Z 63.5 x
DICEMBRE Pulas _ Cascina del Pozzo Nizza Monf.to F 40.1, F 50.2, F 31, F 60.3, E 03.9, Z 63.7 x
CN2 DICEMBRE PANDORA - CELLE ENOMONDO F 91 X
NO 0 0 O 0
TO1 03/10/2016 CRP COSMICA ORBASSANO F92,8 - Z80,8 X
27/12/2016 CRP BRUSSON VALLE D'AOSTA F50,0 X
21/12/2016 CTM PAOLO VI CASALNOCETO F31 - Z61,7 - X
TO3 ott-16 CTM "Il Mulino Piccolo" Moncalieri F71.1 - F90.1 - G40 X
ott-16 CTM "Il Mulino Piccolo" Moncalieri F71.1 - F90.1 - G40 X
29/11/2016
C.R.P. “Elsa” sita in Scalenghe (TO) gestita dalla
Cooperativa Sereni Orizzonti. Trasferito da C.R.P. “Il
Mulino Grande” di Moncalieri Iperattività e grave disturbo del comportamento X
dic-16 CRP - Coop. Soc. il Margine "GP2" GRUGLIASCO F 92 – Z 63.8 – R 78.2 X
TO4 ott-16 CTM Cascina Gasera - Castell'Alfero (At) F 90.0; F81.8; F91.3 X
TO5 dic- 016
La MISSIONE SARZANA - LA SPEZIA (CRP analoga
per tossicodipendenza) F91 F19.8 SI
VC ottobre CTM “Panta Rei” Rocchetta Belbo F 43.2 F91.3 SI
dicembre CTM “Il Maestrale” Roasio F 91.2 SI
VCO 0 0 0 0
al 0 0 0 0 0
at ago-16Villa Miralago - Cuasso al Monte F50.0 X
biella mag-16Dahu di AOSTA F21 x
cn1 settembre DAHU - Brusson D.C.A. - ANORESSIA X
luglio CRP - GRUGLIASCO Z63- F92 - F94 X
luglio C.T.M. PANTA REI - Rocchetta Belbo R41.8 - F90.0 X
luglio C.R.P. La Bussola- Valfenera (AT) F92.0 X
luglio C.R.P. La Crisalide - Tortona (AL) F.70 - F92.0 - F.92 X
settembre C.R.P. Casa Masone - Castelletto Merli (AL) F92.8 - F91.3 - Z60.1 X
cn2 Luglio Mulino Grande Moncalieri ( To ) F 91.1 x
to3 12/07/2016GIOVANNI PAOLO II (CRP) GRUGLIASCO F 91.1 X
18/07/2016SAN LUCA 1 (CRP) VILLAFRANCA PIEMONTE F 60.32 X
AGOSTO CRP "Cosmica2" Orbassano F60.3 - Z63.8 - Z61 x
ago-16CRP Giovanni Paolo II - Il Margine F91.1 - F23.8 X
to4 set-16CRP Mulino Grande - Moncalieri Z 63.2; F 93.2 X
set-16CRP Mulino Grande - Moncalieri F 91.2 X
set-16CRP La Bussola -Valfenera (At) F 63.8; Z 63.2 X
set-16CTM Aurora - Rivoli F 31.5 X
to5 lug-16Mulino Piccolo CTM F32.3 F91 Z61 NO
set-16DHAU BRUSSON ( CRP-analoga) F50.0 Z62 NO
vc luglio CRP Casa L'Abete di Montaldo Cerrina R41.8 F92 SI
luglio CRP Elsa, Scalenghe (TO) F43.2 F91.3 SI
vco agosto LA CONCHIGLIA F91.0 Z81.0 X
Monastero Bormida (AT)
to1 15/09/2016CRP E.L.S.A. - SCALENGHE F91,1 X
61
N. minori ospitati in Piemonte nelle CRP e CTM
accreditate ai sensi della DGR 25 (Dati Regione Piemonte - Direzione Sanità Settore Assistenza Sanitaria e Socio Sanitaria Territoriale) N.B. :
ASL TO1: n. 1 minore inserito in Valle d'Aosta; ASL TO5: n. 1 minore inserito in Valle d'Aosta e n. 1 minore
inserito in Liguria.
ASL
N. minori ospiti
in CTM
Di cui n. minori
da fuori Regione
N. minori ospiti
in CRP
Di cui n. minori
da fuori Regione
31/12/2016
TO1 8 5 - -
TO2
TO3 7 2 31 7
TO4 - - 15 7
TO5 9 1 9 0
VC 6 5 - -
BI
NO - - 6 6
VCO - - - -
CN1 9 2 10 0
CN2* 10 6 - -
AT 12 5 26 14
AL 8 6 35 5
TOTALE 69 32 132 39
Accessi in OIRM-DEA per «agitazione psicomotoria»
polizze di dimissione a.a. 2010 - 2017 incremento + 430% (Tot. 1186)
OIRM TORINO Dati: dr.ssa De Vito, dr. Plazzotta
53
112132
180 181
154 146
228
0
50
100
150
200
250
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
N. P
AZ
IEN
TI
ANNO DI RIFERIMENTO
OIRM- DEA AGITAZIONE PSICOMOTORIA (DIAGNOSI ICD9) ANNI 2010 – 2017 TOTALE
1186
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
63
Concludendo: una valutazione attenta del presente
non ci farà trovare impreparati alle sfide del futuro.
-La definizione di un panorama futuro che integri le previsioni sulle condizioni
globali di salute dei minori ha alte probabilità di risultare inesatta.
-È semplicemente troppo difficile fare previsioni corrette e sapere in anticipo da
dove potrebbero venire quei fattori che insieme potranno determinare incrementi e
decrementi dei disturbi e dove e come si manifesteranno, data inoltre l’enorme
complessità delle variabili in campo (che questo Report ha voluto descrivere).
-Infatti solo una parte dei disturbi in età evolutiva è relativamente prevedibile e con
un’incidenza ancora stabile: forse le patologie del neurosviluppo e dell’umore, che
avendo una ben dimostrata base biologica rispondono, ma solo un po’ di più, alle
leggi della genetica e della sua interazione con l’ambiente (“epigenetica”).
- Gli altri disturbi lo sono molto di meno: i disturbi della condotta, le fobie scolari, i
disturbi del carattere e della personalità, i tentati suicidi, i maltrattamenti: molti di
loro sono in aumento. … Le loro manifestazioni dipendono dall’ incrocio fortemente
dinamico tra fattori di protezione – resilienza ( di cui la complessa Rete dei servizi di
NPI fa parte, anche, e non solo, come un vero e proprio fattore fondamentale di
resilienza) e fattori di stress- morbilità, tutti fortemente legati alle circostanze sociali
e storiche, coerenti al modello “bio psico sociale”, e meno prevedibili. … e le attuali
e ben documentate circostanze sociali e storiche "non aiutano". 64
DISTURBI DELLA CONDOTTA IN PIEMONTE:
COSA CI STANNO DICENDO I DATIIn Piemonte nel 2016 sei minori (e le loro famiglie) su mille si sono avvalsi di un percorso clinico per un disturbo della condotta.
Di questi il più rappresentato è il Disturbo Oppositivo Provocatorio ( D.O.P.) che notoriamente necessita di percorsi di cura prolungati per limitarne le conseguenze dannose; hanno tuttavia peso anche le problematiche miste (nell'area della sofferenza emozionale dell'ansia e dell'umore).
I minori con disturbi della condotta sono il 6,5% di tutti quelli seguiti dai Servizi, ma hanno assorbito l’8,00% delle risorse disponibili.
Problematiche famigliari (quasi il 40%), disabilità cognitive (più di una ogni quattro), ADHD(quasi una ogni sei) e disturbi psicologici complicano queste situazioni già difficili trasformandoli in "casi complessi").
Più di cento (117) minori presentano già ora una patologia psichiatrica.
Lo "stile" di presa in carico ricalca tali profili, impegna particolarmente i servizi e privilegia, per la sola "attività diretta" colloqui coi famigliari, psicoterapie e colloqui psicologici.
Circa un quarto del totale delle psicoterapie offerte dai servizi riguardano questi minori e segnalano così, anche solo indirettamente la loro sofferenza, necessità di cura e complessità clinica.
Su dieci minori disabili seguiti nelle scuole con insegnante di sostegno più di uno lo è primariamente a causa del problema della condotta (Disabilità per disturbo oppositivo provocatorio).
Più della metà (21 su 39) dei nuovi inserimenti nelle sole comunità riabilitativa e terapeutica nell'anno 2016 (rilevazione II° semestre) riguarda minori-adolescenti con disturbi della condotta; spesso dopo un primo ricovero ospedaliero come dimostrato in altri report( Vedi incremento per agitazione psicomotoria c/o DEA OIRM).
A questo quadro complesso di bisogni i servizi stanno rispondendo con una filiera complessa di interventi (le attività ambulatoriali l'ospedale, la scuola, i servizi residenziali..) che può avere margini di miglioramento e che già ora si mostra come fondamentale determinante di salute .
65
Le sfide del nostro futuro:per un’efficace strategia di cura è necessaria la programmazione di un
assorbimento di risorse preventivamente dimensionato sulle reali capacità
complessive di risposta della Rete dei Servizi.
• I dati hanno messo in evidenza il peso delle problematiche in adolescenza, le sue caratteristiche, lo stile di lavoro e l'impegno degli operatori.
• Si sono raggiunti risultati soddisfacente per chi, da sempre, ha lavorato al fine di individuare e trattare i disturbi NPI in una vasta area di reali bisogni che, inoltre, potrebbe essere un' ottima occasione di lavoro per chi, di quei problemi, ha imparato ad occuparsene ma ancora non lavora.
• La domanda di prestazioni sanitarie è diventata maggiore di quanto i Servizi, ormai al limite delle proprie capacità tecniche ed umane, riescano ad offrire.
• Occorre allora continuare a strutturare percorsi di diagnosi terapia ed assistenza ("PDTA"), ripartiti in ambito multi professionale (come prescritto in tutte le indicazioni cliniche e di legge, nelle linee guida e raccomandazioni delle società scientifiche- vedi ora ad esempio: "Linee indirizzo per l’emergenza - urgenza psichiatrica età evolutiva" - SINPIA il 15 febbraio 2018), con risorse preventivamente dimensionate al compito, divise su tutte le professionalità.
• Ma attivare un "PDTA" richiede di sapere quali forze saranno necessarie, quali sono le risorse realmente presenti in ogni Struttura, e di introdurre concreti elementi di monitoraggio e di valutazione, anche economico-finanziaria, dei processi organizzativi, in particolare compiendo già a monte una stima del potenziale delle energie necessarie.
• Con SMAiL non sarà possibile fare previsioni certe sulle prossime condizioni di salute in età evolutiva ( "la mappa non è il territorio.." " ..il numero delle variabili intervenenti nei traumi psichici è troppo vasto"… ), ma sarà almeno più agevole riuscire a programmare e poi monitorare e governare un assorbimento di attività preventivamente dimensionato sulle capacità complessive di risposte della Rete dei Servizi, con un sistema di previsione e poi di controllo, che definisce in anticipo un’offerta standard di prestazioni, su specifiche fasce di popolazione, legata all’effettiva presenza della risorse di personale in organico, oppure ad identificarne aree carenti.
66