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FEBBRAIO 2011 DISTRIBUZIONE GRATUITA i è una moltitudine di giovani che aspirano a cose più grandi”: così ha parlato ai suoi giovani il Santo Pa- dre Benedetto XVI. La sua juventud ha acclamato con cori grandiosi il suo arrivo all’aeroporto militare di Cuatro Vientos, l’ec- cezionale location che ha ospitato i circa 2 milioni di giovani cattolici provenienti da ogni angolo del mondo. È qui che il nostro Papa ci ha detto parole straordinarie nell’omelia della messa di domenica 21 agosto, a conclusio- ne della JMJ 2011. Con immensa tenerezza questo Padre ci ha consigliati, ci ha invitati – come successore di Pietro – a una relazio- ne personale con Gesù, il solo che conosca i desideri profondi del nostro cuore, l’unica risposta alla nostre inquietudini personali. Commentando Mt 16, 13-20, Benedetto XVI ha parlato ancora, a questa marea umana in ascolto, della fede. Gesù è il vero provocato- re, “Ma, voi, chi dite che io sia?” e, oggi come ieri, esige una decisione personale, una rispo- sta convinta. Se l’abbiamo conosciuto, come Pietro, sapremo dire “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Più dialoghiamo con questo Cristo, più si rafforza la relazione, l’intimità con Lui; l’incontro con il Signore risorto apre i nostri occhi a una fede piena. Benedetto XVI ci ha invitati a rispondergli con generosità e autenticità, come corrisponde a un cuore giovane… e a dirgli: “Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani”. È Lui, il Suo vangelo, la nostra op- zione fondamentale, l’alternativa di vita che ci rende vincenti. La sequela di Cristo esprime la bellezza di cui il mondo è in cerca. Perché è bello seguire il Signore? Perché questo cammi- no non lo si percorre mai da soli, e mentre si dialoga a tu per tu con Lui, si sta con i fratelli per spezzare i frutti della generosa elargizio- ne di grazia. Il mondo ha bisogno di bellezza. Il Papa ci ha poi esortati a vigilare che non viviamo la nostra fede secondo la mentali- tà individualista; avere fede significa, infatti, appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la fede serva allo stesso modo da appog- gio per quella degli altri. Dicendo “Amate la chiesa, che vi ha generati alla fede!”, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza dell’inse- rimento nelle parrocchie, nelle comunità e nei movimenti, la partecipazione all’Eucari- stia, il frequente accostarsi al sacramento della riconciliazione e il coltivare la preghie- ra e la meditazione della Parola di Dio. Da questa amicizia con Gesù nascerà anche la spinta che conduce a dare testimonianza della fede. Perciò Benedetto XVI ha ribadi- to: “…quindi non conservate Cristo per voi stessi, ma andate in tutto il mondo e predi- cate il Vangelo a ogni creatura (Mc 16, 15). Ésta es la juventud del papa, questa è la gio- ventù della Chiesa, la stessa che lo scorso 21 agosto se ne tornava a casa con le tasche pie- ne di una speranza che nessuno potrà sottrarle mai e con il cuore ricolmo della speciale linfa vitale, dell’amore di Cristo per la sua Chiesa. Sono le parole con le quali il nostro vescovo mons Gennaro Pascarella ha dato inizio ad un suo personale messaggio consegnato ai giovani della nostra diocesi al momento della partenza per la GMG di Madrid. “La Giornata Mondiale della Gioventù che vi appresta- te a vivere – scrive ancora il vescovo- è un evento importante, anche se non è l’unico. Vivetela come la grande festa della vita e della fede, come incontro tra cultu- re diverse dove scorre la vita di milioni di giovani come voi, tenuti insieme da una speranza o meglio da una presenza e da un’attesa: la persona di Gesù Cristo” ANDATE IN TUTTO IL MONDO E PREDICATE IL VANGELO A OGNI CREATURA “Giovani carissimi, inizia per voi un’esperienza bella, un evento di fede stra- ordinario, un cammino che vi porterà a vivere con giovani provenienti da tutto il mondo, un incontro che non potrà non lasciare una traccia, un ricordo bello, nella vostra vita”. di Gennaro Buono REDUCI DAI CALDISSIMI ED ENTUSIASMANTI GIORNI RADUNATI DALLO SPIRITO, INVIATI PER IL MONDO Emozioni di un giovane pellegrino in ritorno da Madrid di Alberto Casertano SEGUE A PAGINA 4 - 5 E dopo la GMG, un po’ di riposo a Lourdes di Anna Grossi SEGUE A PAGINA 6 distribuzione gratuita OTTOBRE 2011 LA GMG DI MADRID Un mare di giovani...un fiume in piena! di DON MARIO RUSSO SEGUE A PAGINA 2 “V

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FEbbraio 2011 distribuzionE gratuita

i è una moltitudine di giovani che aspirano a cose più grandi”: così ha parlato ai suoi giovani il santo Pa-dre benedetto XVi. La sua juventud

ha acclamato con cori grandiosi il suo arrivo all’aeroporto militare di Cuatro Vientos, l’ec-cezionale location che ha ospitato i circa 2 milioni di giovani cattolici provenienti da ogni angolo del mondo. È qui che il nostro Papa ci ha detto parole straordinarie nell’omelia della messa di domenica 21 agosto, a conclusio-ne della JMJ 2011. Con immensa tenerezza questo Padre ci ha consigliati, ci ha invitati – come successore di Pietro – a una relazio-ne personale con gesù, il solo che conosca i desideri profondi del nostro cuore, l’unica risposta alla nostre inquietudini personali. Commentando Mt 16, 13-20, benedetto XVi ha parlato ancora, a questa marea umana in ascolto, della fede. gesù è il vero provocato-re, “Ma, voi, chi dite che io sia?” e, oggi come ieri, esige una decisione personale, una rispo-sta convinta. se l’abbiamo conosciuto, come Pietro, sapremo dire “tu sei il Cristo, il Figlio del dio vivente”. Più dialoghiamo con questo Cristo, più si rafforza la relazione, l’intimità con Lui; l’incontro con il signore risorto apre i nostri occhi a una fede piena. benedetto XVi ci ha invitati a rispondergli con generosità e autenticità, come corrisponde a un cuore giovane… e a dirgli: “tu mi conosci e mi ami. io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani”. È Lui, il suo vangelo, la nostra op-zione fondamentale, l’alternativa di vita che ci rende vincenti. La sequela di Cristo esprime la bellezza di cui il mondo è in cerca. Perché è bello seguire il signore? Perché questo cammi-no non lo si percorre mai da soli, e mentre si dialoga a tu per tu con Lui, si sta con i fratelli per spezzare i frutti della generosa elargizio-ne di grazia. il mondo ha bisogno di bellezza. il Papa ci ha poi esortati a vigilare che non viviamo la nostra fede secondo la mentali-tà individualista; avere fede significa, infatti, appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la fede serva allo stesso modo da appog-gio per quella degli altri. dicendo “amate la chiesa, che vi ha generati alla fede!”, il santo Padre ha sottolineato l’importanza dell’inse-rimento nelle parrocchie, nelle comunità e nei movimenti, la partecipazione all’Eucari-stia, il frequente accostarsi al sacramento della riconciliazione e il coltivare la preghie-ra e la meditazione della Parola di dio. da questa amicizia con gesù nascerà anche la spinta che conduce a dare testimonianza della fede. Perciò benedetto XVi ha ribadi-to: “…quindi non conservate Cristo per voi stessi, ma andate in tutto il mondo e predi-cate il Vangelo a ogni creatura (Mc 16, 15). Ésta es la juventud del papa, questa è la gio-ventù della Chiesa, la stessa che lo scorso 21 agosto se ne tornava a casa con le tasche pie-ne di una speranza che nessuno potrà sottrarle mai e con il cuore ricolmo della speciale linfa vitale, dell’amore di Cristo per la sua Chiesa.

sono le parole con le quali il nostro vescovo mons gennaro Pascarella ha dato inizio ad un suo personale messaggio consegnato ai giovani della nostra diocesi al momento della partenza per la gMg di Madrid. “La giornata Mondiale della gioventù che vi appresta-te a vivere – scrive ancora il vescovo- è un evento importante, anche se non è l’unico.Vivetela come la grande festa della vita e della fede, come incontro tra cultu-re diverse dove scorre la vita di milioni di giovani come voi, tenuti insieme da una speranza o meglio da una presenza e da un’attesa: la persona di gesù Cristo”

AndAte in tutto il mondo e predicAte il VAngelo A ogni creAturA

“giovani carissimi, inizia per voi un’esperienza bella, un evento di fede stra-ordinario, un cammino che vi porterà a vivere con giovani provenienti da

tutto il mondo, un incontro che non potrà non lasciare una traccia, un ricordo bello, nella vostra vita”.

di Gennaro Buono

reduci dAi cAldissimi ed entusiAsmAnti giorni

rAdunAti dAllo spirito, inViAti per il mondoEmozioni di un giovane pellegrino in ritorno da Madrid

di alberto CasertanosEguE a Pagina 4 - 5

E dopo la gMg, un po’ di riposo a Lourdesdi anna grossi

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distribuzione gratuita OTTOBRE 2011

La gMg di Madridun mare di giovani...un fiume in piena!

di DON MARIO RUSSO

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daLLa Pagina 1

stato proprio così… alla partenza un po’ smarriti… quasi tutti alla prima esperienza… 252 giovani, cinque

pullman (la delegazione ufficiale guidata dall’ufficio per la Pastorale giovanile della diocesi di Pozzuoli, senza contare numerosi altri giovani della stessa diocesi che vi han-no preso parte con i rispettivi movimenti). destinazione barcellona dal’11 al 15 agosto, per un gemellaggio al quale hanno parteci-pato altre diocesi della Campania. davvero un impresa ardua sintetizzare il significato di questa esperienza! da barcellona… a Ma-drid! inizia la preparazione con tre giorni di catechesi tenute da vescovi diversi, sul tema della giornata “radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, una espressione tratta dal versetto 7 del secondo capitolo della lette-ra di Paolo ai Colossesi. gli eventi a Madrid si sono succeduti progressivamente, con la messa di apertura presieduta dal cardinale di Madrid antonio María rouco Varela nella Plaza de Cibeles che è stata, per così dire, il teatro degli eventi principali, come l’acco-glienza del Papa al suo arrivo a Madrid e la via Crucis presieduta dallo stesso Papa. al di la della sterile cronaca, a Madrid ho visto ancora una volta, un mare di giovani provenienti da tutto il mondo (si calcola che ai momenti di incontro con Papa benedet-

to XVi siano stati oltre un milione e mezzo, di cui più di centomila gli italiani). una folla gioiosa e festante per le vie di Madrid, una stupenda tavolozza di colori, di bandiere, di magliette, di volti, un coro di voci di ogni genere, un fiume in piena di canti, di parole, di risate. E poi, quegli stessi giovani raccolti nel silenzio prolungato dei momenti di ado-razione, attenti e riflessivi nei tempi delle catechesi, spontanei e generosi, stanchi e felici, pronti sempre a ricominciare la gior-nata con entusiasmo. E noi, sacerdoti ed educatori, insieme con loro, a condividere cibo ed esperienze, testimonianza e fatica, fede e gioia profonde. tutto questo e molto di più è stata la XXVi giornata Mondiale del-la gioventù. alcuni media hanno dato evi-denza a qualche chiassosa contestazione di “laicisti” radicali (certamente non “laici”, se con questo termine si vuole intendere la posizione di chi rispetta tutte le posizioni e le identità): la violenza verbale (e talvolta non solo) di qualche scalmanato ha trovato la sua smentita migliore nella risposta del tutto non violenta e serena dei giovani, che hanno semplicemente continuato a canta-re, testimoniando gioia e amicizia, simpatia e bellezza della loro scelta di fede. stando con i nostri ragazzi, parlando loro con fidu-cia e trasparenza, ascoltandoli e vedendoli nei tanti momenti di incontro, non ho po-tuto non chiedermi quale messaggio ven-ga da loro a tutti noi e alla nostra diocesi

dopo una simile esperienza. Provo a dare qualche risposta: in primo luogo questi ra-gazzi hanno saputo testimoniare che la gio-ia di vivere una esperienza così universale di Chiesa supera ogni ostacolo e difficoltà, se si pensa ai sacrifici che hanno affron-tato dormendo per giorni in sacco a pelo nelle condizioni anche più proibitive, e man-giando in una maniera che definire sobria è già molto… e poi…la gioia con cui li han-no vissuti, ti fa rendere conto che nessuno avrebbe potuto costringerli a tanto se non ci fosse stata in ciascuno una scelta libera e consapevole di volerci essere. una secon-da impressione che ho ricevuto da questi giovani è quella della loro trasparenza, del-la lealtà e della limpidezza dei loro occhi, dei loro sguardi, del loro cuore. il loro stare insieme in un clima di amicizia semplice e festoso, che ha portato giovani delle nostre diverse comunità parrocchiali, a conoscer-si… a stare insieme… a sentirsi una sola cosa aldilà degli stessi steccati parrocchiali che talvolta si avvertono nella quotidianità della nostra chiesa diocesana. Questo ed altro dimostra come tanti, veramente tanti giovani di oggi siano molto migliori di come qualcuno vorrebbe dipingerli nel loro insie-me. infine, quella sera di sabato 20 agosto alla veglia di Cuatro Vientos… dal sole co-cente dell’intera giornata… alla tempesta improvvisa e violenta,appena iniziata la ve-glia, che ha fatto pensare al peggio… e

La gMg di Madridun mare di giovani...un fiume in piena!

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loro, lì fermi senza paura… a sfidare tutto senza muoversi… senza scappare! il Papa stesso ha riconosciuto questo coraggio, questa voglia di sfidare anche la violenza della natura per stare lì! stare per ascolta-re parole forti, tutt’altro che accomodanti, come quelle che benedetto XVi sa dire con la sua intelligenza e la fede del suo cuore. il loro ascolto, il loro entusiasmo li ha acco-munati al di là delle differenze e perfino del-le distanze di lingue, di culture, di condizioni sociali e politiche, dimostrazione ineccepibi-le di come il Vangelo sia ancora oggi e forse ancor più che in altri momenti della storia buona notizia per amare, sperare e dare la vita per gli altri. E il Vangelo è sfida e dono a vivere quell’esodo quel darsi/donarsi senza ritorno in cui consiste propriamente l’amo-re: un amore certo impossibile alle sole ca-pacità umane, ma che diventa possibile con la grazia di dio. Questo possibile, impossi-bile amore hanno incontrato i nostri giova-ni a Madrid: l’alternativa al vuoto di valori,

all’assenza di senso, all’evasione egoistica e inconsistente, esiste, ed è l’impegno che hanno assunto al momento del mandato missionario del Papa nella messa conclu-siva di domenica 21 agosto. Mi chiedo se da questi giovani non venga a tutti noi una proposta capace di scuotere le nostre pau-re, i nostri calcoli mediocri, le nostre fughe nel privato… il nostro chiuderci ad un in-dividualismo che spesso degenera in isola-mento. terminata l’esperienza di Madrid… tappa a Lourdes, dove il nostro vescovo ci ha raggiunti. in quel luogo l’esperienza vissuta si è fatta sosta… riflessione, con-divisione, preghiera, proposito! il vescovo li ha ascoltati la sera del 23… e l’ho visto felice, commosso, fiero, orgoglioso di quei suoi giovani figli che stavano a condividere con lui, come ad un padre, il bello di que-sta esperienza che son certo non dimen-ticheranno mai!!! E dopo averli ascoltati, il vescovo li ha esortati a non perdere la ric-chezza e il dono di “Madrid 2011”, dicendo

loro: “se questa gMg rimetterà al centro della vostra vita la persona di gesù, amico, fratello e signore, ha raggiunto il suo scopo e merita di essere celebrata, e nel tempo ricordata! Quello che è importante è che, a partire da questa gMg, quando ritornere-te alle vostre realtà parrocchiali, foraniali e diocesane, possiate essere testimoni della bellezza di vivere insieme “il Cristo”, per costruire e consolidare gruppi giovanili nu-merosi e vivaci. C’è tanto bisogno, in ogni parrocchia, di gruppi giovanili pieni di vita e di preghiera, perché diano frutti di opere buone. C’è bisogno di buoni educatori che accompagnino, sulle vie della fede, nel lungo viaggio dall’adolescenza fino all’età adulta. sono certo che su tutto questo la gior-nata Mondiale della gioventù ha avuto la sua grazia, e vi auguro, quindi, con affetto di padre, di ritornare da questa esperien-za, “radicati in Cristo e saldi nella fede”!...

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di AlBerto cAsertAno

poco più di un mese dalla XXVi gMg, rivisitando nel pro-fondo del cuore le straordinarie emozioni vissute, assapo-ro un insieme di gioia, commozione e tanta nostalgia…non avevo mai provato una tale esperienza di universalità… È stato

come incontrare gesù vivo in tutti i 2 milioni di giovani accorsi da un confine all’altro della terra, per fare esperienza autentica di comunione e condivisione. abbiamo respirato la presenza di dio in tutta la sua Chiesa, sperimentato che la sua opera prodigiosa di amore continua ogni giorno ad animare il Mondo.Lo testimoniavano i nostri volti, i nostri abbracci, le strette di mano,i sorrisi…l’incontro delle nostre vite. E mentre rivivo i miei ricor-di affiorano alla mente le righe iniziali della Prima Lettera di giovanni:“Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita […], noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo gesù Cri-sto. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. (1.giov1,1-4)”.È quello che abbiamo sentito dopo la notte della grande veglia al co-spetto del santissimo sacramento, al culmine del nostro pellegrinaggio. non tutti siamo partiti con le stesse aspettative e lo stesso stato d’animo …ma la testimonianza più bella che abbiamo offerto è stata proprio quella di ri-tornare come se fossimo in tutto una cosa sola, un solo spirito, un solo cuore! già,un solo cuore… il momento da molti ricordato come il più emozionante di quella magica notte è stato proprio quello della consacrazione di tutti i giovani del Mondo al sacro Cuore di gesù , motivo di grande gioia per i giovani della no-stra parrocchia, perché potessimo essere testimoni nel mondo del suo amore.il nostro viaggio iniziava giovedì 11 agosto,di buon mattino tra uno sbadiglio e l’altro , abbracci , saluti ,primi incontri ; eravamo 252 ragazzi dalla nostra diocesi divisi in cinque pullman; dopo aver sostato la prima notte in riviera Ligure, ab-biamo viaggiato alla volta di barcellona dove avremmo vissuto assieme a deci-ne di altri Paesi del Mondo il gemellaggio con la diocesi della capitale catalana.avevamo una carica che ci permetteva di dimenticare la stanchezza e ap-pena arrivati al collegio destinato all’accoglienza per i giovani campa-ni i vari gruppi hanno iniziato a intonare canti, a ballare e giocare; dopo la

preghiera di accoglienza ogni diocesi è stata assegnata ad una strut-tura dove poter dormire e a noi è toccata una palestra nei dintorni.ricordo l’entusiasmo e l’incertezza sui volti di tutti, nel preparare i no-stri “accampamenti”, nel condividere i primi piccoli disagi per i ser-vizi igienici, nel mangiare insieme gli stessi pasti poco invitanti… Ma il giorno dopo abbiamo avuto subito un piccolo assaggio della gMg al forum di barcellona : in mattinata si è celebrata la messa internazionale dove centinaia di giovani sfoggiavano le loro bandiere e si esibivano nelle loro danze e nei loro cori … che bello scambiarsi il segno della pace da un estremo all’altro della terra, fare la stessa fila per ricevere l’eucaristia, recitare le preghiere uni-versali della Chiesa, ognuno nella sua lingua, ma senza differenze di tono, emo-zioni e sentimenti… abbiamo vissuto nel nostro piccolo una vera pentecoste.La sera c’è stato un entusiasmante concerto giovanile per l’amicizia e lì è esplosa la carica positiva che ardeva in tutti noi tra danze,canti,strette di mani, scambi di sorrisi ma anche di braccialetti, cappelli, bandiere e gadget vari..per non parlare delle foto, cui partecipavano sempre gruppi di più nazionalità.il giorno dopo abbiamo potuto visitare la città per poi recarci in serata pres-so la sagrada Familia dove abbiamo celebrato la Messa e poi partecipato alla festa degli italiani; a conclusione del gemellaggio con la diocesi di bar-cellona lunedì 15 mattina tutti i giovani della Campania si sono ritrovati in Cattedrale per celebrare la messa e subito dopo eccoci ripartire per Madrid.dal 16 al 21 agosto abbiamo alloggiato presso il collegio alonso Cano a Mostoles, in periferia della capitale; qui molti hanno rimpianto la palestra di barcellona…aule piccole per un ventina di posti letto, bagni angusti ,colazione presto, per-ché le giornate che ci attendevano erano piene: catechesi al mattino, file in ogni angolo della città e in ogni locale dove poter un attimo ristorarsi,appuntamento internazionale serale… rientro al collegio in tarda serata, assalto alle doc-ce “fresche” per tonificarci e nuovamente andare in giro per la cena.ogni giorno ci siamo preparati al grande evento finale della gMg attraver-so i significativi appuntamenti serali :la messa di inaugurazione presieduta dall’arcivescovo di Madrid del 16, l’arrivo del santo Padre il 18 , la via crucis di Venerdì 19 e infine la grande veglia del sabato. il pomeriggio e la sera li-beri del 17 ci siamo immersi negli eventi del festival della gioventù; i nostri rapporti maturavano a vista d’occhio : è stato un continuo donare e rice-vere, chiedere aiuto e tendere la mano; conoscenza e condivisione sempre più autentiche, sempre più amicizie. all’inizio facevamo festa per le strade

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preghiera di accoglienza ogni diocesi è stata assegnata ad una strut-tura dove poter dormire e a noi è toccata una palestra nei dintorni.ricordo l’entusiasmo e l’incertezza sui volti di tutti, nel preparare i no-stri “accampamenti”, nel condividere i primi piccoli disagi per i ser-vizi igienici, nel mangiare insieme gli stessi pasti poco invitanti… Ma il giorno dopo abbiamo avuto subito un piccolo assaggio della gMg al forum di barcellona : in mattinata si è celebrata la messa internazionale dove centinaia di giovani sfoggiavano le loro bandiere e si esibivano nelle loro danze e nei loro cori … che bello scambiarsi il segno della pace da un estremo all’altro della terra, fare la stessa fila per ricevere l’eucaristia, recitare le preghiere uni-versali della Chiesa, ognuno nella sua lingua, ma senza differenze di tono, emo-zioni e sentimenti… abbiamo vissuto nel nostro piccolo una vera pentecoste.La sera c’è stato un entusiasmante concerto giovanile per l’amicizia e lì è esplosa la carica positiva che ardeva in tutti noi tra danze,canti,strette di mani, scambi di sorrisi ma anche di braccialetti, cappelli, bandiere e gadget vari..per non parlare delle foto, cui partecipavano sempre gruppi di più nazionalità.il giorno dopo abbiamo potuto visitare la città per poi recarci in serata pres-so la sagrada Familia dove abbiamo celebrato la Messa e poi partecipato alla festa degli italiani; a conclusione del gemellaggio con la diocesi di bar-cellona lunedì 15 mattina tutti i giovani della Campania si sono ritrovati in Cattedrale per celebrare la messa e subito dopo eccoci ripartire per Madrid.dal 16 al 21 agosto abbiamo alloggiato presso il collegio alonso Cano a Mostoles, in periferia della capitale; qui molti hanno rimpianto la palestra di barcellona…aule piccole per un ventina di posti letto, bagni angusti ,colazione presto, per-ché le giornate che ci attendevano erano piene: catechesi al mattino, file in ogni angolo della città e in ogni locale dove poter un attimo ristorarsi,appuntamento internazionale serale… rientro al collegio in tarda serata, assalto alle doc-ce “fresche” per tonificarci e nuovamente andare in giro per la cena.ogni giorno ci siamo preparati al grande evento finale della gMg attraver-so i significativi appuntamenti serali :la messa di inaugurazione presieduta dall’arcivescovo di Madrid del 16, l’arrivo del santo Padre il 18 , la via crucis di Venerdì 19 e infine la grande veglia del sabato. il pomeriggio e la sera li-beri del 17 ci siamo immersi negli eventi del festival della gioventù; i nostri rapporti maturavano a vista d’occhio : è stato un continuo donare e rice-vere, chiedere aiuto e tendere la mano; conoscenza e condivisione sempre più autentiche, sempre più amicizie. all’inizio facevamo festa per le strade

per semplice divertimento, poi abbiamo capito che stavamo testimoniando a chi ci guardava sorridendo e incuriosito la gioia di essere uniti nel nome di gesù che ci aveva convocati alla gMg attraverso il Papa, come canta-vamo insieme ai giovani di tutti i paesi “Esta es la Juventud del Papa” sabato 20 mattina , equipaggiati con i nostri zaini e sacchi a pelo abbiamo marciato verso l’aeroporto di Cuatro Vientos dove avremmo vissuto la veglia e la messa della domenica mattina. davvero grandi i disagi:il caldo, la fatica per conquistare uno spazio dove dormire, le file per rifornirsi d’acqua alle cister-ne, per trovare refrigerio al seguito degli idranti dei pompieri. un mare di folla in ogni direzione che al tempo stesso spaventava e sbalordiva. in serata il cielo si è incupito, ma non i nostri vol-ti, e ci siamo preparati serenamente al momento della veglia.all’arrivo del santo Padre tutti eravamo pronti, anche la tempesta che si è scate-nata, ma noi lì… fermi e in atteggiamento di preghiera, riuniti attorno al santissimo sacramento ,tutti stretti in un solo abbraccio con gesù. realmente saldi nella fede e radicati in Cristo,come recitava il motto della gMg, abbiamo testimoniato l’uno con l’altro e al Mondo intero che con Lui non ci manca nulla, non temiamo nulla.il santo Padre ha elogiato il nostro raccoglimento in momenti di tale difficoltà e salutandoci con affetto ci ha dato appuntamento alla messa dell’indomani.un risveglio dolce, con un sole tiepido che per noi è significato il sorriso di dio dopo la prova; eccoci a vivere il centro della nostra fede, l’eucaristia ,in un clima di comunione universale…tutti con la stessa serenità sul volto, stanco, provato dalle difficoltà ma proprio per questo più desideroso di essere vicino al prossimo.Cosa ha lasciato la gMg nei nostri cuori? una breve e intensa espe-rienza di Chiesa Cattolica, viva, animata dallo spirito santo che “sof-fia dove vuole,ne senti il soffio ma non sai da dove viene né dove va”, (gv 3,8) ma ad un tratto rivela i sui frutti meravigliosi. Molto più di una semplice rivincita contro chi tenta di occultare la presenza di dio e dei suoi figli sulla terra…abbiamo avuto una vera rivelazione di Lui.Ciò che è impresso nel mio cuore è il ricordo di una grande cate-na tesa tra il cielo e la terra che ci ha tenuti uniti,saldi nella fede e radicati in Cristo quella notte a Cuatro Vientos dove come po-che altre volte siamo stati così uniti al nostro eterno unico Padre.

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di AnnA grossi

d Egli disse loro: “Venite in dispar-te, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’” (Mc 6, 30-33). nel Vangelo di Marco leggiamo che

gesù, dopo aver ascoltato ciò che i suoi discepoli avevano fatto ed insegnato duran-te la missione alla quale li aveva inviati, li invita a prendere la barca e appartarsi in un luogo solitario, per riposarsi un po’, distanti dall’innumerevole folla che li seguiva. Così

anche noi giovani, reduci dai caldissimi ed entusiasmanti giorni della gmg, il 22 ago-sto, giorno di santa Maria regina del Cielo, siamo partiti per Lourdes, luogo adatto per “riposare” un po’e “metabolizzare” le nu-merose emozioni, affidando alla protezio-ne materna di Maria tutte le domande e le attese che questi giorni ci hanno donato. dopo i frenetici e caldi giorni della gmg, Lourdes ci ha accolto con la sua frescura, la sua quiete e spiritualità. Consapevoli di essere seguiti dal dolce sguardo di Maria, abbiamo partecipato alla messa alla grot-

ta di Massabielle, all’offerta del cero, alla processione aux flambeaux. inoltre a noi giovani della gmg è stata data la possibi-lità di fare in tempi brevi il bagno alle pi-scine, un’esperienza emozionante, vissuta da ciascuno in maniera molto personale.ad attenderci a Lourdes, il nostro vescovo gennaro Pascarella che, impaziente come un padre, ha ascoltato i nostri racconti e le nostre sensazioni, spronandoci a non fermare il nostro viaggio nella conoscen-za di dio e realizzare al ritorno “le grandi cose che dio ha operato in noi”. bellissime sono state le condivisioni e seppur diver-se, da tutti è stata usata una stessa parola: comunione. nonostante i disagi affrontati questa gmg ha fatto nascere in noi giova-ni un forte senso di unione, non solo nel gruppo di appartenenza ma anche con i tanti giovani lì presenti provenienti da tutto il mondo, con i quali abbiamo comunicato pur non conoscendo la loro lingua, attra-verso un linguaggio universale, fatto di sor-risi, sguardi, abbracci gratuiti, nati sponta-neamente perché ci riconoscevamo fratelli, fratelli in Cristo. si perché la gmg non è la conclusione ma l’inizio o il continuo di una conversione, di un cammino di fede serio, i cui frutti devono crescere nelle nostre comunità parrocchiali, testimoniando a chi è rimasto a casa che essere discepoli di gesù Cristo vuol dire essere fratelli e so-relle che si amano, che collaborano, che vivono in comunione e condividono tutto,

E dopo la GMG un po’ di riposo a Lourdes

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di giuseppe renZi

a comunità parrocchiale del sa-cro Cuore di gesù ai gerolomini ha vissuto i mesi di maggio e di giugno tra i più belli del calenda-

rio liturgico, un unico ed ininterrotto perio-do celebrativo ricco di intensa spiritualità.il mese di maggio è stato caratteriz-zato dalla bellissima esperienza del-la “peregrinatio Mariae” tra i quar-tieri del nostro territorio che è stata già descritta nel preceden-te numero del nostro giornalino.anche il mese di giugno ha coin-volto in modo particolare tutta la comunità posta sotto la protezione del sacro Cuore di gesù. al triduo solenne del 28-29-30 giugno sono intervenuti alle liturgie eucaristiche don gennaro guardascione, prece-dente amministratore della nostra parrocchia e attuale parroco della chiesa dedicata a gesù divin Ma-estro di Quarto; fra graziano buo-nadonna dell’o.f.m. di napoli; don Paolo auricchio, Vicario generale della nostra diocesi. il 30 giugno è anche una data storica per la nostra parrocchia in quanto per la prima volta “radio Maria” si è collegata con noi per trasmettere in tutto il mondo in comu-nione di preghiera la recita del rosario, la celebrazione dei Vespri e la benedizione eucaristica. Venerdì 1° Luglio, la solenni-tà del sacro Cuore è stata presieduta da

Mons. silvio Padoin, vescovo emerito del-la nostra diocesi, il quale ha manifestato palesemente la sua gioia e la particolare simpatia per la nostra comunità. domeni-ca 3 Luglio il neo-parroco don Mario rus-so ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica. nell’omelia egli ha richiamato la nostra attenzione sull’invito che gesù ci rivolge, affinché conformiamo il nostro cuore al suo perché solo così l’amore nei suoi confronti e la carità verso i no-stri fratelli saranno autentici. Conclusa

la celebrazione eucaristica, la statua del s. Cuore è stata portata in processione seguita da una moltitudine di fedeli, che tra canti e preghiere hanno attraversato il nostro territorio parrocchiale per fare poi ritorno in chiesa. i festeggiamenti si sono conclusi sul lungomare “sandro Pertini” con un concerto straordinario: “omaggio

a sergio bruni”, offerto dalle generosis-sime figlie del famoso e compianto ar-tista napoletano. si sono esibiti la figlia del grande cantante adriana bruni che ci ha offerto delle canzoni interpretate con sensibilità struggente da commuovere se stessa e tutto il pubblico presente fino alle lacrime. L’eccezionale Mimmo angrisani, i bravissimi giovani talenti gianluigi Espo-sito e antonio blondizzi, infine gli straor-dinari maestri Fausto d’angelo e antonio saturno alla chitarra e al mandolino. tutti

i componenti del concer-to secondo i rispettivi ruoli hanno saputo coinvolgere in maniera appassionata il pubblico molto numero-so che da tempo non as-saporava simili emozioni. Esprimiamo il nostro sen-tito ringraziamento a tutti coloro che ci hanno fatto vivere momenti di profonda spiritualità, forti emozioni e sana allegria. don Mario e tutta la comunità ringra-ziano lo staff organizzati-vo, il gruppo Caritas e tutti quelli che nell’anonimato

hanno offerto il loro prezioso contribu-to per la riuscita della festa e rivolgono un particolare e doveroso ringraziamento a tutti i ristoratori, che anche quest’an-no hanno contribuito generosamente e gratuitamente con le loro specialità a ren-dere molto gradita e piacevole la bella se-rata anche sotto l’aspetto gastronomico.

Sacro Cuore di Gesùsolennità vissuta con commozione e Gioia

perché appartenenti alla Chiesa, unico cor-po composto da tante e diverse membra. La celebrazione eucaristica a Cuatro Vien-tos a Madrid ha lasciato in noi proprio questa convinzione e come ha ricordato il Papa: “non si può seguire gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la men-talità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai gesù Cristo, seguire un’immagine falsa di Lui. aver fede significa appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva allo stesso modo da appoggio per quella degli altri”. La presenza di circa 2 milioni di giovani da tutto il mondo è la conferma di questa comunione, di un Cristianesimo vivo e fervente, perché Cristo è vivo in noi. La sosta a Lourdes ha aggiunto un di più all’esperienza vissuta in spagna e con l’aiuto di Maria, pellegrina insieme a noi, ci impegniamo a far fiorire i semi pianta-ti in questa gmg, consapevoli che senza

dio i conti non tornano. E allora cammi-niamo insieme a Lei “radicati e fondati in

Cristo, saldi nella fede”e che Maria purifi-chi e rafforzi le nostre buone intenzioni.

L

Page 8: distribuzione gratuita OTTOBRE 2011 AndAte in tutto il ... · AndAte in tutto il mondo e predicAte il VAngelo A ogni creAturA “giovani carissimi, inizia per voi un’esperienza

orArio sAnte messeFeriali ore 18,00 (ore 18,30 nel periodo estivo)

Festivi ore 10,00 e 11,30

cAtecHesi primA comunione Martedì catechismo tErzo anno dalle ore 17,00 alle ore 18,30Venerdì catechismo sECondo anno dalle ore 17,00 alle ore 18,30Mercoledì catechismo PriMo anno dalle ore 17,00 alle ore 18,30

corso di cresimAMercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20,00

incontri pre-BAttesimAligli incontri sono gli ultimi tre sabato che precedono la celebrazione del sacramento

orAtorio dopo comunionesabato alle ore 17:00

collegio dei ministrAntisabato alle ore 17:00

percorsi BiBliciVenerdì dalle ore 19:00 incontri di approfondimento e conoscenza della sacra scrittura tenuti da don Mario russo

AdorAZione gioVAniogni giovedì alle ore 21.00 con don Mario russo

cori pArroccHiAli

aniMazionE LiturgiCa s.MEssa dEi baMbini orE 10:00 Prove canti sabato alle ore 17:00

aniMazionE LiturgiCa s.MEssa orE 11:30 Prove Coro giovani mercoledì ore 19:00

lettorigli incontri si terranno ogni PriMo Martedì del mese alle ore 18.30

cAritAs pArroccHiAle gli incontri si terranno ogli tErzo Martedì del mese alle ore 18.30

Agenda!

direttore responsABiledon Mario russo

responsABile dellA redAZionealberto Casertano

reAliZZAZione grAficAstefano d’oriano

Via Masullo, i trav. n° 10-12-14 Quarto (na)

_tel: 0818760861

s aC ro Cuo r E a igE ro LoMin i . i t

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