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DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA’ MILITARE Direttiva interforze per l’indagine epidemiologica in caso insorgenza di focolai di malattie acute di origine alimentare. Edizione Maggio 2008

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DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA’ MILITARE

Direttiva interforze per l’indagine epidemiologica in caso insorgenza di focolai di malattie acute di

origine alimentare.

Edizione Maggio 2008

II

INDICE

ATTO DI APPROVAZIONE ...............................................................................................................I INDICE ............................................................................................................................................... II ELENCO DI DISTRIBUZIONE .......................................................................................................III AGGIUNTE E VARIANTI ...............................................................................................................IV PREMESSA.........................................................................................................................................1 INTRODUZIONE................................................................................................................................1 OBIETTIVO ........................................................................................................................................1 CAMPO DI APPLICAZIONE.............................................................................................................1 L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA DEL FOCOLAIO .....................................................................1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ....................................................................................................3 Allegato “A” – Caratteristiche delle principali malattie acute di origine alimentare Allegato "B" – Mense a gestione diretta Allegato "C" – Mense a gestione mista Allegato "D" – Mense a gestione indiretta - catering completo Allegato "E" – Mense a gestione indiretta - catering veicolato Annesso

III

ELENCO DI DISTRIBUZIONE DIRAMAZIONE FINO A LIVELLO REGGIMEMTO O UNITA’ EQUIVALENTE.

IV

AGGIUNTE E VARIANTI

Numero aggiunta o variante

Protocollo e data dell’aggiunta o variante

Grado, nominativo e firma leggibile di chi effettua

l’aggiunta o variante

Data di inserimento dell’aggiunta o

variante

1

1. PREMESSA

La standardizzazione delle procedure è una esigenza prioritaria nell’ambito delle attività istituzionali delle Forze Armate, a tutti i livelli ed in tutti i comparti. Nell’intento di uniformare i sistemi di gestione epidemiologica di focolai di intossicazione/tossinfezione alimentare (malattie acute di origine alimentare) che possono emergere nell’ambito delle strutture di ristorazione militare, è stata effettuata una indagine conoscitiva che ha evidenziato come tutte le Forze Armate impiegano la stessa metodologia per il rilevamento e l’analisi dei dati di interesse. Per quanto precede, è stata definita la presente direttiva che – valorizzando il lavoro svolto in autonomia dai singoli servizi sanitari e veterinari delle Forze Armate – integra le corrispondenti analoghe disposizioni sostituendole e abrogandole nelle parti che non sono di specifica pertinenza di Forza Armata. Inoltre, in armonia con la normativa vigente, il documento individua nella Direzione Generale della Sanità Militare, oltreché il terminale in ambito Amministrazione Difesa della segnalazione iniziale di evento sospetto di tossinfezione, anche l’ente cui inviare la relazione finale sull’episodio.

2. INTRODUZIONE

La malattia acuta di origine alimentare si concretizza in una vera e propria infezione o intossicazione che può coinvolgere contemporaneamente parecchi membri di una stessa comunità a causa dell’ingestione di cibi contaminati con elementi estranei di natura chimica e/o biologica. In allegato “A” uno specchio riepilogativo delle caratteristiche delle principali malattie acute di origine alimentare.

3. OBIETTIVO

Obiettivo della presente direttiva è l’unificazione delle procedure di indagine epidemiologica e la definizione di procedure minime comuni interforze da adottare per l’attuazione di indagini epidemiologiche in caso di insorgenza di episodi di malattie acute di origine alimentare.

4. CAMPO DI APPLICAZIONE I principi contenuti nella direttiva si applicano nelle attività militari, di tipo addestrativo e/o operativo, condotte sia sul territorio nazionale che all’estero.

5. L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA DEL FOCOLAIO

In caso di insorgenza di un focolaio di malattia acuta di sospetta origine alimentare la competente autorità sanitaria militare deve darne immediata comunicazione al responsabile della struttura alimentare e predisporre le segnalazioni da inoltrare a: − organizzazioni sanitarie militare e civile competenti per territorio; − organi sanitari di vertice di Forza Armata; − Direzione Generale della Sanità Militare. In proposito sono state definite le linee guida per le azioni da svolgere a cura delle figure istituzionali coinvolte nella gestione dell’episodio (All. “B”, “C”, “D”, “E”).

2

Inoltre, la competente autorità sanitaria militare con il supporto degli Organi Sanitari Militari (medici e veterinari) competenti per territorio, deve avviare con tempestività e secondo criteri standardizzati una indagine epidemiologica volta ad individuare: − l'agente eziologico; − il veicolo e le modalità di trasmissione; − la provenienza dell'alimento contaminato; − i fattori causali. Durante l’attività devono essere analizzate tutte le fasi della filiera produttiva, dalla introduzione delle materie prime alla distribuzione delle derrate, cercando di individuare il momento in cui si è verificata la contaminazione e giungere così alla identificazione dell’alimento sospetto. L’alimento identificato o sospetto deve essere ritirato immediatamente dalla distribuzione. Eventuali rimanenze non consumate devono essere accantonate e poste sotto sequestro, in attesa dei responsi delle analisi di laboratorio. Peraltro, qualora ritenuto necessario, l’autorità sanitaria: − dispone la sanificazione di tutti gli utensili, le superfici di lavoro, le attrezzature e

quant’altro possa essere venuto in contatto con l’alimento sospetto; − individua il personale che ha manipolato, preparato e distribuito l’alimento sospetto. Per l’espletamento della citata indagine epidemiologica appare idoneo il procedimento di indagine suggerito dalla “International Association of Milk, Food and Environmental Sanitarian”, opportunamente adattato e già in uso presso le Forze Armate, che consiste nella compilazione del documento Annesso (“Moduli per l’indagine epidemiologica in caso insorgenza di focolai di malattie acute di origine alimentare”), secondo i criteri di seguito indicati: − segnalazione relativa ad alimenti (Modulo A): la scheda sintetizza i dati e i presupposti

iniziali del fatto morboso, riportando l’elenco degli individui che ne sono stati colpiti; può essere compilata sia dal sanitario che da un suo collaboratore, appositamente istruito;

− storia del caso (Modulo B): per ogni soggetto interrogato, compilazione dei dati clinici ed anamnestici (parte prima) e storia degli alimenti e delle modalità di consumo nelle ultime 72 ore (parte seconda). Questa dettagliata indagine va fatta con ogni persona che è stata identificata nelle segnalazioni e mira a raccogliere informazioni sufficienti per stabilire se veramente si tratta di un caso di tossinfezione alimentare;

− compendio delle storie dei casi (Modulo C: parte prima – riunisce tutti i dati realtivi agli utenti della struttura dove si è verificato il focolaio – e parte seconda – elenco degli alimenti consumati e delle analisi su di essi effettuate): sostituisce il Modulo B nel caso in cui risulti evidente che l’episodio morboso sia di origine alimentare;

− rapporto sul prelievo di campione clinico-biologico prelevato da soggetti sintomatici (Modulo D): il tipo di campione da prelevare dipende dai segni e dai sintomi oggettivi riscontrati (esame delle feci e tamponi rettali in caso di diarrea; analisi del sangue in caso di sintomatologia generalizzata e febbre; ecc.): per ogni campione verrà compilato un Modulo D;

− rapporto sul prelievo di campione di alimento (Modulo E): se si sono conservati residui di cibo o di bevande consumate nelle ultime 72 ore, si provvederà al prelevamento di campioni, secondo le previste norme di asepsi, da sottoporre ad esami di laboratorio;

− inchiesta sulla preparazione dell’alimento (Modulo F: parte prima e parte seconda): è volta ad individuare la fase del ciclo produttivo in cui si è verificata la contaminazione (la parte prima della scheda viene compilata nel caso in cui l’alimento sospetto sia un prodotto del commercio);

− tabella del tasso di attacco specifico dell’alimento (Modulo G): questo modulo fornisce un comodo mezzo per confrontare la percentuale delle persone malate che hanno consumato gli stessi alimenti previsti dal menù con quelli che ne hanno consumati altri, ed è finalizzato ad identificare l’alimento responsabile dell’insorgenza della malattia;

3

− relazione conclusiva dell’episodio (Modulo H): dopo l’analisi e l’interpretazione dei fatti, l’autorità sanitaria competente di unità/reparto compilerà una relazione conclusiva, completa e dettagliata sulla scorta dei moduli compilati. Copia della relazione deve essere inviata – per via gerarchica – alla Direzione Generale della Sanità Militare entro trenta giorni dall’inizio dell’indagine. Tale documento è finalizzato alla costituzione e all’aggiornamento di una banca dati che consenta l’attuazione di un adeguato sistema di prevenzione e di sorveglianza delle malattie di origine alimentare nell’ambito delle Forze Armate.

6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il quadro legislativo e regolamentare di riferimento è rappresentato da: − Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990 “Sistema informativo delle malattie infettive e

diffusive”, che individua l’elenco delle malattie diffusive pericolose per la salute pubblica per le quali è prevista la segnalazione ai competenti organi sanitari;

− Circolare DIFESAN n. 319/MS-2 in data 2 maggio 1991, che implementa in ambito Amministrazione Difesa il D.M. 15 dicembre 1990 “Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive”;

− Decreto Legislativo 3 marzo 1993, n. 123 - Attuazione della direttiva 89/397/CEE relativa al controllo ufficiale dei prodotti alimentari (art. 2, comma 4 e art. 4);

− Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano;

− Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali;

− Decreto Legislativo 4 aprile 2006, n. 191 Attuazione della direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici (art. 7).

Allegato “A”

CARATTERISTICHE DELLE PRINCIPALI MALATTIE ACUTE DI ORIGINE ALIMENTARE

AGENTE EZIOLOGICO

PERIODO DI INCUBAZIONE

RISERVA NATURALE

ALIMENTI PIU’ FREQUENTEMENTE

CONTAMINATI

QUADRO CLINICO DURATA DELLA MALATTIA

Salmonella spp.

5 – 72 ore, di solito 12-24

Intestino umano e animale

Carni fresche e lavorate, volatili, uova, latte e derivati

Dolori addominali, diarrea, febbre, vomito, prostrazione

Da alcuni giorni fino a 3 settimane

Clostridium perfringens

8 – 22 ore, di solito 10–12

Intestino animale e portatori umani

Carni cotte e conservate, sughi di carne, pollame

Nausea, raramente vomito, crampi addominali, diarrea, assenza di febbre, prostrazione

1 – 2 giorni

Staphylococcus aureus

1 – 6 ore, di solito 2 – 3

Lesioni purulente, cavità oro-faringea dell’uomo

Carni lavorate, pasticceria, gelati, latticini (mascarpone), uova e derivati (maionese)

Nausea, vomito, dolori addominali, crampi agli arti inferiori, assenza di febbre, ipotermia, prostrazione

1 – 2 giorni

Clostridium botulinum

3 – 14 giorni, di solito 12–36 ore

Terreno Alimenti vegetali, conserve domestiche, carni lavorate, pesce

Vertigini, secchezza della bocca e della gola, difficoltà nella deglutizione e nella parola, disturbi oculari, assenza di febbre, paralisi flaccida a vari gruppi muscolari

3 – 7 giorni nei casi mortali, altrimenti mesi o anni per la guarigione. Possono residuare postumi irreversibili

Bacillus cereus

8 – 16 ore, di solito 1 - 6

Largamente presente in natura

Alimenti con farine vegetali (cereali e patate), carni cotte e conservate, latte, brodi, creme

Dolori addominali, diarrea, vomito, febbre

Di solito non più di 24 ore

Vibrio parahaemolyticus 12 – 24 ore Acque marine Crostacei, molluschi, pesci di mare

Diarrea, vomito, dolori addominali, febbre

2 – 10 giorni

Shigella 1 – 7 giorni, di solito 1 – 3

Uomo Carne, latte e derivati, pesce Dolori addominali, diarrea, vomito, febbre

4 – 7 giorni ma anche qualche settimana

Escherichia coli 2 – 18 ore, di solito 6 - 12

Intestino umano e animale

Carni lavorate, latte, pasticceria

Nausea, dolori addominali, febbre, vomito, diarrea

3 – 5 giorni

Campylobacter spp. 3 – 5 giorni Uccelli e animali domestici

Pollame, latte, acqua Febbre e diarrea persistente 1 – 10 giorni

Allegato “B”

MENSE A GESTIONE DIRETTA

Esito indagini sanitarie (6).

Esito indagini

sanitarie

Esito indagini sanitarie (6).

Esito:

• verifiche autocontrollo;

• indagini sanitarie (6).

SOSPETTA SINDROME DI ORIGINE ALIMENTARE

AUTORITA’ SANITARIA

UNITA’/REPARTO COMANDANTE

ORGANO SANITARIO MIL. (medico e veterinario)

COMPETENTE PER TERRITORIO

Cura immediata dei malati e/o invio in ospedale militare o

civile.

Verifica avvenuta attuazione compiti Aut. San. Unità/Reparto

Prelievo, quando possibile, ed invio in laboratorio: • materiale biologico (3); • campioni di siero (4).

Comunicazione immediata: • Linea di comando; • Organo sanitario mil.

competente per territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Avvio procedure interne per: • verifica piano di

autocontrollo (2); • accertamento responsabilità.

Eventuale avvio delle procedure legali con

comunicazione fatti alla Procura della Repubblica

competente.

Note (1) ai sensi del D.M. 15/12/1990; (2) da effettuare di concerto tra i membri del “team di autocontrollo” e gli organi sanitari dell’unità; (3) per esami di laboratorio - da prelevare prima di qualsiasi trattamento; (4) per controllo eventuale sieroconversione su patogeni sospetti che non siano stati evidenziati con altre indagini analitiche; (5) secondo le procedure stabilite nella presente Direttiva; (6) in particolare se è stato possibile accertare: agente eziologico, veicolo e modalità di trasmissione, provenienza dell’alimento contaminato e fattori causali; (7) sintesi della relazione conclusiva deve essere inoltrata - per informazione - alla/e ASL competenti.

Effettuazione indagine epidemiologica (5).

Collabora attivamente, tramite personale qualificato inviato sul posto (task organization), per: • prelievo di campioni biologici

e sierologici dai malati ovvero richiede tale prestazione al nosocomio civile;

• prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: campioni pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.;

• effettuazione indagine epidemiologica.

Comunicazione evento: • Cte dell’unità; Predispone segnalazione evento: • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: campione pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.

Controllo e/o verifica idoneità sanitaria del personale addetto alla catena alimentare.

Relazione conclusiva

sull’episodio per inoltro a Difesan

Relazione conclusiva

sull’episodio per inoltro a Difesan

Inoltra a Difesan, per via gerarchica, la

relazione conclusiva sull’episodio (7)

Attuazione eventuali provvedimenti correttivi nella

filiera produttiva ed adeguamento del piano di

autocontrollo.

Allegato “C”

MENSE A GESTIONE MISTA

Esito indagini sanitarie (6).

Esito indagini

sanitarie

Esito indagini sanitarie (6).

Esito:

• verifiche su rapporto ditta

• indagini sanitarie (6).

SOSPETTA SINDROME DI ORIGINE ALIMENTARE

AUTORITA’ SANITARIA

UNITA’/REPARTO COMANDANTE

ORGANO SANITARIO MILITARE (medico e veterinario)

COMPETENTE PER TERRITORIO

Cura immediata dei malati e/o invio in ospedale militare o

civile.

Verifica avvenuta attuazione compiti Aut. San. Unità/Reparto

Prelievo, quando possibile, ed invio in laboratorio: • materiale biologico (3); • campioni di siero (4).

Comunicazione immediata: • Linea di comando; • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Richiesta alla ditta appaltatrice di un rapporto dettagliato sulle verifiche attuate sul proprio piano di autocontrollo.

Segnalazione dei fatti alla Procura della Repubblica competente.

Note (1) ai sensi del D.M. 15/12/1990; (2) da effettuare di concerto tra i membri del “team di autocontrollo” e gli organi sanitari dell’unità; (3) per esami di laboratorio - da prelevare prima di qualsiasi trattamento; (4) per controllo eventuale sieroconversione su patogeni sospetti che non siano stati evidenziati con altre indagini analitiche; (5) secondo le procedure stabilite nella presente Direttiva; (6) In particolare se è stato possibile accertare: agente eziologico, veicolo e modalità di trasmissione, provenienza dell’alimento contaminato, fattori causali; (7) Copia della relazione conclusiva deve essere inoltrata - per informazione - alla/e ASL competenti.

Effettuazione indagine epidemiologica (5).

Collabora attivamente, tramite personale qualificato inviato sul posto (task organization), per: • prelievo di campioni

biologici e sierologici dai malati ovvero richiede tale prestazione al nosocomio civile;

• prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: campioni pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.;

• effettuazione indagine epidemiologica.

Comunicazione evento: • Cte dell’unità; Predispone segnalazione evento: • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: 1 dei 3 campioni di pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.

Applicazione misure specifiche previste dal contratto.

Relazione conclusiva all’Autorità Giudiziaria.

Coordina con la ASL eventuali sopralluoghi su infrastrutture della ditta esterne ai comprensori dell’A.D.

Esito:

• verifiche autocontrollo;

• indagini sanitarie (6).

Avvio procedure interne per: • verifica piano di autocontrollo (2); • accertamento responsabilità.

Eventuale avvio delle procedure legali con comunicazione fatti alla Procura della Repubblica competente.

Attuazione eventuali provvedimenti correttivi della

filiera produttiva ed adeguamento del piano di autocontrollo.

Inoltra a Difesan, per via gerarchica, la relazione conclusiva sull’episodio (7).

Relazione conclusiva sull’episodio per inoltro

a Difesan.

Relazione conclusiva sull’episodio per inoltro

a Difesan.

Allegato “D”

MENSE A GESTIONE INDIRETTA - CATERING COMPLETO -

Relazione conclusiva

sull’episodio per inoltro a Difesan

Esito indagini sanitarie (5).

Esito indagini sanitarie

Esito indagini sanitarie (5).

Esito:

• verifiche su rapporto ditta

• indagini sanitarie (5).

SOSPETTA SINDROME DI ORIGINE ALIMENTARE

AUTORITA’ SANITARIA

UNITA’/REPARTO

COMANDANTE

ORGANO SANITARIO MILITARE (medico e veterinario) COMPETENTE PER

TERRITORIO

Cura immediata dei malati e/o invio in ospedale militare o civile.

Verifica avvenuta attuazione compiti Aut. San. Unità/Reparto

Prelievo, quando possibile, ed invio in laboratorio: • materiale biologico (2); • campioni di siero (3).

Comunicazione immediata: • Linea di comando; • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Richiesta alla ditta appaltatrice di un rapporto dettagliato sulle verifiche attuate sul proprio piano di autocontrollo.

Segnalazione dei fatti alla Procura della Repubblica competente.

Note (1) ai sensi del D.M. 15/12/1990; (2) per esami di laboratorio - da prelevare prima di qualsiasi trattamento; (3) per controllo eventuale sieroconversione su patogeni sospetti che non siano stati evidenziati con altre indagini analitiche; (4) secondo le procedure stabilite nella presente Direttiva; (5) In particolare se è stato possibile accertare: agente eziologico, veicolo e modalità di trasmissione, provenienza dell’alimento contaminato, fattori causali; (6) Copia della relazione conclusiva deve essere inoltrata - per informazione - alla/e ASL competenti.

Effettuazione indagine epidemiologica (4).

Collabora attivamente, tramite personale qualificato inviato sul posto (task organization), per: • prelievo di campioni biologici e

sierologici dai malati ovvero richiede tale prestazione al nosocomio civile;

• prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: campioni pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.;

• effettuazione indagine epidemiologica.

Comunicazione evento: • Cte dell’unità; Predispone segnalazione evento: • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: 1 dei 3 campioni di pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.

Applicazione misure specifiche previste dal contratto.

Relazione conclusiva all’Autorità Giudiziaria.

Coordina con la ASL eventuali sopralluoghi su infrastrutture della ditta esterne ai comprensori dell’A.D.

Relazione conclusiva

sull’episodio per inoltro a Difesan

Inoltra a Difesan, per via gerarchica, la

relazione conclusiva sull’episodio (6)

Allegato “E”

MENSE A GESTIONE INDIRETTA - CATERING VEICOLATO -

Esito indagini sanitarie (5).

Esito:

• verifiche su rapporto ditta

• indagini sanitarie (5).

SOSPETTA SINDROME DI ORIGINE ALIMENTARE

AUTORITA’ SANITARIA

UNITA’/REPARTO COMANDANTE

ORGANO SANITARIO MIL. (medico e veterinario) COMPETENTE PER

TERRITORIO

Cura immediata dei malati e/o invio in ospedale militare o

civile.

Verifica avvenuta attuazione compiti Aut. San. Unità/Reparto

Prelievo, quando possibile, ed invio in laboratorio: • materiale biologico (2); • campioni di siero (3).

Comunicazione immediata: • Linea di comando; • Organo sanitario mil.

competente per territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Richiesta alla ditta appaltatrice di un rapporto dettagliato sulle verifiche attuate sul proprio piano di autocontrollo.

Segnalazione dei fatti alla Procura della Repubblica competente.

Note (1) ai sensi del D.M. 15/12/1990; (2) per esami di laboratorio - da prelevare prima di qualsiasi trattamento; (3) per controllo eventuale sieroconversione su patogeni sospetti che non siano stati evidenziati con altre indagini analitiche; (4) secondo le procedure stabilite nella presente Direttiva; (5) in particolare, se è stato possibile accertare: agente eziologico, veicolo e modalità di trasmissione, provenienza dell’alimento contaminato, fattori causali; (6) copia della relazione conclusiva deve essere inoltrata - per informazione - alla/e ASL competenti.

Effettuazione indagine epidemiologica (4).

Collabora attivamente, tramite personale qualificato inviato sul posto (task organization), per: • prelievo di campioni

biologici e sierologici dai malati ovvero richiede tale prestazione al nosocomio civile;

• prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di: campioni pasto pronto, tamponi superficiali, ecc.;

• effettuazione indagine epidemiologica.

Comunicazione evento: • Cte dell’unità; Predispone segnalazione evento: • Organo sanitario competente per

territorio; • ASL competente (1); • Difesan.

Prelievo ed invio in laboratorio, per analisi mirate, di campioni di pasto/alimenti residui, tamponi superficiali, ecc.

Esito indagini sanitarie (5).

Applicazione misure specifiche previste dal

contratto.

Relazione conclusiva all’Autorità Giudiziaria.

Coordina con la ASL i sopralluoghi sui depositi e laboratori di produzione della ditta.

Inoltra a Difesan, per via gerarchica, la relazione conclusiva sull’episodio

(6)

Relazione conclusiva sull’episodio per inoltro

a Difesan.

Relazione conclusiva sull’episodio per inoltro

a Difesan.

Annesso

MODULI PER L’INDAGINE

EPIDEMIOLOGICA IN CASO INSORGENZA DI FOCOLAI DI

MALATTIE ACUTE DI ORIGINE ALIMENTARE

2

MODULO A SEGNALAZIONE RELATIVA AD ALIMENTI n° della segnalazione

Segnalazione ricevuta da Indirizzo Telefono:

Persona da contattare per maggiori informazioni Indirizzo Telefono: casa lavoro

contenuto della segnalazione:

Malattia 1 - 2

♦ si

♦ no

n° dei malati Data inizio malattia

giorno:

ora:

Sintomi predominanti

Alimenti sospetti 3 Provenienza Identificazione Ditta n° lotto

Pasti sospetti Luogo Indirizzo

Persone partecipanti al pasto sospetto Indirizzo Telefono

Luogo consumo pasti (nelle ultime 72 ore)

Oggi

Ieri

L’altro ieri

Data Ora Indirizzo

Ricevuto da Data Ora

Azioni intraprese Natura della segnalazione

♦ malattia

♦ cibo contaminato, adulterato o guasto

♦ stabilimento o laboratorio insalubre

♦ altri motivi(specificare)

Note 1: Se si, chi provvede all’inchiesta epidemiologica dovrà assumere notizie sul paziente e registrarle sul modulo B. 2: Avvertire la persona di raccogliere il vomito o le feci in un recipiente pulito, avvolgere il recipiente, contrassegnarlo

e metterlo in frigorifero a disposizione dell’autorità sanitaria. 3: Avvertire la persona di refrigerare i residui degli alimenti consumati durante le 72 ore precedenti l’inizio della

malattia conservando o recuperando eventualmente le confezioni originali, contrassegnare i campioni e tenerli a disposizione dell’autorità sanitaria.

3

MODULO B - Parte prima STORIA DEL CASO:

DATI CLINICI E ANAMNESTICI

Luogo di insorgenza della malattia

n° segnalazione n° identificazione

Nome

Indirizzo

Telefono Casa Lavoro

Età Sesso Abitudini dietetiche speciali, gruppo clinico o altri dati personali Occupazione Luogo di lavoro

Segni clinici(sbarrare in corrispondenzadei segni o sintomi rilevati) 1 INTOSSICAZIONI ◊ nausea 2 ◊ vomito 2 ◊ gonfiore ◊ sensazione di bruciore orale ◊ cianosi ◊ salivazione eccessiva ◊ arrossamento ◊ prurito ◊ sensazione di sapore metallico ◊ prostrazione ◊ sete ◊ altri (specificare):__________

INFEZIONI ENTERICHE ◊ crampi addominali 2 ◊ diarrea 2 ◊ con sangue ◊ con muco ◊ acquosa ◊ T° corporea: _____°C 2 ◊ brividi ◊ stipsi

INFEZIONI GENERALIZZATE ◊ tosse ◊ disidratazione ◊ edema ◊ cefalea ◊ ittero ◊ inappetenza ◊ mialgia ◊ sudorazione ◊ esantema fugace ◊ debolezza

MALATTIE NEUROLOGICHE ◊ visione confusa ◊ coma ◊ delirio ◊ disfasia ◊ disfagia ◊ vertigini ◊ diplopia ◊ parestesia ◊ paralisi ◊ pupille:

- midriasi - miosi - fisse

◊ formicolio Inizio sintomi Data: Ora:

Consumo alimento o pasto sospetto Data: Ora:

Luogo consumo alimento o pasto sospetto Exitus ◊ Si ◊ No

Periodo incubazione Durata malattia

Farmaci assunti per la malattia

Allergie note Medicine e iniezioni somministrate prima della

malattia

Medico consultato Indirizzo Telefono Ricovero in ospedale Indirizzo

Contatti con casi noti prima della malattia (nominativi)

Recapito

Telefono

Casi verificatisi nel gruppo successivamente (nominativi)

Date di inizio

Tipo di campioni prelevati

1.

2.

3.

Data del prelievo n° di identificazione Risultati delle analisi di laboratorio

Note 1. I segni e i sintomi sono elencati in colonne in modo da suggerire il tipo nosologico della malattia, tuttavia la loro

comparsa non è limitata alla categoria in cui figurano sul modulo. 2. Chiedere se questi segni e sintomi sono comparsi, anche se non sono stati espressamente ricordati nel corso

dell’inchiesta.

4

MODULO B - Parte seconda

STORIA DEL CASO: STORIA DELL’ALIMENTO E DELLE MODALITA’ DI CONSUMO ◊ Malato ◊ Sano

Giorno inizio malattia, data____________________

Giorno inizio malattia, data____________________

Giorno inizio malattia, data____________________

Colazione Colazione Colazione Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ Pranzo Pranzo Pranzo

Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ Cena Cena Cena

Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ Spuntini Spuntini Spuntini

Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Luogo_______________________________ora________ Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

Alimenti 1______________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________ Consumo di alimento sospetto anteriormente a 2 giorni prima dell’inizio della malattia: Alimento Data consumo Provenienza Indirizzo

Informazioni generali Eventi o riunioni comuni Data Persone partecipanti Indirizzo Telefono

Viaggio occasionale Rifornimento idrico 2 Smaltimento liquami 2 Animali (specie e numero)

Osservazioni Inquirente Qualifica Ente di appartenenza Data

Note 1. Includere tutti i cibi, il ghiaccio e le bevande. 2. Contrassegnare con M gli impianti militari e con C le installazioni civili.

5

MODULO C - Parte prima COMPENDIO DELLE STORIE DEI CASI Luogo in cui è avvenuto l’episodio Data di inizio dell’episodio

n° segnalazione ◊

n° identi-ficativo

Nominativo persona sana o malata (elencare tutte le persone esposte,

malate o no)

Indirizzo Telefono Data del pasto

Data dei primi

sintomi

Periodo di incubazione

(intervallo tra pasto e inizio malattia)

Segni e sintomi

Indici di gravità

g i o r n o

o r a

g i o r n o

o r a

N a u s e a

V o m i t o

C r a m p i

a d d.

D i a r r e a

F e b b r e

D u r a t a

C u r a

in i n f e r

m.

R i c o v e r o HC

R i c o v e r o HM

M o r t e

Inquirente

Qualifica Valore medio Eziologia sospetta

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MODULO C - Parte seconda COMPENDIO DELLE STORIE DEI CASI

Cibi consumati Esami di laboratorio Ulteriori informazioni o notizie circa ogni persona malata o non malata (registrare tutte le notizie che per mancanza di spazio sono state omesse in altre sezioni, come sintomi aggiuntivi, nome del

medico e dell’ospedale , ecc.)

n° identi-ficativo

Campioni Data Microrganismi (*)

Alimento sospetto Eziologia confermata Annotazioni Nota: (*) i numeri di identificazione devono corrispondere a quelli del Modulo C - parte prima.

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MODULO D RAPPORTO SUL PRELIEVO DI CAMPIONE n° della segnalazione

n° del campione

Luogo in cui si è verificato l’episodio

Indirizzo n° identificazione Tipo di campione

Persona da cui è stato prelevato il campione Indirizzo Telefono: casa lavoro

Motivo del prelievo del campione ◊ Vittima dell’episodio ◊ Sospetto portatore (uomo o

animale)

◊ Persona esposta al rischio ma non malata

◊ Altri (specificare)

◊ Manipolatore di cibo sospetto

Medico

Indirizzo Telefono

Sintomi: ◊ Nausea, ◊ Vomito, ◊ Crampi addominali, ◊ Diarrea, ◊ Febbre, ◊ Altri (speficare) ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Data del pasto giorno ora

Inizio malattia giorno ora

Periodo di incubazione Durata malattia

Metodo di prelievo dei campioni

Metodo di conservazione Modo di spedizione

Altre informazioni

Prelevatore del campione

Qualifica Ente di appartenenza Giorno/ora prelievo e spedizione

Esami richiesti Presenza/assenza Esame quantitativo Identificazione definitiva Stafilococchi enterotossici Streptococchi beta-emolitici C. perfringens Salmonella Shigella E. coli V. parahaemolyticus L. monocytogenes Tossina botulinica Altri (specificare)

Commenti e interpretazioni Analista di laboratorio Ente di appartenenza Giorno ed ora

ricevimento campione inizio analisi Termine analisi Agente eziologico

accertato

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MODULO E RAPPORTO SUL PRELIEVO DI CAMPIONE DI ALIMENTO n° della segnalazione

n° del campione 1

Luogo del prelievo

Indirizzo Telefono: casa lavoro

Persona responsabile Campione Giorno ed ora del prelievo

Motivo del prelievo del campione ◊ Alimento sospetto ◊ Vigilanza speciale ◊ Vigilanza ordinaria

◊ Ingredienti dell’alimento ◊ Alimento simile preparato allo stesso modo

di quello indicato nella tossinfezione

◊ Manipolatore di cibo sospetto ◊ Controllo d’ambiente ◊ Altri

Metodo del prelievo e spedizione del campione: Motivo di sterilizzazione: Contenitore 2 Utensile per il prelievo 2: Luogo conservazione campione

Temperatura Alimento: Contenitore:

Intervallo fra somministrazione alimento e prelievo campione

Spedizione: ◊ Refrigerato ◊ Congelato ◊ T°C ambiente Segni di identificazione

Costo del campione

Identificazione del prodotto: Nome

Marca n° lotto

Nome del produttore Indirizzo Volume o perso del contenitore

Sintomi del paziente:

◊ Nausea ◊ Vomito ◊ Crampi addominali ◊ Diarrea ◊ Febbre ◊ Altri (speficare) ___________________________

______________________________________________________________________________________________ Data del pasto giorno ora

Inizio malattia giorno ora

Periodo incubazione Durata malattia

Inquirente

Qualifica Ente di appartenenza Data

Esami richiesti Presenza/assenza Esame quantitativo Identificazione definitiva Stafilococchi enterotossici Streptococchi beta-emolitici C. perfringens Salmonella Shigella E. coli V. parahaemolyticus L. monocytogenes Tossina botulinica Altri (specificare) Condizione dell’alimento pH a W T°C al ricevimento

Commenti e interpretazioni Analista di laboratorio Ente di appartenenza Giorno ed ora

ricevimento campione Inizio analisi Termine analisi Agente eziologico

accertato

Note 1. Unire un elenco degli altri campioni prelevati allo stesso stabilimento, durante la medesima inchiesta, con il rispettivo numero e gli esami

desiderati. 2. Specificare soltanto se si è usato un metodo non abituale di sterilizzazione dei contenitori e degli utensili per il prelievo dei campioni (quale il

metodo da campo).

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MODULO F - Parte prima INCHIESTA SULLA PREPARAZIONE DELL’ALIMENTO n° segnalazione

Stabilimento

Indirizzo Telefono

Persona responsabile Tipo di stabilimento Data inizio dell’episodio Giorno e ora del pasto sospetto

Alimento sospetto:

Provenienza: Indirizzo Data ricezione

Marca Volume o peso contenitore

Nome produttore Indirizzo n° lotto

Ingredienti:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Provenienza:

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

____________________________________________________________________ Fasi ciclo tecnologico Metodo Tipo di apparecchiatura Temperatura Tempo Nome dei lavoranti Annotazioni (storia della malattia o

dell’infezione dei lavoranti, sanificazione, eventi insoliti, altre notizie)

Conclusione Altezza: _________; Lunghezza__________;

Larghezza:________ o diametro__________ del

contenitore di conservazione

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MODULO F - Parte seconda INCHIESTA SULLA PREPARAZIONE DELL’ALIMENTO Alimento Metodo trattamento e preparazione (es. congelato,

inscatolato, cotto al forno) Operazioni o condizioni che hanno favorito l’insorgenza dell’episodio:

◊ Refrigerazione inadeguata ◊ Conservazione impropria al calore ◊ Preparazione dell’alimento molte ore prima del consumo ◊ Confezionamento anaerobico ◊ Cottura inadeguata ◊ Riscaldamento improprio ◊

Alimento proveniente da fonte insalubre ◊ Uso di ingredienti contaminati in prodotto non sottoposto a cottura ◊ Alimento contaminato da persona infetta ◊ Contaminazione crociata

◊ Pulizia insufficiente delle attrezzature ◊ Metodo improprio di asciugamento ◊ Contenitore tossico ◊ Uso additivo tossico ◊ Tossico naturale in alimento vegetale o animale

◊ Altro (specificare) __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Descrizione operazioni e difetti Controllo provvedimenti adottati

Inquirente

Qualifica: Ente di appartenenza Data dell’indagine

Risultati di laboratorio: Alimento e ambiente Lavoranti

campione o tampone n° campione microrganismo / tossina conteggio campione n° campione microrganismo

_____________________

_____________________

_____________________

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____________________________

____________________________

Note conclusive

Analista del laboratorio Ente di appartenenza Giorno/ora ricev. campione

Inizio analisi

Termine analisi

Agente eziologico accertato Fonte di contaminazione

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MODULO G TABELLA DEL TASSO DI ATTACCO SPECIFICO DELL’ALIMENTO Luogo episodio tossinfezione

n° segnalazione

Alimento n° di persone che hanno consumato l’alimento indagato

n° di persone che non hanno consumato l’alimento indagato

Differenza in percentuale

Significato

Malati Sani Totale % Malati Malati Sani Totale % Malati

Annotazioni e conclusioni Alimento sospetto

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MODULO H RELAZIONE CONCLUSIVA DELL’EPISODIO n° della segnalazione

Agente causale Malattia

Località (città):

Provincia Regione/Stato

Data inizio primo caso

n° malati n° esposti a rischio n° ospedalizzati Morti

Sintomi (percentuale) Periodo incubazione: Nausea: _____________ Vomito: ___________ Crampi addominali_____________

Diarrea______________ Febbre: ___________ Altro (specificare) ___________________

Durata malattia (ore) Più breve:____________ Più lunga:_____________ Mediana: _______________

Più breve:_______________

Più lunga: ______________

Mediana: _______________

Veicolo responsabile: Metodo trattamento o preparazione alimento

Luogo consumo alimenti : Struttura civile (specificare) ___________________________________________ Struttura militare in infrastruttura fissa: ◊ Mensa truppa ◊ Spaccio ◊ Circolo ◊ Altro (specificare) ___________________________________ Struttura militare mobile campale (specificare) ___________________________________________

Fattori contribuenti all’insorgenza dell’episodio ◊ Refrigerazione inadeguata ◊ Conservazione impropria al calore ◊ Preparazione cibo molte ore prima del consumo ◊ Confezionamento anaerobico ◊ Riscaldamento inadeguato ◊ Alimento proveniente da fonte insalubre ◊ Uso di ingredienti contaminati in alimento non sottoposto a cottura ◊ Alimento contaminato da persone infetta ◊ Contaminazione crociata con alimenti crudi

Luogo di contaminazione o di trattamento improprio dell’alimento (sbarrare uno o più rombi) 1: Locali conservazione ◊ Magazzino o deposito ◊ Congelatore ◊ Frigorifero

◊ Pulizia impropria dell’attrezzatura ◊ Metodo improprio di asciugatura ◊ Contenitore tossico ◊ Uso additivo tossico ◊ Tossico naturale in alimento vegetale e animale ◊ Altro (specificare) ____________________________________

______________________________________________________

◊ Struttura campale (specificare) _________________________

__________________________________________________

◊ Altro (specificare)___________________________________

◊ Trasporto (tipo______________________________________) Impianto di lavorazione/trasformazione ◊ Macelleria ◊ Sala lavor. verdure ◊ Cucina ◊ Struttura campale (specificare) _________________________

◊ __________________________________________________

◊ Altro (specificare) ___________________________________

Distribuzione ◊ Distributore automatico ◊ Linea distribuzione ◊ Altro (specificare) _____________________________

Agente isolato da:

◊ Persone malate (n°_________)

◊ Veicolo responsabile

◊ Lavoranti (n° ____________)

◊ Alimento crudo

◊ Ingredienti (tipo __________)

◊ Attrezzature (tipo_________)

◊ Ambiente (specificare ______

____________________________

____________________)

◊ Altro (specificare)__________

________________________

Conteggio/Tipo

________________

________________

________________

________________

________________

________________

_______________

Allegati: ◊ Curva epidemica ◊ Referti di laboratorio (campioni clinici) ◊ Referti di laboratorio (campioni alimento)

◊ Tabella di tasso di attacco specifico dell’alimento 2 ◊ Inchiesta sulla preparazione dell’alimento 2 ◊ Descrizione dell’episodio

◊ Raccomandazioni per la prevenzione ◊ Altro specificare ___________________________________________________________________

Inquirente Ente di appartenenza Data

Note 1. Se si sbarra più di un rombo contrassegnare con C (per contaminazione) e con I (per trattamento improprio). 2. Questo documento deve essere sempre allegato.